Info Rionero, aprile 2012

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Aprile 2012 - informazione sugli eventi culturali e sociali della nostra città

Si è svolto sabato 17 marzo u.s. al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'incontro su "Bilancio e significato delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia" L'iniziativa, coordinata da Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, è stata aperta dall'esecuzione dell'Inno di Mameli da parte del Coro dell'Istituto comprensivo "Manin" di Roma diretto dal maestro Emanuela Litro. Quindi, è stato proiettato il filmato "Italia, una e indivisibile" realizzato dalla struttura "Rai per i 150 anni" sui momenti significativi delle celebrazioni. Sono intervenuti il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo, il Sindaco di Reggio Emilia

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e Presidente dell'Anci, Graziano Delrio, il professor Giuseppe Galasso, il giornalista Aldo Cazzullo e la scrittrice Dacia Maraini. Ha poi preso la parola Roberto Benigni con il "racconto" di alcuni brani significativi tratti dalla letteratura risorgimentale e patriottica. Quindi, il Presidente Napolitano ha pronunciato il suo discorso. Nel corso della cerimonia sono state consegnate medaglie del 150° anniversario dell'Unità d'Italia,

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quale riconoscimento al contributo del sistema dell'educazione italiano alle celebrazioni del 150esimo. Altri riconoscimenti, simbolicamente rivolti a tutte le realtà italiane, sono stati consegnati ai Comuni di Reggio Emilia, Torino, Firenze, Roma, Genova, Marsala, Forlì, Bergamo, Rionero in Vulture e Pontelandolfo. (La conferenza Stampa, le foto della premiazione del Comune di Rionero su www.siderurgikatv.com www.youtube.com/rioneroinvulturetv )


LA FIDAPA S’INTERROGA SUL RUOLO DELLA DONNA OGGI Affollato incontro a Rionero con testimonianze d’impegno politico

“La donna nelle istituzioni politiche di Rionero in Vulture. Quale Presenza?” è il tema del convegno organizzato dalla Fidapa (Federazione italiana donne arte professioni affari), sabato 17 marzo, presso la Biblioteca G. Fortunato. Intervenuti all’incontro Paola D’Antonio - Assessore all’ambiente e pubblica istruzione, Maria Michela Pinto - Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Giansanti – Consigliere comunale, Carmela Capibianco e Maria Pia Trama exconsiglieri comunali. Ha coordinato i lavori la presidente della Fidapa rionerese Luisa Di Lucchio.

Il sindaco Antonio Placido era assente perché impegnato a Roma per la cerimonia conclusiva delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La Presidente della Fidapa ha aperto il convegno ricordando sul piano legislativo le molte conquiste sono state fatte, ma nella vita pratica le donne sono discriminate nel lavoro e nel sociale. L’occupazione femminile è ferma al 46% e la maternità è diventata una causa di abbandono del lavoro. Inoltre le donne sono vittime di violenze e stalking; solo nell’ultima settimana sono state uccise sette donne da mariti e conviventi. La Fidapa e la sua presidente hanno svolto delle ricerche sulle figure politiche femminili di Rionero in Vulture: “La prima donna ad essere eletta consigliere comunale a Rionero è stata, nel 1956, Antonietta Carrieri, nelle liste del PCI, come risulta dalla ricostruzione effettuata dallo studioso Michele Traficante. Antonietta, nata a Rionero nel maggio 1929, dalle indagini svolte dalla Fidapa, risultava residente in Vico III Annunziata e poi in Via Cairoli. Militante femminile, inserita nei

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quadri di partito, ha partecipa a tutte le attività del PCI e della Camera del Lavoro. La sua elezione risale ad un movimentato periodo storico di Rionero in Vulture, quando, nell’immediato

dopoguerra, i bracciati agricoli e i contadini vedevano nel PCI il partito del riscatto dalla miseria e dallo sfruttamento dei padroni. Dal canto suo il partito comunista arruolava nelle sue fila soprattutto donne per penetrare in modo capillare nelle famiglie e nella società. Frequenti erano le agitazioni e gli scioperi al femminile per i diritti e le riforme sociali. Luisa Di Lucchio e la preside Carmela Capobianco hanno ricordato alcuni episodi della loro lontana infanzia, quando vedevano tantissime donne infervorate, munite di sedie e sedioline scendere da Via Cairoli, una zona rossa per eccellenza,

attraversare Via Gianturco riversarsi in Piazza Fortunato dove avrebbe tenuto il suo comizio Francesco Policastro, arringatore di folle per eccellenza. Altre informazioni su Antonietta Carrieri sono giunte dalla sua compagna lotta e di partito, Emilia Titanio, nata in Via Cairoti il 13 luglio 1932. Nel 1952 Antonietta ed Emilia, istruite fino alla terza classe elementare, furono inviate da Michele Prezioso, anche se socialista, a frequentare una scuola di partito in provincia di Como, dove rimasero per 4 – 5 giorni. Ritornate a Rionero contribuirono a fondare 13 cellule di partito, dirette da donne, con il compito di fare propaganda nelle abitazioni dei privati. Carmela Giammarino che, dirigeva una cellula di Via San Felice e usava mettere delle bandiere rosse davanti alle case dove si svolgevano le riunioni, ne stendeva una anche sul tavolo intorno a cui si tenevano “le lezioni”. Memorabile è stato lo sciopero non autorizzato del 13 gennaio 1953, scoppiato per protestare contro la legge Scelba, la cosiddetta legge truffa e l’arresto in America dei coniugi Rosemberg,

durante il quale fu arrestato anche Michele Prezioso. La maggioranza degli aderenti allo sciopero erano donne che accerchiarono i carabinieri.

Un carabiniere esplose un colpo di pistola ferendo al piede un manifestante. Intervennero due ragazzi armati di coltelli e la situazione volse al peggio. Emilia strappò la pistola al carabiniere, la nascose in petto e scappò. Le forze dell’ordine arrivate da Foggia e da Potenza arrestarono 33 persone fra cui Antonietta Carrieri, la madre e una ragazza di 16 anni, scambiata per Emilia. Rimasero in carcere per 7 mesi, mentre lei fu costretta a nascondersi. Sempre secondo il racconto di Emilia Titanio, furono poi difese dall’onorevole Fausto Gullo, avvocato di Napoli incaricato dal Partito Comunista e uscirono assolte. Antonietta Carrieri continuò la sua attività

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politica a Rionero fino al 1961, quando iniziò il flusso migratorio verso le zone industriali del Nord. Lei si trasferì a Torino dove ha sposato un operaio, compagno di partito. Muore il 1984, quattro mesi dopo la morte di Enrico Berlinguer e dello stesso male del suo segretario. Emilia Titano, invece emigra con tutta la sua famiglia prima a Licenza e poi a Imperia dove tuttora vive, ancora lucida, coerente e partecipe alle attività del partito. Ricorda ancora con realismo le enormi difficoltà del periodo vissute come comuniste, ma soprattutto come donne, giudicate poco serie perché frequentavano le riunioni di partito in mezzo a soli uomini. Fu lasciata dal fidanzato che non condivideva la sua scelta di attivista, ostacolata dalla famiglia che le ricordava che la sua compagna era la zappa. In treno, ritornando da Potenza, dopo il processo, ha conosciuto un compagno di partito di Melfi che ha sposato presso il Comune di Roma con il rito civile, perché né a Rionero né a Melfi hanno voluto il matrimonio


in quanto scomunicata. Questa è la tempra delle donne rioneresi: forti, tenaci, combattive che hanno affrontato con fierezza le difficoltà e con il sacrificio hanno rivendicato i loro diritti. Per questo non dobbiamo dimenticarle.” E seguito il dibattito con l’intervento di Paola D’Antonio ricordando l’influenza della donna negli ultimi cinquant’anni nella cultura, nella finanza, nella politica. I numeri dimostrano una certa difficoltà della donna, specialmente in ambito locale, ad inserirsi nella politica e nelle attività sociali e lavorative. Le difficoltà nascono dalla nostra società, dalla famiglia, dalle realtà locali. La scelta vincente delle donne è il pragmatismo, la dote di agire e risolvere i problemi con profitto ed efficacia.

E’ seguito l’intervento della preside Carmela Capobianco, che ha raccontato la sua

esperienza nella vita politica negli anni ’60. Vita politica che si intrecciava con un cambiamento nella vita sociale e culturale sia in ambito locale sia nazionale. Negli anni ’80 emergono due figure di spicco nella politica rionerese Serafina D’Annucci e Maria Donata Vucci. Da Serafina D’Annucci, che vive in provincia di Milano, è giunta una lettera come contributo all’incontro. Saluti sono giunti anche da Maria Donata Vucci. Negli anni ’90 entra in Consiglio Comunale Anna Cammarota, di cui è stata letta una breve storia della sua carriera politica. E’ seguita la testimonianza di Maria Pia Trama, già consigliere e assessore comunale della passata amministrazione. Maria Pia Trama ha abbandonato la politica perché stanca di come, oggi, si fa politica. Per Maria Pia le donne gestiscono la vita sociale e familiare in modo lineare e allo stesso modo lo fanno in politica. Mentre per gli uomini c’è un certo modo contorto di vedere le cose che si ripercuote anche nelle scelte sociali e politiche. Maria Pinto, l’unica donna eletta in questa amministrazione comunale, ha portato la

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sua esperienza nella vita sociale e politica della comunità rionerese. Le conclusioni sono giunte dal consigliere comunale Nicola Giansanti, quale nuovo eletto nelle file della coalizione della Giunta Comunale. La serata è stata allietata da alcuni intermezzi musicali con Francesco Paolillo (Piano) e Stafania Vietri (Soprano). (Gurda il Convegno www.siderugikatv.com )

Via Crucis di pioggia e di pathos

su

Pino Di Lucchio

Stampato in Proprio Supplemento a Piccola Città, Autorizzazione Tribunale di Melfi n.2/91, Direttore Responsabile Armando Lostaglio www.comunedirioneroinvulture.pz.it Numero Verde 800-604444

www.siderurgikatv.com www.youtube.com/rioneroinvulturetv

Il cielo minaccia quando la processione dei “Subburchi” (come si chiama in gergo il Sepolcro) esce di buon mattino dal centro sociale; un tempo si avviava dalla vicina chiesa di Sant’Antonio Abate, sede della Confraternita della Madonna del Carmelo che da sempre ha voluto testimoniare la Passione per le strade della cittadina.

che con fede tramandata vestono i costumi (oggi più sgargianti) della tradizione. Moltissimi sono i bambini a dare quel respiro di innocenza in una Via Crucis che traspira dolore e pathos. Gesù ha più figure: da quando entra a Gerusalemme festeggiato dai bambini con le palme, fino al percorso della Passione con la canna, alla colonna e infine con la croce che trascina sulle spalle.

La madonna e le pie donne portano sul viso i segni di quella afflizione sacrale che si trascina per le strade della cittadina ai piedi del Vulture.

Associazione Vibrazioni Lucane Via Ortilizi, Rionero (Pz) evasion.giornale@libero.it

I rioneresi l’hanno recuperata molto tempo dopo, ma nel Sabato Santo, quando la Resurrezione è imminente.

INDUSTRIA GRAFICA FOTOGRAFICA

Rionero in Vulture, C.da Scavone Zona PIP, Tel. 0972.723507 www.digitalpoint1.it

aderiscono al compito esemplare di portarsi addosso per tante ore la responsabilità di impersonare quel tratto di storia che emana mistiche figure. Sfilano persino personaggi di dubbia certezza storica: la Zingara e il Moro i “Subburchi” di Rionero li hanno ripresi dagli albanesi, quelli della vicina Barile che la Passione del Venerdì Santo la portano per strada da quattro secoli.

Ma non c’è alcun timore per i duecento figuranti

Da più di un secolo si perpetua quella liturgia del sacrificio. Bambini, giovani e meno giovani

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processione. Nessun clima ha mai fermato la testimonianza della Passione di Cristo.

La Zingara è segno profano di corruzione e vanità, tutta ingioiellata e stracarica di ori, contraltare terreno alla divinità.

Missione Filatelica con l’Aglianico del Vulture Superiore È la prima volta che un francobollo della serie Made in Italy, stampato dall’Officina Carte e Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, celebra il meglio delle produzioni italiane di vino nel campo delle D.O.C.G. L'elenco dei 15 vini scelti per l'emissione comprende molti nomi famosi dell'enologia italiana tra cui l’Aglianico del Vulture Superiore. Un prestigioso e importante riconoscimento del nostro vino rosso, entrato a far parte ormai, dei prodotti d'eccellenza del "Made in Italy". Il primo francobollo che ha inaugurato questa serie è del 2004. Da allora le emissioni hanno evidenziato il meglio del Made in

E la pioggia di questo Sabato Santo non ferma la lunga processione, fino all’epilogo della Croce, al punto più alto della cittadina. Scalzi ed inzuppati, nel nome della fede. E poi sarà Pasqua. Armando Lostaglio

Il Moro sarà retaggio di pericoli e di invasioni lontane: la novità della processione di Rionero è che il Moro non è truccato come in passato, ma è un uomo di colore, un extracomunitario in nome della integrazione.

Italy dall’industria alla moda, ai prodotti enogastronomici (Bulgari, Maserati, Prosciutto San Daniele, Berlucchi). Annulli speciali il primo giorno di emissione sono stati apposti in 15 località delle zone di produzione dei vini: Rionero in Vulture (PZ), Frascati (RM), Alba (CN), Avellino, Montalcino (SI), Mosciano Sant'Angelo (TE), Cividale del Friuli (UD), Montefalco (PG), Pieve di Soligo (TV), Serrapetrona (MC), Ragusa, Monti (OT), Scanzorosciate (BG), Faenza (RA) e Manduria (TA). Ringraziamo Poste Italiane e la dott.ssa Patrizia Cimino, referente filatelica regionale per PT, per averci inserito in questo annullo filatelico che promuove e valorizza un territorio ed un suo prodotto simbolo (binomio vincente) e che premia l’impegno del Consorzio di

Tutela e Valorizzazione dell’Aglianico del Vulture, della Regione Basilicata e del Comune di Rionero in Vulture che si sono adoperati per il riconoscimento della DOCG nel 2010 e che rappresenta una testimonianza di un intero territorio e delle sue qualità ed eccellenze. Il Vicesindaco Vito G. D'ANGELO

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Il colpo di regia lo si deve a Rosa Preziuso, da anni organizzatrice della

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foto Giancarlo Scuccimarra

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