Grillo:“B. come Bottino Craxi, si faccia condannare e fugga ad Hammamet, con tante Ruby e senza questuanti”. Ma non era la quinta colonnadella destra?
Mercoledì 13 marzo 2013 – Anno 5 – n° 71
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
BERLUSCONI SPAVENTA NAPOLITANO
L’editto di Ponzio Pilato di Marco Travaglio
estorsione del Pdl ha funzionato. Il presidente della Repubblica (ancora per poco) L’ ha diramato ieri l’ennesimo monito (si spera
La gazzarra al Tribunale di Milano e la minaccia di Aventino del Pdl fanno effetto. Il Presidente deplora la “manifestazione senza precedenti”, ma poi redarguisce le toghe: “Legittimo l’allarme per la sorte del leader durante la crisi fino ad aprile”. La destra esulta d’Esposito e Perniconi » pag. 2 - 3 U di Paolo Flores d’Arcais
B. INELEGGIBILE: IL PD VOTERÀ CON M5S? l marcio ventennio berlusconiano può davI vero finire tra pochi giorni. Ma Napolitano ha posto il veto: “Bisogna garantire al Cavaliere
la partecipazione politica”, così l’Ansa sintetizza nel titolo il senso di questa Immoral Suasion » pag. 18 del Colle.
IL SINDACATO TOGATO
L’Anm: “Il Pdl pericolo per l’ordine democratico” Mascali » pag. 2
» PRIMO INCONTRO » A Palazzo Madama si parlano le delegazioni dei parlamentari di Grillo e del Pd
5 Stelle: “La Camera spetta a noi” Inizia il dialogo sulle regole e sulle presidenze dei due rami del Parlamento e delle commissioni
IN ATTESA DEL NUOVO PONTEFICE
Grillo con i pm e contro B. Dopo il “non-statuto” del Movimento, salta fuori uno statuto con l’ex comico presidente, il nipote-avvocato vice e un commercialista segretario. Per Palazzo Madama il Pd pensa a Casson o Marino Liuzzi e Zanca » pag. 5 SPRECHI DI STATO
Cnel, le spese folli dell’unico ente che non conosce crisi né tagli Crepaldi » pag. 7
Cardinali in conclave nella Cappella Sistina. Nel cerchio, la fumata nera di ieri Ansa
Fumata nera, Conclave nervoso, Scola sotto tiro A vuoto la prima votazione, mentre il Guardian e il Wall Street Journal rilanciano le accuse all’arcivescovo di Milano per i suoi rapporti con Cielle. Il cardinale Sodano: “Dio conceda alla Chiesa un Papa dal cuore generoso”. Oggi altri quattro scrutini Politi, Reguitti e Tecce » pag. 10 - 11 - 12
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71 MILIARDI IN BALLO
Vertice europeo, ultima occasione per pagare i crediti alle imprese Feltri » pag. 7
U di Bruno Tinti
» CHAMPIONS LEAGUE
SUI MARÒ TUTTO È SALVO FUORCHÉ L’ONORE
Messi fa il diavolo e il Barcellona stende il Milan 4-0
l 15 dicembre 2012 Massimiliano Latorre e Salvatore GiI rone, militari italiani in servizio di
sicurezza sulla petroliera Enrica Lexie, ammazzano Gelastine Valentine e Ajesh Binki, due pescatori indiani che si erano avvicinati, probabilmente per vendere del pesce. » pag. 18
Beccantini » pag. 14
LA CATTIVERIA Grillo: “Quindici eletti su cento mi tradiranno”. Li sceglierà lui stesso » www.spinoza.it
l’ultimo) e ancora una volta (si spera l’ultima) ha posto sullo stesso piano i magistrati aggrediti e i politici aggressori. Come se indagini e processi fossero guerre per bande fra magistrati e imputati. Dopo aver ricevuto il presunto leader del Pdl a poche ore dalla radunata sediziosa al Tribunale di Milano anziché tenerlo fuori della porta, Napolitano ha pilatescamente espresso “rammarico per la manifestazione senza precedenti del Pdl”, ma subito dopo si è appellato “al comune senso di responsabilità”. Comune nel senso che anche i magistrati dovrebbero essere più “responsabili” per propiziare un “immediato cambiamento di clima”. Escludendo che ce l’abbia con i meteorologi o con le avverse condizioni climatiche, resta da capire come i magistrati potrebbero migliorare il clima col partito del leader più imputato della storia: evitando le visite fiscali per verificare i legittimi impedimenti di un tizio che da vent’anni fugge dalla giustizia? Evitando di condannarlo se lo ritengono colpevole? Evitando di indagarlo se compra senatori un tanto al chilo? Dopo l’incredibile udienza concessa al capomanipolo, il capo dello Stato gli ha offerto una sponda istituzionale convocando d’urgenza il Consiglio di presidenza del Csm, come se indagini e processi, avviati da anni o da mesi e sospesi per la campagna elettorale, fossero eventi inattesi o eccezionali tali da giustificare iniziative estreme. Non contento, al termine del summit, il Presidente ha emanato un supermonito cerchiobottista pieno di miele per la banda del buco. Un colpo al cerchio: “È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile...”. E uno alla botte: “…anche se non è da prendersi nemmeno in considerazione l’aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori giuoco – ‘per via giudiziaria’ come con inammissibile sospetto si tende ad affermare – uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare”. Dunque inquirenti e inquisiti, guardie e ladri, si mettano d’accordo: “evitare tensioni destabilizzanti per il sistema democratico”, “ristabilire un clima corretto e costruttivo nei rapporti tra giustizia e politica”, perché “i protagonisti e le istanze rappresentative della politica e della giustizia non possono percepirsi ed esprimersi come mondi ostili, guidati dal sospetto reciproco, anziché uniti in una comune responsabilità istituzionale”. Ecco: se l’ex senatore De Gregorio confessa di aver ricevuto da B. 3 milioni (di cui 2 in nero) per tradire i suoi elettori e passare da sinistra a destra, i magistrati non devono sospettare di B., ma anzi unirsi a lui nella “comune responsabilità istituzionale”, per non apparirgli “ostili” e instaurare con lui “un clima corretto e costruttivo”, evitando “tensioni destabilizzanti”, altrimenti il suo partito, che è “risultato secondo nelle elezioni” (fosse risultato terzo o quarto le cose cambierebbero), potrebbe nutrire la “comprensibile preoccupazione” che il leader venga escluso dalla “complessa fase politico-istituzionale” eccetera. C’è addirittura il rischio che un corruttore di senatori non possa diventare il prossimo presidente del Senato o della Repubblica. Il che, riconosciamolo, sarebbe una bella perdita. Ps. Siccome “è comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase” eccetera, B. potrà inventarsi legittimi impedimenti a manetta di qui ad aprile per scampare alle sentenze. E i membri della giunta per le elezioni del Senato dovranno ben guardarsi dal dichiarare ineleggibile B. ai sensi della legge 361/1957, anche se è ineleggibile da sempre. Insomma, siamo in buone mani (ancora per poco).
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Anno 3 Numero 302 del 13/03/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
La giunta concede un contributo al Consorzio industriale della Provincia di Potenza per il piano di rientro
Risanamento da un milione Pittella: “Pareggio di bilancio importante per garantire gli indirizzi fissati” Ammonta a un milione di euro il contributo che la giunta, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella, concederà al Consorzio di sviluppo industriale della Provincia di Potenza per il Piano di risanamento relativo al 2013. I fondi serviranno a garantire in primis i pagamenti per il regolare funzionamento degli impianti e l’erogazione dei servizi destinati alle imprese insediate nelle aree di competenza. Per Pittella “L’obiettivo del pareggio di bilancio per il Consorzio per lo sviluppo industriale è un atto fondamentale per garantire la piena attuazione degli indirizzi di politica indu-
striale fissati dalla Regione e favorire il rilancio del sistema produttivo locale”. Nel lpuntualizzare che l’ultimo piano di risanamento del Consorzio contiene l’analisi patrimoniale con le relative criticità che hanno portato allo squilibrio finanziario, Pittella ha affermato di non avere dubbi sul fatto che il contributo “possa essere coerentemente utilizzato per conseguire gli obiettivi di risanamento fissati nel Piano stesso”. L’assessore ha inoltre ricordato che la collaborazione tra la Regione e il Consorzio intende “garantire continuità dei servizi e rapporti più snelli per il mondo imprenditoriale”.
A PAGINA 2
Una panoramica dell’Asi di Tito
“Coltivare la cultura della donazione”
Enti locali, il ruolo della Corte dei Conti
Sel, un milione di risparmio nel 2012
L’assessore alla Salute, Attilio Martorano, commenta la presentazione dell’associazione “Ritorno alla vita”
Domani a Sant’Arcangelo si svolgerà un incontro sui controlli interni e sulla regolarità amministrativa
I vantaggi di aziende ed enti pubblici che si rivolgono alla Società per la fornitura di energia elettrica e gas
A PAG. 3
A PAGINA 4
A PAGINA 2
Ambientalisti sul piede di guerra contro il Volo del’angelo. Limiterebbe l’attività riproduttiva di cicogna e falco
Strage di Natale, ergastolo per Bruscella. L’applauso liberatorio dei familiari delle vittime
Chiesta una variazione sul calendario dell’attrattore delle Dolomiti Lucane
L’imputato è stato condannato anche a due anni di isolamento diurno dalla corte d’assise
Cinquantamila biglietti staccati fra il 2007 e il 2012 per il Volo dell’Angelo delle Dolomiti Lucane, che ha registrato finora circa centocinquantamila presenze. Ma le associazioni ambientaliste sono preoccupate che l’attrattore possa compromettere la
Dopo la lettura della sentenza, l’applauso liberatorio dei familiari delle vittime. Ettore Bruscella, autore della strage di Genzano la sera della vigilia di Natale di due anni fa, è stato condannato all’ergastolo dalla corte d’assise di Po-
riproduzione di alcune specie della zona, soprattutto il falco pellegrino e la cicogna, e chiedono che l’attività dello stesso cominci non prima del 27 aprile. Il presidente del Parco delle Dolomiti Lucane, Lombardi, parla di “inutili allarmismi”.
La Gazzetta del Mezzogiorno
tenza. L’uomo dovrà scontare anche due anni di isolamento diurno. L’imputato uccise in strada tre compaesani con diversi colpi di fucile per contrasti di vicinato. Al processo Bruscella non era presente per motivi di salute.
Il Quotidiano della Basilicata
13.3.2013 N. 302
PAG. 2
Dalla giunta un contributo per il Consorzio di sviluppo industriale
Un milione per l’Asi
Basilicata Mezzogiorno
Incontro tra Regione e parti sociali
Compass, ritirati tre licenziamenti e decisa la cassa integrazione
I fondi serviranno per il Piano di risanamento della struttura
La Cigs verrà applicata a zero ore e a rotazioe tra mansioni equivalenti
Un milione di euro per il Piano di risanamento della struttura è il contributo che la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella, ha concesso al Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza per l’anno 2013. La concessione del contributo è finalizzata a garantire in via prioritaria i pagamenti destinati al regolare funzionamento degli impianti e all’erogazione dei servizi destinati alle imprese insediate nelle aree di competenza. “Dopo la pubblicazione dello statuto del Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza, avvenuta lo scorso anno – ha commentato l’assessore Pittella - è partita una stretta collaborazione tra Regione e Consorzio al fine di garantire la continuità dei servizi e rapporti più snelli per il mondo imprenditoriale”. “L’obiettivo del pareggio di bilancio per il Consorzio per lo sviluppo industriale
Si è concluso con un accordo fruttuoso l’incontro convocato al Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’impresa e Innovazione tecnologica per discutere della situazione alla Compass Goup Italia Spa. Alla fine dell’incontro è stato deciso il ritiro dei licenziamenti dei tre lavoratori dell’azienda. Tra le parti si è convenuto, tra l’altro, sulla messa in cassa integrazione guadagni straordinaria, con decorrenza dal 4 febbraio, sulla necessità di “adozione dell’ammortizzatore sociale Cigs attivata da Cgi (con comunicazione del 18 febbraio scorso) in seguito alla Cigs da parte della committente Sata di Melfi dal 4 febbraio di quest’anno al 31 dicembre 2014. La Cigs sarà applicata a zero ore e a rotazione tra mansioni equivalenti. Alla riunione hanno partecipato Vito Laurenza, responsabile Pap “Task Force Occupazione”; Lorenzo Petrucci, responsabile del personale della società; Vincenzo Lorusso, Rocco Mossuto, Ottavio Romanelli, per Filcams Cgi; Rosalia Strozza, Giovanna Latella, per la Rsa.
di Potenza è un fatto fondamentale – ha osservato ancora l’esponente della giunta regionale – per garantire la piena attuazione degli indirizzi di politica industriale fissati dalla Regione e favorire il rilancio del sistema produttivo locale. A tutela di tutti i lavoratori impegnati nelle attività gestite dal Consorzio – ha sottolineato l’assessore alle Attibità produttive attraverso la legge regionale 18/2010 sono stati individuati gli strumenti per assicurare il risanamento economico-finanziario della struttura e con la legge 16/2012 il Consiglio regionale ha poi messo il
un contributo annuo per il conseguimento dell’equilibrio economico finanziario”.
Pareggio di bilancio E’ secondo Pittella l’obiettivo per garantire gli indirizzi fissati dalla Regione governo regionale nelle condizioni di concedere al Consorzio Asi di Potenza
“L’ultimo Piano di risanamento presentato dal Consorzio – ha continuato
Pittella – contiene l’analisi patrimoniale e contabile della struttura ed evidenzia compiutamente tutte le criticità che hanno determinato, nel corso del tempo, lo squilibrio finanziario. Per tale motivo - ha concluso l’assessore alle Attività produttive – non abbiamo dubbi sul fatto che la somma trasferita possa essere coerentemente utilizzata per conseguire gli obiettivi di risanamento fissati nel Piano stesso”. (Bm4)
Energia, Sel: risparmio notevole per gli enti
Solo 14 su 150 aziende pubbliche hanno aderito fino ad ora ai benefici Petrone invita le amministrazioni locali ad aderire alle convenzioni della Società Ammonta a circa un milione di euro il risparmio generato dalla Sel nel 2012 a vantaggio di aziende ed enti pubblici della regione nell’ambito delle attività che la società svolge in qualità di Centrale di committenza unica regionale per l’energia. “Un risparmio notevole – si legge in una nota della Società energetica lucana - se si considera che solo 14 su circa 150 aziende ed enti pubblici lucani hanno sinora aderito a tali benefici. Un risparmio - continua la nota - che potrebbe essere notevolmente incrementato dall’attività della Società, in considerazione non solo del numero di enti aderenti e delle relative forniture di energia, ma anche degli ulteriori ribassi sulle tariffe che si potrebbero ottenere con adesioni più numerose. La Società Energetica Luca-
na, attraverso procedure a evidenza pubblica, mette a gara importanti quantità di energia elettrica e gas, riuscendo a ottenere sul mercato libero dell’energia migliori condizioni economiche rispetto a quelle che potrebbero ottenere le singole amministrazioni. Tali condizioni risultano più vantaggiose rispetto a quelle che pratica a livello nazionale la Consip, la società a totale
partecipazione pubblica preposta agli acquisti aggregati a favore delle pubbliche amministrazioni, con prezzi che rappresentano il parametro economico massimo per gli acquisti di tutti gli enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale. Nelle procedure indette dalla Sel - è scritto inoltre nel comunicato - il prezzo Consip vigente viene posto a base d’asta e la gara
viene aggiudicata all’operatore che oggre il maggiore ribasso. Inoltre, a differenza della Consip, la Sel garantisce un servizio di assistenza e consulenza gratuito che consente alle amministrazioni di transitare rapidamente da vecchi e onerosi contratti di fornitura alle tariffe Società energetica lucana”. Nell’invitare tutte le amministrazioni lucane ad aderire alle convenzioni della Società energetica per conseguire sempre maggiori risparmi, non solo economici ma anche energetici, il presidente della Sel, Ignazio Petrone, ha osservato che i risultati ambiziosi “permettono di liberare, in questo particolare periodo di contrazione economica, risorse utili che gli enti possono investire in altre azioni a vantaggio della comunità”.(Bm4)
ENERGIA ELETTRICA
CONSUMI FATTURATI 2012 [KWh]
RISPARMIO NEL 2012
MESI IN CONVENZIONE
RISPARMIO ANNUO
A.L.S.I.A.
467.559
€ 3.738,87
12
€ 3.738,87
A.R.P.A.B.
754.874
€ 6.529,06
12
€ 6.529,06
A.S.M. AZIENDA SANITARIA LOCALE
11.644.522
€ 108.449,58
12
€ 108.449,58
ARBEA AGENZIA 75.085 REGIONE BASILICATA
€ 772,25
8
€ 1.158,37
AZ. OSP. REGIONALE S. CARLO
18.511.699
€ 158.140,32
12
€ 158.140,32
AZIENDA SANITARIA LOCALE POTENZA
8.465.828
€ 68.560,96
12
€ 68.560,96
C.R.O.B.
6.275.693
€ 50.497,19
12
€ 50.497,19
COMUNE DI ANZI
116.194
€ 1.154,64
4
€ 3.463,93
COMUNE DI RIONERO IN VULTURE
1.319.298
€ 13.338,37
7
€ 22.865,77
COMUNE DI TURSI
1.028.247
€ 8.515,91
12
€ 8.515,91
METAPONTUM AGROBIOS SRL
878.092
€ 7.664,72
12
€ 7.664,72
REGIONE BASILICATA 4.510.705
€ 35.665,01
12
€ 35.665,01
PROVINCIA DI POTENZA
1.280.460
€ 13.169,36
3
€ 52.677,43
COMUNE DI CHIAROMONTE
149.540
€ 1.538,02
4
€ 4.614,06
Totale complessivo
55.477.796
€ 477.734,26
€ 532.541,18
GAS
CONSUMI [smc]
RISPARMIO ANNO TERMICO 2011/12
AZ. OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO
4.420.164
€ 137.930,74
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA
3.350.795
€ 112.692,65
PROVINCIA DI POTENZA
2.476.052
€ 79.295,85
I.R.C.C.S. - C.R.O.B.
912.107
€ 29.034,20
COMUNE DI RIONERO IN VULTURE
320.545
€ 10.833,89
REGIONE BASILICATA
228.162
€ 7.482,35
COMUNE DI TITO
2.489
€ 2.489,39
A.R.P.A.B.
1.512
€ 1.512,41
A.L.S.I.A.
911
€ 911,09
TOTALE
11.712.738
€ 382.182,57
13.03.2013 N. 302
PAG. 3
Basilicata Mezzogiorno
“Possiamo contare su una rete trapiantologica che si colloca ai vertici in Europa per livello di eccellenza e la legge garantisce la libertà di scelta”
“La donazione è cultura”
L’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, commenta la presentazione dell’associazione Ritorno alla vita “Ogni momento può essere opportuno per decidere di donare i propri organi, chi è in attesa ci pensa tutti i giorni” “La cultura della donazione di organi va coltivata e proposta con sistematicità e con la massima attenzione poiché consente di trasformare eventi tipicamente avversi in occasioni per salvare la vita a qualcun altro o rendere migliore l’esistenza di malati afflitti da patologie gravemente invalidanti. La donazione degli organi è probabilmente la forma di altruismo più elevata, un gesto di estrema generosità che, per potersi diffondere, necessita di adeguate informazioni”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Basi-
licata, Attilio Martorano, in occasione della presentazione dell’associazione “Ritorno alla vita”. “Tutti noi - ha aggiunto pensiamo che il bisogno di un organo sia una eventualità estranea alla nostra vita ma ognuno di noi potrebbe un giorno avere bisogno di essere curato con un trapianto che, spesso, può essere l’unica terapia in grado di salvare una vita umana. Riflettere sulla scelta, inoltre, può essere una straordinaria occasione per mettersi in discussione e per verificare la propria scala di valori che parta
E’ la forma di altruismo più elevata, un gesto di estrema generosità che, per potersi diffondere, necessita di adeguate informazioni dalla condivisione, dal senso di responsabilità e di umana carità. Per diffondere la cultura della donazione – ha tenuto ad evidenziare l’assessore alla Salute – è necessario informare
adeguatamente affinché questa scelta avvenga con consapevolezza. In Italia possiamo contare su una rete trapiantologica che si colloca ai vertici in Europa per livello di eccellenza e la legge garan-
tisce la libertà di scelta. E’ possibile dare l’assenso o il diniego e modificare la decisione in ogni momento poiché non esiste il silenzio assenso. Ogni momento può essere opportuno per de-
cidere di donare i propri organi. Perché noi possiamo non pensarci mai, ma chi è in attesa di un organo – ha concluso l’assessore Attilio Martorano - ci pensa tutti i giorni”.
L’unità operativa partecipa con il progetto “Nefrologia Porte Aperte”
Al San Carlo, si celebra la “Giornata del rene” L’evento prevede visite gratuite nel settore di Emodialisi Verrà celebrata domani, 14 marzo 2013, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, la “Giornata mondiale del rene” alla quale l’Unità operativa di nefrologia dell’Azienda ospedali riuniti San Carlo di Potenza, diretta dal dottor Domenico Sannicandro, come ogni anno prenderà parte con il progetto “Nefrologia Porte Aperte”. Scopo della manifestazione: puntare i riflettori sull’importante ruolo della diagnosi precoce e della prevenzione delle malattie renali, nonchè aumentare l’attenzione sul danno renale cronico e sulle patologie cardiovascolari associate. Le malattie renali d’altronde sono in costante aumento e cresce sempre più il numero di pazienti che necessitano di dialisi periodica. In virtù di questi dati l’evento prevederà visita nefrologica, valutazione pressione arteriosa ed esame urine gratuitamente presso gli ambulatori del settore emo-
dialisi siti al piano terra del Padiglione 11 dalle ore 8 alle ore 18 con la partecipazione di medici specialisti nefrologi e infermieri. L’evento è aperto a tutti, in particolare
Le malattie renali sono in costante aumento e cresce il numero di dializzati a coloro che risultano maggiormente esposti a rischio di malattie renali ovvero gli anziani, gli ipertesi, i sofferenti di patologie cardiovascolari, i diabetici, gli abituali consumatori di farmaci antinfiammatori ed infine a coloro che hanno una familiarità per le malattie renali. Prevenire e ritardare l’evoluzione delle malattie renali è possibile e a volte basta veramente poco.
L’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza
di Margherita Sarli Quanti pianeta Terra occorrono ad ognuno per sostenere il proprio stile di vita? Qual è la nostra impronta ecologica? La scheda-gioco, messa a punto dal Ceas “Mario Tommaselli” di Matera, disponibile sul sito www. ego55.com/lucos, consente di saperlo. Ma cos’è l’Ecological Footprint? Si tratta di un indice statistico utilizzato per misurare la richiesta umana nei confronti della natura. Mette in relazione il con-
La scheda-gioco, messa a punto dal Ceas “Mario Tommaselli” di Matera, consente di saperlo
Il “peso” del pianeta in un clic sumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle. Un indicatore concettualmente semplice e ad elevato contenuto comunicativo in quanto rappresenta tale relazione con un parametro di facile comprensione: l’area, espressa in ettari/procapite, di superficie naturale produttiva utilizzata per soddisfare i nostri consumi e
per assorbire i nostri rifiuti. Il metodo dell’impronta ecologica è stato elabo-
rato nella prima metà degli anni ‘90 dall’ecologo William Rees della British
Columbia University e poi approfondito, applicato e largamente diffuso a livello internazionale da un suo allievo, Mathis Wackernagel, oggi direttore dell’Ecological Footprint Network, il centro più autorevole e riconosciuto a livello internazionale. Alimenti, abitazioni, trasporti, servizi sono le categorie prese in considerazione per stimare il nostro im-
patto ambientale. Un indicatore di sostenibilità dunque, che parte da vicino, dal vissuto quotidiano e che chiama tutti ad essere partecipi della sfida della sostenibilità. Il quiz online è stato elaborato dal centro di educazione ambientale di Matera nell’ambito del progetto Lucos, Luoghi e comunità sostenibili finalizzato a promuovere atteggiamenti di consumo etico come alternativa a quelli predatori e sostenuto dal programma strategico Epos 2010-2013.
13.03.2013 N. 302
PAG. 4
Enti locali, il nuovo regime dei controlli Domani a Sant’Arcangelo una giornata di studio promossa dall’Ufficio Autonomie Locali del Dipartimento Presidenza Giunta della Regione Si svolgerà domani a Sant’Arcangelo, nella sala polifunzionale, la giornata di studio “Il nuovo regime dei controlli nelle Regioni e negli Enti Locali dopo la legge 213/2012” promossa dall’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo del Dipartimento Presidenza Giunta della Regione Basilicata. L’incontro formativo sul nuovo ruolo della Corte dei conti, sul sistema dei controlli interni, sulla regolarità amministrativa e contabile è rivolto al personale degli Enti locali e si occuperà di alcune tematiche di grande attualità ed interesse per l’azione amministrativa locale. I relatori Ernesto Gargano, consigliere della Corte dei Conti – sezione Giurisdizionale della Basilicata; Domenico Maglietta, esperto problematiche Enti Locali; Pasquale Monea, esperto de “Il Sole 24 Ore” e dirigente dell’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo della Regione Basilicata; Giuseppe Teti, magistrato della Corte dei Conti – sezione Controllo della Basilicata, parleranno, in particolare, del nuovo ruolo della Corte dei Conti, degli ambiti di accertamento e delle misure sanzionatorie; dei
Basilicata Mezzogiorno
Anno Gesualdiano costituito Comitato tecnico scientifico Avrà il compito di organizzare e coordinare le iniziative culturali che saranno messe in campo per ricordare il grande musicista
la cattedrale di Venosa
Si parlerà di tematiche di grande attualità ed interesse per l’azione amministrativa locale vincoli di finanza pubblica e la loro violazione, di violazione del Patto, elusione del Patto, comportamenti che preludono al dissesto, accertamento della violazione del Patto di stabilità e le conseguenze pratiche,
la possibilità di sollevare la questione di legittimità costituzionale avanti la Corte in sede di controllo; il “nuovo” sistema dei controlli interni e la predisposizione del regolamento, l’attività di controllo da
parte dei responsabili dei servizi e l’attività di coordinamento e vigilanza del responsabile del servizio finanziario; la regolarità amministrativa e contabile; i rapporti tra controllo e giurisdizione.
A Potenza, nello studio del notaio Antonio Di Lizia, è stato costituito il Comitato tecnico scientifico per l’Anno Gesualdiano. Compito dell’organismo: ideare, organizzare e realizzare le manifestazioni per celebrare il madrigalista Gesualdo da Venosa, di cui quest’anno ricorre il quarto centenario della morte. Nato a Venosa nel 1566 e morto all’età di 47 anni nel 1613, Carlo Gesualdo da Venosa è stato uno dei principali innovatori del linguaggio musicale. Eccelse nella musica polifonica e fu compositore di madrigali e di musica sacra. Fra i suoi maestri di musica: Pomponio Nenna, Giovanni de Macque e Stefano Felis, ma dopo gli anni degli studi, il principe ebbe una vita tormentata segnata da un efferato omicidio perpetrato ai danni della moglie e cugina Maria d’Avalos, colta in flagranza di adulterio nella camera da letto con il duca d’Andria Fabrizio Carafa. Fu un delitto che fece notevolmente rumore all’epoca, in quanto il giovane Carlo era noto per essere una persona notoriamente tranquilla d’animo e dedita agli studi. La Basilicata lo ricorderà con una serie di iniziative nel corso del 2013. Si annuncia un anno ricco di appuntamenti con la musica, la letteratura, la storia e il cinema per ricordare il grande musicista, eccelso polifonista considerato il più famoso madrigalista del suo tempo. Il comitato tecnico scientifico si avvarrà delle indicazioni stabilite dal comitato promotore per costruire un palinsesto di appuntamenti e manifestazioni di interesse nazionale ed internazionale.
Dal Consiglio I lavori del Consiglio regionale Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Regolamento attuativo della legge regionale per la promozione dei contratti di rete e dei contratti di sviluppo a valenza regionale. I contratti di sviluppo potranno essere proposti da imprese di piccole, medie e grandi dimensioni o da consorzi di imprese. L’importo dei contratti di sviluppo dovrà essere non inferiore a quattro milioni di euro per l’industria e il turismo e a due milioni di euro per il commercio e l’artigianato. Il contributo concedibile, invece, a prescindere dalla forma di aiuto, non potrà superare i quattro milioni di euro per l’industria e il turismo e i due milioni di euro per il commercio e l’artigianato. La Giunta regionale, in relazione alle risorse disponibili e in coerenza con gli obiettivi stabiliti nei documenti programmatici adottati dalla Regione, con proprie deliberazioni approverà appositi avvisi con i quali individuerà, tra l’altro, la tipologia dei programmi di sviluppo da finanziare, l’intensità e la forma del contributo, i criteri di valutazione per l’accesso al finanziamento. L’Aula ha votato anche il bilancio dell’Apt e l’esercizio provvisorio per Arbea, Arpab e Ardsu. Su richiesta di Mattia e Pici il presidente della Regione Vito De Filippo ha annunciato che riferirà appena possibile gli sviluppi della situazione politica.
Poste italiane Romaniello (Pd) Con la mozione proposta dal capogruppo Sel contro l’operazione di Poste Italiane volta al ridimensionamento degli uffici postali in Basilicata e approvata all’unanimità dal Consiglio si impegna la Giunta regionale ad intraprendere le azioni necessarie per riaprire un confronto con Poste Italiane per ottenere al più presto la sospensione del piano di chiusura e ‘razionalizzazione’ degli uffici postali; a mettere in atto un’azione di coordinamento con Anci e forze parlamentari per rendere più razionale ed efficace l’azione di negoziazione con Poste Italiane; a valutare, in caso di mancato sbocco positivo azioni di tipo legale finalizzate a contrastare anche sul piano giuridico l’attuazione di un piano di ridimensionamento di servizi di primaria importanza. Welfare Mattia (Pdl) Secondo il rapporto dell’Istat e del Cnel, tra i 170 e i 175 mila lucani sono ‘a rischio povertà’ e tra i 130 e i 132 mila lucani ‘vivono in famiglie con grave deprivazione materiale’. I dati che avvertono che la famiglia non riesce più a svolgere il ruolo di ammortizzatore sociale a difesa dei più deboli: minori, giovani e anziani. Credo che li-
mitarsi a discutere di riforma del Programma Copes e quindi della proroga di qualche mese decisa dalla Giunta regionale a favore di 2.200 cittadini sia fortemente riduttivo. Basti pensare che le persone che vivono nella nostra regione in situazioni di sovraffollamento abitativo, in abitazioni prive di alcuni servizi e con problemi strutturali, al 2011, è pari al 7,5%. Risposte alle esigenze di vita quotidiana delle nostre popolazioni sono perciò ancora più urgenti e necessarie. Ospedale di Melfi Navazio (Gruppo misto) Il 31 dicembre scorso si approva la rimodulazione organizzativa dell’Uoc di Medicina Generale e della Uoc di Pneumologia del presidio ospedaliero di Melfi, facendo riferimento a futuri ‘redigendi’ atti aziendali. Ma il servizio viene rinviato. Il presidio ospedaliero invece di incrementare l’offerta di servizi si vede sopprimere la unità operativa di pneumologia mentre, altrettanto, non si fa in altri ospedali dove al momento non vengono ancora rispettati gli standard nazionali. Nel piano della salute c’era una parolina magica che veniva sussurrata: compossibilità. Una parola che apriva nuovi scenari. Ci chiedevamo se ne saremmo stati all’altezza, al netto delle risorse finanziarie e dei legami clientelari. Invece no.
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani
Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 13 marzo 2013
24 ore in Basilicata
La corte d’assise di Potenza ha condannato Bruscella anche a due anni di isolamento diurno
Ergastolo per la strage di Natale
In tribunale l’applauso liberatorio dei familiari alla lettura della sentenza C’È voluta più o meno un’ora perchè la la Corte d’assise di Potenza emettesse la sentenza. È basta un’ora per chiudere con la condanna al massimo della pena il processo all’autore della strage di Natale a Genzano. Ettore Bruscella è stato condannato all’ergastolo. L’uomo, di 78 anni, la sera della vigilia di Natale del 2011 ha ucciso a Genzano di Lucania un’intera famiglia. Ha sparato diversi colpi di fucile, in strada, lasciando a terra senza vita Antonietta Di Palma (55 anni), e due dei suoi figli, Maria Donata e Matteo Menchise, di 31 e 27 anni. Il triplice delitto è avvenuto per contrasti di vicinato, cominciati anni prima: Bruscella lamentava la presenza insistente dei fumi che fuoriuscivano dal locale della famiglia Menchise, che lì aveva una lavanderia. Bruscella uccise Di Palma nella lavanderia; i due figli furono raggiunti dai colpi fuori dal locale, mentre cercavano scampo. Il marito di Di Palma, Leonardo Menchise, rimase ferito a una gamba. Il lutto a Genzano non è mai terminato: troppo dolorosa e cruenta la vicenda per pensare di poter abbassare l’attenzione. L’intero paese si è sentito coinvolto e colpito, immerso a lungo nel dolore. Come accadeva fin dall’avvio del processo, anche per l’udienza di ieri familiari e amici della famiglia Menchise si sono recati in tribunale, per assistere in questo caso alla lettura della sentenza, stringendo tra le mani le foto delle vittime. Non c’era però Bruscella, assente da alcune udienze per motivi di salute. Alla lettura della condanna, in tribunale si è sentito un forte applauso liberatorio. Oltre alla condanna all’ergastolo, la Corte ha deciso per l’imputato l’isolamento diurno per due anni, riconoscendo come aggravanti i motivi banali e la premeditazione.
Fenice diserta la conferenza In arrivo sanzioni per i ritardi
La riunione della conferenza di servizi sul termovalorizzatore Fenice, ieri, a Melfi
I familiari della famiglia Menchise in tribunale, in attesa della sentenza
ESTRAZIONI
La vigilanza sul contratto di settore CGIl, Cisl e Uil hanno inviato una nota congiunta a proposito del tavolo sulla Trasparenza sottoscritto tra parti sociali, Regione ed Eni. Le sigle hanno sollecitato il rispetto delle scadenze previste, in particolare su formazione, salute e ambiente oltre che la definizio-
ne di procedure condivise a tutela dei livelli occupazionali. «Sarà nostra cura vigilare affinché gli impegni presi dai diversi soggetti siano rispettati, nonché vigilare perché le tutele occupazionali e per la salute siano rispettate fino in fondo».
FENICE ha disertato ancora una volta la Conferenza di Servizi dedicata al termodistruttore di Melfi. E’ stato il Comune federiciano a comunicarlo, annunciando che è in arrivo una nuova diffida per l’azienda «a fronte degli inadempimenti e dei continui ritardi». Toccherà al Comune presentare entro 60 giorni un nuovo progetto alla Regione per sondare l’eventuale inquinamento oltre il confine di proprietà di Fenice. «Pur in assenza di Fenice - fanno sapere dal Municipio - non mancano
però gli impegni ai quali l’azienda dovrà ottemperare. Entro 20 giorni la Conferenza di servizi attende la consegna dell’ipotesi tecnica redatta da Fenice che «dimostri concretamente l’avvio delle azioni di messa in sicurezza e l’introduzione dei fluidi traccianti per la valutazione dell’integrità dell’impianto». Per il sindaco Valvano «le motivazioni di Fenice per rinviare i lavori della conferenza, sino alle determinazioni del giudice amministrativo, appaiono prive di fondamento».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
IV I POTENZA CITTÀ
Mercoledì 13 marzo 2013
CRIMINALITÀ
TOPI D’APPARTAMENTO IN AZIONE
HANNO AGITO DI MATTINA Il blitz dei ladri sarebbe avvenuto tra le 11.30 e le 12.30. Nella fuga i malviventi hanno lasciato gli attrezzi per lo scasso
GIUSTIZIA FAI DA TE Uno degli inquilini racconta di aver individuato un ladro grazie al localizzatore del suo iPhone. Ma i carabinieri smentiscono
Rubano nel palazzo vicino alla Questura Tre appartamenti al quarto piano presi di mira dai ladri FURTI A sinistra il palazzo di via Torraca dove, al quarto piano, hanno agito i ladri visitando tre appartamenti. In alto i segni del loro passaggio in una delle abitazioni. Analogo furto è avvenuto in via Ancona, sempre a Potenza [foto di Tony Vece]
MASSIMO BRANCATI l A due passi c’è la sede della Questura di Potenza. Ma ormai non si spaventano più di nulla: hanno controllato i movimenti degli inquilini del palazzo di via Torraca e poi, in pieno giorno, tra le 11.30 e le 12.30, hanno agito, ripulendo in un colpo solo tre appartamenti al quarto piano dell’edificio. È accaduto lunedì mattina, un inizio di settimana «nero» per chi abita in città, visto che i topi d’appartamento si sono catapultati anche in un alloggio di via Ancona. Piero Calò, uno degli inquilini di via Torraca, racconta che a scoprire l’accaduto è stata la moglie intorno alle 12.30: «Evidentemente - dice - i ladri hanno studiato le nostre mosse entrando in azione quando al quarto piano non c’era nessuno. In casa mia - aggiunge Calò hanno lasciato gli attrezzi per lo scasso perché penso che qualcuno li abbia avvertiti dell’arrivo di un residente. Sono riusciti a portare via poche cose, ma non è solo il furto in sé che mi disturba. Quando un estraneo viola la tua privacy, entra in casa mettendo a soqquadro tutto, toccando le tue cose, ti porti dentro una ferita difficilmente rimarginabile». Uno dei vicini di casa, anch’egli «visitato» dai topi d’appartamento, non si è fermato a rimuginare su quanto accaduto e grazie alla tecnologia si sarebbe fatto giustizia da solo. Tra gli oggetti rubati c’era anche il suo Iphone in cui, per sfortuna dei ladri, era attivato il localizzatore, un’applicazione che consente di individuare in quale zona si trova lo smartphone. Il possessore del telefonino, in quel momento, si trovava alla stazione di Potenza centrale e lì è stato raggiunto dal fratello dell’inquilino che lo avrebbe picchiato dopo essersi fatto ridare l’Iphone. È un episodio, per la verità, che non risulta ai carabinieri in
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base alle denunce sui furti. Ad ogni modo, i casi di via Torraca e via Ancona riaccendono i riflettori sul tema dei furti negli appartamenti in città. Le forze dell’ordine tendono a minimizzare, a parlare di fenomeno fisiologico forse anche per non allarmare la popolazione. Ma anche i dati statistici ci dicono che la situazione non è poi così tranquilla: in tre anni, sull’intero territorio lucano, i furti negli appartamenti sono aumentati del 37,33%. E anche se Potenza e Matera, a fronte delle situazioni di altre aree d’Italia, continuano a essere considerate centri «meno a rischio», l’allarme cresce. In molti pensano che dietro questi episodi ci siano zingari in trasferta, ma c’è anche chi ritiene che la tempistica dei furti (avvenuti non appena gli inquilini si assentano) possa ricondurre a persone che conoscono bene le
abitudini dei residenti e che, quindi, potrebbero vivere proprio a Potenza. Magari a due passi dall’abitazione presa di mira. Cambia il «modus operandi» dei topi d’appartamento. Qualche anno fa entravano dalle finestre lasciate aperte dopo essersi arrampicati su tubi del gas e sulle grondaie. Oggi, invece, entrano negli alloggi senza lasciare segni di effrazione nonostante la presenza di porte blindate. Come arginare questa offensiva? Grande attenzione, prudenza ma anche collaborazione con le forze dell’ordine, quella che è mancata ieri mattina quando i poliziotti sono intervenuti in uno stabile di via Mazzini proprio mentre era in corso un furto. Gli agenti hanno bussato per farsi aprire il portone, ma nessuno ha aperto e nel frattempo i ladri sono fuggiti da un’uscita secondaria.
REGIONE I RISULTATI CONSEGUITI NEL 2012 DALLA SOCIETÀ ENERGETICA LUCANA
Energia a costi competitivi Sel: risparmi per un milione l Un risparmio di un milione di euro per le aziende e gli enti pubblici lucani. È il risultato dell’attività svolta dalla Società Energetica Lucana (Sel) nel 2012. Attraverso procedure ad evidenza pubblica, Sel mette a gara importanti quantità di energia elettrica e gas, riuscendo ad ottenere sul mercato libero dell’energia migliori condizioni economiche rispetto a quelle che potrebbero ottenere le singole amministrazioni. Tali condizioni risultano più vantaggiose rispetto a quelle che pratica a livello nazionale la Consip, la società a totale partecipazione pubblica (Mef) preposta agli acquisti aggregati a favore delle pubbliche amministrazioni, con prezzi che rappresentano il parametro economico massimo per gli acquisti di tutti gli enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale. Nelle procedure indette dalla Sel, infatti, il prezzo Consip vigente viene posto a base d’asta e la gara viene aggiudicata all’operatore che offre il maggiore ribasso. A differenza della Con-
sip, inoltre, la Società Energetica Lucana garantisce un servizio di assistenza e consulenza tecnica gratuito che consente alle amministrazioni di transitare rapidamente da vecchi e onerosi contratti di fornitura alle tariffe Sel, anche individuando eventuali sprechi di energia e/o di denaro. In tal modo, aziende ed enti pubblici lucani, senza doversi gravare dei costi e dei tempi di una gara ad evidenza pubblica e senza doversi perdere nella complessa analisi dei propri contratti di fornitura, beneficiano di condizioni economiche vantaggiose e, al tempo stesso, adempiono agli obblighi di legge imposti dalla spending review. Per il presidente della Sel, Ignazio Petrone, «il supporto dedicato agli enti per l’acquisto aggregato di energia nel territorio della Basilicata ha ottenuto risultati ambizioni che permettono non solo di rispettare le disposizioni normative ma di liberare, in questo particolare periodo di contrazione economica, risorse utili che gli enti possono investire in altre
ADESIONI
Fioccano nuove richieste da parte di aziende ed enti locali
SOCIETÀ Il presidente della Sel, Ignazio Petrone
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azioni a vantaggio della comunità». Per tale motivo, il presidente invita tutte le amministrazioni lucane ad aderire alle convenzioni Società Energetica Lucana anche al fine di costruire un database sui consumi energetici pubblici che rappresenti una preziosa fonte di informazione per azioni mirate di efficientamento energetico e, quindi, per conseguire sempre maggiori risparmi non solo economici ma anche energetici. Rispetto al milione di euro di risparmio nel 2012, Sel conta di conseguire quest’anno migliori performance grazie alle continue richieste di adesione: l’anno scorso solo 14 su circa 150 aziende ed enti pubblici lucani hanno aderito ai benefici prodotti da Sel.
La lettera Troppi episodi in città Le forze dell’ordine dicano cosa sta accadendo La percezione dei potentini è condensata in una lettera che ci è giunta in redazione. È firmata da Rocco Casella: «Spesso - scrive - si sente dire da parte di amici e conoscenti che si ripetono furti in appartamenti anche in pieno giorno in varie zone della città sia nei rioni che nelle case di campagna. Si nota anche che cominciano a comparire davanti a vari palazzi telecamere e indicazioni del tipo «Zona videoregistrata» o indicazioni simili, oppure si vedono impianti di allarme davanti a balconi o finestre. Sui giornali, di tanto in tanto, viene data notizia di furti in appartamenti, ciò che non è chiaro, a questo punto, e se bisogna realmente preoccuparsi o come dice qualche benpensante le voci che si diffondono hanno la fonte tra gli installatori di impianti di antifurto o di porte blindate per riuscire ad avere più clienti per i loro prodotti. Ma bando ai «si dice» e veniamo ai fatti. Sarebbe augurabile - scrive Casella - che le forze dell’ordine facessero sapere ufficialmente qual è il fenomeno realmente presente in città, cioè il numero delle denunce ricevute per furto o tentati furti in appartamenti e se possibile, sapere, quanti malviventi sono stati tratti in arresto e poi quali consigli si sentono di dare ai cittadini che certo non hanno piacere a vedersi devastata la casa oltre che derubata dei propri averi. Insomma un po’ di chiarezza e di informazioni ufficiali - conclude il nostro lettore - sarebbero bene accette ai cittadini».
ENTI LOCALI L’ALLARME LANCIATO DA VITO SANTARSIERO (ANCI)
Tagli ai trasferimenti statali e mancati resoconti Imu «I Comuni sono allo stremo» l «I Comuni sono allo stremo, soprattutto al Sud». Lo ha detto Vito Santarsiero (Pd), sindaco di Potenza e delegato Anci per il Mezzogiorno, evidenziando che «non c'è liquidità per fronteggiare pagamenti di vario genere e già molti Comuni hanno avuto problemi per pagare gli stessi stipendi». Santarsiero ha evidenziato che «il caos normativo, i gravissimi ritardi nei trasferimenti, i mancati resoconti e rimborsi Imu, le incertezze della Tares, l’annullamento del Fsr (Fondo sperimentale di riequilibrio), la crisi generale che non consente a tantissime famiglie di pagare i tributi, non solo non consentono di definire il rendiconto 2012 e preparare il bilancio preventivo 2013, ma rendono assolutamente insostenibile la situazione della cassa». Secondo il dirigente
dell’Anci, «l'economia dei territori ne risente in maniera drammatica e siamo in una terribile spirale negativa. Si impongono norme urgentissime, due su tutte: sbloccare il Patto di stabilità, se necessario riconosciamo e trattiamo il debito in Ue ma sblocchiamo subito undici miliari già impegnati e fermi presso i Comuni. È la strada più ragionevole, in estrema ratio, ma inevitabilmente, i Comuni saranno costretti allo sforamento; aumentare almeno per un anno l'anticipazione di Tesoreria per i Comuni da 3/12 a 6/12, una misura che consente di avere cassa e fronteggiare l’emergenza pagamenti correnti con oneri finanziari comunque tutti a carico dei Comuni». In merito Santarsiero ha annunciato una richiesta dell’Anci al Ministero dell’Economia per un immediato intervento normativo.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA E PROVINCIA I IX
Mercoledì 13 marzo 2013
LAGONEGRO UN NUOVO SEQUESTRO DI SOLDI TAROCCATI. I MILITARI INVITANO I CITTADINI A PRESTARE ATTENZIONE ALLE BANCONOTE
In viaggio sull’autostrada con 36mila euro falsi Intercettato dalla Guardia di Finanza. Un catanese denunciato PINO PERCIANTE
CONFERENZA DI SERVIZI SULLA BONIFICA
Una nuova diffida per i ritardi di Fenice l MELFI. Alla Conferenza di servizi sull’inceneritore di San Nicola di Melfi la società che gestisce Fenice non si è presentata. E dal vertice istituzionale parte una nuova diffida «a fronte degli inadempimenti e dei continui ritardi». Toccherà al Comune di Melfi presentare entro 60 giorni un nuovo progetto alla Regione per sondare l’eventuale inquinamento oltre il confine di proprietà di Fenice. Pur in assenza di Fenice, non mancano però gli impegni ai quali l’azienda dovrà ottemperare. Entro 20 giorni la Conferenza di servizi attende la consegna dell’ipotesi tecnica redatta da Fenice che «dimostri concretamente l’avvio delle azioni di messa in sicurezza e l’introduzione dei fluidi traccianti per la valutazione dell’integrità dell’impianto». Presenti alla Conferenza la Regione Basilicata, la Provincia, il Direttore dell’Arpab, Raffaele Vita, l’Asp ed il Comune di Melfi. Per il sindaco melfitano, Livio Valvano «le motivazioni addotte da Fenice per rinviare i lavori della Conferenza, sino alle determinazioni del giudice amministrativo, appaiono totalmente prive di fondamento. In realtà costituiscono oggetto della Conferenza le azioni di Mise e l’introduzione di fluidi traccianti che sono estranei al progetto di bonifica bocciato e oggetto dell’impugnazione proposta da Fenice dinanzi al Tar di Basilicata. Per l’azienda la materia è sub iudice – continua Valvano - ed in attesa di una pronuncia da parte del Tar. Fenice si arrocca sull’idea di doversi occupare solo del perimetro catastale della sua proprietà e ritiene che 4 anni fa l’azienda sia stata autorizzata dalla Conferenza dei Servizi di allora. Non è una posizione accettabile perché è Fenice il soggetto responsabile dell’inquinamento e quindi ha l’obbligo di indagare anche oltre il confine catastale».
l LAGONEGRO. Soldi, tanti soldi. Tanto che per contarli a mano i finanzieri hanno impiegato un intero pomeriggio. Tutti falsi, nonostante fossero abilmente riprodotti ma con difetti che ad un occhio esperto non sono sfuggiti, come la stampa calcografica (i caratteri a rilievo) risultata chiaramente irregolare. Totale 36mila 220 euro in pezzi da 100, 50 e 20 che i militari hanno sequestrato ad un catanese di 28 anni, il quale stava percorrendo il tratto lucano della A3 Salerno – Reggio Calabria alla guida di una Peugeot 206. I militari lo hanno fermato per un controllo all’altezza del km 131, direzione sud (territorio di Nemoli). L’uomo, davanti agli agenti del nucleo mobile della Compagnia di Lauria, ha mostrato segni di nervosismo. Per questo la pattuglia ha proceduto ad una perquisizione dell’auto. Sollevato il sedile posteriore è spuntato il malloppone: 298 banconote da 100 euro, 50 da 50 euro e 196 da 20 euro, per un totale di 36. 220 euro. Tutti falsi, riconoscibili al tatto nonostante i pezzi, sia quelli da 100 che quelli da 50 e da 20, fossero molto simili agli originali. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Dovrà
rispondere del reato di spaccio e introduzione nello Stato di monete false. L’operazione condotta dai finanzieri di Lauria è scattata su precise direttive del Comando provinciale delle fiamme Gialle, nell’ambito di uno specifico servizio contro le violazioni in materia di valuta e titoli nazionali ed esteri. Gli investigatori ora attendono gli accertamenti della Banca d’Italia per cercare di risalire alla provenienza delle banconote fasulle e quindi alle stamperie illegali. E intanto invitano la popolazione a stare attenta. Un invito rivolto in particolare alle persone anziane. Anche perché non è il primo sequestro di banconote false nell’area sud della Basilicata. Un mese fa i finanzieri di Lauria sequestrarono 16mila euro di banconote taroccate (800 pezzi da 20 euro). Nell’occasione i militari denunciarono un ventisettenne e un venticinquenne di Messina, anche loro «pizzicati» sull’autostrada. I due giustificarono il gesto con la crisi economica e la mancanza di lavoro. La stessa giustificazione presentata dal 28 catanese denunciato ieri. In entrambi i casi, il denaro contraffatto potrebbe arrivare da una stamperie campana e non è da escludere l’eventualità che gli euro falsi venissero smerciati da queste parti.
CHIAROMONTE ALL’INIZIATIVA DI DOMANI ADERISCE ANCHE IL SAN CARLO DEL CAPOLUOGO LUCANO
Giornata della salute del rene Previste visite gratuite negli ospedali lucani. Porte aperte ai centri dialisi
l «Stanno bene i tuoi reni? In Italia, una persona su dieci soffre di disturbi ai reni. Controlla se sei a rischio»: è lo slogan della Giornata Mondiale del Rene che si tiene domani ed alla quale l’Azienda Sanitaria di Potenza aderisce con i Centri di Nefrologia e Dialisi di Lauria e Chiaromonte. La Giornata Mondiale del Rene è una iniziativa della Fondazione Italiana del Rene Onlus affiliata alla International Federation of National Kidney Foundations. Tale iniziativa nasce per la prevenzione delle nefropatie attraverso la quale si vuole anche sensibilizzare sul trapianto di organi. Domani dalle 8 alle 14 gli operatori sanitari del Centro di Nefrologia e Dialisi di Lauria effettueranno, con accesso gratuito, Causelingnefrologico, informazioni sulla donazione e sulle procedure ad essaconnesse, misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e deivalori della creatininemia previo prelievo ematico. Come ogni anno atutti gli intervenuti sarà successivamente consegnata una relazionesulla stima della funzione renale e sul controllo della pressione arteriosa, conconsigli su come affrontare eventuali problemi riscontrati. Analoghe prestazioni sanitarie saranno erogate presso l’ambulatorio di Latronico la mat-
tina del 16 marzo e presso il Centro di Dialisi e Nefrologia dell’ospedale di Maratea nella mattinata di lunedì 18 marzo. Alla giornata mondiale del rene aderisce anche l’ospedale San Carlo di Potenza. Visita nefrologica, valutazione pressione arteriosa ed esame urine gratuitamente presso gli ambulatori del settore Emodialisi siti al piano terra del Padiglione I1 dalle 8 alle 18 con la
partecipazione di Medici Specialisti Nefrologi e Infermieri. Diverse, infine, le iniziative previste dalla Croce Rossa sul territorio lucano: sono diverse e coinvolgono le città di Potenza, Rionero, Melfi e Lavello. In quest’ultima cittadina in piazza Sacro Cuore la mattina di domani dalle 9.30 alle 13 la prevenzione scende in piazza con il camper della Croce Rossa aperto a tutti i cittadini.
EVENTO Il manifesto
MONETA Le banconote sequestrate
POTENZA PETROLIO POTENZA LAVORO Contratto di settore intesa su lavoro formazione sicurezza e salute
Ammortizzatori in «deroga» firmato l’accordo Regione-sindacati
l Tavolo sulla trasparenza tra Regione, sindacati ed Eni. Nell’ultima riunione Cgil, Cisl e Uil Basilicata hanno sollecitato il rispetto delle scadenze previste su formazione, salute ed ambiente e la tutela dei livelli occupazionali. Per quanto riguarda l'asse 2 (trasferimento conoscenze specialistiche tramite apposito disciplinare, con piani formativi ad hoc) sarà costituito un gruppo di lavoro composto da un esperto del centro di formazione dell'Eni, da un dirigente della Formazione della Regione, da 2 rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali per definire 2 specifici piani formativi, per chi già lavora nel settore e per giovani e disoccupati. Per la tutela della salute e della sicurezza entro il mese di Aprile verrà istituito il presidio sanitario e per la gestione delle emergenze (118) nell'area industriale di Viggiano, nonché entro maggio il presidio dei vigili del fuoco. Si ipotizza anche la costituzione presso l'ospedale di Villa d'Agri di una specifica unità operativa di primo intervento specialistico anti tossicologico. Per quanto riguarda infine la valorizzazione e salvaguardia delle risorse umane si è posto il tema di una procedura condivisa di visibilità preventiva della scadenza degli appalti e di informazione tempestiva, da parte dell'Eni, dell'indizione di nuove gare oltre che di «governo» di questa prima fase di applicazione del protocollo in relazione a gare indette prima della sottoscrizione del contratto di settore ma assegnate dopo. «Come Cgil, Cisl e Uil – concludono i sindacati lucani – sarà nostra cura vigilare affinché gli impegni presi dai diversi soggetti siano rispettati, nonché – ovviamente – vigilare perché le tutele occupazionali e per la salute previste dal protocollo siano rispettate fino in fondo».
l Sottoscritto l’accordo tra sindacati e Regione sugli ammortizzatori in deroga. Genovesi, Falotico e Vaccaro, Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata sottolineano che nell’accordo «in particolare sono state garantite proroghe e prime concessioni fino al 30 Aprile per cui invitiamo, già nei prossimi giorni, i beneficiari a fare le comunicazioni presso le strutture competenti (e per tutti, ma soprattutto per coloro a cui sono state sanate le condizioni del 2012) a rivolgersi al sindacato per l'invio delle domande all'Inps. Positivamente la Regione ha accolto i punti posti dal sindacato per le realtà più delicate, come gli over 55 o gli apprendisti, anche se rimane il tema del blocco imposto dal Ministero sugli ultimi mesi del 2012 (il Ministro Fornero ha autorizzato il pagamento esclusivamente di massimo 2 mensilità a chiusura dell'anno passato). Aver comunque riconosciuto il diritto per l'intero 2012 oltre che la proroga fino ad Aprile 2013 è comunque un passo avanti, e l'impegno del Sindacato a livello locale e nazionale è che tutti si possano vedere interamente riconosciuti i mesi passati, oltre che garantire le risorse necessarie per giungere serenamente a dicembre 2013». Il sindacato, però, vuole fare un ulteriore passo avanti. «Il tema - dicono Cgil, Cisl e Uil - è quello di creare reali possibilità di lavoro per le centinaia e centinaia di beneficiari di ammortizzatori sociali, utilizzando tutti gli strumenti e le risorse disponibili, anche tramite intervento diretto del pubblico. In questo momento l'emergenza si chiama lavoro ed inclusione ed in situazioni eccezionali tutti devono avere il coraggio di ricorrere anche a strumenti e soluzioni straordinarie».
MELFI FIRMATO IERI L’ACCORDO. SODDISFATTA LA FILCAMS CGIL SAN FELE IL RICORDO DEL MEDICO SCOMPARSO IN UN PROGETTO FORMATIVO Mensa aziendale alla Fiat-Sata reintegrati i tre lavoratori licenziati l MELFI. Firmato ieri mattina, nel Dipartimento Attività produttive della Regione, l’accordo che sancisce il ritiro del licenziamento per tre lavoratori della mensa della Fiat-Sata di Melfi. I tre erano stati licenziati il 31 gennaio scorso dal gruppo Compass. Soddisfatto Vincenzo Lorusso, segretario generale della Filcams Cgil Potenza: «Un risultato importante - dice -. Stiamo lavorando affinché anche il quarto lavoratore, direttore delle mense degli ospedali di Melfi, Pescopagano e Venosa, possa tornare a lavoro, ed è proprio per raggiungere questo obiettivo che abbiamo chiesto un incontro urgente presso l’assessorato alle Attività Pro-
duttive». La vicenda di Melfi, lo ricordiamo, s’inserisce nel solco della vertenza nazionale che riguarda 824 licenziamenti che vuole operare la Compass Group, finanziaria che ha acquisito imprese che si occupavano di ristorazione aziendale. Come nella zona industriale di S. Nicola dove, appunto, ha rilevato la Onama che, fin dal 1991, ha curato la mensa della Fiat-Sata. Qui, in particolare, sono 32 i lavoratori impegnati, tutti assieme, nella difesa del posto di lavoro dei colleghi. Il problema nasce dai pochi giorni di lavoro mensile che svolgono i metalmeccanici della casa automobilistica torinese.
Borse di studio intitolate a Pietro Graziano domani la consegna all’Unibas di Macchia Romana FEDERICA D’AMBROSIO l POTENZA. Domani, alle 11, la sala della nuova residenza Universitaria di Macchia Romana, a Potenza, ospiterà la cerimonia di consegna delle prime due borse di studio «Pietro Graziano – Medico Condotto» per l’anno accademico 2012 – 2013. Si corona così il progetto nato la scorsa estate per sostenere e incentivare il prosieguo degli studi universitari dei giovani meritevoli e bisognosi residenti nel comune di San Fele. La commissione esaminatrice dopo aver attentamente verificato la sussistenza dei requisiti, ha deciso di conferire il riconoscimento a due studentesse, risul-
tate prime in graduatoria ai sensi del Bando di assegnazione, cui andranno 1500 euro ciascuna. A consegnare il contributo, sarà personalmente la professoressa Agnese Graziano, residente da oltre un decennio negli Usa, finanziatrice dell’iniziativa nata per ricordare e perpetuare l’attenzione prestata in vita dal proprio amato genitore al suo paese e alla cultura come mezzo di riscatto sociale e di qualificazione etica dell’intera comunità. «Quanti lo conobbero ricordano la sua esemplare opera professionale al fianco degli ammalati e il suo amore tenace per gli studi letterari, storici e musicali che coltivò fino agli ultimi giorni di vita».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.03.2013
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 13 marzo 2013
BREVI
Basilicata Mezzogiorno
DOMENICA 17 MARZO
ADICONSUM
ANNIVERSARIO GESUALDIANO
Chiusura A3 fra Padula e Lagonegro
Una truffa scoperta e risolta
Costituito comitato scientifico
NUOVA chiusura della A3 Salerno-Reggio Calabria: domenica 17 marzo sarà chiuso al traffico il tratto PadulaLagonegro Nord, in direzione sud. La limitazione sarà in vigore dalle ore 8 alle ore 20, per i lavori di spostamento, in una sede diversa e definitiva, di un cavo in fibra ottica.
IL collegio dell’Arbitro Bancario e Finanziario di Napoli ha accolto il ricorso presentato dall’Adiconsum Cisl di Basilicata, trasmesso in nome e per conto di una propria associata che si è vista addebitare, pe runa truffa, sulla sua carta prepagata l’importo di 768 euro.
A POTENZA è stato costituito il comitato tecnico scientifico per l’Anno Gesualdiano. Compito dell’organismo quello di ideare, organizzare e realizzare le manifestazioni per celebrare il madrigalista Gesualdo da Venosa. Ne è presidente Franco Mollica.
La Basilicata desolante fotografata dall’ultimo censimento: cala la popolazione, i giovani fuggono
Questa è una regione per vecchi
Unica boccata di ossigeno è costituita dai cittadini stranieri in aumento di FRANCESCO CALIA DATI inesorabili quelli dell’ultimo censimento per la Basilicata. I lucani diminuiscono sempre di più, in trend negativo ormai dal 1961, mentre la popolazione residente invecchia. I giovani spopolano la regione andando a studiare lontano da casa o allontanandosi in cerca di lavoro, viceversa la regione accoglie sempre più stranieri. In estrema sintesi è un quadro preoccupante quello che è emerso dalla rilevazione dell’Istat nel 2011 e le attese non sono migliori. La Basilicata alla data dell’ultimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, il quindicesimo dal 1891 ad oggi, conta poco più di 578 mila abitanti, conun decremento del3,3 per cento (4 per cento in provincia di Potenza, 2 per Matera), un dato che tocca quasi tutti i comuni della regione, soprattutto quelli di piccola e media dimensione demografica. Confermata, in linea con i dati nazionali, la maggiore presenza dellapopolazione del gentil sesso rispetto a quella maschile, anche se la Basilicata risulta, con 95,8 uomini ogni 100 donne, la seconda regione per tasso di mascolinità dopo il Trentino Alto Adige. Anche rispetto all’età media, la popolazione lucana è in linea con quella delle altre regioni, intorno ai 43 anni. La provincia di Potenza, però, risulta leggermente più anziana rispetto a quella del materano, con i suoi 43,5 anni di media, mentre su Matera si toccano i 42,7 anni. Un dato confermato anche dalla presenza di ultracentenari. A Potenza città ad ottobre 2011 erano in 18, mentre in provincia 91; di contro a Matera 8
L’età media a Potenza è di oltre 43 anni
persone a fronte dei 46 totali in provincia. Un numero triplicato e giunto a 137 (rispetto ai 43 del 2001). La maggioresofferenza, rispettoatutti questi dati, si registra nei comuni più piccoli della Basilicata come San Paolo Albanese, Calvera e San Mauro Forte, i più piccoli comuni su base demografica del territorio. Nessun dato contrastante rispetto alla situazione nazionale. Aumenta, infatti, la popolazione straniera, praticamente più che triplicata negli ultimi dieci anni, da poco oltre i tremila sino alle quasi tredicimila unità odierne. «La riduzione della popolazione è un trend inarrestabile, soprattutto neicomuni piùpiccoli -ha spiegato Raffaele Malizia, direttore dell’Istat nella conferenza stampa tenutasi nella sala Giunta del comune di Matera - L’emigrazione è forte soprattutto nelle aree più piccole ed i tassi di natalità spesso non coprono quelli di mortalità. Gli abitanti stranieri, in tutto ciò, rappresentano quasi una boccata d’ossigeno». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
La tabella con alcuni dati forniti dal Censis
Un milione al Consorzio Asi di Potenza
Operazione “Mimosa” 8 marzo, controlli fiscali nei locali in festa
un fatto fondamentale – osserva Pittella –per garantire la piena attuazione degli indirizzi di politica industriale fissati dalla Regione e favorire il rilancio del sistema produttivo locale». L’impegno è rivolto a tutela di tutti i lavoratori impegnati nelle attività gestite dal consorzio. «Non abbiamo dubbi sul fatto che la somma trasferita possa essere coerentemente utilizzata per conseguire gli obiettivi di risanamento fissati nel Piano stesso».
L’HANNO chiamata “operazione Mimosa”: l’Agenzia delle entrate e la Siae hanno fatto molti controlli nei locali notturni in occasione della festa dell’8 marzo. I controlli hanno fatto emergere incassi con punte elevate di maggiori ricavi rispetto a quelli della stessa giornata del 2012 e irregolarità in materia di diritti di autore e di imposta sugli intrattenimenti. «L’operazione costituisce un ulteriore passaggio nel consolidamento della rete istituzionale con gli altri enti impegnati contro l’evasione fiscale».
Dalla giunta regionale un sostegno economico al piano di risanamento
SU proposta dell’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella, la Giunta regionale ha concesso al Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza un contributo di un milione di euro per il Piano di Risanamento, per l’anno 2013, della struttura stessa. La concessione del contributo è finalizzata a garantire in via prioritaria i pagamenti destinati al regolare funzionamento degli impianti e all’erogazione dei servizi destinati alle imprese
insediate nelle aree di competenza. «Dopo la pubblicazione dello Statuto del Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza, avvenuta lo scorso anno – commenta l’assessore - è partita una stretta collaborazione tra Regione e Consorzio al fine di garantire la continuità dei servizi e rapporti più snelli per il mondo imprenditoriale. L’obiettivo del pareggio di bilancio per il Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza è
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
VIII I POTENZA E PROVINCIA
TERRITORIO LUCANO FRA TURISMO E AMBIENTALISTI
Mercoledì 13 marzo 2013
PREOCCUPAZIONI Gli ambientalisti non vogliono che l’attività dell’attrattore possa cominciare, come programmato, il 27 aprile
ECONOMIA Oltre cinquantamila biglietti staccati, per il «Volo dell’angelo», fra 2007 e 2012. Significano almeno 150 mila presenze turistiche
L’angelo e la cicogna i «voli» della lite continua L’attrattore delle polemiche fra ambientalisti e operatori turistici DOLOMITI LUCANE Il «Volo dell’angelo» fra i picchi di arenaria di Castelmezzano e Pietrapertosa. Sopra: una veduta del paesaggio delle Piccole Dolomiti Lucane al tramonto
MIMMO SAMMARTINO l Angeli contro cicogne? Una polemica che periodicamente si ripropone. Da un lato l’attrattore delle Dolomiti Lucane: 50 mila biglietti staccati in sei anni per «angeli volanti», imbragati a un cavo d’acciaio, a 400 metri dal suolo, fra i picchi rocciosi di Castelmezzano e Pietrapertosa. Significano complessivamente oltre 150 mila presenze turistiche nell’area. Numeri da capogiro per un’area dell’interno come questa. Sull’altro fronte ci sono settori ambientalisti e animalisti preoccupati che un simile attrattore possa arrecare danni a presenza e riproduzione di alcune specie. A cominciare da falco pellegrino e cicogna nera. Fra i due schieramenti sembra difficile la comprensione. Anche i sostenitori del «volo» assicurano di avere a cuore la tutela degli equilibri ambientali e faunistici. Ma sono convinti che il «volo» sia compatibile. Gli ambientalisti contestano il macato rispetto di vincoli esistenti. Rocco Lombardi, presidente del Parco regionale Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, spiega invece che la delibera regionale n. 30 del 15 gennaio scorso (aggiornamento e integrazione del dgr 951/2012) stabilisce espressamente che si mira «alla designazione delle Zsc (zone speciali di conservazione)» da definire con decreto del Ministero dell’ambiente. Ma la delibera afferma che «solo dopo la designazione delle Zsc la Regione provvederà, entro sei mesi, ad approvare le misure di tutela e conservazione definitive, integrandole con la normativa nazionale vigente». Percorso non completato. Diverso il punto di vista di Wwf, Lipu e associazione Città plurale che, nell’ultimo mese, hanno sollecitato «misure di tutela e conservazione per i siti natura 2000 di Basilicata». La nota di Città plurale, l’ultima inviata in ordine di tempo, affronta il tema relativo alla individuazione da parte della giunta regionale delle aree Zsc. «Per le Dolomiti di Pietrapertosa - dice Città plurale - vi è indicato il divieto di messa in funzione della struttura denominata
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“Volo dell’angelo” nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 31 maggio perché corrisponde a quello in cui è in atto l’attività riproduttiva delle specie più a rischio (falco pellegrino e
POLEMICA
«Non si attivi il “volo” fra 1° febbraio e 31 marzo». La replica: «Non c’è una norma in tal senso» cicogna nera)». E punta l’indice contro il Parco regionale Gallipoli Cognato - Piccole Dolomiti Lucane: «ignora il divieto e non si adegua alla misura» e va «commissariato». La Lipu (Lega per la protezione uccelli) punta l’indice contro l’annunciata riapertura del «volo» a partire dal 27 aprile. Anche la lettera
della Lipu sollecita il mantenimento del divieto di «volo» fra inizi di febbraio e fine di maggio. «Pur precisando - aggiunge - come la misura adottata non sia pienamente efficace per la tutela dei siti di nidificazione, anche in relazione ad altre specie presenti come il falco Lanario o che auspicabilmente possono colonizzare il sito (es. avvoltoio Grifone o Capovaccaio) o che possono incrementare il numero di coppie riproduttive (Cicogna nana, ecc.) e quindi non soddisfi pienamente le aspettative della scrivente associazione». Il presidente del Parco regionale, Lombardi, non vuole scendere nella polemica, anche perché - in assenza di una delibera operativa - non ha «titolo» per interloquire sul calendario del «volo». Ritiene comunque sbagliato «suscitare inutili allarmismi» e auspica la «ripresa di un dialogo fra tutti i soggetti interessati a tutelare e valorizzare ambiente ed equilibri naturali» in questo magnifico lembo di Basilicata.
Volo dell’angelo Cinque anni di numeri per gli uomini «volanti» Su quel filo di metallo hanno «volato», dal 2007 al 2012, circa cinquantamila persone: si è passati dai cinquemila uomini volanti del 2007 agli oltre undicimile dell’anno scorso. La barriera dei diecimila biglietti è stata superata nel 2010. Cominciò, nel giorno dell’inaugurazione, il vescovo di Acerenza, monsignor Giovanni Ricchiuti. E, dopo di lui, non solo hanno «volato» turisti giunti dall’Italia, dall’Europa, dall’Asia e dalle Americhe. Ma anche i vecchi contadini delle Dolomiti Lucane che, a ottant’anni e passa, dopo una vita trascorso su questa terra, non si sono voluti perdere l’occasione di guardare il loro mondo dal punto di vista dei falconi. L’impatto di promozione, sul piano turistico, è stato notevole. E non soltanto attraverso gli strumenti comunicativi e pubblicitari più tradizionali (organi di stampa, materiale pubblicitario, radio-televisione, web). Quello che ha funzionato con particolare forza confermato da arrivi di amici di chi lo aveva fatto, quando non proprio di ritorni - è stato il passaparola. Questo è stato il segreto del successo di un progetto che ha cambiato le prospettive dell’economia di un area interna. Con due borghi di grande suggestione (Castelmezzano e Pietrapertosa) ma che, messi insieme, mettono insieme all’incirca duemila anime. E, in questi ultimi anni, per loro si sono moltiplicate le prospettive per commercianti, albergatori, ristoratori, gestori di bar, agriturismi, bed and breakfast. Inoltre, ogni estate la società «volo dell’angelo» offre una opportunità di lavoro a 22 giovani formati per assistere gli «angeli volanti». Un attrattore che trova la propria ragion d’essere solo nella conservazione di natura e paesaggio. E di un ambiente vivo, fatto di piante e animali e silenzi. Senza questo patrimonio, non esiste neanche il resto.
[mi.sa.]
Il miracolo della «cicogna nera» sui picchi delle Dolomiti Lucane
Ambientalisti contro la «via ferrata»
Dopo l’inverno in Africa, una coppia ha fatto ritorno per nidificare
Riproposta una vecchia contesa
l A volte ritornano. Ma, a quanto risulta al Parco regionale Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, da queste parti la nidificazione delle cicogne nere sta continuando anche in questi anni. La sua presenza, in questi giorni, è stata nuovamente registrata fra le Dolomiti Lucane. Così come era accaduto lo scorso anno. Si è nuovamente insediata fra i picchi di arenaria, dopo un probabile inverno trascorso in Africa e una lunga, faticosa migrazione, una coppia di questa rara specie di volatili (e con rari siti riproduttivi in Italia) negli anfratti delle Dolomiti Lucane. Pronta per una nuova nidificazione. È proprio sulla sua permanenza in questi luoghi che gruppi ambientalisti (Wwf, Lipu, Città plurale) hanno espresso preoccupazione per la compatibilità - soprattutto in alcuni periodi dell’anno - con gli «attrattori» realizzati nell’area. Ma il presidente del Parco regionale Gallipoli Cognato -
Piccole Dolomiti Lucane, Rocco Lombardi, ha spiegato che la presenza della cicogna nera viene seguita dagli ornitologi. Soprattutto per studiarne i comportamenti riproduttivi. Un anno fa sono state poste, nella zona, telecamere (webcam) nei pressi del luogo in cui storicamente costruiscono il loro nido. Occhi tecnologici in grado di registrare la presenza di questi uccelli e i loro comportamenti, anche durante la stagione in cui funziona il «volo dell’angelo». «Dalle immagini che ci sono giunte - racconta Lombardi - abbiamo visto che, le prime volte, la cicogna nera osservava quello che stava accadendo. Poi, evidentemente resasi conto dell’assenza di pericolo, quando passavano gli “uomini volanti” non girava neanche più la testa». Per il resto, le immagini hanno consentito di ottenere preziose informazioni sul comportamento di questi straordinari volatili. Notzie re-
WEBCAM
La coppia di volatili osservata da una telecamera
SPECIE RARA Un’immagine della cicogna nera che nidifica, da anni, sulle Dolomiti Lucane lative ai loro comportamenti nel nido, l’arrivo, il menage di coppia, la modalità con cui si alimentano, si riproducono, accudiscono la prole e preparano i loro piccoli al primo volo. Un autentico miracolo della natura, questa presenza in Basilicata, dal valore straordinario. Da conoscere, difendere, valorizzare. La direzione del parco ha attivato un sito attraverso cui poter ammirare questo uccello, grazie alle immagini che sono rese disponibili dalle webcam predisposte nell’area. Il sito è il seguente: http:/www.cicognaparcogallipoli.it/cicogna_nera_live. [mi.sa.]
l Quattro organizzazioni ambientaliste sono tornate all’attacco di un altro progetto la cui realizzazione è in attesa da alcuni anni. Si tratta della cosiddetta «strada ferrata» lungo le pareti delle Dolomiti Lucane. Un progetto che ha dovuto accettare di sottoporsi all’esame di compatibilità, in particolar modo riferito alla possibilità di coesistere con gli equilibri di cui la natura ha bisogno. Protagoniste dell’iniziativa sono la Lipu (lega italiana protezione uccelli), Altura (Associazione per la tutela dei rapaci e dei loro ambienti), Lanius (Ricerca e divulgazione naturalistica in Basilicata), Ciso (centro italiano studi ornitologici). Un documento è stato inviato, nelle scorse settimane, alla Regione, al Ministero dell’Ambiente e allo stesso Ente Parco. Con esso si chiede in particolare l’acquisizione degli atti dopo aver saputo del «giudizio favorevole di compatibilità ambien-
tale comprensivo del parere di valutazione di incidenza e rilascio dell’autorizzazione paesaggistica relativamente al “progetto per la costruzione della Via ferrata Dolomiti Lucane”». Progetto che comporta la realizzazione di «opere accessorie e connesse» in agro dei comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa. Nel richiede alla Regione notizie e l’accesso a informazioni di carattere ambientali relative alla materia, Lipu, Altura, Lanius e Ciso invitano inoltre «l’ente Parco naturale di Gallipoli Cognato - Piccole Dolomiti Lucane, e in particolare il Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, anche in coerenza con la nota ministeriale del 6 agosto 2012, ad esercitare i poteri di controllo a sorveglianza di cui alla legge 394/91 e legge regionale 47 del 24 novembre 1997, al fine di evitare pregiudizi alla fauna oggetto di tutela». [mi.sa.]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
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Ma in città è già polemica. Di Lucchio: «Preoccupato per lo stato di incertezza delle cose»
Il dilemma del primo cittadino
Antonio Placido vorrebbe conservare anche la carica di sindaco di Rionero di ANDREA GERARDI
COSA DICE LA LEGGE
NON SI placano le polemiche in seno al consiglio comunale di Rionero dopo le recenti dichiarazioni del consigliere Di Lucchio (Pd) sul sindaco Placido che, a suo dire, impugnerà la decisione della Giunta delle elezioni nel caso in cui verrà dichiarata l'incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di deputato. «Senza entrare nel merito della legittimità o meno di una legge, da consigliere comunale - chiarisce Di Lucchio - sono preoccupato per lo stato di incertezza delle cose, auspico al più presto un tavolo unico in cui si faccia chiarezza e si dia impulso all'azione amministrativa in fase di stasi da tempo. Un'eventuale impugnazione oltre che eticamente discutibile, potrebbe avere anche ripercussioni gravi sull'azione amministrativa e sulla legittimità degli atti». Il Partito Democratico di Rionero non si è ancora espresso ufficialmente in merito alla questione però evidenti sono i malumori all'interno del partito cittadino. Dall'Ufficio del sindaco però fanno sapere che «come già riferito durante la campagna elettorale, il sindaco Placido rispetterà le disposizioni della Giunta delle Elezioni. Se verrà decretata l'incompatibilità, solo allora ci si porrà il problema di quale carica ricoprire altrimenti Placido continuerà ad occupare entrambe le cariche». Ma facciamo un po’ di chiarezza. La Legge 14 settembre 2011 n. 148 all'articolo 13, comma 3 stabilisce: «Fermo restando quanto previsto dalla legge 20 luglio 2004, n. 215, e successive modificazioni, le cariche di deputato e di senatore […], sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti […]. Le incompatibilità di cui al primo periodo si applicano a decorrere dalla data di indizione delle elezioni relative alla prima legislatura par-
I vari scenari che potrebbero aprirsi RIONERO IN VULTURE - Quali sono gli scenari che potrebbero aprirsi per il futuro, e quali sarebbero le conseguenze? Leggi alla mano abbiamo stilato una piccola guida. Ecco le diverse ipotesi. 1) Dimissioni del sindaco Ex articolo 53, comma 3 del Tuel Diventano irrevocabili decorsi 20 giorni dalla loro presentazione. Dopo tale termine, la Giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio Comunale attraverso Dpr, con contestuale nomina di un Commissario Prefettizio (art. 141 Testo Unico degli Enti locali). Le elezioni si svolgerebbero in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno del 2014. Si avrebbe così oltre un anno e mezzo di commissariamento. 2) Mozione di sfiducia del consiglio comunale La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno 2/5 dei Consiglieri e viene messa in discussione non prima di 10 giorni e
non oltre 30 dalla sua presentazione Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un commissario fino alle elezioni che si svolgerebbero il prossimo anno. Per approvare la mozione è necessario che sia votata dalla maggioranza dei compo-
nenti del Consiglio. 3) Decadenza del sindaco Nel caso in cui successivamente alle elezioni la Giunta ritenga incompatibili le cariche di sindaco e deputato, e il sindaco Placido opti per la Camera, verrebbe dichiarato decaduto. Al contrario delle dimissioni o della mozione di sfiducia, la decadenza non prevede la nomina di un commissario. In caso di decadenza si procede allo scioglimento del Consiglio, ma sia la Giunta che il Consiglio restano in carica sino alle nuove elezioni. Sino alle elezioni, le funzioni del sindaco sono svolte dal vicesindaco. A quel punto, però, non si può dare per scontato che la maggioranza continui a sostenere un vicesindaco non eletto ma nominato dal sindaco. 4) La Giunta delle elezioni non riscontra incompatibilità Ipotesi possibile ma improbabile. 5) Placido rinuncia alla Camera e resta in carica come Sindaco.
Sopra il municipio di Rionero in Vulture. A sinistra l’attuale sindaco e neo deputato Antonio Placido, a destra il consigliere comunale del Partito Democratico, Di Lucchio
È AL SUO SECONDO MANDATO Il successo alle politiche RIONERO - La cosa certa è che è stato un successo. Alla vigilia delle elezioni politiche in pochi davano per favorito il primo cittadino di Rionero. La concorrenza spietata degli altri partiti (specie il Pd) e il probabile exploit dei grillini, non certo favorivano la discesa in campo di Antonio Placido. Sindaco al secondo mandato, ha saputo crearsi un consenso al di là di ogni rosea previsione. Il resto lo ha fatto Sinistra ecologia e Libertà, il suo partito di appartenenza ben radicato in particolare in alcuni centri nevralgici della Regione. Ora Placido è chiamato a un’altro tipo di scelta. I bene informati dicono che lui vorrebbe conservare anche la carica di sindaco. L’ultima parola spetta alla Giunta delle elezioni.
lamentare successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto […]. Resta fermo in ogni caso il divieto
di cumulo con ogni altro emolumento; fino al momento dell'esercizio dell'opzione, non spetta alcun trattamento per la carica
sopraggiunta». Anche la Corte Costituzionale con sentenza 227/2011, ha dichiarato incompatibili le cariche di
parlamentare e sindaco di Comune con popolazione superiore ai 20.000 abitanti.
Nella stessa sentenza trova spazio anche la nuova norma, che abbassa il “limite” di incompatibilità ai Comuni dai 5000 abitanti in poi. Qui, però, viene puntualizzato che la norma non ha ancora efficacia esclusivamente a causa della espressa posticipazione alla prossima legislatura, ma le viene già riconosciuta una «palese opzione per la introduzione di una simmetria e corrispondente operatività fra condizioni di ineleggibilità e di incompatibilità, intesa a soddisfare proprio quella esigenza di “riequilibrio” atta a colmare lacune legislative». Secondo la Corte, l'incompatibilità tra i vari incarichi deve scattare quando «il cumulo tra gli uffici elettivi sia ritenuto suscettibile di compromettere il libero ed efficiente espletamento della carica». In caso contrario, si avrebbe una «lesione non soltanto del canone di uguaglianza e ragionevolezza ma anche della stessa libertà di elettorato passivo e attivo». Ieri c'è stato l'accreditamento per il neodeputato Placido, a giorni è prevista la decisione della Giunta delle elezioni che verificherà l'assenza di cause di incompatibilità nei parlamentari eletti. Nel caso in cui la Giunta dovesse riscontrare l'incompatibilità, essa viene contestata direttamente all'interessato. Placido ha 10 giorni di tempo per fare osservazioni o per eliminare le cause di incompatibilità. Scaduti i termini, entro ulteriori 10 giorni la Giunta invita l'interessato ad esprimere l'opzione per la carica che intende conservare. Se l'interessato non vi provvede entro i successivi 10 giorni, la Giunta lo dichiara decaduto. In altri termini, il sindaco Placido avrebbe circa 30 giorni di tempo per decidere se diventare deputato lasciando la carica di sindaco o se rinunciare al Parlamento restando primo cittadino rionerese. In ogni caso, domani della questione se ne dovrebbe parlare in consiglio comunale. © RIPRODUZIONE RISERVATA