Itinerari di viaggio
ARTE
NATURA
SPORT
GUSTO
TREMITI ISLANDS
Monte S. Angelo
Foggia Barletta Trani Andria
BARI Castel del Monte
Alberobello
Martina Franca
Brindisi
Taranto Lecce
GARGANO E DAUNIA
FOGGIA
PUGLIA IMPERIALE
BARLETTA TRANI
BARI E LA COSTA
ANDRIA BARI
BRINDISI Martina Franca TARANTO
MAGNA GRECIA, MURGIA, GRAVINE VALLE D’ITRIA E MURGIA DEI TRULLI SALENTO
LECCE
ARTE 3
NATURA 51
SPORT 71
GUSTO 85
INDICE
ARTE
CAPOLAVORI AUTENTICI
Archeologia che passione 6 Culture in mostra 12 Castelli e torri, baluardi di Puglia 17 Borghi di Puglia, storie di arte e bellezza 23
ARTE
TRA FEDE E BELLEZZA
Bianche cattedrali romaniche 32 Misteriose chiese rupestri 40 Immaginifiche chiese barocche 43 Le vie dei pellegrini 48
NATURA Spiagge e calette da non perdere 55 Parchi e riserve 65 Divertirsi con i bambini 68
SPORT Puglia slow: ippovie, trekking & bike 74 Sport nautici e vela 79 Golf & wellness 82
GUSTO
Gargano e Daunia 89
Puglia Imperiale
90
Bari e la costa
93
Magna Grecia, Murgia, Gravine
95
Valle d’Itria e Murgia dei trulli 97
Salento 98
3
Arte
Capolavori autentici
Non solo mare, trulli, masserie e ulivi. La Puglia è una regione d’arte e cultura, con i suoi tesori nascosti. Chi di voi conosce Passo di Corvo, il villaggio neolitico più grande d’Europa a pochi chilometri da Foggia? O il giardino megalitico più vasto del vecchio Continente, con numerosi dolmen e menhir a due passi da Otranto? Sapete che i Messapi erano gli antichi padri dei Salentini? Escursioni a piedi, al tramonto, vi faranno scoprire le monumentali tombe affrescate conservate nel Parco Archeologico di Egnazia. È divertente trovare i tasselli di questo enorme puzzle della storia pugliese, a partire dalla Preistoria e fare un giro per musei a scovare i reperti più interessanti: dai famosi “Ori di Taranto”, gioielli risalenti al IV – II sec. a.C. esposti al MarTa alle opere impressioniste di Giuseppe De Nittis a Palazzo della Marra di Barletta, all’arte contemporanea di Pino Pascali nella Fondazione di Polignano a Mare. È suggestivo seguire, dal Gargano al Salento, la cortina difensiva, che nei secoli ha portato Bizantini, Normanni, Svevi e Angioini a costruire torri, castelli e borghi fortificati. Un grande contributo fu dato da Federico II, che arrivò a una quarantina tra manieri e residenze imperiali. Certo il più noto ed enigmatico è Castel del Monte, ma appassionanti sono le storie e gli intrighi che si celano dietro il Castello di Monte Sant’Angelo o quello di Gioia del Colle. Piccoli gioielli di architettura sono anche i numerosi borghi sparsi da nord a sud, da Orsara di Puglia e Pietramontecorvino, passando per Alberobello e Locorotondo, sino a Otranto e Specchia, gioielli del Salento. Scoprite il gusto dello slow living, dove sapori, tradizioni e floklore vivono immutati; andate per botteghe e rivivete la tradizione millenaria del “fatto a mano” con materiali antichi, come la terracotta, la ceramica, la cartapesta e la pietra leccese.
Arte - Capolavori autentici
FOGGIA
4
BARLETTA 8
1
2
TRANI 12 ANDRIA
BARI
3
9 10
13
11 4 BRINDISI Martina Franca TARANTO 5 14
LECCE 6
15 7
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE CULTURE IN MOSTRA CASTELLI E TORRI, BALUARDI DI PUGLIA BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
1
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE Ascoli Satriano - Parco Archeologico dei Dauni
6
2
Barletta - Parco Archelogico Canne della Battaglia
6
3
Ruvo di Puglia - Museo Nazionale Archeologico Jatta
7
4
Savelletri di Fasano - Parco Archeologico di Egnazia
7
5
Taranto - MarTa Museo Archeologico Nazionale
8
6
Lecce - Museo Provinciale Sigismondo Castromediano
9
7
Lecce - Dolmen e Menhir
9
ARCHEOLOGIA da scoprire
10
CULTURE IN MOSTRA 8
Barletta - Pinacoteca Giuseppe De Nittis
9
Bari - Teatro Petruzzelli
13
14
Polignano a Mare - Fondazione Pino Pascali, Museo d’Arte Contemporanea
14
CULTURE IN MOSTRA da scoprire
15
10 11
Bari - Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto
12
CASTELLI E TORRI, BALUARDI DI PUGLIA 12
Barletta - Castello Svevo
17 17
13
Andria - Castel del Monte
14
Taranto - Castel Sant’Angelo
18
15
Castello di Acaya
19
LE TORRI
20
CASTELLI E TORRI da scoprire
21
BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
Artigianato sui monti
23
Le botteghe colorate
23
Il ferro oltre la tradizione
24
Le botteghe dei vasari
La leggerezza della pietra
26
Merletti, pizzi e ricami
26
BORGHI DI PUGLIA da scoprire
25
27
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE
6
Ascoli Satriano Parco Archeologico dei Dauni Sulla Collina del Serpente visitate il Parco Archeologico dei Dauni (tel. +390885662186) con un santuario del VI sec. a.C. e tombe di prima età imperiale, come quella della Principessa, del Guerriero, delle Coppe di vetro. In località Faragola ci sono i resti di una villa romana, in particolare gli ambienti termali con i pavimenti a mosaico e la sala da pranzo con un raro stibadium, sul quale i convitati si sdraiavano per banchettare (cell. +393346613414).
Non perdete il Polo Museale Civico Diocesano e la mostra permanente Policromie del sublime con i grifoni policromi del IV sec. a.C. (tel.
+390885651756, www.ascolisatrianofg.it).
Barletta - Parco Archelogico Canne della Battaglia
2
A metà strada tra Canosa e Barletta, è tra i più grandi siti archeologici dell’età del bronzo. È il celebre campo di battaglia che vide nel 216 a. C. la vittoria dei Cartaginesi per opera di Annibale sui Romani. Qui ammirate i resti di una domus d’epoca tiberiana con pavimenti in mosaico e pareti affrescate. Visitate gli scavi delle terme di San Mercurio, l’itinerario che porta alla cittadella di Canne, l’area dei sepolcreti funerari e il villaggio dei Dauni, la popolazione locale pre-romana.
Poco distante, il Museo dell’Antiquarium, con reperti di tutte le epoche: dal Neolitico alle guerre puniche, fino al Medioevo (tel. +390883510993, cell. +393476089190).
1
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE
Ruvo di Puglia - Museo Nazionale Archeologico Jatta
7
3
Espone una collezione di vasi in terracotta di origine attica e locale. Splendido il grande cratere Talos del V sec. a.C., dov’è raffigurata l’uccisione del gigante da parte degli Argonauti (tel. +390803612848, www.ruvosistemamuseale.it).
Savelletri di Fasano - Parco Archeologico di Egnazia
4
È uno dei siti più importanti d’Italia. Sono visibili vestigia che risalgono all’età del bronzo; poderose mura e necropoli messapiche con monumentali tombe a camera affrescate; resti dell’antico centro romano a partire dal III sec. a. C.: parte della Basilica Civile con l’aula delle Tre Grazie, del Sacello delle divinità orientali, dell’anfiteatro e del foro; il criptoportico e due basiliche paleocristiane. Visitate anche le 13 sale del Museo con reperti dall’Età del bronzo al Medioevo (tel. +390804829056).
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE
Taranto - MarTa Museo Archeologico Nazionale
8
5
È uno dei musei più importanti d’Italia, illustra la storia di Taranto e del suo territorio dalla preistoria all’alto medioevo. Qui potete vedere i famosi Ori: anelli con sigillo, bracciali, diademi a foglia di quercia, che testimoniano la prolifica oreficeria locale tra il IV e il II sec. a.C. E poi i corredi della necropoli della città, pavimenti a mosaico di edifici pubblici e privati di età imperiale e la Pinacoteca con importanti dipinti di scuola napoletana (tel. +390994532112, www.museotaranto.org).
ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE
Lecce - Museo Provinciale Sigismondo Castromediano
9
6
È il più antico museo di Puglia, fondato nel 1868. Tra piano terra e primo piano vedete le collezioni storiche e la sezione Preistoria e Messapi, con sculture del Teatro Romano, vasi attici e la collezione dei bronzi. Al terzo piano la Pinacoteca con dipinti dal ‘400 al ‘700 e artisti salentini ‘800-‘900 (tel. +390832683503).
Lecce - Dolmen e Menhir
7
Giurdignano, Minervino di Lecce, Uggiano la Chiesa e Giuggianello rappresentano il giardino megalitico più grande d’Europa. Dei tanti menhir - espressioni di culti solari infissi nella roccia e orientati sull’asse est-ovest - il più alto d’Italia sembra essere il San Totaro a Martano (5,20 metri); mentre il più piccolo quello di San Paolo a Giurdignano, poco più di 2 metri. A Minervino di Lecce Li Scusi è il dolmen - camera funeraria di tipo megalitico - più grande del Salento (cell. +393485175369, www.amicideimenhir.it).
10
ARCHEOLOGIA da scoprire
1
2
4
3 6
5
7 8
10
9 FOGGIA 11 12
BARLETTA TRANI
13
ANDRIA
14 15 16
17 BARI
18 19 20
BRINDISI Martina Franca
21
TARANTO
22 23
25
24
26 27
LECCE
28 29
30 31 32
1
Peschici - Grottone di Manaccore
2
Ischitella - Necropoli di Monte Civita
3
San Nicandro Garganico - Parco archeologico di Monte Delio
4
Vieste - Oasi NaturalisticoArcheologica “La Salata”
5
Mattinata - Parco archeologico di Monte Saraceno
6
San Severo - MAT Museo dell’Alto Tavoliere
7
Rignano Garganico - Grotta Paglicci
8
Foggia - Parco Archeologico Passo di Corvo
9 Lucera - Anfiteatro Romano Augusteo 10
11
Manfredonia - Parco archeologico di Siponto
Trinitapoli - Parco archeologico degli Ipogei
12
Ordona - Scavi di Herdoniae
12
13
Bisceglie - Area Archeologica Dolmen La Chianca
14
Canosa di Puglia - Ipogei
15
Canosa di Puglia - Parco Archeologico e Antiquarium di S. Giovanni
16
Canosa di Puglia - Parco Archeologico e Antiquarium di S. Leucio
17
Molfetta - Museo Archeologico del Pulo
18
Conversano - Museo Archeologico
19
Altamura - Grotta di Lamalunga
20
Gioia del Colle - Museo Archeologico Nazionale di Monte Sannace
21
Ginosa - Parco Archeologico Santa Maria Dattoli
22
Ipogei di Taranto Sotterranea
23
Taranto - Area archeologica ex Convento San Domenico
24
Lizzano - Museo della Paleontologia e dell’Uomo
25
Leporano - Parco Archeologico di Saturo Porto Perone
16
19
26
Brindisi - MAPRI Museo Archeologico Provinciale Francesco Ribezzo
27
Manduria - Parco Archeologico Mura Messapiche
28
Lecce - Anfiteatro Romano
29
Cavallino - Museo Diffuso
30
Poggiardo - Area archeologica ex Convento San Domenico
31
Ugento - Museo della Paleontologia e dell’Uomo
32
Patù - Museo della Paleontologia e dell’Uomo
28
CULTURE IN MOSTRA
Barletta - Pinacoteca Giuseppe De Nittis
12
8
Siete nel luogo giusto se amate l’impressionismo. Palazzo della Marra, che già da solo vale una visita per l’eleganza dei suoi balconi e della loggia interna, ospita la Pinacoteca De Nittis con 200 opere del più illustre degli impressionisti italiani (tel. +390883538372, www.barlettamusei.it).
13
Bari - Teatro Petruzzelli
9
Simbolo universale di cultura, ogni anno porta in scena opere, balletti e concerti di rilievo internazionale. Ăˆ nel cuore della Bari Murattiana, su Corso Cavour, circondato da strade elegantissime e palazzi maestosi. Inaugurato nel 1903, ospitò grandi artisti internazionali, come Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Ray Charles, Frank Sinatra, Luciano Pavarotti. Lo ammirate riportato agli antichi splendori dopo l’incendio del 1991, con interni di Raffaele Armenise, decorati in oro zecchino (tel. +390809752840, +390809752810).
CULTURE IN MOSTRA
Bari - Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto
14
10
Se amate la pittura e la scultura, in queste sale con vista sul centro storico e il porto vecchio, trovate le proposte sull’arte pugliese, ma anche dipinti veneti del Vivarini, del Tintoretto; napoletani o di scuola napoletana di Paolo Finoglio e Luca Giordano. Preziosi dipinti di Giaquinto, opere di De Nittis, di Gioacchino Toma, che rivelano quanto fosse vivace la pittura nell’800. E ancora i macchiaioli De Chirico e Morandi
Giuseppe Teofilo, Cradle
(tel. +390805412420, +390805412422, www. pinacotecabari.it).
Polignano a Mare - Fondazione Pino Pascali, Museo d’Arte Contemporanea
11
Visitate la nuova sede della Fondazione Museo Pino Pascali, che si è trasferita nell’ex mattatoio in via Parco del Lauro 119. Dedicata al maggior protagonista pugliese dell’arte contemporanea internazionale, il nuovo suggestivo spazio ospita mostre, eventi, seminari, laboratori didattici e il Premio Pino Pascali (tel. +390804249534, www.museopinopascali.it).
15
CULTURE IN MOSTRA da scoprire
1 2 3 4 FOGGIA
5
BARLETTA
7 6
TRANI
ANDRIA
8
BARI
9
10 11
12 13 14
15
BRINDISI
Martina Franca
18
17
19
16
TARANTO
LECCE
20 21 1
San Severo - Teatro Verdi
2
Foggia - Museo Civico
3
Foggia - Teatro Comunale Umberto Giordano
4
Lucera - Teatro Garibaldi
5
Museo Nazionale Archeologico nel Castello di Manfredonia
6
Bovino - Museo Civico Archeologico “Carlo Gaetano Nicastro”
7
Barletta - Teatro Curci
8
Terlizzi - Pinacoteca “Michele De Napoli”
22 23 24
7
9
Bitonto - Galleria Nazionale della
Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”
10 11
Bari - Museo Diocesano
Bari - Museo Nicolaiano
12
Mola di Bari - Teatro Van Westerhout
13
Rutigliano - Museo del Fischietto in Terracotta “Domenico Divella”
14
Latiano - Palazzo imperiali
15
Grottaglie - Museo della Ceramica
16
Taranto - MuDi Museo Diocesano di Arte Sacra
17
Alberobello - Museo Casa Pezzolla
18
Martina Franca - Palazzo Ducale
19
Brindisi - Fondazione Nuovo Teatro Verdi
20
MUST Museo Storico della città di Lecce
21
Lecce - Teatro Politeama Greco
22
Palmariggi - Museo della Conchiglia e del Corallo
23
Muro Leccese - Museo di Borgo Terra
24
Gallipoli - Museo del Mare
9
18
19
CASTELLI E TORRI, BALUARDI DI PUGLIA
Barletta - Castello Svevo
17
12
Fu Carlo V a trasformare il maestoso edificio normanno in fortezza inespugnabile. Qui tutto è imponente: dall’ampio fossato alla piazza d’armi, fino ai sotterranei. Al primo piano c’è il Museo Civico, con la Galleria Antica che raccoglie dipinti dal ‘400 al ‘700; la Galleria dell‘800 con opere di artisti barlettani. Nell’ex cappella potete vedere l’unico busto al mondo, in pietra, che raffigura Federico II di Svevia (tel. +390883578621).
Andria - Castel del Monte
13
Patrimonio dell’Umanità, troneggia solitario e imponente a 540 metri di altezza. Noto per la sua forma ottagonale è un capolavoro dell’architettura medievale, emblematica espressione della variegata personalità del suo committente, Federico II di Svevia. Di certo non fu una rocca difensiva, forse fu pensato come residenza di caccia o come centro per dotti intrattenimenti sulla matematica e l’astronomia (tel. +390883569997, www.casteldelmonte.beniculturali.it).
18
Taranto - Castel Sant’Angelo Noto come Castello Aragonese, sorge su precedenti strutture greche, bizantine e normanno-svevo-angioine, come hanno rivelato gli scavi, ma fu ricostruito negli anni 1487-1492, per volontà di Ferdinando d’Aragona. Durante la visita guidata gratuita di 90 minuti, potrete ammirare i 4 torrioni cilindrici, i camminamenti, le gallerie e la cappella rinascimentale di S. Leonardo (tel. +390997753438, www. castelloaragonesetaranto.it).
14
CASTELLI E TORRI, BALUARDI DI PUGLIA
Castello di Acaya
19
15
Un vero borgo fortificato del ‘500, opera di Gian Giacomo dell’Acaya. Ha forma quadrilatera con bastioni robusti su tre angoli, mentre nel quarto di sud ovest fu costruito il castello, che ha pianta trapezoidale ed è collegato alla terraferma da un ponte. Entrando nel cortile, ammirate nella zona archeologica l’affresco della Dormitio Virginis del XIV secolo. Bella la Sala Ennagonale, decorata con un fregio in pietra leccese ispirato alla classicità e due volti scolpiti sopra la porta d’ingresso (tel. +393472535235).
CASTELLI E TORRI, BALUARDI DI PUGLIA
20 20
LE TORRI Antichi baluardi delle coste pugliesi, le torri di avvistamento, dette di Carlo V, sono state costruite dagli spagnoli alla fine del ‘500, come sistema di difesa dalle incursioni saracene. Hanno vigilato senza sosta per tutti questi secoli, con lo sguardo fisso all’orizzonte. Hanno affrontato mareggiate e tempeste, hanno resistito agli attacchi, alle calamità, alla violenza e poi all’usura del tempo. Si parla di 400 torri in tutta la Puglia. Quelle a pianta rettangolare avevano scopi difensivi ed erano dotate di catapulte, colubrine e armi da fuoco. Nel Gargano scopriamo Torre Mileto tra i laghi di Lesina e Varano, Torre San Felice a Vieste e Torre Rivoli a nord di Zapponeta; lungo la costa adriatica Torre San Vito a Polignano a Mare, Torre Incina a Monopoli e Torre Guaceto a Carovigno all’interno della Riserva Naturale Statale. Numerose e ben conservate le torri costiere del Salento, tra il versante adriatico e quello ionico, come Torre dell’Orso, Torre San Foca, Torre Sant’Andrea nel territorio di Melendugno, a pochi chilometri da Lecce; sul litorale a sud di Taranto bellissime Torre Lapillo, Torre Colimena e Torre Saturo, quest’ultima all’interno di un parco archeologico. Le torri cilindriche, invece, servivano all’avvistamento e ne sono un esempio Torre di S. Emiliano a Otranto, Torre Vado, Torre Mozza, Torre Sabea a Gallipoli.
21
CASTELLI E TORRI da scoprire
1
2 3 FOGGIA
4
BARLETTA TRANI ANDRIA
5 6
7
8
10
BARI
9
11 12
13
14
Martina Franca TARANTO
BRINDISI
15 18
16
17 LECCE
19
20 21
Monte Sant’Angelo - Castello Normanno Svevo 1
2
Torremaggiore - Castello Ducale
3
Lucera - Castello Svevo Angioino
22
Manfredonia - Castello Svevo Angioino 4
5
Deliceto - Castello Normanno
Sant’Agata di Puglia - Castello Imperiale 6
7 Rocchetta Sant’Antonio - Castello D’Aquino 8
Trani - Castello Svevo
8
CASTELLI E TORRI da scoprire
9
22
Bitonto - Torrione Angioino
10
Bari - Castello Normanno Svevo
Mola di Bari - Castello Angioino-Aragonese 11
12
Sannicandro di Bari - Castello Normanno Svevo
13
Conversano - Castello Aragonese
14
Ceglie Messapica - Castello Ducale
15
Carovigno - Castello Dentice di Frasso
16
Castelli di Brindisi
17
Castello di Mesagne
18
Castello di Oria
19
Lecce - Castello Carlo V
20
Castello di Acaya
Copertino - Castello Normanno-Svevo
10
21
22
Otranto - Castello Aragonese
15
18
BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
23
ARTIGIANATO SUI MONTI Tra i borghi dei Monti Dauni, il gusto dello slow living è legato alla scoperta dei piccoli e grandi gioielli dell’artigianato che rivivono nelle botteghe dei centri storici: qui si lavora abilmente il legno, il ferro, il vimini e la pietra, come a Roseto Valfortore, il paese degli scalpellini. Avventurandosi tra i boschi e le campagne, non mancherà occasione di ammirare le opere dell’ingegno dell’uomo negli antichi mulini ad acqua: li troviamo a Roseto Valfortore, Castelluccio, Deliceto e Panni, la piccola città famosa per la zampogna, lo strumento musicale dei pastori costruito oggi come allora secondo metodi tradizionali.
LE BOTTEGHE COLORATE Oggetti di piccole dimensioni, colorati, bizzarri, dal valore ludico e simbolico. Sono i fischietti di terracotta di Rutigliano. La tradizione della lavorazione artigianale di questi piccoli e divertenti fischietti si tramanda. Li potete trovare a forma di gallo o di rospo, di maschere grottesche o umane, di preti, carabinieri con il pennacchio, dame poppute. A gennaio, alla Fiera del Fischietto in Terracotta, si confrontano in una simpatica competizione artigiani locali e di altre regioni.
BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
IL FERRO OLTRE LA TRADIZIONE È un’antica tradizione a Martina Franca, Alberobello, Fasano e, nel Salento, a Taurisano e Cavallino: potete contattare gli artigiani del ferro, visitare le loro botteghe, veri e propri luoghi d’arte dove il ferro è forgiato a mano, spazi sorprendenti e creativi che si aprono al visitatore in cerca del pezzo unico, tra tradizione e innovazione.
24
BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
LE BOTTEGHE DEI VASARI Tappa imperdibile è Grottaglie, tra le botteghe artigiane del Quartiere dei Ceramisti lungo via Crispi e via Caravaggio, per acquistare ceramiche di antica lavorazione, ma con colori e forme innovative. Non andate via senza la pupa con i baffi, famosa fiasca antropomorfa, il cavaliere candeliere o una pigna per decorare camini e balconi. Per la maestria nel lavorare la terracotta, gli abitanti di Cutrofiano sono soprannominati figuatari. Delle oltre quaranta botteghe di un tempo, divise in cotimari, piattari e pignatari, oggi ne restano solo otto. In passato l’argilla gialla veniva purificata, impastata, poi lavorata, essiccata, cotta e infine smaltata a mano. Ogni anno ad agosto si svolge la Mostra Mercato della Ceramica Artigianale, dove trovate una grande varietà di vasellame, piatti, pupi per il presepe e fischietti a forma di galletto.
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BORGHI DI PUGLIA, STORIE DI ARTE E BELLEZZA
26
LA LEGGEREZZA DELLA PIETRA Tipica del Salento, la pietra leccese è una calcarenite color giallo paglierino, morbida, gentile, cangiante. Facile da plasmare, s’indurisce con il passar del tempo. Famosa in tutto il mondo per i fregi, i capitelli, i rosoni di palazzi e chiese barocche. La migliore si estrae dalle cave a cielo aperto tra Lecce, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Cursi e Maglie. A Lecce e provincia potete imbattervi in qualche artigiano che realizza sculture e decorazioni in pietra leccese, dai tavoli alle lampade e perfino i gioielli. Come riconoscere quella vera, lavorata a mano, usando scalpello, sega, pialla e raspa? Diffidate delle forme estremamente precise, che rivelano produzioni seriali; del colore bianchissimo simile a gesso, perché quella vera ha una tonalità più scura e dei prezzi troppo bassi.
MERLETTI, PIZZI E RICAMI L’arte del merletto si tramanda di madre in figlia ed è legata al corredo. L’attività di merlettaie e ricamatrici è ancora in auge nei paesi del Gargano, come a Vico del Gargano e nel Salento, come nell’elegante cittadina di Maglie, che ha una solida tradizione artigianale. A Castrignano dei Greci, nel palazzo baronale De’ Gualtieris, trovate il curioso Museo del Ricamo a mano e dei Pizzi e dei Merletti, dove si possono vedere trine e ricami, trame preziose dall’800 al secondo dopoguerra, anche ferri da stiro a carbone, attrezzi da ricamo, telai antichi e riviste specializzate. A Ruffano l’Associazione Non solo Fili porta avanti l’antica tradizione del tombolo, grazie a un gruppo di artigiane abilissime, che danno vita alla tipica Rosa del Salento e decorano tovaglie, tende, lenzuola, capi di abbigliamento, come gli abiti da sposa.
27
BORGHI DI PUGLIA da scoprire
1
2
FOGGIA
3 4
BARLETTA TRANI
5
ANDRIA
6
BARI
7
8
1
Vico del Gargano
2
Pietramontecorvino
3
Alberona
4
Roseto Valfortore
5
Orsara di Puglia
6
Sant’Agata di Puglia
7
Rocchetta Sant’Antonio
8
Alberobello
9
Locorotondo
10 11
9
BRINDISI
Martina Franca TARANTO
10
LECCE
11 12 106 13
Oria
Otranto
12
Specchia
13
Presicce
1
Alberobello È tra i borghi più belli d’Italia, bandiera arancione e Patrimonio dell’Umanità, tutelato dall’Unesco dal 1996, per i suoi 1400 trulli. Realizzati a secco con pietre sovrapposte, base imbiancata a calce e tetto a forma di cono con simboli e pinnacoli di svariate forme sono divisi nei due rioni di Monti e Aia Piccola
8
29
Arte
Tra fede e bellezza
È terra di fede e spiritualità la Puglia, ricca di misteriose chiese rupestri scavate nel tufo, di bianche cattedrali protese al cielo e di sfarzose chiese barocche. Un mondo che conserva usanze e tradizioni scomparse altrove, intimo, quasi segreto. Nel Medioevo il Gargano era attraversato dalla Via Sacra Langobardorum, la strada percorsa dai pellegrini per raggiungere la Terra Santa, oggi è la massima espressione della devozione cristiana: dal Santuario di S. Michele (sito Unesco) a Monte Sant’Angelo a Padre Pio, il santo che ha trasformato San Giovanni Rotondo in un centro di pellegrinaggio ecumenico, noto in tutto il mondo. Raccoglietevi in preghiera nella chiesa progettata da Renzo Piano e poi andate alla scoperta delle più belle espressioni del romanico pugliese, come la Cattedrale dell’Assunta di Troia, che vi incanterà con il suo rosone del XIII secolo o quella di Altamura, voluta da Federico II. Ammirate la facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Conversano e quella di Ostuni. Nel Salento, a Otranto, la Cattedrale di S. Maria Annunziata ha il mosaico del XII secolo più grande di tutto l’Occidente; mentre a Galatina la Basilica di S. Caterina d’Alessandria in stile romanico-gotico ha le navate completamente affrescate. Meta di numerosi pellegrini è la Basilica della Madonna de Finibus Terrae a S. Maria di Leuca e la Basilica di San Nicola a Bari, che nella cripta accoglie la Colonna Miracolosa e la tomba del Santo. Sospesa sul mare appare la maestosa Cattedrale di San Nicola Pellegrino a Trani; ricco di tarsie marmoree è il Cappellone di San Cataldo nella Cattedrale di Taranto. Lasciatevi stupire dal barocco della Basilica di San Martino a Martina Franca e delle tante chiese di Lecce. Un vero trionfo è la Basilica di Santa Croce con centinaia di simboli e figure mitologiche e piazza Duomo, il salotto dei leccesi, uno spazio davvero scenografico.
Arte - Tra fede e bellezza
30
1
FOGGIA 2
BARLETTA TRANI 3
ANDRIA ma Ro ve nto e Ben
BARI 5
4
6
12
7
18 9 10
BRINDISI
Martina Franca 11
TARANTO
LECCE 13 14
17 8 16
15
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE MISTERIOSE CHIESE RUPESTRI IMMAGINIFICHE CHIESE BAROCCHE LE VIE DEI PELLEGRINI
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE 1
Monte Sant’Angelo - Santuario di San Michele Arcangelo
32
2
Troia - Cattedrale dell’Assunta
33
3
Trani - Cattedrale di San Nicola Pellegrino
34
4
Ruvo di Puglia - Cattedrale di Santa Maria Assunta
35
5
Bari - Basilica di San Nicola
36
6
Bari - Cattedrale di San Sabino
36
7
Ostuni - Concattedrale di Santa Maria Assunta
37
8
Galatina - Basilica di Santa Caterina d’Alessandria
37
CATTEDRALI ROMANICHE da scoprire
38
MISTERIOSE CHIESE RUPESTRI 9
Mottola - Chiese rupestri
10 11
40
Ginosa - Chiese rupestri
40
Massafra - Chiese rupestri
12
Fasano - Lama d’Antico e cripte rupestri
41
41
CHIESE RUPESTRI da scoprire
42
IMMAGINIFICHE CHIESE BAROCCHE 13 Lecce - Basilica di Santa Croce
43
14
Lecce - Duomo Maria SS. Assunta
43
15
Ruffano - Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria
44
16
Galatina - Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
44
17
Taranto - Cattedrale di San Cataldo
45
18
Martina Franca - Basilica di San Martino
45
CHIESE BAROCCHE da scoprire
46
LE VIE DEI PELLEGRINI
Vie Francigene di Puglia
48
ITINERARI SACRI da scoprire
49
ALTRI RITI da scoprire
50
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Monte Sant’Angelo - Santuario di San Michele Arcangelo
32
1
Un luogo ricco di storia, arte e fede. Patrimonio Mondiale riconosciuto dall’UNESCO, il Santuario di San Michele Arcangelo è da oltre quindici secoli il punto di riferimento per il mondo cristiano e per i pellegrini di tutto il mondo. Il complesso è costituito dall’atrio superiore con il prospetto monumentale a due archi e il campanile ottagonale del XIII secolo e, al livello inferiore, dalla scalinata angioina che conduce alla Sacra Grotta dove, secondo la tradizione, apparve l’Arcangelo Michele.
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Troia - Cattedrale dell’Assunta Dedicata a Santa Maria dell’Assunta, è una delle più belle chiese romaniche della Puglia. Vi incanterà con il suo rosone del XIII secolo unico al mondo per gli 11 spicchi creati da altrettante colonnine e per i trafori tutti diversi tra loro. Bello il portale con i battenti in bronzo con storie di Santi e Vescovi. Da piazza Episcopio entrate nel Museo del Tesoro della Cattedrale, diviso in 4 sezioni e troverete argenti, bronzi dorati e avori, volumi e pergamene, paramenti liturgici ed exultet (rotoli in pergamena dell’XI-XII secolo): preziosi quelli con canti dell’annuncio della Pasqua e illustrazioni miniate. Se siete lì la domenica di Pasqua, potete assistere alla Processione del Bacio.
33
2
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Trani - Cattedrale di San Nicola Pellegrino
34
3
Appare come sospesa sul mare, maestosa e austera, sorprendendovi. Magistrale esempio di architettura romanica, costituita da tre chiese sovrapposte. Presenta al suo interno l’unico esempio in Puglia di colonne binate che ne dividono lo spazio in tre navate e lo splendido portale bronzeo del 1175, opera di Barisano da Trani, suddiviso in 32 formelle. Proseguite in fondo, pochi gradini e siete nella cripta trasversale di San Nicola che con le sue 42 voltine a crociera e le 28 colonne di marmo sostiene il transetto della Chiesa superiore. Da qui visitate la cripta longitudinale di Santa Maria, a tre navate e 22 colonne e poi scendete all’ipogeo di San Leucio del V-VII sec.
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Ruvo di Puglia - Cattedrale di Santa Maria Assunta
35
4
Quella di Ruvo, dedicata a Santa Maria, è fra le più conosciute cattedrali romaniche pugliesi con gli spioventi inclinati della facciata, che le danno un particolare slancio. Belli i tre portali esterni, soprattutto quello centrale ricco di elementi decorativi e il rosone a 12 raggi. L’interno, diviso in tre navate, termina con il ciborio che richiama quello della Basilica di San Nicola di Bari. Visitate i sotterranei con l’ipogeo, i resti della basilica paleocristiana e le tombe romane.
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Bari - Basilica di San Nicola
5
Oltrepassate l’Arco del Pellegrino e siete nel cuore della Cittadella Nicolaiana, nell’area di ciò che fu la residenza del Catepano, il governatore greco-bizantino dell’Italia del sud. Ovunque poggiate lo sguardo siete circondati dalla storia, ne fate parte. Ammirate la facciata, chiusa ai lati da due torri, mossa dai tre portali, tre grandi finestroni e cinque bifore sotto il rosone. Lungo la facciata nord spicca il ricco ricamo della Porta dei Leoni, dove i motivi agricoli si mescolano con quelli liturgici. L’interno a tre navate è diviso da colonne di granito, mentre sulla volta fa bella mostra di sé il soffitto barocco. In fondo, nell’abside centrale, ci sono il ciborio sovrastante l’altare e la Cattedra di Elia retta da figure grottesche, scolpite in un solo blocco di marmo. Spostatevi di poco verso l’abside sinistra per vedere la pregevole tavola di Madonna e Santi del Vivarini. Giunti nella navata destra, scendete per la Cripta e trovate la Colonna Miracolosa, mentre sotto l’altare centrale c’è la tomba di San Nicola.
Bari - Cattedrale di San Sabino
6
È uno dei maggiori esempi di romanico pugliese, edificato sulle rovine della precedente chiesa bizantina. L’esterno è arricchito solo dal grande rosone, ornato con figure grottesche ed esseri fantastici e da una serie di monofore e una bifora. Lungo il fianco c’è una lunga galleria di archi e la trulla, un edificio circolare a lungo considerato l’antico battistero e dal XVII sec. adibito a sagrestia. L’interno è completamente spoglio, con tre navate divise da colonne, dove ammirate lo splendido ambone e al di sopra un finto matroneo. Il ciborio a baldacchino del ‘200 sull’altare maggiore è di Alfano da Termoli. Nella cripta, in stile barocco, sono custodite le reliquie di S. Sabino e la tavola della Vergine dell’Odegitria, che la tradizione vuole dipinta da S. Luca.
36
BIANCHE CATTEDRALI ROMANICHE
Ostuni - Concattedrale di Santa Maria Assunta Passeggiate tra vicoli stretti, ripide scalinate, corti e piazzette fino ad arrivare alla Cattedrale del XV sec., in stile romanico-gotico, con un portale e un rosone a 24 raggi di rara bellezza. Ammirate l’originale facciata tripartita da due lesene e i bassorilievi sulle lunette degli ingressi laterali: a destra San Giovanni Battista e a sinistra San Biagio. L’interno è settecentesco con soffitto piano, coperto con tele di pittori locali, stucchi e cappelle laterali barocche.
Galatina - Basilica di Santa Caterina d’Alessandria
8
Spingetevi alla scoperta della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, in stile romanicogotico. All’austera facciata tricuspide con grande rosone in pietra, finemente intagliato a raggiera, si contrappone il maestoso e ricco interno. Le navate sono completamente affrescate, tant’è che per la vastità dei cicli pittorici di scuola giottesca, è seconda solo alla Basilica d’Assisi: nell’arcata centrale c’è la rappresentazione dell’Apocalisse, nelle altre la Genesi, la vita di Gesù, i quattro evangelisti, scene di vita di Santa Caterina d’Alessandria. Il chiostro del convento, anch’esso affrescato, ospita il Museo della Basilica di Santa Caterina.
37
7
38
CATTEDRALI ROMANICHE da scoprire
1
4
2
3
FOGGIA
5
BARLETTA
10
6 7 8 9
TRANI
11 ANDRIA 12
13
14
15 16
BARI
17 18 BRINDISI Martina Franca TARANTO
19 LECCE
20
21
1
Vieste - Cattedrale di S. Maria Assunta
2
San Marco in Lamis - Santuario di S. Maria di Stignano
3
San Giovanni Rotondo - Santuario di Padre Pio
4
San Severo - Santuario di Maria SS. del Soccorso
5
Siponto - Basilica di S. Maria
Maggiore e Abbazia di San Leonardo
6
Foggia - Chiesa dell’Addolorata
7
Foggia - Chiesa delle Croci
8
Foggia - Cattedrale S. Maria
Icona Vetere
9
Bovino - Concattedrale di S. Maria Assunta
10
11
Barletta - Concattedrale di S. Maria Maggiore
Canosa di Puglia - Cattedrale di San Sabino
2
12
Andria - Chiesa di S. Maria Assunta
13
Bisceglie - Chiesa di Santa Margherita 14
Molfetta - Duomo di San Corrado
15
Giovinazzo - Concattedrale di S. Maria Assunta
16
Bitonto - Concattedrale di S. Valentino
17 Conversano - Cattedrale dell’Assunta 18
Altamura - Cattedrale dell’Assunta
19
Brindisi - S. Maria del Casale
20
Lecce - Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo
21
Otranto - Cattedrale di S. Maria Annunziata
21
16
MISTERIOSE CHIESE RUPESTRI
Mottola - Chiese rupestri
40
9
Nasconde nel suo territorio centinaia di affreschi e oltre trenta chiese rupestri. Di tutte la più suggestiva è quella di San Nicola in contrada Casalrotto che, per il grande Giudizio Universale, viene considerata la Cappella Sistina della civiltà rupestre. Immaginate di entrare in una chiesa a tre navate con le pareti decorate con affreschi dell’XI-XIV sec.: sulla parete in fondo al vano absidale prevale la scena del Cristo Pantacratore in Deesis tra la Vergine e Giovanni Battista. La visita guidata dura 2 ore e mezzo: parte dalla cripta di Sant’Angelo scavata su due livelli e dopo aver visitato San Nicola, giunge alla Chiesa di San Gregorio (tel. 0998867640, www. comune.mottola.ta.it, a pagamento).
Ginosa - Chiese rupestri
10
Visitate gli insediamenti rupestri e le cripte, come quella dedicata a Santa Domenica nella Gravina Casale, affrescata con dipinti della santa e il Parco Archeologico di Santa Maria Dattoli (cell. 3400841244, visite guidate a pagamento). Qui a Pasqua si svolge una suggestiva Passio Christi con oltre 300 comparse. Sempre nella Gravina Casale si trovano le cripte di S. Leonardo e dell’Ecce Homo, che deve il suo nome all’affresco cinquecentesco raffigurante l’Ecce Homo presente a sinistra dell’ingresso, con iscrizioni e fregi dell’età ellenistica ancora visibili. Nella Gravina Rivolta si trovano le cripte dedicate a S. Sofia e S. Bartolomeo, con i suoi eleganti affreschi. La chiesa rupestre di S. Barbara, risalente al XIII secolo, è caratterizzata da un vestibolo e da un’aula monoabsidata, con tracce di affreschi sulle pareti, tra cui l’icona di S. Barbara (Proloco Ginosa, tel. 0998290332, cell. 368212085).
MISTERIOSE CHIESE RUPESTRI
Massafra - Chiese rupestri
41
11
Per le numerose grotte è definita Tebaide d’Italia. Sorge proprio sulla gravina di San Marco, con un ponte che unisce il borgo antico (via La Terra e via Muro) con la parte nuova. Godetevi la vista mozzafiato sul canyon e poi fate una passeggiata archeologica con sosta alla cripta di Santa Marina e alle chiese rupestri datate X-XI secolo, come S. Antonio Abate, S. Leonardo e della Candelora con soffitto a sei volte. Dovete fare oltre 120 scalini per raggiungere il Santuario della Madonna della Scala (XVIII sec.) e dal sagrato entrate nella chiesa rupestre della Buona Nuova (VII-VIII sec.) e nella Cripta Inferiore del X sec.
(tel. +390998804695, tel.+393385659601, www.massafraturismo.it, visite a pagamento).
Fasano - Lama d’Antico e cripte rupestri
12
Visitate l’antichissimo villaggio Lama d’Antico, uno dei più grandi siti rupestri della regione, ricavato nelle grotte e sviluppatosi nell’arco di sei o sette secoli con un incredibile campionario di cripte, case e botteghe artigianali, ricoveri di animali e luoghi per le attività agricole, tombe e monumenti funerari. Si sviluppa attorno a una bellissima chiesa a due navate, con 23 arcate cieche lungo le pareti, che vanno dall’ingresso fino alla navata più piccola, affrescate con figure di santi e vescovi. Da vedere anche gli affreschi nella cripta di San Lorenzo, come le figure espressive di San Basilio e San Benedetto e i pregi architettonici della cripta di San Giovanni, che richiamano echi siriani, micenei e palestinesi, dove però gli affreschi sono rovinati e di difficile lettura
(cell. +393283597517, +393388175123 - Ufficio Turismo Fasano tel. +390804394171).
42
CHIESE RUPESTRI da scoprire
1
FOGGIA
BARLETTA TRANI ANDRIA
BARI
2 3 4
BRINDISI
5 6
7 8
Martina Franca
10
9
TARANTO
LECCE
11 1
Monte Sant’Angelo - Abbazia
Santa Maria di Pulsano
2
Gravina in Puglia - Chiesa
del Purgatorio
3
16 15 17
12 13 14 18
Gravina in Puglia - Chiesa
della Madonna delle Grazie
4
Gravina in Puglia - Cripte rupestri
5
Laterza - Santuario Mater Domini
6
Laterza - Cripte rupestri
7
Castellaneta - Cripte rupestri
8
Palagianello - Cripte rupestri
9
Taranto - Chiesa ipogea Cripta del Redentore
10 San Vito dei Normanni - Cripte rupestri 11
Veglie - Cripte rupestri
12
Carpignano Salentino - Cripte rupestri 13
Giurdignano - Cripte rupestri
14
Vaste - Cripte rupestri
15
Supersano - Cripte rupestri
16
Casarano - Chiesa Paleocristiana Santa maria della Croce
17
Ugento - Cripte rupestri
18
Tricase - Cripte rupestri
16
IMMAGINIFICHE CHIESE BAROCCHE
Lecce - Basilica di Santa Croce
43
13
È l’elogio per eccellenza del barocco insieme all’ex Convento dei Celestini, oggi sede della Provincia. La raggiungete facilmente da piazza Sant’Oronzo, passando per via dei Templari. Resterete senza parole per lo sfarzo e ricchezza di dettagli presenti nella facciata: fiori, frutti, figure mitologiche, festoni, cornucopie, uomini che si alternano a figure zoomorfe. Più di 300 anni di lavori, tre architetti, centinaia di simboli, tre portali, una ricca balconata movimentata da 13 putti e il rosone con tre ghiere interne ne rendono magnifico l’aspetto. Sobrio nello stile l’interno a croce greca.
Lecce - Duomo Maria SS. Assunta
14
Scenografico di giorno, mozzafiato la sera, grazie agli effetti creati dalle luci. All’entrata della piazza ci sono le logge sovrastate da Santi, di fronte il ricco ingresso del Duomo Maria SS. Assunta: l’interno è a 3 navate, separate da pilastri a semicolonne, con soffitto ligneo a cassettoni, intagliati con borchie dorate. Al lato ci sono altari sontuosi, quello maggiore è in marmo policromo; sotto c’è la Cripta di S. Maria della Scala a 3 navate con 92 colonne dai capitelli tutti diversi. Accanto al Duomo, ci sono il Vescovado con la grande loggia, il Palazzo del Seminario, realizzato da Cino alla fine del ‘600. Nel cortile interno il celebre pozzo sormontato da S. Irene e decorato con rami d’acanto. Il Campanile realizzato dallo Zimbalo domina sulla città dall’alto dei suoi 72 metri.
IMMAGINIFICHE CHIESE BAROCCHE
Ruffano - Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria
44
15
È di certo uno dei monumenti più importanti del barocco salentino, che vi stupirà per la sua maestosità. Numerose le opere di pregio al suo interno, fra queste la tela ottagonale del transetto con la Natività di Maria, le grandi tele del presbiterio con il Castigo di Core, Eliodoro scacciato del Tempio e la Regina di Saba. Il trionfo del barocco lo ammirate nell’altare del SS. Sacramento del Carrone, con al centro l’Ultima Cena. Di notevole bellezza il coro ligneo a 29 stalli e il pulpito in argento.
Galatina - Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
16
Resterete stupiti dalla scenografica e imponente facciata tardo barocca, che si affaccia sull’omonima piazza. Il prospetto è movimentato dai portali di Giuseppe Zimbalo, da ampi finestroni, santi e vasi traboccanti di fiori. All’interno di grande pregio il Cappellone del Sacramento con la Statua dell’Immacolata, in marmo bianco, di Giuseppe Sammartino. Notevoli gli affreschi della volta che riprendono la Vita di San Pietro di Vincenzo Paliotti, le tele di Giuseppe Cino e Serafino Elmo con la Lavanda dei piedi e Gesù che cammina sulle acque. Nel cappellone adiacente la sacrestia, contemplate il mezzobusto in argento di San Pietro.
IMMAGINIFICHE CHIESE BAROCCHE
Taranto - Cattedrale di San Cataldo
45
17
È la più antica cattedrale di Puglia, costruita nell’XI sec. su un precedente insediamento paleocristiano, ma è stata molto rimaneggiata. Andate a visitare il Cappellone di San Cataldo, trionfo del barocco a destra del presbiterio: sarete abbagliati dalla ricchezza di tarsie marmoree, di statue nelle nicchie, di affreschi e dall’altare maggiore, che custodisce le reliquie di San Cataldo. La cripta, invece, ha colonne e affreschi in stile bizantino.
Martina Franca - Basilica di San Martino
18
È dedicata al patrono della città che spicca nell’altorilievo – al centro della barocca facciata – in sella a uno scalpitante cavallo. Magnifico l’interno a navata unica con pregevoli altari marmorei e il bel Pulpito intarsiato, dell’ebanista Domenico Semeraro. Ammirate la Cappella del SS. Sacramento decorata da stucchi in marmo policromo e custode di alcune pitture di Domenico Carella, come la grande Pala dello Spirito Santo.
46
CHIESE BAROCCHE da scoprire
FOGGIA
BARLETTA TRANI ANDRIA
BARI
BRINDISI Martina Franca TARANTO
1 5 6
2 3 4 LECCE
7 8 9 10 11 12 13 15 14 16 17 18 19
1
San Vito dei Normanni - Chiesa di San Giovanni Evangelista
2
San Vito dei Normanni - Chiesa Madre
3
Mesagne - Chiesa Tutti i Santi
4
Mesagne - Chiesa di Santa Maria in Betlem
5
Oria - Cattedrale Maria SS. Assunta
6
Manduria - Chiesa Santissima TrinitĂ
15
18
7
Lecce - Chiesa di San Matteo
8
Lecce - Chiesa della Madonna del Carmine
9
Lecce - Chiesa di San Giovanni Battista o del Rosario
10 11
Lecce - Chiesa di Santa Irene
Lecce - Chiesa di Santa Chiara
12
Copertino - Collegiata di Santa Maria della Neve
13
Nardò - Chiesa di San Domenico
14
Galatone - Santuario del SS. Crocefisso della Pietà
15
Melpignano - Chiesa del Carmine
16
Maglie - Collegiata di San Nicola
17
Scorrano - Chiesa del Convento di San Francesco d’Assisi (Chiesa degli Agostiniani)
18
Gallipoli - Cattedrale di Sant’Agata
19
Gallipoli - Chiesa della Purità
2
10
LE VIE DEI PELLEGRINI
Vie Francigene di Puglia Circa 400 km di percorsi che a prima vista non sembrerebbero esistere, d’altro canto invece ne troviamo traccia tra le pietre e i sentieri, tra le grandi cattedrali e le cappelle rupestri. Sono le antiche vie di pellegrinaggio. Si snodavano lungo l’asse viario romano, l’Appia Antica e l’Appia Traiana, fino a Brindisi e Otranto, dove ci s’imbarcava per l’Oriente per raggiungere il Santo Sepolcro in Terra Santa. Passarono per queste strade papi, sovrani, crociati, pellegrini e mercanti. Passò San Francesco, nel 1216. E allontanandosi dal tracciato romano i pellegrini salivano al Monte dell’Angelo, al culmine del Gargano, per raggiungere lungo la Via Sacra Langobardorum, la Grotta di San Michele Arcangelo, uno dei grandi santuari della cristianità, divenuto patrimonio Unesco. Oggi come allora questi sentieri regalano momenti di intensa spiritualità, un cammino fatto di silenzi, colori e profumi. E poi i monasteri, i santuari e gli eremi: sono diversi gli istituti religiosi che si aprono oggi all’ospitalità, per vivere esperienze profonde e di relazione.
48
49
ITINERARI SACRI da scoprire
1
2 3 4
FOGGIA
BARLETTA
5
TRANI
ANDRIA
6
BARI
7
8 9
BRINDISI Martina Franca
12 TARANTO
10 11 LECCE
13 14
15
San Giovanni Rotondo - Santuario di Padre Pio 1
2
4
Siponto - Basilica di S. Maria Maggiore e Abbazia di San Leonardo
5
Barletta - Chiesa del Santo Sepolcro
6
Molfetta - Duomo di San Corrado
7
Terlizzi - Santuario di Santa Maria
Monte Sant’Angelo - Grotta di
San Michele Arcangelo
Monte Sant’Angelo - Abbazia Santa Maria di Pulsano 3
di Sovereto
8
Bari - Basilica di San Nicola
9
Monopoli - Cattedrale
di Santa Maria della Madia
10
11
Brindisi - Santuario di Santa Maria
Madre della Chiesa di Jaddico
12
Latiano - Santuario e Monastero Santa Maria di Cotrino
13
Copertino - Santuario della Grottella
14
Otranto - Cattedrale di Santa Maria Annunziata
15
Santa Maria di Leuca - Santuario della Madonna di Finibus Terræ
8
Brindisi - Tempio di San Giovanni al Sepolcro
50
ALTRI RITI da scoprire
FOGGIA
BARLETTA TRANI ANDRIA
1
BARI
2
3
BRINDISI
Martina Franca TARANTO
1
Trani - Sinagoga Scolanova
2
Bari - Chiesa russo-ortodossa di San Nicola di Bari
3
Cisternino - Ashram Bhole Baba
4
Oria - Cimitero ebraico
1
4
LECCE
2
51
Natura
È un’emozione percorrere gli oltre 800 chilometri di costa dal Gargano al Salento, passando dalle scogliere a strapiombo sul mare alle distese di sabbia bianchissima; dai faraglioni di Vieste e Mattinata alle calette segrete tra Otranto e Santa Maria di Leuca, con grotte spettacolari come la Zinzulusa a Castro. Fondali multicolor alle Tremiti, sabbia dorata e mare caraibico a Pescoluse, Gallipoli, Porto Cesareo e Campomarino di Maruggio. Spiagge deserte, posti selvaggi quasi segreti, come Bosco Isola, si alternano ai lidi giovani di Capitolo a Monopoli. Costeggiando i due mari, lo Ionio e l’Adriatico, s’incontrano stabilimenti adatti a tutti: con le aree gioco per i bambini, le attività sportive, reading e incontri con gli autori. Il mare è in cima alle classifiche di gradimento, ricco di vessilli di qualità: dalle bandiere blu della FEE alle vele di Legambiente e Touring Club Italiano, assegnate a numerose località pugliesi. Non solo mare, però. In Puglia trovate una natura sorprendente e sconosciuta. Da nord a sud ci sono parchi naturali di grande importanza, come la Foresta Umbra, il cuore più antico del Parco Nazionale del Gargano e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia; riserve e aree marine protette con un ambiente sottomarino tra i più variegati, da Torre Guaceto a Porto Cesareo e saline fra le più grandi d’Europa, come quelle di Margherita di Savoia, con un’imponente colonia di fenicotteri rosa nella zona umida. Non mancano i laghi costieri, dei veri paradisi ornitologici: Lesina e Varano nel Gargano e gli Alimini vicino Otranto.
Natura
52
1 22
2
28
23
FOGGIA
3 30 BARLETTA
29
TRANI ANDRIA
24
BARI 4
34
5
31
6 7
33
32
BRINDISI
Martina Franca
25
LECCE 8
TARANTO 21
20 19
27
26
9 10 11
18
12
17
13
16 15
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE PARCHI E RISERVE DIVERTIRSI CON I BAMBINI
14
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE 1
Isole Tremiti
2
Vieste
56
3
I Trabucchi
56
4
Polignano
55
57
5
Monopoli
58
6
Savelletri e Forcatella
58
7
Torre Guaceto
58
8
Roca Vecchia
9
Torre dell’Orso
10 11
Alimini
59 59
Otranto
59 59
12
Porto Badisco
13
Castro
60
14
Santa Maria di Leuca
60
15
Pescoluse
61
16
Gallipoli
61
17
Area Marina Protetta Porto Cesareo
61
18
San Pietro in Bevagna
61
19
Dune di Campomarino di Maruggio
61
20
Marina di Leporano
61
21
Ginosa Marina
61
LA COSTA da scoprire
59
62
PARCHI E RISERVE 22
Riserva Naturale Marina Isole Tremiti
55
65
23
Parco Nazionale del Gargano
24
Parco Nazionale dell’Alta Murgia
66
25
Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine
66
26
Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale
67
27
Riserva Naturale delle Stato Oasi WWF Le Cesine
67
DIVERTIRSI CON I BAMBINI 28 Museo Paleontologico e Parco dei Dinosauri a Borgo Celano
68
29
Parchi avventura e centro di esperienza ambientale sui Monti Dauni
68
30
Oasi Lago Salso a Manfredonia
68
31
Speleo junior e parchi avventura a Castellana Grotte
68
32
Parco dei briganti a Santeramo in Colle
68
33
Zoo Safari a Fasano
69
34
Masserie Didattiche in Puglia
69
NATURA da scoprire
70
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Isole Tremiti e Riserva Naturale Marina
55
1
22
Si può volare da Foggia o imbarcarsi da Rodi Garganico per raggiungere le Isole Tremiti, appena 5 km quadrati di superficie, distribuiti tra la verde San Domino; la colta San Nicola e l’arida Capraia con fondali multicolor. Poi ci sono l’isolotto del Cretaccio e l’inaccessibile Pianosa, Riserva Marina Integrale. A San Domino passeggiate all’ombra di boschi di Pino d’Aleppo lungo la perimetrale per guardare dall’alto le baie più suggestive - Cala del Sale, delle Roselle, delle Viole. Dallo strapiombo affacciato su Cala del Diamante ammirate i Pagliai, una decina di bianchi monoliti piramidali. Tranquillità e pace la trovate a Cala dello Spido e del Pigno, con vista sull’isola di San Nicola e l’abbazia di Santa Maria a Mare. Cala delle Arene è la spiaggetta dell’isola, affollata in estate. Per i sub: immersione a Punta di Ponente per vedere i relitti di una nave romana e in notturna alla Grotta delle Rondinelle. Solo capperi, calette deserte e acqua limpida nell’isola disabitata di Capraia. Relax a Cala Pietre di Fucile e immersioni mozzafiato a Punta Secca e a Cala dei Turchi con un’esplosione di margherite di mare sulla parete e anfratti popolati da polpi, gronghi e nudibranchi.
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Vieste
2
Vi trovate in una delle spiagge più famose del Gargano: Pizzomunno con l’enorme monolite di roccia piantato sul fondo. A 6 km a sud di Vieste fate snorkeling nella cala di San Felice: un’insenatura profonda, annunciata dall’arco, con acque trasparenti verde smeraldo. La costa tra Vieste e Mattinata è uno spettacolare inseguirsi di grotte da esplorare in canoa, con il gommone o prenotando un giro guidato. Entrate nella Grotta Campana Piccola e vi sembrerà di essere all’interno di una campana. Vicino alla Baia di Campi si susseguono la Grotta Viola, dal colore delle pareti; la Grotta Sfondata senza la copertura superiore e la Grotta dei Due Occhi, con due fori nella roccia. Proseguendo verso Mattinata, poco sotto la baia di Pugnochiuso, incontrate la Grotta dei Marmi, le cui pareti interne sono levigate come il marmo, l’ammaliante Grotta delle Sirene e la Grotta delle Due Stanze, in cui due grotte comunicano tra loro. Bella anche la Grotta Tavolozza, i cui colori sembrano usciti dalle mani di un pittore, in località Vignanotica. Infine nella baia delle Zagare visitate la famosa Grotta Campana, maestosa caverna marina scavata nella roccia con un diametro di 250 metri, alta più di 40; quella del Serpente, la Grotta Rossa o Dell’occhio magico.
I Trabucchi
3
Il susseguirsi di baie tra Vieste e Peschici rende difficile capire dove fermarsi. Se siete dei surfisti quella di Manacore, spesso battuta dai venti, fa al vostro caso. Più adatta a chi vuol leggere un libro, la spiaggia di Cala Lunga, 300 metri di arenile tra verdi scogliere. Lungo la costa incontrerete dei giganteschi marchingegni a picco sull’acqua, sono i Trabucchi. Antichissimi sistemi di pesca con ampie pedane ancorate agli scogli e lunghe aste di legno, corde e carrucole. Oggi, alcuni, sono dei suggestivi ristoranti sull’acqua.
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SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Polignano La costa è ricca di grotte e calette nascoste. Poco prima di Polignano fermatevi a San Vito per una pausa caffè: tra basse rocce è incastonata una piccola spiaggia e alle spalle s’impone l’abbazia benedettina. Merita una sosta anche l’insenatura di bianchi ciottoli di Cala Paura. A ridosso del centro storico, invece, scendete per la suggestiva spiaggia di Lama Monachile, incorniciata dalla roccia altissima.
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4
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Monopoli
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5
La costa torna a essere bassa con piccole cale e lingue di sabbia. Giunti a Monopoli, proseguite per Capitolo, famoso per il lungo arenile con dune di sabbia e calette. È uno dei tratti di mare più divertenti, con lidi esclusivi dove gustate l’ottimo sushi alla pugliese, con cernia, gamberi e ricci. Qui la notte trasforma le spiagge in vere discoteche all’aperto.
Savelletri e Forcatella
6
Tappa obbligata se volete abbandonarvi a mitiche abbuffate di ricci. L’ambiente è rustico, a volte improvvisato e forse proprio questa genuinità li rende più appetibili. Evitate di passarci il fine settimana.
Torre Guaceto
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Siete diretti a sud, verso Brindisi? L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto è un luogo incontaminato e ideale per chi ama la natura ancora allo stato brado. Lasciata l’auto al parcheggio di Punta Penna Grossa o Apani, potete decidere se arrivare in spiaggia, noleggiando una bici, a piedi o a bordo di un trenino che fa la spola tra sentieri di macchia mediterranea. A Punta Penna Grossa trovate uno dei rari lidi della zona attrezzato per i portatori di handicap.
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Roca Vecchia
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8
Tuffatevi nel mare verde smeraldo che lambisce la Grotta della Poesia e sulle pareti della Poesia Piccola, un vero santuario in grotta, troverete simboli e iscrizioni dall’età protostorica al II sec. a.C. Visitate l’area archeologica con stratificazioni che vanno dall’età del Bronzo Medio al Rinascimento, con resti messapici e medievali.
Torre dell’Orso
9
È un tratto di costa che, spingendosi verso Torre S. Andrea, dà spettacolo di sé con le insenature segnate da alte scogliere erose dal vento e dall’acqua, come le Due Sorelle, che dominano la grande baia.
Alimini
10
La spiaggia di sabbia fine è alternata da piccole cale e una serie di lidi privati. Le coste sono spesso battute dai venti, tanto da essere le preferite dai surfisti.
Otranto
11
Il mare intorno a Otranto è spettacolare, avete solo l’imbarazzo della scelta per decidere dove fare il bagno, se in una delle spiagge cittadine o proseguire a sud alla Baia delle Orte accolti da uno scenario mozzafiato e dalla natura prorompente.
Porto Badisco Difficile resistere alla tentazione di un bagno nelle acque turchesi di questa insenatura naturale, tra fichidindia e macchie di mirto. Prima di partire, degustate i ricci in riva al mare.
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SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
Castro
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13
Prima di giungere in questo splendido borgo a picco sul mare, fermatevi per un tuffo nelle acque trasparenti e fredde della maestosa Grotta Zinzulusa. Avvicinatevi in barca fin sotto le volte ricamate di stalattiti, dalla forma di straccetti, gli zinzuli. A piedi il percorso di circa 150 metri fiancheggia il costone roccioso: dall’ingresso attraversate il Vestibolo, il Corridoio delle Meraviglie rivestito di stalattiti e stalagmiti, proseguite per la Cripta, fino al Duomo. Non si può raggiungere il piccolo bacino di acqua dolce del Cocito, dove vivono rare specie biologiche, come i gamberetti senza occhi e pigmentazione, una specie di spugna unica al mondo e una piccola colonia di pipistrelli.
Santa Maria di Leuca
14
Noleggiate una barca per scoprire dal mare le tante grotte carsiche che si aprono lungo la costa tra i due promontori di Punta Ristola e Punta Meliso, alcune accessibili a nuoto. Salpate alla volta della Grotta del Presepe sul versante jonico, dove fu trovata una rara spugna in via d’estinzione e qualche centinaio di metri più in là la Grotta delle Tre Porte con arcate, che immettono in un’immensa cavità e un cunicolo che porta in un’ampia camera con stalattiti e stalagmiti. Nella grotta dei giganti sono stati trovati resti di pachidermi, cocci bizantini e monete di bronzo. Fate un bagno refrigerante nella Grotta della Stalla, entrate nella Grotta del Drago e sul versante adriatico nelle Grotte Cazzafri per godere di un’immensa volta ricca di stalattiti, nella Bocca del Pozzo, col suo laghetto azzurro, Grotta del Duomo e delle Mannute. Via terra si raggiungono la Grotta Porcinara – antico luogo di culto pagano prima e cristiano poi, con numerose iscrizioni greche e latine sulle pareti e la Grotta del Diavolo, ricca di reperti neolitici.
SPIAGGE E CALETTE DA NON PERDERE
61
Pescoluse
15
Chilometri di sabbia finissima, dune ricoperte di gigli e mare cristallino: è nota come le Maldive del Salento.
Gallipoli
16
Punta Pizzo e Punta della Suina sono tra le spiagge più trendy. Andateci nelle giornate di scirocco il mare è caraibico. I lidi gallipolini sono i più caldi e gettonati della movida salentina. D’obbligo tirare fino al tramonto e godersi il tuffo del sole nello Jonio e poi ritornarvi a tarda notte per le feste in spiaggia.
San Pietro in Bevagna
Area Marina Protetta Porto Cesareo
17
Si estende per oltre 16.000 ettari, lungo circa 32 km di costa, tra Porto Cesareo e Nardò, da Punta Prosciutto a Torre Inserraglio: un alternarsi di spiagge bianche, alte dune, scogli bassi e sette torri. Il fondale ha mille colori.
18
Fate un bagno nell’acqua ghiacciata alla foce del fiume Chidro, che nasce da un profondo cratere subacqueo e si getta in mare con una spiaggia delimitata da fasce di macchia mediterranea.
Dune di Campomarino di Maruggio 19 Sito d’importanza comunitaria lungo la litoranea jonica tarantina: davanti a voi vedrete sfilare, per chilometri, colline di sabbia ricoperte di rarità botaniche, come i ginepri marini e il timo arbustivo, che proteggono le baie sottostanti.
Marina di Leporano
20
È un susseguirsi di baie di sabbia dorata e mare limpido. Tuffatevi nelle acque blu delle calette di Saturo e Porto Pirrone, le separa un piccolo promontorio con torre costiera del XV secolo e Parco Archeologico.
Ginosa Marina
21
Visitate la Riserva Naturale Biogenetica Statale Stornara, una vasta pineta costiera di pini d’Aleppo che abbraccia i comuni di Castellaneta, Ginosa, Massafra e Palagiano, poi tuffatevi a Ginosa Marina in un mare cristallino, la cui costa è tinteggiata dal verde della pineta.
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LA COSTA da scoprire 1 2
4
5
3
9
8 6 7
10 11 12
FOGGIA
13
14 BARLETTA TRANI ANDRIA
15
BARI
16
17
18
19 20
21
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BRINDISI
Martina Franca TARANTO
LECCE
49 48
47
46
45
44
43
1
Grotte marine delle Isole Tremiti
2
Marina di Chieuti
3
Laghi di Lesina e Varano
4
Marina di Lesina
5
Bosco Isola
6
Ischitella - Foce Varano
7
Rodi Garganico Spiagge di Ponente e di Levante
8
Vico del Gargano - San Menaio
9
Peschici
10 11
42 41
40
39
23 24 25 26
28 27 29 38 31 30 37 32 36 35 34 33
Grotte marine di Vieste
Grotte marine di Mattinata
12
Mattinata
13
Oasi Lago Salso a Manfredonia
14
Margherita di Savoia
15
Bisceglie
16
Cozze
17
Grotta Palazzese a Polignano
24
18
Fasano - Egnazia/Case Bianche, Torre Canne
19
Area marina protetta Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo
20
Rosa Marina di Ostuni
21
Ostuni - Pilone, Monticelli, Diana Marina, Villanova, Costa Merlata, Santa Lucia, Torre Pozzelle
22 Carovigno - Morgicchio/Pantanagianni, Specchiolla, Torre Santa Sabina, Lamaforca 23
San Foca
24
Melendugno - Torre Saracena, Torre Specchia Ruggeri, Torre Sant’Andrea, Conca Specchiulla
25
Frassanito
26
Laghi Alimini a Otranto 32
19
27
Area marina protetta Parco Naturale Regionale Costa Otranto S.M. di Leuca Bosco di Tricase
28
Santa Cesarea Terme
29
Diso - Cala dell’Acquaviva
30
Marina Marittima
31
Marina di Andrano
32
Tricase - Porto e Marina Serra
33
Ciolo - Marina di Novaglie
34
Gagliano del Capo
35
Patù - San Gregorio
36
Pescoluse
37
Salve - Posto Vecchio
38
Torre Pali
39
Lidi di Ugento
40
Racale - Torre Suda
41
Area marina protetta Parco Naturale Regionale Litorale di Punta Pizzo e Isola Sant’Andrea
42
Porto Selvaggio
43
Area marina protetta Parco Regionale Naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano
44
Nardò - Palude del Capitano/Frascone, Torre Squillace, Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, Torre Inserraglio, Serra Cicora, Torre Sant’Isidoro
45
Torre Lapillo, Torre Castiglione
46
Punta Prosciutto
47
Torre Colimena
48
Area marina protetta Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale
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Castellaneta Marina
39
42
PARCHI E RISERVE
Parco Nazionale del Gargano
65
23
È il più grande dei parchi regionali. Uno scrigno naturalistico unico, istituito nel 1995 con oltre 121 mila ettari di estensione, 18 comuni coinvolti e una varietà incredibile di paesaggi. Accoglie più di 2500 specie botaniche e l’80% delle varietà di orchidee spontanee presenti in Europa. Cercate la costa? Andate a valle e trovate alti faraglioni rocciosi e ripide falesie. Volete i boschi e le foreste? Potete passare dalle monumentali faggete della Foresta Umbra alle mediterranee pinete d’Aleppo dai querceti con cerri e lecci ai boschi misti con frassini, olmi, castagni e aceri, (Centro Visite, tel. +390884565444, +393498508133). E poi monti, laghi, doline tra le più grandi d’Europa, come quella di Pozzatina e la Riserva Marina delle Isole Tremiti, cinque isole in meno di 300 ettari di superficie a 12 miglia dal Gargano; San Domino e San Nicola sono le uniche abitate, a Capraia si fanno le immersioni più belle del Mediterraneo; Cretaccio è poco più di uno scoglio e Pianosa, è dal 1989 Riserva Marina Integrale, a 20 chilometri dalle altre (numero verde 800530552, www.parcogargano.gov.it).
PARCHI E RISERVE
Parco Nazionale dell’Alta Murgia
66
24
Muovendovi tra ipogei e chiese rupestri, ammirate l’area steppica più grande dell’Europa occidentale. Belli, in primavera, i campi tinti di bianco dal Lino delle fate, una delle 1500 specie di flora che solo qui potete trovare; mentre il cielo è solcato dal volteggiare dei grillai. Prenotate una passeggiata agro-ecologica, oppure scegliete uno dei 12 percorsi in mountain bike o ancora un itinerario guidato tra grotte, puli e doline (tel. +390803613443, www.parcoaltamurgia.gov.it, Centro visite Torre dei Guardiani, tel.+390803743487 ).
Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine
25
L’area che dalle Murge si spinge fin sullo Jonio è costellata di canyon carsici, villaggi rocciosi e cittadelle sotterranee. 28.000 ettari, 13 comuni della provincia di Taranto e Villa Castelli in provincia di Brindisi. Il silenzio è tale che potete avvertire il fruscio d’ali dei rapaci, come il Capovaccaio – avvoltoio grande poco più di un fagiano – il Gufo Reale e il Falco Lanario. La Gravina di Laterza – Oasi Naturale Lipu è di certo la più spettacolare con il canyon più grande d’Europa. Nel tragitto lungo 12 km tra mura di roccia alte più di 200 metri, con grotte e pinnacoli sospesi nel vuoto, osservate dinanzi a voi le tante leccete, i boschi di fragno, l’acero minore. Si può scegliere un trekking leggero o più impegnativo, un percorso naturalistico o archeologico (c.da Selva San Vito, tel. +393393311947, www.oasilipugravinadilaterza.it). Potete anche prenotare un giro in mountain bike negli angoli più affascinanti dell’Oasi, lungo tratturi delimitati da muretti a secco (tel. +393317086419, a pagamento).
PARCHI E RISERVE
Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale
67
26
Si estende per circa 1100 ettari, lungo la fascia costiera jonica, tra i comuni di Maruggio, Manduria, Avetrana e Porto Cesareo. Alte dune rivestite di macchia mediterranea separano la piccola spiaggia di sabbia dorata dalla Vecchia Salina dei Monaci di Torre Colimena, zona umida di 25 ettari, dove nidificano garzette, fenicotteri rosa, cavalieri d’Italia, martin-pescatori. Include anche la Palude del Conte e duna costiera, Bosco Cuturi e Rosa Marina e la Foce del Chidro. Fate un bagno nell’acqua ghiacciata alla foce di questo fiume, che nasce da un profondo cratere subacqueo e si getta in mare (cell. +393493789579, www.litoraletarantino.it, visite guidate cell. +393478772955). Proseguendo lungo la litoranea jonica tarantina vedrete le Dune di Campomarino di Maruggio, sito d’importanza comunitaria: colline di sabbia ricoperte di rarità botaniche, come i ginepri marini e il timo arbustivo.
Riserva Naturale delle Stato Oasi WWF Le Cesine Area umida fra le più importanti del sud Italia, ospita nei 380 ettari rare specie animali e vegetali. In primavera potete assistere al volo di migliaia di farfalle colorate e se fortunati, tra maggio e giugno, alla danza nuziale dei Biacchi, rettili lunghi non più di 150 cm. È un’oasi di sosta per oltre 180 specie di uccelli. Si percorre a piedi, in bici o a dorso d’asino, partendo dal centro visite della Masseria-Torre del ‘500. Due i sentieri natura: quello più “selvaggio” che conduce all’alto capanno di avvistamento, piccola palafitta in legno, per osservare gli uccelli nella palude Pantano Grande e quello didattico, adatto anche ai disabili e ai non vedenti (tel. +3908321826132, www.riservalecesine.it, visite guidate cell. +393298315714, a pagamento).
27
DIVERTIRSI CON I BAMBINI
Museo Paleontologico e Parco dei Dinosauri a Borgo Celano
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28
Immergetevi nel passato di milioni di anni fa in questa frazione di San Marco in Lamis, prima attraverso un percorso interattivo interno al museo, che propone pannelli illustrativi, filmati, diorami e ricostruzioni di luoghi basati su studi scientifici, alla luce degli eccezionali ritrovamenti di orme di dinosauri nel territorio. Poi all’esterno percorrete un sentiero illustrato, per vivere l’emozione di trovare tracce e impronte reali, anche attraverso la ricostruzione di un habitat naturale e incontaminato, tra piante, specchi d’acqua e creature di dimensioni reali, vissute 120 milioni di anni fa (tel. +390882833865, +393386428362, www.dinosauriborgocelano.it).
Parchi avventura e centro di esperienza ambientale sui Monti Dauni
29
Itinerari attrezzati nei boschi per la ginnastica dei più piccoli (tel. +390881613290, dauniavventura@gmail.com).
Oasi Lago Salso a Manfredonia
30
Cinque chilometri di percorsi natura dove fare bird watching, escursioni e partecipare ai laboratori didattici. Attività che permettono ai bambini, divisi in fasce d’età, di esplorare il particolare ecosistema di questa, che è una delle zone umide più importanti del sud Italia. L’itinerario alla Scoperta degli animali, ideato per bambini dai 4 ai 10 anni, è un’avventurosa passeggiata di abilità. Osservano gli animali in libertà e in cattività, riconoscendone la specie dalle impronte lasciate sul terreno. Piccole emozioni per scoprire l’ambiente (tel. +390884571009, +393287882946, www.oasilagosalso.it).
Speleo junior e parchi avventura a Castellana Grotte
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Qui si fa lo Speleo Junior, percorso studiato appositamente per i ragazzi che, in piccoli gruppi, sono accompagnati dagli speleologi in veri e propri percorsi alternativi all’interno delle grotte. Per gli amanti delle stelle c’è la visita all’osservatorio astronomico Sirio, dove il cosmo è spiegato ai bambini (tel. +39080499822, www.grottedicastellana.it). Nei dintorni di Castellana Grotte per i più piccoli ci sono Il Parco dei Dinosauri con animali dall’Era Paleozoica alla Cenozoica a grandezza naturale (tel. +390804961410, www.ilparcodeidinosauri.it) e Indiana Park, il primo parco avventura acrobatico della regione (tel. +393495353523, www.castellana.indianapark.it).
Parco dei briganti a Santeramo in Colle Parco avventura immerso nel verde della Murgia Barese, attività fisiche e sensoriali per i più piccoli (cell. +393206234075, www.parcodeibriganti.it).
32
DIVERTIRSI CON I BAMBINI
69
Zoo Safari a Fasano
33
È il più grande parco faunistico d’Italia, aperto da aprile ai primi di novembre. Si gira in auto alla scoperta di tigri, elefanti, zebre, leoni e tanti altri animali in libertà; si visita l’area dei primati e degli uccelli; con il trenino su rotaie si osservano dall’alto leopardi, capibara, cicogne e all’interno di un trenino corazzato si entra nel villaggio delle Scimmie. E poi ancora il Lago dei Grandi Mammiferi (orsi polari, rinoceronti, ippopotami); la Sala Tropicale con l’acquario, il rettilario e il vivario; la mostra ornitologica, il percorso botanico e lo spettacolo di marionette (tel. 0804414455, www.zoosafari.it).
Masserie Didattiche in Puglia
34
Far conoscere e tutelare le tradizioni locali è lo scopo delle Masserie Didattiche, che offrono un’esperienza unica a genitori e figli. Tante le attività possibili: si seguono per esempio le pecore al pascolo, si assiste alla mungitura del latte e poi alla lavorazione del formaggio; oppure il bambino si avvicina al mondo delle api e ai loro prodotti o scopre gli animali da cortile. Può fare il pane e la pasta e ancora trekking someggiato con asini o scuderie didattiche per apprendere tutto sui cavalli (www.viaggiareinpuglia.it).
70
NATURA da scoprire
FOGGIA
1
BARLETTA TRANI ANDRIA
BARI
2 3 BRINDISI Martina Franca
4
5
TARANTO
6
1
Foggia Parco Naturale Regionale del Bosco Incoronata
2
Bari Parco Naturale Regionale Lama Balice
3
Conversano - Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina Monsignore
4
Martina Franca - Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco delle Pianelle
5
Massafra - Oasi WWF Monte Sant’Elia
6
Taranto - Oasi WWF Palude La Vela
7
Brindisi - Parco Naturale Regionale Salina di Punta Contessa
8
Brindisi - Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco di Santa Teresa e dei Lucci
9
Brindisi - Riserva Naturale Bosco di Cerano
10
Lecce - Palude e Bosco di Rauccio Sorgenti Idume
8
7 9
10
LECCE
71
Sport
Scegliete una vacanza slow, in sella su due ruote, per visitare la Puglia lungo sentieri antichi, strade di campagna e provinciali poco trafficate, all’ombra di querce millenarie, ulivi monumentali e fitta macchia mediterranea. Percorrete chilometri a piedi per osservare da vicino piante e animali, raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, trascorrere una giornata en plein air, inebriandovi del profumo di timo selvatico. Oppure spostatevi a cavallo, seguendo tratturi, che attraversano boschi infiniti e paesaggi incontaminati, da un capo all’altro della Regione: ci sono le ippovie all’interno del Parco Nazionale del Gargano, gli itinerari sui Monti Dauni, le ippovie dei Trulli e della Murgia, nei comuni di Altamura, Cassano e Acquaviva delle Fonti e da poco il secondo tratto, che parte da Gioia del Colle e arriva a Locorotondo o gli uliveti del Parco delle Dune Costiere tra Torre Canne e Torre S. Leonardo. Se amate il green, qui potete giocare tutto l’anno grazie al clima dolce e alle temperature miti: da nord a sud ci sono campi da golf rinomati, come il Riva dei Tessali di Castellaneta, il Barialto a Bari, il San Domenico a Savelletri di Fasano e l’Acaya di Vernole. Scoprite i fondali incontaminati delle Tremiti e del Salento o scivolate sulle onde con la vostra tavola da surf spinti dal vento in un mare cristallino. Prendete lezioni di vela e avventuratevi con gli skipper alla scoperta della costa pugliese o imbarcatevi su un peschereccio per le battute di pescaturismo, magari fermandovi di tanto in tanto a fare il bagno nelle calette più riparate. Se avete i figli al seguito e non volete annoiarvi, visitate musei originali, parchi naturali e tematici, zoo, grotte e masserie didattiche per divertenti attività all’aria aperta. Se invece siete soli e volete fuggire dallo stress, scegliete una delle quattro destinazioni termali e abbandonatevi al relax più totale.
Sport
72
13
1
14 2 31
22 5
3 33
FOGGIA 32
23
4
BARLETTA TRANI ANDRIA
36
BARI 24 26 27
38
34 7 9
6
35
10 37 28
11
BRINDISI
Martina Franca
8 25
TARANTO
LECCE
15 16 17
29
18
21
30 19
12 20
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE SPORT NAUTICI E VELA GOLF & WELLNESS
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE 1
Laghi di Lesina e Varano
74
2
Parco Nazionale del Gargano e Foresta Umbra
75
3
Archeotrekking a Mattinata
75
4
Margherita di Savoia e Oasi Lago Salso a Manfredonia
76
5
A cavallo sui Monti Dauni
76
6
Ippovia dei Trulli e della Murgia
77
7
Grotte di Castellana
77
8
Gravina di Laterza – Oasi Lipu
77
9
Mountain bike nella terra delle Gravine
77
78
78
78
10
11
Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo
Torre Guaceto
12
Parco Naturale Regionale Costa Otranto S. M. di Leuca – Bosco di Tricase
SPORT NAUTICI E VELA 13
Tremiti
79
14
Vieste
79
15
Torre Specchia Ruggeri
80
16
San Foca
80
17
Torre dell’Orso
80
18
Spiaggia di Frassanito Otranto
80
19
Torre Mozza e Torre San Giovanni
81
20
Porto Cesareo
81
21
In barca a vela nel Salento
81
GOLF & WELLNESS 22 Terme di Castelnuovo della Daunia
82
23
Terme di Margherita di Savoia
82
24
Barialto Golf Club a Bari
83
25
Riva dei Tessali Golf a Castellaneta
83
26
San Domenico Golf a Savelletri di Fasano
83
27
Coccaro Golf Club a Savelletri di Fasano
83
28
Terme di Torre Canne
84
29
Acaya Golf Club a Vernole
84
30
Terme di Santa Cesarea
84
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE
Laghi di Lesina e Varano
74
1
I due laghi costieri, che le dune sabbiose separano dal mare, sono due paradisi ornitologici, perfetti per il birdwatching. Tra la vegetazione del Lago di Lesina nidificano gli aironi rossi e i tarabusi, si vedono i cenerini e i fenicotteri; mentre in quello di Varano c’è una ricca colonia di cormorani. Belle le traversate in laguna e le escursioni al disabitato cordone dunale di Bosco Isola. Potete camminare dal Canale Acquarotta alla Torre Scampamorte per una ventina di km; o sperimentare il Percorso Natura di 3 km nell’Oasi Lipu di Bosco Isola, raggiungere le 2 fantine (specchi di acqua dolce) e osservare anfibi, rettili e tartarughe. A breve ci sarà un Parco Ornitologico, nell’orto botanico antistante il centro visite (tel. +390882707455, visite guidate su prenotazione, a pagamento).
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE
Parco Nazionale del Gargano e Foresta Umbra
75
2
È il grande polmone verde della regione, un’area perfetta da percorrere in bici, grazie a una rete di sentieri e di piste connesse tra loro. Un percorso ciclabile, ma anche pedonale ed equestre, ben tracciato è quello della Grande Traversata Garganica, che si sviluppa in 13 tappe per 200 km, attraversando paesi e boschi, valli e canaloni. Tutti i sentieri, da seguire a tappe o in successione, sono indicati da segnavia a strisce rosse e bianche. Se vi muovete in mountain bike, inoltre, avete a disposizione 78 Km di piste sterrate, a cui se ne aggiungono altri 27 asfaltati, realizzati per il progetto Gargano Bike 2000. Tra questi, suggestivo quello che da Caritate vi porta alla Torre di Sfinale: in 12 Km passate dalla Foresta Umbra alla Costa, attraversando splendidi paesaggi e una varietà incredibile di vegetazione (tel. +390884568911, +393407136864, www.parcogargano.gov.it).
Archeotrekking a Mattinata
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Se amate la natura e l’archeologia, fate una passeggiata a picco sul mare con scorci stupendi sulla costa, tra pini d’Aleppo, mandorli e carrubi per scoprire la necropoli protostorica di Monte Saraceno con circa 500 tombe scavate nella roccia, i cui oggetti di corredo e alcune teste scolpite risalenti a tremila anni fa sono esposti nel Museo Civico di Mattinata. Trekking anche lungo il sentiero per il Monte Sacro, dove ci sono imponenti ruderi dell’Abbazia Benedettina della S.S. Trinità.
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE
Margherita di Savoia e Oasi Lago Salso a Manfredonia
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Scoprite la natura con il birdwatching lungo il Sentiero Airone nella Riserva Statale: 4.000 ettari di estensione, oltre 30.000 esemplari di uccelli ogni anno tra cui aironi, avocette, cavalieri d’Italia e fenicotteri rosa. Una visita alle saline, lungo un percorso di 10 km, è possibile solo prenotando una guida (tel. +390883657519. www.museosalina.it), mentre per il trekking si consigliano le vicine Paludi Sipontine, dove sul Lago Salso, una zona umida di 540 ettari con specchi d’acqua e folti canneti, si osserva una ricca colonia di aironi, cicogne e falchi (tel. +390884571009, www.oasilagosalso.it).
A cavallo sui Monti Dauni
Partite dal Villaggio San Leonardo di Faeto lungo l’antica via Traiana, che un tempo portava fino a Brindisi. Dopo la masseria di S. Vito svoltate a destra, imboccando Il sentiero che conduce verso la Daunia, attraversando il parco eolico. Ammirate il panorama suggestivo: da una parte il Tavoliere, dall’altra l’Appennino. Scendendo, passate attraverso piccoli boschi che decorano i declivi delle colline rocciose, poi percorrete la strada asfaltata fino ad arrivare a Orsara di Puglia. Il percorso di 15 km si percorre in 4 ore e mezzo (www. montidaunidascoprire.it).
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PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE
Ippovia dei Trulli e della Murgia
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Se amate andare a cavallo, potete percorrere il primo tratto dell’Ippovia dei Trulli e della Murgia inaugurato nel 2011. Si estende per una trentina di chilometri partendo da Altamura, si percorrono tratturi e strade poco battute della Foresta Mercadante, che passa per i comuni di Cassano delle Murge e Acquaviva delle Fonti, per poi tornare indietro. Possibilità di sosta e pranzo nelle masserie. Da poco è stato inaugurato anche il secondo tratto, che parte da Gioia del Colle e si snoda lungo i comuni di Noci, Alberobello e Locorotondo (tel. +393403446552, www.assregcavallomurgese.it).
Grotte di Castellana
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Speleo night sono le visite notturne alle grotte. Iniziano a fine luglio e si protraggono per tutto agosto. Muniti di caschetto e lampada vi muovete alla scoperta delle viscere della terra, accompagnati dagli speleologi del Gruppo Puglia Grotte (tel. +390804998221, www.grottedicastellana.it).
Gravina di Laterza – Oasi Lipu
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Munitevi delle scarpe giuste e siate pronti a scarpinare un paio d’ore tra i sentieri della gravina. Per gli appassionati del trekking un assaggio del paesaggio lo si ha con il sentiero nº 2: un tragitto semplice, che si percorre in dieci minuti e porta fino a Grotta Croce. Qui, da settembre a febbraio, previo contatto con il responsabile dell’oasi, si fa free climbing. Panoramica, invece, l’escursione del sentiero nº 3, lungo 6 km, che costeggia il bordo orientale della gravina. Da metà settembre a gennaio si aggiunge un nuovo e impegnativo percorso che porta giù a 200 metri: si cammina per 2.5 km sul fondo del torrente, la cui portata in questo periodo è scarsa e l’acqua scompare nell’inghiottitoio carsico (tel. +393393311947, www.oasilipugravinadilaterza.it).
Mountain bike nella terra delle Gravine
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Qui i percorsi in mountain bike sono adatti a tutti. Nel parco naturale Terra delle Gravine si snodano sentieri lunghi dai 5 ai 70 km. Pedalare tra piste sterrate, taglia fuoco e sentieri più o meno agevoli è impegnativo, ma la gioia di una discesa dopo una dura salita e gli scenari incantevoli ricompensano la fatica. Il periodo migliore è da settembre a maggio, con una serie di itinerari partendo dal centro storico e dall’Oasi Lipu. Infiniti i percorsi: il più facile porta al belvedere, il più difficile passa per la zona archeologica di Montecamplo, a 450 metri, fino a Castellaneta e ritorno. Chilometri di discese, dove praticare il downhill – la specialità di discesa in fuori strada – e salite con pendenze tra il 15%, di secondo grado per il giro d’Italia e il 20%, che in pochi riescono a fare, se non a piedi. Suggestivo, tra gli altri, l’itinerario che dall’osservatorio geofisico dell’Enea porta a Matera e alle sue gravine (cell. +393317086419).
PUGLIA SLOW: IPPOVIE, TREKKING & BIKE
Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo
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Visitatelo a piedi, in bici o a cavallo, seguendo i vari itinerari proposti nei 1100 ettari, tra Ostuni e Fasano. Nello zaino infilateci un paio di infradito, il parco giunge fino al mare e ha 6 km di costa con dune ricoperte da esemplari di ginepro vecchi 600 anni. Intorno le aree umide delle steppe salate, regno del giunco e della salicornia e le distese agricole con ulivi, pascoli e seminativi. Presidio Slow Food del Pomodoro Regina di Torre Canne e di prodotti bio come l’olio, il miele, il grano Senatore Cappelli, le anguille e i cefali, allevati nei bacini di un antico impianto di acquacoltura dell’800 (cell. +393286474719). In estate laboratori del gusto in masseria (cell. +393481638228, www. parcodunecostiere.org, cell. +393665999514).
Torre Guaceto
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È Area Marina Protetta con un ambiente sottomarino tra i più variegati e Riserva Naturale con 8 km di costa, aree umide, fitta macchia mediterranea, calette e dune alte 15 metri, a pochi chilometri da Brindisi. Tra le tante attività potete inoltrarvi in bici lungo la nuova pista ciclabile dell’area marina, a partire dal parcheggio di Punta Penna Grossa e raggiungere in 3 km la Torre o scegliere il ciclotrekking guidato nell’area agricola, tra distese di ulivi e campi coltivati, con sosta degustazione in un’ex casa colonica per una durata di due ore e mezzo (tel. +390831989885, www.riservaditorreguaceto.it).
Parco Naturale Regionale Costa Otranto S. M. di Leuca – Bosco 12 di Tricase Occupa uno dei tratti di costa più affascinanti della Puglia, con panorami mozzafiato da Otranto a Santa Maria di Leuca. Sono 23 gli itinerari da percorrere a piedi, a partire dal sentiero Orte-Palascìa a Otranto, che si estende per 7 km in una delle aree più selvagge del Salento, quella della Baia delle Orte e del Faro di Punta Palascìa. Suggestivo il sentiero Vie del Sale nel comune di Corsano, che si articola in 5 itinerari lungo la falesia con vista mare; o quello del Ciolo, un canyon naturale che offre un interessante trekking sulla costa e giunge fino alla periferia di Gagliano del Capo, attraverso ponticelli e caverne che si aprono sui fianchi del canalone (tel. +390836925049, www.parcootrantoleuca.it).
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SPORT NAUTICI E VELA
Tremiti
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È il paradiso per gli appassionati di snorkeling e gli esperti del diving, con ben 50 punti di immersione in fondali incredibili, soprattutto all’isola di Capraia, ricca di grotte e insenature da esplorare. Bella la discesa nelle acque dello Scoglio del Corvo, considerata fra le più sorprendenti del Mediterraneo: nuoterete tra aragoste e cernie, murene, polpi e gorgonie coloratissime. Oltre alla ricca vegetazione marina, alle Tremiti potete ammirare i relitti di varie epoche, dalla nave romana al piroscafo garibaldino a ruote. Da alcuni anni è possibile prendere parte ai Laboratori del Mare, che consentono studi di ricerca tutto l’anno
(www.parcogargano.gov.it, tel. +390882463765, +39336829746).
Fondali aperti a tutti.
Gli istruttori di tutti i centri diving delle Tremiti hanno preso il brevetto per accompagnare gli ipovedenti e i ciechi alla scoperta dei fondali delle Diomedee, grazie a un corso di formazione di guide sub per diversamente abili, condotto nell’ottobre 2012 dall’Associazione Albatros Progetto Paolo Pinto Scuba Blind International.
Vieste Per fare snorkeling, dirigetevi a sud di Vieste nella cala di San Felice: un’insenatura profonda, annunciata dall’arco, con acque trasparenti verde smeraldo. Se amate il windsurf, tra Vieste e Peschici c’è la Baia di Manacore, spesso battuta dai venti. In particolare quando tira il maestrale, la tramontana e lo scirocco, la Spiaggia Lunga è ottima per cavalcare le onde. Per chi vuole avvicinarsi al mondo del surf, in zona si organizzano corsi base di surf da onda, kitesurf e windsurf.
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SPORT NAUTICI E VELA
Torre Specchia Ruggeri
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La spiaggia è perfetta per gente dinamica e sportiva, perché qui si fanno surf, windsurf, vela, kitesurf e immersioni. Se inesperti, partecipate ai corsi base, organizzati da istruttori professionisti, che si tengono in spiaggia. Tre giorni per apprendere le nozioni sui venti, imparare a montare il kite e volare con la tavola sull’acqua.
San Foca
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Amate la pesca e le immersioni? Scendete al porto e prenotate un’uscita a bordo di una delle imbarcazioni che pratica diving e pescaturismo, partecipando da protagonisti alle battute di pesca tradizionale. Sempre qui potete praticare anche la pesca sportiva (cell. +393479000290, a pagamento).
Torre dell’Orso
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Tratto di costa che, spingendosi verso Torre S. Andrea da spettacolo con le insenature segnate da alte scogliere erose dal vento e dall’acqua, come le Due Sorelle, che dominano la grande baia. Se amate il surf, è il posto giusto per voi.
Spiaggia di Frassanito Otranto È un inseguirsi di calette circondate dal verde della pineta, non lontano dai Laghi Alimini, sempre battute dai venti e per questo ideali per il kitesurf e il windsurf.
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SPORT NAUTICI E VELA
Torre Mozza e Torre San Giovanni
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Lungo la costa tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli, fermatevi su queste spiagge dorate sempre battute dai venti, sono un ritrovo abituale per gli amanti del windsurf e kitesurf.
Porto Cesareo
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A seconda del vento, nel Salento, si può surfare da una costa all’altra: qui il massimo delle emozioni lo regalano i venti di scirocco e libeccio. Non solo surf, però. La costa che va da Porto Cesareo a Porto Selvaggio offre oltre 40 punti di immersione straordinari, con un ambiente sottomarino ricco di vita intorno all’area marina protetta. Il fondale ha mille colori per le formazioni di coralligeno, praterie di posidonia, spugne, antozoi, molluschi, crostacei e non mancano i reperti archeologici, come le colonne romane nei pressi di Torre Chianca. Seguite i percorsi guidati (sentieri blu) per scoprire uno scenario sommerso davvero sorprendente (Consorzio Area Marina Protetta, tel. +390833560144).
In barca a vela nel Salento
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Se desiderate apprendere i primi rudimenti o approfondire tecniche e manovre della navigazione a vela, a Brindisi, Otranto, Gallipoli e Santa Maria di Leuca ci sono skipper di grande esperienza e istruttori federali, pronti a svelarvi tutti i segreti per divertirvi in barca a vela.
GOLF & WELLNESS
Terme di Castelnuovo della Daunia
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Ideale se volete regalarvi quiete e relax, lontano dai soliti circuiti e dai ritmi stressanti della vita moderna, a 500 metri d’altezza: in un parco di 3600 ettari con vista sulle Tremiti. La nuova struttura delle terme, incastonata tra i dolci pendii del Subappennino Dauno e circondata dalla grande vallata, è apprezzata per le proprietà terapeutiche delle acque oligo-minerali della sorgente Cavallina (solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa), presente nella struttura. Ottima per le cure gastrointestinali, le malattie respiratorie, reumatiche e osteo-articolari. Oltre a inalazioni, aerosol, bagni termali e percorsi vascolari, producono fanghi con argilla vulcanica ricca di sali minerali. Aperta da marzo a novembre (tel. +390881559766, www.termedicastelnuovo.it).
Terme di Margherita di Savoia
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Margherita di Savoia è una rinomata stazione termale ed è famosa per le sue saline, fra le più estese d’Europa. Qui, dal 16 aprile al 30 novembre, fate il pieno di energia grazie alle acque curative batteriologicamente pure, ricche di bromo e iodio (acque salso-bromo-solfo-iodiche) e ai fanghi naturali, mineralizzati dai sali delle acque madri, recuperati dai bacini per l’estrazione del sale. Per una full immersion di benessere c’è l’elegante SPA Club delle Terme (tel. +390883655402, www.termemargherita.it).
GOLF & WELLNESS
Barialto Golf Club a Bari
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È fra i green di grande qualità della regione, non lontano dal centro dell’area metropolitana barese. Il percorso di 18 buche, par 70, nato dalla collaborazione tra l’architetto americano William W. Amick e l’italiano Giorgio Ferraris, è adatto a tutti i giocatori. Si estende su 6000 metri quadrati, tra ulivi secolari, palme e cinque laghi. Il manto è ricoperto da Bermuda Grass, un’essenza erbosa di provenienza tropicale. Ha strategici ostacoli di sabbia e d’acqua, che vi obbligano all’uso di tutti i ferri che avete nella sacca (tel. +390806977105, www.
barialtogolfclub.com)
Riva dei Tessali Golf a Castellaneta
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È il più antico percorso di golf del sud Italia, con quasi seimila metri per 18 buche, par 72, in una tenuta di 170 ettari. Ha visto confrontarsi i migliori giocatori al mondo e si snoda attraverso una bella pineta di pini di Aleppo, che una spiaggia bianchissima separa dal mare. (tel. +3909984398200, www. rivadeitessali.it).
San Domenico Golf a Savelletri di Fasano
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È fra i percorsi più impegnativi che possiate incontrare con le sue 18 buche, lungo 6300 metri, par 72. È considerato uno dei migliori campi da golf d’Italia, disegnato dall’European Golf Design, dove il vento gioca un ruolo di grande importanza, essendo così vicino al mare. Tutt’intorno piante mediterranee, ulivi, mirto, salvia, timo e gli scavi dell’antica Egnazia, un parco archeologico di grande valore. (tel. +390804829200, www.golfpuglia. it).
Coccaro Golf Club a Savelletri di Fasano
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Giocate tra mandorli e ulivi secolari, in un continuo saliscendi, che vede come sfondo il mare. Poco più di 1109 metri per 9 buche executive course, par 27: piccolo, ma divertente con ostacoli d’acqua, come il laghetto delle buche 2 e 8 (tel. +390804827838, www.masseriatorremaizza.com).
GOLF & WELLNESS
Terme di Torre Canne
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Il centro termale è circondato da un parco di conifere e tamerici e da un laghetto alimentato da 11 polle provenienti dai corsi d’acqua sotterranea. Acque fredde, dalle virtù curative: sono definite minerali-cloruro-solfato-sodiche, lievemente bromurate e svolgono azione antinfiammatoria, decontratturante, decongestionante, immunostimolante, mucolitica, riattivante i metabolismi e sedativa. Aperto da maggio a ottobre
(tel. +3908048251, www.termeditorrecanne.it).
Acaya Golf Club a Vernole
29
Qui giocate a due passi dall’Oasi delle Cesine, circondati da una delle più interessanti zone umide del Salento e rifugio per un gran numero di uccelli acquatici. Il campo immerso in un contesto naturale di grande bellezza è stato ridisegnato da Hurdzan/Fry. È il maggior studio al mondo nella realizzazione di campi da golf, che si caratterizzano per un approccio ecocompatibile. È un bel percorso di 18 buche, par 71, per 6192 metri, circondato da un bosco di lecci, ulivi e macchia mediterranea, perfettamente integrato. Mettete a frutto tutta la vostra abilità, perché il vento segna il vostro gioco per tutto il percorso (tel. +390832861385,www.acayagolfresort.com).
Terme di Santa Cesarea
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Sarà il mare spettacolare, la costa alta, le ville eclettiche di fine ‘800, le acque sulfuree salsobromoiodiche usate per le cure dal 1899 e la piscina con vista mare a renderla una destinazione unica per le vacanze termali. Aperto da aprile al 15 dicembre
(tel. +390836944070, +390836944314, www.termesantacesarea.it).
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Gusto
Dimenticate l’orologio quando siete in Puglia e abbandonatevi a un viaggio “lento”. Intorno ci sono pianure coltivate a grano e oasi agrumarie, che profumano di arance Bionde e limoni Femminello; distese di ulivi secolari e vigneti, che affondano le radici nella storia; porti con pescherecci carichi di sarde e sgombri; baracchini sugli scogli, che offrono ricci appena pescati. Diventate cercatori di chicche gastronomiche e assaggiate i piatti della memoria, quasi dimenticati, come la farrata di Manfredonia, la farinella di Putignano, le Cecòre reste à mmenescia, la minestra di cicorie selvatiche della Valle della Cupa. Gastronomia autentica, che vede protagonisti le verdurine della Murgia, il fungo Cardoncello, i lampascioni (cipollotti selvatici), le mozzarelle e burrate di Andria, le bombette di Cisternino. Venite in Puglia a far provviste, visitate le migliori aziende agricole e le cantine di qualità, incontrate i produttori, partecipate alla raccolta delle primizie stagionali, gustate nei luoghi di produzione le bontà regionali: l’olio extravergine di oliva, i vini autoctoni Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia; il pane di Altamura dop, quello di Laterza o di Santeramo in Colle; il capocollo di Martina Franca e ancora caciocavallo, ricotta marzotica, sott’oli, marmellate e dolci antichissimi: i Sospiri di Bisceglie, il pasticciotto e i dolcetti di pasta di mandorla leccesi, l’Africano di Galatina. La sera lasciatevi rapire dalle tante sagre e feste che animano le piazze pugliesi: suoni, danze, arte e gusto attraversano città, spiagge, piccoli borghi e contrade di campagna.
Gusto
86
1
3
2 FOGGIA
BARLETTA
4 5
6
TRANI 10 ANDRIA 11
7 16
8 9
13
14
12
BARI 24
15
18
23
19 22
21
20 41
17 25 26
27
29 28
36
33 31
30
39 40 38 Martina Franca 34 32 TARANTO 43 35 37
42 BRINDISI
LECCE 47 44 48 45 46 49 51
GARGANO E DAUNIA
PUGLIA IMPERIALE
BARI E LA COSTA
MAGNA GRECIA, MURGIA, GRAVINE
VALLE D’ITRIA E MURGIA DEI TRULLI
SALENTO
50
Mappa dei sapori GARGANO E DAUNIA Calzone di Ischitella
89
2
Caciocavallo Podolico del Gargano
89
3
Oasi Agrumaria del Gargano
89
4
Prosciutto di Faeto
89
5
La Bella della Daunia Dop
1
89
PUGLIA IMPERIALE 6
Carciofo di San Ferdinando di Puglia
90
7
Canestrato Pugliese Dop
90
8
Burrata di Andria
91
9
Confetti di Andria
91
91
10
Rosso Barletta e Moscato di Trani Doc
I Sospiri di Bisceglie
91
12
Taralli di Corato
92
11
13
Fungo Cardoncello
92
14
Lampascioni
92
15
Extravergine Dop Terra di Bari
92
16
Rosso Canosa e Castel del Monte Doc
92
BARI E LA COSTA 17
Zampina di Sammichele di Bari
93
18
Focaccia Barese IGP
93
19
Orecchiette
93
20
Gelato di Polignano a Mare e Spumone di Conversano
93
21
Ciliegia Ferrovia a Conversano e Turi
93
22
Uva Vittoria
94
23
Mandorle di Toritto
94
24
Olio di Bitonto
94
MAGNA GRECIA, MURGIA, GRAVINE 25
Pallone di Gravina
95
26
Gravina Doc
95
27
Pane di Altamura Dop
95
28
Pane e Carne di Cavallo di Santeramo in Colle
95
29
Cipolla Rossa di Acquaviva
30
Mozzarelle di Gioia del Colle
96
31
Pane di Laterza
96
32
Clementine del Golfo di Taranto Igp
96
33
Ricotta marzotica
96
34
Gnummredde di Crispiano
96
35
Cozza Tarantina
96
96
VALLE D’ITRIA E MURGIA DEI TRULLI 36
Taralli e Farinella di Putignano
97
37
Latticini di Noci
97
38
Capocollo di Martina Franca
97
39
Locorotondo e Martina Franca Doc
97
40
Bombette di Cisternino
97
41
Pomodoro Regina di Torre Canne
97
42
Pomodoro Fiaschetto e Olio Biologico di Torre Guaceto
97
SALENTO 43
Primitivo di Manduria
98
44
Puccia salentina
98
45
‘Mpille, pizzi e uliate
98
46
Vincotto Salentino
98
47
Salice Salentino Doc
48
Pasticciotto e Fruttone Leccese
99 99
98
49
Olive Celline di Nardò
50
Puddica Salentina
99
51
Scapece Gallipolina
SAPORI da scoprire
99
100
89
GARGANO E DAUNIA
Calzone di Ischitella
1
Assaggiate questa focaccia ripiena di cipollotti, uva passa e acciughe sotto sale, dal sapore leggermente agrodolce: è davvero squisita.
Caciocavallo Podolico del Gargano
2
Ha la forma di un grasso fiaschetto appeso a stagionare. Il nome lo deve al latte prodotto dalle mucche podoliche, dal manto grigio, che solo qui potete incontrare, mentre pascolano allo stato brado. Un consiglio, se amate un gusto più deciso, portate a casa il caciocavallo a lunga stagionatura, dalla pasta dura e colore giallo paglia.
Oasi Agrumaria del Gargano
3
Se siete ghiotti di agrumi dirigetevi a Rodi Garganico, Ischitella e Vico del Gargano. Qui trovate un’alta concentrazione di giardini terrazzati coltivati ad agrumeti: l’Arancia Bionda e il limone Femminello Igp del Gargano, il più antico d’Italia, sono presidio Slow Food, come anche l’anguilla di Lesina e le fave di Carpino: medio-piccole, con buccia sottile, polpa dal gusto intenso e un elevato contenuto di sali minerali e antiossidanti.
Prosciutto di Faeto
4
Decisamente saporito, ancora lavorato manualmente e stagionato per un intero anno, si ottiene dalla carne dei maiali neri, che si aggirano tra i castagneti della Daunia. Dal profumo aromatico e dal sapore fresco e molto delicato è il Lardo di Faeto.
La Bella della Daunia Dop
5
Oltre al grano Cerignola è famosa per la cultivar autoctona Bella di Cerignola da cui derivano le olive da mensa La Bella della Daunia, già esportate in America ai primi del ‘900 e oggi uno dei prodotti DOP del territorio: dal colore verde o nero, hanno forma allungata, simile a una susina.
90
PUGLIA IMPERIALE
Carciofo di San Ferdinando di Puglia
6
San Ferdinando di Puglia, fondato nell’800 da Ferdinando II di Borbone, è famoso a livello nazionale e internazionale per la coltura del carciofo violetto che, grazie al clima, matura già a settembre ed è sul mercato fino a maggio. Si può consumare crudo o cotto in numerose ricette, ottimi i carciofini sott’olio.
Canestrato Pugliese Dop
7
Lo trovate in tutti i paesi della provincia di Foggia e nei paesi murgiani compresi tra la BAT e la provincia di Bari. Lo riconoscete dalla crosta dorata, pasta giallo paglierino e gusto un po’ piccantino. Il nome? Deriva dal canestro di giunco, in cui le forme sono riposte.
Burrata di Andria
8
È la più famosa, ma potete gustarla ovunque. Si riempie la sfoglia di pasta filata a forma di sacchetto con straccetti di pasta filata e panna. Dolce e burrosa, è una delizia che difficilmente dimenticherete. Consumatela entro pochi giorni dall’acquisto e per capire se è fresca basta osservarne la superficie: deve essere liscia e bianca con l’interno cremoso.
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PUGLIA IMPERIALE
Confetti di Andria
9
Da più di 100 anni si producono ad Andria confetti secondo tecniche artigianali tradizionali: ci sono quelli classici che nel 1930 furono consumati durante le nozze tra il principe Umberto di Savoia e la principessa del Belgio Maria Josè; quelli colorati della Petresciata, tradizione carnascialesca, che vede i fidanzati o i familiari lanciare sul capo delle donne da marito una massa di confetti, come augurio di fecondità e poi i famosi tenerelli, con cuore tenero di mandorle e nocciole, ricoperti da un doppio strato di cioccolato.
Rosso Barletta e Moscato di Trani Doc
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I Sospiri di Bisceglie
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Degustate le due Doc del territorio, che nascono orgogliosamente da vitigni autoctoni: dal Moscato Reale si ottiene questo vino dolce naturale molto aromatico che ben si abbina con i dolcetti tipici della vicina Bisceglie; mentre il vitigno Nero di Troia predomina nel Rosso Barletta, armonico e ben strutturato. Se siete golosi abbandonatevi alle dolci tentazioni e assaggiate i Sospiri, caratteristici di Bisceglie, a base di pan di spagna con crema ricoperti da glassa bianca. Sembra siano stati preparati dalle Clarisse di San Luigi in occasione dell’annunciata visita in città di Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso di Aragona, ma la duchessa non arrivò e i nobili “sospirarono” rattristati e donarono i dolcetti ai poveri.
Taralli di Corato Gustosi i taralli di Corato che si differenziano dagli altri per la crosta un po’ più ruvida, ma gli ingredienti base sono gli stessi: farina, olio extravergine di oliva e vino bianco. Si mangiano semplici, con i semi di finocchio o conditi con pepe e cipolla.
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PUGLIA IMPERIALE
Fungo Cardoncello
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Minervino Murge è il centro indiscusso dei funghi cardoncelli, che crescono vicino ai cardi selvatici e hanno un gusto delicato. Sono scuri e carnosi: assaggiateli grigliati o anche crudi.
Lampascioni
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Cipollotti selvatici, che si trovano in varie parti della Puglia, ma qui c’è un’alta concentrazione. Non tutti li amano per via del sapore amarognolo. Ottimi da gustare lessi con olio e aceto, oppure seguendo una ricetta della Murgia, fritti con uova e pecorino.
Extravergine Dop Terra di Bari
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Dalla cultivar Coratina, detta anche racioppa di Corato si ottiene un olio dal gusto deciso, con una vena amarognola leggermente piccante, tipico della zona.
Rosso Canosa e Castel del Monte Doc Il primo nasce da Nero di Troia con aggiunta di Sangiovese e Montepulciano, di color rubino con una buona struttura; il secondo si apprezza bianco (da uve Chardonnay, Pampanuto, Sauvignon o Bombino Bianco), rosato o rosso da Nero di Troia con Aglianico, Montepulciano o Bombino Nero.
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BARI E LA COSTA
Zampina di Sammichele di Bari
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Siete dei buongustai? Questo è il posto che fa per voi. Entrate in una delle tante macellerie e chiedete la specialità del posto, la famosa zampina – insaccato di carni miste condite con pomodoro, formaggio, prezzemolo o basilico, peperoncino, pepe e sale – cotta al momento sulla brace. Non ve ne pentirete.
Focaccia Barese IGP
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Orecchiette
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Impossibile resistere. Lasciatevi sedurre dal profumo di questa gustosissima focaccia. La si fa con ingredienti semplici: farina, acqua, olio extravergine d’oliva, lievito naturale, sale, pomodori, origano, olive. Cotta nei forni a legna, può essere croccante e sottile al punto giusto, oppure più alta e soffice, ma in ogni caso ottima da mangiare.
Bastano acqua, sale e farina di grano duro per preparare la regina delle paste pugliesi: le orecchiette. Le riconoscete per la forma tonda, leggermente incavata e le trovate in tutta la regione, dalla Daunia al Salento. Per acquistarne di buone, quelle fatte in casa, andate nel cuore di Bari Vecchia, dove anziane signore le preparano secondo la tradizione. Gustatele con le classiche cime di rape o al sugo nelle due varianti: barese con le braciolette di cavallo - involtini ripieni di pecorino, pancetta, prezzemolo e aglio – e salentina con le polpettine.
Gelato di Polignano a Mare e Spumone di Conversano
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Se siete golosi, fate un salto a Polignano a Mare per gustare il gelato artigianale in tantissimi gusti e le granite alla frutta; mentre Conversano è noto per lo spumone, preparato a strati con gelato alla nocciola o al caffè e al cioccolato, cuore di panna, mandorle pralinate e gocce di liquore dolce.
Ciliegia Ferrovia a Conversano e Turi
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Fate attenzione, perché queste ciliegie si mangiano una dietro l’altra. La varietà è fra le più gustose, così rosse, grosse e succose.
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BARI E LA COSTA
Uva Vittoria
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Tra Noicattaro, Rutigliano e Adelfia, che rappresentano la conca d’oro pugliese, la campagna è coltivata a vigne, da cui nasce l’uva Vittoria e altre varietà da tavola famose ed esportate in tutto il mondo: Imperatore, Italia, Black Magic, Red Globe.
Mandorle di Toritto
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Sono tra le migliori italiane, tutelate da un presidio Slow Food. Hanno forma piccola, guscio morbido, gusto intenso ed equilibrato insieme, con note di burro finali. Bassissima acidità e un alto contenuto in olio e acidi grassi polinsaturi. Le varie cultivar prendono il nome da illustri cittadini di Toritto, come la più pregiata Antonio De Vito e la più diffusa Filippo Cea.
Olio di Bitonto L’extravergine di oliva di questo territorio, ricavato dalla cultivar Cima di Bitonto, ha una bassa acidità e un sapore tendente al dolciastro: ottimo sulle verdure spontanee e sulle zuppe di legumi.
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MAGNA GRECIA, MURGIA, GRAVINE
Pallone di Gravina
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Gravina Doc
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È un formaggio semiduro a pasta cruda filata, originario dell’area di Gravina in Puglia, ma prodotto anche nella Murgia e a Matera. Dal 2012 presidio Slow Food, si ottiene da latte crudo di vacche allevate allo stato semi-brado nei pascoli dell’Alta Murgia, con caglio liquido di vitello o in alcuni casi di capretto. Dalla forma sferica, a seconda della stagionatura, trasforma i sapori del latte in quelli caratteristici delle erbe murgesi. Si lascia piacevolmente bere questo bianco fresco e armonico, tra i più apprezzati di Puglia. Nasce da un blend di uve: Greco di Tufo, Bianco d’Alessano e Malvasia del Chianti con aggiunta a volte di Bombino bianco, Verdeca e Trebbiano toscano.
Pane di Altamura Dop
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Non andate via senza assaggiare il primo prodotto da forno in Europa con il marchio Dop. Risale al Medioevo e viene preparato con lievito madre e semole rimacinate di grano duro delle Murge. Si cuoce nel forno a legna, ha un peso non inferiore a 0,5 kg e diverse forme: u sckuanète (pane accavallato) o alto, a cappidde de prèvete (a cappello di prete) o basso.
Pane e Carne di Cavallo di Santeramo in Colle
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Ottimo anche il pane di Santeramo in Colle, preparato con farina di grano tenero, ma qui la specialità gastronomica è la carne di cavallo e la carne d’asino, che potete gustare nei numerosi fornelli cittadini, preparate in vari modi: involtini, braciole, carpacci, polpettoni, accompagnati con patate e cipolle arrosto o con verdure crude di stagione.
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MAGNA GRECIA, MURGIA, GRAVINE
Clementine del Golfo di Taranto Igp 32 Sono dolci, aromatiche e succose queste clementine prodotte nelle campagne intorno a Palagiano: non hanno semi e si caratterizzano per un’alta concentrazione di vitamina C.
Cipolla Rossa di Acquaviva
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Le Cipolle di Acquaviva sono inconfondibili per la forma tonda e un po’ schiacciata e il gusto dolce che permette di mangiarle anche crude con un filo di extravergine di oliva e sale.
Mozzarelle di Gioia del Colle
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Per i golosi di tutti i latticini, qui potete trovare alcune delle mozzarelle più buone al fior di latte o vaccina. Consistenza morbida ed elastica dalle forme svariate: tonda, a treccia, a bocconcini. Da consumare rigorosamente fresca. Ma Gioia è famosa anche per la burrata o burratina e il famoso caciocavallo.
Pane di Laterza
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Prima di ripartire comprate il famoso pane di Laterza di notevoli dimensioni: le sue pezzature variano da un peso 1,2 ai 4 kg, con diametri che vanno dai 25 ai 40 cm. Un tempo erano utilizzati due tipi di farina, oggi si usa solo la semola di grano duro rimacinata, sale, acqua e lievito madre. Si lascia lievitare per ben 6 ore e poi si cuoce lentamente per due ore negli antichi forni in pietra.
Ricotta marzotica
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Si chiama così, perché si produce in primavera, quando le pecore brucano l’erba tenera e danno un latte più saporito. Si trova ovunque, ma quella della Murgia è particolare per via della consistenza più granulosa e dura e il sapore più piccante. Stagiona un mese ed è perfetta per condire le orecchiette.
Gnummredde di Crispiano
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Tipico involtino ricavato dalle interiora di agnello (fegato, cuore e polmoni), avvolte e legate con budella. Si scelgono al bancone e si servono arrostiti nei locali annessi alle macellerie, i famosi fornelli pronti.
Cozza Tarantina
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Quelle tarantine sono davvero saporite: nere, lisce e piccole. Mangiandole si sente il profumo del mare. Sono coltivate tra Mar Grande e Mar Piccolo a Taranto e costituiscono la base della gastronomia locale: da non perdere i tubettini alle cozze.
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VALLE D’ITRIA E MURGIA DEI TRULLI
Taralli e Farinella di Putignano
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Li riconoscete per la crosta liscia: sono a base di farina, olio extravergine di oliva e vino bianco. Altre specialità sono le intorchiate (taralli dolci, a forma intrecciata con mandorle), le friselle (pane biscottato che si condisce con pomodoro, olio e sale) e la farinella: sfarinato di ceci e orzo abbrustoliti da condire con sughi, olio o fichi freschi. Ma Farinella è anche il nome della maschera simbolo del Carnevale di Putignano, il più antico d’Europa .
Latticini di Noci
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Ghiotti di mozzarelle, burrate e stracciatelle? Benvenuti a Noci, nella Murgia dei Trulli, famosa per la produzione artigianale di latticini di alta qualità e meta obbligata per chi ama l’enogastronomia.
Capocollo di Martina Franca
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Se avete una predilezione per i salumi, questa è la città che fa per voi. Era conosciuta e apprezzata per il suo capocollo già nel Regno di Napoli, fin dal 1700. Dal 2000 è Presidio Slow Food. Come si prepara? Si sceglie la carne migliore dei suini di Martina Franca, la si lascia marinare nel ‘vincotto’, si aromatizza con erbe della Murgia, si insacca in budello naturale per circa 15 giorni, poi si procede all’affumicatura e si lascia stagionare per almeno 3 mesi. Muovetevi sulle tracce dei tanti produttori e scoprirete le migliori aziende artigiane, dove gustare oltre al capocollo anche la pancetta arrotolata e la salsiccia.
Locorotondo e Martina Franca Doc
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Bombette di Cisternino
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Sono entrambi vini bianchi: il primo dal profumo delicato si ottiene da uve Verdeca, Bianco di Alessano con eventuale aggiunta di Fiano, Bombino Bianco e Malvasia Toscana; il secondo è gradevole e dal gusto asciutto, prodotto con lo stesso uvaggio della Doc Locorotondo. A cena fermatevi in uno dei tanti fornelli pronti, annessi alle macellerie e gustate le mitiche bombette, fettine di vitello semplici o ripiene di caciocavallo, arrotolate e infilzate allo spiedo.
Pomodoro Regina di Torre Canne
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Nel Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo potete acquistare un pomodoro che è stato recuperato da pochi anni, il Pomodoro Regina, ma anche prodotti bio come l’olio, il miele, il grano Senatore Cappelli, le anguille e i cefali, allevati nei bacini di un antico impianto di acquacoltura dell’800.
Pomodoro Fiaschetto e Olio Biologico di Torre Guaceto Coltivata fino agli anni ’60, la storica cultivar ha rischiato di estinguersi con l’avvento di varietà più produttive. Ottima per le passate di pomodoro, la sua coltivazione è stata ripresa all’interno di quest’area naturale protetta in un progetto di recupero seguito dalla riserva, dai contadini della zona e da Slow Food, insieme alla produzione di olio extravergine di oliva biologico (www.riservaditorreguaceto.it).
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SALENTO
Primitivo di Manduria
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I territori di Manduria, Sava e Lizzano sono noti per un vitigno autoctono, il primitivo, da cui si ottiene un ottimo rosso Doc, forte e robusto, apprezzato anche oltreoceano.
Puccia salentina
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Tipica di tutto il Salento, è un pane fatto con semole di grano duro. Profumatissima, con o senza olive. Dorata la crosta, abbondante e morbida la mollica. Da mangiare da sola o con tonno e pomodorini.
‘Mpille, pizzi e uliate
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Le trovate facilmente in tutti i forni del Salento. Sono gustosissime, piene di olio che unito al soffritto di cipolle, peperoncino e pomodoro lascia unte le mani.
Vincotto Salentino
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È un condimento dal gusto agrodolce, che molti chef preferiscono all’aceto balsamico. Si ottiene dalla lunga appassitura di Negroamaro e Malvasia Nera. Il mosto prodotto viene fatto bollire per un giorno intero, poi conservato in botti di rovere con madre acetaia, dove riposa per oltre quattro anni.
Salice Salentino Doc Prodotta nei comuni tra Brindisi e Lecce, è tra le Doc più note di Puglia, nelle tipologie bianco, rosato e rosso. Più diffuso il rosso, che si ottiene da Negroamaro e Malvasia Nera.
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SALENTO
Pasticciotto e Fruttone Leccese
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A colazione, insieme al caffè, assaggiate i pasticciotti di pasta frolla ripieni di crema pasticcera o i fruttoni con pasta di mandorle, ricoperti di cioccolato.
Olive Celline di Nardò
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Puddica Salentina
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Sono le tipiche olive della provincia di Lecce, quelle usate per le pucce, che colorano di un bel violaceo, denti e mani. Raccolte mature sono messe in salamoia con l’aggiunta di aromi vari come il mirto, il falso pepe e limoni affettati. Gustosi i patè d’oliva o le nuove creme dolci da spalmare sul pane o aggiungere a yogurt e gelati. È una pizza tipica del Salento: due dischi di pasta sovrapposti, ripieni di cipolla, pomodoro, olive nere e acciughe.
Scapece Gallipolina La trovate generalmente durante le feste patronali, vero e proprio cibo di strada, messa nel cartoccio e da consumare mentre si cammina. È pesce azzurro fritto e lasciato marinare, all’interno di tinozze, tra strati di mollica di pane imbevuti d’aceto in cui è stato sciolto lo zafferano, da cui prende il caratteristico colore giallo.
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SAPORI da scoprire
OLIO Distese immense di ulivi secolari, sculture di legno che si intrecciano con il rosso della terra. La Puglia è da millenni un santuario per l’olivo. Mettetevi sulle tracce delle tante aziende agricole e visitate gli antichi frantoi. Assaggiate quell’olio dal colore giallo intenso, spremuto a freddo con le tecniche del passato: bagnate il pane appena tostato, accompagnatelo con i prodotti della terra. è nelle bruschette, in fave e cicorie, nei piatti della cucina povera che l’olio di Puglia trova la sua strada, i suoi abbinamenti migliori. Ne basta un filo per avere un’ esplosione di gusto. Partite dalla Daunia, attraversate Bari e la valle d’Itria e fermatevi nel Salento. In Puglia l’olio Dop (quello unico, di origine protetta) è Dauno, Terra di Bari, Colline di Brindisi, Terra d’Otranto.
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SAPORI da scoprire
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VINO Orazio, duemila anni fa, raccontava il vino pugliese come la cosa più buona nella quale fosse inciampato. Oggi nulla è cambiato. Viaggiate tra i vitigni autoctoni Malvasia, Primitivo, Negroamaro, Uva di Troia, Aglianico, Fiano, Pampanuto, Francavidda, Verdeca, Susumaniello, Moscatello selvatico, Aleatico, Impigno, Bianco d’Alessano, Notardomenico, Ottavianello, Antinello, Minutolo, Marchione, Moresco, Somarello, Bombino bianco e nero. Per un tour ad alta gradazione, partite alla scoperta del Primitivo di Manduria, un vino di origini antichissime, un rosso intensamente profumato e corposo. La culla del primitivo è una terra affascinante, ricca di storia e cultura che parte da Lizzano, Sava e Manduria, per estendersi sul versante orientale della provincia di Taranto e nei tre comuni della vicina Brindisi: Erchie, Oria e Torre Santa Susanna. Caratterizza anche l’area di Lecce mentre a Gioia del Colle il primitivo è Bio perché la Puglia vanta oggi un altro primato, quello della qualità, con i suoi 130 mila ettari di superficie coltivati biologicamente. Nel Salento c’è un vino, che ha conquistato in Italia e all’estero un numero sempre crescente di estimatori: il Negroamaro. Il nome è quello di un vitigno a frutto nero, come conferma l’etimologia: il latino niger e il greco mauros. È scuro, armonioso e caldo. È presente in moltissime Doc pugliesi, ma quando si vinifica in purezza dà risultati eccellenti. Versatili ed eleganti i rosati di Puglia hanno ormai conquistato un posto di riguardo nel panorama internazionale; tra le cantine, Polvanera, Vigna Flora, Cupertinum, Carvinea, D’Araprì, Leone De Castris, Ognissole.
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