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Saluti del Sindaco
Palazzo San Gervasio
L'Amministrazione Comunale, con questa pubblicazione, ha voluto realizzare uno strumento utile per illustrare le risorse culturali, storiche, naturalistiche, architettoniche ed enogastronomiche della nostra cittadina e per fornire notizie ed informazioni a coloro che ci raggiungono sempre più numerosi. Palazzo San Gervasio città ricca di storia e di cultura legata in maniera indissolubile a Federico Il di Svevia, alla biblioteca e pinacoteca Camillo d'Errico, all'amore per la libertà durante i moti partenopei, all'agricoltura e alle sue coltivazioni d'avanguardia, è uno fra i più rinomati centri della comunità dell'alto Bradano. Il "Palatium Regium" fiore all'occhiello della nostra cittadina, dal quale la stessa prende il nome, fa intuire quanto sia stata importante già in epoca lontana e quanto ancora di più lo divenne intorno all'ottocento quando ebbe la più grande raccolta d'arte privata del meridione nella biblioteca e pinacoteca Camillo d'Errico. Palazzo San Gervasio, forte anche della sua tradizione contadina, saprà conquistarvi con i suoi piatti tipici e con la grande ospitalità dei suoi cittadini. L' Amministrazione Comunale, da sempre attenta all'accoglienza ed al benessere dei visitatori ha reso più fruibili le bellezze del territorio, offrendo programmi culturali, di svago e naturalistici. Un grazie in particolare và alle Aziende che hanno contribuito alla realizzazione della guida e a tutti quei visitatori che avremo il piacere di ospitare.
IL SINDACO Michele Mastro 3
Info Km da Potenza: 58 Km da Matera: 73 Altitudine: mt 482 slm CAP: 85026 Abitanti: 5232 (PalazzesO Comune della provincia di Potenza
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Geografia e Clima Palazzo San Gervasio è un paese della Basilicata orientale, che sorge nei pressi dello spartiacque tra i fiumi Bradano e Ofanto ed è considerato il principale centro dell'alto Bradano. Confina a nord con il territorio di Montemilone, a sud con l'agro di Banzi, a ovest con il Vulture, in particolare con i centri di Venosa, Maschito e ad est con la Puglia. Il suo paesaggio, molto ampio si estende tra i rilievi del Monte Vulture e delle Murge. Il suo tenitorio risale all'era quatemaria, circa un milione di anni fa, era un tempo ricco di foreste e selvaggina. Il clima è di tipo temperato-sublitoraneo, con estati calde e secche e inverni piuttosto freddi e umidi. Non è raro superare i 40° gradi in estate ed andare sotto zero in inverno. La media pluviometrica si aggira intorno ai 700mm annui, con i picchi precipitativi nel periodo autunnale ed invernale. l mesi estivi, invece, sono quelli più secchi. La neve fa la sua comparsa ogni inverno con una media di 20 cm/anno circa.
Indice
PER
La Storia Le origini di Palazzo San Gervasio eono lnipresclndlbllmente conl1868e a quelle del suo castello ·normanno-svevo, Il Palatlum Reglum, dal quale Il Paese prende Il nome, cast come ne segulle vicende storiche. Il borgo lnfatlf, si.è sviluppato Intemo el Xl secolo , proprio .a pardre dal rnanlero, oQr1 fa costruzione delle abitazioni' gente che ptastava l'•propr1981'Vtgl al signori che lo ablttmno. Il primo rione fu quello dello 'Spirito Senta , cosT denominato parchè vi sorgeva. una chlaat:ta, Santo Spirito appunto, che c:ilede Il nome • queato originario .nuel$<1 abitativo nel quale 8011;1GV4l un aJw piccolo edifiCio aacro, la cllieea dei santi Gervasio e Protasio; come si evince da due bolle papali del 1103 e del11 06. PropriO di un 'casale Gerva$i' ai parla in un documenta del1 082 a propòfii!x) della donaziOne del paese da .Parte del 'figlio di Roberto il GuiscaldQ, conte Ruggero, al Monastero della SS. Trinità di Venosa e infine, la bolla pontificia di Papa Innocenza Il chiama "PalatiiJm Sancii Gervasii"; nel1201 , la cittadina. Dlnnte la domlnazJone angioina. nel1261, Carlo D'Anglù.rase ll'tenlrnento di S Gervaslo ·• un avamposto difensivo dell'Intera Basilicata, affidando l'Incarico di custode e Nicola Frezzsno da VenDSa. Alcuni documenti risalenti al 1281 testimoniano come la "marescallla di San Gervufo• fosse hl aed& çlelle migli ori razze equine, allevate dai sovrani angiOini. Sotto Carlo Il D'Angiù custode delle for&e'le di San Gervasio fu Filippo di Grandlpnrto, che ebbe ln.sffldamen!o snche Il çqstello. Re Roberto D'Anglù Invece, nel 1134 nomlnU nel ta il!Q/t di San Garvaslo e Lagopesola 'custode delle foreete e delle difeae' Bertrat~da del Bal;r;o, principe dì
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trasformazìone delle regie difese in feudi, Iniziata sotto Il regno di Giovanna l D'AnglO, proseg'-'1 con Il suo discendente Carlo Ili •e con suo tiglio Ladlstao. l
Nlll1434 al ha Il Fft'nO 111to di t!!audlrzlonll.. La ~na Glownna 11 0'~0 t:ed!t nflall feudo cl P'......, 8en GM\IIIIIc ala po~enta Novella (o Corbellllj Ruffo. E'li pe~lodo mc !.i sorge l rione Plano e l'orfsjnerlo S!Witxl Santo el .npUa notftOimente•.NIIIIniZI del XVI eeoo1o 1 feudo oon tutte l& Sile perthlnm, che rlllntnwano t!R l p ca.-limanti IR!JI, wngono dati In canceHiane e Nlccla Mena Oaracc:loiG, nwc'- di Castellaneta, da Ferdinando Il Callolco. Bllwlnno dilli certi tht, nel1531,11 ca.stei!G foaae h bJono 81111X)dlccnea~adot»e, 11181111&1 ~tllr«NMIII&l.llll~>k>tlll
di eo fOOt;hl. Nel 1532 Carlo V D' Aab urgo, imperatore d 'Auatrla, concaaaa In feudo pala.z.zo San GeMI8io al barene Ferrante D'Aiarcon da Mendoza, Inizia per il paese
un'epoca di awlcoodamantl n e l l a domNzlone. W nel 1544 fu completata l'lldftcadcwi8dlllll chiesa madre adiacente al ee«e&a. N811584 aubentra el b&CA • epe.gnolo Dcnna Lucrezla della Tolfa, alla quale, nel 15611 aeguono l figli
GkMinnantonlc>e Girolamo 111, l'liti
1587, Carlo dal Tufo.
Nel 1595 Casale San Gervasio ottenne il titolo di università. Acquistato nel1597 dal duca ~ di Aderenza, Galeazzo Pinelli, nel 1600 venne ereditato dal figlio di questi, Cosimo, e poi dal nipote Galeazzo Francesco. Fu ancora ~==*-~~~...-., ~~ venduto dai Pinelli ad Antonio • • Cattaneo di Genova, nel1615 ~~ e passò alle due sorelle lppolita e poi Costanza, che aveva sposato il feudatario di Genzano di Lucania, Giovanni De Marinis. Ultimo feudatario fu Giovanni Andrea De Marinis, nei cui possedimenti Palazzo San Gervasio rimase fino al 2 agosto 1806, anno di eversione della feudalità. All'epoca dei moti partenopei il paese aderì piantando l'albero della libertà in piazza e subendone le conseguenze. Molti patrioti furono assassinati e la cittadina saccheggiata e incendiata per rappresaglia. Il 1809 fu un anno segnato dall'attacco dei briganti, bloccati però prima di arrivare in paese, in via Difesa, dalla Milizia Civile coadiuvata dagli ausiliari e da truppe francesi a cavallo. Un annoso contenzioso tra l'ultimo feudatario, De Marinis, e la popolazione, conclusosi nel 181 O a favore del signorotto che produsse documenti falsi per accaparrarsi la colonia sui Casaleni e sui Castellani, nonchè l'uso civico su altre contrade nel bosco, causò gravissimi disagi alla popolazione per trent'anni, mettendone in pericolo la soprawivenza. Per far fronte alla drammatica situazione furono occupate le terre del latifondo con la violenza e dolosamente incendiate dai palazzesi esasperati. 14
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La nostra società denominata Eurorottami di Mendrino B. & C. snc, nella persona del legale rappresentante Sig. Mendrino Bruno, opera ormai da decenni nel settore del recupero di rifiuti ferrosi e non, e nelliambito delle demolizioni industriali . E' lider incontrastato nel settore dell'Autodemolizione con il centro di raccolta situato in zona PAIP in Palazzo Sa11 Gervasio (PZ), e il primo centro in Basilicata come dimensioni e numero di veicoli giornalieri che il centro puU trattare secondo quando disposto nella determina della Provincia di Potenza , unica Azienda del Settore certificata ISO 9001 per la qualità , ISO 14001 per l'ambiente e REGOLAMENTO 333/2011 per il recupero delle materie prime tramite ente certificatore accreditato EUROCERT. La nostra società è autorizzata nei settori sopra citati tramite le seguenti autorizzazioni: -Autorizzazione al trasporto di rifiuti non pericolosi cat. 4 Classe D. emessa dall'albo Gestioni Rifiuti di PZ n. PZ00071 del15/06/2012; -Autorizzazione al trasporto di rifiuti pericolosi cat.5 Classe F emessa dall'albo Gestione Rifiuti di PZ n.PZ000071/0S del 04/10/2009 ; - Autorizzazione Provinciale alla Demolizione emessa Dalla Provincia di Potenza con Determinazione n.196 del 27/01/201 O; - Autorizzazione Provinciale allo Stoccaggio emessa dalla Provincia di Potenza con Determinazione n.18215 del 22/05/2013. Con le sopra citate Autorizzazioni la società è in grado di prelevare, staccare e destinare a recupero rifiuti pericolosi e non, tramite in ns. parco di mezzi e attrezzature che di seguito vi vado ad elencare: -n. 4 Autocarri muniti di gru per rottami; -n. 2 Autocarro con attrezzatura scarrabile; -n. 6 Autocarro per trasporto rottame; -n. 2 Trattori stradali; -n. 4 Semirimorchi per trasporto rottami; -n. 1 Carrellone di 13m per trasporto rottami e ns. mezzi; - n. 3 Gru per carico rottami; -n. 2 presse per riduzione volumetrica dei rottami; -n. 1 Cesoia per taglio rottami; -n. 2 Carroattrezzi per trasporto di mezzi; -n. 4 muletti per sollevamento materiale; -n. 70 cassoni scarrabili posizionati e da posizionare nelle aziende; e in caso ci fosse bisogno noleggiamo attrezzature e mezzi da ditte preposte al noleggio. Tutti i sopra citati mezzi sono messi a completa disposizione delle aziende che ci affidano il servizio di prelievo e recupero dei propri rifiuti, con tempestività e senza vincoli di orari e giorni. Al momento la nostra azienda opera in tutto il territorio della Basilicata, Puglia e Campania, svolgendo attività di recupero rifiuti presso circa 50 aziende private ed enti pubblici, tra le quali: S.A.T.A. SPA; COMPRENSORIO FPT- Industriai di Foggia; FENICE SPA; PROMA SPA; ERGOM AUTOMOTIVE SYSTEM SPA; LA.S.ME. 2 SPA; MUBEA ITALIA SPA; TIBERINA MELFI SPA; VITONE SRL; CEVA IN BOUND SPA; JONSON CONTROLS SPA; MITIGA FOOD SPA; S.E.L. SPA; COM SRL; ZPR SRL; TECNOMECCANICA SRL; CARGO SRL; DE VIZIA SPA; C.M.M. SRL; NUMBER 1 SPA; GEORGIA PACIFIK ITALIA SPA; FERRAMENTA PUGLIESE SNC; ME.CO SAL; TRANSIDER SRL.; COMMERGROUP INTERNETIONAL SAL; LEAR CORPORATION; F.A.L. srl; FIREMATRASPORTI SPA; La nostra azienda è in servizio dal lunedì al sabato 24124 ore e in forma straordinaria anche di Domenica (negli orari consentiti dalla Legge), e a richiesta siamo in grado di posizionare uno o più contenitori di stoccaggio di rifiuti (i contenitori sono di dimensioni di 30 mc e sono conformi alle leggi vigenti) senza alcun costo di fitto a carico delle aziende. Per concludere rimaniamo a Vs. completa disposizione per eventuali chiarimenti e contatti in merito a Vs. specifiche esigenze. Per contatti : Amministratore Unico: Sig. Mendrino Bruno celi. 339/6284140 Responsabile alle vendite ed Acquisti : Sig. Mendrino Massimiliano celi. 340/5464933 Responsabile amministrativo: Sig. Lancellotti Marco S. cell333/4244352
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Luoghi di interesse 11
Palatium Regium 11: il castello marchesa/e
Il castello di Palazzo San Gervasio risale all'epoca normanna, mentre il suo riattamento fu quasi certamente fatto eseguire su progetto di Federico Il, che oltre ad essere un grande condottiero ed un sagace ed accorto politico, fu pure un valente ingegnere. La sua costruzione, come palatium regium, risale al 1050 circa; esso aveva prima forma quadrata, che è la forma tipica degli edifici militari normanni, con due torrioni ai lati a pianta quadrata e che, con il tempo e l'opera vandalica degli uomini, sono andati del tutto distrutti. Vi erano anche quattro bifore e una trifora centrali simili ad una loggia, che ancor oggi si possono scorgere, anche se murate; in seguito il primitivo disegno architettonico fu completamente modificato. Il castello fu prima destinato a residenza di campagna dei principi normanni e come luogo di caccia e di svago degli Svevi: domus solatiorum; in seguito come posto di vedetta e di difesa del territorio ricco di boschi e di pascoli contro i Saraceni che scorazzavano ancora nella vicina Puglia o contro i Bizantini o Greci che combattevano contro i Normanni, i quali volevano a qualsiasi costo soppiantarli, come attestano i cronisti coevi. Intorno e vicino all'ostello vennero costruite poi delle casette per il personale dipendente, le quali cominciarono a formare quel rione che si chiamò Santo Spirito e che aveva al suo centro una chiesetta, non piÚ esistente sin dalla fine del cinquecento, costruita probabilmente, ad opera di devoti lombardi, al servizio dei Normanni (altrimenti non si riuscirebbe a spiegare l'intitolazione della chiesa, nel bel sud d'Italia, a martiri cristiani del nord) dedicata ed intitolata ad uno dei santi martiri del cristianesimo: Gervasio fratello gemello di Protasio, di cui si parla in due Bolle pontificie di Pasquale Il (1 099-1118): datata, dal L..aterano, la prima, 22.5.11 03, in cui si accenna all'esistenza di detta Chiesa: "Ecclesiam Sanctorum martyrum Gervasii et Protasii in Bandusino fonte apud Venusiam"; la seconda, datata da Albano il16.6.11 06, in cui si pone la stessa alle dipendenze dellfArcivescovo di Acerenza. L'imperatore Federico Il fece riattare il castello che gli doveva servire prima come luogo di caccia- che era il suo hobby preferito- e dopo come posto ideale - a causa dei ricchi pascoli ivi esistenti - per l'allevamento della razza dei cavalli, cosiddetti murgesi, allora molto richiesti, e specie quella dei cavalli arabi che l'augusto sovrano, tra le altre, preferiva. In queste scuderie venivano anche selezionati, a cura di un magister aratiarum, i superbi stalloni di razza reale che facevano spicco durante i fastosi cortei imperiali. 18
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Ma il castello fu pit:J frequentato e divenne molto piLI celebre al tempo di re Manfredi (1232-1266), figlio naturale di Federico Il e di Bianca. il quale, dopo la vittoria conseguita durante la battaglia di Foggia, nell'estate del 1255, vi soggiornò a lungo. Infatti il valoroso principe, ancora ventitraenne, in quel castello, dopo la suddetta vittoria sull'esercito pon1ificio comandato dal cardinale di Santa Maria in Lata, Ottaviano degli Ubaldini, legato del papa Alessandro JV (1254-1261) e considerato a torto dalla opinione pubblica del tempo come il traditore della causa guelfa per aver stipulato, dopo la sconfitta di Foggia, un trattato con Manfredi in cui egli assecondava i disegni del pr1nclpe a discapito della causa pontlftcla Qa logica delle cose vuole, però, che chi perde deve sottostare alle proposte del vincitore, pena la ripresa delle ostilità che il Cardinale in quel momento non era in grado, In nessun modo, di affrontare}, si ritirò con Il suo seguito per r1storarsl dalle fatiche della guerra. Il luogo. d'attronde, era ameno per la saJubrità dell'aria e per la copiosità delle acque limpide e salutari e venationibus delectabilem -secondo scrive Il cronista Jamsllla, ma, 1ra l sollazzl della caccia al cinghiale, al cervo e al daino e i refrigeri del bosco vicino, il giovane principe, aliquantum aegrotavit,. si ammalò molto probabilmente di broncopolmonite tanto che fu prossimo alla morte.
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Pinacoteca e Biblioteca 11Camillo d 1Errico 11 112 novembre 1897, due giorni dopo la sua morte, Camillo d•Errico lasciava alla comunità di Palazzo San Gervasio la più grande raccolta d'arte privata del Meridione: 298 tele del XVII e XVIII sec., 500 stampe dello stesso periodo, 8.000 volumi delle sua biblioteca (alcune serie uniche al mondo), più due palazzi prospicienti, alla collettività di questo paese. Camillo d'Errico fu uno dei più illuminati esponenti della sua famiglia, di nobili e antiche origini, proveniente , da San Chirico nel ; Lagonegrese. Sindaco di Palazzo nel periodo postunitario, favorì il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi concittadini con una serie di provvedimenti: introdusse 1 1 illuminazione elettrica (uno dei primi comuni del Sud a esserne dotato); sistemò le strade; ampliò il cimitero; fondò una biblioteca comunale nel 1893. Camillo d 1Errico non fu, però, soltanto un brillante amministratore, ma è soprattutto un cultore dell•arte e del sapere. La grande raccolta dei dipinti da lui allestita si arricchiva di quadri provenienti sia dal Castello di Palazzo "Palatium Regium" sia da Napoli. La sua pinacoteca annovera tele tra cui opere della scuola napoletana di Salvator Rosa, Massimo Stanzioni, Luca Giordano, Micca Spadaro; della scuola romana di Guido Reni, Carlo Dolci, Carlo Maratta; della scuola bolognese del Guarcino e i fratelli Agostino e Annibale Caracci; della scuola fiamminga di Antonio Van Dick, Pieter Brueghel il Vecchio, Pieter Snayers; della scuola spagnola di Diego Rodriguez de Silva y Velasquez e Josè de Ribera detto lo Spagnoletto. Non mancano, infine, dipinti delle scuole francese e tedesca. La biblioteca contiene circa 8.000 volumi, fra cui stampe e cronache antiche, testi letterari, giuridici e storici, appunti sulla storia delle chiese presi e mai utilizzati; le carte di famiglia ordinate in un archivio ricchissimo, depauperato, però, dal tempo, dall'incuria e dai numerosi trasferimenti del materiale. Nel1939, adducendo ragioni di sicurezza, con legge n.1 082 del 13 luglio 1939 cui seguiva Regolamento di esecuzione (R.D. 2 ottobre 1940, n.1588) liallora Ministero deii:Educazione Nazionale, Giuseppe Bottai, disponeva lo spostamento delllingente patrimonio nella città di Matera. Questo quanto risulta dagli atti ufficiali. Esaminando però il numeroso carteggio, all'epoca intercorso tra i protagonisti della vicenda, la questione assume ben altro aspetto. Si trattò, in effetti, di un piacere reso dal Governo dell'epoca, ai gerarchi lucani: non avendo mezzi finanziari per mandare il chinino alla città di Matera dove, come riferisce in Cristo si è fermato ad Eboli, un certo Carlo Levi, turista lì non certo per caso, i bambini morivano come mosche a causa della malaria, gli inviarono i quadri ed i libri della raccolta dfErrico. 1
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l e- l La ELLEBI si propone per la realizzazione "CHIAVI IN MANO" di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile in genere, e principalmente impianti fotovoltaici ed eolici Ad oggi la ELLEBI può contare sull'esperienza e professionalità di un qualificato team di esperti già specializzati, coordinati dal Responsabile Tecnico/Commerciale ing Emilio Lombardi e su una forte capacità manageriale nelle fasi di sviluppo, definizione, implementazione e coordinamento di progetti complessi su scala nazionale. Lo scopo è quello di promuovere le fonti energetiche alternative ai combustibili fossili fornendo soluzioni e sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, al fine di affermare l'impegno per lfambiente nonchè, soluzioni e sistemi di approwigionamento energetico per un uso razionale delle risorse disponibili. Con la presente, si vuole dare ai Clienti una indicazione sulla qualità degli impianti realizzati e sulle loro caratteristiche, a cominciare dai prodotti impiegati con marchi di fama internazionali: SHARP, AURORA POWER ONE, BTICINO, GEWISS, WURTH.
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Direttore Tecnico/Commerciale Ing. Emilio Lombardi Celi. +39 347.37.99.178 e.mail: elombardi@ellebisolar.it
Prelibatezze Del Palato
Canio Grieco non ama essere definito chef, è un uomo che, dietro una esperienza trentennale,accoglie i suoi ospiti con grande semplicità. La storia di PRELIBATEZZE DEL PALATO comincia cosi, Grieco Canio inizia la sua awentura all'età di 14 anni all'isola d'Elba da apprendista pizzaiolo sotto la guida di un grande maestro della pizza napoletana. Egli accorgendosi subito della grande passione per la gastronomia ha continuato in ITALIA e ALL'ESTERO per circa 30 anni quando un giorno decise di lasciare la Gennania, dove dirigeva un Ristorante con suo fratello, e tornare nel suo paese natale Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza, un paesino situato in collina ai confini con la Puglia, aprendo un RISTORANTE con circa 75 coperti. CUCINA la cucina di PRELIBATEZZE DEL PALATO è regolata da poche leggi, semplici e fondamentali: il rispetto per le tradizioni, il rispetto per la materia prima, la stagionalità e l'eccellenza degli ingredienti. Non esiste alcuna concessione alle mode ma solo la continua ricerca di quello che il territorio ha di genuino. E' Canio in prima persona a girare fra le masserie in cerca dei formaggi migliori, o nei campi a cercare erbe selvatiche dimenticate da tutti. Caciocavalli, pecorini, burrate, fave, ceci, cicerchie, cicorie, cime di rape, cipolle e altri innumerevoli doni del territorio circostante. l suoi ingredienti sono semplici come l'animo dei vecchi contadini di PALAZZO SAN GERVASIO, ma gustandoli nel RISTORANTE. LA PIZZERIA la pizza è strettamente curata da me in persona adottando principi tradizionali. Le farine le scelgo io al mulino, la miscela la scelgo io giorno per giorno, la materia prima è di primissima qualità, Il forno a legna è alimentato esclusivamente con legna di quercia.la pizza è un ARTE, non si improwisa. Oggi tutti fanno pizze, ma per fare questo bisogna conoscere le farine, i lieviti, le materie prime in genere, e queste doti le acquisisci solo con la passione è tanti anni di esperienza. LA PIZZERIA PRELIBATEZZE DEL PALATO sulla carta ha solo pizze tradizionali, non pizze con la nutella, o con mais, tanto per citarne alcune, ma solo le più semplici, come vuole la tradizione NAPOLETANA. IL RISTORANTE PRELIBATEZZE DEL PALATO vi aspetta per farvi degustare tutti i suoi prodotti, e dandovi un servizio impeccabile e cortesia. A TUTTI UN ARRIVEDERCI HA PRESTO. PRELIBATEZZE DEL PALATO vi sembrerà di tornare indietro nel tempo gustando sapori ormai dimenticati. di GRIECO Canio Via V. Lichinchi, 156- Palazzo San Gervasio (PZ) Tel. 0972.45649- celi. 339649525
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Poichè tuttavia si tratta di una legge, la 1082/39, chiaramente in violazione del diritto testamentario, inviolabile nei paesi civili, più volte, nel dopoguerra, si fu vicini al ritorno della Pinacoteca nella sua sede naturale: a Palazzo San Gervasio, in Corso Manfredi, dove la volle Camillo d'Errico. Il 1958 IÌallora Ministro proibiva al direttore del Ridola, museo materano di esporre i quadri della raccolta, perchè dovevano ritornare a Palazzo S.G., il 1975 il Ministero finanziava addirittura il restauro della sede della Pinacoteca. Non se ne fece mai niente da un lato per l'opposizione della città di Matera, un suo Sindaco, tal Pasquale Lamacchia giunse a minacciare barricate, dallialtro per lfatteggiamento politicamente compiacente, quando non complice, di molti amministratori locali che, sull'apparente disinteresse per la questione, costruivano le loro fortune politiche e personali. Oggi presso il palazzo d'Errico sono in atto dei lavori di miglioramento, poichè nel 2004 la Soprintendenza di Potenza ha inteso adeguare la sede museale palazzese, con un impianto di climatizzazione adatto al mantenimento climatico dei locali che custodiranno le pregiate opere. Detto lavoro verrà concluso dopo un ritardo tecnico di quasi un anno e mezzo entro giugno 2008 come assicurato dal direttore dei lavori. Il 5 marzo 2008 l'Ente Morale Camillo d'Errico è stata accolta ufficialmente nella fondazione Euro mediterranea Anna Lindh per il "Dialogo tra le Culture", con sede nelle Biblioteche Alessandrine in Egitto. Questo primo grande riconoscimento dà lustro non solo a Palazzo San Gervasio ma a tutta la regione Basilicata, il nuovo consiglio d'amministrazione dell'ente morale apre le porte non solo all'Italia, ma a tutto il bacino euro mediterraneo per far visionare il proprio patrimonio artistico nel circuito culturale europeo. Il 24 novembre 2009 il Consiglio Regionale della Basilicata approva all'unanimità la legge regionale 29/09, sulle "Norme per la valorizzazione della biblioteca e pinacoteca Camillo d'Errico". 37
Biblioteca Comunale
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Joseph and Mary Agostine Library"
Nel1978, per volontà testamentaria, alla cittadina di Palazzo San Gervasio veniva destinata la somma di circa un milione di euro, al fine di istituire una biblioteca comunale. Joseph Agostina, nato a Palazzo nel 1889, emigrato a Boston all'età di 18 anni e morto oltreoceano nel1971, senza figli, nel suo testamento, perfettamente uguale a quello della moglie Mary, scomparsa nel1981, ordinò che il suo patrimonio fosse venduto per finanziare una biblioteca nel suo paese d'origine. La "Joseph and Mary Agosti ne Library" è , ad oggi, una tra le più importanti ed attrezzate biblioteche dell'intera area. Sono oltre 20.000 i volumi raccolti; vi è poi allfinterno uno spazio dedicata alla lettura, rivolto ad utenti della primissima infanzia ed una sala convegni.
Inoltre percorrendo le vie del paese si possono ammirare vari palazzi come Palazzo Mancinelli, Palazzo Lancellotti con la cappella di famiglia, Palazzo Pizzuti e Palazzo D'Errico che, costruito intorno al1800, conserva interessanti affreschi e dipinti.
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Luoghi di culto
- Chiesa di .. San Nicola .. del XIX sec. in stile romanico pugliese. - Chiesa di .. San Rocco .. risalente al 1753. (Cripta della Famiglia D'Errico) - Chiesa del .. Santissimo Crocifisso .. del 1500 con interno a tre navate in stile romanico. - Chiesa di .. San Sebastiano .. (del Settecento) - Santuario della Madonna di Francavilla
Madonna di Francavilla
San Nicola
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Il contesto economico e produttivo L'economia locale è principalmente concentrata nel settore agricolo; attualmente le cultura rilevanti sono quelle dei cereali, ortaggi, In particolare quella del pomodoro, della vHe e dell'ulivo. In passato un importante contributo allieconomia locale era fornito dalle coltivazioni della canapa, del cotone, del lino e di varie qualità di cereali . Tra le uve primeggiavano I'Aglianico e la Malvasia . Diffusissima la pianta del gelso, introdoHa intomo alla metà dell'800, cui era collegata la bachlcuttura. Palazzo S.G. si distingue, In particolare, per la presenza sul suo tenttorfo, di un polo artigianale volto alla produzione di attrezzature agricole. Fin dagli anni trenta erano presenti a Palazzo S.G. abili artigiani che producevano e commercializzavano numerose attrezzature agricole quali: li lancia paglia, la trebbia, erpici, aratr1 e cucttabbacco. Ancora oggi questi artfglanl sono presenti sul terrttor1o con realtà aziendali ben consolidate e sviluppate.
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Gastronomia Prodotti tipici di Palazzo sono i dolci come i Couzuncighj {calzoncelli), U 1 Còzon 01 calzone), i Crspeghj (le crespelle), le Pèttele (pettole) ossia frittelle fatte con pasta di farina lievitata e lavorata, tutti dolci tipici del periodo natalizio. Sempre tra i dolci, si ricordano la Scarceghj (la scarcella) e i Lag l n C 1 1a mgghjeic (lagane con la mollica) tipici invece delle feste pasquali. Tra le specialità gastronomiche palazzesi troviamo inoltre il Sanguinaccio dolce: crema fatta con sangue di maiale con l1aggiunta di ingredienti come vaniglia e cacao amaro e i Ciambelleine (ciambelline): una ciambella glassata, tipico dolce nuziale. Fra i primi piatti invece vanno menzionate le orecchiette al sugo di coniglio, e i Capond 1 (capunti): particolare tipo di pasta fatta in casa. Uni altra specialità caratteristica del paese sono i peperoni cruschi, cioè croccanti(chiamati in dialetto, lavlècchj). Sono peperoni rossi essiccati che vengono scottati nel l o l io d 1 oliva, spesso utilizzati come condimento nella pasta o in altri cibi. l
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Manifestazioni ed eventi
- 1a domenica dopo Pasqua - Festa in onore della Madonna di Francavilla La statua della Madonna viene portata, in processione, nella sua dimora nel bosco. - 13 giugno - Festa patronale in onore di SanfAntonio da Padova. - 16 agosto - Festa in onore d i San Rocco. - 1a domenica di settembre - Festa in onore della Madonna di Francavilla. La statua della Madonna viene riportata, in processione, nel paese.
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Come raggiungerei In auto: Dal versante adriatico si percorre la A14 fino al castello di Foggia, si devia in direzione Candela (si incrocia anche la A 16 Napoli-Bari) e si prosegue per S. Nicola di Melfi e quindi Palazzo San Gervasio. In treno: Dal versante adriatico puoi raggiungerei con la linea Foggia-Potenza; cambiando alla stazione di Rocchetta S. Antonio direzione Gioia del Colle. Da Bari puoi raggiungere in circa due ore lo scalo di Genzano di Lucania con i treni della FAL. In aereo: Foggia-Bari
Numeri Utili Comune di Palazzo San Gervasio Telefono 0972/44246-44274- Fax 0972/44879 E-mail : comune.palazzo@certrupartbasilicata.it Biblioteca comunale "Joseph and Mary Agostina Library" Orario: 9.00-12.00; 16.00-19.00 Pinacoteca e Biblioteca "Camillo d'Errico" Per info rivolgersi al Comune 61
Un ringraziamento al Sindaco di Palazzo San Gervasio Geom. Michele Mastro e all'Amministrazione Comunale Foto: Rocco D'Errico Nunzio Frangiane Comitato San Antonio 2013 Finito di stampare nel mese di Luglio 2013 presso la tipografia Lithos-Bari per conto della MP s.r.l. - Senise (PZ) Impaginazione grafica a cura di Elisabetta Ocelli
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