Prime Pagine, 9 e 10 marzo 2013

Page 1

Pizze, gelati, popcorn, regali per San Valentino: 18 consiglieri regionali del Friuli si facevano rimborsare di tutto. I 5Stelle ringraziano

Domenica 10 marzo 2013 – Anno 5 – n° 68

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

OCCHIO BERLUSCONI TI HANNO BECCATO La visita fiscale ordinata dalla Corte d’appello di Milano (diritti Mediaset) incastra l’ex premier: può partecipare alle udienze. Per ritardare le sentenze si era fatto ricoverare al San Raffaele accusando una grave congiuntivite. E domani gli tocca di nuovo il processo Ruby dc

TRISTI GARE DI BURLESQUE di Antonio

Padellaro

entre le agenzie di rating declassano M l’Italia pronosticando scenari di “profonda” recessione, conseguenza del risultato “inconcludente” delle elezioni, la politica dà come sempre il suo fattivo contributo al bene del Paese e si porta avanti con il lavoro. Bersani, l’unico leader politico al mondo che è arrivato primo alle elezioni riuscendo a perderle (dopo un altro voto sfortunato parlò, con ardita litote, di non vittoria) vuole a tutti i costi farsi un giro da premier, ambizione legittima se non fosse che non ha la maggioranza al Senato e neppure, così si dice, il convinto sostegno di Napolitano. Egli avrebbe perciò escogitato un astuto stratagemma per aggirare il Colle e con ingegnosi artifici insediarsi a Palazzo Chigi alla guida di un governo a prevalenza Pd, ma zoppo e sfiduciato. Per farne cosa, mistero. Intanto, plotoni di esimi giuristi, supportati nei grandi giornali dalle truppe speciali del dialogo, architettano un governo del Presidente in versione automatica poiché il Presidente a capo del governo del Presidente dovrebbe essere il Presidente medesimo. Semplice e geniale. Ma l’arma segreta per dare finalmente un governo all’Italia sta per essere perfezionata in una sorta di gabinetto del dottor Caligaris dove un’équipe di scienziati cerca di mettere a punto il Premier Grillesco. Progettato per ottenere il prezioso gradimento di Beppe Grillo, questo portento riunisce il meglio della società civile e del primato professorale da Rodotà a Settis, a Zagrebelsky. Una soluzione di eccellenza che unisce competenza e onestà. Purtroppo il caro leader a 5Stelle persiste in un atteggiamento sarcastico (coerente, del resto, con la sua conclamata vena comica), cosicché circondato da alcuni simpatici picchiatelli si diverte un mondo a respingere al mittente i prototipi con pretestuose motivazioni. A questo punto uno potrebbe chiedersi che fine abbia fatto Berlusconi, che resta pur sempre il potente capo della destra italiana. Ebbene, inseguito dalla implacabile pm Boccassini, egli ha trovato rifugio in un ospedale amico dove, tuttavia, il suo tentativo di darsi malato è stato smascherato da una impietosa visita fiscale. Una scena spassosa quella del miliardario simulatore che bene s’inserisce in un contesto burlesque, con la politica che si diverte a perdere tempo mentre tutto crolla. Certo, c’è sempre l’esempio del Belgio che senza governo è sopravvissuto benone per 500 giorni e più. In attesa delle prossime elezioni e del prossimo avanspettacolo.

LA CATTIVERIA

Berlusconi indagato per aver comprato De Gregorio. L’accusa riconosce comunque che era per uso personale » www.spinoza.it

y(7HC0D7*KSTKKQ( +%!z!%!=!"

Furibonda reazione dei berlusconiani: “Medici nazisti” (Fabrizio Cicchitto) “Crocifisso un innocente” (Michaela Biancofiore). Il Pdl prepara la manifestazione del 23 marzo a Roma e altre azioni clamorose anti-pm Barbacetto e Nicoli » pag. 2 - 3

U di Pino Corrias

DALL’IGIENISTA DENTALE A QUELLA OCULARE » pag. 2

Berlusconi scherza durante l’ultima campagna elettorale Ansa

»PD-5STELLE» Renzi a Bersani: “Non fare scilipotismo con M5S”

“Governo dei migliori” ma Grillo non ci sta di Fabrizio

d’Esposito e Paola Zanca n appello di intellettuali a Grillo per aprire al Pd, ma il M5S continua a dire no. Il tentativo di Bersani appare sempre più disperato e Matteo Renzi ne approfitta per pugnalare il segretario: “Bersani non ce la farà, se si va al voto ci saranno nuove primarie”.

U

Âť pag. 4 - 5

All’Interno » pag. I - IV

U di Furio Colombo

GUIDA PARLAMENTARE

E SE DOPO ARRIVANO I BASTONI?

Da Agostini a Zin: tutti gli eletti alla Camera e al Senato

ra una spallata poderosa E per abbattere la porta e impossessarsi della cittadella del potere. Ma non c’era la porta, l’irruzione è stata facile » pag. 18 e immediata.

CalapĂ  Âť pag. 8 - 9

» 750 CHILI D’ORO

Âť VERSO IL CONCLAVE

I nostri Indiana Jones e il tesoro sommerso di Hermann GĂśring

La Cappella Sistina si prepara, i cardinali non sono pronti

Gandus Âť pag. 15

Politi e Tecce Âť pag. 13

L’allergia all’ossigeno di Marco Travaglio

a allora ditelo che ce l’avete con lui. Sta’ a M vedere che un pover’ometto a 76 anni suonati non può nemmeno ricoverarsi in clinica dopo essersi visitato e diagnosticato una congiuntivite incurabile, senza essere disturbato dal solito camice rosso inviato dalla solita toga rossa. Per forza che poi il medico, comunista o forse grillino, l’ha trovato in ottima salute: non essendo un suo dipendente, ha una visione distorta – sovietica o populista – della medicina. Avrebbe dovuto fare come i colleghi del San Raffaele che lo visitano approfonditamente domandandogli “Presidente, come si sente? Dica 33”, poi scrivono sul referto “Il Presidente è morente: ha detto 32, tanto il falso in bilancio è depenalizzato”. Invece ha preteso addirittura di guardarlo negli occhi, o in quel che ne resta dopo l’ennesimo cedimento strutturale di tiranti e botulini. Cose che accadono quando il Cainano viene giudicato da qualcuno che si permette di non essere stipendiato da lui. Bei tempi quando lo processavano giudici retribuiti da Previti e lo trovavano sempre innocente, lo ispezionavano finanzieri mazzettati da Sciascia e gli trovavano sempre i bilanci in ordine, lo intervistavano giornalisti suoi dipendenti e lo scambiavano per uno statista, lo intrattenevano ragazze foraggiate dal ragionier Spinelli e magnificavano la sua possente virilità, lo controllavano oppositori pagati da lui e gli votavano a favore, lo confessavano preti finanziati da lui e lo volevano santo subito. Ieri non c’è stato il tempo per il solito bonifico o regalino, e subito il medico boccassino gli ha dato del malato immaginario. Era già accaduto al ministro De Lorenzo, apparso emaciato e agonizzante al Tg1 nel suo letto di dolore, la barba lunga, il corpicino esangue appeso a cannule, flebo e pappagalli, amorevolmente assistito da Bruno Vespa pochi giorni prima della resurrezione al ristorante “I due ladroni”. E anche a Sgarbi, condannato per truffa allo Stato perché esibiva falsi certificati sulla sua inabilità al lavoro a causa di patologie rarissime: “cimurro” (specialità dei cani), “attacchi di starnuti” e “allergia al matrimonio” (solo in orario d’ufficio). Ma quelli almeno erano lampi di genio, degni di Molière o di Woody Allen (“la peste bubbonica... l’allergia all’ossigeno...”). B. invece pretendeva di rinviare sine die processi e soprattutto sentenze con una scusa – la congiuntivite – che non avrebbe retto neppure alle vecchie visite di leva, quando i giovani renitenti ingoiavano un sigaro per procurarsi il febbrone da cavallo. Infatti non ha funzionato. E dire che la libera stampa si era bevuta i referti dei medici di corte e lo descriveva come la cieca di Sorrento, un malato terminale di “uveite” inchiodato al letto di dolore, brancolante a tentoni in una stanza buia, unico conforto al capezzale la fidanzatina Francesca vestita da infermiera. Corriere: “L’ex premier sotto ‘assedio’ in una camera buia... Dosi massicce di antinfiammatori e antidolorifici... disturbi della vista, fastidio della luce e lacrimazione... un male diventato insopportabile”, “debilitato fisicamente” anche per l’“assillo del problema della governabilità del Paese e del rischio di derive populiste”. Pur con un fil di voce, l’illustre infermo dichiarava a Libero: “Non c’è pietà, mi vogliono morto, saranno soddisfatti solo quando sarò al cimitero”. La Stampa raccoglieva lo strazio del dott. Zangrillo (“Nessun incontro per evitare brutte notizie”) e delle badanti Bergamini-Mussolini-Santanchè (“gli Ingroia sparsi nelle Procure lo debilitano” e “vogliono ucciderlo”). Seguiva intervista all’oftalmologo: “L’uveite è un’infezione comune” che porta in ospedale solo “in rarissimi casi”. Tipo alla vigilia delle sentenze. Il Giornale sosteneva che l’uveite è financo “bilaterale” e il paziente “si è aggravato”, ma la Boccassini “è convinta che di quell’uomo non ci si può fidare neppure se fosse moribondo”. Mancava solo il prete per l’estrema unzione. Invece è arrivato il medico. Fiscale. Pure troppo.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.