Basilicata
19 Maggio 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 81/19 Maggio 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
Regione
I dipendenti di
Concorso per
Basilicata: l’incubo
Equitalia: “Non
dirigenti scolastici:
delle microspie
siamo dei Killler”
vediamoci chiaro
a pag. 3 Cari Contro-Lettori, metti un pomeriggio in un comune lucano, uno a caso, Acerenza: solo una fetta della torta, uno spicchio della mela, una sezione nel plastico. Ci arrivi, ad Acerenza, partendo dal capoluogo, dopo il solito e tortuoso percorso infernale nella Basilicata dei non-collegamenti. Al cospetto dell’incantevole borgo antico del paese che si vede dalla strada, come sempre in questi casi, ti chiedi perché non ci siano le frotte dei turisti, magari incolonnati in un Percorso dei Templari. Una volta in piazza, raccogli le testimonianze degli anziani che prendono il primo sole al di fuori del bar. La questione del giorno è la pulizia delle strade, della scarpinate, delle aiuole. Il Comune, diretto da un sindaco donna, giovane e di bell’aspetto, che cerca di alzare la voce in un microcosmo di uomini un po’ infastiditi dalla novità, come altri nove colleghi del vicinato, ha delegato alla Comunità Montana in liquidazione l’incarico di siglare un contratto con una ditta esterna per la pulizia e raccolta differenziata. Da ottobre 2011 ad Acerenza non ci sono più i classici cassonetti dell’immondizia. Una novità annunciata in pompa magna. Tuttavia oggi, la differenziata funziona bene, ma la pulizia dello splendido paese lascia a desiderare. “Lo spazzino qui non si vede”, lamentano gli anziani di cui sopra. Il sindaco conferma, “Ci siamo fidati, ed abbiamo fatto male”. Il commissario liquidatore della Comunità Montana dal canto suo, rimprovera il Primo Cittadino, quest’ultimo restituisce al mittente, la ditta fa spallucce, il sindaco ri-contesta l’accordo siglato (nel capitolato ci sono mansioni che la ditta non riesce a svolgere per la esiguità del compenso), e, insieme agli altri Sindaci della Conferenza, si cerca una soluzione. In paese si teme la solita tarantella politica, fatta di rimbrotti, scarica barile, e tutto il campionario. Per la serie: il problema è semplice (sporcizia), ma il percorso appare complicato. Come il percorso per giungere ad Acerenza, che, come tutta la Basilicata, è bella, ma un po’ con le pezze al culo. Walter De Stradis
a pag. 8
a pag. 12