Moliterno

Page 1

Co

e di Molit

e

o rn

m

un


i---

@'te] q

HOTElURIE

Hotelleria


Saluti del Sindaco Co

e di Molit

e

o rn

m

un

Dall’alto della sua posizione strategica, Moliterno offre alla vista di chi arriva dai dintorni un panorama mozzafiato, stagliandosi sulla linea dell’orizzonte come un pittoresco presepe di luci e forme immerso nel verde dell’Appennino Lucano. E se poi dal centro abitato si volge lo sguardo verso il basso, altrettanto estasiante è lo spettacolo della Val d’Agri e dei suoi paesi che, al fare della notte, si propongono ai sensi nel loro magico silenzio. Culla di tradizione e di cultura, il nostro paese nasconde pezzi di storia in ogni suo angolo, dal castello medioevale, che porta le tracce delle molteplici dominazioni subite, al centro storico, fin giù, alla villa comunale e alle strade costeggiate da palazzi antichi, sedi passate di scorci di vita comune, che attualmente l’amministrazione, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, si impegna a rievocare attraverso l’organizzazione di manifestazioni storico-culturali. Alla bellezza architettonica e artistica di monumenti storici e chiese, si unisce il gusto del canestrato IGP, di cui Moliterno vanta la stagionatura nei suoi caratteristici fondaci: un prodotto che fa rivivere la tradizione, con il suo sapore unico e inconfondibile, e che rappresenta un’importante risorsa economica, aprendo le porte ad un commercio in via di sviluppo e ad un turismo che la Sagra del Canestrato contribuisce ad intensificare. Ma la nostra “moles aeterna” si colora anche di “Verde”: per gli appassionati della natura, poco distante dal centro abitato si estende l’oasi naturale del faggeto, in cui è possibile ammirare esemplari protetti di flora e di fauna, le innumerevoli specie di orchidee selvatiche che nel bosco trovano il loro habitat naturale e che attirano studiosi da tutto il mondo, oltre che trascorrere piacevoli giornate in famiglia o con gli amici nell’area appositamente attrezzata per il ristoro. Moliterno, patria di personaggi illustri che hanno fatto la storia del nostro paese e dell’Italia, non rivive nel solo passato ma cerca di mantenere il passo con i tempi, dotandosi di strutture volte a soddisfare anche le esigenze dei più giovani e di organizzazioni che mirano al coinvolgimento della popolazione tutta. L’intento di questa guida è, quindi, quello di tracciare i caratteri distintivi di un paese che vuole farsi conoscere e che vuole essere valorizzato anche nel presente, così come lo è stato nel passato.

Il Sindaco Giuseppe Tancredi 3




6


Moliterno

Indice 3 Saluti del Sindaco

33 L’Abitazione Moliternese del Passato

11 Cenni Storici

35 L’UNITRE di Moliterno Gastronomia

12 Lo Stemma - Itinerario Artistico Religioso 21 Territorio

37 Il Pecorino Canestrato di Moliterno IGP 38 Manifestazioni

22 CEA di Moliterno

39 Il Gruppo Folk - I Costumi Tradizionali

23 Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri - Lagonegrese C.T.A.

41 Numeri Utili

25 La Biblioteca Comunale Giacomo Racioppi

45 Come Raggiungerci

26 Uomini Illustri - Palazzi Antichi

47 Informazioni Moliterno

30 Museo Civico d’Arte Sacra

65 Pro-loco

31 Casa Museo Domenico Aiello

52 Translation 7


8


9


Azienda Agricola CASA FORTIFICATA C.da Tempa Falcone - 85047 MOLITERNO (PZ) T el. 097 5 l 64381 - Celi. 334l 3903444 casa.fortificata@gmail.com

IMPRESA EDILE- RESTAURI Via V. Valinoti Latorraca, 6 MOLITERNO (PZ) - Tei./Fax 0975/64374 e-mail: impresa.calabria@gmail.com


Cenni Storici Varie sono le etimologie

del nome Moliterno ma la più accreditata è quella dello storico Giacomo Racioppi che lo fa risalire al termine latino “mulctrum“ (ossia mungere) a cui aggiunge il suffisso “ernum” (luogo) quindi luogo dove si munge l’armento e si coagula il latte. Altri studi fanno derivare il toponimo da “mola” (macina) cui si aggiunge il monema “ernum” (luogo) quindi luogo dei mulini. Un’altra ipotesi fa riferimento ai tre picchi sui quali sorge il paese, che sono raffigurati anche nello stemma quindi Moles –terna , Mole-terno, Moliterno. Una facile etimologia farebbe derivare il nome di Moliterno dal suo castello e propriamente dalla sua torre merlata, che si suppone fosse detta “ Moles aeterna”. Le origini di Moliterno sono abbastanza antiche. Reperti fossili rinvenuti nella grotta di Sant’Angelo attestano, infatti, che il suo territorio era già abitato nell’età del bronzo. Il primo popolo straniero che ha lasciato traccia di sé nell’attuale centro abitato fu il popolo longobardo, che vi eresse una torre di avvistamento, la torre longobarda. Secondo fonti attendibili l’accrescimento del “pagus” di Moliterno è da far risalire al periodo compreso tra l’872 ed il 975, periodo in cui, in seguito alla distruzione della città romana di Grumentum per mano dei Saraceni, numerosi grumentini affluirono a Moliterno. Nella seconda metà dell’XI secolo Moliterno passò sotto la dominazione dei Normanni che edificarono il castello e regnarono fino al 1186. Ad essi subentrarono gli Svevi, infatti durante il regno di Federico II tra i primi feudatari viene menzionato un certo Nicolau de Moliterno al quale il sovrano assegnò in custodia il barone Nicolaum de Cusano (Regesto del 1239). Agli Svevi subentrarono gli Angioini e Carlo I d’Angiò, con un diploma del 1269, concesse il feudo di Moliterno ed il castello ad Oddone di Brajda, generale della sua cavalleria. I Brajda lo detennero dal 1268

al 1477. In seguito alla guerra tra Angioni ed Aragonesi, nel 1442 Ferdinando d’Aragona si impadronì del Regno di Napoli per cui anche Moliterno fu sottoposto a questo dominio che ebbe termine nel 1502. Fu in questo tempo che Ugone di Brajda cedette nel 1477 il feudo di Moliterno ad Antonio Sanseverino principe di Salerno che a sua volta lo cedette al principe di Stigliano don Antonio Carafa della Morra, i cui discendenti lo mantennero fino al 1682. A questi subentrarono gli Spinelli, i Caracciolo ed i Pignatelli. Durante questo periodo una comunità di Padri domenicani, che si erano insediati nel convento di San Nicola in Pantanellis, nel 1510 si trasferì nella Grancia della Serra di Moliterno. Essi sotto i Carafa crebbero talmente in prestigio da ottenere la sostituzione dell’Assunta, antica patrona di Moliterno, con san Domenico di Guzman. Una più definita configurazione di Moliterno come ente comunale si ebbe sotto i Pignatelli, in questo periodo infatti si diede

11


notevole impulso alle arti e alle scienze, nacque un’Accademia di studi, una Scuola di medicina e fiorì il teatro, fu appunto in questo tempo che Moliterno divenne una vera fucina di intellettuali. A partire dal XIX secolo si assistette ad un nuovo corso dell’economia locale e Moliterno fu interessata da un diverso tipo di sviluppo urbanistico. I confini abitativi si allargarono e l’antico percorso , che uscendo dal borgo arriva fino a valle, divenne un vero e proprio asse urbano che diede un nuovo ordine ed impulso alla crescita edilizia.

Lo Stemma Lo stemma di Moliterno è costituito da tre

picchi sui quali si poggia una torre merlata sulla quale si ergono tre torri più piccole con un leone rampante posizionato su quella centrale e sormontato da una corona, simbolo del potere imperiale. Esso è stato rinvenuto in una raffigurazione impressa in fondo ad una pagina di scrittura del 1567 ed è simile ad altri cinque ritrovati: quello inciso a rilievo sul fonte battesimale della Chiesa Madre, che porta la data del 1617, quello riportato sulla porta del teatro diruto; quello apposto sulla facciata della cappella di San Rocco, che probabilmente nel passato sormontava una porta d’ingresso del paese “la Porta Lombarda” che era proprio nei pressi di questa cappella, quello collocato

12

sulla fontana d’Arsieni e quello inciso sulla nicchia della statua di San Domenico che si trova nella Chiesa del Rosario.

Itinerario Religioso

Artistico

Il Castello. E’ situato sulla collina omonima ad 880 m. s.l.m. Lo studioso Giacomo Racioppi ne fa risalire la costruzione al XII secolo a differenza di altri che lo retrodatano all’VII- IX secolo in epoca longobarda, facendo riferimento alla torre merlata, unica testimonianza del nucleo originario. Il suo completamento si deve ai Normanni che eressero la torre quadrata, sebbene nelle diverse epoche la struttura ha subito varie modifiche e rifacimenti. La torre longobarda, alta 25 m, è sormontata da merli guelfi, essa si articola su tre piani, ognuno costituito da un unico ambiente con finestra, il pianterreno era adibito a carcere. Da essa si accede in un secondo cortile e nelle stalle nelle quali sono ancora visibili le mangiatoie. Attualmente il castello è abbastanza diruto ma in passato vi dovevano essere degli ambienti riservati ai vari signori ed ad i suoi ospiti, i locali di servizio, una cappella ed una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana ancora esistente. L’ultimo proprietario fu Domenico Cassini che lo acquistò nel 1827 e lo rimise in buone condizioni, creando all’interno un collegio nel 1892. Le lotte interne non permisero


a questa istituzione di potersi affermare a lungo per cui andò in abbandono. In seguito fu venduto alla famiglia Padula che lo cedette al Comune di Moliterno. Dichiarato “Monumento di interesse nazionale” è attualmente in fase di restauro. La Chiesa Madre. Edificata tra il XII ed il XIII secolo e dedicata all’Assunta, essa è stata oggetto, nel corso dei secoli, di vari lavori di ampliamento e rifacimento. Nel 1753 iniziarono i lavori dell’attuale edificio che furono affidati all’architetto napoletano Gaetano Azzolini. A lui subentrarono successivamente i fratelli Lanzetta e l’architetto Ignazio De Julius, discepolo del Vanvitelli. Testimonianze delle epoche precedenti sono il Battistero del 1617, una tela dell’ultima cena del 1614 ed una pala raffigurante San Pietro attribuita a Simone da Firenze del 1500.

La Chiesa del Rosario. Di notevole interesse è la Chiesa Domenicana del Rosario la cui struttura originaria risale al 1510. Ingrandita nel 1616, la chiesa è a tre navate con le volte affrescate. In essa sono conservate tele e dipinti di notevole valore, altari in legno scolpiti con dorature in oro zecchino, un pregevole coro ligneo che risale al 1543 ed un organo a canne della rinomata ditta Carelli ristrutturato nel 1992. Il palazzo adiacente era sede del seminario per i novizi ma, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi, è divenuto proprietà di privati. Ancora oggi si può ammirare il chiostro con l’antico pozzo ed un lavatoio in pietra La Chiesa di Santa Croce. Di notevole bellezza è la Chiesa Francescana di Santa Croce che risale al 1613. In essa si trovano altari lignei di età barocca, una famosa deposizione dalla croce raffigurata su tela del pittore di Satriano di Lucania Giovanni di Gregorio detto il

13



Vendita- Assistenza- Riparazioni Televisori- Elettrodomestici

Via Roma, 101 - 85047 MOLITERNO (PZ) Tei./Fax 0975/64396- Celi. 333 2375054- varlesnc@alice.it


opera di un frescante locale e lasciano trasparire tratti stilistici bizantini e influenze di area campana. Chiesa della Madonna di Arsieni. Nella vicina valle di Arsieni si può ammirare la stupenda cappella, piccola gemma dell’arte locale dedicata alla presentazione di Gesù al Tempio. Nel sito dove essa è stata eretta originariamente esisteva un tempio pagano, le cui uniche testimonianze sono il capitello corinzio che, capovolto, oggi funge da acquasantiera ed una colonnina con capitello dorico. L’immagine della Madonna sormonta l’altare in pietra, rifatto nel 1709. Di notevole bellezza il soffitto in legno e le pareti affrescate intorno all’altare. Nei pressi della cappella si può ammirare un antico lavatoio pubblico che risale al 1619 dove è posto uno dei rari stemmi in pietra del paese.

Pietrafesa del 1631 ed un crocifisso ligneo di pregevole fattura, probabilmente risalente ad epoca precedente al barocco. L’adiacente convento vantava una farmacia, ventiquattro celle utilizzate dai frati ed una biblioteca. Con la soppressione degli ordini religiosi, passò nelle mani di privati fino a divenire l’attuale Palazzo Comunale. Vi si possono ammirare tuttora affreschi raffiguranti scene della vita di San Francesco e di Santa Chiara. Cappella della Madonna del Vetere. Su un monte sito a tre chilometri dal paese in un luogo dove era sorto un tempio dedicato a Diana cacciatrice, sorge il Santuario della Madonna del Monte Vetere la cui cappella risalente al XIII secolo è dedicata alla natività di Maria Vergine. Dietro l’attuale altare nella vecchia abside della chiesa medievale si conservano i resti di un affresco di una frammentaria Ascensione di Cristo. Gli affreschi databili tra il XIII e il XIV sec. sono 16





Trattamenti Viso e Corpo -Pedicure -Ricostruzione Unghie- Solarium - Trucco Smalto Semi Permanente- Luce Pulsata - Nail Art- Trattamenti Snellenti

Via Martin Luther King, snc 85047 MOLITERNO (PZ) Te/. 0975 64851 - Celi. 338 2010833 m.latorraca@tiscali. it

.._..z...u...• ---

vodafone

-...;._./

Wl ND

'Via g. AmendOfa, 3'!9 !M.OrJfl!Efl$10 (~Z)

L)I P(](O:N'I'IP/Rjl 2 S.a.s.

'I'efefonia :Fissa e :Mo6ife - ~fettronica - 1lar - Punto Sisaf 1Jistri6utore I'P - 'Ventita e assistenza Pneumatici - :Autofficina TéC 0975-67496

:Fa:>e.

0975-668~~4

P.I.: o~oogsoo768

Cafronttera@tf.scaCi.it


Territorio M

oliterno, paese in provincia di Potenza, da cui dista 80 chilometri, è una località a 850 metri s. l. m. inserita nel Parco della Val D’Agri e del Lagonegrese. Il territorio circostante presenta una notevole varietà di flora e di fauna. Alle altitudini maggiori ci sono boschi di conifere, nella restante parte del territorio predominano le latifoglie. A 5 Km dall’abitato troviamo l’oasi naturale del faggeto, riconosciuta Sito di Interesse Comunitario (SIC), 350 ettari di bosco che, in ogni stagione dell’anno, attrae ed incanta i visitatori. D’estate la faggeta è un luogo molto fresco, caratterizzato da un folto sottobosco di agrifoglio, edere e pungitopo e seduce per la bellezza e il rigoglio della vegetazione, in autunno incanta per la varietà di colori che assume il fogliame che va dal giallo al rosso porpora. E’ famoso inoltre per una notevole varietà di orchidee spontanee. Da Moliterno si può ammirare il monte Sirino (m. 2005) dalla cui vetta si gode uno splendido panorama; ricordiamo che il Sirino è attrezzato per gli sport invernali e offre piste di diverse difficoltà.

21


CEA di Moliterno I

l Centro di Educazione Ambientale “Oasi Bosco Faggeto” è stato istituito con delibera della Giunta Regionale della Regione Basilicata n°850, del 01 aprile 2005, su richiesta del Comune di Moliterno che accoglie una istanza del Gruppo Naturalistico Moliternese. Quale sede del CEAS è stata destinata l’ex casa cantoniera ubicata nell’area SIC, nei pressi del Bosco Faggeto, sulla S.P. 103. Nel 2006 abbiamo ottenuto l’accreditamento come L.E.S. (Laboratorio di Esperienza alla Sostenibilità) presso la Regione Basilicata. La sede si trova nell’ex Casa Cantoniera presso l’Oasi bosco Faggeto. L’opera di ristrutturazione si è basata su criteri ecologici che hanno portato ad applicazioni innovative attraverso sistemi di: recupero delle acque piovane, pannelli solari, biocombustibili per il riscaldamento attraverso un impianto ad alta efficienza ecc. La sede dunque diventa un vero laboratorio dove sperimentare tutte quelle attività compatibili con l’ambiente, tese dimostrare come sia possibile coniugare la conservazione della natura e della biodiversità con lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità locale. Gli spazi e il materiale presenti nella sede permettono di realizzare iniziative culturali e/o formative anche non necessariamente legate alle attività scolastiche. La presenza di diversi laboratori interni ed esterni alla struttura permette la presenza di gruppi di ogni genere e target quali ad esempio: Enti locali pubblici o privati, amministrazioni, associazioni no – profit che vogliano sfruttare, anche per più giorni, l’area naturale per ricerche o attività ambientali sempre eseguite dagli operatori del CEAS. L’area in cui è ubicata la struttura è adatta ad attività di CEAS in quanto è collocata in prossimità di un’area SIC. Il CEAS di Moliterno, sezione Lucana del GIROS, da anni svolge attività di ricerca e divulgazione (in collaborazione con l’ 22

Università di Basilicata- Potenza e Napoli e con molti studiosi italiani ed europei), sulle orchidee spontanee del territorio Lucano, in maniera particolare sulle orchidee presenti nel territorio del Parco Nazionale dell’ Appennino Lucano Val d’ Agri Lagonegrese, e con una attenzione particolare a quelle della zona di Moliterno ed alta Val D’Agri. La struttura quindi permette di ospitare studenti universitari italiani e stranieri che si occupano della ricerca di particolari emergenze floristiche. In conclusione il CEAS offre: • attività laboratoriali adeguate a scuole di ogni genere e grado; • servizio di guide qualificate all’interno dell’area SIC “Oasi Bosco Faggeto” ; • residenzialità presso il Centro di educazione ambientale; Come arrivare: In auto: Autostrada Salerno-Reggio Calabria; dall’uscita Padula-Buonabitacolo a Km 30 proseguendo lungo la S.P. 103 per Moliterno; Dalla S.S 106 Jonica; Uscita Scanzano Jonico Sud direzione Val d’Agri proseguendo per circa 85 Km uscita Moliterno; Contatti: CEA Oasi Bosco Faggeto Moliterno sp 103 ex casa cantoniera ceamoliterno@libero.it www.ceamoliterno.com


Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese M

oliterno fa parte del Parco istituito con DPR 8 dicembre 2007 che si estende lungo tutta la parte settentrionale della catena appenninica lucana. Esso ha una superficie di 68.997 ettari con una popolazione complessiva residente di 90.00 abitanti, distribuita in ben 29 Comuni. E’ l’ultimo Parco Nazionale istituito in ordine di tempo con l’intento di dare un’occasione di sviluppo sostenibile e duraturo nei riguardi delle popolazioni locali. L’ubicazione della sede dell’Ente Parco è in via Manzoni nel Comune di Marsico Nuovo ed esso è costituito da tre Riserve Naturali Regionali, dodici Siti di Interesse Comunitario, due zone a protezione speciale ed un Important Bird Area.

Stazione Parco distribuiti a seconda della geomorfologia del territorio. Oltre alle funzioni proprie del Corpo, il CTA provvede allo svolgimento dei compiti di sorveglianza e custodia del patrimonio naturale protetto, assicurando il rispetto del regolamento e del piano del parco e svolgendo tutti quegli adempimenti connessi all’inosservanza delle misure di salvaguardia; deve inoltre assistere l’Ente Parco nell’espletamento di compiti tecnici, di consulenza, di studio e di ricerca e di tutte quelle attività necessarie alla conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale. Frequente è la richiesta di partecipazione all’attività didatticoeducativa nei confronti dei visitatori delle aree protette, mediante l’organizzazione di incontri ed escursioni naturalistiche con turisti o con scolaresche. Il personale del CTA è impegnato in attività di antibracconaggio, antincendio boschivo, applicazione delle Direttive Comunitarie e delle Convenzione Internazionali, monitoraggio e censimenti faunistici di animali protetti, prevenzione e repressione dei reati ambientali, in particolare nel settore dell’abusivismo edilizio, delle cave e delle discariche abusive.

C.T.A. Il Coordinamento

Territoriale per l’Ambiente (CTA) di Moliterno, istituito il 01 ottobre 2010 ed inaugurato ufficialmente l’11 maggio 2012, opera esclusivamente nei territori protetti del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’AgriLagonegrese, avvalendosi di otto Comandi 23



La Biblioteca Comunale Giacomo Racioppi N

asce come biblioteca con Delibera Consiliare dell’ottobre 1885 nel palazzo Comunale, in seguito alla donazione della biblioteca privata dello storiografo Giacomo Racioppi. La collezione originaria si è successivamente arricchita con altri testi acquistati dalla famiglia Lovito negli anni sessanta. Nell’aprile 2004 è stata trasferita nell’antico Palazzo Valinoti, recentemente restaurato, con spazi consoni alle varie attività. Conta un fondo vivo di circa 18.000 volumi e di una buona dotazione di testi antichi. Essa è dotata di una sala con apparecchiature per videoconferenze, di una fornita emeroteca, di una sala ragazzi, di una sala prescolare che, oltre ad essere corredata da testi cartonati e da materiale ludico, consente l’utilizzo di audiovisivi, di una sala video e di una sala computer. La Bibiomediateca è il centro delle attività culturali del paese: ospita gruppi di lettura ascolto, convegni, manifestazioni artistiche ed è sede dell’Università delle Tre Età

(UNITRE). Nel settembre 2004 ha vinto il premio “Una finestra sul mondo” istituito dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani come migliore biblioteca dei Comuni inferiori ai 15.000 abitanti .

25


Uomini Illustri N

el passato Moliterno ha dato i natali ad importanti pittori, letterati, uomini politici, generali ed alti prelati e vanta tra i suoi illustri concittadini Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815 - 1890) medico, storico, letterato, precursore del giornalismo moderno; Giacomo Racioppi (1827 1908) storiografo di fama internazionale; il Generale Giuseppe Parisi (1757 - 1829) fondatore dell’Accademia Militare della Nunziatella di Napoli; Francesco Lovito (1830 - 1906) più volte deputato del Parlamento italiano; Michele Tedesco (1834 – 1915) famoso pittore che fece parte ed insegnò nella Scuola fiorentina; Domenico Cassini (1777 – 1831) valente avvocato definito “l’aquila del Foro di Napoli”; Achille Mazzitelli (1845 - 1915) generale di corpo di armata; Monsignor Pietro Di Maria che fu vescovo di Catanzaro, arcivescovo di Iconio, delegato apostolico nel Canada e Nunzio Apostolico a Berna.

26

Palazzi Antichi M

oliterno vanta la presenza di diversi palazzi antichi, alcuni dei quali attualmente disabitati. PALAZZO TIBERIO PETRUCCELLI, sito in via Carmine attualmente appartiene alla famiglia Latorraca. PALAZZO PARISI, sito in via San Pietro. Costruito nel 1600 per ordine del barone Alessandro Parisi, ha dato i natali anche al generale Giuseppe Parisi, fondatore della “Nunziatella” di Napoli. Attualmente appartiene a più famiglie. PALAZZO DE CARO, già Parisi, sito nel rione San Pietro, venduto a diversi proprietari. PALAZZO TORTORELLI, sito in via San Pietro, attualmente appartiene a diversi proprietari. PALAZZO LOVITO, sito nella via omonima, ospitò nel 1902 il Presidente del Consiglio dei


C.D.R.A. s.r.l. Centro Distribuzione Ricambi Auto

BOSCH

aleo PETRONA$151 "" FIAMM <tt> +

-

C.da Pantanelle - MOLITERNO (PZ) Te l. 0975 668086 - Fax 0975 668109 - Celi. 339 7650955 cdra@tiscali.it Hotel - Ristorante - Sala Ricevimenti

C.da Piano di Maglie, l - 85047 MOLITERNO (PZ) Tel. 0975 64941 -Fax 0975 64969- www.albergovecchioponte.it


Ministri Giuseppe Zanardelli, attualmente appartiene alla famiglia Fruguglietti. PALAZZO CHIDIDIMO, sito in via Lovito ed attiguo al palazzo Lovito, attualmente appartiene alla famiglia Calabria. PALAZZO TEDESCO, sito in via Lovito, ha dato i natali al famoso pittore della Scuola Fiorentina Michele Tedesco, attualmente appartiene alla famiglia Pugliese. PALAZZO VALINOTI, sito in piazza Vittorio Veneto, di proprietà comunale, attualmente sede della Bibliomediateca “Giacomo Racioppi” PALAZZO MOBILIO GIAMPIETRO, sito in via Rosario di proprietà degli eredi, in passato convento dei Padri Domenicani del quale si può ammirare ancora oggi il chiostro con al centro un pozzo sul quale è incisa la data 1614 con un lavatoio in pietra ed una loggetta a tre archi. PALAZZO PARISI, sito in via Roma fu fatto costruire da Vincenzo Parisi, nel 1947 divenne sede della Scuola Media, attualmente è sede del C.T.A. PALAZZO GALANTE, sito in via Racioppi, attualmente appartiene a diversi proprietari PALAZZO ROSELLI, sito in via Racioppi, attualmente appartiene a diversi proprietari e conserva ancora un’arcata che risale al

1500. PALAZZO GALANTE, sito in via Racioppi, attualmente appartiene a diversi proprietari. PALAZZO GILIBERTI, sito in piazza Vittorio Veneto, attualmente sede del Comune, nel 1600 era un Convento francescano, successivamente nel 1806, con la soppressione degli ordini religiosi, fu venduto a Giuseppe Parisi e per eredità passò ai fratelli Andrea e Vincenzo Giliberti che trasformarono parte della proprietà in abitazione. PALAZZO METELLI, sito in via Roma attualmente appartiene a più famiglie. PALAZZO DI MARIA, sito in via Santa Croce, di proprietà comunale, attualmente disabitato. PALAZZO DOTI, sito in via Nazionale, appartiene ancora in parte alla famiglia Doti. PALAZZO BISIGNANO, sito in via San Rocco, venduto alla famiglia De Gerardis e successivamente a diversi privati. PALAZZO RACIOPPI, già Parisi, sito in corso Umberto I, successivamente è appartenuto alla famiglia Mastrangelo, attualmente appartiene alla famiglia Albano. PALAZZO DE BONIS, sito in Corso Umberto I appartiene a diversi proprietari. PALAZZO DOTI ora PALAZZO ROSA ORLANDO DE NITO, sito in via Sant’Antonio fu in origine sede dell’Eremo dei Lazzaristi, poi fu occupato dall’Ordine dei Frati Minori di Sant’Antonio di Vienna. Quando l’ordine religioso fu soppresso il palazzo fu abitato dalla famiglia Doti che lo ingrandì. Solo nel 1900 divenne proprietà della famiglia Rosa Orlando De Nito che lo donò al Comune affinché vi si creasse un Asilo infantile. PALAZZO BIANCULLI, sito nella piazzetta Bianculli, appartiene a diversi proprietari..

28



PALAZZO FRABASILE, sito in via Mazzini, poi chiamato Bianculli ora Palazzo Sansobrino, attualmente appartiene a diversi proprietari. PALAZZO AUTILIO ora ORLANDO, sito in via Mazzini. PALAZZO SCANNONE, sito in via Amendola , attualmente appartiene a vari proprietari ed è sede degli Studi Medici Associati. PALAZZO PETRUCCELLI DELLA GATTINA, sito nella via omonima, è stato di proprietà della famiglia Padula per molti anni, attualmente è stato venduto a diversi acquirenti. PALAZZO MOBILIO GIAMPIETRO, sito in via Palazzo, presenta un loggiato cinquecentesco che si affaccia su Piazza Plebiscito ed è ancora abitato dalla famiglia proprietaria. PALAZZO CARCIA, sito in via Roma, è appartenuto per molti anni alla famiglia Matteo attualmente appartiene alla signorina Cassino Velia. PALAZZO PARISI, sito in via Palazzo, fu venduto da donna Isabella Macrino, discendente di Scipione Parisi, ai fratelli Ricci e nel XVII secolo era conosciuto come Palazzo Ricci. Nel 1742 da costoro passò a Mutio Garisi che lo lasciò alle figlie maritate Bianculli e Lettieri, di cui la metà dei Bianculli è stata di proprietà di Vincenzo Valinoti Latorraca mentre la metà appartenuta ai Lettieri è passata ai discendenti Bianco e 30

Petrocelli. Attualmente appartiene a diversi proprietari.

Museo Civico d’Arte Sacra L’ex Chiesa di San Pietro, sita in Via Parisi,

acquistata dal Comune nel 2003, è stata adibita a sede del Museo Civico d’arte Sacra. In essa sono esposti alcuni dei manufatti artistici più rappresentativi della cultura locale, provenienti dalle Chiese di Moliterno tra i quali ricordiamo un parato liturgico ricamato del 1773, un Antifonario ed un Messale del XVII secolo, delle tavole ad olio del XVI secolo, delle sculture lignee del XVI e del XVII secolo ed i Sarcofagi monumentali del Vescovo Ascanio Parisi (XVI sec.) e del notaio Angelo Parisi (fine XVI sec.).


Casa Museo Domenico Aiello U

n tributo alla figura paterna. Domenico Aiello era un uomo rigoroso, onesto e

generoso. La sua vita era stata segnata dal rimpianto. A 13 anni, rimasto orfano di padre e di madre, aveva dovuto vendere la casa paterna per pagare il collegio dove completare gli studi. E’ morto portando questo rimpianto con sé. Dopo 70 anni l’abitazione è stata posta in vendita, e quindi, riacquistata dal figlio Gianfranco. Nel luglio 2010, dopo un attento restauro, veniva inaugurata la Casa Museo. Una abitazione lucana recuperata a luogo di cultura. Accoglie libri antichi e rari della storia della Basilicata. Opere dei maggiori pittori lucani da Michele Tedesco a Vincenzo Marinelli fino ad Angelo Brando e Luigi Guerricchio. E’ sede anche della più completa raccolta di stampe antiche sulla Lucania, che copre un arco di tempo che va dal 1600 alla seconda metà dell’800. Da segnalare la videoteca dei servizi televisivi sulla Lucania del giornalista Mario Trufelli. Uno su tutti “Paese giorno e notte”. Infine, ospita periodicamente convegni e seminari il cui dettaglio e documentato sul sito www. domenicoaiellocasamuseo.it Domenico Aiello Casa Museo Via Arcivescovo Dimaria 85047 Moliterno (PZ) www.domenicoaiellocasamuseo.it direzione@domenicoaiellocasamuseo.it Direttore Pasquale Dicillo 339 5725077

31



L’Abitazione Moliternese del Passato L’abitazione

moliternese si differenzia nettamente da quelle dei paesi limitrofi. E’ tipico infatti di essa “l’alcova”, piccolo spazio in muratura nel quale si collocava un letto ad una piazza e mezza utilizzato dalla coppia, con la caratteristica di essere caldo d’inverno, poiché situato sempre nei pressi del camino,e fresco d’estate. Nella parte alta dell’alcova veniva posta una culla sospesa che in dialetto veniva chiamata “cancieddu” nella quale riposava l’ultimo nato. Essa era agganciata a dei perni in ferro con delle corde per mezzo delle quali i genitori potevano cullare comodamente il bambino senza doversi alzare. Accanto all’alcova di notte veniva posta un’altra culla bassa “a sporta” con i piedi a forma di dondolo dove dormiva il bambino poco più grande e che di giorno la si poteva cullare con il piede, mentre si stava seduti accanto al fuoco. La casa moliternese era costituita da due ambienti importanti , solitamente posizionati sullo stesso piano, che venivano denominati “ ‘a casa” e “ ‘a cammara”. La casa era quella che oggi chiamiamo sala ed essa era arredata con una credenza con i vetri “ ‘a vitrina” o con un mobile chiamato “Stipu tunnu”, realizzato solo da artigiani locali, e con un tavolo e

delle sedie. Questo ambiente si collegava attraverso un arco con la “fucagna” luogo nel quale troviamo un grande camino accanto al quale vi era sempre uno “stipo a muro “ con le ante in legno nel quale si conservavano le pentole, i piatti , i bicchieri e le spezie utilizzate per le pietanze che si cuocevano solitamente sul fuoco o al massimo su una fornacella. Solo nelle case delle persone abbienti troviamo la cucina con le fornacelle incassate all’interno. Nella “fucagna” veniva sempre ricavato l’alcova ed accanto al fuoco vi era sempre un tavolo piccolo “o tavulinieddu” con un piano che si apriva che veniva utilizzato, soprattutto d’inverno, per pranzare accanto al fuoco. La “cammara” è la camera da letto dove solitamente dormivano i figli più grandi. Nella soffitta, alla quale si accedeva attraverso una scala in legno, vi era solitamente la madia ed il forno a legna dove settimanalmente si panificava. In essa, nella parte bassa, si conservava inoltre la legna e 33



le derrate alimentari raccolte in campagna, che rappresentavano le provviste per l’inverno. Le abitazioni , almeno fino agli inizi del novecento, mancavano di servizi igienici per cui i vari liquami venivano utilizzati per la concimazione degli orti limitrofi.

L’UNITRE di Moliterno N

asce a Moliterno nel 1989 come sezione staccata di quella di Potenza grazie all’impegno profuso dal Professore Sabino Malvarosa. I soci fondatori erano ventuno ed il dottor Pantone fu eletto coordinatore culturale, carica che ha mantenuto sino al 1996. Dal 1997 al 2003 il responsabile unico è stato il Professore Giuseppe Cudemo di Sant’Arcangelo. Nell’anno accademico 2003-2004 è subentrato come presidente il Professore Coppola Antonio e la direttrice dei corsi è la dottoressa Nilla Lagrutta. La sede è presso i locali della Bibliomediateca Comunale “Giacomo Racioppi” nel Palazzo Valinoti in Piazza Vittorio Veneto. I corsi si possono frequentare da novembre a maggio. Non è un’associazione a scopo di lucro per cui coloro che vi operano lo fanno in maniera volontaria senza riscuotere alcun compenso.

Gastronomia La tradizione culinaria Moliternese è ricca di

piatti molto gustosi che valorizzano i prodotti locali: formaggi, funghi, cacciagione, agnello e lumache. Il piatto più caratteristico è la “pastorale” che viene preparata con l’agnello e le patate conditi con olio, pomodori, sedano, sale e peperoncino. Tra i primi piatti ricordiamo: i “ferricelli” che sono fusilli fatti a mano conditi con un sugo nostrano; i “trisciddi”, gnocchi aperti fatti a mano conditi con sugo di carne; i ravioli con ricotta dolce o salata, a seconda dei gusti, conditi con un sugo di carne ed il minestrone. Tra le seconde portate da menzionare il capretto al forno con le patate, gli “gliummirieddi” che si ottengono soffrigendo le interiora del capretto amalgamate con strutto, uova, prezzemolo e formaggio ed avvolti nella tipica zeppa di capretto; le lumache in umido

35


Via del Popolo, 14- 85047 Moliterno (PZ) - Tel. 0975.67130


il cui sapore viene valorizzato da ingredienti come pomodori freschi , aglio, olio di oliva, sale e pepe. Ricordiamo, inoltre, la “cuzzola” che è un rustico della tradizione pasquale farcito con toma, uova sode, soppressata e pecorino grattugiato; le zeppole di natale, frittelle realizzate con pasta lievitata e fritta in olio bollente; gli struffoli, la “cicirata” e le “crespelle”, che vengono preparati in diversi periodi dell’anno.

Il Pecorino Canestrato di Moliterno IGP I

l radicale mulctrum (da mulgere) proposto dallo storico Giacomo Racioppi circa l’etimologia del nome Moliterno, sembra essere quello più vicino alle attitudini degli abitanti della nostra cittadina, veri maestri nell’arte di “curar pecorini”. Già gli Enotri, nostri lontani progenitori, fecero della pastorizia e della trasformazione del latte, un’attività primaria; lo testimoniano alcuni reperti archeologici (trattasi di una formaggetta in terracotta ed una grattugia in bronzo) conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Grumento Nova (PZ). La fama di cui gode il Canestrato di Moliterno è

dovuta, oltre alla qualità della materia prima latte ed alla modalità di trasformazione, alle peculiarità organolettiche conferite a questo straordinario formaggio nel corso della stagionatura che avviene nei tradizionali “fòndaci”, locali, interrati o seminterrati, nel cui interno si ritrovano particolari condizioni microclimatiche che favoriscono la stagionatura del canestrato, caratterizzandolo in modo unico. Il Canestrato di Moliterno è un formaggio a pasta dura, che, con il protrarsi della stagionatura, evolve da un sapore dolce e delicato a caratteristiche organolettiche più accentuate e piccanti; possiede occhiatura fine ed uniforme ed esteriormente si presenta con la striatura tipica impressa dai canestri di giunco nei quali esso viene preparato. Nel 2001 viene costituito il “Consorzio per la Tutela del Canestrato di Moliterno”, promosso da 26 aziende e da altri enti territoriali, in primis il Comune di Moliterno, con l’obiettivo principale di ottenere un 37


marchio di tutela, a livello comunitario, che potesse ridare vitalità alla filiera produttiva oltre a contrastare l’ingerenza di produttori esterni all’area di produzione. Dopo un iter lungo e travagliato, durato circa 9 anni, con regolamento (CE) n. 441/2010 del 21 maggio 2010, viene iscritta nel registro delle DOP e delle IGP, l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “CANESTRATO DI MOLITERNO”, unica IGP in Italia nel settore formaggi, giusto riconoscimento per un prodotto di eccellenza unico nelle sue caratteristiche organolettiche che ha portato il nome della nostra cittadina in tutto il mondo.

quando le pecore vanno in “asciutta” e cessa la produzione di pecorino. Il sapore delicatamente aromatico è dovuto al fatto che il latte di capra, già filtrato attraverso le foglie di felce, prima di essere cagliato, viene insaporito con un’erba aromatica che i pastori chiamano “nepita” (nepitella o calminta). La pasta del “casieddu” viene modellata in piccole sfere che, se vendute fresche, vengono avvolte in foglie di felce, tenute insieme da un legaccio di foglie di ginestra.

Manifestazioni

La manifestazione, curata dal gruppo folk ‘’O Cirnicchiu’’, celebra l’unione dei popoli nel segno del folklore attraverso le esibizioni di gruppi provenienti dalle più disparate parti del mondo.

• 4 agosto - Festa patronale di San Domenico di Guzman Fu introdotta nel 1600 dai Padri Domenicani, in seguito alla donazione del feudo di Moliterno da parte della famiglia Carafa ad una famiglia spagnola imparentata con i Guzman. Il santo viene onorato con riti religiosi e manifestazioni civili non solo dall’intera popolazione ma anche dagli emigranti che fanno di tutto per tornare in occasione di questa festività. • 9 e 10 agosto - Sagra del Canestrato di Moliterno IGP In queste due serate Moliterno si impregna di gusto e tradizione e nel centro storico prende vita una manifestazione di cui il canestrato, che nel maggio del 2010 ha conquistato l’IGP, è il protagonista indiscusso. Dal 1982 la Sagra richiama molti turisti e appassionati e contribuisce ad ingrandire il mercato di un prodotto la cui realizzazione è affidata ai molti stagionatori del posto. • Sagra del casieddu In agosto, nel bosco del Faggeto, si festeggia la “Sagra del casieddu”, un formaggio fresco di capra che si produce da luglio a settembre, 38

• Rassegna internazionale del folklore

• 8 settembre - Festa della Madonna del Monte Vetere In occasione della celebrazione religiosa, la statua della Madonna, che si venera nella cappella sita sul monte omonimo a circa 3 km a nord di Moliterno, viene portata a spalla presso la Chiesa Madre e vi rimane all’interno fino alla prima domenica di maggio, quando viene ricondotta nella sua cappella extraurbana. • Canestrato e profumi d’autunno Introdotta nel 2012, nasce dall’idea di


abbinare al gusto unico del canestrato il sapore dei prodotti autunnali, tra cui tartufo, funghi porcini e castagne. • Canestrato diVino Dal 2010, si inserisce tra gli eventi volti a valorizzare il canestrato, di cui Moliterno vanta la stagionatura nei fondaci che riescono a ricreare il microclima favorevole all’ottimizzazione del prodotto: una degustazione volta a sperimentare l’accoppiamento del canestrato con i vini tipici della tradizione lucana, nella caratteristica ambientazione dei fondaci di Palazzo Parisi. • Carnevale moliternese Per non venir meno ad un’antica tradizione moliternese, negli ultimi anni tale evento è stato rivalutato, diventando un momento di aggregazione per i più piccoli, e non solo, nel segno del puro divertimento, della satira e dell’ironia che rivivono nella scelta dei costumi.

Il Gruppo Folk F

ondato nel 1965 da Padre Policarpo Troyli e affiancato dal gruppo di giovani della Gifra (Gioventù francescana), è nato con l’intento di recuperare le tradizioni del paese, attraverso la rappresentazione di poesie e scenette della vita popolare tratte da un manoscritto di Vincenzo Valinoti

Latorraca. Il Gruppo potenziatosi negli anni, si è qualificato nel 1982 come “ Laboratorio Teatro Popolare- gruppo folkloristico” ed ha portato i suoi spettacoli anche fuori dei confini della regione e della nazione.

I Costumi Tradizionali Il costume maschile tipico moliternese è detto “ Capanieddu “ ed è costituito da braghe e gilet di felpa nera, una camicia larga, un gabbano di colore marrone, orlato di velluto nero, calze di panno bianco, scarpe pesanti allacciate e sormontate da una ghetta di panno o di tela sul lato esterno della gamba. Completa il costume un cappello di forma conica, non molto alto con una falda stretta detta “tibs”. Il costume femminile detto “cammisetta” è costituito da uno scamiciato la cui gonna è di panno nero, pieghettata quasi a plissè nella parte posteriore mentre il corpetto è di panno rosso orlato in oro dal quale esce una camicia di tela bianca, abbastanza larga, sulla quale è applicato un polsino di velluto blu o rosso, che arriva sull’omero. Sul petto è applicato un panno di stoffa ricamata chiamata pettino. Sul capo veniva indossato un panno marrone o nero detto “fasciaturieddu” i cui bordi erano ricamati in seta o in oro per le donne di condizione economica agiata.

39


Vico l" Roma, 2 85047 MOLITERNO (IPZ)

Posta elettronica: arc:imboldi20ll@tiscali.it

Vendita e assistenza di elettrodomestici foto e telecamere digitali Telefonia Tv- Hi-Fi Installazione antenne e Parabole Satellitari C.da Pantanelle, 5- 85047 MOLITERNO (PZ)- Tel. e Fax 0975.67241

AUTO - MOTO - FUORISTRADA

RICAMBI - ASSICURAZIONI di MELILLO & C.

MOLITERNO (PZ) - Via Roma, 81 /95

Tel. 0975 67540


Numeri Utili URGENZE

Polizia Stradale (Via Madonna del Vetere) 0975/668211 Carabinieri (Via D. Galante) 0975/64062 Polizia Municipale (Piazza V. Veneto) 0975/668517 Vigili del Fuoco – Distaccamento di Villa D’Agri (C. da. Peschiera) 0975/352005 - 115 0975/64243 Comando Stazione Forestale (Via D.co Galante) 0975/67188 PAM ( Pubblica Assistenza Moliterno) - (Via Salita Ortone) 0975/64231 Guardia Medica notturna e festiva 0975/668511 - 800.310.707 Proloco

SEGNALAZIONE GUASTI

Acquedotto Lucano (Villa D’Agri) 0975/314169 Acquedotto Lucano (Pronto Intervento) 800.99.22.92 Gas Salerno Energia 0975/205880 - 335/7480628 Telecom 187

SERVIZI PUBBLICI

Municipio – Centralino ( Piazza V. Veneto, 1) 0975/668511 - Fax 0975/668537 Bibliomediateca G. Racioppi - Numero Verde 800.310.707 - Tel. 0975/668529 Poste Italiane – Ufficio Postale (Via Roma, 6) 0975/64673 Delegazione ACI (C. da Pantanelle) 0975/64096

OSPEDALE CIVILE (Villa D’Agri)

Centralino (Via Provinciale) Pronto Soccorso – Azienda Sanitaria (Via Provinciale) Guardia Medica

0975/312111 0975/352845 0975/312280

SCUOLE PUBBLICHE

Istituto Comprensivo (Via D. Galante) 0975/64106 Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato (Segreteria - C. da Tempa di Paola) 0975/64107 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri (Segreteria – C.da Orva Pilata) 0975/64935 Segreteria Corso Universitario per Tecnico della prevenzione nei luoghi e negli ambienti di lavoro – Università Cattolica 0975/354203 - 800310707 41





UNITRE – Università delle tre età – Sede di Moliterno

STRUTTURE SPORTIVE

Piscina Comunale struttura coperta

0975/668529

0975/64101

Come Raggiungerci IN AUTO

Da Nord e da Sud tramite l’Autostrada A3 (Salerno – Reggio Calabria) uscita Padula Buonabitacolo e da Est percorrendo la SS 106 Ionica, uscita Policoro Scanzano e continuando sulla SS 598 fino all’uscita Moliterno.

IN TRENO

Montesano sulla Marcellana (Servizio Sostitutivo)

IN NAVE Napoli

IN AEREO Napoli

45



Informazioni Moliterno Stato Italia Regione Basilicata Provincia Potenza Coordinate 40° 14’ 34,08’’ N 15° 51’ 51,48’’ E Altitudine 879 m s.l.m. Superficie 97,65 km² Popolazione 4.181 abitanti (30/09/2012 - ISTAT) Densità 43,92 ab./km² Viggiano 11,4km | Montemurro 12,5km|Casalbuono Comuni Limitrofi

(SA) 15,2km | Marsicovetere 15,5km | San Martino d’Agri 16,1km | Armento 18,6km | Paterno 18,8km | San Chirico Raparo 19,0km | Nemoli 20,1km | Rivello 20,4km | Padula (SA) 20,6km | Buonabitacolo (SA) 20,9km |Latronico 21,1km. CAP 85047 Prefisso telefonico 0975 Codice ISTAT 076050 Codice catasto F295 Classificazione sismica 1(sismicità alta) Classificazione climatica Zona E, 2295 GG Nome abitanti Moliternesi Santo Patrono San Domenico Guzman Giorno Festivo 04 Agosto

Numero Abitanti

Abitanti 4181 Maschi 2000 Femmine 2181 Famiglie 1760

Contrade

Fontana D’Eboli, Piani di Maglia, Rimintiello, Tempa del Conte, Madonna del Carmine, San Nicola, Santo Martino, San Giovanni, Paradiso, Cantarelle, Chiaito, Malfitani, Sorgituro, Pantanelle, Spineta.

Confini Comunali

Sarconi 2,1km | Grumento Nova 5,0km | Tramutola 10,3km | Castelsaraceno 13,9km | Montesano sulla Marcellana (SA)14,0km | Lagonegro 15,3km |Lauria 21,9km. 47






Translation

beech, which in every season attracts and fascinates many visitors. The most important places to visit are:

According to the historian Giacomo Racioppi, the name Moliterno comes from the union between the latin term “mulctrum” (to milk) and the suffix “ernum” (place), so a city in which people can draw milk from the herds. The archaeological finds prove that the city has ancient origins, probably dated back to the Bronze Age. Moliterno became bigger after the destruction of the roman city Grumentum, happened between 872 and 975 a.C and the migration of the majority of population near the Lombard tower, which had a lookout function. In the second half of the XI century, Moliterno came under Norman rule. The Normans built the castle and ruled the country till 1186, when the Swabians took power. In 1269 succeeded the Angevins, who gave the fief of Moliterno to the Brajdas that ruled till 1477. There were lots of reigning houses through the years, but the most important period for the city started with the Pignatelli’s family. In the XVIII century, this family gave a considerable impetus to the arts and sciences and came to life an academy of studies that promoted the work of lots of intellectuals. From the XIX century, Moliterno had an important urban development, that allowed the city to enlarge its boundaries. The city is in the province of Potenza and it is included in the Val d’Agri’s and Lagonegrese’s Park. The surrounding area has a considerable variety of flora and fauna. At higher elevations, there are coniferous forests and the remaining part of the territory is dominated by broad-leaved woods. Five km far from the city, there is the natural oasis of 52

-the Castle, probably built in the XII century, had several modifications and alterations through the years; the most important element is the Lombard tower, a 25 meter tower surmounted by guelph laces. The internal struggles did not allow this built to assert itself, so it was abandoned. Currently it is under restoration; -the Mother Church, dedicated to the Lady of the Assumption, was built between the XII and the XIII century. Over the centuries, it was enlarged and restructured; - the Church of the Rosary, built in 1510, has three naves with frescoed vaults and houses several paintings of great value. Other important elements of this Church are, the wooden altars with gold platings, a wooden choir and a Carelli’s pipe organ; -the Church of Holy Cross, where the visitors can see the frescoes depicting the life of St. Francis and St. Chiara and the baroque altars and cross; -the Chapel of Our Lady of Vetere, located on a hill near the city, houses lots of frescoes of the XIII and XIV century. In particular, behind the altar, there are the remains of a fresco depicting the Ascension of Christ; -the Church of Our Lady of Arsieni, dedicated to the presentation of Jesus at the Temple. In the past it was a pagan temple. The most beautiful elements of the Church are the wooden ceiling and the frescoed walls; -several palaces, some of which are


uninhabited, such as Palazzo Tiberio Petruccelli, Palazzo Parisi, Palazzo De Caro, Palazzo Tortorelli, Palazzo Lovito, Palazzo Chididimo, Palazzo Tedesco, Palazzo Valinoti, Palazzo Mobilio Giampietro, Palazzo Parisi, Palazzo Galante, Palazzo Roselli, Palazzo Giliberti, Palazzo Metalli, Palazzo di Maria, Palazzo Doti, Palazzo Bisignano, Palazzo Racioppi, Palazzo De Bonis, Palazzo Doti now named Palazzo Rosa Orlando De Nito, Palazzo Bianculli, Palazzo Frabasile, Palazzo Petruccelli della Gattina, Palazzo Mobilio Giampietro, Palazzo Carcia. -the Civic Museum of Sacred Art, in Via Parisi, which was a Church than used as base for the museum. It contains lots of local artefacts, which come from the Churches of Moliterno, like for example some XVI and XVII century wooden sculptures, some oil paintings from XVI century and two sarcophagi. - the National Park of Apennines of Lucania Val d’Agri-Lagonegrese, which consists of three regional nature reserves, twelve Sites of Community Interest, two Special Protection Areas and an Important Bird Area. Among the peculiarities of the city, there is a very strong culinary tradition; it is

rich in very tasty food, which increase the value of the local products such as cheese, mushrooms, lamb and snails. For example, the “pastorale” is a typical dish, cooked with lamb, potatoes, extra virgin olive oil, tomatoes, celery, salt and pepper; an other succulent dish is the “gliummirieddi”, which is prepared frying the entrails of the kid and mixing them with eggs, cheese, lard and parsley. Moliterno is also a bustling city regarding the events organized during the year. On August 4, for example, the population celebrates the patron saint’s day, St. Domenico of Guzman. On September 8, the city celebrates the feast of Our Lady of Monte Venere; on the occasion, the statue of the Madonna is carried on shoulders to the Mother-Church. During the festival of Canestrato of Moliterno, celebrated on August 9 and 10, the typical cheese takes the spotlight. The festival attracts lots of tourists and would help to enlarge the market for this delicious product. Moliterno is also known for being the birthplace of famous people such as Ferdinando Petrucci della Gattina (18151890), doctor, historian, literary man and precursor of modern journalism; Giacomo Racioppi (1827-1908), international historiographer; Michele Tedesco (1834-1915), painter and teacher. As a city with a long tradition, Moliterno has also its own traditional costumes. The male costume , named “Capanieddu”, is composed by black plush breeches and waistcoat, a big shirt, a brown coat, white socks and a cone-shaped hat. The female costume is named “Cammisetta” and consists of a black skirt, a red bodice with a white blouse and a black or brown cloth over the head, named “fasciaturieddu”. 53


6 1

l\ \

j










•,



Pro-loco

Questa guida si propone come uno dei principali strumenti attraverso cui intendiamo promuovere il nostro Paese, inserendoci con tale iniziativa nel progetto più ampio di una Pro-loco che, dalla fondazione nel 2005 ad oggi, ha visto accrescere di anno in anno il suo ruolo attivo: centro di aggregazione di vitale importanza in una realtà come la nostra e centro di organizzazione dei principali eventi, la Proloco Campus Moliterno investe sul progresso, sulla crescita del territorio e sulla conservazione del patrimonio culturale, artistico, enogastronomico del nostro Comune e lo fa tramite i giovani, che sempre più numerosi, aderiscono all’associazione, entusiasti all’idea di contribuire a rendere Moliterno attiva e all’avanguardia il tutto nel rispetto della tradizione. Siamo ben lieti nell’affermare che, grazie all’intenso lavoro e alla collaborazione dei soci, i risultati ottenuti in questi anni di esercizio sono estremamente positivi e ci danno la forza ma soprattutto la speranza di credere di poter fare ancora tanto per un paese che vuole crescere e vuole farlo nel segno dei giovani e della novità.


http://www.comune.moliterno.pz.it

Un ringraziamento al Sindaco Giuseppe Tancredi, al Vicesindaco Raffaele Acqafredda, alla Bibliomediateca Giacomo Racioppi ed in particolare alla Dott.ssa Nilla Lagrutta per i testi, alla Pro Loco nella persona del presidente Daniele Dandrea, alla Confesercenti e al suo presidente provinciale Prospero Cassino, al Sig. Pasquale Dicillo direttore della Casa Museo Domenico Aiello, per la collaborazione, all’Ing. Elio Pellegrino per la cartina, al Corpo Forestale dello Stato e a Spina Fotostudio per le foto Finito di Stampare nel mese di Ottobre 2012 presso la tipografia Poligrafica s.r.l. - Modugno (Ba) per conto della MP s.r.l. - Senise (Pz) Graphic design a cura di Jackalope.it 66


Ristorante Pizzeria

al Piattello di Luglio Simona

~Seroizio

catering Tutti i giovedĂŹ musica dal vivo Impianti di tiro al piattello e poligono di

~ tir~

C.da La Rossa- 85047 Moliterno (PZ)- Tel.: 0975-1965449 Cell.: 329-7219401-338-1883426gruppo"al Piattello" e-mail: alpiattello@tiscali.it- www.ristorantealpiattello.com


Cucina tipica locale con specialitĂ ai funghi Carne alla brace Pizza al metro

Servizio catering per ogni tipo di ricevimento

Via Amendola, 211 - 85047 MOLITERNO (PZ) Tel. 0975.64198- Celi. 329.7965085


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.