Basilicata
28 Luglio 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 90/28 Luglio 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
Se al San Carlo perdono ... i punti a pag. 3 Cari Contro-Lettori, la settimana scorsa a Potenza c’è stato un importante incontro sulla satira, di cui Controsenso è stato partecipe, e che si è avvalso della presenza di un grande giornalista e disegnatore quale è Vincenzo Sparagna, storico direttore di Frigidaire e de Il Male. Davanti al solito pubblico “alla potentina”, interessato ma non foltissimo (in città, da noi, si dorme della grossa), l’illustre ospite ha raccontato dei mitici “falsi” giornalistici che segnarono un’epoca nel nostro Paese. Dall’incontro è emerso che Sparagna e i suoi, i meglio grattacapi li ebbero a causa delle loro versioni satiriche di giornali italiani quali La Repubblica e via discorrendo: curiosamente –e significativamente- a conti fatti fu meno dannoso per loro distribuire la loro mitica versione de “La Stella Rossa” fra le truppe sovietiche di stanza in Afganistan. In piena sintonia con quella eroica lezione di giornalismo satirico, oggi Controsenso esce esibendo in prima pagina una specie di falsa versione di Basilicata Mezzogiorno, -quotidiano online edito e finanziato dalla Regione Basilicata (“giornale di regime” dice uno come Massaro dello Csail), in cui campeggia un Vito De Filippo in versione Marzullo (attivo, quest’ultimo, a Mezzanotte). La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? – è il tormentone esistenziale marzulliano, che secondo i soliti maligni, qui in Basilicata è invece il leitmotiv di una politica a cui non resta che sperare che i sudditi lucani siano felici almeno quando dormono. Lo stato di veglia, qui da noi, si sa, è costoso, complicato, pieno di bocconi amari e anche di calci in culo. Da qui l’idea un po’ barbina di questo numero, ironizzando su di un organo di informazione istituzionale dai toni spesso troppo trionfalistici. Sperando che non ci tocchi poi scappare in Afganistan … Walter De Stradis
Potenza vista dalla “carrozzina” a pag. 5
Il “contentino” di Martorano a pag. 9