Basilicata
2 Giugno 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 83/2 Giugno 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
Nuova tegola sul “Concorso della Vergogna”
“Aspettando” la Caserma Lucania: foto esclusive
a pag. 3 Cari Contro-Lettori, «Questa volta l’oltranzista leghista Mario Borghezio ha superato ogni limite insultando le popolazioni terremotate lucane e campane colpite dal terremoto del 1980 e con esse le 2.998 vittime e gli 8.245 feriti del sisma di circa 32 anni fa, sino a sostenere che i terremotati lucani e irpini “sono buoni solo a piagnucolare” oltre che a votare, sono parole sue, “politici figli di puttana”» - a riferirlo è il senatore lucano Egidio Digilio (Fli) che ha ricordato di essere intervenuto nelle scorse settimane in aula in Senato per «denunciare la nuova ondata di aggressione dei leghisti ai meridionali che li vede protagonisti persino in Parlamento». Che ci vogliamo fare. A margine di una tragedia, c’è sempre qualcuno che “imbelle” (per citare un famoso trio comico) e che proprio non si trattiene dal dire la sua boutade (o, come in questo caso, la sua boutanade). Specie se deluso e sbugiardato clamorosamente dal comportamento di ben altri “figli di …” (papà). Viene in mente, ad esempio, quella “famosa” attrice che commentando le (dis)avventure marinare di Formigoni (che tempo fa voleva tirare in ballo, anche il nostro povero De Filippo) aveva chiosato “Alzi la mano chi non ha mai fatto una gita in barca!”. Ma non divaghiamo, perché qui la faccenda è seria, anzi, drammatica, visto che oltre alla crisi, alla povertà, agli attentati di dubbia provenienza, e ai suicidi, ci si mette pure la natura. Noi Lucani ne sappiamo qualcosa. Chi ha vissuto, dai 6 mesi di vita in su, i giorni del sisma del 1980, sa bene che basta il passaggio fragoroso di un camion che fa vibrare i vetri delle finestre, per essere assaliti da un terrore del passato che sa diventare immediatamente presente. E le scosse lucane degli ultimi giorni ci tengono, a ricordacelo. Uno come Borghezio, col giro-vita diventato “cerchio magico”, di queste cose se ne frega. «Limitarsi alla condanna prima di tutto morale e poi politica del comportamento di Borghezio -dice Digilio -non è più sufficiente perché l’esponente leghista al quale da tempo è saltata la ragionevolezza, sicuramente per effetto degli scandali che hanno coinvolto i dirigenti della Lega e il suo leader maximo, deve essere censurato direttamente dal Parlamento Europeo nel quale siede. Chiederò ai parlamentari europei che sono iscritti a Fli di proporre una specifica risoluzione». Sarà, ma questi del Lega hanno la faccia di bronzo, il pelo sulla stomaco, e la pelle dura. Verde. E squamosa. Walter De Stradis
alle pagg. 6 e 7
“T-Day”: il giorno dopo alle pagg. 14 e 15
Le precisazioni della Regione sul “blocco” dei fondi-terremoto ULTIMISSIMA - La legge nazionale 32/92 sottrae alla potestà legislativa regionale la ripartizione dei finanziamenti relativi alla ricostruzione. L’onorevole Taddei invece aveva detto «Ci sono 120 milioni di euro per la ricostruzione già assegnati alla Regione, ma bloccati dal Patto di Stabilità. La Campania ha chiesto di aggirare l’ostacolo, la Basilicata dovrebbe fare lo stesso». Il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata intende chiarire che le due Regioni da sempre hanno adottato meccanismi diversi per il trasferimento dei fondi relativi alla ricostruzione. Non è stato il patto di stabilità, a determinare tale scelta da parte della Campania. Le ragioni per cui la Regione Basilicata ha scelto di far transitare quei fondi sul bilancio regionale sono da ricercare nella necessità di monitorare costantemente l’avanzamento della ricostruzione, garantire un migliore utilizzo dei fondi mettendo a disposizione dei Comuni apposita struttura che nel tempo ha fornito e fornisce supporto nell’interpretazione della normativa speciale e, soprattutto, evitare giacenze di cassa presso le tesorerie comunali in quanto, trattandosi di mutui, erogare fondi ai comuni senza un’effettiva esigenza di cassa avrebbe significato per lo Stato pagare a vuoto le relative rate.Proprio tale scelta ha consentito, risparmiando rate di mutuo, di accrescere le risorse disponibili che sono state poi ulteriormente ripartite. Quanto al riferimento alla legge 32/92, si chiarisce che tale legge è nazionale, pertanto le eventuali modifiche; inoltre, la stessa legge non si occupa di finanziamenti ma stabilisce i criteri di priorità per l’erogazione dei contributi. Si evidenzia, infine, che, in merito a tale problematica, il Presidente De Filippo sta assumendo iniziative con l’obiettivo di sottrarre i fondi per la ricostruzione ai vincoli del patto di stabilità.