Montescaglioso

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Località Fontana di G 75024 MONTESCAGLIOSO (MT) Tel. 0835 207912 Fax 0835 208839 Tel. auto 337 854832

di Petrarca Leonardo e C. s.a.s. Via Fiume, 2- 75024 Montesca91ioso (MT) Tel. 333/1846344 - 333/2364977


Saluti del Sindaco

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Parlare di Montescaglioso per chi è nato nel centro storico può apparire un controsenso e una “fatica” non certo agevole, ove si voglia conservare la necessaria obiettività ed imparzialità che consenta di descrivere la propria città senza retorica od esaltazione, ma con il fiero orgoglio di appartenere ad una grande tradizione di storia, arte e cultura. Nella pubblicistica corrente, in parecchie guide e nei luoghi comuni dei mass-media giornalistici o televisivi, Montescaglioso è nota sopratutto per “l’Abbazia di S. Michele Arcangelo”, ma numerosi sono i monumenti di grande interesse storico e artistico, cosi come significativo ed unico è il patrimonio etnoantropologico costituito da riti e tradizioni. Splendidamente adagiata sulle soleggiate colline materane, a pochi chilometri da Matera, Città dei Sassi, dal Parco delle Chiese Rupestri della Murgia Materana e dalla Costa Ionica, Montescaglioso è città di antiche tradizioni civiche e culturali, dalla rinomata gastronomia e dall’illustre passato storico tali da renderla meta di notevole interesse nel panorama turistico della Basilicata.

Il Sindaco Giuseppe Silvaggi 3




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Montescaglioso

Indice 3 Saluti del Sindaco 11 Montescaglioso 16 Abbazia di S. Michele Arcangelo 22 La Chiesa Madre 27 Santa Maria in Platea 31 Chiesa e Monastero Benedettino femminile della SS. Concezione 34 Conventi: S. Agostino e S. Francesco 41 Parco della Murgia materana: il Centro visita di Pianelle 47 Gastronomia 48 Manifestazioni 56 Numeri Utili 60 Come Raggiungerci 63 Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso 65 Pro Loco 7


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Protezione Civile Private Security Pronto Soccorso First Aid

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Poliambulatorio Outpatients’ department Farmacia Pharmacy Ufficio Postale Post Office Municipio Town Hall Biblioteca Comunale Communal library

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Museo Civiltà Contadina Country Farm Museum

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Scuola Materna Statale Kindergarden

Terminal Bus Bus Terminus

Parcheggio Parking Area

Scuola Elementare Statale Primary School

Villa Parks

Cimitero Cemetary

Scuola Media Statale Junior School

Parco Giochi Park Plays

Albergo Hotel

EO ACAB

Distributore Carburanti Fuel Station Zona Mercato Market Zone Bagni Pubblici Public Conveniences

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SEGNI CONVENZIONALI

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Città di Montescaglioso

Palazzetto dello sport Sport Centre

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Punto Panoramico Panora Point

Chiese 1 Abbazia San Michele Arcangelo 2 Chiesa della SS. Concezione 3 Piazza S. Giovanni 4 Chiesa di S. Agostino 5 Chiesa Matrice dei SS. Pietro e Paolo 6 Chiesa di S. Maria in Platea 7 Chiesa di S. Rocco 8 Chiesa di S. Stefano 9 Convento dei Cappucini 10 Fortificazioni Greche 11 Porta S. Angelo 12 Chiesa di S. Lucia 13 Chiesa di S. Lucia Vecchia (Ex di S. Maria dell’Abbondanza)

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Montescaglioso

E’ uno dei maggiori centri abitati della

Provincia di Matera per dimensione demografica, importanza economica e patrimonio storico ed ambientale. La frequentazione più antica dell’area è documentata a partire dall’età del bronzo, mentre la formazione del primo nucleo abitato è attestata intorno ai secoli IX-VIII a.C. La colonizzazione greca ha trasformato l’abitato in una importante città, circondata da una imponente fortificazione, datata IV – III sec. A.c., visibile a Porta Schiavoni. Durante il dominio romano la città assume il toponimo di Civitas Severiana, perde di importanza, l’abitato si contrae e nel territorio sorgono ville rustiche, a conduzione schiavistica. Nella fase altomedievale Montescaglioso è attestata in una serie di documenti: già nel VI sec. d.c. è citata dal monaco Guidone, nel suo viaggio, descritto durante la guerra goto-bizantina; nell’893 essa è ricordata, in un documento proveniente dall’abbazia longobarda di S. Vincenzo al Volturno, come Castrum Montis Caveoso. A metà del secolo XI inizia la dominazione Normanna dell’Italia Meridionale. Il primo feudatario normanno di Montescaglioso è Roberto, nipote del celebre Guiscardo, capostipite degli Altavilla, e successivamente la città è feudo degli altri esponenti della famiglia Altavilla, tra cui Emma, figlia di Ruggero I Gran Conte di Sicilia ed ava dell’Imperatore Federico II di Svevia. La presenza normanna favorisce lo sviluppo urbano e l’incremento demografico della città, nonché l’insediamento di una grande comunità monastica benedettina, l’abbazia di S. Michele Arcangelo segnerà la storia di Montescaglioso fino al secolo XIX. La contea normanna di Montescaglioso è una delle più importanti ed estese

istituzioni politico-militari dell’area apulo-lucana, così come attestato dal celebre Catalogus Baronum, un documento normanno di metà XII secolo, nel quale si censiscono i feudi esistenti tra Puglia, Basilicata e Campania. Tra il XV e il XVII sec. si insediano altre comunità monastiche: gli Agostiniani, le monache benedettine della la SS. Concezione i Padri Cappuccini. In questa fase la città diviene feudo della famiglia genovese Grillo-Cattaneo che sfruttano le risorse della nuova acquisizione e diversamente dai loro predecessori, risiedono a Montescaglioso all’interno del castello medievale, trasformato in un comodo palazzo. A Napoli i Grillo

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hanno sostenuto e protetto Torquato Tasso e quindi anche nel loro piccolo regno, non rinunciano a circondarsi di artisti. Nel Palazzo marchesale di Montescaglioso si svolgono accademie e si radunano letterati ed artisti presenti soprattutto a Matera. A partire dal secolo XVII, le famiglie più abbienti della città costruiscono le loro dimore lungo l’asse viario più importante, attuale Corso Repubblica, che diviene il luogo ove si concentrano tutte le attività più significative: i commerci, gli artigiani, le chiese ed i monasteri più importanti, i luoghi di rappresentanza. È la fase in cui l’abitato si dilata al di fuori delle fortificazioni: nelle adiacenze di Porta Maggiore (Piazza Roma) è edificata la chiesa di S. Rocco da Montpellier, proclamato patrono del paese nel 1684. L’Unità d’Italia comporta un ingente flusso migratorio verso le Americhe e la nascita del fenomeno del Brigantaggio meridionale: a Montescaglioso è nota la banda di briganti comandata da Rocco Chirichigno detto Coppolone e dalla moglie, Arcangela Cotugno. Dopo la

Seconda Guerra Mondiale, la Riforma Agraria, ridisegna finalmente l’assetto della proprietà agraria, favorendo la nascita e lo sviluppo di una piccola e media proprietà contadina che costituisce la base per lo sviluppo economico degli anni successivi. Montescaglioso, così come altri comuni in cui la lotta per la terra ha raggiunto momenti di esasperazione, ha pagato con il sangue, con la morte del bracciante Giuseppe Novello.

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Abbazia di S. Michele Arcangelo S

orge sulla parte alta del centro storico di Montescaglioso, sui resti dell’acropoli della città indigena e greca, le cui strutture urbane e necropoli, datate a partire dal VIII a. C. sono state rintracciate nei chiostri e negli ex giardini del monastero. La presenza benedettina nel territorio di Montescaglioso è documentata nell’anno 893, con la chiesa di S. Lorenzo di Murro, appartenente alla grande abbazia di S. Vincenzo al Volturno, poi successivamente ceduta alla comunità monastica montese. Con la dominazione Normanna del territorio, la comunità benedettina si sviluppa maggiormente grazie alle donazioni, privilegi e benefici ricevuti. In pochi decenni l’abbazia controlla e amministra un vasto territorio che si estende nel metapontino, tra i fiumi Cavone e Bradano e nell’agro di Stigliano e di Gorgoglione. Il 29 settembre del 1099, è consacrata la nuova chiesa dell’abbazia dedicata all’Arcangelo Michele, alla presenza di Emma, figlia di Ruggero, Gran Conte di Sicilia. Dopo una fase di declino per la presenza di abati commendatari, l’abbazia rinasce nel 1484, con l’annessione alla Congregazione benedettina riformata di S. Giustina da Padova, i cui monaci, restaurano ed ampliano il monastero. Appartengono a questa fase i lavori di rifacimento del chiostro medievale, la realizzazione del chiostro rinascimentale, di cui si ammirano i molteplici fregi ed elementi decorativi. Con il completamento dei chiostri e di buona parte del piano superiore, l’abbazia assume sostanzialmente l’odierna configurazione. Al piano superiore, nella biblioteca si conserva 16

un ciclo affrescato degli inizi del secolo XVII, le cui rappresentazioni, racchiuse in riquadri finemente decorati a grottesche, si prestano a interpretazioni differenti, tra cui quella ermetico-alchemica. Sono rappresentati i Santi Benedetto e Scolastica, fondatori dell’Ordine benedettino, i Dottori della Chiesa (S. Ambrogio, S. Agostino, S. Girolamo e S. Gregorio Magno), l’Arcangelo Michele, i teologi S. Bonaventura da Bagnoregio, S. Tommaso d’Aquino, la Vergine Incoronata, le virtù cardinali e teologali, intervallati da otto “emblema” che segnano le fasi del percorso alchemico. Negli angoli sono collocati il simbolo dell’Ordine benedettinocassinese e quello dell’abbazia, la spada che sorregge una bilancia. In posizione privilegiata è Arpocrate, dio del silenzio, e il sommo filosofo Pitagora, affiancati da i maestri Platone, Aristotele e Diogene. Altri numerosi affreschi si conservano nei chiostri, nella chiesa, nella sala del capitolo ed in vari locali del piano terra. Intorno alla metà del secolo XVIII, i monaci realizzano nuovi imponenti lavori di restauro che interessano la chiesa ed il monastero. Nel 1735 l’abbazia ospita Re Carlo di Borbone in viaggio verso la Sicilia. Della visita si conserva una dettagliata descrizione proveniente dall’archivio


del monastero. Nel 1784, i monaci, stanchi della continua contrapposizione con il Marchese e l’Università di Montescaglioso, si spostano a Lecce dove si insediano nell’ex Collegio dei Gesuiti trasferendovi tutte le opere d’arte, la biblioteca e l’archivio conservati nell’abbazia. Con l’occupazione napoleonica l’abbazia è soppressa e nel 1818 è assegnata ai Francescani di S. Lorenzo Maggiore di Napoli che ivi rimarranno fino all’Unità d’Italia, quando il complesso diventa proprietà del Comune di Montescaglioso.

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Affreschi Biblioteca

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La Chiesa Madre La

presenza di una parrocchiale a Montescaglioso è documentata già nel 1310 e nel 1324 in occasione della raccolta delle decime per la Santa Sede e successivamente, nei secoli XVI e XVII, nelle Sacre Visite degli Arcivescovi materani. L’edificio medievale, sempre più vetusto, crolla in parte nel 1776 e l’Università, ritenendo inutile il tentativo di restauro della vecchia chiesa che in ogni caso appariva inadatta alle necessità della popolazione locale, che ormai superava le cinquemila unità, avvia la costruzione di una nuova grande chiesa. Il progetto è affidato all’architetto barese Agostino Gimma che disegna una pianta a tre navate

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con grandi absidi e cupola all’incrocio del transetto. Il cantiere si prolunga per molti anni e fra alterne vicende, fino alla consacrazione, avvenuta il giorno del Corpus Domini del 1823. L’edificio, dedicato ai SS. Pietro e Paolo, si presenta imponente con un campanile


alto 44 metri. L’interno presenta un elegante quanto sobrio apparato decorativo tardo barocco, caratterizzato da poche policromie ed estremamente luminoso, opera del maestro Francesco Lunati. L’altare maggiore, un elegante manufatto marmoreo di metà secolo XVIII, acquistato dalla chiesa dei Gesuiti di Sessa Aurunca, è collocato su un presbiterio sopraelevato circondato da una balaustra in marmi policromi, aperta da sportelli in bronzo dorato con lo stemma della famiglia Galante. Tra i corredi della chiesa: una cantoria; baldacchini in legno dorato; statue processionali in legno e cartapesta di scuola salentina e napoletana; un gruppo di acquasantiere provenienti dalla chiesa di S. Maria di Toledo a Napoli; un organo appartenuto alle benedettine di Montescaglioso; fonte battesimale formata da elementi in porfido rosso appartenuti ad una fontana dell’abbazia di S. Michele. Lungo le pareti delle navate laterali ben quattro tele attribuite a Mattia Preti, rappresentanti “Le Nozze di Cana”, “Cena a casa di Simone”, “La Natività” e “L’adorazione dei Magi” ed un ampio numero di dipinti firmati dal pittore veneziano Donadio. 23




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Santa Maria in Platea E’

la chiesa più antica di Montescaglioso donata nel 1065 dai Conti Normanni all’Abbazia di S. Michele Arcangelo. La chiesa, dalla facciata in stile romanico pugliese, con archetti impostati su sottili lesene, è formata da un’unica navata ed è coperta da una volta a botte, che ha sostituito l’antica capriata lignea. Il portale è sormontato da una lunetta che probabilmente ospitava un affresco o un elemento scultoreo. L’interno della chiesa, di modeste dimensioni, è impreziosito da decorazioni a stucco, di XVIII secolo, presenti sulla parete absidale e su due altari laterali. Un primo ciclo di affreschi, risale al 1626, quando la chiesa è restaurata e decorata dall’abate Mauro da Altamura, come riporta l’epigrafe sulla porta d’ingresso. Gli stessi si sviluppano sulla controfacciata, insieme ad eleganti decorazioni, sono rappresentate le monache benedettine, S. Scolastica e S. Geltrude. L’altro ciclo di affreschi, datato 1523, nascosto dietro murature degli altari laterali, è stato riportato alla luce in occasione di recenti lavori di restauro. Sono rappresentati, sulla parete di sinistra, l’Annunciazione, la Madonna in trono, affiancata dai Santi Biagio, Lucia, Primo, Leonardo, mentre in quella di destra sono raffigurati la Vergine, affiancata da santi benedettini: probabilmente S. Benedetto e S. Placido. All’interno della chiesa altre opere degne di nota sono: una imponente statua polimaterica della Vergine con Bambino databile al XVI secolo; una statua in cartapesta di S. Rocco ed alcuni dipinti su tela raffiguranti S. Egidio, Le nozze della Vergine e la Sacra Famiglia. 27




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Chiesa e Monastero Benedettino femminile della SS. Concezione S ituato lungo Corso Repubblica, poco

distante dall’Abbazia di S. Michele Arcangelo è il monastero intitolato alla SS. Concezione. È uno dei maggiori complessi monastici benedettini femminili della Basilicata, chiuso definitivamente negli anni trenta del secolo scorso. Il monastero nasce nella prima metà del secolo XVII, intorno alla preesistente chiesa della SS. Concezione, come “conservatorio femminile” sostenuto da un lascito del canonico locale, Don Pietro Luzzi. Successivamente i Marchesi Grillo, feudatari della città, trasformano l’orfanotrofio in monastero, rinchiudendovi la discendenza femminile, ben sette figlie più altre consanguinee. Il monastero, di clausura, adotta la regola benedettinacassinese ed è sottoposto all’autorità dell’Arcivescovo di Matera e dell’Abate del monastero di S. Michele Arcangelo. Nel secolo XVIII, il monastero arriverà ad ospitare ben ottanta monache professe più un numero indefinito di converse e personale di servizio. Il sovraffollamento del monastero origina uno sviluppo delle fabbriche che in meno di un secolo determina un complesso assetto organizzativo nel quale emergono ben quattro chiostri, due piani fuori terra ed un piano interrato, passeggiate e terrazze pensili, visibili da Piazza S. Giovanni Battista, che aumentano lo spazio aperto a disposizione delle monache. La chiesa si presenta con una navata unica coperta da un elegante volta a

botte lunettata attribuibile a maestranze salentine. Lungo le cornici, decorazioni a stucco e stemmi della comunità. L’altare maggiore è arricchito da un’imponente cona d’altare, realizzato da uno stuccatore napoletano, con al centro la statua lignea della Immacolata Concezione. Altre opere degne di nota sono: le statue processionali del Venerdì Santo, i Santi Medici, la Madonna della Croce, i reliquiari di S. Biagio, e la tela raffigurante S. Nicola. La chiesa conserva quasi del tutto integro l’intero corredo di paramenti sacri costituito da pianete, piviali, realizzati dalle stesse monache, argenteria di fattura napoletana.

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Conventi: S. Agostino e S. Francesco Montescaglioso conserva altri due edifici

monastici: quello degli agostiniani e dei frati cappuccini. Del primo si ha notizia nelle cronache dell’Ordine già nel XIV secolo, tra i più antichi della Regione Basilicata. La forma attuale dell’edificio è ottenuta dai lavori di ampliamento iniziati nella prima metà del XVII sec. Nel XVIII sec. la presenza agostiniana da ulteriore lustro alla città poiché le famiglie maggiorenti affidano ai monaci l’educazione dei propri figli, e il chiostro del convento ospita le riunioni dell’”Universitas” di Montescaglioso. La soppressione francese del 1807 comporta l’annessione del convento all’omonimo della città di Matera. È poi riaperto nel 1828 dopo le insistenze dell’Università e dei cittadini di Montescaglioso, ma definitivamente soppresso con l’Unità d’Italia. All’interno la chiesa, a navata unica, con cappelle laterali, è chiusa nella parte terminale dal coro ed è sormontata da una elegante volta, realizzata con blocchi di tufo da maestranze salentine nel XVII secolo. All’interno delle cappelle laterali, ognuna con altari in marmo, sono custodite alcune opere d’arte di pregio: una bellissima tela che rappresenta la

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“Predica del Battista” di Pasquale Richio datata 1556; una statua lignea di XVII secolo, raffigurante S. Antonio da Padova; posizionata sul coro, una piccola tela, che rappresenta la “Adorazione dei pastori”, opera attribuita a Pietro Antonio Conversi. Il convento dei Frati Cappuccini è intitolato a S. Francesco ed Vergine Immacolata. I lavori di costruzione dell’edificio iniziano nel XVII secolo, quando l’Arcivescovo di Matera concede il proprio assenso all’insediamento dei frati a Montescaglioso. Gli stessi godono dell’appoggio della famiglia Grillo, marchesi di Montescaglioso, che sostengono economicamente la piccola comunità e la costruzione degli edifici conventuali. La comunità, tuttora presente a Montescaglioso, sarà soppressa agli inizi dell’ottocento per essere reinsediata dopo il concordato del 1818 tra S. Sede e Borboni. La modesta facciata della chiesa è decorata da una nicchia che custodisce la statua dell’Immacolata e da un campanile cuspidato realizzato in tufo. L’interno, diviso in due navate, con altari e cappelle laterali, conserva significative opere d’arte. Il convento, che anticamente era stato sede di uno dei noviziati della “ Provincia Pugliese”, è organizzato intorno ad un piccolo chiostro con al centro una cisterna. Al piano terra si individua la sacrestia, il refettorio, la cucina ed alcuni locali di servizio; al piano superiore, le celle dei frati.


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Parco della Murgia materana: il Centro Visita di Pianelle P

arte del territorio di Montescaglioso rientra nel Parco delle Chiese rupestri della Murgia materana, un’area caratterizzata dalla presenza di profonde gravine, all’interno delle quali sono stati scavati villaggi, chiese rupestri, ovili, cisterne. Un’area interessante anche per la flora, tipicamente mediterranea, e per la fauna locale. Da segnalare la presenza del nibbio, del capovaccaio e del più piccolo dei rapaci presenti, il falco grillaio, adottato come simbolo del Parco. A pochi chilometri da Montescaglioso, sulla strada provinciale per Matera, in un territorio ricco di risorse e frequentato ininterrottamente fin dalla preistoria per la presenza di numerose grotte scavate nella Gravina, è situato il borgo di Pianelle. Nato con la Riforma Agraria (1950), dopo decenni di abbandono, rivive grazie ad un progetto del Parco della Murgia Materana che

nell’antica scuola rurale ha realizzato un Centro Visita del Parco gestito dal Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso. Il Centro documenta la complessa storia del rapporto tra natura ed uomo in un’area del Parco ricco di insediamenti rupestri, di emergenze naturalistiche ma anche di testimonianze sul duro lavoro dei contadini nei campi. Nella struttura sono presenti allestimenti dedicati ai “movimenti per la redistribuzione delle terre” che hanno interessato la Regione nel novecento ed alla successiva Riforma Agraria. Il Centro Visita è dotato di spazi attrezzati per laboratori didattici, punto informazione e accoglienza turistica. Il Centro costituisce anche base per le escursioni nel Parco della Murgia materana e di percorso cicloturistico di oltre 3 km. Info e prenotazioni. CEA Montescaglioso Tel. 0835 201016 cell. 3348360098 ceamonte@katamail.com

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Gastronomia Una cucina variegata dalle molteplici

ricette a base di carne, formaggi, erbe spontanee della murgia, quali il tarassaco, la rucola, il lampascione, gli asparagi, i funghi cardoncelli, i cardi, che utilizza come prodotto principe l’olio extravergine di oliva dalle rinomate qualità organolettiche. La vicinanza della costa jonica comporta, altresì, l’utilizzo nella gastronomia di numerosi prodotti ittici, soprattutto il pesce azzurro, così che, la cucina montese soddisfa i palati più esigenti. Prodotti tipici di qualità sono il pane di grano duro e i prodotti da forno, quali biscotti, pasta di mandorla, bocconetti, “u p’cilatiedd” e taralli di Pasqua, “past modd” (paste morbide). Presso trattorie, ristoranti e agriturismi di Montescaglioso è possibile apprezzare alcuni dei piatti tipici. Fafetta (purea di fave) e cicorie selvatiche, “cialedd fred” (pane raffermo, bagnato in acqua, condito con pomodoro, cipolla, origano), peperoni

e olive fritte; carciofi, melanzane, lampascioni in agrodolce, formaggi ovini e caprini, come antipasti. Tra i primi da menzionare: pasta, fagiolini e cacio ricotta; pasta fresca al ragù di braciole di cavallo; fette di pane raffermo e ceci; orecchiette e maccheroni fatti a ferretto, con ragù di vario tipo o con mollica tostata; cavatelli di semola integrale. Le carni sono utilizzate per deliziosi secondi. Tradizionali sono il marro e l’“gnum’red” (involtini di interiore di agnello o capretto) da preparare al ragù e alla brace; “u’cutturiedd” (carne di pecora, aromatizzata e cotta nella pignata); braciole di cavallo; salsiccia di maiale; alici fritte e mollicate; cefalo e sgombro al forno. La presenza di allevamenti allo stato brado di mucche podoliche, di ovini e caprini permette la produzione di formaggi e latticini dai profumi e sapori unici. Da non perdere il caciocavallo podolico, il pecorino, la ricotta, le mozzarelle, le burrate e le manteche. Tra i numerosi vini locali, che si fregiano del marchio doc, primeggiano il primitivo, il greco e la malvasia.

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Manifestazioni 5 Gennaio. La Notte dei Cucibocca.

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Misteriose figure girano per il centro storico di Montescaglioso avvolti in un mantello nero, folta barba di canapa, una lampada a petrolio ed in testa un cappellaccio. Chiedono offerte: vino, salsiccia, formaggio. In mano un lungo ago per cucire la bocca dei bambini che spaventati si rifugiano nelle braccia dei genitori. Si chiudono in questo modo le festività natalizie ed inizia il Carnevale.

musica nelle strade e nelle piazze.

Martedì Grasso. Carnevalone.

Fuochi di S. Giuseppe e dell’Annunziata.

Dall’alba del martedì grasso, sfila il Carnevalone. Le maschere vestono costumi realizzati con strisce di carta, stracci e pelli. Scuotono grandi campanacci e chiedono un’offerta per il lungo pranzo di Carnevale. Il corteo è chiuso da un asino cavalcato dal vecchio Carnevalone che a mezzanotte sarà bruciato sul rogo. Un antico rito contadino che segnala il risveglio della natura, l’arrivo della primavera, con la speranza di un buon raccolto nei campi. Nel pomeriggio e nella serata grande sfilata di carri allegorici in cartapesta con

Una antica tradizione legata al mondo agropastorale ed ai cicli agricoli. Il 19 marzo si festeggia S. Giuseppe con l’accensione dei falò nei vari quartieri del paese. Intorno al fuoco, gli abitanti del vicinato cantano le “lodi a Maria”, accompagnati dal suono della fisarmonica. Riti della Settimana Santa. Riti profondamente radicati nella religiosità popolare: la Quaresima ha inizio con i 40 rintocchi della campana maggiore della Chiesa Madre, a mezzanotte del martedì grasso. Il mercoledì delle Ceneri si appendono, lungo Corso Repubblica, sette pupazze nere ed una bianca, realizzate con stoffe e abiti in disuso, che rappresentano le settimane delle Quaresima. La sera del Giovedì Santo, nelle chiese del centro storico, visita agli “Altari della Reposizione”con apparati decorativi di fiori e preziosi tessuti. Venerdì Santo: processione dei Misteri. Un lento corteo formato dalle statue che rappresentano la Passione di Cristo, si snoda per le vie del centro storico, sostando nelle


principali chiese per l’esecuzione delle “cantilene”: un antico repertorio di canti composto nel convento delle benedettine di Montescaglioso. Lunedì dell’Angelo (Pasquetta). Festa della Madonna della Nuova con processione all’omonima chiesa ubicata fuori dalla città.

cardinali e i ministri, la carrozza del Re e i reparti dell’esercito a cavallo.

Cavalcata del Borbone

Estate Montese

Agosto. Rievocazione storica del soggiorno a Montescaglioso, nel 1735, di RE Carlo di Borbone. Corteo in costume della prima metà del settecento: il popolo e i nobili di Montescaglioso, I Benedettini di S. Michele, le carrozze con i nobili della corte napoletana, i

Un ricco calendario di manifestazioni, sagre (Sagra dei Ceci, Sagra della Trippa e Sagra della Bruschetta realizzate dal Museo della Civiltà Contadina), mostre, attività teatrali, convegni, concerti, caratterizza l’estate della città.

In Vino Veritas Nelle cantine-grotta del centro storico presentazione dei vini della Basilicata e della gastronomia del territorio.

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Festa Patronale di S. Rocco Dal 1684 S. Rocco è patrono di Montescaglioso. La mattina del 20 agosto processione dell’antica statua di S. Rocco. In serata, sfilata del grande carro in cartapesta con la statua del Santo, trainato da sette cavalli e preceduto dal clero. Esibizione delle migliori bande da giro del Sud Italia e fuochi pirotecnici. Sagra della pettola La terza domenica di Dicembre è caratterizzata dalla Sagra della pettola, organizzata dalla locale Pro Loco. Si tratta di un dolce tipico natalizio, fritto in olio di oliva.

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Numeri Utili ABBAZIA DI SAN MICHELE ARCANGELO InfoPoint Turistico

URGENZE

Carabinieri Polizia Municipale Corpo Forestale dello Stato Vigili del Fuoco Protezione Civile Sez. Montescaglioso Resp. Rocco Mianulli

SEGNALAZIONE GUASTI

Enel Guasti Acquedotto Lucano (Pronto Intervento)

SERVIZI PUBBLICI

Municipio – Centralino Pro Loco Poste Italiane Ass. Antiracket Falco Borsellino Parco Murgia (Ente Parco) CEA (Centro Educazione Ambientale) Gal Bradanica

SANITA’

334/8360098 0835/207010 0835/209218 0835/201907 115 320/9187576

803.500 800.99.22.92

0835/2091 0835/200630 0835/201922 0835/200960 0835/336166 0835/201016 0835/559751

Pronto Soccorso 118 Guardia Medica 0835/207127 - 253939 Farmacia Comunale 0835/200558 Farmacia Beatrice dott. De Lilla Giuseppe 0835/202921 Unimed 0835/201033 ASM Distretto Sanitario di Montescaglioso - Amministrazione 0835/253934-36 ASM Distretto Sanitario di Montescaglioso - Assistente Sociale 0835/253933 ASM Distretto Sanitario di Montescaglioso - Psicologa 0835/253930 ASM Distretto Sanitario di Montescaglioso - Responsabile Distretto 0835/253931 ASM Distretto Sanitario di Montescaglioso - Infermiere 0835/253928-29 56


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Attestazione n. 34/69/07 de117/04/07

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Come Raggiungerci IN AUTO

Se utilizzate l’automobile, programmate il vostro itinerario attraverso il servizio Map24, oppure in base alla vostra provenienza seguite le seguenti indicazioni: Dalla costa Tirrenica: Immettersi sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Seguire le indicazioni per Potenza. Proseguire in direzione Metaponto sulla SS 407 Basentana, uscite poi per Matera e infine seguite le indicazioni Montescaglioso. Dalla costa Adriatica: Percorrere l’autostrada Bologna-Taranto fino all’uscita Bari Nord. Proseguite per Altamura-Matera. Giunti a Matera proseguite lungo la SS 7 Appia in direzione Potenza, per poi proseguire per Metaponto-Montescaglioso (SS380). Dalla Calabria e Sicilia: Autostrada Calabria-Salerno. Uscite a Sibari e percorrete la SS 106 Jonica per Taranto. Prendete l’uscita Matera (SS 380) e proseguite fino a Montescaglioso. Dal Salento: Raggiunta la città di Taranto proseguite in direzione Reggio Calabria (SS 106 Jonica) fino all’uscita Matera. Proseguite lungo la SS 380 fino all’uscita Montescaglioso.

CAMPER

Se vi spostate in camper potreste parcheggiare presso la villa comunale nel rione belvedere, oppure contattare gli agriturismi della zona.

FERROVIA

Gli scali Ferroviari di Trenitalia più vicini sono quelli di Bari, Metaponto e Ferrandina, da cui occorre poi utilizzare servizi autolinee per raggiungere Matera, capoluogo di provincia, per poi continuare alla volta di Montescaglioso. Il collegamento è garantito da autobus di linea delle F.A.L. (Ferrovie Apulo Lucane). Per gli orari di questi treni potete chiamare il numero 0835.332861 o visitare il sito web: www.fal-srl.it Il trasporto da Bari a Matera avviene attraverso una ferrovia a scartamento ridotto le F.A.L. (Ferrovie Apulo Lucane). Per gli orari di questi treni potete chiamare il numero 0835.332861 o visitare il sito web: www.fal-srl.it Il trasporto da Metaponto a Matera avviene con autobus SITA. Per gli orari potete chiamare il numero 0835.332862 oppure consultare il sito web: www.sita-on-line.it 60


AEROPORTO

L’aeroporto più vicino è Bari Palese, collegato con le maggiori città italiane quali Milano, Roma, Verona, Venezia, Trapani, Bergamo, Bologna dalle seguenti compagnie: Alitalia, British Airways, Lufthansa, MyAir, Ryan Air, Hapag Lloyd, AirOne, Club Air etc. Gli orari e i voli sono disponibili al sito web: www.seap-puglia.it. Telefono: 080.5835200. Se prendete un’auto a noleggio, le indicazioni da seguire sono per Modugno, e quindi per Altamura-Matera (SS 96). A Matera proseguite in direzione Potenza (SS 7 Appia), per poi proseguire in direzione Metaponto (SS 380).

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Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso Con la redazione dei testi e la disponibilità dell’archivio fotografico, il Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso ha contribuito alla realizzazione della guida turistica della Città di Montescaglioso. Il CEA di Montescaglioso, struttura coordinata dal Comune di Montescaglioso e dal Parco della Murgia Materana, gestito da CooperAttiva soc. coop arl, ha la responsabilità dell’InfoPoint Turistico e del circuito di visita dell’Abbazia di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso e del Centro Visita di Pianelle nel Parco della Murgia Materana. Promozione e valorizzazione del patrimonio ambientale, demoetnoantropologico e culturale, educazione ambientale e alla sostenibilità, animazione territoriale, promozione del turismo sostenibile, costituiscono la mission del Ceas nel territorio di Montescaglioso e della collina materana.

Gli Operatori del CEA Montescaglioso Francesco Caputo Angelo Lospinuso Lucia Appio

Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso (Città di Montescaglioso / Parco della Murgia Materana) Piazza Racamato n. 1 - 75024 Montescaglioso (MT) Tel./Fax 0835.201016 334.8360098 www.montescaglioso.net cea@montescaglioso.net 63



Pro-loco Quarantacinque anni!!! Fu proprio in una strada del centro storico che si delineò, tra un gruppo di amici, l’idea di fondare La Pro loco. Così in una sera di settembre del 1967 la pro loco nacque e diede il via ad una serie di iniziative che ancora oggi si realizzano e sono un vanto sia per la nostra Comunità che per la nostra Regione. Ci auguriamo che l’entusiasmo iniziale che animò i fondatori, possa arrivare alle giovani generazioni alle quali e affidata l’eredità della Pro loco. La Pro Loco di Montescaglioso saluta con vivo entusiasmo questo lavoro che si propone come strumento attraverso il quale promuovere il nostro paese e le nostre tradizioni. L’associazione, da sempre sensibile alla storia della nostra civiltà, è impegnata in prima linea nella difesa e promozione del patrimonio culturale, artistico e storico di Montescaglioso. Questa missione è continuamente garantita dal volontario contributo che i suoi soci offrono e per mezzo del quale l’Associazione stessa vive ed opera. La guida turistica, ricca di contributi storico-culturali, si inserisce a pieno titolo tra i tanti lavori che hanno interessato il nostro paese proponendosi come scritto d’avanguardia attraverso cui rivisitare e reinterpretare il nostro passato e le nostre tradizioni. All’autore e all’editore va il nostro ringraziamento con l’auspicio che lo sforzo profuso possa essere ricompensato dal successo dell’opera.

Il Presidente Nicola Franco

ASSOCIAZIONE TURISTICA

PRO LOCO

75024 Montescaglioso (MT) Piazza S. G. Battista, 15 - Tel./Fax 0835.200630 Informazioni turistiche 65


http://www.comune.montescaglioso.mt.it

Un ringraziamento al Sindaco Giuseppe Silvaggi, all’ Assessore Dr. Roberto Venezia Attività produttive e Turismo, alla Pro Loco nella persona del presidente Nicola Franco, e a Francesco Caputo, Angelo Lospinuso, Lucia Appio del CEA di Montescaglioso per i testi e le foto.

Finito di Stampare nel mese di Gennaio 2013 presso la tipografia Poligrafica s.r.l. - Modugno (Ba) per conto della MP s.r.l. - Senise (Pz) Graphic design a cura di Jackalope.it 66


di Petrasanta Antonio

Solo latte lucano senza conservanti Viale Giovanni XXIII, 27 75024 MONTESCAGLIOSO (MT)

Tel. 0835.207795- Celi. 334.6778664


MONTESCAGLIOSO (MT)- Tel. 0835.202104- Fax 0835.202854


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