Basilicata
21 Aprile 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 77/21 Aprile 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
Energia e soldi: I “Promessi Inceneritori” a pag. 4 Cari Contro-Lettori, qualcuno, sui quotidiani, parla già di “perdonare” mamma Filomena. Strana, la vita. Specie a Potenza. I tribuni della pubblica morale sono anche campioni del mondo di salto mortale della frittata e relativa giravolta con padella. La madre di Elisa Claps, durante la trasmissione “Chi L’Ha Visto?”, a Monsignor Superbo lo ha fatto nero, è vero. Forse ha pure esagerato, è vero. Ma che nella faccenda adesso sia lei quella da “perdonare”, francamente sembra un po’ troppo. In una storia scabrosa in cui le coscienze sporche da passare in lavatrice sono sicuramente (a ragion di logica) più di qualcuna (anche se non sappiamo di chi, e per questo è al lavoro la magistratura), i comportamenti e le azioni che è lecito aspettarsi sono altre. Mamma Filomena, in primis, visto e considerato che da tempo parla e non parla di segreti intollerabili, che in tv ha contornato con la parola “pedofilia”, capirà che forse è giunto il momento di essere più precisa (modi, tempi e soprattutto sedi li scelga lei). L’argomento ventilato è troppo grave per essere tirato in ballo genericamente, con “imputabilità” di chiunque: se non lo ha già fatto, è interesse di tutti che chiarisca i contorni delle sue denunce. Non sappiamo se nelle pieghe dei numerosi verbali ha già provveduto. Sappiamo solo che non è una cosa facile. Monsignor Superbo, che noi di Controsenso conosciamo come persona di gran cuore, oltre ad invitare genericamente a parlare quanti sanno, forse, una volta tanto, potrebbe rispondere in maniera diretta a Mamma Filomena (neanche citata nella sua nota ufficiale). Il ragionamento dice che se è tutto a posto, se le affermazioni della signora Claps sono palesemente “lesive”, allora non bisognerebbe aver nulla da temere da un eventuale “question time”. Anche pubblico. Forse chiediamo troppo? Fateci sapere cosa ne pensate. Walter De Stradis
<<Disabili, c’è chi pensa agli affari suoi>> a pag. 6
Il caso: se Tanino fa “paura” a pag. 7