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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 224 del 16/11/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La due giorni del dipartimento Agricoltura parte oggi da Policoro e domani farà tappa a Maratea

Petrolio

Concessione Monte Marrone normata da comma 3 Moratoria La precisazione si è resa necessaria dopo un comunicato La proroga allo sfruttamento minerario della concessione “Monte Morrone” rientra nei casi normati dal comma 3 dell’art. 37 della L.R.16/2012 , nota come “Moratoria sul petrolio”. L’articolo di legge prevede che la Regione “non rilascerà l’intesa, prevista dall’art.1, comma 7, lettera n) della legge 23 agosto 2004, n.239, di cui all’accordo del 24 aprile 2001, al conferimento di nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi”, ma al comma 3 aggiunge che “Sono fatte salve le intese relative a titoli minerari in essere”.

Open day 2012 tappa lucana a Bernalda “Paesaggi Smart. L’area adriatico-jonica”, sarà il tema portante dell’incontro di oggi A PAG. 3

Cenferenza Valbasento E’ iniziato l’atteso appuntamento. Presenti i diversi protagonisti in campo

Arriva “Pesca l’Azzurro” per rilanciare il settore

L’obiettivo è quello di valorizzare il settore e sensibilizzare la popolazione Verrà presentato il Programma Operativo regionale Fep 2007/2013 Il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha organizzato una due giorni per promuovere il patrimonio ittico, valorizzando il settore della pesca e dell’acquacoltura e sensibilizzando la popolazione lucana al fine di favorire il consumo di pesce azzurro. La prima tappa oggi a Policoro, mentre domani l’evento si sposterà a Maratea. L’occasione servità per far conosce il Programma Operativo regionale Fep (Fondo europeo pesca) 2007/2013, strumento finanziario importante per il rilancio del comparto. Una spiaggia lucana

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L’assessore Viti: stiamo anche reimpostando e rivedendo una diversa strategia formativa per i prossimi sette anni

Nuovi tirocini per un calcio alla crisi La Regione ha già predisposto azioni mirate e bandi sull’apprendiastato di primo livello A PAG. 4

In aula per seguire corsi

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Vertenza Don Uva, fumata nera sulla firma della transizione con l’Azienda sanitaria potentina

Registro dei tumori, tempi stretti Avanzata una proposta di legge con ampia autonamia gestionale

La società ha chiesto il concordato preventivo Soccorso della Regione. Gli stipendi sono salvi

Un’attesa lunga dodici anni. E’ anche previsto il codice etico e un regolamento

La vertenza Don Uva ancora al centro dell’attenzione. Con la legge appena approvata, si attende l’aiuto della Regione ai dipendenti della struttura. Almeno gli stipendi sono garantiti. Ieri doveva essere il giorno della firma del-

Autonomia gestionale, regolamento e codice etico. Proposta di legge sul Registro dei tumori avanzata dal consigliere regionale, Ernesto Navazio di di Io amo la Lucania. Dopo 12 anni, infatti, resta ancora incompiuto. L’iniziativa è

la transazione fra l’Azienda sanitaria potentina e il Don Uva con la quale si prevede, tra l’altro l’erogazione di 2 milioni per il il 2012 e di 4 per il 2013. Ma la firma è saltata. La società ha chiesto il concordato preventivo.

La Gazzetta del Mezzogiorno

stata sottoscritta anche da altri consiglieri. “Si nega un diritto dei cittadini”, ha sostenuto l’esponente di Ial durante la presentazioone. I Registri sono delle strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Una due giorni per promuovere il patrimonio ittico regionale. Oggi tappa a Policoro, domani a Maratea

Mangia sano, mangia lucano Mastrosimone: “Pesce e prodotti tipici fondamentali per l’economia territoriale” Oggi l’attesa Conferenza Valbasento E’ iniziata intorno alle 9,30 di questa mattina, nella Sala Inguscio del palazzo regionale, la Conferenza sulla Valbasento. All’appuntamento sono presenti rappresentanti del mondo sindacale e delle associazioni imprenditoriali, amministratori locali ed esponenti delle istituzioni. Ad introdurre i lavori, l’assessore al Lavoro, Vincenzo Viti, alle Attività produttive, Marcello Pittella, e all’Ambiente, Vilma Mazzocco, mentre le conclusioni sono affidate al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Per consentire una maggiore partecipazione popolare, l’ufficio stampa della giunta regionale ha organizzato una diretta streaming sul portale basilicatanet. (bm9)

Dalle profondità del mare alla tavola d’autore. Una due giorni per conoscere il patrimonio ittico regionale, le iniziative percorribili volte a valorizzare il settore della pesca e dell’acquacoltura e per sensibilizzare la popolazione lucana al fine di favorire il consumo del pesce azzurro, che abbonda nei nostri mari, e di tutti i prodotti salubri e di qualità. Il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha organizzato la manifestazione – oggi a Policoro in piazza Heraclea e domani a Maratea, Pianeta Maratea – per fare il punto sul settore e per far conoscere al pubblico il Programma Operativo regionale Fep (Fondo europeo pesca) 2007/2013, che ponendosi l’obiettivo di valorizzare e promuovere la pesca e l’acquacoltura nelle sue diverse potenzialità di sviluppo sostenibile, rappresenta uno strumento finanziario importante, che offre numerose prospettive per il rilancio del settore. Tavole rotonde con esperti regionali e nazionali,

Lungomare di Policoro

stand dei prodotti tipici lucani per esaltare le risorse dei nostri mari, momenti formativi destinati ai ragazzi delle scuole primarie ed informativi indirizzati alla popolazione locale arricchiscono la manifestazione. Oggi, a partire dalle 10.00 in piazza Heraclea a Poli-

coro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, aprirà i lavori della due giorni “Pesca L’azzurro: scopri e gusta le risorse del mare, mangia sano, mangia lucano”. Prevista la partecipazione del presidente della Regione, Vito De Filippo. Alle 15.30 l’assessore pre-

La Commissione regionale diffonde la cultura della parità

Botta (Crpo): “A partire dai ragazzi si può immaginare un percorso che aiuti a sconfiggere pregiudizi e stereotipi e che metta la persona al centro della società” La Commissione regionale per le Pari opportunità “Crpo” di Basilicata ha presentato ieri, nel Centro siciale di Lavello, il progetto “La scuola in parità - differente ma uguale”. Tra i presenti, le componenti della Crpo, il sindaco Antonio Annale, la dirigente dell’Istituto comprensivo Giovanni Falcone, Elisabetta Zaccone, i docenti e 150 ragazzi iscritti alla terza classe della scuola secondaria di primo grado della Basilicata per l’anno scolastico 2012/2013. “La Crpo – ha sottolineato la presidente Botta – prosegue con l’impegno di diffondere la cultura della parità e della non discriminazione, coinvolgendo la scuole del territorio regionale. La scuola e, dunque, la cultura, i saperi, la conoscenza, rappresen-

Uno scorcio di Lavello

tano per l’intera società un efficace presidio dei principi della democrazia, della tutela dei diritti, della necessità dei doveri, del riconoscimento e valorizzazione delle differenze. A partire dai ragazzi si può immaginare un percorso

che aiuti a sconfiggere pregiudizi e stereotipi e contribuisca allo sviluppo di una cultura che metta al centro della società la persona nella sua interezza”. Subito dopo l’incontro con i ragazzi, la Commis-

sione per le pari opportunità si è riunita nell’aula consiliare del Comune. Un momento di riflessione importante che si coniuga perfettamente con le tante iniziative messe in campo sinora dall’organismo regionale. (bm9)

senterà alla stampa il Programma Fep 2007/2013 e le sue prospettive. Nel pomeriggio seguirà la tavola rotonda sulla valorizzazione del settore pesca e dell’acquacoltura declinato nel suo valore ambientale, economico e sociale, che sarà moderata da Eleonora Daniele, condut-

trice di Linea Verde, mentre alle 17.30 è in agenda una gara di cucina per la presentazione di un piatto unico a base di pesce azzurro in abbinamento con prodotti tipici lucani, vino ed olio in particolare. A presentare la competizione Andy Luotto, chef e conduttore televisivo. Seguirà una degustazione a base di prodotti tipici. “L’accostamento del pesce con le produzioni tipiche lucane – ha spiegato Mastrosimone – che in questa manifestazione trova risalto e si realizza, è ritenuto fondamentale dalla Regione per rafforzare l’intera economia territoriale. Per questa ragione abbiamo voluto sensibilizzare la popolazione lucana, al fine di favorire il consumo di prodotti regionali salubri e di qualità, ripetendo ancora lo slogan mangia sano, mangia lucano”. Una vetrina esclusiva per promuovere i frutti del mare e la cucina lucana, ma anche un’occasione importante per comunicare alle popolazioni locali la genuinità del pesce azzurro. (bm9)

Una giornata sull’Otologia L’appuntamento il 17 novembre all’ospedale “Madonna delle Grazie” Il prossimo 17 novembre nell’auditorium dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera si svolgerà la quarta giornata di Otologia, organizzata per analizzare con gli esperti, i pediatri, i medici di famiUn medico glia e l’utenza, la casistica e le punte di eccellenza maturata nella patologia chirurgica dell’orecchio medio dai medici della Unità operativa di Otorinolaringoiatria del P.O. di Matera. La chirurgia di base dell’orecchio medio è costituita fondamentalmente da interventi che hanno la finalità di riparare i danni anatomici e funzionali causati dalle conseguenze dell’otite media cronica. Rientrano nel novero di questi interventi la miringoplastica, o riparazione delle perforazioni della membrana timpanica, la timpanoplastica, o riparazione dei danni della cassa timpanica causati essenzialmente dall’otite media cronica colesteatomatosa e la ossiculoplastica o riparazione dei danni della catena degli ossicini. Fiore all’occhiello di questa particolare branca chirurgica è infine la stapedoplastica che ha finalità funzionale nella chirurgia della sordità per fissità stapedo-ovalare o otosclerosi. Il programma prevede relazioni scientifiche di esperti e un ampio confronto con domande e approfondimenti. (bm9)


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Basilicata Mezzogiorno

Open Day 2012, tappa a Bernalda L’appuntamento di quest’anno si focalizzerà intorno a “Paesaggi Smart. L’area adriatico-jonica” Paesaggi Smart. L’area Adriatico-Jonica per uno sviluppo condiviso. Si sta discutendo su questo tema a Bernalda dove anche quest’anno hanno fatto tappa gli Open day, la Settimana europea delle Regioni e delle Città. La manifestazione si svolge a Palazzo Margherita. L’ argomento è in piena continuità con la sessione svoltasi lo scorso 10 ottobre a Bruxelles. Già nell’occasione belga il confronto si era incentrato su una strategia AdriaticoIonica quale elemento ad elevato valore aggiunto per la cooperazione marittima, infrastrutturale, energetica ed economica

delle Regioni coinvolte. Una strategia che, una volta realizzata, rappresenterà l’unica vera iniziativa di coesione transnazionale del Mediterraneo e, quindi, del sud Europa. Dal punto di vista infrastrutturale l’Italia potrebbe trarre molteplici vantaggi. La forte competizione tra i porti italiani e balcanici che operano nell’Adriatico è superabile attraverso il coordinamento della gestione degli scali adriatici. La forte frammentazione della produzione e dei trasporti logistici che caratterizza l’intero bacino mediterraneo – entrambi fattori di scarsa competitività rispetto ai mari del

Nord – potrebbe essere superata attraverso la costruzione dei corridoi paneuropei, la cui implementazione è parte integrante della strategia macro-regionale Adriatico-Ionica. Ai lavori di Bernalda partecipano, fra gli altri, oltre all’autorità di gestione Po Fesr Basilicata 20072013 Patrizia Minardi, il vicedirettore Svimez Luca Bianchi, il presidente degli Stati generali dell’Innovazione Flavia Marzano, il segretario generale dell’Istituto per la finanza e le economie locali Pierciro Galeone, numerosi esponenti delle regioni interessate.

Una veduta del Municipio di Bernalda

Fibrillazione atriale e prevenzione dell’ictus La diagnosi precoce una necessità assoluta. Il convegno si svolgerà domani a Potenza nell’auditorium del San Carlo “Fibrillazione atriale e prevenzione dell’ictus: focus sulla malattia ed appropriatezza prescrittiva”. Si svolgerà domani al San Carlo di Potenza il convegno organizzato dall’Azienda sanitaria. Il progressivo invecchiamento della popolazione aggraverà il bilancio pubblico nel futuro prossimo e lontano. Grandi sforzi sono, pertanto, necessari

da parte della comunità medica e degli organismi sanitari per predisporre misure tempestive ed adeguate sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. La diagnosi precoce diviene una necessità assoluta per indirizzare il paziente a rischio verso il management preventivo più appropriato ed efficace. L’anticoagulante gioca un

Per uno sviluppo responsabile A Sarconi ieri si è tenuto un seminario promosso dal centro congressi Panta Rei Si è svolto ieri a Sarconi un seminario organizzato dal Centro congressi Panta Rei in collaborazione con il gruppo Responsability. co sotto l’egida dell’Ente Parco Appennino lucano val d’Agri lagonegrese. Scopo dell’evento: sensibilizzare tutti gli operatori economici e culturali del territorio al tema dello sviluppo sostenibile, inteso come sforzo collettivo teso a forme di sviluppo che creino il benessere di una società e delle sue future generazioni. Gli organizzatori intendono favorire la nascita di progetti in grado di implementare il processo di applicazione della Carta europea del turismo sostenibile, av-

viare una riflessione sulle concrete possibilità di implementazione di percorsi di turismo responsabile e diffondere un’ottica di rete che inviti le comunità e le organizzazioni ad assumere scelte consapevoli sugli effetti che i singoli comportamenti hanno asu persone, pianeta e profitti. Ramona Bavassano, operation manager di Responsability. co è intervenuta sulle strategie sostenibili per lo sviluppo del turismo responsabile. Antonio Sanfrancesco, sociologo esperto di processi formativi si è soffermato sul tema “Incentivare l’ottica di rete tra gli operatori locali”.

ruolo di primo piano, grazie anche alla disponibilità di molecole sempre più efficaci e sicure, nonché di semplice gestione. L’evento formativo si propone di avvicinare il farmacista e il medico alla prevenzione sia essa primaria o secondaria dello stroke e di rendere meglio comprensibili i diversi livelli di accesso e distribuzione dei farmaci.

L’evento si propone di avvicinare farmacisti e medici alla prevenzione

Dimostrazione di sod seeding

Sono stati presentati tra l’altro i risultati delle prove su sodo

Una nuova giornata di attività pratiche a Gaudiano di Lavello

Serve un sforzo collettivo per creare il benessere della società

Ieri si è svolta una nuova giornata dimostrativa sulle tecniche del “sod seeding”. L’evento si è tenuto nell’azienda agricola dimostrativa di Gaudiano di Lavello. L’aggiornamento sulle attività del progetto “AgritrasferInSud”è giunto alla sua quarta edizione. Ier, come si diceva, la giornata dimostrativa organizzata dall’Alsia (Azienda agricola sperimentale dimostrativa di Gaudiano), in collaborazione con il Cra e la Regione Basilicata. Hanno partecipano in qualità di relatori il coordinatore del progetto, Corrado Lamoglie del

Cra Roma e il collega A. Troccoli del Cra, Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia. Nel corso della giornata dimostrativa sono stati presentati i risultati delle prove su sodo realizzate in un decennio dall’Azienda Sperimentale dell’Alsia, analizzando le ricadute economiche della tecnica seminativa sulle produzioni. Erano, inoltre presenti i tecnici delle ditte costruttrici che, con le macchine seminatrici al lavoro (fra le quali seminatrici a falcioni e a dischi), hanno illustrato le caratteristiche tecniche dei propri mezzi agricoli.


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Diritto allo studio, il piano supera l’esame della II Commissione Approvato anche il riparto dei fondi per eliminare le barriere architettoniche e il Programma per lo sport relativo al 2012

Un gruppo di bambini all’uscita da scuola

Il Piano per il diritto allo studio per il prossimo anno scolastico ottiene il via libera dalla II Commissione. Nel corso della riunione, è stato anche sollecitata, per il futuro, una maggiore attenzione per i soggetti diversamente abili. In particolare, si è pensato a una diversa distribuzione delle risorse, travasando lo stanziamento destinato all’acquisto di attrezzature alla voce “Assistenza ai portatori di handicap”. Una proposta che nasce dalla considerazione che le scuole, alle quali si chiede la compartecipazione nell’acquisto, nella maggior parte dei casi non hanno fondi e quindi lo stanziamento, quasi sempre, resta inutilizzato. Il piano è stato poi approvato a maggioranza con un emendamento che sposta 50 mila euro dal “Sussidio di gestione per le scuole dell’infanzia paritarie” ad “Azioni a sostegno degli alunni disabili”, con l’indicazione che qualora su quest’ultima voce ci fossero risorse inutilizzate, esse potranno essere concesse a favore di “Contributi agli enti locali e alle famiglie a sostegno dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà specifiche di apprendimento”. La Commissione ha anche approvato, sempre a maggioranza, l’assestamento e variazione finanziaria al bilancio di previsione dell’esercizio 2012 dell’Ater di Matera. All’unanimità è stato licenziato, invece, il Piano regionale annuale per lo sviluppo dello sport 2012, mentre a maggioranza l’ok alla delibera di giunta sul riparto dei fondi per quest’anno per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per la concessione di contributi per l’acquisto di strumenti informatici. (bm2)

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Basilicata Mezzogiorno

Tirocini e formazione, scacco matto alla crisi La Regioni ha già avviato azioni mirate e bandi sull’apprendistato Viti: reimpostare una stategia formativa per il settennio 2013/2020 Riflettere sul ruolo dell’apprendistato di primo livello riprendendo il modello tedesco. Di questo si è discusso a Napoli nel corso di una conferenza dedicata all’occupazione dei ragazzi. In Germania, infatti, il 65% ha una qualifica tanto che la disoccupazione giovanile è pari all’8%, la più bassa d’Europa. In Italia, dal punto di vista normativo, siamo in una fase avanzata un po’ in tutte le regioni. Ma la vera sfida del futuro è l’applicazione di un contratto ancora poco attraente per le imprese. Sulle nuove politiche del lavoro è intervenuto anche l’assessore ralla Formazione, Vincenzo Viti. “Siamo nella condizione di avviare un grande dibattito sul lavoro, - ha infatti dichiarato - sottratto a demagogie e a suggestioni protestatarie, poiché disponiamo di una bozza di Piano pluriennale che mette ordine fra le priorità, individua nell’area della sofferenza giovanilefemminile gli obiettivi da raggiungere con politiche organiche, con procedure snelle, con monitoraggi costanti e con la capacità di correggere in corso d’opera le eventuali discrasie”. “La Regione – ha sottolineato ancora Viti – ha avviato importanti

Sta prendendo corpo un’azione di riforma della legge che organizza la formazione

azioni mirate al recupero sia dei fattori produttivi che delle risorse umane, considerando che la platea sociale coinvolta è composta sia da operai in regime di mobilità sia da giovani e meno giovani in cerca di occupazione. Un aggregato sociale che va raggiunto da politiche selettive mirate ed efficaci, quali i bandi già operanti sull’apprendistato professionalizzante, sul credito d’imposta sull’occupazione, sul microcredito, sulla formazione

continua a sportello, cui si aggiungeranno interventi specifici a sostegno degli antichi mestieri e sul valore donna, sui quali già si è espresso il partenariato”. “Va prendendo corpo – ha aggiunto - un’azione di riforma della legge che organizza la formazione (la 33), mentre ci si sta attrezzando per reimpostare la strategia formativa in vista del nuovo settennio (2013-2020) raccordandolo con i nuovi istituti previsti dalla Riforma Fornero. Tutti problemi che

verranno trattati prossimamente a Potenza nel corso dell’evento annuale di verifica sui risultati del P.o. Fse 2007/2013”. “Non vanno sottaciuti - ha concluso - gli sforzi che si stanno realizzando delle aree di crisi: Polo Murgiano e Valle del Basento su tutte”. Sul cosiddetto polo del salotto si è alle battute finali, mentre sulla Valbasento è in corso proprio questa mattina una riunione davvero importante. Che si riprenderà poi a Ferrandina. (bm2)

Dal Consiglio Strada provinciale Avigliano Rosa (Pdl) Interrogazione del consigliere del Pdl sul cedimento che ha colpito l’arteria il 21 ottobre. “Notevoli i disagi - spiega - essendo la Sp 6 la strada principale che congiunge Avigliano a Potenza e al Melfese. Al presidente De Filippo ho sollecitato un intervento straordinario della Regione per poter risolvere al più presto la situazione”.

Riabilitazione a Tinchi Benedetto (Idv) Il consigliere regionale “condivide le preoccupazioni del Comitato civico di difesa dell’ospedale sull’arrivo di privati che, pur essendo onlus, sfuggono ai controlli formali e di merito, realizzano profitti e non garantiscono i servizi chiesti dai cittadini. E’ necessario – conclude – dare segnali concreti nella direzione opposta al piano strisciante di progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri come avvenuto nei giorni scorsi”. Registro tumori Navazio (Ial) “L’entrata in funzione del Registro tumori non è più rinviabile”. E’ quanto sostiene Navazio che ha presentato una pdl che so pone alcuni obiettivi: definire i soggetti

e, attraverso l’obbligo all’adozione del Codice etico e di comportamento, i criteri per la comunicazione di informazioni confidenziali e chiarire i rapporti tra le varie strutture incaricate di gestire il Registro”. Artrite reumatoide Singetta (Gm) Diagnosi precoci e conoscenze appropriate migliorando anche i servizi. E’ quanto sostiene il consigliere Singetta (Gm). Che interroga De Filippo e l’assessore al ramo per sapere “se (ed in quale misura) sono state implementate, in Basilicata, terapie di ultima generazione e quando si attuerà lo sviluppo del dipartimento di Reumatologia con il potenziamento del Centro di Matera e la creazione di ambulatori sul territorio”. Patrimonio culturale Venezia (Pdl) Il patromonio storico-culturale in molte aree della regione versa in stato di abbandono. “Sulla scorta di questo dato oggettivo – ricorda il consigliere regionale del Pdl Venezia - ho presentato, nello scorso mese di ottobre, una mozione per impegnare l’attuale governo della Basilicata a dismettere parte del patrimonio immobiliare regionale, calcolato in oltre 450 milioni d’euro, per destinarlo al settore dei beni culturali. Sono tanti i tesori abbandonati”.

Dizionario Lucani Folino (Pd) “Nella Basilicata che ha appena finito di celebrare i 150 anni dell’Unità, ma che rischia di perdere importanti presidi dello Stato, parlare di identità e ricordare la nostra storia non è un mero esercizio stilistico. Ecco perché il Consiglio regionale sostiene l’opera del professor Larotonda e farà pervenire una copia del suo libro a tutte le biblioteche scolastiche e comunali”. E’ quanto sostenuto dal presidente del parlamentino lucano, Vincenzo Folino, intervenendo alla presentazione del volume “Riprendiamoci la storia – Dizionario dei Lucani”. Agrobios Santochirico (Pd) ”Da più di qualche seduta all’odg della giunta figura la messa in liquidazione di Metapontum Agrobios”. Lo rende noto il consigliere del Pd Santochirico, aggiungendo che “da tempo era conosciuta la situazione di difficoltà ed incertezza in cui versasa la società. E proprio per questo, il Consiglio regionale dispose che, al fine di salvaguardare funzioni e attività, la giunta verificasse le condizioni per un suo rilancio anche attraverso la ridefinizione degli obiettivi strategici, delle attività e degli assetti. Cosa è stato fatto?”, si chiede ora Santochirico, per il quale “sarebbe opportuno che tutto ciò fosse chiaro e fosse oggetto di confronto in Consiglio”.


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Basilicata Mezzogiorno

Agricoltura è futuro

La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti

Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VIII I POTENZA CITTÀ

UNIVERSITÀ

L’ATENEO CHE PERDE I PEZZI

Venerdì 16 novembre 2012

CONCORSO FOTOGRAFICO Un’iniziativa per pubblicizzare il patrimonio geologico lucano: dodici foto premiate e pubblicate in un calendario

STUDI DA COMPLETARE Il concorso diventa lo spunto per parlare del futuro della facoltà. Gli studenti costretti a emigrare per completare gli studi

«Salviamo la facoltà di Geologia» La cancellazione della laurea magistrale rischia di penalizzare territorio e studenti MARIA VITTORIA PINTO l Pubblicizzare al largo pubblico il patrimonio geologico e geositologico della Basilicata, questo l'intento del primo concorso fotografico «La geologia in un clic», organizzato dall'Associazione universitaria GeoBas, in collaborazione con la nuova associazione nazionale GeoBas-Italia e con il patrocinio dell'Università degli Studi della Basilicata, la Provincia di Potenza, Futurenergy e l'Ordine dei geologi della Basilicata. «Il paesaggio lucano – spiega Giammarco Guidetti, presidente associazione GeoBas – gode di una eccezionale varietà di forme del rilievo e di caratteri geologici, una ricchezza che viene identificata col nome di geo-diversità. Con questo concorso abbiamo deciso di met-

Vincenzo Cancro

Massimiliano Carone

Canio Manniello

Aurelio Abruzzese

Serena Cimino

Giammarco Guidetti

Alessandro Bardi

Antonio Iannibelli

Andrea Giordano

Angela Vita Petrullo

lorizza il territorio e grazie ai giovani che, con il loro percorso di studi e il loro lavoro, danno identità al nostro territorio, abbiamo tutti la possibilità di imparare ad amarlo e preservarlo». «Pienamente d'accordo con le parole del direttore Bisaccia – puntualizza Francesco Pietrantuono, assessore alla cultura della Provincia di Potenza – poiché bisogna puntare sempre sulla ricerca e sulla qualità della didattica». Una facoltà, quella di Geologia, penalizzata quest'anno accademico con l'eliminazione della laurea magistrale. Un serio problema per i giovani studenti lucani che, non potendo pro-

seguire il proprio percorso di studi, a causa dell'eliminazione dei due anni specialistici, dovrebbe abbandonare l'università e la regione per continuare altrove. «Le istituzioni devono supportare la Facoltà – sottolinea Raffaele Nardone, presidente ordine dei geologi di Basilicata – perchè non possiamo permettere che i nostri giovani abbandonino la nostra regione». «Fiduciosi, ma vigili – conclude il presidente dell'associazione Geobas, Giammarco Guidetti – continuiamo a credere nel sogno di studiare e valorizzare la nostra terra. E voi, Università e amministratori, ci credete?».

PREMIAZIONI

Il tentativo di avvicinare i lucani al mondo della geologia tere in luce le bellezze del nostro territorio, consapevoli dell'importanza del patrimonio geologico della nostra regione». Tre i temi del concorso: microbiologia, geositi e paesaggio, geologia e vita. Quasi ottanta gli scatti pervenuti, per raccontare la geologia a tutto tondo. Dodici le foto premiate e pubblicate in un calendario a diffusione nazionale. Dieci gli autori premiati: Alessandro Bardi, Massimiliano Carone, Serena Cimino, Andrea Giordano, Vincenzo Cancro, Angela Vita Petrullo, Canio Manniello, Maria Lechler, Salvatore Montemurro e Junior Iannibelli. Il concorso ha voluto far conoscere le bellezze uniche della Basilicata e avvicinare tutti al mondo della geologia, anche in

modo attivo, attraverso l'obiettivo delle macchine fotografiche. La commissione esaminatrice, presente ieri nell'aula magna del dipartimento di Scienze di Macchia Romana, e composta da Mario Bentivoglio, Andrea Mattiacci, Mary Williams e Aurelio Abbruzzese, ha premiato i ragazzi più meritevoli, ma ha elogiato il lavoro di tutti i partecipanti. «A trent'anni dall'istituzione dell'Università degli Studi della Basilicata – sottolinea Faustino Bisaccia, direttore Dipartimento di Scienze dell'Unibas – questo concorso mette in luce la nostra regione attraverso «nuovi occhi». Il geologo va-

INCONTRO La cerimonia di ieri a Potenza [foto Tony Vece]

Palestra dell’Itis Einstein Protesta degli studenti alla Regione riapre ma fino a dicembre s’indaga per i danni provocati La Provincia rassicura gli studenti. Annullato sit-in La Digos sta identificando i ragazzi che hanno lanciato uova e creato disordini l Oggi gli studenti dell’Itis Einstein di Potenza avrebbero dovuto manifestare davanti alla sede dell’amministrazione provinciale di Potenza, in via Piemonte, contro la decisione di chiudere la palestra del Principe di Piemonte. I ragazzi hanno organizzato la protesta per contestare la scelta della Provincia, nell’ottica di contenere la spesa pubblica, di chiudere l’impianto. In realtà proprio ieri mattina, su iniziativa del presidente Piero Lacorazza, è stato comunicato all’istituto che la palestra sarà fruibile almeno fino al termine del mese di dicembre. L’amministrazione provinciale, dunque, riesce a recuperare tra le pieghe del bilancio i fondi necessari a mantenere fruibile la struttura, ma i continui tagli ai trasferimenti statali riproporranno il problema con il nuovo anno. Ecco perché la manifesta-

zione di oggi è stata annullata. Cambia solo il terminale della protesta: se prima era la Provincia che aveva deciso di chiudere la palestra, ora alla luce del dietrofront dell’amministrazione il vero obiettivo della contestazione è la politica dei tagli indiscriminati che rischia di riverberarsi sui servizi e, nel caso specifico, sul mondo didattico. «Confidiamo avevano detto gli studenti prima dell’annuncio del presidente Lacorazza - che questa protesta porti a risolvere il problema con l’amministrazione provinciale invitandola ad indirizzare i tagli della cosiddetta «spending review» verso i diffusi sprechi esistenti nella pubblica amministrazione». A questo punto studenti e Provincia hanno lo stesso obiettivo: il Governo centrale deve smetterla di tagliare fondi.

PRESIDIO I fumogeni durante la protesta [foto Tony Vece]

l La manifestazione degli studenti contro la politica dell’austerità e dei tagli, sfociata in un «assedio» al palazzo del Consiglio regionale, con lancio di uova e fumogeni, rischia di avere un seguito a livello giudiziario. È stato aperto, infatti, un fascicolo contro ignoti, con la Digos impegnata a identificare i ragazzi che hanno provocato danni durante la protesta. Ieri sono stati interrogati diversi studenti e sono stati acquisiti foto e video. Intanto sulla vicenda interviene Sergio Manicone, segretario regionale Gioventù italiana, che attacca la Cgil: «Il sindacato - dice - definisce le proteste degli studenti lucani come figlie di una minoranza di studenti alla ricerca di attenzione mediatica. È una definizione scorretta ed impropria a carico di studenti scesi in piazza in tutta Europa, uniti contro le misure di austerità e le politiche del rigore imposte dai governi regionali, nazionali ed europei. Pertanto Gioventù Italiana di Basilicata - Movimento giovanile de La Destra - è solidale e concorde alla forte protesta degli studenti lucani ed è vicina a tutti i giovani della nostra regione, schiavi di una politica locale sempre più incapace di garantire solide prospettive future a fronte di ricchezze naturali incommensurabili del nostro territorio».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I VII

Venerdì 16 novembre 2012

CASA... SALATA CASA

COMUNE

Un piano in città per calmierare il complesso mercato degli affitti

APPARTAMENTI ED EVASIONE FISCALE

BACHECA Annunci di camere per gli studenti fuori sede

l Calmierare il mercato degli affitti, diviso tra canoni troppo alti, contratto a nero e proliferare di immobili sfitti. Con questi obiettivi il Comune di Potenza ha presentato a giugno scorso un progetto sperimentale d’intesa con i sindacati degli inquilini per calmierare i costi, rivolto a quanti sono troppo ricchi per accedere all’edilizia residenziale, ma troppo poveri per accedere al mercato libero della casa. È al ceto medio che guarda il progetto del Comune per venire incontro alle esigenze di proprietari e inquilin. L’amministrazione comunale concederà benefici economici ai proprietari che affitteranno le loro case a canoni agevolati e a inquilini con particolari fasce di reddito. Il progetto prevede per i proprietari delle abitazioni – in caso di canoni concordati, tra il 30 e il 35 per cento in meno rispetto al prezzo di mer-

GIOVANI Ragazzi in cerca di una camera a prezzi competitivi

.

cato – la riduzione dell’Irpef sulla quota imponibile (fino al 30 per cento), della tassa di registrazione (fino al 70 per cento) e dell’Imu. Previsto anche un fondo di garanzia da destinare ai proprietari con inquilini morosi o sfrattati. Ma proprio la difficoltà di trovare istituti di credito disposti a garantire le fideiussioni ha frenato i «contratti assistiti».

Gli studenti universitari e il ricatto dei fitti in nero

le altre notizie SINDACATI

Giornata di formazione per quadri e delegati Uil

I ragazzi «fuori sede» le principali vittime di un sistema su cui si sta indagando MASSIMO BRANCATI l È un mercato che sfugge ad un’esatta rendicontazione. Perché? Semplice. È questo il segmento che più di ogni altro alimenta il sistema dei fitti in nero. Stiamo parlando delle case affittate agli studenti universitari, vero e proprio terreno di conquista da parte di proprietari immobiliari che non sanno neppure cos’è un contratto di locazione. L’allarme lanciato ieri sulla Gazzetta relativo alla statistica che riguarda la città di Potenza (sette inquilini su dieci pagano il fitto a nero) trova una sponda proprio nel mondo universitario. La Guardia di Finanza ha avviato da tempo una serie di controlli e lo sta facendo, in particolare, a Matera dove numerosi studenti fuori sede hanno ricevuto in questi giorni una lettera-questionario in cui si chiedono alcune informazioni proprio sul tema del fitto. Le fiamme gialle si muovono dopo aver incrociato i dati forniti dall’ateneo lucano con le banche dati in uso al Corpo. Gli studenti destinatari della missiva devono rispondere alle domande sul costo del fitto, sulle modalità di pagamento e via

NECESSITÀ Spesso si paga in nero per ottenere uno sconto sul costo dell’appartamento dicendo. Chi non adempie alla richiesta rischia una sanzione amministrativa che va da 258 euro, nei casi meno gravi, a 2.065 euro. La carenza di contratti di locazione fa il paio con un rapporto qualità-prezzo assolutamente sbilanciato. Nel capoluogo lucano, ad esempio, si paga dai 300 euro al

mese per un posto-letto a rione Francioso, a pochi passi dalla sede universitaria, ai 500 per un appartamento. La situazione di Potenza presenta analogie con altre città italiane. Secondo le rilevazioni dell’Eurispes, in particolare, uno studente che ha affittato un monolocale a Roma per frequentare gli atenei

presenti nella Capitale spende 500 euro. Cifre folli, ma la situazione è sempre meglio che a Milano, dove una stanza singola arriva a costare anche 600 euro, mentre se ci si accontenta di una doppia ne bastano 450. Ma torniamo a Potenza. Strano a dirsi parlando di queste cifre, ma secondo i rilevamenti effettuati dalle società immobiliari più importanti, le quotazioni delle abitazioni in città avrebbero subito una flessione. Un calo del 3,5 per cento. Nelle aree centrali della città la spesa media è di 400-450 euro al mese per i bilocali. Un po’ di più (450-500 euro) si arriva a spendere invece per i trilocali. Quanto ai mutui, a Potenza l’importo medio ammonta a 90 euro mensili. Nella maggior parte dei casi ci si orienta sul tasso fisso. Ma chi è che acquista casa a Potenza? Di solito sono famiglie consolidate e già proprietarie di altre abitazioni. Il fatto significativo (e drammatico) è che le giovani coppie sono rarissime. La precarietà galoppante non consente loro di poter aspirare al possesso di una casa di proprietà. E anche con gli affitti non sempre i conti tornano.

IL CASO SPESSO DIETRO AI CONTRATTI REGISTRATI SPUNTANO «SURPLUS» DA VERSARE AI PROPRIETARI

I fitti «irregolari», dunque, giganteggiano nonostante la legge sia piuttosto severa e non riconosca i contratti non registrati. Questo tipo di «accordo» di locazione è nullo di fronte alla legge: entrambe le parti non hanno né diritti, né doveri. Quindi il proprietario non può pretendere il versamento del canone di locazione, il locatore non è tenuto a versare nulla, ma se richiesto, deve lasciare i locali occupati perché non ha diritto di occupazione. Le sanzioni a cui si va incontro sono altissime: prima di tutto la mancata registrazione del contratto comporta una sanzione del 120% sull’intero importo, ma se la registrazione viene effettuata entro 90 giorni, la pena è ridotta. Senza contare, naturalmente, che si parla di vera e propria evasione

fiscale con tutto quanto ne deriva in termini giudiziari. Se da una parte le somme da versare per l’affitto appaiono abbordabili, addirittura sottostimate rispetto al valore di un appartamento, dall’altra c’è una realtà diametralmente opposta: i canoni hanno raggiunto, soprattutto negli ultimi cinque anni, picchi ingiustificati, soprattutto se rapportati agli standard qualitativi degli immobili e delle zone dove sono ubicati, come evidenzia il Sunia, il sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari. Anche nelle zone periferiche ì prezzi sono alti e gli studenti universitari arrivano a pagare le stesse cifre di città come Roma o Napoli. Si è tentato di «sconfiggere» il sommerso prevedendo agevolazioni, ma tutto è stato inutile. Anche il cosiddetto

SANITÀ

Prevenzione dell’ictus convegno al San Carlo n «Fibrillazione atriale e prevenzione dell’ictus: focus sulla malattia ed appropriatezza prescrittiva» è il titolo del convegno che si tiene domani alle 8.30 presso l’auditorium dell’ospedale San Carlo di Potenza. Organizzato dall’Asp di Potenza, l’evento verterà sulla Fibrillazione atriale nel nuovo millennio che aggraverà in modo cospicuo il bilancio pubblico in futuro sulla scia dell’invecchiamento dei lucani. VALBASENTO

Su Basilicatanet la conferenza in diretta n Oggi, con inizio alle 9.30, basilicatanet.it trasmetterà in diretta audio video, la Conferenza sulla Valbasento. Le trasmissioni streaming dalla Sala Verrastro della Giunta regionale saranno fruibili sia su computer Windows/Mac/Linux all'indirizzo web http://wma.streamingmedia.it/Basilicatanet, sia su dispositivi mobili call'indirizzo web http://streamingmedia.it/basilicatanet.

Quei canoni «fantascientifici» 300 euro per case di 100 mq l A Potenza per fittare un appartamento di due stanze e servizi occorrono almeno 350 euro al mese (se si è fortunati). Ma guardando i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate - frutto di una statistica nata confrontando i valori dei contratti registrati - viene fuori un mercato immobiliare «fantascientifico». Non si spiega altrimenti il fatto che per un appartamento di 100 metri quadrati si spende poco più di 300 euro. Ci sono anche casi di fitti a 100 euro al mese: neppure per la baracca più sgangherata viene chiesta una cifra così bassa. Inevitabile il sospetto della presenza in città di numerosi contratti di locazione in nero, in cui le vittime più «gettonate» sono gli studenti e i lavoratori fuori sede che vivono in affitto a Potenza.

n Si svolgerà questa mattina, alle 9, nel museo provinciale di Potenza, una giornata di formazione dei componenti la Direzione regionale, dei Quadri e dei Delegati delle aziende più grandi della regione della Uil Fpl. Saranno affrontati i temi relativi alla partenza del fondo pensionistico integrativo dei lavoratori pubblici «Perseo» e le iniziative relative al recupero del 2.50%.

LAVORO

Esodati: domande entro il 21 novembre «contratto concordato» - in base al quale l'inquilino, sottoscrivendo un contratto per 5 anni (3+2), paga un prezzo inferiore fino al 30% rispetto a quello corrente e il proprietario può avvalersi di agevolazioni e incentivi fiscali - non ha centrato l’obiettivo. Purtroppo i contratti concordati non hanno sortito il successo che si attendeva. Si continua a preferire il contratto canonico del 4+4, al prezzo dettato dal proprietario. [ma.bra.]

CARTELLI Fioccano avvisi di affitto di abitazioni a Potenza. Ma molte di queste rimangono vuote .

n Questione esodati: in attesa dell’approvazione definitiva della legge di stabilità e del Decreto attuativo dell’art. 22 della legge n. 35/2012 per ulteriori 55.000 lavoratori, la Cgil ricorda a tutte le persone interessate che entro il 21 novembre devono presentare domanda alla Direzione Territoriale del Lavoro situata in via Isca del pioppo, 43 a Potenza. Gli uffici Inca Cgil sono a disposizione per l’attività di consulenza e di invio della pratica.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Venerdì 16 novembre 2012

SANITÀ LUCANA

CASA DIVINA PROVVIDENZA

SOSPENDERE I PAGAMENTI In base alla legge regionale si possono sospendere i pagamenti alle società accreditate che non pagano i dipendenti

RISOLVERE I RAPPORTI La Regione può sostituirsi anticipando le buste paga. Ma per non più di due volte. Se la mancanza si ripete, si può risolvere il rapporto

Don Uva: rinviata la transazione con Asp La società ha chiesto il concordato preventivo MIMMO SAMMARTINO l Il Don Uva di Potenza è ancora nella tempesta. In attesa della scialuppa di salvataggio che la Regione, con la legge appena approvata, sta lanciando ai dipendenti della struttura di Potenza. Doveva essere il giorno della firma della transazione fra Azienda sanitaria potentina e Don Uva (463 posti letto) con la quale si prevede, tra l’altro, l’erogazione di due milioni per il 2012 e di quattro milioni per il 2013. Ma la firma è stata rinviata. CONCORDATO PREVENTIVO - La società, così come consente la legge, ha presentato una richiesta di concordato preventivo: nel giro di un paio di mesi verrà presentato un piano di rientro dai debiti previo accordo con i creditori. Il giudice, in simili casi, nomina un curatore. Intanto che è in atto questa procedura nessun creditore ha facoltà di aggredire l’ente. Se però l’intesa fra le parti in causa non viene raggiunta o se la stessa società richiedente il concordato preventivo non è in grado di rispettare gli impegni, la società stessa fallisce. FIRMA SOSPESA - «Dinanzi a questo fatto nuovo - spiega l’assessore regionale alla salute, Attilio Martorano - aspettiamo gli avvenimenti. Il Don Uva, comprensibilmente vuole fare valutare la bozza della transazione dal giudice. Intanto però noi non vogliamo starcene con le mani in mano. Intendo convocare, per lunedì 19 novembre, un incontro con i sindacati e i rappresentanti della società casa Divina Provvidenza. per capire che cosa sta succedendo». Il riferimento è all’avvio delle procedure fallimentari, all’intervento dei Nas nelle strutture di Foggia e di Bisceglie, alle

dimissioni di alcuni dirigenti della società. SITUAZIONE DRAMMATICA - La vicenda relativa alla transazione fra Asp e Don Uva, in ogni caso, riguarda la situazione pregressa. L’attualità è costituita invece da una struttura che continua a erogare servizi a Potenza. Struttura dentro la quale operano 417 unità, dei quali l’azienda vorrebbe metterne in mobilità 72. Dipendenti che vivono una condizione drammatica rispetto alle prospettive e che, tra l’altro, sono ancora in attesa degli stipendi dal mese di agosto. LA LEGGE REGIONALE - Martedì scorso il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, una legge in soccorso della struttura potentina. Per «salvare», a fronte delle inadempienze della società titolare, i servizi per l’utenza lucana e le buste paga dei lavoratori. Ma come funziona? STIPENDI GARANTITI - La legge regionale ha disciplinato le condizioni che possono portare alla sospensione dei pagamenti da parte dell’Azienda sanitaria nei confronti di strutture private accreditate. Si afferma che, «al fine di assicurare e garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, qualora le strutture private accreditate risultino inadempienti in ordine alle retribuzioni relative al proprio personale, le Aziende sanitarie, assegnati 10 giorni di tempo per l’erogazione delle spettanze maturate e non corrisposte, permanendo l’inadempienza contrattuale, sospendono ogni pagamento».

TRANSAZIONE

La firma fra Asp e Don Uva prevede l’erogazione di 2 milioni per il 2012 e di 4 per il 2013

RISOLUZIONE DEL RAPPORTO - Ma c’è di più. Qualora il privato dovesse continuare a non pagare i propri dipendenti, trascorsi ulteriori cinque giorni, l’Azien-

417

I DIPENDENTI DI POTENZA Nella struttura Don Uva di Potenza operano 417 dipendenti che, dallo scorso mese di agosto, non percepiscono gli stipendi

72

GLI ADDETTI A RISCHIO MOBILITÀ Sono 72 le unità che operano a Potenza che la società vorrebbe mettere in stato di mobilità. Ma la situazione (a cominciare dalla tenuta dell’azienda) appare fluida

463

SONO I POSTI LETTO NELLA STRUTTURA Nella struttura potentina del Don Uva sono disponibili 463 posti letto per malattie legate a vecchiaia, non autosufficienza, lungo degenza da sanitaria si sostituisce, nel versamento dei salari, alla società inadempiente anticipando le retribuzioni nella misura del 90 per cento rispetto all’ultima mensilità erogata ai dipendenti. Se però questa situazione dovesse ripetersi per più di due volte, la stessa Azienda sanitaria che si è sostituita alla ditta nel pagamento dei dipendenti, ha titolo per avviare la risoluzione del rapporto con la so-

cietà inadempiente. SERVIZI E ADDETTI - Il concetto è che si è voluto porre in forma di legge una misura di salvaguardia per servizi strategici (non svolti da altri soggetti sul territorio) e lavoratori (ingiustamente penalizzati e non retribuiti per l’opera svolta). Misura che però non può diventare un metodo di lavoro.

SALVA STRUTTURA

Il consiglio regionale, martedì prossimo, ha approvato una legge salva-struttura

le altre notizie CONVEGNO

La «colpa» medica e la medicina difensiva n Oggi alle 16, nell’aula Grippo del tribunale di Potenza, convegno sul tema della colpa medica e la medicina difensiva. Si parlerà del moltiplicarsi delle cause civili e penali contro i medici che finisce per generare una preoccupazione del medico di tutela per la propria incolumità giudiziaria.

REGIONE PROPOSTA DEL CONSIGLIERE REGIONALE ERNESTO NAVAZIO. UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI

Registro dei tumori in Basilicata una legge per strapparlo all’oblìo MARIO LATRONICO l Una proposta di modifica legislativa che non vuole essere un segnale di rottura, ma al contrario uno strumento di ausilio per tutti e di opportuna integrazione della normativa vigente. L’obiettivo è rendere concretamente operativo e funzionale il Registro Tumori della Basilicata, una struttura impegnata nella raccolta delle informazioni sui malati di cancro (tipo di cancro, età e sesso del malato, condizioni cliniche e trattamenti ricevuti) residenti in un determinato territorio. In Italia ce ne sono attualmente 34, i primi istituiti a Varese e Parma nel lontano 1976. Ieri mattina il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio, presidente del Gruppo Consiliare Io Amo la Lucania, ha presentato alla stampa presso la sala B del Consiglio regionale, proprio una proposta di legge avente ad oggetto la modifica dell’art. 48 della Legge regionale n. 39 del 2001 – intitolata Riordino e riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale – che servirà a dare forza attuativa

e ordine sistematico al Registro Tumori. «Si tratta di una proposta di legge che sarà accompagnata da un Codice etico e di comportamento del Registro Tumori utile a predisporre gli strumenti necessari per rendere concretamente operativo il Registro Tumori in Basilicata – spiega il consigliere Navazio - basta andare infatti sul sito del crob, alla pagina Registro Tumori in Basilicata, per notare come non compaia alcun documento che regolamenti il Registro dei Tumori. Il Registro non è tra quelli accreditati presso l’Airtum, Associazione italiana dei registri tumori – prosegue Navazio - e il link che rimanda ad una banca dati offre i risultati di analisi delle Sdo, cioè Schede di dimissioni ospedaliere, per gli anni 1997-2006, esclusivamente per l’indicatore Incidenza. Nulla invece viene segnalato per gli indicatori Mortalità e Prevalenza». Attraverso una delibera di Giunta regionale, la n. 1277 del 26 giugno 2000, il Registro dei Tumori è stato in effetti già istituto in Basilicata, ma la proposta di Navazio che, in queste ore sta già riscuotendo gli

apprezzamenti di altri consiglieri (Singetta, Scaglione, Mollica e Staziuso per citarne alcuni) si pone obiettivi ben mirati. Innanzitutto bisogna definire i soggetti interessati nel funzionamento del Registro Tumori e poi, grazie al Codice Etico obbligatorio, occorre stabi- TUMORI Un paziente si sottopone alla chemioterapia lire i criteri per la comunicazione di informazioni confidenziali. Infine bisorativa, per il trattamento dei dati di competenza, gna chiarire i rapporti tra le strutture incaricate da parte dell’Osservatorio Epidemiologico regiodi gestire il Registro Tumori ed obbligarle al connale, dal Sistema Informativo regionale Sanitario creto operare. L’attuale normativa (art. 48 comma e dall’Ufficio Politiche della Prevenzione Sanità 3 della L.R. n. 39 del 2001) stabilisce soltanto che il Pubblica -Medicina del Lavoro - i cui referenti Registro dei Tumori della Regione Basilicata è saranno responsabili nell’ambito della propria gestito dal Crob nel rispetto delle direttive enuncompetenza. I rapporti operativi poi tra le varie ciate dalla Giunta regionale. La modifica, invece, strutture saranno definiti appunto da un Codice va innanzitutto a definire il Registro come una Etico e di Comportamento che il Consiglio reunità operativa con responsabilità gestionale gionale, con atto di natura regolamentare, dovrà dell’ente Irccs Crob di Rionero in Vulture. Inoltre adottare entro trenta giorni dalla data di entrata lo stesso Registro avrà una collaborazione opein vigore della nuova normativa.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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POTENZA CITTÀ I V

Venerdì 16 novembre 2012

LAVORI INFINITI

IL VIAGGIO DELLA GAZZETTA

Basilicata Mezzogiorno

IL VETO DEI CITTADINI SUI SENSORI Il direttore dei lavori ha affermato che il monitoraggio era pronto a partire. Ma era «un difetto di comunicazione con l’impresa»

Nel cuore del cantiere di piazza Bonaventura «Si deve scavare per altri tre metri, ma i lavori sono appena iniziati»

ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA

-71

CANTIERE Ecco dove si stanno realizzando i box auto

LUIGIA IERACE l In quel cantiere privato «dove il Comune non può entrare», come aveva dichiarato tre giorni fa l’assessore alla Viabilità, Antonio Pesarini, la Gazzettaha voluto metterci il naso. E ieri, accompagnati da Francesco Tolla, amministratore dell’impresa esecutrice dei lavori, siamo entrati nel cuore del cantiere per vedere, per capire e per dare le risposte ai cittadini, che subiscono le opere, ma anche a quelli che ne beneficieranno e non capiscono il perché di un countdow su un appalto privato. Se contare i giorni a piazza Mario Pagano ha significato per la Gazzetta essere la spina nel fianco della pubblica amministrazione, piazza Bonaventura è significativa perché si tratta di un’opera realizzata sì da privati ma su un’area pubblica con tutte le responsabilità e la delicatezza che comporta un simile intervento. È per questo che siamo andati a vedere da vicino come procedono le opere, a sciogliere il «giallo» dei sensori, già installati per il direttore dei lavori, Silvio Ascoli, ma in realtà bloccati dai condomini, ai quali non era stata fatta alcuna comunicazione in merito. In un clima di veleni, di paure e di disagi ogni reazione diventa incontrollabile. L’impresa fa mea culpa per non aver informato i cittadini. Per un difetto di comunicazione, il direttore dei lavori era convinto che il monitoraggio fosse pronto a partire. Invece, la conclusione è che una sola mira per il monitoraggio strutturale è stata posta sull’edificio, poi c’è stato lo stop dei condomini. E i controlli non possono essere effettuati. I lavori procedono, comunque, mentre si attende per la settimana prossima l’esito dell’incontro tra i condomini, l’impresa, il Comune. «Chiederemo ai residenti di poter entrare nell’edificio e installare i sensori su una proprietà privata,

La paura «Venite a vedere le micro lesioni in casa mia»

altrimenti - sottolinea Silvio Ascoli - se ci saranno poste difficoltà chiederemo un’ordinanza al Comune perché l’impresa possa accedere liberamente per verificare eventuali danni». Il clima è teso. I cittadini sono esasperati al punto da ostacolare anche la semplice installazione di sensori che potrebbero essere, invece, una garanzia per la loro sicurezza. E la ruspa continua a scavare sotto la pioggia. «Si deve scendere ancora per altri tre metri, ma i lavori sono appena iniziati e solo in un quarto dell’area», spiega Francesco Tolla. Insomma, il conto alla rovescia dovrebbe partire da ora? Fino ad oggi abbiamo aspettato la sistemazione dei sottoservizi. «Un vero groviglio di fili». Il tecnico della Telecom deve scollegare e ricollegare qualcosa come 30 mila fili, uno per uno, poi si aspetta la fibra ottica. Ci vorranno una decina di giorni ancora. E l’inverno avanza. «Con il tempo buono e l’area libera in un mese lo scavo poteva essere finito». Due condizioni che mancano.

NEL CANTIERE DI PIAZZA BONAVENTURA Sotto terra, mentre gli operai sono al lavoro per demolire le strutture preesistenti e continuare lo scavo di un quarto della piazza. Nella foto in alto, un cittadino mostra al responsabile dell’impresa la lesione comparsa qualche giorno fa sulla parete del suo appartamento al primo piano di via Bonaventura [Servizio fotografico di Tony Vece]

«Siete giornalisti? Potete venire a vedere le micro lesioni nel mio appartamento?». Ci chiama dalla finestra del primo piano del palazzo che affaccia sul cantiere, il signor Ugo Albano. «Il 3 giugno sono tornato a casa dopo i lavori di ristrutturazione, ma qualche giorno fa sono apparse queste lesioni vicino alla finestre», ripete indicando le tracce sul muro. «Eravamo a tavola quando i piatti hanno cominciato a muoversi e poi mi sono accorto di quei segni perimetrali», ripete al responsabile dell’impresa. Lui osserva le micro-lesioni da vicino. «Se c’è un problema di incolumità fermo subito i lavori», dice subito, ma poi scende tranquillo dalla scala. «Sono le normali lesioni che con una pittura fresca vengono subito in evidenza, ma l’impresa è pronta a intervenire se c’è una responsabilità dovuta ai lavori in corso». «Non vogliamo ostacolare il cantiere - replica il signor Albano - ma chiediamo sia monitorato e soprattutto che ci sia più attenzione da parte dell’amministrazione comunale, a partire dal parcheggio. L’area del mercato è riservata ai residenti, ma di fatto parcheggiano tutti tranne chi ha diritto e non esi[l.ier.] stono controlli».

EDILIZIA INTERVENTI PER LA SICUREZZA E IL RISPARMIO ENERGETICO

STRADE AGGIUDICATI I LAVORI FINANZIATI DAL COMUNE PER INTERVENTI DELLE CONTRADE POTENTINE

l La giunta comunale di Potenza ha approvato un progetto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici di competenza comunale. Gli interventi per i quali sono stati stanziati 500 mila euro, sono parte integrante del Piano generale che il Comune ha attivato in materia di edilizia scolastica con l’obiettivo di adeguare le strutture alle norme di sicurezza, al risparmio energetico e alla prevenzione incendi, migliorando anche l’utilizzo degli spazi per le attività didattiche e ricreative. Le opere, come ha ribadito il Comune, sono state suddivise per plesso scolastico e organizzate in modo tale da farne coincidere i tempi di esecuzione con i periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze estive e vacanze natalizie).

l Hanno preso il via i lavori di manutenzione straordinaria della viabilità rurale, a seguito dell'aggiudicazione della gara di appalto che prevede opere per un importo complessivo di 270.000 euro. «La cifra - hanno spiegato il sindaco Santarsiero e l'assessore alla Viabilità Antonio Pesarini - sarà impegnata per effettuare interventi in tratti particolarmente sconnessi delle strade che servono le zone rurali del capoluogo, all'indomani dell'ultimazione di quelli che hanno riguardato le vie del centro cittadino». L'assessore ha elencato le contrade nelle quali si interverrà in un arco temporale che si concluderà entro l'inizio del 2013, tranne che le condizioni meteo non impongano un allungamento dei tempi. «Lavoreremo in contrada Rossellino, anche nel tratto Com-

Stanziati 500mila euro dal Comune Lavori di manutenzione straordinaria per la messa a norma delle scuole della viabilità rurale per 270mila euro «Pur in assenza di finanziamenti dello Stato – ha detto il sindaco, Vito Santarsiero – che ha rinunciato a investire nella scuola, ci facciamo carico, con fondi ordinari, di importanti interventi nei plessi scolastici». «Già in passato – hanno invece sottolineato gli assessori alle opere pubbliche e all’istruzione, Clementina Lasala e Giuseppe Messina – siamo intervenuti nelle scuole dell’infanzia e primarie della città, adeguando in maniera totale le cucine e garantendo quest’anno, già dal primo ottobre, la apertura delle mense scolastiche». I tre esponenti della giunta comunale ritengono che «investire nella sicurezza delle scuole sia un dovere imprescindibile per noi amministratori ed un diritto di quanti ne usufruiscono».

planare alla S.S. 407 Basentana, contrada Poggio Cavallo, contrada Monte Grosso, contrada Cozzale tratto alto, area silvana, tratto basso - , contrada Bucaletto, contrada Cugno del Finocchio, contrada Cortese, contrada Piani del Mattino, contrada Tiera Tufarola, contrada Botte. Con i fondi rivenienti dal ribasso ottenuto sulla base d'asta si interverrà su altri tratti, secondo le segnalazioni pervenute all'ente dai diversi cittadini e dagli operatori della Polizia locale. In queste ultime zone, laddove sarà ritenuto necessario, si procederà, eventualmente anche all'effettuazione di opere connesse alla viabilità, con piccoli interventi murari e di ampliamento della sede stradale, così da rendere la stessa viabilità complessiva più sicura e agevole. Così come promesso - ha

confermato Pesarini - si sta procedendo alla bitumazione di lunghi tratti viari nelle zone già interessate da opere di viabilità, per le quali va il nostro grazie all'impresa che ha operato e ai tecnici Telecom, e ai tecnici del Comune nell'ambito del progetto complessivo che ha interessato le contrade Marrucaro, Ciciniello e Costa della Gaveta». «Comprendiamo - ha concluso l’assessore alla Viabilità - che gli interventi appena citati non siano esaustivi rispetto alle molte problematiche che investono un agro rurale servito da 400 chilometri di strade, e proprio in quest'ottica, insieme al sindaco, ci stiamo impegnando per ottenere ulteriori finanziamenti regionali, essendo quelli già a nostra disposizione esauriti».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

X I POTENZA E PROVINCIA

Venerdì 16 novembre 2012

MARATEA A TRE SETTIMANE DALLA SCOSSA PIÙ FORTE L’EMERGENZA NON È FINITA. I DANNI SI ESTENDONO IN TUTTA L’AREA

Sisma, dopo la chiesa del Rosario chiude pure la basilica di S. Biagio Il prete ignaro è andato per dire messa e ha trovato le transenne I DANNI DEL SISMA A sinistra una veduta della Basilica di San Biagio anche questo luogo di culto è stato chiuso dopo il terremoto. A destra una veduta di Maratea

PINO PERCIANTE l MARATEA. Tre settimane dopo il sisma l’emergenza non è finita. I controlli nelle case private e negli edifici pubblici continuano. E i danni crescono. Non solo a Rotonda. A Maratea, infatti, dopo la chiesa del Rosario a stata chiusa anche la basilica di S. Biagio, quella vicina alla statua del Redentore. E’ stata chiusa dopo un sopralluogo della Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Sono caduti calcinacci. Ma il terremoto potrebbe c’entrarci fino a un certo punto dal momento che la chiesa è stata restaurata tanti anni fa. Non è stata chiusa subito ma dopo due settimane dal sisma del 26 ottobre, in seguito ad ulteriori verifiche compiute dai tecnici della soprintendenza. Ma ciò che sta facendo scalpore non è tanto la chiusura quanto il fatto che il parroco, don Mario Giovinazzo, non fosse stato avvisato. Le transenne sono state messe a sua insaputa. Nessuno si è preoccupato di dirglielo. Quando il prete è andato per dire messa ha trovato la porta chiusa. Lo stesso dicasi per i fedeli. Don Mario non ha mancato di esprimere apertamente il proprio rammarico. Il sindaco Mario di Trani ha chiesto scusa attraverso un manifesto sul quale, tra le altre cose, è scritto: «… per questo incidente, pur non essendone a conoscenza ma ritenendo di dovermi comunque assumere, in quanto sindaco, ogni responsabilità, ho provveduto a porgere le mie più sentite scuse alla comunità sacerdotale nella persona di don Adelmo Iacovino appena questi mi ha telefonato per esprimermi il proprio rincrescimento in merito all’accaduto. L’intervento è il risultato di sopralluoghi effettuati dalla soprintendenza, dai vigili del fuoco e dall’ufficio tecnico comunale. Ritengo che la basilica di San Biagio come pure la chiesa del Rosario non resteranno chiuse a lungo necessitando di interventi non particolarmente complessi e costosi. Si è trattato quindi di uno spiacevole incidente per il quale colgo l’occasione per chiedere scusa anche ai fedeli e ai cittadini che ignari hanno trovato la basilicata transennata». Intanto anche ieri lo sciame sismico non ha dato tregua agli abitanti del Pollino. L’ennesima scossa si è verificata alle 13. 16 e ha fatto segnare una magnitudo di 2. 7 ad una profondità di 9. 1 chilometri. In precedenza la terra aveva tremato anche alle 9. 39 con una magnitudo di 2. 1. Complessivamente fino a ieri sera le scosse erano state 21 di cui soltanto due superiori a magnitudo 2.

MELFI C’È PREOCCUPAZIONE TRA GLI ABITANTI DI UN CONDOMINIO DEL RIONE VALLEVERDE, COMPOSTO DA 25 FAMIGLIE

«Da quel costone piovono pietre» Il problema si pone quando i residenti in auto entrano o escono dai garage su via Dante RISCHIO Il costone che sovrasta via Buonarroti è un autentico pericolo per i cittadini di un condominio di rione Valleverde. Per i residenti dal costone piovono pietre [foto m.t.]

MARCO TUCCI l Giustificata apprensione tra gli abitanti di un condominio del rione Valleverde, composto da 25 famiglie. Quando passano in macchina per entrare o uscire dai garage che sboccano su via Dante Alighieri, sono esposti alle pietre che cadono dal costone sovrastante di Via Buonarroti. C’è stata una lettera inviata una settimana fa, all’amministrazione municipale perché si tratta di sicurezza cittadina e perché l’area a rischio è proprietà pubblica, e per conoscenza al locale comando dei Carabinieri. «E’ dal mese di aprile- si legge- che c’è un rimbalzo di competenze tra Comune e l’Acquedotto lucano a seconda se il tutto è ritenuto di pozzo bianco o nero, e intanto i massi, anche di notevoli dimensioni, sono precipitati verso il

basso e continuano a farlo, con legittima preoccupazione di chi affronta quotidianamente tale situazione». In pratica, da anni un grosso tubo di scolo è ostruito e rotto in alcuni punti e le acque, specie in caso di forte piogge, non

si convogliano e scivolano liberamente impregnando la parete che incombe sulla rampa, sulla strada sottostante, molto trafficata, e sul movimento legato alla presenza di negozi, con relativo parcheggio. «I Vigili del Fuoco-

MELFI UN ARRESTO Aveva in casa munizioni e hashish

POTENZA SANTARSIERO (ANCI) POTENZA SCADENZE PRIMO FEBBRAIO 2013 «Il taglio di 80 miliardi Dal Gal Basento-Camastra al bilancio indebolisce sei bandi per lo sviluppo l’immagine dell’Europa» Rivolti a imprenditori agricoli ed enti pubblici

l MELFI. La Polizia di Stato di Melfi nell’ambito di un’operazione volta al contrasto dei reati in materia di armi nell'area del Vulture-Melfese ha arrestato un 41enne di Rionero in Vulture. Si tratta di Antonio Gallucci. L’uomo dovrà rispondere di detenzione illegale di munizioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti, visto che Gallucci è stato condannato per tentato omicidio doloso, hanno perquisito la sua casa. La perquisizione è stata estesa anche ad un locale cantina, dove sotto un comò sono stati trovati 50 grammi di hashish, in un unico pezzo, e 3 cartucce calibro 38; un'altra cartuccia è stata rinvenuta in un cassetto dello stesso comò, mentre, occultate in un angolo del locale, sono saltate fuori altre 45 cartucce ricaricate, di calibro compreso tra il 38 ed il 45. L'arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore dottor Arminio è stato associato alla Casa Circondariale di Melfi.

l POTENZA. «Il taglio al bilancio dell’ Unione europea di 80 miliardi di euro è un segnale fortemente negativo. Si indebolisce l’immagine dell’Europa e si indeboliscono le sue politiche». Lo ha sottolineato il responsabile per il Mezzogiorno dell’Anci, e sindaco di Potenza, Vito Santarsiero (Pd), per il quale è «grave non comprendere che abbiamo bisogno dell’esatto opposto per costruire un futuro di sviluppo e di crescita per i Paesi europei». «Occorre aumentare – ha aggiunto il sindaco Santarsiero - la fiducia dei cittadini nell’Unione Europea rafforzando il suo ruolo e la partecipazione di ogni singolo Stato, le politiche europee sono oggi le uniche in grado di operare in una unica e sinergica azione di rinnovamento e innovazione dei processi di crescita europei». «Aver immaginato – ha concluso il rappresentante dell’Anci - in particolare di indebolire le politiche di coesione dimostra una scarsa visione politica, l’Europa o cresce tutta insieme o nella competizione globale è destinata a soccombere tutta intera. C'è da augurarsi un significativo ripensamento che porti addirittura ad un incremento del bilancio dell’Ue. Al di là della entità delle somme in gioco, sono l'immagine e il messaggio della UE che non possiamo mettere in discussione sia all’inter no dell’Europa che fuori».

l «Il Gruppo di Azione Locale Basento Camastra, ha pubblicato sei bandi rivolti ad Imprenditori Agricoli ed Enti Pubblici, con scadenze fino al primo febbraio del 2013. Bandi che tentano da un lato di strutturare proposte economicamente sostenibili nel tempo, e dall’altro cercano di intervenire opportunamente in un momento critico del comparto agricolo nelle aree inter ne». E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Gal Antonio Pessolani, in occasione dell’Assemblea dei Soci svoltasi lo scorso martedì presso il Museo delle Antiche Genti Lucane di Vaglio Basilicata. L’occasione è stata anche un momento di confronto sulle attività in essere e prossime del Gal Basento Camastra, infatti, a tal riguardo, è stato definito un calendario di incontri per la presentazione degli stessi Bandi, rivolto ad Amministratori Locali, Imprenditori Agricoli, Or-

riporta ancora la missiva- sono spesso intervenuti per il recupero delle pietre esposte e le stesse forze dell’ordine hanno potuto verificare che esiste un rischio concreto. Senza dimenticare che, in caso di precipitazioni intense, quella stessa zona è puntualmente allagata per il ristagno di acqua che non defluisce». Insomma, sarebbe davvero il caso che si ponga rimedio a qualcosa che mette a repentaglio la salvaguardia delle persone e, per questo, non tiene alcuno riferimento al «patto di stabilità che non consente di spendere soldi in proposito», come è stato detto al capo condomino. «Nel frattempo sussiste un avviso scritto- ha sottolineato il diretto interessato- e se dovesse accadere un incidente sarà chi di dovere a stabilire la responsabilità di qualsiasi conseguenza».

ganizzazioni sindacali di categoria, a tecnici ed a quanti fossero interessati. Nello specifico, saranno realizzati i seguenti incontri: Venerdì, 23 novembre 2012 presso la Sala Consiliare del Comune di Albano di Lucania, alle ore 18.30; Venerdì, 30 novembre 2012 presso la Sala Consiliare del Comune di Calvello, alle ore 18.30; Lunedì, 10 dicembre 2012 presso la Sala Convegni del Palazzo Ducale del Comune di Pietragalla, alle ore 18.30. «Questi tre momenti, - ha dichiarato sempre il Presidente del Gal - saranno anche l’occasione per raccogliere eventuali nuove proposte da candidarsi in fase di rimodulazione dello stesso Programma di Sviluppo Locale, che di concerto con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, potranno essere proposte per le prossime annualità attuative».

le altre notizie LA DESTRA

Storace nomina Danzi segretario regionale n Il presidente nazionale de «La Destra», Francesco Storace, ha nominato l’ex senatore Corrado Danzi segretario regionale della Basilicata: lo hanno reso noto i segretari provinciali di Potenza e di Matera del partito, Luigi Modrone ed Emanuele Radogna. «A breve ci sarà la costituzione della nuova segreteria regionale con uomini e donne della società civile nuovi ad esperienze politiche». DOMANI

Eventi su Nitti, a Melfi il 3° appuntamento n E’ in programma domani a Melfi, presso il Centro culturale Nitti, per iniziativa della Associazione «Francesco Saverio Nitti» (sodalizio tra persone, membro fondatore della Fondazione Francesco Saverio Nitti costituita insieme alle istituzioni nazionali e territoriali), il terzo appuntamento del ciclo di eventi culturali e civili dedicato a Nitti in rapporto con altre personalità significative del suo tempo, dal titolo « Nitti &».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

XII I MATERA CITTÀ

TRASPORTI E DISAGI FERROVIE APPULO LUCANE

Venerdì 16 novembre 2012

VIAGGIO LUMACA «Il convoglio delle 13.42 non arriva mai in orario e spesso viaggiamo in piedi», dice Michele Santochirico

«Quel treno da Bari è sempre in ritardo» I viaggiatori esasperati chiedono la puntualità DONATO MASTRANGELO l Quei ritardi che sono una regola invece che una eccezione. È la denuncia di Michele Santochirico, 43 anni, insegnante e pendolare delle Fal, le Ferrovie Appulo Lucane che quotidianamente utilizza il mezzo di locomozione da Matera a Bari. «Martedì scorso - afferma - sono salito sul treno numero 23 in partenza da Bari centrale alle ore 13.42. L’arrivo a Matera, nella stazione di Villa Longo, era previsto per le 15.03. Giunti alla stazione di Modugno, con un minuto circa di ritardo, il treno ha effettuato una sosta di oltre venti minuti per

permettere al treno nuovo, che sta effettuando le relative prove tecniche, di poter transitare senza problemi. È mai possibile - si chiede il signor Santochirico - che un treno carico di passeggeri debba aspettare, senza nessuna informazione data agli stessi, un treno vuoto? La coincidenza, secondo me, si sarebbe potuta effettuare tranquillamente nella stazione di Binetto dove il treno 23 sarebbe giunto alle ore 14.09». Eppure - sbotta il pendolare - le Fal hanno riempito le stazioni con lo slogan "Stiamo bruciando le tappe". Però avreste dovuto aggiungere, a parer mio, le seguenti parole: "del ritardo",

TRASPORTI Il nodo mobilità con la Puglia resta sempre scottante

poiché quanto accaduto ieri non è un fatto isolato, ma si verifica quotidianamente. Mercoledì 14 novembre, infatti, lo stesso treno è partito da Bari centrale alle 13.46 e alla stazione di Bari scalo ha effettuato una lunga sosta ripartendo alle ore 13.56. Anche in questo caso i passeggeri non sono stati avvisati, giungendo nella stazione di Matera Villa Longo alle 15.25. Ci è stato riferito che il treno rallenta tra borgo Venusio e Matera in quanto stanno per cominciare dei lavori su quella tratta. Se non avete ancora dotato i vostri mezzi di antenna GPS, sarebbe utile farlo o, in alternativa, si potrebbe usare il telefono cellulare di

servizio per poter ricevere comunicazioni dal personale viaggiante circa la posizione del treno in un dato momento». Ieri al signor Santochirico e agli altri passeggeri diretti dal capoluogo pugliese nella città dei Sassi è andata comunque meglio. «In effetti ieri è stato riscontrato un ritardo di un solo quarto d’ora. I disagi, tuttavia, sono tanti. Percorro ormai questa tratta dal 2008 e la consuetudine è sempre la stessa. Il treno non arriva mai puntuale in stazione a Bari. Eppure, come viaggitori paghiamo regolarmente l’abbonamento o il biglietto. Peraltro nella corsa delle 13.42 Bari - Matera il

posto a sedere è quasi un miraggio. Fino ad Altamura c’è molta probabilità di fare il viaggio in piedi. Un altro problema attiene il condizionamento e riscaldamento. C’è sempre troppo freddo o troppo caldo. Dinanzi alle nostre reiterare rimostranze il personale delle Fal si limita a fare spallucce dichiarando “Cosa possiamo fare noi?». Un altro ritardo segnalato è quello del treno delle 6.09. «L’ho preso alcune volte ed invece di giungere alle 7.33 è arrivato a Bari con una decina di minuti di ritardo. Molto viaggiatori hanno così preso le rispettive coincidenze per altre destinazioni».

IL PROGETTO I MODULI SONO QUATTRO: ALCOOL E TOSSICODIPENDENZE, SICUREZZA STRADALE, CRIMINI VIOLENTI, STALKING E REATI CON USO DI INTERNET

Legalità, si comincia dalla scuola Presentata in Prefettura un’iniziativa che coinvolgerà quarte e quinte di sei istituti superiori CULTURA DELLA LEGALITÀ Tra i banchi si sta formando una rete per attivare un’azione congiunta di forze dell’ordine istituti scolastici e istituzioni

CARMELA COSENTINO l La lotta alla criminalità, allo stalking, al cyberbullismo, alla violenza su donne e minori si infittisce e diventa sempre più efficace grazie all’azione congiunta di forze dell’ordine, istituti scolastici e istituzioni. Una rete di soggetti che, chiamati intorno a un tavolo dal prefetto, Luigi Pizzi, e dal coordinatore della Consulta permanente per la sicurezza, Francesco D’Alessio, hanno predisposto un programma di iniziative articolato in moduli formativi-didattici che prenderà il via a novembre e terminerà ad aprile coinvolgendo circa 500 studenti delle quarte e quinte classi del Liceo scientifico “D. Alighieri”, del Liceo artistico “C. Levi”, dell’Istituto Magistrale “T. Stigliani”, dell’Istituto agrario “Briganti”, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Olivetti-Loperfido” e dell’Istituto Professionale “Isabella Morra”. Il percorso formativo sarà articolato in quattro moduli, il primo sull’alcool e sulle tossicodipendenze sarà curato dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, dal Sert, dalla Prefettura,

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in collaborazione con la Casa dei Giovani. Il secondo modulo è sulla sicurezza stradale e sarà curato dalla Polizia Stradale, Provinciale e Municipale, dai Vigili del Fuoco, dalla Motorizzazione Civile, dall’Aci, Inail e Cri. Il terzo modulo, affidato al Comando provinciale dei Carabinieri, sarà incentrato sui crimini violenti, maltrattamenti e violenze sulle fasce deboli, donne, minori e anziani. Il quarto e ultimo modulo sullo stal-

king e sui reati che si consumano su internet e sarà curato dalla Questura e dalla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni. Ad aprile gli studenti saranno chiamati a redigere un elaborato per verificare le conoscenze acquisite e al termine del percorso formativo in aula sarà organizzata una manifestazione che vedrà la partecipazione dei giovani, dei soggetti istituzionali e delle forze dell’ordine.

«L’obiettivo di questa iniziativa - ha spiegato il prefetto nella conferenza stampa convocata ieri mattina nel Palazzo di Governonon è solo quella di responsabilizzare i giovani inculcando loro la cultura della legalità e della sicurezza, ma anche di avvicinare il mondo delle istituzioni ai ragazzi. Il programma formativo per come è stato strutturato, credo che potrà dare dei buoni risultati. Ai giovani si parlerà degli effetti dell’alcol e

della droga sulla loro salute e sulla sicurezza propria e degli altri, di crimini violenti, di stalking e dei rischi che si possono correre facendo un uso sbagliato di internet”. Sulla rete infatti si consumano i maggiori reati, pedofilia, cyberbullismo, violazione della privacy e appropriazione di identità altrui. «Sono tutti fenomeni - ha detto Filippo Squicciarini, responsabile della sezione di Polizia Postale e Comunicazione - molto diffusi su internet e noi quotidianamente raccogliamo le denunce dei cittadini, per stalking, per cybergbullismo, o di appropriazione di identità altrui. Nel nostro modulo didattico cercheremo di mettere in guardia i ragazzi spronandoli a usare in maniera più responsabile il computer. Solo così si potranno formare buoni cittadini» ed ha aggiunto il capitano del Comando provinciale dei Carabinieri, Paolo Sambataro, «l’articolazione dei moduli didattici e la possibilità di trascorrere più ore con gli studenti ci consentirà di poter stabilire un rapporto più diretto e meno formale e di approfondire meglio tematiche specifiche».

le altre notizie CONVEGNO DEGLI AVVOCATI

L’accesso telematico sugli atti d’indagine

n Il servizio previsto dall’articolo 415 bis del codice di procedura penale, una realtà telematica all’avanguardia è il tema di un convegno, in programma oggi, dalle 16 alle 20, nei locali del Palace Hotel di piazza Michele Bianco. L’evento è organizzato dall’Ordine degli avvocati della provincia. [p.miol.] CORSO DI FORMAZIONE

La comunicazione tra medico e paziente n Un corso di formazione su La comunicazione medico – paziente si terrà nella sede dell’Ordine dei medici, in via Roma 71, in due moduli distinti, oggi, dalle 16 alle 19, e domani, dalle 8.30 alle 13.30. Per ogni modulo potranno partecipare 30 iscritti. Docente del corso la psicologa Maria Grazia Strepparava, professore associato all’Università Milano Bicocca, Facoltà di medicina e chirurgia, dipartimento di medicina sperimentale. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ordine dei medici e dalla Azienda sanitaria di [fi.me.] Matera.

IERI IL RITO FUNEBRE I DOCUMENTI DI UNA VITA IN UN CENTRO STUDI DEDICATO AL SUO NOME

L’ultimo saluto a Michele Cascino Pronunciate parole commosse nella parrocchia di San Rocco l Non sono mancati momenti di autentica commozione nel corso del rito funebre di commiato a Michele Cascino, uno dei padri costituenti del massimo ente territoriale, la Regione Basilicata. Intense le parole del parrocco di San Rocco, Angelo Tataranno, che facendo riferimento alla lotta a favore degli ultimi che ha visto costantemente impegnato nella sua azione politica Cascino, a richiamato le classi dirigenti a considera quanto sia profondo il malessere economi-

co di intere famiglie che in numero crescente non arrivano più alla fine del mese. Si segnalano anche gli interventi del sindaco, Salvatore Adduce, del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, dei socialisti compagni di antica data Nicola Savino e Claudio Signorile. A sunteggiare il carattere di Cascino nella sua quotidianità di padre ci ha però pensato il figlio Francesco, sottolineando il tratto di un temperamento ironico non a tutti noto. I suoi numerosi docu-

menti e discorsi saranno raccolti in un Centro studi di prossima costituzione dedicato alla sua figura. Laica anche l’ultima scelta, rispettata dai famigliari, quella di essere cremato. L’urna sarà custodita al cimitero di Matera. Lunghissimo l’elenco dei messaggi di commiato (la scomparsa di Cascino è avvenuta martedì pomeriggio, alle 15) che ancora ieri sono giunti in redazione per ricordarne la figura di politico e soprattutto di uomo.

PARROCCHIA DI SAN ROCCO Un momento del rito funebre di ieri mattina [foto Genovese]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.11.2012

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Venerdì 16 novembre 2012

Territorio e salute

Dopo 12 anni resta ancora incompiuto Navazio: «Innegabile diritto dei cittadini»

Subito il registro tumori La proposta di legge prevede autonomia gestionale, regolamento e codice etico di MARIATERESA LABANCA POTENZA - La conferenza stampa di ieri mattina del consigliere Ial, Ernesto Navazio, si è chiusa con una conclusione insolita: «Ci auguriamo di essere smentiti». Perché, da quanto è emerso fino a questo momento, a distanza di 12 anni da quella legge regionale che ha istituito il registro regionale dei tumori siamo ancora lontani da risultati concreti: non ci sono ancora dati ufficiali, manca la certificazione dell’associazione nazionale, e non esiste un codice etico che consenta alla struttura attivata presso il Crob di Rionero di superarele difficoltàlegate al trattamento di dati informatici molto sensibili. La questione è più delicata di quello che si possa immaginare. Se non è stato possibile dare una valutazione oggettiva sulla connessione tra l’inquinamento decennale provocato da Fenice ed eventuali danni per la salute dell’uomo è proprio perché a oggi non siamo in possesso di un registro che indichi incidenza e mortalità delle malattie tumorali. Così come non è dato sapere se e in che modo in Val d’Agri le attività estrattive abbiano in qualche modo determinato l’aumento di alcuni tipi di patologie neoplastiche. Nel frattempo le recenti inquietanti rilevazioni Istat, secondo le quali, rispetto a certi tipi tumori, a Potenza e Matera si muore più che a Taranto, impongono la necessità di dotarsi al più presto di strumenti scientifici adeguati. Concetto che è stato ribadito ieri con assoluta chiarezza dal consigliere Navazio che con la proposta di legge presentata ieri mattina mira a dare operatività al registro regionale dei tumori. «È necessario - ha spiegato l’esponente di Io amo la Lucania - avere cifre in grado di essere esplicative del fenomeno oncologico in Basilicata, chiare e dettagliate, e serve anche definire bene la responsabilità della cura del Registro e delle modalità di raccolta delle informazioni, nel rispetto delle persone ma senza ostacolare la ricerca scientifica». In primo luogo - secondo il consigliere - occorre dare la giusta autonomia gestionale alla struttura che oggi fa capo al più generico Osservatorio epidemiologico regionale attivo presso il Crob, dotandola di un dirigente che si occupi esclusivamente del registro. Occorre poi un regolamento che metta ordine nel trasferimento dei dati informatici che provengono da più fonti e che preveda una collaborazione partecipata operativa per il loro trattamento. I rapporti tra le strutture - secondo la proposta di legge - sono definiti da un codice etico e di comportamento che dovrà essere attivato entro trenta giorni dall’approvazione della proposta di legge. Entrambi sono stati “tarati”sulla scorta della buona esperienza del registro di Modena.

«Non mi sono voluto sostituire all’attività dell’assessore e della giunta - ha detto ancora il consigliere Navazio nel corso della conferenza stampa di ieri mattina - ma ho sentito il dovere morale, prima che quello civile di consigliere, di proporre una modifica alla legge regionale del 39 del 2001 istitutiva del sistema sanitario regionale per stabilire una volta per tutte ruoli funzioni e regole di funzionamento di uno strumento così importante per i cittadini lucani». Sembrachela propostadilegge sia già pronta per essere sottoscritta anche da altri consiglieri.

La Pdl sottoscritta anche da altri consiglieri

La presentazione della proposta di legge del consigliere di Io amo la Lucania, Ernesto Navazio

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LA SCHEDA Cos’è e a cosa serve I Registri tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. Sono necessari perché in nessuna struttura ospedaliera italiana, pubblica o privata, c'è l'obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori. Se si vuole sorvegliare l'andamento della patologia oncologica occorre quindi che qualcuno si assuma il compito di andare a ricercare attivamente le informazioni, le codifichi, le archivi e le renda disponibili per studi e ricerche. I registri tumori italiani si sono assunti questo compito. Attualmente sono attivi 34 registri di popolazione o specializzati che seguono complessivamente un quarto della popolazione italiana. Le informazioni raccolte includono il tipo di cancro diagnosticato, il nome, l’indirizzo, l’età e il sesso del malato, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e sta ricevendo e l'evoluzione della malattia. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.

I TEMPI

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Martorano: «Presto i dati 2005-2007» L’assessore assicura tempi rapidi per la certificazione dell’Airtum L’assessore Attilio Martorano

ERA esattamente un anno fa, quando, dopo l’inchiesta Fenice, tornavano alla luce tutte le contraddizioni relative al registro regionale dei tumori, previsto da legge ma mai realmente reso operativo. E in

quell’occasione, non per la prima volta in verità, veniva assicurata la sua entrata in vigore nel giro di qualche mese. Così non è stato perché, a distanza di un anno, le cose sembrano sostanzialmente invariate. Ancora per poco, però, almeno stando a quanto riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, che assicura: «Stiamo attendendo la certificazione dell’Associazione nazionale registri tumori, poi nel giro di settimane, saranno resi noti i dati relativi agli anni 2005-2006-2007». A breve, dunque, il sistema sanitario regionale dovrebbe avere dati scientifici a disposizione per fornire importanti risposte relative a diffusione, incidenza e mortalità delle malattie tumorali. L’assessore, contattato nel primo pomeriggio di ieri, in merito all’iniziativa del consigliere Navazio riferisce pure: «Non conosco ancora i conte-

nuti della proposta di legge ma siamo pronti a confrontarci su quelli che possono essere elementi di miglioramento della legge regionale che ha istituito l’osservatorio epidemiologico». La Basilicata non è l’unica “pecora nera” a non avere ancora un registro dei tumori operativo, ma in buona compagnia di altre regioni, soprattutto del Sud. Eppure basta dare un’occhiata al sito dell’associazione nazionale Airtum per avere un’idea dell’importanza della disponibilità di una banca dati in grado di “misurare” la diffusione del cancro da un anno all’altro, le possibilità di cura, le zone di maggiore incidenza, i tempi di sopravvivenza. Quella per il registro die tumori è una battaglia di civilità per le popolazioni che devono fare i conti con patologie in forte espansione soprattutto in aree particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento.

Monitoraggio ambientale inesistente di MICHELE NAPOLI* UN dato è sempre più allarmante: lo stato di salute in cui versano i cittadini lucani. I risultati statistici degli istituti di ricerca ci pongono dinnanzi a dati sconcertanti. Occorre interrogarsi e correre ai ripari. Il monitoraggio ambientale, mai fatto seriamente, dimostra che le politiche di tutela al territorio non sono mai state prese in seria considerazione dal Governo regionale e oggi le ricadute sono tangibili attraverso la lettura dei dati. Tutto conferma le nostre preoccupazioni che non rappresentano certo una novità. Avevamo sollecitato interventi urgenti per la predisposizione di misure idonee a controllare le attività estrattive e industriali della nostra regione senza che il richiamo alla responsabilità sia stato rac-

A Potenza e Matera si muore più che a Taranto I dati Istat ci dicono finalmente una triste verità colto. Ora i dati forniti dall'Istat sono inconfutabili. Quelli dei due capoluoghi lucani sono stati raffrontati con la provincia di Taranto che purtroppo viene indicata come quella più a rischio rispetto a certe patologie. Bene, il tasso di mortalità per ogni forma di cancro presa in considerazione è nettamente più alto in Lucania che nel capoluogo ionico. Tumori all'apparato digerente, allo stomaco, quelli epatici, dei tessuti linfatici, del sangue raggiungono percentuali altissime. Ma anche le malattie dell'apparato respiratorio non lasciano vivere tranquilli. Il resoconto finale dice che i dati, e

le percentuali nazionali, sono nettamente al di sotto di quelli registrati in Basilicata. Ma le cattive notizie non si fermano qui. In ultimo le malattie del sistema cardiocircolatorio, con un tasso di mortalità nettamente superiore a quello del livello nazionale. Più del 51% in Basilicata rispetto alla media generale che in Italia supera di poco il 37%. Tutto questo lascia pensare che nella concretezza c'è sicuramente qualcosa di particolare rispetto al contesto generale che concorre a minare la salute dei lucani. Il processo estrattivo del petrolio non è mai stato sottoposto ad atten-

ti controlli, quelli dovuti vorremmo dire, mentre nella zona del basso materano a rischio radioattività mai si è potuto seriamente stabilire quanto di nocivo venisse immesso nell'ambiente. Stesso discorso per i piccoli nuclei industriali disseminati a macchia di leopardo sul territorio lucano. Tutti interrogativi che l'esecutivo regionale non si è mai posto, fingendo e facendo credere ai lucani di vivere in un'isola incontaminata. I riscontri dicono il contrario e, a posteriori, forse riusciamo a spiegarci il perché mai si è voluto far funzionare seriamente il registro dei tumori. È quella la cartina di tornasole alla quale mai si è voluto far ricorso forse perché coscienti degli effetti e dei risultati che avrebbe prodotto. *Consigliere regionale Pdl


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.11.2012

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Venerdì 16 novembre 2012

24 ore in Basilicata

La macchia nera Riprende l’udienza preliminare davanti al gup Larocca per i 36 imputati

Fenice, riparte il processo

Nuovo sit in degli ambientalisti e del movimento “5 stelle” davanti al Tribunale I costi della politica Per il management della spa si spende molto di più

Acquedotto, Vendola taglia i compensi del 40% Il licenziamento di Monteforte e il caso Scuderi alla Società energetica

L’inceneritore di San Nicola di Melfi. In basso il manifesto del sit in che si terrà questa mattina davanti al Palazzo di giustizia

POTENZA - Riparte oggi davanti al gup Rosella Larocca l’udienza preliminare nella quale si dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per 34 persone e due società coinvolte nell’inchiesta Arpab-Fenice, coordinata dal sostituto procuratore Salvatore Colella, che l’anno scorso portò all’arresto dell’ex direttore generale dell’Agenzia per la tutela dell’Ambiente, Vincenzo Sigillito e il coordinatore del dipartimento di Potenza, Bruno Bove. Tra gli imputati “eccellenti” anche l’ex assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino. Il processo era iniziata lo scorso 4 ottobre con la costituzione delle parti. In concomitanza con la nuova udienza verrà ripetuto il sit in delle associazioni ambientaliste e del movimento “5 stelle”davanti al Tribunale di Potenza per chiedere verità e giustizia sul più grande scandolo ambientale della Basilicata. Sono tre i filoni d’indagine, venticinque i capi di imputazione contestati a vario titolo dalla Procura di Po-

tenza ai 34 indagati e per i quali il Gup dovrà decidere il rinvio a giudizio. Il più grave rimane quello relativo al disastro ambientale provocato dall’inceneritore di San Nicola a partire dal 2002, in maniera continuata fino al 2009, e coperto dal silenzio con la complicità del direttore generale e il dirigente Arpab. C’è poi il filone relativo alle assunzioni pilotate dalla politica all’interno dell’Agenzia, che vede coinvolti, oltre ai vertici Arpab, l’ex assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino, e il responsabile della società di lavoro interinale, Tempor Luigi Montano. La terza parte che chiama in causa il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente Acta, Domenico Iacobuzio, e i precedenti direttori della società è relativa alla discarica del capoluogo di località Pallareta: anche in questo caso si contesta la mancata comunicazione dell’inquinamento in corso e il progetto per la realizzazione di una nuova vasca, in assenza delle necessarie autorizzazioni.

Legge di stabilità Le perplessità della Cia «QUELLO che più ci preoccupa tra i contenuti della legge di stabilità, con le modifiche introdotte alla Camera, è l’ accanimento sul gasolio agricolo: il contingente di carburante viene ridotto del 10 per cento rispetto al 5per cento previsto daltesto originale.Riteniamo assurdo che si vadano a colpire le imprese agricole, in particolare le serre, che proprio sul fronte del carburante stanno pagando costi opprimenti, soprattutto dopo i rincari degli ultimi mesi e la cancellazione dell’accisa zero». E’ quanto afferma in una nota la Confederazione italiana agricoltori della Basilicata, rinnovando la richiesta per un azzeramento dell’accisa che non riguardi soltanto le strutture serricole, ma la totalità delle aziende che operano in agricoltura. Per la Cia è necessario prevedere un piano agronergetico per conseguire il pareggio energetico in agricoltura anche attraverso forme

di compensazione per la risorsa idrica e pareggio energetico da parte dei consorzi di bonifica, oltre a favorire produzioni di energie rinnovabili per autoconsumo, acquisti collettivi, accrescere la produzione di colture a basso utilizzo di carburanti e l’impiego di oli vegetali. «Un discorso a parte merita l’Imu. Attendiamo ancora - sostiene la Cia - la convocazione da parte del governo per fare il punto sull’imposta. Accogliamo con soddisfazione lo slittamento di un anno della prevista rivalutazione dei redditi domenicali ed agrari e della nuova tassazione sulle società agricole. Giudichiamo infine positivo il congelamento dell’Iva al 10 per cento. L’aumento di un punto percentuale avrebbe colpito prodotti come carne, pesce, yogurt, uova riso, farine, miele e zucchero. E le conseguenze sui consumi alimentari sarebbero state disastrose».

DOPO aver licenziato in tronco l’ex amministratore unico di Acquedotto Pugliese, Ivo Monteforte, per aver trasformato a tempo indeterminato il contratto del direttore generale della spa, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dà un altro bel segnale in tempi di lotta agli sprechi e di spending review: il nuovo vertice di Aqp, Gioacchino Maselli, incaricato in tempi molti più celeri rispetto alle solite lungaggini delle nomine lucane, riceverà un compenso decurtato del 40 per cento, e quindi pari a 120.000 euro, oltre a un’indennità di 30.000 euro, da corrispondere al conseguimento dei risultati che saranno fissati nel corso della prossima assemblea dei soci. Molto meno rispetto a quello che costano i vertici di Acquedotto lucano, dove oltre ai compensi di presidente e direttore generale, rispettivamente di 130.000 e di 210.000 euro, si aggiungono i 50.000 riconosciuti a ognuno dei 5 membri del Consiglio d’amministrazione. Questo nonostante la spa pugliese gestisca un “patrimonio” ben maggiore di quello lucano: reti idriche per oltre 20.000 chilometri al servizio di 4 milioni di cittadini, 10.000 chilometri di reti fognarie e 180 depuratori. Altro che i risparmi da qualche tempo sbandierati dalla politica nostrana. Che del resto ha del tutto ignorato un caso molto simile a quello che ha portato il governatore pugliese a chiedere la testa dell’ex di Aqp, Monteforte.

La sede di Acquedotto lucano

Anche alla Società energetica lucana il contratto dell’ex direttore generale, attuale direttore tecnico, Massimo Scuderi è passato a tempo indeterminato proprio come è stato per il direttore di Aqp, Bianco. Certo, alla Sel il concorso c’è stato. Ma con la partecipazione di un candidato “eccellente” nel pieno esercizio delle sue funzioni da direttore generale. «Un concorso costruito ad hoc per se stesso»: a mettere la denuncia nero su bianco ci ha pensato il segretario della Fp Cgil, Angelo Summa, che ha presentato un esposto in Procura. Il caso suscitò molte polemiche. Ma la politica, chiaramente, si è guardata bene dal prendere provvedimenti.

L’iniziativa dell’arcidiocesi di Potenza guidata da Superbo

Ottocento fedeli lucani in visita a San Pietro

ERANO circa 800 i fedeli (in gran parte giovani) dell’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano - Marsiconuovo quelli che nei giorni scorsi, guidati dall’arcivescovo, monsignor Agostino Superbo si sono recati a Roma per vivere un pellegrinaggio ‘sul soglio di Pietro’ all’inizio dell’Anno della Fede. Diversi i momenti nei quali è stata scandita la giornata: prima tappa al Santuario del Divino Amore. Qui i pellegrini si sono stretti attorno al loro pastore che, insieme a diversi sacerdoti, ha celebrato la messa. L’arcivescovo Superbo, rivolgendosi ai giovani durante l’omelia, li ha esortati a riscoprire le radici della propria fede. «La Chiesa – ha detto – conta su di voi e sul vostro entusiasmo». A Roma, in maniera del tutto inattesa, ad aspettare i pellegrini c’era l’arcivescovo emerito di Potenza, Ennio Appignanesi. Quest’ultimo ha letteralmente preso per mano la numerosa delegazione lucana e, insieme al confratello Superbo, ha fatto da Cicerone, guidandola davanti al soglio di Pietro.

L’incontro a San Pietro tra i fedeli lucani guidati da Superbo con il vescovo emerito di Potenza Appignanesi

Prima di entrare in Basilica, i pellegrini si sono fermati davanti al sagrato per un breve momento di preghiera. La recita de “Il Credo”, la preghiera per eccellenza dell’Anno della Fede, è stato uno dei momenti più solenni e suggestivi della giornata. I pellegrini, dopo la preghiera, si sono poi fermati all’interno della Basilica di ‘San Pietro’. Monsignor Ap-

pignanesi, esperto della storia e dell’arte delle quali la ‘città eterna’ è scrigno prezioso, ha guidato e spiegato ai pellegrini i tesori, anche quelli più nascosti, della Basilica. E, dopo la visita sulla tomba di Pietro e dei Papi, la delegazione potentina ha fatto ritorno a casa con la consapevolezza di aver vissuto una giornata “di Fede” sui passi di Cristo e della Chiesa.


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Venerdì 16 novembre 2012

Ambientalisti sul piede di guerra per la proroga della concessione a Gas Plus

Policoro

Scontro su Monte Morrone

La Regione: «Tutto in regola, quell’area già sottoposta a estrazioni»

Trivellazioni nello Jonio, Montesano si oppone

se delle società minerarie che nel caso della collocazione della concessione Monte Morrone (incastonato tra le concessioni “Cugno Le Macine” dove la è già stato autorizzato lo stoccaggio di gas e “Serra Pizzuta”, altri pozzi già buoni per stoccare gas), può essere la realizzazione di un unico deposito sotterraneo di stoccaggio di gas, in continuum sotto i monti della Valbasento tra Cugno le Macine e Serra Pizzuta». Duro l’affondo nei confronti del presidente della Regione, De Filippo, «il quale con questa proroga - attaccano le sigle ambientaliste - ha nuovamente confermato di prendere politicamente in giro i lucani e di aver regalato il sottosuolo alle società minerarie, lasciando al territorio qualche spicciolo di royalties e i rischi di inquinamento che queste pratiche di sfruttamento intensivo a loro volta regalano alla Basilicata tutta». Ola, No Scorie e Ambiente e Legalità chiedono, quindi, che la Regione «si opponga con le osservazioni alla Via a tutti i nuovi pozzi, che sospenda ogni attività estrattiva al fine di capire quale livello di inquinamento hanno raggiunto le falde idriche del nostro sottosuolo e che chieda alle società minerarie i piani ingegneristici di ogni attività di perforazione».

POLICORO - Il consigliere comunale del Partito democratico al Comune di Policoro, Fabiano Montesano, interviene sul rischio di trivellazione nel Mar Jonio per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, come proposto dalla compagnia petrolifera “Shell” ai sindaci metapontini di Policoro, Rotondella, Nova Siri e Scanzano Jonico. «Giù le mani da nostro splendido mare – commenta Montesano – sono pienamente d’accordo con quanto affermano i sindaci del nostro territorio circa la pericolosità e l’inutilità di trivellare le nostre acque. La nostra economia si basa, ed a testimoniarlo sono i tanti investimenti fatti i tal senso, sul turismo sempre più crescente e sull’ambiente. Il nostro marketing territoriale verrebbe annientato in un colpo solo. Non ce lo possiamo permettere. Interverrò a tal proposito – prosegue - anche in Consiglio comunale. Voglio fare un appello ai nostri senatori, Carlo Chiurazzi, Filippo Bubbico e Maria Antezza, che già in passano hanno mostrato una particolare sensibilità su questi argomenti, affinché affrontino la questione a livello parlamentare». «Lo stesso appello voglio rivolgerlo – conclude l’esponente policorese del Pd al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, già impegnato con successo su temi simili e convinto assertore che in quanto a sostenibilità la Basilicata è già al limite».

POTENZA - Continua ad accendere polemiche la moratoria della Regione sulle attività estrattive nel sottosuolo e stavolta il pomo della discordia è la concessione “Monte Morrone” alla Gas Plus, società mineraria diventata in pochi anni leader dopo l'Eni nell'estrazione di idrocarburi e abilitata allo stoccaggio di gas. Gli ambientalisti della Ola (Organizzazione lucana ambientalista), No Scorie Trisaia e Ambiente e Legalità puntano di nuovo il dito contro la «finta moratoria della Regione» e contro la proroga della concessione allo sfruttamento minerario approvata con delibera 1483 del 6 novembre scorso. Una proroga che - sottolineano - produrrà circa 10 milioni di metri cubi di gas tra Pisticci, Ferrandina e Pomarico, «appena lo 0,014% del fabbisogno nazionale», tagliando fuori le comunità locali, attraverso l’elusione della Via (valutazione di impatto ambientale), da possibili contestazioni e osservazioni a tutela del territorio. La Regione, dal canto suo, si difende e, in una nota ufficiale, spiega che la proroga c'è stata ma «rientra nei casi normati dal comma 3 dell'articolo 37 della legge regionale 16/2012». Il comma che esclude, in sostanza, dalla moratoria le «intese relative a titoli minerari in essere». Una scelta che - sotto-

Un grafico elaborato dall’Organizzazione lucana ambientalista

linea la Regione - «attua la precisa e nota volontà politica di evitare che tutto il territorio regionale sia sottoposto ad attività estrattive, prevedendo, appunto, che tali attività possano essere portate avanti solo nelle aree già oggetto di titoli minerari». Chiarimenti che, tuttavia, non convincono le associazioni ambientalistiche, che contestano il “metodo” con cui la Regione ha concesso la proroga alla Gas Plus, cioè applicando l’esclusione della Via, Valutazione di impatto ambientale. «Una pratica burocratica - sostengo-

no - di basso livello istituzionale, che vieta di fatto ai Comuni, agli enti e ai cittadini dell'area interessata di presentare le proprie osservazioni contrarie al progetto minerario, interrompendo la democrazia e la trasparenza del percorso pubblico». La Ola ricorda, inoltre, come «le perplessità negative da parte della Sovrintendenza dei Beni Ambientali sulla concessione di Monte Morrone perché intaccava i caratteri geologici e ambientali unici dell'area dei calanchi, che ha al suo interno aree da bonificare per un

importo superiore al milione di euro e che è composta da 3 pozzi estrattivi più un pozzo, il Tredicicchio, del quale non è nota la finalità». Secondo gli ambientalisti, questa concessione prorogata produrrà circa 10 milioni di metri cubi di gas tra Pisticci, Ferrandina e Pomarico, «un'inezia se consideriamo che rappresentano lo 0,014% del fabbisogno nazionale». La conclusione, per Ola, No Scorie e Ambiente e Legalità, è chiara: «l'intenzione della politica lucana è tutelare uno specifico interes-


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Venerdì 16 novembre 2012

La guerra delle cave

Nuova gara per la Pedicara Bando comunale bocciato

Balvano commissariata Requisiti quasi su misura, arriva l’esperto nominato dal Tar: l’amministrazione fa ricorso | IL PRECEDENTE | di LEO AMATO

POTENZA - Per il commissario giudiziale incaricato dal Tar il bando del Comune è illegittimo, perché viola non una ma ben due sentenze che hanno stabilito l’inammissibilità di requisiti di partecipazione che finiscano per «precostituire posizioni di privilegio in favore di pochi soggetti o di determinare una preclusione insormontabile per le nuove imprese». Dato, poi, che i soggetti interessati sembrerebbero ancora una volta soltanto due non è nemmeno difficile immaginare di chi si parli. Tornerà in Tribunale la guerra delle cave di Balvano, ma stavolta a farsi avanti è stato il Comune “bocciato” dal commissario nominato dagli stessi magistrati amministrativi. Al centro c’è sempre la questione su chi gestirà la cava in località La Pedicara per i prossimi nove anni, e soprattutto a che prezzo. In esecuzione di una sentenza dello scorso febbraio l’amministrazione guidata dal sindaco Costantino Di Carlo era stata costretta a bandire una gara in piena regola ma certe «anomalie» non sono sfuggite all’occhio esperto del commissario già individuato dal Tar. Pietro Tantalo, questo il nome dell’esperto individuato per sbrogliare la situazione, si è insediato cinque giorni dopo la pubblicazione del capitolato in esame, giusto alla scadenza del termine massimo concesso dai giudici prima del suo subentro automatico. In una nota ha spiegato che lo schema di bando predisposto dall’amministrazione, con l’assistenza di un consulente ad hoc, violerebbe vari punti della sentenza dello scorso febbraio che ha annullato l’affidamento diretto della gestione della cava effettuato nel 2003, e in sostanza ha travolto anche lo

Basta l’iscrizione alla Camera di Commercio

schema di rinnovo predisposto durante la scorsa primavera grazie a un giudizio ulteriore che si è concluso il 30 agosto. In particolare sarebbero illegittimi i criteri previsti «all’articolo 2 che (punto 2.1) richiede requisiti “tecnico organizzativi” che sono rappresentati da soglie di fatturato (3 milioni di euro nel quinquennio precedente), globale e specifico, e spese per dipendenti non contemplate dalla più volte citata sentenza 406 del 2012 che invece negava l’inclusione nel bando di gara come unico requisito di partecipazione l’iscrizione alla camera di commercio». Il bando d’altronde ricalca già i motivi proposti dai legali dell’amministrazione al Tar Basilicata nei mesi scorsi, che sono stati giudicati «privo di pregio». Perché sebbene la ditta ricorrente, D.M. sas, non avesse l’autorizzazione regionale necessaria per condurre l’attività estrattiva, questa non sarebbe stata «un elemento determinante ai fini della partecipazione a una gara, che ancora non risulta bandita, per

la concessione di un’area demaniale, potendo comunque intervenire nel tempo della procedura selettiva». Tutto questo, scriveva ancora il consigliere Antonio Ferone nella sentenza dello scorso febbraio, anche «a prescindere dalla circostanza che la società ricorrente (sempre la D.M., ndr) ha affermato di operare già da tempo nel settore della coltivazione di cave anche riguardanti aree del Comune di Balvano, senza essere sul punto contrastata efficacemente». Molto più accreditata invece la ditta di Gerardo Santagata e figli, che si chiama proprio Cava La Pedicara e gestisce l’estrazione di dolomite a Balvano da sempre. Peccato che le leggi e soprattutto le regole della concorrenza non prevedano scorciatoie per i più noti o più affidabili, almeno così sembra, quindi almeno sulla linea di partenza D.M. e Santagata andrebbero messi in condizioni di competere. Dopo è diverso, e in teoria anche per l’amministrazione dovrebbero essere solo vantaggi.

Mezzi al lavoro nella cava Sotto il sindaco Costantino Di Carlo e il Tar Basilicata

In caso di vittoria della D.M. si aprirebbe la strada per un maxi-risarcimento

Una vicenda che comincia nove anni fa POTENZA - Il contratto stipulato nel 2003 per i nove anni a venire è semplicemente nullo.Stessa sortequindidovrebbe averequello sottoscritto loscorso aprile conla medesima ditta. Per l’avvenire andrà fatta una gara ad evidenza pubblica. Per il passato, invece, c’è solo da sperare che se danno c’è stato non sia stato eccessivo, altrimenti le casse dell’amministrazione di Balvano e dei cittadini, alla finedella fiera,rischianodavvero grosso. LE SENTENZE Così ha stabilito il Tar Basilicata accogliendo il ricorso presentato nove anni orsono dalla D.M. Sas di Giuseppe Macellaro, e precisando il senso della sua decisione dello scorso 30 agosto in rispostaa una richiestadi “ottemperanza” rispetto all’atteggiamento quantomeno noncurante del Comune, che era andato avanti come se niente fosse. Al centro della contesa c’è il fitto dei terreni comunali in contrada Pedicara per «la coltivazione di cava e la estrazione di inerti a cielo aperto, nonché tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenti» dove ancora oggi si producono dolomite, granulari, selezionati calibrati, e calcestruzzo. La vicenda inizia undici anni fa, anche se a ben vedere ha un antecedente storico “di prossimità” nella

Nel 2003 l’affidamento diretto giudicato nullo a febbraio

dura battaglia legale già intrapresa e portata a termine in maniera vittoriosa dalla stessa D.M. sas, nei confronti della ditta Estrazione Inerti di Nicola Tomasillo, che gestisce un’area separata da quella in discussione soltanto da una strada (vedi articolo in basso). IL RICORSO Stavolta nel mirino è finita la Società Cava La Pedicara, di Gerardo Santagata e dei figli Vincenzo, Angelo e Stanislao, quest’ultimo patron della locale squadra di calcio. La D.M. ha sostenuto con successo di aver segnalato più volte all’amministrazione la sua intenzione di competere per «la concessione di beni appartenenti al patrimonio o al demanio disponibile del Comune di Balvano». La cosa, quindi, avrebbe dovuto spingere l’amministrazione a indire una gara, ma così non è stato. L’AFFIDAMENTO DIRETTO In particolare, nel 2002, vista la scadenza imminente del contratto tra il comune di Balvano ela societàCava LaPedicara deiterreni nell’omonima località, la ditta di Giuseppe Macellaro, che oggi è rappresentata da Vito Di Stasio, avrebbe persino specificato i termini della sua offerta, che per lo sfruttamento dell’area di cava prevedeva «31 centesimi di euro per ogni metro cubo di materiale estratto, con una maggiorazione del 10% del canone fisso pagato dal precedente gestore e

l’aumento del 20% del personale impiegato».Nondimeno l’amministrazione con delibera del 25 marzo del 2003, «ignorando del tutto tale ultima richiesta», avrebbe accolto quella della società Cava La Pedicara, «sebbene notevolmente inferiore» dato che veniva offerto un aumento solo del 7% dei corrispettivi previsti nel precedente contratto, con un canone annuo di 23mila euro. IL SECONDO RICORSO Finita qui? Neanche per scherzo. Perché sebbene la sentenza di febbraio parlasse abbastanza chiaro ad aprile il Comune ha riaffidato la cava a trattativa privata alla stessa società, così è partito un secondo ricorso e l’atto di stipula del nuovo contratto è stato sospeso. L’udienza di trattazione del merito si è tenuta ieri e nei prossimi giorni dovrebbe essere depositata la decisione, che a meno di ripensamenti dovrebbe ricalcare quella di sette mesi fa. IL CONTO E nel frattempo? Nel frattempo le estrazioni proseguono senza interruzione. D’altronde per la sentenza di febbraio pende un appello in Consiglio di Stato e quella di agosto ha respinto la domanda risarcitoria condizionandola alla vittoria della gara da parte della D.M.. Se mai dovesse avvenire allorà sì che andranno fatti i conti e il Comune rischia di dover staccare un assegno che ricadrà inevitabilmente sulle tasche dei cittadini.

«IN UNA pubblica gara l’amministrazione può prefissare i requisiti di ammissione alla selezione e può pretendere la dimostrazione della capacità tecnica delle ditte partecipanti con ampia discrezionalità; tuttavia i requisiti devono essere logici, adeguati e congrui in relazione all’oggetto della gara, e non devono essere tali da precostituire posizioni di privilegio in favore di pochi soggetti o da determinare una preclusione insormontabile all’accesso al mercato di nuove imprese in possesso di indici di affidabilità operativa». Così decise il Tar Basilicata nel lontano 1999 quando la DM sas decise di portare per la prima volta in Tribunale il Comune di Balvano a proposito delle cave di località Pedicara. I terreni in questione erano quelli affidati a Nicola Tomasillo per i quali era giunto a scadenza il contratto esistente e l’amministrazione aveva bandito una gara inserendo tra i requisitidi partecipazione «il pregresso effettivo esercizio della attività di estrazione e lavorazione di inerti». Una clausola scorretta, per i giudici del Tar e del Consiglio di Stato che avrebbe confermato la decisione di primo grado tre anni più tardi, in quanto in contrasto con il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica. «E’ indubbio - recitava ancora la sentenza - che nella fattispecie in esame la clausola del bando che richiede il possesso del “pregresso effettivo esercizio delle attività di estrazione e lavorazione di inerti” viene ad attribuire un ingiustificato privilegio in favore della ditta Tomasillo, che da circa trenta anni ha ottenuto la sfruttamento della cava di inerti di proprietà del Comune di Balvano, in quanto esclude dalla competizione la sola impresa che in sede di rinnovo dell’appalto aveva tentato di contrastare il predominio della Tomasillo. Ma la clausola in questione si rivela anche illogica, poiché la richiesta di una pregressa esperienza nel settore, se appare plausibile nell’ipotesi di appalto di opera pubblica in cui l’esperienza posseduta dalla aggiudicataria assurge a garanzia della qualità dell’opera da realizzare, non ugualmente si giustifica nella fattispecie in esame dove l’Amministrazione comunale (proprietaria della cava di inerti) è interessata essenzialmente a ricavare il massimo profitto dall’affitto della cava». L’unico requisito di ammissione a gare di questo tipo resta quindi l’iscrizione alla camera di commercio, come ricorda il Tar nella sentenza dello scorso 30 agosto.


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Basilicata Mezzogiorno

Potenza Venerdì 16 novembre 2012

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Domani alla bottega “Unaterra” si potrà assaporare la colazione più buona del mondo

Piccoli gesti che fanno bene

Nel capoluogo l’iniziativa per incentivare i cittadini a consumi consapevoli LA colazione più buona del mondo sarà possibile gustarla gratuitamente domani, dalle 9.15 in poi alla bottega del commercio equo e solidale “Unaterra”, a Potenza. Si potrà soseggiare un thè o assaporare un caffè coltivati a condizioni socialmente giuste, degustare una fetta biscottata al farro biologico arricchita con crema al cioccolato fondente o con marmellate bio e perchè no, visto il periodo, assaggiare un ottimo panettone realizzato con materie prime del commercio equo e solidale. Queste sono solo alcune delle referenze alimentari che si possono provare presso la bottega Unaterra, una delle 350 botteghe socie del Consorzio Ctm altromercato (il Consorzio Ctm altromercato è la maggiore organizzazione di commercio equo e solidale in Italia e la seconda a livello mondiale). Il Commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale: esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l'educazione, l'informazione e l'azione politica. Esso propone una opzione concreta per stabilire una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori. A titolo di arrichimento di tale catena commerciale la cooperativa sociale “Unaterra”, titolare della bottega da oltre un decennio, propone inoltre un'offerta di prodotti biologici, sia freschi che confezionati, funzionali alla promozione di condotte alimentari più salubri e ambientalmente sostenibili. L'iniziativa della colazione a base di prodotti del commercio equo e solidale intende essere un'occasione per trascorrere praticamente qualche minuto insieme piacevolmente e indicare, a quanti vorranno essere ospiti, un modo semplice e pratico per essere equi e sostenibili nella propria quotidianità, anche con piccoli gesti come appunto è la colazione.

Il progetto

Un diario per una vita migliore

Mercatini di Natale, entro il 30 le domande E’ STATO pubblicato l'avviso per partecipare ai “Mercatini di Natale”, giunti alla terza edizione. Dal 7 al 23 dicembre prossimo in largo Pignatari, largo Isabelli e largo Serrao torneranno, infatti, i “Mercatini di Natale”, rassegna delle produzioni artigianali ed enogastronomiche in sintonia con il periodo natalizio, organizzati dal Comune di Potenza. , L'apertura con l'inaugurazione dei “Mercatini”è prevista per le 18.30 del prossimo 7 dicembre. L'orario di apertura al pubblico degli stand sarà: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 nei giorni feriali e dalle 10 alle 21 nei giorni festivi.

In tutto sono 30 gli stand che saranno assegnati dal Comune. Potranno presentare domanda le imprese e le società, iscritte alla Camera di commercio, che producono e distribuiscono prodotti natalizi; le imprese che commercializzano prodotti enogastronomici tipici della Basilicata e della tradizione natalizia. per quanto riguarda i manufatti artigianali, è ammessa anche la categoria “hobbisti”. Le domande dovranno essere presentata utilizzando il modello pubblicato sul sito del Comune entro e non oltre il prossimo il 30 novembre 2012 a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.

L’IDEA DI CANIO GRUOSSO

E il barbiere arriva a chiamata ANDARE dal barbiere è una tradizione, uno stile di vita, una cosa normale per tutti. Farlo e trovare la porta chiusa rappresenta per molti una brutta sorpresa. Manca il barbiere, niente taglio di capelli? Manco a dirlo. A Potenza c’è invece chi la pensa diversamente e ha ideato un modo nuovo e stuzzicante per non perdere la clientela anche durante la breve assenza causata da impegni, visite al bar per degustare un caffè o altre incombenze personali. E' il caso di Canio Gruosso, nato a Potenza il 23 luglio 1964, da trent'anni impegnato nella professione esercitata prima a via Milano e successivamente a viale Firenze. Grazie a un pezzo avvolgibile inserito nel citofono riesce a rispondere dopo quindici secondi alla chiamata del cliente. Da qualche tempo sulla porta d'ingresso del suo locale è stato installato un citofono azionato a distanza grazie ad un dispositivo montato da un amico, si tratta di Gianfranco Gobetti, tecnico di apparecchiature elettroniche che ama sviluppare nuove tecnologie mettendole a disposizione degli amici. E da due settimane chi bussa alla porta dell’esercizio commerciale senza trovare Canio, il barbiere di fiducia non andrà via, perché lui risponderà al citofono, azionato grazie ad un dispositivo elettronico, una sorta di

Canio Gruosso

scheda magnetica sul cellulare. Basta un click per parlare con il proprio barbiere che non c'è, lui Canio Gruosso, ritornerà presto evitan-

do di perdere clienti. Non stiamo su Scherzi a parte, ma è verità scritta, anzi sentita con il proprio orecchio. L'artigiano ha parlato della simpatica trovata rimarcando quanto segue: «Ho pensato di attivare il citofono a distanza perché quando mi assento per andare al bar o a svolgere qualsiasi servizio i miei clienti possono rintracciarmi senza particolari problemi. In questo modo sono reperibile dappertutto. Rispondo dopo quindici secondi, tutto funziona perfettamente». Gruosso parla del funzionamento del citofono e del meccanismo che permette l'utilizzo senza problemi della struttura elettronica: «Grazie al mio amico e compare Gianfranco Gobetti ho potuto istallare una chiave di sicurezza che serve per raggiungermi tranquillamente. Al primo squillo rispondo velocemente». L'idea a quanto pare piace ai clienti, Canio Gruosso parla anche di questo aspetto: «I miei avventori hanno apprezzato l'idea, in questo modo chi va dal barbiere non aspetta tempo. Qualche giorno fa mi è capitato di rispondere al citofono di un cliente mentre mi trovavo a poca distanza dal locale». L'idea, in sostanza non fa perdere tempo e clienti. Provare per credere. Francesco Menonna f.menonna@lued.it

Parte anche quest'anno il progetto "Diario per una vita migliore, giunto alla sua seconda edizione, che ha come filo conduttore la legalità vista con gli occhi dei ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Una legalità compresa attraverso il rispetto delle regole dell'ambiente, dello sport, dell'alimentazione, del web, della strada e attraverso una cultura della prevenzione dei rischi nelle scuole. Questi i punti salienti discussi e concordati in Questura nell'incontro che il questore ha tenuto con i dirigenti scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo grado del capoluogo e con funzionari dell'Inail di Potenza. Il progetto, che ha come referente il funzionario Michele Geltride, prevede, nel corso del corrente anno scolastico, vari incontri negli istituti che hanno aderito all'iniziativa tra personale della Polizia, dell'Inail e gli studenti. Gli alunni saranno invitati, al termine degli incontri, a rea lizzare degli elaborati.

“Italia music festival” Domani sera i casting SI chiama “Italia music festival” la nuova manifestazione, ideata da Rita Speranza con lo scopo di scovare nuovi talenti, che domani farà tappa a Potenza dove si terranno i casting per aspiranti cantanti, gruppi musicali, cantautori e interpreti. L’appuntamento è per le 21 al conservatorio “Gesualdo da Venosa”. Nella giuria tecnica della tappa lucana, il giornalista e critico musicale Dario Salvatori (responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai) e il cantante Manuel Aspidi. Ospiti, Salvatore Domatore (il più bello d'Italia), la showgirl lucana Morena Lapolla, il cantautore Gabriel Piscopo e i cani utilizzati nella pubblicità della Scottex. Rita Speranza ha iniziato la sua esperienza televisiva, per caso, nel gennaio del 2002 –assolutamentea titolo gratuito – con la partecipa-

zione, come opinionista, al programma Amici di Maria De Filippi. Questa esperienza è andata avanti per sei anni. Avendo dalla propria tante ore di trasmissioni in diretta, ha imparato molto sulla sintassi televisiva e avendo la propensione allo scrivere è cresciuta professionalmente proponendosi come autore. Dopo aver partecipato come presidente digiuria, come giurato e come direttore artistico in diversi Festival italiani di musica, è arrivata alla conclusione che sarebbe stato bello fare un proprio festival, per tirare fuori dall’anonimato chi ha vero talento. Ed è così che è nato “Italia music festival”. Referente per la Basilicata nonché presentatore delle serata, il cavalier Michele Cutro (nella foto), poliedrico artista lucana che intanti hanno imparato a conoscere per le sue dirette "scenografiche" dal Festival di Sanremo.


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Basilicata Mezzogiorno

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BREVI

Venerdì 16 novembre 2012

NEL TRIBUNALE DI POTENZA

I BANCARI DELLA CISL

IL 24 NOVEMBRE NEL CAPOLUOGO

Un seminario su medicina e giustizia

Un corso di public speaking

Giovani oltre la sclerosi multipla

A PARTIRE da oggi alle ore 16 e per tutta la mattinata di sabato 17 novembre, nell’aula Grippo del palazzo di Giustizia in via Nazario Sauro a Potenza, si terrà un convegno sul tema della colpa medica e la medicina difensiva dal titolo “Speculazioni”.

LA Fiba Cisl (il sindacato dei bancari della Cisl) avvia un progetto di formazione dedicato al tema della comunicazione. Il primo modulo si terrà oggi e riguarderà il public speaking con la prestigiosa testimonianza di Antonio Centola del trio La Ricotta.

SI svolgerà il prossimo 24 novembre il convegno “Giovani oltre la Sclerosi multipla” (appuntamento dalle 10 al museo provinciale di Potenza). Con interventi di esperti e testimonianze dirette, si discuterà con chi, a meno di 40 anni, deve imparare a convivere con la SM.

Due bandi Anas su tratte lucane. E Ciucci rilancia anche sulla Salerno-Reggio A Matera la presentazione

I luoghi della Quattro milioni per lavori sul viadotto e sulla Ss 92 narrazione

Fondi al ponte Calciano Saranno pubblicati oggi sulla Gazzetta ufficiale due bandi di gara relativi ai lavori di manutenzione straordinaria sulle strade statali 92 “Dell’Appennino Meridionale” e 407 “Basentana”, in Provincia di Potenza. L’importo messo dall’Anas a servizio deilavori èdi quasi4 milioni di euro. Il primo bando riguarda il ripristino delle condizioni di transitabilità della strada statale 92, mediante la realizzazione diuna variante,tra ilkm 32,800 e il km 34,700, per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 300 giorni consecutivi dalla data del verbale di consegna. Questo tratto dovrebbe finalmente eliminare il disagio delle popolazioni di Laurenzana e dintorni che da tempo pagano un semi-isolamento. La comunità ha anche protestato duramente nei giorni in cui una frana ha interSullo sfondo il viadotto Calciano; in alto la strada che porta a Laurenzana rotto i collegamenti con il pae- aveva dedicato all’eterna incom- lia”. Le polemiche e i luoghi cose. Il secondo piuta grande spazio, racchiu- muni non corrispondono alla bando prevede, dendo in anni di cantieri mai con- realtà dei fatti. La nuova A3 è già per un importo clusi e presenze della criminali- un successo infrastrutturale itacomplessivo di tà, il racconto dell’intero Paese. liano». Dal punto di vista oltre 800 mila «Troppe volte – ha detto - con ec- dell’Anas le cose sono molto dieuro, la ricostru- cessiva disinvoltura si è parlato verse. «Siamo impegnati impezione di una pila della autostrada A3 come del gnata nella costruzione dell’aue due campate “corpo di reato più lungo d’Ita- tostrada più moderna d’Europa: del viadotto “Calciano II”, al km 37,046 della strada statale 407 “Basentana”. Il viadotto è stato intaccato durante l’alluvione che colpì il metapontino. Il termine per l’esecuzione dei lavori, secondo il bando Anas, è di 240 giorni consecutivi a decorrere dalla data del verbale di consegna. Nel giorno in cui la Società POTENZA - Soddisfazione gione». Secondo Di Giuseppe autostrade diffonde la notizia, nell’Ugl Basilicata per l’ottimo «l’esito premia tutti i candidati l’amministratore Pietro Ciucci risultato ottenuto alle elezioni della lista per aver contribuito torna a toccare la questione Sa- per il rinnovo delle Rsu/Rls di al successo di queste elezioni, lerno-Reggio. In una conferenza Poste Italiane con una massic- insieme a tutte le elettrici e gli a Bruxelles, ha spiegato come cia partecipazione al voto. «Le elettori di Poste Italiane, per «l’obiettivo aver premiato la cultura del liste dell’Anas, un sindacalismo partecipativo e dell’Ugl traguardo Poste - per aver confermato la fiducia certamente spiega il nell’azione di rappresentanza ambizioso, é e tutela portata avanti dal sinreferenquello di ese- Il sindaco di Salerno scrive su Fb: dacato. Si tratta di un'affermate guiretutti ilazione straordinaria –prosegue dell’Ugl vori di realiz- «Sto andando a Napoli, devo Poste Ba- il sindacalista – questo risultazazione della passare la dogana». to, ottenuto in un quadro di agsilicata, nuova A3 Sagressione politica e sindacale GiusepDa Napoli gli rispondono: «Tornate lerno-Reggio pe Di alla nostra organizzazione, diCalabria, fi- a Ruvo, stu cafone». mostra come nell'azienda PoGiusepnanziati e già pe - ha re- ste e in generale a Potenza e avviati, entro nella Basilicata, la Ugl rappregistrato la fine del un netto senti la maggioranza dei lavo2013». Approfitta del palcosce- vantaggio all’interno di tutte ratori e non si possa prescindenico europeo per rispondere alle l’unità produttive conferman- re da essa dal punto di vista critiche che erano satte mosse dosi in assoluto seconda orga- contrattuale». Fa eco Giovanni dalla stampa internazionale che nizzazione sindacale nella re- Tancredi, segretario confede-

Una pila e 2 campate con una spesa di circa 800 mila euro

De Filippo e il senatore Colombo durante una manifestazione per i 150 anni in Regione

la nuova A3 Salerno-Reggio Calabria. L’Anas oggi – attraverso le diverse imprese esecutrici – non sta ammodernando o modificando il percorso originale costruito negli anni 60 ma sta costruendo unanuova autostrada, con nuove gallerie, nuovi viadotti e nuovi svincoli».

Di Giuseppe: «Siamo il secondo sindacato della regione»

Poste, l’Ugl elegge molte Rsu

rale dell’Ugl Basilicata: «il risultato ripaga lo sforzo dei candidati e di tutti i militanti della Ugl che hanno premiato una lista giovane e profondamente rinnovata».

Eipli, Vincenzo Taddei (Pdl): «Bene per lo schema idrico Basento-Bradano»

Alla Camera nuovo via libera alla proroga al 2014 POTENZA - L’emendamento proposto nei giorni scorsi dal deputato del Pdl, Vincenzo Taddei e fatto proprio dalla Commissione Agricoltura, in merito alla proroga fino al 30 settembre 2014 del commissariamento dell’Eipli (l'Ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia) è stato approvato anche dalla Commissione Bilancio. «Tale approvazione – ha dichiarato Taddei – consentirà all’Eipli di poter proseguire, con serenità, nell’opera di risanamento e di rilancio dell’enteinattesa dellasuatrasformazione che dovrà avvenire d’intesa con le regioni interessate (Basilicata, Campania,

Puglia)». Secondo il parlamentare lucano, «questa proroga consentirà all’Eipli il proseguimento delle sue attività, con particolare riferimento alle opere di completamento dello schema idrico BasentoBradano. Opere finanziate dal precedente governo Berlusconi nell’ambito dell’accordo quadro sulle risorse idriche portato avanti dall’allora sottosegretario Guido Viceconte. In particolare si fa riferimento sia all’adduttore del Marascione, per un importo di circa 100 milioni di euro, già appaltato dall’Eipli, sia al finanziamento del distretto G, i cui lavori dovranno essere appaltati dal consorzio di bonifica dell’Alto Bradano».

SI chiama “Basilicata, i luoghi della narrazione”, ed è il volume che vuole raccontare in modo importante la regione. Sarà presentato a Matera alle scuole superiori della città domani nel teatro comunale alle ore 10,30 da alcuni degli autori: Marta Ragozzino, Raffaello De Ruggieri e Franco Vitelli insieme ai sindaci di Potenza e Matera Vito Santarsiero e Salvatore Adduce. Modera l’incontro il giornalista Mario Trufelli, contemporaneamente anche nel ruolo di autore. Il libro nasce alla fine del percorso che la Regione ha compiuto durante le celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia e non è un catalogo qualsiasi. «Abbiamo avuto - spiega Paolo Albano - infatti, bisogno di ricomporre la cronaca e le riflessioni su una parte significativa della nostra storia millenaria perché solo grazie alla forza del nostro passato è possibile continuare in una nuova storia che concretizza le scelte di innovazione e di sviluppo operate dalla regione». «Per questo abbiamo chiesto a storici, scrittori e studiosi della cultura e dell’arte di lasciare le loro riflessioni sul 150esimo dell’Unità d’Italia, sul cammino della Basilicata e, poi, abbiamo raccontato ciò che in ogni comune e nei luoghi più significativi è accaduto per ricordare al meglio la partecipazione del popolo di Basilicata alla costruzione del nostro Paese». “Basilicata, i luoghi della narrazione”, è, dunque, il libro dell’Unità e viene presentato nell’Università e negli Istituti superiori della regione «perché le tracce del nostro passato, ma anche gli spunti di futuro che se ne traggono, possano essere non solo narrate ai giovani studenti ma anche essere un motivo in più per confrontarsi. Il libro sarà inviato nei comuni, nelle scuole, nelle biblioteche perché costituisca un punto fermo ed ineludibile della cronaca e della storia giubilare dell’Unità d’Italia».


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