Prime Pagine, 13 marzo 2013

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Grillo:“B. come Bottino Craxi, si faccia condannare e fugga ad Hammamet, con tante Ruby e senza questuanti”. Ma non era la quinta colonnadella destra?

Mercoledì 13 marzo 2013 – Anno 5 – n° 71

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

BERLUSCONI SPAVENTA NAPOLITANO

L’editto di Ponzio Pilato di Marco Travaglio

estorsione del Pdl ha funzionato. Il presidente della Repubblica (ancora per poco) L’ ha diramato ieri l’ennesimo monito (si spera

La gazzarra al Tribunale di Milano e la minaccia di Aventino del Pdl fanno effetto. Il Presidente deplora la “manifestazione senza precedenti”, ma poi redarguisce le toghe: “Legittimo l’allarme per la sorte del leader durante la crisi fino ad aprile”. La destra esulta d’Esposito e Perniconi » pag. 2 - 3 U di Paolo Flores d’Arcais

B. INELEGGIBILE: IL PD VOTERÀ CON M5S? l marcio ventennio berlusconiano può davI vero finire tra pochi giorni. Ma Napolitano ha posto il veto: “Bisogna garantire al Cavaliere

la partecipazione politica”, così l’Ansa sintetizza nel titolo il senso di questa Immoral Suasion » pag. 18 del Colle.

IL SINDACATO TOGATO

L’Anm: “Il Pdl pericolo per l’ordine democratico” Mascali » pag. 2

» PRIMO INCONTRO » A Palazzo Madama si parlano le delegazioni dei parlamentari di Grillo e del Pd

5 Stelle: “La Camera spetta a noi” Inizia il dialogo sulle regole e sulle presidenze dei due rami del Parlamento e delle commissioni

IN ATTESA DEL NUOVO PONTEFICE

Grillo con i pm e contro B. Dopo il “non-statuto” del Movimento, salta fuori uno statuto con l’ex comico presidente, il nipote-avvocato vice e un commercialista segretario. Per Palazzo Madama il Pd pensa a Casson o Marino Liuzzi e Zanca » pag. 5 SPRECHI DI STATO

Cnel, le spese folli dell’unico ente che non conosce crisi né tagli Crepaldi » pag. 7

Cardinali in conclave nella Cappella Sistina. Nel cerchio, la fumata nera di ieri Ansa

Fumata nera, Conclave nervoso, Scola sotto tiro A vuoto la prima votazione, mentre il Guardian e il Wall Street Journal rilanciano le accuse all’arcivescovo di Milano per i suoi rapporti con Cielle. Il cardinale Sodano: “Dio conceda alla Chiesa un Papa dal cuore generoso”. Oggi altri quattro scrutini Politi, Reguitti e Tecce » pag. 10 - 11 - 12

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71 MILIARDI IN BALLO

Vertice europeo, ultima occasione per pagare i crediti alle imprese Feltri » pag. 7

U di Bruno Tinti

» CHAMPIONS LEAGUE

SUI MARÒ TUTTO È SALVO FUORCHÉ L’ONORE

Messi fa il diavolo e il Barcellona stende il Milan 4-0

l 15 dicembre 2012 Massimiliano Latorre e Salvatore GiI rone, militari italiani in servizio di

sicurezza sulla petroliera Enrica Lexie, ammazzano Gelastine Valentine e Ajesh Binki, due pescatori indiani che si erano avvicinati, probabilmente per vendere del pesce. » pag. 18

Beccantini » pag. 14

LA CATTIVERIA Grillo: “Quindici eletti su cento mi tradiranno”. Li sceglierà lui stesso » www.spinoza.it

l’ultimo) e ancora una volta (si spera l’ultima) ha posto sullo stesso piano i magistrati aggrediti e i politici aggressori. Come se indagini e processi fossero guerre per bande fra magistrati e imputati. Dopo aver ricevuto il presunto leader del Pdl a poche ore dalla radunata sediziosa al Tribunale di Milano anziché tenerlo fuori della porta, Napolitano ha pilatescamente espresso “rammarico per la manifestazione senza precedenti del Pdl”, ma subito dopo si è appellato “al comune senso di responsabilità”. Comune nel senso che anche i magistrati dovrebbero essere più “responsabili” per propiziare un “immediato cambiamento di clima”. Escludendo che ce l’abbia con i meteorologi o con le avverse condizioni climatiche, resta da capire come i magistrati potrebbero migliorare il clima col partito del leader più imputato della storia: evitando le visite fiscali per verificare i legittimi impedimenti di un tizio che da vent’anni fugge dalla giustizia? Evitando di condannarlo se lo ritengono colpevole? Evitando di indagarlo se compra senatori un tanto al chilo? Dopo l’incredibile udienza concessa al capomanipolo, il capo dello Stato gli ha offerto una sponda istituzionale convocando d’urgenza il Consiglio di presidenza del Csm, come se indagini e processi, avviati da anni o da mesi e sospesi per la campagna elettorale, fossero eventi inattesi o eccezionali tali da giustificare iniziative estreme. Non contento, al termine del summit, il Presidente ha emanato un supermonito cerchiobottista pieno di miele per la banda del buco. Un colpo al cerchio: “È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile...”. E uno alla botte: “…anche se non è da prendersi nemmeno in considerazione l’aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori giuoco – ‘per via giudiziaria’ come con inammissibile sospetto si tende ad affermare – uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare”. Dunque inquirenti e inquisiti, guardie e ladri, si mettano d’accordo: “evitare tensioni destabilizzanti per il sistema democratico”, “ristabilire un clima corretto e costruttivo nei rapporti tra giustizia e politica”, perché “i protagonisti e le istanze rappresentative della politica e della giustizia non possono percepirsi ed esprimersi come mondi ostili, guidati dal sospetto reciproco, anziché uniti in una comune responsabilità istituzionale”. Ecco: se l’ex senatore De Gregorio confessa di aver ricevuto da B. 3 milioni (di cui 2 in nero) per tradire i suoi elettori e passare da sinistra a destra, i magistrati non devono sospettare di B., ma anzi unirsi a lui nella “comune responsabilità istituzionale”, per non apparirgli “ostili” e instaurare con lui “un clima corretto e costruttivo”, evitando “tensioni destabilizzanti”, altrimenti il suo partito, che è “risultato secondo nelle elezioni” (fosse risultato terzo o quarto le cose cambierebbero), potrebbe nutrire la “comprensibile preoccupazione” che il leader venga escluso dalla “complessa fase politico-istituzionale” eccetera. C’è addirittura il rischio che un corruttore di senatori non possa diventare il prossimo presidente del Senato o della Repubblica. Il che, riconosciamolo, sarebbe una bella perdita. Ps. Siccome “è comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase” eccetera, B. potrà inventarsi legittimi impedimenti a manetta di qui ad aprile per scampare alle sentenze. E i membri della giunta per le elezioni del Senato dovranno ben guardarsi dal dichiarare ineleggibile B. ai sensi della legge 361/1957, anche se è ineleggibile da sempre. Insomma, siamo in buone mani (ancora per poco).


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