Basilicata
3 Marzo 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO II n. 70/03 Marzo 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
Petrolio: quella
Facciamo
Unibas:
sera a casa
“i conti” con la
L’Amministrazione
di Gigi (Nuzzi)
sanità lucana
parla “giovane”
a pag. 3
alle pagg. 6 e 7
a pag. 9
Cari Contro-Lettori, un partito, specie se di maggioranza (in questo caso regionale), ogni tanto (ma giusto ogni tanto) deve dar conto a chi lo ha votato della propria coerenza. Parola grossa? Crediamo di no, se l’Italia dei Valori non di rado tira (anzi strattona) le lunghe ed appuntite orecchie al PD e al paffuto Governatore lucano Vito De Filippo. Fortuna che le bacchette non si usano più, altrimenti Big Vito avrebbe le mani gonfie come palloncini ad acqua. Spesso e volentieri, alcuni degli uomini del senatore Belisario, omonimo del famoso Generale macedone (a proposito: che ne penserà di Monti che ha promesso un’Italia meno “Bizantina”?), sono sembrati utili e graditi alla causa della coalizione di centrosinistra come un’operazione chirurgica superflua ad un piede. Uno degli uomini forti del partito in regione, Nicola Benedetto (persona arguta e pungente di suo, di mestiere imprenditore, che quindi a sua volta appare come una specie di versione nostrana del Berlusconi Nazionale tanto inviso all’IDV), una volta diede del “Ponzio Pilato” al “pacioso” Governatore della Gallia (nel senso di “polli”) Vito il Grande. Lo stesso Generale Belisario (quello di oggi, con gli occhiali), in un’intervista su un quotidiano locale, dichiarò “Siamo le vittime del cannibalismo bulimico del Pd. Assistiamo al banchetto perenne di un Pd ingordo e pigliatutto”. Insomma, una crapula politica di epoca tardo –ma tardoRomana. Bene. Non è che abbia tutti i torti il senatore. Ma, visto e considerato che è un accanito lettore di giornali, nonché un puntuale e solerte fustigatore di costumi, ci piacerebbe (ed è un invito ufficiale) che commentasse con noi l’articolo di Panorama (29 febbraio 2012, pagina 56) a proposito del già avvocato e consigliere di IDV Scicchitano, uomo caro a Tonino, indagato da due procure, per abuso d’ufficio e fatture false. La faccenda -racconta il prestigioso settimanale- è quella del crac della Federconsorzi, di cui Scicchitano è stato uno dei commissari liquidatori. Si parla di un “complesso giro bancario” che avrebbe fatto finire dei soldi “a una vecchia signora di 88 anni” (la madre di Scicchitano) che ha poi fatto un bonifico per una “’donazione’ al figlio”. Nessuna sentenza per ora, e quindi sempre e comunque “presunzione di innocenza”, ma visto che a tal proposito Di Pietro sta zitto, Senatore ci dica qualcosa almeno lei, nero su bianco, che noi Lucani non ci capiamo più niente. Sa, con tutte queste contraddizioni. Walter De Stradis
Il Centro “chiuso” di Potenza rimpiange i fasti del suo Teatro
L
e polemiche sulla ZTL, e sulla relativa “chiusura” (effettiva o meno) del Centro Storico, hanno coinvolto anche alcuni appassionati (nonché operatori) del Teatro Potentino, che temono che la già non eccezionale affluenza agli eventi in cartellone allo storico “Stabile”, possa affievolirsi ancor di più con il provvedimento adottato dal sindaco. Ma com’era il Teatro di una volta a Potenza? Com’era l’Età dell’Oro di quest’arte, nel capoluogo? Cercheremo di ricordarla, attraverso i preziosi scritti di uno storico impagabile ed impareggiabile come il nostro Lucio Tufano.
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