Prime Pagine Giornali

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Geniali proposte di Ichino: 100 Pomigliano e a scuola un mese solo di vacanza. Così il premier si gioca i voti di insegnanti, famiglie e operai

Martedì 29 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 28

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

MPS, COSÌ BANKITALIA HA CHIUSO GLI OCCHI Da due anni l’autorità di Vigilanza allora guidata da Anna Maria Tarantola, oggi alla Rai, aveva le informazioni per capire cosa non andava nei conti. Antonveneta, il vertice Lillo » pag. 3 segreto a Milano e la chiave dell’operazione F.R.E.S.H. MENS SANA

OGGI IL GOVERNO ALLA CAMERA

Basket Siena, Grilli sotto accusa canestro truccato tira in mezzo per Mussari anche Draghi Scacciavillani » pag. 4

Feltri » pag. 2

EX NUMERO DUE DEL PLI

L’Abi a Patuelli, il reduce della Prima Repubblica Meletti » pag. 2 Mario Draghi e Vittorio Grilli LaPresse/Ansa

» VERSO IL VOTO » Il professore annuncia: ci saranno sgravi sull’Imu, e meno Irpef e Irap

E il Monti elettorale tagliò le tasse BERSANI, MONTI, GRILLO, INGROIA E B.

di Marco Palombi

TRA DUCE E SHOAH

venne il giorno in cui il Professore divenne Candidati premier E Cavaliere. Mario Monti, inchiodato da settimane al suo 13-15% nei sondaggi, ieri s’è recato di buon mattino negli studi de La7 e s’è fatto Berlusconi: non tanto o non solo perché gli ha rubato il cavallo di battaglia della (fenomenale) riduzione delle imposte. » pag. 6

LA CATTIVERIA Brunetta sostiene Berlusconi sul fascismo. Gli fa da predellino » www.forum.spinoza.it

nel salotto tv Vengo anch’io, no tu no

Si lavora a due confronti televisivi, uno organizzato dal Tg1, già la settimana prossima, e uno dopo, a SkyTg24. Ma la trattativa è in salita: il segretario Pd vuole un dibattito con tutti, il leader centrista solo con i 3 capi della coalizione Marra » pag. 8

LA CASSAZIONE

“Ustica, è stato un missile” Risarcimento per i familiari ancora buio sui responsabili di Antonella Beccaria e Emiliano Liuzzi

rentadue anni, sei mesi e un giorno. Tanto ci è voluT to perché sulla strage di Ustica

del 27 giugno 1980 e costata la vita a 81 persone, ci fosse una sentenza definitiva. » pag. 5

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» LA GUERRA IN MALI

I francesi riprendono Timbuctù, distrutta la biblioteca gioiello d’Africa De Georgio » pag. 12

Berlusconi lancia la lista civica “Forza Benito” Robecchi » pag. 18

Besame mucho di Marco

Travaglio

eggo sul sito di Livesicilia un’avvincente cronaca di Antonio Condorelli sull’asL semblea convocata da Mirello Crisafulli nel-

l’auditorium dell’università Kore di Enna per inaugurare la campagna elettorale del Pd che l’ha escluso dalle liste “a tutela della propria immagine”. Il cronista parla di “centinaia di auto incolonnate e decine di manifesti affissi su ogni parete con il suo nome a caratteri cubitali”, e soprattutto del “rumoreggiare di centinaia di militanti ogni qualvolta viene pronunciato il nome Bersani, segretario del partito che ha deciso l’esclusione di Crisafulli” e “dovrebbe chiedere scusa” (Bersani, non Crisafulli). L’altra guest star è Paolo Garofalo, il sindaco: “Io sono diventato militante del Pd perché l’onorevole Crisafulli mi disse che dovevamo fare l’università, il parco tematico e l’aeroporto internazionale”. Ecco, soprattutto l’aeroporto internazionale di Enna: mai più senza. “Noi non ce ne andiamo dal Pd nonostante sia stata mortificata la scelta di 7mila persone di votare Crisafulli alle primarie. Votare il Pd è un voto utile per Mirello Crisafulli”. Ecco: utile per Mirello. “Le nostre facce possono piacere o meno, ma non siamo abituati a cambiarle”. Ecco: le facce non si cambiano. È il momento di Maria Greco, candidata al posto di Crisafulli: “Ho un sogno: quello di poter continuare a lavorare per questa terra vicino a Mirello”. Ecco: she has a dream. Poi tocca a Mario Alloro, deputato regionale: “Io non ho un sogno, sono incazzato, perché non meritavamo l’esclusione di Mirello. Se lui è impresentabile, siamo tutti impresentabili”. Ecco: niente sogno, tutti impresentabili nessun impresentabile. “E scatta il boato della sala”. Ma attenzione, colpo di scena: “Uno dei moderatori (sono tanti, i moderatori, ndr) annuncia che è appena arrivata la solidarietà al Pd ennese di Anna Finocchiaro e Luciano Violante”. Noti statisti. Ma solidarietà contro chi? Contro il loro partito che ha escluso Mirello? Contro il destino cinico e baro? Contro il maltempo? Boh. Poco prima è giunta a Mirello un’altra gradita chiamata: “Era – racconta lui – Raffaele Lombardo, mi ha espresso la sua solidarietà per l’esclusione”. Nessuna telefonata dall’amico boss Bevilacqua, con cui fu intercettato anni fa in un hotel, purtroppo condannato per omicidio. Poi, per i golosi in sala, viene servito il dolce: l’intervento del segretario regionale Giuseppe Lupo, l’astuto stratega che decise di appoggiare la giunta di Lombardo anche quando fu inquisito per mafia. Mirello lo chiama “Peppino”. Manca solo Totò, momentaneamente ristretto a Rebibbia. “Lupo lancia l’affondo a Marco Travaglio, autore dei servizi giornalistici che hanno sollevato la questione morale nel Pd e colpevole di essere vicino alle idee di Ingroia: ‘Vergognati!’, tuona Lupo mentre rivendica di essere a Enna ‘per il bene che ha fatto Crisafulli a questa terra. E voglio ringraziare i 7mila elettori delle primarie che hanno subìto una grande delusione dal partito. Andiamo avanti perché Crisafulli sarà protagonista di questa stagione e delle prossime, a livello non solo siciliano”. Ecco: andiamo avanti perché Mirello sarà protagonista sempre e dappertutto. Alla fine “Mirello bacia e abbraccia uno per uno tutti i presenti, ci vuole mezz’ora prima che la processione di amici e militanti democratici finisca”. Era dai tempi di Vasa Vasa che non si vedeva un simile baciatore. Segue minaccia: “Continuerò a fare il dirigente e il militante di questo partito. D’Alema ha fatto una fondazione? Io ne ho due”. Ma sì, meglio abbondare. Se poi Crocetta, lasciato senza un euro dalle giunte Cuffaro e Lombardo, accorpasse la provincia di Enna a quella di Caltanissetta, “occuperemo l’autostrada con 5mila capi di bestiame, vediamo se denunciano anche loro”. Ecco: anche il compagno Mirello farà la sua Rivoluzione civile. Con tutto il bestiame.


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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 271 del 29/01/2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Salute

Diabetici lucani difesi dal nuovo percorso Pdta L’obiettivo dichiarato è quello di affrontare la malattia prima che generi complicanze e facilitare anche i tempi della diagnosi

La notizia è stata diffusa dal dipartimento regionale Infrastrutture

Microzonazione sismica in 39 centri Collaboreranno diversi geologi, ingegneri e architetti Sono oltre cento i professionisti che realizzeranno gli studi Il programma sarà condotto sulla base delle priorità dei piani comunali

Con l’obiettivo di affrontare il diabete prima che generi complicanze e per facilitare diagnosi e cura già all’interno dei servizi territoriali, la giunta regionale ha approvato un provvedimento che mira alla definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico (Pdta). L’iniziativa è stata proposta dal dipartimento Salute.

Sono oltre 100 i professionisti che collaboreranno alla realizzazione, per il secondo anno, degli studi di microzonazione sismica in

39 Comuni della Basilicata. Per agevolare le procedure di selezione, il Dipartimento si è avvalso del contributo degli Ordini lucani dei

Geologi, degli Ingegneri e degli Architetti, che hanno diffuso tra gli iscritti le circolari regionali, acquisendone la disponibilità.

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Inclusione sociale

Randagismo

Attività consiliare

Importante incontro tra Regione e sindacati

Un anno di tempo per emanare le misure

Controllo e monitoraggio degli scarichi

Prolungare il Copes contro la povertà Presto novità sul programma

Grazie al microchip meno cani randagi

In III Commissione acque reflue e alloggi

Siglato l’accordo con le Regioni

Fondi per programmi costruttivi

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La nuova rete di trasporti urbana testata a Potenza nel primo giorno del nuovo piano dei collegamenti

L’Unibas compie 30 anni tra ostacoli e buoni risultati “Piccoli atenei penalizzati”

“Viaggio” della Gazzetta per verificare orari e percorsi tra critiche e suggerimenti

Il rettore Fiorentino: tentativo di cancellarci Fondi regionali “scelta lungimirante”

Primo banco di prova per il nuovo piano dei bus a Potenza. Prova superata a metà, stando ai mugugni di alcune categorie che si sentono penalizzate (pensionati e studenti), anche se complessivamente pare che il passaggio dal

Inaugurato l’anno accademico all’università degli studi della Basilicata. Una cerimonia speciale nel trentennale delle fondazione dell’Ateneo, che si è fregiata della partecipazione del ministro Fabrizio Barca e del premio Nobel

vecchio al nuovo piano non è stato particolarmente traumatico. La “Gazzetta” affronta un “viaggio” per verificare il primo giorno del nuovo piano trasporti. Ecco le voci in “presa diretta” degli utenti.

La Gazzetta del Mezzogiorno

Betty Williams. Grido d’allarme del rettore Fiorentino: in Italia i piccoli atenei sono penalizzati, noi siamo salvi grazie ai fondi “straordinari” della Regione. In questi anni “tanti ostacoli, ma anche buoni risultati”.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Sarà condotta sulla base delle priorità attinenti alla presenza del piano di protezione civile comunale

Microzonazione sismica al via

Il programma, che sarà attuato per il secondo anno, interesserà trentanove Comuni Collaboreranno oltre cento tecnici scelti tra geologi, ingegneri e architetti. Tutti lucani Sono oltre cento i professionisti che collaboreranno alla realizzazione, per il secondo anno, degli studi di microzonazione sismica in trentanove Comuni della Basilicata. Ne dà notizia il Dipartimento Infrastrutture della Regione. Per agevolare le procedure di selezione, il Dipartimento si è avvalso del contributo degli Ordini lucani dei Geologi, degli Ingegneri e degli Architetti, che hanno diffuso tra gli iscritti le circolari regionali, acquisendo la disponibilità degli iscritti. Gli Ordini stessi, poi, hanno provveduto a valutare i requisiti specifici dei professionisti, fornendo tre short list. Per l’attribuzione degli incarichi, il Dipartimento ha tenuto conto dell’indicazione fornita dall’Ordine dei Geologi in ordine ai raggruppamenti professionali e agli abbinamenti dei professionisti idonei con gli ambiti territoriali, selezionando settantasette geologi. Per il conferimento degli incarichi alle altre figure professionali, invece, si è

l’analisi della condizione limite per l’emergenza, in trentanove comuni del territorio regionale, sarà condotto sulla base delle priorità attinenti alla presenza del piano di protezione civile comunale e, in subordine, della maggiore accelerazione massima al suolo con l’obiettivo di prevenire e ridurre il rischio sismico. I centri inclusi nel secondo programma di microzonazione sono Latronico, Rotonda, Tramutola, Castelsaraceno, Castelgrande, Viggianello, Sarconi, Grumento Nova, Viggiano, Savoia di Lucania, Brienza, Rapone, Calvello, San

Dopo i 77 geologi si è proceduto a sorteggiare l’abbinamento territoriale dei professionisti idonei 16 ingegneri e 12 architetti proceduto, a sorteggiare l’abbinamento territoriale dei professionisti idonei, sedici ingegneri e dodici architetti. Il programma di microzonazione sismica e

Meno cani abbandonati e randagi per le strade. Piu’ facilita’ nel rintracciare i proprietari in casi di furto o smarrimento. Serve a questo applicare il ‘microchip’ al proprio cane, anche se sono ancora tanti quelli che non assolvono a questo obbligo di legge. Secondo i dati piu’ recenti del ministero della Salute, infatti, circa il 50% dei proprietari potrebbe non aver registrato il proprio animale all’Anagrafe degli Animali d’Affezione, che raccoglie appunto tutti quei cani, gatti e furetti ‘microchippati’. Proprio perche’ resta ancora alta la percentuale di chi resta nell’ombra e per rendere piu’ uniformi le normati-

Severino Lucano, Montemurro, Ruoti, Teana, Atella, Brindisi di Montagna, Trivigno, Barile, Vaglio Basilivata, Castelmezzano, Castronuovo di Sant’An-

drea, Pietragalla, Palazzo San Gervasio, Forenza, Oppido Lucano, Acerenza, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Pescopagano, Moliterno, Marsico Nuovo, Paterno, Balvano, Satriano di Lucania, Sasso di Castalda e Vietri di Potenza. La microzonazione sismica è una tecnica di analisi sismica di un territorio che ha lo scopo di riconoscere, ad una scala sufficientemente piccola (scala co-

Lo studio consiste di fatto nella misurazione e nell’analisi della risposta sismica locale a sollecitazioni sismiche di riferimento munale o sub comunale), le condizioni geologiche e geomorfologiche locali dell’immediato sottosuolo, che possono alterare più o meno sensibilmente

La scheda tecnica

Cofinanziati 151.823 euro Con una delibera dello scorso 7 agosto 2012, la giunta regionale della Basilicata, ha deciso di adottare quali specifiche per la realizzazione degli studi di microzonazione sismica gli “Indirizzi e criteri generali per la microzonazione sismica”, approvati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 13 novembre del 2008 e pubblicati sul sito del

Dipartimento nazionale della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si è inoltre deciso di adottare quali specifiche per la informatizzazione degli studi di microzonazione sismica gli “ Standard di rappresentazione e archiviazione informatica - specifiche tecniche per la redazione in ambiente gis degli elaborati cartografici della

microzonazione sismica” che sono stati approvati dalla Commissione tecnica per il monitoraggio degli studi di microzonazione sismica. La Regione ha preimpegnato la somma di 151.823,98 euro sul capitolo 37186 numero 1211.04 del bilancio corrente. Ha inoltre definito quale programma regionale di utilizzo dei finanziamenti adottare.

Randagismo è garantito l’impegno delle Regioni

Accordo con il Ministero. Un anno per emanare le misure ve regionali in materia, le Regioni si sono impegnate ad adottare, entro 12 mesi, disposizioni ad hoc sulla “responsabilita’ e i doveri del proprietario e del detentore di animali di affezione”. L’ordinanza del ministero della Salute con le ‘Misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina’ scadra’ il 24 febbraio. Le Regioni, in base all’intesa siglata giovedi’ scorso, hanno un anno

le caratteristiche del movimento sismico atteso generando sollecitazioni tali da produrre deformazioni permanenti e critiche alle costruzioni e alle infrastrutture in loco. Lo studio di microzonazione sismica consiste di fatto nella misurazione e nell’analisi della risposta sismica locale a sollecitazioni sismiche di riferimento; i risultati di tale studio vengono sintetizzati su una carta del territorio nella quale

Un cane randagio

di tempo per recepire le misure fondamentali previste gia’ nell’ordinanza. In base all’accordo sancito

tra il governo e le autonomie locali, nell’ultima riunione della Conferenza Unificata, le autonomie

locali avranno un anno di tempo per prendere misure tese a “istituire e implementare l’anagrafe degli animali d’affezione” con un maggiore coordinamento tra banca dati regionale e nazionale. Le Regioni dovranno ribadire l’obbligo di identificare e registrare il proprio cane con ‘microchip’ entro il secondo mese di vita, mentre per i gatti si tratta solo di una opportunita’ “su base volontaria”.

sono indicate: a) le zone in cui il moto sismico non viene modificato rispetto a quello atteso in condizioni ideali di roccia rigida e pianeggiante e, pertanto, gli scuotimenti attesi sono equiparati a quelli forniti dagli studi di pericolosità sismica di base; b) le zone in cui il moto sismico viene modificato, ad esempio con fenomeni di amplificazione locale, rispetto a quello atteso in condizioni ideali (roccia rigida e pianeggiante) a causa delle caratteristiche litostratigrafiche del terreno e/o geomorfologiche del territorio; c) le zone in cui sono presenti o suscettibili di attivazione fenomeni di deformazione permanente del territorio indotti o innescati dal sisma.

Se sono quasi sei milioni i cani di proprieta’ iscritti all’anagrafe nazionale degli animali d’affezione, i randagi oscillano tra i 500mila e i 700mila. Proprio per combattere questo fenomeno, le norme delle Regioni saranno volte a garantire che i “Comuni provvedano a far identificare e registrare” attraverso il servizio veterinario pubblico “i cani rinvenuti sul territorio, quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero convenzionate”. La stessa polizia locale, proprio per prevenire il fenomeno del randagismo, dovra’ essere dotata di “almeno un dispositivo di lettura di microchip”.


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Basilicata Mezzogiorno

Il governo regionale ha avviato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente (Pdta)

Diabetici lucani più protetti L’iniziativa è legata alle strategie del nascente Barometer Diabetes Observatory Con l’obiettivo di affrontare il diabete prima che generi complicanze e per facilitare diagnosi e cura già all’interno dei servizi territoriali, la giunta regionale ha approvato un provvedimento che mira alla definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico (Pdta). Proposto dal dipartimento Salute, il Pdta prevede la realizzazione di relazioni strutturate tra i servizi di diagnostica, gli specialisti e tutti i servizi presenti in ospedale e sul territorio, per assicurare la presa in carico dell’utente per tutta

L’obiettivo è affrontare la malattia prima che generi complicanze e facilitare la diagnosi la durata del percorso sia per la parte assistenziale che per quella gestionale (accettazione, prenotazione, calcolo del ticket, rilevazione dati anagrafici e clinici). Il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale si attiverà, in particolare, per il diabete di tipo 1 e 2 e per il diabete in gravidanza e gestionale. Centrale all’interno del Pdta è il modello organizzativo di assistenza basato su un percorso assistenziale all’interno dei servizi territoriali che sviluppa, a livello extra ospedaliero, pratiche day service. Il day service rappresenta un modello organizzativo per l’attività specialistica ambulatoriale attuato attraverso l’eroga-

zione, in tempi necessariamente brevi, di prestazioni multiple integrate, per le quali non è richiesta la permanenza con osservazioni prolungate del paziente. L’obiettivo del modello organizzativo è quello di garantire la continuità assistenziale, evitando inutili frammentazioni del percorso ed individuando un unico referente dell’attività ambulatoriale, interfaccia tra il paziente e il medico proscrittore, riducendo i tempi relativi alle attività ambulatoriali, alle liste d’attesa per il ricovero ed il numero di ricoveri inappropriati. Il percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale del paziente diabetico rientra in un’azione di prevenzione e di intervento messa in campo dal governo regionale, in particolare dal dipartimento Salute, all’interno della rete integrata tra ospedale e territorio, resa necessaria in considerazione dei dati epidemiologici e l’inadeguatezza delle prestazioni erogate per la patologia diabetica. Intanto, a distanza di tre mesi dall’insiediamento avvenuto nel castello di Lagopesole, con la riunione del 21 gennaio scorso l’Osservatorio regionale sul diabete (Barometer Diabetes Observatory) è entrato a tutti gli effetti nella fase operativa. Lo scopo dichiarato dell’iniziativa è quello di creare in Basilicata una realtà pilota capace di intravedere strategie e percorsi con cui invertire il trend negativo della malattia, migliorare la qualità della vita dei pazienti e adottare tutte le misure necessarie per prevenire la patologia, troppo spesso conseguenza diretta di complicanze invalidanti e particolarmente onerose. (bm9)

La misura punta a rafforzare le cure integrate della patologia tra ospedale e territorio

Avigliano, nuovi servizi sanitari

Una panoramica di Avigliano

Dal primo febbraio 2013 nella sede del Distretto sanitario di Avigliano dell’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), dalle ore 9 alle 13 di ogni venerdì sarà possibile effettuare la scelta e la revoca del medico di Medicina gene-

rale (cosiddetto medico di famiglia) ed effettuare l’esenzione ticket con autocertificazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Tale servizio è a disposizione della popolazione che affluisce al Distretto Sanitario di Avigliano. Per informazioni si potrà telefonare al numero diretto dello sportello 0971.701634 o tramite centralino al numero 0971.700989. Ogni aggiornamento è consultabile sul sito dell’Asp www.aspbasilicata.it. L’offerta di servizi disponibili nel Distretto sanitario di Avigliano viene in questo modo ampliata, consentendo ai residenti della cittadina di evitare percorsi più lunghi. (bm9)

Regione e sindacati uniti contro la povertà In una riunione a Potenza è emersa la necessità di prolungare di alcuni mesi il programma Copes C’è la volontà comune, del governo regionale e dei sindacati, di trovare risorse adeguate per prolungare di alcuni mese il programma Copes, scaduto a gennaio, fermo restando la necessità di mettere a punto un nuovo piano che tenga conto non solo delle nuove povertà e della situazione economica e sociale che si è realizzata in Basilicata, ma anche della disponibilità delle risorse che l’esecutivo lucano potrà mettere a disposizione del progetto. È quanto emerso ieri mattina durante la riunione convocata nella sede della Regione dall’assessore alla Salute, Attilio Martorano, al fine di stabilire, insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, le azioni da mettere in campo per la prosecuzione del programma. Nel corso dell’incontro, l’assessore si è riservato di verificare con l’intera giunta regionale le compatibilità economiche della proroga dell’attuale programma e, al contempo, si è reso disponibile sin da subito ad avviare un confronto con le organizzazioni sindacali con l’intento di condividere i nuovi criteri che saranno

alla base delle future politiche di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Nella riunione è stata confermata l’importanza del Copes e la necessità di assicurare un sostegno alle famiglie più esposte al rischio povertà e all’esclusione sociale, il cui costo mensile è pari a circa 950 mila euro a copertura di una popolazione che si aggira intorno alle 2200 persone. I sindacati, unanimemente, hanno chiesto alla Regione tempi brevi, che mirino ad assicurare il prosieguo del Copes. Cgil, Cisl e Uil, inoltre, hanno accolto l’invito dell’assessore Martorano di confrontarsi intorno a un tavolo sistematico e si sono detti disposti ad esaminare il nuovo piano che a questo punto non potrà non tenere conto delle nuove povertà, alla luce della crisi economica e occupazionale che colpisce il tessuto produttivo del Paese e anche della Basilicata. Il Copes rappresenta la misura di integrazione al reddito che per un periodo di 24 mesi ha notevolmente alleviato i sintomi della povertà regionale, prevendendo inoltre l’offerta di altri utili servizi di inclusione sociale destinati alle famiglie.

Cgil, Cisl e Uil evidenziando l’attuale fase economica hanno chiesto provvedimenti in tempi brevi Destinatari dell’iniziativa sono stati i cittadini italiani, gli stranieri provenienti dall’Unione Europea o da Paesi diversi ma provvisti di permesso di soggiorno e le persone senza fissa dimora nati in uno

dei comuni lucani. La riunione di ieri è servita per fare il punto sull’attuale situazione socio-economica della Basilicata e rimarcare la necessità di strumenti di sostegno al reddito. (bm9)


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Basilicata Mezzogiorno

In III Ccp auditi il dirigente dell’Ufficio Ciclo dell’acqua e l’amministratore unico dell’Ater di Matera

Acque reflue e abitazioni

Illustrato il regolamento per il buon funzionamento degli impianti di depurazione Presieduta dal consigliere Giannino Romaniello si è riunita ieri la Commissione consiliare “Attività produttive – Territorio e Ambiente”. E’ stato audito, ad inizio di seduta, il dirigente dell’ “Ufficio Ciclo dell’acqua” del Dipartimento “Ambiente, Territorio, Politiche della sostenibilità”, Francesco Ricciardi, in merito al provvedimento di Giunta regionale concernente il regolamento per l’esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane ovvero industriali. Il dirigente, con il supporto dell’ing. Vito Nardiello, ha spiegato le finalità del provvedimento e le motivazioni che hanno portato all’adozione del regolamento per il buon funzionamento degli impianti di depurazione. Il tutto – ha precisato Ricciardi – ha avuto il pieno consenso dell’ufficio legislativo della Giunta regionale. L’ambito e l’efficacia del regolamento riguardano la disciplina e le modalità

L’ utilizzo delle economie rivenienti dall’attuazione dei programmi costruttivi fino ad ottobre 2012

Per la manutenzione straordinaria e il recupero di alloggi Erp destinati oltre due milioni di euro

di esercizio per quanto concerne gli scarichi di acque reflue nei comuni delimitati dall’Ambito territoriale ottimale unico della Basilicata. Il regolamento viene emanato in attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 di seguito denominato Tua, che

all’articolo 124 comma 7, attribuisce alle Autorità di ambito la competenza al rilascio delle autorizzazioni di acque reflue industriali e di acque urbane in pubblica fognatura e del Dpr n.227 del 19 ottobre 2011. Gli obiettivi sono l’individuazione delle principali norme di riferi-

mento vigenti in materia, la disciplina per il controllo e monitoraggio degli scarichi, la disciplina delle procedure per il rilascio di autorizzazioni allo scarico, nonché il regime sanzionatorio. Audito, anche, l’amministratore unico dell’Ater di Matera, Innocenzo

Loguercio, sulla delibera riguardante i “Fondi di gestione speciale ed il programma di reinvestimento delle economie accertate al 30 ottobre 2012 nella realizzazione dei programmi costruttivi”. Loguercio ha illustrato i motivi alla base del provvedimento e le finalità che

si intendono conseguire. “L’approvazione del programma di utilizzo – ha detto – delle economie rivenienti dall’attuazione dei programmi costruttivi, a tutto l’ottobre 2012, contabilizzate nella gestione speciale dell’importo complessivo di 2. 372.848,16 euro proposto dall’Ater di Matera con deliberazione dell’amministratore unico sono stati così destinati: 156.995,22 euro per l’adeguamento degli impianti di alloggi di edilizia pubblica residenziale in gestione; 108.221,09 euro per la manutenzione straordinaria per l’adeguamento degli alloggi destinati a persone con disabilità; 2.107.631,85 euro per la manutenzione straordinaria ed il recupero di alloggi Erp gestiti a livello provinciale. Il tutto per un totale di 2.372.848,16 euro”. Il provvedimento è stato votato all’unanimità dai consiglieri presenti: Romaniello , Scaglione , Navazio , Gaudiano , Mollica, Robortella , Mancusi , Autilio , Vita.


estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I VII

Martedì 29 gennaio 2013

MOBILITÀ URBANA

ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA

PRESTO LE PRIME VERIFICHE SULLE LINEE

0 CANTIERE In quest’area si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

PIANO TRASPORTI I passeggeri della linea numero 6 [foto Tony Vece]

Via al nuovo piano dei bus tra incertezze e mugugni Critiche per orari e percorrenze soprattutto da pensionati e studenti TERMINAL A sinistra il moderno terminal di viale dell’Unicef. A destra una «curva pericolosa». In alto, palina vuota a Macchia Romana [foto Tony Vece]

GIOVANNA LAGUARDIA l «Rivoluzione» dei trasporti urbani a Potenza, giorno uno: sù e giù per la città con le nuove linee dei bus tra sperimentazione, comprensibile disorientamento e i mugugni di alcune categorie che si sentono penalizzate. Ma il passaggio dal vecchio al nuovo piano, tutto sommato, non è stato particolarmente traumatico, anche se certamente saranno necessarie ulteriori verifiche ed aggiustamenti ed un miglioramento dei servizi. A bordo dell’autobus numero sei, linea Università-Rossellino-Bucaletto, una tra quelle a più lunga percorrenza di tutto il piano, la Gazzetta ha voluto verificare, penna e macchina fotografica alla mano, il primo giorno del nuovo piano trasporti. Siamo in un pomeriggio di un uggioso giorno feriale. A bordo dell’autobus un buon numero di persone, soprattutto ragazzi. Si tratta, ci dicono,

.

dell’utenza tipo per quell’orario e quella zona della città. La gratuità delle corse per i primi quindici giorni non ha attirato nuovi utenti. Del resto non erano in molti a pagare neppure prima. Al termine di questa sperimentazione, però, si preannuncia un giro di vite sui «portoghesi». Il che dovrebbe servire anche ad

inculcare un maggiore rispetto per il servizio pubblico. Ad ogni fermata non mancano utenti che ansiosamente si interrogano sul percorso e sulle fermate. Infatti non tutte le paline sono state aggiornate. In alcuni punti, come alla stazione di Macchia Romana, la palina è vuota, mentre in altri, come nei pressi di piazza

Bologna, non è stata spostata dalla vecchia alla nuova fermata. Diventa difficile orientarsi. L’autista, comunque, si presta gentilmente a far da «cicerone» agli spaesati viaggiatori. Lungo il percorso si incontrano anche «curve pericolose», dove solo gli autobus, con il raggio di sterzata migliore, possono «avventurar-

si». È il caso dell’incrocio che porta alla stazione centrale. Non solo. Prima dell’entrata in vigore del nuovo piano soltanto per la linea numero sei e per la circolare Cento Scale sono state verificate le percorrenze su strada. Ma i sindacati hanno già chiesto che venga fatto altrettanto per le altre linee, per verificare gli ag-

POTENZA LA PRESENZA DI COMUNITÀ EBRAICHE È DOCUMENTATA FIN DAI TEMPI DEI ROMANI

le altre notizie

Testimonianze ebraiche nel cimitero della città GIOVANNI D’ANDREA* l La storia antica e recente della regione e della stessa città di Potenza ha un lungo legame con la presenza ebraica, prima con piccoli gruppi durante il periodo dell’Impero Romano e poi con i profughi in fuga dalle persecuzioni naziste. La presenza ebraica antica nella città di Potenza è testimoniata da un reperto, che fu scoperto e studiato dall’eminente studioso professore Cesare Colafemmina, grande studioso dell’Ebraismo in Italia. Nel suo testo «Puglia Paleocristiana e Altomedioevake V» il reperto viene così descritto testualmente: «...frammento di calcare granulare di cm 50x15x25, ed era inserito in un muro di sostegno in un terreno di Via Appia, e il frammento riporta un candelabro a sette braccia e con l’incisione di una lettera I e di altre lettere incise ad opera di mani suc-

cessive». Un monumento funerario o un contrassegno dell’area cimiteriale della comunità ebraica potentina, ma poteva anche appartenere ad un singolo individuo. Sappiamo della conoscenza per mezzo di un decreto dell’Imperatore Onorio del 398, della presenza di colonie ebraiche in Basilicata, le più numerose erano quelle di Grumento, Teggiano, Melfi, Venosa, Lavello, Potenza, Atella, Tricarico, Matera. Nel settembre del 2008 si svolse un incontro tra l’amministrazione comunale della città e un gruppo di sopravvissuti all’Olocausto che negli anni 40 abitarono a Potenza, i quali oggi vivono negli Stati Uniti. Erano presenti il signor Walter Kleinmann, le signore Ruth Goldman Tobias ed Eva Lepehne Rusenfeld anche loro a Potenza tra il 1940 ed il 1945. Il signor Walter Kleinmann nato a Potenza nel 1941 e vissuto in Viale Marconi 6, frequentò a Potenza

la scuola elementare, e ha ricordato che nel capoluogo negli anni tra il 40 ed il 45 erano presenti oltre 150 famiglie ebraiche. Nei loro ricordi è rimasta per sempre il grande affetto e la protezione da parte della città di Potenza nei loro confronti. Il padre del Signor Kleinmann fu un medico che dopo l’armistizio esercitò la professione a Potenza e Satriano fino al 1948, tanto da essere ancora ricordato dalla gente anziana per la sua grande umanità, e fu lui stesso a fare formale richiesta al Comune di Potenza di dedicare un’area del cimitero ai defunti di origine ebraica. Difatti presso il cimitero di Potenza sono sepolte alcune persone di fede ebraica, e oltre ai profughi ebrei, polacchi e cechi morti dopo il 43. L’unica lapide leggibile è di Abraham Lobl, restaurata a spese di un cugino che dopo il terremoto del 23/11/1980 si preoccupò tramite la comunità ebraica

giustamenti necessari. Cosa che dovrebbe avvenire in settimana. Insomma, ci sarà sicuramente da aggiustare un po’ il tiro. Ci sono, però, alcune categorie che si sono sentite particolarmente bistrattate dal nuovo piano di esercizio dei bus urbani: gli studenti e gli anziani. I primi hanno trovato particolarmente scomodo lo slittamento di tutte le corse scolastiche alle 13.55. I secondi lamentano l’aumento dei tempi di percorrenza per alcune destinazioni (ad esempio da Murate al centro storico) e il fatto che per gli anziani utilizzare i collegamenti meccanizzati potrebbe essere disagevole se non addirittura impossibile. Insorgono in tal senso i pensionati della Cisl e Adiconsum. Da più parti, poi, si sollecita l’attivazione di navette nei quartieri meno serviti dalle linee principali, per raggiungere i principali terminal.

POTENZA TERREMOTI

Professionisti per la zonizzazione

di Napoli di restaurarla. Sulla lapide è scritto Abraham Lobl, 3-2-1874 .13-1-1945; vi è un’altra lapide con scritto Bertha Jacob nata Werner Gross Hartenberg 28-10-1875. 23-9-1940. Poi dai registri risultano altre persone: Berth Jacob Werner a.64, EbeI Israel a.66, Rodolfo Scherjeter a.33, Alena Nimmerdut a.59, Corrado Stein a.72, Magda Heluzz a.3l, Abraham Lobl a.70, Marie Seet Guterman fu Zeiwel, Maria Zerzavis, Abramo Obrach riposano nel cimitero di Potenza. [* storico delle religioni]

CIMITERO Una lapide ebraica al cimitero di Potenza

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n Sono oltre 100 i professionisti che collaboreranno alla realizzazione, per il secondo anno, degli studi di microzonazione sismica in 39 Comuni della Basilicata. Il Dipartimento Infrastrutture, con l’aiuto degli ordini professionali, ha selezionato 77 geologi, 16 ingegneri e 12 architetti. I centri sono Latronico, Rotonda, Tramutola, Castelsaraceno, Castelgrande, Viggianello, Sarconi, Grumento N., Viggiano, Savoia, Brienza, Rapone, Calvello, San Severino Lucano, Montemurro, Ruoti, Teana, Atella, Brindisi, Trivigno, Barile, Vaglio, Castelmezzano, Castronuovo S.A., Pietragalla, Palazzo S. G., Forenza, Oppido L., Acerenza, Castelluccio I., Castelluccio S., Pescopagano, Moliterno, Marsico N., Paterno, Balvano, Satriano, Sasso C. e Vietri.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.01.2013

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Martedì 29 gennaio 2013

Il corpo dei docenti e dei ricercatori dell’Ateneo lucano

I presidi di facoltà dell’Unibas

Gli studenti che hanno preso parte alla giornata di celebrazioni

Crisi, la ricetta del ministro Barca «Sì all’interventismo dello Stato ma correggendo le storture Sulle banche serve garantire maggiore regolamentazione» POTENZA - «Fabrizio Barca è tra i più grandi conoscitori della Basilicata, non solo del presente Esecutivo, ma anche di quelli precedenti». Vito De Filippo presenta così il ministro per la Coesione territoriale che «in fatto di risorse europee ha fatto in un anno più di quanto sarebbe stato fatto in 15», e che in regione ha guidato le belle esperienze della E nei trent’anni dell’Unibas Fondazione Nitti e ci sarà musica per tutti i gusti della Scuola di alti come quella della tromba studi a Maratea. Ma dell'espodi Miles Davis che ha ispirato i lavori l'intervento nente del Governo tecdel rettore Fiorentino fino a tarda nico è stato di respiro sera ben più ampio, con un approfondimento di economia che è andato non solo oltre i confini regionali, ma anche nazionali. In una forma semplice ma incisiva, Barca ha delineato una prospettiva sul “che fare” per affrontare adeguatamente la crisi a livello globale. La sua è una rivisitazione dellateoria Keynesiana, che aggiunge all'interventi-

Il governatore e il Nobel Un «rapporto intimo» da gag HA conquistato il consenso dell’intera platea, che alla fine ha voluta omaggiarla con una standing ovation, una brillante Betty Williams, premio Nobel per la pace, irlandese di origine, ma ormai da anni cittadina onoraria della Basilicata, grazie al suo progetto di una città della Pace, sorta lì dove il Governo Berlusconi voleva realizzare un sito nazionale di scorie nucleari. E ieri, nella sua veste di ospite d’onore, Betty Williams ha dato vita una esilarante gag con il presidente De Filippo, che nel corso della cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno accademico l’aveva introdotta parlando di un rapporto molto intimo tra i due. Lei, presa la parola, dopo il saluto in italiano, ha replicato nel suo inglese immediatamente tradotto dall'interprete, suscitando l'ilarità dei presenti: «Voglio chiarire il mio rapporto molto intimo con il presidente. Anche perché il governatore dovrebbe trovarsi una più giovane di me. Per me De Filippo è come

un figlio, e poter chiamare “figlio” un presidente della Regione è qualcosa di molto speciale». Frizzante e coinvolgente al punto giusto - tanto da spezzare il clima più serioso dei precedenti interventi, in tono con la solenne cerimonia - Betty Williams ha saputo farsi ascoltare dalla platea stimolando non solo il sorriso ma anche la riflessione. Messaggi semplici, quelli consegnati agli studenti, ma carichi di forza: conoscenza al servizio dell'umanità, riduzione delle spese militare e soprattutto parole di pace. «E' ora - ha detto - che la guerra venga considerata come un concetto obsoleto». A conferma del fatto che spessore e leggerezza possono camminare di pari passo, anche quando la comprensione è un po' complicata da una lingua diversa. «Scusate per il mio italiano - ha detto in conclusione tornado sui toni dell’ilarità - Avevo già promesso di imparare la vostra lingua ma sono sempre molto impegnata. Ma del resto anche il

presidente De Filippo mi aveva promesso di imparare l'inglese…..però, riusciamo a capirci lo stesso». m.labanca@luedi.it

Il premio Nobel Betty Williams insieme alla sua interprete

smo dello Stato i correttivi alle distorsioni del sistema, conseguite all'applicazione dei principi delineati dall'economista inglese. Il ministro parte da un presupposto: quello che abbiamo di fronte è il momento più difficile che l'economia mondiale si trova a vivere dagli anni ‘30. Ma la linea del rigore e dell'austerità, per quanto necessaria in Paesi come in Italia e non solo, che di «bizzarrie ne hanno fatte tante», da solo non basta. Ed ecco allora che è necessario ritornare a una riedizione dei principi Keynesiani: sì all'intervento dello Stato nel sistema economico ma senza “stravaganze”. Per correggere le quali il ministro, nell’invito a cogliere il meglio di tutto le esperienza cita anche Mao, individua tre elementi: politiche anticicliche, ripristino di strumenti di regolamentazione bancaria e quel modello americano che va sotto il nome di “sperimentalismo democratico”. Principi che hanno già guidato il ministro Barca nell'introduzione delle sette innovazioni

dimetodoper l'utilizzodeifondicomunitari. Poi il ministro ha continuato: «Uno dei vizi più gravi del nostro Paese negli ultimi 25 anni è l'assoluta incapacità di sentire le ragioni dell'avversario, e di pensareche sel'avversariovince èperchè ha trucchi o metodi impropri: se l'avversario vince è perchè è egemone su una base». E ancora sulla regolamentazione delle banche ha aggiunto: «Esiste una lunga lista di Paesi in cui la crisi ha messo in luce dei comportamenti bancari impropri, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, fino alla Germania: il nostro è l'ultimo e il meno grave, però questo segnala che c'è una modalità impropria di regolazione del sistema bancario in tutto il mondo. E' bene tornare a quel ruolo di forte regolazione che c'era, che era stato disegnato all'inizio dello scorso secolo, e che è stato smantellato durante il trentennio liberista. Per questo ha concluso - l'unificazione della regolazione bancaria in Europa è il giusto ambito in cui tutti i governi posso tornare a muoversi».

La polemica: Latronico furioso «Berlusconi come Hitler Si chieda scusa a nome di Williams» CHE si trattasse di una presuntaoffesa inmoltilo hannocompreso solo quando è arrivata la nota indignata del senatore Cosimo Latronico ne pomeriggio di ieri: «Il presidente De Filippo e il rettore Fiorentino - si legge nel comunicato chiusa scusa a Berlusconi per l’inqualificabile espressione utilizzata da premio Nobel per la Pace, Betty Williams, che lo ha associato a Hitler». Cos’era successo? Che il premio Nobel nel corso del suo intervento per l’inaugurazione dell’anno ac-

cademico aveva spiegato il suo arrivo in Basilicata e il motivo per il quale aveva scelto proprio questa regione per costruire la sua Città della Pace. «Quando sono arrivata in Basilicata, si voleva realizzare a Scanzano il sito nazionale di scorie nucleare - sono le parole di Betty Williams così come tradotte dalla sua interprete Quando mi recai in quel luogo trovai una donna di più di 80 anni che campeggiava con la sua tenda. Le chiesi da quanto tempo fosse lì. Lei mi rispose “da tre settimane”. Le chiesi ancora perché. Lei mi rispose: “ho combattuto contro Hitler, combatterò anche contro Berlusconi”. Una frase che deve aver irritato il senatore lucano del Pdl che nel suo comunicato ha aggiunto: «Siamo rimasti colpiti del fatto che in occasione dell’inaugurazione dell'anno accademico un premio nobel per la pace abbia compiuto una così imperdonabile scorrettezza».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.01.2013

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Martedì 29 gennaio 2013

Trent’anni di Unibas tra bilancio del passato e opportunità future : «Tanti ostacoli ma anche buoni risultati»

LA CERIMONIA

Il compleanno Il senatore a vita, Emilio Colombo al quale è stata conferita la medaglia celebrativa; il sottosegretario, Giampaolo D’Andrea e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero

La sala Quadrifoglio della sede di rione Francioso dove si è svolta la solenne cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico

«Salvi grazie alla Regione» Il rettore Fiorentino: «Paese sordo ai piccoli atenei» De Filippo: «Orgogliosi della storia dell’Accademia» di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Piccolo e relativamente giovane, ma con grande ambizioni, che da una parte può contare sull'aiuto “straordinario” della Regione Basilicata, ma che dall'altro deve fare i conti con un Paese da troppo tempo «sordo» rispetto alle esigenze delle Accademie italiane. E' questo il quadro tracciato dal rettore dell'Università di Basilicata, Mauro Fiorentino, nel corso della cerimonia solenne di inaugurazione del nuovo anno accademico. Un momento “speciale” per l'ateneo lucano che festeggia i suoi primi trent'anni di vita. Alla presenza delle massime cariche istituzionali della regione, del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca e del premio Nobel per la Pace, Betty Williams, Fiorentino ha denunciato le colpe di una politica centrale che, davanti all'esigenza di risparmiare, ha messo in campo un mix di elementi molto pericoloso per la sopravvivenza dei piccoli atenei: blocco delle assunzioni nelle università dove le spese fisse superano i trasferimenti statali oltre una determinata soglia, riduzione dei finanziamenti, limitazioni sul turn over e blocco dei concorsi per nuovi posti da professore e ai corsi di studio senza un numero sufficiente di docenti e ricercatori. «E' lecito paventare ha detto il rettore - il tentativo di cancellare e accorpare alcune sedi dalle dimensioni più piccole come pure si è fatto con altre amministrazioni». Dito puntato contro la mancanza di «un esplicito disegno politico italiano sulle single università» e contro un'autonomia che rischia di lasciare troppo soli i più deboli. Ed è qui che s'inserisce l'importanza della relazione forte che l'Unibas ha costruito con la Regione Basilicata, con quel trasferimento da 10 milioni di euro all’anno (royalty del petrolio) fino al 2024, come previsto dall'accordo di programma dell'agosto 2011. Fiorentino lo ha ribadito più volte: «Si tratta di una scelta che non ha troppi precedenti e lungimirante». Un aiuto senza il quale l’ateneo non sarebbe in grado di camminare sulle proprie gambe. A parlare sono i numeri: dal 2008 al 2012 il fondo ordinario dello Stato all'Unibas è sceso da circa 36 a 32 milioni di euro. Solo i trasferimenti della Regione hanno consentito di sostituire 51 docenti cessati dal 2008 con 40 nuovi assunti. Così come non sarebbe stato possibile tenere in vita tre cicli di studi quinquennali a causa dei tagli alla ricerca e ai servizi agli studenti. Ma ci sono anche i risultati, quelli raggiunti nonostante tutto, che il rettore ha ricordato nella sua relazione, aperta con un omaggio al suo predecessore prematuramente scomparso, Mario Tamburro, e con la lettura del messaggio inviato dal Capo dello Stato, Giorgio Napoletano. Tra questi: l'aumentata attrattività per gli studenti non lucani, la digitalizzazione delle strutture e i nuovi servizi offerti, il consolidamento dei processi di internazionalizzazione e della didattica, a cui si aggiunge l'apertura della Casa dello studente a Potenza e l'avvio dei lavori per il Campus di Matera.

Seduti in prima fila da sinistra verso destra: il governatore De Filippo, il premio Nobel, Betty Williams, il ministro Fabrizio Barca

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IL CONCORSO

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Premiato il miglior progetto per il logo del trentennale POTENZA – Durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013, nonché trentesimo anno d’attività per l’Ateneo lucano, il Magnifico Rettore, il professor Mauro Fiorentino, che ha presieduto la cerimonia, ha voluto dare spazio agli studenti, fulcro della didattica dell’Università. E in particolare sono stati premiati i progetti elborati per il logo del terntennale. Il concorso d'idde è stato aperto il 31 luglio 2012 (data di pubblicazione del bando) e sono pervenuti, in via Nazario Sauro, tanti interessanti progetti, frutto dell’impegno degli studenti

Poi la parola è passata al presidente della Regione, Vito De Filippo che porgendo il proprio augurio all'Ateneo ha auspicata il raggiungimento di «successi planetari». Il governatore lucano ha ribadito: «Siamo orgogliosi del nostro ateneo. Non sempre le storie lunghe sono le più belle, come spesso ci insegna la vita in tutti i campi». De Filippo è voluto tornare sulle contestazioni da parte di alcuni studenti che in qualche modo avevano mortificato

Unibas, che hanno voluto cimentarsi nel lavoro creativo. Pertanto il Rettore, in un alto momento istituzionale, come quello che ieri sottolineava la ricorrenza del trentennale dell’Università, ha voluto esprimere pubblicamente stima e ringraziamento ai molti partecipanti premiando, altre alla proposta vincitrice, anche i due progetti che seguono il vincitore nella graduatoria di merito. Quindi la premiazione. Prima classificata, Luciana Telesca, giovane studentessa autrice del logo che, adesso, verrà utilizzato su carta inte-

i lavori della cerimonia dell'anno precedente. «Quest’anno siamo contenti di aver avuto la vostra sufficienza», ha detto rivolgendosi agli studenti. I lavori della celebrazione, aperti dai saluti degli studenti e del personale tecnico amministrativo, e dall'intervento del direttore generale Lorenzo Bochiccio, sono stati chiusi dalla prolusione affidata quest’anno «nello spirito di liberare le energie dalle gerarchie e dai pregiudizi generazionali

stata, pagine fax, buste per lettera, biglietti da visita, gadget, cartellini per convegni, manifestazioni, locandine, sito internet e su tutte le altre pubblicazioni, oltre alla campagna pubblicitaria del Trentennale. Alla vincitrice è stato attribuito anche un premio di 1000 euro, secondo quanto stabilito dal bando. Durante la cerimonia, sono stati premiati con una targa e un cadeaux dell’UnibaStore, anche Giulia Ida Presta e Valerio Rosa, rispettivamente seconda e terzo classificato al concorso. Antonella Rosa

in un momento di profonda crisi come questo», ha precisato Fiorentino - alla giovane ricercatrice, giunta di recente all'ateneo lucano, Eleonora Pierucci che ha tenuto una lezione su “Il capitale sociale come bene pubblico: il ruolo delle istituzioni per la crescita economica”. Alla fine della cerimonia è il conferimento della medaglia celebrativa, già donata a De Filippo, al senatore a vita, Emilio Colombo. m.labanca@luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.01.2013

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IV I BASILICATA PRIMO PIANO

AFFARE SOLARE

FOTOVOLTAICO CRIMINALE

Martedì 29 gennaio 2013

LE CARTE DELL’INCHIESTA I marocchini hanno colpito in diverse regioni ma il fascicolo è arrivato alla Procura di Melfi per competenza territoriale

A Palazzo San Gervasio i predatori del fotovoltaico Banda di magrebini ha fatto razzia di pannelli solari. Refurtiva all’estero Di giorno pastori o braccianti agricoli Di notte «ladri specializzati» FABIO AMENDOLARA l Di giorno lavorano come pastori o braccianti agricoli. Di notte si trasformano in «predatori» di pannelli solari. A Palazzo San Gervasio in una notte ne hanno portati via 600. Ma, secondo i carabinieri, che ritengono di aver ricostruito le scorribande della banda di magrebini, i 13 sospettati «colpivano» anche in Puglia, Lazio e Molise. Rachid Harrach, Rachid Saifi, Abdelfatah Meknassi, Said Saifi, Mohamed Saifi del 1984, Mohamed Saifi del 1991, Mohamed Saifi del 1993, Abdeliah Essalmi, Adil Rizki e Radouane Arourou, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto di pannelli fotovoltaici. Tre di loro - Hassan El Outri, Salaheddine El Outri e Abdelkader El Baddaq - invece sono accusati solo di furto. Proprio questi ultimi saranno oggi davanti al Tribunale del Riesame di Potenza perché la Procura di Melfi chiede che anche per loro vengano aggravate le accuse. Il pm Francesco Diliso ritiene che facciano parte della banda e che per questo motivo vadano accusati anche di associazione a delinquere. Il magistrato della Procura di Melfi ritiene che i tre abbiano portato via i 547 pannelli solari sottratti alla ditta «Enfo 40» di contrada Casaleni a Palazzo San Gervasio la notte tra il 9 e il 10 settembre del 2012. Valore stimato: circa mille euro l’uno, secondo gli investigatori. In Italia i pannelli rubati sono inservibili. Quando vengono allacciati per la prima volta alla rete elettrica il gestore assegna loro un codice di riconoscimento che li marchia per sempre. Se si tentasse di riallacciarli verrebbe subito identificato. È per questo che - hanno ricostruito i carabinieri - venivano mandati in Marocco. La refurtiva - sostengono gli investigatori - veniva trasportata al Nord Italia e caricata su navi nei nei porti di Genova e Livorno per essere mandata in Marocco, dove si provvedeva a rivenderla: un pannello fotovoltaico che ha un valore di circa mille euro veniva rivenduto dai ladri per 40 euro al clan che operava in Marocco e che, a sua volta, lo rivendeva a 200 euro. I magrebini avrebbero «colpito», secondo i carabinieri, nelle campagne della provincia di Potenza. Ma anche a

Foggia, Rieti, Isernia, Teramo e Barletta. Le indagini sono partite la scorsa estate, dopo un furto del 6 luglio a Cittaducale, in provincia di Rieti: in una falegnameria fu rubato un autocarro usato per caricare sei slot-machine rubate poco dopo in un bar della stessa zona. «I carabinieri rietini individuarono i ladri e cominciò un’attività di monitoraggio» che avrebbe fatto emergere il coinvolgimento della banda in almeno nove furti di impianti fotovoltaici. Secondo l’accusa «la banda aveva il suo covo nella zona tra Foggia e Palazzo San Gervasio. Le indagini si basano anche su intercettazioni telefoniche, con gli indagati «che non si chiamavano mai per nome, usando l’appellativo di “fratello”». La svolta è arrivata il 6 ottobre quando al porto di Livorno la Guardia di finan-

za, su indicazione dei carabinieri, controllò quattro furgoni che trasportavano 580 pannelli fotovoltaici rubati nel foggiano. Subito dopo quel sequestro «la banda - sostengono i carabinieri - decise di abbandonare l’Italia e tornare in Marocco anche in concomitanza della Pasqua islamica» Il pericolo di fuga ha portato la Procura di Rieti, un mese fa, a firmare nove decreti di fer mo». Il fascicolo è poi arrivato a Melfi per competenza territoriale. La Procura ha accertato che i tre indagati «mantenevano stabili contatti telefonici» con il resto della banda. E sospetta che il furto di Palazzo San Gervasio non sia l’unico portato a termine in quella zona, complici altri marocchini non ancora identificati.

FOTOVOLTAICO In alto un impianto di pannelli fotovoltaici. Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza, dove oggi si terrà un’udienza davanti al Tribunale del Riesame [foto Tony Vece]

«Scappiamo, c’è il vigilante» Il furto in contrada Casaleni ascoltato in diretta dai carabinieri

SOPRALLUOGO Militari in un impianto depredato

Le valutazioni della Procura «È un’associazione a delinquere» l Per il mancato riconoscimento da parte del gip del Tribunale di Melfi la Procura ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame. L’udienza si terrà oggi, nell’aula Lepore del palazzo di giustizia di Potenza. Secondo il pm Francesco Diliso «sussistono - contrariamente a quanto ritenuto dal gip - i gravi indizi di colpevolezza in merito al reato di associazione a delinquere. Infatti, il tenore delle conversazioni telefoniche intercettate in occasione della consumazione dei vari reati scopo per i quali si procede e lo sviluppo logico delle evidenze scaturite dall’analisi dei tabulati telefonici acquisiti inducono a ritenere che i tre indagati siano assidui partecipi del sodalizio criminoso descritto. Agli atti sono presenti conversazioni di rilievo investigativo intercorse non solo tra i tre ma anche con altri soggetti nei confronti dei quali è stato spiccato decreto di fermo. Tali conversazioni, salvo il ricorso a un linguaggio dal contenuto allusivo, denotano l’esistenza di stabili contatti tra gli indagati e gli altri sodali in coincidenza della consumazioni dei reati».

l Le fasi d’azione durante uno dei furti sono state ricostruite dai carabinieri grazie alle intercettazioni telefoniche. I magrebini si sono sentiti costantemente durante i momenti «topici» del furto. Ecco cosa emerge dagli atti dell’inchiesta. Annotano i carabinieri: «Alle 21.30 gli indagati hanno già raggiunto l’obiettivo e si preparano a entrare in azione accedendo all’interno dell’impianto fotovoltaico e smontando i pannelli». Mohammed e Rachid parlano a telefono. Mohammed dice: «Dove sei? Nell’orto?». Rachid: «Sì, sono qui». Mohammed: «Allora arrivo da te». Contestualmente, secondo i carabinieri, comincia l’afflusso di mezzi da usare per il trasporto dei pannelli e Mohammed fornisce indicazioni a due sodali su come avvicinarsi all’impianto. «Non poco rilevante - si legge negli atti - è la circostanza che gli interlocutori fanno riferimento a un terreno in cui hanno effettuato in precedenza prestazione d’opera. Ciò trova oggettivo riscontro nella pregressa residenza di entrambi a Palazzo San Gervasio». Dice l’iterlocutore di Mohammed: «Senti, non entrare dalla parte che ti ho detto, entra dalla parte dove c’è il frutteto». Mohammed risponde: «Di fornte alla strada di quell’uomo, dove abbiamo lavorato?». Mentre un gruppo di complici esegue materialmente il furto, «Mohammed e Rachid -

secondo i carabineiri - rimangono defilati e controllano le via d’accesso all’impianto, in modo da poter dare l’allarme in tempo utile e controllare l’arrivo di vigilanza o forze dell’ordine». Infatti Rachid chiama Mohammed per informarlo che dell’arrivo di qualcuno. Riassumono i carabinieri: «Mohammed chiama Rachid e gli chiede se quello (forse riferito a un guardiano)

VIE DI FUGA

Gli indagati conoscevano bene la zona Sono fuggiti verso Forenza è andato da lui. Mohammed chiede di poter parlare con Shaita. Rachid risponde che è con gli altri. Poi Rachid vede qualcosa e in modo molto agitato dice: “Nascondetevi, nascondetevi”, chiudendo la conversazione. Mohammed in ambientale con una persona che gli è vicina dice: “Non so cosa sta succedendo”». Ulteriore riscontro - annotano i carabinieri - deriva dalla comunicazione in cui Mohammed chiede «se sono riusciti ad allontanarsi dall’impianto, visto che si sta avvicinando personale della vigilanza privata, ricevendo conferma dal complice». Mohammed dice di essere arrivato al luogo «in cui è successo l’incidente e sta girando a destra in direzione di Pa-

lazzo San Gervasio. Mohammed - è il riassunto della telefonata fatto dai carabinieri dice che hanno incrociato il guardiano che sta andando verso di loro e chiede se sono usciti. Chiede se il guardiano li ha visti mentre uscivano. L’interlocutore risponde di no. Mohammed dice che Rachid ha visto il guardiano arrivare e sono scappati con il camion e hanno superato il posto in cui è successo l’incidente. Mohammed dice che Rachid ha paura, in quanto hanno con loro anche la “roba”. L’interlocutore dice di andare in direzione di Forenza, la stessa strada che ha preso il guardiano». Anche le fasi della fuga sono state ricostruite dai carabinieri. Scrivono i carabinieri: «Dal tenore delle conversazioni è plausibile ritenere che gli indagati compiano più viaggi per trasportare la refurtiva in una seconda zona ritenuta più sicura o semplicemente per riunirsi e tornare nelle rispettive dimore. Anche in questa circostanza la concitazione del momento permette di individuare ulteriori individui partecipanti al furto, analizzando sia la voce degli interlocutori, sia la relative utenze usate, sia i soprannomi a cui di volta in volta si fa riferimento». Le sole conversazioni, però, in quel momento pare non abbiano permesso ai carabinieri di intervenire. E il furto a Palazzo San Gervasio è riuscito. [fab. ame.]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.01.2013

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BASILICATA PRIMO PIANO I V

Martedì 29 gennaio 2013

Retroscena «La polizia è andata a cercare Aziz allora cambiamo casa e telefono» L’esperienza di alcuni membri della banda, secondo gli investigatori, è dimostrata dall’attenzione posta alle attenzioni delle forze dell’ordine. In una delle telefonate intercettate uno degli indagati dice che i componenti della banda «cambieranno casa e numero di telefono» «Hassan chiama Abdelkader, l’uomo si trova in Marocco, Hassan dice cha Aziz è scappato dalla polizia, però hanno preso il fratello di “quello scuro” che una volta ha dormito con loro, gli hanno preso i documenti e il telefono. L’uomo chiede perché la polizia è andata da Aziz. Hassan dice che non conosce il motivo. L’uomo gli consiglia di cambiare il telefono. Hassan dice che tutti cambieranno numero di telefono e abitazione. Hassan dice che gli ha fatto già vedere una casa. L’uomo dice che vorrebbe tornare in Italia. Hassan risponde che c’è lavoro anche per lui, purché versi un po’ di soldi in banca in Marocco. L’uomo chiede di informarsi per l’acquisto del biglietto». [f. a.]

LE INTERCETTAZIONI GLI INDAGATI INCASTRATI DAI FREQUENTI RIFERIMENTI ALLE OPERAZIONI CHE PRECEDEVANO I FURTI. I CARABINIERI HANNO MONITORATO LE LORO UTENZE TELEFONICHE PER MESI

«C’è troppo fango e non si può passare» Preoccupati per le condizioni meteo avverse durante una telefonata si sono lasciati scappare troppi dettagli l Sono state le condizioni atmosferiche sfavorevoli a incastrare la banda. A telefono, nonostante usassero un linguaggio «criptico», due di loro si sono fatti scappare qualche riferimento alla zona in cui colpire. Ricostruiscono i carabinieri: «Già nei giorni precedenti un furto perpetrato in un impianto fotovoltaico si evidenziavano chiari riferimenti alla zona interessata, atteso che le condizioni atmosferiche sfavorevoli non consentivano l’accesso a causa della presenza di fango». Ecco il riassunto che i carabinieri fanno della telefonata: «Mohammed chiama un uomo. I due parlano del fatto

LINGUAGGIO CRIPTICO Pensando di farla franca parlavano in modo allusivo e criptico

che piove da cinque giorni. Mohammed ha deciso di andare a casa in Marocco. L’uomo dice a Mohammed di aspettare ad andare e che lui non è potuto andare a vedere “quel giochetto” perché è tutto fango e non si può passare. Mohammed dice al suo interlocutore che ieri ha provato a uscire ma pioveva e che è stato portato lì da quello, specificando: “Quello che porta via la roba”. L’uomo risponde che loro non possono far niente per via della pioggia e “quella cosa lì non può passarci perché c’è troppo fango”». I carabinieri ritengono «chiaro» che l’interlocutore di Mohammed, «che verosimilmente deve garantire il trasporto della refurtiva», ritiene il terreno «impraticabile» e quindi rinvia «la commissione del reato ai giorni a seguire, aspettando che il terreno si asciughi». Mohammed intanto mantiene i contatti con gli altri partecipanti che, «rico-

prendo ognuno un proprio ruolo», scrivono i carabinieri, «si organizzano, chiedendo informazioni». È il caso della telefonata successiva, in cui, oltre a fare riferimento al fango presente sul luogo in cui «colpire», gli indagati pianificano i rifornimenti di carburante per i mezzi da usare, «sostituendo - sostengono i carabinieri - i riferimenti al carburante con il termine acqua e palesando la chiara premeditazione dei reati e l’utilizzo di termini criptici per eludere le intercettazioni». Rachid, infatti, dice a Mohammed: «Preparati per stasera... quando vieni porta con te dieci litri di acqua». L’attività di reclutamento prosegue anche nei confronti di «altra manovalanza». Tale Hicham viene invitato a partecipare e riceve l’incarico di trovare un’auto per gli spostamenti, «in considerazione - scrivono i carabinieri -

della carenza di mezzi, dovuta evidentemente all’elevato numero di partecipanti all’azione criminosa in preparazione». Dice Mohammed: «Cerca di rimediare una macchina... vieni tu e il proprietario della macchina...». Le successive telefonate di Mohammed mirano al reclutamento di personale. «Mohammed - ricostruiscono i carabinieri oltre a riferire che parteciperanno parecchi “ragazzi” indica all’uomo che ha chiamato le qualità dei pannelli, convenendo che al massimo ne potrà caricare 130-140, pemettendo di dedurre che presumibilmente sarà usato un furgone chiuso di medie dimensioni». [f. a.]

AGIVANO IN TANTI

Secondo i carabinieri alle operazioni «partecipavamo molti ragazzi»


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Martedì 29 gennaio 2013

26 Val D’Agri Alcuni individui diffondono la notizia che l’azienda è stata sostituita

Truffe: segnalati diversi casi Salerno Energia Vendite Spa: «Carpita la buona fede dei nostri clienti» LATRONICO

Buona parte della giunta di De Maria ha pulito le aule della “Benedetto Croce”

Si torna a scuola dopo l’allagamento

Uno scorcio della Val D’Agri

MOLITERNO - Torna l’incubo delle truffe nella Val D’Agri. A segnalarlo è la Salerno Energia Vendite Spa che denuncia di aver ricevuto diverse segnalazioni dai propri utenti in merito a tentativi di truffe ed imbrogli posti in essere da ignoti, i quali si presentano ai cittadini del territorio della Val D'Agri (e non solo) e diffondono la notizia che la succitata azienda di vendita di energia elettrica e gas sia stata sostituita o, addirittura acquisita da altri soggetti. Secondo gli operatori locali di Salerno Energia Vendite Spa «I truffatori carpiscono la buona fede dei nostri clienti, soprattutto persone anziane e li raggirano fornen-

do false informazioni e proponendo loro tariffe agevolate secondo criteri del tutto discutibili». Pertanto, Salerno Energia Vendite Spa invita gli utenti «a mettersi in contatto con gli operatori locali, qualora fossero vittime da parte di ignoti di comportamenti ed informazioni ingannevoli o spinti a firmare nuovi contratti». Alcuni incresciosi eventi verificatisi nei giorni scorsi sono stati già denunciati dalla società campana all'autorità competente, ma nel frattempo la direzione di Salerno Energia Vendite Spa ci tiene a segnalare «che continuerà la sua azione a favore delle comunità lucane e a fornire tutti i servizi fino ad oggi prestati».

LATRONICO - Dopo un giorno di vacanza forzato, alla scuola “Benedetto Crocce” di Latronico Centro si tornerà a scuola regolarmente. Fatti i dovuti controlli statici all’edificio, questa mattina professori e studenti torneranno a sedersi sui banchi di scuola. Un fusibile malfunzionante è stata la causa di un allagamento al secondo piano della scuola che poteva avere conseguenze ben peggiori. Per buona parte di domenica l’acqua è fuoriuscita allagando tutto, anche il primo piano. La fortuna ha voluto che qualcuno vedesse (e capisse) cosa stava succedendo all’interno della scuola. Hanno allertato subito il sindaco Fausto De Maria che insieme a qualche membro della sua giunta muniti di scopa e secchielli hanno “tamponato” l’emergenza con le proprie forze.

Volontari mentre puliscono le classi

La notizia si è poi subito sparsa per il paese attraverso il passaparola e qualche sms e altre persone hanno potuto partecipare all’inaspettata “pulita” collettiva.

Il lavoro è terminato nella serata di domenica. Ovviamente, come succede in questi casi, ci è voluto un giorno per capire se l’acqua riversata nella struttura avesse fatto an-

che dei danni. Dopo i controlli si è potuto stabilire che la struttura è “sana” e che gli studenti del “Benedetto Croce” possono tornare a scuola.

San Costantino Progetto promosso dell’ex Comunità montana Castelluccio Al via questa sera

Un tuffo nel lessico arbereshe Un mercatino Più di 4.000 schede che raccontano le parole albanesi SAN COSTANTINO ALBANESE - E' stato presentato nell'aula della sala Parco il cd dal titolo: "Lessico delle parlate arbëreshe del Pollino Lucano-Valle del Sarmento". Si tratta di un progetto finanziato dalla Comunità montana e realizzato in collaborazione con l'Università della Calabria. Il primo "step" di questo progetto risale ad alcuni anni fa quando presso la Comunità montana venne istituito temporaneamente uno "sportello linguistico" che cominciò a raccogliere il materiale attraverso indagini sul campo. «Ricordo precisa Maddalena Scutari (ricercatrice linguistica del progetto) che il materiale è stato raccolto sulla base dell'Ala (Atlante Linguistico Albanese) del 1943 elaborato da uno dei maggiori linguisti albanesi E. Çabej e costituito da un cospicuo questionario”. Le parlate della

La presentazione

Val Sarmento messe sotto la lente sono quelle di San Costantino Albanese e di San Paolo Albanese. All'interno del cd più di 4 mila schede, ognuna delle quali corrispondente a un lemma. "Il mio compito-sottolinea la ri-

di beneficenza

Uno scorcio di Castelluccio Inferiore

cercatrice - è stato quello di compilare interamente ed accuratamente il database, ideato e realizzato dall'Ing. Battista Sposato, revisionando interamente i lemmi e integrandoli in buona parte, poiché mancanti, anche con file audio e indagini sul campo". Il prezioso lavoro è stato coordinato dal Prof. Francesco Altimari, direttore del Dipartimento di Linguistica dell'Università della Calabria. Altimari è il " promotore e coordinatore dell'Archivio Lessicografico Arbëreshe (ALEA). “Il progetto - spiega lo studioso- propone la creazione di una banca dati informatica sul patrimonio lessicale italo-albanese, fruibile anche on-line. Una sorta di "dizionario visuale", una rappre-

sentazione, un disegno, una fotografia dell'oggetto indicato. In un certo senso - continua Altimari - sarà una piccola enciclopedia, non solamente del termine, ma della cultura che il termine rispecchia”. L'importante lavoro, annunciano, potrebbe a breve approdare anche su iphone e ipade. Alla presentazione hanno preso parte, oltre al sindaco dell'importante comunità, l'avvocatessa Rosamaria Busicchio, anche Sandro Berardone ( commissario della ex Comunità montana "Val Sarmento"), e l'Ing. Annibale Formica (direttore dell'Ente Parco Nazionale del Pollino), che da anni si spende per la cultura e le tradizioni del territorio. Vincenzo Diego

CASTELLUCCIO - Avrà inizio oggi pomeriggio alle 19, la raccolta del materiale per il “Mercatino di Beneficienza per l'Africa”. L'iniziativa verrà presentata dall'Associazione Hobo Sapiens di Castelluccio Inferiore, presso la biblioteca comunale. Alla serata parteciperà Manuela Spagnuolo che porterà la sua testimonianza di volontariato internazionale in Tanzania e Togo. Lo scopo è quello di raccogliere più fondi possibili, che saranno devoluti interamente a sostegno dell'orfanotrofio “Cador Orphelinat” in Togo, dove i volontari so-

no impegnati principalmente in attività didattiche di sostegno, fornendo un'istruzione di base ai ragazzi. Nell'orfanotrofio sono ospitati bambini dai 3 ai 12 anni, che vengono aiutati, attraverso l'istruzione, a lottare per i loro diritti, salvandoli dalla tratta illecita e dal lavoro forzato. L'invito è quello di portare presso i locali della Biblioteca Comunale, materiale in buone condizioni, quali prodotti artigianali, oggettistica, gioielli, giocattoli, abbigliamento e tanto altro ancora, che sarà selezionato per la vendita.

L’iniziativa è curata dal sodalizio ”Hobo Sapiens”


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Matera 29

Martedì 29 gennaio 2013

La fase di sperimentazione durerà un anno come una scelta epocale per la città dei Sassi

Piccianello, svolta per il mercato Avviato il nuovo corso con la gestione delle associazioni di categoria di ANTONELLA CIERVO PRONTI alla sfida che, per la prima volta, affida alle associazioni di categoria la gestione del mercato ortofrutticolo di Piccianello. Pasquale Di Pede, direttore di Confesercenti e questa volta portavoce anche di Confcommercio e Confartigianato, illustra gli aspetti principali di un impegno che si preannuncia davvero storico. Dal 10 dicembre scorso le quattro associazioni si occupano della struttura creata circa sei anni fa. La delibera del 28 novembre, infatti, affida in via sperimentale le gestione ai rappresentanti delle sigle di categoria per 12 mesi, fino al 30 novembre prossimo. «Ci sentiamo responsabilizzati al massimo, pronti ad affrontare questo momento - spiega Di Pede - come stiamo già facendo da quando abbiamo ottenuto l’incarico per la gestione». Sotto il profilo pratico, si è intervenuti già per ridurre i disagi che quotidianamente affrontano gli operatori: sono stati sistemati alcuni tubi che perdevano, riparate le mattonelle nei bagni e alcuni tratti della pavimentazione. Toccherà all’amministrazione comunale occuparsi della sistemazione delle pensiline che tanti problemi hanno creato fino ad oggi e che rappresentano la croce e delizia dei 22 commercianti presenti all’interno della struttura che ospita il mercato ortofrutticolo. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolto un sopralluogo dei geologi che hanno verificato lo stato dell’arte per poter avviare i lavori. Sul caso della vicenda del mercato di Piccianello sono impegnati settori del Comune come il Patrimonio, i Lavori pubblici, la Polizia urbana e il Commercio. Nuovi spazi sono previsti, in futuro, con 6-7 posteggi che andranno a bando. Il mercato di Piccianello è stato al centro di una lunga vertenza con la Ortomatt, società proprietaria della struttura che si è conclusa con il riconoscimento di un debito a carico dell’amministrazione comunale pari ad

Il Prefetto consegnerà le medaglie d’onore

Lo sterminio ebreo e la lezione umana Rivivono alla Provincia Le bancarelle di frutta e verdura al mercato di Piccianello

Tra i progetti futuri anche una mostra permanente della cartapesta

Sarà uno spazio per il rione FINO a qualche anno fa, in quello stesso luogo gli animali venivano condotti per essere macellati e trasformati in cibo per i materani. Il mattatoio di Piccianello, uno dei quartieri più popolari della città, oggi ospita il mercato ortofrutticolo. Centrale è rimasto, pur con il passare degli anni, il rapporto fra prodotti della terra e del territorio e popolazione. Dove una volta si macellavano le carni, oggi si acquistano salumi ma anche verdure, formaggi e pesce. E’ anche su questo dualismo che si basa il progetto di sviluppo messo a punto dalle associazioni di categoria che gestiranno per un anno il mercato. Quella di Piccianello è infatti una comunità molto attiva, legata al proprio rione che ogni anno, a luglio, diviene cuore pulsante della città riunita davanti alla “faboltre un milione di euro. Il nuovo corso che attende il mercato di Piccianello, potrebbe rappresentare un utile esempio di buone pratiche da applicare anche in altri contesti. Il ruolo svolto, infatti, dalle associazioni di catego-

brica del carro” . Nei prossimi tempi, spiega Pasquale Di Pede, i materani vivranno momenti di aggregazione proprio all’interno del mercato dove i locali ancora liberi potrebbero ospitare iniziative legate al carnevale o alla Festa della Bruna. L’idea in quest’ultimo caso è di creare una mostra permanente della cartapesta da ospitare proprio a pochi passi dal luogo in cui nasce il carro trionfale, un esempio concreto di ciò che la storia ha vissuto negli ultimi anni. Forse, in questo modo, riuscirà a riprendere corpo il vecchio progetto della piazzetta del Carro non ancora realizzato pur dopo un interessante concorso di idee che fu realizzato alcuni anni fa ma per il quale non c’è ancora stata copertura finanziaria. a.ciervo@luedi.it

ria amplia il proprio compito semplicemente rappresentativo e diviene propositivo al punto da indicare meccanismi di gestione e crescita dei territori. Tra gli obiettivi delle associazioni, c’è quello di puntare sul rapporto diretto

con i commercianti del mercato nell’ambito di un confronto continuo. Un dialogo che finora era mancato e che li aveva fiaccati psicologicamente. E’ questa, forse, la vera sfida per le associazioni. a.ciervo@luedi.it

OGGI alle17.30 nella salaconsiliare, chela Provincia di Matera ha inteso dedicare proprio alla "Memoria e al Ricordo" delle vittime dell'Olocausto, si svolgerà il convegno: “Capire e sentire la banalità del male. In memoria della Shoah”. Un incontro pubblico promosso e organizzato dall'associazione Gai Giovani artisti italiani Provincia di Matera, con il coordinamento del presidente del Consiglio Aldo Chietera, che proverà a riflettere su uno degli eventi più nefasti della storia mondiale. Attraverso l'arte e le testimonianze di chi ha vissuto l'orrore dei campi di sterminio si celebrerà il ricordo della XIII Giornata della Memoria. All'incontro, dopo i saluti del prefetto di Matera Luigi Pizzi, del presidente della Provincia di Matera Franco Stella e del presidente del Consiglio Aldo Chietera , interverrà il presidente dell'Unitep Antonio Pellecchia. Con Saba Ercole dell'associazione “La Scatola blu”, Lucrezia Merolla dell'istituto Suzuki, Giuseppe Pecora dell'associazione “Officine Ludike”e il referente tecnico del Gai Provincia di Matera Maristella Trombetta, sarà trattato il tema del genocidio attraverso i linguaggi artistici del cinema di animazione, della musica e del fumetto. Al convegno parteciperanno anche alcuni sopravvissuti ai campi di sterminio che, dopo avere raccontato la propria storia, saranno insigniti della medaglia d'onore dal prefetto di Matera Luigi Pizzi. L'incontro sarà arricchito da un intermezzo musicale di Giovanni Loiudice, violoncello, e Lucrezia Merolla, pianoforte, che eseguiranno dei brani dal concerto “Come la neve quando cade”. Un laboratorio e un'estemporanea di fumetto saranno realizzati da Danilo Barbarinaldi dell'associazione “Officine Ludike”. In occasione delle cerimonie celebrative dedicate al Giorno della Memoria saranno consegnate le “medaglie d'onore”, conferite dal Capo dello Stato ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Gli insigniti materani sono la signora Domenica Schiavone in memoria del coniuge Giuseppe Scammacca e il signor Francesco Spurito. matera@luedi.it

La tragedia verrà descritta attraverso i segni artistici e i testimoni

Anche Matera ha aderito alla mobilitazione nazionale lanciata da Rete Imprese Italia

«Ogni giorno le aziende muoiono di fisco » LE IMPRESE si inseriscono nel dibattito politico ed economico italiano attraverso una formale giornata di mobilitazione nazionale alla quale hanno preso parte 80 province italiane in contemporanea. Rete Imprese Italia ha deciso di prendere in mano la situazione e fornire proposte concrete, inserendosi come interlocutore del prossimo Governo attraverso interventi concreti e realizzabili, al fine di rilanciare definitivamente il ruolo delle piccolo e medie realtà produttive dello Stivale. «La politica non metta in liquidazione le imprese» è il grido d’allarme, il monito proveniente dalla Rete, che assicura, nella persona del presidente nazionale Carlo Sangalli che, nonostante il periodo di saldi «non farà sconti» al prossimo Governo. I dati provenienti dal lavoro statistico di UnionCamere non lasciano ben sperare. In Italia ogni minuto muore un’azienda e le prospettive non sono molto rosee. Inoltre, ai soliti problemi legati alla

burocrazia e l’assenza di infrastrutture, negli ultimi anni si sono aggregate anche le difficoltà legata all’approvigionamento di denaro ed all’aumento della pressione fiscale, arrivata oltre il 56 per cento, cifra record e che mette in serio pericolo il proseguo di molte piccole e medie imprese. «Non siamo un mondo inclineallaprotestadi massa-haspiegato il presidente di Rete Imprese Italia della provincia di Matera, Alfredo Ricci - main un periodo di difficoltà non più individuale, ma del Sistema Paese, era necessario attivarsi. L’economia è crollata e la possibilità di fare impresa non dipende più dalle sole capacità imprenditoriali dei singoli, ma da vari fattori esterni che vanno rivisti e aggiornati. Quella di oggi, infatti, non è una protesta, ma anche una denuncia della situazione e una giornata di proposte». Sono ben cinque le aree sulle quali Rete Imprese Italia si è soffermata per «Fornire un suggerimento reale per il Governo che ver-

rà, partendo dai luoghi dove può effettivamente svilupparsi la crescita» ha concluso Ricci. Ci sono proposte inerenti il fisco, il lavoro, il credito, la burocrazia e le infrastrutture, tutti strumenti indispensabili per l’approccio al mercato da parte delle imprese. Nel suo discorso, trasmesso in streaming in tutte le ottanta province partecipanti alla giornata di protesta, Sangalli ha specificato le modalità d’azione ideate dalla sua Rete. «Tra oneri fiscali e contributivi, abbiamo una pressione che, ormai, è insostenibile e supera il 56%. Servirà ridurre questa percentuale partendo dal rivedere il criterio per la determinazione dell’Irpef, ridurre l’Irap, escludere l’Imu sugli immobili strumentali all’attività d’impresa, rivedere il sistema della riscossione coattiva e la rateazione dei debiti tributari, oltre al tributo rifiuti e servizi Tares - ed ancora - dare nuovo credito alle imprese soprattutto attraverso dei correttivi ai parametri, tropporigidi, diBasilea 3».

La conferenza stampa che si è svolta alla Camera di Commercio

Sviscerando i cinque temi, il presidente nazionale di Rete Imprese Italia ha dunque toccato i temi legati alla burocrazia ed al mondo del lavoro, ma anche alla creazione di nuove e più confacenti infrastrutture, assicurando in conclusione che «la Rete

farà di tutto per essere ascoltata dal prossimo Governo, magari iniziando ad interloquire già dal periodo di campagna elettorale con le varie forze politiche». Francesco Calia matera@luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA PROVINCIA I IX

Martedì 29 gennaio 2013

MELFI IL COMUNE NON HA COMPLETATO LA PRATICA. E ORA LA ZONA È ABBANDONATA ALL’INCURIA E AL DEGRADO

Un esproprio incompleto vieta la visita al Convento dei cappuccini Il proprietario del terreno ha chiuso la stradina di accesso con una rete ESPROPRIO NON COMPLETATO La stradina d’accesso alla collina del convento. Il proprietario del terreno l’ha chiusa con una rete. Ora la zona è in degrado [foto m.t.]

MARCO TUCCI l MELFI. Comprensibile lo stupore dei visitatori e dei loro accompagnatori melfitani che non hanno potuto completare la passeggiata che li aveva condotti sulla sommità della collina Tabor con il convento dei Cappuccini. Ci erano saliti perché invogliati dalla possibilità di fare compiere una salutare camminata e dalla voglia, a metà percorso, di ammirare lo scenario che si può osservare da quel punto del centro storico cittadino. Non a caso, un paio di segnali indicano il luogo come panoramico e, in particolare, dalla cima si può dare un’occhiata, e scattare qualche immagine fotografica, all’imponente campanile della Cattedrale, ai bastioni del castello di Federico II naturalmente e, dalla parte opposta, anche ad una parte del rione Valleverde. Insomma, quello è un posto dove è invitante andare e, infatti, specialmente d’estate in molti ci salgono alla ricerca di fresco. Non è male neppure d’inverno e, appunto, pochi giorni fa è successo il fatto segnalato alla Gazzetta da Luigi, che voleva farsi un giro, a piedi, in compagnia del suocero. «Saliti dalla parte del Municipio- ricorda- saremmo scesi dal lato opposto in via Bagnitelli ma, a metà tragitto, abbiamo trovato una rete a sbarrare il transito». L’arcano è stato svelato con una questione inerente l’esproprio del terreno privato su cui è stata costruita la stradina con tanto di palizzata corrimano ed impianto d’illuminazione. Nulla da dire, in ogni caso, sull’atto del proprietario che, se l’ha fatto, ha avuto le sue ragioni e, per esempio, se qualcuno si fosse fatto male all’interno dei suoi confini, è chiaro che ne avrebbe risposto. Quello che sorprende e forse sconcerta, invece, è il fatto che un intervento, fatto più di tre anni fa, così visibile per giunta, e che senza dubbio ha richiesto l’impiego di fondi pubblici, a prescindere dalle cifre, ora sia miseramente abbandonato all’incuria ed impedito a qualsiasi utilizzo. «Ci si chiede - ha sottolineato il nostro interlocutore - come possano essere realizzati dei progetti così, senza la certezza dei documenti che consentano le opere, al riparo da ogni problema». Riflessione legittima, ma non è tutto. I lampioni continuato, inesorabilmente, ad accendersi ogni sera, per illuminare il nulla e, pertanto, non si può negare che sia in atto uno spreco. Serve, dunque, affrontare e risolvere gli intoppi che hanno provocato il tutto, magari pensando pure a mettere in sicurezza il varco che porta direttamente in mezzo al traffico, con una curva che impedisce la visuale alle auto in arrivo dalla stazione ferroviaria.

MERCURE LA PARTITA TRA FAVOREVOLI E CONTRARI ALLA RIATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO ENEL È TUTT’ALTRO CHE CHIUSA

Centrale, la disputa è ancora lunga Il Tar di Catanzaro non ha messo la parola fine ai ricorsi dei Comuni di Rotonda e Viggianello PINO PERCIANTE l ROTONDA. Né vincitori né vinti. Per ora. La partita tra favorevoli e contrari alla centrale Enel del Mercure si profila ancora lunga e tutt’altro che chiusa. Il Tar di Catanzaro non ha messo la parola fine sul ricorso presentato dai comuni di Rotonda e Viggianello per l’annullamento del decreto con cui il 19 novembre scorso la Regione Calabria ha autorizzato la riattivazione a biomasse dell’impianto situato al confine con la Basilicata. Si entrerà nel merito a giugno. E’ questo il riassunto dell’ordinanza emessa dal tribunale amministrativo regionale per la Calabria dopo l’udienza tenutasi il 24 gennaio. Un provvedimento che se da un lato sostiene che il ricorso presentato dai comuni di Rotonda e Viggianello “presenta profili suscettibili di favorevole considerazione”, dall’altro respinge la richiesta di sospensiva

CENTRALE L’impianto Enel avanzata dai due comuni lucani «ritenuto – scrivono i magistrati -che le esigenze espresse dai ricorrenti possano essere adeguatamente tutelabili con la sollecita fissazione dell’udienza di merito». Nessuna sconfitta per l’avvocato Enzo Bonafine difensore

POTENZA LA GIUNTA REGIONALE APPROVA UN PERCORSO DI DIAGNOSI E CURA

Il diabete va affrontato prima che generi complicanze

l Con l’obiettivo di affrontare il diabete prima che generi complicanze e per facilitare diagnosi e cura già all’interno dei servizi territoriali, la giunta regionale ha approvato un provvedimento che mira alla definizione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico (Pdta). Proposto dal dipartimento Salute, il Pdta prevede la realizzazione di relazioni strutturate tra i servizi di diagnostica, gli specialisti e tutti i servizi presenti in ospedale e sul territorio, per assicurare la presa in carico dell’utente per tutta la durata del percorso sia per la parte assistenziale che per quella gestionale (accettazione, prenotazione, calcolo del ticket, rilevazione dati anagrafici e clinici). Il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale si attiverà, in particolare, per il diabete di tipo 1 e 2 e per il diabete in gravidanza e gestionale. Centrale all’interno del Pdta è il modello organizzativo di assistenza basato su un percorso assistenziale all’interno dei servizi territoriali che sviluppa, a livello extra ospedaliero, pratiche Day service. Il Day service è un modello organizzativo per l’attività specialistica ambulatoriale attuato attraverso l’erogazione, in tempi necessariamente brevi, di prestazioni multiple integrate, per le quali non è richiesta la permanenza con osservazioni prolungate del paziente. L’obiettivo del Day service è quello di garantire la continuità assistenziale, evitando inutili frammentazioni del percorso ed individuando un unico referente dell’attività am-

CENTRO DI CURA Diabete, come difendersi bulatoriale, interfaccia tra il paziente e il medico proscrittore, riducendo i tempi di attesa delle attività ambulatoriali, delle liste d’attesa per il ricovero ed il numero di ricoveri inappropriati. Il Percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale del paziente diabetico rientra in un’azione di prevenzione e di intervento messa in campo dal governo regionale, in particolare dal dipartimento salute, all’interno della rete integrata ospedale territorio, resa necessaria in considerazione dei dati epidemiologici e l’inadeguatezza delle prestazioni erogate per la patologia diabetica.

dei due comuni: «Il Tar ha riconosciuto che i motivi del ricorso sono fondati, anche se non ha sospeso, sbagliando, l’efficacia dell’autorizzazione ritenendo sufficiente la celere fissazione dell’udienza di merito per il 21 giugno. Probabilmente anche in considerazione del fatto che l’impianto è comunque fermo». Soddisfazione, invece, da parte del comitato pro centrale per il respingimento della richiesta di sospensiva. Il comitato auspica che il Tar possa mettere fine ad una storia di cattiva amministrazione: «In questi giorni si legge ovunque dei tribunali italiani oberati da contenziosi spesso inutili – dicono alcuni esponenti del comitato pro centrale -. Alimentare questo malcostume tutto italiano vuol dire ingolfare inutilmente la macchina delle giustizia scaricandone i costi sui cittadini che pagano le tasse. Ancora più grave è che siano due amministrazioni comunali ad agire in questo modo».

MOLITERNO DOPO SEGNALAZIONI DEGLI UTENTI

La Salerno Energia denuncia «la presenza di impostori» Dicono che la società campana è stata sostituita l MOLITERNO. Salerno Energia Vendite Spa, denuncia di aver ricevuto diverse segnalazioni dai propri utenti in merito a tentativi di truffe ed imbrogli posti in essere da ignoti, i quali si presentano ai cittadini del territorio della Val D’Agri (e non solo) e diffondono la notizia che la succitata azienda di vendita di energia elettrica e gas sia stata sostituita o, addirittura acquisita da altri soggetti . Secondo gli operatori locali di Salerno Energia Vendite Spa «I truffatori carpiscono la buona fede dei nostri clienti, soprattutto persone anziane e li raggirano fornendo false informazioni e proponendo loro tariffe agevolate secondo criteri del tutto discutibili». Pertanto, Salerno Energia Vendite Spa invita gli utenti «a mettersi in contatto con gli operatori locali, qualora fossero vittime da parte di ignoti di comportamenti ed informazioni ingannevoli o spinti a firmare nuovi contratti». Alcuni incresciosi eventi verificatisi nei giorni scorsi sono stati già denunciati dalla società campana all’autorità competente, ma nel frattempo la direzione di Salerno Energia Vendite Spa ci tiene a segnalare che continuerà la sua azione a favore delle comunità lucane e a fornire tutti i servizi fino ad oggi prestati».

«Carpita la buona fede dei cittadini con proposte di tariffe agevolate discutibili»

le altre notizie PIGNOLA AVVOCATO

Si tiene 308 mila euro: erano destinati a clienti n Si è tenuto 308 mila euro destinati a risarcire due suoi clienti. Ovvero una vedova forlivese di 81 anni che aveva perso il marito in un incidente stradale e un 83enne originario di Pignola rimasto segnato in un incidente. Per questo Andrea Silvestrone, 39 anni, avvocato del Foro di Ravenna, ha patteggiato un anno e sei mesi di carcere (con pena sospesa) davanti al giudice Rossella Materia. L’uomo, difeso dal collega Giovanni Scudellari, doveva rispondere di truffa pluriaggravata: dall’ingente danno e dalla relazioni di ufficio.

POTENZA FIRMATA L’INTESA

La legalità fiscale entra nelle scuole n L’Agenzia delle Entrate e l’Ufficio scolastico regionale hanno firmato un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione e la diffusione del progetto «Fisco e Scuola» sul territorio lucano. Il protocollo, sottoscritto dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata, Hildegard Olga Ungerer, e dal direttore dell’ ufficio scolastico regionale , Franco Inglese, prevede la partecipazione di funzionari dell’ amministrazione finanziaria a incontri con docenti e studenti finalizzati a percorsi di sensibilizzazione/informazione sul sistema fiscale. Il progetto «Fisco e Scuola» ha visto lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate della Basilicata impegnata a diffondere il messaggio della legalità fiscale presso le scuole lucane coinvolgendo oltre 100 classi e più di 2000 studenti. Con l’accordo si intensifica sempre di più l’attività di diffusione della cultura contributiva intesa come educazione alla concreta partecipazione dei cittadini.


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