Il XX Raduno del Registro Storico Vespa a Colonna
Ama la Vespa In mostra al Museo Piaggio di Pontedera
Corradino UOMO MAGO
D’Ascanio GENIO MITO
SOMMARIO News La Mostra su D’Ascanio al Museo Piaggio.......................................... 2 Giro d’Italia in Vespa per aiutare i bambini autistici........................ 6 A tutta Vespa.......................................................................................... 8 Il Museo “Vittinavespa” a Palermo.................................................... 11 La nuova Vespa 46 presentata all’EICMA 2011................................. 12 In Vespa al Vaticano............................................................................. 19
Registro Storico Vespa Il XX Raduno del Registro Storico a Colonna.................................... 20
VespaRaduni V.C. Vespette Decellerate Pederobba................................................ 22 V.C. Villanova d’Asti................................................................................ 23 V.C. Porcia................................................................................................ 23 V.C. del Tritone........................................................................................ 24 Considerazioni personali di un Vespista............................................ 25 V.C. Rigiro Ravenna................................................................................ 26 V.C. Portogruaro.................................................................................... 26 V.C. Pordenone....................................................................................... 26 V.C. dei Fieschi........................................................................................ 27
AL CENTRO DELLA RIVISTA
Vespa l’oca Il Vespa Club d’Italia è membro del Vespa World Club che affilia i Vespa Club nazionali di tutto il mondo N. 5-2011 Rivista bimestrale - Registrazione al Tribunale di Pisa n. 16 del 1-12-1997 Redazione e pubblicità: CLD Libri srl - via Torino 6 - 56025 Pontedera (Pisa) tel. 0587.52603 - fax 0587.52436 - www.cldlibri.it - email: cldlibri@cldlibri.it Direttore responsabile: Roberto Leardi Presidente del Vespa Club d’Italia Caporedattore: Giorgio Salvini Coordinamento e realizzazione: Alessandro Lanzarini (lanza@cldlibri.it) Collaborano: Uldiano Acquafresca, Andrea Arcangeli, Luigi Frisinghelli, Leonardo Pilati Stampa: Myckpress (Fornacette di Calcinaia, Pisa) Abbonamenti: e 18,08 (per sei numeri) con versamento sul ccp 32155509 intestato a: CLD Libri, Pontedera (Pisa) Servizio abbonati: da lunedì a venerdì ore 9-12 tel. 0587.52603 fax 0587.52436 VESPA CLUB D’ITALIA N.5 / 2011 PAG. 1
L’inventore della Vespa A 120 anni dalla nascita ed a 30 anni dalla sua scomparsa, la Fondazione Piaggio dedica una mostra a Corradino D’Ascanio, il fervido ingegnere inventore dell’elicottero: con i suoi primi studi e progetti, realizzò il prototipo che volò e convalido i suoi studi e le idee presso l’aeroporto di Ciampino già negli anni 30, anticipando i tempi. Purtroppo, non lo vide mai passare alla produzione. Successivamente passato in forza alla società Piaggio, mise in luce le sue doti di progettista ed inventore dopo la meta degli anni 30 con il brevetto dell’elica a passo variabile. Ma il suo decollo (uso una dizione aeronautica) fu il progetto della Vespa nel 1945, incaricato da Enrico Piaggio di dare un mezzo che potesse contribuire alla rinascita del Paese nell’immediato dopoguerra. Fu una vera rivoluzione, lo scooter Vespa: carrozzeria portante inedita fino allora, ruote intercambiabili con possibilità di montare la ruota di scorta, di stare seduti e con la protezione per il guidatore, un motore semplice, con trasmissione diretta ad ingranaggi. Caratteristiche che i vespisti conoscono bene, ma che 66 anni fa rappresentarono una vera innovazione, che D’Ascanio con la sua esperienza e provenienza fu capace di intuire e trasformare in un prodotto industriale simbolo oggi del made in Italy e conosciuto in tutto il mondo, costruito in 17 milioni di esemplari. Era doveroso un omaggio all’inventore delle Vespa e questo editoriale in questa ricorrenza è dedicato proprio a Lui per farlo conoscere e per riconoscergli, da fervidi appassionati della Vespa, un riconoscimento affettuoso. La carrozzeria portante della Vespa in metallo ci porta ancora in giro in Italia e nel mondo in un volo ideale. Grazie, Corradino D’Ascanio. Roberto Leardi
Onore al genio che VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 2
E’ dedicata a Corradino D’Ascanio la mostra ideata e curata dalla Fondazione Piaggio, con l’architetto Enrico Agonigi, e aperta al pubblico nelle sale del Museo Piaggio a Pontedera sino al 31 gennaio 2012. Un percorso articolato in quattro parti (L’Uomo, il Genio, il Mago, il Mito) che racconta ai visitatori la geniale unicità di uno dei grandi protagonisti della storia industriale d’Italia. Grazie a numerosissimi progetti, disegno originali, documenti e pubblicazioni dell’epoca, e ai modelli più antichi e rappresentativi di vespa facenti parte della collezione del Museo Piaggio, la mostra celebra sia Corradino D’Ascanio sia la nascita di una vera icona dello stile e dell’industria italiana, conosciuta in tutto il mondo. E il successo del primo e più famoso scooter non si ferma: le vendite di Vespa nel 2011 sia avviano a raggiungere lo straordinario traguardo di 150.000 venduti in un solo anno in tutto il mondo. Nella sezione del percorso espositivo dedicata all’Uomo, presentata nel catalogo della mostra da Maria D’Ascanio, è fisicamente ricreato l’ambiente di lavoro di Corradino D’Ascanio grazie al recupero e all’utilizzo di arredi originali tra i quali il tecnigrafo personale da dove sono nati gran parte dei suoi progetti. Nella sezione è possibile ammirare una vasta raccolta di foto private e documenti sulla vita privata e documenti sulla vita dell’ingegnere che vanno dall’infanzia a Popoli in Abruzzo, agli anni passati negli Stati Uniti, fino all’arrivo in Piaggio. Nella sezione dedicata al Genio, introdotto nel catalogo da uno scritto di Giorgetto Giugiaro, è protagonista un’ampia collezioni di veicoli, brevetti e disegni tecnici che, che ripercorrendo il percorso formativo di Corradino D’Ascanio, nato a Popoli 1° febbraio 1891 e scomparso a Pisa il 9 agosto 1981, indaga sulla origine della genialità creativa che porterà l’ingegnere abruzzese a brevettare il primo prototipo di elicottero moderno e, tra il 1945 e 1946, la Vespa, dando vita alla straordinaria storia di successo di uno dei più grandi simboli dell’industria e della creatività italiana.
e inventò il futuro VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 3
VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 4
Quella di Corradino D’Ascanio è stata una creatività che non si è limitata all’opera ingegneristica e che viene raccontata nella sezione il Mago, commentata nel catalogo da Costantino Frontalini. All’Ingegnere si devono infatti, tra mille intuizioni, i più originali e bizzarri allestimenti in saloni e fiere delle due ruote ai quali Vespa era chiamata a partecipare. Si trattava di veri e propri “trucchi” per stupire, come la Vespa sul ramo di pesco, la Vespa sul getto d’acqua e la Vespa retta con la sola ruota poggiata sul palmo di una mano di una modella; effetti di grande impatto che ora possono essere visualizzati alla mostra grazie alla tecnologia di realtà virtuale realizzata dal laboratorio Peroro della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A chiudere il percorso espositivo dedicata al padre della Vespa il racconto de il Mito, accanto a modelli storici più significativi realizzati da D’Ascanio, sono fruibili una serie di testimonianze filmate di amici, collaboratori, parenti e colleghi dell’ingegnere di Popoli, a tramandare la unicità e la forza della sua personalità, sempre ben presenti nei ricordi di chi lo conobbe. Alla mostra è inoltre dedicata una speciale giornata di annullo filatelico martedì 20 dicembre presso il Museo Piaggio. L’annullo, realizzato da Maria Cecilia Imbotti sulla base di una celebre foto di Corradino D’Ascanio, sarà poi catalogato e conservato presso il Museo Storico delle Poste e Telecomucazioni a Roma, La Mostra introdotta da Sabrina Caredda della Fondazione Piaggio ha visto gli interventi del Sindaco di Pontedera Simone Millozzi, del Direttore della comunicazione Piaggio Francesco Delzio e il Presidente della provincia ha visto una rappresentazione dell’attore Luca Zingaretti che ha recitato alcuni scritti inediti di D’Ascanio che hanno scandito alcuni momenti della sua vita. Sopra, una foto che ritrae Enrico Piaggio mentre consegna un riconoscimento a Corradino D’Ascanio nel 1959, in occasione del Congresso del decennale dalla fondazione del Vespa Club d’Italia
VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 5
6.882 km in sella per aiutare i bambini autistici
Giro d’Italia in Vespa Passione e solidarietà: il cocktail perfetto per dar vita ad un evento unico al mondo. E’ stato il desiderio di realizzare davvero qualcosa di concreto per i meno fortunati a spingere Carlo Morandi, 61 anni di Vercelli, ed Augusto Gaudino, 57 anni di Biella, a dar luce al loro “Giro d’Italia in Vespa per Beneficenza”. Scopo dell’iniziativa dei due amici che da anni condividono lo stesso amore per la mitica due ruote della Piaggio, percorrere l’intera penisola in scooter al fine di raccogliere fondi per l’Angsa, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici. «Dopo aver partecipato a numerosi Vespa World Days (su tutti quellidi Zell Am See, Fatima e Gjovik) – spiega Gaudino – abbiamo pensato che era giunto il momento di creare qualcosa di simile anche in Italia. Non ci saremmo mai aspettati, però, di ottenere un tale consenso. La nostra pagina Facebook è stata visitata persino da “vespisti” provenienti dalla Thailandia e dal Giappone». Così, di ritorno da una traversata norvegese in sella, i due centauri hanno iniziato a programmare la loro iniziativa benefica per poter realizzare un Centro Diurno per autistici in quel di Biella. «Abbiamo ottenuto il patrocinio del Vespa Club nazionale e di quello mondiale – prosegue Gaudino”. I motori hanno iniziato a rombare il 3 settembre nella capitale della lana per spostarsi poi a Varcelli. Qui i due Vespisti hanno fatto rotta verso Brescia per toccare poi nell’arco di un mese di viaggio Verona, Trieste, Padova, Ravenna, San Marino, Ancona, Pescara, Lecce, Taranto, Palermo, Potenza, Roma, Cagliari, Pontedera, Genova, Sanremo, Cuneo e Torino. «In ogni nostra tappa abbiamo ricevuto il sostegno dei Vespa Club locali. Dal momento che la nostra iniziativa si è tenuta nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia abbiamo deciso di dare pure un taglio storico al percorso visitando anche le città che hanno svolto un ruolo fondamentale nel Risorgimento Italiano, come ad esempio Quarto». Emblematico in questo senso il logo scelto da Morandi e Gaudino per il loro Vespa Tour: Garibaldi e Cavour in sella al mitico cinquantino della Piaggio. «La festa finale dell’iniziativa si è svolta a Venaria Reale – conclude Gaudino –. Qui abbiamo ricevuto davvero un entusiasmo incredibile per la nostra missione. Speriamo di riuscire ad aiutare in modo significativo i membri di Angsa. Le famiglie delle persone affette da Sindrome Autistica non sempre trovano servizi in grado di sostenerle e di supportarle nell’affrontare le difficoltà di un figlio che necessita di intensivi interventi educativi e riabilitativi che si protraggono per tutta la vita; per questo si crede nella realizzazione di un centro diurno specifico». A supportare l’iniziativa dei due vespisti, persino gli associati di “Gazzelle in Vespa”, libera associazione di appartenenti all’Arma dei Carabinieri in servizio e in congedo.
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GIORNO PER GIORNO, IL ROAD BOOK DEL GIRO D’ITALIA IN VESPA TAPPA
GIORNO
DATA
TRAGITTO
KM.
ORE
1
sabato
03-set
Biella-Vercelli -Novara-Magenta-Abbiategrasso-Melegnano-Lodi-Crema-Flero-Brescia-Salò
270,5
8,30
2
domenica
04-set
Salò-Desenzano del Garda-RADUNO DI VERONA-Vicenza-Cittadella-Castelfranco VenetoTreviso-Oderzo-Portogruaro-Latisana-Trieste
338
11
3
lunedì
05-set
Trieste-Monfalcone-Latisana-San Donà di Piave-Mestre-Mira-Dolo-Vigonza-PadovaChioggia-Lido degli Estensi-Cippo di Anita Garibaldi-Ravenna
337
8
4
martedì
06-set
Ravenna-Rimini-San Marino-Riccione-Fano-Senigallia-Montemarciano
194
5
5
mercoledì
07-set
Montemarciano-Ancona
20
0,30
6
giovedì
08-set
Ancona-Giulianova-Teramo-Montorio al Vomano-L'Aquila-Popoli-Chieti-Pescara
315
8,30
7
venerdì
09-set
Pescara-San Severo-San Giovanni Rotondo-Manfredonia
211
6,3
8
sabato
10-set
Manfredonia-Barletta-Corato
79
4,30
9
domenica
11-set
10 11 12
lunedì martedì mercoledì
12-set 13-set 14-set
13
giovedì
15-set
14
venerdì
16-set
15
sabato
17-set
16 17
domenica lunedì
18-set 19-set
18
martedì
20-set
19
mercoledì
21-set
20
giovedì
21
Corato-Andria-RADUNO DI CANOSA DI PUGLIA-Corato-Bitonto-Bitetto-AdelfiaCasamassima-Alberobello-Ostuni-Mesagne-Lecce Lecce-Porto Cesareo-Taranto Taranto-Policoro-Corigliano Calabro-Crotone-Sellia Marina-Catanzaro Catanzaro-Soverato-Locri-Bova Marina-Reggio Calabria Reggio Calabria-Villa San Giovanni-(Traghetto per Messina) - Messina-Barcellona Pozzo di Gotto-Cefalù-Palermo
MOTO CLUB PERAZZONE CAVALLINI (BI) COMUNE DI BIELLA BENINI MOTO (VC) V.C. LELE NOVARA V.C. CREMA - V.C. BRESCIA - GIVI SRL FLERO (BS) - V.C. SALO' V.C. TRIESTE Sig. M. FERRO PADOVA - Sig. MAURO PASCOLI RAVENNA V.C. MARZOCCA - Sig. PINO V.C. ANCONA - Sig. GIORGIO SALVINI Sig. FRANCO BENIGNETTI - V.C. L'AQUILA V.C. MANFREDONIA V.C. BARLETTA - V.C. CORATO
268,5
11
103 332 199
2,30 8 6
Sig. G. CARBONI V.C. CATANZARO V.C. REGGIO C.
271
11
V.C. PANORMUS
Palermo-Partinico-Alcamo-Gibellina-Salemi-Calatafimi Segesta-Trapani
144,5
5
Trapani-Marsala-Mazara del Vallo-Castelvetrano-Menfi-Sciacca-Porto Empedocle-AgrigentoCaltanissetta
229
7,30
230
7
289
11
V.C. LUCANIA
Nemoli-Lagonegro-Atena Lucana-Brienza-Tito-Potenza
103
3
V.C. POTENZA
22-set
Potenza-Zuppino-Eboli-Battipaglia-Salerno-Amalfi-Sant'Agata su due Golfi-SorrentoTerzigno-Pomigliano d'Arco
259
11
venerdì
23-set
Pomigliano d'Arco-Caserta-Teano-Maiorisi-Scauri-Formia-Fondi-Terracina
150
5,30
22
sabato
24-set
Terracina-Latina-Cisterna di Latina-Velletri-Roma Città del Vaticano
101
2
23
domenica
25-set
131
8,30
24
lunedì
26-set
25
martedì
26
Caltanissetta Caltanissetta-Enna-Catania-Taormina-Messina (Traghetto per Villa San Giovanni)-Bagnara Calabra-Sant'Eufemia d'Aspromonte-PalmiGioia Tauro-Vibo Valentia-Sant'Eufemia Lamezia-Paola-Diamante-Castrocucco-Nemoli
1278,5
357
8,30
27-set
Roma- RADUNO COLONNA - Roma-Ladispoli-Civitavecchia - (Traghetto per Cagliari Part. 18,30-Arr. 9,30) Cagliari - Macomer - Palau (Traghetto per La Maddalena - ogni 15 min.) - Caprera - La Maddalena (Traghetto per Palau - ogni 15 min.) - Olbia Olbia (Traghetto per Civitavecchia - Part. 9,00-Arr. 13,45) - Civitavecchia - Gavorrano
145
8
mercoledì
28-set
Gavorrano-Massa Marittima-Volterra-Poggibonsi-Firenze-San Miniato-Pontedera
245,5
9
27
giovedì
29-set
Pontedera-La Spezia-Chiavari-Genova Quarto
197
7
28
venerdì
30-set
Genova Quarto - Savona - Albenga - Sanremo
147
6,30
29
sabato
01-ott
Sanremo-Ventimiglia-Cuneo-Fossano-Barolo-Asti-San Damiano d'Asti-Villanova d'AstiChieri-Torino
268,5
10
30
domenica
02-ott
Torino-Venaria Reale
12
0,30
5946,5
199
VESPA CLUB D’ITALIA N.5 / 2011 PAG. 7
2033
V.C. TRAPANI - Sig. NICOSIA V.C. MARSALA - V.C. RAFFADALI - Sig. FABRIZIO NICOSIA V.C. DEL TRITONE
V.C. SALERNO - V.C. POMIGLIANO D'ARCO V.C. MARANO V.C. FONDI
VESPISTI TERRACINESI -V.C. LATINA -V.C. VELLETRI AMFOP - V.C. ROMA V.C. D'ITALIA ESPERANTIA ONLUS 1263 V.C. CAGLIARI -V.C. MACOMER V.C. GAVORRANO V.C. SAN MINIATO VESPA WORLD CLUB V.C. PONTEDERA V.C. LA SPEZIA - V.C. CHIAVARI - V.C. GENOVA V.C. VESPANTEGATI ISOLA GALLINARA Sig. C. BOTTERO V.C. FOSSANO - LA GALAVERNA BAROLO V.C. VESPISTI MODERNI - V.C. VESPAN E SALAM V.C. VESPISTI VILLANOVESI VIRTUALI V.C. VENARIA REALE COMUNE DI VENARIA 1372 REALE 5946,5
A tutta Vespa
U
na delle migliori sorprese recenti in campo sportivo è stata quella di scoprire che ci sono molti giovani ad un ottimo livello nella Gimkana. Le squadre presenti alle gare sono aumentate e tutti stanno cercando di piazzare qualche pilota in tutte le categorie. Naturalmente la categoria Promo è quella nella quale vengono inseriti i piloti che iniziano l’attività, è sempre la categoria più numerosa ed in questa fase comprende piloti di vecchia data che non hanno ottenuto risultati di rilievo negli anni scorsi ed anche appunto molti piloti che hanno da poco iniziato l’attività. Tra questi piloti molti sono i giovanissimi che si sono messi in luce, sia vincendo delle gare sia arrivando sul podio davanti a molti altri piloti più esperti di loro. Il bello è che questi giovani gimkanisti provengono da luoghi e scuole diverse, segno questo, che la gimkana ha veramente fatto un grande balzo di qualità negli ultimi anni, e questi giovanissimi saranno naturalmente i continuatori di una tradizione, i piloti e forse anche i dirigenti del futuro. Ai cinque ragazzi che hanno vinto almeno una gara abbiamo voluto dedicare questo numero della rubrica facendo loro tre domande: 1) Come hai scoperto lo sport in Vespa? 2) Cosa ti sta dando questa attività? 3) Come vedi il tuo futuro in Vespa? MATTEO PILATI Già vincitore di una prova della Coppa Italia a Todi nel 2009 ha vinto nel 2011 la prima gara di Brescia. Ovviamente è figlio d’arte, della scuola del Vespa
a cura di Leonardo Pilati
Club Rovereto e a 17 anni vanta già una discreta esperienza sia in Gimkana che in Vesparaid. La sua timidezza in gara si trasforma in irruenza e la poca predisposizione alla concentrazione lo penalizzano soprattutto quando si sente al centro dell’attenzione. 1) Ho scoperto lo sport in Vespa grazie a mio padre che è un campione in tutte le specialità in Vespa. Già da giovanissimo lo accompagnavo alle gare in Italia ed all’estero ed appena ho potuto sono salito in sella ed ho iniziato a gareggiare.
PAOLO ZAMBERLAN E’ nato agonisticamente in quel gruppo di ragazzi che sono stati i veri artefici, nella prima metà degli anni 2000, della rinascita della Gimkana in Vespa, che sono i piloti del Vespa Club Sei Giorni di San Stino di Livenza. Vanta una discreta esperienza di guida su tutti i terreni e per questo si è imposto nella gara di Jesolo sullo sterrato. Assieme a lui possiamo anche citare il fratello Gheris che non ha vinto una gara ma si è imposto in una manche a Lonigo, siamo certi che i due in futuro daranno ancora delle soddisfazioni al loro Club.
piace perché ho imparato molte cose sia per quel che riguarda l’andare in Vespa sia per quel che riguarda la vita normale ed i rapporti con le altre persone. Quando partecipo raccolgo sempre delle soddisfazioni, in particolare quando riesco a migliorare le mie prestazioni anche solo di qualche decimo. Non mi aspettavo comunque di vincere a Jesolo ma sono stato molto contento di esserci riuscito. 3) Per il futuro continuerò a partecipare alle gare e spero ancora di migliorare le mie performance al punto di essere pronto per cambiare categoria ed entrare in quella superiore. Nel frattempo continuerò a fare gli allenamenti con i ragazzi del Vespa Club Sei Giorni ed a partecipare alle gite e manifestazioni che esso organizza che spesso sono manifestazioni nuove e promozionali. Cercherò inoltre di collaborare con mio padre che è un dirigente e cura la parte sportiva del Club. ALESSANDRO BENETTI
2) Mi ha dato un po’ più di sicurezza in me stesso e delle belle soddisfazioni quando ho ottenuto dei buoni risultati. Partecipare alle gare di Gimkana mi ha dato inoltre più sicurezza nella guida di tutti i giorni sulle strade. 3) In verità soffro gli impegni fissi delle gare e dei Campionati ma se posso sarò presente alle manifestazioni più importanti come il Campionato Italiano di Gimkana ed a quelle più vicine a casa mia. Parteciperò anche a qualche gara di Vesparaid anche se penso che quella sia una disciplina per i più “vecchi”.
1) Ho iniziato per caso, in quanto mio padre, appassionato di Vespa è entrato nel Vespa Club Sei Giorni ed è venuto a conoscenza delle gare in Vespa. Erano i tempi nei quali stava nascendo il Vespa Racing Team ed il Vespa Club Sei Giorni era uno dei promotori dell’iniziativa. Così a circa 20 anni ho iniziato questa attività. 2) Partecipare alle gare è per me il ritrovare una compagnia dove si ride, si scherza e si gioca. Mi
Vespa CLUB D’ITALIA N.5 / 2011 PAG. 8
Quando parliamo della scuola di Arzignano tutti i gimkanisti devono inchinarsi a nomi come Marzotto, Giuriolo, Molon, da questa scuola esce il giovane Alessandro, e lo perdoniamo... se partecipa alle gare con lo scooter automatico, il regolamento glielo permette. Pacato e riflessivo nella vita, in gara tira fuori una grinta ed una determinazione fuori dal comune. Quest’anno lo abbiamo visto ai vertici delle classifiche a Marzocca, ad Adria ed a Rovigo, dove ha vinto dopo essere giunto secondo a Recanati ed a Camporosso. Questi successi gli hanno fatto vincere la Coppa Italia nella categoria Promo e lo hanno promosso Expert per la prossima stagione. Un solo rimpianto per lui: aver perso il
campionato Italiano per un birillo. Lo attendiamo nella prossima stagione a competere con i mostri sacri della gimkana. 1) Mio zio Daniele Foscarini mi ha messo a conoscenza dell’esistenza delle gare con la Vespa ed ho fatto la mia prima gara ad Adria l’anno scorso con il mio scooter automatico. Mi è piaciuto molto e quindi quest’anno sono entrato nella squadra del Vespa Club Chiampo e fino adesso ho partecipato a tutte le prove della Coppa Italia ed al Campionato Italiano.
2) Alla prima gara ero molto emozionato. Partecipo alle gare per divertirmi e quando ho iniziato ad ottenere dei risultati come il secondo posto a Recanati ed il primo posto a Marzocca sono stato molto soddisfatto e questo per me è un incentivo ad andare avanti. 3) Continuerò per il futuro a fare le gimkane con lo scooter anche se non mi dispiacerebbe provare anche altre discipline con altre moto, magari in pista o in gare fuoristrada. Per il momento continuerò con le gimkane anche perché sono giovane ed ho solo 14 anni. I miei genitori mi lasciano partecipare affidandomi a mio zio Daniele anche perché hanno visto che mi piace e che
mi diverto molto a partecipare a queste manifestazioni. MASSIMO TREOSSI Anche se forse è il meno giovane del lotto di piloti del quale stiamo parlando, merita questa citazione in quanto la sua vittoria a Recanati è il frutto di un lavoro durato un paio di anni. La sua costanza e la sua forza nel superare anche i momenti nei quali i risultati non arrivavano lo hanno portato finalmente alla vittoria, del resto la sua esperienza non è molto grande. Un piccolo vantaggio su tutti però ce l’ha: nasce e si allena con Forlì, dove c’è uno dei più veloci piloti italiani di gimkana, un certo Luca Fantozzi, e scusate se è poco… Anche per lui la promozione nella categoria Expert essendo secondo nella Coppa Italia lo porterà l’anno prossimo a competere con i migliori piloti della specialità. 1) Sono amico di Renzo Fabbri e lui mi ha parlato delle gare in Vespa, così mi sono incuriosito e con la sua Vespa ho partecipato alla prima gara a Magione nel 2009. Ho imparato a guidare facendo allenamento con Luca Fantozzi e gli altri piloti del Vespa Club Forlì.
2) Prima non sapevo che c’erano queste gare e partecipando mi sono appassionato ed ho anche avuto delle belle soddisfazioni quando ho iniziato ad ottenere dei risultati e poi a vincere qualche gara. Per il momento sono in testa alla categoria Promo della Coppa Italia e spero di vincere questo campionato. 3) Per il futuro continuerò a partecipare alle gare sperando di migliorare ulteriormente lo stile di guida e quindi i risultati assoluti anche perché se vinco la categoria Promo passerò nella categoria Expert. Mi piacerebbe che ci fossero delle gare in Vespa su sterrato tipo Cross, io sarei il primo a partecipare.
sto sul giornale del Vespa Club d’Italia che c’era una gara di Gimkana a Brentonico, vicino a Rovereto e quindi siamo andati a vedere. In quella occasione ho provato a fare il percorso con una Vespa che mi hanno prestato e dopo qualche tempo abbiamo preparato una Vespa ed ho iniziato a partecipare alle gare.
AHRON LARCHER Con i suoi 14 anni, assieme a Benetti è il più giovane pilota in attività e una delle migliori promesse per il futuro. Dopo il secondo posto a Pescantina, ha compiuto i suoi capolavori a Lonigo ed a Camporosso dove si è imposto potendo disporre di una sola manche valida in entrambe le occasioni. Di lui avevamo visto la forza e la determinazione già da qualche anno andando alla gara di Egna che si svolge nel piazzale della ditta del padre. Quest’anno tutti lo hanno visto sbocciare gara dopo gara fino al trionfo di Lonigo dove si è imposto con il quarto tempo assoluto correndo con una Vespa 50cc. Il suo terzo posto nella Coppa Italia gli permette di restare nella Categoria Promo anche la stagione prossima dove lo attendiamo ad una conferma ed un ulteriore miglioramento dei risultati. Siamo particolarmente fieri di lui in quanto è nato nella nostra scuola del Vespa Club Rovereto, club che ricordiamo avere vinto nella storia più di trenta Campionati Italiani complessivi. 1) Io e mio padre abbiamo vi-
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2) Mi piace partecipare alle gimkane in Vespa e soprattutto mi piace vedere che a mano a mano che partecipo i miei risultati migliorano ed attualmente posso concorrere con i migliori piloti della mia categoria ed alle volte anche di quella superiore. Il partecipare alle gare mi da molta emozione e soprattutto quando sono arrivate le vittorie mi hanno dato moltissima soddisfazione. 3) Voglio continuare con questa attività ed ora che mi sembra che la mia Vespa 50 sia troppo lenta: voglio iniziare con la 125 per cercare di migliorare ancora le mie prestazioni. La mia idea è anche quella di riuscire un giorno ad andare anche su un circuito con una moto da corsa per provare sempre nuove emozioni sulle due ruote.
E
’ nato a Palermo il primo museo Vespa su iniziativa di Filippo Sagona, socio del Vespa Club Panormus. Un’iniziativa che prende un nome che più... siculo non si può: “Vittinavespa”, e ha visto presenti all’inaugurazione il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, numerosi membri di Vespa Club siciliani e, inviato direttamente da Pontedera, nientemeno che Giuseppe Cau, l’ormai leggendario pilota Piaggio degli anni Cinquanta, una vera e propria icona del Vespismo di ieri, simbolo di tradizione per i giovani d’oggi (lo vediamo nella foto sotto a sinistra con Lombardo e Sagona, e qui a fianco mentre firma una Vespa del museo con il suo inconfondibile autografo). Il museo è particolare nel proprio genere in quanto non è una semplice raccolta di Vespa d’epoca, ma mette insieme una quantità gigantesca di “memorabilia” vespistiche e no: si va da modelli di Vespa (non solo italiane, ma anche tedesche, americane, spagnole, inglesi, francesi e russe) a quelli di Ape, dal Moscone prodotto da Piaggio ad accessori di ogni genere. E poi ancora calendari originali, manifesti, giocattoli, orologi, portafogli, carte stradali, bandiere, cravatte, placche commemorative, radio, accendini, posacenere e... Insomma, una esposizione a 360° sulla passione Vespa, che ha già iniziato a calamitare l’attenzione degli appassionati locali ma anche dei semplici curiosi. Il museo Vittinavespa è aperto il martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, la domenica su appuntamento. Per informazioni c’è anche il sito web www.vittinavespa.it, attraverso il quale si può contattare il curatore del museo, Filippo Sagona.
Il nuovo museo di Palermo
Vittinavespa VESPA CLUB D’ITALIA N.5 / 2011 PAG. 11
EICMA 2011
Quaran
VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 12
Dal 1946 Vespa si è affermata come un caso unico di stile e tecnologia, rispondendo alla domanda di libertà di intere generazioni e indicando al mondo la via per la mobilità individuale, che è sinonimo di emancipazione. Da sessantacinque anni Vespa rinnova continuamente il suo mito, evolvendo senza sosta il suo esclusivo concetto di forma - funzione.
Oggi, dopo oltre diciassette milioni di veicoli sparsi su tutte le strade del mondo, e come accadde nel dopoguerra, Vespa svela un possibile futuro. Lo fa con un omaggio al suo capostipite, il prototipo MP6 che diede origine allo scooter più famoso del mondo, esempio insuperato di stile e creatività italiani. Distillando l’essenza più pura di quei tratti che segnarono per sempre l’estetica
ntasei
disegna il futuro
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della mobilità individuale, ed esaltando le linee che la hanno resa celebre, il Centro Stile di Pontedera proietta Vespa in un possibile futuro dove citazioni e proiezioni, tradizione e innovazione, si fondono senza soluzione di continuità. Ancora una volta Vespa è in grado di anticipare i tempi proiettando se stessa in un futuro segnato dalla creatività e dallo stile unici.
Vespa Club d’Italia 2011 Il Consiglio Direttivo del Vespa Club d’Italia in carica per il triennio 2011-2013
Presidente
Roberto Leardi via D. Campari, 190 - 00155 Roma Normative club e statutarie
Vicepresidente Gianni Rigobello e Segretario via del Cero, 3/C - 37138 Verona fax 0458 102516 Tesseramento soci e club segreteria@vespaclubditalia.it Direttore sportivo
Leonardo Pilati via Alla Moia, 13 38068 Rovereto cell. 338 9384165 fax 0464 439659 Normativa e calendari sportivi direzionesportiva@vespaclubditalia.it
Direttore turistico
Andrea Arcangeli via delle Costellazioni, 371 00144 Roma tel. 335 5801133 Calendari, libretti turistici, regolamenti
Vice Direttore sportivo
Uldiano Acquafresca via Matteotti, 21 57027 S. Vincenzo (LI) tel. 0565 703775
Area Nord-Ovest Franco Benignetti Area Sud-Est via L. Settembrini, 17 Attività regionali 64046 Montorio al Vomano (TE) tel. 328 1260868 franco.benignetti@vespaclubditalia.it Area Centro-Nord Attività regionali
Silvano Bellelli via Ronchi, 19 - S. Prospero 42015 Correggio Emilia (RE) tel. 0522 697125
Area Sud Mariano Munafò Attività regionali via Benedetto Croce, 4 98051 Barcellona P.G. (ME) tel. 090 9701152 areasud@vespaclubditalia.it Internet e stampa Giorgio Salvini via Montedago, 47 - 60100 Ancona tel. 071 892971 info@vespaclubditalia.it Registro Storico Vespa Revisori
Luigi Frisinghelli piazza S. Osvaldo, 1 38060 Rovereto (TN) tel. 0464 433069 Conservatore e omologazioni Vespa Carlo Ruggero Claudio Bernardini
NEW www.vespaclubditalia.it info@vespaclubditalia.it
L’indirizzo e-mail della segreteria del Vespa Club d’Italia è: segreteria@vespaclubditalia.it
NUOVO NUMERO FAX SEGRETERIA NAZIONALE
045-8102516 NUMERO DIREZIONE SPORTIVA cell. 338 9384165 fax 0464 439659
MAIL DIREZIONE TURISTICA
direzioneturistica@vespaclubditalia.it
La Segreteria comunica che non possono essere inoltrate seconde richieste per meno di 10 tessere. LA NUOVA TESSERA DEL VESPA CLUB D’ITALIA 2012
ALLA DIRIGENZA DEI VESPA CLUB Dall’inizio del 2005 è stata ripristinata la spedizione nominativa all’indirizzo di ogni singolo socio regolarmente iscritto a un Vespa Club del territorio nazionale. Purtroppo un alto numero di Vespa Club non risponde ai numerosi appelli per la fornitura degli indirizzi dei loro soci, impedendo all’Editore di poter ottemperare a quanto deciso insieme al Consiglio Direttivo del Vespa Club d’Italia. Ai club in difetto vengono inviate due copie di questa rivista, spettanti di diritto, alle rispettive Presidenza e Segreteria. Ai dirigenti dei Vespa Club che non hanno ancora provveduto rinnoviamo pertanto l’invito a inviare il database degli indirizzi dei propri soci nel formato: NOME E COGNOME - INDIRIZZO - CAP - CITTA’ - PROVINCIA (un campo per ogni dato come indicato): per posta elettronica all’indirizzo e-mail cldlibri@cldlibri.it (per cortesia, richiedere per e-mail o scaricare come sotto indicato il modello standard in formato excel da compilare) Non utilizzare altri modelli o sistemi tranne quelli sopraindicati. I club che non risponderanno a questo invito priveranno i propri soci della rivista. RICORDIAMO INOLTRE CHE dall’inizio del 2012 il database dei soci che hanno diritto a ricevere la rivista è stato azzerato. Preghiamo quindi ogni club di attrezzarsi per tempo e inviare i rispettivi elenchi aggiornati con i soci 2012. I dati sono richiesti nel formato sopra indicato, compilati esclusivamente con il modello standard da richiedere per e-mail all’indirizzo di posta elettronica cldlibri@cldlibri.it o scaricabile dal sito www.cldlibri.it. Non saranno accettati in alcun modo fax, lettere scritte a mano o qualsiasi documento non conforme a quanto indicato per evitare errori di trascrizione o cattive interpretazioni di nomi e indirizzi. Si prega inoltre la massima precisione nella compilazione degli elenchi, evitando di omettere alcuni dati come spesso accaduto: le informazioni non corrette verranno cancellate dal sistema automatico di etichettatura.
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Vespa l’oca
PER STARE IN ALLEGRIA giocando con la famiglia, gli amici e i nemici in sella a una vespa
Vespa l’oca Per giocare a Vespa l’oca sarebbe meglio essere almeno in due, anche se più si è, più ci si diverte: si può fare anche da soli ma attenzione, perché dopo troppe partite si potrebbe diventare ciechi Oltre alle due pagine poste sul retro di questo foglio, servono assolutamente uno o due dadi come quelli della foto. Se non li avete, potete prendere dei dadi da brodo su cui incidere il valore delle singole facce: meglio una scatola intera, perché a forza di tirarli si sbricioleranno tutti Ogni giocatore deve usare un segnaposto personale. Se volete fare i fenomeni potete utilizzare i modellini di Vespa della vostra collezione. Oppure delle monete, magari ciò che vi è rimasto dell’ultimo stipendio dopo aver pagato tasse, bollette, assicurazione, bollo, eccetera. Come quella che vedete a fianco, insomma...
Decidete l’ordine in cui i giocatori dovranno prendere il via (prima le donne e i bambini). Sono vietate le parolacce ogni volta che cascate in una casella che vi fa tornare indietro o restare fermi per qualche turno di lanci (tranne quelle dette in latino, che tanto non lo capisce più nessuno). Vince il primo che giunge alla casella del traguardo senza superarla con il punteggio dell’ultimo lancio effettuato. Esempio: se siete alla casella 49 dovete fare 5 per chiudere esattamente sulla casella 54, un punteggio superiore vi fa camminare come i gamberi. Se due giocatori terminano il gioco contemporaneamente, dovranno spareggiare salendo insieme sul ring per un incontro di boxe sulle 12 riprese con Mike Tyson. Portatevi un passamontagna per coprire le orecchie.
come si gioca
I
In Vespa al Vaticano
l raduno internazionale “Città di Roma” organizzato dal Vespa Club Tempo di Moto di Casalotti è tornato a richiamare nuovamente l’attenzione per le strade di Roma. Per tre giorni infatti, dal 2 al 4 settembre, il raduno romano ha ospitato i 700 vespisti partecipanti che ha avuto base al Vespa Village realizzato, appositamente a Casalotti dagli organizzatori, insieme a un’interessante mostra storica di Vespa d’epoca e fotodocumentaria. Vespisti italiani provenienti da varie parti della penisola hanno onorato l’evento, che ha visto la partecipazione di vespisti provenienti da Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria, Belgio e San Marino, ma ha coinvolto anche vespisti singoli nei cortei che hanno attraversato le strade romane. Una sosta al Gianicolo ha fatto ammirare un bellissima visione panoramica dall’alto di Roma e successivamente nella sosta dei vespisti nella Piazza del Quirinale si è verificato un incontro fortuito con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale dalla macchina sulla quale viaggiava ha salutato i partecipanti alla manifestazione. L’ultima tappa è stato il Vaticano, che ha aperto i suoi cancelli del piccolo Stato della Santa Sede fino a raggiungere il gruppo multicolore il piazzale antistante aula delle udienze dedicato a Paolo VI. I vespisti sono ricevuti dal Vicario generale del Papa, il cardinale Angelo Comastri, che ha impartito la benedizione e inviato un saluto ai partecipanti che si sono stretti idealmente a lui insieme alle Vespa. Presente il Presidente del Vespa Club d’Italia, Roberto Leardi, che ha presentato il nostro movimento mondiale insieme al Presidente del club organizzatore, Giuliano Ianiro. A ricordo dell’incontro è stato donata al Cardinale una riproduzione della Vespa. Con questa prestigiosa tappa a Roma un ulteriore traguardo per il Vespa Club è stato raggiunto, nell’unità che il vespismo italiano e mondiale rappresentano. Andrea Arcangeli
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Registro Storico Vespa XX Raduno Registro Storico di Colonna GRANDE LA PARTECIPAZIONE al “XX RADUNO REGISTRO STORICO VESPA”, tenutosi a Colonna (Roma): tante le Vespa ultratrentennali,di notevole importanza collezionistica, presentate durante la sfilata. Si ringraziano tutti gli amici Vespisti inter-
venuti con i loro “gioiellini” e agli organizzatori tutti che si sono impegnati al massimo per la riuscita di questo evento, giunto alla sua 20esima edizione e divenuto oramai appuntamento ricercato e importante nel settore “Vespa d’epoca”.
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VespaRaduni V.C. Vespette Decellerate Pederobba In una giornata fredda al mattino ma che si è rapidamente scaldata man mano all’arrivo di centinaia di Vespa si è svolto il 7° raduno nazionale castagne & vespe organizzato dal Vespa Club Pederobba “Vespette Decellerate”. La manifestazione ha avuto avvio dalla piazza Case Rosse di Onigo gremita come non mai. Una lunga colonna di mezzi guidata quest’anno dal nostro
presidente nazionale Roberto Leardi, che ringraziamo per la sua graditissima presenza: ci siamo spostati al tempio canoviano di Possagno, opera maestosa del maestro Antonio Canova (1757-1822) dove era previsto un sostanzioso rinfresco. Successivamente passando tra gli splendidi colli asolani siamo arrivati a Pederobba dove presso gli stand della 37^ mostra mercato dei marroni del monfenera IGP è stato servito il pranzo e hanno avuto luogo le premiazioni. Noi non siamo un club che usa termini altisonanti per descrivere la manifestazione che organizziamo ma lavoriamo mesi per far si che tutti i particolari siano al loro posto. Muovere in logistica e sicurezza un raduno di queste dimensioni non è uno scherzo. Il raduno di Pederobba, che ha chiuso la stagione, ha visto la presenza di oltre 1.300 vespisti alla manifestazione. Ribadisce il successo ottenuto anche negli anni precedenti, con l’aggiunta di numerosi vespisti e Vespa Club nuovi, che sono stati accolti con il classico calore dagli organizzatori, come ribadito nel saluto dal Presidente del Vespa Club d’Italia Roberto Leardi. VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 22
V.C. Villanova d’Asti Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia il vespa club villanovese ha raggiunto l’obiettivo, in perfetta sintonia con l’evento, di superare i 150 soci iscritti ! Il 29/05/11 si è tenuto in paese il 2° raduno regionale VillanovesPe con più di 400 vespisti partecipanti e un’apertura del giro turistico da via Roma in grande stile, tra una scenografica nube di coriandoli tricolori voluta dal presidente Carlo Maria Conteri. Il v.c. VVV quest’anno ha partecipato a numerosi raduni nazionali ,come quello dell’Isola d’Elba, ma è intervenuto anche a quello internazionale di “Vespitalia” tenutosi straordinariamente a Torino e al Vespa World Days 2011 tenutosi a Gjovik in Norvegia, dove hanno partecipato il socio astigiano Gallo Sergio e il nostro segretario fac-totum Ferrero Andrea. Il 03/10/11, in concomitanza con la fiera di Villanova d’Asti “Elogio della bionda”, abbiamo organizzato l’annuale incontro riservata a tutti i soci lungo le strade del nostro pittoresco Pianalto Astigiano finendo con una lauta “merenda-sinoira” alla piemontese presso la locale sede ANA. Sabato 26 novembre c’è stato l’ultimo nostro appuntamento ufficiale con la cena di chiusura dell’anno vespistico presso la “ Tenuta Valminier” : in quella occasione abbiamo lasciato a casa le amate vespe (non tutte!?) per riunirci allegramente con le nostre famiglie.
V.C. Porcia “DICTUM FACTUM” (detto fatto), ebbene si, nonostante le previsioni meteoriche fossero non propriamente adatte allo svolgimento del DOLOMITI TOUR , sfidando ogni previsione del tempo il Vespa Club Porcia capitanati dal proprio “Sindaco Stefano Turchet” (che per l’occasione è stato uno dei protagonisti) ha ugualmente dato il via al Dolomiti Tour 2011, venendo premiato con una giornata tutto sommato accettabile a volte anche bella, evitando la pioggia che tutte le previsioni meteoriche indicavano. L’orario di ritrovo come ogni anno è stato fissato alle ore 5,00 e la partenza alle ore 5,30, inevitabilmente posticipata alle ore 6,00 a causa dei ritardi di alcuni partecipanti causati dal grande temporale che c’era stato alle 4,00 del mattino tenendo tutti i partecipanti svegli durante la notte per la preoccupazione per il regolare svolgimento del Tour.
Partiti quindi con mezz’ora di ritardo dalla tabella di marcia, si è aperto il cielo magicamente davanti a noi con un azzurro bellissimo e con un sole che sorgendo illuminava in maniera meravigliosa la catena montuosa che ci appariva davanti accompagnandoci per tutta la Valcellina fino alla prima tappa effettuata a Cimolais. Dopo la colazione immersi nel panorama meraviglioso della Valcellina, il gruppo costituito da una sessantina di Vespe e un pick-up assistenza è ripartito in direzione Longarone passando per Erto, Casso e la Diga del Vajont. Raggiunta Longarone abbiamo proseguito per la Valzoldana fino alla sosta successiva a Selva di Cadore per il rifornimento del carburante, una breve pausa per muovere un po’ le gambe e fare uno spuntino con panini preparati dalla ns. sede l’Osteria alla Cooperativa di Talponedo e da lì abbiamo proseguito per il Passo Fedaia, prima vera grande scalata del Dolomiti Tour, una salita lunga e ripida da mettere
in difficoltà anche le auto, salita che ci ha portato alla quota di oltre 2100 metri sopra il livello del mare. Raggiunto il Passo dopo una breve pausa per rifiatare non solo noi ma anche le ns. vespe, scattate le fotografie di rito, abbiamo iniziato la discesa ammirando la meravigliosa “Marmolada” unica al mondo per poi proseguire in direzione Canazei bellissimo paese Dolomitico. Attraversato il centro cittadino tra lo stupore della gente, abbiamo proseguito per il Passo Sella, uno dei Passi più belli per il paesaggio mozzafiato che si può ammirare una volta raggiunta la meta. Scattate le foto ricordo sulla gigante G che domina sulla vallata indicando l’inizio della Gardena, siamo ripartiti per la discesa del Passo per la stessa strada percorsa precedentemente per poter riprendere la salita che portava al Passo Pordoi. Riscendendo per la strada che porta ad Arabba tra lo stupore generale abbiamo ritrovato il sole nuovamente, cambia-
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menti atmosferici in pochi km., giunti finalmente ad Arabba ci siamo fermati per il pranzo. La ns. tabella di marcia prevedeva come tappa successiva Passo Falzarego per poi proseguire per Cortina d’Ampezzo, perla delle Dolomiti. Dopo quindi una sosta ampia anche per poter effettuare il rifornimento alle vespe, siamo ripartiti in direzione Longarone per poi procedere per la Valcellina fino a giungere nuovamente a Barcis. Ormai si stava concludendo l’ennesimo Tour delle Dolomiti organizzato dal Vespa Club Porcia con km 360 percorsi.
VespaRaduni V.C. del Tritone Da isola ad isola. Una a sud, grande e variegata, l’altra a nord, piccola e boscosa. Due luoghi pregni di storia, di fascino, di colori inconfondibili. Due rioni distinti dello stesso grande Mare Nostrum. Ciascuna in modo differente traspira di una cultura millenaria, ciascuna seduce il viaggiatore con i propri profumi, stuzzica l’appetito del curioso con i propri sapori agrodolci, ed invita ad addentrarvisi per snidare le facce nascoste. Fuori di metafora, vogliamo raccontare l’ultimo episodio della storia del Vespa Club del Tritone, che lo ha visto far rotta per l’Isola d’Elba in occasione del raduno organizzato dal giovane Vespa Club Capoliveri. Da isola ad isola dunque: in questo mite inizio di settembre, in cinque, vespisti del club nisseno (4 vespe ed un passeggero) si è deciso di raccogliere l’invito degli amici elbani al secondo raduno vespistico da loro messo a punto. Si tratta di
un raduno dedicato alla memoria di Dino Berti, storico meccanico del paese, grande cultore della vespa nonché curatore in prima persona della “salute” di ogni vespa di Capoliveri. Intitolare al defunto la manifestazione significa per i locali celebrare al contempo la vespa, il paese stesso di Capoliveri, ma soprattutto un uomo amato. Dalla terra dei Ciclopi a quella di Napoleone i kilometri sono più o meno 1.200, attraverso quei paesaggi e quelle atmosfere gustosissime che fanno la spina dorsale del Bel Paese. La trasferta, inutile dirlo,
è di quelle pesanti, e le vespe sono stracariche dell’indispensabile per un viaggio di quattro giorni pieni. Ma la vespa è fatta così: su di lei puoi viaggiare, centinaia e migliaia di kilometri, col tuo piccolo mondo a tutto accomodato a bordo, e il mondo grande, di tutti, intorno a te, pronto da godere. D’altronde, non per nulla si è vespisti, e non ci si stanca mai di lodare questa grande virtù del nostro mezzo del cuore. Sbarchiamo a Portoferraio di sabato mattina e percorriamo all’interno dell’isola gli ultimi 14 km che ci separano dalla meta (già, l’Elba non è poi così piccola come sembra!). Ecco infine che spunta Capoliveri, appollaiato tra le colline. E’ un paesino di circa 4.000 abitanti, dal sapore antico, il cui dedalo di viottoli acciottolati fa sbucare nella piazza centrale, punto di incontro dei vespisti accorsi al raduno. Dalla piazza, che è quasi un terrazzamento, la vista sul mare è splendida. Oltre ai membri dell’altro vespa club dell’isola, il più anziano club Isola d’Elba, è presente un po’ tutta la Toscana: Lucca, Carrara, Massa, Livorno, Gavorrano etc. E c’è anche chi, come noi, arriva da lontano: due sono i temerari del neonato Vespa Club Trinitapoli, 50 km a sud di Foggia. Durante il giro pomeridiano ci accorgiamo di come all’Elba coesistano un suggestivo il paesaggio marittimo, coi suoi porti affollati di vele, e uno autenticamente montano. Non a caso la sera ci troviamo a cenare in una rustica casa di legno, rifugio della squadra di caccia al cinghiale, animale di cui brulicano i colli dell’isola. Gli amici del Vespa Club Capoliveri hanno predisposto tutto alla perfezione: l’ambientazione, il cibo e l’atmosfera sono coinvolgenti, e ci sembra di stare in una qualche località di montagna sugli Appennini, piuttosto che su un’isola del Tirreno! L’altra faccia dell’isola, quella del mare, si rivela la domenica mattina. Durante il lungo giro una coloratissima carovana di vespe, percorre una gran parte di costa, attraversa i villaggi marittimi e risale sui colli per ammirare dall’alto una vista mozzafiato sul mare. Una goduria per gli occhi ma anche per la vespa: vi lasciamo quanto sia divertente guidare tra tornanti a gomi-
to, in salita e in discesa… Di ritorno alla piazza di Capoliveri, dopo il pranzo a base di pesce, ha luogo la prova di lentezza, classico saggio di padronanza ed equilibrio in sella alla vespa. Ed eccoci giunti alla premiazione. Per noi del Vespa Club del Tritone, giunti fino all’Isola d’Elba da Caltanissetta, nel cuore della Sicilia, è una gioia poter occupare il gradino più alto al Trofeo Dino Berti di Capoliveri, davanti ai numerosi vespisti carraresi e ai due avventurieri pugliesi di Trinitapoli. Insomma, da isola ad isola. Lo spirito comune di isolani ha reso per noi quest’esperienza all’Elba ancora più ricca da un punto di vista umano. La fatica del ritorno si sa, è ancor più pesante di quella dell’andata, ma la parentesi a Capoliveri è stata di certo appagante. Dobbiamo tributare un plauso a questo giovane Vespa Club che è riuscito ad organizzare un raduno pressoché perfetto in termini di logistica, permettendo ai vespisti accorsi di visitare luoghi splendidi troppo poco decantati. Non possiamo che invitare i vespisti italiani tutti a visitare in prima persona questi loci ameni magari in sella alla propria vespa, in occasione del prossimo raduno all’Elba. Noi speriamo di ripetere l’esperienza, e nel frattempo invitiamo gli amici di Capoliveri, e naturalmente tutti gli altri appassionati, a percorrere questa linea di italianità nel senso opposto, vale a dire verso la Sicilia. Da isola ad isola. La Sicilia e l’Elba, l’alfa e l’omega dell’ultimo capitolo di una storia che dura da sette anni: quella del Vespa Club del Tritone.
Solo vendita all’ingrosso per chi è in possesso di Partita IVA
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Considerazioni personali di un Vespista Lo so, molti di voi si chiederanno: “perché perdete le vostre domeniche a questi raduni?, perché rinunciate al mare, alla montagna, al lago, alla gita fuoriporta, per partecipare a questi raduni?, “Ma chi ve lo fa fare, cosa succede a questi raduni di così importante?”. Ok, ve lo spiego io amici cosa succede. Solitamente si riceve un paio di giorni prima del raduno, un messaggino sms dal Club di appartenenza, del tipo “Amici, domenica prossima raduno vespistico nel posto “X” con ritrovo per la partenza alle ore “Y” dal bar “Z”. Ebbene a questo punto il pensiero del vespista può essere solo in due direzioni: 1) “E vai!!, domenica sono libero, ci sarò sicuramente”….oppure 2) “Cavolo, domenica ho un impegno, non posso!”. Tralasciamo il punto 2, perché terminerebbe drasticamente il racconto, e proseguiamo con il punto 1. Dopo aver deciso di partecipare, il vespista il giorno prima del raduno prepara la propria bimba (la vespa), la lava, la lucida, le fa il pieno di benzina e controlla l’olio e poi la mette a riposo nel garage, pronta per il giorno seguente. Il mattino seguente raggiunge il bar “Z” all’orario “Y” prefissato, e li trova i suoi amici vespisti del club di appartenenza. Non sa chi troverà, ma chiunque sia, troverà subito SINTONIA con loro e di li a poco si partirà per il raduno “X”. Il viaggio verso il raduno è all’insegna del rispetto dei limiti di velocità, e tutti allineati in fila indiana per non intralciare il traffico. A volte capita che qualcuno durante il tragitto abbia delle difficoltà con il
mezzo, a questo punto subito scatta il sentimento di SOLIDARIETA’, e qualcuno del gruppo si ferma con lui per risolvere il problema. Raggiunto il raduno “X”, si viene posizionati dagli organizzatori in maniera ordinata; si assiste all’arrivo di tutti i vespisti da ogni parte d’Italia e poi si inizia a fotografare: la location, le vespe, i personaggi più strani, gli amici del club. Incontri persone mai viste prima di quel momento, dalle età più svariate e tutte DISPONIBILI a parlare, a strette di mano e pacche sulle spalle. Di solito l’argomento preferito è rivolto alla vespa e il dialogo può essere “Ma lo sai che è proprio bella la tua vespa?”, e la risposta solitamente è “Grazie, ma anche la tua e bellissima”. L’organizzazione di solito offre la colazione: Acqua, Caffè o Cappuccino e Brioches e poi verso le 10,30 la chiamata dallo Speaker: “Amici, accendete le Vespe…..si parte!!!!”. Questo è il momento clou, e la mente del vespista, l’udito, la vista e l’olfatto si mettono subito all’opera. Il viaggio, con tutti i compagni vespisti, è un continuo alternarsi di EMOZIONI, SENZAZIONI e FELICITA’. L’Emozione di essere in un gruppo di amici; la Sensazione di vivere una filosofia “Zen”, che per noi vespisti non è la velocità del mezzo per arrivare, ma arrivare comunque a destinazione con il mezzo, viaggiando veloce con la mente; la Felicità d’ incrociare durante il tragitto persone che ti salutano e ti sorridono contente, per non parlare poi dei bambini…..il loro sorriso al nostro passaggio è sempre un colpo al cuore!. Arrivati a de-
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stinazione, l’organizzazione di solito compie il miracolo, (così come successe tempo fa a Cana in Galilea, durante un famoso matrimonio) tramutando l’acqua in vino (o birra oppure in bevanda analcolica); e le brioches in stuzzichini, salumi e quant’altro. Qui tra bevute, mangiate e spettacoli vari ci si incontra nuovamente con chiunque per scambiare quattro chiacchiere. A questo punto molti proseguono la giornata mangiando al ristorante, altri fanno ritorno a casa (solitamente il ritorno a casa è più veloce , rispetto all’andata), sempre nel RISPETTO delle norme stradali. Arrivati a casa non è mica finita; infatti chi ha la passione di facebook, scarica quasi subito le foto sul suo profilo e le condivide con tutti i suoi amici, e quasi sempre si ricevono nuove AMICIZIE da persone che amano la vespa come te da tutto il mondo. In conclusione, il Raduno del Vespista è tutto questo: SINTONIA, SOLIDARIETA’, DISPONIBILITA’, EMOZIONI, SENSAZIONI, FELICITA’, RISPETTO e AMICIZIA. Vi sembra poco, per giustificare la nostra domenica? Sauro Tonazzi – Taglio di Po (RO) – Vespa club Delta del Po
VespaRaduni V.C. Rigiro Ravenna Alle ore 7.30 del 22 Luglio 2011, Stefano, Marco, Alesssandro, Roberto. Gilberto, Riccardo e Aldo, 7 amici,nonché Soci del VC RigiroRavenna, uniti da tanta voglia di divertirsi e di macinare Km con la propria fedele Vespa, intraprendono un viaggio che durerà 3 giorni. Nel giro di 15 Km dalla partenza il gruppo è compatto, imbocca la Via Marecchiese e si dirige verso sud, Toscana!. Sono state toccate le località di Pienza, Montepulciano, e Greve in Chianti (solo per citarne alcune), percorrendo strade collinari poco trafficate e che hanno offerto panorami mozzafiato. In questa terra dove tutto è ottimo e genuino, non potevano mancare naturalmente le soste “culinarie”, superfluo qualsiasi accenno sul vino. La fantastica gita si è conclusa il 24 Luglio 2011 con all’attivo circa 500 Km percorsi, qualche foratura (…anche doppia) e un po’ di pioggia lungo la strada del rientro. E’ bello pensare che nelle riunioni invernali del nostro piccolo VC si metterà a punto la prossima gita estiva.
V.C. Pordenone Ogni anno decidiamo di scoprire i luoghi piu’ caratteristici della nostra bella Italia. Quest’anno la scelta è caduta su Assisi bella cittadina medievale umbra.Sabato 18 Giugno siamo stati ospiti per una giornata del Vespa Club Perugia il quale ci ha deliziato portandoci in luoghi suggestivi e incontaminati con i simpaticissimi Franco,Stefano,Bruno “Navigatori Eccellenti”.Un Grazie di cuore!Domenica è stata la volta di Assisi, e con le ns “vanitose” Vespe siamo entrati nel tempio di “San Francesco e Santa Chiara”.Il Cerimoniere del Comune di Assisi sig. Chiappini Gianfranco ci ha accolto in Piazza del Comune in maniera egregia e offrendoci un caffè ci ha donato dei gagget e libri che racchiudono la storia di Assisi;pezzi unici che ora custodiamo gelosamente.Le Vespe parcheg-
V.C. Portogruaro Grande successo di pubblico alla 1^ mostra di CIAO Piaggio, allestita dal VESPA CLUB PORTOGRUARO E CIAO CLUB PORTOGRUARO, in occasione della manifestazione “SAPORI E COLORI” nei giorni 15 e 16 ottobre 2011 in Piazza della Repubblica a Portogruaro. Erano esposti alcuni conservati “prima serie” a forcella rigida con freni a pattino, ruote da 17” o 19”. Molto ammirato è stato è stato il modello con le frecce e gli stop per il mercato americano. Il pezzo più importante è stato un “prima serie” immatricolato lo stesso giorno del primo giorno di vendita dei CIAO in Italia e con il numero di telaio inferiore al 900. Un grosso ringraziamento, per l’ottima riuscita della mostra, va ai collezionisti che hanno messo a disposizione i loro preziosissimi mezzi di assoluto pregio. Un grazie speciale a Max, responsabile del CIAO CLUB PORTOGRUARO, per la competenza e la disponibilità. VESPA CLUB D’ITALIA N.5/ 2011 PAG. 26
giate in bella vista, hanno fatto da cornice alla maestosità delle architetture Assisane e sono state bersaglio di foto e commenti da parte dei turisti,insomma....sono state PROTAGONISTE!!!!Pranzato in un eccellente ristorante, siamo usciti da Piazza del Comune tra un ala di turisti e curiosi che ci salutavano con simpatia.
V.C. dei Fieschi La terza edizione del raduno organizzato dal Vespa Club dei Fieschi, svoltosi nei giorni 3 e 4 settembre, ha confermato in pieno la presenza degli ormai affezionati partecipanti.Come da tradizione, il sabato è stato dedicato all’entroterra che ha visto il corteo attraversare la Val d’ Aveto e raggiungere la località di Cabanne, dove si è svolto l’aperitivo e la cena con pizza a giro presso il locale Copa Cabanne. Risa e chiacchiere hanno trasformato il lembo della provinciale 586 antistante il Copa in un luogo di festa e divertimento. Verso le 22 i vespisti ormai sazi sono balzati in sella alle loro vespe e lungo la SP23 che dal passo della Scoglina scende in Valfontanabuona, sono risaliti attraverso il comune di Coreglia Ligure al Santuario di Montallegro fino a Rapallo per raggiungere finalmente Santa Margherita Ligure, dove si è conclusa la serata in occasione della notte bianca. Se nella giornata di sabato il tempo è stato clemente, la domenica mattina il cielo è apparso subito coperto; ciò non ha raffreddato il clima di festa che si respirava in piazza Adriano V a San Salvatore di Cogorno, luogo del ritrovo, dove fino alle 10.30 vi è stato un via vai di vespe e di gente che, trasportati dalla nostalgia dei tempi che furono o per semplice curiosità, ha riapprezzato un pezzo della nostra storia più che mai presente nella nostra quotidianità. Sembrava che il maltempo volesse concedere una breve tregua, ma al momento del giro turistico sono cominciate a cadere le prime gocce. L’aria è divenuta fresca e gli scooteristi hanno indossato rapidamente quello che avevano con sè. Quanti hanno poi percorso il tuor in maglietta, fradici per ore e ore! Nonostante il tempo orribile e l’annullamento dell’aperitivo in località Sant’ Ambrogio, lo spirito avventuriero che ci contraddistingue ci ha portati a sfidare le intemperie e raggiungere ugualmente l’ area Belvedere a Cogorno.
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