Volume 7, numero 49
Sommario
09.12.2012
Economia L'indecenza delle banche
La polvere sotto il tappeto Muro del pianto 02.12.2012
Energia Passaparola - L'era della scarsità Lester Brown
Informazione La legge è uguale per gli altri
Minipost M5S Nogara: Il Wi-Fi sarà gratuito Parlamentarie, istruzioni per l'uso Italiani senza casa MoVimento 5 Stelle fuori dal Parlamento? ILVA in tre mosse Fassino, l'inquisitore di Torino Tasse di Natale Risultati del sondaggio sull'abolizione del contante
MoVimento I risultati delle Parlamentarie del M5S
Muro del pianto La polvere sotto il tappeto Lo squadrone di Bersani Il Calendario dei Santi Laici 2013
Politica Lo spread non si mangia
Trasporti/Viabilità TAV ne' ora ne' mai - Alberto Perino
La polvere sotto il tappeto è l'ultima strategia rimasta al Sistema per sopravvivere. La polvere ha ormai formato cumuli e il tappeto è deformato, con gobbe, strane linee e ondulazioni. Si cammina con circospezione per non inciampare. Ogni giorno nuova polvere, spesso tossica, aumenta lo spessore degli avvallamenti e delle improvvise discese, là dove il piede dovrebbe posarsi senza rischio alcuno. Il tappeto è rigonfio di problemi irrisolti, di tragedie lasciate a marcire, di fallimenti, di ruberie, di Alcoa, di Ilva, di Fiat, di Monte dei Paschi di Siena. Chi dovrebbe aprire le finestre per fare entrare aria nuova, usare scopa e paletta, straccio e ramazza è responsabile della sporcizia morale o quantomeno colluso, amico, compare, socio, palo. Nel caso migliore è restato a guardare per decenni, come Rigor Montis, consulente di Pomicino, o di Passera che con Riva ha condiviso affari, o di Bersani e del Pdl, finanziati da Riva, o di MPS, la banca più amata dal pdmenoelle e tecnicamente fallita su cui sta indagando la magistratura. I poteri dello Stato qualche volta ci provano a ripulire la stanza, ma senza esito. Infatti dove svanisce lo Stato, svaniscono anche i suoi poteri, la loro legittimità. Le sentenze dei giudici, come avviene a Taranto, vengono cancellate per decreto legge (Mussolini aveva più pudore), indagati come Mancino possono, senza scandalo, colloquiare con il Quirinale della loro situazione processuale per la trattativa mafia-Stato, la Costituzione viene "interpretata" quando serve dal Parlamento (come per il Lodo Alfano vergognosamente approvato prima della bocciatura della Corte Costituzionale), i referendum (finanziamenti elettorali, nucleare) dei cittadini vengono annullati, le leggi di iniziativa popolare (Parlamento Pulito) neppure prese in considerazione. E' il caso di prendere atto che non solo sta finendo la Seconda Repubblica, ma lo stesso Stato italiano sta scomparendo sotto i nostri occhi, sotto il tappeto. Siamo nazione, ma non più Stato. Lo Stato ha delle regole, delle divisioni chiare dei suoi poteri. Uno Stato è una
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comunità in cui ognuno ha diritti e doveri, chiunque è uguale di fronte alla legge, nessuno è lasciato indietro. L'Italia non è nulla di questo. Non ha sovranità territoriale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha perduto la sua sovranità monetaria, sta perdendo quella economica e quella popolare non l'ha mai avuta. Cosa le resta? I confini dalle Alpi a Lampedusa e una classe politica che rimanda ogni giorno il suo 8 settembre per non finire essa stessa sotto il tappeto. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
M5S Nogara: Il Wi-Fi sarà gratuito
Parlamentarie, istruzioni per l'uso
Passaparola - L'era della scarsità - Lester Brown
Minipost 02.12.2012
Minipost 02.12.2012
Energia 03.12.2012
"Nei luoghi pubblici di Nogara si avrà la connessione WI-FI gratuita. E' quanto recita la nostra mozione votata all'unanimità nell'ultimo consiglio comunale. Una decisione importante in quanto internet è ormai parte integrante della vita di ogni cittadino. Attraverso la rete infatti si possono accedere ad informazioni, notizie e servizi di ogni genere i quali migliorano sicuramente la qualità della vita. Siamo contenti che il consiglio comunale, votando all'unanimità, abbia compreso l'utilità e la necessità della nostra mozione. I luoghi pubblici dove si potrà accedere alla rete sono: municipio, scuole, biblioteca (servizio già attivo), teatro, parchi pubblici, nonché tutti i luoghi ritenuti di interesse pubblico. Crediamo di aver fatto un ottimo servizio ai cittadini presentando questa mozione. Spesso sentiamo dire che in minoranza non si riesce a far niente e a portare casa poco o nulla. Questa è l'ennesima prova che, se le idee sono buone e fattibili, con l'aiuto di tutti si possono portare a casa risultati eccellenti. Il MoVimento 5 Stelle, anche dai banchi dell'opposizione, sta cercando di mantenere quanto promesso in campagna elettorale! Controlleremo che la mozione venga messa in atto. Stay Tuned!" M5S Nogara
Da domani, 3 dicembre 2012, per quattro giorni, si vota on line per le liste elettorali del MoVimento 5 Stelle per le elezioni politiche. I votanti possono attribuire tre preferenze ai candidati della loro circoscrizione. Il voto è individuale e bisogna evitare che sia pilotato da fantomatiche assemblee o comitati, entrambi esclusi categoricamente dal Non Statuto. Dobbiamo evitare la replica delle congreghe partitiche su base locale create per favorire uno o più candidati a scapito di tutti gli altri. Chi cercherà di pilotare il voto sarà diffidato e escluso dalle votazioni, sia che si tratti di candidato che di votante. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
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*** Per cause non note, alcuni indirizzi email @gmail.com non stanno ricevendo le indicazioni per poter votare online le "Parlamentarie". Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle abilitati al voto possono, in alternativa, utilizzare le istruzioni pubblicate all'interno della pagina di modifica del loro profilo su portale. *** "Negli ultimi anni, stiamo assistendo agli effetti del raddoppio del prezzo del grano, che si manifestano sui segmenti più poveri dei paesi a basso reddito. In Paesi come la Nigeria, l’Etiopia o l’India, ad esempio, per una buona parte delle famiglie è normale prevedere giornate di digiuno. Non possono permettersi di mangiare ogni giorno e quindi la sera della domenica, ad esempio, decidono che, nella settimana entrante, digiuneranno al mercoledì e al sabato. Tutto ciò rappresenta un aggravamento del problema della fame nel mondo; finora ci eravamo preoccupati dell’allargamento del problema della fame nel mondo, ma questo ne costituisce un aggravamento. Ci sono milioni e milioni di famiglie in Nigeria, Etiopia, India o Perù che non possono permettersi di mangiare tutti i giorni, e così pianificano delle giornate senza cibo. E’ ovvio che non si tratta di una situazione molto sana. Io penso che la maggior parte della gente non ne sia consapevole, ma essa costituisce un serio pericolo per la futura stabilità politica, perché le persone arrivano al punto di non poterne più." Lester Brown Il Passaparola di Lester Brown, uno dei più importanti ambientalisti del mondo, fondatore del Worldwatch Institute e dell'Earth Policy Institute, Competizione a livello planetario, per l’approvigionamento di cereali "Mi chiamo Lester Brown. Vivo a Washington, D.C. Dirigo la Earth Policy Institute, una piccola organizzazione per la ricerca, un think tank che lavora sul progetto di un’economia per il futuro e un piano per crearla. Lo chiamiamo “Piano B”. Sul sito web dell’Earth Policy, potete vedere il libro “Piano B” online e capire le sue componenti principali. Continuare così non è più un’alternativa percorribile. Il mondo è in una fase di transizione, da un’epoca dominata dal surplus, ad una dominata dalla scarsità. Sono in atto varie tendenze, che interessano sia la domanda che l’offerta e che portano ad un impoverimento delle scorte alimentari mondiali e ad un aumento dei prezzi. Questa situazione non è temporanea, si tratta piuttosto di una transizione di lungo periodo dall’abbondanza alla scarsità. Sotto il punto di vista della domanda c’è l’aumento della popolazione; non è una novità, negli ultimi decenni siamo cresciuti al ritmo di ottanta milioni l’anno.
In pratica significa che stasera ci saranno 219.000 persone sedute a cena che ieri sera non c’erano, e che domani ce ne saranno altre 219.000 in più. La crescita della popolazione è continua e non accenna a diminuire. Il secondo elemento che crea l’aumento della richiesta di cibo è l’aumento della ricchezza. Aumentando il reddito, la gente, indipendentemente da dove si trovi, sale nella catena alimentare, e consuma più carne e pollame. Alle persone piace consumare proteine animali e quando il loro reddito aumenta a sufficienza, cominciano a consumarne di più. Per fare un esempio, in India, Paese con un consumo relativamente basso di proteine animali, il consumo annuale di cereali è di circa 181 Kg. all’anno, meno di mezzo kg. al giorno; all’opposto, negli Stati Uniti, che si trovano all’altra estremità dello spettro economico, si consumano 270 Kg. di cereali a persona all’anno; di questi, forse solo 90 Kg. vengono consumati direttamente, sotto forma di pane, dolci e cereali per la colazione; il grosso viene consumato sotto forma di carne, latte e uova. Queste sono le due fonti principali di aumento della domanda di cereali a livello mondiale: la crescita della popolazione e l’aumento del benessere; e adesso c’è anche un altro elemento, rappresentato dall’utilizzo dei cereali per la produzione di combustibile per auto. Negli Stati Uniti, vengono prodotti circa 400 milioni di tonnellate di cereali all’anno: di queste, l’anno scorso 129 milioni per le distillerie di etanolo per la produzione di combustibile per automobili. Così si è creata una competizione a livello planetario, per l’approvigionamento di cereali, tra i ricchi, proprietari di automobili, e i consumatori a basso reddito. Dal lato dell’offerta ci avviamo verso una fase di nuovi restrizioni sulla produzione: una di queste è la scarsità di acqua. La produzione agricola mondiale ha avuto una grandissima espansione nel corso degli ultimi 60 anni – è più che triplicata – ma ora abbiamo difficoltà a sostenere questa crescita così rapida, anche a causa della scarsità di acqua. La metà di noi abita in Paesi che stanno sovrapompando acqua di falda, cioè dal sottosuolo, per aumentare l’irrigazione. La Banca mondiale, ad esempio, stima che in India 175 millioni di persone si nutrono di cereali prodotti con un pompaggio eccessivo; la mia stima per la Cina è che 120 millioni di cinesi vivano di cereali prodotti tramite sovrapompaggio. La situazione è molto simile negli Stati Uniti, dove stiamo sovrapompando in tutti gli Stati del Sud Est, inclusi i principali Stati agricoli, come il Texas e la California. L’acqua, dunque, sta emergendo come un elemento che limita l’espansione della produzione di cibo; il mondo è pieno di terreno che potrebbe essere usato per la produzione di cibo se ci fosse anche l’acqua, ma purtroppo essa manca. La seconda sfida che gli agricoltori devono affrontare è il cambiamento climatico. La generazione di coloro che attualmente praticano l’agricoltura è la prima a dover affrontare un cambiamento climatico sostanziale. Gli agricoltori hanno sempre affrontato i capricci metereologici: siccità, ondate di calore, alluvioni, ma quello che devono affrontare oggi è un aumento costante della temperatura, e la regola in agricoltura è che ad ogni grado Celsius di aumento di temperatura, corrisponde
una diminuzione del 10% del raccolto.Gli agricoltori sono di fronte al cambiamento climatico, alla scarsità d’acqua... ma non dimentichiamo che l’agricoltura si è sviluppata lungo un periodo di 11mila anni di notevole stabilità climatica; questo tipo di agricoltura si è perfezionato nel massimizzare la produzione in un dato sistema climatico che non esiste più. Il sistema climatico sta cambiando, e ogni anno che passa esso è sempre più fuori sincronia con quello della produzione agricola. Gli agricoltori oggi sono incerti sul futuro come mai prima. Non sono più in grado di pianificare perché non sanno cosa... esattamente come e quando il clima cambierà: sanno soltanto che cambierà. Quindi abbiamo scarsezza di acqua, mutamenti climatici, e l’erosione del suolo che sta diventando un problema enorme in alcuni Paesi. In tutto il pianeta, stiamo perdendo suolo molto più velocemente di quanto esso non si riformi in condizioni di normalità. C’è un enorme bacino di polvere che si sta formando nel nord della Cina, ad esempio, a causa delle pratiche dell’aratura profonda e in particolare del pascolo non regolamentato; entrambe hanno distrutto la vegetazione, e ora non c’è più niente che trattenga gli strati superficiali del terreno. Quando inizia a soffiare il vento, verso fine inverno – inizio primavera, quando la neve si scioglie, il suolo semplicemente vola via. Un altro enorme bacino di polvere si sta formando in Africa centrale, sempre dovuto allo sfruttamento eccessivo per il pascolo e l’aratura; questi bacini di polvere renderanno impossibile la coltivazione agricola in aree in cui il suolo superficiale è spazzato via dal vento. Così abbiamo scarsità d’acqua, cambiamento climatico ed erosione del suolo, tutte cose che rendono difficile aumentare la produzione ad una velocità tale da soddisfare la domanda. La questione, dunque, è la seguente: cosa fare per affrontare queste minacce alla sicurezza alimentare futura? Una delle cose più ovvie è mettere un freno alla crescita della popolazione. Bisogna accelerare il passaggio a famiglie meno numerose. Non si può continuare a crescere di 80 milioni all’anno, o il problema si farà davvero serio. A dir la verità, stiamo già iniziando ad avere problemi sul fronte dell’alimentazione. Negli ultimi anni, stiamo assistendo agli effetti del raddoppio del prezzo del grano, che si manifestano sui segmenti più poveri dei paesi a basso reddito. In Paesi come la Nigeria, l’Etiopia o l’India, ad esempio, per una buona parte delle famiglie è normale prevedere giornate di digiuno. Non possono permettersi di mangiare ogni giorno e quindi la sera della domenica, ad esempio, decidono che, nella settimana entrante, digiuneranno al mercoledì e al sabato. Tutto ciò rappresenta un aggravamento del problema della fame nel mondo; finora ci eravamo preoccupati dell’allargamento del problema della fame nel mondo, ma questo ne costituisce un aggravamento. Ci sono milioni e milioni di famiglie in Nigeria, Etiopia, India o Perù che non possono permettersi di mangiare tutti i giorni, e così pianificano delle giornate senza cibo. E’ ovvio che non si tratta di una situazione molto sana. Io penso che la maggior parte della gente non ne sia consapevole, ma essa costituisce un serio pericolo per la futura stabilità
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politica, perché le persone arrivano al punto di non poterne più. Tagliare le emissioni di carbonio dell’80% per il 2020 Dobbiamo fermare la crescita della popolazione. E dobbiamo stabilizzare il clima. Bisogna procedere velocemente ad un taglio delle emissioni di carbonio. I leader politici parlano di un taglio delle emissioni dell’80% per il 2050, ma allora sarà troppo tardi. All’Earth Policy Institute pensiamo che le emissioni vadano tagliate dell’80% per il 2020. E’ come se ci stessimo preparando per una guerra. Bisogna ristrutturare l’economia energetica mondiale, abbandonando i combustibili fossili a favore di fonti di energia rinnovabili, abbiamo bisogno di una ristrutturazione totale dell’economia energetica. Assomiglia alla ristrutturazione dell’economia industriale degli Stati Uniti nel 1942, quando siamo entrati nella Seconda Guerra Mondiale. Avevamo ben pochi armamenti all’inizio della guerra, perchè non avevamo pensato, né pianificato, di entrare in guerra. Quel che il presidente Roosevelt fece, fu di bandire la vendita di nuove automobili negli Stati Uniti, costringendo le compagnie automobilistiche a produrre carri armati ed aerei. All’inizio del 1942 egli disse: ”Produrremo 45.000 carri armati e 60.000 aerei”. La gente non capiva come ci saremmo riusciti, ma la chiave fu la messa al bando della produzione di automobili, cosicché la nostra capacità industriale poté focalizzarsi sulla costruzione di carri e aerei, e alla fine riuscimmo addirittura a superare gli obbiettivi: infatti, invece di produrre 60.000 aereoplani, ne producemmo 129.000. Persino oggi, trovo difficile immaginare di produrre 129.000 aerei, ma l’abbiamo fatto, e non ci vollero decenni per ristrutturare l’economia industriale del paese, non ci vollero anni; è stato fatto nello spazio di alcuni mesi. Ora dobbiamo ristrutturare l’economia energetica mondiale, non nei prossimi decenni, ma nei prossimi anni; dobbiamo fare in fretta, o il cambiamento climatico entrerà in una spirale incontrollabile che ci impedirà di garantire in futuro la sicurezza alimentare. Uno dei possibili modi per diminuire la crescita della domanda è che nei Paesi ricchi, come gli Stati Uniti, e in misura minore l’Italia, ci si sposti verso la parte bassa della catena alimentare, consumando meno alimenti che richiedono una produzione cerealicola intensiva, come carni rosse, maiale, pollame, uova e formaggio, e più verdure e cereali integrali. Se lo facessimo, godremmo di una salute migliore, di sicuro negli Stati Uniti, e il pianeta ne guadagnerebbe in salute. L’impatto della domanda di risorse di suolo e acqua sulla Terra si alleggerirebbe. Questo dovrebbe essere il primo dei nostri pensieri. Abbiamo scoperto che la Terra non è infinita, ma finita, e la quantità di suolo e di acqua disponibili sono limitate. Uno sviluppo recente è la ‘nuova geopolitica alimentare’. L’abbiamo vista emergere negli ultimi anni. Quando il prezzo dei cereali è raddoppiato, fra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, i Paesi esportatori hanno iniziato a limitare le esportazioni nel tentativo di controllare i prezzi dei cereali per il proprio mercato interno, dal momento che i prezzi del cibo stavano crescendo ovunque nel mondo. I Paesi esportatori, come l’Argentina e la Russia per il grano, hanno posto restrizioni o addirittura proibito le esportazioni, in
modo da tenerne basso il prezzo per il mercato interno, peggiorando drammaticamente la situazione nel resto del mondo. Bisogna muoversi in fretta Il Vietnam, il principale esportare di riso nel mondo, ha bloccato le esportazioni di riso per diversi mesi, nel tentativo di tenere bassi i prezzi del cibo nel Paese. In quel momento i paesi importatori hanno capito di non poter più contare sul mercato. Si sono resi conto di non avere libero accesso alle riserve dei Paesi esportatori e sono caduti nel panico, come era prevedibile. Hanno iniziato a cercare in altri Paesi del terreno da comprare o affittare, su cui coltivare cibo per sé stessi, da spedire al proprio mercato interno.Così ha avuto inizio l’attuale corsa alla terra, o, se preferite, il movimento di appropriazione di terra. Secondo una tabella della Banca Mondiale dell’anno scorso, ci sono state 396 acquisizioni di terra, alcune relativamente piccole, per migliaia di ettari, altre di centinaia di migliaia di ettari. L’area totale di queste appropriazioni era pari alla somma delle aree coltivate a grano e a granoturco negli Stati Uniti. Un bel pezzo di territorio. E’ in atto una gara, oggi, tra Paesi, per vedere chi riuscirà a controllare le risorse di terreno e di acqua. Abbiamo visto, ad esempio, i prezzi della terra salire ad un ritmo doppio rispetto all’indice Dow Jones per l’industria. C’è una corsa alla terra, la terra è il nuovo petrolio. Il cibo è il nuovo oro, e la geopolitica collegata alla diminuzione della risorse di terra ed acqua, e dunque di cibo, si avvia ad avere un’influenza decisiva sullo scacchiere dell’economia alimentare mondiale, e su chi controllerà la produzione nelle diverse parti del pianeta. Osservando le tendenze in atto nel mondo, che si tratti di popolazione, clima, erosione del suolo, scarsezza di acqua, appare chiaro che non possiamo continuare così. E’ necessario un cambiamento. C’è bisogno di ristrutturare l’economia globale. Dobbiamo passare dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabili. In effetti stiamo parlando del futuro stesso della civiltà. La nostra civiltà non può sopravvivere alla distruzione e alla rovina delle risorse naturali della Terra, che si tratti di foreste o praterie, del patrimonio ittico o dei terreni coltivabili, del clima o altro ancora. Non sarà facile ristrutturare l’economia mondiale per convertirla in un’economia sostenibile, ma dobbiamo farlo, e avremo bisogno di un’enorme sforzo politico. Molto spesso, durante le mie conferenze, le persone alzano la mano e chiedono:” E io, cosa posso fare?” Credo che si aspettino da me una risposta del tipo: ”Ricicla la carta dei giornali, compra le nuove lampadine a risparmio energetico, ecc., ecc.”. Si tratta certo di cose importatnti, ma ora è il momento di diventare attivi politicamente, perché dobbiamo cambiare il sistema. Non sto parlando di una rivoluzione politica. Sto parlando di ristrutturare l’economia mondiale, e di mettere sotto pressione i nostri leader con il nostro attivismo, con le nostre voci, per mostrar loro non soltanto che essi devono cambiare, ma anche che noi sosteniamo questo di cambiamento. Il mondo deve affrontare un’enorme sfida educativa, per aiutare la gente a capire il perché dei grandi cambiamenti. Il sistema educativo tradizionale non sarà sufficiente allo scopo, perché se
pensiamo di educare una generazione di insegnanti, che insegneranno ad una generazione di studenti, che una generazione dopo diverranno politici, non ci sarà più tempo a disposizione. Bisogna muoversi in fretta, dobbiamo servirci dei mezzi di comunicazione per aumentare il livello di consapevolezza e di comprensione. Ecco perché penso che un filmato come questo sia essenziale per aiutare la comprensione e per alimentare l’azione politica necessaria a sostenere il cambiamento. Voglio aggiungere anche che ognuno di voi, individualmente, deve scegliere un elemento che sente di particolare importanza; può essere la stabilizzazione della popolazione mondiale, oppure la chiusura di una centrale a carbone, o quello che ognuno sente come il più importante. Trovate degli amici con cui condividere la vostra battaglia e cominciate a mobilitarvi. Incontrate i vostri rappresentanti politici. E’ partendo da lì, che si può cominciare a realizzare questi cambiamenti. Il mondo non cambierà se noi non lo costringiamo a cambiare. Noi tutti, molti di noi hanno dei figli. Alcuni di noi hanno dei nipoti, e dobbiamo pensare a loro quando affrontiamo un tale sforzo. Non avremo un’altra occasione. Noi dobbiamo riuscire a cambiare adesso, non è qualcosa che possiamo lasciar fare alla prossima generazione. E’ la nostra generazione che deve farli, per la salvezza delle generazioni future. La sfida per voi è di lasciarvi coinvolgere in questo processo educativo. Di aiutare altre persone a capire perché abbiamo bisogno di fare questi cambiamenti e perché dobbiamo farli velocemente. Passate parola."
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Italiani senza casa Minipost 03.12.2012
"Il recupero coattivo di Equitalia ammonta a circa 9 miliardi di euro nel 2010, a fronte dei 3 miliardi e 800 milioni del 2005, con un rialzo del 130%. In particolare, si segnala un aumento delle procedure di pignoramenti presso terzi arrivati a circa 133 mila. I preavvisi di fermo (su auto e moto) raggiungono ormai quota 1 milione e 600 mila, mentre i fermi veri e propri ammontano a circa 600 mila. Degno di nota è inoltre il dato relativo alle iscrizioni di ipoteca su case, capannoni e terreni (anticamera della vendita all'asta), pari a circa 150.000, mentre i pignoramenti immobiliari azionati da Equitalia ammontano a circa 12.000, contro gli 8.700 del 2007. I più “pressati” da Equitalia sono stati i laziali. Se si rapporta il valore dei ruoli emessi dalla Società di riscossione in ciascuna Regione per il numero dei residenti, nel 2010 ciascun laziale ha “versato”, mediamente, 217,6 euro. Al secondo posto di questa speciale graduatoria troviamo i toscani, con 192,6 euro, mentre in terza posizione si piazzano i lombardi, con 189,7 euro. A livello nazionale, ciascun italiano ha mediamente versato alla Società di riscossione 159,7 euro." Avv. Luigi Piccarozzi
MoVimento 5 Stelle fuori dal Parlamento? Minipost 04.12.2012
E' in atto una corsa contro il tempo dei partiti per eliminare il MoVimento 5 Stelle dalle elezioni politiche 2013. La Commissione Affari Costituzionali lavora per questo senza sosta alla nuova legge elettorale. La prima mossa è l'abolizione del premio di maggioranza per scongiurare anche la più piccola possibilità che il M5S, in caso di vittoria, disponga della maggioranza parlamentare. La seconda è un emendamento di giornata che dovrebbe imporre ai partiti e ai movimenti di dotarsi di un vero e proprio (?) statuto. L'emendamento bipartisan di Enzo Bianco (Pdmenoelle) e Lucio Malan (Pdl) prevede che insieme ai simboli delle forze politiche siano depositate le copie degli statuti. Il M5S ha un "Non Statuto" composto da sette articoli, ma forse per i partiti non sarà sufficiente... Ci vediamo comunque in Parlamento. Sarà un piacere.
Lo squadrone di Bersani Muro del pianto 04.12.2012
Gargamella è felice, è diventato un leader. Uno su mille ce la fa e lui, modestamente, ce l'ha fatta a diventare l'allenatore di una squadra vincente, un team da triplete, uno squadrone che tremare il mondo fa. Tutti i giornali, lo hanno proclamato nuovo Cesare insieme ai pappagalli a comando dei talk show. Bersani si è finalmente lasciato alle spalle anni duri vissuti in panchina dove si è spesso fatto fotografare, e un triste passato in condominio con Berlusconi. Nell'ultimo ventennio infatti Pdl e pdmenoelle si sono dati il cambio, una staffetta perfetta, 10 anni al centrosinistra, 10 anni al centrodestra. Parità sul campo e combine su combine: scudo fiscale, conflitto di interessi, distruzione del tessuto economico, debito pubblico. Ora però, Bersani non ha più bisogno del pdl, può vincere da solo e far fallire definitivamente il Paese con il suo squadrone. Schema aggressivo: 3-4-3. Formazione in campo. Penati in porta, come para lui le accuse di corruzione, concussione e finanziamento illecito neppure il leggendario Yascin. Lusi terzino di fascia destra, instancabile, che distribuisce i contributi pubblici a tutta la squadra nell'ora d'aria. Ottaviano Del Turco stopper d'altri tempi, di quelli che tranciavano le gambe, forte di un'accusa per associazione a delinquere. Crisafulli terzino statico e rinviato in giudizio per concorso in abuso d'ufficio. Con questa difesa ci si può permettere un centrocampo offensivo a rombo con il quartetto formato da La Ganga forgiato da 20 mesi di reclusione, patteggiati, per finanziamento illecito ai partiti, Delbono con il gioco di gambe affinato dal patteggiamento per truffa aggravata e peculato, Tedesco regista di grande esperienza indagato per associazione a delinquere corruzione, concussione, turbativa d'asta e falso e Bassolino "meglio e pelè", sotto processo per truffa aggravata, dal lancio lungo, che smista palloni su palloni in avanti. Il trio d'attacco è da sogno. Zoia Veronesi, quota rosa, segretaria di Bersani e allenatrice in campo, centravanti di sfondamento, indagata per truffa. Nasconde il pallone ai difensori. Alle ali, con libertà di convergere al centro verso l'UDC, Pronzato ex consigliere di Bersani, arrestato per corruzione e Cimitile arrestato per falso. In panchina Renzi come allenatore in seconda, una risorsa per il Paese. In tribuna il patron Rigor Montis, insieme al finanziatore Riva e ai rappresentanti delle agenzie di rating internazionali, ad ammirare la formazione politica che lo confermerà presidente del Consiglio. L'arbitro fischia quando il pdmenolle c'è.
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Il Calendario dei Santi Laici 2013 Muro del pianto 05.12.2012
"Una somma di indizi di sangue, di bombe, di stragi, lunga decenni, fa una prova. La prova che l’Italia è fuori controllo, che l’Italia è una Nazione, ma non uno Stato. I confini nazionali esistono solo sulla carta, in realtà sono permeabili come una spugna. I mandanti diretti, i suggeritori, i corresponsabili dei morti di Ustica, di Piazza Fontana, della stazione di Bologna, vanno cercati anche, o soprattutto, negli interessi di altri Stati. Interessi di frequente evidenti come la luce di una supernova. Le librerie sono piene di testimonianze, di documenti, di analisi ineccepibili che lo confermano. Le stragi e gli omicidi eccellenti del dopoguerra sono i nuovi segreti di Fatima inconfessabili delle Istituzioni. Chi ha ucciso Mattei? Dopo decenni non esiste una risposta ufficiale, nessuna sentenza definitiva. Come non esiste risposta per l’assassinio di decine di politici e magistrati. Siamo un caso unico al mondo. Una cosiddetta democrazia dove i “servizi deviati” dello Stato sono un fatto così scontato da non essere messo in discussione. Altrove l’omicidio di un politico o di cittadini inermi è un omicidio, si indaga, ci sono degli imputati, un processo, delle condanne. In Italia è invece un enigma avvolto in un mistero, parafrasando Churchill, di cui sin dall’inizio si sa che la verità non sarà mai accertata, come è avvenuto per le bombe di piazza della Loggia a Brescia o per l’Italicus. È di moda, oggi, da parte di alcuni politici e di alcune Istituzioni parlare di cessione di parte della nostra sovranità nazionale come se fosse una panacea, una soluzione ai mali dell’Italia, dimenticando che la sovranità l’abbiamo già perduta molti anni fa insieme alla guerra. Quella sovranità che dovremmo recuperare per far luce sulla nostra storia recente e rendere giustizia ai Santi Laici." Beppe Grillo
ILVA in tre mosse Minipost 05.12.2012
Per risolvere la questione dell'ILVA bastano tre mosse: 1 - risanare gli impianti utilizzando il più possibile la manodopera impiegata negli impianti che nella sua totalità sarà comunque stipendiata da Riva 2 - riprendere la produzione di acciaio dopo la bonifica 3 - far sostenere a Riva ogni spesa medica per le persone ammalate e risarcire le famiglie dei morti a causa dell'inquinamento. Nel caso Riva si rifiuti di contribuire gli verranno espropriati i capitali necessari, l'eventuale differenza per coprire i costi sarà sostenuta dallo Stato. L'ILVA sarà quindi messa all'asta e, in mancanza di offerte private accettabili, nazionalizzata.
La legge è uguale per gli altri
Fassino, l'inquisitore di Torino
Informazione 05.12.2012
Minipost 06.12.2012
La magistratura serve a far rispettare le leggi. Nessuno è al di sopra della legge. La legge è uguale per tutti. Ci credete ancora? O vi sentite leggermente presi per i fondelli dopo il decreto legge ad Rivam per riaprire l'ILVA, e quindi far morire i tarantini di tumore, che smentisce una disposizione contraria della Procura? Vi sentite tutelati come cittadini a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che dispone la distruzione dei dialoghi tra l'indagato Mancino per la trattativa Stato-mafia e Napolitano? A cosa serve la magistratura se può essere smentita da un Clini o da un Passera qualunque? La magistratura, per definizione, dovrebbe essere soggetta soltanto alla legge, in caso contrario si supera il confine tra democrazia e dittatura. Se il governo per decreto può annullare una sentenza vuol dire che il confine è stato superato. Se un presidente della Repubblica, che per ruolo dovrebbe essere l'uomo più trasparente del Paese, si rifiuta di rendere pubblici i suoi dialoghi con un indagato (che da lui cercava aiuto) delegittima sé stesso e la carica che ricopre. Passo dopo passo, l'Italia sta diventando un'immensa marmellata, una maionese impazzita dove l'arbitrio è legge e la legge un accessorio. L’Italia è 72esima su 174 nel mondo, insieme a Montenegro e Tunisia, per la corruzione nel settore pubblico e politico. Ha perso tre posti nella strombazzata età dell'oro (bancario), nell'anno di Rigor Montis, nella classifica mondiale di Transparency: "Corruzione, opacità, scarsi livelli di integrità, uniti a deboli sistemi di controllo e valutazione non comportano “solamente” una mancanza di moralità ed eticità nella governance del Paese, ma hanno un impatto negativo devastante sull’economia e la credibilità dell’intero sistema Paese". Questo risultato deriva dalla continua ingerenza della politica nei confronti della magistratura, dei partiti che da vent'anni vogliono migliorare la macchina della giustizia per non farsi giustiziare. Vent'anni di leggi bipartisan per rallentare e impedire il funzionamento dei tribunali. Ora, però, si sono fatti più arditi, hanno capito che si può osare di più. Dal vecchio iter di leggi ammazza sentenze da discutere in Commissione e in Parlamento, si è passati al più immediato e comodo decreto legge e i magistrati sono rimossi o costretti al confino in Guatemala.
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Fassino ha attaccato la consigliera del M5S Chiara Appendino sul piano personale definendola "La Giovanna d'Arco della pubblica moralità" "Nel bilancio del Comune di Torino erano previsti 4,5 milioni di euro in entrata da sponsorizzazioni che non verranno accertati poichè, su decisione autonoma del Sindaco e dell'assessore alla cultura, sono stati dirottati ad un soggetto terzo: fondazione FAM. La prova sono delle lettere firmate da entrambi i soggetti con l'esplicita richiesta agli sponsor di bonificare le cifre direttamente sul conto della FAM. Dopo un primo intervento in aula in cui chiedevamo spiegazioni in merito, non avendo ricevuto risposte soddofacenti, abbiamo presentato un'interpellanza generale che si è discussa nel consiglio di lunedì 3/12/12. Dopo una risposta non soddisfacente dell'assessore e una mia dura contro-risposta, è intervenuto il Sindaco che, invece di dare risposte di merito, ha prima dichiarato "erroneamente" che le risorse non erano previste a bilancio, poi mi ha attaccato sul piano personale ("Giovanna d'Arco della pubblica moralità" ndr). Non me la sono presa ma l'attacco di Fassino dimostra quanto possa dare fastidio un'opposizione che entra nel merito delle questioni. In conclusione, appoggiata dal Consiglio, ho ripreso la parola e ribadito la mia posizione." Chiara Appendino, consigliera M5S Torino
TAV ne' ora ne' mai - Alberto Perino Trasporti/Viabilità 06.12.2012
"In questi giorni tutte le televisioni stanno facendo vedere che alla Maddalena di Chiomonte hanno iniziato il buco, quello che noi definiamo un buco con la mafia intorno, ebbene quel cantiere è assolutamente illegale! È abusivo, viola la legge italiana, ma che è difeso dalla polizia, finanza e Carabinieri! Il progetto definitivo che è stato approvato dal Cipe nel novembre 2010, (questi non sono stati capaci di presentare il progetto esecutivo in due anni,) conteneva 137 prescrizioni obbligatorie, che dovevano essere recepite dal progetto esecutivo, ora siccome non è mai stato presentato quei lavori sono abusivi, sono violazioni in materia edilizia, sono da sequestrare. La magistratura di Torino non dice nulla di queste cose e di queste illegalità, si limita a sequestrare i presidi dei No Tav. Questa è l’Europa, questa è l’opera del governo mondiale delle banche, a cui dobbiamo opporci con tutte le nostre forze." Alberto Perino Intervento di Alberto Perino, Leader dei Notav L'accordo che va contro la Costituzione "Ciao amici del Blog di Beppe Grillo, il 3 di dicembre a Lione i grandi dell’Italia e della Francia,il Presidente della Repubblica Francese, il primo ministro italiano Monti, hanno firmato un accordo di 16 pagine che si è chiuso con una dichiarazione comune. Era il trentesimo vertice franco italiano. Bene, in quelle 16 pagine ci sono tre righe che riguardano la Torino-Lione. Tre righe del nulla in cui dicono testualmente: "la Francia e l’Italia confermano l’interesse strategico del progetto relativo al nuovo collegamento ferroviario tra Torino e Lione." Trattasi di una infrastruttura prioritaria, non soltanto per i Paesi, ma per l’Unione Europea nel suo insieme, Francia e Italia hanno adottato una dichiarazione separata su questo tema, dichiarazione che nessuno ha visto. Nella conferenza stampa di presentazione di questo trentesimo summit italo – francese o franco italiano, i giornalisti hanno chiesto al Presidente Francese:"Quando si riesce a fare partire questi cantieri? Perché poi in fondo è quello che interessa a chi ci mangia sopra" e il Presidente Francese con un sorrisetto ha detto testualmente: "Non sappiamo quando inizieranno i lavori, perché per farli iniziare bisogna che l’Unione Europea si decida a versare il 40% dell’opera e il 50% degli studi" . Peccato che ieri l’Unione Europea abbia risposto a stretto giro di posta al signor Hollande dicendo che di soldi non ce ne sono e che i casi sono due: o gli Stati Membri, quindi noi, mettono degli altri soldi nel fondo infrastrutture o se lo sognano che l’Unione Europea offra il
40% dell’opera e il resto. Altra cosa interessante è che loro raccontano che devono ridurre e spostare le merci dalla gomma al ferro, allora per fare questo devono assolutamente fare il tunnel di base e fare la nuova linea ferroviaria Torino Lione. Bene, sempre dopo quelle tre righe hanno scritto che la Francia e l’Italia ribadiscono quanto sia per entrambe importante migliorare a breve termine la sicurezza nei trafori stradali transfrontalieri. Per contribuire a questo obiettivo i due ministri dei trasporti hanno deciso di separare i flussi di traffico nel traforo stradale del Frejus attraverso cui transitano anche merci pericolose. La galleria di sicurezza di questo traforo in fase di costruzione sarà aperta al traffico in un solo senso, mentre la circolazione del traforo attuale sarà completamente ridotta una sola corsia Questo, tanto per capirci, per disincentivare i viaggi delle merci su gomma aumentiamo le canne al traforo autostradale. Il traforo autostradale del Frejus! E questa è una cosa semplicemente folle! Hanno poi detto, che ci sarà una cosa separata sulla Torino Lione. Bene, vogliono fare approvare dai due Parlamenti del Paese l’accordo del 30 di gennaio di quest'anno, che hanno fatto sulla TorinoLione. Sia ben chiaro che questo accordo non è costituzionale. A una lettura superficiale dell’articolo 10, lettera B, C e D, risulta palese la violazione degli articoli 1, 3, 5, 24 e 25 della Costituzione, nelle parti dove si prevede la cessione della giurisdizione italiana a quella Francese per gli atti compiuti o aventi efficacia in Italia. Un buco con la mafia intorno In particolare l’articolo 10 al punto 1 lettera D prevede che chiunque subisca danni nello svolgimento dell’opera in territorio italiano dovrà rivolgersi alla autorità francese, questo è incostituzionale! Ma l’assurdo è che questo accordo che hanno firmato il 30 di gennaio di questo anno. All’articolo 1, III comma, recita testualmente: "il presente accordo, in particolare, non ha come oggetto di permettere l’avvio dei lavori definitivi della parte comune italo francese,che richiederà la approvazione di un protocollo addizionale separato, tenendo conto in particolare della partecipazione definitiva dell’Unione Europea al progetto." Quindi il signor Virano, che sta dicendo che il nuovo tunnel esplorativo che stanno per iniziare in Francia tra la discenderia di Saint-Martin-la-Porte e la discenderia di La Pratz, in realtà è l’inizio dei lavori, è una balla, e Virano continua a raccontare balle! In questi giorni tutte le televisioni stanno facendo vedere che alla Maddalena di Chiomonte hanno iniziato il buco, quello che noi definiamo un buco con la mafia intorno, ebbene quel cantiere alla Maddalena di Chiomonte, è un cantiere assolutamente illegale! È assolutamente abusivo, è un cantiere che viola la legge italiana e le regole italiane, ma che è difeso dalla polizia, finanza e Carabinieri! Perché non è mai stato presentato il progetto esecutivo, perché il progetto definitivo che è stato approvato dal Cipe nel novembre 2010, (e questi non sono stati capaci di presentare il progetto esecutivo in due anni,) conteneva 137 prescrizioni obbligatorie, che dovevano essere recepite dal progetto esecutivo, ora siccome non è mai stato presentato, quei lavori sono abusivi, sono violazioni
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in materia edilizia, sono da sequestrare, ma la magistratura di Torino si limita a sequestrare i presidi dei No Tav e non sequestra, non dice nulla, di queste cose e di queste illegalità. Prigionieri in Francia Il giorno 3 di dicembre con ben 12 pullman, 650 persone hanno tentato di andare a manifestare pacificamente a Lione. Avevamo chiesto una piazza per poter manifestare il nostro dissenso sulla linea a Alta velocità, ce la hanno concessa, ci hanno concesso una piazza di fronte alla stazione, alla vecchia stazione di Des Broteaux, bene. Hanno fatto di tutto per non farci arrivare! Hanno bloccato i pullman prima, all’uscita del tunnel del Frejus,poi li hanno ribloccati al primo autogrill, poi li hanno bloccati di nuovo alla stazione di pagamento, alla barriera prima di Lione. In sostanza abbiamo impiegato 9 ore per giungere a Lione. Giunti lì ci hanno scortati in un pollaio, in questa piazza che era chiusa da reti metalliche in tutte le strade intorno, non c’era un cesso dove poter andare a fare i propri bisogni, avevano chiuso tutto e pretendevano che anche l’unico bar fosse stato chiuso, bene, ringraziando il cielo quel bar invece è rimasto aperto e il proprietario ha detto: "Fino a che ci sono clienti io continuo a lavorare. " E' una cosa indecente! Hanno fatto di tutto per fare alzare la tensione, i gendarmi francesi sono molto professionalizzati, sono incredibilmente dei Robocop, con delle armature addosso che ricordano le armature medioevali, non sparano i lacrimogeni, sono molto più sofisticati, loro sparano del gas al peperoncino, non manganellano, ti danno degli spintoni, ti allungano un calcetto.Peccato che con quelle cose che hanno questo sia terribile e faccia dei disastri forse peggiori delle manganellate. Voglio fare presente che il summit era finito alle ore 15, e alle 17 questi poliziotti non volevano farci uscire dalla piazza, anzi volevano farci uscire, noi italiani, per poter poi regolare i conti con i francesi che erano ancora lì. Questi francesi erano i ragazzi dell’Zone a Defendre (ZAD), di Notre-Dame-des-landes, che da un mese si oppongono agli espropri brutali per la costruzione di un inutile aeroporto vicine a Nantes, ma il primo ministro del governo Francese è l’ex sindaco di Nantes, e ha fatto la sua campagna elettorale pagata da Vinci, che è il costruttore, quello che ha vinto l’appalto per questo grande aeroporto e quindi nonostante che le popolazioni, gli enti locali, le amministrazioni, si oppongono a questa opera inutile e devastante e imposta. Questo signore ha inviato i Robocop, la polizia, a tirare giù le case, a tirare giù la gente, a distruggere i campi e tutto il resto, ma la gente ha resistito e fino a ora non sono riusciti a conquistare tutti quei terreni. Siccome c’erano dei ragazzi che arrivavano da Notre-Dame-des-landes la polizia evidentemente voleva pareggiare i conti, ma i No Tav della Val di Susa, forti del loro motto, si parte insieme e si torna insieme, hanno detto: "Dalla piazza si esce tutti insieme." È successo il finimondo! Hanno impedito a delle persone di salire sugli autobus, hanno obbligato gente che non c’entrava a salire sull’autobus perché dovevano fare un gruppo, dovevano assolutamente svuotare la piazza come volevano loro. Siccome gli autisti dei pullman non erano abbastanza veloci, dei poliziotti francesi hanno preso la guida dei mezzi con la
forza e li hanno portati fuori dalla piazza, questo io credo che sia un atteggiamento assolutamente indegno e indecente. Abbiamo dovuto interpellare il console di Lione, Madame Botta, che con una sollecitudine davvero esemplare si è recata sulla piazza, ha attivato una unità di crisi alla Farnesina e alla fine si è riusciti a fare uscire tutti tranquillamente dalla piazza, anche i francesi, che peraltro li hanno tutti schedati come gli italiani che erano a piedi, che erano arrivati con i mezzi propri. Noi crediamo che questo sia un attentato ai diritti fondamentali, sanciti dalla Unione Europea, uno dei quali recita espressamente che c’è il diritto alla libera circolazione all’interno dei paesi dell’Unione Europea, e che può essere bloccata soltanto per dei gravi e comprovati motivi, non c’erano questi gravi e comprovati motivi. A meno che ce ne fosse uno fondamentale, che i No Tav sono pericolosi, rappresentino una minaccia per lo stato francese, perché il virus No Tav potrebbe contagiare le altre persone, potrebbe contagiare e ha già contagiato anche i cittadini francesi. Perché infatti sabato scorso 2 dicembre all’interno della Avant Sommet, un controvertice, che era stato fatto dalle associazioni ambientaliste e No Tav, italiane e francesi, a Lione, per dire la nostra, per presentare ai giornali e alla popolazione quali sono le motivazioni della nostra opposizione alla Torino Lione. Hanno sancito in quell’incontro un gemellaggio, diciamo, una unione delle opposizioni al Tav e a quella che loro in Francia chiamano LGV, tra italiani e francesi. in Francia, dove prima tutti dicevano bene di questa linea, ci sono un sacco di amministrazioni locali, di sindaci, che si stanno opponendo ogni giorno di più, si stanno opponendo perché hanno capito che è una presa in giro, che è una grandissima truffa per spremere soltanto dei soldi ai cittadini, rubare i soldi dalle casse dello Stato e darle ai grandi gruppi. Questa è l’Europa dei banchieri, questa è l’Europa dei governi stuoino dei banchieri, questa è l’opera del governo mondiale delle banche, a cui dobbiamo opporci e dobbiamo opporci con tutte le nostre forze. Grazie e un saluto a tutti."
I risultati delle Parlamentarie del M5S MoVimento 06.12.2012
"Oggi si sono concluse le “Parlamentarie”, le votazioni per le liste dei candidati a 5 Stelle per il Parlamento italiano. I voti disponibili erano circa 95.000 per 1.400 candidati presenti in tutte le circoscrizioni elettorali incluse quelle estere. Dai primi dati si vede una netta affermazione delle donne, infatti su 31 capilista 17 sono donne, il 55%. Le votazioni si sono svolte solo on line e il M5S è il primo movimento o partito politico nel mondo a eleggere i suoi rappresentanti in Parlamento attraverso Internet, questo mentre in Italia non esiste neppure il voto di preferenza. Un grazie allo staff per l’organizzazione e per tutti gli attacchi che ha dovuto subire (informatici e mediatici). I candidati dovevano disporre dei seguenti requisiti: nessuna condanna penale, non aver fatto due mandati elettivi, non essere iscritti a un altro partito, risiedere nella circoscrizione elettorale dove è stato votato. Ogni candidato ha avuto a disposizione uno spazio sul portale del M5S per il suo curriculum, una dichiarazione di intenti, video, collegamenti ai Social Media dove è presente. Le votazioni sono state gratuite, così come lo è l’iscrizione al M5S. I votanti dovevano essere iscritti al M5S al 30/09/2012 con documenti digitalizzati attestanti la loro identità. La procedura di voto era molto semplice, ogni votante poteva votare in tre minuti, dopo aver valutato i candidati della sua circoscrizione a cui accedeva automaticamente. Dopo la valutazione poteva esprimere tre preferenze. I votanti riceveranno conferma delle preferenze accordate alla compilazione finale delle liste per Camera e Senato per verificare la correttezza del loro voto. Da oggi gli elettori italiani potranno quindi conoscere i nomi dei candidati delle loro circoscrizioni e valutarne le capacità e l’onestà, questo alcuni mesi prima delle elezioni politiche al contrario di ogni partito politico. Inoltre, nel 2013, prima delle elezioni, tutti gli iscritti con documenti certificati (iscrivetevi al M5S!) potranno partecipare alla stesura on line del programma elettorale del M5S. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere." Beppe Grillo
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L'indecenza delle banche Economia 07.12.2012
"Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c'è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile. Si veda Giovanni Sabatini, direttore dell'associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che "la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà". Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse. Le banche italiane si sono addirittura inventate la campagna della guerra al contante. Hanno costruito e finanziato "War on cash" che diffonde falsità del tipo: "Il cash è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo". Uno dei leitmotiv delle banche, ripetuto pappagallescamente dai giornalisti economici italiani, è poi che a tale riguardo l'Italia sarebbe in forte ritardo rispetto all'Europa. Ebbene, anche questa è una frottola, smentita dalla banca centrale tedesca: in Germania l'80% degli acquisti avviene in contanti. Anzi, la Deutsche Bundesbank ha addirittura organizzato un convegno a difesa del contante (Bargeldsymposium, Francoforte 10-10-2012, ovviamente ignorato dalla stampa italiana. Vantaggi del contante. Studiosi e dirigenti della banca centrale tedesca dimostrano in modo inconfutabile che, rispetto ai pagamenti elettronici, il contante è: più comodo, più veloce, più accettato, più rispettoso della privacy, più economico, più trasparente. Importantissimo l'ultimo punto: solo prelevando contanti e pagando con essi si ha un immediato controllo sulle proprie spese. Peccato che alle banche invece faccia gioco che uno vada in rosso sul conto corrente, per applicargli interessi anche del 20,4% (vedi Banca Intesa-Sanpaolo), senza che ufficialmente sia usura. Questo e altri vantaggi del contante solo comunque citati anche da Carlo Pisanti, direttore centrale della Banca d'Italia. L'evasione fiscale. Si può convenire sull'opportunità di vietare l'uso delle banconote per grossi importi, come nell'acquisto di un appartamento o anche di una macchina. Ma qui il discorso è un altro. La "lotta al contante" prende di mira chi paga in contanti un paio di scarpe o il conto di un ristorante. Geronimo Emili di "War onCash" vuole tutti i micro-pagamenti, cioè di 5 euro o
meno, senza contanti con la vaga promessa che "si abbasseranno i costi delle commissioni bancarie", rifiutando peraltro ogni regolamentazione. In realtà non è neppure vero che proibendo del tutto l'uso dei contanti si potrebbe contrastare l'evasione fiscale, perché non si vede come il fisco avrebbe abbastanza personale per spulciare i 40 milioni di conti correnti degli italiani. Forti critiche alla pretesa utilità anti-evasiva della lotta al contante arrivano da Alessandro Penati, dell'Università Cattolica di Milano: "Come se per eliminare l'evasione bastasse eliminare la banconote. Un'assurdità". Ma anche da Ranieri Razzante, esperto e docente di antiriciclaggio. In realtà la grossa evasione e la massiccia esportazione di capitali non usano il contante, ma sovrae sotto-fatturazioni e altri trucchi contabili. I costi del contante. Sulla stampa italiana leggiamo bizzarrie come quella di Enrico Romagna-Manoja, direttore del Mondo, che scrive che "il costo in Europa per la gestione delle banconote supera i 300 miliardi di euro" (il Mondo, 26-10-2012, pag. 7). A ciò corrisponderebbe per l'Italia un costo nell'ordine dei 100 miliardi di euro l'anno: una sparata senza fondamento (e senza nessuna fonte). Mette le cose a posto Helmut Rittgen, responsabile per il contante della Bundesbank che scrive a pag. 9 del suo intervento: "Gli argomenti, secondo cui il contante sarebbe il mezzo di pagamento più caro, sono semplicemente falsi". Nel complesso il contante risulta anzi quello meno costoso. Potremmo continuare a lungo. Nel 2009, quando in Italia le banche erano partite con la guerra al contante, Giampaolo Fabris scriveva che "il contante tendenzialmente è destinato a scomparire" (il Sole 24 Ore, 21-12-2009, pag. 21). Di nuovo ristabilisce la verità la Bundesbank proclamando al contrario che "il contante è un mezzo di pagamento di ieri, di oggi… e di domani". Con buona pace dei banchieri italiani." Beppe Scienza
Tasse di Natale
Lo spread non si mangia
Minipost 07.12.2012
Politica 08.12.2012
Foto tratta da un'illustrazione di Francesco Poroli "In Grecia tagliano le tredicesime. Da noi fanno allo stesso modo raddoppiando le tasse attraverso l'IMU. Però, qui da noi, lo fanno come fanno i banditi con la maschera: si nascondono quando ti depredano. Con la maschera costituita da tasse occulte, dai minori servizi e dall'IMU che in alcuni casi è addirittura raddoppiata. Alla fine ti prendono anche di più! Spero di riuscire a pagare tutto, ma mi accorgo che non ha senso lavorare tanto, come faccio io, ed essere sempre più povero, anno dopo anno!" Roberto B.
P.S. Sono in corso alcuni tentativi di acquisire i dati degli iscritti al MoVimento 5 Stelle tramite sedicenti sondaggi o censimenti sulle Parlamentarie pubblicati su Facebook da parte di terzi facendo intendere di essere legati al MoVimento 5 Stelle. Sono ovviamente degli illeciti e saranno denunciati alle autorità.
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Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più? La riesumazione di Berlusconi e le elezioni anticipate sono alle porte. Non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di "arridatece il puzzone" vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato. L'agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E' un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale. Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire. Con il trio Monti, Passera, Fornero è scoppiata la disoccupazione, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, la piccola distribuzione è alla canna del gas, il debito pubblico è aumentato come ai tempi di Tremorti, circa 100 miliardi all'anno. Macelleria sociale nella sanità e nella scuola, diminuzione dei diritti dei lavoratori, milioni di nuovi poveri e nessun taglio alle decine di miliardi di costi inutili, dai cacciabombardieri, alla Tav, alle pensioni d'oro. Nessun recupero della Grande Evasione, come per i 98 miliardi del gioco d'azzardo o il recupero almeno parziale sui 100 miliardi dello Scudo Fiscale tassati al 5%. Nessun esempio dall'alto mentre si colpevolizzavano gli agriturismi e i tassisti. L'unico successo del Governo è aver ricomprato i nostri marci titoli di Stato dalle banche tedesche e francesi e aver finanziato banche sull'orlo del fallimento come MPS. L'italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L'Italia è una pentola a pressione sul punto di esplodere. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
Risultati del sondaggio sull'abolizione del contante Minipost 08.12.2012
Circa 24.000 persone hanno risposto al sondaggio sull'abolizione del contante. In quasi 19.000 hanno propeso per il no con una percentuale del 78,98%. Hanno invece votato si poco pi첫 di 5.000 persone: il 21,02%. Una maggioranza schiacciante vuole quindi il mantenimento di questa forma di pagamento. In pi첫 di 13.000 hanno motivato la loro scelta. In generale le persone che hanno votato per l'abolizione del contante mettono in risalto il fatto che in questo modo si potrebbe contrastare meglio l'evasione fiscale. Chi ha votato per la non abolizione ha segnalato come motivazione soprattutto la scarsa fiducia verso gli istituti bancari. Leggete le risposte. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!
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