DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO II n. 65/21 Gennaio 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza TEL. 0 9 7 1 - 0 9 2 2 5 5 Fax. 0 9 7 1 - 0 9 2 2 5 6 <<La
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Cari Contro-Lettori, la storia e la letteratura ci hanno regalato immagini memorabili di capitani di lungo corso e condottieri di vascelli. Fra questi ricordiamo: il Capitano Nemo, coraggioso e visionario antieroe protagonista dei romanzi di Jules Verne; il Capitano Morgan, il pirata dei Caraibi al servizio di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra; il capitano Findus, barbuto “testimonial” della nota marca di bastoncini di merluzzo; e, dulcis in fundo, il capitano Schettino, su cui sorvoliamo (che è meglio) in attesa che la Giustizia abbia modo di esprimersi. In questi giorni successivi alla tragedia di questo Titanic tutto italiano, comprensivo di intercettazioni clamorose con tanto di “… dài cazzo!” (che sembra mutuato dalla serie tv “I Soliti Idioti”, che ha reso celebre la peculiare esclamazione), giornali e tv si sono divertiti a fare similitudini e metafore riguardanti la politica e aventi a che fare con la nave che affonda. Siccome noi di Controsenso siamo originali, lo facciamo anche noi. Con una differenza, però, la nave raffigurata in prima, e che –ovviamente- sta ad indicare la Basilicata, è ancora a galla. Panfilo, transatlantico, portaerei, yacht, bagnarola, o tinozza che sia. Il fatto è che non vogliamo essere catastrofisti a tutti i costi e –in un eccesso di benevolenza- ci piace pensare positivo. MA … un inquietante interrogativo sorge a ponente. I nostri amabili amministratori e politici, che tipo di ufficiali di bordo hanno deciso di essere? Capitani Nemo, e cioè eroi? Capitani Morgan, e cioè pirati? Capitani Findus, e cioè facce di cartone prezzolati? O… dolcis in fundo (al mare) …Capitani Schettino? Walter De Stradis
ULTIMISSIMA
Campo Federale a Potenza: costi certi, nessun beneficio
L
e condizioni climatiche particolarmente rigide di questi giorni sembrano aver aggravato le già precarie condizioni del campo federale potentino. Mister Romano del Controsenso l’ha definito “inguardabile”, “al limite del vergognoso”. I numerosi appelli rivolti all’assessore allo sport sono rimasti inascoltati. Per lo meno, dopo le numerose promesse nessuna è stata mantenuta e a pagarne le conseguenze sono le società. Società che con puntualità debbono pur onorare una quota per potervi accedere. Quando il costo non vale il beneficio o il servizio che in questo caso è assente. Una questione davvero triste, quella dell’impiantistica sportiva nel capoluogo di regione, e non solo, che rende sempre più difficile ricercare un calcio di qualità, anche a svantaggio del pubblico. Domanda da un milione di dollari: ma l’assessore Ginefra (nella foto) che fa?