Rifiuti da Potenza al Materano: ma arriva subito il no MARIA TERESA LABANCA, ROBERTO D’ALESSANDRO a pagina 16
Vito Di Trani
Venerdì 2 dicembre 2011 www.ilquotidianodellabasilicata.it
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Pignorate le royalties Persi 16 milioni di euro
Direttamente presso l’Eni
Cosa è successo La Regione Basilicata soccombe in un contenzioso per un vecchio appalto per la sistemazione delle infrastrutture nel Basso Basento L’impresa che ha incassato E’ la Icla, società storicamente riconducibile a Cirino Pomicino, regina dei lavori pubblici lucani soprattutto nel dopo-terremoto
Soldi sottratti all’ambiente L’atto di pignoramento “notificato alla fonte”: trattenuta la somma destinata al monitoraggio ambientale e allo sviluppo sostenibile Le sviste di via Anzio La Regione non nomina il suo arbitro e cerca di ricusare il collegio a tre Smentita deve arrendersi alle pretese della ditta al centro di diverse inchieste
LEO AMATO alle pagine 6 e 7 11202
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022007
•Da Matera a Latronico: cabaret a tavola •Fa tendenza: il Sanbìa nei Sassi
Domenica baby Nabucco in scena al teatro Duni
da pagina 47 a pagina 52
GEOGASTOCK Confindustria alla carica «La Regione prenda posizione e rispetti i tempi delle imprese»
MATERA Consorzio industriale Come superare la legge regionale Domani se ne parla QUARTO a pagina 29
POTENZA Via Pretoria senza le auto e le proteste dei commercianti Ecco in altre città come funziona a pagina 17
LORUSSO a pagina 20
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Ordinanza della Regione: si scarica a Salandra e a Pisticci. Quest’ultima sbarra la strada: ce ne andiamo con la Puglia
Brevi
Mosca fornì missili alla Siria MOSCA – Malgrado la sanguinosa repressione della rivolta in Siria la Russia ha fornito al regime di Bashr el Assad due sistemi anti nave «Bastion», dotati ciascuno di 36 missili di crociera supersonici Yakhont, in grado di affondare qualsiasi nave si avvicinasse alle coste siriane. L’accordo è stato firmato nel 2007 e non è chiaro quando la consegna degli ordigni sia stata effettuata.
Usa, nuovo dialogo con la Birmania BANGKOK – Gli Stati Uniti sono pronti ad aprire «una nuova era» nei rapporti con la dirigenza della Birmania e saranno «sempre a fianco» di Aung San Suu Kyi. Il segretario di Stato Hillary Clinton, da ieri in visita in Birmania, ha annunciato che gli Usa non si opporranno più alla cooperazione della Birmania con il Fondo monetario internazionale, nè ai programmi dell’Onu in materia di salute e microcredito.
Pakistan, attentato in uffici del governo PESHAWAR – Ha provocato il crollo di un muro un attentato dinamitardo contro un edificio che ospita uffici governativi a Peshawar, capitale della provincia nord-occidentale pakistana del Khyber-Pakhtunkhwa, già North-West Frontier: l’esplosione è stata tanto potente da essere udita fino fuori città, ma al momento non si ha notizia di vittime.
Burundi, uccisi per vendetta BUJUMBURA - Francesco Bazzani e suor Lucrezia Manic, il volontario italiano e la religiosa delle Ancelle della Carità, uccisi in Burundi domenica scorsa, sarebbero stati vittime di una vendetta orchestrata dallo stesso personale locale dell'ospedale in cui prestavano servizio. Il motivo risiederebbe nel malcontento che sarebbe nato tra lo staff locale della struttura che, per rabbia ingiustificata, avrebbe deciso di colpire direttamente i simboli dell'ospedale.
Venerdì 2 dicembre 2011
Secondo l’emittente Al Arabiya avrebbe condotto la Cia al nascondiglio dello sceicco
Fu al Zawahri a tradire Bin Laden SAREBBE stato Ayman al Zawahri, attuale numero uno di Al Qaida, a tradire Osama Bin Laden ad Abbottabad inviando per ben due volte nel nascondiglio pachistano dello “sceicco del terrore” un individuo che era notoriamente seguito dalla Cia e permettendo così agli americani di scoprire il rifugio. È l'emittente araba Al Arabiya a riaprire il caso sulla morte di bin Laden, ucciso a maggio in un blitz dei Navy Seal americani. Il j'accuse è contenuto in un documentario sulla “Battaglia per la leadership di Al Qaida” realizzatodalla stessaemittente.Nel filmatosi
sottolinea che ogni volta che Zawahri è salito nella scala gerarchica dell’organizzazione, «uno dei suoi rivali‚ stato ucciso. È accaduto almeno cinque volte». Il filmato analizza lo scontro interno all’organizzazione per decidere chi dovesse succedere a Bin Laden: ci sono voluti oltre 40 giorni prima che la Direzione generale di Al Qaida indicasse nell’egiziano il successore dello sceicco del terrore. Non è la prima volta che si punta l’indice contro la "fazione egiziana": la stampa saudita ha scritto che «il corriere che gli americani seguivano era
Rapito cooperante americano
pachistano e lavorava in realtà per Zawahri. Gli egiziani di Al Qaida, che guidano di fatto la rete terroristica, hanno tentato dall’inizio della malattia di Bin Laden, nel 2004, di prendere il controllo dell’organizzazione». Secondo queste fonti, sarebbero stati «gli egiziani di Al Qaida» a convincere Osama Bin Laden a spostarsi dalle zone tribali del Pakistan ad Abbottabad. Il corriere che ha fatto scoprire il covo è Abu Ahmed Al Kuwaiti: seguendo lui la Cia è arrivata fino ad Abbottabad. In una giornata di luglio del 2010, secondo leversioni “ufficiali”,Ahmed fu visto al volante di una jeep Suzuki bianca. L’auto fu pedinata per oltre un mese, portando gli agenti Usa al rifugio di Osama.
Ayman al Zawahri
Intanto al Zawahir ha annunciato che un cooperante statunitense in Pakistan, Warrein Weinstein, è stato rapito. In cambio della sua liberazione chiede il rilascio di prigionieri degli americani e lo stop dei raid aerei in Afghanistan e Pakistan.
Dopo l’attacco all’ambasciata britannica si pensa anche all’embargo petrolifero
Iran, Ue rafforza sanzioni Terzi richiama gli ambasciatori. Sul petrolio «valutazione attenta» BRUXELLES – L'Italia ha richiamato per consultazioni l’ambasciatore a Teheran, Alberto Bradanini, dopo l'attacco di martedì scorso contro l’ambasciata britannica che i ministri degli esteri della Ue hanno ieri duramente condannato, definendolo un attacco «contro tutta la Ue» e minacciando «misure appropriate». I capi delle diplomazie dei 27 hanno anche deciso di rafforzare le sanzioni già esistenti contro il programma nucleare iraniano, aggiungendo 180 nomi alla lista di chi ha i visti bloccati e beni congelati, e di considerare un nuovo pacchetto di misure da approvare entro gennaio per colpire il settore energetico, finanziario e dei trasporti. Contro il petrolio iraniano, un gruppo di studio esaminerà la possibilità di imporre restrizioni graduali delle importazioni e degli investimenti, ma non un embargo totale: la Grecia si oppone ed altri paesi hanno perplessità. Il passo diplomatico dell’Italia è stato annunciato a Bruxelles dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi. «Abbiamo deciso di richiamare per consultazioni il nostro ambasciatore a Teheran per un approfondimento doveroso della situazione, il tutto in stretto contatto con altri partner europei», ha detto il neo titolare della Farnesina, al suo primo appuntamento in sede europea. «Abbiamo lanciato all’Iran un segnale chiaro e condiviso», ha commentato Terzi. La decisione dell’Italia, che ieri in mattinata aveva convocato anche
l’incaricato d’affari iraniano a Roma, segue passi analoghi annunciati da Berlino, Parigi e L’Aja. «C'è piena solidarietà verso la Gran Bretagna», ha detto l’alto rappresentante della politica estera della Ue Catherine Ashton. Più complicato il dibattito sulle nuove sanzioni economiche, considerate anche dagli Usa lo strumento migliore per aumentare la pressione sull'Iran e indurlo ad abbandonare ogni programma atomico. Gli Usa – ha affermato il sottosegretario di Stato Windy Sherman – auspicano misure che comprendano l’imposizione di sanzioni alla banca centrale iraniana. Arrivando in consiglio, il ministro degli esteri britannico William Hague ha
auspicato un «isolamento» del regime iraniano, anche attraverso la leva dell’embargo petrolifero. «Ma su questa questione ci sono punti di vista diversi», ha riferito Hague. Oltre a Londra, sono Parigi e Berlino a spingere per colpire l’oro nero iraniano. «Si tratta di prosciugare le fonti di finanziamento dell’Iran», ha detto il ministro tedesco degli esteri Guido Westerwelle. L’Italia è favorevole a considerare azioni nel settore dell’energia, ma giudica prematuro ogni dibattito sull'embargo petrolifero. Terzi ha assicurato che l’Italia valuterà «con grande attenzione l’impatto» di ogni nuova misura sull'economia italiana. « Marisa Ostolani
I ministri tedesco e italiano, Westerwelle e Terzi, a Bruxelles
Il nuovo premier porta il Paese fuori da una crisi record lunga 535 giorni
Origini italiane e gay, Di Rupo guiderà il Belgio BRUXELLES – Primo italo-belga ad occupare la poltrona politica più importante del Paese, primo premier socialista e vallone dal 1974, primo leader politico dichiaratamente omosessuale a prendere la guida di un governo europeo: Elio Di Rupo, ormai a un passo dal dare al Belgio un nuovo esecutivo dopo una crisi durata 535 giorni (il record mondiale), si presenta come l’uomo dei primati. Tra i quali può inserire anche quello di essere riuscito a mettere d’accordo ben sei partiti – in rappresentanza delle due anime del Paese, quella francofona e quella fiamminga – con una trattativa durata, tra alti e bassi, mesi e mesi. Ieri Di Rupo, 60 anni compiuti il 18 luglio scorso, ha presentato al re il testo dell’accordo rag-
giunto mercoledì sera con i partiti della nuova coalizione di governo, poi si è nuovamente seduto al tavolo con i rappresentanti degli stessi partiti per un’ultima limatura del documento che, in oltre 180 pagine, traccia in maniera molto dettagliata il programma del nuovo esecutivo. Se tutto andrà come previsto –ancora manca la lista dei ministri ma dopo tanta fatica pochi temono sorprese dell’ultima ora – nel weekend ogni partito della coalizione dovrà metabolizzare e fare suo il programma di governo. Che all’inizio della prossima settimana, al più tardi mercoledì 7 dicembre, dovrebbe diventare pienamente operativo. E così Di Rupo, conosciuto anche per l’abitudine di indossare sempre il papil-
lon, potrà insediarsi al numero 16 di Rue de la Loi, sede del premier, a poche centinaia di metri dalla sede del Consiglio europeo, dove giovedì prossimo parteciperà al suo primo summit Ue in un momento particolarmente difficile per la vita dell’Unione, ma anche per quella del Paese, recentemente “degradato” dalle agenzie di rating. Per questo italo-belga – figlio di genitori abruzzesi – sarà il coronamento di un sogno. A rovinargli la festa ci proveranno gli indipendentisti fiamminghi rimasti fuori dalla compagine di governo che lo accusano di non parlare sufficientemente bene la loro lingua. Ma lui replica: «Mi applicherò e migliorerò». Enrico Tibuzzi
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2 In Italia e nel Mondo
Brusciano, il fidanzatino la consegna al branco Violenza e minacce a una minorenne da quattro adolescenti tra cui il suo ragazzo
Una vittima di violenza
NAPOLI –Quattro minorenni tra i 14 e i 17 anni sono stati arrestati nel Napoletano per violenza sessuale di gruppo aggravata. Il fatto è accaduto a Brusciano. La vittima, minorenne, la sera del 16 novembre era con il suo ragazzo, che l’ha portata nella stazione circumvesuviana di Castello di Cisterna. Ad attenderli tre ragazzi: il gruppo l’ha costretta ad avere rapporti carnali a turno. I quattro l’hanno minacciata, comunicando che l'avrebbero rivista l’indomani con lo stesso intento e di averla filmata con i telefonini.
Scattone rinuncia alla cattedra nel liceo di Marta ROMA – «Giovanni Scattone ha deciso di rinunciare a insegnare perchè non ha più la serenità per farlo in quel liceo (il Cavour dove aveva studiato Marta Russo, ndr). Ma ci aspettiamo che giunga al più presto un provvedimento di nuova assegnazione da parte del ministero, sempre che ci siano posti a disposizione. L’anno scolastico è ormai cominciato e a Scattone non rimane che sperare». L’avvocato Giancarlo Viglione spiega così il punto di vista di Scattone, che si è dimesso dopo le polemiche di questi giorni.
Lunedì libera Erika De Nardo nel suo futuro il volontariato Durante i dieci anni di detenzione si è prima diplomata e poi laureata
Erika De Nardo
ALESSANDRIA – Si avvicina la libertà per Erika De Nardo, la ragazza di Novi Ligure che il 21 febbraio 2001 insieme all’allora fidanzatino Omar Favaro, uccise la madre e il fratellino. Il 5 dicembre Erika potrà lasciare la comunità Exodus nel Bresciano. Condannata per duplice omicidio volontario aggravato, ha scontato la pena nel carcere minorile di Milano e poi in quello di Verziano. Ventisettenne, Erika si è prima diplomata e poi laureata in filosofia.Adessoè probabilechecollabori con la comunità di don Mazzi come volontaria.
New York. Ad accoltellare Rita Morelli è stato un senegalese, suo ex amante
Guardie e bandito feriti in assalti a portavalori DUE assalti a portavalori in Sardegna e Puglia hanno provocato feriti. Ieri mattina sullastrada statale131 DcnNuoro-Olbia i banditi hanno tentato di bloccare un mezzo blindato che trasportava il denaro alle banche, ostruendo la carreggiata. Ma ilblindato non si è fermato, travolgendo il furgone. Feriti un vigilante e un bandito. Il malvivente, abbandonato dal resto della banda, è stato soccorso e arrestato. Nel Barese, sulla strada Bitritto-Adelfia-Loseto, i banditi hanno sparato controun blindato, ferendo due guardie giurate.
Riunione Pdl-Lega
Cda Rai saltano le nomine L’uomo ha tentato il suicidio. Dice di essere posseduto dagli spiriti ed è bufera
Italiana uccisa, il killer confessa
NEW YORK – E' stato arrestato e ha confessato l'assassino di Rita Morelli, la studentessa italiana uccisa il 23 novembre a Harlem, a New York. La polizia ha prelevato dalla sua abitazione nel Bronx Bakary Camara, un immigrato dal Gambia di quarantun anni, che all’arrivo degli agenti si è chiuso a chiave e ha tentato il suicidio accoltellandosi all’addome, ha riferito il Daily News. L’uomo è stato incriminato per omicidio di secondo grado, cioè volontario ma senza premeditazione. A incastrare l’omicida è stato il raffronto con la voce dal forte accento straniero che aveva avvertito la polizia dell’omicidio da un telefono pubblico. Gli agenti avevano chiamato una serie di numeri trovati sul cellulare della vittima e, quando ha risposto Camara, lo hanno riconosciuto dal tono e dall’accento. La polizia ha dapprima tentato invano di attirare il sospetto in commissariato con la scusa che doveva ritirare alcuni beni di sua proprietà, poi gli agenti sono andati ad arrestarlo a casa, a tre isolati dall’abitazione della 102ma strada in cui è stata ritrovata strangolata e accoltellata Rita Morelli. «Ha fatto ammissioni sull'omicidio», ha riferito una fonte della polizia citata dal sito DailyNews.Com. Non è ancora chiaro quale possa esser stato il movente. Il cadavere era stato scoperto dal fidanzato della 36enne abruzzese nell’appartamento che i due condividevano dal 2005. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione, Camara ha ammesso l’omicidio e si è accoltellato al petto. Trasportato in ospedale, è in condizioni stabili.
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Rita Morelli e l’abitazione dell’omicida
A casa la polizia ha trovato una lettera di tre pagine che conteneva in pratica una confessione. L’uomo ha dichiarato di essere posseduto dagli spiriti e ha anche ammesso di aver avuto una relazione con la Morelli, ma da tempo non erano più insieme. Dalle indagini sul suo passato, è emerso che Camara aveva trascorso diversi anni in carcere in patria in Senegal per una rapina e che nel suo passato ci sono problemi di natura mentale. I funerali di Rita Morelli, che viveva da cinque anni nella Grande Mela dove faceva la cameriera e studiava per un Master al College Hunter, si svolgeranno sabato a Spoltore, il paese della provincia di Pescara di cui era originaria.
estrazione del 1 dicembre 2011
84 59 43 14 26 55 30 75 30 15 12
60 38 15 7 59 5 23 31 53 89 53
86 69 65 2 60 54 85 23 47 57 55
61 65 58 83 27 3 59 20 44 1 36
45 63 60 17 49 44 74 15 3 13 19
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
5 - 7 - 14 - 15 - 23 - 26 - 30 - 31 - 38 - 43 53 - 55 - 59 - 60 - 65 - 69 - 75 - 84 - 86 - 89
ilSuperEnalotto
Conc. n° 144
Montepremi 2.487.514,35 euro
jolly
4 - 10 - 29 - 41 - 54 - 74
14
punti 6 jackpot 37.756.317,36 punti 4 242,60 13,68 punti 5+1 punti 3 punti 5 26.651,94 Num. Superstar 25
Rifiuti a Napoli, per Clini occorre l’esercito ma de Magistris risponde: «Servono soldi» NAPOLI – Tesi e posizioni diverse sull'opportunità di inviare l’esercitoa Napoliperoccuparsi dirifiuti. Da un lato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, da Trieste, rilancia la possibilità di ricorrere al contributo dei soldati, sottolineando che quella dei rifiuti a Napoli «non è una faccenda di organizzazione della raccolta, ma una questione di ordine pubblico» e, in quanto tale, va risolta «con le forze dell’ordine ed eventualmente con l’esercito». Il ministro della Difesa,
Giampaolo Di Paola, sottolinea che occuparsi di rifiuti «non è nostro compito». Da Napoli, il sindaco Luigi deMagistris, invece,risponde che i soldati non servono, così come non sono necessari termovalorizzatori. «I commissariamenti non hanno portato a nulla di buono e l’esercito non serve – sostiene – abbiamo bisogno di aiuto dal Governo, chiediamo ciò che ci spetta: soldi per la differenziata, per l’impiantistica adeguata e per la sfida della rivoluzione ambientale».
ROMA –Saltano le nomine nel cda Rai ed è bufera. I consiglieri delcentrodestra chiedonoil rinvio del pacchetto con due direzioni e una vicedirezione presentato dal dg Lorenza Lei, facendo infuriare Paolo Garimberti. «Basta giochini politici. O dimostriamo di saper prendere decisioni o andiamo a casa», tuona il presidente. Un clima infuocato a pochi giorni dalla decisione sul rinvio a giudizio per peculato per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, che mercoledì sera ha visto il suo notiziario raccogliere nuovamente meno ascolti del Tg5. All’ordine del giorno del giorno del cda, oltre ai palinsesti invernali, che sono stati approvati, figurava un pacchetto di nomine indicate dal direttore generale: Carlo Nardello allo Sviluppo strategico, Valerio Fiorespino alle Risorse tv e Giancarlo Biacca alla vicedirezione Abbonamenti. Dal centrodestra è arrivata la richiesta di rinvio e la tensione è salita alle stelle, dopo la notizia di un incontro tra i cinque consiglieri della vecchia maggioranza e tre esponenti di spicco di Pdl e Lega Nord: Paolo Romani, Maurizio Gasparri e Roberto Maroni. A Viale Mazzini, in ambienti del centrosinistra, lo stop viene letto come «un avvertimento»aldg, chiamatoadecidere sulla sospensione di Minzolini il 6 dicembre in caso di rinvio a giudizio per peculato. Garimberti in proposito si dice inoltre «pronto a convocare d’urgenza un cda per discutere del caso Minzolini». Michele Cassano
Parolacce come analgesici A Cuba si investe sugli scorpioni ma solo se usate poco per nuove cure contro il cancro LONDRA – Le parolacce possono essere formule magiche. Almeno contro il dolore. Lo dimostra una ricerca della Keele’s School of Psychology britannica secondo cui le imprecazioni abbassano sensibilmente la soglia del dolore. Ma solo se non si è abitati ad usarle sempre: in quel caso, perdono il loro effetto magico ed il dolore si fa sentire del tutto. Richard Stephens, il ricercatore che ha condotto lo studio, ha chiesto ad alcuni volontari di mettere le mani in un secchio di acqua ghiacciata. Quelli abituati ad imprecare solo qualche volta al giorno potevano resistere, grazie ad un profuso utilizzo di parolacce, per molto tempo in più rispetto a chiaveva confessatodi impre-
care per almeno 60 volte ogni giorno. Per questi ultimi, usare o meno le parolacce non ha fatto alcuna differenza. Il meccanismo, sostiene Stephens, è semplice: la parolaccia stimola un responso emotivo che a sua volta provoca una “analgesia indotta da stress”, insieme ad un aumento dell’adrenalina.
L'AVANA – Quattro progetti di ricerca cubani per identificare nuove cure per i tumori hanno al loro centro una tossina rintracciabile solo nello scorpione blu (Rophalorus Junceus). Si tratta di un investimento totale di 23 milioni di pesos cubani (pari a circa un milione di dollari). Dato che sta crescendo in maniera esponenziale la domanda di scorpioni blu sull'Isla Bonita è stato sviluppato un network di allevatori, proprio per moltiplicarne le colonie. Fin dal 2010 alcune istituzioni scientifiche cubane di fama nazionale ed internazionale si sono messe insieme per un progetto di ricerca denominata “Escozul”. Il progetto ha
l’obiettivo di dimostrare le proprietà terapeutiche del veleno dello scorpione blu, già sperimentato per oltre un decennio. Secondo gli specialisti, la tossina dello scorpione blu ha un effetto immuno-regolatore, che riduce l’infiammazione e il dolore provocato dalle cellule cancerose.
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In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Il fatto del giorno: Crisi economica: le misure del governo e dell’Unione europea L’emergenza e il rispetto della Carta
Ora è necessario I tanti “no” tedeschi usare i soldi per crescere tra miopia e gioco al rialzo
dal commento di Ugo De Siervo
dal commento di Paolo Leon
dal commento di Giorgio Ferrari
La formazione del Governo presieduto da Monti e la larghissima fiducia che ha conseguito in Parlamento hanno suscitato un dibattito sulle caratteristiche costituzionali di ciò che è avvenuto. Dal punto di vista del nostro sistema costituzionale non è mutato nulla di sostanziale: siamo dinanzi ad un Governo di tipo parlamentare, che ha conseguito una ampia fiducia dalle due Camere e che è sorto dopo le dimissioni volontarie del precedente Governo, evidentemente consapevole di essere inadeguato dinanzi alle dure prove che attendono il nostro Paese, anche in relazione ai confronti che si svolgono a livello europeo. [...].
L’Ecofin si occupa di una cosa interessante, ma forse inutile, e di un’altra solamente imbarazzante. Quella imbarazzante riguarda il raccordo tra i 17 paesi dell’Euro e i 27 dell’Unione; un raccordo ora indefinibile perché è ancora oscuro quel che deve succedere all’Euro. La cosa interessante riguarda invece la ricapitalizzazione delle banche, argomento importantissimo, perché senza un aumento del capitale delle banche europee, i loro prestiti diminuiscono e si profila una crisi di offerta, con le imprese che chiudono per mancanza di credito di esercizio. Proprio mentre l’Ecofin lavora, però, le grandi banche centrali (Usa, Bce, Giappone, Gran Bretagna, Canada e Svizzera, per non parlare della Cina) [...].
«Angela Merkel ci sta facendo correre verso la catastrofe». Non è un banchiere preoccupato né un disincantato funzionario europeo e nemmeno un euroscettico di professione ad aver pronunciato queste parole, bensì il presidente francese Nicolas Sarkozy a conclusione del vertice trilaterale fra Francia, Germania e Italia che si è svolto la settimana scorsa a Strasburgo e che Le Canard Enchainé ha maliziosamente reso pubbliche. Ma non occorreva il foglio satirico francese per rendersi conto della pericolosa e per certi versi inspiegabile deriva che la cancelliera Merkel ha imboccato. I suoi 'nein' ripetuti come mantra risuonano cupi come epicedi nei corridoi dell’Eurozona, la loro eco martellante prende alla gola [...].
La migliore di oggi
L’allarme di Passera
Ciò che conta è la qualità
dall’articolo di D. Ferrara
editoriale di Alesina e Giavazzi
"Siamo in un momento molto difficile, stiamo sicuramente rischiando di rientrare in recessione e, di nuovo, come tre anni fa per cause non nostre". La prima uscita pubblica del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera inizia con parole non proprio ottimistiche. Ragioni esterne della crisi Parlando agli stati generali di Confcommercio, Passera ha precisato che le ragioni della crisi sono "esterne" e vanno ricercate nella "cattiva gestione di altri Paesi e di organismi". Per risolverla, "dobbiamo fare di tutto [...].
Gli interventi di politica economica che il governo annuncerà lunedì sono cruciali per l'Italia e per il futuro dell'euro. Non è un'esagerazione dire che il mondo intero ci sta guardando con apprensione. Queste misure, tuttavia, produrranno effetti molto diversi fra loro a seconda di come saranno congegnate. Potrebbero essere deflattive, cioè accelerare la caduta dei consumi e degli investimenti, e spingere l'Italia in recessione. Se così fosse gli spread , anziché ridursi, aumenterebbero, creando un circolo vizioso. Oppure potrebbero segnare una svolta, comunicare agli investitori e al mondo intero che l'Italia ha capito
Nove giorni di tempo dall’articolo di Paolo Iorio
l'origine dei suoi mali, che è disposta a lavorare di più, a pagare le imposte con più equità, a evitare l'assistenzialismo riducendo la spesa pubblica. È vero che le politiche per la crescita hanno bisogno di tempo per produrre effetti concreti, ma gli investitori guardano lontano: l'annuncio credibile di riforme incisive potrebbe avere effetti immediati sugli spread e quindi sul costo del debito pubblico e sulla disponibilità dicreditoper leaziende.Èaccaduto in molti Paesi. Ma come fare? Innanzitutto bisogna smetterla di pensare solo alla cifra finale: una manovra di 20 miliardi sì, di 15 o 25 no! La composizione della manovra sarà molto più importante del saldo finale. [...].
Berlino salverà l’Europa?
Giannelli sul Corriere
Pensioni, cinque condizioni per una riforma
dal commento di Barbara Spinelli
dal commento di Walter Passerini
Da quando s'è inasprito l'attacco alla zona euro, il sociologo Ulrich Beck accusa la Germania di un peccato grave: l'euronazionalismo. Dimentica delle regole democratiche, spesso arrogante, Angela Merkel incarnerebbe "una versione europea del nazionalismo della Deutsche Mark", elevando a dogma continentale la propria cultura della stabilità. Per sua colpa i tecnocrati avrebbero soppiantato i politici europei. Il veto opposto al referendum sull'austerità, annunciato e poi abbandonato dall'ex Premier Papandreou, testimonierebbe il divario apertosi fra Europa e democrazia. Sono molti gli indizi che sembrano dar ragione a Beck. La Merkel s'ostina a scartare proposte su un sostegno più attivo della Bce aipaesi in difficoltà, nonostante le obiezioni mosse nel suo stesso partito, nell'opposizione, perfino nel Comitato dei cinque Saggi (il Sachverständigenrat) incaricato di guidare i governi tedeschi nelle scelte economiche. [...].
Il gioco del cerino è finito e ora che il gioco si fa duro tutti devono giocare. E' dal 1996, con l'avvento della riforma Dini delle pensioni, che è scattato un gioco irresponsabile, quello di trasferire sulle legislature e sulle generazioni future la patata bollente. Ma ora il gioco è cambiato e non c’è più tempo per miopi calcoli elettorali. Dal mese di gennaio di quell’anno sarebbe dovuta partire una campagna di comunicazione trasparente, che avrebbe dovuto dire a tutti i cittadini che il mondo era cambiato: le pensioni sarebbero state calcolate con il metodo contributivo, molto meno ge-
Taglio basso
Il numero magico della Camusso dall’articolo di Edoardo Petti
«Il governo sappia che 40 è un numero magico e intoccabile». Susanna Camusso non poteva essere più diretta nel bocciare un pilastro della riforma pensionistica. Il provvedimento nel mirino del segretario della Cgil è l’innalzamento oltre i 40 anni di contributi del livello base per accedere alla pensione. Misura che si inserisce nel piano della responsabile del Welfare Fornero, volto ad accelerare l’aumento dell’età di ritiro dal lavoro, a superare gli assegni di anzianità e a rendere universale il regime contributivo. Un progetto che incontra l’unanime ostilità di sindacati e partiti. Saranno le pensioni, con il lavoro, il fronte in cui l’esecutivo dovrà dimostrare maggiore convinzione e coerenza con gli obiettivi annunciati alle Camere da Monti. A partire dall’impegno sui tempi. La riforma dovrebbe essere attuata dal primo gennaio 2012, e riguarderà tutte le nuove domande di pensionamento cancellando le differenze tra vecchi e nuovi lavoratori. Ma per rendere l’assetto pre-
Bruxelles. Dieci giorni per salvare l’euro, è Olli Rehn a lanciare il Telethon dell’euro. Stiamo entrando «nel periodo critico di 10 giorni per il completamento della risposta dell’Ue alla crisi», dice il finlandese entrando all’Ecofin. Bisogna fare in fretta, il futuro della baracca si gioca da qui al vertice Ue del 8-9 dicembre. Un invito a pedalare a cui Mario Monti non si sottrae. Il premier-ministro dell’economia promette la manovra in tempi rapidissimi, per lunedì, peraltro senza quantificarne ancora con chiarezza le dimensioni, e lo fa mutuando da Rehn i toni da ultima spiaggia. [...].
videnziale sostenibile, il requisito preliminare è l’applicazione del metodo contributivo, per cui tutti riceveranno un assegno mensile proporzionato ai contributi versati in 41-43 anni. Fornero vuole rendere così effettiva un’età minima di pensione a 63 anni, e creare una fascia che attraverso incentivi e penalizzazioni incoraggi il lavoratore a ritardare l’uscita dall’attività fino ai 67-70 anni. Flessibilità indispensabile «per riconoscere a chi si sente produttivo la facoltà di scegliere se e di quanto posticipare il pensionamento». Altro pilastro è l’anticipo dell’aumento dell’età per le pensioni di vecchiaia delle donne nel settore privato, che verrebbero equiparate ai dipendenti del pubblico impiego. Prima da 60 a 62 anni, poi a 65 nel 2020 o nel 2016. Tra il 2013 e il 2015 queste misure potrebbero far risparmiare 3,5 miliardi, 5,5 con il blocco del recupero dell’inflazione per le pensioni del 2012. Ipotesi che trova l’opposizione di Carla Cantone della Cgil, poiché «penalizzerebbe chi vive con un reddito bassissimo». [...]. da Il Riformista
neroso del metodo retributivo. Non solo da allora non vi sono state informazioni adeguate, ma non è stato introdotto uno strumento, come la busta arancione, che avrebbe potuto chiarire ai cittadini il nuovo scenario pensionistico. E’ l’estratto conto individuale dei contributi versati e la simulazione della pensione futura. Ora, sull’onda dell’emergenza, è obbligatorio correre ai ripari, per evitare il crac, lo sbilancio tra entrate e uscite. Il vizio genetico della riforma pensionistica èquindi l'asimmetria informativa, che se gestita avrebbe innescato un processo trasparente e graduale per una maggiore consapevolezza. Per non cadere in vizi peggiori, è ne-
cessario ora affermare che il metodo contributivo deve valere per tutti, ma ad alcune condizioni. La prima è non considerare il debito pensionistico solo dal lato delle uscite ma anche da quello delle entrate. Solo un contabile disonesto può cercare di convincere che tamponando le uscite, trattenendo più a lungo le persone sul posto di lavoro e spostando l’asticella sempre più in là, il problema verrà risolto. Se è vero che non si può fare cassa con le pensioni, allora bisogna fare in modo che i risparmi di una maggiore permanenza al lavoro possano andare a favorire l’ingresso nel mercato di nuove risorse oggi penalizzate, soprattutto i giovani. [...
La fotografia Napoli, Il corteo dei disoccupati aderenti a Bros, Astir e a Arpac Multiservizi (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
LO STUDIO L’amore dei giudici per la ’ndrangheta dal commento di Sonia Oranges
«Non hai capito chi sono io, sono una tomba, peggio di... ma io dovevo fare il mafioso, non il giudice»: diceva così, il gip di Palmi, Giancarlo Giusti, al telefono con il capomafia Giulio Lampada. Il boss che ha forti ramificazioni in Lombardia, proponeva al giudice di invitare a Milano il presidente delle misure di prevenzione di Reggio Calabria Vincenzo Giglio. Ora il primo magistrato è stato indagato, il secondo è finito in manette (insieme con altre nove persone), nell’ambito dell’inchiesta Infinito della Procura meneghina, coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che dal Nord svela i legami con la Calabria. Giglio, cinquantunenne presidente di Corte d’Assise, iscritto a Magistratura democratica (la corrente di sinistra dell’Anm), docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione di Reggio Calabria è accusato di corruzione e favoreggiamento personale del clan Lampada,
Il magistrato Ilda Boccassini
con l’aggravante di aver commesso i reati al fine di agevolare le attività della ’ndrangheta. Un insospettabile, attivo nelle iniziative antimafia, autore di sequestri miliardari alle cosche. E invece no. Gli indagati lo indicano come «fonte di notizie», «personaggio avvicinabile per avere favori relativamente a procedimenti di prevenzione», «notoriamente corrotto». Come? Di certo Giglio ha
Se anche la legge tiene famiglia dal commento di M. Gangemi
Ci si chiede se la brodaglia dentro cui sembra galleggiare di tutto - magistrati, politici, 'ndranghetisti, forze dell' ordine, avvocati - sia stata sempre servita sulle tavole calabresi. O se si tratti piuttosto di una pietanza degli ultimi tempi, da quando si sono persi misura, decoro, moralità, senso dello Stato, con una Regione che smarrisce per strada le Istituzioni e rischia di isolarsi ancor più dal resto della nazione. Da queste parti si è sempre vociferato di capibastone che avevano al soldo, e al cappio, qualche giudice, e di processi che costavano x per omicidio, y per 416 bis, z per rapina. Dicerie mai diventate inchiostro su fogli di carta intestata della Procura. Però erano sempre rimaste nell'aria, irrisolte. Adesso bisogna prendere atto che le voci taciute a forza, per casta, per non appannare la Giustizia, paiono tristemente vere.
Che il lordume stia emergendo è comunque segno di rinascita, è il messaggio al cittadino che la Legge non guarda in faccia nessuno, finalmente. Si palesano le avvisaglie di un terremoto che potrebbe scuotere talmente forte questa terra da costringerla a ripartire con nuovi intenti. Oggi l'uomo della strada scopre che anche i magistrati «tengono famiglia», nel frangente una moglie in carriera dirigente generale regionale. Scopre che possono ritrovarsi vocazioni mafiose, fino a rimpiangere di non aver intrapreso quella carriera piuttosto che l'altra - per quanto poi esse siano diventate convergenti. Scopre che non disdegnano lussuria con le escort - parrà nobile, il termine escort, ma sempre quello significa. Scopre avvocati e un maresciallo delle Fiamme Gialle forse in combutta con la 'ndrangheta. E incontra, ancora e sempre, la 'ndrangheta, naturalmente [...].
Gentile professor Monti
sollecitato la promozione della moglie Alessandra Sarlo, dirigente della Provincia diventata commissario straordinario della Asl di Vibo Valentia, poi inquisita per mafia. Richieste che arrivavano al capogruppo del Pdl nel consiglio regionale calabrese, Luigi Fedele, «figura fondamentale per la risoluzione di qualsiasi problematica, un soggetto al quale ci si può rivolgere per ottenere qualunque cosa», scrive il
Internet anti-crisi gip che ha firmato le ordinanze di arresto di ieri, Giuseppe Gennari. Tramite, però, era Francesco Morelli (che è tra gli arrestati) consigliere regionale pdl nella stagione di Giuseppe Scopelliti e capo di gabinetto della giunta di Giuseppe Chiaravallotti, nonché cugino di Giglio. A lui il giudice inoltrava notizie riservate, via fax, da vari bar tabacchi. Scambi di favori e frivolezze, visto che Giusti, il collega di Palmi, sarebbe stato corrotto da Lampada con una serie di viaggi e soggiorni a Milano, completamente pagati dall’associazione mafiosa, con il corollario di una ventina di escort a disposizione del magistrato. Un quadro raccapricciante della giustizia calabrese, che ha già portato il Csm ad aprire una pratica sul caso Giglio, mentre l’Anm parla di un’«inquitetante rete di relazioni tra appartenenti all’ordine giudiziario, pubblici amministratori ed esponenti della criminalità organizzata, con evidente compromissione della funzione giudiziaria». [...].
Lucio Magri e il suicido assistito dal commento di G. Ceronetti
Novità, nel morire, se ne danno poche. Ilsuicidio che diciamo «assistito» non è per nulla nuovo, sotto il sole: per tradizione il suicida ha sempre avuto chi assistesse e prestasse aiuto. Abolita la schiavitù e l’amicizia profonda venute meno, il suicidio è diventato solitario, orbato di riti, o clandestinità e ammiccamento d’ospedale. Hanno colpito, nei tempi recenti e recentissimi (pochi giorni fa) l’inaudito gettarsi nel vuoto di Mario Monicelli, all’età di novantacinque anni, e la partenza per una località svizzera, dove il cantone autorizza l’associazione DIGNITAS a fornire, dopo accertamenti, gli strumenti di morte rapida e indolore, del fondatore del Manifesto - Lucio Magri. Si tratta di una forma di eutanasia: di fatto il paziente è lasciato solo con la sua determinazione, può fermarsi e tornare indietro, mi pare, anche all’ultimo momento. Magri ebbe i suoi
meriti nell’essere stato spina nel fianco del PCI, che in Italia espelleva gli eretici, invece di torturarli e fucilarli come nella rimpianta URSS. Nel caso di Magri, l’Assistente Invisibile è stato il male epidemico dell’Occidente tra metà del XX e l’attuale inoltrato secolo: la Depressione. Nelle sue manifestazioni estreme, spinge facilmente nelvuoto, nonmeno di una incurabile intollerabilità delle condizioni di vita. In una depressione di più anni, come si dice di Magri, l’Assistente Invisibile ci chiama irresistibilmente in Svizzera, o in ogni luogo dove la pratica sia pulita e perfino autorizzata. Ma qui c’è un peccato fondamentale: l’asetticità, la regolazione affidata al computer, l’assenza di nobiltà del gesto, che tradizionalmente implica violenza, brutalità verso il proprio corpo, sporcizia. Il suicidio diBruto e Cassioè un finale tragico; nella morte volontaria di Magri, e dei molti che prendono la stessa via, il tragico non c’è. [...].
Mani pulite conviene
dall’articolo di Mauro Munafò
rantirebbe un risparmio di 4 miliardi di euro, insieL'investimento in tecno- me alla maggiore produtlogia può far risparmiare tività garantita dalla difino a 43 miliardi di euro gitalizzazione (15 miliarl'anno alla pubblica am- di di risparmio). Il capitoministrazione e garanti- lo principale lo costituire a tutto il Paese una cre- sce però la digitalizzazioscita del Pil di poco infe- ne dei processi burocratiriore al punto percentua- ci e della gestione dei pale: obiettivi importanti se gamenti che valgono si considera la difficile si- qualcosa come 24 miliartuazione economica in- di di euro di risparmi posternazionale. Sono questi sibili, oltre ad avere un i risultati emersi da una impatto rilevante nei rapricerca svolta dall'Osser- porti tra aziende e pubblivatorio ICT e Manage- ca amministrazione. Pasment del Politecnico di sare dal risparmio di 43 Milano, che ha per la pri- miliardi all'aumento del pil prevema volta de invece cercato di altre opestimare il razioni sereale valocondo il re di interPolitecniventi di dico di Milagitalizzano, in parzione nel ticolare settore l'investipubblico e il mento in possibile settori covolano rapme l'innopresentato vazione da investidell'Ict menti su nella pubbanda larblica amga e innoministravazione per zione, il fitutta l'econanzianomia namento di zionale. "In L’interno startup questo pe- di un Internet cafè tecnologiriodo di criche e, nasi, l'Ict può fare molto per contribui- turalmente, la diffusione re alla riduzione del defi- della banda larga, che ricit pubblico e al rilancio chiederebbe circa 2 midell'economia - spiega liardi e mezzo l'anno nelle Andrea Rangone, re- sue varie componenti. sponsabile degli Osserva- L'impatto della banda lartori ICT del Politecnico di ga e della digitalizzazione Milano - Può garantire un sulla crescita economica risparmio alla pubblica sono elementi confermati amministrazione fino a negli ultimi mesi da tutta 43 miliardi di euro l'anno, una serie di studi internaun valore pari circa all'ot- zionali, che hanno anche tanta percento del deficit messo in evidenza come dello Stato, e produrre un l'Italia stia sfruttando il incremento del Pil tra lo digitale peggio delle altre 0,4% e lo 0,9%". Per arri- grandi economie. Seconvare a questo obiettivi, la do lo studio "Internet Matricerca del Politecnico se- ters" 1, realizzato nel gnala anche le poche ma maggio scorso dalla sodecisive azioni da compie- cietà McKinsey, internet re, un rapido vademecum ha contribuito all'increche forse il nuovo gover- mento del prodotto interno potrebbe prendere in no lordo delle principali considerazione. Per arri- potenze mondiali per un vare al risparmio di 43 mi- valore del 21% negli anni liardi nella pubblica am- tra il 2004 e il 2009, valore ministrazione servirebbe che per l'Italia è stato inpuntare alla riduzione vece solo del 12%, così codelle spese per acquisti at- me nel nostro paese sono traverso una maggiore stati meno i posti di lavoro adozione dell'e-procure- creati dalla rete rispetto ment (approvvigiona- agli altri paesi. [...]. menti elettronici) che ga-
Ricetta anti - Aids
da www.camilloblog.it
da bracconi.blogautore.repubblica.it
da www.lastampa.it/_web
Vorrei tagliarmi anch’io i capelli di domenica, come ha fatto lei la settimana scorsa. E magari anche di lunedì, se possibile anche di sera. Le vette liriche raggiunte dai giornali sul suo taglio di capelli domenicale, nell’elegante Via Vincenzo Monti in Milano, resteranno nella storia della pubblicistica italiana e anche nordcoreana. Non importa che se a farsi lo shampoo fuori dall’orario vigente fosse stato uno come La Russa le medesime gazzette intente a lodare la sua cotonatura borghese avrebbero sparato a pallettoni contro la casta arrogante, infingarda e profittatrice. Lasci stare, sono chiacchiere. Ma si impegni, egregio professore, a favorire la casta dei cittadini. [...].
Il rapporto Transparency fa male, anche se scopre l’acqua calda. Un’acqua calda che però in Italia, ai tempi di Mani pulite, nessuno volle vedere e capire per tempo. La ventata di legalità che travolse, tra luci e ombre, una intera classe dirigente, fu una occasione clamorosamente sprecata. Perché chi corrotto non era ha preteso di spiegare che rubare è sbagliato, che non si fa, che è peccato. Ragionamenti ottimi per un trattato di morale, meno efficaci per il buon funzionamento di un sistema sociale. Il solo argomento vincente, e duraturo nel tempo, sarebbe stata una azione culturale profonda e capillare, determinata e insistita, per spiegare che la legalità non è giusta. Conviene. [...].
«Se irrinunciabile è l'estensione delle terapie a tutti i popoli e a tutte le fasce di popolazione, rimane d'altro lato fondamentale la formazione, l'educazione di tutti e, in particolar modo, delle nuove generazioni, ad una sessualita' fondata 'su un' antropologia ancorata al diritto naturale e illuminata dalla Parola di Dio». La Giornata Mondiale sull'Aids 2011 deve costituire «una nuova occasione per promuovere l'accesso universale alle terapie da parte dei contagiati, l'impedimento della trasmissione materno-infantile nonchè l'educazionea stilidi vitache comprendanoanche unapproccio realmente corretto alla sessualità», afferma il Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari [...].
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I soldi del petrolio
L’Eni dovrà pagare ai liquidatori di Icla spa Finisce male la contesa per un vecchio appalto di LEO AMATO
Un’immagine dell’alluvione dello scorso 1 marzo che ha colpito anche l’area del Basso Basento
La Regione colpevole di aver ritardato i lavori
Il contratto rescisso nel 2000 a cantieri ancora aperti
credito agevolata alla Banca Mediterranea, assieme ad altri clienti privilegiati come il “re del grano” Pasquale Casillo, patron del “Foggia dei miracoli” di Zeman, e la Parmalat di Callisto Tanzi. I piccoli risparmiatori che investirono in azioni dell’istituto di credito nato dalla fusione della Banca popolare di Pescopagano e della Banca di Lu-
cania sanno che cosa avrebbe significato alla lunga quell’esposizione debitoria scriteriata per il loro portafogli, ma questa è un’altra storia. Come l’annosa vicenda dell’incompiuta stradale tra Nerico e Muro Lucano, un’opera affidata sempre alla Icla costruzioni generali, che ha visto lievitare i costi da 26 a 320 miliardi delle vecchie lire
TOTALGATE
Il ministro-avvocato Paola Severino è assente Rinviata l’udienza sulle commesse di Tempa Rossa NON s’è vista ed è probabile che non si vedrà almeno per qualche mese l’avvocato Paola Severino, legale di Total Italia spa nel processo che è in corso a Potenza sulla gestione degli espropri e degli appalti nell’ambito del progetto di estrazioni di petrolio dalla Valle del Sauro. L’avvocato della multinazionale francese, che nella sua carriera ha affrontato diversi processi molto impegnativi sui profili di responsabilità penale delle società per quanto compiuto da amministratori e dipendenti nell’esercizio delle loro mansioni, sarà stato occupato a sbrigare faccende più impellenti dato che soltanto da due settimane ricopre l’incarico di ministro di Grazia e giustizia. L’udienza, comunque, è stata rinviata, e riprenderà per completare l’esame delle questioni preliminari.
Paola Severino
nell’arco di 16 anni, dal 1984 al 2001, senza che a oggi i lavori siano stati completati. Per la sistemazione idraulica a difesa delle infrastrutture del basso Basento i cantieri si avviavano subito, a novembre dell’‘88 ma meno di sei mesi dopo arrivava il primo stop. Otto mesi più tardi riprendevano, ma a maggio del 1990 ci pensava la magistratura a bloccare tutto, sequestrando le aree e i macchinari. Poi il dissequestro e un secondo decreto della Procura della Repubblica di Matera che metteva i sigilli dell’Autorità giudiziaria. L’ipotesi degli inquirenti era che si stessero consumando una serie di violazioni delle norme a tutela delle bellezze naturali, degli alberi e della vegetazione lungo le sponde del fiume, stravolgendo l’ambiente e il paesaggio della pianura metapontina. In effetti tra le autorizzazioni mancava il parere favorevole del ministero per i Beni culturali e in Regione sembra che non avessero le idee molto chiare su chi dovesse richiederlo. Perchè le aree e i macchinari fossero restituiti si sarebbe dovuto aspettare una sentenza di assoluzione definitiva, che è arrivata soltanto a ottobre del 1994. A quel punto dalle parti di via Anzio ci si sarebbe chiesti se il progetto iniziale non andasse rivisto. Icla non l’avrebbe presa bene, poi sarebbero sopraggiunti altri problemi e a colpi di carte bollate si sarebbe arrivati alla rescissione del contratto, a settembre del 2000, senza che i lavori fossero ultimati a regola d’arte. La ditta, che nel frattempo sarebbe stata dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli passando nelle mani di un commissario liquidatore alle prese con un buco di qualche centinaio di miliardi di lire, avrebbe chiesto un arbitrato per risolvere le pendenze. L’oggetto erano gli indennizzi che le sarebbero spettati per non essere stata messa nelle condizioni di portare a termine le opere nonostante i mezzi e le risorse impiegate. La Regione ha cercato di resistere a quelle pretese aggrappandosi a questioni di procedura ma alla fine ha avuto torto su quasi tutta la linea. E si è arrivati al conto da pagare. Cosa meglio delle royalties per andare sul sicuro? È così ogni volta che scatta un pignoramento: per primi vengono i liquidi, soldi facili da incassare. Vorrà dire che i fondi per la compensazione ambientale dell’impatto delle trivelle e del centro oli in Val d’Agri andranno ricercati altrove. l.amato@luedi.it
IL PRECENDENTE/1
IL PRECEDENTE/2
La storica incompiuta Nerico-Muro Lucano
Il crac Mediterranea e i soldi dei risparmiatori
NEL 1984 il Ministero alle Infrastrutture aveva affidato la realizzazione della strada ad un raggruppamento di imprese guidato dall’Icla costruzioni generali spa. Si era parlato di 26 miliardi per completare l’opera, ma si è passati quasi subito a 108. Nel 2001, quando la Icla si è fatta da parte andando incontro al fallimento per cui sono ancora in corso le procedure di liquidazione dei vari creditori lasciati a bocca asciutta, i soldi spesi ammontavano a 312 miliardi di lire. Ma ancora oggi le opere non risultano ultima. È la triste vicenda della Nerico-Muro Lucano, incompiuta storica tra le strade che avrebbero dovuto rompere l’isolamento di un’area colpita duramente dal sisma del 1980. Per molti è diventato un caso esemplare di spreco di denaro pubblico ma altri credono ancora che si tratti di un’opera viaria strategica che va dall’Ofanto al Basento sino all’area industriale di Baragiano. Perchè di tanto ritardo. Polveroni sollevati su cavilli burocratici e qualche contenzioso. Anche il lievitare delle cifre ha fatto la sua parte quando si sono esauriti i fondi legge 219. Per farsi un’idea: a meno di ulteriori aggravi, comunque molto probabili, se la spesa finale dovesse attestarsi sui 330 miliardi delle vecchie lire per ogni chilometro dei 36 cantierizzati ne saranno stati spesi poco meno di dieci.
PER il pm Henry John Woodcock i vertici della Banca Mediterranea andavano condannati per falso in bilancio perchè avevano emesso dei crediti inesigibili a favore di una serie di clienti privilegiati, come le ditte del “re del grano” Pasquale Casillo, la Parmalat di Callisto Tanzi e la Icla costruzioni generali spa. Quei crediti quando la situazione è diventata evidente, perchè a un certo punto era diventata evidente, bisognava svalutarli, invece una grossa quantità di azioni venne offerta sul mercato ad ignari risparmiatori che acquistarono per 15mila quello che lì a poco sarebbe stato liquidato per 5.800 lire. Vennero beffate 7.500 persone. La vicenda sarebbe andata in prescrizione anche perchè nelle more del giudizio di primo grado davanti al Tribunale di Potenza è intervenuta la legge che nel 2001 ha depenalizzato il falso in bilancio. In questo caso il danno si sarebbe concretizzato soltanto in seguito all’acquisto di Banca Mediterranea da parte del gruppo Banca di Roma, poi Capitalia, quindi le responsabilità sono state tenute distinte. I fatti risalgono al 1994. A distanza di 14 anni solo 51 di quei 7.500 risparmiatori sono stati risarciti dal Tribunale di Melfi. Tutti gli altri sono rimasti con l’amaro in bocca.
Agli albori degli anni ‘80 la Icla costruzioni generali spa, una ditta napoletana con più di quarant’anni di tradizione, versava in condizioni di gravissima crisi economica. Poi c’è stato il terremoto, sono cambiati i soci, e improvvisamente hanno cominciato ad arrivare i soldi, molti soldi, tanto che qualcuno ha sospettato persino che lì dietro si nascondessero i capitali della camorra. La parabola della Icla è una storia tipica del peggiore capitalismo all’italiana, e non è un caso che incroci quella di altri personaggi tristemente noti per aver mandato sul lastrico migliaia di persone. Un nome che è legato in maniera indissolubile alla sua vicenda è quello di Paolo Cirino Pomicino, che sul versante politico ha condiviso l’ascesa degli amici Massimo Bonanno e Agostino Di Falco e gli anni bui delle inchieste, delle commissioni parlamentari, i processi, e le assoluzioni. Grazie ai fondi della ricostruzione dopo il terremoto dell’ ‘80 l’Icla estese il suo raggio d’azione ben oltre la Campania diventando l’azienda leader per le grandi opere in Basilicata, ma anche in Emilia e nel Lazio vinse numerosi appalti di restauri di opere d’arte, in Liguria e in Puglia realizzò importanti assi ferroviari mentre in Toscana, Sicilia e Sardegna opera su assi stradali. Nel 1988 il suo giro di affari, che soltanto sei anni prima si fermava a 14 miliardi, supera i 500, nel ‘90 fanno 1000 miliardi di lire tondi tondi. Quell’anno ottiene l'appalto per la ristrutturazione della Pinacoteca delle Belle Arti, di via Belle Arti 56 a Bologna. Nel 1992 è affianco al “Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna” e conquista il progetto di ristrutturazione di Piazza Maggiore. Per restare in Basilicata in quel periodo il suo portafoglio di realizzazioni si arrichisce di un impianto per il sollevamento delle acque del fiume Basento, la sistemazione di una grossa frana a Senise e un padiglione del San Carlo. Ma è quì che iniziano anche i problemi e cominciano a circolare voci insistenti di affari con personaggi in odore di camorra. Per la prestazione di nolo a freddo, la Icla risulta essersi avvalsa per un periodo della Edil Motor Snc di Pasquale Zagaria, pregiudicato per associazione a delinquere di stampo ma-
fioso con quelli del clan dei casalesi, truffe e detenzioni di armi. Per opere di nolo a caldo risulta invece che la Icla si sia avvalsa dell'impresa Madonna Costruzioni Generali Srl di Casal di Principe, a cui avrebbe conferito un sub-appalto di spesa di 190 milioni di lire, e anche qui l’odore dei clan. Nel 1991 l’Icla ha incorporato la società spa diventando una delle dieci principali imprese di costruzioni d’Italia. Massimo Buonanno, amministratore delegato di Fondedile diventa presidente del consiglio di amministrazione della Icla ma nel 1994 abbandona tutte le cariche ed è destinatario di un avviso di garanzia a seguito di indagini svolte in ordine a presunti illeciti connessi all'assegnazione ed all'esecuzione di vari appalti di opere pubbliche nel territorio di Cosenza. Eppure la Icla continua a incamerare commesse come l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Roma - Napoli: una parte cospicua dei lavori venne stata appaltata proprio alla Icla, che nel 1996 finisce nella nota integrativa della Relazione sulla Tav e la Campania della Commissione parlamentare antimafia. Non è la prima volta che a Roma vengono sollevate perplessità sulla fortuna di questa ditta napoletana. Se n’era già occupata la commissione sulla gestione dei fondi per la ricostruzione post sisma presieduta dall’allora senatore Oscar Luigi Scalfaro. Sarebbe stata l’Iri a fornire le garanzie per l’entrata della Icla nel consorzio concessionario dei lavori per la tratta Roma - Napoli. Nel 1999 Agostino Di Falco indagato con l’accusa di associazione per delinquere e di corruzione, sarebbe stato arrestato e poi scarcerato. Due anni dopo la procura di Napoli avrebbe chiesto il fallimento della Icla con l'accusa di aver creato un buco di 450 miliardi di buco. E fallimento fu. Nel 2009 la Corte d'Appello di Napoli avrebbe poi chiuso il processo per il terremoto dell'Irpinia. Gli imputati, tra i quali Agostino di Falco, sarebbero stati tutti assolti dal reato di presunta corruzione per prescrizione dei termini (tranne l'ex presidente della Regione Campania). E Cirino Pomicino? Finì sulla graticola anche lui, nel 1993. In un’intervista a Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera spiegò la sua versione. «Una storia incredibile - disse l’ex ministro tornato in Parlamento con l’Udc - nata dal caro e indimenticabile Franco Piro (un deputato socialista dalla rinomata invettiva, ndr) che mi lanciò accuse infamanti poi riconosciute infondate dal giurì d’ onore». Qualcuno aveva persino scorto che la sigla Icla corrispondesse alle iniziali delle sue figlie, Ilaria e Claudia. «Si dà il caso, però, che l’azienda esistesse, con questo nome, già nel 1945. Quando avevo sei anni (...) Siamo infangati ma risorgeremo». E così è stato.
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Pignorati 16 milioni di royalties
litico e i gli imprenditori napoletani fossero molto, molto vicini è un fatto noto non solo a procure e commissioni d’inchiesta sulla gestione dei fondi per la ricostruzione post terremoto del 1980. Altri fatti già noti sono le attitudini mondane del fedelissimo del “divo” Giulio e che nel capoluogo più freddo d’Italia l’Icla spa avesse una linea di
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Dalla ricostruzione all’alta velocità La parabola degli amici di Cirino Pomicino
Spunta un ufficiale giudiziario a via Anzio Fondi bloccati per il ripristino ambientale
POTENZA - Come una figura leggendaria, un simbolo dei ruggenti anni ‘80, continua a far parlare di sè anche da morta, o semiviva. Quando l’ufficiale giudiziario si è presentato a via Anzio i più giovani avranno stentato a capire mentre altri si lasciavano trasportare dall’onda dei ricordi. Il terremoto, la prima Repubblica, i bei tempi dello scudo crociato. Una sigla, Icla costruzioni generali spa (vedi box pagina affianco, ndr), e il suo nume tutelare, “‘o ministro” Paolo Cirino Pomicino. Sono 16 milioni 200mila e rotti euro i soldi pignorati alla Regione Basilicata dal fallimento della ditta che fu di Massimo Bonanno e Agostino Di Falco, celebrati e poi a lungo inquisiti costruttori napoletani. L’intera somma rischia di essere decurtata dalle royalties che l’Eni corrisponde periodicamente per le estrazioni di petrolio dalla Val d’Agri destinate alla compensazione ambientale, a progetti di sviluppo industriale della zona, all’Università e all’occorrenza anche a ripianare i conti della sanità lucana. Per capire come sia potuta succedere una cosa così tocca fare un salto indietro di quasi un quarto di secolo, quando la giunta presieduta dal compianto Carmelo Azzarà bandiva un maxi appalto per dei lavori di sistemazione idraulica a difesa delle infrastrutture del basso Basento. Se solo si considera il disastro del primo marzo scorso qualcuno potrebbe essere tentato di anticipare un giudizio sulla qualità delle opere realizzate, ma per capire le responsabilità bisogna andare ancora avanti. L’Icla costruzioni generali spa, in associazione con una ditta lucana, si sarebbe aggiudicata la gara con un offerta di 76 miliardi e 650 milioni delle vecchie lire “chiavi in mano” a novembre del 1988, ma il contratto sarebbe stato firmato soltanto a luglio del 1989, il 22, stesso giorno in cui Giulio Andreotti tornava a Palazzo Chigi per la sesta volta, Emilio Colombo cedeva il dicastero delle finanze a Rino Formica, e Cirino Pomicino dalla «trasformazione» della Funzione pubblica passava al Bilancio e la programmazione economica. Se tra Roma, Napoli e Potenza qualcuno abbia festeggiato non si sa, ma che il po-
L’ACCHIAPPATUTTO
8 Primo piano
Venerdì 2 dicembre 2011
Allarme sui rapporti trasversali dei clan con le istituzioni
L’asse Milano-Reggio
Esportata la zona grigia
«La ’ndrangheta è trasversale alle elezioni appoggia chiunque»
Prestipino: «Modello Calabria riprodotto in Lombardia»
La Boccassini contro chi finge di combattere le cosche e dietro le quinte le abbraccia e le sostiene REGGIO CALABRIA - Quell’antimafia parlata, con l’aggravante di essere di facciata, proprio non va giù. Non va giù più soprattutto a chi mette a rischio la propria pelle e che preferisce i fatti alle chiacchiere. Ilda Boccassini è rabbiosa e nello stesso BRUTI LIBERATI tempo sconcertata dalla facilità e dalla sfacciataggine di chi Non è un processo in apparenza combatte la mafia e dietro le ai magistrati reggini quinte l’abbraccia. Il magistrato ha spiegaL'OPERAZIONE di mercoledì to che gli inquirenti «non è un processo alla magistra- sono rimasti sconcertura di Reggio Calabria, ma ad al- tati da una «campacuni magistrati». Lo ha detto in gna politica per ingraconferenza stampa il procuratore ziarsi l'antimafia, che capo di Milano, Edmondo Bruti Li- non esiste, che è solo berati, che ha anche chiarito che parlata». Una campanon si può «generalizzare» nem- gna proveniente «da meno sulla chi sa che cosa significa trovare un bazooka politica, perchè «al- sotto casa». Il rifericuni politici mento è alle minacce sono vitti- che nell’ottobre del me del ten- 2010 furono messe in tativo di in- atto nei confronti del filtrazione». procuratore di Reggio Il procura- Calabria, Giuseppe Pitore di Mila- gnatone. Pur senza cino ha tenu- tarlo, è apparso eviBruti Liberati to a sottoli- dente che la Boccassineare la collaborazione nella lotta ni si riferisse a Vinalla ‘ndrangheta tra i magistrati mi- cenzo Giglio, il magilanesi e calabresi. Un impegno co- strato, noto per le sue mune, che aveva dato frutti molto iniziative e proclami significativi in passato e che, nelle «antimafia» talvolta di ultime settimane, ha consentito di stampo polemico nei stringere il cerchio sul secondo li- confronti di altri collevello, ovvero su quegli esponenti ghi di Reggio Caladel mondo politico e giudiziario, bria. Tra l’altro anche che avrebbero favorito con le loro autore di un romanzo rispettive attività alcuni esponenti uscito nelle librerie lo della ‘ndrangheta. scorso anno dal titolo «E’ un filone particolarmente signi- “Il mafioso”. Oggi più di ieri la ficativo e delicato per i contatti con il mondo istituzionale» ha spiegato Boccassini non è disposta a fare sconti a Bruti Liberati. nessuno. E per lei è questo «l’aspetto doloroso», probabilmente il più doloroso, dell'inchiesta che ha portato all'arresto di dieci persone, tra cui il giudice del tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Giglio, per presunti legami con la ‘ndrangheta. E poi anche di vedere «appartenenti alla Guar-
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dia di Finanza, alla magistratura, alla politica e alle istituzioni che tengono comportamenti non consoni» è un qualcosa duro da digerire. Boccassini lo afferma con grinta, ma anche con la morte nel cuore. Vedere la mafia “infiltrata” nella giustizia non è cosa da poco per chi ha fatto della lotta, concreta, alla criminalità, una ragione di vita. «Non è la prima volta che succede, ma nonostante la mia età me ne rammarico ancora, dover constatare comportamenti superficiali, tentativi di depistaggio da parte di appartenenti alla Gdf, alla magistratura, della politica e delle istituzioni in generale» dice ancora. Ed è sempre la Boccassini a tenere banco con diverse argomentazioni la conferenza stampa di ieri assieme al procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, il sostituto procuratore milanese Paolo Storari, il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Michele Prestipino Al palazzo di Giustizia c'erano anche i due dirigenti della squadra Mobile di Milano Alessandro Giuliani e di Reggio Calabria Renato Cortese. Il magistrato di ferro ha poi spostato l’attenzione sulla politica. La 'ndrangheta è «trasversale, appoggia chiunque nelle campagne elettorali politiche» e «a differenza di Cosa nostra che odiava i comunisti e ha sempre sponsorizzato la Dc, salvo una parentesi per il Psi». E a chi le chiedeva quali responsabilità abbiano, anche di tipo penale, i politici che compaiono nelle carte dell’inchiesta e su cui la 'ndrangheta avrebbe fatto confluire i voti, Boccassini ha risposto: «La Dda di Milano nei confronti delle persone delle istituzioni come dei mafiosi agisce quando ha le prove per affrontare un dibattimento». Poi la Boccassini ha invitato i magistrati e i giornalisti che credono che la 'ndrangheta sia una realtà «parcellizzata in 'ndrine che si scontrano tra loro» a considerare invece la «visione unitaria» di questo fenomeno. E la Boccassini si è poi soffermata sull'importanza della «periferia» per le cosche. «Le zone periferiche sono più importanti per la 'ndrangheta –ha spiegato –anche per l’infiltrazione nell’Expo è più importante l’indotto, in relazione ad esempio ad infrastrutture nei comuni dell’hinterland». L’importanza della cosca Lampada a Milano è indiscutibile. La famiglia calabrese «ha cominciato a vendere panini ed è finita a fatturare miliardi» ha aggiunto. Dalla lettura del provvedimento di custodia cautelare è emerso anche come il boss Giulio Lampada ha ricevuto l'onoreficenza vaticana di Cavaliere di San Silvestro. Un’altra circostanza che per la Boccassini testimonia come la ‘ndrangheta sia riuscita a infiltrarsi in ogni angolo della società nazionale e internazionale.
IL PM STORARI
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«Le ’ndrine cercano appoggi negli enti locali
Il pm Paolo Storari
REGGIO CALABRIA - Per la 'ndrangheta è «più importante e vitale» contare sugli appoggi e sulle candidature di figure politiche nelle realtà dell’hinterland, milanese ad esempio, che a livello nazionale. Lo ha spiegato il pm della Dda di Milano Paolo Storari durante la conferenza stampa di ieri a Milano «Avere un candidato, anche se in un comune dell’hinterland - ha chiarito Storari – è per la 'ndrangheta vitale». Il magistrato ha ricordato che l’operazione di merco-
ledì, contro la cosca Valle-Lampada e la “zona grigia”, è strettamente connessa all’indagine Infinito del luglio 2010 (110 condanne pochi giorni fa), ricostruendo come in una «riunione elettorale» dei presunti boss delle cosche lombarde del maggio 2009 erano presenti anche esponenti della famiglia Valle, tra cui Leonardo Valle. Gli arrestati in carcere su ordinanza del gip di Milano sono stati trasferiti nella carceri milanesi, tra cui quello di Opera».
ste, quella di Milano e Reggio, sono accomunate da un unico personaggio, l’avvocato Minasi che aveva lo studio legale a Palmi, Milano e Lugano. E a Lugano collaborava con il notaio Daniele Borelli. Una collaborazione che aveva portato alla creazione di società in terra straniera per sottrarre i beni dei clan ai sequestri dello Stato. Ma l’assalto dei magistrati alla ‘ndrangheta sta producendo un altro effetto. E lo hanno ben capito anche i mafiosi. Difatti in una delle intercettazioni che vede protagonista l’avvocato Minasi si capisce che c’è preoccupazione: le autorità svizzere parlano con i magistrati italiani e quindi non è più come una volta. Come per dire bisogna cambiare rotta e puntare sugli Stati Uniti e sui paradisi fiscali. A chiarire questo aspetto è sempre Prestipino sottolineando che i mafiosi oggi dicono che «non possono più usare i canali svizzeri, perchè gli svizzeri da un pò di tempo dicono tutto ai magistrati, e quindi sfruttano altri canali arrivando fino Michele Prestipino, Edmondo Bruti Liberati e Giuseppe Pignatone negli Usa». E su questo Boccassini, è «dovuto al fatto che Calabria e di Milano ma tecnicaaspetto l’aggiunto questa organizzazione ormai ha mente non può definirsi un sedi Reggio aveva pertanto lancia- una struttura verticistica che guito delle maxioperazioni del to l’allarme: «Facciamo attenzio- permette a Giulio Lampada di luglio 2010 che portarono in carne - disse ai colleghi - le ricchezze muoversi in nome e per conto de- cere centinaia di persone tra Cadei mafiosi camminano verso il gli altri clan». Un concetto che labria e Lombardia, delineando il Nord con un professionista che più volte ha ribadito il procurato- quadro delle alleanze e del comando a Milano e a Reggio. Quelfa da cerniera, transitano per la re capo di Reggio Calabria. È una organizzazione, secon- le due operazioni – denominate Svizzera e arrivano in America. La nostra indagine - dice Presti- do Giuseppe Pignatone, «che ha “Crimine” e “Infinito” - scaturite pino - è una piccola parte di una il suo cuore a Reggio Calabria e da due diverse ordinanze di cuindagine più complessa (il riferi- proiezioni in Lombardia e altre stodia cautelare hanno già portamento è a “Cosa mia1” e a “Cosa regioni del nord con una “zona to a dibattimenti (a Milano si è mia2” che ha duramente colpito i grigia” che oggi definirei inter- concluso con pesantissime conclan di Palmi dei Gallico e dei nazionale». E poi il procuratore danne una settimana fa), rinvii a Bruzzise). Sinora soltanto su reggino ha ribadito il concetto giudizio, patteggiamenti, e sugquel territorio sono state oltre dell’unitarietà della ‘ndranghe- gellò il rapporto di collaboraziosettanta le ordinanze di custodia ta, che oggi costituisce un ele- ne tra i due uffici giudiziari, imcautelare emesse». Due indagini mento di grande pericolosità e di pegnati in prima linea nel delisui reati classici della ‘ndranghe- connivenze, sulla sentenza “Rea- neare l'allargamento delle cota: infiltrazioni nei lavori dell’au- le” che ha inferto un duro colpo sche mafiose calabresi fuori retostrada Salerno-Reggio Cala- alla criminalità organizzata con gione e soprattutto in Lombarbria ed estorsioni. E lo “stralcio” pesanti condanne. E ora si atten- dia. L'operazione di mercoledì che ieri ha portato al fermo di sei de il verdetto sugli imputati non è altro che il seguito di quelle persone da parte della Dda reggi- dell’operazione “Crimine” quella indagini congiunte. «Questa sina è stato approfondito in sepa- che scoperchia la cupola calabre- nergia sta dando ottimi risultati, andiamo avanti così» ha assicurata sede: già perchè di mezzo se. Pignatone ha puntato l’accen- rato Pignatone. E in pentola bolle c’era la novità della creazione di società off-shore con tanto di to sul valore della collaborazione di certo altro materiale investimeccanismi per il riciclaggio di tra le due procure, una collabora- gativo che nei prossimi mesi pozione che era partita quindici me- trebbe portare dietro le sbarre aldanaro sporco. E se Milano rischia un commis- si fa. Difatti l’operazione di mer- tri “signori” della ‘ndrangheta sariamento da parte delle cosche coledì è un seguito delle indagini reggina. questo, come ha spiegato Ilda congiunte della Dda di Reggio mi.in.
La Svizzera è insicura, ora si punta agli Usa
Ilda Boccassini durante la conferenza stampa di ieri a Milano
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È caccia agli infedeli dello Stato. Notizie rivelate su indagini in corso
Aperta un’inchiesta sulle “talpe” alle Procure di Catanzaro e Milano REGGIO CALABRIA - Ci sono talpe di spessore alla Procura di Catanzaro, come in quella di Milano. Ma le ombre più dense sono soprattutto sulla sede giudiziaria del capoluogo calabrese. E i sospetti ci sono da tempo. A confermarlo sono anche le carte dell’ultima inchiesta della Dda di Milano. I boss della ‘ndrangheta avrebbero amici ben introdotti negli ambienti investigativi. Traditori che li informavano sulle inchieste fatte da diverse procure antimafia, comunicando finanche giorno e ora dei blitz e le generalità degli arrestati. Si tratta di una vera e propria “squadra” di infedeli, uomini che in passato avevano giurato fedeltà alla Repubblica e alle sue leggi, e che oggi, invece baciano le mani ai mammasantissima della ‘ndrangheta. Lo si intuisce, tanto per citare un esempio, da alcune intercettazioni all’interno della casa di Bovalino del boss Giuseppe Pelle. Il capocosca di San Luca fa ben intendere di avere informatori nelle sedi giudiziarie. C’è un’inchiesta aperta oggi, ci sono nomi coperti da “omissis”, e c’è soprattutto la rabbia di magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine fedeli allo Stato. I sostituti della
Dda di Reggio e Milano che in queste ultime settimane hanno inferto colpi durissimi ai clan calabresi sono saltati dalla sedia quando hanno ascoltato alcune conversazioni intercettate Dopo gli arresti del magistrato Vincenzo Giglio, del maresciallo della Guardia di Finanza Luigi Mongelli, e dell’iscrizione nel registro degli indagati del gip di Palmi Giancarlo Giusti ci sono “lavori in corso” a Catanzaro e a Milano sulla possibile presenza di talpe che possano aver rivelato informazioni agli esponenti della criminalità organizzata. A sottolinearlo è stato stato ieri il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, secondo la quale “di talpe probabilmente ce n'è stata più di una”. Potrebbe trattarsi di una vera e propria squadra, insomma. E anche il gip Giuseppe Gennari, che ha firmato gli arresti di mercoledì, nella sua ordinanza ipotizzava la presenza quantomeno di "informatori" speciali in particolare a Catanzaro. Questo, secondo il gip, in relazione a controlli su eventuali indagini in corso. «Ora - scrive ancora il Gip – viene fuori che i Lampada hanno avuto garanzie sull' eventuale iscrizione nel registro
DON CIOTTI A COSENZA
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«La legalità bandiera agitata da chi la calpesta ogni giorno» di GIULIA FRESCA
La Procura di Catanzaro
degli indagati sia per quanto riguarda Reggio Calabria che per quanto concerne Catanzaro». Ma Catanzaro secondo il giudice, «non è la sede giudiziaria del magistrato! Come ha fatto a reperire notizie sul quel distretto? Dobbiamo immaginare che lo stesso si sia rivolto ad altri colleghi o a soggetti istituzionali di quel distretto? L'ipotesi – conclude il gip – non è peregrina e dovrà sicuramente essere accertata nella prosecuzione delle indagini». Reggio e Catanzaro sarebbero “unite” dalle talpe. Per questo non è escluso che nei prossimi mesi possano esserci nuovi colpi di scena. m. i.
COSENZA - «CHE SI PARLI meno di me e più di noi» ha detto ieri mattina don Luigi Ciotti, alla chiusura del corso “A scuola di antimafia - Il riutilizzo sociale dei beni confiscati” tenuto all'Università della Calabria. «Occorre muoversi nel tempo e non contro il tempo - ha detto don Luigi Ciotti - viviamo sotto la dittatura del presente fatta di qui, ora, subito, dimenticando che il presente è vivo solo in rapporto alla memoria di un passato e di un futuro che deve essere costruito. Se si rincorre il presente si pretendono dal nostro agire risposte immediate. Dimentichiamo così i valori come quello della democrazia. Essa si fonda su due doni - ha continuato - giustizia e dignità umana ma non starà mai in piedi senza la spina dorsale che è rappresentata dalla responsabilità. Occorre dunque educarci alla responsabilità nel senso di colui che risponde, e pertanto siamo chiamati a rispondere al bisogno del “nostro esserci” affinché diventiamo la spina dorsale della democrazia e della Costituzione». Nessuna filosofia si nasconde dietro le parole del presidente di Libera, ma estrema consapevolezza della realtà e concretezza nell'agire ed i riferimenti ai recenti fatti di cronaca non potevano mancare. «La legalità è una bandiera che viene spesso agitata anche da chi la calpesta ogni giorno. È ne-
cessario abbattere quella “zona grigia”che è canali, sostegni, alleanze, ed occorre espridi legalità malleabile: un luogo interiore più mere gratitudine al lavoro della magistrache un luogo fisico. La vera forza della mafia tura che lo ha scoperto. Ma chissà quanto alsta fuori dalla mafia e spesso ha il volto di un tro c'è. Ciò che è inquietante è l'omertà esiincensurato». «In questo senso - ha aggiun- stente al Nord dove la mafia esiste da 50 anto don Ciotti - le responsabilità della politica ni e non è più infiltrata ma insediata». Don Ciotti ha poi aggiunto: «La mafia si sono enormi. Serve determinazione e coenutre anche di simboli e tra i beni renza. Lotta alla mafia significa confiscati c'è il Cafè de Paris di lavoro, scuola, cultura e sosteRoma, un simbolo storico dove la gno ai territori più fragili. Non si prossima settimana entreranno i ottengono grandi risultati se creprodotti frutto del lavoro dei giosce lo stato penale e diminuisce vani sulle cooperative confiscate quello sociale. La speranza, in alai mafiosi. Quindi chi andrà a cune parti d'Italia, si chiama giuprendere il caffè troverà il segno stizia sociale ed ha il volto delle del riscatto, delle positività, in opportunità e dei progetti concontrasto con le negatività. La creti. In Italia però abbiamo un confisca è una realtà positiva, ma problema di democrazia e le sue c'è un 55% dei beni confiscati che malattie mortali prendono il nonon può essere destinato a causa me di delega e rassegnazione». delle ipoteche bancarie che graFacendo riferimento al rappor- Don Ciotti all’Unical vano su di essi. Questo è inaccetto del vicedirettore generale della banca d'Italia, Anna Maria Tarantola, ha ri- tabile e la politica anche nei confronti delle chiamato l'attenzione su come il «riciclag- banche deve essere molto chiara». Apprezzamenti a don Luigi Ciotti ed all'igio è un ponte tra la criminalità e la società. Ed i criminali che dovrebbero essere “bandi- niziativa del corso “A scuola di antimafia” ti” dalla società si ritrovano sempre più sono giunti dal dal presidente della Comspesso seduti ai posti di comando delle pub- missione antimafia della Regione Calabria, bliche amministrazioni. C'è un po' di smar- Salvatore Magarò e dai relatori Pietro Fanrimento - ha poi sostenuto facendo riferi- tozzi, Donatella Loprieno, Maria Annunziamento alla recente azione milanese - di fati- ta Longo, Sabrina Garofano e Fabio Regoca. Abbiamo sempre saputo della capacità lo. delle mafie di rigenerarsi, di trovare nuovi
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REGGIO CALABRIA - L’emergenza 'ndrangheta in Lombardia è una cosa seria. Milano come Reggio Calabria. Ma c’è di più: l'ex capitale morale è letteralmente colonizzata dalle cosche calabresi. Che qui hanno importato il modello Calabria, come lo hanno tra l’altro importato nel resto del mondo: quello che riesce a tenere uniti boss e professionisti, colletti bianchi e politici. Tradotto: la zona grigia. Ne parla il procuratore aggiunto della Dda reggina Michele Prestipino durante la conferenza ieri al palazzo di giustizia di Milano. Conferenza che arriva 24 ore dopo gli arresti che hanno svelato gli inquietanti rapporti dei clan con le istituzioni. Rapporti trasversali: da Palmi a Milano, dalla Svizzera agli Stati Uniti. Prestipino ha spiegato che «con la struttura organizzativa della 'ndrangheta si estendono anche le sue relazioni esterne». Un esempio? «Il professionista che lavora fianco a fianco con la famiglia Gallico a Palmi ha uno studio a Milano e a Como. Il centro dei suoi interessi è in mezzo tra le due regioni e lavora con un professionista che è a Lugano e che sposta i soldi negli Stati Uniti». Il caso è quello dell’avvocato Vincenzo Minasi che cura la gestione economica e patrimoniale dello cosche. Il professionista è stato raggiunto da un doppio provvedimento restrittivo: è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Milano su richiesta della Dda lombarda e, contestualmente, gli è stato notificato un provvedimento di fermo emesso nei confronti suoi e di altre tre persone dalla Dda di Reggio Calabria. Quest’ultimo provvedimento fa riferimento al seguito dell’inchiesta «Cosa mia», condotta nel giugno dello scorso anno contro la cosca Gallico di Palmi. Nell’inchiesta milanese Minasi è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio e intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalla finalità di favorire l’associazione mafiosa; in quella reggina è indagato per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. E le due inchie-
«L’antimafia solo parlata» di MICHELE INSERRA
Primo piano 9
Venerdì 2 dicembre 2011
10 Primo piano
Venerdì 2 dicembre 2011
Taglio dei costi della politica: polemica sulle proposte regionali
Politica lucana
Romaniello della Sel si lamenta «Troppa fretta della Commissione»
La mozione “Non mi arrendo!” si è presentata nel segno del ricambio
Falchi del Pdl all’assalto L’incontro di Rosa, con Pici e Venezia in prima fila scalda gli animi degli scontenti e degli iper - critici di SALVATORE SANTORO
Pici mentre segue il dibattito
chiara una doppia critica. Al centrosinistra che ha governato la Basilicata «per tutti questi anni facendo disastri ovunque». Ma anche alla classe dirigente del Pdl «che nonostante le tante sconfitte e i risultati disastrosi continuano a voler guidare questo partito». Insomma una mozione congressuale che lascia poco spazio alle analisi sussurrate e molto ai propositi di “battaglia”. Molta cura nei dettagli di scena e di comunicazione: l’incontro è cominciato con il tavolo dei moderatori vuoto. Solo delle targhette con lo stessa indicazione. Non nomi ma lo slogan della mozione: «Non mi arren-
di MICHELE NAPOLI POTENZA - La fase congressuale verso la quale si sta incamminando il Pdl è destinata a restare negli annali della storia politica nostrana. L'impressione chesi haè chetutti si stiano organizzando. E' inutile negarlo. Molto dipende anche dall'approssimarsi delle elezioni politiche. E però la stagione congressuale pidiellina corre il rischio di trasformarsi in un campo di battaglia, dal quale si potrebbe uscire tutti sconfitti. Pensare di dividersi per dare origini a correnti di pensiero diverse, legate ognuna a primi attori diversi, è quanto di più sbagliato. Una certa maturità politica dovrebbe invece indurrea celebrarel'imminente fase congressuale come un momento di confronto e di sintesi tra sensibilità diverse per portare all'interno di un unico grande contenitore proposte e idee sulle quali realizzare un modello di Basilicata assai diverso da quello del centrosinistra. Diqui a pocosapremo. Certo quelloa cuistiamoassistendo èuna sorta di teatrino nel quale qualcuno cerca di mostrare i muscoli prima di spiegare il perché delle sue scelte. Proporsi autocelebrandosi, in poli-
do!». Poi Alessandro Galella prende la parola e legge dal muro. Scorrono 17 slide su sfondo blu al fianco della bandiera pidiellina. Sono i punti salienti della mozione. Prima partono i grafici che rappresentano plasticamente i “tracolli” elettorali del Pdl in Basilicata. I numeri non fanno sconti. Sono netti. Poi a seguire sul muro compaiono i punti salienti della proposta congressuale. In sintesi si chiede la discontinuità e il rinnovamento del partito. In maniera radicale. E su tutto: dalla gestione dei fondi di partito, alla gestione della comunicazione, al lavoro dei parlamentari sul territorio, alla scelta dei
La prima fila dell’incontro promosso da Rosa (Pdl) nel quale si riconosce anche il consigliere regionale Venezia
rappresentanti nei vari organismi, alle regole per le candidature, al modo di essere opposizione. E per chi non lo avesse capito: c’è anche una parte delle slide dedicata alla percezione all’esterno del Pdl; una sorta di spiegazione sul perchè della presenza di falchi e colombe in consiglio regionale. Poco spazio alla mediazione. Il demerito forse, di una tale impostazione è che la politica possa lasciare facilmente spazio alla frase ad effetto, alla critica “inutile”, al populismo facile. La fase del Pdl in generale potrebbe non permetterlo. Tanto che qualcuno prende la parola proprio per frenare: «Non dimentichiamoci che c’è il rischio di spaccare ulteriormente il partito». Non c’è dubbio. In ogni caso alla fine degli interventi “spontanei”hanno preso la parola i consiglieri regionali Pici, Venezia e Rosa che hanno chiarito il proposito di non fare sconti. Ma non hanno “rotto” completamente con il resto del partito. In pratica il messaggio che è stato inviato all’altra parte del Pdl lucano è quella di un confronto serrato e schietto per «chiarire senza fare sconti a nessuno tutte le cose che sono state sbagliate». «Poi - ha chiarito Rosa - se ci saremo detti tutto si può pensare a creare un nuovo futuro per il bene del partito. Ma solo dopo aver chiarito tutto». La strada è lunga in ogni caso.
Camillo Naborre (L’altra Basilicata): «Vera rivoluzione» QUELLA proposta nel documento “L’Altra Basilicata” è una «buona piattaforma sulla quale spingere i simpatizzanti del Pdl a partecipare a un dibattito vero, articolato, farnco». Ne è convinto Camillo Naborre, vice coordinatore regionale del partito, che ha aderito a quel documento congressuale. «La democratizzazione del partito, la concretizzazione attraverso procedure autentiche di regole di democrazia interna, apre una prospettiva rivoluzionaria per il modo di essere del Pdl e del centro destra nel suo complesso, creando luoghi fisici di partecipazione e di confronto e volendo anche di scontro, se questo è finalizzato alla crescita del partito e non solo al posizionamento personale, avvicinando sempre di più il partito guida del centro destra italiano ai modelli dei partiti democratico cristiano europei, che oggi si identificano nella forza trainante del Partito Popolare Europeo». Sempre in vista del dibattito congressuale, ieri è poi intervenuto Nicola Riviello, coordinatore regionale della Giovane Italia in Basilicata: «Credo che proprio a partire dal movimento giovanile, si debba promuovere sempre più il partito del merito e del talento: perché senza merito e senza talento non vincono i migliori». Parola d’ordine, «meritocrazia».
| L’INTERVENTO | La fase congressuale sia momento di confronto e di sintesi tica non serve. Al contrario è segno di debolezza. E chi ritiene di riprendersi oggi, nel tempo del cilicio culturale e mediatico, un qualche moto di spontaneismo per rilanciarlo come sostituto di un progetto, si sbaglia. In questo particolare momento della vita politica regionale dove la maggioranza vive un forte momento di crisi, bisognerebbe marcare una differenza tra sé e gli altri per guadagnare in termini di credibilità al cospetto dei lucani che hanno diritto a una seria quanto mai opportuna alternanza. Del resto ciò che alla Basilicata manca è una politica dello sviluppo che sappia coniugare nelle riforme, radicali in quanto necessarie, meriti e bisogni, offrendo alla comunità lucana la consapevolezza di un progetto e di un destino comune. La situazione di impasse che si è venuta a creare rischia infatti di pregiudicare gli interessi della Basilicata che ha strenuo bisogno di riforme strutturali e
di una politica dello sviluppo che acceleri la crescita, premi il merito e garantisca la coesione sociale. Ha bisogno di farlo oggi e non domani. Con un Pdl forte, coeso, lungimirante, in grado di rappresentare una platea molto più vasta. Perché ciò si registri occorre uno sforzo che accomuni tutti. Insomma una sorta di costituente popolare, anche in Basilicata, che consenta di realizzare sulla falsariga della felice intuizione di Angelino Alfano quel grande partito che si richiama al popolarismo europeo, moderato. Lo sforzo a livello nazionale non lascia margini a dubbi di sorta. E' il momento non di dividere ma di riunire, di pacificare e di costruire e, quindi, di aprire un grande dibattito, senza preclusioni. Solo con un partito aperto, plurale, partecipato, si può rispondere al bisogno di cambiamento e dare voce ai corpi sociali e alla straordinaria società civile e produttiva che oggi appare sgo-
menta di fronte all'afonia politica e alla paralisi istituzionale. E solo le riforme possono fermare l'ondata populista che alimenta paure ma non fornisce soluzioni. E' questa la vera sfida per il Pdl lucano. Con l'obiettivo di costruire una nuova e diversa agenda politica dai pochi ma chiari tratti salienti (...). Per questo si è lavorato e si lavorerà sulle basi di un documento che ha 4 coordinate ben precise: rinnovare il centrodestra e quindi il bipolarismo; ricomporre il centrodestra nel partito popolare europeo, moderato e riformista; forgiare una nuova classe dirigente che sappia rispondere alle sfide della modernità ma, soprattutto, affrontare le riforme per governare ed imprimere lo sviluppo. A nulla servirebbe una proposta politica priva di quelle idee che mirino a realizzare le riforme di cui necessita la Basilicata. Sia allora la stagione dei congressi un’occasione da cogliere. Si trasformi in-
somma in un appuntamento importante, nel quale con uno spirito di autentica autocritica si faccia menzione di ciò che non si è stati in grado di rappresentare ma nel quale si abbia il coraggio di guardare avanti con entusiasmo. Da partito vero. Con strutture funzionanti e con le idee a posto, nella consapevolezza che senza l'elaborazione di un progetto organico e globale si è destinati a vita effimera e sostanzialmente inutile. L'accidiosa rivendicazione da parte di alcuni dimostrano semplicemente che non si vuol prendere atto che occorreimmaginare e lavorare per uno schieramento nuovo, allargato, inclusivo. E' quello che ci chiede la Basilicata, assetata come è di una alternanza politica che non può che fare bene all'intera comunità. Il "redde rationem" immaginato da qualcuno o meglio lo show politico è solo un espediente che copre il vuoto. In qualche momento potrebbe essere utile. Non in questo. Oggi sarebbe grottesco e drammatico per chi ambisce al governo della cosa pubblica. Si ha bisogno di idee senza parole, più che di parole senza idee. La comunicazione è importantissima soltanto quando si ha qualcosa da dire.
Trerotola entra nell’esecutivo nazionale dei Corecom
POTENZA - Ercole Trerotola entra nell’esecutivo del Coordinamento nazionale dei Corecom. La Basilicata quindi, entra ufficialmente nell'esecutivo del Coordinamento zazionale dei Corecom . E’ stato deciso nel corso di una riunione che si è svolta nei giorni scorsi a Roma. «Si tratta di un incarico importante e di responsabilità - ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino - se si pensa ai numerosi progetti che il Comitato dovrà realizzare prossimamente: dal passaggio al digitale terrestre, alla diffusione capillare delle infrastrutture tecnologiche nei Comuni, all'accesso alla rete più moderno ed efficace. «Nel corso di questo mandato, a me conferito - ha dichiarato il presidente del Corecom di Basilicata Trerotola - occorrerà intensificare i rapporti con l'Agcom per una maggiore visibilità a livello nazionale, soprattutto in relazione al conferimento delle nuove deleghe in materia di vigilanza e tutela dei minori nel settore radiotelevisivo locale; esercizio del diritto di rettifica; vigilanza in materia di pubblicazione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa in ambito; tenuta del Roc (Registro degli operatori della comunicazione). Una sfida impegnativa, dunque, che dovrà coinvolgere tutto il Comitato al fine di migliorare il rapporto con i cittadini-utenti in relazione alle problematiche di un settore delicato come quello della comunicazione».
POTENZA - Che ci sia una questione “aperta” tra Romaniello e il presidente del consiglio su quale sia la migliore strada per tagliare i costi della politica in Basilicata relativamente agli stipendi o alle pensioni dei consiglieri regionale è risaputo. I due esponenti del centrosinistra hanno polemizzato non poco nelle scorse settimane dopo che ognuno di loro aveva presentata una proposta di legge diversa. In realtà quella di Romaniello è legata all’abolizione dell’indennità dei consiglieri e dovrebbe partire immediatamente mentre l’altra non è solo di Folino ma di tutto l’Ufficio di presidenza del consiglio. Ed è quella che è stata approvata ieri all’unanimità in Prima Commissione consiliare permanente (ora passa al voto del consiglio per l’approvazione definitiva) e che prevede l’abolizione del vitalizio per i consiglieri regionali dalla prossima legislatura. Sulla vicenda è comunque intervenuto il consigliere regionale della Sel che polemizza: «Non condivido la decisione della Ccp e in occasione della discussione della mia proposta di legge proporrò che si riapra il dibattito a partire da audizioni, per me dovute per questioni di democrazia. Non avendo partecipato ieri ai lavori della prima Commissione consiliare permanente perché fuori regione per motivi di famiglia, ho appreso che la stessa Commissione ha licenziato la proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali presentata dai componenti l’Ufficio di Presidenza. In attesa di illustrare la mia proposta di legge, che si caratterizza essenzialmente per l’abolizione del vitalizio a partire dalla legislatura in corso e per la riduzione dell’indennità di carica dei
AFORIBBA Sempre troppo poco, sempre troppo tardi. I consiglieri regionali pensano che i loro diritti acquisiti siano di qualità superiore rispetto a quelli dei comuni cittadini. Infatti, mentre per le pensioni dei lavoratori sono già alle porte altri tagli dolorosi a partita ancora in corso, i consiglieri lucani, quasi all'unanimità, si apprestano a tagliare le pensioni dei propri successori, mantenendo integre le proprie. Vista anche la scomposta reazione dei parlamentari ai modesti tagli previsti per i vitalizi, i nostri sembrano essere in buona compagnia. Balletti e furbizie in atto confermano come il ceto politico, italiano e lucano, sia ancora molto dietro la curva degli eventi.
Il consigliere della Sel, Giannino Romaniello
consiglieri, devo registrare che nell’eccessiva fretta immotivata, specie se rapportata all’entrata in vigore della normativa alla prossima legislatura, così come previsto dal testo licenziato, non si è provveduto a programmare un’audizione del Comitato ‘Se non Ora Quando’ di Lauria che ha promosso la petizione popolare sulla stessa questione, insieme ad altre rappresentanze sociali che hanno avviato analoghe iniziative». Romaniello quindi aggiunge: «E’ un tema questo ancora più sentito dai cittadini e lavoratori in questi
giorni di dibattito sulla riforma delle pensioni che vede il governo Monti impegnato in un attacco senza precedenti a diritti acquisiti dei lavoratori con l’innalzamento dell’età pensionabile, mentre non si mette freno a privilegi da parte della classe politica dirigente. Quanto alla mia proposta, voglio ricordare che Sel sta raccogliendo le firme di adesioni dei cittadini chiamati a contribuire direttamente ad affermare la buona politica, a difendere i propri diritti e la democrazia, a decidere in prima persona per l’abbattimento dei costi della politica».
Il commento al dopo voto studentesco
Masulli: «Ottima prova per Studenti progressisti» POTENZA - «È inevitabile gioire per gli esiti delle elezioni studentesche lucane per l'anno scolastico 2011-2012. Al termine delle competizioni elettorali negli istituti superiori della Basilicata, infatti, si impone a noi un bilancio che guardiamo con grande soddisfazione ed importante gratificazione. Allo stato attuale, Studenti progressisti Csf può fare leva su una rappresentanza diffusa su larga parte del territorio regionale; un dato, questo, che ci rassicura sulla capacità del nostro impegno di incontrare attese, istanze e bisogni di partecipazione degli studenti medi lucani». E’ quanto dichiara rispetto alle ultime elezioni studentesche il coordinatore regionale di “Studenti Progressisti Csf”, Michele Masulli il quale continua dichiarando: «Tralasciando le rappresentanze di istituto, rivendichiamo i risultati conseguiti nelle Consulte provinciali degli studenti di Matera e Potenza. Nella prima, Giuseppe Cicchetti, brillante militante del nostro movimento e dei Giovani democratici, studente del Liceo Classico Duni, è stato eletto presidente con l'unanimità dei consensi, a prova della bontà del nostro
tentativo di creare le condizioni per un lavoro sereno e sin da subito concreto a favore degli studenti materani». Michele Masullli aggiunge ancora: «Nella provincia di Potenza, invece, il nostro ottimo candidato alla presidenza, Michele Petruzzo, del Liceo delle Scienze umane “Gianturco” di Potenza è uscito sconfitto per due voti. Un risultato, che al di là di un’analisi superficiale, evidenzia una crescita esponenziale di Studenti Progressisti Csf rispetto agli anni scorsi, un radicamento importante nelle scuole della provincia e l'attrattività di un profilo ideale e programmatico ben definito, scevro da opacità e trasversalismi». Le conclusioni di Michele Masulli: «Pertanto, il portato delle recenti elezioni studentesche, unito a quello più generale della nostra attività, ci conforta sulla qualità del lavoro che, pur tra tanti limiti, Studenti Progressisti Csf mette a servizio delle esigenze degli studenti medi lucani e della promozione della loro scuola. Persevereremo anche durante questo anno scolastico nello stesso sforzo, con la passione e l'impegno necessari in un'ora tanto grave per il nostro Paese».
BELISARIO SU CRISI E SACRIFICI «INSENSATO CONTINUARE A GIOCARE A GOLF QUANDO IN CASA PIOVE» «SE si scredita la politica, si sbriciola la democrazia. La situazione del Paese è talmente grave che provvedimenti rigorosi, anche se indigesti, dovranno essere necessariamente 'digeriti' da tutti, a patto però che si colpisca prima chi ha di più, rafforzando l'equità sociale. Solo in questa maniera l'Italia ce la farà ad uscire dalla crisi. Lo dichiara il presidente dei senatori dell’Italia dei valori, il lucano Felice Belisario. Il dipietrista quindi aggiunge: «Non si può fare una manovra lacrime e sangue solo per lavoratori, famiglie e pensionati, senza tagliare le spese militari, senza tassare i grandi patrimoni e senza adottare rigide misure volte alla lotta all'evasione fiscale ed alla dilagante corruzione. Iniziare dall'alto della catena sociale e tagliare gli odiosi privilegi è un buon inizio, una battaglia che l'Italia dei valori fa da anni, ma la politica non va screditata, deve tornare centrale». Per concludere il senatore dipiestrista Felice Belisario poi sottolinea: «Fare di tutta l'erba un fascio, rischia di compromettere anche la buona politica, quella che ha a cuore il bene comune. In una democrazia degna di questo nome o il parlamento resta centrale oppure la democrazia stessa si sbriciola».
«E’ il caso di evidenziare che con la proposta di Sel – conclude il consigliere Giannino Romaniello - si abolisce veramente un privilegio in quanto si riduce da questa legislatura anche l’indennità di carica per un importo di 2.271,24 euro mensili, con un risparmio immediato per la Regione di 817.000 euro l’anno, a cui si aggiungerebbero altre consistenti somme per effetto della riduzione delle indennità di tutti i nominati e i designati in Enti, aziende, società regionali, organismi, ecc., la cui indennità è legata in percentuale a quella dei consiglieri regionali».
LA CURIOSITÀ D’Andrea ci sarà? “LA BASILICATA attraverso i censimenti”. E’ il titolo del convegno che si svolge a Potenza lunedì prossimo per i 150 anni di ’Unità d’Italia. Previsto l’intervento di D’Andrea, in qualità di coordinatore della Segreteria scientifica del Comitato. Nel frattempo è diventato Sottosegretario del governo Monti. Difficile che possa parlare de “La Basilicata da provincia del Regno d’Italia a Regione della Repubblica italiana”.
I DUBBI DI D’AMELIO «Tecnici o cattivi politici?» DISORIENTA non poco l'atteggiamento del ministro, Enzo Moavero che rifiuta di sedersi alla scrivania presumibilmente appartenuta a Benito Mussolini”. Dichiara D'Amelio che aggiunge: “Presidente Monti, l'Italia potrà davvero riprendersi con siffatti ministri, che tengono a far emergere visioni di parte? Sono tecnici o politici della peggiore risma?”
APPUNTAMENTO AD AVIGLIANO
Etica, economia e giovani POTENZA - “Narrare l’etica el’economia a ai giovani. Tracce diun comunecammino”. E’questoiltitolo dellibro,a curadi Samuele Sangalli e Francesco Nicotri ed edito da Rubettino editore, che sarà presentato oggi ad Avigliano alle 17 e 30 presso il chiostro del Palazzo di città. Saranno presenti oltre a Francesco Coviello, presidente dell’assemblea del Forum nazionale dei giovani e al sindaco di Avigliano, Vito Summa esponenti di primo piano della Basilicata.Parlerannoinfatti,il presidentediSvimez,Adriano Giannola, il governatore della Regione, Vito De Filippo, il vescovo e vice presidente della Conferenza episcopale italiana, Agostino Superbo, il presidente del consiglio provinciale di Potenza, Palmiro Sacco.
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POTENZA - «Non mi arrendo!». E lo hanno urlato. Lo hanno ripetuto. Di più di uno slogan. Di più di un titolo di una mozione congressuale. In certi momenti quel «Non mi arrendo!» è suonato come una sorta di grido di battaglia verso i congressi prossimi del Popolo della libertà. L’incontro organizzato dal consigliere regionale pidiellino, Gianni Rosa - ieri nella sala B del Palazzo del consiglio regionale a Potenza - per la presentazione della mozione congressuale per “Un Pdl forte e vincente per la sfida lucana”, se non altro ha avuto il merito di chiarire, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il Popolo della libertà in Basilicata si appresta a vivere un pre - congresso “all’arma bianca”. In pratica quella di Rosa è la mozione dei falchi del consiglio regionale: in prima fila c’erano seduti anche Mario Venezia e Mariano Pici. E altri dirigenti pidiellini, buona parte dei quali faceva parte prima della “fusione” di Allenza nazionale. Ma oltre ai quadri di partito la sala era affollata di tesserati. Molti dei quali giovani che non si sono fatti pregare per prendere la parola. E hanno parlato, in certi casi a voce molto alta, facendo emergere tutto il “disagio” di chi non ci sta più a perdere. Dagli interventi è emersa
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Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Prima di lunedì incontrerà enti locali e partiti poi varerà le misure. L’Iva resterà invariata
La lotta alla crisi
Monti vedrà le parti sociali Intoccabile la riforma sulle pensioni, ma “apre” alla possibilità del salario minimo | SULL’UE | di FEDERICO GARIMBERTI
ROMA – Dopo il “bastone” usato da Bruxelles per piegare le resistenze di forzesociali epartiti sulleriforme strutturali necessarie per mettere il Paese al riparo da «gravi conseguenze», prima su tutte quella delle pensioni, Mario Monti opta per la “carota” della diplomazia: avvia i primi contatti con i leader dei partiti; convoca le parti sociali a palazzo Chigi; e fa sapere che il governo intende affrontare nodi cari a sindacati e parte del Parlamento come la lotta alla disoccupazione e l’adeguamento salariale. Il presidente del Consiglio passa l’intera giornata a palazzo Chigi, presiedendo un “mini-vertice” ministeriale al quale, fra gli altri, partecipano Corrado Passera, Enzo Moavero, Piero Giarda e Antonio Catricalà. La crisi impone risposte rapide e viene confermato il percorso accelerato in Parlamento per il decreto (anche se forse ci sarà pure un ddl) per avere l’ok entro Natale. Si lavora molto anche sul fronte delle misure. Il governo ha pochi giorni per definire i dettagli dei provvedimenti . E lo dimostra il fatto che il premier rinuncia alla cerimonia organizzata all’Università la Sapienza per la presentazione del libro del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sui 150anni dell’Unità d’Italia. Il premier esprime soddisfazione per il via libera alla Camera della modifica dell’articolo 81 sul pareggio di bilancio e non mette minimamente in discussione l’ineludibilità delle «riforme strutturali» anti-deficit annunciate a margine dell’Ecofin. Ma sul piatto mette anche alcuni nodi cari ad alcuni settori del Parlamento e ai sindacati, già sul piede di guerra contro la riforma delle pensioni. Ilcompito vieneaffidato alministro dello Sviluppo Economico e a quello del Welfare: dobbiamo far capire che non puntiamo solo sul rigore, ma anche su crescita e equità, spiega il professore ai ministri. Passera, dopo aver ammonito sul serio rischio «recessione», lo dice chiaramente: non ci saranno solo «sacrifici» ma anche «benefici». Ma soprattutto sottolinea che «l’emergenza numero uno» è quella del «disagio occupazionale» che resta la «priorità assoluta» del Paese. Parole che ottengono il plauso di Susanna Camusso, leader della Cgil, che dalle critiche sull'ipotesi di riforma delle pensioni passa agli elogi: è un segnale «molto importante». Sull’altro fronte caldo, quello della riforma delle pensioni, è il ministro del Welfare a confermare la volontà di intervento del governo «in pochi giorni». Nessun passo indie-
tro, dunque. Ma Fornero, da Bruxelles, spiega anche che il governo intende andare verso il reddito minimo garantito. Insomma, dopo il “bastone”arriva la “carota”. La controffensiva diplomatica non è solo sulle misure. Il governo, infatti, convoca parti sociali e enti locali domenica apalazzo Chigi. Forse tardi visto che l’incontro è fissato appena 24 ore prima del Cdm che varerà le misure, ma è sempre meglio che niente. Il presidente del Consiglio si muove anche sul fronte dei partiti. Forse preoccupato per i crescenti malumori, Monti alza il telefono e contatta personalmente i leader che lo sostengono, confermando che ci saranno incontri (separati) prima del 5. Non entra nei dettagli delle misure che del resto non sono ancora del tutto definite. Oltre alle pensioni e agli interventi sugli immobili (con Ici e una sorta di patrimoniale immobiliare) si starebbero valutando misure sul fronte della crescita (dalla liberalizzazione dei servizi pubblici allo sblocco dei fondi per le infrastrutture). Incerto, invece, un ritocco in alto dell’Iva. «Rischia di deprimere i consumi», spiega una fonte di governo, sostenendo tuttavia che l’intervento potrebbe comunque rendersi necessario.
Il presidente del Consiglio Mario Monti
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LE REAZIONI
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Bersani: «Il Governo non sia sordo» Domenica Monti incontra le Regioni. La Lega: «Ci fa la guerra» ROMA – Le misure della manovra dovranno essere eque e non recessive. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ai microfoni di Youdem, a pochi giorni dal varo della manovra afferma: «Una delle cose che chiediamo è di non tenere al riparo chi ha di più. Chi ha di più dia di più. Questo è il nostro punto di partenza e cercare di fare in modo che queste misure che non saranno indolori siano il meno possibile recessive e abbiamo occhio alle esigenze di consumi, di redditi e delle situazioni poiù difficili e dei ceti popolari più ampi. Noi siamo pronti a sostenere questo governo anche se non farà il 100% di quello che faremmo noi e credo che questo debba essere condiviso da tutti». «Non si tratta di porre condizioni . sottolinea il leader Pd . ma di dire le proprie idee. Noi le abbiamo, le abbiamo presentate e le presenteremo e ci aspettiamo che a queste idee non si
rimanga sordi e disattenti». Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, è intervenuto sul tema delle pensioni. «I sindacati vanno capiti ha detto - ma noi non abbiamo chiamato Monti per disseminare di ostacoli la sua strada, e porre veti contro veti. Lui ha la delega per fare una manovra importante, e noi siamo impegnati a sostenerlo senza riserve». Quanto ai dubbi espressi da Pier Luigi Bersani su misure potenzialmente recessive, Casini ha spiegato: «Non credo che ci sia questo timore. Monti ha le idee chiare e sa bene che una recessione non serve, mentre occorre far ripartire lo sviluppo». Intanto, resta in forse l’incontro tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, che potrebbe tenersi oggi a Milano nel tardo pomeriggio. Stando alle rispettive agende, il “giallo” sul faccia a faccia non è vicino all’essere risolto: il Cavaliere partirà alla volta
del capoluogo lombardo oggi nel pomeriggio, quindi in tempo per un rendez vous con il Senatur. In ogni caso lo stesso Bossi nei giorni scorsi era stato chiaro al riguardo: «E’troppo presto» per vedersi con Silvio». Ma ieri, per la Lega, è stata soprattutto il giorno della polemica con Monti. Dura, infatti, è stata la reazione dei governatori del Piemonte Roberto Cota e del Veneto Luca Zaia commentando la data dell’incontro tra Governoe Regionifissato perdomenica prossima. Nella stessa giornata è prevista una iniziativa della Lega a Vicenza. «E’ una convocazione che giunge come un fulmine a ciel sereno e che suona come un atto di grave insensibilità istituzionale». Zaia ha chiesto quindi un chiarimento, sottolineando che sarebbe «imbarazzante» e «significherebbe dichiarare guerra alla Lega» se tale ipotesi venisse confermata.
Il ministro dello Sviluppo Passera: «Rischiamo seriamente la recessione». Poi lancia un’idea
«Pagare con i Btp i 90 miliardi di debiti della PA» ROMA – La «consistente contrazione del Pil a cavallo tra 2011 e 2012» denunciata ieri da Confindustria, a causa della caduta della produzione industriale, è al centro dei Dossier del governo in vista del Consiglio dei ministri di lunedì. Uncontrazionedel Pil,infatti,renderebbe ancora più insostenibile il debito pubblico, che crescerebbe rispetto alla ricchezza nazionale. Di qui l’attenzione ai temi della crescita da parte dell’esecutivo in questi ultimi giorni decisivi. I ministri cominciano a superare il riserbo dei primi giornie diversi diessi hanno fatto capire la direzione in cui si muove il governo e anche alcune misure. Più che di una “manovra” di sola Finanza pubblica, ha spiegato Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione, si tratta di «un progetto complessivo Paese», cioè un pacchetto che mira a far ripartire
la crescita con politiche economiche che diano al Paese un ruolo nel mercato globale. Anche perchè, ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, l’Italia rischia di «rientrare in recessione» per ragioni esterne ad essa. Rimane al primo posto il tema del debito e del Titoli di Stato. Di qui la proposta lanciata da Passera alle associazionidegli imprenditori,di pagare i 90 miliardi di debiti della Pubblica amministrazione verso i fornitori in Titoli. Il che porterebbe ad allentare la pressione sui Btp, con conseguente abbassamento dei tassi, ma restringerebbe la liquidità delle imprese stesse, che a loro volta sono alle prese con una ristrettezza del credito da parte delle banche. Ma almeno i loro crediti non sarebbero più inesigibili. Dalla Difesa giungeranno altri risparmi, come ha spiegato il mini-
stro Paolo Di Paola, a partire da dismissionidelle caserme.«Lastruttura attuale della Difesa ha un dimensionamento non più sostenibile», ha detto l’ammiraglio. C’è poi il capitolo previdenza, con l’adozione del sistema pro-rata per l’avvenire per chi aveva ancora il retributivo. In Cdm anche una ulteriore
Il ministro dello Sviluppo Economico Passera
accelerazione dell’adeguamento dell’età delle donne per accedere alla pensione di vecchiaia, come ha annunciato il ministro Elsa Fornero. Per quanto riguarda la crescita, sul Tavolo del Tesoro il primo dossier è quello delle liberalizzazioni, con una “lenzuolata” che parte dalleprofessioni epassa peri farmaci e i servizi pubblici locali, come ha spiegato Passera nel pomeriggio di ieri alle associazioni imprenditoriali. E allo Sviluppo si lavora anche al tema delle infrastrutture con il concorso in project financing dei privati. Per far salire il Pil serve anche incrementare la domanda interna, mettendo più soldi in tasca alle persone: di qui misure come il reddito minimo garantito, di cui ha parlato Fornero, uno sconto Irpef per le assunzioni di donne e giovani e un alleggerimento delle tasse sul lavoro.
Sarkozy «Rischiamo di essere spazzati via» di TULLIO GIANNOTTI e PAOLO LEVI PARIGI – «L’Europa rischia di essere spazzata via dalla crisi», per riprendersi deve essere «riformata», anzi «rifondata». E a indicare la rottasaranno Francia e Germania. Dal palco di Tolone - senza mai accennare al “triumvirato” con l’Italia - Nicolas Sarkozy si rimette al timone dell’Europa a due insieme con Angela Merkel: per il capo dell’Eliseo, saranno lui e la cancelliera tedesca a stabilire le priorità e i principi della nuova Europa, e dei nuovi trattati. Cinquantadue minuti per convincere, 5.000 sostenitori in piedi ad applaudire, finale con il tricolore e la Marsigliese: tanto show ed entusiasmo organizzato per un Sarkozy apparso già in campagna elettorale, così come lo accusano di fare (e a spese dello Stato) i socialisti. Adesso, per il capo dell’Eliseo, arriva il difficile: dimostrare di saper dialogare davvero con la Merkel, da lui presentata ieri sera come alleata nella nuova leadership. La mossa numero 1 organizzata dalla sapiente regia dell’evento è stata l’annuncio del vertice straordinario di lunedì all’Eliseo: un classico “Merkozy”, niente Mario Monti, per preparare «insieme le proposte francotedesche volte a garantire il futuro dell’Europa». Questo, a quattro giorni dal cruciale summit Ue di venerdì 9, dal quale Sarkozy ha lasciato intendere che l’Europa dovrà uscire rinnovata. «L'Europa non è più una scelta ma una necessità», ma «se non riuscirà a riprendersi verrà spazzata via dalla crisi». Ed è proprio davanti a questo rischio che «la Francia è schierata con la Germania per un nuovo trattato» europeo, ispiratoa «piùdisciplina, più solidarietà, più responsabilita». Da giorni, Francia e Germania appaiono però profondamente divisi sulla crisi dell’euro. I tedeschi insistono sull’ortodossia finanziaria, pretendendo una “super-Maastricht”: la creazione di un fondo monetario europeo, una Troika permanente e soprattutto l’obbligo per tutti i Paesi dell’eurozona di riduzione del deficit dal 3 al 2% ne sono i capisaldi. I francesi, da parte loro, vogliono come contropartita un meccanismo di solidarietà finanziaria, che si tratti di interventi della Bce, della creazione di Eurobond o del rafforzamento dell’Efsf.
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Pensione anticipata per 640 lavoratori Fiat, mentre 926 saranno assunti dalla casa molisana
Termini Imerese passa alla Dr Firmati due accordi, dopo 41 anni il Lingotto lascia il sito siciliano a Di Risio ROMA – Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese passa alla Dr Motor di Massimo Di Risio. È quanto sanciscono i due accordi firmati ieri al ministero dello Sviluppo economico tra tutti le parti coinvolte. Così, dopo 41 anni il Lingotto lascia il sito siciliano, avviando come ultimo atto la cassa integrazione straordinaria per tutti i 1.566 dipendenti. E a Termini arriva la molisana Dr, che diventa il «secondo produttore italiano di automobili». Conieri sichiude una partita complessa, iniziata nel 2009 quando l’ad della Fiat aveva annunciato la chiusura dello stabilimento, e proseguita con una lunga serie di incontri, di proteste da parte dei lavoratori, fino a raggiungere ieri la formalizzazione delle intese messe a punto nelle ultime settimane. Oltre sette ore di riunioni per mettere nero su bianco sia l’abbandono di Fiat sia l’insediamento di Dr. La giornatasi èdivisa indue round.Il primo tavolo ha visto protagonista il Lingotto,con la definizione dell’intesa è passata per il superamento di due nodi: uno formale, l’attribuzione della responsabilità ai sindacati di quelli che venivano definiti licenziamenti e non mobilità incentivate finalizzate ai pensionamenti; e l’altro sostanziale, impedire, attraverso una clausola di salvaguardia, che le nuove regole sulle pensioni potessero compromettere l’accordo. Il resto dell’intesa non ha fatto altro che ribadire quanto sancito sabato scorso, ovvero l’accompagnamento alla pensione per 640 lavoratori (22.850 l’incentivo previsto per ciascuno nei quattro anni di mobilità). Il pomeriggio, invece, è stato dedicato al Dr, con i metalmeccanici della Cgil che hanno sciolto la riserva e sot-
toscritto il testo insieme alle altre organizzazioni sindacali, gli enti locali e il ministero. Di Risio si è impegnato a riassumere da Fiat tutti i 926 lavoratori rimasti della Fiat entro la fine del 2013, ovvero del periodo coperto dalla cassa. In cambio l’impianto finora del Lingotto diventerà proprietà di Di Risio. Il combinato disposto delle due intese chiude così la vertenza aperta al ministero dello Sviluppo economico su Termini Imerese e seguita da Invitalia. Anche se adesso, spiega lo stesso advisor del ministero, inizieranno gli incontri con le altre quattro aziende che sono impegnate nella riqualificazione del polo industriale palermitano (Biogen, Lima group, Newcoop e Medstudios). I sindacati sono usciti dal dicastero di via Veneto piuttosto soddisfatti. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha sottolineato come il risultato di ieri sia il frutto «dell’impegno e delle lotte dei lavoratori». Secondo il segretario generale della Uil, Rocco Palombella, lo stabilimento ha dopo ieri sera l’opportunità di «rivivere». Sulla stessa linea il segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali, che ha definito «buono l’accordo raggiunto» e ha spiegato come il congelamento dei requisiti pensionistici varrà per tutti i lavoratori interessati da accordi sulla mobilità firmati prima dell’arrivo della riforma. Positivi anche i commenti dei numeri uno di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Raffaele Bonanni, del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, mentre più scettico è sembrato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: «Non è stata una vittoria. Lo sarebbe stata solo se avessimo fatto un accordo simile a Pomigliano».
Altre quattro aziende sul polo palermitano
Mercato dell’auto ancora in rosso ROMA – Archivia un pessimo novembre il mercato dell’auto italiano con un calo delle immatricolazioni del 9,25% rispetto allo stesso mese del 2010. Un mese nero con 132.579 vetture vendute che si aggiunge ad una tendenza quasi inarrestata durante tutto il 2011 e che fa gridare all’allarme per il pessimo bilancio di fine anno che si staglia all’orizzonte. Pochi i marchi in crescita: perde ancora terreno complessivamente il gruppo Fiat Chrysler con 37.780 vetture immatricolate (-9,95%) con risultati però in forte aumento per Lancia e Jeep. Tra i diversi marchi, Alfa Romeo ha immatricolato 3.561 vetture contro le 4.339 di novembre 2010 (-17,93%); le auto Fiat immatricolate sono state 26.853 contro le 31.366 di novembre 2010 (14,39%); le Lancia 914 con un aumento del 24,36% e le vetture Chrysler/Jeep/Dodge, 614 con una variazione del 60,73% rispetto a novembre 2010. Tra i diversi costruttori esteri, incremento percentuale altissimo per Hyundai con 3.885 vetture (+63,10%).
Progetto ambizioso: 60mila vetture annue. Quattro i nuovi modelli
La proposta last minute piaciuta a tutti perché la più valida per il settore auto ROMA – E’ dal Sud, dal piccolo comune di Macchia d’Isernia, che è arrivata l’offerta vincente per il rilancio del polo industriale di Termini Imerese. Quando la molisana Dr Motor si è fatta avanti come sostituta di Fiat per la produzione di auto nel sito siciliano, è stata accolta con molta prudenza, restando a lungo in stand by prima di entrare nella short list delle aziende selezionate da Invitalia, l’advisor del ministero dello Sviluppo economico. D’altra parte la proposta del patron della Dr, Massimo Di Risio, è arrivata a febbraio di quest’anno in ritardo rispetto alla scadenze decise dal dicastero. Alla fine, però, è stata considerata l’unica offerta automotive valida, scaval-
La Fiat: «Mai detto che lasceremo l’Italia» NEW YORK –La Fiat è una «multinazionale. Gestiamo attività in tutte le parti del mondo». Così l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ai microfoni di Radio 24 risponde a chi glichiedeva selasocietà volesselasciare l’Italia. Marchionne «non ha mai parlato di lasciare l’Italia» afferma la Fiat che smentisce seccamente le dichiarazioni dell’a.d. riportate da alcuni media che hanno scatenato una bufera, con il rischio di accendere un fronte di scontro sociale forte. Già in precedenza quando Marchionne aveva paventato anche se lontanamente l’ipotesidi unquartiergeneralea Detroit, i sindacati e la politica si erano
Guarguaglini lascia Il nuovo presidente è l’ad Giuseppe Orsi di ENRICA PIOVAN
Massimo Di Risio
nariamultimarca, intornoai 150 milioni di euro. «Siamo una start up, gli utili sono ancora risicati ma ci sono sempre stati», rilevava Di Risio in un’intervista a settembre. Insomma, l’intenzione del presidente della Dr(ex corridore automobilistico), è quella di sfruttare il porto del sito sici-
liano per l’approdo dall’Asia dei pezzi da assemblare e così irrompere nel mercato. Il progetto è ambizioso: il piano industriale presentato al ministero di ViaVeneto il 5 ottobre prevede 60 mila vetture annue a regime nel 2017, con il primo lancio sul mercato nel 2013; investimenti per 110 milioni di euro; assunzioni a iniziare dal 2012, con un pacchetto iniziale di 241 nuovi posti (561 nel 2013, 909 nel 2014, 1.272 nel 2015 e 1.312 nel 2016). Di Risio a settembre aveva parlatodi benquattro modellida far uscire fuori da Termini: «Una city car, una simil Punto (segmento B), una simil Bravo(segmento C)e unSuv, quello che oggi facciamo a Macchia d’Isernia».
La casa torinese nega che l’a.d. Marchionne abbia fatto quelle dichiarazioni
FINMECCANICA
ROMA – Una soluzione di continuità, e a sorpresa, per Finmeccanica. Nel cda straordinario sulle deleghe convocato per arginare la situazione creatasi dopo gli sviluppi dell’inchiesta sugli appalti Enav, che coinvolge il presidente Pier Francesco Guarguaglini e la moglie Marina Grossi (ad di Selex Sistemi Integrati), Guarguaglini ha rassegnato le dimissioni e i suoi poteri (insieme alle deleghe) sono passati all’amministratore delegato Giuseppe Orsi. Una soluzione inattesa dopo che per giorni nel totonomine per la poltrona di Guarguaglini erano finiti molti altri nomi e Orsi veniva citato solo per l’ipotesi di un suo possibile esautoramento. Il consiglio di amministrazione, che si è riunito con all’ordine del giorno la revisione delle deleghe e il conferimento dei poteri, è durato un paio d’ore. Il presidente Guarguaglini, che per mesi ha sempre ribadi-
cando le manifestazioni di interesse della De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (per produrre auto di lusso) e della Sunny Car del finanziere sicilianoSimone Cimino,che nel giugno scorso è finito in carcere per operazioni finanziarie giudicare irregolari. Il protagonista della riqualificazione dello stabilimento di Termini Imerese è, quindi, il 51enne imprenditore molisano, Massimo Di Risio, che ha per primo, nel 2006, lanciato sul mercato un Suv italiano assemblando componenti da tutto il mondo, soprattutto cinesi. L’anno scorso ha venduto circa 10 mila auto e altrettante sono quelle previste per il 2011, con un giro d’affari per il gruppo, inclusa la loro mega-concessio-
to la propria estraneità ai fatti oggetto dell’inchiesta (è indagato per false fatturazioni) resistendo alle pressioni a dimettersi, alla fine ieri ha ceduto e ha dato le dimissioni dalla carica di presidente. Il cda ha così deciso di concentrare le deleghe relative alla gestione sociale in capo all’amministratore delegato, Giuseppe Orsi e, preso atto delle conseguenti dimissioni di Guarguaglini, ha nominato lo stesso Orsi presidente e amministratore delegato. Il consiglio ha anche cooptato Alessandro Pansa, confermandogli l’incarico di direttore generale. Intervenendo per l’ultima volta come presidente del cda, Guarguaglini, a quanto si apprende, ha preso atto di come fosse cambiata la propria posizione (anche il presidente del Consiglio Mario Monti ne avrebbe chiesto le dimissioni) e ha ritenuto che il passaggio più giusto, nell’interesse aziendale, fosse quello di dimettersi da presidente e dal cda.
scagliati contro il Lingotto. Marchionne nell’intervista, registrata mercoledì a Washington dove ha partecipato a un incontro al Peterson Institute, critica la Fiom, che «sta insistendo sull’applicazione di un contratto che ormai non ha più senso. Abbiamo avuto la maggioranza dei lavoratori che hanno appoggiato un’alternativa.Il trenoèpassato,è inutile cercare di insistere che bisogna rinegoziare e riaprire il tavolo. Non posso rivotare fino a quando non vince la Fiom». «C’è una tirannia della minoranza sulla maggioranza. Uno su dieci dipendenti mi va a condizionare come funziona l’azienda. La Fiat non può essere vittima di una minoranza. Non possia-
mo decidere con la maggioranza di fare una cosa e poi girarci e vedere una decisione presa altrove che è diversa. Io così non posso investire, parliamo di miliardi di euro non di aprire un supermercato». E quindi l’alternativa è lasciare l’Italia? viene chiesto a Marchionne. «Siamo una multinazionale. Abbiamo attività economiche e industriali al di fuori dell’Italia. Vendiamo macchine in Brasile, in Cina, in America, in Messico. La cosa importante è la sopravvivenza della Fiatchenonpuò esseremessaindiscussione.Ci abbiamomesso ottoanni perrimetterla in piedi. Chiunque pensa di condizionare la Fiat si sbaglia».
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Italia / Mondo
Venerdì 2 dicembre 2011
LA CONSAPEVOLEZZA DI NON ESSERE ISOLA FELICE
Venerdì 2 dicembre 2011
IL GOVERNO MONTI E I RAPPORTI CON L’EUROPA
di DOMENICO LOGOZZO LA MAFIA che paralizza il tessuto economico e che usa le donne delle cosche come prestanome per mettere in atto le operazioni finanziarie sporche. Una realtà da tanto tempoe dapiùparti sottolineata.Oraarriva un'altraautorevole conferma. E' di Stefano Mieli, direttore centrale della vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d'Italia. “Le cosche rallentano lo sviluppo sul territorio perchè limitano gli investimenti e depauperano il capitale umano, a causa dell'emigrazionedei giovani dai territori intrisi di criminalità”. Lo ha detto intervenendo a Reggio Calabria al convegno "L'altra meta' della 'ndrangheta"dedicatoalruolo delledonnenell'organizzazionecriminale. Una presenza sempre più asfissiante. E pericolosa. Forniti dati inquietanti. Che riguardano la Calabria e non solo. Secondo uno studio realizzato in Puglia e Basilicata l'incidenza della criminalità su quei territori nell'arco di trent'anni ha eroso il 20% del Pil. Stefano Mieli ha posto l'accento sul ruolo delle donne come prestanome ed ha affermato che la Banca ha incrementato la vigilanza sulle operazioni finanziarie. Un opportuno “richiamo” alla massima attenzione, contro ogni sottovalutazione colpevole. E la Basilicata ,che storicamente è lontana da certe “pratiche criminose”, deve tenere alta la guardia. Si sa da tempo che non ci sono più “isole felici” nell'Italia infestata dalla 'ndrangheta, dalla camorra e dalla mafia. Ci sono aree fortemente dominate e condizionate dai clan mafiosi, ma esistono anche zone dove la delinquenza organizzata cerca di mettere piede, approfittando della latitanza e della distrazione dello Stato. Bisogna stare attenti. E le banche debbono fare la loro parte. Concretamente. I rischi sono altissimi per la convivenza civile e per la corretta crescita economica. E proprio mentre da Reggio Calabria veniva l'allarme dell'autorevole esponente di Bankitalia, a Napoli il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, metteva il dito nella piaga, dicendo in sostanza che ogni istituto di credito deve assumersi le sue responsabilità in particolare per il rilancio del Sud, o sara' piu' difficile realizzare lo sviluppo e sottrarsi al giogo dell'illegalità. In primo luogo il “rischio usura”. Ha messo in evidenza le iniziative “preventive” della Regione, e anche quelle “per il sostegno a chi e' vittima degli usurai. Ha denunciato “come anche in questo periodo di crisi una delle maggiori difficoltà di chi fa impresa e' nel confronto con il mondo bancario”. Ed ha sottolineato che “gli imprenditori che pur portando in bancai decreti di finanziamentonon riescono ad ottenere le necessarie anticipazioni”. Di fronte a queste decise prese di posizione non si può rimanere indifferenti. E ignorarle sarebbe errore un gravissimo errore da parte chi ha istituzionalmente il dovere di agire contro l'illegalità che distrugge la democrazia. Tacere e far finta di non capire il significato di precise e lucide analisi che fotografano il presente ed aprono squarci sul futuro, non è tollerabile. A nessun livello. Se il governatore lucano ha chiamato opportunamente in causa il ruolo delle banche vuol dire che le difficoltà esistono e vanno affrontate, per impedire che gli imprenditori onesti finiscano nelle grinfie dei disonesti, che in maniera spregiudicata cercano di inquinare l'economia con infiltrazioni devastanti. E' accaduto in aree “forti” del Nord Italia,perché chi doveva non hacapito la gravità di certi fenomeni. Non può accadere in regioni meno “protette”come la Basilicata, che in anni non troppo lontani ha vissuto momenti molto difficili per le “incursioni”della criminalità organizzata, ispiratrice della nascita di organizzazioni criminali come quella dei “basilischi”. Terrore e morte. Il famigerato “modello 'ndrangheta” che stava per diventare una reale minaccia per la laboriosa ed onesta gente lucana. C'è stata la forza di reazione .Il tessuto sociale non si è fatto infettare. Imposto l'alt. Ma la partita non può e non deve essere mai considerata chiusa. Il cancro mafioso può sempre rinascere, diffondersi ed esplodere in maniera incontrollata, come si è visto in Lombardia, Liguria, Piemonte, Lazio e in tante altre regioni italiane che non hanno saputo sbattere per tempo la porta in faccia ai delinquenti. Oggi pagano pesantemente le conseguenze delle non scelte e delle connivenze. Porre rimedio è molto difficile. Ma non impossibile. I tentacoli della piovra possono essere ancora tagliati. Debbono essere tagliati. Ci vuole la volontà per farlo. Non servono più le parole. Troppe .E troppo inutili. Servono i fatti. Per far cambiare idea anche achi purtroppocrede che ilpotere dellefamiglie mafiose è talmente forte da considerare “la moglie del boss latitante l'alter ego del capo e ne assume di fatto il posto”. Questo è sempre emerso dal convegno di Reggio Calabria promosso dalla Fondazione Bellisario. Ne è convintoil 62,3%dei cittadinimeridionali, mentreil 44,3%delle donne ritiene che”il ruolo femminile nella 'ndrangheta si sia evoluto”. La ricerca condotta da Euromedia Research, mette purtroppo in luce una allarmante situazione di condizionamento che non deve essere assolutamente sottovalutata. Per non far cadere ulteriormente in basso la società meridionale, già troppo umiliata e penalizzata dalla 'ndrangheta. Al Viminale c'è un ministro come Annamaria Cancellieri, che conosce fin troppo bene la “questione mafia”. E certamente terrà conto di questi dati emersi nel convegno di Reggio Calabria. Non starà certamente a guardare. Interverrà. E sosterrà il grande lavoro fin qui svolto dai fedeli servitori dello Stato. Per il bene di tutti. Contro l'anti-Stato dell'illegalità mafiosa.
di FRANCESCO BOCHICCHIO NEGLI ultimi giorni del Governo Berlusconi, di fronte alla domanda se si ci potesse fidare dello stesso premier per l'attuazione del piano per il risanamento dei conti pubblici, Merkel e Sarkozy risposero con una risata che descrisse in modo plastico e insuperabile il ridicolo in cui Berlusconi aveva messo l'Italia con il suo vuoto politico e con il suo comportamento personale e istituzionale sconcertante. In Italia i “liberali” si offesero, dimenticando che il ridicolo era imputabile solo al Governo Berlusconi. Ora il Presidente Monti gode della fiducia dei due principali Paesi e dell'Europa e della finanza in generale: gli sono stati accordati in generale dei margini di tempo ulteriori per consentirgli di predisporre con la massima accuratezza il piano di risanamento, ed inoltre è stata prospettata l'ipotesi di concessione di finanziamento a condizioni agevolate. E' il segno della credibilità di Monti in Europa. Non è il segno della sospensione della democrazia, con Monti che risponde così ai Paesi forti, in quanto tale sospensione si era già realizzata con il commissariamento dell'Italia e del Governo Berlusconi di cui alla lettera della Bce di agosto. La differenza rispetto al Governo Berlusconi è che i commissariati si sono dati adesso un assetto credibile e non sgangherato. Di questa credibilità l'Italia e l'intera Europa hanno solo da guadagnare. Ma la sostanza non cambia: occorre attuare il piano di risanamento e quindi adempiere alle direttive europee, e il risanamento avrà un fortissimo costo sociale. Certo, ci potranno
essere maggiore concertazione, maggiore coinvolgimento, maggiore rispetto. Ma se si pensa ad un radicale cambiamento con annullamento della differenza di potere, allora si sta sul piano delle più pie illusioni: stesso discorso se si pensa che Monti possa far cambiare la linea strategica della Merkel; la solidarietà di Germania e Francia si realizzerà solo quale corrispettivo della consacrazione dell'egemonia tedesca, con appoggio francese, in pratica solo se l'Europa si consolida quale impero tedesco. Sempre sul piano delle illusioni è l'idea che Monti possa diventare il “leader” dell'Europa in sostituzione della Merkel. Monti potrà, con la sua altissima professionalità, con il suo prestigio e la sua autorevolezza, supportare adeguatamente la Merkel, vera e incontrastata “leader”. La Merkel è inarrestabile nonostante qualche piccolo incidente dipercorso (asta negativa dei titoli di stato tedeschi) e qualche piccolo screzio con Sarkozy: le elezioni in Germania non cambieranno la situazione in quanto i ceti deboli tedeschi beneficiano di un patto sociale che il Paese egemone ben si può permettere ed anche l'eventuale vittoria dei socialdemocratici confermerà la linea della Merkel. In definitiva, la sinistra italiana non può pretendere di trovare in Monti un alleato politico: Monti è un grande “leader”liberale con cui dialogare; ma che dialogo si può impostare se non è la sinistra a proporre un piano alternativo, anche in parte, e che sia credibile e realistico? Il problema è che l'egemonia della Germania e la
configurazione dell'Europa quale impero tedesco nell'ambito di un capitalismo finanziario liberista non sono spettri esorcizzabili con “slogan” del “politically correct”. Sono manifestazioni indefettibili delle dinamiche del capitalismo non soggetto a controlli sociali. La sinistra, con il suo entusiasmo per l'Europa, è andata fuori strada: certamente è maggiormente criticabile la destra italiana che con il suo antieuropeismo è anacronistica, in quanto i collegamenti sovra-nazionali sono essenziali nel capitalismo finanziario e globalizzato: ma la sinistra ha fortemente errato quando ha creduto in un'Europa solidale; l'Europa potrà essere solidale solo se socialista riformista. Si può obiettare che con contenuti socialisti riformisti si devitalizza la democrazia e si danno dei contenuti prefissati propri di un regime autoritario: ma si può obiettare che un patto sociale contrattato non presenterebbe certamente maggiori vincoli di quelli forniti da un dominio unilaterale del capitalismo finanziario globalizzato. In definitiva il governo Monti registra un grande progresso rispetto al Governo Berlusconi sotto l'aspetto della democrazia e del costituzionalismo, della serietà di programma economico e della credibilità ed è forse l'unica salvezza e alternativa al baratro. Ma non gli si può chiedere di fare quella politica di sinistra che gli è del tutto estranea e che la sinistra non riesce in autonomia ad elaborare: il problema è della sinistra, non del Governo Monti.
CONTRO LA BARBARIE DELLA PENA DI MORTE di FELICE BELISARIO* IL 30 novembre 1786 il Granducato di Toscana varò il suo nuovo codice penale e fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte (oltre ai reati di tortura, di confisca dei beni e di lesa maestà). Da allora sono passati 225 anni ma l’omicidio di Stato è ancora vigente in 58 Paesi, tra cui i civilissimi Stati Uniti (che non a caso, per questo motivo, sono nel libro nero di Amnesty International). Altri 34 mantengono in vigore la pena di morte nel proprio codice penale ma da almeno 10 anni non eseguono condanne, mentre in 96 Stati, tra cui l’Italia, questo abnorme strumento di punizione è stato abolito per ogni reato. Nel nostro Paese il ripudio della pena di morte è scolpito nella Costituzione, restava per i reati militari di guerra ma è stata abrogata anche per questi nel 2007. L’ultima esecuzione di una condanna a morte in Italia avvenne il 3 marzo 1947, pochi mesi prima dell’entrata in vigo-
re della Carta. Ricordando la svolta del Granducato di Toscana, il 30 novembre è stata celebrata la giornata internazionale delle “Città per la Vita, Città contro la Pena di morte”. L’iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, ha avuto quest’anno l’adesione di oltre 1400 città in 87 Paesi diversi, ben 500 in Italia. Io sono stato mercoledì mattina a Napoli, nella splendida cornice della sala dei Baroni al Maschio Angioino, a parlare a una platea composta prevalentemente di studenti. Ho ricordato come l’Italia abbia più volte chiesto all’Onu una moratoria mondiale della pena di morte e come, nel 2007, questa sia stata addirittura votata e accolta dalle Nazioni Unite. Ma ha funzionato poco, perché da allora le cose non sono cambiate di molto. Ben 58 Paesi, infatti, conti-
nuano a mantenere e eseguire la pena di morte come tragico strumento di condanna. Sia il mio partito che io personalmente siamo pronti a un impegno in campo internazionale, al fianco delle principali associazioni, perché le battaglie civili fanno parte della nostra coscienza di donne e di uomini responsabili: lo Stato non può commetterre un omicidio travestito da atto legale. Lo strumento che, a mio parere, è il più utile per fermare questa barbarie è la raccolta di firme. In passato siamo arrivati a 10 milioni nel mondo, sembrano una goccia rispetto ai sette miliardi di abitanti del pianeta ma, se ci pensate, sono un numero impressionante. Se riusciamo almeno a ripeterlo e a denunciare l’assurda crudeltà della pena di morte, forse un giorno potremo debellare una volta per tutta questo terribile retaggio medievale. * Capogruppo Idv al Senato
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14 La Tribuna
UNA GERARCHIA DI VALORI PER IL BENE COMUNE
SI E’ PERSA LA CULTURA DEL FARE
di PINO NIGRO* CHI pensa ancora ai partiti soltanto come strumento di scontro per posizionamento personale, evidentemente non si è reso conto che siamo in un momento storico in cui ai partiti si chiede di mettere al centro della propria azione politica i valori di riferimento a cui attingere, in sostituzione delle vecchie ideologie. Non è più sufficiente la sola presenza di leader carismatici per raggiungere il successo ma la capacità concreta d’attuazione e testimonianza delle politiche proclamate. Mettere al centro della politica nazionale e regionale i “principi non negoziabili”, rilanciati dalle associazioni cattoliche a Todi e messi in agenda da Alfano per costruire su di essi una nuova costituente dei moderati (Ppe Italiano) e fatti propri dal documento congressuale “Pdl, L’Altra Basilicata”, presentato dal coordinatore della minoranza al-
di ROSARIA SCARAIA
la Provincia di Potenza, Aurelio Pace, mi sembra la strada giusta non solo per riaggregare i cattolici italiani ma per ridare fiducia alla politica e rilanciare il Bene Comune. Dunque, i cosiddetti principi non negoziabili sono le “sorgenti” dell’uomo, da cui nasce anche l’impegno per il bene comune. Chi si richiama alla Dottrina Sociale in politica non può prescindere da questo punto, non può darlo per scontato. Senza un reale rispetto di questi valori primi, dice Bagnasco, che costituiscono l’etica della vita, è illusorio pensare ad un’etica sociale che vorrebbe promuovere l’uomo ma in realtà lo abbandona nei momenti di maggiore fragilità. Ogni altro valore necessario al bene della persona e della società, infatti, germoglia e prende linfa dai primi, mentre staccati dall’accoglienza in radice della vita, potremmo dire della “vita nuda”, i
GLI SPRECHI CHE SI ANNIDANO NEL BILANCIO REGIONALE di GIUSEPPE POTENZA* L'ABOLIZIONE del vitalizio ai consiglieri regionali che decorrerà nel 2016 (a differenza del primo gennaio 2012 che è sicuramente un primo passo per la riduzione dei costi della politica che richiedono i cittadini chiamati dal nuovo Governo a nuovi pesanti sacrifici. Ma gli sprechi sono più consistenti e si annidano nella macchina amministrativa e burocratica della Regione. Se i cittadini potessero leggere i capitoli di spesa del bilancio regionale o le previsioni della Finanziaria della Regione 2012, come ho avuto la “fortuna” di fare, mentre il bilancio viene pubblicato solo sul Bur da acquistare nei pochi punti di vendita diffusi sul territorio, avrebbero la possibilità di scoprire piccoli interventi di spesa che messi insieme fanno una cifra consistente sottratta ad altri scopi. Alcuni esempi: la Regione prevede contributi per investimenti a bordo di pescherecci per circa 100mila euro e 200mila per la piccola pesca. Siamo curiosi di sapere quanti sono i pescherecci e i pescatori della nostra regione. Ancora, il fondo spesa di rappresentanza del Presidente è di 65mila euro e il fondo spese viaggi degli assessori ammonta a 80mila euro; gli organi collegiali sanitari costano 600mila euro; la consulenza del Cinsedo (Centro Interregionale Studi e Documentazione) 300mila euro; il piano editoriale che è comprensivo dell'unico quotidiano web di una Regione Italiana sfiora i 700mila euro, a cui aggiungere 250mila per acquisizione di notiziari da agenzie di stampa; 30mila euro sono destinati a salvaguardare il patrimonio tartufario. E' evidente che se i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, volessero, non sarebbe difficile tagliare 3-4 milioni di euro dal bilancio annuale della Regione per indirizzarli verso settori sicuramente più utili per i cittadini, dalla tutela sociale ad azioni per le famiglie più numerose e per gli anziani. Tra gli interrogativi da sciogliere inoltre c'è la spesa di funzionamento della Società Energetica Lucana per 850mila euro l'anno, vale a dire quella Società indicata come lo strumento fondamentale per il risparmio energetico di Comuni ed ospedali. In riferimento alla proposta di istituzione di un Ufficio-Dipartimento alla Trasparenza come già hanno fatto altre Regioni, lancio uno spunto: si pubblichino tutti i capitoli delle unità previsionali di base della Finanziaria 2012 per dare la possibilità ai cittadini di giudicare. Saremmo facilitati dalla “gara” di caccia agli sprechi che intendiamo promuovere. * Segretario regionale Dc - Libertas di Basilicata
valori sociali inaridiscono. Ecco perché nel “corpus” del bene comune non vi è un groviglio di equivalenze valoriali da scegliere a piacimento, ma esiste un ordine e una gerarchia costitutiva. Portavoce regionale “Liberi e Forti” di Basilicata
SKANDERBEG: SERBO O ALBANESE?
Ha ragione il prof. Belluscio L’atlante Touring andrebbe riscritto di DONATO M. MAZZEO* CON stupore e una specie di incredulità bisogna concordare in toto con il Prof. Giovanni Belluscio, Albanologo dell'Università della Calabria, in merito a un prestigioso volume “Touring Editore”a forma di atlante in policromia “Bandiere e Stati del mondo” a cura di Claudio Troia, pubblicazione nella quale ha rintracciato una somma di svarioni e gaffes che non rendono onore alla secolare testata. Intanto l'Eroe di ogni tempo e paese Skanderbeg aveva nome Giorgio Kastriota e non Giovanni Castrista. L'autore si è fatto, inoltre, trarre in inganno da un'errata interpretazione di un documento in lingua serba del 1368 di Charles Hopf. E poi far risalire il pri-
mo re d'Albania Ahmet Zog ad una dinastìa della Kosova, è una vera e propria bufala. Ci sono nella nota di accompagnamento alla cover del nuovo atlante (edizione 2011) così tante macroscopiche gaffes che il suggerimento del Professor Belluscio di porre mano ad una seconda edizione, per eventuali errori anche in altre bandiere, va sostenuto senz'altro. Di ciò e di ulteriori argomentazioni si discuterà, fra l'altro, anche a Matera mercoledì 7 dicembre nell'ambito di una kermesse storico-culturale, del folklore, del costume e della gastronomia tradizionale per iniziativa della Regione Basilicata, Dipartimento Cultura, Formazione e Lavoro. *Direttore -Fondatore Rivista “Basilicata Arbereshe”
L’eroe nazionale d’Albania diventato inspiegabilmente serbo di GIOVANNI BELLUSCIO MI attrae in libreria la copertina e il titolo del libro “Bandiere e stati del mondo”, edizione freschissima (2011) del Touring Editore, curatoda Claudia Troia.Cerco la bandiera dell'Albania e inizio a leggere la pagina 17 ad essa dedicata. Resto subito colpito da una serie di imprecisioni e svarioni che iniziano con la vulgata toponomastica continuamente reiterata secondo la quale Shqiperia deriva da “shqipe” (aquila) da cui poi il paese delle aquile. Purtroppo. E si sa, non è precisamente così,questa èdaconsiderarsi lectiofacilior, rigettata dai linguisti, secondo i quali Shqiperi “Albania”, shqiptar(e) “albanese” e l'aggettivo e avverbio shqin “albanese(mente), all'albanese”, sono da collegarsi non all'aquila ma piuttosto al significato chiaro, comprensibile, per cui in albanese il nome della nazione e quindi il nome degli abitanti indicano coloro che parlano in modo chiaro, che si fanno intendere. Ma si comprende da sé che fa effetto ed è più folkloristico l'accostamento all'aquila che, tra l'altro, appare anche nella bandiera nazionale. Dopo qualche rigo si scopre “L'eroe nazionale di origine serba Giovanni (sic!) Castrista (sic) (Skanderbeg(sic))”. Come non meravigliarsi di fronte a questo enorme strafalcione storico, refusi a parte? Giovanni Castrista, come si sa, era il padre di Giorgio, e che fu quest'ultimo ad essere poi appellato Skanderbeg, la cui statua equestre si erge imponente in piazza Skanderbeg a Tirana, sul corso principale di Prishtina in Kosovo e anche a Roma, in piazza Albania. L'improbabile origine serba di Skanderbeg è stata ampiamente discussa e confutata, mentre oltre ai serbi si sono cimentati anche i greci nel tentativo di appropriarsi della nazionalità del “nostro”
Giorgio Castrista. Tuttavia, nonostante i molti tentativi di appropriazione indebita, non vi sono basi storiche che giustifichino tali posizioni ultranazionaliste, né può essere contraddetta o messa in discussione la lunga e consolidata tradizione tracciata scientificamente dagli studiosi. Oggi chi continua a dubitare sull'albanesità di Skanderbeg sono coloro che non riservano alcun rispetto per gli studi sull'argomento o che sottostanno a una qualche agenda politica che, purtroppo, spesso nei Balani riaffiora. Si consideri che il primo, involontario, tentativo di “serbizzazione” di Skanderbeg risale al 1368 quando in seguito all'errata lettura di un documento in lingua serba da parte di Charles Hopf, nel quale egli rilevò un certo “Branilo Kastrioti”che secondo lui poteva essere il bisnonno del più famoso Giorgio, e ciò semplicemente per non aver tenuto egli conto della congiunzione “i” che separava appunto un certo Branilo (nome slavo cristiano) di Valona, un Kastrioti di Kanina (cfr. Harry Hodgkinson, Scanderbeg: From Ottoman Captive to Albanian Fre, Londra, 1999, p. 124, nota 7). Nel testo del Touring, Skanderbeg continua ad essere Skanderbeg (cioè con -r-, forse per assonanza con i tanti -berg tedeschi o scandinavi), e ciò fa il paio eco la citazione, da parte del curatore, del nome del primo principe reggente dell'Albania indipendente (1912) Guglielmo di Wield (sic) ovvero Wilhelm von Wied (1877-1946). Cronologicamente si giunge poi a Ahmet Zog, primo re d'Albania,alqualeil curatoredàunascendenza kossovara. Ma la più risibile delle annotazioni riguarda le lingue che si parlano in Albania: se è vero che la lingua nazionale è l'albanese non corrisponde invece a verità l'indicazione del greco quale altra lingua usata dagli albanesi.
EPPUR qualcosa si muove. A chi giova (cui prodest)? Giova alla salute mentale, alla freschezza delle idee, allo spirito non ingabbiato dai pregiudizi e dalle faziosità, alla liberazione di una discussione politica che non sia il teatrino dell’aria fritta degli schieramenti che si guardano in cagnesco ripetendo all’infinito le stesse banalità. Si può rispondere ai sacerdoti del “cui prodest” con una espressione perentoria: non mi importa a chi giova, mi importa che sia un pensiero fondato, argomentato, basato sui fatti. E i fatti sono bastardi: in via Anzio si annidano i primatisti dei vitalizi di una regione poverissima. La Basilicata assomiglia sempre più al paese delle meraviglie dove si muoveva l’enigmatica Alice: un luogo in cui tutto è contraddittorio, ogni cosa ne smentisce un’altra, ciò che appare in bianco in realtà è nero e nulla di quello che si dice si fa. E’ stupefacente la passione per le parole del segretario del Partito Democratico. A parlare è sempre bravissimo, sa tutto, ha la ricetta giusta per ogni problema. Se si tratta di agire, però, è tutt’altra cosa. E’ incredibile a eccellere in questa sorta di sdoppiamento della personalità, ma con le funzioni che ricopre avrebbe proprio il compito di “fare”. Nel Partito Democratico fanno la raccolta delle firme - ridicolo - o la conta delle poltrone da occupare. Poveri politici, che cos’altro possono fare se non promettere, assicurare, garantire, deprecare, escludere, intimare, ammonire a destra e a manca, e cioè parlare, parlare. Ma la classe politica, bisogna ammetterlo, non ha tutte le colpe. Una parte piccola di responsabilità la portano i giornali, ognuno desideroso di un’intervista, di una dichiarazione, di una “comparsata” in dibattiti. L’amore per la retorica fa tutt’uno con il più radicale disinteresse della realtà. La politica, regno della chiacchiera. Raro che qualcuno parli, sì, ma per illustrare qualcosa di concreto, una misura per risolvere un problema, per ottenere un migliore risultato con una minore spesa. De Filippo sollecita gli amministratori a non sprecare i fondi Ue, con quale ricaduta sul territorio? Mah! Questa classe dirigente ha perso la cultura del fare. Così l’impotente “democrazia discutidora” perde credibilità e mentre in via Anzio parlano, la gente lucana soffre e comprare libri, andare al cinema, al teatro diventa cosa da ricchi. Non mi paralizza la paura di fare il gioco degli altri, ma questa classe dirigente ha fallito. Per decenza non parli, dismetta i vitalizi e riduca i propri stipendi e quelli della coorte, altissimi, per quello che fanno.
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La Tribuna 15
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
24 ore in Basilicata
Ordinanza del presidente De Filippo: i solidi urbani nelle discariche di Pisticci e Salandra
Il nuovo tour dei rifiuti lucani Una «proroga» di due mesi. Confermata la stazione di trasferenza di Tito POTENZA - E’ una toppa solo provvisoria all’emergenza dei rifiuti lucana e non è neanche detto che sia una soluzione indolore. E’il Materano che dovrà farà carico dei rifiuti solidi urbani del bacino Potenza Centro, precisamente le discariche di Salandra e di Pisticci. Almeno secondo quanto stabilito della nuova ordinanza emessa ieri dal presidente della Regione, Vito De Filippo. Fuori, quindi, le discariche di Sant’Arcangelo e Atella, che pure, per un periodo limitato, avevano accoltoi rifiutidel Potentino.Così come a Tricarico sembra aver la protesta popolare. Due mesi: questa la durata delle disposizioni entrate in vigore già da ieri, dopo che, lo scorso 30 novembre, è scaduta la precedente ordinanza del governatore lucano. In assenza di un piano regionale dei rifiuti in grado di dare soluzione al problema nella sua interezza (aggravatosi con la chiusura della discarica di Lauria, dove conferivano12 comuni dell’area Sud e le vicende che hanno riguardato l’inceneritore Fenice) si procede per lo più per piccoli, precari passi. I contenuti fissati nel provvedimento - si legge in una nota stampa della Regione «fanno seguito all’intesa raggiunta nei giorni passati con le due Province, con i comuni e l’Ato Rifiuti». Il decreto - spiegano dalla regione - è sostanzialmente una proroga: esso prevede “un’estenIl governatore sione temporale della possibilità De Filippo di trasferimento, rispetto a quanto previsto dai precedenti decreti, ma non un aumento di volumetria, in quanto va a sfruttare volumetrie che erano già state individuate dalle precedenti ordinanze e che non sono state utilizzate”. In particolare, la disponibilità prevista e riutilizzata con la nuova ordinanza è negli impianti di Salandra per un quantitativo di 1.500 tonnellate e a Pisticci per un quantitativo di 4.500 tonnellate. I rifiuti alle due discariche del materano saranno trasferite dalla stazione di trasferenza di Tito, di località Aia dei Monaci. «Stiamo procedendo sia pure a piccoli passi verso la normalizzazione del sistema – ha commentato l’assessore all’ambiente Agatino Mancusi che ha presieduto la riunione dell’Osservatorio Rifiuti in cui è stata raggiunta l’intesa – la situazione sconta una difficoltà iniziale, ma siamo convinti di riuscire a portare tutto a regime». «Ancora una volta la collaborazioni tra vari livelli istituzionali consente il superamento dei problemi - ha dichiarato De Filippo – ma questo rappresenta solo una parte del lavoro. Parallelamente stiamo lavorando sul più sostanziale versante del potenziamento della differenziata e dell’implementazione delle infrastrutture di trattamento dei rifiuti». Due mesi passano in fretta e febbraio sarà il vero banco di prova. Sempre che, fino ad allora, fili tutto liscio. m.labanca@luedi.it
Il sindaco: «Un aumento dei quantitativi c’è». Lazazzera: «Chiediamo annessione alla Puglia»
Ma Pisticci dice no. «Diktat irricevibile» PISTICCI - Altri rifiuti dal comparto potentino? «Non se ne parla proprio». E' secca e decisa la risposta del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, alla nuova ordinanza del presidente regionale, Vito De Filippo, che ieri ha disposto per altri due mesi i trasferimenti nel materano, nelle discariche di Pisticci e Salandra, dei rifiuti solidi urbani prodotti dal “bacino centro” della Provincia di Potenza. Eppure nel documento viene precisato che il “decreto prevede un’estensione temporale della possibilità di trasferimento, rispetto a quanto previsto dai precedenti decreti, ma non un aumento di volumetria, in quanto va a sfruttare le volumetrie che erano già state individuate dalle precedenti ordinanze e che non sono state utilizzate. In particolare la disponibilità prevista e riutilizzata con la nuova ordinanza è negli impianti di Salandra per un quantitativo di 1.500 tonnellate e a Pisticci per un quantitativo di 4.500 tonnellate”. Le cose, tuttavia, nella realtà sono ben differenti ed un aumento nei quantitativi, rispetto all'ordinanza regionale dello scorso giugno, c'è. All'epoca, infatti, De Filippo dispose il trasferimento a Pisticci di 7500 tonnellate. Di quella parte, nella
Salandra accetta: «Solo un’estensione non è di più» SALANDRA - Il sindaco Soranno ribadisce: «Non si tratta di un aumento volumetrico ma di un’estensione temporale che ottempera, gli impegni presi recependo i decreti precedenti». Nello scorso gennaio il Comune di Salandra ha prodotto istanza con la quale chiedeva la pronuncia della verifica di screening, ai sensi della legge regionale 47/98 per il progetto di sistemazione e aumento volumetrico della stessa. Richiesta alla quale l'Ufficio compatibilità Ambientale ha chiesto al Comune delle controdeduzioni alle osservazioni trasmesse dal capogruppo di minoranza, Visceglie . Le controdeduzio-
ni prodotte dal Comune hanno poi, trovato parere favorevole. La discarica di Salandra, al centro del dibattito delle associazioni ambientaliste del vicino Comune di Ferrandina, sono sempre protagonista delle cronache locali. Solo l'altro giorno la discussione, in consiglio comunale, sulla reintroduzione della Tarsu- tassa che per due anni non è stata pagata dai cittadine e reintrodotta a causa, anche dei tagli agli enti locali. La discarica, quindi, ancora oggi viene vissuta come la soluzione più efficace ed immediata per rispondere all’emergenza. Una risposta concreta ai vuoti
programmatici che hanno caratterizzato e continuano caratterizzare una situazione che non potrà certo migliorare se non attuando strategie moderne e competitive ed eticamente sostenibili. Rispetto ai cittadini di Salandra in che modo potrà essere ricompensata l'ospitalità dei rifiuti di buona parte della regione? E’ vero, come ha detto il sindaco in Consiglio Comunale, che gli introiti della discarica hanno fatto sì che il bilancio comunale fosse toccato minimamente dai tagli ai comuni ma qual è la contropartita? Nel senso: è proprio improrogabile la reintroduzione dell'imposta? Teresa Russo
discarica La Recisa, sono state conferite finora 4500 tonnellate, che aggiunte alle 4500 contenute nell'ordinanza di ieri fa 9000 tonnellate ovvero 1500 tonnellate in più rispetto a quanto stabilito la scorsa primavera. «Quest'ordinanza - spiega Di Trani - è irricevibile. Noi non siamo d'accordo e i diktat non vanno bene. Ho il dovere di rispettare la volontà unanime del mio consiglio comunale che di recente ha deliberato di accettare le 7500 tonnellate inviateci con l'ordinanza di giugno, stabilendo però che, prima di ricevere ulteriori quantitativi, c'è da risolvere la questione relativa all'ampliamento della discarica. Pertanto servono prima i soldi per realizzare i lavori, poi bisogna completarli e solo dopo si può immaginare di conferirvi nuovi rifiuti. Altrimenti a breve saranno Pisticci e l'area limitrofa che già si serve della discarica a dover richiedere soluzioni tampone per smaltire altrove i suoi rifiuti, causa l'esaurimento delle cubature disponibili alla Recisa. Tengo anche a precisare che rispetto agli impegni presi quest'estate con la Regione sono andato in consiglio comunale a difendere, responsabilmente, il principio della solidarietà fra i territori. Ma adesso basta. Esiste una
precisa volontà, ribadisco unanime, del mio consiglio che non può essere disattesa». Eppure De Filippo si era detto fiducioso: «Ancora una volta la collaborazioni tra vari livelli istituzionali consente il superamento dei problemi, ma questo rappresenta solo una parte del lavoro». Per Di Trani, invece, la collaborazione non c'è stata, perché il Comune si è visto trasmettere l'ordinanza a giochi fatti, senza interlocuzione. Le ultime da Potenza suscitano la provocatoria reazione del capogruppo Fli, Lazazzera: «Chiederemo - dice il consigliere - un referendum per essere annessi alla Puglia. Non vogliamo avere più nulla a che fare con una Regione latente sulle problematiche urgenti del territorio, come l'ospedale e il tribunale, che ci prendere in considerazione solo quando si tratta di usarci come discarica». Di Trani appare irremovibile, forte anche del consenso che proviene dal suo organo consiliare e dalla popolazione. La posizione di Pisticci è chiara: non si può continuare a risolvere il problema dei rifiuti con le logiche dell'emergenze e con la politica delle deroghe temporali. Roberto D'Alessandro
Stazione di trasferenza, Tito: «Non ci sono più le condizioni» TITO - Sarà ancora, per altri due mesi, il centro di trasferenza di Tito, in località Aia dei Monaci, ad accogliere i rifiuti del bacino Potenza centro, prima di essere trasportati verso le discariche dei comuni individuate dalla nuova ordinanza del presidente De Filippo. Ma l’auspicio è che, al termine di questo periodo, «si arrivi finalmente a una soluzione diversa e definitiva». E quando dice “diversa”, il primo cittadino di Tito, Pasquale Scavone, intende «fare a meno della stazione di trasferenza». Il sindaco lo aveva già detto qualche giorno fa, in una lettera inviata al presidente De Filippo, in cui raccoglieva le sollecitazioni dell’intero consiglio comunale cittadino. La lettera porta del 25 no-
vembre scorso. E il suo contenuto è molto chiaro: «Per l’equilibrio ambientale dell’area, con unanime condivisione del Consiglio comunale, non esistono più le condizioni per il permanere della stazione di trasferenza». Il sindaco invitava anche gli enti ad attivare le procedure per l’ultimazione della messa in sicurezza e la definitiva chiusura della discarica e ripristinare i luoghi oggi adibiti a stazione di trasferenza, ultimando le attività di ripristino ambientale e monitoraggio dell’intero sito. Pena un irrigidimento istituzionale che taglierebbe la possibilità di soluzioni condivise. m.labanca@luedi.it
La lettera del Comune di Tito inviata al presidente della Regione
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Gli industriali lucani sollecitano la Regione: «Prenda definitivamente posizione sull’investimento
Geogastock: Confindustria insiste «Rinvii continui e inspiegabili. Si rispettino i tempi e le esigenze dell’impresa» CONFINDUSTRIA Basilicata prende posizione sulla vicenda Geogastock e lo fa in maniera decisa. «Ancora una volta, con rammarico, Confindustria Basilicata è costretta ad evidenziare la necessità che le istituzioni agiscano con tempi certi e adeguati alle esigenze delle imprese». I continui rinvii da parte della Regione Basilicata alla definizione della trattativa avevano già sollevato le ire dei sindaci dell’area, e in particolare di quello del primo cittadino di Ferrandina, Saverio D’Amelio. Anche se, c’è da dire, dopo l’ultima assenza degli amministratori regionali all’ultima conferenza dei servizi a Roma, la società russa ha deciso di chiudere l’istruttoria e andare avanti senza il parere della Regione. «Anche sull’autorizzazione alla realizzazione del sito produttivo di Geogastock in Valbasento registriamo un temporeggiare continuo e, ormai, inspiegabile. Qualunque sia la volontà regionale è determinante che venga manifestata al più presto». «Il tempo è una variabile essenziale - continua la nota di Confindustria - per chi fa o vuole fare impresa e lo deve essere anche per la Basilicata che ha un evidente bisogno di attrarre nuovi investimenti. In tal senso, intendiamo sensibilizzare nuovamente le istituzioni e la politica verso un maggiore orientamento alla cultura d’impresa che rappresenta, oggi più che mai, la strada principale per garantire progresso economico e sociale».
Ancora sciame sismico. E la paura viaggia anche su Fb
La terra torna a tremare per due volte tra Calabria e Basilicata
Il progetto Geogastock PARCO DEL POLLINO
La Ola: «Salviamo il bosco di Rotonda» LA Ola (organizzazione lucana ambientalista) chiede all’ente Parco del Pollino ed al suo presidente, Domenico Pappaterra, di salvare il bosco “Anticristo-Marolo” situato all’interno del territorio protetto, in zona 1, nel comune di Rotonda ed all’interno di aree tutelate dall’Unione Europea. Parco potrebbe utilizzare propri fondi o quelli previsti dalla promozione della "Lottomatica" e delle iniziative "Un bosco per Kyoto" per indennizzare il Comune di Rotonda per il mancato taglio del suddetto bosco, la cui asta pubblica è stata indetta dal Comune di Rotonda il 17 novembre scorso, con offerte a base d?asta a partire da 38 mila euro per la particella forestale 18. Per il taglio boschivo, oggetto dell?asta pubblica, ha dato il parere favorevole d?incidenza
nell?ambito del Piano di Assestamento Forestale anche la Regione Basilicata ed il direttore del Parco del Pollino, il quale ha rilasciato parere positivo con autorizzazione n.515 dell'11 novembre 2011. Sarebbe davvero paradossale che in occasione dell’anno internazionale delle foreste indetto dall’ONU i più bei boschi del Parco del Pollino, e tra questi le faggete dell’AnticristoMarolo, venissero tagliati solo per ripianare se pur parzialmente i bilanci in rosso dei Comuni che potrebbero invece essere indennizzati per il mancato taglio proprio dall’Ente Parco, utilizzando gli articoli 11 e 12 della Legge 394/91 in materia di aree protette, così come è avvenuto in passato per altri boschi e patrimoni del Parco nazionale del Pollino.
Martorano: «Basilicata tra le regioni meno colpite»
Aids, 200 casi lucani in undici anni POTENZA - E’ una buona notizia quella che è stata resa nota ieri dall’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, nella giornata mondiale contro l’Aids: la malattia registra in Basilicata un’incidenza costantemente tra le più basse d’Italia. L’ultimo dato disponibile, relativo al periodo gennaio - dicembre 2010, fa registrare una percentuale di 0.7 contagi su 100.000 residenti. «Questa giornata – dichiara Martorano - oltre a rappresentare l’occasione per riflettere sui comportamenti discriminatori ancora in atto verso i malati, deve essere colta come una opportunità per approfondire la conoscenza dei dati epidemiologici che riguardano la nostra regione. In questo spirito – conclude Martorano - il dipartimento Salute ha inteso diffondere i seguenti dati sull’andamento della malattia in regione e in Italia. Una puntuale informazione – conclude Martorano – può anche diventare strumento per prevenire e combattere la propagazione del virus». Nel periodo 1999-2010 in Basilicata si sono registrati 200 casi sui 63 mila casi in Italia. Il maggior numero di nuovi casi di Aids sono stati diagnosticati nel 2008 (11) e nel 2009 (10). A parte i 4 casi pediatrici registrati nel periodo 1996/2003, in Basilicata non
POLLINO - Ventisette scosse di magnitudo uguale o superiore a 2.0 nel mese di novembre: la più robusta il 23 novembre, con magnitudo 3.6, profondità 6,3 km con epicentro nel comune di Mormanno (Cs) ai confini con Rotonda (Pz). Ma lo sciame sismico non esita a placarsi: e dopo la scossa di magnitudo 2.5 profondità 8,4 km rilevata ieri alle 22.07 dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con epicentro in contrada Valacchiere nel comune di Mormanno, ne sono state rilevate ben tre nella giornata di ieri, tutte con epicentro in contrada Carrosa nel comune di Mormanno: magnitudo 2.0 profondità 8,4 km all’1.46; magnitudo 2.6 profondità 8,9 km alle 14.42; magnitudo 3.3 profondità 6,8 km alle 15.01. La profondità dell’epicentro dell’ultimo movimento tellurico è stata inferiore alle precedenti ed unità alla maggiore magnitudo ha reso maggiormente percepito dalla popolazione l’evento sismico, anche a decine di chilometri dall’area epicentrica. Il dinamismo sismico continua ad investire i confini calabro-lucani, nello specifico i comuni di Mormanno (Cs) e Rotonda (Pz). Già all’inizio di que-
risulta segnalato alcun caso pediatrico negli anni a seguire sino a tutto il 2010. La Basilicata risulta pertanto in coda alla classifica nazionale dei casi di Aids mentre le regioni più colpite sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. La maggioranza delle nuove infezioni è attribuibile a contattisessuali nonprotetti che costituiscono l`80.7% di tutte le segnalazioni (eterosessuali: 49,8%; msm: 30,9%). Le persone che hanno scoperto nel 2010 di essere Hiv positive hanno un’età mediana di 39 anni per i maschi e 35 per le femmine. Tra i principali cambiamenti osservati nel 2010 rispetto al 2000: l’aumento delle infezioni acquisite attraverso i contatti sessuali, la diminuzione delle persone che si sono infettate attraverso il consumo di sostanze per via iniettiva, l’aumento dei casi in persone straniere, la diminuzione della quota di infezioni in donne e l’aumento di casi in persone con oltre 50 anni di età. Anche in Italia come in altre Nazioni Europee si stima che un sieropositivo su quattro non sappia di essere infetto ed attualmente in Italia la principale via di trasmissione è rappresentata dai contatti sessuali non protetti che tuttavia non vengono sufficientemente percepiti come a rischio in particolare dalle persone in età matu-
ra. Il numero di casi di Aids e decessi per anno continuano a diminuire principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate introdotte in Italia dal 1996. Nel 2010 in Basilicata il tasso d’incidenza (per 100.000 residenti) delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è inferiore alla media nazionale e tra le più basse d’Italia (Basilicata: 2.4 Italia 5.5). Valgono per la Basilicata le stesse osservazioni rilevate nel resto del Paese per quanto riguarda l’attuale principale via di trasmissione (contatti sessuali) e la maggiore prevalenza di sieropositività tra gli stranieri. In Italia, come in altri Paesi europei, vi è una proporzione consistente di persone con infezione da Hiv che non ne è a conoscenza. Circa il 30% delle diagnosi di infezione viene effettuato in persone che sono già in stato avanzato di malattia con ovvie conseguenze negative sia individuali che collettive. La Basilicata - in linea con le indicazioni nazionali - ha previsto tra i propri programmi e progetti di prevenzione 2010-2012 l’applicazione dei test per la diagnosi precoce di sieropositività unitamente all’attuazione di campagne informative di prevenzione del contagio per evitare che si abbassi la guardia e per contribuire doverosamente ad arrestare la diffusione dell’infezione».
L’attività di un sismografo
st’anno, nei primi quattro mesi, il Pollino è stato oggetto di un nutrito sciame sismico che interessava la zona ai confini tra Mormanno e Papasidero. Le scosse delle ultime ore sono state avvertite dalla popolazione e sempre su Facebook si è diffuso il commento ormai consueto, dando luogo al confronto tra le diverse percezioni delle scosse e la ricerca delle prime informazioni. Tecnicamente, quello che si sta verificando tra le province di Cosenza e Potenza, viene chiamato sciame o sequenza sismica. Non c'è infatti, almeno fino a questo momento, un terremoto principale. Emilio Rosito
L’INTERVENTO
QUANTO CI COSTA LA LOGICA DEL “TUTTAPPOSTO” QUANTO ci costa in più la politica ambientale del tuttapposto? Sei milioni di euro! Gli stessi che la Corte dei Conti ha chiesto alle due giunte di Vito De Filippo di risarcire allo Stato, per aver utilizzato la società Metapontum Agrobios alposto dellastruttura pubblica dell’Arpab, pagando 2,5 milioni di euro all’anno per il monitoraggio ambientale, nonché per affermare le stesse cose che da sempre - senza costi aggiuntivi - afferma l’Arpab: è tutto in regola nelle aree lucane ad alto rischio di inquinamento. In più riprese abbiamo denunciato il ricorso della Regione alle analisi di un ente terzo come Metapontum Agrobios - di proprietà della stessa Regione al 97% (il resto è dell’Alsia) - ma che di fatto è, per quelle anomalie finanziarie tutte italiane, una struttura a gestione totalmente privata; la quale, può anche darsi che abbia le competenze giuste nei suoi tecnici assunti, ma che non potrebbe mai avere, su questioni delicate - come la presenza di inquinanti - credibilità scientifica in quanto sovvenzionata dalla Regione, che in tema di tutela ambientale ha dimostrato di essere politicamente fallimentare; perché l’Agrobios non ha un comitato scientifico, masolo direttivo e perché la società di Pantanello è presieduta da un politico di vecchia data, Salva-
tore Adduce, sindaco di Matera, ed esponente di rilievo del partito del governatore. Gli stessi monitoraggi rilevati intorno al Centro Oli di Viggiano dall’Agrobios commissionati per il 2009/2010 dal Por Val d’Agri (la Regione stessa) ed ampiamente pubblicizzati dall’ente governativo, stranamente, solo in termini di sintesi convegnistica e giornalistica non sono stati mai convincenti. Non solo perché tranquillizzanti ogni oltre aspirazione, furono le sintesi dei quotidiani sulla notizia della pubblicazione del monitoraggioAgrobios), maperché mentre l’Agrobios non rendeva noti e/o non rilevava né idrocarburi né metalli pesanti né altro attorno al Centro Oli di Viggiano, nello stesso periodo alcune indagini di laboratori privati
hanno trovato, sui sedimenti dell’Agri, alte concentrazioni di bario (non presente in natura, ma derivato dalla barite usata nelle perforazioni) e di idrocarburi. Con la stessa Arpab che, contestualmente, trovava toluene e benzene nelle falde sotto il Centro Oli di Viggiano a concentrazioni spaventose, poi, “miracolosamente” sparite dopo nemmeno un mese. Auspicando che le due giunte di De Filippo restituiscano di tasca propria ai lucani i 6 milioni di euro consumati impropriamente, la Ola denuncia come, con questo maldestro uso del denaro pubblico, si sia persa l’ennesima occasione per potenziare tecnicamente e professionalmente una struttura di controllo ambientale importante come l’Arpab. Organizzazione lucana ambientalista
Tribunale di Potenza Esec. Imm. n. 137/03 R.G.E. G.E. Dott.ssa Emanuela Musi Beni in Pignola, piena proprietà di: Lotto 1: in agro di Pignola, terreni, al catasto fg. 10, p.lle 513-514-515-194-84. Lotto 16: terreni, in catasto fg. 10 p.lle 511-510-506. Vendita senza incanto 10.02.2012 ore 12 nella sala pubbliche udienze Tribunale di Potenza. Prezzo base: Lotto 1 Euro 24.279,00; Lotto 16 Euro 2.625,00. Presentare offerte in busta chiusa entro ore 12 giorno precedente vendita in Cancelleria. Eventuale vendita con incanto 09.03.2012 ore 12 nella sala pubbliche udienze Tribunale di Potenza, medesimi prezzi base ed offerte in aumento pari ad Euro 200,00 per entrambi i lotti. Maggiori informazioni: Cancelleria del Tribunale di Potenza – Sez. Civile – Uff. Esec. Imm.ri via Nazario Sauro p. 4°, sito www.tribunalepotenza.astegiudiziarie.it.
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24 Ore in Basilicata 17
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Piano di sviluppo rurale, la disponibilità delle risorse scade a fine dicembre 2011
Sono 51 i milioni a rischio La Cia: «Poteva essere evitato. L’auspicio è che la somma venga ridimensionata» POTENZA - A rischio sul Piano di sviluppo rurale 2007/2013 Basilicata vi sono ben 51,5 milioni di euro. E’ quanto ricorda la Cia lucana, citando il dato contenuto nella rivista del 22 novembre della Rete rurale nazionale, con il monitoraggio della spesa al 31 ottobre scorso. «L’auspico scrive l’ufficio di presidenza della Cia - è che con i pagamenti in calendario entro il 31 dicembre prossimo questa cifra possa essere azzerata e nella peggiore delle ipotesi notevolmente ridimensionata». Secondo la confederazione l'emergenza “disimpegno” non può diventare “la febbre cronica di ogni fine anno”. A parere della Cia è necessario mettere a fuoco, senza preconcetti, l'origine dei problemi e rimuovere le cause dei ritardi e le inefficienze. «Non vi è alcun dubbio che le difficoltà che si sarebbero presentate a fine anno sono state più volte denunciate (ed in tempi non sospetti) e pertanto erano prevedibili e si poteva intervenire per tempo. Per la Cia, una attenta ed approfondita valutazione va fatta partendo dalla semplificazione dei bandi e delle procedure, sulla gestione delle domande e dei tempi di istruttoria oltre che sulla focalizzazione degli obiettivi. Per questa ragione si rende indispensabile - appena superato il rischio disimpegno 2011 una riflessione “a tutto campo” sulla gestione delle ultime annualità del PSR. Un approfondimento che deve puntare alla costruzione di un vero progetto regionale di politica agricola strettamente legato ad una maggiore integrazione, rafforzamento e potenziamento complessivo del sistema agro-alimentare lucano, attraverso il quale si possa realizzare un reale associazionismo di prodot-
ORDINE DEI FARMACISTI Unibas
Alle due migliori tesi i premi intitolati a Tamburro e Greco
Una riunione della Cia Basilicata
De Filippo incontra il ministro Barca IL presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, insieme con i colleghi governatori meridionali Caldoro, Lombardo, Scopelliti e Vendola, ha incontrato ieri a Roma il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca. Nel corso dell’incontro – a quanto reso noto – è stato fatto il punto sul lavoro svolto nei mesi scorsi con i ministri del Governo Berlusconi per l’utilizzo dei fondi comunitari nelle Regioni Convergenza, anche alla luce delle imminenti scadenze previste dal Piano di Azione comunitario. «Abbiamo tutti convenuto – ha spiegato De Filippo – sulla necessità di imprimere to quale elemento determinante per il decollo di filiere agro-alimentari lucane, all'interno del quale il settore primario e ed il sistema delle piccole e medie imprese della trasformazione possano trattenere valore aggiunto, generare occupazione e ripresa economica. Un modello agro-alimentare in grado di conferire qualità agli investimenti
una forte accelerazione e un innalzamento della qualità alle iniziative che impegnano i finanziamenti europei, in un quadro di cooperazione rafforzata con la Commissione europea. Secondo quanto già concordato tra Governo e Regioni all’inizio di novembre e dando seguito al piano di azione coesione trasmesso nelle scorse settimane alla Commissione Europea - ha sottolineato il Presidente della Regione Basilicata verrà realizzata una concentrazione delle risorse disponibili su quattro priorità fondamentali per la qualità della vita dei cittadini: istruzione, occupazione, agenda digitale e ferrovie».
ed alla spesa sia nella programmazione in corso che nella nuova 2014/2020». Ad ogni modo - conclude la Cia - «sul rischio disimpegno automatico delle risorse del Programma comunitario Feasr non è il tempo delle polemiche ma quello del massimo impegno di tutti per scongiurare la perdita di un solo euro a favore del mondo agrico-
lo lucano. Non è però nemmeno il tempo di generici appelli e ne è si può consentire che le responsabilità per quanto si sta profilando ricadano sugli agricoltori, che specie in questi tempi di emergenza e difficoltà finanziaria hanno assolutamente la necessità di poter disporre dei sostegni comunitari disponibili».
POTENZA - Domani, presso Ancora, si parlerà della ril’Università degli Studi di forma degli ordini profesBasilicata, a partire dalle sionali e del comparto farore 15 si terrà un convegno maceutico, con il senatore, organizzato dal’Ordine dei Luigi D'Ambrosio Lettieri Farmacisti, nel corso del segretario della commissione Igiene e Saquale si terrà la nità. Alle ore cerimonia di 17 seguirà la premiazione presentazione delle due mie premiazione gliori tesi di delle migliori laurea intitolatesi di laurea in te all’ex rettore memoria di dell’Unibas, Antonio Tamprofessore Anburro e Ivana tonio TamburGreco da parte ro e la professodi Faustino Biressa Ivana saccia, preside Greco. della facoltà di A sottolineaFarmacia re l’importandell’Unibas. za della profes- Mario Tamburro Le conclusioni sione del Far- e in basso Ivana Greco saranno affidamacista, verte a Giacomo ranno conseLeopardi, pregnati gli attesidente della stati di beneFondazione F. merenza di anCannavo. zianità e di saMentre alle 18 è luto ai nuovi prevista la coniscritti. Saransegna degli atno presenti alla testati di benemanifestaziomerenza ai colne autorità e leghi che hanpersonalità del no svolto oltre mondo accade50 anni di attimico e profesvità professiosionale. nale. Mentre La presentazione sarà a cura della presi- alle 18 e 30 è prevista la condente dell’Ordine dei farma- segna degli attestati di bencisti, Magda Cornacchione, venuto nella professione e dal rettore dell’ateneo lu- farmaceutica ai nuovi cano, Mauro Fiorentino. Il iscritti (anni 2009-2010 e convegno sarà moderato 2011) Nel corso della Manifestadal giornalsta, Mario Trufelli, Alle 15 e 45 sono previ- zione sarà siglata la convensti gli indirizzi di saluto del- zione per il tirocinio profesle autorita. Interverrà l’as- sionale tra la Facoltà di Farsessore regionale alla Sani- macia dell'Università degli tà, Attilio Martorano, dal ti- studi di Basilicata e l'Ordine tolo “Le prossime sfide del dei Farmacisti della Provinsistema sanitario lucano”. cia di Potenza.
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18 24 Ore in Basilicata
Il prestigioso riconoscimento nel corso IV congresso italiano del festival of festivals
Cinema, Basilicata premiata Selezionata fra 180 con il network per la promozione cinematografica POTENZA - Si è tenuta ieri mattina, presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata, una conferenza stampa con lo scopo di sensibilizzare, gli addetti ai lavori e non, sull’importanza della promozione culturale territoriale, anche alla luce del prestigioso riconoscimento per la categoria “Le Regioni dei Festival”, che la Regione Basilicata ha ottenuto grazie al progetto “Basilicata Cinema”, in occasione del IV Congresso italiano “Festival of Festivals”, che si è tenuto nella due giorni bolognese (10 e 11 novembre scorso), e ha premiato anche quest’anno le Regioni che hanno investito in eventi culturali. La giuria del festival bolognese ha selezionato la Basilicata tra 180 candidature e 18 regioni. Basilicata Cinema - lo ricordiamo - è il network cinematografico che raggruppa 6 festival, con il quale la Regione ha inteso supportare la promozione cinematografica di qualità. E' già riuscito a coinvolgere in Basilicata 29 comuni e un pubblico di circa 35mila persone. Il premio (una menzione speciale), è stato assegnato non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la capacità della Regione di fare rete con le diverse associazioni cinematografiche presenti sul territorio. Alla conferenza stampa hanno partecipato oltre all'assessore regionale alla Cultura, Rosa Mastrosimone, il responsabile del network, Gabriele Di Stasio, il dirigente regionale dell'Ufficio cultura, Giovanni Robertella e i rappresentanti
FILM COMMISSION
Navazio: «Per il Cda una figura della partnership creativa»
Un momento della conferenza stampa dell’assessore Mastrosimone
delle diverse associazioni cinematografiche partecipanti al Progetto: Antonio Brigante, Vito Leone, Giuseppe Vendegna e Armando Lostaglio. L'incontro con i giornalisti ha costituito l'occasione per presentare anche le prossime iniziative del Network, e in particolare, la nona edizione del Festival nazionale “Cinema e Musica”, che si terrà a Latronico e a Lagonegro, a partire dalla metà di dicembre, e premierà, unico festival del sud Italia, la migliore colonna sonora originale dell'anno. Inoltre, tra le iniziative in cantiere per il prossimo anno, è stata preannunciata dall'assessore Mastrosimone «una settimana di cultura lucana, a Matera, che
coinvolgerà i comuni e gli operatori del settore, permettendo una serie di confronti con addetti ai lavori internazionali». «L'esperienza del Network lucano del cinema di qualità - ha detto l'esponente della Giunta regionale - costituisce motivo di particolare soddisfazione da cui poter partire per tagliare insieme nuovi importanti traguardi. Anche a Bologna la Regione ha messo in risalto le due fondamentali azioni previste nei documenti di programmazione: l'improvement, per migliorare gli interventi nei diversi settori della cultura, e il sostegno agli stessi organizzatori di eventi, che aggregando le persone intorno a progetti e realizzandoli, tolgono dall'isolamento so-
ciale le nuove generazioni e consentono visibilità alla nostra bellissima terra. Continueremo a sostenere Basilicata Cinema e a premiare l'eccellenza regionale». Ha chiuso l'incontro il Presidente di Basilicata Cinema, Gabriele Di Stasio, «è una soddisfazione per tutti i festival lucani - ha detto Di Stasio - essere considerati un'eccellenza fra i 274 festival di cinema italiani, soprattutto tenendo conto che il riconoscimento proviene da una giuria qualificata. Tutto ciò deve far riflettere gli operatori lucani in un momento di grave crisi che mette in ginocchio i diversi settori e rende difficile operare nei festival cinematografici di qualità». Valeria Gennaro
«L’AUDIZIONE del presidente De Filippo in prima commissione consiliare ci ha permesso di comprendere lo stato dell’arte della rivisitata Unità interdipartimentale (così definita dall’ormai famoso articolo 64 della legge regionale 42/2009). Al netto delle ipotetiche strumentalizzazioni del settembre-ottobre 2010 che, politici navigati ed “esperti massmedia-logici volevano attribuiread undisegno ispirato dal solito grande “vecchio scompaginatore”, l’azione di contrasto promossa e sostenuta in piena autonomia e solitudine ha prodotto i suoi effetti». E’ quanto commenta il consigliere di Io amo la Lucania, Alfonso Ernesto Navazio. «Si cambia registro. Si ipotizza una fondazione (di diritto privato e senza scopo di lucro) , immaginata dal team degli esperti e suggerita a gran voce dagli stakeholders della autonominata partnership creativa. Può bastare? Come inizio sicuramente. Ci sono dei “ma”. Abbiamobisogno didiscutere e affrontare i compiti (i più ampi possibili per sostenere e potenziare il settore cinematografico e audiovisivo quale veicolo privilegiato di promozione del territorio nonché fattore di sviluppo imprenditoriale e occupazionale), la composizione
(consiglio di amministrazione a tre o cinque o nomina di un amministratore unico), il direttore (vera figura chiave, come insegna l’esperienza pugliese scelto con avviso o nominato per meriti), alcune regole (presentato a chi ed approvato da chi) per il controllo del piano annuale delle attività (in conformità, si spera agli indirizzi programmatici della regione), per la gestione del film fund (criteri e metodi trasparenti), per la definizione di criteri di selezione del personale che, motivatamente, dovranno far parte della snella struttura della film commission, e cosi via Una discussione rapida, visto che siamo sulla buona strada. Potremmo tutto delegare alla giunta regionale. Preferiamo tuttavia, un’altra strada, che non coincide necessariamente con un nuovo disegno di legge, articolato. Abbiamo voglia di suggerire, ad esempio, che nel caso si scegliesse la formula del consiglio di amministrazione, una opportuna azione potrebbe essere quella di indicare una figura proveniente dalla partnership creativa. Abbiamo voglia di suggerire di lasciar perdere i cantastorie e i menestrelli di corte, ma (per dirla alla Veltroni) anche i professori. Ce ne sono fin troppo in giro!
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Venerdì 2 dicembre 2011 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Macellazione del suino a domicilio L’Asp controlla la salsiccia L’incontro Comune-Asp
LA macellazione dei suini nelle nostre fattorie si può fare, ma in sicurezza e sotto il controllo di operatori sanitari. «Siamo riusciti, grazie alla grande disponibilità dimostrata dai rappresentanti dell'Asl, a garantire alle centinaia di famiglie che vivono sul territorio potentino di proseguire quella che è una delle più antiche tradizioni delle nostre comunità rurali», spiega l'assessore all'Ambiente Nicola Lovallo che ha partecipato ai tavoli convocati con il dirigente comunale Giancarlo Grano, il direttore del dipartimento Asp di “Prevenzione della sanità e del
benessere degli animali” Vito Bochicchio e il direttore dell'Unità operativa “Area B” Mauro Iacoviello. «Realizzare insaccati e gli altri prodotti di origine suina nell'ambito di riunioni familiari che si tramandano di generazione in generazione - dice Lovallo - fa parte della memoria storica della nostra città. Essere riusciti a garantire il servizio di controllo veterinario anche il sabato, viene incontro alle esigenze manifestate da più parti nei confronti dell'amministrazione comunale e dell'Asp, e dimostra dell'ottimo clima collaborativo instauratosi tra i due enti»,
impegnati «ad andare incontro alle esigenze del cittadino - aggiunge Iacoviello - nel rispetto delle normative». Sarà possibile effettuare la macellazione domiciliare dei suini dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14 concordandola con gli uffici preposti (da contattare ai numeri 0971/310382 e 3346639255). «L'obiettivo raggiunto - conclude Bochicchio - è sintomo delle buone prassi che stanno contraddistinguendo sempre più i nostri rapporti con gli enti locali che rappresentano il territorio».
Come funziona (dopo mesi di polemiche) la chiusura al traffico nelle altre città
Se la ztl altrove è abitudine Nel capoluogo, tra proteste, attese e suggerimenti, ognuno dice la sua DICONO che quando si è cominciato a parlare di Ztl a Salerno,più o meno venti annifa, l'alzata di scudi fu tale, che in molti pensarono fosse meglio desistere. Poi, raccontano, è diventata abitudine, punto di vanto a corso Vittorio Emanuele ricco di vetrine, offerte, localini, gente a ogni ora. Con il tempo, poi, la città si è attrezzata anche meglio, organizzando il parcheggio nei dintorni(esìcheaPotenzasembraquasisalato2euro all'ora), garantendo macchinette automatiche. Di questi periodi, non si muove un passo senza scontrarsi con buste gonfie e passanti troppo occupati a tenere il naso in aria, per ammirare le luminarie, che a Salerno sono diventate una vera industria del turismo stagionale. Adesso non si lamenta più nessuno. O quasi. DiconocheaCosenza-anchequiannifa-lepolemiche sull'istituzione della Ztl nel centro sono andate avanti per mesi. Poi? Poi è entrata in vigore e corso Mazziniè lasede diuno dei più eleganti (e forniti) musei a cielo aperto del Paese. Certo, la temperatura aiuta e passeggiare non è poi così scomodo d'inverno. Fatto sta che, raccontano, è stata soloquestionediabitudiIn alto corso Mazzini a Cosenza ne. Dicono che a Perue in basso corso V.E. a Salerno gia la mobilità alternativasiauntutt'unocon la città: impossibile pensare al capoluogo umbro senza immaginare la scala mobile che portafino incima, negli spazi del centro, a due passi da università, musei, negozi e le bancarelle.Lamacchina si lascia parecchio giù, tanto passa l'autobus. A Potenza è un po' In basso corso Vannucchi a diverso. Da anni se ne Perugia parla (e si tenta), ma solo adesso pare l'amministrazione abbia decisodi faresulserio. Le telecamere sono pronte e le ordinanze pure. Tra qualche giorno, a metà gennaio, si parte. La proteste annunciate ora sono in corso. Gli unici contenti sembrano i residenti, che non dovranno più lottare con gli altri potentini per trovare uno spazio libero nelle strisce blu. I commercianti nonne vogliono sapere:così muoreil centro, assicurano. Ma ne siamo sicuri? Idetrattorispieganochel'orografiadellacittà non consente agili passeggiate. Alcuni commercianti fanno notareche la Ztl sipuò pure fare, ma solo dopo aver completato il parcheggio sulla Fondovalle e messo a sistema il trasporto pubblico locale. Ma le scale mobili sono a fatica (e costo) zero, eppure troppo spesso vuote. Gli autobus e la metropolitana leggera lasciano a desiderareperfrequenza,percorsie,spesso,pulizia, ma i parcheggi multipiano (oggi la tariffa è quella del ticket valido a piazza Matteotti) sono sottoutilizzati, pur distanti pochi metri dagli accessi della mobilità verticale.Le macchine inve-
ce, abbondano sempre in piazza Prefettura, davantialle vetrinedei negozi,spessopure suiposti per disabili. C'è chi sostiene che nessuno “salirà” più in centropermangiareunapizza,vistochel'orario di chiusura delle scalemobili (previsto per mezzanotte con l'avvio della Ztl) è insufficiente. Altri ancora suggeriscono di limitare l'orario del blocco alla circolazione in centro fino alla serata, poiilvia libera.Sperando,però,che ancheilprivatosiorganizziconl’intrattenimento(chéilComune ha le casse vuote). Idee e suggerimenti. Come quella sostenuta da chi avrebbe preferito allargare il provvedimento anche a via del Popolo, per adesso esclusa dalla Ztl. Ognuno ha la sua formula, a seconda della categoria. Magari una rimodulazione in corsa si potràsemprefare.Bastaforse,unavoltapertutte, partire. Poi, sarà questione di abitudine. Così dicono. Sara Lorusso
LA DENUNCIA DEI COMMERCIANTI
Luminarie in via Pretoria Il corso diviso in due «Manto di luci in zona di serie A» FACENDO due passi in via Pretoria, per capire dove comincia il limite del corso da “prima classe” bisogna sporgersi con il naso all’insù. Arrivati a piazza Matteotti, a due passi dall’edicola, ecco, basta alzare la testa: comincia proprio lì il percorso che, fino alla Caserma di via San Luca, traccia la zona di “serie B”. «Va avanti così da tre anni», spiegano desolati i commercianti di quel “pezzo”di via Pretoria che sembra anni luce lontano da piazza Prefettura. Almeno per le attenzioni che vengono dedicate, spiegano. «Sotto Natale, è più che evidente». Con il naso all’insù, appunto. Da un lato il luccichio denso ed elegante che fa il clima festoso; dall’altro poche sparute luci caratteristiche e vicoli deserti. Così, persa la pazienza e raccontano - dopo diverse sollecitazioni rimaste inascoltate, questo gruppo di commercianti prova a farsi sentire con una lettera ufficiale. Inviata al sindaco Vito Santarsiero, protocollata, è stata firmata da una ventina di esercenti, tutti titolari di un negozio o di un punto di ristorazione, da piazza Sedile in giù, quelli con numero civico superiore al 190. Ad armarsi di carta e penna, Davide Furone, titolare di un noto negozio di abbigliamento che «in rappresentanza di tutti i commercianti di “seconda classe” di via Pretoria», fa pre-
sente il problema. Perché una parte del centro storico è addobbata e illuminata dal Comune di Potenza, «resa meravigliosa agli occhi dei cittadini, mentre un’altra parte sembra appartenere ad una via diversa»? Ed è tale la «discriminazione», che per convincere i potentini che anche in “zona B” è arrivato il Natale, l’atmosfera, spiegano, devono crearla in casa, mettendoci di tasca propria risorse e creatività. «Agli addobbi natalizi dobbiamo pensarci noi». Sono «stufi» di queste «di-
scriminazioni» che, tra l’altro, «non hanno alcun motivo di esistere». Anche perché, ricordano ancora nel testo, «tutti i commercianti di via Pretoria pagano regolarmente le tasse imposte dal Comune, senza alcuna lamentela di nessun genere. Ma a quanto pare ormai anche il centro storico viene suddiviso in due categorie». La “prima classe”, appunto, quella del tappeto elegante di luci che ha raccolto consensi negli ultimi anni e che va da piazza Matteotti verso porta Salza. La “seconda classe”, quella che
dallo stesso punto, procede in direzione opposta, è invece addobbata con poche stelle luminose, diradate e lontane. «Chiediamo - scrivono questi commercianti - di rivedere l’intero allestimento, illuminando anche la nostra parte con il manto luminoso». C’è ancora tempo, spiegano, per correggere il tiro perché «l'allestimento degli addobbi natalizi è ancora in corso». Vogliono solo ricevere «lo stesso trattamento» dei colleghi che hanno le vetrine in via Pretoria-prima-classe. sa.lo.
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Potenza
Tre case occupate, due tentativi sventati grazie ai residenti. Molinari: «Contrastare seriamente l’illegalità»
Al Serpentone inquilini abusivi Rotta la muratura e scardinate le porte, poi i mobili a delimitare la “proprietà”
Alcuni degli appartamenti popolari di rione Cocuzzo
Tre le fasi a cui affidarsi: la diffida ad andarsene volontariamente entro trenta giorni, una successiva ordinanza di rilascio (in caso di esito negativo del primo step), l'esecuzione coatta in ultima analisi. Un iter a cui la città, tra Bucaletto, Serpentone e Chianchetta, zone di concentramento delle case popolari,è abituata. «La storia fa capire come non
sia cambiata affatto la politica in città dove, come accaduto in passato, indiversi quartierisi è permesso di occupare appartamenti prima dell'assegnazione secondo graduatoria». Giuseppe Molinari, coordinatore dei gruppi di opposizione a Palazzo di città dà notizia dell'accaduto e anticipa la presentazione di un'interrogazione. Vuole sapere quanti
siano «complessivamente» gli alloggi occupati abusivamente e «quali iniziative ha intenzione di intraprendere l'amministrazione comunale per far rispettare la legge e rendere giustizia a tutti coloro che aspettano con pazienza da diversi anni l'assegnazione legittima di una casa popolare». In una città dove la fame di case (più o meno legittima) non riesce a trovare pace, «bisogna trovare un rimedio. L'amministrazione comunale deve lanciare un messaggio chiaro di legalità e trasparenza per evitare che passi un'idea sbagliata». Certi atti di «prepotenza» non possono essere né ammessi, «né tollerati». Che fare? L’Ater, spiegano da via Manhes, si è data da fare. Da qualche tempo è attivo un tavolo di contrasto alle occupazioni abusive tra l'azienda, il Comune, la Prefettura di Potenza. Ma al coordinamento sono stati chiamati anche i gestori di servizi come l'Acquedotto lucano. L’Ater chiede di allacciare le utenze nelle case popolari solo con il via libera dell'Ater, una volta valutata la regolarità degli inquilini. Tanto per avere una mappa costante della legittima residenzialità. sa.lo.
BANDO INPDAP
Assistenza agli anziani E’STATO pubblicato il bando con cui alcuni cittadini potranno accedere a un servizio di sostegno domiciliare. Il servizio è garantito dal Comune di Potenza all’interno del progetto “Home Care Premium”, con cui è stato finanziata l’assistenzadomiciliare infavore dipensionati Inpdap non autosufficienti. Il progetto, realizzato in collaborazione dal Comune e dall’Inpdap si propone di realizzare un modello integrato di intervento sociale «assicurando una serie di servizi finalizzati a migliorare le condizioni di vita quotidiana dell'assistito, per consentirgli di rimanere nel proprio ambiente». Si va dall’aiuto nella corretta deambulazione all’utilizzo di attrezziper lavarsi,vestirsie mangiaredasoli. E’previsto anche l’accompagnamento presso ambulatori medici, come un supporto nel mantenere vive le relazioni con la comunità al fine di evitare l’isolamento. Gli interessati possono ottenere ulteriori informazioni e la modulistica necessaria per le domande sui siti di Comune e Inpadp (www.comune.potenza.it o www.inpdap.it).
SANTARSIERO (ANCI) «Un incontro con Barca sui fondi strutturali» CHIEDONO «un incontro urgente» al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, perchè proprio non si può rinviare «quel confronto utile alla rinegoziazione dei Fondi strutturali». All’Anci, ne sono convinti. E si fanno portatori della richiesta a gran voce. Nel corso della riunione di ieri dell’Ufficio di presidenza della Associazione «abbiamo condiviso la necessità di questo confronto - ha spiegato in una nota il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, delegato Anci per il Mezzogiorno, assieme alla collega di Riccia, Micaela Fanelli – soprattutto in questo momento delicato, con l’obiettivo di puntare ad un rafforzamento del ruolo delle citta’ e delle aree urbane nei processi di crescita territoriale e nell’attuazione delle nuove politiche di coesione europea. Guardando al futuro piu’ prossimo, durante il quale dovranno essere definiti gli strumenti decisivi per la definizione delle nuove prospettive finanziarie 2014–2020 e delle regole di programmazione dei fondi strutturali, riteniamo quindi fondamentale un incontro a breve di Anci con il ministro, per potergli illustrare le idee e le proposte dei Comuni per le future politiche di coesione».
TRASMISSIONE RAI
E’ ACCADUTO IN CITTA’
IL trasferimento da Cocuzzo ai nuovi alloggi di via del mar Egeo è stato discusso, atteso, contestato, ritirato, modificato, ridiscusso, riapprovato. Ma, una volta risolto il caso, non è ancora possibile cantar vittoria. Non del tutto. Perché alcuni dei 25 alloggi popolari di rione Cocuzzo, lasciati dagli ex inquilini (destinatari delle nuove case di Poggio tre Galli) sono stati occupati abusivamente. E’bastato lasciarli vuoti (seppur murati) pochi, pochissimi giorni. Si fa così più accidentato il percorso di ri-assegnazione di queste case, riservati ora a chi è in graduatoria. Sono almeno tre gli appartamenti di cui hanno preso possesso inquilini irregolari: hanno sfondato la muratura in cemento con cui erano stati sigillati, forzato la porta blindata e preso la titolarità (illegittima)di queimetriquadrati del Serpentone, quel gruppo di palazzi accovacciati sulla collina, alti anche 13 piani, fitti fitti di gallerie. In altri due casi è andata “meglio”. Qualcuno, nel rione, si è accorto di quello che stava accadendo ed ha contattato l'Ater, l'azienda titolare di quegli alloggi popolari. Avuta la chiamata, alcuni tecnici dell'ente sono arrivati ai piani galleria del complesso edilizio, assieme a una pattuglia della Polizia e dei Vigili urbani. Probabilmente, c'era qualcuno a fare da palo, perché giunti sul posto, non hanno trovato movimento. Mache fino a qualche secondo prima qualcuno stesse cercando di entrare illegalmentein quelle due case era cosa evidente: muratura rotta, porta forzata e persino i mobili messi davantiallaporta persegnare-a mò di trincea - il nuovo titolo di “proprietà”. Questi due appartamenti sono stati nuovamente murati. Come per gli altri rimasti liberi, l'Ater procederà con il Comune (pare gli atti siano arrivati già alla firma definitiva) alla consegna ai nuovi assegnatari, questi sì, legittimi. Molto più lunga, invece, la pratica che adesso l'Ater dovrà affrontare per i tre appartamenti occupati abusivamente.In almenodue deicasi, l'azienda è già a conoscenza delle generalità degli abusivi, per cui ha provveduto a sporgere denuncia presso le autorità competenti. La procedura di sgombero è stata avviata.
Bizze del segnale tv
Lavori a palazzo D’Errico
Chiusa via Bonaventura
SONO cominciati da alcuni giorni i lavori di riqualificazione di palazzo D’errico, uno degli stabili storici della città, destinato a diventare un polo museale del Risorgimento.
FATTA salva la parentesi natalizia, stop al transito oltre via Bonaventura, dove è in via di realizzazione un parcheggio sotterraneo privato.
A CAUSA «di un disservizio sulla rete di media tensione, che serve la zona sud di Potenza», ieri si sono «verificate alcune interruzioni del segnale di trasmissione televisivo e radiofonico della Rai». Lo ha reso noto la sede regionale della Basilicata della Rai, che si è subito messa in moto per capire l’origine del disservizio e porre rimedio. Ha così avuto rassicurazioni dall'ente distributore dell'energia elettrica, che il servizio sarebbe stato ripristinato al più presto. Così è stato. Già in serata, ieri, il segnale non dava più problemi.
L’EVENTO
Festa al Don Uva per i cento anni di suor Gilda, la più longeva d’Italia
Un secolo dedicato ai «figli più deboli» di DAVIDE DE PAOLA* SARA’ anche passato un secolo da quell'atto di nascita compilato con il pennino e l’inchiostro di un calamaio, mentre oggi la notizia delle cento candeline rimbalza su tablet e smartphone, e i suoi nipoti la condividono su Facebook. Ma l’amore verso i suoi «figli», quei disabili psichici che accudisce da 50 anni, è sempre lo stesso, e loro non la lasciano sola neanche un minuto. Nemmeno quando deve concedersi a fotografi e telecamere, perchè suor Gilda, che oggi a Potenza ha festeggiato cento anni, deve celebrare anche un primato: quello della suora più anziana d’Italia. Maria Giovanna Sarracino – questo il nome di battesimo della religiosa – è nata a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 1 dicembre 1911. Sono passati 74 anni da quando è en-
trata, nel 1937, nella congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza (fondata da don Pasquale Uva nel 1922). A cento anni, suor Gilda diventa così la religiosa più anziana d’Italia. Seconda al mondo solo a una suora spagnola, suor Teresita, che ad agosto ha raggiunto il traguardo dei 103 anni, ricevendo anche la visita del Papa. In Basilicata si tratta del secondo “record” di questo tipo, dopo quello di monsignor Antonio Mennonna, il vescovo più anziano d’Italia, morto a Muro Lucano (Potenza) nel 2009 a 103 anni. Dal 1958 suor Gilda si è trasferita a Potenza, nell’istituto “Don Uva”, badando a persone con problemi mentali. Ed è ovviamente nella struttura potentina, tra i suoi pazienti – che lei chiama «figli prediletti» – che ha voluto festeggiare il secolo di vita. E’ entrata in chiesa, poco dopo le
10.30, appoggiandosi al braccio di una consorella e a una stampella: il vescovo metropolita di Potenza, monsignor Agostino Superbo, celebra una messa in suo onore, ma lei decide di andarsi a sedere in disparte, tra le sue «creature» che quasi la soffocano in troppi abbracci. Dopo una prima tornata di flash e riprese, qualcuno le spiega che lei è la festeggiata, e dovrebbe occupare uno dei posti in prima fila, dove ci sono anche i nove nipoti che sono Suor Gilda circondata dai familiari venuti appositamente dal Sannio, e che le hanno portato torta e costruita sulla carità – ha agregali. Nell’omelia, il vescovo la giunto monsignor Superbo – coringrazia per tutto quello che ha me una casa costruita sulla rocfatto, 74 anni di vocazione e mez- cia». Al termine della funzione, le zo secolo di «devozione ai più de- donano un cesto con cento rose. boli»: suor Gilda è una donna for- Su ogni rosa le suore hanno legate, non solo perchè durante la to un bigliettino con un pensiero Messa, a cento anni, si alza dal di don Uva. E suor Gilda regala banco ogni volta che è necessario, ognuno di questi fiori a tutti quelma soprattutto «per quella fede li che si avvicinano e le danno un
bacio. In particolare ai suoi «figli» che, incuranti delle telecamere, continuano a stringerla in un lungo abbraccio. In fondo, il mondo sarà anche cambiato nell’ultimo secolo, ma l'amore di suor Gilda per i suoi malati, quello no. Perchè flash e social network, in fondo, possono anche aspettare.
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Potenza 21
Venerdì 2 dicembre 2011
APPUNTAMENTI
AGENDA
Venerdì 2 dicembre 2011
Premio Bisceglia, il 4 la cerimonia
Cancellieri in visita per i Vigili del fuoco
IL prossimo 4 dicembre alle 17.30 al Teatro Stabile di Potenza è prevista la cerimonia di premiazione del premio giornalistico “Alessandra Bisceglia”. Presenteranno Roberto Giacobbo ed Eleonora Daniele. Introdurrà i lavori il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Mimmo Sammartino. Il premio è intitolato alla memoria di Alessandra Bisceglia, giornalista lucana scomparsa il 3 settembre 2008, all’età di 27 anni, in seguito ad una grave patologia.
Si svolgerà domenica a Potenza la festa nazionale del corpo die Vigili del fuoco. La messa, celebrata dal vescovo Agostino Superbo, si svolgerà alle 16.30 nel Duomo. Alla cerimonia (che si completerà con un concerto) prenderanno parte anche il capodipartimento dei Vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca, il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il comandante nazionale del corpo, Alfio Pini.
L’EVENTO
«Un modo per testimoniare la presenza di cultura tipica del nostro territorio»
Teri Volini all’esposizione Arci caffè Arte e dibattito sull’impegno civile SARA’ aperta fino al prossimo 10 dicembre la mostra di Teri Volini, ellestita nella sala esposizioni dell’Arci Caffè Letterario, in corso Garibaldi, a Potenza. L’evento, intitolato “Percorsi d'arte e vita, dalle opere pittoriche all'impegno civile e ambientale” comprende performances, azioni simboliche, installazioni e manifesti d'artista (apertura giovedì, venerdì e sabato, dalle ore 20,30, con ingresso libero). Ma all’interno dell’iniziativa sono stati ritagliati altri momenti dedicati all’arte e al dibattito. Si comincia stasera, alle 22, con la partecipazione dell'artista al reading dello staff Caffè letterario con testi poetici e video. Per i soci del circolo letterario Arci, lo staff ha poi organizzato un altro appuntamento atteso per domenica. Il 4 dicembre, infatti, si svolgerà un convegno aperto su “Arte, etica e ambiente con pubblico invito ad artisti, operatori culturali e istituzionali”. Il cartellone di iniziative prosegue con l’appuntamento di giovedì 8 dicembre (dalle 20.30): Teri Volini sarà di nuovo protagonista di un dibattito all’interno dello spazio mostre, tra incontro e proiezioni. Sabato 10 dicembre, infine, alle 20.30, appuntamento con un finissage-mostra con alcune proiezioni di video. Ma Volini ha in programma
Acquedotto Lucano 0971/45438
Iura via Anzio, 14
Numeri utili
anche altri percorsi destinati a sviluppare in città il dibattito su temi ambientali. Ancora non è stata stabilita una data, ma pare che l’ordine dei dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Potenza abbia già dato il via libera alla promozione di un incontro su “Percorsi in difesa dell'ambiente”. Con Teri Volini, in quelal data, potrebbe esserci a chiacchierare con i cittadini anche il presidente dell’ordine, Antonio Rendina, e la segretaria Cinzia Boffa.
TOLVE - Si è svolta nei giorni scorsi la “Giornata Nazionale dell'Albero”, la manifestazione indetta a livello nazionale dal ministero dell’Ambiente e che si è svolta poi sui territori secondo iniziative locali. A Tolve, la manifestazione è stata organizzata e curata dagli alunni della scuola primaria dell'Istituto comprensivo: in un'atmosfera scolastica attenta e curiosa si è svolta la seconda edizione dell’evento. All'interno dell'auditorium della locale scuola media gli alunni hanno ascoltato tutte le informazioni esposte dal comandante della locale stazione del Corpo forestale dello Stato, Donato Becce che, con professionalità e competenza, ha spiegato le qualità di ogni pianta da mettere a dimora, dalla loro presenza nell'habitat tolvese, alle caratteristiche peculiari di ciascuna pianta. Gli alun-
Teri Volini e il simbolo del Caffè letterario Arci di Potenza
PERCORSI DI VOLONTARIATO
NELL’AMBITO delle iniziative dedicate alle celebrazioni del 2011 quale anno europeo delle attività del Volontariato che promuovono la cittadinanza attiva, prende il via anche in Basilicata il progetto “Municipi partecipati”che prevede, in ogni comune della Basilicata, la sperimentazione di percorsi di democrazia partecipativa, con il coinvolgimento di cittadini, amministratori locali e organizzazioni di volontariato. Il progetto è promosso dal Csv Basilicata e dall'Anci Basilicata, in collaborazione con il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato di Basilicata (Co.Ge.) e l'Assemblea Regionale del Volontariato di Basilicata. Oggi, alle ore 10.30, presso la sala dell'Arco di Palazzo di Città si terrà una conferenza stampa per illustrare le modalità di svolgimento del progetto. Alla conferenza stampa parteciperanno oltre al Sindaco di Potenza e Presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero, il Presidente CSV Basilicata, Genesio De Stefano e Massimo Savino, Presidente Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato di Basilicata (CO.GE. Basilicata).
0971 469274 0971 39211 0971 419111
Croce Rossa
0971 411510
Anas
0971 608111
Fondazione Antiusura
0971 51893
Polizia
113
Motorizzazione
0971 54726
Vigili del fuoco
115
Esercito
0971 444819
803116
Avis
0971 442991
0971 415754 - 46507
Aias
0971 45090
Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 800901050
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua
813294
0971 55551
Telefono Donna Cittadinanza attiva
0835/986306 097159331
Servizio Taxi Becce Domenico
327 8832001
D'Affuso Rosario
340 7741260
Marino Claudio
333 6403376
Passatordi Pasqualino
347 3015277
Russillo Francesco
368 3530980 Istituzioni
Difensore civico reg.
0971 274564
Regione Basilicata
Federconsumatori
0971 301410
Provincia
0971 417111
Adiconsum
0971411144
Comune
0971 415111
Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 668111
0971 46393 0971 1931646
La copertina del calendario di Io Potentino
Pronto soccorso
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Emergenza sanitaria
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Ospedale San Carlo
Telefono Amico
199 284 284
Pronto Soccorso
Telefono Azzurro
0971 19696
Consultorio
nostro ambiente, sempre più interessato da smottamenti, frane e alluvioni che purtroppo hanno provocato molte vittime
ni sono rimasti affascinati ed hanno fatto scaturire da ciò, riflessioni e suggerimenti da adottare per salvaguardare il
anche nella nostra regione. «L'obiettivo è quello di creare nelle nuove generazioni il senso del rispetto della natura e della salvaguardia dell'ambiente, poiché gli alberi rappresentano, oltre i valori ambientali e la prevenzione dei dissesti idrogeologici, anche valori identitari di ogni comunità». Con queste parole la dirigente scolastica Carolina Bruscella, alla pari dell'insegnante Raffaella Armiento, hanno ringraziato i bambini per il loro impegno nello svolgimento e nella realizzazione di poesie, cartelloni, canti e componimenti vari. Inoltre il ringraziamento è andato a tutti i docenti che hanno preparato gli alunni con dedizione ed all'amministrazione comunale che ha messo a disposizione il sito per i lavori e per la messa a dimora delle piante. Gianluigi Armiento
Gli Indigo Light Club sul palco del Basiliko’s GLI “Indigo Light Club” si esibiranno domani sera al Basiliko’s live & disco. L aformazione che comprende Rosapaola Radice (voce), Christian Lapolla a chitarre, voce e programmazione, Rocco Lapolla al basso e Alessandro Leoci (batteria) animerà il sabato sera potentino. I quattro componenti vengono da esperienze musicali precedenti infatti Christian, Rocco e Alessandro dal 2001 fino al 2010 suonano nei “Madrevita”, band che in nove anni ha realizzato diverse demo e firmato per due eti-
chette discografiche: la DC records di Trento che decide di co-produrre il primo singolo “Ci sei solo tu”, uscito nel 2007 e distribuito da Viva music in 330 radio in tutta Italia e con A.I.P.M. Edizioni musicali di Vigevano con cui pubblicano il singolo "Nuda" e successivamente l'Ep “Johnny & Co.” supportato dalla promozione di listen to it su varie radio locali e distribuito tramite portali come I-tunes e amazon e tutta la rete di believe digital. Il gruppo nasce nel giugno 2009 dall’incontro dei tre ragazzi con la splendida voce di
RISTORANTI POTENZA
Ass. Vola Prefettura
112
Polizia Municipale
CINEMA
IL CONCERTO
Municipi partecipati, ecco il progetto Così il palazzo diventa più trasparente
Carabinieri
ACI Soccorso Stradale
SI replica anche stasera al teatro “Francesco Stabile” con lo spettacolo "...Centocinquantalabasilicatacanta" (regia e scenaggiatura di Dino Becagli). Il Teatro Minimo di Basilicata celebra così i 150 di storia lucana in occasione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia. La piece teatrale propone un viaggio tra i fatti, i luoghi e i protagonisti che hanno caratterizzato “silenziosamente” le tappe salienti di questi lunghi anni.
Ranieri Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 IL GIORNO IN PIU’ - 17.00 - 19.30 - 22.00 Sala 2 MIDNIGHT IN PARIS - 17.30 - 19.45 - 22 Sala 3 ANCHE SE E’ AMORE NON SI... - 17.15 - 19.30 - 21.45 Sala 4
Protezione civile
Farmacie di turno
L'associazione "E.Li.De.", in collaborazione con il Forum Nazionale dei Giovani e la fondazione Mezzogiorno Europa, presenta ilvolume "Narrare l'etica e l'economia ai giovani", a cura di Samuele Sangalli e Francesco Nicotri, edito da Rubettino. Appuntamento alle 17,30, nel chiostro del Municipio ad Avigliano. Interverranno anche Francesco Coviello (Forum Nazionale Giovani), Vito Summa (sindaco), il governatore De Filippo, il vescovo Superbo.
I bambini di Tolve a scuola di natura In festa con gli alberi e la forestale
NUMERI UTILI
TURNO NOTTURNO 2 DICEMBRE
Allo Stabile in scena 150-la-basilicata-canta
118 611111 0971 612562 0971 26907
0971 310111
Asp Ateneo Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez. Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Diocesano di Potenza Archivio stor. comunale Pinacoteca provinciale Museo Archeologico nazionale
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640 0971 54829 0971 305013 097156144 0971 21637 0971 51605 0971 444833 0971 21719
Rosapaola Radice. Insieme, in formazione da quel momento, danno vita ad una band che fonde musica rock, house, dance ed elettronica e promette di rendere unico il momento live del Basiliko’s.
0971-410220
0971-56900
FUORI LE MURA
GOBLIN’S
0971-21001
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Mambo, re del tip tap, ha dei problemi con il piccolo Erik, che ha la fobia per la danza. Poi Erik fugge e incontra Sven, un pinguino che può volare! Mambo non ha alcuna speranza di poter competere con lui. Ma le cose peggiorano quando il mondo viene sconvolto da forze potenti. Però Erik scopre il coraggio del padre quando Mambo riunisce attorno asé lanazione dei pinguini e tutta una serie di creature straordinarie per rimettere le cose a posto.
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VIETRI DI POTENZA - «Senza dubbio lo spessore culturale dei Di Stasio - ha sottolineato la docente Francesca D'Angelo - ha dato onore alla già preziosa compagine dei giurati. I docenti lusingati di questa partecipazione celebrano e divulgano la ricchezza dei contenuti del premio». Sono queste le parole della docente Francesca D'Angelo in merito alla partecipazione "lucana" dei docenti Di Stasio a Catanzaro, in giuria, nell'ambito del premio internazionale "Feudo di Maida", tenutosi nelle settimane scorse in Calabria. Del premio internazionale ve ne abbiamo parlato qualche giorno fa, riportando cronaca e vincitori. «Questi premi ogni anno rinnovano la testimonianza di cultura legata profondamente al territorio. Il premio Maida è aprirsi al mondo senza rinunziare alle proprie radici. Il premio è un luogo ideale di incontro di civiltà e di pensieri, che nei fascinosi luoghi del popolo dei Bruzi, rivive l'antico respiro dello spirito greco». «In questo momento di forte imbarbarimento dei costumi e di impoverimento politico -ha aggiunto D'Angelo - gli incontri letterari rappresentato dei percorsi significativi capaci di dare luce al pensiero forte e di ricostruire quell'alchimia tra ragione e sentimento, inebriando gli animi assetati di conoscenza». E poi, in chiusura, un pensiero sull'organizzazione: «il premio vive grazie alla vitalità, all'impegno di alto profilo professionale dei componenti dell'associazione culturale “La Lanterna”, che ancora una volta promuove la cultura del territorio e ne valorizza le specificità, costruendo un interessante legame tra cultura e risorse del territorio inserendo il connubio all'interno di un sistema nazionale ed internazionale. L'associazione “La Lanterna” tiene sempre accesa la luce sul senso e sul significato dell'uomo e del suo agire sociale e culturale, coltivando legami, sviluppando sensibilità e costruendo interazioni positive». Claudio Buono
Avigliano, un racconto di etica ed economia
L’INIZIATIVA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
IL CARTELLONE
Spessore lucano al premio Feudi di Maida
Potenza 23
AGENDA
Venerdì 2 dicembre 2011
APPUNTAMENTI
22 Potenza
24 Tito Scalo Intanto a un dirigente e un tecnico è stato vietato di entrare nello stabilimento
Ex Daramic, sale la tensione I lavoratori lamentano «la continua latitanza» dei vertici della Step one TITO SCALO - Hanno cercato di entrare nella fabbrica nella notte tra mercoledì e giovedì. Erano in due: un dirigente dell’azienda denominata “Sistema” e un tecnico della “Step one”. Il motivo per cui volevano entrare non lo hanno spiegato ai lavoratori ex Daramic che stavano presidiando lo stabilimento. Volevano portare via qualche macchinario? Oppure volevano fare dei lavori all’interno dello stabilimento? Domande a cui non è possibile dare una risposta certa. Quello che è sicuro, invece, è la situazione di incertezza che stanno vivendo gli oltre ottanta lavoratori della ex Daramic. Incertezza dovuta principalmente alla mancanza di comunicazione con l’attuale dirigenza della “Step one”. Dopo l’incontro in Confindustria delle settimane scorse qualcosa si era mosso. «Da allora - fa notare Rosario Chiacchio, rsu della ex Daramic - non abbiamo avuto più sue notizie. Aspettiamo da giorni che si faccia vivo per capire il futuro di questo
Potenza La tre giorni di «Abitare il futuro»
Dalle rinnovabili la strada da percorrere per rilanciare il Sud
I lavoratori in presidio qualche settimana fa
stabilimento». Si capisce, dunque, anche il motivo per cui, i lavoratori in presidio, hanno invitato i due di “Sistema” e della “Step one” a fare marcia indietro. I lavoratori promettono battaglia. Vogliono avere certezze
da si farà vivo. Del resto la nuova azienda che ha rilevato lo stabilimento la “Step One” tramite la controllata “Sistema”, a detta dei lavoratori, risposte convincenti fino a questo momento non ne ha date.
sul loro futuro: «anche se è difficile vista la latitanza dell’amministratore delegato». Restano tesi, dunque gli animi e fanno intentere che rimarranno in presidio fino a quando qualcuno dell’azien-
Tolve Tanti visitatori domenica all’inaugurazione nell’ex convento
E’ già clima natalizio grazie al Cif con la mostra dei presepi artigianali TOLVE - Il Natale è ormai alle porte e a Tolve i cittadini hanno deciso di attraversare i giorni dell’attesa realizzando una gustosa iniziativa, che mescola il tradizionale clima di festa e un importante messaggio di solidarietà. L’appuntamento è stato fortemente voluto dal Cif (Centro Italiano Femminile) di Tolve, che ha realizzato, per la seconda edizione, una mostra di presepi artigianali. Il nome dell’allestimento è emblematico e attira l’attenzione dei visitatori: “Fantasia di presepi”. Diverse, infatti, le tipologie di lavorazione messe in mostra nell’ex convento del paese. Domenica scorsa si è svolta l’inaugurazione alla presenza del parroco e del sindaco del Comune, oltre che di tantissimi cittadini incuriositi dall’evento; la mostra sarà aperta tutti i fine settimana fino al prossimo 18 dicembre. L’invito del Centro Italiano Femminile è a non perdere l’occasione di visionare quelli che sono veri e propri piccoli capolavori dell’arte fatta in casa. In tanti hanno voluto dare un proprio contributo: sui banchi della mostra sono presenti lavori di bambini del paese, associazioni,
Un momento dell’inaugurazione. In basso due dei presepi esposti
gruppi di adulti, classi di scuola. Il Centro Italiano Femminile ha voluto coinvolgere la più ampia comunità possibile per costruire un percorso che sapesse parlare di valori della tradizione. Ce ne è per tutti i gusti: presepi in bottiglia, con
materiali moderni, in scenari poco tradizionali. Al termine dell’iniziativa ai partecipanti sarà consegnata una pergamena contenente il messaggio di auguri per il prossimo periodo di festività che l’associazione, citando don Tonino Bello, vuole lanciare: «Il
Natale di quest’anno ci fara’ trovare Gesu’ e con lui il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, lo stupore della vera liberta’, la tenerezza della preghiera e dal nostro cuore, non piu’ pietrificato dalle delusioni, straripera’la speranza».
POTENZA - La Green eco- ciale” di uno Stato che ognomy e i comportamenti gi non è “decentrato, ma virtuosi della politica nel- disgregato” e che non riela riduzione dei consumi sce a trovare “strategie cosono il passepartout per muni nell’interesse del siuscire dalla crisi e per la stema”. Qui entrano in gioco la crescita del Mezzogiorno in Europa. Sulla base di Green economy, la ricerqueste premesse è entrata ca, le nuove forme di indunel vivo - con la seconda strie e tecnologie legate aldelle tre giornate - l’inizia- la “vocazione del Sud”. tiva “Abitare il futuro. Svi- Un’area dove “la risposta luppo del Mezzogiorno e energetica è fondamentaGreen economy”, patroci- le”per le nostre imprese. Il Sud ha le ponata dalle tenzialità due Provinper dare una ce lucane e risposta alla dall’Upi. crisi, è leaNella corder in Italia nice del teaper le rinnotro Stabile, vabili, ma acinfatti, si è coglie anche discusso di diversi prosostenibilità blemi poiché ambientale si “investe a ed efficienza costi molto energetica alti”. Bisoin un congna pertanfronto a più to “riformuvoci con lare” il piano esperti del energetico settore e rapper le rinnopresentanti vabili pasistituzionali sando dal di alcune 25% al 50% province del nel mezzomeridione. giorno. “Nel A fare gli prossimo fuonori di casa turo – ha diil presidente della Provin- L’intervento di Folino (Mattiacci) chiarato Costantino Lacia di Potento, direttore za, Piero Lacorazza, nell’insolita ve- studi statistici del Gse (geste di mediatore. Poi gran- store servizi energetici) – de spazio agli interventi sarà in grande crescita il dei numerosi relatori pre- fotovoltaico ed anche l’eosenti, tra i quali Giuseppe lico e le biomasse hanno Castiglione, presidente buoni indici di sviluppo”. L’idroelettrico oggi rapUpi. Le misure per uscire presenta il 60-70% delle dalla crisi sono “più di risorse ed il fotovoltaico contorno e di poca sostan- installato alla fine del za”, come ha ricordato il 2011 è pari a 12.500 mepresidente dello Svimez, gawatt. Occorre però che Adriano Giannola. La si- “oltre alla sostenibilità tuazione nazionale, infat- ambientale ve ne sia una ti, “drammaticamente” economica perché gli insotto gli occhi di tutti dal centivi vanno a gravare punto di vista occupazio- sulle bollette. Insomma si nale ed economico, sta può vivere meglio anche mettendo a repentaglio il consumando meno con ef“sistema Italia”, una na- ficienza energetica”. Le zione che ormai corre il ri- regioni del Sud in questa schio di “non essere più disgregazione del sistema uno Stato”. Ad oggi la ma- nazionale devono fare da novra finanziaria ha toc- “collante” e il tema cato quota 80 milioni di dell’energia è una “leva euro con altri 20 milioni importante”. Le rinnovaaggiuntivi dalla prossima bili, la Green economy, le settimana. Gli effetti di acque e l’ambiente sono il una crisi senza precedenti “fiore all’occhiello” del sono stati illustrati anche Sud. La Basilicata sarebbe un dall’Ocse che ha previsto per il prossimo anno una buon “laboratorio per le crescita dell’economia ita- acque e le energie fossili” liana dello 0.5% ed una tant’è vero che in previsione la soglia nazionale del perdita del 6% del Pil. A questi ritmi che rien- petrolio estratto in Basilitrano in una prospettiva cata “dovrebbero arrivare “inaccettabile perché il si- al 15%”. E’ importante instema non tiene” per il fine il collegamento con Sud ci vorrebbero “40 an- l’università così da evitare ni per tornare ai livelli del il cosiddetto esodo dei cer2007”. Secondo stime Svi- velli. Oggi alle 9.30 nell’aula mez sarà del 35% la forza lavoro che resterà senza magna del Campus di occupazione, più una “fa- Macchia Romana si conscia grigia” del 30% di clude l’evento con la Lectio inoccupati. E’ necessaria magistralis dell’economidunque una “virtù finan- sta statunitense Jeremy ziaria che si accompagni Rifkin. alla capacità di crescita soFrancesco Caputo
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Ripacandida Spinazzola si dice d’accordo per convocare un consiglio comunale ad hoc
Furti in paese, la minoranza incalza RIPACANDIDA - Dopo il consiglio comunale dello scorso 28 novembre, nel quale i consiglieri comunali di minoranza di centrosinistra e Socialista Italiani avevano chiesto al sindaco la convocazione di un consiglio comunale straordinario per la serie di furti che si verificano nel paese da oltre due anni, ricevendo come risposta: «se ne parla al prossimo consiglio comunale, è compito delle forze dell'ordine e di pubblica sicurezza intervenire», anche il gruppo politico Sinistra,Ecologia e Libertà, che ha un proprio rappresentante tra i consiglieri di minoranza, si associa a quanto richiesto dalle forze politiche di minoranza nel consiglio comunale scorso. Avvicinato il coordinatore lo-
cale di Sinistra,Ecologia e Libertà, geometra Michele Spinazzola ha riferito: “«da circa tre anni nel paese avvengono continui furti nelle abitazioni, vittime soprattutto le fasce deboli, gli anziani che si vedono rubare la propria pensione o i propri risparmi. Sono d'accordo con gli esponenti politici di Ripacandida che siedono negli scranni dell'opposizione di indire un consiglio comunale straordinario alla presenza anche delle forze dell'ordine e del Prefetto per porre una soluzione o un rimedio a questi fenomeni dannosi per la comunità di Ripacandida». «Sono preoccupato che il sindaco, Annunziata, - continua il rappresentante della minoranza non percependo la gravità del
problema, rimanda tutto al prossimo consiglio comunale, che non si sa quando si farà. Già due anni fa, quando ero capogruppo di opposizione, insieme agli altri consiglieri comunali, inviai una comunicazione scritta al Sindaco, quando erano in atto i furti nel paese, invitandolo ad indire un'assemblea pubblica anche alla presenza delle forze dell'ordine. Attendo ancora una risposta! Mi auguro che i consiglieri di minoranza, con la richiesta di un consiglio sulla sicurezza abbiano più fortuna». Intanto sembra che l'oratorio della parrocchia di via Santa Maria sia stata imbrattata di scritte offensive contro le forze dell'ordine. Il segno che la tensione sta salendo alle stelle. Per la cronaca giova ricordare
Il leader locale della Sel Spinazzola
che gli ultimi furti in ordine di tempo si sono registrati la scorsa settimana. Ignoti sono entrati in pieno giorno in due abitazioni, rispettivamente di via San Pietro e di via
San Nicola. Nel primo caso i ladri hanno operato in pieno giorno, intorno a mezzogiorno, asportando oltre al contante, anche oggetti preziosi. Lorenzo Zolfo
Atella/Rionero Cutolo, Mauro Di Ciommo punterà sulla continuazione della produzione
«Salvaguardare i posti di lavoro» Parla il curatore fallimentare che aggiunge: «No alla revoca delle concessioni» ATELLA/RIONERO - «Prima di tutto salvaguardare gli interessi dei lavoratori». Sono queste le prime parole di Mauro Di Ciommo, nominato curatore fallimentare per la Cutolo, che nella mattinata di ieri ha accettato l'incarico di “salvare” uno dei marchi storici delle acque minerali made in Lucania. Un compito non facile considerando le molteplici problematiche che il “caso Cutolo” implica. A cominciare dalle concessioni regionali. Un po' tutti dai sindacati e, in ultimo il consigliere regionale Gianni Romaniello, chiedono all'ente di via Anzio di revocarle. «Dal mio punto di vista - ha spiegato Di Ciommo revocare le concessioni in questo momento significherebbe affossare il marchio e verrebbe meno anche il mio ruolo. Quello che vorrei è che ci sia la continuazione dell'attività produttiva, solo così si potrebbero trovare nuovi acquirenti interessati a rilevare l'azienda. La vera ricchezza della Cutolo - ha precisato Di Ciommo - non è lo stabilimento, ma le concessioni». Anche se è ancora troppo presto per fare ipotesi, l'obiettivo di Di Ciommo è quello di trovare un altro imprenditore capace di poter porta-
L’INTERVENTO DELLA SEL DI RIONERO RIONERO - Sul capitolo concernente le concessioni, nella giornata di ieri è intevenuta anche la Sel. In un comunicato congiunto del segretario di Rionero e di quello provinciale - rispettivamente Giovanni Marino e Lina Gruosso. «Se così fosse stato - spiegano - avremmo quantomeno risparmiato ai lavoratori l'umiliazione di dover, prima, fare un'ulteriore apertura di credito a fantomatici e improbabili investitori e di assistere, poi, a una prevedibile e reiterata violazione dell'accordo responsabilmente sottoscritto nello scorso luglio per le pressioni e le rassicurazioni dell'assessorato regionale alle attività produttive. Adesso ci auguriamo che l'intervenuto fallimento della Cutolo consenta di evitare gli errori del passato e rappresenti un nuovo inizio. Continuiamo tuttavia ad essere preoccupati per quanto sta accadendo a poche ore di distanza dalla dichiarazione di fallimento. Sembra, infatti, che, nonostante il fallimento, nello stabilimento si continuino a svolgere operazioni della cui liceità è probabilmente legittimo dubitare. Per la Regione è sicuramente arrivato il momento di assumere immediatamente i provvedimenti imposti dalla legge. Ulteriori ritardi sarebbero realmente intollerabili».
re lo storico marchio di acque minerali a riguadagnare una fetta importante di mercato. Ma per fare questo bisogna continuare la produzione non revocando le concessioni. «Spero ci siano le condizioni ideali per fare questo - ha aggiunto L'obiettivo, ripeto, è quello di salvaguardare prima di tutto il lavoro».
Sul fronte prettamente sindacale i lavoratori non mollano. Da una parte le loro rivendicazioni (la maggior parte sono i maggiori creditori dell'azienda), dall'altra l'azienda che, pare, non voglia mollare l'osso. Ci sarebbe stato, infatti, un vertice tra Cutolo e alcuni lavoratori (in tutto 16) a lui fedeli i cui contenuti sono top
Caos in azienda I sindacati chiedono un incontro alla Regione
secret, anche se si parla - ma è tutto da dimostrare - addirittura di una nuova società. I sindacati, intanto, hanno chiesto un incontro alla Regione. La situazione alla Cutolo è quantomeno caotica. La turnazione che doveva partire ieri, secondo gli accordi di luglio, è saltata e diversi lavoratori hanno fatto richiesta di iscrizione alla mobilità. «Vogliamo capire ha detto il segretario generale della Flai Cgil - con chi ci dobbiamo confrontare in questa vicenda. La Regione dovrebbe muoversi. Allo stato attuale - ha spiegato - non sappiamo chi governa questa intricata situazione». Fallito il ramo produttivo della Cutolo, rimane in piedi quello commerciale che non avrebbe il diritto, per esempio, di imbottigliare. Sul fronte lavorativo la situazione resta tesa. Alcuni continuano a presidiare lo stabilimento che, pare, continui a produrre. Concessioni e tutela del lavoro. Il tutto in un contesto dove regna l'anarchia più totale. Questo è il lavoro che spetta a Di Ciommo. Un lavoro che certo non è dei più facili, ma che il curatore fallimentare vuole svolgere con serietà e abnegazione. Giovanni Rosa
Melfi Soddisfazione per il reintegro di uno dei cinque
Licenziamenti alla Ciccolella Il 7 dicembre la nuova udienza A lato i lavoratori durante lo sciopero del maggio scorso
MELFI - E' certamente un fatto positivo. La notizia del reintegro di uno dei cinque lavoratori della Ciccolella fa ben sperare per il futuro. L'azienda dovrà sborsare nelle tasche del lavoratore le spettanze per i mesi in cui non ha lavorato. Intanto il 7 dicembre prossimo l'avvocato della Cgil Antonio Santangelo, discuterà la vicenda dell'altra maestranza licenziata che si è rivolta al sindacato per essere difesa. Visto il precedente si è molto fidu-
ciosi che anche per questo altro dipendente ci sia il provvedimento di reintegro. «Era inaudito - ha commentato il segretario generale della Flai Cgil Esposito, che si procedesse al licenziamento di lavoratori nel legittimo esercizio dei propri diritti come era chiaro il comportamento antisindacale dell'azienda. Questa sentenza non fa altro che ribadire e puntualizzare quello di cui eravamo già certi: il diritto allo sciopero è inviolabile».
Valvano: «La firma dell’atto di intesa è una scelta di crescita» Gemellaggio con scuole portoghesi, svedesi e ungheresi
Patto dei sindaci: Melfi dice sì Scambio culturale a Melfi IL sindaco, Livio Valvano, il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza ed il Presidente della Società Energetica Lucana, Rocco Colangelo hanno sottoscritto ieri l'Atto di intesa e di impegno al “Patto dei Sindaci” del Comune di Melfi. «La firma dell'Atto di intesa è una scelta di crescita - ha detto il sindaco Valvano- ed un obiettivo politico strategico per la nostra Città che non può esimersi dal compiere uno sforzo in termini di responsabilità per l'ambiente. La Sel si impegna ad elaborare il Piano d'Azione per l'Energia sostenibile del Comune di Melfi entro un anno dalla data di deliberazione del Consiglio Comunale di adesione al Patto dei sindaci e fornirà assistenza nell'elaborazione
della relazione biennale di valutazione e monitoraggio. Si punta così, attraverso un lavoro sinergico con la Provincia e la Sel a raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020. Anche Melfi gioca un ruolo di primissimo piano per declinare la politica energetica comunitaria in una dimensione locale. Si tratta di un obiettivo impegnativo, per rispettare il quale l'Amministrazione locale è chiamata a intraprendere un percorso lungimirante di innovazione in tutti i campi, dall'edilizia ai trasporti, dalla produzione locale di energia alla gestione del ciclo dei rifiuti, dalla governance interna alle forme di partecipazione e coinvolgimento pubblico».
MELFI - Un’occasione per socializzare ma anche per confrontarsi nel segno dello scambio culturale. E’ questo in sintesi il gemellaggio che si è concretizzato nei giorni scorsi tra due scuole di Melfi (il liceo scientifico e quello arrtistico) con alcune scuole europee provenienti da Ungheria, Svezia e Portogallo: 12 provenienti da Goteborg, 13 da Pecs (Ungheria) e 18 da Penafield (Portogallo). «Quest’ incontro - ha detto l’assessore all’Istruzione del Comune di Melfi, Rosa Masi - diventa l’occasione per dar vita ad una riflessione sul mondo della scuola. L’istruzione è la chiave per uno sviluppo umano inteso come crescita e arricchimento interiore della persona e, allo stesso tempo, come benessere sociale ed economico. L’istruzione è un fattore di crescita in virtù dei suoi legami con altri fenomeni demo-
grafici, sociali e politici. Ed ecco che attraverso il gemellaggio la scuola stabilisce un rapporto duraturo fatto di scambi di know how compiendo un atto di arricchimento concreto sia culturale sia economica. E’ un modo per entrare in contatto con comunità, realtà sociali e culturali diverse, e quindi per partecipare concretamente alla vita degli studenti di una classe di un’altra città condividendo interessi, abitudini, tradizioni, musiche, cibi, necessità e aspirazioni. In tal modo sia gli insegnanti sia gli studenti possono affrontare il tema dell'intercultura alla luce di un’esperienza in un reciproco arricchimento umano e culturale. E' auspicabile che i programmi di gemellaggio durino negli anni e che voi ragazzi possiate crescere insieme attivando contatti anche attraverso le nuove tecnologie».
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Venosa Il sindaco Bruno Tamburriello replica al consigliere Mario Tamburriello
Bilancio di assestamento: è polemica VENOSA - Non si fa attendere la replica del primo cittadino di Venosa, Bruno Tamburriello agli attacchi del consigliere di minoranza - suo omonimo - Mario. Il sindaco «vuole fornire alcune puntualizzazioni» e va giù subito duro. Il consigliere di minoranza, spiega «dimentica che in sede di assestamento di bilancio si effettuano degli spostamenti determinati da economie, maggiori o minori entrate e da spese non previste, verificando ogni singola voce di entrata e di spesa come previsto dall'art.175 del Tuel. Pertanto - argomenta il primo cittadino - non vi è stata, nel corso dell'ultima seduta consiliare, alcuna altera-
zione in merito alle poste di assestamento portate in approvazione». «Del resto - continua - è doveroso ricordare che le spiegazioni tecniche e le delucidazioni in merito alle varie voci vanno chieste ed approfondite nella sede competente, che è rappresentata dalla Commissione consiliare competente per materia, cui spetta un compito di istruttoria ed alla quale prendono parte i Responsabili degli Uffici del Comune, proprio al fine di soddisfare tutte le richieste delucidatorie, anche relativamente a quei “numeri” altrimenti “incomprensibili” ai Consiglieri comunali». «Laddove non venisse va-
lorizzato il ruolo della Commissione, la stessa risulterebbe del tutto inutile e di conseguenza costituirebbe uno “spreco” la spesa che si sostiene per il suo mantenimento in vita». «Evidentemente - fa notare Bruno Tamburriello vi è una visione interpretativa diversa circa il ruolo delle Commissioni consiliari e del Consiglio comunale nel quale vanno posti problemi di natura politica, in merito a scelte ed indirizzi e non sterili richieste relative al posizionamento dei “numeri”». «Si evidenzia, inoltre, che l'assestamento al bilancio è stato supportato da una valida relazione redatta dal Responsabile dell'Uf-
ficio Ragioneria sulla quale alcuna osservazione è pervenuta da parte dell'opposizione». «A tal proposito è opportuno ricordare che, comunque, sul bilancio dell'Ente e sulle sue variazioni vi è sempre un controllo successivo della Sezione regionale della Corte dei Conti». «Da ultimo - conclude il sindaco - è doveroso rilevare che il consigliere Mario Tamburriello, componente della Commissione Bilancio, avrebbe fatto bene a non assentarsi alla seduta dello scorso 22 novembre nella quale è stato discusso l'assestamento e sono stati esaminati, per singole voci, quei “numeri” circa i
Il sindaco Tamburriello
quali lo stesso chiedeva spiegazione in Consiglio. Bene farebbe quindi, per il futuro, il citato consigliere a recarsi in Commissione ed in quella sede chiedere quelle spiegazioni tecniche o numeriche ai Responsabili degli Uffici preposti
presenti, che inopportunamente egli chiede nella sede consiliare». Insomma un botta e risposta nel merito della questione relativa all’assestamento di bilancio che certo farà discutere anche in futuro.
Il primo cittadino non si sbottona più di tanto e rilancia: «Siamo compatti»
Annale: «Nessuna crisi in atto» Ma gli animi all’interno della maggioranza di Lavello restano molto tesi LAVELLO - «Non c'è nessuna crisi in atto». lapidario intervento del primo cittadino Antonio Annale che poi si è trincerato dietro un secco no comment. «La maggioranza è compatta» spiega il sindaco, poi più niente. A questo punto l'interrogativo sorge spontaneo. Chi dice la verità? E’ una crisi della maggioranza o si tratta di qualche singolo consigliere di maggioranza in crisi? Così mentre si è concluso a tempo di record il consiglio comunale di mercoledì scorso con i banchi della maggioranza vuoti in quattro postazioni, i cittadini lavellesi stanno alla finestra attendendo i giochi di palazzo. Dito puntato contro qualche componente del Partito democratico, grande assente in occasione della sotto- Il comune di Lavello scrizione della “sfiducia” al primo cittadino ma c'è qualcos'altro che bolle in pentola. Tanti i malcelati malcontenti che traspaiono dalle fila della stessa maggioranza. Che vi sia una maggioranza nella maggioranza è cosa ben nota ormai alle cronache politiche lavellesi ma che si lasci addirittura a bocca asciutta la “minoranza di governo” è novità degli ultimi anni. Così per quanto è dato sapere la giunta
Annale festeggerà anche il prossimo Natale mentre i “golpisti” dovranno attendere tempi migliori affilando la proprie armi. Eppure sembrava che il peggio fosse passato con i temi caldi del programma politico della giunta ormai al sicuro. Solite questioni di poltrone? Chissà, ma, si sa, un pò per ciascuno non fa male a nessuno. Le previsioni dicono che anche questa volta basterà poco per sopire gli animi dei defezionari al resto ci penserà il tempo. Intanto il tentativo di “ammutinamento” di mercoledì scorso fa ancora discutere. Dopo riunioni notturne e tavole rotonde ristrette ed allargate, mercoledì mattina di buon mattino era tutto pronto per sfiduciare il primo cittadino Antonio Annale. Fonti ben informate hanno riferito di un tentativo capeggiato da quattro consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza di governo e cioè Domenico Gisondi, Francesco Mangino, Angela Romano e Vincenzo Pettorruso . A loro si sarebbero unite le forze di opposizione con la Primavera Lavellese ed il Partito Democratico. Poi qualcosa non è andato per il verso giusto e il tentativo di sfiduciare il sindaco è fallito miseramente. Daniele Masiello
Atella-Sud Africa Raccolta fondi in ricordo padre Michele
Un filo lungo 8.000 chilometri ATELLA - “Atella-Sud Africa: un filo lun- insegnante della scuola superiore “Tsogo 8.000 km” Una raccolta fondi per aiu- go Higth school” a Mmakau, direttore tare negli studi una ragazza sudafrica- del “Vocational centre”, animatore rena. Atella ricorderà così padre Michele sponsabile del centro “Cristo Uomo Nuovo” di Ga-Rankwa, assiD'Annucci, missionastente animatore unirio stimmatino per 34 versitario e formatore anni in Sud Africa, a di giovani missionari. dieci anni dalla sua La mostra mercato sarà scomparsa. Era infatti allestita nel Palazzo Sal'8 dicembre del 2001 raceno da sabato 3 diquando il religioso fu cembre (con apertura ucciso a colpi di arma da alle ore 18.30) a domefuoco nella periferia di nica 11 e rispetterà i sePretoria. Per l'anniverguenti orari: Giorni fesario del martire, il Cirstivi: dalle 10.30 alle 13 colo culturale “La Tore nel pomeriggio dalle re” e l'amministrazione 17 alle 20. Nei giorni fecomunale di Atella, riali sarà aperta di pohanno organizzato una meriggio dalle 17 alle mostra-mercato in cui 20. Giovedì 8 dicembre, saranno esposti i lavori inoltre, dopo la Santa artigianali donati dai Padre Michele D’Annucci messa delle ore 11, è cittadini. Ricami, dipinprevista la ricollocazioti e oggettistica varia sane del monumento ranno messi in vendita e il ricavato sarà devoluto ai Padri Stimma- commemorativo nella piazza P. Michele tini per sostenere una ragazza nel suo D’Annucci e a partire dalle ore 18, nel percorso di studi. Padre D'Annucci (nato Duomo di Atella, ci sarà una serata di muad Atella il 17/09/1941) era particolar- sica in onore e in ricordo del missionario mente sensibile alla formazione dei gio- con la partecipazione della banda di Atelvani. E' stato, tra le altre cose, fondatore e la.
Rionero, al via il “Progetto genitori” RIONERO - Con l'incontro su “Come comprendiamo la mente degli altri: empatia e riflessività” è partito il Corso per genitori, organizzato dal Consultorio Familiare di Rionero in collaborazione con l'Assessorato comunale alla Istruzione e con la Croce Rossa. In calendario, presso la nuova sede del Distretto Sanitario di Rionero, altri tre incontri: 2 dicembre: "Come sviluppiamo l'attaccamento:l e relazioni tra genitori e figli"; 13 gennaio: "Lo svincolo"; 20 gennaio:"Dal proprio vissuto all'esperienza genitoriale". Il corso è curato dalla dott.ssa Leopardi, psicologa del Consultorio Familiare di Rionero.
I lavori della serata sono stati introdotti dall'Assessore comunale di Rionero, Paola D'antonio, e dalla responsabile dei Consultori Familiari Asp, Battistina Pinto. Erminia Casolino,ispettrice della Croce Rossa Italiana,ha illustrato obiettivi e finalità della Cri, per aprire un confronto con i giovani e favorire il loro coinvolgimento nelle attività di volontariato. La relazione centrale è stata tenuta dalla psicologa del Consultorio di Rionero, Rossella Leopardi, che ha stimolato i genitori a riflettere sul fatto che una buona relazione con i figli implica il rispetto delle loro menti, evidenziando come tale at-
teggiamento favorisca il rispetto di se stessi e degli altri,la tolleranza,la cura per sè e per il mondo circostante. Per continuare la riflessione tra le mura familiari, la dott.ssa Leopardi ha dato ai genitori anche specifici “compiti a casa”. «L'iniziativa rientra all'interno di un piano di attività, progettato dall'ASP nell'ambito del Piano regionale “Spazio Famiglia” sottolinea Battistina Pinto Responsdabile U.O. Consutori familiari Asp- Abbiamo previsto una serie di attività innovative, che potenziano ed integrano quelle già esistenti, e mirano alla prevenzione del disagio nella fascia adole-
scenziale. Queste attività sono rivolte non solo ai genitori,ma anche agli insegnanti e ovviamente i ragazzi”. In tale contesto presso il Consultorio familiare di Rionero è stato aperto, il lunedì e il martedì pomeriggio, uno sportello di ascolto per gli studenti. A scuola i ragazzi lavoreranno sul linguaggio delle emozioni con gli insegnanti, coordinati dalla psicologa del Consultorio, all'interno di alcuni gruppiclasse. Previsto anche un corso di formazione, che nel corso di quattro incontri, da tenersi nel 2012, fornirà ai docenti conoscenze e competenze per diventare "mediatori efficaci" delle di-
Un’immagine del primo appuntamento
namiche relazionali, che si sviluppano all'interno del contesto scolastico. Il progetto genitori verrà esteso ai Consultori di Melfi,Venosa, Lavello,Rapone. Su tutto il territorio per la
realizzazione delle relative iniziative verrà ricercata attivamente la collaborazione con gli enti locali,le scuole,le associazioni,al fine di potenziare una rete di intervento capillare.
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Venerdì 2 dicembre 2011
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28 Marsicovetere Il sindaco Cantiani replica: «Abbiamo già tolto le indennità di missione»
Costi della politica: è scontro Il consigliere di minoranza, Mazziotta incalza: «Ridurre le spettanze del 10 per cento» MARSICOVETERE - In tempi difficili in cui ai cittadini vengono richiesti ulteriori sacrifici, non poteva non “tener banco” nel paese valdgarino, la discussione sui costi della politica locale. Ad alzare la voce, in questo caso a sollecitare, un’iniziativa di proposta di deliberazione di riduzione delle spettanze del sindaco e dei componenti della giunta comunale è il consigliere comunale di minoranza, Giovanni Mazziotta, che ha inviato al primo cittadino, Claudio Cantiani e al presidente del Consiglio comunale, un documento da inserire all'Ordine del giorno del Consiglio comunale. Il sindaco sollecitato sulla questione è categorico: «Non ho potuto portare la proposta in consiglio perchè è stata sbagliata nella forma. Quando sarà riformulata secondo i criteri richiesti dalla legge non avrò nessun problema a portarla nell’assise comunale». Ma il primo cittadino non si tira indietro nel dibattito scaturito da Mazziotta. «I membri della giunta si sono già ridotte le spettanze, cancellando di fatto le cosiddette indennità di missione che ammontano a più di 10.000 euro». Una riduzione che va di pari passo al periodo di crisi che sta attraversando il paese. Mazziotta dal canto suo
MASSARO: «NO AI POZZI DAVANTI L’OSPEDALE» VILLA d’AGRI - «No ai pozzi vicino l’ospedale». A sostenerlo è il presidente del Csail-Comitato Promotore Indignati Lucani Filippo Massaro. «Non possono certamente essere le promesse di qualche unità di lavoratori a tempo determinato e qualche centinaio di migliaia di euro di royalties da parte dell'Eni, che peraltro è il caso di ricordare allo smemorato sindaco, sul finire del 2010, ha comunicato ufficialmente di rinunciare alla messa in esercizio del pozzo petrolifero Alli 2, dopo le pressioni popolari e in questo caso anche politiche ed istituzionali aggiunge - a cambiare la netta contrarietà dei cittadini di Villa d'Agri e dell'intero comprensorio che utilizzano quotidianamente i servizi ospedalieri. E' bene che Cantiani si convinca: il pozzo davanti l'ospedale non sarà né adesso e né mai tollerato. Non riusciamo a capire come possa pensare di bypassare le autorizzazioni necessarie solo perché il suo consiglio comunale “convinto” da tesi del sindaco, basate su una mentalità di elemosine e promesse, si è schierato a favore. E' a dir poco singolare inoltre - continua Massaro - la sua volontà di avviare direttamente un'intesa con l'Eni scavalcando la Regione che, a quanto pare, anche sui pozzi Sant'Elia 1 e Cerrofalcone 2 non ha alcuna intenzione di mollare la posizione di stallo delle relazioni in attesa dell'aggiornamento dell'Accordo con l'Eni, sia in termini di royalties che di azioni di tutela per la salute, l'ambiente e il territorio. E' proprio il caso di dire che l'iniziativa di Cantiani somiglia proprio all'epica battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento». Il sindaco Cantiani
propone: «una riduzione del 10 per cento. In maniera tale - si legge nel documento inviato dallo stesso al primo cittadino - che rispetto ai 10 mila euro che ci costa la giunta mensilmente, si possa costituire un fondo con i 1.000 euro risparmiati che potrà essere utilizzato all'inizio di ogni estate per meglio programmare una serie di eventi che possa animare il comprensorio comunale». «Un esempio - specifica ancora Mazziotta - di minor costo della politica e di maggiori benefici per la comunità». La proposta sembra esse-
re scaturita anche dal fatto che «l'estate 2011 di Marsicovetere - viene specificato sempre all'interno del documento - è stato caratterizzato da una pressoché totale assenza di eventi sul nostro territorio, dovuta a negligenza e voglia forse di non fare sia da parte della Pro-loco che dell'amministrazione comunale, è che questo mancato operato è stato giustificato dall'amministrazione, soprattutto, per mancanza di fondi. Che tutti però hanno potuto notare come nella totalità dei paesi a noi circostanti, siano stati capaci di organizzarsi e creare degli
eventi sui propri territori, in presenza di situazioni da un punto di vista di disponibilità finanziarie, analoghe o peggiori della nostra, ma nettamente migliori da un punto di vista organizzativo e di voglia di fare». «Che sia forse opportuno - conclude la lettera - da parte di chi amministra Marsicovetere, dare un segno di maggiore attaccamento al nostro paese, visto l'andazzo dell'estate passata». Un botta e risposta che certamente sarà argomento di discussione anche nel prossimo consiglio comunale. Angela Pepe
Operazione “Uniform and badges”
Traffico on line di uniformi militari Denunciato un terranovese TERRANOVA - Traffico online di uniformi militari, 128 denunce a Frosinone, tra i denunciati anche un lucano. Vendevano e compravano online uniformi e distintivi delle forze dell'ordine, tra le 128 persone denunciate dalla guardia di finanza di Sora anche un giovane di Terranova di Pollino per aver acquistato, senza averne titolo, degli oggetti militari. Al termine dell'operazione “Uniform and Badges”, le fiamme gialle hanno smascherato un traffico illecito di oggetti riservati a polizia e militari. Le indagini erano partite in seguito a un aumento, nella provincia di Frosinone, di casi di usurpazione del titolo, il comportamento di chi si spaccia indebitamente per appartenente alle forze dell'ordine per commettere altri reati o trarne beneficio nella circolazione stradale. Partendo da questi episodi le fiamme gialle hanno scoper- Terranova to che, su un noto sito di aste online, era possibile acquistare uniformi, distintivi, placche e palette, tutti simboli di riconoscimento riservati a polizia e militari o a collezionisti con specifica licenza e che è vietato vendere a chi non è iscritto nell'apposito registro di pubblica sicurezza. L'indagine informatica, condotta con il supporto tecnico-investigativo del nucleo speciale frodi telematiche della guardia di finanza e in stretta collaborazione con il Fraud investigation team di Ebay Europe, ha consentito di identificare 128 persone residenti in tutta Italia. Tutte le persone identificate sono state deferite alla procura della Repubblica presso il tribunale di Cassino e denunciate per aver venduto senza licenza o acquistato senza averne titolo gli equipaggiamenti. Emilia Manco
Rotonda Ieri la cerimonia di inaugurazione
Al via la messa a dimora di 5.000 piante sul Pollino ROTONDA - Parte ufficialmente l’interven- «Dato il successo degli anni passati - ha sotto di forestazione sul Parco del Pollino. Ieri tolineato Teresa Zompetti, Responsabile in località Castellana alla presenza di una Corporate Social Responsibility Lottomatifolta rappresentanza di allievi del Liceo ca - Lottomatica ha deciso di rinnovare la partnership con Parchi Scientifico di Rotonda, per Kyoto realizzando si è dato il via all’iniziatiun intervento di forestava promossa dal Comitazione nel Parco nazionato Parchi per Kyoto le del Pollino. La piantaOnlus e Lottomatica, gione, prevista da quecon l’Ente Parco Naziosto progetto, riguarda nale del Pollino. Saranun numero importante no messi a dimora 5.000 di specie autoctone, alberi entro la fine di di5.000, messe a dimora in cembre, per compensare 5 ettari. Il nostro obiettile 1.400 tonnellate di vo resta quello di comCO2 generate dalla propensare le emissioni di duzione delle schedine CO2 relative alla produdel Gioco del Lotto nel zione delle schedine Gio2009. Nel pieno rispetto co del Lotto, con l’intento dei criteri di conserva- Alcune immagini dell’iniziativa di ieri di renderlo un gioco sozione della biodiversità, stenibile». «L’Ente Parle piante messe a dimoco Nazionale del Pollino ra, circa 1.000 per ettaha spiegato Domenico ro, sono state selezionaPappaterra, Presidente te tra le specie che predel Parco Nazionale del sentano le maggiori conPollino - grazie anche al dizioni stazionali e che contributo del Comitato assicurano lo sviluppo Parchi per Kyoto profuturo dell’impianto bomuoverà ulteriori attivischivo. «Quest’ultimo tà di divulgazione e di intervento nel Parco naeducazione ambientale zionale del Pollino - ha del progetto “Parchi per dichiarato Antonio NiKyoto”, al fine di favoricoletti, Comitato Parchi re ed ampliare le conoper Kyoto - è un nuovo importante contributo per il contenimento scenze sui servizi ecosistemici, come la midella CO2 in armonia con quanto stabilito tigazione del clima, la prevenzione del ridai principi del Protocollo di Kyoto. Il Comi- schio idrogeologico, la tutela dell’aria e tato Parchi per Kyoto, infatti, è nato con dell’acqua, offerti dalle foreste, e di diffonl’obiettivo di mettere a dimora nei Parchi in- dere i principi di tutela e conservazione del ternazionali, nazionali, regionali e nelle proprio patrimonio forestale, attività fonaree urbane centinaia di migliaia di alberi damentale ed alla base dei principi di conche possano assorbire l’anidride carbonica servazione della biodiversità dello stesso e contrastare i cambiamenti climatici». Ente parco».
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Un convegno per i 50 anni sarà l’occasione per ridiscutere di governance e aree industriali
Consorzio, legge da cambiare Santarsia: «L’ente ha un campo di azione che merita di essere ampliato» di PIERO QUARTO «LA LEGGE regionale nata nel 2010 per rispondere essenzialmente a situazioni finanziarie può essere oggi rivista e ridiscussa alla luce delle peculiarità che ancora i Consorzi industriali possono svolgere sul territorio». E’ il concetto espresso dal commissario del Consorzio industriale di Matera Gaetano Santarsia che ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa per presentare le iniziative che domani celebreranno i 50 anni del Consorzio Industriale di Matera, un pezzo di storia che va di pari passo con l’evoluzione industriale sul territorio. Santarsia ha sottolineato gli appuntamenti che domani vedranno la presenza di esponenti di primo piano a livello nazionale ed internazionale dal vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella all’ex ministro Raffaele Fitto, al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. La discussione sarà incentrata soprattutto sul ruolo che i Consorzi industriali possono avere ancora oggi e poi nel pomeriggio anche sulle prospettive verso il futuro. Qui vi sarà anche la partecipazione dell’assessore alle Attività produttive Erminio Restaino. «Funzioni come la produzione industriale, il marketing e lo sviluppo sono proprio del Consorzio e possono essere ben svolte all’interno, per questo ritengo necessario affrontare una discussione su una legge del 2010 che è nata essenzialmente», ha spiegato Santarsia, «per eliminare delle passività finanziaria createsi negli anni e per la verità soprattutto nella provincia di Potenza». Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera lavorerà a una «nuova strategia» per accrescere la competitività delle aree produttive e rafforzarne il ruolo con progetti, servizi e funzioni. Le azioni annunciate riguardano il rafforzamento del centro logistico intermodale della Valbasento ma anche altri punti di riferimento importanti come la Pista Mattei per la quale i lavori stanno proseguendo anche se «senza una soluzione arriverà il punto in cui li dovremo interrompere». Le altre opere in cantiere riguardano il rilancio della “palazzina direzionale» della Valbasento dove verranno ubicate un incubatore per le imprese, business center e funzioni di enti locali. Un business center sorgerà anche nell’area di La Martella di Matera, insieme a un centro fiere, e progetti di privati con funzioni residenziali e una residenza sanitaria assistita.
Santarsia sulla Pista Mattei
Ricorso al Tar contro il ministero
La conferenza stampa al Consorzio Industriale, da sinistra Angelo Cotugno, Eustachio Follia, Gaetano Santarsia e Rossano Cervellera (foto Videouno)
Un tratto della pista Mattei a Pisticci
«Puntiamo ad uso razionale delle diverse aree e dei possibili investimenti»
«A Jesce c’è già l’illuminazione e La Martella va utilizzata per i servizi»
Eustachio Follia e Rossano Cervellera hanno unito storia e immagini
In un libro 50 anni di vita UN LIBRO che ripercorre attraverso una serie di immagini e i testi di Eustachio Follia e Rossano Cervellera i 50 anni del Consorzio Industriale della provincia di Matera. Un’opera che è stata creata, con il coordinamento di Angelo Cotugno, proprio per l’occasione e che sarà scaricabile anche attraverso il sito del Consorzio Industriale «arricchita ulteriormente anche di altre immagini che non è stato purtroppo possibile includere nel libro ma che comunque abbiamo voluto condividere per testimoniare il lavoro e il ruolo svolto negli anni dal Consorzio» ha spiegato Cotugno ringraziando per il contributo fotografico «Antonio Genovese che ha fatto ricorso al proprio archivio permettendoci di poter utilizzare una gran parte delle foto che si trovano all’interno del volume». «Non è stato facile ripercorrere la vita e «Qui – ha aggiunto Santarsia – ci sono proposte di investimento da parte di privati, che teniamo in considerazione per le quali occorre un confronto con gli Enti locali, a cominciare dal Comune, e anche su questioni come il Paip 3 e della nuova arteria che faciliterebbe il transito dei mezzi pesanti. L’uso razionale delle aree industriali è una prerogativa che proprio un ente come il Consorzio può
l’evoluzione della società insieme a quella del Consorzio» ha spiegato Cervellera, «abbiamo ripercorso tappe importanti che non conoscevo e ci siamo trovati a raccontare delle visite di personaggi di primo piano come Segni, Mattei o lo stesso Colombo». «Abbiamo scoperto come si è evoluto il territorio in questi anni e abbiamo verificato le tante battaglie che ci sono state nel corso degli anni» ha aggiunto Follia, «ad esempio per il metano. In particolare mi ha colpito a Grottole la nascita di una vera e propria lista dal nome “Lista metano”». A testimoniare quanto, soprattutto in quel periodo, determinate battaglie e la crescita industriale del territorio fossero fondamentali per i cittadini e quindi come «il Consorzio industriale abbia accompagnato di fatto questo tipo di processo». p.quarto@luedi.it
avere la capacità di definire nella maniera migliore» ha aggiunto ancora nel suo intervento il commissario del Consorzio Industriale. «Quanto all’area di Jesce stiamo per consegnare la nuova rete di pubblica illuminazione e quella del gas». Interventi che come è stato anche confermato finiranno per garantire un certo risparmio e maggiore sicurezza alle imprese
rendendo il territorio e quelle aree in particolare anche maggiormente attrattive verso l’esterno. Un investimento che dunque potrebbe avere anche degli ulteriori ed importanti contraccolpi di ordine strettamente economico. «L’obiettivo - ha concluso il commissario – è quello di rendere competitivo il territorio e il ruolo del Consorzio, nell’ambito della riforma, dimostra che si può operare valorizzandone
UN ricorso al Tar contro il Ministero dell’Ambiente che chiede una nuova caratterizzazione dell’area dove è prevista la Pista Mattei. Una richiesta che prevede una spesa di 1,7 milioni di euro. A comunicare la decisione di ricorrere al Tribunale Amministrativo regionale è stato il commissario del Consorzio Industriale del Materano, Gaetano Santarsia nel corso di una conferenza stampa sui 50 anni dell’ente. Santarsia ha spiegato come «la questione del sequestro aveva rallentato i lavori ma l’archiviazione del reato ambientale e il dissequestro sembravano aver risolto molti dei problemi». L’obiettivo del Consorzio, confermato dal commissario, resta il potenziamento della pista aeroportuale «Enrico Mattei» per la quale ora Santarsia intende sbloccare la questione della “caratterizzazione delle aree da bonificare, impugnando davanti al Tar le decisioni del Ministero dell’Ambiente che affiderebbe a un piano di 1,7 milioni di euro la soluzione dei problemi. «Ci sono aree – ha aggiunto Santarsia – già bonificate e certificate da Arpab e Syndial, che rendono inutili ulteriori interventi. Ci siamo limitati
l’identità e le funzioni». Insomma non uno stravolgimento ma semplicemente una naturale rivisitazione di una legge che ha la necessità, evidentemente, di sottolineare l’importanza del ruolo che i Consorzi industriali potranno svolgere. E’ chiaro che questo tipo di aspetti costituiranno il nerbo centrale del dibattito che si svilupperà nel corso della giornata di domani a Palazzo lanfranchi nell’ap-
a fare questo tipo di verifica e non riusciamo a capire laddove queste aree sono state già bonificate e certificate perchè un ulteriore intervento. Da qui la decisione del ricorso, ma contiamo anche sul confronto che la Regione avrà con il Ministero per consentire il completamento dei lavori, rallentati per vicende giudiziarie che hanno avuto una conclusione positiva. Si tratta di un’opera importante per l’economia dell’area, per la quale c'è anche una proposta gestionale del regista Francis Ford Coppola». Santarsia ha lasciato chiaramente intendere come il costo della caratterizzazione da 1,7 milioni provocherebbe uno stop pesante e come proprio il ricorso insieme alla congiunta azione politica della Regione con il Ministero dell’Ambiente potrebbero risolvere la situazione. «Perchè parliamo di aree già bonificate come è stato certificato da Arpab e Syndial». Infine il commissario del Consorzio Industriale ha confermato il forte interesse del regista statunitense di origine bernaldese che vorrebbe gestire la pista aprendo così importanti occasioni di sviluppo del territorio. p.quarto@luedi.it
puntamento che si concluderà poi con la presentazione del volume sui 50 anni del Consorzio e con una serie di premiazioni che riguarderanno coloro che hanno fatto la storia dell’ente, lo hanno guidato o diretto. «In qualche caso premieremo anche i familiari di coloro che non ci sono più ma che hanno avuto un ruolo essenziale per il Consorzio industriale della Provincia di Matera». p.quarto@luedi.it
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Venerdì 2 dicembre 2011
Pisus, no al protocollo con le Fal Mutamenti a Mezzogiorno e Città plurale all’attacco del sindaco Adduce Progetto delle Fal Ecco i mille dubbi di 14 consiglieri
ARRIVA anche dalle associazioni come Città Plurale e Mutamenti a Mezzogiorno uno stop all’Amministrazione Adduce. Parole forti quelle pronunciate attraverso una nota congiunta in cui si punta il dito in particolare sul progetto delle Fal di metropolitana leggera che dovrebbe collegare Matera da Nord a Sud fino all’Ospedale. Un progetto finanziato con soldi Pisus per 8,1 milioni di euro ma che le associazioni ritengono «insufficienti visto che il costo complessivo previsto nelle schede è di oltre 16 milioni». «Riteniamo che la somma prevista non sarà sufficiente (spesa prevista dal PUM 16,5 milioni di euro, ipotesi progettuale scheda PISUS 8,1 milioni di euro)», hanno scritto le associazioni, «per completare l'opera e i lavori interminabili consegneranno alla città l'ennesima opera incompiuta e inutilizzabile. Potenza docet! Per questo noi chiediamo che si apra un confronto immediato, serio, concreto e pubblico per correggere e per rimodulare i fondi previsti per alcuni interventi, che riteniamo motivatamente inutili, per destinarli a quei progetti che possono realmente avere delle ricadute in termini culturali ed economici per la città; non si proceda in alcun modo alla firma del protocollo con le FAL. Concedere questi fondi alle FAL rappresenterebbe un vero e proprioabuso e spreco di fondi pubblici, per un servizio che presenta molti aspetti negativi. Per le FAL vi sono altri e più urgenti problemi da affrontare, soprattutto quello relativo ai costi che la comunità sopporta da troppo tempo per tale servizio». Insomma uno stop in piena regola al principale progetto dei Pisus è quello che si alza con forza dalle associazioni e che in qualche modo si aggiunge a dubbi e preoccupazioni di 14 consiglieri comunali (come si legge a lato, ndr). «Gli articoli recenti dei consiglieri comunali AngeloCotugno e Enzo Acito e la mozione firmata da 14 consiglieri, di maggioranza e di opposizione, per chiedere la convocazione del Consiglio Comunale per discutere dei PISUS (Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile), evidenziano e confermano quanto da tempo, come associazioni, stiamo denunciando sul rapporto tra l'attuale amministrazione e la città: un rapporto e un confronto inesistenti nel palazzo e fuori di esso» è il pesante atto d’accusa. «Un'Amministrazione esclusivamente votata ad una azione di facciata, impegnata a sfilare sulle varie passerelle, da Materadio alle
«Si apra subito un confronto pubblico per rimodulare i fondi che non bastano» celebrazioni di importanti urbanisti. Mai un confronto che affronti nel concreto le varie tematiche e ascolti la voce della città. Siamo di fronte ad una giunta che si è arrogata il diritto di programmare e decidere in nome e per conto della città, senza che quest'ultima abbia potuto discutere e condividere l'opportunità di alcune scelte fondamentali, determinanti per il suo futuro. I PISUS rappresentano il punto di svolta per lo sviluppo della città se affrontati in maniera adeguata, purtroppo sino ad ora hanno solo evidenziano l'arroganza e la chiusura ad ogni forma di partecipazione da parte dell'attuale giunta. Si approvano progetti senza un confronto preliminare. Le associazioni hanno presentato a tempo debito delle osservazioni ai PISUS, ma non hanno avuta la possibilità di poterle affronta-
«I Pisus costituiscono un punto di svolta ma finora hanno dimostrato l’arroganza del Comune»
re nel merito e pubblicamente». Poi l’affondo sui Pisus: «Nell'ambito dei progetti PISUS, l'amministrazione comunale si appresta a firmare con le FAL un protocollo d'intesa per la realizzazione del prolungamento del tratto ferroviario da Matera Sud all'Ospedale con galleria artificiale in corrispondenza della rotatoria dell'Ospedale, costo del progetto 16,5 milioni di euro(fonte PUM). I PISUS ne stanziano 8,1 milioni di euro che al netto diventano 6,3 milioni di euro. Chi metterà la differenza, le FAL? Noi ne dubitiamo fortemente. Stiamo invece per assistere alla storia di un fallimento annunciato e di un'opera che sarà inscritta d'ufficio nell'elenco delle opere inutili. Per non parlare delle spese di gestione chenon sarannosostenibili con gli introiti delle corse.
Se poi si va a leggere il PUM (Piano urbano della mobilità) si scopre che il tratto ferroviario attuale delle FAL è stato scarsamente utilizzato (poco più di100 passeggeri al mese). Se i dati sono così negativi sull'utilizzo del tratto attuale, bisognerebbe che l'Amministrazione spieghi e chiarisca quali sono stati i criteri che hanno determinato la scelta del prolungamento del tragitto. Queste considerazioni avrebbero dovuto indurre, l'Amministrazione e chi ne è a capo, ad una più attenta valutazione», concludono le associazioni,«ma forseera chiedere troppo a queste autorevoli menti. Il progetto sembra più finalizzato ad agevolare altri interventidi espansioneedilizia, diulteriore consumo di suolo e non ad affrontare e risolvere il problema della mobilità interna per ridurre l'utilizzo del mezzo privato».
CHIEDONO la convocazione del consiglio comunale per affrontare, analiticamente, convenienza e opportunità ma soprattutto costi e benefici del progetto di prolungamento del servizio di metropolitana delle Fal fino all'ospedale Madonna delle Grazie. La mozione, presentata da 14 consiglieri comunali, sottolinea una serie di elementi che hanno reso impossibile, finora, una discussione pubblica su uno strumento di mobilità il cui approfondimento non è mai stato completato. «Già in sede di dibattito - spiega il consigliere della Lista Stella, Enzo Acito prima in commissione Bilancio e Programmazione epoi in consiglio comunale, a seguito delle richieste per un maggior approfondimento sulla convenienza di questa o altre scelte, si decise di rinviare la valutazione economica dopo l'elaborazione delle schede specifiche, contenenti le analisi di costi-benefici di ciascun intervento». Acito sottolinea, inoltre che il prolungamento della tratta non è inserito nel piano annuale e triennale delle opere pubbliche che il consiglio comunale si appresta ad approvare nelle prossime settimane. La giunta, infatti, avrebbe delegato le Fal a funzioni di stazione appaltante. In base a quanto previsto dalla scheda relativa alla realizzazione del prolungamento da cui si deduce la convenienza o meno dell'investimento, scrive ancora Acito: «A fronte di una frequenza di 15/30 minuti, a seguito di un contratto di servizio specifico tra Fal e Comune, il ricavo annuo per le Ferrovie Appulo lucane sarebbe, al netto della bigliettazione di 1,5 milioni». E' per questo che il progetto, secondo Acito e gli altri 13 consiglieri, merita approfondimenti e un adeguato dibattito consiliare. In quella stessa sede pongono, inoltre, che si discuta anche la proposta alternativa di destinare lo stesso finanziamento alla realizzazione di altre opere compatibili con gli indiritti e gli obiettivi dei Pisus. «I consiglieri - si legge inoltre - chiedono, applicando quanto previsto dal Testo Unico degli Enti locali, di poter esercitare la prerogativa ed il diritto di analizzare, valutare ed eventualmente approvare l'analisi economico-finanziaria e la valutazione dei costi benefici relativi alla realizzazione del prolungamento della linea ferroviaria». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Dal personale alle questioni della politica Morea contro Adduce
La dura critica dei Popolari uniti SPESA DEL personale, scarsa responsabilità di fronte ad eventuali errori, la rideterminazione di un nucleo valutazione dei dirigenti sono alcuni degli elementi di critica che il consigliere comunale dei Popolari Uniti, Roberto Morea ha spiegato nei giorni scorsi anche in Consiglio comunale accompagnando questi rilievi ad un’aspra critica politica verso un’Amministrazione in cui «decidono in pochi e molti consiglieri di maggioranza vengono ignorati». «L'incidenza della spesa del personale è pari al 30% del totale della spesa corrente: occorre uno schema organizzativo moderno e versatile, abbandonando metodologie e logiche obsolete. Da dirigente presso l'azienda Asl secondo i criteri dettati dalla direzione strategica, ho completamente rivoluzionato la mia organizzazione di lavoro: tutta la mia attività viene programmata, misurata, calcolata con dati informa-
tici, valutata a fine anno con specifica e dettagliata relazione. L'errore, la negligenza, inadempienze quantitative e qualitative emergono puntualmente e inesorabilmente e se emerge qualche responsabilità si va dal richiamo al licenziamento, senza parlare delle azioni legali da parte dei cittadini. Ma qui nessun errore o negligenza si paga» ha scritto Morea, «il concetto di responsabilità è confuso, è aleatorio perché non c'è una programmazione e soprattutto non c'è una verifica dell'attività amministrativa. La sfera politica dovrebbe indicare i percorsi, vigilare sugli adempimenti amministrativi, controllare i risultati. La realtà è che invece verifichiamo il governo di una politica lassa e monopolio del mestiere e del decisionismo di pochi attenti solo a selezioni e soluzioni opportunistiche». E’ l’aspra battuta di Morea. «Cosa, invece, ci si può aspettare
da una politica basata sulle “relazioni corte e sulle filiere del consenso clientelare”, che impone la sudditanza della burocrazia: una compressione della potenzialità. E io non credo che in questa amministrazione non ci sono capacità e professionalità, al contrario sono certo che molti dipendenti se chiamati a compiti precisi di efficienza e di efficacia con criteri di meritocrazia, trasparenza, senza santi protettori, darebbero grandi risultati. Serve una discontinuità che coniughi a una maggiore qualità politica, serve una autocritica, serve una forte tensione etica». «Sindaco, c'è un solo protettore di Matera, che ricorre il 2 luglio a cui ci dobbiamo raccomandare tutti i giorni. Sindaco, io attendo quel salto di qualità che è scritto nel programma elettorale: lo faccia guardando dove mette i piedi, ma anche guardandosi intorno e se continua ad
Il consigliere comunale dei Popolari Uniti Roberto Morea è intervenuto in consiglio comunale
avere “Materaintesta” rammenti che è stato eletto per pochi voti e chi l'ha fatta eleggere continua a sostenerla e questo si verifica puntualmente al momento della votazione del bilancio. Senza nulla togliere alla minoranza, ci sono nella maggioranza che l'ha eletta consiglieri con capacità e grande volontà che Lei sta trascurando o addirittura ignorando. La critica è indispensabile ed è
anche linfa vitale nella maggioranza, e ritenendomi con i Popolari Uniti coerente e affidabile parte integrante sempre più radicata nel centro sinistra, auspico che il Pd risolva le tensioni interne che si riverberano inevitabilmente tra Comune, Provincia e Regione ed enti (a proposito le postazioni occupate dal Pd aumentano), auspico che il Pd si rinnovi e tagli i ponti con un modo di fare di cui la gente non ne può più».
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30 Matera «L’amministrazione è impegnata solo in un’azione di facciata, a sfilare nelle passerelle»
Confronto tra il sindaco e i residenti, accettate le proposte per verificare il quantum da pagare
Peep, nessun passo indietro Angelo Festa: «La maggioranza dei casi è prescritta ma dovremo fare opposizione» AMPIA disponibilità ma nessun passo indietro sugli oneri del Peep di San Giacomo 2. E’ questa in sostanza la posizione ribadita anche ieri nel corso di un incontro con associazioni e residenti dal sindaco , Salvatore Adduce, e dall'assessore al bilancio, Rocco Rivelli. Adduce e Rivelli hanno ribadito la volontà dell’Amministrazione di completare il percorso avviato con la delibera del luglio scorso. Hanno anche sottolineato che l’eventuale prescrizione non può essere ammessa dall’Amministrazione ma dovrà essere contestata dai cittadini aprendo una controversia. Infine hanno aderito alle richieste di verifiche tecniche sugli importi da pagare, sul calcolo degli interessi e sull’eventuale possibilità di una rateizzazione. Insomma massima disponibilità ma nell’ambito di un principio chiaro dell’Amministrazione cioè che quei suoli e quegli oneri vanno pagati. Al termine dell'incontro la maggior parte dei residenti presenti all'incontro ha convenuto su tre proposte avanzate dal sindaco e dall'assessore che andranno a chiarire l'impianto della delibera di Giunta comunale n. 349 del luglio 2011. “Il Comune di Matera - ha detto il sindaco - ha già pagato i proprietari dei suoli. Quindi nell'interesse collettivo il Comune è obbligato al recupero delle somme già versate. Da questo punto di partenza non possiamo muoverci”. Quindi le tre proposte. “Pur considerando che l'impostazione della delibera non si tocca, siamo disponibili ad un approfondimento con il gruppo di lavoro tecnico, aperto al contributo dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori, per una verifica su quelle opere nate al servizio del Peep ma utilizzate anche da altre parti della città (aree verde, strade, campetti di calcio, etc.). Pertanto ci sarà un approfondimento dei calcoli di quanto dovuto. Al secondo punto la necessità di chiedere un parere tecnico giuridico per capire se applicare gli interessi e la rivalutazione dei costi e a partire da quando. Il terzo e ultimo punto riguarda la rateizzazione rispetto al quale erà già stata espressa la disponibilità del-
La Casa dei giovani ha 20 anni Stella pronto a segnali concreti IN previsione del ventesimo anniversario della Casa dei Giovani, che sarà celebrato il prossimo febbraio 2012, il presidente Stella ha incontrato il professore Lo Bue ribadendo come “la Provincia non farà mancare ulteriori segnali attenzione a uno dei migliori esempi di solidarietà sociale presenti sul territorio”. Oltre ai lavori di adeguamento che saranno avviati per migliorare la funzionalità dell'edificio, di proprietà della Provincia, il presidente Stella ha preannunciato l'avvio, in sinergia con la Casa dei Giovani, di un progetto sulla legalità nelle scuole. “In un periodo di difficoltà diffusa, mentre il nostro Paese è retto da un governo di emergenza nazionale - ha concluso il presidente Stella - chiamato a compiere scelte difficili ma indispensabili per la crescita dell'Italia, la questione della legalità assume un ruolo di primo piano. Garantire il rispetto delle regole, la trasparenza e il merito non sono semplicemente motivo di orgoglio mediatico, sono l'ambizione che possono fare la differenza tra un popolo responsabile e uno intellettualmente disonesto. Partendo dalla scuola, approfondendo temi come questi abbiamo la possibilità di ridare un senso alla nostra civiltà.” La protesta dei residenti delle aree Peep martedì davanti al Comune
l'Amministrazione comunale. Nella riunione si è deciso di verificare solamente se applicare o meno gli interessi sul rateo». «Naturalmente il tutto hannoconcluso AdduceeRivelli - nella rigorosa applicazione delle leggi e degli orientamenti giurispruden-
ziali». Moderata soddisfazione è stata espressa da Angelo Festa di Adiconsum che ha spiegato: «registriamo con soddisfazione la disponibilità dell’Amministrazione così come avevamo fatto nel precedente incontro dell’Amministrazione Buccico.
Noi abbiamo verificato che esistono tempi diversi per questi suoli. Per cui riteniamo che in alcuni casi (la maggior parte, forse anche l’80 per cento) sia intervenuta la prescrizione mentre in altri (l’ultima sentenza è del 2003) non ancora. Il Comune ha spiegato che
la prescrizione dovrà essere opposta dai cittadini ed è questo uno dei punti di partenza. Per quanti invece non potranno ricorrere alla prescrizion è chiaro che la verifica dei calcoli e le aperture dell’Amministrazione sono elementi che riteniamo posi-
tivi». In sostanza la situazione appare ancora lontana dall’essere definita. L’assessore Rivelli ha parlato di verifiche entro una quindicina di giorni perchè: «a gennaio o al massimo febbraio vogliamo far partire le cartelle». p.quarto@luedi.it
La semplice ricetta per avvicinare i turisti e soddisfarli
Prodotto innovativo e coerente con le esigenze del territorio CONFEZIONARE il prodotto attorno ad un interesse, ad una passione, ad una motivazione, offrendo un insieme di servizi volti a soddisfare una domanda personalizzata, dove fondamentale è la qualità e dove gli elementi distintivi, l'unicità, l'identità e la tipicità sono utili a differenziare il prodotto rispetto alla concorrenza, creando un plus valore nell'immaginario del cliente, il quale vuole essere trattato come un ospite speciale, che ama ricevere attenzioni, servizi particolari e personalizzati . Se ne è parlato presso la Camera di Commercio di Matera durante incontro formativo gratuito sul tema “Lo sviluppo del business e l'approccio al mercato: come specializzarsi su nuove nicchie di mercato”, promosso dall'ente camerale, in collaborazione con l'azienda speciale Cesp e con l'Istituto Nazionale per le ricerche tuistiche
(Isnart). Durante l'incontro Cinzia Fiore, ricercatrice dell'Isnart, ha fornito una serie di indicazioni sulle possibilità di business con gli adeguati strumenti che permettono a ciascuna impresa di individuarne di proprie. Infatti, come ha spiegato la Leone, è importante individuare un prodotto innovativo e coerente con le vocazioni territoriali e un buon rapporto qualità-prezzo; inoltre, bisogna essere in grado di interpretare le necessità e le richieste di particolari categorie di destinatari. “La dinamica positiva del turismo di nicchia - ha detto la relatrice - è spiegata dal fatto che i turisti esprimono esigenzesempre piùdifferenziate e tendono ad aggregarsi in relazione agli interessi che intendono soddisfare. La grande maggioranza degli intervistati (oltre l'83%) ritiene necessario che le strutture ricettive adattino la propria offerta per soddisfare al me-
glio le specifiche esigenze dei turisti appartenenti ad una determinata nicchia; per quasi un terzo del campione, questo adattamento dovrebbe addiritturaesseredi livelloconsistente”. Il tema è stato poi approfondito, legandolo al territorio e alla sua identità, sia storica (legata alla tradizione) che attuale (nuove vocazioni). E' emerso che Matera si qualifica come un attrattore culturale e archeologico, ma anche come una location che ospita congressi e turismo d'affari. “Si percepisce - ha proseguito la Fiore - la necessità di cercare modi innovativi di comunicare al pubblico le valenze culturali di Matera e della sua provincia. Gli interessi più di nicchia (tra cui enogastronomia, sport, religione e turismo congressuale/d'affari) necessitano di essere maggiormente promossi sui mercati internazionali”. Capacità di accoglienza e qualità del servizio sono fon-
La ricercatrice Isnart Cinzia Fiore
damentali per lo sviluppo del turismo in una città come Matera. Lo ha detto l'assessore comunale al turismo Cornelio Bergantino, intervenuto all'incontro formativo, a cui hanno preso parte imprenditori, operatori e addetti del settore turistico e manager. Mariangela Lisanti
Buyers italiani e stranieri alla borsa del turismo
Commosso l’ultimo saluto ad Angelo Pezzi
LA BORSA DEL Turismo Lucano ha riscosso grande successo. Dal 24 novembre l'iniziativa organizzata dall'Apt Basilicata in collaborazione con il Piot Matera e Collina, giunta alla sua IV edizione, ha accolto circa 200 imprenditori professionisti del turismo. L'evento cardine dell'intera manifestazione è stato il Workshop del giorno 26 novembre a Matera. Un'incontro mirato esplicitamente al business a cui hanno preso parte numerosi buyer e seller provenienti da diverse nazioni come Francia, Russia, Inghilterra, ecc. Dunque, bilancio positivo per la IV edizione della Borsa del Turismo Lucano, con dati incoraggianti che confermano il crescente interessa verso le terra lucana e le sue immense meraviglie. Altro dato interessante il numero di buyer italiani, con una buona rappresentanza del sud Italia che si identifica nella Borsa del Turismo Lucano come evento di riferimento per poter accrescere e consolidare la propria offerta turistica. Ricordiamo che la BTL rientra nella programmazione di marketing dei PIOT Matera e Collina che vede come capofila pubblico il Comune di Matera e privato la Confapi di Matera. matera@luedi.it
CHIESA AFFOLLATA per l'ultimo saluto ad Angelo Pezzi, il dirigente del Comune di Matera scomparso lunedì. Celebrando le esequie don Angelo Tataranni ha ricordato la figura di Pezzi, uomo di stimata professionalità e serietà, apprezzato anche per le sue profonde doti umane. Rivolgendosi alla moglie e ai figli, il sacerdote ha meso in evidenza la dura prova di fronte alla quale mette la morte, momento terribile del distacco. Alla cerimonia che si è svolta nella chiesa di Cristo Re, hanno preso parte il sindaco Salvatore Adduce, gli assessori Elio Bergantino e Antonio Mazzei, gli ex primi cittadini Angelo Minieri e Mario Manfredi, oltre a numerosi esponenti dell'associazionismo e anche della pubblica amministrazione. Numerosi anche i dipendenti dell'amministrazione comunale di Matera che hanno a lungo lavorato con Pezzi che fu dirigente del Comune per circa 30 anni. Forte la commozione all'ingresso del feretro, pochi minuti dopo le dieci. a.ciervo@luedi.it
Don Angelone ha ricordato serietà e professionalità. Presenti Adduce, Minieri e Manfredi
Il feretro di Angelo Pezzi davanti la chiesa di Cristo Re
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Montescaglioso Tra le location del romanzo “L’odore del sangue” anche la Basilicata
L’Abbazia al centro del noir di Volpe MONTESCAGLIOSO - La millenaria Abbazia di Montescaglioso, come luogo che incanta, suggestiona, rapisce la mente e lo spirito . E' questo quello che è accaduto allo scrittore Michelangelo Volpe quando a giugno scorso visitò il monastero benedettino. Ammaliato dai magici affreschi dell'antica biblioteca dell'abate, lo scrittore pugliese, ma lucano di adozione, ha ambientato parte del suo nuovo romanzo noir, ''L' Odore del Sangue Sacro'' proprio nell'Abbazia di San Michele Arcangelo. L'annuncio fu dato in agosto, durante la presentazione del libro ''Il Numero Perfetto'' a cura dell'associazione A.I.D.E. Montescaglioso. Edito dalla Fondazione Nuove Proposte ''L' Odore del Sangue Sacro'' è il secondo atto della trilogia di Volpe. Il romanzo noir riprende a tratteggiare la perversione dell'essere umano, la sua sete di
onnipotenza, la bramosia di comandare e plagiare gli altri, l'idiosincrasia per gli impuri, gli imperfetti, un filo conduttore dipanato in cinque secoli di storia e leggende. Voci dal passato insinuano le giornate nella Capitale, macchiandola di delitti innaturali, tuttavia le pagine di un libro sembrerebbero sottolineare spaventose analogie tra questi crimini ed altri commessi nei secoli appena trascorsi. Tanti sono i paesi marchiati dall'ombra maligna, da Zagarolo, Palestrina e Roma nel Lazio, a Triora, il "paese delle streghe" in Liguria, a Chamonix, in Valle d'Aosta, fino ad esplodere anche a Montescaglioso in Basilicata... Il borgo alle porte di Matera, conosciuto per la sua imponente Abbazia, che diventa specchio di un delitto efferato commesso nel XVIII secolo, ma
che ritrova fiamma mistica nel 2001. Un intreccio di realtà e finzione che urla il suo spazio tra le scene di un film a tinte oscure. Il libro sarà presentato in prima assoluta nella città di Potenza il 12 dicembre prossimo nella Sala del Campanile a Palazzo Loffredo e prossimamente a Montescaglioso a cura dell'Associazione Indipendente Donne Europee. Vincitore di numerosi premi, Michelangelo Volpe, definito il Dan Brown lucano, è anche autore di raccolte di poesie ed annovera tra gli ultimi riconoscimenti quello dell'Accademia dei Bronzi di Catanzaro nel 2010 e dei Poeti di San Remo nel marzo del 2011. Nel 2010 ha esordito con successo come scrittore di romanzi noir con il primo atto della trilogia, ''Il Numero Perfetto'', ambientato proprio Maria Andriulli L’Abbazia di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso
Pomarico L’ordine del giorno consentirà di normalizzare situazioni che vanno avanti da tempo
Loculi verso la regolarizzazione Il consiglio comunale affronterà martedì il problema degli spazi al cimitero POMARICO - Quasi pronto il regolamento comunale per il cimitero di Pomarico. Sarà portato all'approvazione della massima assise cittadina convocata per il 6 dicembre prossimo alle ore 18.00, il Regolamentocomunale "perlaregolarizzazione delle situazioni connesse all'uso improprio di loculi cimiteriali privati". L'oggetto che annuncia il punto all'odg, comunque, sa di eufemismo; in quanto è già quasi sicuro che nel corso degli anni a Pomarico sono stati venduti loculi cimiteriali di proprietà del Comune di Pomarico e da parte di privati. In buona sostanza, e mentre sono pagati regolarmente lavori di manutenzione eseguiti dall'Areacoop, si deve ancora decidere come risolvere un problema oramai atavico, che riguarda un argomento, oggetto tra l'altro da più fronti di speculazione,fortemente monitoratodalla comunità pomaricana. Quindi, finalmente, se tutto andrà per il meglio, si riuscirà a capire se il Comune di Pomarico sceglierà di risolvere a pieno la questione. Cioé se farà piazza pulita, trovando chiaramente magari gli atti illeciti che potrebbero arrivare da anni e anni or sono, di tutte le cattive abitudini. Cosa, d'altronde,di certo non semplice. Si pensi, per esempio, che da anni si borbotta
Miglionico, affidati i lavori per il palco nella Corte del Castello
In alto il Comune e a destra il cimitero di Pomarico
nel paese di un'altra almeno cattiva abitudine ai quali i parenti dei defunti hanno dovuto sottostare. Pare, almeno a sentire tante voci, che alcuni servizi cimiteriali, per esempio forse quelli non strettamente a carico del Municipio, ma addirittura altri lavori fossero fatti eseguire e a pagamento sempre e solamente dalle stesse persone. Su questo aspetto, qualora fosse
adeguatamente provato, sarebbe il caso di approfondire in modo da fugare ogni dubbio, per mettere a tacere qualsiasi ipotesi alimentata da eventuali pettegolezzi. Anche su questo, il consiglio comunale dovrebbe decidere di prender parola. Non basta più, infatti, che il Comune di Pomarico per mettere pietre a tappare faglie, liquidi all'Agenzia delle Entrate circa
5mila euro di spese dovute per la vertenza eredi Impresa Salemo Pietrangelo / Comune. Semplici spese di registrazione dei danni, inoltre. Nel frattempoè stata messa in piedi una convenzione con un canile di Tricarico per dare risposte ai pomaricani che si lamentano del randagismo. Nunzio Festa Provinciamt@luedi.it
MIGLIONICO - Affidati i lavori per un nuovo lotto di completamento per i lavori di restauro del Castello del Malconsiglio. E' stata assegnata alla ditta Orlando di Catania la fornitura di un palco smontabile modulare per manifestazioni nella corte dell'antico bastione miglionichese. Per una spesa complessiva per le casse comunali di 13.860 euro. «Con Delibera di Giunta Comunale n. 37 del 30.03.2011 - si legge nella determina - si procedeva alla rimodulazione del Q.E.R. dei Lavori di restauro del Castello del Malconsiglio (Completamento opere infrastrutturali Delibera C.I.P.E. 52/99) Lotto di completamento progetto allestimento - articolazione posta b2 del Q.E.R. Somme a disposizione dell'Amministrazione - e che "con Deliberazione di Giunta Comunale n.45 del 20.04.2011, venivano impartite direttive in merito». n.f.
Volley Ottimo esordio in casa con l’Olimpia Melfi. Ora si pensa al Lavello
Corsa verso l’alto della Ingest I.MONTESCAGLIOSO OLIMPIAMELFI
3 0
25-20; 2° set 25-16; 3° set 25-21
INGEST MONTESCAGLIOSO (Abrescia; Cimmarusti; Lapiscopia; Matera Santochirico; Pietromatera; Pistone; Rubino; Salinaro; Sarra; Toscano; Di Pede. Allenatori: Delia e Locantore) OLIMPIA VOLLEY MELFI (Barbetta; Calculli; Caruso F.; Caruso S.; Cataldi D.; Ciociola; Garaguso; Grasso; Laviano; Procacci, Rosa; Vitucci; Di Franco. Allenatori: Pontolillo e Gambardella) ECCELLENTE esordio in casa per la squadra di pallavolo femminile Ingest Montescaglioso che nella partita disputata in casa lo scorso
27 novembre contro l'Olimpia Volley Melfi ha condotto il gioco chiudendo l'incontro con il risultato di 3-0 (parz. 1°set 25-20; 2° set 25-16; 3° set 25-21). Notevole il gioco della squadra montese che ha dimostrato bravura, determinazione e coesione. Ottima anche la prestazione delle atlete più piccole, Sarra e Pietromatera che, nonostante la gara disputata con l'Under 18 poco prima dell'incontro con il Melfi, non hanno mai mostrato cenni di cedimento, ma insieme alle schiacciatrici Cimmarusti, Rubino e Abbrescia hanno favorito il buon esito dell'incontro. Dopo la vittoria del 20 novembre in trasferta a Bernalda, la squadra montese raggiunge la vetta della classifica ed è pronta alla sfida di Lavello il 3 dicembre. sport@luedi.it
Carmen Pietromatera e Antonella Cimmarusti
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Pisticci Per l’ospedale di Tinchi c’è una proposta: aprire subito il centro prelievi
«La Regione ci sta ignorando» Il consigliere Domenico Lazazzera critica il silenzio colpevole sul caso del Tribunale PISTICCI - L'assenza della Regione Basilicata al consiglio comunale di Pisticci aperto a tutti i livelli istituzionali, nel quale è stato discusso il futuro del tribunale nel centro jonico, non va proprio giù al capogruppo consiliare Fli, Domenico Lazazzera. «Come partito - spiega - ci siamo impegnati in questa battaglia coinvolgendo anche le nostre alte cariche, mentre il Comune si è prodigato per organizzare un incontro che potesse essere funzionale ad una strategia finalizzata a salvare il nostro tribunale. In questo contesto ritengo sia un fatto grave l'assenza della regione Basilicata a conferma di quanto sia disattenta di fronte alle problematiche di questa parte di territorio. Nelle altre due sedi di giustizia a rischio, a Melfi e Lagonegro, invece, i vertici regionali si sono precipitati manifestando impegni e disponibilità anche in termini di risorse. E' quello che servirebbe anche per il tribunale di Pisticci, in quanto le Regioni possono intervenire per dare adeguate garanzie economiche o disponibilità di risorse umane, attraverso soluzioni utili, in assenza delle decisioni che la Corte d'Appello dovrebbe prendere per integrare il personale negli uffici di giustizia». Nel frattempo, però, sarebbe meglio che almeno le istituzioni locali facessero tutto il possibile per favorire le condizioni di mantenimento del presidio giudiziario. A partire dall'inaugurazione della
Le due emergenze di Pisticci secondo il consigliere Lazazzera : il tribunale e l’ospedale di Tinchi
nuova sede. «Pisticci - è il pensiero di Lazazzera - deve far leva anche sulla storia culturale dei suoi uffici giudiziari e di illustri magistrati che hanno fatto scuola. Confidando nell'apertura immediata della nuova sede del tribunale propongo l'intitolazione di un'aula a Libero Panetta, primo presidente di corte d'appello in Basilicata. Ma ci sono tanti uomini di giustizia che hanno saputo farsi onore assieme ad insigni avvocati prove-
nienti da questa comunità, penso all'avvocato Rosano e ai giudici Lazazzera, Blotti e Cassano. E' in questo modo che la presenza del tribunale a Pisticci, oltre che per la sua principale funzione, diventa elemento di dibattito e di cultura». Altro problema sempre caldo è l'ospedale di Tinchi. La discussione consiliare è stata aggiornata a nuova data in attesa delle disponibilità a partecipare da parte dell'assessore regionale, Martorano, e del direttore genera-
le Am, Gaudiano. «Attendiamo - dice Lazazzera - di essere convocati in un consiglio comunale ad hoc alla presenza dei vertici sanitari regionali ed aziendali, ma nel frattempo sarebbe opportuno aprire subito a Pisticci centro un punto prelievo utile soprattutto agli anziani, in attesa che il distretto sanitario venga ricollocato nel centro storico. A tal proposito l'idea di individuare come nuova sede l'ex mattatoio non mi appassiona sia perché andrebbe del tutto riqualificato sia
per la sua posizione periferica». In attesa di sviluppi per comprendere, innanzitutto, in che tempi e attraverso quale soluzione il distretto potrà tornare a Pisticci, sul territorio del centro jonico le vicende della sede distaccata del tribunale e del nosocomio di Tinchi continuano ad assorbire una porzione considerevole del dibattito politico. D'altra parte si tratta di due partite strategiche per il futuro di questa comunità. Roberto D'Alessandro provinciamt@luedi.it
Salandra Il sindaco risponde: «Siamo stati lungimiranti e caparbi»
«Un Comune che vivacchia» Coppola attacca: «E’ un piano senza investimenti»
SALANDRA - Alle 18 l'assise in un consiglio comunale piuttosto veloce ha approvato tutti i punti previsti nell'ordine del giorno. L'assessore Terranova nel darelettura del consuntivo di bilancio ha sottolineato come la parsimonia applicata in fase di previsione abbia trovato riscontro, poi, in questa fase di chiusura del bilancio stesso, dando al Comune una relativa tranquillità di gestione. Le entrate e le uscite sono pressochè pari. A rafforzare questa tesi sia il capogruppo di maggioranza Saponara sia il sindaco: hanno sottolineato la "caparbietà" e lungimiranza di questa amministrazione di attuare, anche in relazione alle restrizioni del Patto di Stabilità, dinamiche che non andassero ad incidere gravosamente sui vari capitoli di bilancio e quindi anche sulla popolazione in termini di servizi. Dello stesso avviso non è stata la minoranza che nellavoce del consigliere Coppola sottolinea la propria delusione sia sotto il profilo analitico che sotto il profilo numerico del bilancio, in tutto il suo percorso dalla concertazione all' attuazione. «Un piano -sottolinea Coppola- privo d'investimento per la crescita dell'economia da
A destra il Comune di Salandra e accanto un’immagine del centro
cui emerge la volontà di questa amministrazione di "vivacchiare". Una cattiva redistribuzione delle risorse e un ritardo nella realizzazione delle opere pubbliche. Sottolinea anche la ferma contrarietà delle reintroduzione della Tarsu come atto dovuto nei confronti dei salandresi. Il sindaco, difendendo l'operato della maggioranza, annuncia che proprio il 29 novembre è stata predisposta la determina che conferisce al Comune il 30% dei fondi destinati per il recupero degli alloggi nel centro storico. E sempre il sindaco evidenza quale e quanto sia importante la gestione di impianti di utilità pubblica, di fatti dal prossimo gennaio 2012 il mattatoio di Matera verrà
chiuso e il servizio sarà svolto in quello di Salandra che è l'unico impianto aperto e che rispetta tutti i crismi di legge. Subito dopo l'approvazione dell'assestamento di bilancio l'assessore Zagaria e il consigliere Querciuola hanno abbandonato la seduta. Si insinua il dubbio. Come mai? Come mai l'assessore Zagaria da sempre partecipe, attento e solerte ha lasciato l'aula? Una strategia di comunicazione? Eppure di lì a poco doveva essere discusso un argomento che prevedeva proprio un suo intervento. Anche se la variante al piano particolareggiato, già approvato in giunta, non implicava una particolare disami-
na poichè le relazioni tecniche evidenziavano che il piano particolareggiato non veniva modificato strutturalemente tant'è che maggioranza e opposizione hanno votato congiuntamente a favore. Inaspettatamente la discussione si è protratta al punto relativo alla legittimazione di alcune aree demaniali attraverso la determinazione del canone. In attesa che la Regione Basilicata nomini il Perito demaniale, il Comune si carica di una responsabilità che non gli compete, incaricando l' ufficio tecnico di produrre le perizie di stima e applicare, in base alle tabelle, le tariffe. Tabelle che secondo la minoranza sono interpretate erronemente e quindi chiede una nuova perizia di stima. Il consiglio si conclude con una disamina approssimata e frettolosa sull'art 23 della l.r. 33 del 2010- aree programmascontata l'adesione a queste. Forse era anche il caso di cominciare a chiedersi in che modo maggioranza e opposizione possono lavorare per meglio partecipare alle azioni di partnership territoriale. E di come applicare il principio di partecipazione dal basso che più e più volte il Presidente della giunta regionale ha annunciato e incentivato. Sono le 19.30, circa, quando il Presidente del Consiglio Comunale dichiara sciolta la seduta. Teresa Russo provinciamt@luedi.it
Polivalente di Stigliano arrivano 500 mila euro
La Provincia di Matera ha stanziato fondi per il Polivalente di Stigliano
MATERA - Approvati in Consiglio provinciale i punti relativi al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011 con variazioni di rilevante importanza per il territorio provinciale: intervento di variazioni di 100 mila euro per l'Istituto professionale agrario di Garaguso, 500 mila euro per il completamento del Polivalente del comune di Stigliano. Un istituto, quest'ultimo, punto di riferimento per l'intero comprensorio che coinvolge la popolazione scolastica di Accettura, Castelmezzano, Cirigliano, Pietrapertosa e Stigliano. Il consigliere Barisano, intervenendo a nome dell'intero gruppo del Partito Democratico, oltre la disamina tecnica relativa le variazioni menzionate, ha concentrato l'attenzione sugli aspetti politici come l'annosa vicenda (oltre 15 anni) che vede un'opera incompiuta quale il Polivalente di Stigliano. L'Amministrazione provinciale, che finalmente porta a conclusione il progetto avviato dai rappresentanti provinciale di Stigliano che hanno preceduto il consigliere Barisano, conferma l'operosità del presidente Stella e di tutto l'Ente. provinciamt@luedi.it
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Tursi Un lungo applauso dopo il video con i volti e i nomi di chi è morto per incidente
Immagini per non dimenticare Incontro sulla sicurezza stradale all’istituto Capitolo. Proiettate le foto delle vittime TURSI - Nella sala dell'Auditorium “N. Marrese” dell'ITCGT “Manlio Capitolo” si è svolta un'assemblea d'Istituto, indetta dal presidente Leonardo Matera, sulla sicurezza stradale e in memoria degli studenti che frequentavano l'Istituto e che sono morti a causa di incidenti stradali. L’incontro era stato organizzato dal comitato studentesco d'Istituto con la collaborazione dell'Associazione Culturale Onlus “Angeli della Strada” con sede a Policoro e fondata da Mario Oreste Rubino, che ha perso nel 2004 il figlio Rino in un incidente stradale. L'iniziativa si è svolta in due momenti: alle 10 del mattino, quando nell'auditorium sono entrati gli studenti del primo e del secondo anno, ai quali sono stati fatti mostrati due video su questo argomento: uno mostrava le foto di tutti i ragazzi, ragazze, mamme e papà morti in incidenti sulla strada, che erano di Policoro, di Tursi, di Scanzano Jonico e di altri centro della provincia. E tra loro c'erano le foto di: Biagio Laragione, Nicola Russo e Vito Truncellito, studenti dell'ITCG. Per sottofondo musicale c'erano le canzoni di Antonio Labate, Pino Battafarano e dei Nomadi. Le stesse foto erano esposte su un grande pannello, posto di fronte agli studenti che hanno seguito ed ascoltato in silenzio lo scorrere delle immagini. Forte l’impatto emotivo tra i ragazzi che hanno guardato quei volti e pensato che quelle persone ormai non ci sono più. Alla fine si sono alzati in piedi per un lungo applauso. Nel corso dell’incontro è stato proiettato anche un filmato realizzato alcuni anni fa dagli studenti dell'ITCGT dal titolo “Vivi la vita lontano dall'alcool”, che racconta di un giovane che va in un pub con gli amici, si ubriaca, esce,
Parla il senatore Pdl Cosimo Latronico
«I fondi per l’alluvione difesi strenuamente dal rischio cancellazione»
Alcuni momenti dell’incontro sulla sicurezza stradale che si è svolto a Tursi
prende la moto, non mette il casco, corre e fa un incidente. Viene soccorso e ldal letto dell'ospedale, si sveglia, vede gli amici che sono andati a trovarlo e dice: “Viaggiate con prudenza. Non bevete prima di guidare, perché la vita vale di più”. Dopo il video, ha preso la parola il presidente Rubino, che ha raccontato la storia del figlio ed ha detto che a Policoro c'è una via denominata: “Angeli della strada” e nella terza domenica di novembre di ogni anno, viene organizzata una giornata dedicata a tutte le
vittime della strada e ricordati con una messa. Un ringraziamento particolare è andato al sindaco Lopatriello per il sostegno che dà all'associazione. Subito dopo è intervenuto Giampiero Ricciardi maresciallo dei carabinieri di Tursi: «Questi comportamenti errati sono legati alla nostra stessa sopravvivenza. Vi invito a riflettere affinchè a parlare sia la parte migliore di voi. Perché voi siete il futuro della società». Il preside Angelo Castronuovo ha sottolineato il fatto che non vuole più intitolare le aule di laboratorio ai ra-
gazzi che sono stati studenti di questo istituto e che sono morti sulla strada. Alle 11.30 gli studenti sono usciti e sono entrati quelli che frequentano gli ultimi tre anni d'Istituto, ai quali sono stati fatti vedere gli stessi video. «Sta a noi non rendere vana questa giornata - ha concluso Leonardo Matera. Hanno collaborato all'iniziativa: Maria Grazia Stigliano, Mario Viola, Pier Paolo Bellusci e Giulio Sanchirico, componenti il comitato studentesco. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
METAPONTO - «Si e' potuti giungere all'emissione dell'ordinanza governativa dello scorso 25 novembre grazie alle risorse stanziate nella manovra finanziaria di agosto che ha autorizzato una spesa di 7 milioni di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate dalle calamita' del febbraio /marzo scorsi. Una posta finanziaria che e' stata tenacemente difesa, in sede parlamentare, anche con l'ultima manovra di finanziaria che aveva provato a cancellare tale autorizzazione». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo a Metaponto ad una riunione con il comitato “Terre ioniche” che rappresenta alcuni operatori agricoli ed imprenditori della zona ionica sia lucana che pugliese colpiti dall'alluvione. « Oltre al valore dello stanziamento pari a 14,5 milioni di euro, aggiungendo le risorse messe a disposizione dalla Regione Basilicata - ha proseguito nel suo intervento, l’esponente del Popolo della Libertà - c'e il valore dell'ordinanza che nomina il commissario straordinario dell'emergenza per procedere a definire interventi urgenti sull'assetto territoriale ed idrogeologico a cominciare dalla pulizia dei fiumi e dei corsi d'acqua per assicurare l'efficienza idraulica e la sicurezza dei territori.
Il senatore Latronico
Il commissario delegato, cioè il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e' anche incaricato di stimare con certezza i danni delle imprese e delle aziende colpite dalle calamità per trovare il modo di finanziare queste necessità che ormai assumono una caratteristica di urgenza facendo in modo che ogni livello di governo si assuma tempestivamente le proprie responsabilità come del resto e' accaduto in altre regioni ugualmente colpite, a cominciare dal Piemonte, per proseguire poi con la Liguria, la Toscana e le Marche, per citarne alcune - ha concluso il senatore Cosimo Latronico provinciamt@luedi.it
Bernalda Hanno aderito alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”
I giovani democratici per la cittadinanza BERNALDA - I Giovani Democratici di Bernalda e Metaponto aderiscono al comitato “L'Italia sono anch'io” e si mobilitano a fianco di tutte le Associazioni che nella nostra regione stanno sostenendo le due proposte di legge di iniziativa popolare per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia. «La campagna vuole promuovere l'uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia, contribuendo a rimuovere gli ostacoli che la legislazione italianaattuale frappone al raggiungimento di questo obiettivo. Crediamo che nessuno possa esimersi dalla responsabilità di rendere il nostro un paese più giusto, inclusivo, solidale facendo sentiretotalmente acasa tuttequelle straniere nate e cresciute in Italia. Le due proposte di legge rappresentano la concreta possibilità di sanare una situazione ormai insostenibile e di grave discriminazione
Il logo della campagna per i diritti di cittadinanza
nei confronti di un'intera generazione di figli di immigrati. L'Italia di oggi è cambiata, riconoscere ai nuovi cittadini i loro diritti è un segno di civiltà e la presa di coscienza dell'avvenuto cambiamento della composizione socio-demografica del Paese. Questi nuovi italiani rap-
presentano una realtà e una risorsa. Garantire loro pari diritti e opportunità significa quindi investire sul nostro futuro e lavorare per costruire una società più aperta e coesa. Noi siamo per un'Italia giusta in cui le regole e i diritti vengono rispettati da tutti, italiani e immi-
grati. Per queste ragioni ci attiviamo da subito per contribuire a questa mobilitazione nel nostro territorio. La nostra sarà una battaglia culturale perché anche la comunità di Bernalda e Metaponto, da anni protagonista di una civile convivenza, possa aprirsi ulteriormente
all'importante presenza di immigrati e quindi di 'nuovi cittadini italiani', affinché anche la nostra sia una società più equa», si legge nella nota inviata dal segretario cittadino dei Gd di Bernalda, Luca Vitarella. provinciamt@luedi.it
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Policoro Contestazione del Pd che non ha voluto partecipare alla discussione
Il consiglio approva le commissioni POLICORO - Tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale del 30 novembre scorso è stato anche discusso e approvato quella relativo alle commissioni consiliari. Prima di abbandonare l'aula, il capogruppo del Pd, Gianluca Marrese, ha ribadito che il Pd non parteciperà alle Commissioni perché il loro utilizzo in passato è stato, a suo dire, strumentale e quindi inidoneo al ruolo di filtro degli argomenti da votare poi in Consiglio. Ha inoltre rimarcato che il Pd non farà mancare mai l'apporto in Consiglio, luogo deputato alla discussione dei problemi della città. Sulla stessa linea Angelo Porsia (Pdl) e Mario Vigorito (Udc). Così la discussione è entrata poi nel merito. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Callà, ha affermato che le
commissioni sono uno strumento di democrazia e partecipazione necessarie per la discussione propedeutica dei problemi cittadini e l'innovatività dello strumento consiste nel fatto che gli atti saranno inviati ai componenti per email e che in passato sono rimaste “bloccate” per il cambio del quadro politico cittadino; il consigliere Luigi Spano ha accusato la minoranza di essere assente da ogni forma di discussione pubblica, citando le riunioni sullo Sportello unico dell'edilizia e Regolamento urbanistico. Otello Marsano ha giudicato inaudito l'abbandono dell'aula da parte del Pd invitando i quattro consiglieri assenti a non chiudere le porte al dialogo costruttivo anche in vista delle amministrative del 2013. Per la minoranza in aula sono rimasti, votan-
do a favore, i consiglieri Carmine Vetere e Antonio Santoro di “Policoro democratica”. Il primo ha precisato che sono all'opposizione ma con uno spirito costruttivo rispetto al Pd. Questa la nuova composizione delle commissioni: 1) Politiche sociali: Dc, Api, Città Nuova, Pdl, Policoro democratica 2) Programmazione del territorio: Città nuova, Dc, Cristiani popolari, Pd, Policoro democratica 3) Attività produttive: Dc, Città nuova, Casa moderati, Pd, Pdl 4) Programmazione economica: Casa moderati, Citta nuova, Api, Pdl, Pd 5) Affari generali, ultima commissione ad essere stata costituita: Cristiano popolari, Dc, Città nuova, Policoro democratica, Udc. provinciamt@luedi.it
Il Comune di Policoro
Policoro Pur in una situazione distonica, si guarda con interesse al centro cattolico-moderato
«Una politica senza pregiudizi» Il neo segretario dell’Udc, Mastrosimone, illustra la posizione del partito POLICORO - Antonio Mastrosimone, 49 anni, di professione imprenditore, è il nuovo segretario dell'Udc di Policoro. Ad eleggerlo, il nuovo direttivo di sezione eletto a sua volta da una parte degli iscritti (che in tutto sono circa 160), durante il congresso cittadino celebratosi domenica scorsa all'interno della sede del partito nella centralissima via Monte Bianco. Nel suo recente passato politico-istituzionale, Antonio Mastrosimone aveva già ricoperto il ruolo di commissario dello scudo crociato policorese per circa tre mesi. Nel recentissimo passato aveva anche ricoperto il ruolo di assessore all'Ambiente della giunta Lopatriello dalla quale si era dimesso a seguito del passaggio politico del suo partito tra i banchi dell'opposizione. Chi conosce bene l'Udc a Policoro, sa che in questi ultimi mesi il partito si è indubbiamente rafforzato, costituendo un gruppo di militanti moderati, cattolici e riformisti che guarda-
Antonio Mastrosimone e una seduta del consiglio comunale
no al Terzo Polo, così come è obiettivo del partito di Pierferdinando Casini, Agatino Mancusi ed Enzo Ruggiero. Lo scudo crociato indubbiamente ricopre a tutti i livelli il ruolo di partito-leader della neonata formazione partitica centrista. Nella città jonica però, i rapporti con l'Api di Antonio Nigro e con Futuro e Libertà di Pino Callà, sono distonici in
Domani a Policoro cena benefica per Cri POLICORO - Il comitato nazionale femminile della Croce rossa italiana, sezione di Policoro, guidato dalla commissaria Rosa Modarelli, per domani organizza presso la cittadella turistica di Marinagri in località Torre Mozza di Policoro la: “Cena di beneficenza” a partire dalle 20:00. «Questo appuntamento -osserva la Modarelli- in prossimità del Natale ci deve servire ad aiutare chi si trova in difficoltà, e sono tanti purtroppo in questo periodo di austerità e crisi economica. Pertanto invito i cittadini ad iscriversi, presso il locale “Io&Lei”di viale Salerno 60, ed essere presenti in massa a questo appuntamento di solidarietà verso le persone più bisognose cui tutti noi non possiamo sottrarci. Sono altresì convinta che soprattutto i policoresi non faranno mancare il loro apporto come hanno sempre fatto in passato ad ogni evento con queste finalità». Ricordiamo che la Croce rossa italiana a Policoro è molto attiva su più fronti: corsi di alfabetizzazione per immigrati, gratuiti; iniziative benefiche in prossimità non solo del Natale ma anche del Carnevale; raccolta fondi e campagne di sensibilizzazione verso i più indifesi in altre manifestazioni che si svolgono a Policoro. g.e.
quanto a differenza dell'Udc, questi fanno parte della maggioranza che sostiene il sindaco Nicola Lopatriello. «A Policoro il Terzo Polo vive una fase di anomalia vera e propria - ha detto senza mezzi termini il neo segretario Udc al Quotidiano - perché Api e Fli sostengono la maggioranza al Comune. Per poter concretizzare e
cementare il Terzo polo, noi però vorremmo già conoscere le intenzioni dei nostri alleati naturali che purtroppo in questo momento hanno preso altre strade. Comunque noi manteniamo un dialogo attivo e senza pregiudizi con tutti i partiti e movimenti presenti nella città. Noi saremo - prosegue Mastrosimone - senza dub-
bio alleati con le forze politiche che si rifanno al centro cattolico-moderato. Non escludiamo pertanto - ha continuato - che un giorno si possa trovare una sintesi anche con qualche formazione civica o partitica che adesso è espressione della maggioranza consiliare. Noi ci poniamo in termini prettamente politici senza lasciarci condizionare da
eventuali acredini di tipo personale. Ciò che conta per noi è un programma politico-amministrativo omogeneo che possa dare respiro, slancio e sviluppo alla nostra comunità. Per quanto attiene alla mia elezione a segretario, ringrazio gli iscritti e i dirigenti cittadini che hanno creduto in me affidandomi la guida dell'Udc che mi onoro di rappresentare. A breve -ha concluso- ci sarà l'inaugurazione della sezione e per l'occasione inviteremo i nostri massimi rappresentanti provinciali e regionali, nonché i rappresentanti di tutte le forze politiche policoresi». L'assemblea, nrela stessa occasione, ha nominato il direttivo che ha eletto il segretario, composto da Francesco Gaetano Basile, Vincenzo Calvello, Francesca Cirigliano, Francesco D'Amico (vice segretario), Sandro Antonio Logiudice (tesoriere), Rocco Marzo, Antonietta Santarcangelo (responsabile giovanile) e Immacolata Oliva. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano Entro il 19 dicembre le domande per acquistare mezzi tecnologici
Dislessia, ci sono gli strumenti di cura MONTALBANO - Al via anche a Montalbano Jonico, per l'anno scolastico in corso, le domande per l'acquisto di attrezzature e quant'altro necessario a favore di soggetti dislessici o affetti da altri disturbi dell'apprendimento. La dislessia, considerata una malattia sino a qualche tempo fa, oggi è un disagio che viene riconosciuto e, pertanto, affrontato anche, con giuste misure di sostegno, dagli enti istituzionali. La dislessia, in realtà, è un disturbo dell'apprendimento. La Regione Basilicata, nell'ambito delle programmazioni sul diritto allo studio, prevede anche la destinazione di specifici contributi agli Enti Locali che abbiano segnalato la presenza di alunni affetti da dislessia e da altre specifiche difficoltà di apprendimento. «I contributi economici- spiega in una nota l'assessore alle politiche sociali di Montalbano, Marcello Maffia- sono destinati sia alle famiglie che alle Istituzio-
ni Scolastiche a seguito della Legge Regionale n. 20 del 12 novembre del 2007». Il tema è particolarmente seguito anche dall'area dei servizi sociali comunali di Montalbano che, in modo costante, cerca di indirizzare e dare le più opportune informazioni alle famiglie che devono affrontare tali particolari problemi. «Lo scorso 8 Aprile- aggiunge l'Assessore Maffia- il Responsabile dell'Ufficio Biblioteca-Scuola, Vincenzo Pierro e la Responsabile del Servizio Sociale, Jolanda B. Silvestro hanno tenuto, insieme ad esperti, una giornata di studio dal titolo: La Dislessia e le difficoltà specifiche di apprendimento nel piano regionale integrato per il diritto allo studio- Il ruolo dell'Ente Locale, volta a sensibilizzare il personale docente dell'Istituto Comprensivo Statale N. Fiorentino. Oggi -aggiunge l'Assessore- esistono misure didattiche di supporto per garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzia-
lità dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà specifiche di apprendimento certificate. Una didattica individualizzata e personalizzata, grazie anche all'introduzione di strumenti informatici, sono volti a facilitare il percorso di apprendimento. Ricordo a tutti che dislessia e difficoltà specifiche di apprendimento non sono malattie, ma caratteristiche individuali che tutti dobbiamo riconoscere e rispettare, un po' come essere daltonici, mancini, albini. Oggi -conclude Maffia- possiamo contare sulla legge n. 170 dell'08 ottobre 2010, per questo invito tutti a portare avanti e vincere con determinazione e convinzione questa sorta di battaglia sociale». Le domande devono pervenire entro il prossimo 16 Dicembre indirizzate all'Ufficio Biblioteca del Comune di Montalbano Jonico. Anna Carone provinciamt@luedi.it
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Calcio Allegri: «A Marassi serve cattiveria» Malesani sbotta contro la stampa ligure e carica il match contro i rossoneri
Genoa-Milan apre le danze Anticipo per saggiare la voglia di primato del Milan e di Allegri CARNAGO – A questo punto della stagione è doveroso farsi delle domande. Anche perchè la rivale più' temibile, la Juventus, non ha nessuna intenzione di rallentare. Un ruolino di marcia che sta impensierendo non poco mister Allegri, che confida sempre in un filotto di vittorie fino a Natale che possa regalare la vetta. Peccato che debba fare i conti sempre ecomunque con i bianconerie sperare in eventuali passi falsi degli avversari: «Napoli –Juventus ha confermato quello che i bianconeri hanno fatto nelle prime partite, è ancora l’unica squadra imbattuta, ha rimontato due gol al Napoli, cosa non semplice. Era una delle candidate allo scudetto prima del campionato, dopo questi due risultati la sua posizione si è ulteriormente rafforzata. Sta facendo grandi cose. Noi nelle ultime sei vittorie e un pareggio, loro credo che abbiano fatto 4 punti meno di noi perchè dopo la partita di Torino loro avevano sei punti di vantaggio e ora ne hanno due. Era importante accorciare le distanze e lo abbiamo fatto. Dobbiamo cercare di continuare e fare sempre il massimo e cercare di prenderli, certo se continuano a vincere sarà difficile ma il campionato è ancora lungo». Passo dopo passo il campionato si vince così. E un passaggio decisivo potrebbe essere quello di stasera a Genova, dove di fronte ci sarà una squadra, quella di Malesani, obbligata a vincere: «Credo chea Genova sarà una partita difficile per noi, perchè il Genoa oltre ad essere una buona squadra, in casa offre sempre ottime prestazioni, soprattutto in questo momento dopo la sconfitta di Cesena. Cercherà di fare una partita importante, bisogna essere pronti a capire le difficoltà e a
La Lazio pareggia a Vasluj Europa League stregata Eliminazione a un passo VASLUI LAZIO
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VASLUI (4-2-3-1): Cerniauskas 6; Milanov 6, Papp 5.5, Farkas 6, Milisavljevic 6; Gladstone 6 (26' st Zmeu sv), Pavlovic 6.5; Buhaescu 5 (13' st Jovanovic 6), Adailton 6.5, Sanmartean 6; Temwanjera 5.5 (45' st Bello sv). In panchina: Puia, Costin, Balaur, Gerlem. Allenatore: Hizo 6.5. LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Konko 5.5 (43' Kozak sv), Diakitè 6, Biava 6, Radu 6; Gonzales 6.5, Cana 5.5, Lulic 6 (14' st Sculli 6); Hernanes 5; Klose 5.5, Cissè 4 (26' st Rocchi sv). In panchina: Bizzarri, Hernanes della Lazio Zauri, Ledesma, Zampa. Allenatore: Reja 6. ARBITRO: Mazic (Serbia) 6. NOTE: Ammoniti: Temwanjera, Papp, Hernanes, Gladstone, Radu, Jovanovic. Angoli: 4-4. Recupero: 1'; 3'. PIATRA NEAMT (ROMANIA) – Vaslui e Lazio non vanno oltre lo 0-0. In la Lazio sale a quota 6 punti, così come i rumeni del Vaslui. Prossimo impegno per Rocchi e compagni il 14 dicembre all’Olimpico contro lo Sporting Lisbona. giocare un partita per raccogliere i 3 punti». Un campo ostico e temibile come insegna la storia, anche se il Milan in trasferta sa offrire ottime prestazioni: «sicuramente va migliorato il rendimento in trasferta, soprattutto come gol subiti. Ora abbiamo due trasferte e iniziando da Marassi bisognerà cercare di non prendere gol. Abbiamo già iniziato a Firenze esperiamo di continuare colGenoa. Le squadre di Malesani sono sempre bene organizzate, giocare a Genova è sempre difficile perchè i rossoblu hanno dalla loro la spinta del pubblico che giocherà una partita di grande intensità. Dovremo essere bravi a
giocare bene tecnicamente e a noi servirà la cattiveria agonistica per vincere la partita». QUI GENOA.«Io 'mollò? Proprio no. Lo sarà qualcun altro, ma non io. Queste sì che sono c....e»: Alberto Malesani ha vissuto in questi termini la sua vigilia contro il Milan. Sfogandosi contro parte della stampa genovese che lo ha recentemente accusato di eccessiva morbidità. Alla vigilia della sfida con Milan Malesani ha rispedito al mittente le critiche. E, come già fece in Grecia quando era alla guida del Panathinaikos, si è tolto alcuni 'sassolinì. Dopo aver incassato la fiducia del presidente Preziosi, il tecnico si è presentato
EURO 2012
Oggi il sorteggio: gli azzurri in attesa
Pericolo Spagna KIEV – Comincia nel gelo di Kiev la cavalcata di Euro 2012, il campionato continentale che nell’aprile del 2007 a Cardiff venne assegnato a sorpresa, ed a spese dell’Italia, a Polonia ed Ucraina e che vedrà il suo atto conclusivo il prossimo 30 giugno nell’Olimpico di Kiev. Oggi, infatti, si terrà il sorteggio. Per l’ultima volta sarà un Europeo a 16 squadre (a Francia 2016 saranno in 24), da suddividere in 4 gironi da 4 ciascuno in base alle criterio delle fasce: ogni urna conterrà quattro nomi scelti in base al ranking della federazione continentale. L’Italia è in seconda fascia, e quindi eviterà di scontrarsi, almeno nella fase a gironi, con potenze del calibro di Germania, Russia e l’Inghilterra di Fabio Capello. Ma gli azzurri di Prandelli, sempre in base al criterio delle fasce, rischiano comunque di trovarsi in un girone di ferro, magari quello tutto latino assieme a Spagna, Portogallo e Francia. Oppure potrebbero ritrovare Olanda e ancora Francia.
ieri in conferenza stampa si è sfogato sfogando tutta la sua rabbia. «Sulla formazione e sui sistemi di gioco non parlo. Si può dire una cosa sola: siamo in undici sia di qua che di là». Su tutto ciò che non è la partita con il Milan, Malesani invece ha parlato eccome. Pretattica, forse, ma anche desiderio a lungo represso di reagire a una pressione critica considerata ingiusta. «Il Milan è la miglior squadra d’Italia, una delle migliori d’Europa e del mondo.Pensocheil Milansiapiùprontodella Juventus, che è comunque in grande crescita e sta facendo grandi cose» ha detto Malesani.
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Sport
Seconda Rodolfi in vista della gara del Torre pensa al cambio di modulo
Melfi, solo due dubbi Viola favorito su Caprioli. Tirelli e Dermaku dall’inizio L’avversaria dei lucani
Si sceglie tra due schemi
PROBLEMI di organico per la Paganese, specie a centrocampo per la contestuale squalifica di Acoglanis e Tricarico e per l’infortunio di Russo. Grassadonia ieri ha provato due moduli, il 4-3-3 e il 4-4-2. Certezze solo in difesa con Petrocco tra i pali, Balzano, Fusco, Pepe e Errico da destra a sinistra. Con il centrocampo a tre giocherebbero Fabio Orlando (classe ‘93) a sinistra, Giglio al centro e Agresta (che è uyn difensore) a sinistra. Tridente con Scarpa, Siciliano e Galizia. Questa è la squadra che è favorita nel ballottaggio con quella con un centrocampo a quattro dal quale uscirebbe Orlando (Scarpa andrebbe a destra) e entrerebbe a sinistra Neglia.
SOSTANZIALMENTE due i dubbi di Rodolfi alla vigilia del match con la Paganese. Lo schieramento iniziale del Melfi dipende in gran parte anche dal modo con cui i campani giocheranno. Le assenze in zona mediana, con le squalifiche di Acoglianis e Tricarico e l'infortunio di Russo, potrebbero modificare il modulo tattico adottato da Grassadonia. Per questa ragione Rodolfi potrebbe modificare anche quello gialloverde. Si potrebbe utilizzare una sorta di 4-4-1-1, con Tirelli che giostrerebbe alle spalle di Spagna in fase offensiva. In questa posizione l'ex Latina dà il meglio di se, vede la porta ed è in grado di risultare estremamente pericoloso. Con questo schema, in mezzo al campo con l'inamovibile Giunta, unico metodista vero in organico, si giocherebbero una maglia da titolare, Viola e Caprioli. Favorito il primo. Non sarebbe la prima volta che Giunta e Viola giocherebbero in coppia sulla linea mediana. Sugli esterni resterebbero Ambrogetti e Giorgio Russo. Diverso il discorso se invece Rodolfi con- Kastriot Dermaku fermasse il 4-3-3. Tirelli sta bene, ha dimostrato di attraversare un buon momento di forma ed appare
Il club ha presentato ricorso al Tnas
sicuro di partire titolare. Potrebbe partire largo a sinistra, ruolo già ricoperto precedentemente. In questo caso, giocherebbero sia Viola che Caprioli accanto a Giunta e potrebbe uscire dall'undici di partenza Ambrogetti. Dunque due soluzioni possibili, entrambe valide ed efficaci. Nelle prossime ore, Rodolfi valuterà il dà farsi. Sicuro invece il sostituto dello squalificato Moretto in difesa.
Accanto a Gennari che rientrerà solamente oggi dal Belgio dove ha giocato con la Nazionale, debutterà Dermaku. Finora il c entrale di origini serbe non ha mai giocato dal primo minuto. A Pagani un battesimo importante al cospetto di una corazzata di questo campionato. Assai probabile che gli tocchi in marcatura l'ex Salernitana ed Udinese, Fava atteso al rientro. Cliente scomodissimo per Dermaku che ha dalla sua comunque fisico e determinazione. Per l'ex Sassuolo una chance unica. Mettersi in mostra e dimostrare di poter competere alla pari con chiunque nell'ambito del calcio professionistico giocando su un campo di assoluto livello come quello della Paganese. Emilio Fidanzio
NOCERINA E MELFI hanno presentato l’istanza di arbitrato al Tribunale nazionale di Arbitrato dello sport (Tnas). L’istanza dei lucani ha ad oggetto la penalizzazione di 2 punti in classifica oltre all’ammendadi 20.000atitolodirecidiva per responsabilità diretta perle condotteascritte al Presidente Giuseppe Maglione. Quest’ultimo è stato, infatti, deferito dal Procuratore federale alla Commissione Disciplinare per non aver provveduto al versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals degli emolumenti dovuti ai tesserati relativi a gennaio, febbraio e marzo 2011 nel termine previsto, per non aver provveduto alla terza scadenza al versamento delle ritenute IPERF e dei contributi ENPAL degli emolumenti relativi alle mensilità di luglio – agosto e settembre 2010 nonchè di quelle di ottobre - novembre e dicembre 2010, per non aver provveduto al pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati della società A.S. Melfi Srl relativi alle mensilitàdi gennaio,febbraioe marzo 2011 nei termini stabiliti dalla normativa federale e per non aver ancora provveduto alla terza scadenza alpagamento degli emolumenti relativi alle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2010.
Calciomercato regionale Si rinforza il Moliterno Festa del calcio lucano Dalle 16,30 a Potenza
Notarfrancesco da Arleo Premi per le società Arpaia verso Tolve e consigli su Asd e fisco E’ APPENA cominciato ieri il mercato e già arrivano le prime indiscrezioni nei campionati di Eccellenza e Promozione. Diamo privilegio al massimo campionato regionale considerato dove qualche squadra si è già mossa sul mercato. Il Real Tolve ha ufficializzato solo parzialmente gli acquisti che nell’edizione di lunedì avevamo annunciato: sono giunti alla corte del tecnico Volini il portiere Fusco dall’Angelo Cristofaro Oppido e il centrocampista Caccavale dal Viggiano che ritorna a vestire la maglia giallorossa dopo due anni. Per Provenzale dell’Angelo Cristofaro Oppido ancora non si è sbloccato nulla, mentre per Scuotto che già si allenava con i tolvesi la trattativa è saltata perché l’attaccante campano ha ufficialmente per l’Atletico Potenza. Insieme a Scuotto, che proviene dal Real Metapontino, è giunto nel capoluogo di regione, l’under classe 1994 Angelo Iannielli dall’Az Picerno. L’acquisto di Scuotto serviva molto all’Atletico Potnza viste le precarie condizioni fisiche di Campisano, che ancora non è riuscito a riprendersi dall’infortunio e nella gara di mercoledì contro il Com-
Dopo uno sfortunato avvio di stagione a Viggiano, Arpaia è vicino al ritorno a Tolve, dove l’anno scorso fu capocannoniere del campionato
prensorio Tanagro lo si era notato. Allo stesso tempo c'è chi lascia l'Atletico Potenza: è Salvatore Brindisi che nel passato campionato aveva realizzato 21 gol con i rossoblu. Arpaia che venti giorni fa aveva risolto consensualmente il suo contratto con il Viggiano potrebbe prendere la via di Rionero. Sempre il Viggiano ha ceduto in prestito la punta Notarfrancesco al Moliterno. La società biancazzurra andrà sul
mercato ed è alla ricerca di un centrocampista e un attaccante che sarebbero stati già individuati. Il Moliterno ha anche partenze però: lasciano Montano che va al Corleto e Chirichella che va al Villa d’Agri. In Promozione il Rotondella si è assicurata gli ingaggi di Schettino dal Pomarico e di Duca ex Matera e nella passata stagione al Borussia Pleiade Marconia. Biagio Bianculli
FESTA DEL calcio lucano oggi a cominciare dalle 16.30 presso l'Hotel Vittoria. Il programma prevede un incontro Fisco e Società che riveste carattere di particolare importanza in quanto, a partire dal 1° gennaio 2012, come comunicato da tempo ed a più riprese alle Società, l'Ufficio delle Entrate, la Guardia di Finanza e la SIAE opereranno al riguardo accertamenti e verifiche. Il Comitato lucano si affiancherà alle società soprattutto per incentivarne la trasformazione in Associazioni Sportive Dilettantistiche, per le quali il regime fiscale è agevolato.Sarà presentato dell'Almanacco del Calcio Lucano 2010/2011, stampato in una nuova versione editoriale e con molte pagine a colori, racchiude il resoconto dell'intera stagione di C11, C5 e Settore Giovanile, con dati, classifiche, foto e organigramma delle società, oltre a tante altre informazioni. Infine seguirà la premiazione delle società vincenti Campionati e Premi Disciplina. Questo l’elenco: CALCIO A 11 Eccellenza ANGELO CRISTOFARO Promozione ATLETICO SCANZANO Prima Categoria CONTROSENSO POTENZAe LATRONICO TERME Seconda Ca-
tegoria POSSIDENTE, RUOTI e SANSEVERINESE Serie C Femminile REAL MURESE P.G. Juniores Regionali AVIGLIANO e GR VALDIANO Allievi Regionali VERDERUOLO ASSO PZ Giovanissimi Regionali VERDERUOLO ASSO PZ Terza Categoria VERDERUOLO ASSO PZ, REAL ATELLA, PATERNICUM, VAL SARMENTO Juniores Provinciali PESCOPAGANO 1926, VARISIUS SPORT e BERNALDA Allievi Provinciali Vincente interprovinciale PRESSING MOLITERNO, Allievi Provinciali ALTO BRADANO, LIBERTAS MONTESCAGLIOSO, Giovan. Provinciali interprovinciale JUNIOR CALCIO LAVELLO Giovanissimi Provinciali TOLVE, LAURIA, JUNIOR VAL D'AGRI, REAL FERRANDINA, REAL PEPPINO CAMPAGNA Esordienti con Arbitri VERDERUOLO ASSO PZ, F.S.T. RIONERO. CALCIO A 5 C1 CENTRO SPORTIVO AVIS C2AMICI DEL BORGO MATERA, REAL MARATEA C Femminile ITA SALANDRA Juniores Regionali REAL TEAM MATERA Allievi Regionali REAL PEPPINO CAMPAGNA Serie D ESTHETIC STYLE,
SPORTING PALAZZO, SPORTING RIVELLO, CALCIANO. COPPA DISCIPLINA Eccellenza MURESE, Promozione ATLETICO SCANZANO Prima Categoria F.S.T. RIONERO e I. FAGNANO VALSINNI Seconda Categoria SPORT MELFI 1983, ATLETICO MARSICO, STIGLIANO Juniores Regionali AZ PICERNO GR VALDIANO Allievi regionali P.G.S. DONBOSCOGiovanissimi regionali METANAUTO LUCANA Terza Categoria SPORTING AVIGLIANO, BRINDISI MONTAGNA, PATERNICUM, CITY SPORT AGROMONTE Juniores Provinciali PESCOPAGANO 1926 VARISIUS SPORT BERNALDA Allievi Provinciali UNITED DEDALO SHAOLIN PZ PRESSING SCANZANO Giovanissimi Provinciali CULTURALE LUCANIA FRANCAVILLA PICERNO 81 ANGELO CRISTOFARO GRASSANO COMPRENSORIO SPORT PISTICCI Calcio a 5 C1 ALIANO REAL MURESE P.G C2 STATTCalcio a 5 Femminile ITA Juniores Regionale REAL TEAM MATERA Serie D SALVIANA ATLETICO LAVELLO MOJITO MARATEA CALCIANO
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Sport 39
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Sulla destra Ricciardi al posto dello squalificato Pappapicco IRSINESE
Irsinese Matera, Ferrenti-D’Aria in due si giocano una maglia IN DUE per una maglia. Giuseppe Ferrenti e Antonio D’Aria si contendono la maglia da titolare a Nardò. Ieri pomeriggio il tecnico Pasquale Squicciarini ha schierato contro la squadra Allievi dell’Invicta Matera di Francesco Stasolla nel primo Antonio D’Aria a fianco di Schioppa e nella ripresa Ferrenti. Quindi, per sostituire lo squalificato Pappapicco c’è Nicola Ricciardi che pure ieri si è mosso bene in un ruolo a lui più congeniale, visto che a Trani per necessità fu schierato a sinistra. Tutto il resto non dovrebbe subire grossi cambiamenti, anche se tra i pali non ci sarà Domenico Robertone visto che Di Serio e Giannuzzi hanno ripreso regolarmente e dovrebbero essere entrambi a disposizione di Squicciarini. Salterà Nardò Federico Gnisci: «Non ce la faccio, spero di essere a disposizione per giovedì otto dicembre quando affronteremo in casa la Viribus Unitis. Non credo che sia il caso di rischiare, ho il programma-afferma l’esterno dell’Irsinese Matera- del prof che sto se-
MATERA
A sinistra il centrale dell’Irsinese Matera Giuseppe Ferrenti domenica scorsa ai box
guendo alla lettera e quindi mi augfuro di tornare al più presto». Al suo posto, però, Miraglia sta facendo bene e pure ieri ha fornito ai compagni ottime soluzioni di sfogo e quando è stato servito ha crossato interessanti palloni per Coquin e Lupacchio.
CHISENA STA BENE- Nella ripresa in campo pure Antonio Chisena che si sta allenando con l’Irsinese Matera da martedì scorso. Solita classe nel trattare il pallone e vederlo in crescita è senza dubbi un buon segnale a prescindere da quale possa essere il suo destino in merito alla possibilità
di giocare con la squadra di Squicciarini e aiutarla a conquistare la salvezza. Tutto, probabilmente, dipenderà dal rafforzamento societario che al momento non è arrivato e quindi c’è da attendere anche per la firma, eventuale, di Chisena. Renato Carpentieri
Derby a Oppido Il tecnico: «E’ una gara difficile». De Palma torna all’Andria
Francavilla pensa al derby Lazic: «Del Prete? Devono parlare con la società e finora non c’è nulla» ANTONIO Di Palma è tornato all’Andria. L’esterno del 1992 non trovava spazio ed ovviamente è tornato alla squadra madre e probabilmente sarà girato ad altre foremazioni di D, mentre il cosiddetto casoDel Prete è trattato da Ranko Lazic in maniera particolare. «E’ la solita storia, tentano di destabilizzarci e tutti gli anni si ripete questa situazione. Ora è toccato a Del Prete, poi a Di Giorgio, Somma e così via. Venissero in società coloro che sono interessati, portano i soldini e possiamo pure festeggiare tutti dopo. Ma in questo modo tolgono tranquillità-continua il tecnico- alla nostra squadra e domenica abbiamo una gara importante, perchè un derby è sempre una partita diversa dalle altre e anche questa sarà dura. Non esistono gare facili e questa non potrebbe esserlo in quanto ci sono tanti fattori che la fanno diventare difficile. Noi dobbiamo riscattarci, ma non della prestazione perchè è stato solo un episodio a condannarci. Di fronte avevamo una squadra sgorbutica che non ha certo aiutato a sviluppare la nostra manovra». Quindi, Del Prete secondo Lazic non dovrebbe cambiare casacca ma è ovvio che per come è emersa la cosa c’è da pensare che proprio nulla non sia accaduto, anzi. Perchè l’interesse del Martina per Del Prete è emersa in un contesto particolare dopo il passaggio di Pignalosa all’Aversa dove è stata fatta una confidenza ad un giornalista dell’interesse per la punta del Francavilla. Guardando il rapporto che c’è tra l’attaccante e la famiglia Cupparo che gli è stata vicina in tutti i momenti difficili della sua carriera, ovvero nel recuperare dagli infortuni. Difficile pensare che Del Prete cambi casacca, ma è chiaro che le offerte mettono tanta carne al fuoco. Alla fine del mercato si vedrà, ma il Francavilla oltre a De Palma dovrebbe cedere qualche altro under che non trova spazio.
Sono stati svincolati Grieco, De Vito e Madama
FRANCAVILLA
Angelo Cristofaro, preso il portiere under Delzio OPPIDO LUCANO - Canonica partitella in famiglia per l'Angelo Cristofaro che, ieri pomeriggio, sul sintetico del 'comunale' è scasa in campo sotto gli occhi attenti del mister in campo, del presidente e dei dirigenti sugli spalti. In campo non c'erano Grieco, De Vito e Madama che hanno detto addio alla casacca biancoverde per accasarsi altrove in questo mercato di dicembre. Intanto arrivano i primi rinforzi. Nella serata di ieri la società ha confermato la firma dell'estremo difensore Luca Delzio classe '92. Delzio di chiare origini pugliesi ha giocato questa prima parte di stagione nel Lazio con l'A.S.D. Ginnastica e Calcio Sora. Da oggi, invece, sarà a completa disposizione di mister Manniello per un posto da titolare. Nella partitella in famiglia si sono visti volti nuovi ma nell'undici scelto dal tecnico per la sfida al Francavilla sembra proprio che ci saranno pochissime novità rispetto alle ultime apparizioni stagionali. Undici praticamente confermato con Ritorno tra i pali; G. Vaccaro e Possidente esterni bassi, con Farace e Giganti centrali difensivi; i gemelli Leone, Giampiero e Antonello, esterni alti con quest'ultimo che dopo aver iniziato nel suo ruolo 'naturale' di mediano, ritorna esterno con M. Vaccaro e Lomele centrali; Scavone ritornerà dal primo minuto a fianco di bomber Dama che si è ri-
OPPIDO
svegliato domenica scorsa con una splendida doppietta. Con l'arrivo di Delzio, estremo difensore classe '92, il ballottaggio potrebbe essere con Ritorno. Tuttavia l'estremo difensore di Bari resta il favorito per il posto da titolare mentre per Mariano Calò ci sarà la tribuna. Già oggi, intanto, potrebbero esserci altri arrivi in casa A. Cristofaro. Dopo l'addio di Madama, classe '93, la società dovrà tutelarsi per prevenire squalifiche o infortuni di G. Vaccaro che, con Stefanile e l'orami ex biancoverde Madama, sono stagli gli unici '93 messi in campo da mister Manniello. Ormai mancano solo due giorni all'attesissimo derby
Oggi attesi degli arrivi di seniores
«Per il mercato, noi qualche altro giovane dobbiamo cederlo, ma non ci saranno movimenti. Sto bene come sto adesso, diciamo che in questa società si attua un modo di agire che vede coperto il budget messo a disposizione a inizio stagione e ci muoviamo all’interno di questo cerchio». Come dire niente follie, ma quello che viene promesso è puntualmente dato
agli atleti e di questi tempi non è poco. Certo, le sirene ci sono ma è chiaro che vanno valutate perchè la vita non è fatto di solo quattro o cinque mesi ma di tante altre cose e tra Del Prete e il Francavilla, quindi la famiglia Cupparo, c’è tanta roba. Però certe offerte è ovvio che vanno valutate e Del Prete lo starà già facendo. r.carpentieri@luedi.it
contro il Francavilla guidato da mister Ranko LazicI “lupi rampanti” di Oppido Lucano sono quindi pronti per la sfida al Francavilla. Al sodalizio oppidese serve una vittoria scaccia crisi, per alzare un morale ormai sotto i tacchi e per ridare respiro ad una classifica che in questo momento sorride davvero poco ai colori biancoverdi. Con il primo colpo di mercato l'A. Cristofaro ha confermato quanto dichiarato dalla società nelle scorse settimane. L'obiettivo salvezza resta immutato e, anzi, sono aumentati gli sforzi per 'regalare' a Manniello rinforzi in tutti i reparti per affrontare queste ultime gare del girone di andata e tutto il girone di ritorno con maggiori scelte in base all'avversario di turno. Sono ore decisive, ma è chiaro che si fanno passi sempre in merito al budget a disposizione. Come dire, senza rovinarsi. Rocco De Rosa
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40 Sport
Eccellenza C’è l’appoggio dell’amministrazione Due colpi per l’Atletico
Vultur in crisi economica Scuotto Chiesto l’aiuto del sindaco e Iannielli RIONERO – Il Circolo Sportivo Vultur, che milita nel campionato regionale di calcio di Eccellenza, sta attraversando un buon momento in campo non altrettanto può dirsi per quanto riguarda la questione finanziaria. Per porre rimedio o meglio per trovare il modo per far fronte ai costi immediati inerenti la gestione della squadra c’è stato un incontro tra il sindaco Antonio Placido e il presidente del club vulturino Gerardo Graziano. All’incontro presso la casa comunale, promosso da Antonio Petrino, molto vicino al sodalizio bianconero, hanno preso parte il vice sindaco Vito D’Angelo, l’assessore comunale Mauro Di Lonardo, il direttore sportivo Antonio Ficarazzi, l’allenatore in seconda Walter Ceruzzi e numerosi sostenitori a cui stanno molto a cuore le sorti della gloriosa società rionerese. Il promoter Antonio Petrino ha fatto presente al sindaco le difficoltà che la dirigenza della Vultur sta attraversando per trovare per poter continuare il campionato, ai cui costi ordinari si è quest’anno costretti ad aggiungere le spese per l’utilizzo dei campi dei paesi limitrofi per gli allenamenti e per le partite. Il
Il presidente Graziano con il sindaco di Rionero Placido
presidente Graziano ha chiaramente detto che soldi non ce ne sono e che occorre subito far cassa entro la fine dell’anno per pagare gli stipendi di novembre e dicembre 2011. Nel frattempo
si penserà a incontrare gli sponsor, che già hanno promesso dei contributi, per trovare i soldi per finire il campionato. La situazione non è rosea ma con un po’ di buona volontà da parte di
tutti si può rimediare e poter continuare il campionato nel miglior modo possibile. Il sindaco da parte sua ha promesso tutto il suo appoggio, nonostante la crisi e quindi le ristrettezze economiche, a dare una mano ai dirigenti per trovare i necessari contributi per continuare il campionato. Il primo cittadino si è detto piuttosto fiducioso nel senso che già da gennaio qualcosa si potrà fare in modo fattivo e che gli impegni assunti non saranno disattesi. Lo sforzo comune deve essere quello di poter arrivare alla fine con le stesse spese degli anni scorsi nonostante gli ulteriori costi dell’utilizzo dei campi dei paesi viciniori. Infine Antonio Petrino ha suggerito una iniziativa pro Vultur da potersi fare per le feste natalizie per procurare una buona parte della somma necessaria per far fronte almeno agli stipendi dei giocatori. Una iniziativa che naturalmente ha bisogno del supporto e dell’impegno di più persone, alcune delle quali presenti si sono dette già disposte a dare una mano per il bene dell’amata e gloriosa società Vultur. Michele Rizzo
Seconda Cat. Da Moliterno
Seconda Categoria
Montano va al Corleto
Il derby arbreshe è ricco di reti
GIUSEPPE MONTANO torna definitivamente al Corleto. Dopo che il Moliterno nella passata stagione lo aveva ceduto in prestito ai saurini, quest’anno la società valligiana ha deciso di consegnare la lista di trasferimento definitiva. Infatti nei dilettanti due prestiti di fila dalla società detentrice del cartellino presso l’altra compagine che ne aveva già beneficiato sono vietati dal regolamento. Non è stato facile per il Corleto accaparrarsi Montano perché l’attaccante era già in parola con il Roccanova, squadra con la quale nelle ultime due settimane si stava già allenando e che lo voleva fortemente per le sue doti tecniche che tanto avrebbero giovato a Bellizio. Ma l’attaccamento alla squadra del suo paese è stata più forte di qualsiasi richiesta (era spuntata anche quella dell’Aurora Tursi) e il suo innesto porterà entusiasmo e qualità ad una squadra che quest’anno sta lottando per i vertici del campionato di Seconda Categoria girone B. Nel passato campionato quando Montano si trasferì per il prestito di sei mesi dal Moliterno al Corleto contribuì enormemente alla salvezza dei saurini portandoli dalla penultima posizione alla metà classifica con 17 gol fruttando 22 punti. Il biondo attaccante proverà quindi a mettere la sua lunga esperienza passata tra i settori giovanili di Perugia e Melfi, per poi passare tra Viggiano, Corleto, Venosa, ancora Viggiano, Santarcangiolese e Moliterno per un anno e mezzo dove ha vinto anche un campionato di Promozione, prima dell'andirivieni a Corleto. A differenza dell'annata passata, Montano ad inizio campionato aveva accettato l'idea di giocare per una maglia a Moliterno sotto l'egida di Vignati, ma le dimissioni di quest'ultimo e la poco fidu-
ro vincente. Al 44' arriva il raddoppio per gli ospiti: sempre Filidoro, sulla fascia serve Caputo, aiutato da uno svarione difensivo di UraGINESTRACANDIDA: La Penna, na, ad un tiro in diagonale vincenGrossi, Gaudioso, Rizzo (73' Sco- te. Al 47' Strozza per Caputo, conca), Petrelli (20' Pepe), Urana (46' clusione deviata in angolo da LoVolonnino), Annunziata, Bocco- pez. Al 50' Petagine al tiro, palla di mino, Loriso, Petagine, Lopez. All: poco oltre la traversa. Subito dopo viene annullato un gol regolare ai Lettieri. BARILE: Coppola, Talia, Logrip- padroni di casa: tutto in velocipo, d'Adamo, Barbaro Raff. Filido- tà,dalla fascia Volonnino al centro ro, Strozza, Caselle, Caputo, Bar- dove irrompe Grossi e mette denbaro Rob.Anastasia. All: Bellu- tro, per l'arbitro è fuorigioco. Caputo dalla fascia mette al centro scio. dove Anastasia di testa fallisce il ARBITRO: Griesi di Venosa MARCATORI: 5' e 91' Loriso; 40' e gol. Al 55' Volonnino servito lun44' Caputo, 70' Anastasia; 76' An- go da Gaudioso tenta di liberarsi in area avversaria di Barbaro nunziata. Raff., la palla rimbalza sul braccio RIPACANDIDA- Alla presenza di del giocatore ospite, l'arbitro non intervieun numene. Al 65' roso pubbarbaro blico proRob. Laniveniente cato a rete anche dalviene ferla vicina mato dalBarile, il l'arbitro derby arper un bereshe fuorigiotra il Gineco inesistracandistente. Al da ed il Ba70' in gol rile finisce il Bariin parità. le:AnastaPartita visia, servibrante to da non semStrozpre con- L’ingresso in campo delle squadre za,supera trollata La Penna bene dall'arbitro Griesi di Venosa (ha sor- con un tiro angolato. Al 71' Barbavolato su un rigore per il Ginestra- ro Raff. Salva davanti la propria candida ed ha fischiato fuorigioco porta una conclusione di Grossi. inesistenti alle due squadre). Al Annunziata sugli sviluppi di un primo affondo va in rete il Gine- angolo, fallisce di testa il gol. Ma si stracandida: Loriso, servito da Pe- rifà alcuni minuto dopo, su angolo tagine (oggi fuori forma) a tu per di Petagine, di testa segna. Petagitu col portiere, lo supera con un ne e Scoca si rendono pericolosi in preciso rasoterra. Risponde il Ba- fase offensiva. Ma all'86' è il palo a rile (ben messo in campo dal mi- negare il gol a Talia, conclusione ster Belluscio), al 6' Petrelli salva da fuori area. Al 91' in pieno recusu un tiro di Anastasia. Al 23' Lo- pero arriva il pareggio per il Gineriso, pur pressato da tre avversari, stra candida:Scoca, servito da Bocconclude, palla oltre la traversa. comino, davanti la porta viene ferAl 25' e 28' il Barile in fase offensi- mato fallosamente dal portiere, va viene fermato dall'arbitro fuori- uscito dai pali, rigore trasformato gioco inesistenti. Al 30' Barbaro dallo specialista Loriso. Mister Rob. Al tiro, palla deviata in ango- Lettieri a fine partita arrabbiato lo. Al 38' Strozza impegna La Pen- con i suoi giocatori: “invece di lana ad un difficile intervento. Al 40' mentarvi, pensate a correre in pareggia il Barile: Filidoro serve campo”. Caputo in area avversaria ad un tiLorenzo Zolfo
GINESTRACANDIDA 3 BARILE 3
Giuseppe Montano
cia riposta da Montenegro hanno spinto Montano ad andarsene perchè voleva spazio. Che in un primo momento aveva trovato verso Roccanova, ma il blitz del Corleto per averlo sin da ieri, che ha riaperto il mercato, è stato efficace per soffiarlo ad una forte pretendente. Queste le dichiarazioni del bomber saurino sia per l’approdo a Corleto che per come ha lasciato la sua ultima squadra:“A Moliterno mi era passata la voglia di giocare a calcio. L’unico ricordo bello che mi è rimasto di quella squadra è l’amicizia fraterna che mi lega a Luis Genovese al quale auguro di fare molto bene da qui in avanti – afferma la punta corletana – Ci sono state varie squadre che mi avevano cercato e ringrazio la società del Corleto per l’opportunità concessami. Spero di ripetermi come accaduto nella passata stagione perché per la squadra del proprio paese bisogna dare sempre di più.” Biagio Bianculli
Livio Scuotto
COME DA noi anticipato nell’edizione di ieri l’Atletico Potenza ha un novo attaccante. Si tratta di Livio Scuotto che aveva cominciato la stagione con il Real Metapontino, ma che nella scorsa stagione ha militato tanto nel Comprensorio Tanagro quanto nel Potenza S.C., realizzando in totale 18 reti. Assieme a Scuotto vestirà il rossoblù anche un promettentissimo under: Angelo Iannielli, centrocampista classe 94' proveniente dall'AZ Picerno. In uscita, invece, destinazione Atella Monticchio per l’altro attaccante in organico, Salvatore Brindisi. Il centravanti nella passata stagione fu capace di ben 21 reti che tanto hanno contribuito al salto dalla Promozione all'Eccellenza della squadra rossoblu.
Seconda Categoria
Repole show Rapone ok RAPONE MONTEMILONE
4 1
CALCIO RAPONE : Cappiello V I, Angelillo, Carlucci (78'Cappiello V II), Pinto E,Letizia, Cappiello M,Cerone (46'Della Mura), Cappiello G,Cristiano, Repole, Pinto D (89'Patrissi). A disp: Miele, D'Auria. All.Galgano. REAL MONTEMILONE : Di Biase, Ruggieri, D'Amelio, Chirico (71'Labriola), Tursi (81'Gravinese), Pinnetti, Terrana M, Terrana V, Fornelli, Orecchia, Tagliente(68'Di Palo). A disp: Di Ninno, Pucillo Conte. All.Domizio. ARBITRO: Ferrieri di Venosa RETI : 12' Terrana; 20', 64'(p) e 83' Repole; 86'Cappiello G. NOTE : giornata fredda, campo in discrete condizioni. Ammoniti : Repole(R); Pinnetti,Terrana M, Ruggieri (M). Espulso: Terrana V per doppia ammonizione. Recuperi: 2'pt;4'st. SAN FELE - Porta bene il terreno di gioco di San Fele alla squadra di Mister Galgano che è ancora imbattuta in casa e ritorna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive. Il Montemilone prova a destare qualche preoccupazione portandosi in vantaggio con Terrana V su una dormita colossale della difesa locale sugli sviluppi di un corner dalla destra, ma il Rapone colpito nell'orgoglio inizia a guadagnare campo e sbaglia occasione clamorose fino a quando Repole di testa su una bella imbeccata di Angelillo incrocia sul secondo palo e mette le cose a posto. I locali sembrano poter affondare la flotta ospite quando vogliono, ma negli ultimi 20 mt c'è molta imprecisione e la prima frazione si chiude in parità. La ripresa inizia con un brivido, dato che Orecchia dal limite pesca il jolly ma la palla sbatte sul palo interno ed esce dallo specchio della porta tra le imprecazioni degli ospiti. Al 64' l'episodio che cambia la gara. Cristiano viene atterrato in area. L'arbitro concede il rigore che Repole realizza con freddezza. Sembra che ormai la partita sia incanalata sui binari giusti per i padroni di casa ma Chirico non la pensa così e con un colpo di testa coglie la traversa con il portiere battuto. L'azione continua ed è provvidenziale Letizia sulla linea a sbrogliare. Di lì in poi è solo Rapone con il solito Repole che trafigge per la terza volta Di Biase e Cappielllo G che dopo una bella discesa sulla sinistra salta il diretto avversario e deposita nel sacco. . Il risultato non deve assolutamente ingannare i lettori, il Montemilone non ha demeritato, ma i limiti tecnici sono evidenti e rimanere in 10 a mezz'ora dalla fine è un brutto colpo per chiunque. Ritorna il sereno in casa raponese dopo le recenti imbarcate e con questa vittoria si può pensare alla trasferta di Bella con un pò più di tranquillità. Vito Lamorte
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Sport 41
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Calcio in città Potenza Over 35 La capolista viaggia a punteggio pieno dopo 4 turni
CLASSIFICHE
I RISULTATI
Il Picchio non accenna a rallentamenti POTENZA - Poker del Picchio sul tetto del campionato potentino “Over 35” di calcio a sette. La regina del campionato ha inanellato la sua quarta affermazione consecutiva, proiettandosi sempre più in solitudine al comando della graduatoria. Non ha avuto praticamente storia il confronto al cospetto del Palermo, che occupa un posto nelle retrovie della classifica. Il Picchio ha messo a segno addirittura nove gol: è finita 9-0. E' ritornato alsuccesso il LionsC7, attualmente unica formazione in grado di contrastare la leadership del Picchio. Dopo il pari della scorsa settimana, la vice capolista del torneo si è sbarazzata della “cenerentola” Atletico Micatanto con il punteggio di 9-4. Le distanze in graduatoria tra la prima e la seconda della classe sono ridottissime: ci sono
due lunghezze di differenza. Sul terzo gradino del podio, Sporting Miao e Sant'Angelo fanno veramente sul serio. Hanno ottenuto entrambe la terza vittoria stagionale. Il Sant'Angelo ha annullato, con un pesante 8-3, il malcapitato Cardioteam. Lo Sporting Miao, invece, ha piegato la resistenza del Dacci un taglio (8-5). In classifica, le due terze forze del campionato sono distanti appena un punto dalla piazza d'onore, di proprietà del Lions C7. Dopo un ottimo inizio di stagione, il Napoli ha raccolto soltanto un pari contro i Sapori in corso (5-5). I “partenopei” hanno, così, perso contatto con i piani altissimi della classifica, ma devono ancora recuperare una gara. Oltre al Napoli, a quota sette punti staziona anche il Sudaltro, vittorioso per 10-6 sul Pignola. Il settebello pigno-
lese, inoltre, è stato anche scavalcato in graduatoria. Poker di reti del Centrocucine Gatto a spese dell'Università Difa. Il match si è concluso con un roboante 41. Nella parte bassa della classifica ha, finalmente, gioito il Parco 3 Fontane, che ha conquistato il primo sorriso in campionato: annientata La Ceramica con una dozzina di marcature (12-7). Ancora bloccati ai box I Pellicciotti: si è trattato del secondo rinvio stagionale, dopo appena un mese di campionato. Non si è disputata, infatti, la gara con l'Accademia Calcio Potenza. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. Donato Pavese
OVER 35
La larga vittoria sui baby ospiti “confezionata” quasi tutta nel primo tempo
La Jonio Tursi sul velluto Sei reti al Conca Doro, vecchio nome di San Giorgio Lucano JONIO S. TURSI 6 CONCA D'ORO 2 JONIO SPORT TURSI: Candia, Ferruccio, Maciulli, Marra N., Marra G., Lo Prete, Di Noia, (dal 4' del st De Giorgio), Corsano (dal 1' del st Colangelo), Ricciardulli (dal 16 st Comisso), Trupo (dal 1' del st Lofrano), Pecoraro (dal 16' del st Bello). A disp: De Rosa, Laragione. Allenatore: D'Aloisio. A.S.D. CONCA D'ORO: D'Affuso P., Andronache B., Andronache N., Palazzo, Panio (dal 1' del st Castronuovo), Dragut, D'Affuso V., Neagu (dal 1' del st Abbato), Ruju, Chiriac, Truncellito (dal 30' del st Lista). A disposizione: Donato, Marcone, Ventimiglia. Allenatore: Agresti. ARBITRO: Andriulli di Bernalda. RETI: Trupo al 1' del pt su
Marconia, è flop Nova Siri primo MARCONIA NOVASIRI
La formazione dello Jonio Tursi
calcio di rigore e al 29' del pt; Chiriac al 31' del pt; Corsano al 37' del pt; Marra N. al 43' del pt; Ricciarduli al 10' del st; Truncellito al 21' del st; Lofrano al 26' del st.
Angoli: 3 per Tursi e 2 per San Giorgio. TURSI - Nella terza giornata di campionato, la Jonio Sport vince largamente contro la giovane squadra del Conca D'Oro (antico nome di San Giorgio) nelle cui fila militano anche calciatori rumeni. La squadra del presidente Filippo Lasalandra segna già al primo minuto di gioco. Nemmeno il tempo di voltarsi e gli spettatori accorsi numerosi al vecchio campo “Angelo Cuccarese”, vedono l'arbitro fischia il calcio di rigore per atterramento di Ricciardulli. Trupo dal dischetto segna il gol del vantaggio. Al 19' altra occasione da gol: Di Noia lancia una palla nel centro dell'area avversaria, Trupo colpisce di testa, ma manda fuori. Al 29' arriva la seconda rete: Trupo con un forte tiro angolato segna il gol. Pronta reazione degli ospiti che
al 31' in piena area di rigore, Chiriac tira un rasoterra. Il portiere del Tursi, crede che la palla vada fuori mentre quella finisce in rete. Ma al 37' Ricciardulli passa a Corsano che segna il terzo gol, con tiro angolato. Al 39' altra occasione: dopo un calcio di punizione, c'è mischia in area avversaria, il portiere D'Affuso è a terra, Di Noia tira forte e la palla va fuori. Al 43' su calcio di punizione Corsano tira in porta ed è pronto Marra N. a segnare il suo primo gol. Il primo tempo finisce 4 a 1 per il Tursi. Nella ripresa Truncellito tenta con un diagonale di segnare, ma la palla va fuori. Contropiede per il Tursi e Ricciardulli è solo davanti al portiere avversario: ma il suo tiro viene respinto. Al 9' Ricciardulli ci riprova e segna il quinto gol. Reazione degli ospiti ed al 21' Truncellito accorcia le distanze: 5 a 2. Poi Lofrano di testa segna il sesto gol. Savatore Martire
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A. MARCONIA: Mele, Abbruzzese, Tedesco, Franchini, D'Amore, Camardella Melfi, Guadagno Provenzano Tedesco, Gatto;A disp.: Masiello, Quinto E., Manni; Laurenza, Muliero, Cazzato, Quinto M.,All.: Morgante (nella foto) NOVA SIRI - Salerno; D’Armento L., Oriolo, Acinapura, D’Armento G.; Simeone, Dimatteo A., Panetta, Quinto; Panarace, Guida. A disp.: Morano, Pastore, Vitale, Dipinto, Mele, Bruno, Dimatteo G. All. Labriola: LIQUIDATA la pratica Marconia. Più il fumo (prima in classifica, sonante vittoria in trasferta,) che l’arrosto (quello che hanno messo in campo). Due calci da fermo nel primo tempo e una mischia nella ripresa. Altro non pervenuto. Molto nervosismo, inspiegabile anche da parte di giocatori all’apparenza esperti.I giallorossi li hanno attesi e trafitti come tordi. Prima Panarace che ha sfruttato un loro maldestro disimpegno, poi Guida al termine di una bella azione in cui ha saltato il proprio uomo e trafitto l’anziano guardiano dei pali.Secondo tempo di ordinaria amministrazione in cui i vincitori amministravano la partita. Allo scadere un tiro di Panetta da fuori area, forse deviato, suggellava il risultato.Ora l’ASD Nova Siri è primo in classifica. Meritatamente. Dopo tre partite, due vittorie, un pareggio, sette punti, cinque reti fatte e una subita. Anche questa fatta dagli stessi giallorossi in quel di Tursi.Ora viene il difficile: restare primi in classifica. Tutte le squadre giocheranno con maggior grinta per tentare di vincere contro la prima della classe.La squadra deve raddoppiare gli sforzi e la concentrazione.Se darà retta in tutto e per tutto a mister Labriola può soltanto migliorare.
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42 Sport
In rete il neo acquisto Coronella e ancora Andriotti su calcio di rigore
Matera raggiunto nel finale Punizione vincente del Parrocchiale San Giorgio al primo punto PARROC. S. GIORGIO MATERA
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PARROCCHIALE SAN GIORGIO: Durso, Lidonnici, Dumbrava, Bisanti, Rusu, Virelli, Ungarasu, Blumetti, Lidonnici, Valicenti; A disp.: Bernardo, Ricciardulli, Pinto M., Pinto T., Stasi, El Quahedy; All.: Lidonnici MATERA: Rega, Nicoletti, D'Amelio, Fontana (1Åå st Festa), Nicoletti, Tataranni, Misciagna (1Åå st Porcari), Adorisio, D'Adamo, Andriotti, Coronella. All. Salvatore. A disposizione: Cimmarusti, Miglionico, Domenichiello. SAN GIORGIO Lucano - Il Matera di Nicolino Salvatore raggiuunto dal Parrocchjiale San Giorgio sui cosiddetti titoli di coda. Matera con assenze importanti del calibro di Gianfranco Onofrio e Ciccio D'Adamo, ma con la novità di Luca Coronella in avanti. La squadra del diesse Vincezo Selvaggi si porta in van- Nicolino Salvatore taggio con un rigore trasformato da Andriotti, seconda rete stagio- mento. nale, dopo pochi minuti e controlla Al 35' con l'ultimo ingaggio Luca bene dando l'impressione di poter Coronella sul filo del fuorigioco c'è far suo il match in qualsiasi mo- pure il raddoppio. Partita in archi-
vio? Assolutamente no. Perché la squadra del Parrocchiale San Giorgio accorcia le distanze e riapre la gara.in virtù di una leggerezza dell'estremo difensore all'esordio. In mischia su punizione arriva il pareggio del Parrocchiale San Giorgio nei minuti di recupero e per il Parrocchiale San Giorgio è festa in virtù del primo punto stagionaler dopo quattro giornate di campionato. In attesa di nuovi innesti previsti nelle prossime settimane secondo quanto annunciato dal direttore sportivo Vincenzo Selvaggi alla ricerca di un portiere e vari altri innesti, di certo cambierà volto la squadra materana che domenica alle 11 affronterà in casa allo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” di via Sicilia un Marconia che punta alla vittoria del campionato. Una domenica mattina diversa per i materani e c'è da segnalare che a San Giorgio Lucano erano presenti una quindicina di tifosi e senza dubbi ce ne saranno di più in casa dove dovrebbe esserci ingresso libero, ma è ovvio che pe chi viene ospitato e per chi gioca scendere in campo in via Sicilia ha sempre un fascino particolare. sport@luedi.it
Campomaggiore e Brindisi non riescono a superarsi
A vincere è l’equilibrio CAMPOMAGG. BRINDISI
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JSC CAMPOMAGGIORE: Balsamo,Loguercio,Trivigno,Eufemia,D'Alessandro(Fanelli),Guarini,Molinari(Stabile),Cioffi(Rago),Candolfi,Rotunno(Carbone),Filardi. A disp: Fanelli F., Balsamo Alb, Mastromarino. All: Manna BRINDISI: Sabia,Addesio,Allegretti,Buffolino,Benedetto(Pecora),Roma,Sarli,Pecora Fra,Napolitano ,Marino(Paternoster),Tolve. All: Calace Il Campomaggiore
DOPO tre vittorie consecutive si ferma la corsa della junior sport club Campomaggiore, infatti i ragazzi di mister Manna non vanno oltre il pareggio contro un ottimo Brindisi che ha saputo imbrigliare bene i padroni di casa senza rinunciare ad attaccare . Già dalle prime battute di gara la compagine gialloverde non riesce a dettare i ritmi di gioco , la squadra appare tesa e contratta , di contro il Brindisi gioca senza timori e riparte bene con i suoi avanti ; al 10 minuto del primo tempo il Campomaggiore passa però in vantaggio , bell'azione sull'asse di sinistra con Rotunno che serve in area Cioffi lesto a mettere in porta la palla dell'1-0. Gli ospiti non subiscono assolutamente il goal e si buttano in avanti alla ricerca del pareggio, al18° sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite Molinari colpisce con la mano la palla , per l'arbitro è calcio di rigore , sul dischetto va Tolve bravo ad angolare bene e a superare l'estremo difensore Balsamo. La squadra di casa cerca di riportarsi in avanti ma le azioni sono sempre confuse e macchinose, al 24° Rotunno riesce ancora una volta a mettere in area un bel cross per Candolfi che di testa mette in rete il goal del 2-1. Nonostante il vantaggio i ragazzi del presidente San-
toro dimostrano di non essere in giornata, al 30 Trivigno e Molinari si ostacolano a centrocampo permettendo a Napolitano di involarsi verso la porta e calciare , Balsamo devia sulla traversa , sulla palla si avventa Sarli che sigla il pareggio. Il Brindisi non molla e continua a pressare
, al 35° è ancora Napolitano a creare scompiglio in area ,questa volta però anche l'arbitro ci mette del suo assegnando un rigore molto dubbio , sul dischetto questa volta va Allegretti che calcia incredibilmente fuori, si va cosi a riposo sul punteggio di 2-2. Nella ripresa ci si aspetta una rea-
zione dei padroni di casa ma questo non avviene , il nervosismo in campo aumenta a causa di una direzione arbitrale davvero scarsa , il culmine si ha al 78° quando il signor Volini prima assegna un rigore al Campomaggiore e nel giro di pochi minuti cambia incredibilmente la decisione presa facendo riprendere il gioco con una rimessa dal fondo, cose mai viste. Nel finale i padroni di casa rischiano di capitolare , Napolitano , tra i migliori in campo, si presenta solo davanti al portiere di casa ma il suo diagonale si spegne a lato di un niente, è l'ultima occasione di una partita intensa giocata bene dal Brindisi che ha meritato sicuramente il punto conquistato, il Campomaggiore ha dimostrato di avere dei limiti caratteriali e ha pagato sicuramente la pressione dovuta al primato in classifica. Alessandro Balsamo
Sarconi, poker al San Chirico SARCONI SAN CHIRICO RAPARO
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SARCONI: Castelluccio, Fittipaldi, Alberti, Fortunato, Milano (Dalessandri), Abate (S. Forastiero), Sansobrino ( Lardo), Mazzei, Schepisi (Pinto), Lauria, Aiello (D. Forastiero). A disposizione: Ferri, Bartolomeo. SAN CHIRICO RAPARO: Lacolla, E. Cirigliano (Lardo), Ciminelli, Berardone (Bruno), Rinaldi (Di Filippo) , Demare, Bentivenga (Danza), Arbia, V. Cirigliano (Balzano), Crucinio, Fulco.A disposizione: Ciancia, Continanza. ARBITRO: D'Agrosa di Moliterno RETI: 20°, 23° e 28° Aiello, 75° Lauria, 85° Bruno. SARCONI - Vincono ma ancora non convincono i padroni di casa, sovente in difficoltà contro il San Chirico, fanalino di coda del girone. Gli ospiti, difatti, hanno messo in mostra una migliore organizzazione di squadra, con giocate ordinate e precise e con l'ex Fulco vera spina del fianco della difesa, almeno fino a quando Milano non ha preso le giuste misure. Il Sarconi si conferma capolista grazie al tris di Aiello, cinque reti in tre gare per lui, ma non sembra avere ancora espressa tutta la potenzialità dell'organico. Difatti i vari Abate, Milano, Sansobrino hanno vissuto anche stagioni in eccellenza con il Moliterno. Il primo spunto è di marca ospite, con Fulco che al 1° crossa bene per V. Cirigliano che spreca tirando alto. La replica dei padroni di casa è immediata, ma Lauria non è pronto a finalizzare. Al 10° Milano colpisce la barriera nel primo dei numerosi tiri da fermo accordati dall'arbitro. Al 12° brivido per i padroni di casa. Il cross radente del solito Fulco attraversa tutta l'area piccola, ma non trova nessun compagno pronto alla deviazione. Sulla ripartenza il cross di Sansobrino è al bacio, ma Aiello di testa spedisce alto. Al 15° gli ospiti vanno in rete con Arbia, ma il direttore di gara annulla con una decisione inspiegabile, almeno dalle tribune. Un palleggio volante di Schepisi con tiro fuori bersaglio, è il preludio alla tripletta di Aiello che in otto minuti chiude la partita. Gol di rapina su azione d'angolo (20°); preciso colpo di testa su lancio di Milano dalla linea di centrocampo (23°) e preciso piatto destro ancora su azione d'angolo (28°). Nel mezzo un gran tiro da fermo di Ciminelli che lambisce il palo (22°). A questo punto la gara ristagna, causa l'inesistente reazione ospite e il Sarconi pericolosa ancora su tiri da fermo con Milano al 31° e Schepisi al 42°. Ancora più confusa la ripresa, con il tangibile contributo del direttore di gara che al 50° incespica e va per le terre. Primo spunto al 57° con il solo tiro da fermo di Milano, fuori bersaglio. Al 59° altra rete annullata inspiegabilmente agli ospiti che dopo tre minuti si vedono assegnare un calcio di rigore, sicuramente di compensazione. Castelluccio, però, ipnotizza Crucinio e spedisce in angolo. Al 69° Aiello sfiora la quaterna personale, ma per troppa sicumera solo davanti al portiere, spedisce fuori la più facile delle occasioni. Sul capovolgimento di fronte Berardone manca l'impatto ad un passo dal gol su cross dell'inesauribile Fulco. La gara si trascina stancamente, vivacizzata dalla quaterna dei padroni di casa con Lauria in veloce contropiede bravo ad insaccare di giustezza (75°) e dal pregevole pallonetto di Bruno che da venti metri firma per la bandiera (85°). Gerardo Tempone
Calcio giovanile Iniziata l’edizione 2011 del torneo Acli che ricorda il nostro giornalista scomparso
Giocagol “Renato Gioia”, brilla la Re Leone Policoro SI è giocata la prima giornata del campionato di calcio giovanileGiocagol (riservato allacategoria Primi Calci nati negli anni 2003/2004), organizzato dal comitato provinciale U.S.Acli di Matera valevole per l'ottavo Memorial “Renato Gioia”, giornalista del Quotidiano di Marconia prematuramente scomparso.“Dieci le squadre iscritte -ci dice Vincenzo Di Sanzo presidente regionale U.S.Acli di Basilicata- alla categoria primi calci. Le squadre sono state suddivise in due gironi. Girone A: Re Leone Blu Policoro, Re Leone Rossi Policoro, Pol. Tursi, Valsinni, Atletico Montalbano. Girone B:Pol. Marconia Holly E Benji, Padre Minozzi Policoro,Padre Trinitari Bernalda Bianchi, Real Ferrandina, PadreTrinitariBernaldaBlu. IlGiocagolcontinuaad essere un campionato interessante aggiunge -Di Sanzo- per le scuole calcio del nostro territorio”. “Giocagol- spiega Francesco Nola Consigliere Nazioanle US Acli- consente a tutti i calciatori ed a tutte le squadre di giocare fino alla fine del campionato. Le squadre che vengono sconfitte sul campo non vannoacasa, madisputanolostesso numerodigare con la gioia dei giovanissimi i quali già in tenera
RISULTATI Re Leone Blu Policoro Atletico Montalbano 15 - 0 Re Leone Rossi Policoro A.Montalbano 10 - 1 Valsinni Atletico Montalbano 3 -0 Re Leone Blu Policoro Valsinni 12 -0 Re Leone Rossi Policoro Valsinni 4 -2 Atletico Montalbano Pol. Tursi 3 - 0 Re Leone Blu Policoro Pol. Tursi 4 -0 Re Leone Rossi Policoro Pol. Tursi 4 -0 Valsinni Pol. Tursi 3 -0 Re Leone Blu Policoro Re Leone Rossi 6 -0
Classifica girone B età danno anima e corpo per uno sport avvincente quale è il calcio e con la gioia dei genitori che vedono i propri figli trascorrere il tempo libero da protagonisti attivi e non spettatori passivi”.Le buone condizioni climatiche, con cielo sereno e temperature al di sopra della media stagionale, hanno favorito una grande partecipazione alle due giornate sportive.
Re Leone Blu Policoro Punti 12 Re Leone Rossi Policoro Punti 9 Valsinni Punti 6 Atletico Montalbano Punti 3 Pol. Tursi Punti 0
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Sport 43
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Tennis Da oggi inizia l’ultimo atto della Coppa Davis
E’ finale Spagna-Argentina SIVIGLIA- Rafa Nadal contro Juan Monaco e a seguire David Ferrer opposto a Juan Martin Del Potro. Questi i due singolari che apriranno oggi la finale di Coppa Davis in programma sulla terra battuta dello stadio olimpico di Siviglia, rivincita della sfida del 2008 che vide gli iberici sollevare l'Insalatiera in Argentina. Nel doppio in programma sabato toccherà a Feliciano Lopez e Fernando Verdasco giocare contro David Nalbandian ed Eduardo Schwank, poi domenica gli ultimi due singolari con Nadal-Del Potro e Ferrer-Monaco. La Spagna è avanti 3-0 nei precedenti e insegue il quinto titolo dopo quelli vinti nel 2000, nel 2004, nel 2008 e nel 2009 mentre l'Argentina spera finalmente di sfatare un tabù che l’ha vista arrivare per tre volte in finale (1981, 2006, 2008) e uscire sempre battuta. L’ago della bilancia sarà certamente Nadal, che ieri ha fatto capire di non voler giocare in Davis nel 2012 visti i tanti impegni, Olimpiadi incluse, e che però non sta attraversando un grande periodo di forma.
Il mancino di Manacor è apparso stanco nelle ultime uscite, vedi il Masters di Londra dove non ha nemmeno superato il round robin, ma darà fondo alle ultime energie per garantire alla sua nazionale la quinta Davis. «Vediamo se gioco contro Monaco, ancora non lo so – le parole subito dopo il sorteggio di Nadal, che non esclude un cambio dell’ultim'ora nelle fila argentina – Juan ha chiuso l’anno bene ma potrebbero cambiarlo con Naldandian, non lo saprò fino a domani». L'esclusione dell’ex top ten, in effetti, ha un pò sorpreso anche il tennista di Cordoba è stato nell’ultimo mese alle prese con dei problemi muscolari. .(SEGUE). glb/red 01-Dic-11 14:33 Da qui la scelta di inserirlo solo nel doppio e magari fargli giocare l’ultimo singolare che potrebbe risultare decisivo. Domani dunque, nonostante i dubbi di Nadal, dovrebbe toccare per davvero a Juan Monaco, che si aspetta un incontro «molto difficili. Su questa superficie Rafa è a casa sua. Sarà una grande sfida, siamo amici ma domani rappresenterò il mio Paese e saremo avversari. Darò il 100% su ogni palla».
BASKET
Divisione Nazionale A
la CLASSIFICA Division NORD-OVEST
la CLASSIFICA Division NORD-EST
la CLASSIFICA Division SUD-OVEST
la CLASSIFICA Division SUD-EST
DNA In vista di Latina non rassicuranti le condizioni del capitano
Bawer, Grappasonni è nì Per i materani sarà il primo di tre match fondamentali “ANCORA NON sto bene, la schiena mi fa male. Penso che continuerò con il riposo e la terapia. Per domenica? Spero di farcela ma ora è impossibile dirlo”. Non sono rassicuranti le condizioni del capitano della Bawer Matera Cristiano Grappasonni a due giorni dalla trasferta di Latina che è il primo di tre impegni fondamentali che vedranno la Bawer cimentarsi ad alti livelli contro avversarie del suo stesso girone. Match che in sostanza valgono molto, anzi valgono doppio. “Se non è così poco ci manca”, conferma Grappasonni al “Quotidiano”, “a Latina ci troveremo di fronte un avversario del nostro stesso girone che ha due punti più di noi in classifica e che è una squadra giovane in un ottimo momento. E' una sfida importante, uno scontro diretto, l'occasione per acciuffare l'avversario in classifica”. Insomma una gara importante anche se la Bawer rischia di pagare le precarie condizioni di lavoro di quest'ultima settimana con gli infortuni di Vico e Grappasonni a cui si è aggiunta, ad inizio settimana, l'assenza di Centrone impegnato con la Nazionale under 20. “Siamo riusciti a sopperire a queste difficoltà nell'ultima partita, si è vista la squadra che ha tirato fuori la propria compattezza. Certo però alla lunga sostenere questa situazione potrebbe risultare ancora più difficile, noi proveremo anche a Latina a fare la nostra partita e seguire l'esempio di quanto siamo riusciti a fare domenica scorsa contro il Bari vincendo una partita non difficile ma anche di più e in condizioni non facili”. Grosso merito di quel risultato va anche e soprattutto ai più giovani e Grappasonni rafforza questo tipo di concetto: “Stiamo dando fiducia ai ragazzi giovani che quando hanno la possibilità sono in grado di mostrare le loro qualità, è quanto successo contro il
FIDAL Corso per operatori con disabili
A sinistra Grappasonni. Sopra Vico
Bari con Aprea e Castoro che hanno avuto fiducia, hanno avuto più spazio e si sono messi in mostra. Noi vogliamo continuare su questa strada, dimostrando di avere una squadra con dieci ottimi giocatori e poi è chiaro che speriamo di recuperare dagli infortuni
in modo da essere pronti a pieno per quello che sarà il futuro del campionato. In questo momento il nostro obiettivo rimane quello di ragionare una gara per volta ma è chiaro che questa fase del torneo che ci avvicina al Natale diventa per noi molto importante
proprio ad iniziare dalle prossime partite che sono tutte contro squadre del nostro stesso girone”. A Latina la Bawer dovrebbe arrivare comunque con l'organico al completo anche se il rendimento di giocatori che non riescono ad allenarsi con continuità
da almeno due settimane sarà da verificare tutto quanto sul campo. Di certo lo spirito mostrato contro il Bari e la voglia di giocare ed aiutarsi potrebbero essere elementi essenziali per avere la meglio: “abbiamo giocato su ogni pallone, abbiamo dife-
IL COMITATO regionale della Federazione di atletica ha bandito un corso per operatori dello sport cper l’inclusione sociale di persone disabili. La domanda può essere presentata entro il 30 dicembre, consultando il sito fidal.it. Il corso avrà la durata di 32 ore e ha ottenuto il patrocinio del comitato Parolimpico di Basilicata e della Federazione italiana sport disabilità intellettiva e relazionale di Basilicata. Docenti di riconosciuta professionalità terranno le lezioni che avranno la finalità di rendere effettivo il diritto di operatori dello sport che operano per l’inclusione sociale.
so, fatto circolare al meglio la palla ed avuto la giusta pazienza”. Gli ingredienti da riproporre a Latina per uscire, finalmente, dal PalaBianchini con i due punti in palio. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
DNB L’ex Dante Richotti non dovrebbe essere della gara di domenica in Lazio
Bbc Bernalda con la testa a Scauri LA Bbc torna domenica prossima per la quarta volta in terra laziale. Infatti, dopo le trasferte a Palestrina, Roma e Rieti, il team di coach Binetti si reca a Scauri, una frazione marittimo-turistica che, così come Metaponto rispettoa Bernalda,appartieneal comunedi Minturno in provincia di Latina.La località tirrenica ha una lunga e prestigiosa tradizione cestistica (negli anni '70 ha partecipato al campionato di serie B che equivaleva all'epoca alla attuale Lega Due) e dal 2008 è ritornata, dopo alcuni anni di sofferenza nelle serie minori, in B2(attuale Dnb).Uno dei protagonisti principali degli ottimi ultimi campionati della società pontina è stato il play Dante Richotti, indimenticabile beniamino dei tifosi rossoblu nell'anno sportivo 2006/2007, che però, stando alle ultime notizie provenienti dal sodalizio di via Appia, non sarà della partita dovendo ancora
scontare i postumi di un grave infortunio che lo tengono lontano dal parquet da diverse settimane.In realtà sembra che l'infermeria bianco-azzurra di questi tempi sia piuttosto affollata con Basile e l'ala formiana Violo.Ciò non incrina, tuttavia, la pericolosità, soprattutto casalinga, del quintetto laziale poiché altri buoni giocatori sono pronti al match con i lucani, come Valentino ('89, play maddalonese già visto a Massafra), il veliterno Lombardo (196 cm., '90, ala piccola), il napoletano Pignalosa (195 cm., '88, ex Foggia), Raskovic (venticinquenne serbo di 198 cm., che ha militato a Marostica, Civitanova e Patti), il brasiliano Bellanca (200 cm., '86) e il gigante argentino Requena (204 cm., '86, noto per i suoi trascorsi a Catanzaro, Empoli, Castrocaro e Iseo).Un roster, come si vede, molto “globalizzato” con due gauchos, un carioca e uno slavo, che
sta dando filo da torcere a tutte le squadre che incrocia .Attualmente l'Autosoft occupa il nono gradino della classifica con 10 punti, e precede di poco gli ionici che sono undicesimi con 8 punti; ha unadifferenza canestridi +51(per i rossoblu è di -40), con un attacco inferiore di poco a quello bernaldese (822 contro 848) e una difesa nettamente più ferrea (771 contro 888).Complessivamente, comunque, le due squadre sembranopiuttosto vicineper illivello tecnico-tattico, e quindi la sfida sarà appannaggio di quella che getterà sul parquet più personalità e più voglia di vincere, sperando per quel che riguarda i metapontini che il loro inizio non sia lumacoso come nel primo quarto contro Reggio, e che i ragazzi del tecnico salentino sappiano ritrovare la verve che spesso hanno messo in mostra fuori casa.Una vittoria al “PalaBorrelli” sarebbe oro, anche considerando
Il coach Binetti
che la Bbc è attesa in seguito da due partite casalinghe, giovedì 8 col Corato edomenica 11 con laportaerei Agrigento, e cogliere 4 punti in questi tre impegni non sarebbe affatto male per la classifica. Giovanni Palmieri
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44 Sport
DNB Non si gioca col Bisceglie e il ds Santamaria fa il punto della situazione
«Innotec, va bene così» Dopo la sosta il tour de force: in campo per tre gare in 15 giorni LA NETTA E meritata affermazione di Roseto degli Abruzzi riportata dall'Innotec Potenza, contro la Sebastiani Rieti, ha reso frizzante l'ambiente biancorosso. La squadra potentina continua ad allenarsi regolarmente, nonostante il turno forzato di riposo previsto per domenica. Il match contro il Lions Bisceglie non sarà disputato a causa della presenza di Andrea Storchi, ala-pivot del complesso barese nel torneo Shape in corso di svolgimento in Belgio. Il turno sabbatico consentirà alla squadra di Miriello di recuperare alcuni atleti tuttora acciaccati, in vista del trittico di gare che vedrà il team lucano affrontare il Campobasso, il Giugliano e il Bisceglie. Il riferimento vaa GennaroTessitore, ancora alle prese con la fastidiosa fascite plantare e Francesco Santamaria infortunato alla gamba. Tessitore continua a rimanere ai box e lo ha fatto anche ieri nel corso della seduta di allenamento svolta al Pala Pergola dalla squadra potentina. La vittoria colta domenica contro il Rieti ha dunque contribuito a dare slancio alle ambizioni della squadra e della società. Ambizioni che in parole povere si chiamano salvezza da raggiungere senza patemi. I risultati collezionati dai lupacchiotti potentini rendono merito alla capacità di Miriello di far quadrare i conti, grazie alla sua mentalità figlia del corri e tira che esalta le doti tecniche e individuali della squadra. Roberto Miriello e Vincenzo Bochicchio hanno cercato in tutte le maniere di reperire una squadra per disputare un test amichevole, il tentativo è andato a vuoto visto che l'Agropoli, interpellato dallo staff tecnico bianconero ha dato forfait per ragioni logistiche. Anche la società appare serena. Tutto fila liscio in seno alla dirigenza di via degli Oleandri. Il direttore sportivo, Mimmo Santamaria ha espresso la sua valutazione circa il momento di forma attraversato da Danilo Lorusso e compagni: “Siamo soddisfatti, stiamo lavorando per raggiungere i nostri scopi di inizio stagione. Il nostro obiettivo resta la salvezza. Siamo tranquilli”. Santamaria giudica il comportamento della
BASKET
la CLASSIFICA Girone C
Divisione Nazionale B
Il ds Mimmo Santamaria
squadra: “Abbiamo fatto meglio in trasferta. In casa abbiamo fatto registrare alti e bassi, ma sono ugualmente soddisfatto per l'andamento generale”. Il dirigente parla di Miriello: “Abbiamo scelto Roberto perché lavora con impegno e sa far giocare la squadra secondo la sua mentalità”. Il
diesse parla dei prossimi appuntamenti: “Disputeremo tre gare in quindici giorni. Resto fiducioso, possiamo fare bene contro Campobasso, Giugliano e Bisceglie, nel recupero. Abbiamo le carte in regola per continuare nella nostra striscia positiva”. Francesco Menonna
Serie C regionale Montescaglioso battuto nettamente
Domenica comincia la sfida tra 8 lucane
Under 17, si parte Lucos, passo falso a Foggia LA FIP DI BASILICATA guarda con rinnovato impegno ai giovani. E lo fa organizzando anche in questa stagione il campionato maschile under 17. La kermesse partirà domenica, 4 dicembre. Al campionato prendono parte otto compagini, si tratta del Nuovo Basket Club Potenza A e B, la Polisportiva Aics Varlotta Rionero in Vulture, il Basket Melfi, la Pallacanestro Avigliano, la Rf Virtus Group Matera, la Zeta System Pielle Matera e la Timberwolves Potenza. Il torneo sarà disputato secondo la formula del girone all'italiana con gare di andata e ritorno. Il girone d'andata chiuderà i battenti il 6 febbraio 2012, il campionato invece terminerà il 1 aprile 2012. La prima classificata del campionato in questione
disputerà gli spareggi con la prima classificata di una regione ancora da designare. In caso di ulteriore successo la vincente accederà alla fase del concentramento. Le date del primo spareggio e del concentramento non sono state ancora diramate. Il torneo organizzato dal comitato regionale Fip di Basilicata con in testa il suo presidente Franco Liguori rappresenta da anni una fucina importante per il movimento. Il massimo dirigente lucano ha parlato del torneo under 17 rimarcando gli aspetti regolamentari: “Abbiamo deciso di far partecipare al campionato gli atleti nati nel 1995. Le società iscritte al torneo con atleti più piccoli non possono partecipare alla fase degli spareggi”.
Automobilismo Il pilota lucano sulla Porsche Carrera
FOGGIA MONTESCAGLIOSO
50 29
FOGGIA: Gentile 6, Grosso 8, Campagna 3, Schena, Sarni 14, Panniello 2, De Florio 9, Cannelonga 3, Lombardi 2, Favilla 3- All Marra MONTESCAGLIOSO: Montemurro M 6, Coppiello 6, Cristallo ,Gatta 4, Antezza A. 3, Clementelli 7, Montemurro F., Matera, Antezza C. 3, Catanese, All Vizziello NEL SECONDO turno del campionato di serie C regionale, la Lucos Montescaglioso esce battuta 50-29 dal parquet di Foggia al termine di una gara sempre condotta dalle padrone di casa che con energia e intraprendenza hanno imposto alle avversarie il proprio gioco non facendole mai entrare in partita. Di fronte ad un numeroso pubblico
accorso al Palazzetto Russo, le ragazze di coach Vizziello hanno pagato a caro prezzo la superiorità delle pugliesi che hanno messo in campo freschezza atletica e caparbietà. Avvio deciso delle daune che al termine del primo tempo incrementano il vantaggio andando negli spogliatoi col punteggio di 24-13 con De Florio, Grosso e Sarni in bella evidenza. La Lucos Montescaglioso nella terza frazione reagisce alle velleità delle foggiane con molta caparbietà. Tuttavia, il divario tra le due formazioni è sempre più evidente, la Fenice concretizza il lavoro difensivo concludendo numerosi contropiedi che portano a + 19 il vantaggio alla fine del terzo periodo, 37-18. Negli ultimi dieci minuti Foggia acquisisce definitivamente il risultato, chiudendo la partita sul 50-29, che segna la vittoria di un buon lavoro corale. Le occasioni di riscatto per le materane non mancheranno.
Nuoto Ottimi risultati al meeting Dennerlein di Napoli
Postiglione al Motorshow Invicta Potenza, che conferme COME ANTICIPATO nella nostra edizione di martedì il pilota potentino Chico Postiglione sarà impegnato domenica 4 dicembre a Bologna nel tradizionale e storico appuntamento del Motor Show che di fatto chiude la stagione agonistica 2011. Il lucano sarà al volante della sua Porsche Carrera 997 Gt3 del Team Petri Corse di Firenze, con la quale nel campionato italiano concluso ad ottobre ha ottenuto un deludente quarto posto assoluto. Chico darà vita ad una sfida tecnica sul tracciato ricavato nei padiglioni della kermesse a motori più importante d'Italia, ai nastri di partenza saranno i migliori otto della classifica assoluta del campionato italiano Porsche Carrera Cup 2011. Saranno sfide ad eliminazione diretta senza possibilità d'appello, passano il turno i piloti che nel testa a testa con l'avversario vincono due manche su tre. Nel 2010 il lucano vinse tutte le manche disputate battendo in finale il forte pilota romagnolo Massimiliano Fantini. Postiglione ha parlato della gara di Bologna sottolineando: “L'appuntamento del Motor Show per me è sempre importante ed emozionante, vorrei bissare il successo del 2010 per mitigare l'amarezza del podio perso nell'ultima gara dell'italiano a Monza nella gara di chiusura. Non sarà facile ma ci proverò così come
Chico Postiglione
l'anno prossimo farò di tutto pur di vincere il campionato italiano Porsche, facendo leva sui due campionati d'esperienza fin qui maturata. Ringrazio il Team Petri Corse e soprattutto i miei sponsor per tutto quello che hanno fatto in questa stagione per me”. f.menonna@luedi.it
NUOVE CONFERME sono giunte per l'Invicta Nuoto Potenza al termine del meeting Fritz Dennerlein svoltosi a Napoli domenica scorsa. Il bilancio degli atleti potentini in gara è stato sicuramente positivo, dalla gara napoletana sono giunte diverse medaglie colte dai ragazzi potentini al cospetto di atleti di età superiore a conferma dell'ottimo lavoro svolto in piscina con il tecnico Vincenzo Ostuni. I pupilli del presidente Ylenia Figliuolo sono apparsi subito spigliati e brillanti. Federica Vaccaro ha colto la medaglia d'argento nei 100 e 200 farfalla, terzo posto per Rossana Stolfi Numida nei 50 farfalla e per Leonardo Marchetta nei 200 dorso. Oltre ai risultati individuali è stata la squadra a dare il meglio di se tanto da convincere l'intero staff potentino a dare corso a nuove gare agonistiche a partire dalla prossima settimane. La società sarà impegnata nelle manifestazioni a carattere regionali che serviranno come trampolino di lancio per i campionati nazionali di fine marzo 2012. “Stiamo lavorando duramente ogni giorno con sedute massacranti tra piscina e palestra-ha commentato Daniela Ceruzzi giunta settima a Napoli nei 200 dorso. Il morale è alto anche grazie alle buone prestazioni che abbiamo offerto nel corso delle prove di Lamezia e Napoli. Non è facile conciliare lo studio con gli allenamenti, ma è un sacrificio che l'intera squadra sopporta con passione e impe-
Nuotatori sui blocchi di partenza
gno”. L'attenzione si sposta ora alla prima gara valida per la qualificazione ai campionati regionali lucani invernali che si svolgeranno a gennaio 2012, la prima gara è in programma domenica prossima a Matera, l'11 dicembre si replica a Potenza e il 18 invece tutti nuovamente in vasca a Matera. f.menonna@luedi.it
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Sport 45
Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
Calcio a 5 B Confermata la nostra anticipazione: arriva il brasiliano
Scanzano, che ciliegina Cleber Luz Ricardo impreziosisce l’organico di Bommino Calcio a 5 Under 21
La Libertas insegue la Bng Stesso risultato (14-0) per le big
Under Under 21 21 gir. gir. VV
LA NOSTRA anticipazione di ieri ha trovato riscontro immediato: la libertas Scanzano ha annunciato l'ingaggio dell'italo-brasiliano Cleber Luz Ricardo (classe 1984). Il neo acquisto, proveniente dall'Augusta (A/1), ricopre il ruolo di ultimo difensivo. La formazione rossonera andrà ad innervare la retroguardia puntando sulla tecnica e prestanza fisica del longilineo calcettista (194 cm di altezza per 84 kg). Un rinforzo di prestigio per il club jonico considerando l'importante esperienza maturata dal ventisettenne di Santos. Proprio dalla sua città natale inizia nel 2002 la sua carriera professionistica. La sua crescita è continua nella massima serie brasiliana, dove milita in club importanti come il Santa Fè do Sul (2003), il Jau Futsal nella stagione 2006 e sopra-
tutto A.A. Itapeva, formazione vicecampione paulista nell'annata 2007. Le sue qualità non sfuggono agli osservatori italiani, Cleber è ormai pronto all'approdo nel Bel Paese che giunge nel 2008. A credere nel calcettista è l'Augusta (A/1) che lo fa conoscere al grande pubblico. L'anno successivo (2009/10) il difensore sposa il progetto del Siracusa (B). Nella stagione 2010-11 si registra il suo ritorno all'Augusta (sempre in massima serie), dove milita fino a dicembre, quando viene ceduto in prestito alla formazione del Dibiesse Calcetto Miane (C/1). Ora è pronto per l'avventura in casa Libertas. Il brasiliano rappresenta la “ciliegina sulla torta” preannunciata da mister Bommino nel dopo gara di sabato scorso. In bocca al lupo Cleber.
Cleber
Mondiali di Kickboxing Il materano battuto agli ottavi da Gorbics
Di Cuia, sogno infranto Tralli: «Combattimento di gran cuore, nulla da rimproverare» SCANZANO PROG. TITO
14 0
ENNESIMA prova persuasiva per i giovani ragazzi della Libertas Scanzano allenatio da mister Masiello che vincono per 14-0 contro la squadra potentina. Partita mai in discussione con Cospito e compagni che hanno chiuso il discorso già nella prima frazione con il punteggio di 6-0. Nella ripresa gli scanzanese hanno ulteriormente allungato mettendo a segno altre otto reti. In evidenza nelle fila rossonere il solito Patrick Dipinto: assist per i compagni e sei reti a coronamento di una prova maiuscola. Cronaca. L'inizio del match è equilibrato con le due formazioni che sprecano un paio di occasioni per parte propedeutiche al vantaggio. Al 6' ci pensa Dipinto a scaricare per la spaccata del capitano Cospito per la prima rete. Il raddoppio giunge un minuto più tardi con lo stesso Dipinto che, dalla sinistra, arma sul lato opposto il piatto risolutore di D'Alessandro. Al 8' l'altruismo del pivot della Libertas viene confermato da un nuovo assist per Cospito che non sbaglia.
A cavallo tra il 9' e 10' minuto, però, l'estroso attaccante si regala la doppietta: la prima marcatura è frutto di un dirompente assolo, mentre la seconda è la finalizzazione di un'azione partita da calcio d'angolo. Al 13' arriva il 6-0 per merito del colpo di testa di Santeramo su morbido assist di D'Alessandro. Ad inizio ripresa (al 1') si materializza il 7-0: il portiere Taibi calcia teso verso la porta avversaria, ma sulla traiettoria si inserisce Dipinto che realizza. Al 6' è lo stesso pivot rossonero a infilare l'ottava rete, mentre un minuto più tardi il pallonetto di D'Alessandro è utile per il 9-0. La squadra di Masiello gioca in scioltezza e colpisce in contropiede come al 8', quando Dipinto sigla la decima marcatura. Sempre su rapido ribaltamento di fronte (al 13') Santeramo griffa 11-0. Alla messe di reti joniche partecipa anche Cirigliano con una doppietta tra il 15'e 18'. L'ultima segnatura dell'incontro è ad opera del solito Dipinto al culmine di una splendida azione personale. Continua quindi l’inseguimento alla capolista Bng, assieme al mirto che è passato a Policoro.
SI FERMA AGLI ottavi di finale il sogno mondiale del materano Giuseppe Di Cuia, battuto dall’ungherese Gorbics. Il verdetto ai punti per lo sfidante nei campionati del mondo WAKO di kickboxing che si sono svolti a Dublino. Di Cuia titolare a 63,5 kg) allenato dal plurititolato maestro Biagio Tralli della Dinamic Center di Matera aveva già ottenuto ottimi risultati a livello internazionale dopo aver battuto la concorrenza interna: lo scorso anno ha ottenuto una prestigiosa medaglia d’ argento al Campionato Europeo WAKO di Atene, aveva poi bissato il successo afferrando una seconda medaglia d’ argento alla Coppa Del Mondo 2011, combattendo contro atleti di assoluto valore. Si è presentato all’ appuntamento come testa di serie e con possibilità concreta di ottenere un ennesimo alloro internazionale. Ma agli ottavi ha trovato il forte ungherese Gabor Gorbics, già affrontato e battuto ad Atene per ko tecnico, ma comunque avversario tra i migliori di categoria. Facendo un incontro di cuore e molto tecnico, affrontando un avversario che fa della potenza il suo forte, Giuseppe non ha di sicuro sfigurato, suscitando anche le reazioni negative a bordo ring dei tifosi italiani alla proclamazione del verdetto, favorevole all’ungherese. Il suo maestro, Biagio Tralli, ha però molto umilmente dimostrato sportività non comune facendo intendere che il verdetto è stato giustamente assegnato al reale vincitore. Giuseppe è partito molto be-
La spedizione italiana a Dublino e, in basso, il maestro Biagio Tralli con il suo allievo Giuseppe Di Cuia
ne, sciorinando le sue splendide combinazioni di gambe mentre l’avversario avanzava molto chiuso pronto al colpaccio di braccia, che fortunatamente il campione materano è riuscito ad evitare dall’ alto della sua solidità e padronanza tecnica. La pressione di Gorbics è aumentata con il passare del tempo, e Giuseppe ha dovuto incassare colpi duri, ma è sempre stato presente e pronto alla replicaed al rientro, anche se spesso i suoi colpi sono finiti sulla guardia er-
metica dell’ avversario. In conclusione i giudici hanno premiato di stretta misura la precisione dell’ ungherese tagliando fuori di Cuia dalla zona medaglie. Il parere del suo allenatore Biagio Tralli: «Bellissimo mach nel quale al mio atleta non si può rimproverare nulla se non di aver sprecato un po’ di colpi portati sulla guardia di ferro dell’ungherese e di essere salito sul ring un po’ più teso del solito. Ora dobbiamo far tesoro di questa bella avven-
tura per poter ripartire e trovare gli stimoli giusti per poter far meglio. Non posso far a meno di ringraziare il mio stupendo allievo che si è sacrificato con molta umiltà e non posso dimenticare tutto il team di ragazzi che lo hanno aiutato». Per la cronaca, ai mondiali irlandesi hanno preso parte circa 500 atleti di 50 nazioni. Il meglio del full contact mondiale si è riunito in Irlanda per decretare i migliori rappresentanti di questa disciplina. Il livello riscontrato è stato davvero eccelso con un continuo miglioramento tecnico e tattico impressionante; le migliori scuole dell’ est Europa (Russia, Ucraina, Kazakistan e Turchia tra le altre) insieme a rappresentative americane (Portorico, Brasile tra le altre) ed africane (Sudafrica) di notevole spessore hanno infiammato questi campionati ed offerto uno spettacolo davvero unico nel suo genere, che non finisce ad ogni appuntamento di stupire nuovamente. L’Italia si è presentata con 12 atleti, 9 ragazzi e 3 ragazze disposti nelle vari categorie di peso. Prima di tutto è bene evidenziare che l’ Italia ha ottenuto due ori ed un bronzo, risultato davvero eccezionale considerando che tutti gli atleti nostrani praticano lo sport in questione solamente come hobby, non hanno rientro economico ed anzi sacrificano i loro impegni per poter dire la propria contro veri e proprio professionisti, persone a cui una medaglia a manifestazioni di tale importanza potrebbe rappresentare una svolta nella vita.
Sci Coppa del Mondo In America l’Italia schiera i suoi velocisti nel weekend
Scatta l’ora di Innerhofer BEAVER CREEK (USA)– Scatta l’ora dei velocisti e l’Italia torna a sperare nelle gare americane del prossimofine settimana.Gliuomini dadomani a domenica sono impegnati a Baever Creek, in Colorado, sulla micidiale pista “Uccelli da preda», con una discesa, un supergigante ed un gigante. Nella prima prova cronometrata disputata Christof Innerhofer (nella foto) , che ama i tracciati duri e spettacolari, è stato secondo. Le donne sono invece a Lake Louise, in Canada, con tre gare veloci in tre giorni: domani e dopodomani due discese, domenica un supergignate. Nella seconda prova cronometrata la bresciana Daniela Meri-
ghetti ha ottenuto il secondo tempo e l'altoatesina Verena Schnarf il 4/0. Insomma, in questo secondo week end di coppa del mondo sulle nevi nordamericane l’Italia non starà alla finestra. Più spettacolare si annuncia la tappa in Colorado sulla pista che ospitò i Mondiali del 1998. È un tracciato velocissimo e persino rischioso: la prima prova cronometrata in calendario è saltata per le proteste degli atleti a causa di due salti troppo pericolosi che sono stati abbassati. Ma Beaver Creek – esclusiva località per miliardari americani non lontana da Vail – vedrà quest’anno una lunga permanenza degli atleti, ragazze comprese. L’an-
nullamento per mancanza di neve della tappadi Coppa del mondoa Val d’Isere del 10 e 11 dicembre ha infatti comportato lo spostamento delle gare francesi a Beaver Creek: martedì 6 gigante uomini, mercoledì 7 supergigante donne e giovedì 8 slalom speciale uomini. La quarta gara che era in programma in Francia – una supercombinata donne – ancora non è stata riassegnata ad altra località. La modifica del calendario agonistico ha creato qualche problema alle squadre, Italia compresa, tenuto conto che gli slalomisti non dovevano andare in Nord America. Per questo c'è qualche problema soprattuttoper ilcampioneolimpico disla-
lom Giuliano Razzoli. L’azzurro, infatti, nei giorni scorsi si era infortunato alla spalla destra durante un allenamento e sta seguendo un periodo di riposo e di terapia sotto controllo medico. I suoi compagni slalomisti sono già stati convocati per Beaver Creek. A Giuliano, invece, l’anti-
cipo di tre giorni e lo spostamento della gara oltreoceano crea qualche difficoltà avendo meno tempo per recuperare. Solo nei prossimi giorni e con l'ok medico Razzoli deciderà se andare a Baever Creek o aspettare in Italia il successivo slalom di coppa del mondo.
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46 Sport
L’imPICCIOna
Il corpo parla... Capita spesso di capire al volo i pensieri che frullano nella testa delle persone a cui vogliamo bene non perché abbiamo la capacità di leggere le loro menti, ma perché conosciamo il loro linguaggio del corpo. E' innanzi tutto attraverso i gesti, volontari e non, che esprimiamo le emozioni. Se poi il nostro obiettivo è quello di sedurre una persona , senza troppe parole, bisogna conoscere quali sono le mosse giuste per farlo cadere ai nostri piedi. Alcuni suggerimenti. Copiate il suo atteggiamento (senza cadere nel ridicolo!): così facendo comunicherete il vostro interesse nei suoi confronti. Non incrociate le braccia, è segno di chiusura, e di difesa come anche coprire il viso o il sorriso con le mani potrebbe rivelare un’eccessiva insicurezza e timidezza. Guardatelo, invece, sempre ben dritto negli occhi: sostenere il suo sguardo è molto sexy, e se le vostre pupille vi giocheranno lo scherzo di essere dilatate: in questo caso sarà difficile per lui ignorare l’ovvio messaggio! Una testa inclinata di lato mentre lo ascoltate è segno di concentrazione, mentre toccarsi troppo i capelli può denotare eccessiva gentilezza nei suoi confronti. Ovviamente se la persona in questione è veramente interessante e vi piace sul serio questi sono tutti gesti che avrete effettuato spontaneamente e che continuerete a fare. Il vostro corpo sa meglio di voi cosa è meglio dire e cosa tacere
MATERA - La notorietà di Opera Domani, progetto di educazione musicale prodotto da As.Li.Co e rivolto ai bambini, celebra il suo arrivo a Matera con un doppio "tutto esaurito". Infatti sono stati già venduti tutti i biglietti per assistere alla nuova produzione di Opera Domani, "Nabucco, c'era una volta la figlia di un re", che sarà in scena domenica 4 dicembre alle ore 11 e alle 16 al Teatro Duni, all'interno della Stagione Teatrale "Teatri Uniti d'Italia - Le città della scena a Matera". As.Li.Co., Associazione Lirica e Concertistica di Milano, ogni anno seleziona un'o-
pera lirica da presentare ai ragazzi della scuola dell'obbligo e offre agli insegnanti un percorso didattico per preparare i ragazzi stessi allo spettacolo. L'edizione 2011 di Opera Domani è dedicata a Giuseppe Verdi e all'opera esemplare di un autore che sentiva profondamente l'anelito alla libertà e all'indipendenza dei popoli. Opera domani festeggia il suo XV anno di vita. La prima edizione, nel 1997, coinvolse 7.000 bambini mentre oggi le iscrizioni al progetto e le repliche in tutta Italia contano la partecipazione di 100.000 bambini e 3800 insegnanti. continua a pag. 48
Sommario
Reality da bar con Rosario
Sanbià, locale trendy nei Sassi
A teatro 150 anni di storia lucana
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Tr a t e a t ro musica e buon cibo
Venerdì 2 dicembre 2011
Terracarne
Arte solidale
Bianconiglio
Bats in Matera
Rosso di sera
MATERA - Oggi alle ore 18.30, nella sala del Centro culturale “Poi Sia”, via San Giovanni Vecchio 111 (Sasso Barisano, nei pressi ex ospedale di via San Rocco), per iniziativa del Comune di Matera, Franco Arminio presenterà il suo ultimo lavoro editoriale “Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia” (Mondadori).
MATERA - Domani alle 18 nelle gallerie d'arte "Cemaci" e " Sasso 2 Art Center" in via Rosario 43 inaugurazione della collettiva d'arte "Arte in Solidarietà". Saranno esposti una serie di opere di artisti famosi al pubblico degli intenditori, che hanno donato le opere stesse per l'iniziativa di vendita per beneficenza. Il ricavato della vendita sarà devoluto all'associazione Accoglienza Senza Confini Onlus.
MATERA - Domani alle ore 18,30 nella libreria dell’arco in via Ridola 37 a Matera, Maria Simona Colonna, autrice del romanzo "Chi ha incastrato il Bianconiglio" edito da Palomar, presenterà il suo libro. Interverrà Elio Bergantino, assessore alla cultura del Comune di Matera. Maria Simona Colonna è nata a Bari nel 1983 ed è laureata in Scienze della Comunicazione.
MATERA - All'Evoè Lounge Bar, in via Lucana 7, il primo sabato di dicembre si tinge di nero con Bats In Matera. Domani, dalle 22, Con Dibbì & Mr.Mattlei tornano pipistrellescamente a svolazzare sulla console dell'Evoè per regalare una serata all'insegna del miglior sound anni 80: wave, goth, punk, postpunk, electro, minimal, synth, '80s.
MATERA - Domani alle ore 22 nell’Enoteca Provinciale nel Palazzo Acito in via Fiorentini Sasso Barisano a Matera si svolgerà l'evento musicale “Rosso Taranta” con il gruppo U' Munacidde.
Si tratta della serata inaugurale della rassegna di musica e degustazione dal titolo “Rosso di sera”.
Domenica a Matera esclusiva per il Sud Italia di As.Li.Co
Un baby Nabucco da tutto esaurito al teatro Duni segue dalla copertina
Alcune immagini dello spettacolo in scena domenica
Un successo sempre più consolidato ha prodotto la nascita di nascere Opera Education, la nuova piattaforma italiana per l'educazione musicale, che racchiude progetti diversi e dedicati a diverse fasce d'età, proseguendo e amplificando l'interesse delle nuove generazioni per il mondo del teatro e della lirica, grazie ad un approccio didattico e di spettacolo moderno e divertente. I bambini che hanno acqui-
stato il biglietto del "Nabucco" potranno partecipare al laboratorio gratuito "La grammatica del Teatro", che si terrà in collaborazione con il Centro IAC domani presso l'Hotel San Domenico alle ore 16. Il laboratorio ha una durata di un'ora e trenta minuti. Domenica al Teatro Duni alle 11 (replica alle 16) andrà in scena “Nabucco. C'era una volta la figlia di un re” di Giuseppe Verdi adattamento musicale di Alberto Cara direttore Francesco Pasqualetti regia, scene e co-
stumi di Silvia Collazuol luci di Paolo Coduri de' Cartosio cantanti As.Li.Co, Orchestra 1813. La durata dello spettacolo è di un'ora e 10 minuti la visione è consigliata dai 5 anni in su. Sii tratta di un’esclusiva per il Sud Italia. Il Nabucco di Giuseppe Verdi, l'opera esemplare di un autore che sentiva profondamente l'anelito alla libertà e all'indipendenza dei popoli, offre ai bambini e ai ragazzi l'opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto e i temi del Risorgimento. La storia è quella della figlia del re Nabucodonosor, Abigaille, che non sapeva amare e il cui spirito all'inizio dello spettacolo chiede allo stesso Verdi di mettere in scena la storia della sua vita per potersi riscattare dal male commesso. Un Nabucco del tutto speciale, questo tassello del progetto Opera Domani di As.Li.Co., associazione lirico-concertistica lombarda, che da molti anni è impegnata in allestimenti assai originali delle opere liriche, divertenti e coinvolgenti come pochi altri, pensati proprio per il pubblico più giovane. Gli spettatori, piccoli o grandi che siano, finiranno per unirsi alla musica e al
Una scena dello spettacolo
canto. L'Associazione Lirico e Concertistica Italiana si occupa di opera lirica, della formazione e dell'istruzione dei giovani artisti dando vita a diversi progetti di pregio. Nel 1997 nasce Opera Domani, un progetto sostenuto da Regione Lombardia, concepito per aiutare gli adulti, soprattutto gli insegnanti delle scuole dell'obbligo, a far sì che i bambini arrivino ad acquisire
familiarità con l'opera lirica. Ultimo nato in casa As.Li.Co. è il progetto Opera Kids il quale ogni anno riprende lo spettacolo allestito da Opera Domani ma lo rielabora per essere visto e apprezzato anche dai più piccoli. A oggi più di 15.000 insegnanti e 340.000 bambini hanno partecipato a corsi e laboratori e assistito a opere liriche appositamente adattate per un pubblico di ragazzi.
TEATRO A POTENZA
Centocinquant’anni lucani POTENZA - Torna questa sera alle 21 al teatro Stabile Il Teatro Minimo di Basilicata celebra i centocinquantanni di storia lucana in occasione dei festeggiamenti per l'Unità d'Italia. La piece teatrale ...centocinquantalabasilicatacanta propone un viaggio tra i fatti, i luoghi e i protagonisti che hanno caratterizzato “silenziosamente” le tappe salienti di questi lunghi anni. “La storia della nostra storia senza tante storie” è il filo conduttore dello spettacolo che offre una inedita chiave di lettura dell'esperienza unitaria. L'umaniz-
zazione della storia raccontata attraverso le piccole gesta, gli aneddoti quotidiani, le vicende di uomini e donne qualunque, i fatti di costume. ...centocinquantalabasilicatacanta accende i riflettori sulla gente comune, protagonista di una vita ordinaria, fluita pacatamente nel corso di un secolo e mezzo. Lo spettacolo in due atti è aperto dalla Filastrocca Tricolore del potentino Mario Pennacchio (vincitore del primo Premio al Concorso la Casa della Fantasia 2011, indetto dalla Fondazione
Marazza di Borgomanero), cui segue il prologo con una speciale preghiera rivolta alla luna, casta diva e testimone impassibile dei percorsi storici di tutte le umane genti. In dodici quadri si ripercorrono gli eventi principali che hanno caratterizzato 150 anni di storia lucana dentro quella italiana. Dall'evento che apre le porte all'epopea risorgimentale, la proclamazione del Regno d'Italia, si passa al fenomeno del brigantaggio, l'altra faccia della medaglia del processo di unificazione. unitamente all'emigrazio-
ne oltreoceano, che mandò in America intere generazioni di lucani. La terra di confino, quella raccontata da Carlo Levi, che destò la curiosità dell'antropologo Ernesto De Martino. Con un balzo si giunge alla Seconda Guerra Mondiale e all'eccidio di Matera per il quale la città, come del resto Rionero in Vulture, si fregia della medaglia d'argento al valor civile. Un passaggio per la galleria di Balvano dove, il 3 marzo 1944, un treno merci restò intrappolato generando morte nei passeggeri che numerosi affollavano i vagoni. E tanto altro ancora.
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CABARET A TAVOLA. Quarto appuntamento al Colle dei Greci restaurant di Latronico
Brindisi e gag con i Fichi d’India LATRONICO - Il Colle dei Greci Restaurant giunge al quarto appuntamento del cabaret a tavola dopo la grande performance di Angelo Pintus ospita il duo più famoso ed amato dagli italiani. Domani sera, direttamente da Colorado cafè, a Latronico arrivano infatti “I Fichi d'India”. La cena spettacolo ha un costo di 40 euro (sono esclusi coperto, bibite, frutta e dolci) a persona. Per info e prenotazioni sulla cena spettacolo è possibile contattare i numeri telefonici 0973 858325; 3452736334; 3455423148. Fichi d'India è il nome d'arte con il quale è diventato famoso il duo comico composto da Bruno Arena (Milano, 12 gennaio 1957) e Massimiliano Cavallari (Varese, 8 luglio 1963), attori e cabarettisti. Nascono artisticamente nel 1989 nelle spiagge di Palinuro, tra i fichi d'india, da cui lo spunto per il loro nome, quindi nello stesso anno esordiscono per gioco al Fuori Pasto, locale di cabaret varesino, e nel corso degli anni hanno partecipato a diverse trasmissioni sia radiofoniche che televisive su emittenti quali Italia 1, Canale 5, Italia 7, Radio Deejay, Spiaggia 101 tour. Sono fra i proprietari dell'Arlecchino, storico locale di Vedano Olona, in cui si sono formati molti cabarettisti varesotti e milanesi. Prima di affrontare insieme la carriera nel mondo dello spettacolo, Max e Bruno hanno vissuto esperienze diversificate. Max Cavallari ha recitato in molte compagnie teatrali e ha esordito nel cabaret
con la coppia I Traparentesi, assicurandosi il secondo posto al Festival del cabaret varesino del 1987. Bruno Arena ha lavorato per molto tempo come animatore nei maggiori villaggi turistici italiani forgiando le sue qualità di attore comico e cabarettista. Aggressività giocosa, presenza scenica e fantasia da vendere, nei loro spettacoli di cabaret l'ultima cosa
che potrà passare per la mente allo spettatore è quella di annoiarsi. Geni della comicità dalla battuta sempre pronta accompagnata da una fisicità particolare che fa pensare ad un solo aggettivo: "grandi!". Sono tra i comici italiani quelli più apprezzati dalla critica. Partecipano anche a tournées teatrali e film. Nel 2001 esce nei cinema di tutta italia il film dei comici Amici Ahrarara, prodotto dalla Filmauro e grazie al quale ritirano il primo premio del Giffoni Film Festival e quello dedicato al premio nazionale "Ugo Tognazzi" per la commedia all'italiana come migliori attori comici emergenti dell'anno. Nel 2001 per la serie numerosissima e che tutti conosciamo dei film di Natale esordiscono al fianco di Massimo Boldi e Christian De Sica nel film Merry Christmas. Il grande salto al pubblico internazionale avviene però con il film Pinocchio di Roberto Benigni. Continuano la loro esperienza cinematografica ancora al fianco della celebre coppia in Vacanze sul Nilo. Nel 2007 escono al cinema dopo la separazione di Massimo Boldi da Christian De Sica nel Film Matrimonio alle Bahamas con la regia di Claudio Risi e prodotto dalla Medusa Film. Una serata da non perdere, quella di domani a Latronico, tutta all’insegna della comicità e della buona cucina. cultura@luedi.it A sinistra i Fichi d’India
Reality da bar
Ai fornelli con Rosario di ANTONIO MUTASCI MATERA - E' iniziata la seconda tornata di “Chef per una notte”. Questa sera infatti ci sarà la seconda puntata della seconda tornata con ai fornelli Rosario. Il provetto cuoco si cimenterà con degli strozzapreti con gamberi e polpa di granchio. Con il primo verdetto già in archivio si cerca il secondo chef che passerà il turno del “Reality da Bar” in salsa materana. A passare il turno, infatti, e quindi a vincere il primo mese di sfide è stata Tania con le sue orecchiette con le cime di rape. E intanto stasera c'è il sesto appuntamento. Al Tiffany Cafè di Dodo&Brunella questa sera a cercare di guadagnare un posto nella fase finale del reality per di miglior cuoco materano sarà come detto Rosario, che proporrà un piatto della cucina modera. Il tutto, sotto l'attento occhio delle telecamenre, che proietteranno nel locale ogni fase della preparazione. Rosario dovrà conquistare gli avventori dell'attività commerciale perché saranno lori gli unici a poterla promuovere.
Ricordiamo che la modalità del reality prevede che lo chef selezionato prepari un primo piatto nel tempo di un'ora, con gli ingredienti messi a disposizione del Tiffany Cafè. Poi toccherà agli altri clienti presenti nel locale gustare la pietanza e poi giudicare l'operato dello chef. Il giudizio avverrà attraverso una votazione mediante gli scontrini: un'urna per il “sì” e l'altra per il “no”. Al termine della serata si procederà allo spoglio e alla
conta dei voti. Il concorrente entrerà nella classifica mensile e ogni mese il cuoco più votato accederà alla fase finale, per poi arrivare alla finalissima che vedrà la presenza di uno chef professionsta che giudicherà e quindi eleggerà il vincitore di “Chef per una notte”. La scorsa settimana Pierpaolo, con le sue lasagne alla “Spagnola” con funghi portici, ha raccolto un lusinghiero 40. Un punteggio che gli avrebbe garantito il passaggio del tur-
no nella scorsa tornata. Vedremo se Rosario riuscirà a spodestare questo punteggio davvero fenomenale. Aspettiamo di assaggiare gli strozzapreti con gamberi e polpa di granchio, cercando di capire in quale posto della classifica si posizionerà. La sfida è lanciata. Ora tocca a Rosaro. L'appuntamento è per questa sera, in via Ascanio Persio, al Tiffany Cafè per eleggere lo “Chef per una notte”. a.mutasci@luedi.it
Donpasta a Matera
Racconti di jazz
MATERA - Domani nella meravigliosa cornice del Palazzo Gattini di Matera, l'Associazione Culturale Love 4 Art presenta il primo appuntamento di Racconti di Jazz con il patrocinio del Comune di Matera. Una rassegna di tre appuntamenti, che vogliono raccontare il jazz, mettendo in relazione l'improvvisazione afroamericana e varie forme artistiche quali il teatro, il cinema, la letteratura e l'arte culinaria. Inaugura la manifestazione, lo spettacolo di Donpasta. Il poeta e dj di origine pugliese, ormai da anni “esule” in Francia, presenta per la prima volta a Matera il suo progetto multimediale Food suond system - Riflessioni di un gastrofilosofo- in cui si mescolano cucina, musica, racconto popolare e immagini, per uno spettacolo a 360° tra il teatro contemporaneo, le favole di un vecchio cantastorie e le disavventure di un cuoco maldestro. Food Sound System è una vera esplosione di arte. In scena Donpasta esegue le sue ricette dal vivo a ritmo di musica e in platea giungono i profumi della cucina popolare realizzata con frutta e verdura, rigorosamente di stagione. E sullo sfondo si susseguono le immagini di cucina, veri e propri film sulla creazione dei piatti. «Il mio è un teatro multimediale, sul palco cucino cose semplicissime - dichiara Donpasta - preparo la pasta e il sugo mentre alle mie spalle sullo schermo scorrono le immagini delle ricette che preparo usando sempre l'olio e il caffé che vengono dal Salento. Il cibo è affascinante: o è buono o fa schifo e in più è dannoso per la salute e per l'ambiente. Non possono venire bene i piatti fatti con prodotti industriali. Tutto questo è difficile da dimostrare ma durante gli spettacoli cerco di spiegare come il grado di civilizzazione in cucina non funziona». Ad arricchire la location suggestiva offerta dal Palazzo Gattini sono due mostre di artisti locali che hanno come protagonista il jazz. La prima personale di Lorenzo Nicoletti dal titolo Jazz Tales che propone al pubblico una serie di illustrazioni dedicate al jazz. La seconda di Antonio Lionetti è una rassegna fotografica dal titolo Semplicemente Jazz con una serie di scatti intensi, densi di emozioni ed angolature comunicative. La serata si conclude con una degustazione a tema ed il concerto omaggio a Billie Holiday del quartetto di Michela Sabia, che ripercorre le tappe fondamentali della vicenda artistica di Lady Day con i suoi brani storici.
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Venerdì 2 dicembre 2011
LA NOVITA’. Tre ambienti differenti nel nuovo locale trendy della città dei Sassi
Al Sanbià arte musica e drink
L’Irish Pub a Marconia
Salottino artistico in piazza Elettra
di VINCENZO SCALCIONE MATERA - Forse mancava davvero, ebbene da oggi c'è. In via San Biagio, a pochi passi dalla bella piazza San Rocco dell'università, finiti gli esami, ma anche per chi era lì solo per assistere, il tempo libero andrà via al “Sanbià, il posto che mancava, come recita lo slogan. Luca Iacovone, Agnese Dell'Acqua, Nicola Andrisani (i primi due condividono anche la vita, assieme) ci hanno messo del loro, ed ora, felici, sono pronti a partire. Luca e Agnese in verità, materani, per farlo si sono trasferiti appositamente da Ferrara, dove avevano iniziato una nuova vita. Poi, complici i Sassi, e soprattutto la voglia di mettere un freno alla routine, ora li ritroviamo nel cuore della città. Intanto, promettono buona musica, che in tempi tanto grigi, sembra di per sé una prospettiva invitante. A confermarlo c'è anche Dj Base shaker, in consolle al Sanbià, dove assicurerà vocal music, il sabato da club ed ogni lunedì live; l'idea è difatti quella di invitare le band per esibirsi davanti al pubblico. Si partirà con i Gravela brothers, un duo tutto materano, formato da Pasquale ed Atonello, che già questa sera si esibirà con tanto di tromba e sax al seguito. In realtà l'organizzazione del nuovo locale appare un pò più complessa rispetto alle solite modalità: innanzi tutto lo staff ha voluto prevedere tre differenti step. Si inizia con l'American bar, con spazi aperti, aria che scalda; si segue, da gennaio, con il bistrò e poi addirittura, a febbraio, l'intero locale diverrà una galleria, ma non solo: il Sanbià si aprirà alle collezioni di artisti di ogni genere, con l'unico divieto di annoiare, parola di Agnese, che da sempre intrattiene una frequentazione con l'arte, vista anche la precedente esperienza paterna, maturata con l'Arte studio 79, fra l'latro a pochi passi dal nuovo locale. Riannodando fili, in verità mai interrotti, vista l'inventiva che anima i promotori dell'iniziativa, lo “spazio Sanbià” potrà fungere quindi da vero contenitore culturale: mostre fotografiche, ma anche tele, il tutto
Lo staff dell’Irish Lo staff del Sanbià; in basso i differenti ambienti del locale che offre un connubio tra arte e musica
di CRISTIAN CAMARDO MARCONIA - E' alle porte ormai l’inverno. Le prime sciarpe colorate avvolgono già i colli un po' infreddoliti, arriva la sera, le giornate si fanno sempre più uggiose, la nebbia latita e le spiagge dorate ormai sono ricordo di un passato recentissimo. Dove rifugiarsi nella nightlife? L'Irish Pub, memore delle sue glorie passate e presenti, e fiducioso di conquistarne future, si pone indubbiamente come quel divertente tuffo nell'effervescente e innovativa musica karaokeggiante autografata Claudio Carella. Poi, il meraviglioso restyling voluto Gianlucio & Carmine ha trasformato il locale in un petit privé molto chic, di tendenza, specie per le seratone vocate al sound. Il nuovo abito da sera del pub dunque, propone un programma variegato secondo più stili, ma rimanendo pur sempre nella sfera lounge, come vogliono i due fratelli proprietari dietro il bancone. Più che un pub, è un vero e proprio “salottino arti-
stico” a due passi dalla centralissima piazza Elettra, molto ampio, spazioso, con un arredamento vintage, colmo di spunti estetici, tanta raffinatezza, bello stile, aperitivi squisiti e cameriere dalla simpatia torrenziale. Il regno della cordialità, quella che impazza, che trascina, che persuade, che domina anche le pareti, i pavimenti, il bancone. Ottima la cucina, stuzzicanti le varie pietanze, birre di marche rinomate e cocktail fatti veramente bene, da condividere con gli amici di sempre o con gente conosciuta l'istante prima. Una grande famiglia insomma, che il Tandem Bevilacqua sa ben gestire e accontentare. Le sigarette fuori però, vicino a un tombino, coperto magari da qualche foglia secca, che ricorda impietosa, l'avvento dell'autunno. E allora, una volta finito di fumare, tutti di nuovo dentro, per farsi corteggiare dalla serata sbarazzina e sentirsi le orecchie ovattate dalle chicche sound che fuggono via insieme alle ore, verso la notte inoltrata. cultura@luedi.it
Atmosfera di tendenza per serate all’insegna del sound
condito, sempre, da buona musica. «Suoneremo solo col vinile», già assicura Peppe, il dj. L'interazione col proprio pubblico-clientela qui già figura come una priorità: il logo è stato scelto dagli utenti che navigano nel sito. Tramite facebook, inoltre, sarà
fornito il programma degli eventi, e, a tutti, la casa consiglierà birre belghe e tedesche. In alternativa, un cocktail. Magari servito al volo dalla bar lady, una vera campionessa di freestyle. cultura@luedi.it
L’APPUNTAMENTO
Socrate torna in scena al teatro Lovaglio di Venosa di ARMANDO LOSTAGLIO
“Socrate” in serata a Venosa
VENOSA - Il teatro Lovaglio di Venosa ospiterà questa sera (sipario ore 20,30) una nuova replica del Socrate, della compagnia teatrale Fedro, diretta da Giusi Zaccagnini. L'opera è stata scritta da Pasquale Tucciariello, già anticipata da un libro, tragedia in tre atti, presentato pure a Venosa (oltre che in altri centri nel febbraio scorso). L'opera teatrale ha finora raggiunto un buon numero di spettatori (oltre il migliaio, compresi gli studenti dei licei di Rionero e di
Venosa), nei quali ha riscosso un apprezzabile riscontro di critica. Non si sa se prima d’ora fosse stata scritta una tragedia su Socrate: almeno nella nostra regione non vi è alcuna memoria. Ci è riuscito, invece, Pasquale Tucciariello, il quale ha prima pubblicato un testo (edito dal Centro Studi Leone XIII, febbraio 2011), e quindi, con la caparbietà che lo caratterizza da sempre, lo ha trasposto - come era conveniente - sulla scena, grazie alla professionalità di una regista di consumata esperienza, Giusi Zaccagnini. Ha origini materane la regista
Zaccagnini, ma vive da anni a Roma, ed ha incrociato sul palco, fra gli altri, personalità come Dario Fo e Giorgio Albertazzi. La regista è lucana nel profondo, come lo sono l’autore e gli attori della nascente Compagnia Teatrale Fedro, che porta in scena la tragedia ispirata al sommo filosofo greco. Un testo, “Socrate”, che, ad un primo impatto, può apparire addirittura presuntuoso, perché scrivere ancora oggi di Socrate, trattarlo nel suo insegnamento prima e nel suo epilogo tragico poi, può apparire tedioso, persino fuori dal tempo.
E invece no. Socrate riecheggia sempre nelle aule dei licei del mondo, si veste di attualità ogni qual volta si tenti un ragionamento sulla giustizia, sull’etica, sull’umanità. «L’intatto potere di provocazione della sua filosofia –scrive Ernesto Miranda sul libro suddetto, che anticipa la messa in scena – è un’operazione culturale urgente quanto ineludibile». Tuttavia, imbattersi nella scrittura (prima testuale poi teatrale) di Pasquale Tucciariello, leggerla ed appassionarsi in quel crescendo di situazioni da agorà e tribunali ateniesi fino al suo epilogo, appare persino esuberante per la passione umana e civile che l’autore intende imprimere. cultura@luedi.it
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MATERA IN MUSICA. Martedì concerto evento di Fabrizio Bosso nell’auditorium Gervasio
“Enchantment” nel segno di Rota MATERA - Federico Fellini così descriveva Nino Rota: «cercava di uscire da porte che non c'erano, e poteva realmente uscire anche da una finestra, come una farfalla, avvolto com'era da un'atmosfera magica, irreale». Il compositore ebbe con Fellini un sodalizio artistico duraturo, scrivendo le musiche per molti dei suoi memorabili film. Dopo la guerra, infatti, Nino Rota era diventato uno dei più prolifici e richiesti compositori per il cinema, fornendo partiture a registi italiani e stranieri. Nel segno di Nino Rota sarà “Enchantment”, il prossimo appuntamento della stagione concertistica “Matera in Musica”, organizzata dal Festival Duni e dall'Orchestra della Magna Grecia. Il concertoevento si terrà martedì prossimo, 6 dicembre, presso l'auditorium “R. Gervasio” di Matera (sipario alle 21). Sul palco il
famoso trombettista jazz Fabrizio Bosso che, con l'Orchestra della Magna Grecia, diretta da Stefano Fonzi, riproporrà nella “Città dei Sassi” il progetto musicale “Enchantment”: si tratta di una affascinante suite, icui arrangiamenti sono stati curati dallo stesso Fonzi, che ripercorre, con una sapiente rivisitazione dal sapore jazzistico, le più significative composizioni di Nino Rota. Torneranno a vivere così le musiche di Nino Rota, tratte da indimenticabili film, partendo da Il padrino a La strada, da La dolce vita a Romeo e Giulietta, da Il gattopardo a Otto e mezzo, fino ad arrivare ad Amarcord, ritratto della città natale diFellini. Fabrizio
Bosso, che propone per la prima volta Enchantment, progetto discografico registrato recentemente con la presti-
giosa London Simphony Orchestra, farà così rivivere con la sua magica tromba le atmosfereincantate,i sogniaocchi aperti, i bozzetti e le caricature
di certe leggendarie scene di film. Il concerto “Enchantment”rappresenterà iltributo dell'Orchestra della Magna Grecia a Nino Rota, il compositore di cui in questi giorni ricorre ilcentenario dellanascita, avvenuta il3 dicembre del 1911. Inoltre, sul palco dell'auditorium “R. Gervasio,” Fabrizio Bosso si esibirà in una “sezione ritmica”, con i musicisti Claudio Filippini, al piano, Rosario Bonaccorso, al contrabbasso, e Lorenzo Tucci, alla batteria. Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi presso la Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 -Matera, telefono 0835/333411. cultura@luedi.it
Fabrizio Bosso
Produzione Abito in scena
Policoro, Muzika Basilicata
Teatro in macchina
I Lenula all’Absolute
POTENZA - Nuova produzione della Compagnia teatrale Abito in scena. Il 4 dicembre, nell'ambito del Festival Città delle Cento Scale, verrà proposto in anteprima assoluta Teatro in Macchina, un progetto di Leonardo Pietrafesa e Monica Palese. La performance viene ripetuta più volte con una fermata capolinea. Gli spettatori vengono invitati a salire su una macchina e a vivere una breve azione performativa. Il corpo non si muove ma è mosso, attori e spettatori condividono un'esperienza inedita e ravvicinata. Uno spazio ridotto, distanze annullate. Chi guida conosce il percorso. Le performances verranno riproposte ogni 15 minuti. La stazione di attesa è il Carpe Diem via XX settembre, 9 (centro storico Potenza). L'ingresso in macchina è libero. La compagnia Abito in Scena produce e distribuisce i propri spettacoli.
POLICORO - Secondo appuntamento con la rassegna Salotto Muzika Basilicata, organizzata dall'etichettaindipendenteLa Fabbricaincollaborazione con l'associazione culturale Aut Side e l'Absolute Cafèdi Policoro, che ospitai concerti. Domani alle ore 22,30, saliranno sul palco i Lenula. La giovane band pugliese, che si sta affermando nel panorama indierock italiano, ha saputo creare una sintesi nuova e molto accattivante di blues, swing e psichedelia anni '60. Il trio, attivo dal 2007, è composto da Gabriele Paparella (chitarra e voce), Ciro Nacci (piano bass, pianoforte e sintetizzatore) e Fabio Miccoli (batteria). A maggio dell'anno scorso è uscito il loro primo EP “Lenula”, contenente 4 tracce e prodotto in collaborazione con Pelagonia Music, da cui è stato estratto il primo videoclip ufficiale “Modellando la notte”, che ha riscosso positivi apprezzamenti dalla critica. I loro autori di riferimento, talvolta ancora presenti nei loro concerti con originali omaggi, sono stati Paolo Conte, Tom Waits, Fred Buscaglione, Fabrizio De Andrè
Domani a Castellaneta
In serata a Massafra
Biba, bis autunnale
Burlesque al Dream on
CASTELLANETA - Domani le porte della Masseria D'Anela, tra Castellaneta e la sua Marina, si apriranno per la seconda volta in questa nuova stagione per bissare il grande successo della serata inaugurale del suo club invernale, il Biba Exclusive Club, i cui ingredienti saranno sempre gli stessi: raffinatezza, buona musica ed un pubblico elegante e raffinato. Nell'esclusivo club saranno proposte tre situazioni musicali. La zona “Italian Style”, cuore pulsante del locale, nella quale è inserita la champagnerie, posizionata di fronte al lungo bancone dell'american bar. Qui la selezione musicale sarà curata dallo storico dj resident Mr Frank e da Silvio Carrano. L'animazione, invece, sarà affidata ai vocalist Nico P e Piernicola Cianciotta. Altro spazio è la “Sala Specchi”: qui in consolle, si esibiranno il noto dj tarantino Guido Balzanelli (nella foto), assieme ad Alex Pisconti e Michele Murianni. Terza situazione è il “Dimmi tu”, il super privè del Biba, una zona ancor più raffinata ed elegante.
MASSAFRA - Al Dream on cafè di Massafra questa sera si terrà un nuovo party, che si discosta dalla rassegna elettronica, che lasciando il posto, momentaneamente, ad una serie di feste che hanno come ingredienti principale l'arte. Per il primo evento del mese di dicembre, gli amici del discobar di Massafra presenteranno uno show in stile Burlesque, genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra Vittoriana ed importato successivamente negli Stati Uniti, dove riscosse grande successo soprattutto fra gli strati di società meno abbienti, costituito da numeri di varietà e spogliarello. La musica sarà selezionata da Paride Pavone e Fabrizio Leggeri, i resident delle serate di oggi e domani del locale e Steve Tamburrano. Una “reunion”, che ha l'intento di consolidare l'appuntamento del venerdì del Dream on, come un vero e proprio must della movida del Sud.
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Venerdì 2 dicembre 2011
Venerdì 2 dicembre 2011
SHSDH
Fingere l’orgasmo per tenersi il partner Scoperte le “tattiche” usate quando si percepisce che un uomo si sta allontanando LA capacità delle donne di fingere l’orgasmo potrebbe essere una caratteristica evolutiva decisiva. Un nuovo studio condotto dalla Columbia University di New York, pubblicato su The Archive of Sexual Behavior, arriva a queste conclusioni dopo aver esaminato i motivi per cui le donne dichiarano di fingere un orgasmo con il proprio partner. Secondo gli scienziati, più spesso una donna finge di raggiungere il pia-
cere sessuale e maggiori saranno le sue probabilità di mantenere in piedi la relazione con il suo partner. L’indagine svolta dai ricercatori ha riguardato 453 donne eterosessuali fra 18 e 46 anni che avevano una relazione da almeno 6 mesi. Il 53,9 per cento delle donne ha dichiarato di aver finto di raggiungere l’orgasmo con il partner: soprattutto, secondo gli scienziati, si trattava di donneche percepivanoci fosseun ri-
schio elevato di infedeltà da parte del compagno. Le donne che fingevano l’orgasmo erano anche quelle più propense a sospettare infedeltà del partner. I ricercatori hanno poi scoperto le «tattiche» che le donne usano quando percepiscono che il loro uomo potrebbe allontanarsi: curare maggiormente l’abbigliamento, seguire i propri uomini, affrontare le rivali.
STRENNE.
Natale: il dono piace “di servizio” NELLA lettera a Babbo Natale degli Italiani quest’anno ci sono soprattutto strenne utili. E più che gli oggetti, si desiderano “servizi”: dal corso di inglese al servizio di baby sitting per una sera o per un weekend, oppure ancora un'assistenza informatica per quando il pc di casa va in crisi. Insomma, in tempi di difficoltà economica, le difficoltà aguzzano l'ingegno e spingono a usare la fantasia. La tendenza emerge da un sondaggio online condotto dal sito di annunci Vivastreet.it su un campione di oltre 6000 utenti. Gli interpellati non hanno dubbi: sotto l'albero 2011 vorrebbero trovare un aiuto che possa tornare utile nella vita di tutti i giorni (58% delle risposte, anche se il 56% del campione dichiara di non aver mai ricevuto un regalo del genere). Quello dei “doni servizio” risulta un trend ancora poco sviluppato nelle abitudini natalizie del Belpaese, ma in forte espansione e dopo il successo dei doni “esperienza”, come il voucher per la Spa o per una cena gourmet per due, è prevedibile che abbia molto seguito. «Sembra che gli utenti si orientino verso la ricerca di esperienze positive, più che oggetti di consumo. Proprio per questo motivo, sezioni del sito come “Corsi” o “Servizi” crescono in popolarità nel periodo natalizio, così come “Oggetti d'artigianato – Hobbistica” nella categoria compro-vendo, dove abbondano gli spunti per doni creativi e fai-da-te» sottolinea Marta Fioni, di Vivastreet.it. Il 60% del campione considerato riceve da 1 a 5 regali, seguito da un 30% che ne riceve più di 5 e un 10% con una media superiore ai 10 regali. La spesa totale per gli acquisti natalizi si aggira tra i 100 e i 300 euro per il 40% degli intervistati, tra i 50 e i 100 euro per il 23%, tra i 300 e i 500 euro per il 13%. Interessante poi rilevare le due posizioni estreme: il 7% spende più di 500 euro, mentre solo il 4% spende meno di 10 euro. Un capitolo a parte spetta ai regali non graditi: un caso per tutti, il maglione con renna gigante indossato da Mark Darcy nel film “Il diario di Bridget Jones”. Il 48% degli intervistati sostiene di riceverne nella misura di 1-2 ogni anno e il 40% ammette di aver riciclato almeno una volta. Il 57% del campione dichiara invece di conservarli,
l'11% torna in negozio a cambiarli, mentre solo il 4% se ne sbarazza buttandoli via. Il sondaggio ha evidenziato anche l'elevato gradimento dei doni fai da te da parte del 57% degli intervistati: i dolci home-made, i maglioni di lana sferruzzati su misura, la bigiotteria o le decorazioni per la casa realizzati dal donatore sono scelte vincenti e dettate da motivi non solo economici. Solo una percentuale pari al 6% sceglie questo tipo di regali per rispondere ad un’esigenza di risparmio, la maggioranza lo fa per il piacere di offrire un oggetto unico e realizzato con le proprie mani, dimostrando il particolare affetto e attenzione nei confronti del destinatario del dono. E i più piccoli? Altro che peluches e costruzioni. I bambini per Natale vogliono l’iPad, o in alternativa si accontentano anche di un iPhone e di un iPod. Insomma, tutti regali “griffati” Apple per i piccoli che stanno diventando sempre più tecnologici.
Per Natale meglio una baby sitter alla Mary Poppins no al maglione del diario di Bridget Jones
GOSSIP
Clerici grande intesa con il figlio di Mina Le civette sul comò mbarabàciccìcocò, tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore. Il dottore s’ammalò, ambarabàciccìcocò. La perplessità nasce spontanea: ma cosa ci facevano canticchiare quando eravamo piccoli? Roba da matti! Fino alle materne l’ho ripetuta senza pensare al significato. Poi, alle elementari, mi sono concentrata sulla parola “civette”. Credevo si riferisse agli esemplari di rapace notturno dagli occhi grandi e gialli. Mi facevano addirittura simpatia. Col passare del tempo ho eliminato mentalmente il verbo “facevano l’amore” e ho pensato che descrivesse un allegro quadretto: tre donne smorfiose che si divertivano con la loro amica, la famosa figlia del dottore. Magari insieme facevano anche la “conta” proprio come noi bambine. Non
A
ANTONELLA Clerici felice e raggiante per una serena passeggiata sotto il sole romano. Al suo fianco non c'è il compagno Eddy Martens, col quale però pare sia rientrata la crisi sentimentale, ma c'è Massimiliano Pani, detto "Paciughino", produttore musicale e compositore figlio di Mina. I due lavorano insieme, ma l'intesa va al di là. C'è grande intesa. Lui è vulcanico e la fa sorridere, lei è rilassata e perfettamente a suo agio.
Le voci di crisi nel rapporto altalenante con Eddy Martens continuano a rincorrersi. Ma chi vorrebbe una Clerici triste, cupa e malinconica deve proprio ricredersi. A vederla passeggiare e chiacchierare con Massimiliano, Antonella dà l'idea di essere serena e di non avere troppi pensieri cupi per la testa. La bionda showgirl e il compositore sorridono, gesticolano, si intendono alla perfezione. Proprio una bella coppia!
riuscivo, però, a capire perchè questo dottore si ammalasse. Non era in grado di farsi da solo una diagnosi? Cosa aveva fatto ammalare il dottore così all'improvviso? Comunque, ora tutto mi è - finalmente - più chiaro. Si tratta di una filastrocca perversa. Praticamente depravazione di gruppo, per di più con animali su un "comò". Della serie: lo famo strano. Ci credo che al padre della scostumata gli è preso un coccolone. Già m’immagino la scena. Il padre torna a casa: «Piccola di papà, sei in casa?», apre la porta della cameretta della figlia e la becca sul cassettone con tre volatili-rapaci-notturni-dagli occhi tondi. Uno spettacolo raccapricciante. E di “Passa paperino” ne vogliamo parlare? Magari un’altra volta. Ambarabàciccìcocò. dì la tua a Vitamina su www.ilquotidianodellacalabria.it/vitamina
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52 Weekend
Pioggia di cristalli per Irina
La studentessa più sexy
Satta: «Boateng mi piace»
NOVE ore di lavoro e 3500 cristalli Swarovsky: tanto ci vuole a ricoprire il corpo statuario di Irina Shayk. A provarci è stato Elle Spagna per la copertina del numero di dicembre. La splendida compagna di Cristiano Ronaldo posa per il fotografo Santiago Esteban ricoperta da una pioggia di cristalli rossi in tema natalizio.
QUEST'anno Danielle Sharp ha intenzione di non perdere più una lezione all'Università, ma viste le sue curve mozzafiato sarà lei a far distrarre i compagni di corso. Frangetta biondo platino e décolleté esplosivo, ecco l'identikit della più sexy studentessa d'Inghilterra. La 19enne ha vinto il concorso indetto dal magazine Loaded.
MELISSA Satta non è più single. La bella showgirl sarda ha trovato l'amore. Il fortunato è Kevin Prince Boateng, centrocampista del Milan. I due si sono conosciuti a settembre in discoteca e hanno cominciato a sentirsi al telefono. Poi un mese fa è scoccata la scintilla. “Lo ammetto. Mi piace e mi fa stare bene” confida Melissa.
In anteprima internazionale al Festival di Torino “The Descendants” di Alexander Payne
Clooney papà in crisi
In tv
Se il Piccolo principe diventa cartoon
di BARBARA BECCARIA GEORGE Clooney, nel film 'The Descendants' di Alexander Payne, che passerà domani in anteprima internazionale al 29/o Torino Film Festival, prova a fare quello che nella vita non è, un padre. Un padre di una figlia adolescente, ovviamente ribelle, e di una bambina di 10 anni. E in un momento delicatissimo della vita di tutti e tre, al capezzale della moglie e madre delle bimbe. Ma non solo, pochi giorni prima di 'staccare la spina’ alla moglie, Matt King, il personaggio di Clooney, scopre che lo tradiva. Con un uomo sposato ad una moglie, anche lei sconvolta, come lui, dalla scoperta fatta per caso di questo doloroso tradimento. Il film, già in odore di nominations agli Oscar, ancora una volta un affresco in perfetto stile Payne ('Election', 'A proposito di Schmidt', 'Sideways') di un uomo normale, con i suoi difetti, che cerca di andare avanti in un mondo di follie, di emozioni forti, di pazzie altrui, è dolce e amaro al tempo stesso. È la storia di una famiglia che deve vedersela con la morte –la donna aveva firmato il testamento biologico – ma anche di tre persone, un padre-marito e le sue figlie che riscoprono il senso dell’amore. Nato forse dalla macerie, me che c'è. E il tutto sullo sfondo di una meravigliosa terra, le Hawaii, coprotagoniste assolute del film insieme a Clooney e agli altri interpreti. Una terra da preservare, racconta lo stesso film che in questo senso ha la sua morale ambientalista. Matt King, che nella vita fa l’avvocato, ma è anche l’erede, insieme alla sua vasta famiglia, di un lembo di isola enorme dove si vorrebbero costruire resort, campi da golf e altre cose del genere, alla fine, infatti, decide di non venderla, anche se avrebbe fruttato miliardi. A proposito di Hawaii, in quasi tutto il film Clooney, magistralmente nella parte, veste camice hawaiane e si propone nel meno sexy dei modi, ma ciononostante è sempre l’attore che tutti conoscono, ovvero l’uomo che tutte le donne del mondo vorrebbero al loro fianco. Un maschio tenero e forte. Alexander Payne ha sempre avuto un debole per situazioni come quella di questofilm,fatte divitaquotidiana, che sono allo stesso tempo comiche, terribili e rivelatrici. Quando il regista ha letto l’apprezzato romanzo di esordio di Kaui Hart Hemmings 'The Descendants', è rimasto subito catturato daisuoi forti contrasti e ha deciso di farne un film. Il film verrà distributo da Fox in Italia a gennaio.
Una scena del film; in alto: la locandina
La rinuncia di Patty: «Bellissima la canzone scritta per me da Vasco, ma non andrò a Sanremo» di GIORGIANA CRISTALLI «SONO felice che Vasco Rossi abbia scritto un pezzo per me, perchè è il più grande e siamo amici. Inciderò la canzone, che è bellissima, ma non andrò al Festival di Sanremo, anche perchè ho altri impegni presi precedentemente»: Patty Pravo – parlando con l’Ansa – ringrazia e declina l’invito del Blasco a tornare al Teatro Ariston con il suo pezzo. L’altro ieri Vasco aveva affidato la chicca al suo profilo su Facebook: «Una notizia tra
noi: io e Curreri abbiamo scritto una canzone per la divina Patty Pravo. Lei non lo sa ancora. Abbiamo intenzione di sottoporre tale progetto al presidente direttore dirigibile generale del locale il Festival di Sanremo, Gianni Morandi, per la sua approvazione. Il resto sarà 'storia’». Sicuramente una bella opportunità per il Festival che ha già visto 'la divina’ Patty otto volte sul palco (anche nell’ultima edizione con 'Il vento e le rosè), nel 1997 proprio con il successo 'E dimmi che non vuoi morire’ targato Vasco - Curreri.
serie era decidere l’età del di MAURETTA CAPUANO Piccolo Principe. La cosa IL viaggio del Piccolo Prin- migliore era chiederlo ai cipe si espande da sette a 24 ragazzi che hanno deciso pianeti nei 52 episodi della dovesse avere dieci anni. serie animata ad alta defi- Le scelte sono state fatte in nizione che andrà in onda questo modo e ora siamo dal 10 dicembre il sabato e soddisfatti». Simone Crila domenica alle 8, in esclu- sticchi canta le sue avvensiva su Rai2, e dal 3 marzo ture 'Di Pianeta in Pianetà ogni sabato alle 19 su Rai nella sigla iniziale per far YoYo, il canale tematico de- conoscere ai bambini di oggi il messaggio dicato ai bamuniversale del bini. Grande Piccolo Princicoproduzione pe. “La mia vointernazionace può rapprele di Rai Ficsentare bene tion, 'Il Piccolo un adulto che è Principe’ dirimasto denretto da Pierre tro di sè bambiAlain Charno» ha detto tier è ispirato Cristicchi alla al capolavoro presentaziodi Antoine de ne. Rispetto al Saint-Exupebrano originary, che, dopo le francese, inla Bibbia, è il literpretato da bro più tradotYannick Noto al mondo (257 traduzio- Un’immagine del cartoon ah, «ho cambiato – spiega ni) e ha venduto complessivamente 140 Cristicchi – solo una parola: “Piccolo principe poeta, milioni di copie dal 1943. Come ha spiegato Oli- anzichè sincero». Per Bomvier D’Agay, pronipote del- piani, dal 1949 editore del lo scrittore-aviatore (sua Piccolo Principe, sono nonna era la sorella di An- usciti, a partire dallo scortoine de Saint-Exupery), so 2 novembre, alcuni libri «abbiamo lavorato tre anni legati alla serie. «Finora sono stati puba questo progetto. La famiglia voleva portare Il Picco- blicati 12 volumi, alcuni tilo Principe più vicino ai toli già ristampati due o tre bambini di oggi. Respon- volte per una vendita al sabilità verso il nostro pia- momento di 150 mila coneta, tolleranza e immagi- pie. Per il 2012 usciranno nazione sono i valori uni- altri 20 titoli» ha detto il diversali di questo libro. La rettore editoriale Elisabetprima sfida per fare questa ta Sgarbi.
CINEMA di FRANCESCA PIERLEONI COMBATTERE gli stereotipi che rappresentano i turchi in Germania come antiquati e repressivi “raccontando la normalità di una famiglia di immigrati». E' fra le motivazioni da cui è nata così la commedia agrodolce Almanya – La mia famiglia va in Germania, opera prima della turcotedesca Yasemin Samdereli, coautrice anche della sceneggiatura, insieme alla sorella minore Nesrin. Il film dopo il debutto al Festival di Berlino, ha sbancato al botteghino tedesco, con 11 milioni di euro di incassi, sta girando il mondo e uscirà in Italia dal 7 dicembre (un giorno prima a Milano) in 20 copie distribuita da Teodora. «E' un successo che non mi aspettavo – dice la regista, classe 1973, già fra gli autori della pluripremiata serie 'etnica’ per MTV Kebab for Breakfast -. Sono certissima sia dovuto al fatto che per una volta si sia scelta la com-
I turchi normali in Germania In uscita Almanya, dopo aver sbancato i botteghini tedeschi Una scena del film campione d’incassi in Germania
media, la leggerezza, per raccontare gli immigrati turchi, mentre in genere vengono ritratti in film drammatici, dove sono vittime o carnefici. Molti turchi (in Germania sono la comunità di im-
migrati più numerosa, con un milione e 660mila unità) sono venuti da noi per ringraziarci di aver raccontato storie normali, e sono felici anche i tedeschi ci sia un film che racconta come occhi
stranieri percepissero la loro cultura». Il film racconta tre generazioni di una famiglia turca trasferitasi da 40 anni in Germania e riunita per un viaggio nella terra natia, voluto dal capostipite, Huseyin (Vedat Erincin), chiamato a fare un discorso durante un’evento pubblico con Angela Merkel, come milionesimo-e-uno lavoratore turco immigrato. L’uomo era arrivato dopo l’accordo per il reclutamento di lavoratori stranieri (i Gastarbeiters) con la Turchia del 1961, che portò nella Repubblica Federale Tedesca in poco tempo 826mila persone. Altri accordi simili furono stipulati dalla Germania con vari Paesi, tra cui l’Italia, da cui arrivarono 3 milioni di lavoratori. In continui salti fra presente e passato, si racconta-
no con ricordi tragicomici, le paure (come quella del piccolo Muhamed, spaventato dalla figura di Gesù, di cui «ogni domenica si mangia in chiesa il corpo e si beve il sangue») ma anche le speranze e le differenze culturali (come l’invidia dei bambini per la festa di Natale), vissute da Huseyin con la moglie e i figli. Durante il viaggio in Turchia ritroveranno la serenità anche i nipoti, come Canan (Aylin Tezel), studentessa ventenne che nonsa come dire alla famiglia che aspetta un figlio dal fidanzato inglese, e Cenk (Rafael Kossouris), bimbo che non sa se considerarsi turco e tedesco. L’accenno nel film alla Merkel, non è un caso: «Qualche anno fa aveva detto, lasciando molti basiti, che il multiculturalismo era morto. Ma nel 2008 ha voluto un grande evento per ringraziare i Gastarbeiters. Non so perchè ha detto una cosa e poi si è contraddetta... misteri della politica».
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Spettacoli e televisione 53
Venerdì 2 dicembre 2011
l’Oroscopo ARIETE
21/3 - 20/4
Con Venere, Plutone e Saturno dissonanti, in questi giorni non reggete bene stress e stanchezza. Vi conviene rallentare un po' i vostri ritmi di vita.
Venerdì 2 dicembre 2011
| CULTURA&DINTORNI | Sguardo ironico sulla terza età nel cortometraggio dello storico materano
La Ballata giocosa di Maragno di ARMANDO LOSTAGLIO
TORO
21/4 - 20/5
La Luna aumenta il vostro buonumore e vi dona una sostanziale serenita' di fondo. Se siete single, siete animati da un grande spirito d'iniziativa.
GEMELLI
21/5 - 21/6
Giornata piuttosto spigolosa, soprattutto per l'umore: bastera' un nulla per polemizzare e un lieve malessere per lamentarvi in continuazione.
CANCRO
22/6 - 22/7
L'idea vincente e' dietro l'angolo: se avete un'attivita' autonoma date ascolto alla fantasia perche' vi fornira' materiale piu' che positivo da sviluppare.
Gianni Maragno
MATERA - E' un cortometraggio di una semplicità estrema quello appena diretto e prodotto da Gianni Maragno, cinefilo e storico materano, che ha guardato con occhio ironico e benevolo alla terza età. E lo ha fatto girando con personaggi autentici e filmando in luoghi e locali del comune di Laterza vicino Taranto. Laterza che sta (con gioco di parole) come la terza età, e l'amministrazione locale, sindaco in testa (Gianfranco Lopane) si sono ben prestati alla operazione grottesca e simbolica messa in atto da Maragno. La regia offre spunti di buona visione d'insieme, quello che manca (come spesso accade ai prodotti a costi
quasi zero in piena autonomia) è la struttura esplicativa, l'apparire in spontaneità che può anche essere un non pregio. Vale a dire, recitare sapendo di recitare un seppur breve copione, non deve mai apparire allo spettatore come una coercizione verbale. Ma con la terza età tutto è concesso, la storia del bungabunga come rimedio senile appare fin troppo elegiaca, manifesta in un gioco delle parti che non deve mai sfiorare il patetico. Maragno lavora bene con il supporto di musiche orchestrate sempre imperanti in sottofondo (come faceva il maestro Kusturica nel suo premiatissimo “Underground”), al fine di sconcertare lo spettatore in quella dimensione surreale che ci prende tuttavia per il lato
buono. Un lavoro giocoso come ilare è il sorriso della signora in primo piano nelle sequenze iniziali, un sorriso sdentato eppure autoironico. Su questa cifra, quella dell'autoironia, va letto il messaggio della Ballata di Maragno, con i buoni propositi lanciati a suo tempo da Montale o dal poeta tursitano Pierro. E non già sulle note spregevoli di una De Filippi che ridicolizza i poveri anziani nei suoi programmi tv: metterli a nudo nella loro genuinità anziché onorarli, solo per far soldi. L'operazione di Maragno di certo rispetta la terza età, la magnifica in un'armoniosa ballata, così per gioco, con autoironia, che non guasta mai. cultura@luedi.it
LEONE
23/7 - 23/8
Il cielo presenta un gioco d'aspetti favorevoli: vi daranno una carica notevole di entusiasmo e di intraprendenza, e premieranno le iniziative che prenderete.
VERGINE
24/8 - 22/9
Il periodo e' stancante e i risultati non sempre vi ripagano degli sforzi compiuti. Molti degli impegni che state affrontando attualmente, daranno i loro frutti in futuro.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA
23/9 - 22/10
Tra dubbi e esitazioni, rischiate di lasciarvi sfuggire dalle mani un buon affare. Fate in modo che lo scetticismo non freni ogni possibile iniziativa vantaggiosa!
SCORPIONE
23/10 - 22/11
L'entusiasmo continua a crescere, e a buon diritto; in questo periodo siete davvero inarrestabili, in ogni contesto. Ogni vostra mossa va a segno, porta risultati gratificanti.
SAGITTARIO
23/11 - 21/12
Qualche tensione in famiglia, qualche grana sul lavoro, e lo stress cresce. Dovete distrarvi, rinunciare per un po' alle vostre battaglie!
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
In questi giorni gli astri vi riservano continue sorprese, per fortuna quasi tutte positive. Anche oggi potete contare sull'aiuto delle stelle per delle occasioni fortunate.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contenga, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Un buon consiglio: evitate di gettare il vostro denaro dalla finestra, facendo prestiti agli amici o seguendo l'impulso personale a spendere in modo disinvolto.
leSoluzioni
PESCI
20/2 - 20/3
REBUS:
Po RT;odi M;B arco = Porto d’Imbarco
Oltre ad eleggervi superfavoriti dello Zodiaco, la Luna nel segno vi regala opportunita' davvero interessanti. Potrete puntare decisamente in alto.
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54 Rubriche
ATTUALITÀ
06.45
14.00
PRIMA SERATA
Uno mattina
ATTUALITÀ
21.05
Italia sul due
ATTUALITÀ
SHOW
21.10
Mi manda Rai Tre
Resto umile world show
21.10
ATTUALITÀ Quarto grado
19.25
TELEFILM
21.10
Dr House
SHOW Italialand
06:30 -TG 1 06:45 -Unomattina 07:00 -TG 1 07:30 -TG 1 - L.I.S. 07:35 -TG Parlamento 07:58-Che tempo fa 08:00 -TG 1 08:50 -Tg1 Focus 08:55 -Che tempo fa 09:00 -TG 1 09:30 -TG 1 - FLASH 10:55 -Che tempo fa 11:00 -TG 1 11:05 -Occhio alla spesa 12:00 -La prova del cuoco 13:30 -Telegiornale 14:00 -TG 1 Economia 14:10 -Verdetto Finale 15:15 -La vita in diretta 16:50 -TG Parlamento 17:00 -TG 1 17:10 -Che tempo fa 18:50 -L'Eredità 20:00 -Telegiornale 20:00 -Telegiornale
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06:00 -Tg La7/Meteo/Oroscopo/Traffico Le prime informazioni del mattino, con notizie, previsioni del tempo, oroscopo e viabilità. 06:55 -Movie Flash 07:00 -Omnibus Programma di informazione e approfondimento con rubriche, ospiti, rassegna stampa 07:30 -TG La 7 09:40 -Coffee Break 10:35 -L'aria che tira Torna a La 7 Myrta Merlino. con il programma L'Aria che tira, che andrà in onda dal lunedi' al venerdi' 11:25 -S.O.S. Tata 12:25 -I menù di Benedetta 13:30 -Tg La7 14:05 -Il cacciatorpediniere maledetto 16:15 -Atlantide - Storie di uomini e mondi 17:25 -Movie Flash 17:30 -The District 18:30 -The District 19:20 -G' Day 20:00 -Tg La7
20:30 -Qui Radio Londra 20:35 -I soliti ignoti 21:10 -I migliori anni Quattro decenni della nostra storia si sfiderannno 23:15 -TG 1 60 Secondi 23:35 -TV 7
21:05 -N.C.I.S. L.A. La divisione di L.A. dell'NCIS indaga sui casi di omicidio che coinvolgono ufficiali della Marina. 21:50 -Blue Bloods 22:40 -Cold Case 23:25 -Tg 2
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20:30 -Meteo 5 20:31 -Striscia la notizia 21:10 -Resto umile world show La comicità dissacrante e smaliziata del comico più cattivo mai nato dal cabaret di Zelig. 23:15 -Se devo essere sincera
20:30 -Walker Texas ranger I texas ranger rappresentano un baluardo di giustizia per tutta la comunità, assediata da criminali senza scrupoli. 21:10 -Quarto grado 23:55 -I bellissimi di r4
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20:30 -Otto e mezzo 21:10 -Italialand Il nuovo show del divertentissimo Maurizio Crozza, ci propone le sue ultime "creazioni" 23:05 -Italialand 23:30 -Sotto canestro
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leTrame LA 7
ORE 14.05
IL CACCIATORPENDIERE MALEDETTO con Trevor Howard, Richard Attenborough, James Do - regia diCompton Bennett (Gran Bretagna) - 1952 Il Ballantree, cacciatorpediniere dal passato prestigioso, viene scelto per una pericolosa missione durante la Seconda guerra mondiale: camuffare l'aspetto dell'ormai vecchia nave e farsi esplodere nel porto di Saint Nazaire così da distruggere le installazioni militari nemiche. Il comandante Fraser e il suo equipaggio accettano pur di sapere di andare alla morte o alla prigionia...
ITALIA 1
ORE 21.10
LRETE 4
ORE 15.50
INTRIGO INTERNAZIONALE con Cary Grant, Eva Marie Saint, James Mason - regia di Alfred Hitchcock (Usa) 1959 Un pubblicitario, Roger Thornhill, viene scambiato per un agente di nome Kaplan e rapito da un’organizzazione spionistica che tenta di ucciderlo. Riesce a fuggire, ma nessuno vuol credere alla sua storia: anzi, per un altro equivoco, viene accusato dell’assassinio di un diplomatico. Una misteriosa bionda, Eva, sembra aiutarlo, ma si rivela poi essere l’amante del cattivo..
ITALIA 1
ORE 23.45
THE FAMILY MAN
UN SEMPLICE DESIDERIO
con Nicolas Cage, Téa Leoni, Don Cheadl regia di Brett Ratner (Usa) - 2000
con Martin Short, Kathleen Turner, Amanda Plummer - regia di Michael Ritchie (Usa) - 1997
Jack ha lasciato Londra tredici anni fa per fare pratica presso una prestigiosa società americana. Al momento della sua partenza aveva promesso a Kate la sua fidanzata che sarebbe rimasto lontano da lei solo un anno. Vigilia di Natale, Jack è un single con un buon stile di vita che lavora a Wall Street e che non si ricorda più che volto abbia Kate...
Il bastone di Murray ha dei poteri magici infallibili, anche per questo la piccola Anabel, di appena otto anni, invoca il suo aiuto per esaudire il suo "semplice desiderio": vorrebbe vedere suo padre, un autista di taxi, finalmente felice. E perché il babbo sia contento Broadway gli deve concedere il ruolo principale in un musical. Sfortunatamente...
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Televisioni 55
Venerdì 2 dicembre 2011