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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 329 del 22/04/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
La gioia del governatore della Regione Basilicata per la conferma del Capo dello Stato
Valbasento
Presto coperte le vasche di Tecnoparco causa dei miasmi Riunione in Regione: gli impegni di Arpab, Consorzio e azienda
“Napolitano, certezza per il nostro futuro”
De Filippo, tra gli amministratori che hanno fatto opera di persuasione, commenta con grande soddisfazione la rielezione del Presidente
Se, com’è probabile, sono proprio le vasche di equalizzazione di Tecnoparcoa causare i cattivi odori nell’area di Pisticci Scalo, il problema sparirà entro breve: saranno coperte completamente entro al massimo due settimane. Saranno installati scrubber, ulteriori dispositivi che abbatteranno le sostanze volatili e l’attivazione di sistemi di filtrazione a carboni attivi. E’ l’esito di un incontro convocato dal dipartimento Ambiente con Consorzio Asi di Matera, Società Tecnoparco, Provincia di Matera, Comune di Pisticci, Arpab. A PAG. 3
Al Moma di NY un’istallazione dedicata ai riti arborei lucani Alberi, girato ad Armento, la produzione video di Frammartino in mostra negli Usa A PAG. 3
I Lucani a Roma incontro a tema
E’ stato fra gli amministratori pubblici che lo hanno convinto a restare, oggi il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo commenta con grande gioia la rielezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Credo non ci sia bisogno di esplicitare ulteriormente i motivi di soddisfazione per la rielezione del Presidente Napolitano. Ora aggiunge De Filippo - abbiamo un forte elemento di certezza con cui guardare con maggiore fiducia ai passaggi delicati che ci attendono nei prossimi giorni e nei prossimi mesi”. Immagine dalla visita del Presidente Napolitano in Regione nel 2009
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Gli assessori Pittella e Viti nella sede del ministero per verificare l’esistenza di canali di finanziamento
Ghizzoni, a Roma per trovare fondi Potrebbe esserci una realtà industriale che rilevi l’azienda con sede a Pisticci
I due Parchi nazionali al centro della riunione dell’associazione
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Una condotta: è questo il settore della Ghizzoni
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Un intero paese attende che sia fatta giustizia per l’omicidio di Donato
Dalla pista della discoteca ai gradini di una chiesa Giuseppe è diventato prete
Prevista per mercoledì 24 la sentenza per il delitto del carabiniere Fezzuoglio
Conforti, 44 anni, di Policoro ordinato da papa Francesco
Venne ucciso nel 2006 durante un tentativo di rapina in banca. A distanza di 7 anni, tutta Bella - paese d’origine del carabiniere Donato Fezzuoglio, morto mentre era in servizio a Umbertide - ricorda ancora il sacrifricio del militare.
Fino a sette anni fa l’ambiente in cui si sentiva più a suo agio era quello della discoteca, nella quale organizzava feste ed eventi. Era anche attorniato da belle ragazze che lo corteggiavano sensa sosta. Poi, ecco la chiamata.
E’ prevista per dopodomani la sentenza nei confronti dei due imputati, che rischiano l’ergastolo. Il paese chiede che sia fatta giustizia. E intanto dedica la villa comunale alla memoria di Donato, a cui tutti volevano bene.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Oggi, Giuseppe Conforti è un prete, appena ordinato da papa Francesco nella basilica di San Pietro. Ha 44 anni e ha preferito le vetrate colorate di una chiesa alle luci stroboscopiche. Tutta Policoro è orgogliosa di lui.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Il governatore aveva detto prima di recarsi al Quirinale: “Anche a fronte di una posizione netta, riteniamo valga la pena di chiedere la sua disponibilità a un ulteriore impegno” Il presidente della Regione commenta la conferma di Giorgio Napolitano con accenti di ottimismo
“Una certezza per il Paese” “Il suo altissimo senso dello Stato ha prevalso anche questa volta” Una certezza per l’intero Paese e un motivo per sperare nel futuro: è questo, secondo il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, il senso della conferma di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica. De Filippo era presente a Roma come “grande elettore” designato dal consiglio
regionale. Dice il governatore lucano: “Non posso non esprimere ammirazione e gratitudine al Presidente Napolitano per aver accolto l’appello che gli è stato fatto da più parti e che anche noi come Regioni abbiamo voluto presentargli contando proprio sul suo altissimo senso dello Sta-
to, che anche in questa occasione ha prevalso sulle legittime aspirazioni personali. Credo non ci sia bisogno di esplicitare ulteriormente i motivi di soddisfazione per la rielezione del presidente Napolitano. Ora abbiamo un forte elemento di certezza con cui guardare con maggiore fiducia ai pas-
saggi delicati che ci attendono nei prossimi giorni e nei prossimi mesi”. De Filippo è uno dei governatori recatisi da Napolitano, subito prima della sua ricandidatura, con una missione: convincerlo a restare. “Il mandato presidenziale - aveva detto - ha una scadenza settennale, ma il senso di
responsabilità e abnegazione che Napolitano ha dimostrato per il Paese non ha scadenza. Per questo - aveva aggiunto - anche a fronte di una po-
sizione netta e più volte ripetuta, riteniamo valga la pena di continuare a chiedere la disponibilità del Capo dello Stato a un ulteriore impegno”. (bm3)
“Non ha scadenza il senso di responsabilità e abnegazione che ha dimostrato per il Paese”
Missione al ministero per salvare la Ghizzoni Gli assessori Pittella e Viti a Roma per ricercare eventuali strumenti finanziari contro la crisi Alla ricerca del fondo perduto. E’ la “missione possibile” degli assessori regionali Marcello Pittella (Sviluppo economico) e Vincenzo Viti (Lavoro, formazione e cultura), nella sede ministeriale competente a Roma per cercare di intercettare qualsiasi forma di finanziamento utile a salvare la Ghizzoni. C’era anche il capogruppo del Pd in consiglio regio-
Previsto un nuovo incontro nei prossimi giorni per verificare la fattibilità
nale, Luca Braia. Negli uffici del ministero dello Sviluppo economico sono stati così sviscerati e analizzati tutti i problemi della Ghizzoni, azienda operante in Italia e in Europa che occupa fra gli altri circa 300 lavoratori lucani e che ha sede in Basilicata (la sede amministrativa è a Pisticci Scalo), attualmente in amministrazione controllata. All’incontro, oltre agli amministratori pubblici della Basilicata, hanno partecipato il direttore generale del ministero Andrea Bianchi, il direttore per gli incentivi industriali Carlo Sappino e ovviamente i legali rappresentanti dell’azienda. Gli assessori lucani danno un sintetico resoconto dell’esito della riunione: “Nel corso del lungo incontro è stata operata una
La società potrebbe essere rilevata da un altro grande operatore industriale Una condotta
ricognizione dei problemi che si frappongono alla ripresa delle attività della Ghizzoni, affidataria per altro di commesse alle quali è chiamata a rispondere pur in un quadro di difficoltà finanziaria che potrebbe rendere problematica l’assunzione delle stesse commesse”. “L’incontro - aggiungono gli esponenti della Giunta regionale - è valso a ve-
rificare tutte le possibili utilizzazioni di strumenti finanziari, di sostegno e di accompagnamento che sia lo Stato sia la Regione si sono dichiarati disponibili a mettere in campo pur in presenza di evidenti difficoltà di carattere tecnico”. E’ stata rimarcata nel corso dello stesso vertice l’opportunità che l’azienda Ghizzoni possa essere
rilevata da altro grande operatore industriale della stessa caratura. “Un’operazione - affermano Pittella e Viti - che ha bisogno di convalide, conseguite le quali potrebbe prendere corpo un’iniziativa congiunta di governo e Regione Basilicata”. Nei prossimi giorni dovrebbe aver luogo un nuovo incontro che il ministero dello Sviluppo
convocherebbe in attesa che si manifesti concretamente l’interesse del gruppo subentrante ad acquisire tutte le commesse, fino ad oggi in capo alla Ghizzoni. L’azienda (che ha gli uffici legali a Macchia di Ferrandina) è attiva, fin dal 1950, nel settore della costruzione di condotte per petrolio, gas, acqua e merci varie. (bm3)
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Basilicata Mezzogiorno
Incontro al dipartimento Ambiente per risolvere il problema dei cattivi odori che affligge la Valbasento
Giorni contati per i miasmi
Le vasche di equalizzazione di Tecnoparco coperte entro due settimane Ammesso che, com’è probabile, siano proprio le vasche di Tecnoparco a emanare i cattivi odori che si sentono in Valbasento, verranno comunque coperte entro breve. Lo si è detto in un incontro nella sede della Regione a Potenza, convocato proprio per fare il punto sullo stato dei lavori finalizzati alla eliminazione dei miasmi percepiti nell’area. Erano presenti rappresentanti dedipartimento Ambiente, del Consorzio Asi di Matera, dell’Arpab, della Provincia di Matera e del Comune di Pisticci. Dunque, le cosiddette vasche di equalizzazione di Tecnoparco saranno coperte completamente entro al massimo due settimane. La copertura della prima è stata completata, su una seconda si sta lavorando in questi giorni e nella prossima settimana, al massimo entro quella successiva, sarà completata anche la copertura della terza. Le opere saranno finite entro una quarantina
di giorni, con l’installazione degli scrubber, ulteriori dispositivi che abbatteranno le sostanze volatili e l’attivazione di sistemi di filtrazione a carboni attivi. Nel corso dell’incontro è stata effettuata una verifica dello stato di attuazione delle azioni di miglioramento impiantistico della Tecnoparco e per l’acquisizione delle informazioni tecniche Gli esponenti del Consorzio, dal canto loro, hanno presentato lo stato di avanzamento dei lavori e hanno altresì assicurato che prima dell’estate l’impianto di copertura e di filtraggio delle acque sarà consegnato.
Al lavoro per salvaguardare l’ambiente
re che la società si è già attivata per completare, entro un mese e mezzo di tempo, i lavori di adegua-
Nuovi dispositivi Saranno applicati “scrubber” contro le sostanze volatili e filtri a carboni attivi Invece i responsabili dell’azienda Tecnoparco hanno tenuto a far sape-
mento della cosiddetta stazione remota della Valbasento a Ferrandina.
I rappresentanti del dipartimento Ambiente hanno invece chiesto che continui, in maniera costante, il raccordo tra i soggetti istituzionali e privati coinvolti, con l’obiettivo di attivare una caratterizzazione spinta dell’aria e degli odorigeni in Valbasento, posto che la natura di quel sito impone un monitoraggio a prescindere dal caso oggetto dell’incontro. In particolare Arpab intensificherà il monitorag-
I lucani a Roma, incontro a tema dedicato ai Parchi
gio dell’aria già controllata dalla cabina situata in quella zona attraverso campagne mirate con veicoli mobili, mentre la società Tecnoparco predisporrà e trasmetterà con la massima tempestività un protocollo tecnico di caratterizzazione delle sostanze odorigene. Il procedimento dovrà essere poi validato da Arpab perché si possa proseguire nell’iter e quindi applicarlo. Sulla necessità di alza-
re il livello di controllo complessivo in quel sito e sull’opportunità di implementare il sistema comune di raccordo hanno convenuto il comune di Pisticci e la Provincia di Matera. Fra circa due mesi, e precisamente il 20 giugno prossimo, si svolgerà una riunione già programmata per la verifica del completamento delle azioni di controllo condivise nonché delle attività impiantistiche. (bm3)
Grande Mela, “Alberi” di Frammartino
Al Moma di New York istallazione no stop girata ad Armento
La Basilicata è tra le regioni con maggiore superficie protetta. L’associazione nella capitale ha organizzato un evento per discutere del futuro di queste aree
In anteprima mondiale fino al 27 aprile un’opera incentrata sui riti arborei
Con due parchi nazionali e due parchi regionali, la Basilicata è una delle regioni italiane con maggiore superficie protetta. L’associazione dei Lucani a Roma, al fine di valorizzare le due aree contigue occupate dai due Parchi Nazionali di Basilicata: Il Pollino e quello dell’Appennino lucano Val d’Agri-Lagonegrese ha organizzato nei giorni scorsi, un appuntamento per omaggiarli, con la proiezione di due brani filmati commentati ed integrati dal vice presidente del Parco Nazionale del Pollino Franco Fiore e dal presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese Domenico Totaro. Durante l’evento si è discusso anche del progetto di legge che istituisce il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, di cui è promotore il sen. Romual-
Alcuni dei riti arborei più importanti della Basilicata, apprezzati anche a New York. E’ partita il 18 aprile scorso, l’istallazione “Alberi” di Michelangelo Frammartino, proiettata in anteprima mondiale nel prestigioso museo newyorkese Moma, in partnership con il Tribeca Film Festival. Sarà possibile, ammirarla nella grande mela fino al 27 aprile prossimo. Interamente girato ad Armento, in Basilicata, riporta in vita un antico rito arboreo, mettendo in scena la figura del romito, l’uomo albero, trasformatasi nei secoli in una maschera, particolarmente sentita nel carnevale di Satriano di Lucania, ma ormai dimenticata dalle nuove generazioni. “Alberi” è una cine-installazione pensata in continuo loop, senza un inizio e una fine - ha spiegato il regista Michelangelo Frammartino - riportando in vita un sentimento collettivo. “Alberi” è prodotto da Vivo film e Essential Filmproduktion, in coproduzione con Snaporazverein e ventura film, in collaborazione con Rai Cinema, Istituto Luce Cinecittà, Sensi Cinema, Sensi Contemporanei Basilicata, Azienda di Promozione Territoriale Regione Basilicata, Medienboard Berlin Brandenburg e con il supporto di Ente Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri -Lagonegrese, Lucana FilmCommission, Comune di Armento, Comune di Satriano di Lucania, Gal CSR Marmo Melandro. Riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali,“Alberi” sostiene la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Il Parco nazionale del Pollino
do Coviello, che in prima persona ne ha illustrato le finalità. I parchi devono assolvere in primo luogo il compito di protezione dell’ambiente e allo stesso tempo, essere trainanti per lo sviluppo e l’economia.
Quello del Pollino è il più grande parco naturale italiano, caratterizzato da un paesaggio vario, dove è presente un importante biodiversità e popolato da comunità con tradizioni e culture diverse. Il Parco Nazionale dell’Ap-
pennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, invece, è di più recente istituzione (2007), si estende su un territorio estremamente articolato, vario e ricco di storia che copre parti delle valli in cui scorrono i fiumi Noce, Sinni ed Agri. Al riguardo, i rappresentanti dei due Parchi hanno confermato entrambi l’impegno nello sviluppo sostenibile citando i numerosi programmi avviati da ciascuna delle due istituzioni. Sui temi proposti, è stata messa a disposizione dei partecipanti una ricchissima documentazione . La seconda parte del’appuntamento romano, è stato invece incentrato sulla gastronomia. Il GAL La Città del Sapere ha fstto conoscere l’agroalimentari del versante lucano del Pollino.
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Convegno a Parma sulle note di Duni
Alimentazione e salute, a Melfi il concorso “Basilicata a tavola”
L’iniziativa della Commissione lucani nel mondo per mettere in luce l’opera del musicista nato a Matera e creare un ponte culturale “’I due mondi di Duni. Alla riscoperta della musica di Egidio Romualdo Duni”. E’ il titolo del convegno internazionale promosso dal Circolo culturale lucano di Parma e inserito nel programma della Commissione regionale dei Lucani all’Estero che si terrà il 27 e 28 aprile presso la Casa della Musica di Parma. Per il presidente della Crle Luigi Scaglione la scelta di sostenere l’iniziativa già nel 2012 nasce dalla opportunità di parlare di un autorevole esponente della storia della musica, con i suoi natali in Basilicata. La Commissione Lucani nel Mondo vuole far conoscere la Basilicata, costruire un ponte vero con le comunità locali di emigranti lucani, valorizzare le potenzialità che a volte sono nascoste o poco considerate o, come nel caso degli alunni del Conservatorio materano, entrare a confronto con realtà culturali di elevato spessore. In particolare con la esibizione della Ensemble del Conservatorio ‘Duni’ di Matera con Clelia Croce, Francesco Sacco, Roberta Lioy, Isabella Scalera, Antonio Fauzzi, Valentina Fabrizio e Carmine Antonio Catenazzo. L’evento, coprodotto da Casa della Musica, dall’Università degli Studi
Basilicata Mezzogiorno
Tanti gli studenti europei nella città federiciana, per l’iniziativa dell’Istituto Gasparrini, alle prese con tipici piatti lucani
Melfi
Concerto dell’Ensemble del Conservatorio “Duni” di Matera
di Parma, dal Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali (CIRPeM) e dal Circolo Culturale Lucano di Parma, è a cura di Paolo Russo dell’Università di Parma. “Otto - fa sapere Scaglione - saranno le relazioni in programma, che indagheranno l’attività di Duni (nato a Matera nel 1709 e morto a Parigi nel 1775) sia negli anni in cui era attivo nei teatri italiani, sia quando si affermò come protagonista dell’operismo parigino. Il convegno cercherà di
ricostruire il contesto teatrale in cui egli si mosse e si inventò una carriera assolutamente originale per un compositore italiano del suo tempo. Di particolare interesse il concerto che si terrà la sera del 27, a cura dell’Ensemble del Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera e col patrocinio della Regione Basilicata, in cui saranno eseguite sue pagine operistiche e strumentali. In particolare, gli studi di Maione e Mattei renderanno conto delle sue compo-
sizioni italiane, sacre e operistiche, nei tardi anni ’40 del Settecento. Gli interventi di Malvezzi, Polin e Pfeiffer esamineranno le attività teatrali che in Italia si affiancavano ai cartelloni dei grandi teatri operistici. Paolo Russo indagherà sulle interazioni tra le opere di Duni e la vita teatrale nella Parma di Du Tillot, che gli consentirà di avviare l’avventura parigina. Le relazioni di Charlton e Noiray indagheranno alcune delle prime opere francesi di Duni.
Il presidente del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano Francesco Perillo, intervenendo al convegno “Le abitudini alimentari e lotta ai tumori: la partita si gioca a tavola”, svoltosi sabato scorso a Melfi nell’ambito del Concorso di Enogastronomia Internazionale “Basilicata a tavola”, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “G. Gasparrini , ha definito l’iniziativa di grande interesse, vista la partecipazione di centinaia di studenti provenienti da varie città d’Italia e d’Europa che “hanno invaso” la cittadella federiciana per gareggiare nella preparazione di raffinate prelibatezze lucane e ideare itinerari turistici per la riscoperta delle bellezze artistiche e naturalistiche del Vulture e dell’Alto Bradano. Perillo ha evidenziato le azioni che verranno realizzate nelle prossime settimane relative ai bandi pubblicati dal Gal Sviluppo Vulture. “Le azioni previste dai Bandi per la realizzazione delle fattorie del gusto – ha affermato il presidente del Gal - hanno la finalità di implementare percorsi didattici rivolti alle nuove generazioni e assumono l’importante mission di diffondere i principi dell’educazione alimentare, di sviluppare comportamenti responsabili e offrire spunti di approfondimento e riflessione ad insegnanti, studenti, genitori ed operatori del settore dell’area Vulture Alto Bradano. Le azioni sul gusto e dell’enogastronomia più in generale, permetteranno all’area del Vulture Alto Bradano di incrementare le potenzialità dell’agricoltura multifunzionale, dei prodotti tipici di eccellenza e di sviluppare un sistema di rete tra le fattorie didattiche, le fattorie del gusto e quelle sociali”.
Dal Consiglio Politica 1 Braia (Pd)
Film Commission Navazio
La conferma di Giorgio Napolitano a capo dello Stato rappresenta nell’attuale quadro politico italiano l’unico punto di garanzia democratica per il nostro paese. Mi auguro si riveli anche utile alla costruzione di una fase politica nuova che dovrà necessariamente caratterizzarsi per la sua capacità di riformare il sistema paese a partire da una oramai inevitabile nuova legge elettorale. Nel Partito Democratico prima e nel centro sinistra poi si apra una fase di confronto ampia e leale, si ritrovino le vere motivazioni che hanno fatto nascere il Pd e che ritengo siano ancora attuali e utili al futuro dell’Italia.
Sono passati più di cento giorni dalla nomina del Consiglio di amministrazione. Ci aspettavamo il Festival internazionale del cinema di Berlino (troppo presto?), non riusciamo ad essere a Cannes per maggio (ancora troppo presto?), ma per la biennale di Venezia dobbiamo essere pronti. Quando discuteremo per capire che tipo di cinema si farà in Basilicata? Gli aderenti alla ReteCinema Basilicata hanno proposto un manifesto: 10 punti. Semplici e significativi: dal fare rete ai conflitti di interesse. Dallo scorso 8 agosto sono fermi 2.000.000 per rendere operative le attività della Fondazione Lucana Film Commission. Aiuto e stimolo per l’industria cinematografica.
Politica 2 Rosa (Pdl) De Filippo ha perso la bussola del gran timoniere dato che troppe volte sono stati fatti nomi di possibili assessori per una ‘buona’ Giunta di rinnovamento poi improvvisamente cambiati per un’altra ‘buona’ Giunta sempre di rinnovamento”. Chi perde in ogni caso, qualsiasi sia la soluzione, è il popolo lucano. Poiché a questi signori arroccati nel palazzone e attaccati a poltrone e poltroncine poco interessano le aziende in crisi, poco interessa che vi sono famiglie che non arrivano a fine mese.
Imprese Autilio (Idv) Riferendo di aver aderito all’ ‘Appello-Manifesto’ di Rete Imprese Italia (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani), Autilio dice di condividere l’analisi di riferimento per l’iniziativa di mobilitazione dell’opinione pubblica. “Il protrarsi della recessione sta riducendo allo stremo le imprese del terziario di mercato, dell’artigianato e l’impresa diffusa che vivono sulla propria pelle il peso insostenibile dell’eccessiva pressio-
ne fiscale, del crollo dei consumi senza precedenti, del difficile e costoso accesso al credito, dell’annosa questione della riscossione dei crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. E’ necessario individuare percorsi che consentano di utilizzare incisivamente gli strumenti esistenti nel quadro unitario della finanza pubblica”. Consiglio regionale Si riunirà domani alle ore 10,30. Il primo punto all’ordine del giorno riguarda la surroga del consigliere regionale Vincenzo Folino, che si è dimesso dalla carica di consigliere regionale optando per il Parlamento. Dopo l’attività ispettiva e di controllo, l’Assemblea dovrà esaminare il provvedimento della Giunta riguardante la “Riorganizzazione della filiera di istruzione e formazione in Basilicata”. Successivamente saranno esaminate due proposte di modifica del Regolamento Interno del Consiglio regionale di iniziativa del consigliere Navazio ed una serie di proposte di legge che, non essendo state esaminate dalle competenti Commissioni nei tempi previsti, approdano direttamente in Aula su richiesta dei proponenti. All’ordine del giorno, infine, l’esame delle mozioni presentate e l’elezione del Difensore civico della Basilicata e del Garante dell’Infanzia.
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Basilicata Mezzogiorno
Agricoltura è futuro
La nostra tradizione è la principale fonte di crescita
r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti
Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I POTENZA CITTÀ
Lunedì 22 aprile 2013
UCCISO IN UMBRIA IL CARABINIERE DI BELLA
RAPINA Donato Fezzuoglio ucciso il 30 gennaio 2006 durante una rapina in banca. Il sindaco: «Gli dedicheremo la villa»
Le lacrime e l’attesa dei familiari di Donato Mercoledì la sentenza. Due imputati a rischio di ergastolo FEDERICA D’AMBROSIO l Si avvia al rush finale il processo di fronte alla Corte d’Assise del capoluogo umbro per il barbaro omicidio il 30 gennaio 2006 ad Umbertide del carabiniere Donato Fezzuoglio di Bella nel corso di un tragico tentativo di rapina ad una filiale del Monte dei Paschi di Siena. A sette anni dal drammatico fatto di cronaca, mercoledì la sentenza. Sul banco degli imputati Raffaele Arzu, ex primula rossa sarda, e Pietro Pala, allevatore originario di Marsciano, ritenuti responsabili dell’assassinio. Secondo la ricostru-
zione dell’accusa, Fezzuoglio, dopo aver cercato di opporsi con un suo collega al commando, fu colpito mortalmente da alcuni colpi di kalashnikov, mentre inseguiva i rapinatori. I due uomini ritenuti responsabili furono poi assicurati alla giustizia dai carabinieri dopo lunghe indagini. I Pubblici Ministeri di Perugia Antonella Duchini e Paolo Abbritti al termine di una lunga requisitoria hanno chiesto per entrambi la condanna all’ergastolo e l’applicazione dell’isolamento diurno di 18 mesi sottolineando che si trattava di «un gruppo molto organizzato di grande capacità ope-
rativa criminale». Arzu e Pala si sono sempre proclamati innocenti in quanto estranei ai fatti, ma il Pm Duchini, nell’ultima requisitoria, ha insistito: «Leviamoci dalla testa la pista alternativa», ha detto stringendo il cerchio intorno ai due imputati ed escludendo la pista albanese. «Gli albanesi erano troppo alti ed è dimostrato non fossero a Umbertide il 30 gennaio 2006». «A sette anni da quel tragico evento che ha lasciato un grande sconforto nella nostra comunità – ha detto il sindaco di Bella Michele Celentano - il ricordo di Fezzuoglio è sempre vivo. Era un ragazzo d’oro,
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WEB Il popolo di Facebook ha già emesso la sua sentenza molto generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri. La sua devozione al lavoro e il rispetto per i valori ad esso legati devono essere di esempio per le nuove generazioni. Stiamo pensando come amministrazione di dedicargli la villa comunale, un luogo simbolo di fronte al Municipio. Lo consideriamo un gesto dovuto nei confronti di un uomo che ha sacrificato la propria vita da eroe nell’adempimento del proprio dovere. Speriamo che la sentenza gli renda giustizia». Tra le lacrime e con la voce rotta dalla commozione mamma Carmela ci dice che «il
dolore è troppo grande e in casa cerchiamo di parlarne il meno possibile perché tanto mio figlio nessuno me lo potrà più restituire. So che a giorni uscirà la sentenza. In aula segue il processo l’altro mio figlio, Mariolino, carabiniere come il fratello maggiore. Donato aveva solo 28 anni. Ha lasciato un bambino che all’epoca aveva sei mesi, oggi ne ha sette. È bene che la legge faccia il suo corso perché mio figlio credeva nella giustizia ed è morto per questo. Ringrazio i suoi colleghi che si sono impegnati per catturare gli assassini. Il suo sacrificio deve essere ricordato da tutti».
POTENZA LA DENUNCIA DI MOLINARI SU UN PIANO CHE RIMANE SOLO SULLA CARTA POTENZA SINGOLARE PROTESTA IN VIA PIENZA DI UN PENSIONATO
Gestione unica rifiuti Arriva il «giustiziere» «Fondi a rischio» dei cassonetti stracolmi l Dopo il blocco di sette giorni, l’Acta ha ripreso a raccogliere l’immondizia a Potenza. Nello scorso fine settimane sono stati conferiti nella stazione di trasferenza di Tito circa 500 quintali di rifiuti. Da oggi il carico sarà portato a 800 quintali. Spazzatura di nuovo in viaggio, in attesa della prossima e prevedibile «sofferenza». Sì, perché il problema non è risolto alla radice nonostante la Regione abbia deliberato lo stanziamento di risorse necessarie per attuare un piano rifiuti da organizzare nel comprensorio del Potentino. Tutto è fermo, nulla di concreto è stato fatto. È la denuncia del consigliere comunale Giuseppe Molinari che ricorda come la delibera di giunta «vincoli il finanziamento alla gestione unica del sistema di raccolta in dieci comuni del Potentino i quali hanno scelto il capoluogo di regione ente capofila. L’obiettivo è attuare il metodo del porta a porta ma dice Molinari - l’amministrazione di Potenza non è riuscita a mettersi ancora d’accordo con gli altri nove comuni. Sembrerebbe che non tutte le nove amministrazioni vedano di buon occhio una ipotetica gestione di raccolta da parte dell’Acta, carrozzone costoso e in difficoltà economiche. Il confronto, dunque, va a rilento mentre il tempo passa tra un’emergenza ed un’altra». Molinari rileva anche che «non è rimasto molto tempo vista la data entro la quale la delibera prevede l’attuazione dell’accordo
di programma e cioè il 31 dicembre di questo anno. Circa nove milioni di euro sono a disposizione ma non per sempre. Bisogna fare in fretta eppure il Comune di Potenza perde tempo. Al di là di qualche incontro organizzato con le altre amministrazioni comunali non è stato deciso ancora nulla mentre, invece, bisognerebbe essere ope-
SPAZZATURA Bidoni a Potenza rativi e mettere a punto un bando per individuare quale dovrà essere il gestore unico per la raccolta dei rifiuti porta a porta nel comprensorio. Dopo aver incaricato il Conai di individuare il miglior metodo di raccolta, dopo aver fatto numerosi tavoli di confronto per cercare di risolvere la questione l’unico risultato è stato quello di promuovere l’ennesima azione comunicativa per educare i cittadini a differenziare i rifiuti».
l Un segno di protesta o una intemperanza senile? Certo è che, da giorni ormai, un distinto signore crea scompiglio tra i cassonetti strabordanti di spazzatura posti in via Pienza. Fra cartoni e buste maleodoranti, l’uomo, ogni giorno, a detta dei residenti della zona e di chi si trova lì per lavoro, arriva con la sua autovettura, si ferma e gesticolando animatamente recupera tutto ciò che è al di fuori dei cassonetti per gettarlo al centro della carreggiata. «Le prime volte che mi sono trovata davanti a questa scena – spiega un passante – la prima cosa che ho pensato è stata che questo signore aveva seri problemi. Non sono riuscito nemmeno ad avvicinarmi, per paura che mi lanciasse qualche busta di spazzatura addosso. Passeggio spesso con il mio cane da queste parti e quella mattina, ricordo, ero davvero allibito. Il giorno dopo ho notato la stessa scena, e il giorno dopo ancora. E allora ho pensato che non era un pazzo. E oggi, che continua a farlo, io continuo a pensare la stessa cosa, questo signore non è un pazzo, questo signore sta protestando pubblicamente lo scempio che c’è nelle strade di Potenza». Un gesto «fuori dalle righe» per pro-
testare contro un problema molto importante che affligge, ormai da tempo, i cittadini del capoluogo lucano, l’ingombrante problema dei rifiuti. Certo è che il metodo utilizzato da questo arzillo potentino non è a norma di legge, oltre che essere di cattivo esempio per quei ragazzi che
IRA La protesta del pensionato giornalmente passano da quella strada, sottostante vari istituti scolastici superiori. Ci auguriamo che la nuova campagna pubblicitaria dell’Acta e del Comune «Riscatto: la raccolta differenziata» elimini i rifiuti dalla lista dei problemi della città di Potenza e dia un po’ di pace e meritato riposo al «giustiziere dei cassonetti stracolmi». [marvi]
POTENZA È UN EVENTO ORGANIZZATO DALL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI
Torna stasera la «cena al buio» dell’Uici Un’esperienza stimolante nei gesti quotidiani. Ma senza luce ANGELO LA CAPRA l Appuntamento stasera, alle 20, al ristorante «La Fattoria del parco» di Potenza, con la «Cena al buio», evento organizzato dalla sezione provinciale di Potenza dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Questo evento di singolare intensità, è promosso per esaltare il momento conviviale e per vivere nel buio una particolare esperienza di relazione e di comunicazione. Anche gesti quotidiani, come mangiare o afferrare un
bicchiere, diventeranno un esperienza inedita e stimolante. Olfatto tatto e udito acquisiranno nuova importanza nel ridefinire la realtà che normalmente ci circonda.Come si svolge una cena al buio? In un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, in un ambiente rigorosamente oscurato, scopriremo che c’è un modo diverso di stare a tavola, di parlare ai commensali, di intendere il galateo. Il buio cambia tutto, perciò guide non vedenti aiuteranno a riscoprire il valore dell’ascoltare, il bello del toccare,
il piacere del gustare e il fascino del riconoscere i profumi. Sarà favorito un diverso e più stimolante percorso alla scoperta del cibo e dei sapori, un viaggio nel gusto che vedrà impegnati tutti gli altri sensi in un gioco di riconoscimenti che riserva non poche sorprese. All’ arrivo delle prime portate la serata entrerà nel vivo e le piccole difficoltà del buio, come trovare posate, cibo, bicchieri, accenderanno un clima di contagiosa allegria. I sapori si faranno più intensi, il piatto si guarderà con la memoria.
TAVOLATA Cena al buio per riscoprire il gusto
le altre notizie COMUNE
Iscrizioni asili nido da oggi al 22 maggio n Da oggi al 22 maggio sono aperte le iscrizioni agli asili nido di Potenza per bambini di età superiore a tre mesi ed inferiore a trentasei mesi nel giorno dell’apertura dell’anno educativo e alla sezione «Primavera» per bambini che compiano ventiquattro mesi entro il 31 dicembre 2013 e fino a trentasei mesi. L’apertura della sezione «Primavera», compatibilmente con la necessaria disponibilità finanziaria è prevista presso la scuola comunale dell’Infanzia di via Adriatico «I Due Noci», che funzionerà in via del Seminario Maggiore. I modelli d’iscrizione sono reperibili presso l’Ufficio «Istruzione» in Via Nazario Sauro, l’Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico) piazza Matteotti e sul sito internet del Comune:www.comune.potenza.it alla pagina destinata alle iscrizioni agli asili nido. TELEVISIONE
Il caso di Elisa Claps oggi a «I fatti vostri» n Mercoledì nuova udienza al processo per l’omicidio di Elisa Claps nel tribunale di Salerno. Parlerà la difesa. Un prologo di quanto dirà in aula l’avvocato Alfredo Bargi è previsto per oggi in televisione. A «I Fatti vostri», programma di Raidue, il legale di Danilo Restivo risponderà alle domande di Giancarlo Magalli. In collegamento da Potenza ci sarà anche Gildo Claps, fratello della povera ragazza uccisa nel ‘93. L’appuntamento è per questa mattina intorno alle 11.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
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Lunedì 22 aprile 2013
Petrolio e Territorio/5. Intervista a tutto campo al primo cittadino di Paterno Michele Grieco
«Creare occasioni di sviluppo» Dalla compensazione per le estrazioni all’applicazione della legge 40/95
PATERNO - «La legge Regionale 40/95 è stata emanata con uno scopo ben preciso, di utilizzare le royalties indirette per piani di sviluppo dei territori interessati dalle estrazioni a compensazione di un'economia tradizionale (agricoltura, zootecnia, turismo, ecc.) non più praticabile. Oggi si fa di tutto con tali compensazioni ma nessun piano di sviluppo delle aree interessate e quindi della Val d'Agri». La riflessione è del Primo cittadino di Paterno, Michele Grieco che abbiamo incontrato nell’ambito della nostra inchiesta su “Territorio e Petrolio”. Senza giri di parole, cosa è successo dopo la protesta con l'atto delle dimissioni e il reintegro? E' cambiato qualcosa? Avete ottenuto in qualche modo alcune delle richieste sollevate? «Le questioni portate all'attenzione delle forze politiche regionali con le dimissioni dei sei Sindaci sono di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'intera Val d'Agri che, trascurate da circa 15 anni, sicuramente non possono essere risolte in un mese o due. Allo stato attuale si è in attesa di una piattaforma propositiva da parte della Regione». Comunque il vostro atto è stato sia strumentalizzato che attaccato da molti vostri colleghi della porta accanto. «Il fatto importante, come ho già avuto modo di asserire in altre occasioni, è che finalmente nella nostra Val d'Agri si è cominciato a convergere su tematiche e problematiche annose che non
Il centro oli e il sindaco di Paterno Grieco
possono essere più rinviate o trascurate. Che siano stati sei i Sindaci e non tutti ha scarsa importanza , la cosa importante è soprattutto che finalmente si comincia ad interpretare in maniera adeguata il monito di protesta che viene dalle popolazioni».
Territorio, occupazione e risorsa petrolifera, ed ecco una nuova protesta, questa volta però dai Sindaci dell'area del Medio Agri. Cosa ne pensa? «Sicuramente il lavoro per tutti, in conseguenza delle estrazioni petrolifere è stata una chimera propa-
gandata da molti per il passato, come aspetto strettamente connesso alle lavorazioni estrattive e centro oli. Sono dell'avviso che la risorsa petrolio deve costituire il volano per promuovere una economia solida ed uno sviluppo a se stante, che possa avere le gambe per
camminare anche il giorno in cui non ci saranno più risorse petrolifere». Non inizia ad essere un pò confusionario questo modo di fare anche nei confronti delle popolazioni: un giorno le dimissioni dei primi cittadini dell'Alto Agri con la stesura di un
RIBALTA TELEVISIVA
L’Aglianico del Vulture protagonista a Geo & Geo VULTURE - Nella puntata di oggi pomeriggio (inizio ore 17.40 su Rai 3) diGeo & Geo sarà protagonista l'Aglianico del Vulture e diversi prodotti derivati, presentati dal presidente della Cantina di Venosa Francesco Perillo. La Cooperativa Agricola Cantina di Venosa appartiene alla Rete di Campagna Amica della Basilicata. La Cantina Cooperativa di Venosa, costituita nel 1957 da 27 soci fondatori, conta oggi 500 soci, con una superficie di900ettaricirca, lamaggiorpartenel
Comune di Venosa. Gli impianti di cui dispone sono all'avanguardia, ma tecnica,amoreecura sonoquellidellatradizione: attenta gestione dei soci delle operazioni di vendemmia, selezione delle uve migliori, attenzione nelle fasi di macerazione e fermentazione, meticolosità nelle fasi di affinamento, in cui l'Aglianico viene trasferito in carati di rovere francesi e Slavonia, per ottenere la qualità superiore per cui eccelle. Presentati anche prodotti derivati, come il formaggio stagionato in Aglia-
nico, la gelatina e la pasta all'Aglianico, il mosto cotto. Lo Chef dell'Unione Cuochi lucana Mario De Muro proporrà ai telespettatori piatti originali e rivisitati, dal risotto all'Aglianico e salsiccia ai rascatielli all'Aglianico con ragù di verdura e cacio ubriaco, dal lonzino di suino all'Aglianico alla pera cotta in Aglianico e ricotta, dalla gelatina all'Aglianico abbinata al Canestrato di Moliterno alle cartellate al vin cotto, alla bruschetta vino rosso e cioccolato.
documento, un altro giorno i sindaci del medio agri con un altro documento, forse tra qualche giorno la rivolta degli amministratori del senisese e via dicendo. «Che tutti i territori della nostra Regione ed in particolare quelli dell'entroterra siano in condizioni di maggiore sofferenza è del tutto evidente e le ragioni sono tante, ma occorre stabilire qual è il programma di sviluppo che si intende promuovere per ogni singola area. La legge Regionale 40/95 è stata emanata con uno scopo ben preciso: utilizzare le royalties indirette per piani di sviluppo dei territori interessati dalle estrazioni a compensazione di un'economia tradizionale (agricoltura, zootecnia, turismo, ecc.) non più praticabile. Oggi si fa di tutto con tali compensazioni ma nessun piano di sviluppo delle aree interessate e quindi della Val d'Agri. La nostra non è una protesta strumentale o di campanile ma si chiede semplicemente di applicare una legge e di riconoscere , ai territori interessati dalle estrazioni, un giusto e sacrosanto risarcimento dei danni subiti e di promuovere nuove e diverse opportunità economiche». Non è più utile un unico coro e una forza unanime su un progetto concreto e non dispersivo? «La condivisione di un progetto è sicuramente auspicabile , ma è necessario che tale progetto sia finalmente elaborato, discusso e finanziato in tempi rapidi». Angela Pepe © RIPRODUZIONE RISERVATA
Melfi. L’esperienza della “Marottoli” con il fisioterapista Valvano Wi-fi per tutti in piazza dell’Unità
A lezione di postura con l’Asp Internet gratis L’obiettivo: offrire le basi per un corretto approccio alla problematica MELFI - Con una felice intuizione, l'Azienda sanitaria di Potenza ha scelto di entrare nelle scuole lucane per parlare ai giovani studenti di corretta postura. Così il fisioterapista di Melfi, Rino Valvano nei giorni scorsi era nelle classi quinte dell'istituto Marottoli: «per offrire ai ragazzi di quinta elementare spiega il coordinatore del progetto, Valvano - le basi teoriche ed i consigli pratici per un corretto approccio alla postura. Il progetto ha trovato la sua collocazione naturale nella scuola che è sede elettiva di ogni intervento educativo. Una maggiore presa di coscienza delle problematiche posturali può aiutare i ragazzi a gestire dimorfismi e paramorfismi della colonna vertebrale che nell'adulto costituisce il maggiore fattore di rischio alle algie vertebrali con la conseguenza di una sensibile diminuzione della qualità della vita». Letteralmente incantati dal plastico di una colonna vertebrale che si piegava con una leggera pressione i ragazzi della scuola Marottoli hanno imparato come riempire correttamente uno zaino: «e purtroppo secondo studi autorevoli condotti su bambini si è accertato come il limite di peso proposto del 15% del peso corporeo viene abbondantemente superato. Occorre dunque
Una immagine dell’iniziativa
ridurre il peso dello zaino, migliorare la conoscenza del problema tra insegnanti e famiglie ed insegnare agli alunni come gestire il peso e come ripartirlo all'interno del contenitore». Quando alla fine della lezione si è parlato dell'importanza di stare seduti tra i banchi di scuola con corretta postura e tutti i giovani studenti hanno salutato il fisioterapista, Rino Valvano perfettamente in asse sulla sedia, si è compreso che il lavoro aveva ottenuto un magnifico risultato. Vittorio Laviano ©RIPRODUZIONE RISERVATA
In manette un trentatreenne di Pescopagano L’evento è organizzato dall’Area programma
Evade dai domiciliari A Lagopesole incontro Arrestato dai carabinieri con il maestro Azuma PESCOPAGANO - I militari della stazione di Pescopagano hanno arrestato, su ordine di carcerazione, D. F., classe 1980, di origine pugliese ma residente nel paese lucano, per aggravamento della misura cautelare a cui risultava già sottoposto. Per l'uomo, che si trovava agli arresti domiciliari, si sono aperte le porte del carcere di Melfi ove è stato tradotto dopo le formalità di rito. Il provvedimento di arresto è scaturito dopo che il giovane, già agli arresti domiciliari dal 23 febbraio 2012 era stato sorpreso fuori dalla sua abitazione, commettendo il reato di evasione. Tale atteggiamento secono l’Arma ha evidenziato la inadeguatezza della misura degli arresti domiciliari. Per questo è stato portato nel carcere di Melfi.
LAGOPESOLE - Si terrà questa mattina a partire dalle 10, presso il Castello di Lagopesole, un incontro con il maestro Azuma. L’evento è organizzato dall’Area Programma Alto – Basento e dal Comune di Avigliano, che per l’evento hanno coinvolto due classi della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Avigliano Centro e Avigliano Frazioni – Filiano. L’incontro con il maestro rientra nell’ambito del percorso museale multimediale Il Mondo di Federico II, è un momento di un progetto più ampio che colloca il Castello di Lagopesole come crocevia di storia e culture differenti. L’incontro/laboratorio sarà condotto dai Servizi Didattici del Musma di Matera ed è rivolto agli alunni delle ultime tre classi della Scuola Primaria.
a San Costantino
SAN COSTANTINO - A San Costantino Albanese “wi-fi” per tutti. Da qualche giorno cittadini e non, si possono collegare gratuitamente ad internet in piazza Unità d'Italia, usufruendo della rete wi-fi fino a 7 mega, distribuita in modo equo sugli accessi in contemporanea al sistema hotspot. L'Amministrazione comunale, avvalendosi della collaborazione della società “Global Com Basilicata”, che ha realizzato e gestisce il sistema di accesso, ha attivato ufficialmente il nuovo servizio “Free Wi-Fi Hotspot”, con l'obiettivo di favorire la connessione in modalità wireless per chi utilizza strumenti come computer portatili, tablet o smartphone. Il sistema - si legge in un comunicato stampa - permette agli utenti l'accesso ad internet con qualunque dispositivo che supporti la tecnologia wi-fi. «Il servizio - chiarisce il vicesindaco del Comune Renato Iannibelli- è completamente gratuito e consente ad ogni utente di navigare liberamente nel web senza restrizioni sulle pagine, per un massimo di 2 ore al giorno. Si può accedere alla rete grazie al servizio di autenticazione online, basta avviare la ricerca rete wi-fi del proprio termi-
nale fino a rilevare “Free WiFi Hotspot” Comune di San Costantino Albanese. Appena agganciata la rete, si aprirà la pagina di registrazione login in cui inserire i propri dati personali, il numero di cellulare al quale verrà inviato un sms con user e password che permetteranno di navigare gratuitamente». Le informazioni relative all'utenza mobile (intestatario del cellulare) sono richieste per consentire all'autorità giudiziaria competente di identificare i responsabili in caso di uso illecito del servizio. Il sindaco Anna Maria Busicchio, da Piazzale Europa, sede del Municipio del Comune della Valle del Sarmento, ha espresso «soddisfazione per il nuovo servizio che si va ad aggiungere a tante altre iniziative, anche setanto ancora resta da fare… ma noi siamo qui per questo», sottolinea con un pizzico di orgoglio e un sorriso appena accennato. Iniziative che permetteranno ai cittadini e ai tanti turisti, senza dubbio, di usufruire di un nuovo ed eccezionale strumento di comunicazione, permettendo alla comunità arbëreshë di agganciarsi ai più avanzati comuni. Vincenzo Diego
Soddisfatta il sindaco Busicchio
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Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.04.2013
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Lunedì 22 aprile 2013
La storia. Fino a 37 anni organizzava feste nei locali, poi il sentito cammino di fede
Dalle discoteche a San Pietro L’avventura spirituale di don Giuseppe Conforti di Policoro ordinato ieri dal Papa POLICORO - Dalle black room delle discoteche, dove organizzava feste in grande stile, al sagrato di San Pietro, con lamano amorevoledi Papa Francesco, che gli dava la benedizione per la sua nuova vita da sacerdote. E’ la storia originale e sorprendente del giovane policorese Giuseppe Conforti, 44 anni e un passato recente da Pr (Public relations) nelle discoteche, frequentate fino a 37 anni. Ieri mattina, dopo sette anni di seminario ed una fervida attività spirituale, Pino, come lo conoscono tutti a Policoro, ha conquistato il tanto sospirato “don”. Era in buona compagnia con altri nove seminaristi, sei dei quali italiani, che hanno avuto l’onore di essere i primi ordinati dal nuovo Papa francescano. Da due anni impegnato nella parrocchia di San Policarpo a Roma, don Pino ha sicuramente una storia speciale, perchè prima di affidare la sua vita a Dio si divertiva ad organizzare feste, in particolare quelle di Capodanno. Nato a Policoro, è arrivato a Roma all'età di 14 anni: «Facevo parte di un gruppo alla chiesa argentina di piazza Buenos Aires. -ricorda Conforti- Una volta ho perfino accompagnato all'aeroporto l'allora cardinale Mario Bergoglio. Per mantenermi lavoravo come pr in discoteca e organizzavo feste. Ho sempre amato le relazioni
I sacerdoti ordinati ieri mattina a San Pietro da Papa Francesco
con le persone e anche come prete cercherò di generare sorrisi». Un bellissimo ragazzo, molto corteggiato dalle fanciulle, a cui evidentemente ha preferito l’amore di Dio. A Roma aveva tentato anche la strada della televisione, diventando un volto del pubblico nella nota trasmissione “I fatti vostri”. Siamo negli anni Novanta. Poi è arrivata la conversione. Una storia bel-
la e commovente che farà felici anche i suoi concittadini di Policoro. “La parola di Dio non è proprietà vostra, è parola di Dio e la Chiesa è la custode della parola di Dio”. Queste le parole di Papa Francesco nel corso della Messa celebrata nella basilica di San Pietro durante la quale sono stati ordinati i sacerdoti, ai quali ha chiesto di essere “pastori e non funzionari”, “mediatori
e non intermediari”. Ed è grande la soddisfazione di tutta la città di Policoro, nell'annunciare la lieta notizia per don Pino, «un giovane -ricorda il consigliere comunale Giuseppe Ferrara- che negli ultimi sette anni ha dedicato la sua vita alla carità cristiana, studiando la parola di Dio, ricevuta come ha dichiarato Papa Francesco oggi con gioia». «Una grande gioia -ha dichiarato il sinda-
co della città di Policoro, Rocco Leone-per Policoroetutto il comprensorio jonico, sapere che tra i dieci parroci ordinati oggi da Papa Francesco, ci sia il nostro concittadino, al quale va tutto il nostro augurio per una missione la sua che ha oggi il suo inizio». «Un amico -ha dichiarato il consigliere comunale Giuseppe Ferrara- al quale va il mio orgoglio per aver raggiunto un obiettivo che era diventata la sua ragione di vita. Da oggi, esortato dalle parole del Papa, inizia il suo lavoro tra i fedeli con i quali iniziera' un percorso pieno di amore e fraternità». Una giornata, dunque, indimenticabile per Il giovane Pino e per Policoro tutta. La Messa di ordinazione dei nuovi sacerdoti è stata concelebrata dal cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, Mons. Filippo Iannone, Vicegerente, i vescovi ausiliari, i superiori dei seminari interessati (Pontifico Seminario Romano Maggiore, Seminario degli Oblati, Figli della Madonna del Divino Amore e Collegio Diocesano Redemptoris Mater) e i parroci degli ordinandi. “Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede”. E' questo il tema che ispira, quest'anno, la Chiesa cattolica nella Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Quattro dei dieci nuovi sacerdoti provengono dal Pontificio Seminario Roma-
no Maggiore, altri quattro Collegio Diocesano Missionario Romano “Redemptoris Mater” e due dal Seminario della Madonnadel Divino Amore. Voluta e istituita da Paolo VI nel 1964, la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni celebra quest'anno il suo cinquantenario. La giornata si inserisce nel contesto dell'Anno della fede e del cinquantesimo anniversario dell'apertura del concilio Vaticano II. Fu proprio nel periodo dello svolgimento dell'assise ecumenica, infatti, che Paolo VI volle istituire un appuntamento annuale “per invocare dal Signore gli operai necessari alla sua messe”, come spiegò nel radiomessaggio rivolto ai fedeli alle 20 di sabato 11 aprile 1964, vigilia della celebrazione della giornata. La particolarità del gruppo di quest'anno è che si tratta prevalentemente di giovani adulti - tranne due - sono quindi vocazioni adulte. Sono giovani che sono entrati in seminario dopo i 30 anni e che adesso hanno un'età che va dai 37 ai 44 anni. Una fisionomia del gruppo degli ordinandi di quest'anno è proprio questa: giovani che sono felici di diventare preti, ma che hanno tutti alle spalle un'esperienza di studio quasi tutti una laurea - e di lavoro. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Policoro. A Marinagri si è parlato di come rinforzare il settore regionale Una collaborazione per i contribuenti
Assistenza fiscale C’è l’intesa tra Equitalia e commercialisti Nuovi input di crescita dal convegno dei laureati Luiss
Turismo, c’è tanto da fare
POLICORO - Basilicata piccola ma bella. A dirlo non sono i 585mila campanilisti cittadini lucani, ma i soloni dell'associazione laureati della prestigiosa università Luiss di Roma nel 2° convegno regionale: “Turismo e mobilità nel Sud Italia”, tenutosi sabato sera presso il Marinagri Resort di Policoro. Il presidente della cittadella sull'acqua, Enzo Vitale, ha fatto gli onori di casa: «150 milioni di euro investiti in questa struttura e altrettanti ne investimento per completarla. Il turismo è la strada principale per uscire dalla crisi e speriamo che in Basilicata si incominci a fare un turismo diverso da quello fatto finora». L'assessore comunale al ramo, Massimiliano Padula (Trenta- centro destra), nel portare i saluti dall'Amministrazione, ha dichiarato che i soggetti attuatori delle scelte del settore devono avere obiettivi condivisi e tutti devono essere coinvolti nelle scelte strategiche se si vuole vincere la sfida del turismo come locomotiva trainante per lo sviluppo non solo della Basilicata ma di tutta la nazione. Il dibattito, poi, è entrato nel vivo con le relazioni di Giovanni Matarazzo di Confindustria regionale, il quale ha messo sotto la lente di ingrandimento alcune criticità del settore: carenza di infrastrutture ferroviarie, siaquella ordinaria che l'alta velocità e la mancanza di un aeroporto regionale. Secondo elemento negativo: il ritardo nell'allocazione di risorse pubbliche negli investimenti turistici da parte della politica. Tra le virtù del turismo nostrano, sempre secondo l'imprenditore: ambiente incontaminato, l'affascinante storia e cultura e partire dal macroattrattore dei Sassi di Matera, lo spirito di accoglienza del popolo lucano e l'enogastronomia di qualità oltre alla differenziazione mare-monti dell'offerta turistica nostrana. Infine, come impegno dell'associazione di categoria, ha aggiunto un legame sempre più stringente, attraverso il contratto rete impresa, tra Basi-
Eustachio Quintano, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Matera
Gli esperti della Luiss a Marinagri
licata, Puglia e Calabria per rendere più competitivo il territorio costiero e le imprese. Tra il parterre degli invitati anche Cristiano Re della Fondazione Enrico Mattei: «In Basilicata mancano politiche di promozione turistica, essendo sconosciuta non solo agli stranieri ma anche agli stessi italiani. Il modello vincente è quello audio-visivo delle fiction come The Passion e Basilicata Coast to Coast tanto per fare alcuni esempi. In Sicilia stanno veicolando il messaggio turistico attraverso i film del Commissario Montalbano». A prendere poi la parola Domenico De Paola, imprenditore già manager della società Aeroporti di Puglia: «Il turismo necessita di interventi rapidi, a maggior ragione in questi periodi difficili, e la mia proposta è quella di accentrare le politiche decisionali nazionali per recuperare i ritardi e gli errori del passato. Considero strategico investire nell'intermodalità ferroviaria/stradale, per facilitare gli spostamenti che devono essere mirati in base alle esigenze dei flussi turistici. Ci sono per esempio gli orientali che vogliono spendere? Ebbene bisogna indirizzarli
la dove possono acquistare ciò che desiderano nella maniera più semplice possibile, magari creando anche dei parcheggi solo per loro». Il dottor Bruschini dell'Enit (Agenzia nazionale del turismo) ha, invece, puntato l'indice sul feedback (ritorno) di alcune politiche di marketing del territorio che non sono state, in Basilicata, sempre vincenti. Patrizia Minardi, dell'ufficio regionale Autorità di gestione dei fondi comunitari, ha parlato di nuova programmazione 2014/2020 che per il Sud Italia prevede 21 miliardi di euro da parte dell'Unione europea e per quanto riguarda la Basilicata per ottimizzare queste risorse ci sarebbe bisogno di una filiera tra tutti le misure: turismo, agricoltura, incentivi alle imprese per non disperdere contributi pubblici inaugurando dunque un nuovo metodo di gestione. Turismo, infrastrutture e modernizzazione sia dell'apparato produttivo che della Pubblica Amministrazione sono uno dei pilastri dei prossimi sette anni lucani. Gabriele Elia ©RIPRODUZIONE RISERVATA
E' STATO firmato nei giorni scorsi, dal direttore regionale Basilicata di Equitalia Sud, Giovanni Temisio, e dal presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Matera, Eustachio Quintano, il rinnovo della convenzione tra l'Agente della riscossione e l'Odcec di Matera. La proroga avrà la durata di un anno e conferma la volontà di Equitalia Sud e dell'Ordine di Matera, di proseguire nel percorso di collaborazione che mira a semplificare il rapporto tra Equitalia e i professionisti che assistono i cittadini contribuenti. L'intesa prevede, infatti, che Equitalia Sud metta a disposizione degli iscritti all'Ordine: Uno Sportello telematico attraverso il quale gli iscritti all'Ordine potranno formulare quesiti e ricevere risposte sulle principali aree tematiche della riscossione; un Form dedicato sulla home page del portale www.gruppoequitalia.it, che consentirà un contatto
diretto con gli uffici di Equitalia Sud e, in caso di problematiche particolarmente complesse, richiedere un appuntamento presso gli sportelli dell'Agente della riscossione di Matera o Potenza. «Lo sportello telematico afferma Giovanni Temisiooltre a rappresentare un percorso innovativo e moderno di cooperazione istituzionale, è un successivo passo in avanti nel cammino di semplificazione e collaborazione, tra Equitalia Sud e gli Ordini professionali». «La convenzione con Equitalia Sud -dichiara Eustachio Quintano- conferma la volontà collaborativa tra l'Ordine ed Equitalia. L'attivazione di un canale di dialogo privilegiato con i commercialisti, inoltre, permetterà agli iscritti e ai loro assistiti di avere un efficace strumento operativo, nell'ottica della semplificazione del lavoro degli studi professionali e del miglioramento dei rapporti fisco-contribuenti». matera@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 20.04.2013
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20 Basilicata
Sabato 20 aprile 2013
La compagnia L’Albero porta in scena la leggenda di un gruppo lunga 30 anni di SALVATORE LUCENTE TITO - Un'ora di parole e canzoni per raccontare un fenomeno mondiale della musica che in quasi trent'anni di attività ha venduto circa 30 milioni di dischi: i Radiohead. A farlo è la giovane compagnia lucana de L'Albero, su un testo scritto da Pierluigi Argoneto, con lo spettacolo Radiohead On Air che verrà messo in scena questa sera al Cecilia di Tito, nell'ambito del cartellone Ateneo Musica Basilicata, in collaborazione con il Comune di Tito. Lo spettacolo, che coniuga teatro di parola e musica eseguita dal vivo, ha come ambientazione un'emittente radiofonica che decide di mandare in onda un'intera trasmissione dedicata al gruppo inglese. La narrazione è affidata allo speaker radiofonico, che svolge il filo del racconto tra sensazioni e vita vera, accompagnato dall'esecuzione dal vivo dei brani più celebri e intensi scritti da Thom Yorke e i suoi. In scena per la compagnia teatrale de L'Albero tre musicisti lucani: Donatella Dores (voce), Donato Pitoia (chiatarra) e Vincenzo Paolino (pianoforte), che eseguiranno alcuni brani dall'ampia discografia del gruppo. Nel ruolo dello speaker, l'attore Loris Fabiani, premio Ubu 2011 come Miglior Attore Under 30. Uno spettacolo giovane, fatto da una compagnia giovane ma soprattutto rivolto ad un target giovanile, come ci racconta il direttore artistico della compagnia Alessandra Maltempo: «L'idea nasce perché sentivamo l'esigenza di offrire uno spettacolo che potesse portare a teatro un target di pubblico giovane molto vicino alla musica e ai concerti, ma normalmente lontano dal teatro in quanto percepito come un luogo per “adulti” e che propone solo testi di tradizione. Radiohead on Air vuole quindi avvicinare due mondi: quello del teatro di parola e quello della musica dal vivo attraverso lo strumento narrativo (e in questo caso anche visivo) della radio. Fare teatro in Basilicata significa infatti anche prendersi la responsabilità della formazione del pubblico. Se non parli alle persone e per le persone questo lavoro non centra la sua mission, almeno per la nostra compagnia è così. La nostra volontà è quindi quella di dimostrare a un pubblico più ampio possibile che il teatro è un luogo reale, simbolico e immaginario allo stesso tempo; un contenitore di atmosfere ed emozioni difficilmente replicabili stando a casa davanti alla televisione o a un pc». Compito impegnativo, visti i tempi, quello di portare a teatro un pubblico preferenzialmente giovane, e allora largo alla ricerca di una forma ibrida e di una ambientazione tutta particolare, come è nelle parole della regista Vania Cauzillo «Ho pensato di restituire il più possibile allo spettatore uno sguardo privilegiato: il dietro le quinte, l'ambiente della sala prove, quello che da sempre mi affascina molto di più del prodotto finale. La scelta è ricaduta sui Radiohead in quanto le loro canzoni, i loro testi, la loro storia - come del resto tutta la buona musica - ti consentono aperture drammaturgiche che portano alla riflessione, alla condivisione di pensieri». La formula è intrigante, come tutti gli spettacoli di questa giovane compagnia, che utilizza questa volta un testo scritto dall'autore lucano Pierluigi Argoneto, noto alle cronache per il gustosissimo romanzo d'esordio Vaticorca. E' lui a raccontarci qualcosa su questa difficile messa in scena: «Riuscire a scrivere uno spettacolo teatrale sui Radiohead non è stato semplice. Come coniugare l'esigenza di raccontare qualcosa della band senza cedere all'enfasi da fan in delirio, ricco di aneddoti, ma privo di contenuti? E ancora: come riuscire a parlare della loro musica senza lasciarsi andare a inutili tecnicismi su scale, accordi, armonizzazioni? La soluzione deriva proprio dal pretesto scelto, quello di una trasmissione radiofonica in cui uno speaker racconta di sé, parlando di loro, e racconta di loro, parlando di sé. Il tutto condito da un tono molto sarcastico, secondo me vero cardine su cui poggia il tutto. Sarcasmo che non è disprezzo, ma resa incondizionata del protagonista al ruolo che ognuno di noi ha nella società che viviamo, né pietista né arrogante, ma disincantato». Ed una produzione tutta lucana, come sottolinea Mariangela Corona, che mette in luce le potenzialità della scena artistica locale, capace di confrontarsi con temi e generi sempre nuovi ed affascinanti e anche capace di fare rete con le altre realtà creative e comunicative della Basilicata, come Radio Redazione (www.radioredazione.com), una delle prime web radio della Basilicata, che è diventata media partner ufficiale dello spettacolo e con la quale L'Albero ha cominciato a collaborare già a partire dall'ottobre 2012, con i corsi di teatro e dizione della Scuola sull'Albero a Potenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Raccontando i Radiohead on air Nella piéce di Argoneto felice connubio di musica e teatro
Un momento dello spettacolo Radiohead on air
LA BAND
Fabio Lucci diventa un “Rottweilers” di ANGELA PEPE VAL D'AGRI - “The Rottweilers”, la baby band lucana si arricchisce della nuova giovane voce di Fabio Lucci, originario di Grumento Nova. Sull'onda del successo dell'anno scorso, la band dei musicisti in erba ha annunciato l'ingresso nel gruppo del vocalist Fabio Lucci, originario del centro valligiano, 23 anni, ex capo animatore di villaggi turistici, alle “spalle” diverse partecipazioni a talent show, tra cui il programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi. Voce versatile si è immediatamente adeguato all'identità della band, portando all'interno contaminazioni di melodie musicali vicino a gruppi quali 99 Posse, Sud Sound System e Banda Bassotti. Scioltezza nell'interpretazione dei brani musicali anche da parte della vocalist, Carmela Valen-
zano, con la new entry. Maturità nella formazione musicale anche per il tastierista, Rocco Peloso, diventato più bravo, dopo l'iscrizione al Conservatorio di Potenza. Più motivato e dinamico il bassista Giuseppe Lopardo, attualmente vive ad Albano di Lucania. Mentre per il batterista Rosario Tito, iscritto anche lui al Conservatorio, i miglioramenti sono nella cura dello strumento. Ad accompagnare la band in tour la mascotte Vito Peloso, un bambino di 9 anni. Ma non solo il repertorio della mini band spazia su diversi generi: dalle musiche di Carlos Santana ai Pink Floyd, per poi passare a Battisti, ai Nomadi, alla musica popolare, al grande Rino Gaetano a Vecchioni, sino a giungere alle ritmiche di Vasco Rossi e all' allegria di Arbore e Nuovi Angeli. Insomma un'esplosione di note e di mu-
I Rottweilers
sicalità per un gruppo nato all'incirca tre anni fa con all'interno alcuni baby componenti uniti dalla passione e l'amore per la musica, contagiata da una scarica di allegria. Il viaggio in tour della band, ancora in fase di allestimento, ha già in programma cinque tappe, di cui una a Grotolelle (Avellino), poi a Castronuovo Sant' Andrea, San Rufo (Salerno) e un paio di date in Val d'Agri e nella Valle del Basento. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FOTOGRAFIA
Un tuffo nell’ “Oceano Mare” Gli scatti di Fornataro in mostra al Cecilia di Tito TITO - Gerardo Fornataro ospite al Cecilia Centro per la creatività di Tito per il terzo appuntamento della rassegna fotografica “Orizzonti diversi. Fotografi a confronto”, promossa da Cibò Enogastronomia, a cura dello storico dell'arte Fiorella Fiore e in collaborazione con Cecilia Centro per la creatività- Amnesiac Arts - Multietnica. Un appuntamento da non perdere, che inizierà alle 11 di domani,con la consuetaformula deltalk e del workshop di fotografia tenuto dall'artista stesso. Fornataro, nato a Matera dove vive attualmente, si occupa prevalentemente di fotografia di ricerca, contaminata dall'utilizzo della tecnologia digitale. Nel suo curriculum artistico, oltre a diverse mostre personali e collettive, spiccano il “Px3 Prix de la photographie Paris” (2008), ove riceve una menzione d'onore, l'International Photography Awards di Los Angeles (2009), dove
riceve due menzioni d'onore. In Italia, finalista del Premio Celeste nel 2007, e del Premio Terna nel 2008. Nel 2006 vince il premio “Pagine Bianche d'Autore”per la Basilicata, con unafoto dellaserie “AnimaL Gru”e nel2011 partecipa alla 54° Esposizione Internazionale d'arte della Biennale di Venezia. Per Orizzonti diversi, presenterà il suo progetto “Oceano Mare”: fotografie in cui domina il carico di storia delle cose, che diventano testimoni di vite passate e custodiscono il senso dell' “assenza”, o meglio, della presenza di un'assenza. Come dice la curatrice Fiorella Fiore, «anche in questa serie ritroviamo intatta la poetica del fotografo materano, caratterizzata da un'atmosfera metafisica, che trasforma l'arte "in un ponte tra l'ambiente e l'uomo"». Il vernissage della mostra si terrà pressoil CeciliaCentroperla creativitàdiTito, dove l'artista oltre a presentare le sue ope-
Foto delle Mostra
re e il suo punto di vista sulla fotografia, terrà anche un workshop, accompagnato da un aperitivo a cura di Cibò enogastronomia, al quale potranno partecipare tutti gli appassionati di fotografia. Per avere ulteriori informazioni sulla rassegna, basta fare un giro sul gruppo Facebook dedicato: e sulle piattaforme web http://fiorellafiore.jimdo.com e http://www.centrocecilia.it/. La mostra resterà aperta per i successivi 15 giorni, il lunedì (ore 11-13), durante gli eventi in programma al Cecilia o su appuntamento. sal.luc
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 20.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I VII
Sabato 20 aprile 2013
VIA PRETORIA E DINTORNI
I RITARDI DI PIAZZA BONAVENTURA
ASSEMBLEA DELL’ASCOM POTENZA
+79 CANTIERE Lavori a rilento e residenti «prigionieri» delle transenne [foto Tony Vece]
AREA Uno scorcio di via Pretoria che costeggia piazza Prefettura [foto Tony Vece]
I commercianti del centro fanno squadra per rilanciarsi Appello al Comune: tariffe ridotte per l’occupazione del suolo pubblico l Occupazione suolo pubblico, trasparenza dei prezzi, qualità del servizio e progetto della filiera eno-gastronomica. Sono i temi attorno ai quali si è sviluppato l’assemblea dei commercianti del centro storico di Potenza, aderenti all’Ascom. Riflessioni e suggerimenti per superare la crisi che travolge il comparto e per rilanciare l’area più antica della città. Sull’occupazione del suolo pubblico è stato rilevato come costituisca un costo rilevante per il pubblico esercizio. Di qui la necessità di ridurre la tariffa per consentire ai commercianti di «investire» in servizi all’aperto, creando la possibilità di animare il centro storico, accompagnandolo anche con attività di animazione, di musica, cultura ed eventi per rilanciare l’attrazione, la vitalità e vivacità dello stesso. La tariffa oggi - rileva l’Ascom - è eccessiva e scoraggia l’installazione e l’aumento delle aree dedicate al servizio all’aperto dei pubblici esercizi, con l’effetto di diminuire le entrate del Comune. Una riduzione dei costi - secondo l’associazione - aumenterebbe le installazioni o la superficie dedicata, con un incremento complessivo delle entrate per le casse municipali. L’Ascom
«STRUSCIO» Via Pretoria Potenza ha iniziato un proficuo confronto con l’amministrazione comunale per aumentare e diffondere gli spazi all’aperto, migliorando la fruibilità della città ed uno stile di vita «slow life». La riunione degli operatori ha evidenziato la necessità di avviare una campagna di comunicazione con l’unificazione
dell’immagine dei pubblici esercizi del centro storico, con l’adozione di politiche di trasparenza dei prezzi, di miglioramento del servizio offerto, di chiarezza del rapporto qualità/ prezzo del prodotto/servizio, di trasmissione della qualità offerta (e di potenziamento della qualità percepita) al consumatore/turista, di crescita della professionalità, di perfezionamento della gentilezza e cordialità degli operatori del settore, al fine di favorire l’accoglienza e la fidelizzazione dei clienti. Un miglioramento complessivo del sistema di pubblici esercizi - è l’opinione emersa dall’incontro - è preparatorio ad una politica di sviluppo di un turismo commerciale del territorio, dove il capoluogo può rappresentare una occasione per intercettare il turismo eno-gastronomico: i pubblici esercizi rappresentano un punto di forza del territorio, in collegamento con le tradizioni e i prodotti tipici, e costituiscono un elemento fondamentale di attrazione per trasmettere una esperienza locale della città. L’Ascom ha esposto un progetto per costruire un network territoriale di operatori del commercio, dei pubblici esercizi, delle strutture turistiche e dell’artigianato lo-
cale. L’obiettivo: commercializzare il prodotto-territorio (sinergia delle risorse territoriali con i prodotti tipici locali). La rete da costruire è partita dai pubblici esercizi associati, che hanno accolto favorevolmente l’iniziativa dell’Ascom. La mission del progetto è quella di coniugare la valorizzazione dei prodotti tipici locali contestualmente all’attrazione di clienti nei luoghi di origine dei prodotti, attraverso la rete della «filiera del turismo enogastronomico». L’assemblea si è conclusa con la decisione di costruire una mappa del centro storico, divulgativa dei locali aderenti e con le informazioni sulla accessibilità, con indicazione dei parcheggi, degli orari e dei beni ambientali e culturali del centro. È stata, infine, inviata la richiesta al Comune di concordare un abbonamento mensile in relazione al parcheggio del ponte attrezzato, su viale dell’Unicef, per gli utenti del centro storico che vi lavorano: commercianti, dipendenti, professionisti. In questo modo - è stato detto - si riduce lo spostamento in auto nella città, si diminuisce l’inquinamento, si liberano i parcheggi in centro per un utilizzo a tempo ridotto, si abbassa il flusso del traffico cittadino.
SCUOLA UN’INIZIATIVA DEL CIDI. CONCORSO PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL SANTO PIÙ VENERATO IN CITTÀ
vescovato a Potenza: il pellegrinaggio dalla città d’origine, Piacenza, verso i luoghi santi, l’arrivo a Potenza e la nomina a Vescovo, l’innamoramento reciproco tra il popolo potentino e il piacentino, il suo magistero pastorale rivolto soprattutto ai giovani, l’acclamazione a santo. Da questa constatazione il concorso Cidi «...prima e dopo San Gerardo...», d’intesa con il Comune di Potenza e il Comitato scientifico della Storica Parata dei Turchi. Ieri nella Cappella dei Celestini, iniziativa di presentazione del bando di concorso, alla quale sono stati invitati i dirigenti e i docenti delle scuole potentine. Hanno partecipato all’iniziativa la Presidente del Cidi, Daniela de Scisciolo, l’Assessore comunale Giuseppe Messina, Antonella Pellettieri, Presidente Comitato Scientifico organizzativo, Lorenza Colicigno, Segreteria Cidi. Gli stessi compongono la giuria del con-
corso, insieme al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, presidente onorario, don Gerardo Messina e Claudio Paternò. «Obiettivo primario del Cidi - ha detto Daniela de Scisciolo - quello di dare agli studenti l’occasione di svolgere percorsi di ricerca di microstoria locale, inserita nel più vasto contesto storico medievale, prendendo le mosse dalla ricostruzione della figura di San Gerardo». Nel corso della presentazione del concorso sono stati accennati alcuni spunti di ricerca da parte di Lorenza Colicigno, relativi alla toponomastica potentina legata a san Gerardo, sintesi di spazialità e spiritualità, mentre la Presidente Pellettieri ha fatto cenno, tra i tanti materiali di approfondimento offerti all’attenzione dei presenti, alle motivazioni del sostegno al concorso Cidi da parte del Comitato, in effetti esso traduce l’istanza da lei espressa di capire il contesto in
EVENTO
Fiabe e mondo circense in largo Pignatari n Giovedì prossimo, alle 11, in largo Pignatari, a Potenza, il mondo delle fiabe e quello del circo Orfei, a Tito dal 25 aprile al 2 maggio, si fonderanno in un’unica grande emozione. Direttamente dal Festival Internazionale di Montecarlo, Maicol e Angela Martini, due giovanissimi trapezisti in grado di fare tutto lì in alto, tra acrobazie e giravolte che si spingono al di là dell’immaginabile. LA CITTÀ EDUCANTE
Lunedì s’insedia il Consiglio baby n Lunedì prossimo il Consiglio comunale di Potenza è convocato, in seduta ordinaria, alle 15.30, per formalizzare l’insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi. La tredicenne Anna Caputo è il nuovo sindaco della Città Educante: la rappresentante dell’Istituto Comprensivo «La Vista» sarà portavoce della nuova generazione al Comune di Potenza. TEMPO LIBERO
Torneo Gazzetta Cup incontro a Potenza n Il costituendo comitato provinciale di Potenza del Centro Sportivo Italiano presenta le fasi interne del torneo Gazzetta Cup 2013, il più grande torneo d’Italia per ragazzi promosso dalla Gazzetta dello Sport e il Csi. Oggi, alle 11, nella sala dell’Arco del Comune di Potenza, incontro di presentazione dell’evento. Nell’occasione verrà presentato anche il nuovo direttivo del Comitato provinciale di Potenza.
Prima e dopo San Gerardo il patrono secondo gli studenti l Circa 12 anni fa il Cidi di Potenza, Presidente Daniela de Scisciolo, curò, insieme all’Archivio di Stato di Potenza, la scuola «Busciolano», con il patrocinio del Comune di Potenza, una ricerca sulla sfilata dei Turchi, che, a partire dall’analisi di documenti d’archivio e da una ricerca iconografica, portò alla scrittura di un copione-tavola rotonda da parte degli alunni con drammatizzazione finale «Mamma li Turchi». Ne resta documentazione nel volume «Una sfilata di documenti». Il Cidi quest’anno propone un concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, spostando questa volta la lente di ingrandimento su San Gerardo La Porta da Piacenza, Patrono molto amato dai Potentini, ma anche poco conosciuto, così come, del resto, il contesto storico di riferimento, la fine del Medioevo, e, specificamente, il periodo che va dal 1111 al 1119, gli anni del suo
le altre notizie
VOLONTARIATO
Incontro Csv Basilicata per clown-terapisti
cui giunse Gerardo de La Porta, il prima, e le conseguenze del suo apostolato a Potenza, il dopo, conseguenze tanto forti da sostituire nel cuore dei Potentini il vecchio patrono Oronzo. L’assessore Messina, ha sottolineato come il concorso venga a inserirsi in quella politica di stretto collegamento tra scuola e città. La partecipazione al concorso va comunicata entro il 30 aprile inviando per fax o per e-mail la scheda di adesione, scaricabile anche dai siti www.comune.potenza.it e http://cidi-potenza.blogspot.it/.
SANTO La statua di San Gerardo, patrono di Potenza. Il 29 e 30 maggio torna la festa più importante del capoluogo lucano .
n Domani, alle 16.30, nella sede del Csv Basilicata di Potenza, si terrà un incontro per costituire un gruppo di aspiranti volontari-clown, desiderosi di contagiare il mondo di risate e di sorrisi organizzando appuntamenti ludico-creativi e comico-umoristici all’interno di associazioni, comunità, gruppi e spazi aggregativi in occasione di feste, eventi e ricorrenze particolari. Info: 0971.25793.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Matera Domenica 21 aprile 2013
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Si evidenzia il lavoro delle due città. Più staccato tutto il resto della compagnia
Testa a testa con Ravenna per il 2019 Il sondaggio di un sito specializzato in arte e cultura conferma l’appeal e l’interesse UN TESTA a testa Matera-Ravenna verso la capitale della cultura 2019. A giudicare dal lavoro svolto e dall’impegno profuso sembra essere proprio così. Matera e Ravenna sono le due città che maggiormente si sono spese per l’obiettivo del 2019 e il segno tangibile che sono quelle più avanti arriva da un sito specializzato, Artribune.com, che propone in rete un sondaggio a cui hanno partecipato, fino a ieri sera, oltre tremilatrecento persone e che vede Ravenna e Matera decisamente in testa. Un testa a testa che stiamo seguendo da giorni e che prosegue in maniera evidente e senza particolari scossoni. Decisamente staccato tutto il resto della compagnia. Sono 1036 per l’esattezza i voti che toccano alla città di Ravenna rispetto alla domanda “Quale città italiana vorresti che fosse la Capitale Europa della Cultura 2019?”. In 981 invece quelli che hanno preferito al scelta di Matera. La differenza minima tra il 31% di Ravenna e il 29% di Matera si esprime in circa una cinquantina di voti. Un divario che si è andato, per la verità, rafforzando nelle ultime ore perchè la prima parte del sondaggio partito il 9 aprile scorso ha visto un vero e proprio testa a testa e il massimo equilbrio tra le due città. Decisamente più staccate le altre città come Perugia Assisi (447 voti e il 13 per cento) e Siena (300 voti e il 9 %). Ancora più indietro Bergamo (272 voti) e meno di cento voti per PaPaolo Verri, direttore lermo, Lecce, del Comitato Matera 2019 L’Aquila e la stessa Venezia. Numeri che dimostrano come l’appeal di Matera anche su una realtà virtuale come questa sia molto forte e tra l’altro c’è da considerare che Artribune è strumento d’informazione, aggiornamento e approfondimento in Italia sull’arte e su tutto ciò che le ruota attorno di certo conosciuto. Insomma il dato, che ha una sua valenza nazionale fa certamente riflettere e conferma una serie di preferenze che testimoniano anche l’appeal indiscusso che oggi la città di Matera mostra di poter avere sia a livello nazionale e sia a livello locale. Il sondaggio aperto da quasi quindici giorni continua ancora ad essere aperto e dunque il risultato e la rincorsa di Matera al primato per scalzare anche Ravenna continua, di certo però il messaggio che arriva dal sondaggio risulta chiaro ed ancora più importante se si immagina quello che può essere il pubblico di riferimento di un sito specializzato in arte e cultura. In questo tipo di contesto risulta prestigioso anche l’accordo raggiunto ieri dal primo cittadino con il presidente della Fidal Nazionale Giomi per una presenza nelle prossime manifestazioni sportive a Casa Italia anche del marchio e dello stand di Matera 2019. Una sorta di protocollo triennale che dovrebbe legare la presenza di Matera a Mosca, Zurigo e poi anche a Pechino nel 2015. Un accordo che ieri mattina il presidente Giomi e il sindaco della città Adduce hanno trovato senza alcun problema per cui anche l’atletica nazionale porterà avanti l’impegno per Matera 2019. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Perugia, Assisi e Siena le altre due rivali agguerrite ma la corsa pare limitata
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TRAMEZZINI E POLEMICHE Botta e risposta tra Enzo Acito e Alba
Il consigliere civico: «Risolti i problemi del mezzogiorno» Alba: «Critiche a prescindere»
Le immagini del sondaggio sulla capitale della cultura 2019
IN BREVE
Verso il 2019
Stand alla fiera di San Giorgio UNO STAND del Comune di Matera sarà presente fino al 25 aprile alla Fiera di San Giorgio, a Gravina in Puglia. “Con Gravina - afferma il sindaco, Salvatore Adduce - condividiamo un territorio importante« aggiunge ancora con riferimento alla vicina Gravina. «E' pertanto indispensabile rafforzare il dialogo e le relazioni economiche anche lungo il percorso della candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Inoltre, questo appuntamento fieristico rappresenta una vetrina importante per il mondo dell'agricoltura, dell'enogastronomia e per il turismo rurale. Ringrazio il sindaco di Gravina, Ale- Salvatore Adduce sio Valente, che gratuitamente ha voluto mettere a disposizione della nostra città uno stand, uno spazio per raccontare il lavoro che Matera sta facendo in vista del 2019”.
Il ritorno di Materaefiera
Pronto il logo, già 75 adesioni La città di Matera ha il suo logo identificativo della Fiera. Il simbolo scelto è MEF letteralmente Materaefiera. Intanto procedono speditamente i lavori di preparazione della IV edizione dell'evento che si terrà , come ogni anno, in piazza della visitazione dal 4 all'8 settembre 2013. Con l'organizzazione di questo appuntamento si punta , promuovendo le realtà produttive, le capacità professionali, artistiche e commerciali del territorio, a far diventare la Fiera il riferimento economico non solo della regione Basilicata . «Già 75 aziende hanno aderito al nostro progetto», spiega Franco Braia «prenotando uno stand e diverse sono le proposte ricevute da Enti e associazioni di volontariato che si sono candidate per l'organizzazione di convegni. Per i prossimi Franco Braia anni stiamo già pensando ad uno spazio più grande che risponda meglio alle esigenze dei visitatori sempre più numerosi».
UN BOTTA e risposta con precisi che vengano previnon poche polemiche. L’at- sti all’interno del piano stratacco sugli “incontri del tra- tegico. «Si reitera, però, nelle vimezzino” lo sferra il consigliere Enzo Acito che stuzzi- sioni urbane propinate, tra ca, nientemeno, la risposta un tramezzino e l'altro, una del capogruppo del Pd Car- concezione immaginifica di una piccola parte della città mine Alba. «Dopo decenni di atten- che sogna, incosciente, forzione e di soluzioni poco in- se, di vivere una realtà oniricisive sulla questione meri- ca irrealizzabile. Non siamo a chi la spara dionale, finalmente qualcosa di concreto per risolvere più grossa, alle esercitazioil problema del mezzogior- ni di composizione architettonica o al sogno della città no. Non soluzioni di investi- ideale». Acito ha una proposta ben menti consistenti, niente infrastrutture, niente ban- chiara che fa riferimento ca del sud, solo l'appunta- agliinvestimento perilpolo mento del tramezzino che, tecnologico legato all’aziennel suo piccolo, risolve il da spaziale italiana. «Nella prima stesura dei problema del mezzogiorno Pisus 2007ma non incide 2013 erano su quello del stati inseriti Mezzogiorno» 1,3 milioni di attacca Acito e euro per fila battuta tronanziare va la risposta azioni di trapiccata di Alba sferimento che replica tecnologico a «Comprendo favore di alche Enzo Acimeno 25 picto, in qualità cole e medie di consigliere imprese locacomunale “dili che avrebbeversamente in ro acquisto il maggioranknow-how za”, sia abituadall' Agenzia to a criticare, Spaziale Itaper così dire, a liana che ha prescindere. sede a TirlecComprendo chia« ricorda un po’ meno il Acito. fatto che egli «Dopo la recommenti i covoca di gran siddetti “inparte dei ficontri del tra- Il consigliere Enzo Acito nanziamenti mezzino”dopo oltre un mese dall’avvio di Pisus, le somme destinate questo confronto con la cit- alla azione di trasferimento tà a cui egli stesso ha parte- tecnologico da ASI alle PMI cipato il 16 marzo 2013, nel- sono state eliminate e non la riunione dei capigruppo trovano collocazione neandel Consiglio comunale. In che nei prossimi Fondi di quella circostanza, forse Sviluppo e Coesione. Il mercato disponibile è leggermente distratto dalla sua ossessionata vis pole- planetario, nel senso che mica, gli sono sfuggite le immagini satellitari acquiparole del sindaco circa i site dalla sede ASI di Tirlecchia coprono tutta la sfera motivi di questi incontri». «Gli incontri rappresen- terrestre per cui il settore tano, invece, uno spazio di delle applicazioni sulle iminformazione, prima anali- magini satellitari ha la stessi e confronto, di partecipa- sa potenzialità di mercato zione sulla visione di città delle immagini che potransul modello delle principali no essere prodotte dalle PMI esperienze europee. Una locali. Sarebbe l' occasione per partecipazione che si sta allargando in modo concen- far decollare la internazionalizzazione delle PMI che trico a tutta la comunità . Ha ragione e per questo si aggredirebbero, in questo rassereni il consigliere co- percorso, lo stesso mercato munale Acito: con un tra- dell' Agenzia Spaziale Itamezzino non si risolvono né liana». Acito parla della necessii problemi del mezzogiorno ne quelli del Mezzogiorno. tà di «costruire un percorso Infatti, nessuno ha mai det- finalizzato a stipulare un todivoler risolvereconque- accordo di programma per sti incontri tali giganteschi la istituzione del Distretto Tecnologico della Osservaproblemi». Ma le critiche di Acito zione della Terra a Matera». vanno oltre sottolineano la Anche su questo si dovrà ranecessità di urgenti inter- gionare per arrivare al Piaventi e obiettivi chiari e ben no strategico.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX
Domenica 21 aprile 2013
CORLETO PERTICARA L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE «LUCANAPA». AL VIA LA SPERIMENTAZIONE SUL TERRITORIO
I suoli inquinati «salvati» dalla canapa La semina della pianta avvenuta a poche centinaia di metri dai pozzi petroliferi di Tempa Rossa ALESSANDRO BOCCIA l CORLETO PERTICARA. Risanare i suoli inquinati attraverso la piantagione di canapa: è la sfida dell’associazione «Lucanapa» che a Corleto Perticara, a poche centinaia di metri dai pozzi di «Temparossa», ha dato il via alla prima sperimentazione del genere sul territorio lucano. Ieri la semina della pianta, alla presenza di alcuni soci dell’associazione. «Il progetto di quest’anno ‘Coltiviamo la Sostenibilità - ha spiegato il presidente Riccardo Sabatiello - nasce con l’obiettivo di introdurre, promuovere e incentivare colture e produzioni sostenibili. Sensibilizzare la popolazione lucana, e non solo, sulle potenzialità e i benefici della coltivazione di “cannabis sativa” l’ comunemente chiamata canapa o canapa industriale. L’associazione, nata meno di un anno per la promozione e la difesa degli animali e dell’ambiente, quest’anno verificherà
oltre che l’aspetto agronomico della coltura, che è diverso da altre sperimentazioni già attuate in Italia continua - anche quello di sperimentazione della capacità della canapa sativa di assorbire materiale organico e metalli pesanti presenti nei terreni compromessi dalle attività petrolifere».Si tratta di una pianta che grazie al suo breve ciclo vegetativo ed alla molteplicità delle varietà esistenti, può adattarsi ai climi più diversi, anche se i più favorevoli sono comunque quelli caldo-umidi delle regioni temperate che consentono lo sviluppo di gran masse di sostanza organica. «Le attività che ci siamo posti di realizzare ha aggiunto il responsabile di Lucanapa - sono quelle di sperimentazione in campo sui diversi aspetti della coltura: quello puramente agrario, di cosa cresce meglio e dove e con quale tecnica agricola; l’aspetto fito-estrattivo della pianta e quello economico concentrandoci sulle varie fasi dell’intero processo produttivo». Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata e alla professionalità e competenza dei professori che stanno seguendo le varie attività, i promotori dell’associazione sono riusciti a definire un protocollo di campionamento dei terreni e un avanzamento dei lavori nel corso della
coltura. «Stiamo cercando studenti della facoltà di Agraria, magari direttamente residenti del comune dove andremo a coltivare - ha evidenziato Sabatiello- per portare avanti delle tesi in accordo con i docenti della facoltà. I comuni dove coltiveremo quest’anno, oltre Corleto Perticara, sono Chiaromonte, Potenza, Bella e Tolve. Coinvolgeremo scuole di secondo grado per visite guidate e per illustrare le potenzialità imprenditoriali che la canapa offre e dall’anno prossimo il progetto sarà seguito dalle scuole professionali di agraria presenti sul territorio lucano. La sostenibilità che vogliamo promuovere non prevede processi di esternalizzazione delle attività produttive. Il nostro approccio è territorialista. Rendere alternativo un processo di consumo, come oggi viene considerato da tutti gli attori del processo produttivo, - ha concluso Sabatiello - non rispecchia la definizione di sostenibilità, non è innovativo e non risolve nessun problema di gestione delle risorse».
LA SEMINA La coltivazione della canapa [foto Boccia]
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ROCCANOVA LA SUA STORIA HA COMMOSSO IL PAESE RIONERO IN VULTURE TRE LE SEZIONI IN CUI ERA DIVISO IL PREMIO
Cagnetta maltrattata «Certamen Fortunatianum» e investita: salvata proclamati i vincitori dai «Figli della notte» Grande successo per la nona edizione della manifestazione ANDREA LAURIA l ROCCANOVA. Da oltre un mese vagava prima per la periferia e poi nel centro abitato di Roccanova con un laccio al collo che gli tagliava la gola. Poi un’automobile l’ha probabilmente investito procurandogli vistose ferite che l’hanno portato a trascinarsi per terra e gli hanno anche causato la perdita di un occhio. È un cane randagio, meglio una cagnetta, che ha impietosito tutto il paese. Nei giorni scorsi «i figlidella notte», un’associazione cinofila del luogo di cui è presidente Vincenzo Emanuele che insieme a Rocco Novelli e a Pasquale D’aquaro fanno anche parte dell’unità cinofila dell’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), l’hanno soccorsa ed affidata ad un centro veterinario di Senise, dove il veterinario Laura Pennestrì sta ancora curando con professionalità e amore il piccolo animale dopo averlo sottoposto anche ad un intervento chirurgico. Ora si aspetta che la cagnetta di circa sei mesi , un meticcio bianco con chiazze nere, torni in piedi ed inizi una nuova vita. Da qui anche il nome di Lucy (un po’ come Santa Lucia protettrice dei ciechi, un AIUTO La cagnetta salvata po’ come il primo ominide di australopithecus che si eresse in piedi) che gli è stato dato dai membri dell’associazione che l’hanno soccorsa e che ora hanno allestito nel centro del paese un gazebo per raccogliere dei soldi per pagare le spese mediche e lanciato una campagna per l’adozione nel momento in cui l’animale lascerà il centro veterinario. Una colletta che sta riscuotendo l’apprezzamento di molta gente che spontaneamente versa un contributo volontario per far ritornare Lucy a vivere, a correre per le strade e magari trovare una casa. Nel contempo l’associazione è anche impegnata in un’opera di sensibilizzazione per la cura e il rispetto dei migliori amici dell’uomo.
DONATO DI LUCCHIO l RIONERO IN VULTURE. Anche la nona Edizione del Certamen Fortunatianum è andata in archivio con enorme soddisfazione, dei docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore «G. Fortunato-» di Rionero in Vulture, promotore dell’iniziativa che, per l’ennesima volta, ha richiamato l’attenzione dei giovani studenti, sulla ancora insoluta questione meridionale. Soddisfazione da parte della nuova dirigente del «G. Fortunato», Antonella Ruggeri, cui ha passato il testimone la dirigente Giuseppina Cervellino, che,in questa edizione, ha svolto il ruolo di moderatrice del lavoro dei due giorni. Ed anche tanta soddisfazione da parte di docenti e alunni che hanno portato il loro accorto contributo al tema proposto :«Educazione, istruzione e formazione: risorse per la crisi?». Tre le sezioni in cui rientravano le categorie dei partecipanti: «sezione artistica», con 28 presenze; «sezione multimediale» con 131 elaborati pervenuti; «sezione saggio breve» con 121 alunni presenti. La provenienza? Molto vasta: oltre che da scuole lucane, anche da Calabria, Puglia, Lazio, Campania e, per la prima volta, dall’Istituto «Sebastiano Satta» di Nuoro e dall’ Istituto «E. Torricelli» di Sant’Agata di Militello in provincia di Messina. Per la sezione saggistica sono stati premiati Mariangela Pecorelli «F. De Sarlo» di Lagonegro, Vito Giachetta della scuola «A. Muro» di Canosa di Puglia e Giovanna Matarazzo del «Duni» di Matera. Per la sezione multimediale sono stati premiati Giampaolo Matinelli del «Flacco » di Venosa; Marco Virecci Fana del «E.Torricelli» di S. Agata di Militello e Angela Clinco, Miriam De Marinis e Elisabetta Fanelli del «Flacco» di Venosa. Infine, per la sezione artistica il Liceo «Sebastiano Satta» di Nuoro, mentre per la sezione multimediale scuola secondaria primo grado la classe III B della scuola «Michele Granata» di Rionero. Seguito dal Comprensivo di Lavello per la sezione speciale interna. Premio multimediale ad A.M. Roberta Cittadini della classe III del Liceo Scientifico. Infine il premio saggistica è andato a Filomena Catalano classe V A del Liceo pedagogico.
CAMPUS L’esterno [foto Di lucchio]
le altre notizie CRONACA
Evade dai domiciliari fermato dai Cc n I militari della stazione di Pescopagano hanno arrestato, su ordine di carcerazione, d.f., classe 1980, di origine pugliese ma residente a Pescopagano per aggravamento della misura cautelare a cui risultava già sottoposto. L’uomo che deve rispondere di evasione è finito agli arresti domiciliari nel carcere di Melfi. Il provvedimento di arresto emesso dalla Procura di Melfi è scaturito dopo che il giovane, già agli arresti domiciliari, per un grosso furto di medicinali perpetrato in danno dell’ospedale federiciano era stato sorpreso fuori dalla sua abitazione.
AVIGLIANO LE LEZIONI, TENUTE DA MIMMO MASI, DURERANNO 3 GIORNI
Alla scoperta dei segreti della fotografia Al via il seminario organizzato dall’Assostampa e da Formedia l AVIGLIANO. Una immersione totale nel mondo della fotografia è stato il seminario organizzato, ad Avigliano, dall’Associazione della stampa di Basilicata in collaborazione con Formedia. Gli organizzatori si sono avvalsi della della competenza di Mimmo Masi, lucano, titolare dell’omonina agenzia di stampa con sede a Milano. Hanno partecipato circa trenta giornalisti . «L’evento potrebbe nel tempo diventare un appuntamento fisso – ha detto Mimmo Masi – e collegarlo magari a mostre di arte fotografica estemporanee, sull’esempio di un festival internazionale di cui tutto il mondo parla». Il seminario durerà [a.pac.] tre giorni
L’INCONTRO Il seminario di Masi [foto Pace]
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno Lunedì 22 aprile 2013
VIVILAREGIONE
La casa del padre spazio di memoria e di coscienza
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NESSUNA VERGOGNA Per l’autore il brigantaggio nacque dalla fame delle terre ed ebbe fine con la riforma agraria
Presentato a Milano il volume «La coscienza è un gigante» sulla Casa museo di Moliterno voluta da Gianfranco Aiello Una realtà intitolata a Domenico Aiello, padre del promotore dell’iniziativa scomparso nel 1999
«L
a coscienza è un gigante – La casa del padre recuperata a luogo di cultura» è il titolo del volume di scritti e belle immagini che Gianfranco Aiello – presidente della Casa Museo Domenico Aiello di Moliterno - ha voluto realizzare per rendere onore al suo compianto padre, Domenico. Se n’è parlato nei giorni scorsi a Milano (Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi) alla presenza di Gianfranco Aiello, dello scrittore e giornalista Paolo Pietroni, del critico d'arte Demetrio Paparoni, del presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, del sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, con il coordinamento di Cesare Cadeo. C'è una storia difficile dietro a questo racconto. E il racconto lo fa il figlio. «Domenico Aiello, mio padre – spiega Gianfranco Aiello – dopo la morte della madre a 7 anni, perdeva il padre a 13. La casa paterna ereditata venne venduta per sostenere le spese della carriera scolastica in collegio. Diplomatosi al liceo classico di Potenza, veniva assunto dalla Previdenza Sociale (Inps) della città. Diventò, dopo qualche anno, capo ufficio del reparto contributi. Il rimpianto della perdita della casa paterna ha segnato la sua vita». Si trattava di una perdita vissuta come sottrazione di legami, di simboli, di ricordi. Una sottrazione di infanzia e di tutto ciò che, riferita a essa, si portava dentro. Una mancanza irrisarcibile. «Talora - continua il racconto di Gianfranco Aiello - mio padre mi raccontava di frammenti di memoria: il forno dove si faceva il pane, il camino che riuniva la famiglia, la dispensa del formaggio... I nuovi proprietari erano emigrati in America. La casa era chiusa e nessuno poteva accedervi. Così il rimpianto ha accompagnato mio padre fino alla morte, avvenuta nel 1999». Però, come accade nelle storie, a volte l'imprevedibile prende forma. «Infatti nel 2010, per puro caso, questa abitazione è andata in vendita – spiega ancora Gianfranco Aiello. - Io non ho consultato né i miei fratelli, né mia madre. Ho avvertito forte che
LIBRI LO HA REALIZZATO LO STORICO BERARDINO D’ANGELLA
AIELLO Domenico Aiello e la copertina quella casa doveva tornare a lui. Ma a mio padre dovevo ancora un tributo d'onore. L'ho quindi trasformata in un luogo di cultura. Uno scrigno che contiene le opere dei maggiori artisti e dei migliori scrittori. La gran parte dei libri e delle stampe sulla Lucania. È nata così la Casa Museo Domenico Aiello». Il libro dà testimonianza di questa vicenda che lega generazioni per senso di appartenenza, di affetto, di emozioni, di cultura. «Lo stesso titolo – fa sapere Gianfranco Aiello – è mutuato da una frase che mio padre soleva ripetere». Il testo comprende un saggio di Isabella Valente, docente dell'Università di Napoli, sulle opere e sugli artisti presenti nella collezione, una nota del giornalista e scrittore Mario Trufelli sul poeta Leonardo Sinisgalli. C’è inoltre una presentazione di Franco Vitelli, docente dell'Università di Bari, della biblioteca del Museo, mentre Palmarosa Fuccella firma un saggio sui taccuini del pittore Michele Tedesco (pubblicazione a cura della casa editrice Calice di Rionero). La sfida di Gianfranco Aiello è tesa alla possibilità di ritrovare la figura paterna. Una sfida che diventa risarcimento per il desiderio inesaudito nel corso della vita. E dunque è un sogno realizzato che diventa memoria. Ritrovare il padre, dunque, diventa slancio d’amore e di necessità. Perché, se ne sia consapevoli o meno, la perdita dei padri condanna uomini e comunità a non poter avere figli. Il fatto poi che questo ritrovarsi avvenga attraverso una Casa resa spazio di coscienza e di cultura, rende ancora più alta e colma di significati l'iniziativa realizzata a Moliter no. [Mimmo Sammartino]
È il luogo della memoria che durante la vita, Domenico aveva perduto e che aveva sempre desiderato ritrovare
Il Brigantaggio è ancora una questione aperta un «Dizionario» ne dà una nuova lettura di ANGELO MORIZZI
I
l brigantaggio lucano come non l’avete mai letto. Merito del «Dizionario» di Berardino D’Angella, Setac editore, Pisticci. Il volume, è stato presentato a Bernalda, nella Sala Incontro, per iniziativa della Pinacoteca d’Arte moderna e dell’assessorato alla Cultura. A margine dell’iniziativa una mostra fumettistica, con relativa animazione della Camarda Studios, a cura del direttore della Pinacoteca Franco Carella. «Più che da leggere, si tratta di un’opera da consultare, essendo in ordine alfabetico - ha detto il professor Angelo Tataranno -. Lavoro impegnativo, foriero di ulteriori studi sull'argomento. Un libro complicato, con note biografiche sui briganti lucani dell’Ottocento». Tataranno si è soffermato sull'etimologia del termine, che richiama per antitesi la parola brigadiere, ma anche quella più recente e tristemente famosa del brigatista. E ancora oggi, il fenomeno del brigantaggio è una questione aperta. C'è chi annovera i briganti tra gli eroi, e chi, sui manuali di storia, li emargina al ruolo di comparse. I briganti diventavano fuorilegge partendo da esperienze negative individuali. Pochi di loro seppero darsi un’organizzazione strategica, di tipo militare. Il movimento nacque dalla fame di terre, promesse e mai elargite. Alla ricerca della libertà dal bisogno. La
risposta dello Stato unitario fu spesso disumana, violenta e affaristica. Clamoroso il taglio dei boschi meridionali, il cui legname fu utilizzato come traversine ferroviarie per il nord». Lo storico Raffaele Pinto ha analizzato luoghi del brigantaggio, parlando della Basilicata «come di uno spazio biblico, di grandi esodi. Dei lucani briganti o migranti. La civiltà contadina è una categoria moderna. I servi della gleba di allora cercavano un futuro da emigranti inurbati in America». Evidenziati «i silenzi assordanti della Lucania, i tanti spazi vuoti, che rendono le quinte del palcoscenico quasi più interessanti dei protagonisti. E i lucani vittime di uno Sato invasivo più che invadente. Dal “Dizionario” di D’Angella si evincono tante piccole storie, che hanno fatto la grande storia della Basilicata». E c'è anche un brigantaggio del cuore, con le figura delle brigantesse, donne che seguono i loro uomini, in un percorso di sogni nfranti. «In Lucania - ha detto D’Angella - ci furono almeno 150 donne briganti. E tra gli uomini non mancarono le spie, come Giuseppe Caruso, unico brigante che morì nel proprio letto. Contribuì alla cattura e alla morte di Ninco Nanco e Carmine Crocco. Spesso erano i latifondisti a foraggiarli. Del brigantaggio non bisogna vergognarsi. Nasce dalla fame delle terre ed ebbe fine con la Riforma agraria». Ma ormai era troppo tardi.