Prime Pagine, 11 marzo 2013

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Lunedì 11 marzo 2013 – Anno 5 – n° 69 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 € 1,20 – Arretrati: € 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

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Ma mi faccia

Colonna sonora della settimana w il piacere Antonella Ruggiero: “Scelgo Marco Travaglio Attesa in tempi pieni di parole, iritto e Mancino. “Sulla spesso totalmente inutili” Dpresunta trattativa Stadi

a cura di Eli.

Reg.

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IL PAPA È VICINO IL GOVERNO È LONTANO

Conclave, da domani il “referendum” su Scola

Grillo, no al Pd: “Con un voto di fiducia mi ritiro”

Tra 24 ore la chiusura della Cappella Sistina e l’inizio. Favorito il cardinale italiano, che conterebbe sull’appoggio di francesi e americani. Sfida con il brasiliano Scherer

“Niente referendum interno per l’accordo con Bersani”. L’assemblea M5S: “A Napolitano chiederemo un nostro governo”. E ai neoeletti: “In Parlamento non firmate nulla, non date l’Iban”

d’Esposito e Politi w pag 4-5

to-mafia si sono costruite fortune di carattere politico” (Nicola Mancino, la Repubblica, 8-3). Tipo le sue. I nuovi Mengele. “Barbari. Aguzzini”, “Soluzione finale”, “Medici nazisti e pm stalinisti” (titoli del Giornale e di Libero e commento di Fabrizio Cicchitto sulla visita fiscale a B., ricoverato per uveite, 9-3). Non sanno che di congiuntivite si può anche morire. Occhio per occhio. “Magistrati miopi e faziosi” (Daniela Santanchè, 9-3). Faziosi può darsi, ma miopi forse è troppo: avranno anche loro un po' di uveite. L'uovo di Colombo. “Se i senatori del Movimento 5 Stelle si presentano senza giacca e cravatta, io non li faccio entrare in Aula” (Emilio Colombo, 92 anni, presidente ad interim del Senato, Corriere della sera, 5-3). Se però portassero anche un chilo di coca al presidente ad interim, risparmiando inutili fatiche alla sua scorta, potrebbe chiudere un occhio. Bersotti e Berlani. “Avvio dell'universalizzazione delle indennità di disoccupazione... Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione dei piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione... Ottimizzazione del ciclo dei rifiuti... Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito... Piano bonifiche per lo sviluppo delle smart grid” (Pierluigi Bersani, dal programma in otto punti per allettare il M5S, 7-3). Mancano solo le convergenze parallele e la non sfiducia, poi lo votano Andreotti e Forlani. Governo monocellulare. “Ricordava ieri la neosenatrice montiana Linda Lanzillotta che, se questo governo nascesse al Senato con l'uscita dall'Aula di Grillo al momento della fiducia, i voti centristi diventerebbero decisivi” (Corriere della sera, 5-3). Se poi uscissero anche tutti gli altri senatori tranne la Lanzillotta, potrebbe nascere un governo monocolore Lanzillotta. Nano coreano. “Ho fatto quattro viaggi in Corea del Nord come presidente dell'interparlamentare italo-nordocoreana. E la sa una cosa? Tutti amano Berlusconi anche là” (Osvaldo Napoli, deputato uscente Pdl, La Stampa, 5-3). Soprattutto là. Il nuovo che avanza. “Credo che il Pd ignori l'evoluzione della società, che è sotto gli occhi di tutti” (Umberto Veronesi, la Repubblica, 3-3). Basti pensare che fece addirittura senatore Umberto Veronesi.

Zanca w pag 2

Segue a pag. 4

w L’EDITORIALE w Lo

Stato, la Chiesa e il nostro bisogno di avere speranza

w REPORTAGE w Viaggio tra i fondamentalisti cattolici italiani

Dateci qualcuno in cui credere per cambiare l’Italia

Doccia da vestiti “Mi vergogno e sesso divisi se mi dicono da un lenzuolo cantante”

di Ferruccio Sansa

di Martina Castigliani

ggi dedichiamo due inchieste allo Stato e alla Chiesa. Non è un caso, si insedia il Parlamento e comincia il O Conclave. Cesare e Dio devono restare distinti, ma un filo

anno scuole separate. Si fidanzano tra loro. na frazione persa nell’Appennino. Qui inFanno la doccia senza spogliarsi e hanno rap- Ucontriamo Giovanni Lindo Ferretti, ex leaH porti sessuali attraverso un buco nel lenzuolo posto der dei Csi. Ha rinunciato a tutto, vive solo. É cat-

li lega: la necessità per noi di trovare qualcuno in cui credere per dare un senso a noi e alle nostre azioni. » pag 18

In alto cardinali nella Sistina e Beppe Grillo. Sopra corteo religioso Ansa/LaPresse

tra uomo e donna. Ecco il Familiaris Consortio di Reggio Emilia.» pag 7-13 con un racconto di Bajani

w L’INTERVISTA w Lontani dal mondo con G. Lindo Ferretti

di Alessandro Ferrucci

tolico ortodosso vicino a Ratzinger: “Mi vergogno se mi definiscono il cantante”. » pag 14-15


Quotidiano Sede Centrale: Milano

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 300 del 11/03/2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

“Sganciare i fondi delle royalties e le risorse destinate alla ricostruzione post-terremoto”

Lucani all’estero

Approvato il programma per le attività dell’anno 2013 Il governatore ha esaltato il ruolo dei corregionali

L’allarme di De Filippo: “Il Patto ci strangola”

Lettera del presidente a Monti: allentare la morsa sui vincoli di stabilità Economia in forte affanno con effetti sociali e occupazionali drammatici

Approvato all’unanimità dal Comitato esecutivo regionale dei Lucani all’estero il programma per le attività dell’anno 2013. La posta finanziaria ammonta a 300.000 euro. Nel confermare i sentimenti di amicizia e di affetto per tutti i lucani nel mondo, il presidente della Regione, Vito De Filippo ha ricordato che le azioni di questi anni ora vanno aggiornate basandole sul nuovo contesto economico in cui si muovono le amministrazioni pubbliche, le quali stanno attraversando la cruna più complicata della storia nazionale. A PAG. 4

Donne e lavoro Al prepara piano per conciliare ogni esigenza Un apposito comitato elaborarà un prospetto triennale per venire incontro alle famiglie A PAG. 2

Codice Etico Asp ” Più tutela”

Il Patto di stabilità, come si sa, ha ridotto il tetto di spesa. Il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, ha deciso di portare sul tavolo Romano il disagio economico e sociale che sta provocando. Con una lettera inviata al premier Monti, ha chiesto di allentare la morsa del Patto e di sganciare dai vincoli i fondi derivanti dal petrolio e quelli destinati alla ricostruzione post terremoto. Permettendo così alla Pubblica amministrazione di far fronte ai propri impegni nei confronti delle imprese locali per diverse centinia di milioni di euro. A sinistra il premier, Mario Monti e a destra il governatore lucano, Vito De Filippo

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Il costo dell’opera:150mila euro. Sarà finanziata dal Po Fesr 2007-2013. I lavori partiranno con la firma del documento

Presto a Noepoli chiesa restaurata Frutto dell’Accordo di Programma tra Regione e il Piot “Pollino Benessere tra Natura e Collina”

Uno strumento importante che fissa le regole di comportamento

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Noepoli

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Bonus idrocarburi, tanti lucani restano a secco. Da Roma parte l’invito a recarsi negli uffici postali

A un passo da Viggianello La San Benedetto in Basilicata Un’opportunità per tanti giovani

L’irritazione dei cittadini in attesa degli oltre 100 euro. All’esame le segnalazioni e i reclami

Investimento da 11 milioni. Previste anche nuove iniziative infrastrutturali

Irritati da quei 140,25 euro che tardano ad arrivare. Sono in tanti i lucani che non hanno ancora ricevuto il bonus idricarburi. Il ministero dello Sviluppo economico e Poste italiane valuteranno le segnalazioni e i reclami

Ancora pochi mesi e la San Benedetto poserà la prima pietra per la costruzione di uno stabilimento eco-compatibile a Viggianello. L’investimento ammonta a circa 11 milioni di euro, tre dei quali messi a disposizione dalla Regio-

in merito alla seconda erogazione. Si tratta di cittadini, fanno sapere da Roma, che non si sono presentati alle Poste, pur avendo ricevuto la lettera e quindi al momento non si vedono accreditata la somma.

La Gazzetta del Mezzogiorno

ne. Inizialmente si produrranno 150 milioni di bottiglie l’anno con un’occupazione dai numeri elevati. La presenza della San Bendetto implicherà un miglioramento della viabilità e l’implentazione della banda larga.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

“Bisogna utilizzare i fondi delle royalties petrolifere e le risorse destinate alla ricostruzione post-terremoto”

Strozzati dal Patto di stabilità Il presidente De Filippo scrive a Monti: allentare la morsa, economia strangolata Un’intesa per non sforare. Le regole del Patto di stabilità interno avvengono durante la predisposizione e approvazione della Finanziaria. Momento in cui si analizzano le previsioni sull’andamento della finanza pubblica e si decide l’entità delle misure correttive da porre in atto per l’anno successivo e la tipologia delle stesse. “Un Patto che sta strangolando l’economia del Paese, con riflessi sociali gravissimi soprattutto sulle aree più deboli del Mezzogiorno, a partire dalla Basilicata. La pubblica amministrazione, anziché accompagnare i processi di crescita e di sviluppo delle comunità, rischia, con i propri ritardi, di essere una delle cause principali della crisi del tessuto

struzione sono transitate in contabilità speciali rimanendo così escluse dal Patto di Stabilità”. La Regione Basilicata, invece, si legge ancora nella lettera a firma di De Filippo, “sia per il terremoto del 1980 che per quello del 1998, in assenza di contabilità speciale, è stata costretta a far transitare le risorse del dopo-sisma nel proprio bilancio, con il risultato di rallentare i che, al pari di altre aree del Paese, sta investendo la Basilicata, con effetti drammatici soprattutto sul piano occupazionale, il presidente lucano ha esplicitamente chiesto al capo del governo un deciso intervento per allentare la morsa del Patto di stabilità, consentendo all’amministrazione regio-

In alto il Centro Oli, un campanile distrutto dal terremoto e in basso un operaio al lavoro

lizzazione per la Regione che, unica in Italia, contribuisce con le proprie risorse naturali ad allentare il peso della bolletta energetica nazionale”. “Non meno ingiusta, se non addirittura odiosa, è la disparità di trattamento che la Basilicata subisce per quanto riguarda le risorse destinate alla ricostruzione nei territori colpiti da eventi sismici, po-

“La grave crisi sta investendo anche la Basilicata con effetti drammatici sul fronte occupazionale e riflessi sociali devastanti nel Mezzogiorno” produttivo locale, innescando un effetto domino nei mancati pagamenti che mai, prima d’ora, si era manifestato con tale, virulenta pericolosità”. Il governarore lucano, Vito De Filippo, ha scritto una lettera al premier, Mario Monti. Missiva dai toni tutt’altro che edulcorati e che sta trovando consenso tra gli amministratori non solo della Basilicata. Dinanzi alla grave crisi

Conciliare lavoro e famiglia. Un’esigenza non più solo femminile. Un meccanismo culturale da attivare in un periodo di profonde trasformazioni sociali ed economiche. E’ l’obiettivo che si prefigge Acquedotto Lucano “La nostra azienda deve aprirsi maggiormente alle tematiche familiari e pensare all’istituzione di un comitato interno che pianifichi un piano triennale di azioni positive che tengano conto delle esigenze delle dipendenti e dei dipendenti per conciliare lavoro e famiglia”, è quanto ha sostenuto il presidente di Al, Rosa Gentile nel corso dell’incontro sull’universo femminile che si è tenuto nei giorni scorsi

nale di utilizzare i fondi delle royalty petrolifere e delle risorse destinate alla ricostruzione postterremoto per far fronte ai propri impegni nei confronti delle imprese locali per diverse centinaia di milioni di euro. Nella sua lettera, il presidente De Filippo dopo aver ricordato che, “negli ultimi tre anni, il contributo della Regione Basilicata al raggiungimento degli

“Con i tanti milioni provenienti dal petrolio si potrebbe consentire alla Regione di far fronte agli impegni verso le imprese locali”

obiettivi in termini di Patto di stabilità nazionale, sempre puntualmente rispettato, è cresciuto notevolmente, passando da un tetto di spesa di circa 732 milioni di euro del 2010 ai circa 543 del 2013, con una riduzione netta di ben 189 milioni nei capitoli di spesa”, ha evidenziato la specificità del caso

lucano. Infatti, ha sottolineato il presidente della Regione, “le royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere, pur registrando un sostanziale miglioramento nel corso degli anni, restano bloccate a causa dei vincoli dettati dal “Patto”. Il che si traduce in una forte ed ingiusta pena-

Anche la Conferenza dei governatori spinge per la rimozione dei vincoli sui soldi destinati al ripristino degli edifici danneggiati dal sisma sto che in tutte le Regioni interessate, a seguito della nomina di un commissario straordinario, le risorse destinate alla rico-

Lavoro e famiglia, un piano di Al in aiuto delle donne

Gentile: pianificato per prospetto per conciliare varie esigenze nella sede di Potenza. Al seminario, organizzato da Acquedotto Lucano in occasione della giornata internazionale della donna, hanno portato il loro contributo personale e professionale Antonietta Botta, presidente della Commissione regionale pari Opportunità della Basilicata, Maria Anna Carmela Fanelli, consigliera di Parità della Regione Basilicata, Lucia Serino, direttore de “il Quotidiano della Basilicata”, i cui interventi

L’universo femminile sempre più centrale all’interno della società

sono stati molto apprezzati e condivisi dalle lavoratici dell’azienda presenti nel capoluogo. “In questa giornata non

abbiamo voluto festeggiare le donne, ma abbiamo voluto dedicare uno spazio alla discussione di alcune tematiche legate

lavori della ricostruzione”. La qual cosa, ha sottolineato il governatore lucano, ”non è più tollerabile”. Tanto che la stessa Conferenza delle Regioni, facendo proprio l’appello di De Filippo, si è espressa all’unanimità per la immediata rimozione dei vincoli del Patto di stabilità sui fondi della ricostruzione. Esigenza peraltro ribadita lo scorso 11 dicembre dal

al mondo femminile e più in generale al mondo della famiglia, consapevoli del ruolo centrale che la donna svolge all’interno della società e della grande difficoltà che spesso incontra per conciliare la cura dei figli piccoli, della casa, dei genitori anziani e contemporaneamente del lavoro fuori casa. Mi piacerebbe, poter applicare in modo completo le leggi che esistono in materia, e riuscire a sanare la rottura che spesso si crea

presidente della Conferenza, Vasco Errani, in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. (bm2)

tra famiglia e lavoro, mi piacerebbe un’azienda al cui interno poter istituire un asilo aziendale a favore dei figli dei dipendenti e applicare politiche sociosanitarie assistenziali per venire incontro alle esigenze dei dipendenti che hanno problemi a seguire un membro della famiglia affetto da una malattia con lunga degenza o con handicap”. “Siamo in una nuova era e siamo sicuri - ha concluso il presidente di Acquedotto Lucano, Rosa Gentile - che il momento è proficuo per attivare un meccanismo culturale che tenga maggiormente in considerazioni le problematiche femminili e familiari”. (bm2)


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Basilicata Mezzogiorno

Il costo dell’intervento ammonta a 150mila euro dal Po Fesr Centocinquanta mila euro per il restauro della Chiesa Maria Santissima del Rosario di Noepoli. Lo prevede un’integrazione all’Accordo di Programma tra la Regione Basilicata e il Piot “Pollino benessere tra natura e cultura” approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella. I lavori, che partiranno dopo la sigla del documento da parte del Presidente della Regione Vito De Filippo e dell’amministratore del Piot Fausto de Maria, saranno finanziati con le risorse del Programma Operativo Fesr 2007-2013. Dopo i lavori di recupero nell’importante chiesa di Noepoli sarà custodito un crocifisso in legno di pioppo intagliato e dipinto nel XVI secolo, oggetto di numerose recensioni, soprattutto dopo un recente restauro. Gli interventi, che saranno attuati dalla Diocesi di Tursi-Lagonegro, sono finalizzati a

Dopo i lavori di recupero sarà custudito l’importante crocifisso in legno risalente al XVI secolo

Noepoli, nuovo look alla Chiesa del Rosario

Il restauro sarà possibile grazie all’integrazione dell’Accordo di Programma tra Regione e il Piot “Pollino Benessere tra Natura e Collina”. Con la sigla del documento al via i lavori

rendere fruibile la Chiesa soprattutto attraverso la risoluzione di alcune infiltrazioni d’acqua e la realizzazione di un sistema di sostegno della campana pericolante. “Il provvedimento – commenta l’assessore Pittella - rafforza le attività previste sia nel protocollo tra la Regione Basilicata e la Conferenza Episcopale di Basilicata per la tutela e la valorizzazione dei beni

culturali di interesse religioso, sia nell’intesa con l’Opera Romana Pellegrinaggi che prevede, in

trimonio religioso lucano attraverso i canali di relazione ed i media dell’Opera Romana Pellegrinaggi.

Il patrimonio religioso lucano contribuisce alla promozione turistica anche fuori stagione occasione dell’Anno della Fede, la promozione e la pubblicizzazione del pa-

L’intervento – aggiunge l’assessore - contribuisce inoltre alla destagiona-

Assegnate borse di studio a studentesse di San Fele Due le vincitrici del bando Ardsu intitolato al medico Pietro Graziano

lizzazione del turismo e all’incremento degli specifici pacchetti di offerta di turismo religioso che l’Apt ha iniziato a promuovere. Una più specifica integrazione dell’intervento – commenta ancora l’assessore Pittalla - è dimostrata inoltre dalle forme di integrazione territoriale con l’area del Parco Nazionale del Pollino già attive per le quali si avverte l’esigenza di integrare all’escursio-

nismo, alla montagna, ai prodotti tipici anche la fruizione culturale. Con questo importante recupero – conclude l’assessore Pittella – potrà vivere un maggiore impulso anche l’offerta turistica legata al progetto “ArtePollino” che ha portato nel territorio di Noepoli l’arte contemporanea con il “Teatro vegetale” realizzato dall’artista di livello internazionale Giuseppe Penone”.

Il cordoglio del presidente In Emilia ferito uomo di Aliano Morte moglie, figlia e cognata

La cerimonia di premiazione si terrà giovedì prossimo nella nuova residenza di Macchia Romana a Potenza Due borse di studio del valore ciascuno di 1500 euro, per l’anno accademico 2012-2013 a due studenti univeristari, residenti però nel comune di San Fele. E’ quanto prevede il bando dell’Ardsu per l’assegnazione della borsa di Studio “Pietro GrazianoMedico Condotto” che quest’anno ha premiato due studentesse. La cerimonia di premiazione si terrà giovedì prossimo 14 marzo alle ore 11, nella sala della nuova residenza Universitaria di

Macchia Romana. Alla cerimonia di consegna delle borse di studio parteciperà la professoressa Agnese Graziano,

zione per l’assegnazione della borsa di studio Anno Accademico 2012 - 2013. Alla cerimonia, presieduta dal Presidente dell’Ardsu

Forma di incentivo economico al merito per gli universitari residenti solo in quel Comune donatrice del fondo per le borse di studio dedicata al proprio genitore , laquale consegnerà alle due studentesse del Comune di San Fele, prime in graduatoria, l’attestato di premia-

Arduino Lospinoso Severini, saranno presenti il direttore dell’azienda, Rocco Greco, il sindaco di San Fele, la stampa e numerose personalità del mondo istituzionale e ac-

cademico. Anche quest’anno il riconoscimento agli studenti univerisitari meritevoli di San Fele, paese natale di Pietro Graziano che si distinse professionalmente e culturalmente come medico condotto e medico di famiglia occupandosi con passione fino agli ultimi giorni della sua vita di studi letterari storici e musicali guidato dall’amore per il proprio paese e dalla profonda fede nella cultura come mezzo privilegiato di elevazione sociale e morale.

“Il dolore che ha distrutto un’intera famiglia a Guastalla (Reggio Emilia) sconvolge anche la Regione Basilicata ed Aliano che è il paese di origine di Francesco Mango, l’uomo rimasto gravemente ferito nell’incidente”. Queste le parole del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, per esprimere il proprio cordoglio per la morte di tre donne (la moglie di Francesco Mango, titolare di una attività di rosticceria ambulante, la figlia e la cognata). “L’esplosione del furgone avvenuta a Guastalla – aggiunge De Filippo - è una tragica fatalità che coinvolge lavoratori lucani e gente comune intenta alle spese del mercato settimanale”. Il governatore lucano non appena appresa la notizia ha subito contattato il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che ha fatto un sopralluogo in piazza della Repubblica a Guastalla, sede del mercato settimanale e teatro della tragedia.


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Lucani nel mondo, ricostruire l’identità con nuove associa zioni Confermato il programma di assistenza ai corregionali del Sud America. Garantire scambi e opportunità economiche per tutti

Un momento della conferenza annuale

Nel confermare i sentimenti di amicizia e di affetto per tutti i lucani nel mondo, il presidente della Regione Vito De Filippo nella riunione annuale della Commissione regionale dei lucani all’ estero ha ricordato che le azioni di questi anni vanno riviste e aggiornate basandole sul nuovo contesto economico in cui si muovono le amministrazioni pubbliche, le quali stanno attraversando la cruna più complicata della storia nazionale. “E’ giusto e legittimo che la storia dell’emigrazione lucana, segnata da numeri drammatici, rivendichi – ha sottolineato - quelle buone pratiche di supporto che finora sono state attivate dalla comunità d’origine. Per questo, nelle condizioni di sostenibilità finanziaria della Basilicata, insieme con la Commissione e con il Consiglio regionale lavoreremo per confermare il welfare alle famiglie particolarmente bisognose, per continuare la ricostruzione dell’identità attraverso la formazione di altre associazioni lì dove vi siano presenze significative di lucani e per sostenere le giovani generazioni di lucani nel mondo affinché mantengano vive la cultura della terra d’origine “Il ruolo e il protagonismo dei lucani nel mondo – ha continuato De Filippo - ha consentito alla Basilicata di stare su un piedistallo planetario, avvalorato anche dalle iniziative attivate dalla Regione Basilicata negli ultimi 12 anni che si sono sostanziate con la ricostruzione capillare dell’identità dei nostri conterranei, il programma di assistenza rivolto soprattutto ai lucani del Sudamerica e l’avvio, all’interno dei confini della Basilicata, di meccanismi per generare scambi e opportunità economiche per tutti i lucani”.

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Basilicata Mezzogiorno

Asp: “Con il Codice etico più garanzie per tutti” Il documento definisce i principali valori che devono orientare ogni attività e a cui devono uniformarsi i comportamenti dei soggetti L’Azienda sanitaria di Potenza ha adottato il Codice etico secondo il testo allegato alla deliberazione del direttore generale dell’Asp dello scorso 6 marzo. Con successivo atto deliberativo verrà istituito il comitato per il Codice etico e la nomina dei suoi componenti. E’ previsto inoltre nel corso dell’anno lo sviluppo di un percorso formativo volto alla definizione di una Carta etica aziendale che sia predisposta dagli stessi operatori impegnati nei servizi. Il Codice etico costituisce il documento in cui l’azienda definisce i principali valori che la caratterizzano e che devono orientare ogni attività. A tali principi - spiega l’azienda sanitaria di Potenza - devono uniformarsi i comportamenti dei soggetti, interni ed esterni, che con essa interagiscono. L’azienda, fatto salvo il rispetto di quanto già previsto dalla normativa vigente, nazionale e regionale, pone alla base della propria mission aziendale e della propria attività valori etici come quelli sanciti dal dettato costituzionale dell’imparzialità e del buon andamento della Pubblica amministrazione; attenzione alla tutela e alla promozione della salute dei

singoli e della collettività; eliminare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi per la salute e quindi la centralità del paziente e la relativa equità; rispetto della privacy e trasparenza sull’agire organizzato, che garantisce la circolazione delle informazioni sulle risorse impiegate e sui risultati ottenuti, e la diffusione dei criteri su cui si basano le scelte aziendali di governo clinico e di politica sanitaria. Nel Codice etico l’azienda pone ancora, principi quali l’ef-

ficacia e l’appropriatezza intese come insieme di strumenti ed azioni volte a garantire i risultati di salute attesi, contemperando il raggiungimento degli obiettivi e la soddisfazione dei cittadini/ utenti con l’utilizzo ottimale delle risorse, nonché l’affidabilità nell’assolvere agli impegni fissati in ragione delle competenze disponibili e di adeguare sistematicamente le scelte strategiche, i comportamenti e i servizi erogati alle reali necessità della

popolazione servita; la valorizzazione del personale, l’innovazione tecnologica e formativa. Importante è la sicurezza dei prodotti. Con il Codice etico e attraverso la condivisione dei principi etici l’Asp intende impedire ed ostacolare condotte contrarie alle prescrizioni di legge, oltreché favorire il miglioramento della qualità dell’attività erogata, tenendo in considerazione i valori espressamente individuati e dichiarati dall’organizzazione.

Dal Consiglio Commissione lucani all’ estero Approvato all’unanimità il Programma per le attività dell’anno 2013. La posta finanziaria ammonta a 300.000 euro. Il Comitato esecutivo della Commissione ha proposto un contributo ordinario di 75000 euro per ogni associazione e federazione, la programmazione di eventi per una somma di 50.000 euro, il contributo che federazioni e Associazioni porranno in essere per un importo di 50.000 euro. Altri 15.000 euro saranno destinati alla realizzazione del progetto di promozione culturale della Basilicata in Uruguay con il concorso della Commissione pari opportunità della Basilicata. Per l’erogazione dei contributi anticipati dai Comuni per le spese del rientro delle salme degli emigrati deceduti all’estero prevista una somma di 5.000 euro. Per l ‘Anno della cultura italiana negli Usa un impegno di spesa pari a 20.000 euro. Lucani nel mondo Santochirico (Pd) Occorre rafforzare la rete dei lucani nel mondo, ottimizzando le risorse. I diversi soggetti istituzionali ed associativi devono agire in sinergia fra di loro, coordinando e condividendo i progetti in maniera rigorosa, sapendo individuare gli ambiti, stabilire chi fa cosa, in quali tem-

pi. La programmazione serve anche per verificare i risultati. Paradossalmente le difficoltà di funzionamento in cui si è imbattuta la Commissione dei lucani all’estero nei mesi scorsi possono aiutarci ad aprire una fase più matura, arrivando alla definizione di una nuova legge entro la fine dell’anno. Lucani nel mondo Scaglione (Pu) Realizzare un nuovo sistema di relazioni tra i lucani vicini e lontani rimodulando la legge regionale istitutiva della Commissione, rivisitando la Rete. Importanti il ruolo dei gemellaggi e degli sportelli Basilicata. Lucani nel mondo Mattia (Pdl) Per stare al passo dei cambiamenti intervenuti nel fenomeno migratorio – oggi sempre più caratterizzato dalla fuga dei cervelli lucani nel mondo che hanno sostituito con il pc portatile la valigia di cartone – dobbiamo adeguare normative, provvedimenti e strategia. Il nuovo Statuto Regionale è sicuramente uno strumento innanzitutto per allargare la partecipazione di tutti i cittadini, rafforzare la trasparenza, colmare il divario istituzione regionale-comunità locali, recuperare fiducia.

Patto di Stabilità Santochirico (Pd) In tempi di crisi economica, i termini di pagamento dei crediti sono importanti per gli imprenditori delle piccole e medie imprese. Il decreto legislativo del 9 novembre 2012, entrato in vigore lo scorso primo gennaio, fissa gli standard per i tempi di pagamento a 30 giorni, ma anche quest’obbligo si è rivelato una chimera nell’attuale contesto della finanza locale, dove i ritardi medi nei pagamenti pubblici superano gli otto mesi. Ritengo utile che il Consiglio regionale, dopo la discussione del 28 maggio scorso, possa nuovamente tornare a fare una riflessione aperta sul patto di stabilità, che dia l’opportunità di una condivisione delle scelte e ne rafforzi l’azione. Politica Rosa e Venezia La nostra azione è finalizzata a creare assieme ai tanti lucani onesti e stanchi della situazione in cui ci troviamo un nuovo centrodestra reale e credibile che mandi a casa il centrosinistra lucano che tanto male fa alla Basilicata e che ha come unico fine l’interesse personale e lo sperpero delle risorse finanziarie in mille rivoli di assistenzialismo.


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Basilicata Mezzogiorno

Agricoltura è futuro

La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti

Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

FONDI DEL PETROLIO POLEMICHE SULL’ EROGAZIONE

Domenica 10 marzo 2013

UNA POSSIBILE RIAMMISSIONE Il ministero dello Sviluppo economico insieme a Poste Italiane valuterà anche quest’anno le segnalazioni/reclami della seconda erogazione

CARD IDROCARBURI Dopo la ricarica delle card e l’accreditamento del secondo bonus di 140,25 euro i residenti lucani possono fare il pieno

Il bonus idrocarburi non arriva: ecco cosa fare Le proteste dei cittadini e le risposte del Dipartimento Energia LUIGIA IERACE l Il «bonus idrocarburi» non mi è arrivato. Lo scoprono solo quando vanno a fare rifornimento e trovano la sorpresa che la card è vuota. Allora quei 140,25 euro che non ci sono, fanno irritare i lucani. «Neppure quella miseria, ora ci danno». E si levano le polemiche. Ma cosa è successo? Perché ci sono cittadini che pur conservando gli stessi requisiti dell’anno precedente, quest’anno non hanno avuto il riconoscimento del beneficio. Abbiamo chiesto spiegazioni agli uffici competenti della Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche, Dipartimento Energia del Ministero delle Sviluppo Economico. «Sono state completate tutte le operazioni di accredito sulle carte elettroniche del cosiddetto “bonus idrocarburi”, i 140, 25 euro relativi alla seconda annualità, anno di riferimento 2012, per un totale di poco meno di 320.000 utenti. Circa 260 mila hanno ricevuto la lettera di conferma del beneficio e quindi non dovevano recarsi agli Uffici Postali; circa 60 mila sono invece andati alle Poste. Di questi, 40 mila sono nuovi utenti, cioè persone che per la prima volta hanno presentato la domanda di accesso al bonus, e 20 mila sono quelli che, avendo ricevuto l’invito ad andare alle Poste, si sono presentati per la verifica dei dati e la conferma del bonus. E il problema sorge proprio per quei cittadini che pur avendo ricevuto la let-

tera invito di recarsi alle Poste non sono andati o sono andati in ritardo e cioè oltre il 30 giugno 2012, termine fissato per la presentazione delle domande relative alla seconda erogazione per l’anno 2012. «Unitamente alla carta è stato inviato un prospetto informativo sulla sua gestione sul quale – spiegano dal Ministero – è riportato, tra l’altro che: per il suo utilizzo è necessaria l’attivazione presso un qualsiasi ufficio postale muniti di codice fiscale e documento di riconoscimento, (l’attivazione può essere effettuata solo dal titolare della carta). Inoltre è specificato che l’utente ogni anno dovrà pre-

sentare la domanda presso gli Uffici Postali e se possiede i requisiti riceverà il beneficio sulla carta già in suo possesso. Quindi in mancanza di comunicazioni da parte di Poste Italiane l’utente era tenuto nel corso del periodo previsto per la II erogazione anno di riferimento 2012 (fino al 30 giugno 2012) a presentare domanda agli Uffici Postali, in mancanza non gli è stato riconosciuto il beneficio». Ma perché è necessario fissare dei termini e non è possibile presentare la domanda in qualunque momento. «L’erogazione del bonus idrocarburi - spiegano dalla Direzione Dipartimento per l’ener-

Segnalazioni e reclami All’esame del ministero e di Poste Il Ministero, analogamente allo scorso anno, procederà unitamente a Poste Italiane ad una valutazione congiunta di tutte le segnalazioni/reclami pervenuti relativi alla II erogazione anno di riferimento 2012. Si sottolinea che per l’eventuale riconoscimento del beneficio a tali utenti il Ministero deve richiedere parere al Ministero dell’economia e finanze ed alla Ragioneria Generale dello Stato. È successo anche per la prima erogazione quando vennero respinte 104 domande, ma dopo un’attenta analisi voluta dal Ministero dello Sviluppo economico, 78 domande sono risultate regolari e quindi ammesse. Allo stesso modo sono stati ritenuti ammissibili i 16 reclami presentati. Per lo più si trattava di problemi legati a doppi nomi o a nomi stranieri. Quanto ai reclami presentati per le domande di quest’anno, saranno esaminati al termine della fase di erogazione del secondo bonus. Sitratta per lo più di cittadini che avendo ricevuto la lettera che invitava a recarsi alle Poste, per distrazione o per aver interpretato male la lettera, non sono andati a confermare e, quindi, al momento non hanno visto accreditata la nuova somma.

ALLE POSTE Per informazioni e dubbi sull’utilizzo della card

gia - segue una procedura e una tempistica che non è suscettibile di modifiche. Pertanto non è possibile tenere i termini sempre aperti o riaprirli in qualunque momento. La previsione di un termine per la presentazione della richiesta dalla card idrocarburi nelle procedure di assegnazione del “bonus idrocarburi”, infatti, deriva dalla necessità che l'importo del fondo è annuale e quindi l'erogazione avviene in base al numero di richieste presentate. In sostanza, si prende il totale del fondo e lo si divide per il numero delle richieste. L’operazione opposta a consuntivo, con riconoscimenti a posteriori o acquisizioni in tempo reale, non è possibile, perché se fosse previsto a consuntivo l’eventuale sforamento anche di un solo euro questo comporterebbe una variazione del bilancio dello Stato nella Finanziaria». Procedure, criteri e tempistica di presentazione ed erogazione sono stati approvati sia dal Ministero dell'economia e delle finanze che dalla Ragioneria Generale dello Stato nonché dalla Corte dei Conti, i primi con pareri espressi sulla convenzione siglata tra il Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane, la seconda con la registrazione della stessa convenzione. Pertanto, se pur sia una piccola cifra, non è nella disponibilità ne del Ministero ne di Poste Italiane ammettere a posteriori all'erogazione del bonus gli utenti che non abbiano presentato la richiesta nei termini indicati anno per anno.

LE DOMANDE DOVRANNO ESSERE PRESENTATE ALLE POSTE DALL’8 APRILE AL 31 LUGLIO (ECCETTO IL MESE DI GIUGNO)

Al lavoro per la terza erogazione sulla card dei lucani circa 191 euro l La macchina del bonus non si ferma e la Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del Dipartimento Energia del Ministero dello sviluppo economico, sta già lavorando al terzo bonus che continua a lievitare e dovrebbe ammontare a circa 191 euro grazie alla crescita del Fondo nazionale idrocarburi alimentato dalle royalty versate dalle compagnie petrolifere nel 2012 e che è salito a 78,9 milioni di euro, una settantina dei quali spettanti alla Basilicata. La terza erogazione dovrebbe arrivare in autunno, salvo eventuali decisioni contrarie della sentenza di merito del Consiglio di Stato, secondo un cronoprogramma definito da Ministero e Poste Italiane. Al terzo bonus guardano con interesse i nuovi patentati ed i nuovi residenti in regione alla data del 31 dicembre 2012. Per loro e per quelli che pur avendo diritto non

hanno fatto richiesta, o non hanno visto confermato il beneficio o non hanno ricevuto alcuna comunicazione per l’annualità 2012, la presentazione delle domande dovrà essere fatta dall’8 al 30 aprile, dall’8 al 31 maggio e dall’8 al 31 luglio. Le domande non si possono presentate a giugno e nella prima settimana di aprile, maggio e luglio per la coincidenza di importanti scadenze negli Uffici Postali. Intanto, secondo quanto previsto nella convenzione stipulata con Poste Italiane, è in corso il confronto informatico del data base dei beneficiari per la II erogazione con i dati del Ministero delle infrastrutture e trasporti – Motorizzazione Civile al 31 dicembre 2012, data di riferimento per il possesso dei requisiti previsti dal D.I. 12/11/2010, per la terza erogazione. I beneficiari del «bonus idrocarburi» per la II erogazione anno 2012, riceveranno una

lettera personale di conferma o mancata conferma del beneficio. Viene confermato il «bonus idrocarburi» anche per il 2013 nei casi in cui l’incrocio dei dati in possesso di Poste Italiane con i dati del Ministero delle infrastrutture e trasporti – Motorizzazione Civile, ha dato esito positivo. Quindi, per l’anno di riferimento 2013, non occorre che il beneficiario si rechi agli Uffici Postali per presentare nuova richiesta. L’importo del bonus verrà direttamente accreditato sulla carta nei tempi e nei modi indicati sul sito del Ministero e di Poste Italiane sezione dedicata alla Carta Idrocarburi. Non viene confermato il «bonus idrocarburi» per il 2013 nei casi in cui l’incrocio dei dati in possesso di Poste Italiane con i dati del Ministero delle infrastrutture e trasporti – Motorizzazione Civile non ha dato una completa rispondenza, per cui,

per l’anno di riferimento 2013, qualora in possesso dei requisiti alla data del 31/12/2012, è necessario che il beneficiario si rechi presso gli Uffici Postali, con la carta in suo possesso, per presentare nuova richiesta con allegata la documentazione prevista, facendo particolare attenzione al corretto inserimento dei dati anagrafici. Qualora non si ricevesse nessuna di queste due comunicazioni, per il riconoscimento del beneficio per l'anno di riferimento, l'utente è tenuto a recarsi all'ufficio postale per ripresentare la richiesta e/o [l.ier.] regolarizzare la sua posizione.

Dubbi sulla card Le domande e le risposte La gestione della carta «Bonus Idrocarburi» è effettuata da Poste Italiane con le stesse metodologie delle altre carte prepagate. Per informazioni, cambi di residenza, smarrimenti carta, PIN rivolgersi alle Poste, numero verde, Uffici Postali o sul sito http://www.poste.it/carta_idrocarburi/index.shtml Cosa fare in caso di mancato recapito? Il cliente può rivolgersi all'Ufficio Postale che avvierà le operazioni di verifica. Se presente nei centri Poste Italiane, l’Ufficio Postale potrà chiedere il reinvio della carta al cliente. Se non presente, l'Ufficio Postale potrà inserire una nuova prenotazione carta in sostituzione di quella non recapitata. Cosa fare in caso di smarrimento/furto? Il cliente dovrà bloccare la carta al n° verde dedicato800.902.122, presentare denuncia all'autorità giudiziaria. Poi potrà richiedere in un qualunque Ufficio Postale una nuova prenotazione carta in sostituzione di quella smarrita o rubata. Non ho avuto il PIN o l’ho smarrito, che fare? Rivolgersi al n° verde 800.003322 dedicato per la richiesta del duplicato digitando le opzioni: 1 Servizi dedicati ai Privati; 2 Postepay, bloccare una carta e altri servizi relativi alle carte; 1 Postepay; 4 Informazioni. Lo scorso anno la mia domanda non è stata accettata per difformità anagrafiche, cosa devo fare per non incorrere negli stessi problemi? Il modello di domanda rappresenta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, pertanto l’utente deve verificare nella ricevuta rilasciata dall’operatore postale il corretto inserimento dei dati. Per gli utenti con più nomi oppure con nome o cognome compositi vanno riportati correttamente nella richiesta i dati anagrafici corrispondenti ai documenti presentati edin particolare al codice fiscale. In caso di dati non rispondenti la richiesta non viene accolta.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno Sabato 9 marzo 2013

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Noepoli Soddisfatto l’assessore Pittella. Previsti interventi sul campanile

Restauro per la chiesa del Rosario Stanziati 150.000 euro per i lavori di recupero dal Programma Fesr NOEPOLI - Una buona notizia per i fedeli di Noepoli. La chiesa Maria Santissima del Rosario, sarà presto restaurata. Un'integrazione all'Accordo di Programma tra la Regione Basilicata e il Piot “Pollino benessere tra natura e cultura” approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella, ha stanziato 150.000 euro. I lavori, che potranno partire dopo la sigla del documento da parte del Presidente della Regione Vito De Filippo e dell'amministratore del Piot Fausto de Maria, saranno finanziati con le risorse del Pro-

gramma Operativo Fesr 20072013. Dopo i lavori di recupero nell'importante chiesa di Noepoli sarà custodito un crocifisso in legno di pioppo intagliato e dipinto nel XIV secolo, oggetto di numerose recensioni, soprattutto dopo un recente restauro. Gli interventi, che saranno attuati dalla Diocesi di Tursi-Lagonegro, sono finalizzati a rendere fruibile la Chiesa soprattutto attraverso la risoluzione di alcune infiltrazioni d'acqua e la realizzazione di un sistema di sostegno della campana pericolante. «Il provvedimento - commenta

l'assessore Pittella - rafforza le attività previste sia nel protocollo tra la Regione Basilicata e la Conferenza Episcopale di Basilicata per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso, sia nell'intesa con l'Opera Romana Pellegrinaggi che prevede, in occasione dell'Anno della Fede, la promozione e la pubblicizzazione del patrimonio religioso lucano attraverso i canali di relazione ed i media dell'Opera Romana Pellegrinaggi. L'intervento - aggiunge l'assessore - contribuisce inoltre alla destagionalizzazione del turismo e all'incremento degli

specifici pacchetti di offerta di turismo religioso che l'Apt ha iniziato a promuovere. Una più specifica integrazione dell'intervento - commenta ancora l'assessore Pittalla è dimostrata inoltre dalle Foto d’archivio della chiesa (www.basilicata.cc) forme di integrazione territoriale con l'area del Parco Na- un maggiore impulso anche l'ofzionale del Pollino già attive per le ferta turistica legata al progetto quali si avverte l'esigenza di inte- “ArtePollino” che ha portato nel grare all'escursionismo, alla territorio di Noepoli l'arte conmontagna, ai prodotti tipici anche temporanea con il “Teatro vegetala fruizione culturale. Con questo le” realizzato dall'artista di livello importante recupero - conclude internazionale Giuseppe Penol'assessore Pittella - potrà vivere ne”».

Il sindaco Corraro: «E’ un’opera che rappresenta una grande opportunità»

La “sorgente” del lavoro

Continua l’iter che porterà la San Benedetto a Viggianello VIGGIANELLO - Lo avevamo scritto qualche settimana fa che l’iter era a buon punto. Ancora pochi mesi e la San Benedetto poserà la prima pietra per la costruzione dello stabilimento a Viggianello. Di questo e di altri argomenti se n’è parlato in un incontro avuto lo scorso giovedì tra il primo cittadino della città del Pollino, Vincenzo Corraro, la dirigenza della San Benedetto che sta curando il progetto dell’imbottigliamento delle acque minerali della sorgente del Mercure e l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata Marcello Pittella. Nel corso del vertice si è affrontato il tema dal contratto di sviluppo industriale in via di definizione tra la San Benedetto e la Regione Basilicata oltre ad un’analisi degli ausili a sostegno di uno sviluppo complessivo attorno all’area dell’investimento e più in generale per il territorio di Viggianello. Giova ricordare che nell’immediato, l’investimento ammonta a circa 11 milioni di euro, tre dei quali sono di contributo regionale. Allo stato attuale è stata individuata l’area (circa 32.000 mq, con 7.000 mq di superficie coperta) ed è stato completato l’iter per la destinazione d’uso dove sorgerà lo stabilimento. «E’ un’opera che rappresenta una grande opportunità - dichiara il sindaco Corraro - sia per le potenzialità dell’indotto e delle prospettive occupazionali e sia per i numeri assolutamente nuovi ed elevati (ad esempio si calcolano inizialmente 150 milioni di bottiglie l’anno di produzione) per un territorio piccolo e periferico che ha deciso di puntare tutto sui beni comuni e sulle risorse primarie quali l’acqua, la montagna e le eccellenze agroalimentari locali».A conclusione dell’incontro si sono formalmente stabiliti l’iter e i tempi con cui la regione Basilicata nella persona dell’assessore Pittella arriverà, presumibilmente entro il maggio 2013, a sottoscrivere ilcontratto di sviluppo industriale. «Questo atto - riprende il sindaco - sancirà la fine di un lungo procedimento e l’inizio di una nuova fase, quella da tempo attesa dall’intera comunità di Viggianello ossia della concreta posa della prima pietra».«Piena ladisponibilità -continua Corraro - della Regione a definire un accordo quadro in cui siano comprese tutte quelle iniziative infrastrutturali e non, che la presenza di un importante gruppo industriale come la San benedetto rende necessaria: miglioramentodella viabilità e implementazione della banda

larga, di contro la San Benedetto si è impegnata a garantire che l’impianto oltre che rispondere a parametri normativi, realizzi i principi di una impresa etica orientando tutto il processo produttivo alla sostenibilità ecologica ed ambientale, dall’approvviggionamento energetico al confezionamento del prodotto finale. Inoltre si importeranno nel territorio di Viggianello le virtuose politiche del protocollo di Kyoto in termini di compensazioni di CO2 e di crediti di carbonio, esperienza che la San Benedetto ha già maturato in altri impianti attraverso un innovativo protocollo con il ministero dell’Ambiente».

Sopra la sorgente nei cui pressi sorgerà lo stabilimento. Nell’occhiello, Corraro

LATRONICO: IERI SIT-IN SOTTO IL MUNICIPIO

Lsu, il Comune pubblica i piani per l’occupazione LATRONICO - La notizia, anticipata da “Il Quotidiano” è stata poi pubblicata sul sito ufficiale del Comune di Latronico. La giunta comunale, infatti, ha approvato tre nuovi piani di lavoro per gli Lsu. Ma questo, probabilmente non è bastato per scongiurare il sit-in promosso dalla Cgil che puntualmente si è tenuto ieri mattina. Una manifestazione che qualcuno pensava potesse rien-

trare dopo le rassicurazioni del primo cittadino. I piani di lavoro, della durata minima di 8 mesi, riguardano: “Manutenzione edifici pubblici, impianti sportivi, pubbliche affissioni ed altro”; “Riqualificazione verde pubblico, arredo urbano, viabilità del territorio ed altro”; “Creazione archivio digitale comunale, dematerializzazione e catalogazione atti e documenti”. «L'Ammini-

strazione Comunale - si spiega sul sito - in attesa dell'accettazione dei piani di lavoro da parte dei lavoratori socialmente utili (entro il 13 marzo ndr) auspica che un clima di leale e fattiva collaborazione tra i soggetti interessati riesca a valorizzare lo sforzo profuso nell'ottimizzare l'utilizzo degli Lsu a beneficio delle effettive esigenze operative dell'Ente Comunale».

Procura di Foggia

Inchiesta Gema Indagato anche un uomo di Senise SENISE - C’è anche un uomo residente a Senise tra gli indagati nell’inchiesta sulla Gema Spa, società concessionaria della riscossione dei tributi per conto di numerosi Comuni della Provincia di Foggia. Nei giorni scorsi è stato emesso l’avviso di conclusione indagine da parte del pubblico ministero, Antonio Laronga, della Procura della Repubblica di Foggia. Secondo l'accusa, gli indagati si sarebbero appropriati, avendone omesso il riversamento agli Enti territoriali, di una somma di oltre 21 milioni di euro, costituita dall'importo dei tributi riscossi per conto di 32 comuni appaltanti della Capitanata. L'indagine sarebbe partita dopo la denuncia sporta dal comune di San Marco in Lamis per un mancato versamento che si aggirerebbe intorno ai 266 mila euro. Secondo quanto emerso dall'inchiesta giudiziaria, infatti, la Gema avrebbe trattenuto parte dei tributi riscossi per conto dei Comuni di cui era concessionaria. Un ammanco totale di 52 milioni di euro spalmato su altrettanti Comuni: tra i casi più gravi quello di Cerignola, dove sarebbero stati sottratti alle casse comunali 8 milioni di euro, e quelli di Foggia e Vieste, rispettivamente in credito di 3 e 2 milioni di euro con l'ente di riscossione delle imposte locali (Imu, Tarsu, tarsug, tosap e altre). Emilia Manco © RIPRODUZIONE RISERVATA

Iniziativa dell’Amministrazione, Proloco e Università della Terza età

Marsico e il valore delle donne

La locandina dell’evento

MARSICO NUOVO - E' stato un momento di riflessione e di dibattito sul ruolo della donna e i suoi diritti ancora oggi troppo discriminati nel mondo del lavoro, quello cheè emerso nelcorso dell'incontro svoltosi giovedì sera presso la ex scuola “Vito Arato”

del centro marsicano. Un incontro organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazionecon laprolocolocale eleassociazioni, la “Terza Età”e l'”Unitre (Università della Terza Età)”. L'evento che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, in particolare di donne, ha ripercorso i mutamenti più significativi intervenuti nell'evoluzione della condizionefemminile nella famiglia, nel lavoro e nella società. Incentratosul leit -motiv “Dedicato a tutte le donne. Dedicato a tuttigliuomini cheleamanocon rispetto”il programmaha previsto l'apertura del lavori con i saluti del presidente della “Terza Età”, il professore Giordano che

ha ringraziato tutti per la presenza, a seguire il Primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita che ha focalizzato il saluto sul riconoscimento del valore delle donne e la socia della Terza Età, Concetta Malpighi. La dirigente scolastico del Liceo Scientifico “G.Peano”, Serafina Rotondaro nel tracciare un quadro dei cambiamenti più indicativi della condizione femminile ha ricordato anche il perché della giornata dell'8 Marzo collegato al drammatico episodio della morte di centinaia di donne in una fabbrica di New York. Mentre la consigliera Lucia Cariglia ha trasferito importanti informazioni sul ruolo della donna e la

famiglia. A delineare le differenze e le problematiche che ancora oggi impediscono la reale parità nel campo lavorativo e salariale, l'esperta di Turismo culturale e sempre amministratrice, Roberta Conti. Purtroppo a tracciare un tema sempre più attuale quello della violenza sulla donna,la consigliere nonché avvocato, Gelsomina Sassano. A portare, invece, la propria testimonianza nel ruolo di imprenditrice e amministratrice, Donatina Fiore. Il convegno si è concluso poi con l'apprezzamento dei numerosi ospiti per gli argomenti proposti e gli interventi espressi. Angela Pepe ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Matera Lunedì 11 marzo 2013

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Sono 1.583 i casi di incidenti con vittime femminili, c’è più rischio e serve maggiore tutela

Donne più esposte agli infortuni L’Anmil ha presentato il progetto “Omero” per potenziare la sicurezza professionale

E' STATO osservato, a metà incontro, un minuto di silenzio per le ultime tre donne lucane “morte di lavoro” a Guastalla (Re) nell'esplosione di una rosticceria ambulante mentre, come ogni giorno cucinavano polli allo spiedo. Ogni anno sono 232mila le donne che subiscono un infortunio sul lavoro, di cui 90 con esito mortale, su circa 9 milioni 350mila occupate. Questi i dati su cui riflettere e arginare presentati ieri dall'Anmil (Associazione nazionale fra i lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro) nella sala conferenze della Caritas, che in occasione della Festa della donna, ha illustrato il progetto "Omero -la forza della narrazione", finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, rivolto soprattutto alle donne lavoratrici. «Un progetto in cui attraverso il racconto e le testimonianze di donne infortunate e/o mutilate -ha detto il presidente provinciale Anmil di Matera, Mario Pompeo Iannuzziello che ha introdotto i lavori- ci auguriamo si possa prendere consapevolezza e adoperare i giusti percorsi per una prevenzione adeguata sui posti di lavoro e su misure di sicurezza più concrete». Infatti, il progetto punta a suscitare e sviluppare un approccio di genere al tema degli infortuni in grado di sviluppare la consapevolezza sui posti di lavoro ed una rappresentanza dei lavoratori e, quindi, a rafforzare la figura degli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza). Diverse le aziende che si sono rese disponibili in Basilicata, a partecipare al progetto e che hanno fornito dati preziosi attraverso un questionario su infortuni e livelli di sicurezza, ma soprattutto (ed è questa la scommessa da vincere) hanno riconosciuto la pericolosità di alcuni posti

LA TRAGEDIA DI GUASTALLA

Ancora grave Francesco Mango

Morte sul lavoro senza scampo

La presentazione del progetto Omero

di lavoro e, dunque, la necessità di alzare la guardia ed intervenire sulla prevenzione. A dimostrazione sono stati anche proiettati dei videotestimonianze di donne rimaste infortunate durante il lavoro. Donne invalidate, la cui vita dopo l'incidente è stata letteralmente stravolta, sia nel privato che nella sfera sociale e lavorativa. «Perché un infortunio è devastante sempre, ma ancor di più quando colpisce una donna, perché intacca anche tutto il mondo familiare di mamma e moglie, ha evidenziato Flavia De Licio, responsabile dell'Inail di Matera. «Per questo l'Inail sta stilando dei programmi per una prevenzione più al femminile -ha continuato De Licio- anche perché attualmente gli infortuni colpiscono una popolazione femminile compresa tra i 35 ed i 50 anni e maggiormente il nord Italia. Ma anche in Basilicata i dati

sono allarmanti».Stando, infatti, alla tabella degli infortuni sul lavoro al femminile denunciati all'Inail e suddivisi per regione, in Basilicata nel 2011(l’anno di cui si dispongono gli ultimi dati più recenti) sono stati ben 1.583 gli incidenti di cui604 in provincia di Matera e 979 in quella di Potenza e gli infortuni più frequenti avvengono nel settore della sanità, delle amministrazioni statali, del commercio, dei servizi alle imprese (pulizie), del settore alberghiero e della ristorazione e dell'agricoltura. «Le criticità sono tante e, dunque, vi è la necessità di mettere in campo delle politiche per coniugare casa e lavoro. -ha sottolineato la senatrice Maria Antezza- Sicuramente le donne sono più distratte sul posto di lavoro perché devono fare più sforzi per lavorare. Non a caso, infatti, sono molto di più le donne rispetto agli uomini che

subiscono infortuni "in itinere", perché magari prese dalla fretta di prendere il bambino all'asilo o ad assistere un genitore malato». Ha, inoltre, ricordato che l'Unione Europea, già da tempo, mette in evidenza di tener conto della differenza di genere nelle strategie di prevenzione. «La nostra normativa nazionale -ha concluso la senatrice- é inadeguata, ma il tema principale é che molti aspetti vengono sottovalutati. Quindi bisogna lavorare per far crescere la consapevolezza e, dunque, è necessario un lavoro culturale che deve sentirci tutti coinvolti». L'Anmil ha prodotto, inoltre, nell'ambito del Progetto Omero dei kit con materiale informativo-formativo, che è a disposizione gratuitamente di aziende e responsabili della sicurezza. Anna Giammetta matera@luedi.it

IL significato dell’incontro di Matera, è stato rafforzato per una drammatica ironia della sorte, dalla tragedia che si è consumata sabato mattina al mercato rionale di Guastalla, nel Reggiano, dove hanno perso la vita tre donne di 43, 41 e 27 anni, tutte morte sul posto di lavoro. Un episodio che ha sconvolto l’intera Italia, ma anche la Basilicata, visto che queste lavoratrici erano tutte originarie di Aliano. Lotta tra la vita e la morte, invece, Francesco Mango, il marito 55enne di Teresa Montagna, una delle donne rimaste vittima dell’esplosione di due bombole gpl che alimentavano il girarrosto. Lui, ancora avvolto dalle fiamme dopo essere stato sbalzato a diversi metri dal luogo dell’esplosione, ha cercato invano di salvare quelle donne, la moglie, la cognata Bianca Maria e la figlia Rossana, giovane laureata in Giurisprudenza, che di tanto in tanto, con grande umiltà, dava una mano nell’impresa di famiglia. Giravano in lungo ed in largo tutta la provincia di Reggio, questi volenterosi e benvoluti lucani, che aveva-

no deciso di lasciare la loro terra circa 40 anni fa, trapiantandosi praticamente in quella regione che li aveva saputi accogliere, anche grazie alla loro affabilità. Un affetto smisurato, che trova conferma nei tre giorni di lutto cittadino, già stabiliti dal sindaco del Comune di Sant’Ilario D’Enza, il paesino a pochi chilometri da Guastalla, dove la famiglia Mango vive da sempre. Intanto la Procura della Repubblica diReggio Emilia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, ma nessuno al momento è iscritto nel registro degli indagati. Bianca Maria Montagna (nella foto) è un’altra donna morta di lavoro, lei aiutava la sorella ed il cognato per garantire un sostentamento alla propria bambina. Storie toccandi e drammaticamente ordinarie di un lavoro che troppo spesso uccide. Perchè quelle bombole sonoesplose, dadove èpartito il fuoco che si è visto da dietro il furgone prima delle due esplosioni? Le indagini lo dovranno chiarire. a.corrado@luedi.it ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presentazione originale del romanzo del giornalista, poi la cena tipica lucana

Metti una sera a tavola con Franco Di Mare E' SEMBRATO di vivere in un film, più che assistere alla presentazione di un libro, l'altra sera in Mediateca. Uno di quei rari casi in cui le persone all'uscita erano di più di quelle contate a inizio serata. Merito di Franco Di Mare e non tanto o non solo perché volto noto di Uno Mattina, ma per la modalità del tutto nuova di proporre al pubblico il suo ultimo romanzo “Il Paradiso dei diavoli”, edito da Rizzoli. Dall'altra parte del tavolo nessun relatore, niente parole di circostanza. Solo un breve spazio per il benvenuto dell'assessore comunale alla Cultura, Alberto Giordano, e poi la scena è tutta del giornalista e delle immagini. Il racconto di Napoli, città dai due volti: il lungomare baciato dal sole e la penombra dei vicoli, cultura e pistole, è affidato alla proiezione dei luoghi significativi del romanzo e al commento dell'autore. Una modalità che cattura ed emoziona l'uditorio, specie quando si passa dalla spiegazione com-

A sinistra, Franco Di Mare con Luigi Di Lauro e la titolare di “Peccati di gola”, a destra la cena (foto Martemucci)

plessiva del contesto in cui “Il Paradiso dei diavoli” si inserisce al racconto vero e proprio della trama del romanzo. La narrazione è affidata a cinque attori di “Un posto al sole”, la longeva serie di Rai tre ambientata proprio nella città del Vesuvio: c'è Mario, il giornalista di nera, le cui vicende si intersecano con quelle di Nicola, contrabbandiere e boss dalla “nascita”; Carmine, un uomo con una doppia vita: ricercatore universitario e killer della camorra; Nina che insegna filosofia e Luisa cantante mancata e donna

del boss. In prima fila, a seguire con i lucciconi, il racconto di Di Mare, l'unico personaggio reale citato nel romanzo: l'avvocato di Potenza Paolo Albano, amico di sempre del giornalista. Poi, dopo strette di mano, autografi e foto di rito per Di Mare è tempo di un po' di relax. Più che meritato, alla penultima tappa del minitour di presentazioni organizzato in Basilicata dal Gal “La Cittadella del sapere”, sempre sensibile ad iniziative di grande rilievo culturale come questa. E' il mo-

mento di gustarsi un po' di Basilicata a tavola. Ad accogliere il giornalista, con un passato importante di inviato di guerra, prima di approdare alla conduzione di Uno Mattina, il ristorante “Peccati di gola”. Di Mare apprezza molto l'ampio tagliere di formaggi e salumi della casa, innaffiati da un ottimo rosso di Montalbano. E, ovviamente, quando c'è Nicola Timpone, a tavola non possono mancare i peperoni cruschi. Un trionfo di sapori e convivialità. E per Di Mare ancora foto e strette di mano da regalare a chi lo vorrebbe in video anche di domenica mattina. «Vabbè -la risposta

disarmante dell'anziano signore che blocca all'uscita del locale il giornalista per congratularsi con lui insieme alla moglie- vuol dire che ti guardiamo un altro po' adesso». E' quasi mezzanotte quando Di Mare lascia la comitiva per il meritato riposo. Ad ospitarlo sono gli ambienti accoglienti ed esclusivi di Palazzo Gattini. Ma a lasciare senza parole il giornalista è la veduta mozzafiato che regala la terrazza sui Sassi del luxury hotel di Benedetto. Il “Paradiso dei Sassi” ha colpito ancora. Margherita Agata matera@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

II I POTENZA CITTÀ

Lunedì 11 marzo 2013

IL «CARO MONNEZZA» SULLE SPALLE DEI CITTADINI

RICICLONI Bella, nel 2008, 2009 e 2010 ha ricevuto come Comune, il riconoscimento di Legambiente: “Ricicloni”»

COSTI Conferire una tonnellata di rifiuti nel 2009 costava 110 euro, a dicembre 2012 il costo è salito a 240 euro. Chi è che lo decide?

Rifiuti dal 2009 a oggi tasse più che raddoppiate Il caso Bella. L’assessore Leone: «Serve più controllo pubblico» TRIBUTI Sempre più «salata» la spazzatura per i lucani. E da luglio dovrebbe scattare la Tares, una nuova tassa omnicomprensiva che farà schizzare in alto l’esborso per ogni famiglia

MIMMO SAMMARTINO l Il caso Monnezzopoli arriva al dunque? «Nel processo il Comune di Bella dovrà costituirsi parte civile». È il convincimento di Vito Leone, assessore di quel Comune. L’amministrazione ora dovrà assumere una decisione in merito. In ogni caso c’è qualcosa che non funziona nella gestione dei rifiuti, denuncia Leone. Con le tasse sulla spazzatura che salgono in modo esponenziale. Ora arriva la Tares. Le previsioni del settore dicono che, per i lucani, bisognerà aspettarsi aumenti (variabili da zona a zona) oscillanti fra il più 13 e il più 154%. «Non è pensabile né giustificabile - afferma l’assessore Leone - che i cittadini debbano essere strozzati dalle lobby delle discariche senza nessun controllo pubblico. Noi, a Bella, su questa materia vogliamo andare fino in fondo. La Provincia ci ha prima detto di conferire i nostri rifiuti presso la discarica di Venosa, poi a Pallareta e, da oltre un anno, alla B&B Eco srl di Tito. Ma la situazione è andata sempre più aggravandosi sul piano dei costi». Ma come si è giunti a questo punto? «Guardi - racconta Leone - Bella è stato il primo paese lucano ad aver eliminato i cassonetti dei rifiuti dal centro urbano. Una decisione finalizzata a incentivare la raccolta differenziata porta a porta. L’abbiamo fatta, e anche bene, tant’è che nel 2008, 2009 e 2010 abbiamo ricevuto, come Comune, il riconoscimento di Legambiente: “Ricicloni”». Intanto però qualcosa ha cominciato a non funzionare: i costi per i cittadini continuavano a crescere. «Sì - spiega Leone perché aumentava il costo del conferimento in discarica. Aumentava all’incirca ogni tre mesi. Inoltre poiché in Basilicata non esiste un impianto di compostaggio per l’umido (il 35% dell’immondizia) siamo costretti a portare questo materiale fuori regione. Ma anche lì, nel volgere di due-tre anni, si è passati da un costo di 42 euro a tonnellata a circa 80-90 euro. Seguivano gli aumenti che avvenivano nelle nostre discariche: crescevano qui e facevano crescere il costo anche loro per l’umido».

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Su questo strano incastro Leone ha lanciato la sua denuncia. Lui punta l’indice contro il rischio di una vera e propria «eco-truffa». «Il problema centrale - insiste l’assessore comu-

DISCARICHE

«L’umido è portato fuori regione. Le discariche alzano i prezzi. Dovremmo costituirci parte civile» nale di Bella - è che manca un controllo pubblico adeguato sulle discariche. A noi Comuni viene detto in quale discarica dobbiamo conferire i nostri rifiuti. Però poi sono i singoli gestori delle discariche a decidere il prezzo. Il rapporto non può funzionare così. È necessario porre un limite».

Così Vito Leone spiega quella che può definirsi una vera e propria escalation delle tasse dei rifiuti nel piccolo comune di Bella: «con la Tarsu, fino a un paio di anni fa, noi facevamo pagare i rifiuti qualcosa come un euro e 30 centesimi a metro quadrato dell’abitazione; ora siamo arrivati a un euro e 65 a metro quadro. E nonostante il nostro comune, come dicevo, si è particolarmente impegnato nella raccolta differenziata. Il guaio è l’aumento del conferimento in discarica, un costo che grava sui cittadini». Un grido di dolore che Leone lancia verso le orecchie di Regione e Provincia. Qualche cifra può dare l’idea della questione: «a inizio 2009 si pagava 110 euro a tonnellata, ad aprile si è saliti a 120, a giugno 148,50, a novembre 165; a maggio 2010 il costo ha toccato i 173,60 euro a tonnellata». Nel 2012 è andata anche peggio: «a febbraio 202 euro, a ottobre 224, a dicembre 240». E indovinate chi ha sempre pagato?

IN TILT IL CONSORZIO VULTURE ALTO BRADANO. MANCANO I SOLDI ANCHE PER IL CARBURANTE

Da tre mesi senza stipendi e i mezzi sono a... secco FRANCESCO RUSSO l LAVELLO. Da tre mesi non percepiscono lo stipendio, nonostante continuino regolarmente ad andare al lavoro. Ma le difficoltà vanno anche oltre la questione prettamente salariale, dal momento che nel Consorzio di bonifica Vulture Alto Bradano, attualmente commissariato, non ci sono nemmeno i soldi per il carburante. Per questo motivo, in rappresentanza dei dipendenti, Andrea Di Giacomo (Flai-Cgil), Corrado Patanella (Fai-cisl) e Donato Santarsiero (Filbi-Uil) hanno fatto partire l’ennesimo appello, in una nota inviata alla Prefettura ma anche alle istituzioni locali e regionali. «I dipendenti dell’ente, già in stato di agitazione dal primo gennaio - scrivono i sindacalisti - denunciano per l’ennesima volta la gravissima situazione in cui versa il Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano. No-

nostante la Regione abbia provveduto a sciogliere gli organi di amministrazione e a nominare il commissario straordinario, la situazione è deteriorata sino al punto che vi è mancanza di fondi anche per il rifornimento di carburante, necessario ai mezzi del Consorzio per poter presidiare e controllare gli impianti di proprietà regionale presenti su un vasto territorio (San Nicola di Melfi, Gaudiano, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, Rionero in Vulture, Atella, Barile, Rapolla)». Per non parlare «del mancato pagamento delle mensilità di dicembre, gennaio e febbraio, che oltre ad aver messo in gravissima difficoltà i dipendenti e le proprie famiglie, impedisce loro anche di mettere a disposizione i propri mezzi per garantire l’espletamento dei servizi. La situazione è così pesante - continuano Di Giacomo, Patanella e Santarsiero - che da qui a poco i di-

L’APPELLO

I sindacati scrivono a Regione e Prefettura: «Situazione insostenibile»

CAMPI Sempre più critica la situazione dei consorzi di bonifica in Basilicata

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pendenti saranno impossibilitati anche a recarsi sul posto di lavoro». Una serie di servizi, ormai, non vengono più garantiti: «il controllo degli impianti, l’erogazione dell’acqua per l’imminente campagna irrigua 2013, l’erogazione dell’acqua al Consorzio di Capitanata e al Consorzio Terre d’Apulia della Regione Puglia, l’erogazione dell’acqua industriale per tutto l’indotto Fiat; ma anche gli interventi ordinari e straordinari sulla rete dell’acqua potabile». I dipendenti, quindi, chiedono al Prefetto di Potenza «di convocare tempestivamente un incontro risolutivo con il presidente della giunta regionale».

Federconsumatori Ligrani: «Noi parte civile ma i sindaci sono sordi» Il lamento di Federconsumatori due mesi dopo aver lanciato l’appello ai sindaci per avere un consenso (da parte di almeno uno di loro) affinché l’associazione possa costituirsi parte civile nella battaglia legale dinanzi alla vicenda «Monnezzopoli». La chiusura delle indagini avrebbe dovuto costituire una ragione in più per procedere in tal senso. Invece Rocco Ligrani, responsabile di Federconsumatori di Potenza, si vede costretto a esprimere profonda delusione. Neanche un sindaco si è degnato di rispondere all’appello. Il presidente di Federconsumatori di Potenza, a metà gennaio scorso, aveva lanciato il suo appello: «AAA sindaco disponibile cercasi». Una domanda rivolta in particolare ai primi cittadini dei centri della provincia interessati dall’inchiesta. Si tratta dei comuni di Potenza, Avigliano, Balvano, Baragiano, Bella, Brienza, Castelgrande, Lauria, Muro Lucano, Picerno, Pignola, Ruoti, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano, Savoia, Tito, Vaglio, Vietri di Potenza. Oltre a loro, ci sono i comuni di Matera e di Salandra. «Siamo indignati e offesi - aveva motivato Ligrani. - Anche stavolta a pagare sono i cittadini-consumatori. Noi chiediamo che si faccia piena verità e si individuino le responsabilità». Per Federconsumatori esistono ancora punti poco chiari. Ad esempio, «quali sono stati i criteri per l’individuazione dei luoghi di trasferimento dei rifiuti. Scelte regionali secondo noi non sempre coincidenti con i criteri di massima economicità». Per Ligrani, nonostante la legge attribuisca ai Comuni la facoltà di esprimere il consenso perché un soggetto come Federconsumatori possa costituirsi parte civile in giudizio, in realtà dovrebbe bastare il consenso di un qualunque cittadino. Perché sono i cittadini a pagare il prezzo di quelle scelte. A cominciare dalle tasse più alte.

[mi.sa.]

SARÀ GESTITA DAI GENITORI

SALUTE SANITÀ FUTURA

Le suore vanno via ma la scuola Bertazzoni non chiuderà

Un lucano su 10 soffre di allergie La primavera porta gli starnuti

l Le suore salesiane hanno la valigia pronta, ma la scuola dell’infanzia Bertazzoni di Potenza non chiuderà. Sarà presa in mano direttamente dai genitori che in questi giorni stanno costituendo un’associazione con la «regia» della Fism (federazione scuola materne cattoliche), il cui presidente, Edmondo Soave, spiega la novità del caso: «Le vocazioni vanno diminuendo nel mondo ecclesiastico e andremo incontro a fenomeni simili. Ci stiamo organizzando in modo da promuovere una rivoluzione democratica, civile e scolastica». Un approccio che, però, incontra problemi di natura finanziaria. Il vero problema delle scuole paritarie è legato ai rapporti con il Ministero e con l’Ufficio scolastico regionale che si traducono in ritardi nell’erogazione dei fondi, con conseguenti riflessi di natura organizzativa dell’intero settore.

l Primi caldi di primavera e primi sintomi dell'allergia di stagione, un vero e proprio «tormento» per almeno 10 lucani su 100 che ne soffrono. La tanto temuta fioritura delle piante che, a seconda delle specie ha inizio già nel mese di marzo, rende la primavera la stagione dei fiori ma anche quella dei raffreddori. Non c’è scampo per le persone vittime di allergie: starnuti per l’80% dei lucani che ne sono affetti e poi gocciolamento nasale (58%), lacrimazione (55%) prurito nasale e oculare (rispettivamente nel 54% e 52% dei casi), congestione nasale e occhi lucidi (48% e 42%) e talvolta anche tosse (38%). Sono questi i dati alla base della campagna di prevenzione promossa da Sanità Futura attraverso informazioni diffuse da strutture della sanità privata accreditata al Servizio Sanitario Regionale con un ruolo centrale per il presidio ambulatoriale di Polimedica a Melfi.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

IV I MATERA CITTÀ

SOS PREVENZIONE L’INIZIATIVA DELL’ANMIL

Lunedì 11 marzo 2013

TROPPI INCIDENTI Nel Materano registrati oltre 600 infortuni nel 2011. Ma sono in aumento esponenziale anche le malattie professionali

«Quell’esplosione cambiò la mia vita» La testimonianza di una donna ustionata mentre lavorava CARMELA COSENTINO l «Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Prima la calma poi nel giro di pochi secondi, l’esplosione. Scappavo e vedevo il fuoco alle mie spalle. Con me, in quella stanza, c’erano il tecnico e due mie amiche, morte bruciate, una di loro aveva 21 anni. Io riportai alle gambe un’ustione di terzo grado. Da allora la mia vita è cambiata radicalmente e in questi 50 anni non c’è stato un giorno in cui non ho pensato a loro e a quell’incidente». È il racconto di Giuseppina Cifola, lavoratrice che all’età di 21 anni ha vissuto nel mondo del lavoro, un’esperienza drammatica di cui ancora oggi porta

i segni. Come lei Monica Baroni, romana, vittima di un incidente sul posto di lavoro nel ’95. «Sono passati 17 anni – dice – avevo 23 anni quando la mia vita è cambiata. Lavoravo nel reparto macelleria di un negozio, ero addetta al tritacarne. Il giorno dell’incidente, stavo macinando la carne che a un certo punto è rimasta attaccata al cerchio metallico. Ho messo il dito per pulire la macchina che si è azionata portandosi dietro tutta la mano. Ho avuto la prontezza di tirarla subito via altrimenti avrei perso anche il braccio. Da allora ho dovuto imparare a fare tutto con una sola mano. Al lavoro non ho potuto

neanche cambiare settore perché non mi è stata data la possibilità. È stata dura, ma ho reagito e ho trovato la forza di andare avanti». Due storie di donne vittime della mancanza di controlli e del rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro. Un fenomeno che, secondo i dati Inail forniti ieri mattina da Flavia Delicio nel corso dell’incontro tenutosi nel salone della Caritas, organizzato dall’Anmil, l’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, ha colpito nel 2011 in Basilicata 1583 lavoratori (604 a Matera e 979 a Potenza). In Italia gli infortuni sono 230.870 all’anno, a cui si devono aggiun-

PERICOLI I luoghi di lavoro nascondono numerose insidie spesso sottovalutate gere, solo per il 2011, 89 infortuni mortali. La fascia di età più colpita è quella tra i 35 e i 50 anni e riguarda tutti i settori produttivi. In aumento negli ultimi anni anche le malattie professionali e gli infortuni “in itinere” che si registrano nel percorso casa-lavoro, dovuti alla distrazione e alla fretta. Per inculcare una corretta informazione in tema di sicurezza e dei diritti dei lavoratori, l’Anmil provinciale ha realizzato, all’interno del Progetto “Omero. La forza della narrazione, storie di donne per la sicurezza delle donne”, redatto con la collaborazione del Laboratorio delle Idee e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un kit di

cui, come ha spiegato il presidente provinciale dell’associazione, Mario Pompeo Iannuzziello , sono state prodotte 8 mila copie contenenti materiale informativo e formativo, e le storie di 8 vittime di infortuni sul lavoro, che sarà messo a disposizione delle aziende e dei responsabili della Sicurezza mente altre 3 mila copie saranno distribuite con il numero di marzo del mensile Ambiente e Sicurezza sul Lavoro. Presente all’incontro, oltre a Teresa Mancini dell’Anmil, la senatrice Maria Antezza, Pd, che si è soffermata sulla necessità di mettere in campo politiche più efficaci in materia di sicurezza che tengano conto della diversità di genere.

VOLONTARIATO IL PRESIDENTE PROVINCIALE LUIGI GRAVELA TRACCIA UN CONSUNTIVO DELL’ATTIVITÀ DI RACCOLTA DEL SANGUE E ILLUSTRA I PROGETTI PER IL FUTURO

«Così l’Avis fa rete sul territorio»

Oltre 300 donazioni in più rispetto all’anno precedente e in aumento i giovani soci SOLIDARIETÀ IN CAMPO Il presidente della sezione provinciale dell’Avis Luigi Gravela a destra con il direttore sanitario regionale dell’associazione, Tonino Valentino ematologo

GRAZIA TANTALO l Mentre si prepara all’annuale riunione per il rinnovo delle cariche, che si terrà il 16 marzo, il gruppo lucano dell’Avis, Associazione volontari italiani del sangue, fa un bilancio delle attività dell’anno da poco concluso, e programma azioni ed interventi per il 2013. A tracciare linee future sulla base di quanto già svolto è Luigi Gravela, giovane presidente provinciale Avis, uscente dalla carica, che però sembra avere tutte le carte in regola per essere riconfermato nel nuovo direttivo. «È stato un anno non semplice, perché la crisi di valori che sta investendo la società odierna – spiega – tocca, in parte, anche il mondo del volontariato, ma Avis continua ad essere una realtà vivace, generosa». Luigi Gravela ha 25 anni e studia Scienze politiche a Bari: da giovanissimo è stato in politica, come attivista e poi presidente dei giovani Ds, ma in Avis, fino a poco tempo fa, era solo socio e donatore. «Sono subentrato un anno e mezzo fa al presidente dimissionario, Vito Iannelli – ricorda – e ho

cercato da subito di lavorare in armonia, di costruire rapporti. Ho cambiato tutto l’esecutivo, e non è stato sempre facile: posso dire che il mio primo anno e mezzo di mandato alla presidenza provinciale di Avis è stato complesso e faticoso, ma bello, gratificante». Idea principale era di fare più “rete”, collegando meglio le sezioni comunali (attualmente sono 27). «E ci siamo riusciti – prosegue il presidente – attraverso un lavoro di coordinamento, per rendere tutto più diretto, veloce. È stato creato il nuovo sito dell’Avis,

che permette di svolgere al meglio i tre ruoli che abbiamo sul territorio, formazione, promozione e rete». Collaborare con le sezioni più piccole ha riservato a Gravela una sorpresa: sono le più attive. «Mi ha piacevolmente stupito – afferma lui – vedere come lavorano e quanto sono generose sezioni come Tricarico e Craco, dove c’è un fermento davvero encomiabile». Come sono andate le donazioni nel 2012? «Non amo “dare i numeri” – risponde – perché credo che il dato statistico sia troppo

freddo, e non corrisponda a quello che è lo spirito di solidarietà della nostra associazione. Però siamo in costante crescita, ogni anno abbiamo circa 300 donazioni in più, e aumenta la fascia di donatori giovani, tra i 18 e i 35 anni, soprattutto su Matera città. Abbiamo raggiunto l’autosufficienza; ora vogliamo tenere alta l’attenzione sul ruolo della nostra associazione sul territorio. Perché nell’azione di prevenzione di alcuni comportamenti a rischio – alcol, droga, guida pericolosa –, dopo le istituzioni ci siamo noi». Progetti per il futuro? «Rafforzare la nostra presenza nei paesi, dove già siamo un punto di aggregazione per tanti giovani, che non hanno luoghi di incontro. E siglare un protocollo con l’Università di Basilicata, che ci dia un locale all’interno dell’ateneo: a Potenza c’è già, è una sorta di gruppo studentesco aziendale Avis». Cosa avvicina i giovani alla donazione? «Io feci domanda per il servizio civile, e durante il corso di formazione, ricordo che tutti parlavano di “servire la patria”, e mi interrogavo su come potessi

farlo io. E poi lo capii: con i valori della solidarietà, del volontariato, della gratuità. Questo è stato il mio percorso, ma le ragioni per cui un ragazzo dona sono diverse, legate alla sensibilità personale e alle esperienze singole». Quest’anno per Gravela è stato anche foriero di un’ulteriore esperienza, visto che è stato chiamato a far parte del Forum del Terzo Settore, dove si costruiscono le politiche del welfare e si programmano alcune azioni su sanità, volontariato, cooperazione sociale. E il giovane presidente ha portato a termine un’altra “piccola vittoria”, diventando presidente onorario della Pvf, la squadra di pallavolo femminile materana: «Io ho un legame speciale con la Pvf, di cui mio nonno era un tifoso così accanito, che ha perso la vita guardandone una partita in tv. Quando ho avuto la possibilità di fare dell’Avis lo sponsor sociale della squadra, non ho esitato, anche perché considero questo gemellaggio un modo in più per avvicinarsi ai giovani. Avis e Pvf, insieme, adesso potranno entrare nelle scuole e spiegare ai ragazzi com’è bello donare».

EDUCAZIONE A SCUOLA ALL’ITC «LOPERFIDO» L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ANIA D’INTESA CON POLIZIA STRADALE E AISCAT

La sicurezza stradale entra in classe

«Tutour», simulazioni di guida e istruzioni per un approccio corretto al volante l “Tutour”, il corso di sicurezza stradale, organizzato dalla onlus delle compagnie di assicurazione in collaborazione con Polizia Stradale e Aiscat, che coinvolge migliaia di studenti delle scuole superiori italiane, fa tappa oggi nella città dei Sassi. L’appuntamento in mattinata è all’Itc “Loperfido” in via Aldo Moro. Gli studenti troveranno ad accoglierli il truck della Fondazione Ania, equipaggiato con 4 simulatori di guida. Gli alunni saranno coinvolti in una lezione teorica nella quale, grazie alla presenza di personale della Polizia Stra-

dale, psicologi ed esperti di sicurezza stradale, l’attenzione sarà rivolta ai rischi derivanti dalla guida in stato psicofisico alterato. Verrà spiegato come l’uso e l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti contribuiscano ad avere una percezione alterata della realtà e del rischio. In aula verranno mostrati video di ricostruzioni di incidenti causati da chi stava guidando sotto l’effetto di alcol o droghe e testimonianze di vittime di incidenti stradali. Una parte importante verrà dedicata allo sviluppo di una corretta cultura assicurativa, con

riferimento a quelli che sono gli obblighi legali che impongono l’assicurazione per il veicolo, ma soprattutto alla sua funzione di tutela delle vittime di incidente stradale. Dalla teoria si passerà alla pratica, con gli studenti che potranno provare il simulatore di guida sicura della Fondazione Ania. Divisi in gruppi, gli alunni seguiranno le istruzioni di un pilota professionista che consentirà loro di misurarsi nelle principali manovre di emergenza e di provare in simulazione gli effetti negativi della guida in stato psicofisico alterato.

SICUREZZA Il truck che farà tappa in città

le altre notizie ORIGINARI DI ALIANO

Tragedia di Guastalla il cordoglio di Stella n Il presidente della Provincia, Franco Stella, ha espresso profondo cordoglio per la tragedia che ha colpito il comune di Guastalla (Reggio Emilia) e che vede tra le vittime Teresa Montagna, moglie del proprietario, Francesco Mango, originario di Aliano, la figlia Rossana Mango e la sorella Bianca Maria Montagna. «Un evento luttuoso pesante che colpisce duramente, oltre il comune di Guastalla a cui va tutta la mia solidarietà, anche questa provincia. Unendomi al dolore dei parenti delle tre donne – ha detto Stella – non posso che esprimere vicinanza all'intera comunità di Aliano». SEMINARIO CONCLUSIVO

Mutilazioni genitali il progetto di Tolbà n Oggi a Palazzo Lanfranchi, dalle 9 alle 12.30 si terrà il seminario conclusivo del progetto “La valigia dei ventagli. Percorsi creativi per la conoscenza delle mutilazioni genitali femminili”, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri, gestito dall’Associazione Tolbà e dalla Consigliera di Parità della Provincia di Matera. Al progetto hanno collaborato la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, l’a.s.d. Centro Danza diretto da Mary D’Alessio, il Liceo Artistico Statale “Carlo Levi” e l’Istituto Magistrale “Tommaso Stigliani” di Matera. Il percorso ha avuto la durata di dieci mesi e mira alla sensibilizzazione sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili sul quale Tolbà è impegnata da molti anni.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.03.2013

Domenica 10 marzo 2013

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Basilicata Mezzogiorno

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24 ore in Basilicata

Il Riesame annulla le misure per i fratelli di Muro Lucano accusati di una maxi-frode da 40 milioni

Scarcerati i fratelli Tarricone

Restituiti anche i beni, ma le quote delle società restano sotto sequestro di LEO AMATO POTENZA - Da oggi stesso possono tornare anche ad amministrare le loro società. Ma a una sola condizione: le quote restano sotto sequestro, perciò non possono essere toccate in alcun modo. E’ quanto ha stabilito ieri pomeriggio il Tribunale del Riesame di Potenza annullando in massima parte l’ordinanza per cui poco più di due settimane fa erano finiti agli arresti i cinque fratelli Tarricone: Vito (50), Fabrizio (39), Federico (44), Giuseppe (51) e Carlo (47). I primi tre in carcere e gli ultimi due ai domiciliari. Gli imprenditori di Muro Lucano sono a tutt’oggi titolari di marchi famosi come Betflag (gioco d’azzardo online), Drive Beer e Birra Morena, oltre che di aziende affermate come la Saep, che gestisce mense e servizi generali in una trentina di carceri sparse per l’Italia. Per loro le accuse dei pm Eliana Franco e Sergio Marotta parlano di un’organizzazione specializzata nelle bancarotte seriali, che nell’arco di una decina d’anni avrebbe sottratto al fisco e ai creditori di alcune delle società oltre 40 milioni di euro. Così in con-

Federico, Vito e Carlo Tarricone

temporanea al blitz delle Fiamme gialle erano arrivati i sigilli su beni mobili e immobili per almeno una trentina di milioni. Ma il Riesame ieri pomeriggio ha annullato anche questi lasciando sotto amministrazione giudiziaria soltanto le quote delle società che non potranno essere toccate fino a nuovo ordine. Per sapere qualcosa in più sul perché di una decisione

che rimette in discussione non poco dell’inchiesta nei confronti dei fratelli di Muro Lucano bisognerà attendere il deposito delle motivazioni. In udienza infatti erano stati numerosi e di vario genere gli argomenti presentati dalla difesa, rappresentata da penalisti di fama nazionale come il napoletano Massimo Krogh (per capirsi l’avvocato di Marcello Dell’Utri, ndr), e poi il mate-

L’inaugurazione ufficiale dell’Enoteca è prevista a fine aprile

rano Nicola Buccico, e il trio dei potentini Donatello Cimadomo, Savino Murro e Tuccino Pace, oltre al fallimentarista romano Corrado De Martini. Tra questi anche i limiti entro i quali è possibile contestare a qualcuno dei reati del genere “bancarotta”, prima che venga formalmente dichiarata l’avvenuta bancarotta. Di fatto a Potenza davanti al giudice Luigi Barrella l’istanza pre-

sentata negli scorsi mesi dalla procura della Repubblica in questo senso è tutt’ora pendente. Nelle scorse settimane anche da Roma si sono costituiti in relazione ai contributi erogati sulla base della 488/92, la legge sulle agevolazioni e i finanziamenti alle attività produttive nelle aree sottoutilizzate e in particolare nel mezzogiorno. Ma per la decisione serviranno ancora diverse settimane o addirittura dei mesi. Qui c’è poi il grosso dell’inchiesta condotta da due anni a questa parte dai militari delle fiamme gialle che studiando i collegamenti tra una quarantina di società riconducibili ai fratelli hanno ricostruito l’esistenza di una “holding” in capo a tutto. Si tratta di una società di fatto tra gli imprenditori di Muro Lucano, dal momento che sulla carta non risulta, con la sua propria organizzazione e distribuzione delle mansioni. «Un costrutto ridondante», stando ai legali dei Tarricone, dato che di società al vertice dei loro business dove comparivano tutti e cinque ce n’erano già due, entrambe registrate in maniera del tutto legale. Nessun mistero, insomma, tan-

to per capirsi. E nessuno scandalo se Giuseppe interveniva anche negli affari delle società formalmente amministrate dal fratello Carlo, come risulta dalle intercettazioni effettuate negli scorsi mesi dagli agenti della mobile di Potenza a proposito di appalti nelle carceri. Resta quindi da vedere cosa deciderà il giudice del fallimento rispetto all’istanza presentata dai pm non nei confronti delle società che risultano esistenti sulla carta quanto della “holding di fatto”. Anche perché alcune delle società un tempo ricondubili ai fratelli Tarricone negli anni scorsi sono state trasferite in Svizzera con tutti i loro debiti grazie a dei presunti prestanome. E in effetti per un creditore, sia il fisco che l’ultimo dei fornitori, risulta quasi impossibile inseguire quei soldi oltreconfine dove le società sono rimaste sostanzialmente inattive per tutto questo tempo. Davanti al gip Rosa Larocca durante l’interrogatorio di garanzia Vito Tarricone ha ammesso di non aver onorato debiti Iva per 7 milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UN TRIANGOLARE IN ONORE DI ANDREA FORTUNATO

Nuova era per il vino lucano VENOSA - Prevista da una legge regionale nere - dice il neo presidente Paolo Montrone del 2008, l'Enoteca Regionale lucana è final- siamo anche consapevoli che è una impresa esaltante, che avrà ricadute positive non somente in fase di decollo. A fine 2012 è stato approvato dalla Regio- lo sul settore vitivinicolo. Il vino, infatti è un ne l'atto istitutivo, che individua la sede nel ottimo ambasciatore della identità di un terComune di Venosa. Più recentemente è stato ritorio. Con il nostro vino abbiamo la possinominato il presidente. Insediato, infine, il bilità di proiettare la Basilicata a livello nazionale e internazionale. Di Comitato esecutivo che sta prequi la convinzione che riuscidisponendo il relativo proremo ad avere il sostegno di gramma di iniziative. A guidatutti i produttori. Solo un giore l'Enoteca nella delicata fase co di squadra da tutti condividi avvio è stato chiamato Paolo so ci consentirà di tagliare Montrone, da 30 anni nel settotraguardi prestigiosi. Tra le re vitivinicolo, in rappresenprime iniziative che assumetanza dell'Azienda Terre degli remo, quella di contattare le Svevi di Venosa, che appartieAziende che non hanno ancone al Giv, il più grande gruppo ra aderito alla Enoteca». italiano vitivinicolo, che con le In un momento di grande sue aziende in ogni parte d'Itadifficoltà economica può non lia, produce 130 milioni di botessere sufficiente l'impegno tiglie all'anno. dei produttori e delle aziende. Collaborano con Montrone «Ci conforta la consapevoleznel comitato esecutivo: Filomeza che la Regione, socio na Ruppi, vice presidente dell’Enoteca, continuerà a of(azienda D'Angelo-Rionero); frirci un valido sostegno con Francesco Perillo (Cantina Veil suo presidente, convinto asnosa); Francesco Schiuma sertore della validità della (Matera); Vincenzo Petruzzelli strada intrapresa - evidenzia (Vino Cervino-Grottino Roccail presidente Montrone - sennova). Sta quindi per iniziare sibile alla collaborazione anuna fase nuova per il settore viche l'amministrazione comutivinicolo, destinata ad avere nale di Venosa, che ci ha subiricadute positive non solo a li- Paolo Montrone to messo a disposizione alcuvello di produzione e commerne sale del prestigioso castello cializzazione ma anche a livello culturale. Tra i principali compiti dell'Eno- Pirro Del Balzo». Chiediamo al presidente di anticiparci le teca regionale, infatti: valorizzare e promuovere l'immagine dei vini di qualità prodotti direttrici lungo le quali si muoverà il pronel territorio regionale; presentare una sele- gramma in corso di elaborazione: «Opererezione dei vini regionali, in sede che abbia an- mo a livello culturale e a livello imprenditoche adeguati requisiti storici e architettoni- riale - ci risponde Montrone - Vogliamo moci; promuovere la cultura vitivinicola; mi- tivare i produttori a privilegiare la qualità e stiamo studiando percorsi enogastronomici gliorare la qualità dei vini della regione. Ricordiamo che oltre all'Aglianico del in grado di valorizzare i prodotti collegati al Vulture, la Basilicata produce altri tre vini vino». L'inaugurazione ufficiale della Enoteca Doc: il Matera, il Grottino di Roccanova e il Regionale è prevista per fine aprile, inizio Doc Alta Val D'Agri. «Sono consapevole che quella da intra- maggio 2013. prendere è una strada tutta nuova, che può Giuseppe Orlando nascondere difficoltà e imprevisti di ogni ge© RIPRODUZIONE RISERVATA

SI sono ritrovati tutti allo stadio Arechi di Salerno per disputare il triangolare di calcio organizzato dalla “Fondanzione Andrea Fortunato”. Andrea Fortunato, ricordiamo, era una promessa del calcio italiano che militava nella Juventus e che, purtroppo, è morto il 25 aprile del 1995 a seguito di un male incurabile. Ieri sul campo dell’Arechi si sono ritrovate la rappresentativa nazionale Magistrati (foto 1), la rappresentativa nazionale Prefetti (foto 2) e la rappresentativa CampanoLucana degli Operatori del diritto (foto 3). Un triangolare che ha voluto rendere omaggio a un grande campione dello sport ma anche a un ragazzo esempio


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno Lunedì 11 marzo 2013

24 ore in Basilicata

L’appello di don Michele Ciliberti dal pulpito della chiesa di Macchia Romana durante la messa

«Li stanno sfrattando, aiutiamoli»

Lui ha perso il lavoro e hanno due figli. L’unico aiuto: la pensione materna POTENZA - Talvolta fatichiamo a renderci conto di quanta povertà ci sia attorno a noi. E così capita che la domenica, dopo la passeggiata e l’acquisto dei dolcetti, si vada a messa per assistere alla funzione. E lì il disagio che tutti i giorni tante famiglie vivono ci precipita addosso. Così ieri mattina, nella chiesa di rione Macchia Romana, i fedeli che assistevano alla funzione, sono stati chiamati a intervenire POTENZA in prima persona. Perché una Furto al cimitero famiglia AVEVA lasciato la borsa in come tante macchina per andare al cimite- altre in graro civico di Potenza. Al suo ri- vi difficoltorno, però, ha ritrovato tà, rischia un’amara sorpresa: il finestrino addirittura sfondato e la borsa rubata. Un lo sfratto. Un pubmetodo che, purtroppo, i ladri stanno usando sempre più blico appelspesso (tanti casi sono stati se- lo dal pulpignalati al Pantano di Pignola). to, perché ci La donna, per fortuna, ha ritro- si mobiliti vato la borsa poco più in là, get- personaltata per strada. Senza più soldi, mente. Perma almeno - magra consola- ché mettendo tutti zione - con tutti i documenti. qualcosa, si possa aiutare quattro persone a pagare l’affitto. «Purtroppo ne sentiamo sempre tante di queste storie - dice don Michele Ciliberti, il parroco che ha celebrato la messa ieri mattina a Macchia Romana - e questa è una di quelle famiglie in cui il padre ha perso il lavoro». E così, senza stipendio da qualche mese, questa famiglia è sprofondata in un disagio sempre più grave. Padre, madre, due figli adolescenti e l’unica persona che in questo momento li sta aiutando è la nonna dei ragazzi. E’lei che, con la sua pensione non certo miliardaria, sta cercando

La chiesa di Macchia Romana

di reggere tutti. «Ma con i suoi quattro soldi di pensione - dice don Michele - ora davvero non può farcela. Anche perché ha un altro figlio anch’egli senza lavoro. E’ una situazione pesantissima». E per questo il sacerdote, durante la messa, ha chiesto l’aiuto di tutti i fedeli, perché non si lasci sola questa famiglia in difficoltà. Anche se questa, purtroppo, non è l’unica storia. «Ormai si rivolgono a noi di continuo, anche per le bollette. Ma come possiamo far noi a risolvere tutti i problemi?». Impossibile per una piccola parrocchia, che fatica tra l’altro anche a sostenere le spese per mantenere aperta la chiesa, chiedere di far fronte a una situazione di disagio sempre più dilagante. E ancora una volta si sente l’assenza di istituzioni capaci di dar risposte a questi cittadini in difficoltà. La chiesa appare loro come l’unico luogo a cui rivolgersi perfar fronteai problemi.Ed èpositivo che le parrocchie si attivino. Ma resta comunque un vuoto, quello di un Comune o di uno Stato a cui neppure più si rivolgono i cittadini.

Eppure - come abbiamo evidenziato nei mesi scorsi, dopo aver pubblicato la fotodi un anziano checercava cibo nella spazzatura - la situazione è sempre più grave. E ora - a differenza del passato - ci sono anche persone che primanon avevanoproblemi economici e che ora già a metà del mese non hanno più neanche i soldi per comprare il pane. Poi ci sono anche quelli che pur avendo un lavoro non percepiscono lo stipendio da mesi. E così si varcano i portoni delle parrocchie. C’è chi ha in mano le bollette della luce e del gas e chiede al parroco di pagargliele o, magari, di dare loro quegli euro necessari a raggiungere la cifra totale perché non saprebbero dove andare a prenderla. Chi, invece, a metà mese non riesce più a mettere insieme il pranzo con la cena. E basta poco per ritrovarsi fuori casa perché non si è riusciti a pagare l’affitto o il mutuo. Una situazione sempre più seria davanti alla quale, però, spesso si danno le spalle. Finchè non si va a a messa e il parroco di ricorda che la povertà c’è davvero.

Sanità futura ha promosso una campagna

Dieci lucani su 100 soffrono di allergie stagionali POTENZA - Primi caldi di primavera, e primi sintomi dell'allergia di stagione, un vero e proprio "tormento" per almeno 10 lucani su 100 che ne soffrono. La tanto temuta fioritura delle piante che, a seconda delle specie ha inizio già nel mese di marzo, rende la primavera la stagione dei fiori ma anche quella dei raffreddori. Non c'è scampo per le persone vittime di allergie e per questo Sanità Futura ha avviato una campagna di prevenzione, attraverso informazioni diffuse da strutture della sanità privata accreditata dal Servizio sanitario regionale con un ruolo centrale per il presidio specialistico della Polimedica a Melfi. E' questo il periodo - come conferma lo specifico bollettino Arpab dedicato ai pollini - di più alta concentrazione per alcuni tipi di polline. E dal momento che l'interesse del medico allergologo è sempre più rivolto, oltre che alla terapia della pollinosi, alla sua prevenzione, un valido aiuto rappresenta la conoscenza del cosiddetto "calendario pollinico" della zo-

In crescita le allergie stagionali

na in cui si vive, che prevede in anticipo la concentrazione nell'atmosfera di una località del polline dei singoli gruppi allergenici lungo l'arco dell'anno. Tale calendario viene elaborato sulla base dei valori giornalieri di concentrazione registrati con un monitoraggio di vari anni in una stessa stazione, onde poter avere dei valori statistici attendibili. I principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini della Graminacee, che presentano una fioritura da

aprile a giugno, della Parietaria con fioritura da marzo a ottobre. Le Composite, tra cui troviamo l'ambrosia, hanno una fioritura nei mesi successivi, da luglio a settembre; mentre le specie arboree come le Betullacee hanno una pollinazione precoce, nei mesi tra gennaio e maggio. Esistono veri e propri centri informativi sulla “fioritura”; sul territorio regionale si trovano, infatti, centraline Capta-Spore che trasmettono bollettini settimanali delle zone a maggiori rischio allergico.

L’Agape festeggia i 20 anni MELFI - «Venti anni di lavoro silenzioso, essenziale, efficace ed economico. È l'Agape: un acronimo che suscita forti sentimenti come amore, gioia, altruismo, perseveranza ed emozioni». Con queste parole il sindaco di Melfi, Livio Valvano, ha introdotto i lavori del ventennale dell'Agape che si è svolto ieri a Melfi. L’associazione si occupa di sostenere le famiglie che hanno minori affetti da malattie oncologiche. «In quest'ambito come in altri - ha detto Valvano - é forte il debito accumulato dalla pubblica amministrazione nei confronti del cosiddetto "terzo settore". Dobbiamo fare di più. Dobbiamo considerare di più, nelle scelte programmatiche prioritarie, le azioni concrete e possibili per sostenere chi si adopera quotidianamente per fronteggiare sofferenzee disagi.Dobbiamo impegnarci a superare una sorta di miopia collettiva. Oggi ringraziamo l'Agape attraverso il suo presidente Mario Sapio, non solo per quello che ha fatto ma soprattutto per quello che farà, con l'impegno dell'intera comunità a fare cose concrete insieme».

Lo Svimez e i dati sulle donne

Le più competenti ma sempre senza vera occupazione

POTENZA - L’ssociazione per lo sviluppo dell' industria nel Mezzogiorno (Svimez) ha presentato, nei giorni scorsi, un quadro davvero preoccupante per il Sud del Paese. Il tema scottante è quello occupazionale; una piaga per l'Italia, ma soprattutto per le regioni meridionali, sempre più soffocate dalla crisi. Tassi di disoccupazione mai così elevati e crescita rallentata; è stallo nel Mezzogiorno, dove le industrie presenti chiudono i battenti giorno dopo giorno. Ma il mercato del lavoro è ancora più serrato per le giovani donne meridionali. Così il gentil sesso, anziché essere oggetto di politiche di sviluppo, rischia di restare a casa. La Svimez evidenzia, infatti, come nel 2012, al Sud ha lavorato regolarmente meno di una giovane su quattro con un tasso occupazionale pari al 23,6%. In Basilicata lapercentuale è del Lavoratrici 25,4%, mentre la maglia nera spetta alle campane. Donne più svantaggiate dei colleghi uomini, che pur avendo unlivello d'istruzione elevato, non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro. «Le donne meridionali sono state protagoniste di una grande rivoluzione culturale. Nel 2011 le meridionali laureate sono state il 19,9% sul totale della popolazione 30-34 anni, quasi 7 punti in più dei maschi, pur se distante dalla performance del Centro-Nord (27,4%)» - rende noto l'Associazione. Piene di speranze per il futuro, istruite e preparate come i colleghiuomini (se non di più) le donne sono spesso tagliate fuori dal mondo del lavoro. Ancora una disparità di trattamento per quante hanno investito nello studio e, adesso, incontrano maggiori difficoltà nel trovare lavoro, rispetto ai colleghi. Restare a casa con bambini e anziani, a causa del welfare che ostacola la conciliazione con il mondo del lavoro, è questo il rischio per le donne moderne che vivono un mondo antico. In Basilicata gli uomini laureati rappresentano solo il 13% della popolazione, mentre le donne laureate il 21,2% ( i dati si riferiscono a

uomini e donne tra i 30-34 anni); questi alti profili professionali lucani, sembrano essere ancor più bloccati dal modello socio-assistenziale informale dominante, che si regge sulla manodopera femminile. Tale modello tradizionale, ancora in auge anche in Basilicata, aumenta quel gap tra le donne del sud e quelle che vivono in Europa, come dichiarato dal Vice presidente della Svimez, Maria Teresa Salvemini. La stessa ha voluto evidenziare lo spreco di risorse e competenze, utili allo sviluppo del Paese, con il “parcheggio” delle laureate o il loro sottoutilizzo con contratti precari. Donne moderne imprigionate in vecchi modelli sociali, è questa la chiave di lettura dell'inoccupazione femminile che, anche per le lucane, è in netta contraddizione con i progressi in termini di formazione scolastica e universitaria. «Sarebbe opportuno rendere obbligatori e non solo volontari, i congedi di paternità» - spiega la SVIMEZ, sempre al fine di contribuire con un segnale importante all'eliminazione delle disuguaglianze di genere. Infine, il vicepresidente dell'Associazione, ha voluto sottolineare anche la necessità di migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, attualmente inadeguato. E' necessario monitorare, con una maggiore attenzione da parte di Stato e Regioni, i Centri per l'Impiego, l'organizzazione dei servizi di orientamento al lavoro, la formazione professionale continua e la creazione di servizi socialmente utili. Il Mezzogiorno ela Basilicata non possono lasciarsi sfuggire risorse importanti per lo sviluppo del territorio, conferendo sempre più spazio a quella convinzione che vede, spesso, il sud inadeguato alla crescita professionale dei giovani. Ai tanti in cerca d'occupazione, anche la nostra regione sembra quasi dire, soprattutto alle donne, «fuggite al nord o meglio all'estero, perché qui non c'è posto per voi». Antonella Rosa


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

IV I BASILICATA PRIMO PIANO

Sabato 9 marzo 2013

EMIGRAZIONE

«AMBASCIATORI» Le associazioni dei lucani all’estero non solo a rinsaldare le radici CONVENTION A RIFREDDO DI PIGNOLA impegnate ma a far conoscere la Basilicata nel mondo

FONDI E VOLONTARI Nell’era della «spending review» si riduce il contributo alle associazioni che si fondano essenzialmente sul volontariato PARAGUAY

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CARMEN MATERI

Ogni ritorno nella terra di origine è occasione per tramandare ai propri nipoti conoscenze ed esperienze

GERMANIA

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ANNA PICARDI

Siamo orgogliosi di essere lucani, di rappresentare il senso della famiglia che nei Paesi in cui viviamo è in crisi

ASSEMBLEA Il tavolo delle autorità durante la riunione di ieri mattina. La commissione è presieduta da Luigi Scaglione

L’«altra» Basilicata è tornata a casa

PANAMA

Assemblea annuale dei lucani all’estero. Radici e ricordi LORENZA COLICIGNO l Piena consonanza in questa prima giornata tra la regione Basilicata, Commissione regionale Lucani all’estero, e i presidenti delle Associazioni dei Lucani nel mondo, riuniti nell’assemblea annuale nel salone del Giubileo, a Rifreddo. La relazione di Luigi Scaglione, presidente della Commissione, delegato dal nuovo Presidente del Consiglio, Vincenzo Santochirico, ha toccato i punti che più stanno a cuore ai rappresentanti delle Associazioni dei Lucani all’estero, come salvaguardare un patrimonio di relazioni e scambi culturali, che, oltre a consolidare l’identità dei lucani emigrati, ha l’obiettivo di far conoscere la Basilicata nel mondo e avviare flussi di visitatori, in grado di rafforzare il sistema turistico di una regione che su questo settore vuol fondare gran parte del suo sviluppo. Il timore dei

Lucani all’estero è che la spending review, insieme alle dure critiche che vengono mosse alle Regioni per presunti o reali sprechi, ad esempio il caso Lazio, possa mettere in crisi un sistema di collaborazione che si fonda sostanzialmente sul volontariato dei tanti lucani nel mondo. «È un sistema di valori quello di cui siamo protagonisti e testimoni, - ha detto Anna Picardi siamo orgogliosi di essere lucani, di rappresentare il senso della famiglia che nei Paesi in cui viviamo è in crisi, e l’immagine della donna lucana, forte e determinata, che tanto ha contato nelle difficoltà dell’emigrazione, con il rispetto di sé e il rispetto degli altri». Non è retorica, si coglie nei rappresentanti un sentimen-

to forte della propria terra d’origine, la volontà di conoscerla meglio e di farla conoscere, insomma la volontà di conservare un legame, non solo in senso affettivo, bensì anche nella prospettiva di uno sviluppo culturale e di opportunità economiche reciproche. «Abbiamo scelto come titolo di questa assemblea: «La nostra Basilicata costruiamola ha detto Luigi Scaglione - perché si tratta di immaginare, progettare, realizzare, un nuovo sistema di relazioni tra i lucani vicini e lontani, adeguato ai tempi, legato alle opportunità da cogliere e con uno sguardo sempre più ampio, proprio come i tempi ci impongono. Il primo obiettivo è rimodulare la legge regionale istitutiva della Commis-

GLI OBIETTIVI

Salvaguardare un patrimonio di relazioni e scambi culturali

PERSONAGGI TRE LUCANE CHE VIVONO FUORI DALLA BASILICATA. ESPERIENZE, SUCCESSI E VOGLIA DI... BASILICATA

Tre storie di donne all’estero «La famiglia è il primo pensiero» l Carmen Materi è presidente dell’Associazione lucani all’estero del Paraguay, che ha 350 iscritti e una sede propria ad Assuncion. Fa parte della terza generazione di lucani paraguaiani, ricorda il bisnonno, nato a Irsina, e la bisnonna originaria di Potenza. Il marito è di origini tedesche, ha 4 figli e 10 nipoti. È stato sempre per lei motivo di inquietudine non conoscere a fondo la Basilicata, il suo dialetto e le sue tradizioni, ogni ritorno nella terra di origine è per lei occasione per assorbire nuove esperienze e conoscenze da conservare con amore nella memoria e trasmettere ai suoi nipoti. È al suo sesto viaggio in Basilicata. Pochi i lucani di prima generazione, provenienti da Tito, Picerno e Palazzo San Gervasio. Materi ricorda il 2° forum delle donne lucane, con la partecipazione di Antonietta Botta, Presidente regionale Pari Opportunità, che ha reso possibile un confronto sulla condizione della donna nel mondo, in effetti in Paraguay la conquista dei

diritti delle donne è fatto abbastanza recente. Anna Picardi, presidente della Federazione delle Associazioni dei Lucani in Germania, è originaria di Accettura, ha raggiunto i genitori in Germania all’età di 18 anni, è tornata poi in Italia, dove si è laureata in Lingue in lingue nel 1967, per poi tornare a lavorare definitivamente in Germania come insegnante di Italiano. Si è sempre interessata delle problematiche dell’inserimento dei ragazzi italiani, nella scuola tedesca. In genere frequentano le classi differenziali, per problemi di inserimento, il problema non è linguistico, bensì socio-culturale. «I lucani e i sardi – ha detto - si inseriscono più facilmente nelle classi normali, per il carattere umile e riservato, acquisito nella famiglia, che mantiene un forte ruolo educativo, il che facilita le relazioni interpersonali, piuttosto difficili in un Paese la cui gente ha un carattere molto freddo, in contrasto con quello estroverso degli

Italiani». Le donne tedesche hanno certo più diritti delle donne italiane, ma le lucane si fanno forti di quel matriarcato latente che fa di loro il punto di forza delle famiglie, soprattutto nel superare le difficoltà determinate dall’emigrazione. Vincenzina Mellillo è la presidente dell’Associazione dei Lucani di Panama, che ha 500 iscritti. Emigrata di prima generazione, insieme ai genitori e ai suoi tre fratelli, intorno agli anni '50, è originaria di Moliterno, dove conserva la casa di famiglia. Ricorda con commozione il viaggio dell’anno scorso per festeggiare uno zio centenario, che oggi non c'è più, ma il ritorno continua ad essere sempre denso di tante emozioni, riprendere contatto con il dialetto, che parla in famiglia, rivedere i paesaggi lucani, così diversi di quelli della nuova patria. Melillo è impegnata , insieme al fratello medico ginecologo, soprattutto nella campagna di distribuzione del vaccino contro il pa[l.col.] pilloma virus.

EVENTO Alcuni dei partecipanti all’assemblea annuale delle associazioni dei lucani all’estero

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VINCENZINA MELILLO

Suscita tanta emozione il ritorno. Riprendo contatti con il dialetto e con paesaggi così diversi da dove ora vivo

sione, con la semplificazione dei processi di rappresentanza e di rappresentatività. Occorre guardare all’emigrazione, anche tenendo conto dei nuovi flussi migratori, ad esempio nei paesi balcanici e nel nord Europa. Occorre, insomma, - ha proseguito Scaglione - partire da una rilettura complessiva del profilo dei lucani all’estero, da un censimento dell’emigrazione, riprendendo anche l’iniziativa della Giornata lucana dell’emigrante, valorizzando il ruolo dei giovani, cui può essere di grande vantaggio conoscere altre realtà, come occasione di nuove opportunità di lavoro». Le risorse di cui la Regione Basilicata dispone sono poche, occorre razionalizzarne l’utilizzo, valorizzando la rete degli

Sportelli Basilicata, rafforzando le sinergie istituzionali, favorendo l’ospitalità di studenti di origine lucana, perfezionando il sistema di comunicazione e informazione delle reti di associazioni. È questo il parere del presidente del Consiglio regionale, Santochirico. Sono stati ricordati, con un minuto di silenzio, Reinaldo Gargano, già Ministro degli Affari Esteri uruguayano, decorato del titolo di Lucano Insigne, originario di Marsico Nuovo e di Tito, e il vice presidente del Consiglio regionale, Romeo Sarra, stroncato immaturamente da un infarto, proprio poche ore dopo aver guidato la Commissione che oggi pomeriggio assegnerà i Premi e le Onorificenze agli insigniti lucani.

SENTIMENTI

Nei rappresentanti delle associazione si coglie l’attaccamento alle origini

Le associazioni Un «mosaico» Ad oggi sono 15 le Federazioni e 132 le Associazioni distribuite sui territori tradizionali dell’emigrazione lucana: in Italia, vi sono una Federazione e 28 Associazioni; in Argentina: 1 Federazione; 36 Associazioni; in Australia: 1 federazione; 5 Associazioni; in Belgio: 1 Federazione; 2 Associazioni; in Brasile: 1 federazione; 7 Associazioni; in Canada: 1 Federazione; 6 Associazioni; in Cile: 1 federazione; 3 Associazioni; in Colombia: 1 Federazione; 5 Associazioni; in Ecuador: 1 Associazione; in Germania: 1 Federazione; 6 Associazioni; in Gran Bretagna: 1 Federazione; 2 Associazioni; in Lussemburgo: 1 Federazione; 2 Associazioni; in Panama: 1 Associazione; in Paraguay: 1 Associazione; in Perù: 1 Associazione; negli USA: 1 federazione; 3 Associazioni; in Sud Africa: 1 Associazione; in Svizzera: 1 Federazione; 16 Associazioni; in Uruguay: 1 Federazione; 4 Associazioni; in Venezuela: 1 Federazione; 2 Associazioni. Il contributo alle Associazioni è di circa 75mila euro.


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