Basilicata
4 Agosto 2012
DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III n. 91/4 Agosto 2012 Redazione:Via Vespucci - Parcheggio 3 - 85100- Potenza Tel. e Fax. 0971 - 092255
San Carlo: i misteri dell’addio del DS a pag. 3 Cari Contro-Lettori, «abbiamo messo in sicurezza il territorio della Basilicata da quella che era la corsa a nuove concessioni petrolifere –ha dichiarato il presidente della Regione Vito De Filippo, aggiungendoUna posizione politica che viene comunicata al mondo intero e che, comunque, non potrà che essere tenuta in debito conto». Il fatto che De Filippo voglia comunicare “al mondo intero” la sua iniziativa, fa pensare che la Basilicata sia quindi pronta ad entrare nell’Opec, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, in compagnia di Angola, Nigeria, Algeria, insomma, i “colleghi” del Terzo Mondo. Ma l’indubbiamente importante iniziativa regionale, che ha suscitato sperticati e giustificati entusiasmi, tuttavia, per qualcuno “puzza” un tantino. Siamo sempre nell’Italia che cammina con i tacchi a spillo sul sottile bordo di una piscina chiamata “elezioni”, e allora c’è chi, come quelli della Ola Ambientalista e del comitato No Score Trisaia, leggono nella mossa del buon Vito qualche ammiccamento pre-elettorale. Questi qui temono che il provvedimento sia solo “un’iniziativa elettorale, magari per ricontrattare qualche spicciolo in più di royalties per tenere buoni i sindaci interessati dal raddoppio delle estrazioni, del resto previsto nel memorandum”. Per la serie, ha gioco facile De Filippo a bloccare le future trivelle, dopo averle già fatte raddoppiare. Il dibattito è più che mai aperto, e pare che su Facebook siano volate pure parole grosse. Staremo a vedere, anche perché, la Basilicata è una specie di “mare magnum” (“magnum” nel senso di grande ma anche di “io magno”), in cui ci si trova di tutto, dalle balene, ai pescecani, ai pinocchi nel loro ventre e ai mastri geppetti. Insomma, per citare Vinicio Capossela, “Marinai, Profeti e Balene”. E allora rimaniamo sintonizzati, perchè i marinai, si sa, a volte fanno delle promesse. Walter De Stradis
“L’inferno di lavorare alla Cotrab”
“Pepito” Molinari boccia l’estate di Santarsiero a pag. 5
a pag. 6