ControSenso

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Basilicata

14 Aprile 2012

DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 76/14 Aprile 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255

Politica e soldi: il ritorno di W.

ASM, “Maglietta” e polemiche

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Cari Contro-Lettori, mentre un film francese intitolato “Quasi amici”, sbanca nelle sale italiane, proponendo una commovente storia di amicizia fra un “normo” ed un disabile, noi di “Controsenso” pubblichiamo le rimostranze di un signore affetto da handicap motorio, il signor Rondanini, e succede il putiferio. Dando corpo a quello che in passato aveva già denunciato su queste pagine un portavoce locale dell’handicap come Biagio Cappa, è emerso nella sua crudezza il dramma dell’uso e dell’abuso in città dei posti auto e dei permessi assegnati a persone con invalidità. La polizia municipale smentisce che ci sia un vero e proprio “fenomeno”, in cui a guidare le auto col contrassegno o ad usufruire dei posteggi riservati siano spesso persone che impedimenti fisici non ne hanno affatto. Tuttavia, la denuncia del numero scorso ha in pratica aperto il vaso di pandora: altri disabili ci hanno contattato, sottoscrivendo e rilanciando le rimostranze del signor Rondanini. Su questo e sul prossimo numero pubblicheremo i loro interventi. Come se non bastasse, ci ha scritto un ex vigile urbano che ha proposto alcuni rimedi, ma che ha implicitamente confermato la situazione. Allo stesso modo hanno suscitato stupore e disapprovazione, le dichiarazioni del dottore Negrone dell’ASP, che ci ha tratteggiato una commissione medica barricata contro l’assalto di parenti che vorrebbero farsi scudo dei genitori anziani per ottenere gli agognati permessi. C’è poi la questione delle barriere architettoniche: insomma, la Potenza che viene fuori da queste testimonianze, è una Potenza che non ci piace affatto. Il dibattito, come sempre, qui da noi, è apertissimo. Walter De Stradis

Dissequestrata la Trinità - Mons. Superbo: «Pregheremo per Elisa» LTIMISSIMA - L’Autorità giudiziaria di Salerno ha disposto il dissequestro dell’aula liturgica e dei locali a essa annessi della chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Il provvedimento della magistratura non consentirà una immediata apertura al culto del tempio, che, essendo stato chiuso per oltre due anni, dovrà essere sottoposto alle verifiche tecniche necessarie per decretarne la fruibilità. “Pregheremo in maniera particolare per Elisa, perché sia accolta nella gloria di Dio,e per la sua famiglia, – ha spiegato monsignor Superbo – affinché riceva il conforto della fede e della conoscenza piena della verità”.“Riaprire l’edificio al culto –ha detto invece il sindaco di Potenza Santarsiero- e consentire ai potentini di tornare a fruire di un luogo sacro non significa dimenticare quanto di drammatico è accaduto in quel sottotetto. Neanche la condanna del suo assassino –ha proseguito- potrà mai rimarginare una ferita che continua a sanguinare per una triste vicenda”. Strano messaggio, infine, nel comunicato della diocesi. “Coloro i quali varcheranno gli ingressi dell’edificio sacro, sono tenuti a rispettare la sacralità del luogo, evitando comportamenti che possano creare nocumento e, soprattutto, astenendosi dall’effettuare riprese, espressamente vietate per legge durante le celebrazioni”.

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Anni 60: le notti chic della Potenza “bene” a pag. 5


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