ControSenso, 24 novembre 2012

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Basilicata

24 Novembre 2012

DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 104/24 Novembre 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255

Basilicatanet nella bufera: ecco perchè alle pagg. 4 e 5

Walter De Stradis

<<Il bando è pubblico ma chi vince lo dico io>>

a pag. 6

a pag. 14

Relatività: le prime reazioni

Cari Contro-Lettori, sabato scorso un politico lucano di lungo corso (ovviamente del Pd), dopo averci “avvistati” in via Pretoria, ci è venuto incontro e ci ha sussurrato: «Però adesso basta … dài … capisco che oggi sparare ad altezza uomo sul politico è come sparare sulla Croce Rossa, ma datevi una calmata». Cioè, se ben interpretiamo, noi di Controsenso che abbiamo sempre cercato, per quanto nelle nostre limitate possibilità, di fare emergere le magagne della casta, adesso che ne parla tutta Italia dovremmo “darci una calmata”. Qualche settimana prima, un politico più giovane della stessa area, commentando un nostro articolo pungente ci aveva detto “Io ci ho le spalle larghe, tanto oggi criticare la politica è come sparare sulla Croce Rossa”. E dàgli. Domanda: ma che, nelle stanze del Pd lucano gira una qualche circolare sul linguaggio da utilizzare per argomentare con la stampa? Noi una calmata ce la possiamo pure dare (noi e tutti gli altri giornali lucani, molto presenti su certe tematiche) ma se la devono dare pure loro, i politici. Soprattutto in tema di “sparate”. Da qui la vignetta di King Buffino che rappresenta l’Ayatollah Fholini, potentissimo dominus del partito-pigliatutto, con la divisa da generale africano con la faccia un po’ nera (si fa per ridere, ovviamente). E siccome certe scelte della politica non sono da “Croce Rossa”, ma sono una croce e basta, e tanto per rincarare la dose sul preoccupante (in)atTivismo di chi ci amministra, ci lasciamo con un interrogativo preoccupante. Come andrà a finire, tanto per dirne una, la faccenda delle trivelle nello Jonio? Se davvero le cose stanno come paventa il consigliere di Idv Benedetto, fra qualche tempo anche i bagnanti lucani usciranno dal mare con la faccia nera nera come il carbon. Ma non per il sole, ma per le sòle dei nostri politici (leggi petrolio).

Quelli che non ci vogliono rispondere

Dopo l’interessante pubblicazione sullo scorso numero, iniziano ad arrivare le risposte

C

NERI DALLA RABBIA

ontrosenso, si sa, è un settimanale attraverso il quale passano provocazioni trasversali e di una certa portata. Culturali, sociali, politiche, poetiche, letterarie, matematiche e fisiche. Aggiungeremmo in ultima istanza, ma non per importanza minore. Nella scorsa settimana, infatti, la pagina 37 ha ospitato uno di quei temi dei quali ci si potrebbe spaventare, se non si fosse degli addetti ai lavori, ma al quale il “provocatore”, l’avvocato Ivan Russo, ha donato un senso di comprensione davvero ampio: la relatività generale, così come era accaduto in precedenza con quella ristretta. Il “semplificatore” come abbiamo definito simpaticamente l’avvocato la scorsa settimana, ha proposto un proprio modello, sollecitando gli intellettuali lucani al confronto, alla critica, al dialogo, alla manifestazione del proprio parere. Quest’oggi vi riportiamo la voce della dottoressa, professoressa, Giovanna Petruzzi, docente di lingue straniere che ha accolto di buon grado l’appello e ha ribadito ai nostri taccuini: “Devo ammettere che non posseggo la competenza tecnico-scientifica per rispondere al pur interessante quesito dell’avvocato Russo, visto che sono professionista nel settore linguistico. Tuttavia, potrei rilevare come coloro che sono a tutto titolo nel mondo fisico e matematico tardino a dire la loro. Mi indigna quando l’universo culturale non è presente sulle questioni più disparate, non manifestando né sdegno, né interesse. È come se io leggessi una ipotetica notizia che proponga i natali di Shakespeare in Italia. Bè, da donna che insegna e che pure continua a fare ricerca per amore della conoscenza, ciò porterebbe a una mia immediata reazione di scoperta, verifica e anche banale curiosità, perché no! È quando proprio si registra il nulla che mi preoccupo. Le soluzioni sono varie: o l’argomento non interessa, o è qualcosa che già si conosce fino in fondo oppure non si ha la preparazione adeguata per affrontarlo. È un quesito che aggiungerei a quello del Russo!” Virginia Cortese


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