PREFAZIONE
Nell’accingermi a scrivere la prefazione a questo libro la mente è corsa subito al momento in cui un gruppo di giovani studenti mi avvicinarono e, dopo avermi illustrato il loro lavoro di ricerca, mi chiesero di aiutarli nella pubblicazione. Ero impegnato in un convegno, di cui non ricordo il tema, ma ricordo benissimo lo sguardo dei ragazzi pieno di trepida attesa della mia risposta. Istintivamente, subito, li rassicurai, promettendo loro che avrei fatto il possibile per soddisfare la loro richiesta. Sarà stato forse perché in loro vedevo me stesso, quando, ancora studente all’università, dopo una lunga e faticosa ricerca tra le carte dell’Archivio di Stato di Napoli, del “Catasto conciario”, della “Dipendenza della Sommaria” e di tanti altri archivi, avevo tracciato le “Linee di storia dal VII al XVIII secolo” di Sant’Arcangelo e cercavo qualcuno che mi aiutasse a pubblicarle.Trovai un aiuto determinante negli amici del circolo culturale “L.L.Radice” di Sant’Arcangelo e nel sindaco del mio paese, il prof. Rocco Guerriero, lo stesso, manco a dirlo, che ha guidato gli autori di questo libro. Ma anche se così non fosse stato, anche se non avessi vissuto un’analoga esperienza , sono certo che non avrei comunque fatto mancare il mio sostegno a questi ragazzi. Chi, infatti, sarebbe potuto essere tanto insensibile da non sostenere lo sforzo di ragazzi che avevano lungamente e duramente lavorato alla ricerca ed alla ricostruzione di un pezzo della loro e della nostra storia? Il lavoro da essi compiuto, nonostante tutti i limiti, soprattutto di carattere storico e scientifico, immancabili quando un lavoro di questo tipo non è eseguito da specialisti, è apprezzabile per le finalità che esso si propone. Lo è ancora di più dal momento che vede impegnati dei giovani studenti che si appassio7