LAVORI PIAZZA FORTUNATO
Aprile 2013 PARIGI. PRESENTATO IL FILM “ALBE DENTRO L’IMBRUNIRE” Cineclub Amici di Italiance 14 rue de Trévise 75009 Paris, Albe dentro l’imbrunire di Armando Lostaglio ed altre sacralità lucane. venerdì 12 aprile 2013 di Nicola Guarino
Venerdi 19 aprile, il cinema di Armando Lostaglio è l’appuntamento (presso il Centre Italiance di Parigi) per avvicinarsi alla Lucania (Basilicata), regione ricca di umanità e di un sacro che non è solo sentimento religioso ma che arriva ad essere aspirazione tenace alla difesa della propria tradizione culturale contro ogni processo di omologazione.
15 Febbraio 2013
5 Marzo 2013 30 Marzo 2013
Negli oltre venti minuti di “Albe dentro l’imbrunire” ci sono molti elementi. In primo luogo qualcosa che contraddice il mondo moderno e liquido cosi
efficacemente raccontato dal sociologo Zygmunt Bauman, ovvero c’è la memoria. La memoria è solida, non liquida, prevede il tramandare. E’ quello che fa Lostaglio con il suo filmato, raccogliendo in una casa di riposo le voci e le storie di un tempo, essenzialmente rurale, che appare lontanissimo dai rumori di fondo della nostra modernità. La maieutica di Lostaglio ci porta, attraverso questi semplici dialoghi a riscoprire una verità che nello stordimento di questitempi credevamo perduta. Quella di una necessità del rapporto di condivisione e comprensione con il prossimo, per capire la terra e la storia, perché di terra e storia noi viviamo in un mondo che sembra aver creato con la sua generazione di mezzo un corto circuito tra i vecchi e i giovani. La televisione dialogica che racconta Lostaglio è quindi ben diversa dal reality televisivo, espressione di questi anni di “cultura liquida” e non è un caso che in un suo libro: “Schermi riflessi”, sul rapporto televisione/cinema, ci sia un veemente “j’accuse” contro il fuorviante uso della televisione da quando ha perso con l’avvento delle TV commerciali la sua funzione e dimensione pedagogica e d’informazione.
Ed infatti, senza troppi clamori, questo film, come altre opere egualmente significative, contribuisce a raccontare sotto traccia, il mondo che era o è in contrasto con la civiltà del consumo e dell’apparenza. Un linguaggio semplice dove la novità è l’intento di usare codici televisivi per un racconto cinematografico, quasi invertendo la “drammatica” tendenza di gran parte dell’attuale cinema che sacrifica i propri codici narrativi assecondando le diverse esigenze della televisione. Il tutto arricchito dalla lettura di brani letterari e poetici di autori sensibili come Vittorio Sereni, Giulia Borroni Cagelli interpretati da Chiara Lostaglio, con l’intento di conferire al filmato un’armonia di luce, nonostante l’imbrunire. L’elemento televisivo ma non finalizzato alla televisione è garantito dalle riprese di Pino Di Lucchio, filmaker lucano che oggi porta avanti una sua web TV: Siderurgikatv.com (continua)