Prime Pagine, 22 marzo 2013

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 309 del 22/03/2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Allentati i vincoli del Patto di stabilità. Regioni al fianco dei Comuni. Ieri corteo dell’Anci

Economia

“Con una Pa efficiente e moderna si torna a far crescere l’Italia” Il presidente De Filippo: eliminare gli sprechi, senza tagliare i servizi

Crediti alle imprese accelerata del governo

Sbloccati 40 miliardi di vecchi debiti delle Pubbliche amministrazioni Una prima tranche sarà disponibile già nel secondo semestre del 2013

“Riorganizzare il lavoro pubblico puntando alla modernità della macchina burocratica”. Il presidente della Regione, Vito De Filippo, è intervenuto al congresso della Fp Cisl. “E’ giusto eliminare gli sprechi ma senza tagliare i servizi. La qualità della Pa - ha proseguito - si misura sull’eccellenza dei servizi che si rendono ai cittadini”. “In questo momento - ha concluso - il lavoro pubblico è ingiustamente demonizzato, invece, è sinonimo di servizi e, se funziona ed è efficiente, è garanzia di qualità della vita per la collettività”. A PAG. 2

Dalla Regione 500 mila euro per il Tribunale di Melfi La norma inserita nella Finanziaria 2013 punta all’ottenimento di una “proroga” di cinque anni A PAG. 3

Parco del Pollino due iniziative

Ossigeno per le imprese. Il governo, per pagare i debiti della Pubblica amministrazione, prevede di sbloccare 20 miliardi nella seconda metà del 2013 e altrettanti nel corso del 2014. Per arrivare al pagamento si passerà attraverso due stadi. Allentati anche i vincoli del Patto di stabilità. L’operazione è scattata dopo l’ok della Commissione Ue. Ieri a Roma anche la manifestazione dell’Anci. Le Regioni, una volta di più, si schierano al fianco dei Comuni proprio sui quei due temi che in serata hanno avuto il via libera dell’esecutivo. Un operaio edile al lavoro sul cantiere

A PAG. 2

Per i 25 operai potrà essere concessa la cig in deroga Non sarà possibile per i 30 dell’azienda di Tito scalo

Tavoli su Mahle ed Eurodoor Le due vertenze sono state oggetto di incontri al dipartimento regionale Attività produttive

Da domani ciaspolate anti terremoto e “Viaggio della conoscenza”

A PAG. 3

L’ingresso della sede del dipartimento Attività produttive della Regione

A PAG. 3

Marchio di qualità per le carni e tutela dei prodotti dell’antico suino, nasce il primo consorzio

Flash mob e incontri organizzati all’Università della Basilicata per festeggiare la primavera

Quindici le aziende che vi hanno aderito Sono circa 500 i capi presenti in Basilicata

Cinquanta ragazzi hanno fatto irruzione in mensa e al bar tra gli sguardi stupiti

La rivincita dei suini neri lucani. un tempo soppiantati dalle opulente razze estere. E oggi nasce un consorzio di tutela e un marchio di qualità per le carni. Sono quindici le aziende che hanno aderito a un bando promosso

Come un fulmine a ciel sereno, mentre gli universitari dell’Ateneo di Basilicata sostavano sonnacchiosi al bar e alla mensa, cinquanta ragazzi hanno deciso di fare una specie di “irruzione” divisi in due gruppi, e consegnano dei

da Comunità montana, Apa e Università. In totale sono circa 500 i capi presenti sul territorio regionale. Da oggi, quindi, sarà più facile evitare gli scandali grazie proprio alla tracciabilità dei prodotti made in Basilicata.

La Gazzetta del Mezzogiorno

fiori a coloro che stavano pranzando magari con la forchetta in mano. La primavera sta arrivando. Se qualcuno non se ne era accorto il flash mob è stato inequivocabile. L’iniziativa ha consentito anche di socializzare.

Il Quotidiano della Basilicata


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Economia

“Una Pa efficiente per risollevare il Paese” Il presidente De Filippo all’incontro Fp Cisl: eliminare gli sprechi senza tagliare i servizi

Il presidente della Regione Vito De filippo

Eliminare gli sprechi, evitando di tagliare i servizi e ridando efficienza all’intero sistema della Pubblica amministrazione. A Rifreddo di Potenza si è svolto il congresso regionale della Fp Cisl dove è intervenuto anche il presidente della Basilicata, Vito de Filippo. “In questo momento il lavoro pubblico continua a essere ingiustamente demonizzato, quasi come fosse la radice dei mali della società italiana. Il lavoro pubblico, invece, è sinonimo di servizi a favore del cittadino e, se funziona ed è efficiente, è garanzia di qualità della vita per la collettività”. E’ quanto ha sostenuto il governatore lucano di fronte alla platea degli iscritti alla Fp Cisl. “E’ giusto, perciò, eliminare gli sprechi ma senza tagliare i servizi, anzi investendo per recuperare efficienza. La qualità della Pubblica amministrazione - ha aggiunto - si misura sulla qualità dei servizi che si rendono ai cittadini”. “Occorre riorganizzare il lavoro pubblico di pari passo - ha continuato il presidente - con quei processi che puntano alla modernità della macchina burocratica. Una Pubblica amministrazione efficiente, con un sistema di regole certe e dove emergono meritocrazia e capacità, è essenziale per rilanciare la crescita e la ripresa economica e sociale del Paese”.

Pagamenti alle aziende, pieno sostegno ai Comuni Le Regioni al fianco dei sindaci. “Così si può innescare un processo virtuoso di crescita e sviluppo”. Ieri a Roma manifestazione dell’Anci Tutti uniti per ridare fiato all’economia del Paese. Le Regioni sono al fianco dei Comuni nella richiesta al governo di rivedere il Patto di stabilità e sbloccare i pagamenti della Pubbliche amministrazioni alle imprese. Un via libera, peraltro, che è arrivato nella serata di ieri. Lo sblocco, come è stato sottolineato dal Consiglio dei ministri avverrà in due tranche, per complessivi 40 miliardi tra quest’anno e il 2014. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha commentato le iniziative promosse dall’Associazione nazionale Comuni italiani: “Le Regioni sono al fianco dei Municipi, come ribadito sempre in diverse posizioni unitarie, in quest’azione tesa a rivedere il patto di stabilità e a sbloccare i pagamenti dovuti alle imprese dalla Pubblica amministrazione”. “In questo modo – prosegue Errani - diventa possibile innescare un processo virtuoso di crescita e sviluppo, indispensabile per i territori.”. “Mi auguro – conclude il

Un seduta della Conferenza delle Regioni

presidente della Conferenza delle Regioni - che il Parlamento sia sensibile a queste esigenze e possa essere un alleato prezioso delle autonomie’’. Nell’iniziativa pubblica organizzata ieri a Roma dal titolo “Italia fondata sul lavoro. Pagare le imprese per sbloccare il Paese”, i

Debiti delle Pa, il governo libera 40 miliardi d’euro La prima tranche già nel secondo semestre 2013. Allentati i vincoli del Patto di stabilità La decisione tanta attesa è finalmente giunta. Pressing sul governo da più parti. Ieri l’ok definitivo. Sbloccati quaranta miliardi (20 e 20 tra 2013 e 2014) di debiti arretrati della Pubblica amministrazione alle imprese. La decisione è stata messa nero su bianco. Ma avverrà in due stadi. Un conto che lo Stato oggi può pagare grazie a una maggiore disciplina di bilancio. I tagli dei mesi precedenti hanno sortito un primo effetto. E così l’econimia italiana potrebbe tornare a respirare. Il primo stadio individuato è quello vagliato ieri in Consiglio dei ministri. In pratica, scontando un peggioramento del deficit che, con il placet della Commissione dell’Unione

europea arriverà quest’anno al 2,9 per cento del Prodotto interno lordo, consentirà di liberare le risorse (lo 0,5 per cento rispetto al 2,4 rivisto) senza incorrere nelle procedure di disavanzo eccessivo. Il secondo step, invece, ancora tutto da costruire. E prevede l’emanazione di un decreto a hoc e la conversione dello stesso in Parlamento. Ed è proprio qui il nodo: chi varerà il decreto (se questo o il prossimo esecutivo) e se il Parlamento lo convertirà. Si tratta infatti sì di restituire alle imprese 0,5 punti di Prodotto interno lordo dovuti, ma il costo resta comunque alto. Il deficit passerebbe, infatti, dal 2,4% al 2,9% sfiorando

Basilicata Mezzogiorno

Un magazziniere al lavoro

cioè il 3% dei parametri europei e consegnando comunque al prossimo governo un quadro macro assai peggiore con il quale fare i conti. L’operazione è scattata soltanto dopo l’ok della Commissione Ue che nella giornata di ieri ha attuato un forte pressing per avere il piano nero su bianco e ha già una sponda in Parlamento: i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, avrebbero infatti dato la loro disponibilità a istituire una commissione speciale che esamini il decreto per lo sblocco del Patto di stabilità per Comuni ed enti locali. Proprio quell’allentamen-

to che consentirebbe di svincolare parte di quei 40 miliardi per iniziare a pagare. E da quanto si apprende la relazione ufficiale del Tesoro sulla revisione dei conti arriverebbe proprio alla commissione speciale. Quindi, come ha assicurato il neo presidente del Senato, Grasso, la strada in Parlamento sarebbe spianata. Ora, quindi, è possibile procedere perchè dopo le decisioni di Bruxelles non si violano le norme comunitarie e ci si può permettere di licenziare provvedimenti che consentono di allargare i cordoni della borsa.

sindaci hanno chiesto al governo un decreto urgente per sbloccare subito 9 miliardi attualmente bloccati dalle regole imposte dal Patto di stabilità. Senza risposte da parte del Governo l’Anci ha già anticipato che chiederà ai Comuni di approvare in giunta, contemporane-

amente in tutta Italia in un giorno ancora da definire entro la prima metà di aprile, una delibera dal titolo “Oggi pago” con cui autorizzare tutti i pagamenti dovuti. Nove miliardi che già, peraltro, già esistono grazie ad anni di risparmi e buona gestione. (bm2)

Durante il Consiglio dei ministri è proseguito il pressing anche dell’Anci che si è ritrovato a Roma per una manifestazione nazionale. Sul tavolo ci sono poco più di 70 miliardi di euro. La cifra ipotizzata dal Cdm non è certo irrisoria, tutt’altro. Il governo è pronto e Bruxelles disponibile. Ma la parola finale spetta al Parlamento. Il nodo, oltre al passaggio in Camera e Senato, è anche nel reperimento delle risorse: una parte (ma piccola) sarebbe nelle casse dei Comuni e potrebbe dunque essere rapidamente impiegata. Ma il resto dovrebbe essere reperito sul mercato. Cioè

attraverso nuove emissioni. Anche se su questo non ci sono delle risposte univoche da parte del governo. Una possibile soluzione sarebbe quella di esentare le imprese dal pagamento dell’Irap per 2 anni e Regioni a secco dell’incasso dell’imposta, oppure una moratoria dell’Imu sulle attività produttive per 7,5 anni. Tutto ciò resta ancora in sospeso. Ma un decisivo passo in avanti è stato compiuto per ridare fiato a imprese sull’orlo del collasso. Le misure che il governo intende adottare, infatti, sono finalizzate in particolare all’immissione di liquidità nel sistema economico. (bm2)

Falegname all’opera


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Basilicata Mezzogiorno

Per alcuni operai potrà essere concessa la cig in deroga. Non sarà possibile per i 30 dell’azienda di Tito scalo

Tavoli su Eurodoor e Mahle

Ieri, gli incontri sulle due vertenze al dipartimento regionale alle Attività produttive Le vertenze dell’ex Mahle e dell’Eurodoor sono state oggetto, nella mattinata di ieri, di incontri al Dipartimento regionale alle Attività produttive. Al tavolo per discutere della situazione dell’ex stabilimento della Mahle, erano presenti rappresentanti della task force regionale per l’occupazione, organizzazioni sindacali, rsu aziendali e Confindustria. Per i venticinque lavoratori licenziati dalla Mahle, la cui mobilità ordinaria è in scadenza il prossimo 23 marzo, potrà essere

concessa la mobilità in deroga in quanto è in atto il processo di reindustrializ-

zazione del sito dismesso a condizione che vi sia la disponibilità finanziaria.

Inoltre i sindacati hanno chiesto che sul processo di reindustrializzazione

del sito ex Mahle è necessario un apposito incontro per verificarne l’andamen-

to. Per gli oltre trenta lavoratori licenziati dalla Euroddor, azienda di Tito scalo

che produceva porte e finestre, a cui scade la mobilità ordinaria nei prossimi giorni, invece, non sarà possibile concedere la cassa integrazione in deroga in assenza di piani e programmi di ricollocazione. Le organizzazioni sindacali si sono impegnate, infine, a verificare la possibilità che l’attuale proprietà subentrata alla fallita Eurodoor abbia previsto un programma di ampliamento della base occupazionale e la disponibilità alla ricollocazione dei lavoratori.

ciso di toccare con mano le opportunità e i servizi che il Parco offre ai suoi visitatori. Diversamente dal consueto educational tour o dai molti incontri B2B, organizzati ad esempio in Fiera, questo “viaggio” diventa l’occasione per mettere in relazione la domanda e l’offerta turistica. Gli operatori, infatti, avranno la possibilità di confrontarsi non solo

con le istituzioni locali e le associazioni di categoria, ma anche con coloro che mettono a disposizione degli ospiti servizi e prodotti turistici organizzati. Il Parco Nazionale del Pollino sarà dunque il primo Ente Parco in Italia a ospitare questa interessante iniziativa e si candida a diventare il principale promotore e catalizzatore di nuove occasioni simili.

Presente Confindustria la task force regionale, i sindacati e le rsu

L’ingresso del palazzo in cui ha sede il Dipartimento Attività produttive della Regione

L’obiettivo è reagire alle conseguenze mediatiche del recente sisma

In viaggio sul Pollino Parte domani la prima edizione della Cias con 4 ciaspolate Si terrà domani la prima edizione della CiasPollino. Una giornata dedicata alla scoperta dei pini loricati con quattro ciaspolate che partono in contemporanea da quattro paesi del Parco. L’evento, organizzato dalla rivista Al Parco con la collaborazione degli operatori turistici, è stato pensato per reagire alle conseguenze mediatiche del terremoto del 26 Ottobre 2012 che hanno inciso negativamente sulla stagione invernale. La neve è ancora tanta ed è arrivato il momento di ripartire. Appuntamento alle 9 e prezzo unico di 15 euro a persona, compreso nolo ciaspole e guida, per tutte e quattro le ciaspolate. Da Mormanno la proposta di Luigi Perrone (guidaparcopollino.it) è un’escursione nel massic-

cio dei monti dell’Orsomarso fino alla cima del Palanuda che ha l’appellativo di Balcone sul Tirreno per il panorama che si apre sulla costa tirrenica. Per chi si trattiene anche la domenica è prevista una passeggiata lungo il fiume Lao fino alle Gole. Con Giuseppe Cosenza (viaggiarenelpollino.it) invece si va sulle tracce dei lupi con le ciaspole antiche. Da Piano Pedarreto, Rotonda, ci si inoltra nella natura alla ricerca delle orme degli animali selvatici che abitano il parco. Per chi decide di passare il week-end a Rotonda, il giorno dopo è in programma un’interessante escursione sulle tracce della battaglia Napoleonica del 1806 con pranzo presso il presidio Slow food di Mormanno. Il Giar-

dino degli dei è il luogo meraviglioso che si raggiungerà con le ciaspole sempre il 23 Marzo da Terranova di Pollino con Pasquale Larocca (pollinoadventure.com). Uno dei luoghi più suggestivi del Parco oltre i 2000 metri sul livello del mare dove i pini loricati raggiungono i 20 metri di altezza. Il giorno dopo si può scegliere se fare un’altra ciaspolata o provare lo sci di fondo escursionistico tra i boschi secolari. Una delle ciaspolate più semplici e al tempo stesso panoramiche quella in programma da Viggianello con Adalberto Corraro (infopollino.com). Da Piano Ruggio fino al Belvedere del Maltempo per entrare nel cuore del Parco del Pollino e osservare da vicino i pini loricati e tutte le cime del massic-

Il Pino loricato simbolo del Parco del Pollino

cio. Il giorno dopo si sale a Piano Visitone a ciaspolare sulla neve e a divertirsi con slittini e padelle prima del pranzo a base di prodotti tipici. La seconda iniziativa è “Il viaggio della conoscenza” organizzata dal Parco Nazionale del Pollino in collaborazione con Vivilitalia, un educational tour dedicato a dieci operatori del turismo ambientale che hanno de-

Replica dell’ente di viale Verrastro in merito alla presa di posizione del consigliere regionale Ernesto Navazio in materia di Uffici giudiziari

Tribunale di Melfi, garantiti 500 mila euro

La Regione ha inserito la norma nella Finanziaria 2013 puntando ad una “proroga” di cinque anni per cambiare qualcosa

Il presidio soppresso opererà senza oneri a carico dello Stato

In merito alla presa di posizione del consigliere regionale, Ernesto Navazio, in materia di Uffici giudiziari, si precisa che la Regione Basilicata, già all’atto dell’approvazione della Finanziaria 2013, varata a metà dello scorso dicembre, ha inserito una norma che mette in cam-

po cinquecentomila euro per finanziare il possibile mantenimento degli uffici giudiziari a Melfi per cinque anni, anche per non predeterminare situazioni di fatto che precludano possibili nuovi cambiamenti. Le norme attuative di una riforma, quella degli uffici

giudiziari, che la Regione Basilicata ha sempre avversato, hanno infatti lasciato uno spazio nella possibilità che per far fronte ad esigenze logistiche e organizzative, gli uffici giudiziari dei tribunali soppressi possano continuare ad operare nella stessa sede per un

periodo di cinque anni, ma senza ulteriori oneri a carico dello Stato. Una occasione che la Regione Basilicata non si è lasciata sfuggire, sostenendo e i costi, nella prospettiva che un mutato scenario nei cinque anni possa anche riaprire la partita.


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Cardiopatie giovanili, al San Carlo il 25 marzo

Basilicata Mezzogiorno

Giornata mondiale dell’acqua. Diffusi i dati di Al

Il progetto “Un sorriso per la vita” intende promuovere lo studio delle leucemie e dei linfomi in età infantile

La presidente, Rosa Gentile ricorda l’importanza dell’attività svolta nei 130 comuni della Basilicata

“Che anche i bambini possano soffrire di cuore ce ne accorgiamo a volte troppo tardi, quando – sottolinea il direttore generale dell’ Aor San Carlo Giampiero Maruggi - la notizia di una vita stroncata tra i banchi di scuola o un campo di calcetto ci rende consapevoli che di malattie cardiache si può morire anche nell’infanzia”. Nel presentare il progetto “Ammalarsi meno curare meglio”, dedicato allo studio delle valvulopatie aortiche in Basilicata, Maruggi ha ricordato l’importanza delle attività di ricerca e di prevenzione per migliorare l’offerta sanitaria regionale. Il progetto, proposto dall’associazione Gianfranco Lupo “Un sorriso per la vita”, per promuovere lo studio delle leucemie e dei linfomi infantili vedrà la collaborazione dell’Utic e della cardiologia pediatrica del San Carlo di Potenza e della pediatria del “Madonna delle Grazie” di Matera e sarà presentato il

Oggi si celebra la giornata mondiale dell’ acqua. Nello scorso anno Acquedotto Lucano ha eseguito sulle acque potabili 6.333 prelievi, contro i 901 controlli annui previsti dalla norma vigente, che hanno portato all’analisi di circa 107.500 parametri chimici e di 16.569 parametri microbiologici; mentre sulle acque reflue, i 6.282 prelievi hanno portato all’analisi di circa 44.000 mila parametri chimici e di circa 4.600 microbiologici. Al di là dei termini numerici – spiega l’ente – questi dati attestano l’attenzione dell’azienda nei confronti della qualità dell’acqua, quella distribuita e quella che, dopo l’utilizzo, viene reimmessa nell’ambiente. Per ciascun comune gestito dall’azienda, sul sito di Acquedotto lucano sono disponibili le analisi idriche complete e le etichette dell’acqua. In occasione della giornata mondiale dell’acqua, il presidente di Acquedotto Lucano Rosa Gentile ricorda l’importanza del lavoro svolto dall’azienda per garantire la distribuzione di acqua di qualità nei 130 comuni gestiti. “Un lavoro continuo, certosino, puntuale – precisa Gentile – che assicura, giorno per giorno, la distribuzione della risorsa più preziosa ed indispensabile per la vita umana . Ci rendiamo conto dell’importanza di garantire a tutti un facile accesso alle informazioni relative alla qualità dell’acqua e per questo il nostro prossimo passo è quello di inserire nella bolletta dei consumi anche l’etichetta dell’acqua del rubinetto del comune in cui si trova la fornitura. In questo modo abbiamo la possibilità di raggiungere tutti i nostri utenti e di offrire loro quanti più dati possibili sulla qualità dell’acqua”.

prossimo 25 marzo in una conferenza stampa presso il San Carlo, che sarà dedicata alla memoria di Michelina Leo, una volontaria dell’associazione recentemente scomparsa. “L’associazione Gianfranco Lupo –ha detto Maruggi – ha lavorato molto bene a supporto della

degli assi strategici del mio programma è il rafforzamento del ruolo dell’associazionismo nel sistema sanitario pubblico”. Il programma si articolerà in un anno di attività di monitoraggio e di valutazione clinica e strumentale delle patologie congenite e acquisite

della valvola aortica e del tratto tubulare toracico nei soggetti da 0 a 16 anni che presentano sospetti di valvulopatia aortica per familiarità o sintomi. L’arruolamento avverrà tramite gli ambulatori delle strutture territoriali, pediatri convenzionati e poliambulatori, mentre per i neonati si farà affidamento sui reparti di Pediatria e

Neonatologia. La valutazione clinica comprenderà una visita pediatrica, e cardiologica, un ECG e una valutazione ecocardiografica. I risultati ottenuti serviranno a creare un database e saranno divulgati su riviste scientifiche di rilievo nazionale e internazionale. Nel quadro delle attività è prevista l’opportunità per pediatri e cardiologi di concordare un periodo di frequenza presso la Cardiologia Pediatrica del San Carlo, per acquisire competenze cliniche ed ecocardiografiche. Nella giornata di lunedì 25 inoltre è in programma un’altra iniziativa rivolta ai bambini ospiti del San Carlo. L’associazione di appartenenti alla Guardia di Finanza “Yellow Fire” organizza la manifestazione “Metti in moto la speranza”. Il corteo motociclistico farà tappa nel pomeriggio, dalle ore 16,00 per consegnare doni pasquali ai piccoli ricoverati.

Giampiero Maruggi L’associazione Gianfranco Lupo ha lavorato molto bene. Uno degli assi strategici del mio programma è il rafforzamento dell’associazionismo ricerca e della cura delle leucemie e dei linfomi infantili, partecipando a progetti europei, finanziando laboratori e strutture logistiche dell’Irccs di Rionero e dell’Ospedale di Matera. Siamo sicuri che da questa prima esperienza fiorirà una importante collaborazione anche con il San Carlo: d’altro canto uno

Dal Consiglio Uffici postali Romanielo (Sel)

Tribunali Navazio (Gm)

Lavoro Mattia (Pdl)

Salute Benedetto (Gm)

Bandi Mollica (Udc)

La riapertura degli uffici postali a Possidente, Avigliano Scalo e Sant’Antonio Casalini è la conferma che il ricorso al Tar è stata una giusta scelta che, se fatta prima, avrebbe probabilmente consentito alla Regione di poter meglio trattare con Poste Italiane. Indispensabile, in attuazione di quanto deciso con la mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale, che l’assessore Viti assuma in tempi rapidi l’iniziativa per aprire il confronto con Poste Italiane.

La vicenda del tribunale di Melfi è nota. Nessuno per fortuna si è ancora rassegnato. Con una deliberazione della Giunta regionale si prevede un fondo di 570.000 euro per l’ampliamento del tribunale di Lagonegro. Probabilmente l’immobile sarà di proprietà della Regione e si sarà trovato il modo di ‘assemblarlo’ con quello dell’attuale presidio giudiziario. Una Regione magnanima e comprensiva. Non ci resta che continuare la battaglia e non abbassare la guardia.

Solo il 4,9 per cento degli occupati nel Mezzogiorno trova lavoro attraverso il Centro per l’Impiego. La strada principale resta il canale ‘informale’: amici, parenti e conoscenti, che consentono di avere un impiego nel 32 per cento dei casi di neo-occupati. I dati Isfol sollecitano la politica a rafforzare l’impegno per la riforma del mercato del lavoro. La riforma Fornero va modificata ed adeguata per consentire ai canali pubblici di collocamento di funzionare realmente.

La sollecitazione del comitato regionale lucano dell’Associazione Nazionale Emodializzati per reperire nuove risorse finanziarie a favore di emodializzati, trapiantati di rene, talassemici va raccolta prontamente. In attuazione delle leggi regionali 30/81, 22/82 e 26/89, la posta finanziaria disponibile, pari a 1.500.000 euro è insufficiente per liquidare il saldo dell’anno 2011, mentre per il 2012 e 2013 nessuna dotazione finanziaria. Il diritto alla cura va garantito a tutti.

L’interrogazione al presidente della Giunta e all’assessore alle Attività Produttive è finalizzata a comprendere le azioni che il Governo regionale intende intraprendere in merito alla graduatoria stilata dopo la pubblicazione di un ‘bando per il sostegno alle Start up ed allo Spin off di imprese in settori innovativi. Comprendere la disponibilità dei fondi e se si intende aggiungere nuove risorse economiche per consentire un ulteriore scorrimento della graduatoria.

V Ccp L’assessore Pittella ha richiamato gli aspetti tecnici sul programma Val Basento: l’accordo sul mobile imbottito che coinvolge anche Ferrandina e Pisticci, la non esaustiva disponibilità di risorse e l’opportunità dalla chimica verde con partners anche internazionali.L’assessore Martorano ha illustrato lo stato del progetto Copes. Del sostegno economico hanno usufruito 2.200. Vi è in atto la possibilità di continuare il programma fino al giugno 2013, per poi contemplare un intervento a più ampio respiro.


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Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.03.2013

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12 Primo piano

Basilicata Mezzogiorno

Venerdì 22 marzo 2013

Vita da studenti All’Università della Basilicata flash mob e incontri per festeggiare

È arrivata la primavera Cinquanta ragazzi fanno irruzione in mensa e al bar tra gli sguardi stupiti e annoiati degli universitari fuori, dalle 14 in poi, ci sta chi mette su due dischi su di VALERIO PANETTIERI una consolle e un piccolo aperitivo. Giusto per stare SE fossimo negli Stati Uniti questo giorno sarebbe insieme e festeggiare la primavera. Qualche ragazl’inizio di una delle più spettacolari settimane della zo allo store c’è, ma è giovedì e «siamo pieni di cose da vita di uno studente universitario, ma noi siamo in fare, lezioni, studiare», mai fermarsi non si sa mai si Italia e non ce la meritiamo una settimana di pausa perda l’autobus (gratuito) che ti porta da qualche alcon l’arrivo della primavera. Così al campus tra parte della città, o in qualche studentato o appardell’Università della Basilicata le cose scorrono son- tamento. Ma alla fine per chi ha allestito tutto, la coonacchiose, l’ora di pranzo si avvicina e qualcuno sce- perativa Universosud che gestisce lo store, le cose glie di sostare davanti al bar, mitico luogo dove tutto devono andare in maniera del tutto leggera. C’è il si realizza, anche il prepararsi un esame (se si vuo- tempo per discutere, passare un po’ di tempo, goderle). Sarebbe primavera, ma qua siamo in Basilicata, si un momento di pausa dopo pranzo, sfruttando la circondati da un vento pazzesco e una media di sei sosta dalle lezioni e magari decidere di perderne gradi che fa tanto rose e fiori. Ma tant’è, da queste qualcuna, almeno per un giorno. Sta di fatto che la primavera sta arrivando anche parti le cose vanno così, almeno si può perdere un po’ di tempo a parlare con in ragazzi in fila, perché al campus dell’Università della Basilicata e oggi sarà inaugurato il nuovo palazall’una la mensa del campus di zo residenziale, nonostante le Macchia Romana è stracolma prime selezioni per le graduadi gente. torie siano state fatte a settemQualcuno ancora si affatica bre e le assegnazioni finali a in biblioteca tra un evidenzianovembre. Le cose dovrebbero tore e un libro. Il campus però diventare meno “rigide” per sembra senza vita, ma non gli studenti. Almeno così dicoperché non ci sia nessuno a vino, perché poi a sentire Antoverlo, semplicemente perché nio Candela, uno dei soci della di solito quando ci si trova in Universosud, calabrese ed ex zone universitarie si può nostudente dell’Unibas, per vetare la presenza di collettivi, dere qualcosa bisogna aspetassociazioni, poster, manifetare giugno. L’unica soluziosti, disegni, vita. Il tutto invene è «infilarsi in qualche locace scorre con una placida le e restare lì. Per qualche contranquillità, alla faccia della certo o evento si deve aspettaprimavera. I minuti passano e re l’estate ed è molto raro che la routine è sempre la stessa, si possa fare qualcosa prima». poi ad un certo punto li vedi Le ragioni potrebbero essere arrivare da lontano, un gruptante ma molti concordano petto di 50 ragazzi, fiori in sul cosiddetto salto generamano. È arrivata la primavezionale. «Quando eravamo ra. studenti noi ci muovevamo Si guardano tra di loro e rispesso, cercavamo di creare dono, quasi come se fossero nuove situazioni - continua degli studenti liceali alle pre- Una studentessa davanti lo store dell’Unibas Antonio - adesso invece può rise con le prime vergogne relazionali, sono consapevoli del fatto che stanno per sultare strano anche che un gruppo di studenti delle compiere un gesto inconsueto e che solitamente associazioni ti consegni un fiore giusto per ricorquesta cosa si traduce in un pesante calo della “po- darti che è primavera». L’impressione diventa “doppia”, un campus vuoto polarità” o in una semplice figuraccia agli occhi dell’annoiatissimo studente di oggi. Si dividono in e grigio e studenti sempre più affaccendati, lontani due gruppi e fanno irruzione dentro la mensa e il dal possibile pensiero di mettersi assieme. L’unica bar, i ragazzi con la forchetta in mano hanno lo possibilità di socializzare è negli studentati: una cesguardo di chi si trova sui binari e non riesce a tro- na assieme, magari una festicciola intima, ma nienvare la forza per spostarsi ed evitare di essere travol- te di più. E questa non è tanto colpa dei ragazzi che to. Che sarà mai, è primavera e altri studenti conse- hanno deciso di investire il loro futuro da queste gnano dei fiori, giusto qualcosa per sorridere un parti, ma di un campoluogo di regione che non sempo’, ricordarti che anche a queste altitudini la sta- bra affatto tale e assume più i contorni di un paesino gione sta cambiando, pioggia e lieve grandine per- di montagna, dove non c’è spazio all’immaginazione mettendo. La cosa è simpatica, si tratta di un espe- e alla possibilità. Solo shopping e neanche un pizzirimento di marketing fresco. Un fiore vale uno scon- co di fantasia. to all’Unibas store, a pochi passi dalla mensa. Poi lì © RIPRODUZIONE RISERVATA

Regalano fiori, sorrisi e sconti per l’Unibas store

I ragazzi davanti la mensa durante “l’assalto” degli studenti (fotoservizio Andrea Mattiacci)

I ragazzi dello store raccontano la genesi della loro idea, con un bando per le star-up fermo al palo

La dura vita di chi ha investito sulla novità

Antonio Candela

È DURA la vita per chi lavora all’università, o meglio, non è poi tanta colpa dell’ateneo, si tratta solo di dare ragioneai progetti che funzionano. L’Unibas store è nato da un gruppo di tre persone, tutti giovani, che compone la Universosud. Hanno partecipato ad un bando e lo hanno vinto. Ora i locali dello store sono gestiti completamente da loro e pagano anche un affitto. Antonio Candela però dice che le cose non vannomale ecercano dipuntareil piùpossibile nel vendere prodotti provenienti da filiere controllate ed ecosostenibili e soprattutto vogliono promuovere i prodotti della zona. Un esempio è la tazza, primo prodotto commercializzato nello store, interamente prodotta a Calvello. «È un progetto importante, perché adesso cerchiamo

di aprire alle aziende lucane, che però dovranno certificare l’ecosostenibilità dei prodotti». Gli interni sono tutti domotizzati, ovvero gestibili tramite semplice smartphone. Da casa per esempio si possono organizzare videosorveglianza, luci, sicurezza, riscaldamento. Tutto questo è stato fatto da una azienda lucana, la Gsa, che ha installato tutto a titolo gratuito. Niente male. Due sono le persone assunte a tempo indeterminato e tra un po’ si partirà anche con i tirocini da 100 ore per i tesisti, che avranno il compito di sviluppare il sito web della cooperativa. Quello cheadesso c’è da fare è coprire le spese di start-up. Basterebbero 30 mila euro, ma per ora i soldi non ci sono. I ragazzi hanno vinto il bando per le imprese innovative, ma nel-

la graduatoria risultano vicitori ma non finanziabili perché mancano i soldi. A questo proposito il consigliere dell’Udc Mollica ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alle Attività Produttive «finalizzata a comprendere le azioni che il Governo regionale intende intraprendere in merito alla graduatoria stilata dopo la pubblicazione di un “bando per il sostegno alle Start up ed allo Spin off di imprese in settori innovativi”. Lo scopo è quello di comprendere lo stato attuale delladisponibilità deifondi ese siintende aggiungere nuove risorse economiche per un ulteriore scorrimento della graduatoria». v. p. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Primo piano 13

Venerdì 22 marzo 2013

IL FILM

Il palazzo LE NUOVE residenze studentesche sorgono attorno al vecchio edificio delle Canossiane. Il palazzo è stato ristrutturato ed è privo di barriere architettoniche. Dentro ci sono bagni e camere allestite per i disabili. Su sei piani l’ultimo è destinato ai docenti.

Le palestre AL PIANO terra anche uno spazio dedicato al tempo libero. Una camera attrezzata con palestra e ogni attrezzo per poter curare il fisico per un po’ di tempo. Gli spazi invece per la semplice socializzazione si trovano su ogni piano, con tanto di tavolini e divanetti.

Tasse, affitti, mezzi per i pendolari. le spese di un giovane che investe

Università, quanto mi costi Oggi l’inaugurazione del nuovo palazzo delle residenze SONO quattro persone, due ragazzi e due ragazze, vogliono farsi una fotografia insieme. Arrivano dalla zona del Vulture e sono dei pendolari. «Siamo tanti a fare così, spendiamo circa 40 euro al mese per fare andata e ritorno». Una spesuccia niente male per essere dei pendolari. «Sì ma sempre meglio che cercare casa da queste parti». La casa è veramente una di quelle cose capaci di rovinare un’intero anno universitario. Il vicino troppo rigido, il coinquilino tremendo (si leggono storie assurde su una pagina creata su Facebook “Il coinquilino di merda” che è da sbellicarsi), i prezzi stratosferici per una camera in affitto magari in un appartamento che dire vecchio è un eufemismo. I problemi degli studenti sono sempre gli stessi. E una città si misura spesso proprio per la sua ospitalità, per la capacità di acco- Avvisi di camere in affitto all’ingresso del campus gliere gli studenti. Da queste parti l’affitto è una puni- di queste cose se ne occupano i miei gezione, nel senso che se non sei svelto il nitori», quasi come se fosse un eresia proprietario ne approfitta e alza i prez- conoscere il reddito della propria famizi. Costo medio per una doppia 150 eu- glia, sapere quanto si spende per una ro, costo massimo 200. Ma se putacaso prima rata, come si calcola quanto c’è si comincia a cercare casa attorno ago- da dare per la seconda e la terza. Poi invece si entra nollo studentato, sto, o luglio, ovvero in prossimità dell’inizio del nuovo anno didattico i dove ci sembrano un po’ più pragmatiprezzi si alzano a 200 per una doppia e ci e ci dicono le cose come stanno. Pri270 per una singola. Anche 300 in casi ma rata, fissa, 300 euro, la seconda e la assurdi, ma veri. A questo poi vanno terza si calcolano in base al reddito. aggiunti i costi per bollette, riscalda- Una ragazza però ci dice che lei spende mento e altro. E quello è un altro pro- duecento euro a rata, totale 700 euro, blema grosso che ogni studente deve ma specifica comunque che il reddito è un po’ più alto rispetto alla media. Ci affrontare. Quanto paga uno studente per so- troviamo nella nuova casa dello stustenere gli studi? Le prime risposte so- dente, quella che sarà inaugurata queno di quelle agghiaccianti, di un mene- sta mattina. È un palazzo bello, caldo e freghismo assoluto: «boh, non saprei, accogliente. Senza una barriera archi-

tettonica e con tutto quello che serve per garantire una vita tranquillissima a chi ci vive dentro. Peccato che per che è destinata soltanto a 50 studenti, perché su sei piani (l’ultimo occupato esclusivamente da docenti) questi sono i posti disponibili. Lo studentato però ha gli spazi in comune, grandi vetrate, le cucine sono da dividere per ogni piano, rigorosamente isolati dalle scale e dagli ascensori da pesanti porte anti panico. L’unico ragazzo che si trova da queste parti, iscritto ad Agraria, racconta della sua permanenza agli studentati di via Mazzini: «roba impossibile, veramente pessimi». Da queste parti gli studenti pagano 110 euro, spesso gli assegnatari decisi su gara sono anche borsisti e quindi i soldi si scalano direttamente dalla borsa di studio, senza ricadere sulle famiglie. Gli esterni invece pagano 200. Le assegnazioni sono semplici, si partecipa al bando dell’Ardsu e si spera di vincere. Al primo anno la selezione è in base al merito, poi bisogna tenere un certo numero di crediti, fare esami o si è fuori. Ovunque è così. E se si decide di andare fuori perché non si vince? «Allora sono davvero dolori, qui trovare un posto decente è impossibile». In portineria le guardie giurate sostano 24 su 24, l’unico svantaggio è per la mostruosa salita che si deve fare per arrivarci e non sembrano che gli studenti siano motorizzati. Lo si legge sul viso di una giovanissima con zaino e borse appresso che la comodità si paga anche in questi casi. v. p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavanderia e stireria DI FRONTE la palestra c’è un altro spazio destinato a lavanderia, con diverse lavatrici e due lavabi per il bucato a mano, e una stireria attrezzata con tanto di ferri per potersi mettere a posto i vestiti. In questi spazi non manca davvero nulla, sono tutti in comune, nulla di più bello.

A pranzo tutti insieme OGNI piano ha il suo soggiorno, attorno invece ci sono le camere personali. Oltre, vicino alle luminose vetrate c’è la cucina con i lavandini. All’interno c’è tutto quell che serve per prepararsi una cena. In ogni camera, invece, ognuno ha un frigorifero personale.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.03.2013

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IV I BASILICATA PRIMO PIANO

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ECONOMIA

AZIENDE Sono quindici le aziende che hanno aderito ad un bando promossso da Comunità montana, Apa e Università

BASILICATA CHE LAVORA

Zootecnia, ritorno al futuro con l’antico suino nero lucano Nasce un consorzio di tutela ed un marchio di qualità per le carni GIOVANNA LAGUARDIA l Una volta pascolavano liberi nei boschi di tutta la Basilicata, grufolando e nutrendosi di ghiande fino al giorno del fatidico «sacrificio». Poi, nell’era dell’opulenza e del consumismo, sono stati soppiantati dalle razze estere giganti, capaci di performance produttive molto maggiori, fino quasi a scomparire. Ma oggi si stanno prendendo la loro rivincita. Stiamo parlando dei suini neri di Basilicata, una razza di piccoli maiali dalle setole corvine, che sta provando a riconquistare il suo territorio di origine, partendo da una quindicina di aziende che nel 2010 hanno aderito ad un bando voluto da Alsia, Associazione allevatori, Università degli Studi della Basilicata e Comunità Montana Medio Basento, d’intesa con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. E, in tempi di scandali alimentari, di cibi taroccati, di cavallo (proveniente chissà da dove) spacciato per manzo, proprio la «lucanità» di questo animale potrebbe essere la carta vincente per conquistare un mercato di consumatori alla crescente ricerca di garanzie per la salute. In Basilicata sono in molti a crederci. Ci crede, ad esempio, Nicola

Bonelli, titolare dell’azienda agricola «Piana dei Carri» di Irsina, che ha aderito con entusiasmo al progetto fin dal 2010 «Siamo partiti - spiega - nel mese di luglio di quell’anno quando, grazie al lavoro dell’Apa, della Comunità Montana e dell’Università è stata ripresa e tipizzata quest’antica razza autoctona della Basilicata. Attraverso un bando sono stati assegnati a quindici aziende sparse su tutto il territorio della Basilicata nuclei di cinque scrofe ed un verro, affinchè potessero riprodursi». E, nel fertile territorio dell’azienda Piana dei Carri, ad un tiro di schioppo dal fiume Bradano, quel primo nucleo di cinque femmine ed un maschio ha fatto il proprio dovere: oggi infatti l’azienda conta circa 140 capi tra grandi e piccoli, allevati allo stato semibrado. Attualmente nell’intera Basilicata il patrimonio zootecnico della razza ammonta a circa 500 esemplari. Il suino nero di Basilicata, iscritto nel Registro anagrafico nazionale delle razze suine autoctone, è inquadrato fra i tipi genetici afferenti all’Appulo-Calabrese, e nel Repertorio regionale delle specie vegetali e animali a rischio di estinzione. Ma gli allevatori lucani ce la stanno mettendo tutta per valorizzarlo e garantirgli lunga vita. «Ab-

TRACCIABILITÀ

Stop agli scandali alimentari grazie ai prodotti del territorio

Basilicata Mezzogiorno

biamo costituito un consorzio di tutela spiega Bonelli - e abbiamo appena registrato il marchio “Antico Suino nero lucano” che sarà apposto sui nostri prodotti». Si tratta, in sostanza, di una forma di certificazione volontaria che lega i produttori al rispetto di un disciplinare. In questo caso, ad esempio, il suino nero lucano per fregiarsi del marchio deve essere allevato allo stato brado o semi brado e l’unica forma di integrazione alimentare possibile è a base di farine di orzo e favino, prodotte all’interno della stessa azienda di provenienza. Insomma, niente gabbie e niente alimentazione spinta. «Si tratta - spiega Bonelli - di un animale a lento accrescimento, che non raggiunge taglie eccezionali, viene macellato a 120/130 chili, la cui carne si contraddistingue per essere non solo magra, ma anche particolarmente pregiata per quel che riguarda la frazione grassa presente, costituita comunque da grasso “sano”». Il prossimo passo per la commercializzazione del prodotto è la creazione di punti di trasformazione: a tal proposito il Gal Bradanica ha approvato un progetto per la costruzione di un laboratorio di produzione che dovrebbe ubicarsi proprio in agro di Irsina, nell’azienda Piana dei carri.

CONSISTENZA

Attualmente sono circa 500 i capi presenti sul territorio della Basilicata


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.03.2013

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BASILICATA PRIMO PIANO I V

Venerdì 22 marzo 2013

Agricoltura sostenibile «Adotta un paesaggio» per la giornata dell’agriturismo

AGNELLO Il marchio di qualità per l’agnello delle Dolomiti Lucane è stato un successo

«Anche il territorio è d’accordo… adotta un paesaggio”: è lo slogan che Turismo Verde-Cia ha scelto per la settima Giornata dell’Agriturismo che si svolgerà domenica 24 marzo e sarà preceduta, sabato 23, da una tavola rotonda a Potenza sul tema «Ospitalità e paesaggio agrario in Basilicata». Nelle aziende del circuito Turismo Verde la Domenica delle Palme si potranno effettuare visite guidate, lezioni di cucina, laboratori per la produzione di salumi, formaggi, lezioni enogastronomiche, escursioni lungo le antiche piste dei Briganti e nelle aree rurali e collinari. «Il paesaggio agrario – evidenzia il presidente lucano della Confederazione Donato Distefano - il paesaggio agrario è una risorsa che, puntando sui sapori, le emozioni e le bellezze naturalistiche, può segnare una svolta nell’economia rurale». «Con il rilancio del progetto “la spesa in campagna” – sottolinea Paolo Carbone dell’Ufficio Economico della Cia – intendiamo con la 7° Giornata riaffermare la vendita diretta dei prodotti dell’azienda agricola quale principale legame fra territorio e tradizioni gastronomiche».

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POTENZA E C’È ANHE L’ESPERIENZA DEL VITELLO PODOLICO CON LA CARTA D’IDENTITÀ CHE ORA IL GAL BASENTO CAMASTRA VUOLE RECUPERARE

Un illustre «precedente» con l’agnello delle Dolomiti ZOOTECNIA Il suino nero lucano è un animale autoctono che viene allevato allo stato semibrado o brado e che produce carni gustose e sane

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l L’esperimento avviato per il rilancio del suino nero di Basilicata ha un precedente che autorizza a ben sperare per il futuro degli allevamenti lucani: si tratta dell’Agnello delle Dolomiti lucane che, grazie ad un processo di certificazione volontaria avviato nel 2005 dalle Comunità Montane, dal Gal Basento Camastra, dall’Apai, dall’Unibas, dai sindacati e dalla Camera di Commercio, è arrivato ad avere un «giro» di otto-diecimila agnelli venduti annualmente in dieci Ipercoop e a raddoppiare in pochi anni il numero delle aziende interessate. «Il marchio “Agnello delle Dolomiti Lucane” - spiega il di-

rettore del Gal Domenico Romaniello - è gestito da una cooperativa con 20 soci fondatori e complessivamente 45 conferitori, che destinano alla commercializzazione col marchio il 75 per cento della produzione, con due macelli convenzionati. L’accordo raggiunto con Ipercoop ha permesso ai produttori di avere una migliore remunerazione. Il prossimo obiettivo è quello di allargare la presenza sul mercato degli agriturismi». Un sistema consolidato, che permette anche alle aziende più piccole di reggere il mercato e che adesso il Gal Basento-Camastra vorrebbe replicare per rilanciare il vitello podolico, per non disperdere

VENDITE

La cooperativa «piazza» ogni anno 8/10mila capi agli Ipercoop

l’eredità di una iniziativa attivata alcuni anni fa dalla Regione incentrata sulla «carta d’identità» della carne lucana. «Molte delle aziende che fanno parte della cooperativa - spiega Romaniello - allevano sia pecore , sia vacche podoliche, per questo stiamo avviando il discorso anche sul vitello, che comunque ci pone qualche problema in più per il finissaggio». La soluzione potrebbe arrivare da una intesa avviata dal Gal con il Comune di Potenza, per l’utilizzo di un’area in via Di Giura, per creare una struttura fissa per la vendita diretta. Una macelleria-braceria dove il consumatore potrebbe acquistare (o degustare

direttamente sul posto) la carne di agnello delle Dolomiti Lucane, di vitello podolico e di suino nero lucano. Parallelamente il Gal Basento-Camastra sta portando avanti anche un altro progetto, per il recupero di antichi manufatti agricoli ad uso produttivo: un caseificio a Laurenzana, un laboratorio per i salumi a Cancellara ed alcune grotte per la stagionatura dei formaggi (per le quali, però, si attende dalla Regione una deroga sui pacchetti igiene). L’idea è quella di far confluire nel punto vendita potentino tutti questi prodotti, in un tripudio del gusto lucano. [g.lag.]

PROGETTI

Una macelleria-braceria a Potenza con le tre carni lucane certificate


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Venerdì 22 marzo 2013

LA CITTÀ VIVIBILE

I RITARDI DELLA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

PRODOTTI A TUTTA NATURA

+50 CANTIERE I lavori sono stati prorogati di 20 mesi [foto Tony Vece]

CAMPAGNA AMICA Un momento dell’inaugurazione

La bottega di Campagna Amica «sbarca» tra le vie della città Inaugurato il secondo punto vendita della regione in via Isca del Pioppo MARIA VITTORIA PINTO l Inaugurazione fortunata, quella della prima Bottega di Campagna Amica della Provincia di Potenza. La pioggia di marzo ha bagnato il taglio del nastro del punto vendita diretta, in via Isca del Pioppo 69 nel capoluogo lucano, gestito dall’azienda agricola Pio De Filpo, di Viggianello, comune lucano nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Campagna Amica è un progetto Coldiretti, a livello nazionale, per un’agricoltura impegnata in un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore. Il progetto si propone di favorire lo sviluppo locale per tutelare l’ambiente; curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita; avvicinare la città alla campagna; anche attraverso iniziative che coinvolgano le scuole e il mondo della cultura; tutelare la qualità dei prodotti; favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta alimentare (etichettature, origine, assenza Ogm); promuovere i prodotti tipici e l’alimentazione made in Italy come risorsa economica, ambientale e culturale del nostro Paese. «Abbiamo un’azienda agricola – spiega Pio De

BOTTEGA Pio De Filpo, il gestore della «bottega» Filpo, titolare – da quattro generazioni. Il nostro impegno per quest’attività si tramanda di padre in figlio. Abbiamo un allevamento di circa 500 capi ovini e caprini, produciamo formaggi e ortofrutta. Io e mio fratello Vincenzo abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto della Coldiretti, perché pensiamo che l’unica strada per

un’azienda agricola di sopravvivere sia quella di proporsi direttamente al consumatore». «Questo di Potenza – sottolinea Angelo Milo, Direttore Regionale Coldiretti Basilicata – è il secondo punto vendita aperto in Basilicata, il primo è stato inaugurato a Matera. La bottega del capoluogo vede come gestore unico Pio De Filpo, ma i

prodotti commercializzati appartengono a tutta la rete della fondazione Campagna Amica. Tutta roba genuina, dal produttore al consumatore, dalla pasta alla frutta, dalle conserve ai formaggi. L’auspicio è che nel corso dell’anno riusciamo ad aprirne altri due, sempre sul territorio regionale». E la Basilicata è la protagonista. «Campagna Amica – spiega Nicola Lovallo, assessore all’Ambiente del Comune di Potenza – è un progetto che l’amministrazione comunale ha sostenuto con un protocollo di intenti con la Coldiretti per promuovere i prodotti della nostra terra. Questo percorso è iniziato circa due anni fa e sta raggiungendo in poco tempo traguardi molto positivi». «La scelta di Potenza –conclude De Filpo - è stata indirizzata soprattutto dalla sensibilità dei cittadini, noi partecipiamo due volte a settimana ai mercatini che organizzano in città. I nostri sono prodotti che sicuramente non si trovano al supermercato, ma la cosa fondamentale è che il rapporto qualità-prezzo è giusto e rispettato. E in questo periodo di crisi generale è un’ottima occasione per risparmiare, senza rinunciare alla qualità di ciò che si acquista e si mette in tavola».

POTENZA NELL’AMBITO DEL CORSO PER RESPONSABILE DI PROGETTI INTEGRATI

POTENZA L’ANISAP E LA MANOVRA PER I DEBITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Un seminario nella Cappella dei Celestini

Ma i tempi di pagamento si sono accorciati nel 2012

l La cultura come volano di sviluppo: se ne parlerà oggi nella cappella dei Celestini di Palazzo Loffredo, nel corso di un seminario divulgativo dal titolo «Oltre il visibile… I beni culturali come risorsa». L’iniziativa è organizzata e promossa dall’Ati (Associazione temporanea d’impresa) che gestisce il progetto «responsabile di progetti integrati di valorizzazione delle risorse culturali» finanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito del Po Fse 2007-2013, di cui «Archè – Ente per la Formazione ed il Management» di Potenza è soggetto capofila e di cui «Forum Soc. Coop.» e «Centro d’Arte e Cultura Delta» fanno parte. Il progetto può contare anche sulla partnership con Associazione Culturale Marcovaldo e con La Cité de la Culture et du Tourisme Durable. Il seminario rappresenta la prima tra le diverse iniziative di sensibiliz-

l Pubblica amministrazione e ritardi nei pagamenti: nel settore sanità in Basilicata c’è un «buco» di 170 milioni. Lo denuncia l’Anisap (Associazione nazionale strutture ambulatoriali sanitarie private) che sottolinea come «nella manovra, in due tappe, per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione che il Governo sta definendo rientrano anche i circa 170 milioni di euro che rappresentano il debito presunto al 2011 del Sistema Sanitario Regionale della Basilicata verso i fornitori». Per l’Anisap «l’ammontare complessivo del debito è cresciuto rispetto al 2010 quando si aggirava intorno ai 150 milioni di euro. I tempi medi di pagamento del SSR alle imprese nella nostra regione sono comunque migliorati nel 2012 attestandosi ad una media di 148 giorni che separano la data di fatturazione da quella di in-

I beni culturali, una risorsa Sistema sanitario, 172 milioni per lo sviluppo del territorio di debiti verso i fornitori zazione e pubblicizzazione previste in un progetto che ha la finalità di sviluppare nei partecipanti la capacità di «leggere» un territorio, di comprenderne gli aspetti peculiari aventi valenza culturale e di costruire un’offerta integrata in grado di produrre concrete ricadute economiche sul territorio interessato. L’intento ulteriore dell’evento è quello di illustrare le finalità del progetto e i suoi potenziali impatti in ambito locale, ponendo particolare attenzione sulle possibili ricadute economiche che un’adeguata valorizzazione delle risorse culturali può ingenerare sui territori interessati. L’idea propulsiva è quella di investire in una forma di cultura che si trasformi in vera e propria risorsa competitiva. A tale proposito, sarà dato ampio spazio alle proposte progettuali elaborate dagli allievi che frequentano il percorso formativo.

casso rispetto ai 140 giorni registrati nel 2011 e ancora meglio rispetto ai 188 giorni del 2009». Per l’Anisap «le misure che il governo intende adottare, finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e che interessano le amministrazioni centrali, gli enti del servizio sanitario nazionale, come abbiamo più volte sollecitato come FederAnisap- spiega il presidente regionale Antonio Flovilla – sono destinate a produrre benefici diretti anche nel sistema delle imprese che operano nella sanità. Il nostro auspicio è che il Parlamento dia un parere positivo in tempi brevi e che la legislatura entri subito nel vivo, perché come ha ricordato il presidente di Confindustria Squinzi il pagamento dei debiti della P.A. vale, per il nostro Paese, ben 250 mila posti di lavoro e un effetto positivo sul PIL dell’1%».

le altre notizie POTENZA SVILUPPO

Bubbico: «Ok sblocco per pagare le imprese» n «L'annuncio del governo di sbloccare i pagamenti dei debiti a favore delle imprese è una notizia senz'altro positiva che attendevamo da tempo. Ora però bisogna fare presto, anzi, prestissimo», dice il senatore lucano del Pd, Filippo Bubbico. «Non c'è tempo per ulteriori ritardi - conclude - per lavori pubblici e prestazioni sociali».

POTENZA PASSIONE

Il Calvario lungo la via Pretoria n I Movimenti ecclesiali riuniti nella Consulta Diocesana dell’Apostolato dei Laici, dalle 18.30 di oggi, a Potenza, partendo dalla cappella di S. Lucia e muovendo verso la Cattedrale, animeranno una Via Crucis (“Passio Christi, Passio Hominis”). Si rievocherà, lungo via Pretoria, il cammino della croce. Offerte saranno devolute per opere di carità. CARABINIERI

Rionero, incendiarono auto due arresti n Ritenuti responsabili dell’incendio doloso di un’auto – avvenuto la notte del 18 febbraio scorso, a Rionero in Vulture due giovani, di 21 e 22 anni, sono stati posti agli arresti domiciliari dai carabinieri, su disposizione del gip di Melfi. L'auto, quasi del tutto distrutta dalle fiamme, apparteneva ad un cittadino ucraino da anni residente a Rionero in Vulture: l'incendio fu appiccato per motivi banali. AMBIENTE

Melfi, il baby consiglio e le sue proposte n Una giornata dedicata all’ambiente, «Futurenergy», animazione del centro storico e interventi per il canile piscina e viabilità: le proposte che il baby Consiglio comunale di Melfi, guidato da Giorgia Lacavalla, ha presentato al sindaco Livio Valvano. Un question time tra i amministratori della giunta Valvano e i consiglieri junior con la stesura di un «documento di proposte da attuare per la [r.a.] legislatura in corso».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.03.2013

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18 24 Ore in Basilicata Il velocista barlettano ha gareggiato a Potenza nel 1988. L’ultima volta in città nel 2011 Venerdì 22 marzo 2013

«Ha vinto rifiutando il doping» Donato Sabia ricorda Mennea, con cui ha condiviso due Olimpiadi L’UOMO RECORD DALLE TANTE ATTIVITA’

segue dalla prima di PIETRO SCOGNAMIGLIO sue molteplici vesti. Politico, scrittore, dirigente sportivo, docente universitario. L’ultima apparizione nel 2011, da testimonial della “Staffetta dell’Acqua” organizzata da Acquedotto Lucano per sensibilizzare i cittadini alla valorizzazione e all’uso consapevole dell’acqua di rubinetto. Una corsa simbolica per le strade di Potenza che Mennea ha affrontato da idroforo, portatore di una borraccia simbolica proveniente da Firenze e che ha poi proseguito direzione Palermo. Insieme a lui anche Donato Sabia, che con Mennea ha condiviso l’esperienza di due olimpiadi (Los Angeles nel segue dalla prima 1984, Seoul quattro anni dodi ANDREA DI CONSOLI po) e un rapporto o le Porsche su corso di amicizia diPoche Giannone a Barletta, screto. non lo faceva soltanto chiacchiere e stiper le 500 lire che riusci- ma autentica. va a vincere, ma perché Sabia ieri si è presentiva crescere in lui cipitato a Roma una serietà agonistica, per visitare la cauna solitaria e ostinata mera ardente alpossibilità di crescita. A lestita al Coni. Il differenza, che so, di un suo omaggio alla Totò Schillaci, che a ogni memoria della gol urlava, sbraitava e Freccia del Sud strabuzzava gli occhi – non è stato solo a esprimendo una dispe- titolo personale, rata euforia, una felicità ma anche a nome eternamente in bilico sul della Podistica dirupo dell’infelicità –, Amatori PotenMennea era introverso, za di cui è direttotenace, disciplinato, re tecnico. “Nel quasi ottuso nel suo cre- 1988, prima di scere un passo per volta, partire insieme senza sbruffonerie o per i Giochi di Seabbiamo vanterie. Mai fu domina- oul, to dal teatrino meridio- avuto l’onore di nale o, al contrario, veder gareggiadall’improvvisa dispera- re Pietro nel trazione vittimistica. Fu un dizionale meeraro congegno di alta ting che si svolprecisione della volontà, geva al campo e credo che tutt’oggi sia- scuola di Macno in pochi, nel mondo, chia Romana – ad avere la sua stessa ab- racconta Sabia – negazione negli allena- poi siamo andati in Corea dove è menti. stato il portabandiera italiano alla cerimonia d’apertura, una soddisfazione meritatissima al termine di una carriera del genere. Mennea è stato il numero uno dell’atletica italiana, con tutto il rispetto per Sara Simeoni e Maurizio Damilano. Ha ottenuto i risultati nel pieno rispetto delle regole, gli hanno proposto il doping e l’ha rifiutato. Sempre a testa alta”. Al punto da specializzarsi, a fine carriera, nella materia di cui si è interessato nei cinque anni da Eurodeputato (dal 1999 al 2004). Anche la Basilicata è stata toccata nel 2007 dalla presentazione del suo volume “Il doping e l’Unione Europea”, così come nella biblioteca del comitato regionale Coni di Basilicata si può consultare un

Meridionale atipico

Mennea a Potenza nel 2011

suo manuale di diritto sportivo. Nei suoi diversi viaggi in Basilicata – una volta è stato invitato a Potenza anche dal compianto assessore allo Sport Gigi Chiriaco, per un incontro con gli studenti – Mennea è stato sempre accolto e accompagnato in giro dall’amico Donato. Sabia è stato finalista alle Olimpiadi negli ottocento metri proprio nelle due edizioni dei Giochi che hanno segnato la parabola discendente del velocista barlettano dopo il trionfo di Mosca ’80. “Sono andato via da Potenza nel 1981 trasferendomi al centro tecnico Fidal di Formia – continua Sabia, oggi impiegato all’Ufficio Sport del Comune – e ho avuto la fortuna di condividere quattro anni di allenamenti con Pietro, fino al 1985, quando era all’apice della sua carriera”. Sabia e Mennea solo legati da una particolarità: detengono a tutt’oggi il record del mondo in specialità non contemplate dai cinque cerchi e nemmeno più praticate nel programma dell’atletica leggera. Nessuno al mondo ha fatto meglio del barlettano

sui 150 metri, così come Sabia è primatista mondiale dei 500. Distanze che non contano, medaglie valide solo per Wikipedia. Di importanza del tutto irrilevante rispetto al record vero che Mennea ha detenuto dal 1979 al 2006, il 19’72’’ nei 200 metri che ha scritto una pagina di storia maltrattata ieri, in buona fede, dalle affrettate edizioni dei telegiornali che davano notizia della morte del campione. C’è chi l’ha definito attuale primatista europeo dei 100, chi ha associato il 19’72’’ all’oro olimpico di Mosca quando invece arrivò a Città del Messico, un anno prima. Imprecisioni che lui non avrebbe gradito. “A Los Angeles, nel villaggio olimpico – svela Sabia – mi proteggeva come una chioccia, soprattutto dai giornalisti. Mi diceva di stare molto attento nelle interviste. Se mi avessero creato problemi, il suggerimento era quello di mandare tutti a quel paese. Me lo diceva in barlettano stretto”. Con un sorriso, forse, Pietro l’avrebbe fatto anche ieri. Twitter @pietroscogna

CONFESSO. Nonostante fosse stato il campione che era stato, dei primati mondiali conquistati (e che tuttora continua ancora a detenere) non era mai entrato nelle mie grazie come lo potevano essere altri campioni dell’atletica del tempo (Fiasconaro, Fava, Pigni, Arese, Simeoni). Finché un giorno con Pietro Mennea, già lontano dalle piste, con due laurea in mano e una legislatura da Europarlamentare faccio un’ intervista (anzi il quotidiano per cui scrivevo mi implorò di fare l’intervista). Lo incontrai in un hotel del centro di Salerno e nell’avvicinarmi al campione barlettano provai un certo imbarazzo (deferenza mai avvertita con grandi regista che potevano essere i fratelli Taviani o Angelopulos, Kusturica o Kiarostami). Lui senza riserva accettò, però puntualizzò che aveva per quella chiacchierata non molto tempo a disposizione. Gli feci subito la più banale delle domande che gli potessi fare: “Come sta senza correre, le manca la pista, il magone, l’ansia della gara, l’obiettivo di un record, i duri allenamento? E lui secco, di rimando “veramente io non mi sono mai fermato, ho cambiato solo pista, faccio l’avvocato, ho un studio di commercialista e poi studio, studio e scrivo”. Ed infatti Pietro Mennea di libri ne ha scritti più di una ventina, non se questi siano di qualità o meno, fatto sta che l’ex velocista per queste sue pubblicazioni era in perenne viaggio per città e paesi dove veniva chiamato a presentarle. A parte i libri, a parte gli studi,a parte le sue docenzenelle Università, a parte quello aneddoto che ormai tutti sanno che fu il corregionale Aldo Moro (all’epoca ministro dell’Esterno ) a suggerirgli di prendere la laurea in Scienze Politiche, Pietro Mennea, che se ne andato precocemente per una malattia a sessantuno anni, rimane per il mondo sportivo, per tutti gli italiani l’uomo velocità venuto da Bari, la “freccia del sud” che ai campionati europei di Roma del 1974 vinse l’oro nei 200 metri piani e rifilò un ottimo secondo posto nella staffetta e nei cento metri dietro al suo rivale storico, il russo Valery Borzov. Ma il suo capolavoro la gazzella Pietro, che partiva lento e guadagnava metri su metri sugli avversari con una progressione impressionante, lo confezionò alle universiadi di Città del Messico del 1979 bruciando i 200 metri in un tempo di 19,72. Record battuto dal Michael Johnson alle Olimpiadi del 1996. Quando domandai a Mennea se ci fosse rimasto male del record di Johnson lui ammise:“i record si conquistano per essere cancellati e migliorati da chi arriva dopo, altrimenti finirebbe il grande spettacolo delle emozioni che solo le gare di velocità nella atletica sanno regalare”. Un personaggio è stato Pietro Mennea dalle tante attività, i mille interessi e, soprattutto, campione che credeva nel valore educativo e formativo di ogni disciplina sportiva. Ci halasciati Menneaconservando ancoraoggi un primato mondiale che, naturalmente, secondo la sua teoria dovrà cadere prima o poi. Riguardano i 14, 8 secondicon cui corse nel 1973 i150 metri piani sulla pista dello stadio di Cassino. Usai Bolt ha provato nel 2009 a frantumarlo quel primato, ma senza riuscirci. Pietro Mennea non è stato solo il campione di velocità, ma una sorta di sperimentatore della vita con sempre qualcosa da aggiungere alle tante attività. Infatti, quando lo incontrai era diventato da uno-due mesi direttore generale della Salernitana Calcio.Andò viada Salernosolo poche settimane dopo, ma a me Pietro Mennea è rimasto da quell’incontro (che superò di molto i pochi minuti da lui prestabiliti) per sempre nel cuore. Mimmo Mastrangelo

STORIE DI TRENI GENTILE Direttore, mi accingo a scrivere sollecitato da un articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 21 febbraio u.s. dal titolo: Trenitalia croce e delizia. Il motivo di questo mio scritto è dovuto al fatto che molto spesso vengono evidenziate delle inesattezze che nulla hanno a che fare con l’attuale realtà, fotografia di una realtà risalente a 10/15 anni fa, tramandata ma non attuale. La linea Metaponto-PotenzaBattipaglia, di importante rilevanza, ha subìto, dopo la fase di elettrificazione, ulteriori lavori infrastrutturali quali il cambio di rotaie, l’adeguamento della sagoma gallerie ed altri che potevano consentire il transito di convogli speciali e l’aumento di velocità di treni Eurostar –pendolino –Intercity ed altri. Ma per chissà quali motivi la riduzione dei tempi di percorrenza è rimasta lettera morta.

IL PRESENTE E LA STORIA Considerando che interventi strutturali sono stati eseguiti, come viene evidenziato dal giornalista, mi compiaccio di quando nell’articolo si parla di orari dei treni utilizzati per raggiungere la località di Salerno ed il conseguente utilizzo dei treni ad alta velocità. Ma purtroppo attualmente si continua a viaggiare su treni composti da automotrici del 1960 che pagati con un contratto della Regione Basilicata vengono utilizzati da una forte utenza campana. E’ assurdo partire da Potenza alle ore 7 per arrivare alle ore 8.45 a Salerno con fermate ad Eboli e Battipaglia con il rischio di perdere il Frecciarossa

delle ore 9.12. Il binario di ricevimento a Salerno si trova in località Torrione e correre con i bagagli diventa dura. Passando ad analizzare altre dolenti note che caratterizzano un servizio molto scadente, come evidenziavo prima circa l’utilizzo di vecchie automotrici che anch’esse arrancano sul tratto Baragiano – Tito, in merito si deve tener conto della pendenza del 26 per mille (in ferrovia pendenza massima 28 per mille). Ed allora ritorna alla mente quanto accaduto mesi fa al treno Intercity Roma –Taranto che a causa di uno slittamento è dovuto retrocedere nella stazione di Bara-

giano con conseguente disagio dei viaggiatori costretti al trasbordo su autobus. Si è parlato di umidità, di foglie secche e quant’altro ma le cause sono ben altre da quelle indicate in una nota dell’ufficio stampa di Trenitalia, ed episodi del genere si sono verificati in altre occasioni, ma di foglie ed umidità nessuna traccia. Le carrozze trainate costituiscono un peso da trainare, la locomotiva è assegnata in base al peso delle carrozze ed alla velocità di impostazione del treno. Ed allora non si nascondano all’utenza che legge i giornali i motivi dei disservizi causati non da agenti atmosferici ma da mezzi di trazione ormai

vecchi che chissà perché viaggiano solo sul territorio della Basilicata. Attualmente il treno intercity Roma – Taranto è composto da sei carrozze (vecchie e fatiscenti) trainate da una locomotiva costruita negli anni Ottanta. Su altre linee i treni Intercity viaggiano con due locomotive moderne posizionate in testa ed in coda. Invece in Basilicata, dove i politici non conoscono il treno, vengono offerti servizi da terzo mondo. Nel ringraziarvi per l’attenzione che porrete a questo mio scritto mi compiaccio per l’articolo pubblicato che ha rinverdito ricordi lontani, quando lo scrivente in servizio nelle ferrovie con mansioni di capotreno scortava da Baragiano Scalo a Potenza treni che superavano la salita anche con difficoltà di muraglie di neve. Rocco Labriola Ferroviere in pensione


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