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Arrestato a Torino il presunto attentatore del consigliere Udc Musy (ancora in coma): era candidato con lui. Anche i moderati sparano
Giovedì 31 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 30
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
REGALANO LA7 ALL’AMICO DI B. (CHE SI FA PURE PAGARE) Urbano Cairo, ex segretario del Cavaliere, favorito per l’acquisto della tv Telecom Non solo la pagherebbe una miseria, ma otterrebbe persino una “dote” milionaria L’ultima parola a Bernabè, che non esclude un’altra cordata Tecce » pag. 9 MASERATI A GRUGLIASCO
Fiat, arriva Marchionne: “Operai sorridete, prego” Allestito un grande show per inaugurare lo stabilimento intitolato a Gianni Agnelli. Qui la maggioranza dei lavoratori ha la tessera della Fiom in tasca e gli applausi rappresentano, per i vertici del Lingotto, una vittoria sul campo Sergio Marchionne fra gli operai plaudenti Ansa
Cannavò » pag. 5
» SCANDALO » L’indagine interna: già nel 2009 erano chiare le pratiche dei manager infedeli
Verbale segreto: “Così lavorava a Mps la banda del 5 per cento” Superbonus, alias Antonio Rizzo, spiega il sistema per coprire le “stecche” sui derivati dei dirigenti senesi a Londra. Oggi i Monti Bond tappano il buco: un regalo alle banche creditrici della Fondazione Mps. Il conto andrà ai contribuenti Barbacetto, Feltri e Tecce » pag. 3 - 4
“LITE TEMERARIA”
GRUPPO ENI
Mediaset perde con Travaglio e deve pagare i danni al Fatto La sede di Mps Ansa
PROMEMORIA
GLI 80 ANNI DI BRASS
Stajano: “Io, ex senatore Tinto: “Il culo inutile nella sinistra è più nobile dell’inciucio col Caimano” di certe facce” di Silvia Truzzi
Vendite a pioggia prima della notizia del taglio degli utili. Chi ci rimette sono i risparmiatori Conti » pag. 5
» CALCIO MONDIALE
Platini, il finto buono sospettato di corruzione Ziliani » pag. 18
di Ferrucci e Pagani
i sono i libri dappertutto. into Brass fa un altro giro C Nessuna meraviglia però: Tnel parco della luna. Ado“Volevo scrivere, fin da ragaz- lescente nei bordelli veneziani: zo. Non sapevo cosa fosse il giornalismo. Mio padre diceva che i giornalisti sono servi: li conobbe in guerra ”. » pag. 8
De Carolis » pag. 11
Il mistero di Saipem: crolla in Borsa -30%, perde 4,5 miliardi di valore e qualcuno guadagna una fortuna
“Allo Scalone ero di casa. Tornavo dalla caccia pervaso dalle voglie e andavo dalla mia puttana preferita”. » pag. 14
LA CATTIVERIA Quasi quasi vado al Monte dei Paschi a chiedere se vogliono un mutuo » www.forum.spinoza.it
Falconi e avvoltoi di Marco
Travaglio
onosco Antonio Ingroia da 15 anni e non C l’ho mai sentito paragonarsi a Falcone o a Borsellino. Semplicemente gli ho sentito ricordare due dati storici: nel 1988, neomagistrato, fu “uditore” di Falcone; poi nell’89 andò a lavorare alla Procura di Marsala guidata da Borsellino, di cui fu uno degli allievi prediletti. Nemmeno l’altro giorno Ingroia s’è paragonato a Falcone. S’è limitato a ricordare un altro fatto storico: appena Falcone si avvicinò alla politica (e di parecchio), andando a lavorare al ministero della Giustizia retto da Martelli nel governo Andreotti, fu bersagliato da feroci attacchi, anche da parte di colleghi, molto simili a quelli hanno investito l’Ingroia politico. Dunque non si comprende (se non con l’emozione di un lutto mai rimarginato per la scomparsa di una persona molto cara) l’uscita di Ilda Boccassini che intima addirittura a Ingroia di “vergognarsi” perché avrebbe “paragonato la sua piccola figura di magistrato a quella di Falcone” distante da lui “milioni di anni luce”. Siccome Ingroia non s’è mai paragonato a Falcone, la Boccassini dovrebbe scusarsi con lui per gl’insulti che, oltre a interferire pesantemente nella campagna elettorale, si fondano su un dato falso. Ciascuno è libero di ritenere un magistrato migliore o peggiore di un altro, ma non di raccontare bugie. Specie se indossa la toga. E soprattutto se si rivolge a uno dei tre o quattro magistrati che in questi 20 anni più si sono battuti per scoprire chi uccise Falcone e Borsellino. Roberto Saviano tiene a ricordare che “Falcone non fece mai politica”: ma neppure questo è vero. Roberto è troppo giovane per sapere ciò che, in un’intervista per MicroMega, Maria Falcone mi confermò qualche anno fa: nel '91 suo fratello decise di usare il dissidio fra Craxi e Martelli per imprimere una svolta alla lotta alla mafia dall’interno del governo Andreotti, pur sapendo benissimo di quale sistema facevano o avevano fatto parte quei politici. Difficile immaginare una scelta più politica di quella. Ora però sarebbe il caso che tutti – politici, magistrati e giornalisti – siglassero una moratoria su Falcone e Borsellino, per evitare di tirarli ancora in ballo in campagna elettorale. Tutti, però: non solo qualcuno. Anche chi, l’estate scorsa, usò i due giudici morti per contrapporli ai vivi: cioè a Ingroia e Di Matteo, rei di avere partecipato alla festa del Fatto, mentre “Falcone e Borsellino parlavano solo con le sentenze”. Plateale menzogna, visto che entrambi furono protagonisti di centinaia di dibattiti pubblici, feste del Msi e dell’Unità, programmi tv, libri, articoli. Queste assurde polemiche dividono e disorientano il fronte della legalità, regalando munizioni a chi non chiede di meglio per sporchi interessi di bottega. Ma vien da domandarsi perché né la Boccassini né la Falcone aprirono bocca due anni fa, quando Alfano, ministro della Giustizia di Berlusconi, si appropriò di Falcone per attribuirgli financo la paternità della controriforma della giustizia. Né mai fiatarono ogni volta che politici collusi o ignavi sfilarono in passerella a Palermo negli anniversari delle stragi, salvo poi tradire la memoria dei due martiri trattando con la mafia, o tacendo sulle trattative, o depistando le indagini sulle trattative. Chissà poi dov’erano le alte e basse toghe che ora si stracciano le vesti per la candidatura di Ingroia quando entrarono in politica Violante, Ayala, Casson, Maritati, Mantovano, Nitto Palma, Cirami, Carrara, Finocchiaro, Carofiglio, Della Monica, Tenaglia, Ferranti, Caliendo, Centaro, Papa, Lo Moro, su su fino a Scalfaro. E dove spariscono quando si tratta di dedicare a Grasso le critiche riservate a Ingroia. Se poi Ingroia deve espiare la colpa di aver indagato su mafia e politica, di aver fatto condannare Contrada, Dell’Utri, Inzerillo, Gorgone e di aver mandato alla sbarra chi trattò con i boss che avevano appena assassinato Falcone e Borsellino, lo dicano. Così almeno è tutto più chiaro.
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Il dibattito in tv fra i sei candidati premier non si farà. Il Caimano non vuole Grillo e Ingroia e Bersani ne approfitta per mandare tutto a monte
Mercoledì 30 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 29
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MPS: PARLA IL SUPERTESTIMONE
“LA BANDA DEL 5%” Intervista a Antonio Rizzo (il nostro “Superbonus”) costretto a lasciare Dresdner Bank dopo le rivelazioni sulle creste del Montepaschi. È lui l’uomo chiave dei pm: “Così i manager mangiavano sui derivati”. Il procuratore di Siena: “Situazione incandescente”. Rissa sulle colpe di Monti e Bankitalia. Visco riferirà in Parlamento CHI VIGILAVA?
» pag. 2, 3, 4 e 5
PIOVE SUL BAGNATO
A Siena fallisce pure l’Università: buco di 270 milioni, in arrivo il commissario Meletti » pag. 5
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Lo scandalo esplode in Europa. Draghi nel mirino dei tedeschi e indebolito alla Bce di Stefano
Feltri
riferire sul caso Mps era il A governo, ma a finire sotto accusa è stata la Banca d’I-
talia, presente e passata. Cioè Ignazio Visco, governatore attuale, e Mario Draghi, il predecessore oggi alla Banca cen» pag. 2 trale europea.
Mario Draghi
» CALCIOPOLITICA » Il Cavaliere riporta in Italia l’ex centravanti dell’Inter, finora al Manchester City
B. compra Balotelli, panico nel Pd L’aveva definito “mela marcia”. Ora Berlusconi ingaggia l’attaccante per 20 milioni e spera di usarlo in campagna elettorale per strappare 2 punti a Bersani, che scende nei sondaggi Al Nazareno si rivive la sindrome 2006, quella della rimonta del centrodestra
OMICIDIO COLPOSO
Marra » pag. 6 di Andrea Scanzi
on uno sprezzo smisurato dunque autentico e certo C non inedito – per la coerenza,
Berlusconi ha avallato un acquisto più volte osteggiato: Balotelli torna in Italia. » pag. 7
LA BADANTE DEL TROTA
Ansa
Aldrovandi, in carcere tre poliziotti Decisione del Tribunale di sorveglianza per tre dei quattro agenti condannati per l’omicidio del ragazzo di Ferrara Reguitti » pag. 11
Guerre padane: “Maroni al Viminale complottò contro Bossi” di Davide Vecchi
al Viminale a via Bellerio, D un’ascesa scandita dalle inchieste giudiziarie”, questa l’ac-
cusa a Roberto Maroni di Monica Rizzi, ex assessore regionale lombarda, tra i fedelissimi di Umberto Bossi. » pag. 8
L’attaccante, ex Inter, Mario Balotelli Ansa
GIROLAMINI
Il collezionista Dell’Utri indagato anche per i 20 mila libri rubati l senatore e presidente della Commissione per la BiblioI teca e l’Archivio storico del Se-
nato Marcello Dell’Utri è indagato anche dalla procura di Napoli per concorso in peculato, nell’inchiesta sul saccheggio della Biblioteca dei Girolamini: 20 mila libri rubati. » pag. 14
» 12 MILIONI DI DOLLARI
Bronzino trafugato in Italia messo all’asta a New York Montanari » pag. 14
LA CATTIVERIA Disperso F16 americano nel mare Adriatico. Fra 33 anni vi diciamo perché » www.spinoza.it
Alta strategia di Marco
Travaglio
a notizia sensazionale è che le partite, per L vincerle, bisogna giocarle. Mai visto nessuno che tenti la fortuna al Totocalcio senza
acquistare e compilare la schedina, o alla Lotteria senza comprare il biglietto. Invece il Pd s'era illuso di vincere le elezioni senza fare campagna elettorale. Un paio di colpi d'immagine –il ritiro di D'Alema e Veltroni (solo dal Parlamento, s'intende), le primarie, l'esclusione di tre o quattro inquisiti su una dozzina - e basta: poi si aspetta che arrivi il 25 febbraio senza far niente. Fermi e soprattutto zitti, al massimo qualche detto popolare emiliano biascicato masticando il sigaro. Chè, appena ti muovi o dici qualcosa, finisci sempre per scontentare qualcuno. La geniale strategia poteva funzionare nel novembre 2011, con lo spread a 600 e il Cainano in ritirata. Se si fosse votato subito, anche gli elettori più smemorati avrebbero asfaltato il centrodestra, avendo sotto gli occhi i disastri del governo B. Invece le volpi di Via del Nazareno decisero di dare ascolto a Napolitano, altro supergenio, e rinviarono le elezioni appoggiando il governo Monti con una maggioranza dominata dal solito B. Il quale ebbe 14 mesi per inabissarsi, far dimenticare le sue vergogne, dissociarsi dalla politica dei tecnici che puntualmente appoggiava ma senza farsene accorgere, anzi illudendo i presunti avversari che si sarebbe ritirato. Quando poi il Rieccolo è ricicciato fuori, rispedendo Angelino Jolie fra la servitù, cannoneggiando Monti e i comunisti, occupando le tv dalla Prova del Cuoco alle previsioni del tempo e riacciuffando qualche punto nei sondaggi, gli strateghi del Nazareno non ci volevano credere. Infatti pensarono bene di dar la colpa della presunta rimonta a Santoro, solo perchè che il Cainano aveva sfidato Servizio Pubblico, mentre Bersani nemmeno si avvicina. In realtà non c'è nessuna rimonta: B. è inchiodato al 18,5%, la metà dei voti del 2008, e non arriva al 30 nemmeno con tutta l'Armata Brancaleone di leghisti, fascisti, sudisti e fratelliditalia. Non è la destra che avanza. È il centrosinistra che arretra. Per il Pd è svanito l'effetto primarie, grazie al Monte dei Fiaschi così ben gestito dai magnager pidini (ma chi lo dice lo sbraniamo, paura eh?) e a una campagna elettorale rinunciataria, imbalsamata, tremebonda, priva di idee, sì alla patrimoniale ma anche no, sì a Monti anzi no, forse, vediamo. Sel si sta lentamente estinguendo, grazie alle figuracce di Vendola sull'Ilva e alla concorrenza di Rivoluzione Civile. Eccolo dunque il nuovo colpevole: il criptoberlusconiano Ingroia, che osa presentarsi senza chiedere il permesso, per giunta con Di Pietro che il Pd aveva astutamente scaricato per non offendere Casini. Il quale Casini è anche lui in via di estinzione, insieme alle poderose falangi del “voto moderato”. Ma, prima di defungere, ha trovato il modo di gabbare il Pd, come pure il suo alleato Monti, che aveva garantito al Pd di non candidarsi mai, infatti s'è candidato. Risultato: la “forbice” fra destra e sinistra si assottiglia in un mese da 12 a 7 punti. Non per gli exploit di B.&C., ma per la frana di Pd e Sel. Che ora guardano terrorizzati a un vecchietto un po' rinco che va a farsi la pennica alla cerimonia della Shoah e quando si sveglia riabilita il Duce oscurando Mps, poi tenta l'estremo recupero ingaggiando non Cavour, ma Balotelli. Un vecchietto dato troppo presto per morto, che sarebbe capace di fregarli anche da morto. Non a caso, in vent'anni, ha seppellito una dozzina di leader del centrosinistra. Perchè lui almeno la campagna elettorale la fa: con le solite balle, ma la fa. Invece le volpi del Nazareno sono troppo impegnate a spartirsi i posti di governo e sottogoverno, i paracarri e le fontanelle: D'Alema agli Esteri, Gotor alla Cultura, Vendola al Welfare o forse alle Pari opportunità, Veltroni alla Rai... Quando si dice vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Anzi, prima di aver comprato il fucile.
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 272 del 30/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
L’obiettivo è quello di selezionare, valorizzare e promuovere i vini di qualità prodotti in Basilicata
Formazione
Istituito il catalogo dei corsi per persone disabili L’avviso è rivolto agli organismi con sedi in Basilicata
Costituita l’Enoteca regionale lucana
La struttura, particolarmente vocata allo sviluppo del turismo enogastronomico, avrà sede nella città di Orazio. Nominati i vertici
E’ stato pensato contro le discriminazioni sociali e nel campo lavorativo il Catalogo regionale dei corsi di formazione per persone con disabilità istituito dalla Regione nell’ambito del Po Fse 2007/2013. L’avviso è rivolto agli organismi di formazione e ha lo scopo di agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati. La spesa complessiva prevista è di un milione cinquecentomila euro. I corsi sono tredici e si dividono in due aree, una per l’ alta formazione e e l’altra per la formazione professionale.
Selezionare, valorizzare e promuovere l’immagine dei vini di qualità prodotti in Basilicata; promuovere la cultura vitivinicola e il miglioramento del prodotto. Sono questi i principali scopi dell’Enoteca Regionale Lucana che avrà sede a Venosa si prefigge lo scopo di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare un paniere di prodotti lucani a marchio riconosciuto. Presidente del comitato esecutivo è stato eletto Paolo Montrone e vicepresidente Filomena Ruppi.
A PAG. 3
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Tre bandi per il Gal “La cittadella del sapere”
Formalizzato in Regione il rapporto tra Fondazione e Comitato che raccoglie le associazioni di Scanzano
Le misure previste nel Psl “Fare società locale”. La loro scadenza è fissata per il 27 febbraio A PAG. 2
Bandi Psr La Misura 214
Città della Pace Siglata l’intesa Dopo la sottoscrizione si è riunito il CdA In cantiere ci sono numerose iniziative
I beneficiari possono inoltrare le domande per il 2013 sul portale Sian
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La città della pace a Sant’Arcangelo
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Pre-accordo salva posti al Don Uva di Potenza per evitare la mobilità a settantadue lavoratori
Prandelli a Matera per il gran galà dello sport e la tre giorni organizzata dall’Ussi
Venerdì prossimo vertice sul fitto di ramo d’azienda tra Regione, sindacati e dipendenti
Il ct della nazionale lanica un messaggio sull’importanza di trasmettere i valori sani
Sindacati e azienda hanno siglato una pre-intesa al Don Uva di Potenza per scongiurare la mobilità a settantadue lavoratori. Sedici dipendenti hanno raggiunto l’età pensionabile, trentadue matureranno il diritto alla pen-
Il commissario tecnico della nazionale di calcio, Cesare Prandelli, a Matera per partecipare al gran galà dello sport e alla tre giorni organizzata dall’Unione stampa sportiva, ha affrontato i temi relativi all’etica
sione nell’arco di quattro anni e ventiquattro usufruiranno di un contratto di solidarietà con una riduzione dell’orario. Intanto, il prossimo primo febbraio ci sarà un vertice in Regione sul fitto di ramo d’azienda.
La Gazzetta del Mezzogiorno
sportiva, puntando l’accento sull’importanza di trasmettere i valori sani. Affascinato dalla città dei Sassi, il ct azzurro, dopo una visita agli antichi rioni, dove ha scattato anche delle foto, ha promesso di ritornarci.
Il Quotidiano della Basilicata
30.01.2013 N. 272
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata eserciterà un’azione di coordinamento sulla struttura
E’ nata l’Enoteca lucana
Nella sede di Venosa sarà possibile conoscere prodotti locali a marchio riconosciuto Selezionare, valorizzare e promuovere l’immagine dei vini di qualità prodotti in Basilicata; promuovere la cultura vitivinicola e il miglioramento del prodotto; sinergizzare l’immagine dei vini con quella dei prodotti agro-alimentari tipici lucani. Sono questi i principali scopi dell’Enoteca Regionale Lucana costituita con atto notarile, nella mattinata di ieri, in Regione dal presidente, Vito De Filippo, e dai legali rappresentanti di sedici aziende vitivinicole lucane. La costituzione dell’Enoteca giunge al termine di una lunga fase di concertazione, avviata dall’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, avvenuta nello scor-
mostra permanente. Con la costituzione dell’Enoteca lucana la Regione intende quindi dare un sostegno di alto profilo al settore, considerato che i territori vitati, in virtù del loro paesaggio, rappresentano un elemento di attrazione ed assumono, oltre a quella agricola, anche una valenza culturale, antropologica e turistica, possibile volano di sviluppo locale. L’enoteca bene lla mattinata di ieri presso la sede della Regione Basilicata a Potenza, nel corso dell’assemblea dei soci, sono stati nominati gli organismi: il comitato esecutivo, il collegio dei probiviri, il revisore dei conti ed il segretario. Presidente del comitato esecutivo è stato eletto Paolo Montrone del “Gruppo Italiano vini”;
Sopra, il municipio di Venosa città in cui ha sede la neo nata Enoteca regionale lucana
tela, e tutte le altre istituzioni pubbliche o private interessate al settore vitivinicolo. E’ inoltre previsto che l’Enoteca potrà esporre e vendere nella propria sede istituzionale una selezione delle eccellenze produttive regionali che saranno selezionate da una Commissione tecnica che sarà in seguito nominata dal comitato esecutivo. Nella sede istituzionale
Paolo Montrone del Gruppo italiano vini, è il presidente. Filomena Ruppi dell’Azienda Donato D’Angelo di Rionero è il vicepresidente so anno, dello statuto e del modello organizzativo per la gestione della struttura. L’Enoteca che avrà sede a Venosa e sulla cui attività il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata eserciterà un’azione di coordinamento si prefigge lo scopo di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare un paniere di prodotti lucani a marchio riconosciuto. Sempre nel-
Il Gal “La Cittadella del Sapere” rende noto, nella persona del presidente Nicola Timpone, che ha pubblicato in data 28 Gennaio 2013 tre bandi pubblici per la selezione di soggetti beneficiari nell’ambito delle operazioni previste nel Psl “Fare società locale”. L’operazione 4.1.1.8 “Cibo sano a tavola” è finalizzata a promuovere, attraverso la concessione di un sostegno finanziario agli operatori locali della ristorazione l’utilizzo nei rispettivi menù dei prodotti delle micro-filiere agro-alimentari presenti nell’area Leader Lagonegrese Alto Sinni Pollino e Sarmento, espressione della storia e dei saperi del
vicepresidente è Filomena Ruppi dell’Azienda “Agricola Donato D’Angelo” di Rionero. Completano la rosa degli eletti nel Comitato esecutivo: Francesco Schiuma gestore dell’Enoteca provinciale di Matera, Francesco Perillo della Cooperativa Cantina di Venosa e Vincenzo Petruzzelli dell’azienda “Vini Cervino” di Roccanova. Il collegio dei probiviri è invece composto da Ema-
L’Enoteca potrà esporre e vendere una selezione delle eccellenze produttive regionali che saranno scelte da una commissione tecnica
nuela Mastrodomenico dell’azienda “Mastrodomenico” di Barile, Sara Maria Collarino dell’azienda “Torre Rosano” di Roccanova e da Sara D’Auria dell’azienda “D’Auria” di Barile. La direzione dell’attività dell’Enoteca sarà affidata al segretario che è stato nominato nella persona di Nicola Catena.
Quale revisore dei conti è invece stata eletta, Licia L’Inzalata. Per tutti i membri del comitato esecutivo e del collegio dei probiviri lo statuto non prevede alcun compenso, ma solo il rimborso delle spese sostenute. Potranno in seguito aderire all’Enoteca tutti i produttori vitivinicoli lucani, i consorzi di tu-
Eletto un comitato esecutivo per i cui membri lo statuto non prevede alcun compenso ma solo un rimborso spese si potranno inoltre stipulare rapporti di affiliazione per la gestione di punti vendita con un format coordinato con quello della
Pubblicati tre bandi dal Gal “La Cittadella del sapere” La data di scadenza è fissata per il prossimo 27 febbraio territorio. L’obiettivo dell’operazione 4.1.3.3. punta alla “Valorizzazione e fruizioni degli spazi naturali” è quello di contribuire ad un accrescimento della qualità della vita e di benessere sociale per i cittadini dell’area Gal, attraverso la promozione di azioni in grado di assicurare la valorizzazione delle risorse ambientali dell’area di riferimento. L’operazione mira inoltre alla realizzazione di interventi di carattere “te-
Un paniere di prodotti tipici
matico” e percorsi ludicodidattici e informativi in
grado di avvicinare le comunità rurali all’ambiente
si adatta, tra le tante funzioni, anche alle esigenze del visitatore occasionale di una determinata area, liberando anche il produttore dall’incombenza di predisporre un apposito servizio nella sua cantina per chi si limita all’acquisto di un paio di bottiglie. D’altra parte, le enoteche, offrendo con la degustazione la possibilità di operare un confronto tra
ed alle sue risorse naturalistiche e paesaggistiche. L’obiettivo dell’operazione 4.1.3.5. consiste, invece, nel “Modernizzare la Pubblica amministrazione e migliorare i processi organizzativi” è quello di migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa riducendone anche i costi e di avvicinare alla Pubblica amministrazione il più possibile il cittadino fornendo servizi facilmente fruibili e processi trasparenti.
etichette, contribuiscono anche a stimolare le cantine nella direzione di un continuo miglioramento del prodotto.
Tale operazione ha come scopo quello di rendere più efficiente il rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini agendo sugli elementi di criticità che impediscono fluidità informativa, velocità di risposta e tempestività di azioni da parte di tutte le strutture amministrative degli enti presenti sul territorio. Questi bandi rispondono alle esigenze del territorio della Basilicata Sud occidentale e mirano a raggiungere tre obiettivi importanti sia per i soggetti pubblici che privati. La loro scadenza è fissata per la data del prossimo 27 febbraio 2013 e sono scaricabili sul sito www. lacittadelladelsapere.it.
30.01.2013 N. 272
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Basilicata Mezzogiorno
Po Fse 2007/2013, la Regione ha istituito il Catalogo dei corsi per persone con disabilità
Diversamente occupati contro le discriminazioni
L’avviso è rivolto agli organismi di formazione con sede in Basilicata A volte, forme di esclusione o discriminazione sociale dei disabili sono semplicemente frutto di colpevoli indifferenze e cecità verso problemi facilmente risolvibili. Il Catalogo regionale dei corsi di formazione per persone con disabilità istituito dalla Regione con una deliberazione di giunta (pubblicata sul Bur numero uno del 16 gennaio scorso) esprime chiaramente un concetto fondamentale del nostro vivere, ovvero: la società ha bisogno di tutti. L’avviso, in coerenza con gli obiettivi del Po Fse 2007/2013, è rivolto agli organismi di formazione con sedi accreditate in Basilicata, che intendono presentare proposte didattiche relative ai corsi di formazione per persone con disabilità, da inserire nel Catalogo, anche in partnership con altri soggetti qualificati del mondo della ricerca, dell’università, delle professioni, della formazione e del lavoro, nonché delle associazioni e rappresentanze delle categorie delle
persone disabili. Il fine è agevolare l’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati in possesso di prerequisiti e capacità residue per sostenere le attività for-
mediante la concessione di voucher. I corsi di formazione sono finalizzati al conseguimento di titoli di qualificazione professionale e all’acquisizione di competenze specialistiche per prospettive di
L’iniziativa è in partnership con soggetti del mondo della ricerca dell’università, delle professioni mative e contribuire a rimuovere gli elementi di contesto che ne determinano l’esclusione dall’ambiente sociale o lavorativo. Obiettivi da raggiungere attraverso lo sviluppo di azioni integrate di orientamento, formazione, accompagnamento e inserimento lavorativo, in un’ottica di rete tra soggetti che operano nel campo dello svantaggio, in modo da favorire la crescita delle competenze professionali e rafforzare le condizioni di occupabilità. L’avviso non comporta oneri finanziari e la partecipazione ai corsi avviene
lavoro sul territorio regionale ed extraregionale. Due le aree del Catalogo: la prima ad alta formazione (Ict, gestione aziendale, comunicazione, consulente alla pari) per diplomati e laureati; la seconda di formazione professionale (ristorazione, artigianato, pianificazione visite turistiche per disabili, giardinaggio, agricoltura, trasformazioni alimenti, Ict, accordatore strumenti musicali) per tutti quelli che hanno assolto all’obbligo scolastico. E’ previsto un corso per ogni ambito di ciascuna area, fatta eccezione per l’artigianato. Per gli ambiti per
i quali non è stata inserita nessuna proposta, si potrà procedere alla riapertura dei termini. Il Catalogo ha validità triennale e, per la prima edizione, contiene 13 corsi di formazione (quattro per l’alta formazione e nove per la formazione professionale) per i quali la Regione rilascia un’approvazione provvisoria. I corsi i cui iscritti non supereranno l’esame finale in numero pari o superiore al trenta per cento, non saranno ripetuti nelle successive edizioni. Possono presentare le proposte didattiche gli organismi di formazione con sedi operative in Basilicata, anche accreditate in associazioni temporanee di impresa o di scopo, ma non possono essere soggetti partner in altre candidature per area. Ogni proposta didattica è rivolta a un numero di destinatari non superiore a dieci e non inferiore a quattro e deve avere una durata di novecento ore (per l’alta formazione) o quattrocento ore (per la formazione professionale).
L’artigianato è tra i corsi dell’area di formazione professionale
Al termine dei corsi, a seconda dei percorsi scelti, i partecipanti riceveranno un attestato di qualifica professionale, un attestato di frequenza semplice o un eventuale riconosci-
mento di crediti formativi universitari. La domanda per la candidatura da parte degli organismi di formazione scade il 18 marzo prossimo. (Bm4)
Costi e benefici
Le risorse in più I corsi sono 13 e si dividono tra alta formazione e formazione professionale L’Avviso pubblico del Catalogo regionale dei corsi di formazione per persone disabili (nello specifico, inoccupati e disoccupati con disabilità affetti da minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali e portatori di handicap intellettivo) è finanziato con le risorse del Po Fse 2007/13 per una spesa complessiva prevista di un milione cinquecentomila euro. L’entità massima del voucher formativo concedibile per l’attività corsuale è di massimo diecimila euro, per l’alta formazione, e settemila per la formazione professionale. Per usufruire del voucher, il destinatario deve aver frequentato almeno il settanta per cento delle ore complessive previste, altrimenti sarà erogata una cifra proporzionale alle ore di effettiva frequenza. Sono previsti, inoltre, dei contributi aggiuntivi per i fuori sede per le spese di trasporto e di soggiorno: venti euro per ogni giornata di frequenza per chi risiede a cento chilometri dalla sede di svolgimento del master; dieci euro al giorno per chi risiede in una località distante da cinquanta a cento chilometri; cinque euro per i residenti a una distanza inferiore ai cinquanta chilometri. Alla fine dei corsi sarà organizzato un incontro plenario nella forma di un evento fieristico. Per la realizzazione di tale evento, ogni allievo riceverà un voucher di cinquecento euro, a patto che abbia concluso il percorso formativo con l’ottenimento del titolo previsto. (Bm4)
La spesa complessiva
A disposizione
prevista è di un milione
contributi aggiuntivi
cinquecentomila euro
per i fuori sede
Diecimila euro massimo
per il trasporto
per ogni voucher
e il soggiorno
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Il protocollo d’intesa è stato siglato a Potenza nella sala Verrastro della Regione
Città della pace, firmano Fondazione e Comitato Formalizzati i rapporti per promuovere la solidarietà sociale Nei prossimi giorni il comitato si recherà a Sant’Arcangelo per visitare il polo
Sopra, il premio Nobel Betty Williams nel cantiere di Scanzano A sinistra, un murales della realizzanda Città della pace
E’ stato firmato a Potenza lo scorso lunedì nella sala Verrastro della Regione il protocollo d’intesa fra la Fondazione Città della Pace e il Comitato Città della Pace che raccoglie numerose associazioni di Scanzano. Il Comitato ha avuto un ruolo importante in occasione dell’organizzazione dell’evento che ha ospitato in Basilicata e a Scanzano nella primavera del 2012 la massima autorità del buddismo tibetano, il Dalai Lama. Erano presenti il presidente del comitato Antonio Maiuri e alcuni componenti del
direttivo, fra cui Donato Nardiello, presidente dell’associazione no nuke ScanZiamo le Scorie istituita a Scanzano nel 2003 quando erano in corso le proteste civili contro la decisione dell’allora governo Berlusconi di ubicare nel centro jonico la pattumeria nucleare che avrebbe dovuto accogliere i rifiuti d’Europa e forse di altri posti del mondo. E proprio dove doveva essere realizzato il cimitero nucleare sono in corso i lavori per il completamento del polo della Pace che ricadrà sul territorio di
Psr, misura 214 Le domande sul portale Sian L’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2007/2013, ha informato i beneficiari della Misura 214, Azione 1 “Sostegno dell’agricoltura integrata” ed Azione 2 “Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica” che è possibile inoltrare le domande di conferma per l’ annualità 2013, sul portale del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, Sian. Ulteriori informazioni su www.basilicatapsr.it. Il Programma di Sviluppo Rurale costituisce il principale strumento di programmazione ed attuazione della strategia regionale in materia di agricoltura e sviluppo rurale. Le sfide ed i problemi a cui la nuova politica di sviluppo rurale deve rispondere riguardano i seguenti ambiti: economico: reddito inferiore alla media, popolazione attiva di età avanzata, forte dipendenza dal settore primario; sociale: elevata disoccupazione, densità demografica bassa, spopolamento, rischio di esclusione sociale; ambientale: gestione degli equilibri agricolturaspazio naturale.
Scanzano. Il protocollo d’intesa ha formalizzato i rapporti già da tempo avviati fra la Fondazione e il comitato cittadino che si è costituito per promuovere in modo sinergico e collaborativo la cultura della Pace, dei diritti umani, della solidarietà sociale tra le persone e i popoli e tutti quei valori che animano le associazioni e le istituzioni che ne fanno parte. Al momento della firma erano presenti Betty Williams, premio Nobel per la Pace che ha promosso e caldeggiato l’idea “Città
della Pace”, il governatore lucano Vito De Filippo, l’amministratore delegato della fondazione Enzo Cursio, il direttore esecutivo Valerio Giambersio. Dopo la sottoscrizione si è riunito il CdA della Fondazione a cui hanno preso parte fra gli altri i sindaci di Scanzano e Sant’Arcangelo. “Si è aggiunto un tassello importantissimo - ha commentato Maiuri - ci sono in cantiere numerose iniziative. Nei prossimi giorni una delegazione del Comitato si recherà a Sant’Arcangelo per visitare il polo già attivo della Città della Pace”. Il sindaco di Scanzano ha detto: “La Città della Pace sarà un’occasione di crescita per tutti quelli che si impegneranno per la pace. Nel prossimo consiglio comunale saranno approvati i piani operativi che riguardano anche l’area in cui ricade la Città della Pace”.
Basilicata Mezzogiorno
Accoglienza integrazione e tutela dei rifugiati Le attività realizzate nel corso del 2012 dalla Fondazione sostenuta dalla Regione La Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, entrata in funzione nel 2011, è presieduta dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams ed è sostenuta attivamente dalla Regione Basilicata e dai sindaci di Scanzano Ionico, Salvatore Iacobellis, e di Sant’Arcangelo, Domenico Esposito. La Fondazione agisce per l’accoglienza, l’integrazione e la tutela dei rifugiati e dei richiedenti protezione internazionale. Nel 2012 la Fondazione ha realizzato tante attività: oltre 2200 ore di supporto qualificato agli ospiti tramite l’equipe multidisciplinare con disponibilità di intervento 24/24h; oltre 600 ore di volontariato; 14 persone accolte (8 adulti e 6 minori) a partire da febbraio 2012; 150 ore di corso di italiano frequentato da 5 ospiti e due uditori qualificato secondo gli standard CILS - Certificazione di Italiano come Lingua Straniera, rilasciata dall’Università per stranieri di Siena in partnership con APOF-IL; 170 ore di tirocinio professionale per l’inserimento lavorativo realizzate con APOF-IL per 3 ospiti della Fondazione ed un esterno; consulenza legale per l’ottenimento dei documenti amministrativi ed il riconoscimento dei titoli professionali; supporto per le problematiche sanitarie; numerose consulenze mediche specialistiche, anche domiciliari, erogate tramite i volontari messi a disposizione dal Rotary Club Potenza Ovest; supporto per l’inserimento scolastico dei minori; due progetti di formazione e di tirocinio internazionali attivati con un giovane laureato tedesco ed una giovane laureata spagnola; undici progetti realizzati per l’integrazione rivolti sia agli ospiti che agli altri migranti e cittadini della Basilicata tra i quali: corsi di base per l’uso del computer, workshop di cucina multietnica ed il giardino della Pace realizzazti dai volontari e dagli operatori della Fondazione. Tra le attività spiccano soprattutto la visita del Dalai Lama realizzata a giugno 2012 presso le sedi di Sant’Arcangelo e Scanzano Ionico e la manifestazione Videomigrazioni che ha fatto rilevare circa 500 presenze in due giorni ed oltre 55.000 contatti stimati sui media.
Newsletter biodiversità, concluso il viaggio nelle aree protette Il progetto promosso da un ampio partenariato è stato sostenuto dal programma Epos di Margherita Sarli Si è concluso il viaggio nelle aree protette italiane alla scoperta delle buone pratiche adottate dagli enti gestori per consentirne la fruibilità universale . Un viaggio virtuale, durato sette mesi, e vissuto grazie alla newsletter Biodiversità per tutti, attivata lo scorso luglio e giunta al suo ultimo appuntamento con il numero di gennaio. Curata dal Ceas Il Vecchio Faggio di Sasso di Castalda, la newsletter si rivolgeva ai quattro parchi della Basilicata e ai comuni interessati territorialmente per diffondere la conoscenza degli interventi volti a favorirne l’accessibilità ad un’utenza ampliata, con particolare attenzione alle persone con disabilità permanenti e temporanee. E così, facendo tappa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, in quello Toscano, Veneto-Emiliano per fare capolinea nei parchi del Lazio, la newsletter ha messo in evidenza esperienze positive: percorsi sensoriali per ipovedenti, cartellonistica specifica, utilizzo di mezzi, come la joelette, che permettono ai deambulanti di percorrere sentieri montani. “L’iniziativa è nata infatti – spiegano i promotori - dalla convinzione che conoscere realtà virtuose possa essere da stimolo per riadeguare, ristrutturare e
Un airone sui rami di un albero
creare spazi adeguati anche nel nostro territorio”. Biodiversità per tutti è una delle azioni del progetto Madre Foresta promosso da un ampio partenariato e sostenuto dal programma strategico Epos 2010-2013. Tutti i numeri della newsletter resteranno adiposizione sul sito www.eposbasilicata.it e www.legambientebasilicata.it. Buon viaggio!
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani
Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 30.01.2013
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BASILICATA PRIMO PIANO I III
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SANITÀ LUCANA
CASA DIVINA PROVVIDENZA
Basilicata Mezzogiorno
L’ACCORDO Invece di 72 in mobilità, 16 in pensione, 32 (pensionabili in 4 anni) in mobilità, 24 con contratti di solidarietà
Don Uva, pre-intesa salva posti di lavoro Sindacati e azienda limitano i danni per i dipendenti MIMMO SAMMARTINO l Un pre-accordo è stato siglato ieri, al Don Uva di Potenza, fra l’azienda (Casa Divina Provvidenza) e le organizzazioni sindacali. Bisognava scongiurare l’annunciata falcidie di 72 posti di lavoro. Tanti l’azienda voleva metterne in mobilità a Potenza dove, finora, hanno operato 417 dipendenti a fronte di 463 posti letto. Nell’incontro di ieri, azienda e sindacati hanno concordato su alcune soluzione tecniche in grado di assicurare i risparmi richiesti dall’azienda, cercando di limitare i danni ai lavoratori. Il primo atto è stato quello di ridurre il numero dei destinatari alla mobilità: da 72 a 56 unità. Ci sono stati infatti sedici lavoratori che hanno raggiunto l’età della pensione. Dei 56 rimanenti, altre trentadue unità si trovano nella posizione di poter maturare il diritto alla pensione nell’arco massimo di quattro anni. Per loro, quindi, è stato predisposto un processo di accompagnamento con il ricorso all’istituto della mobilità. Restavano, a questo punto, ventiquattro lavoratori che, sempre secondo la Casa Divina Provvidenza, sarebbero ancora esuberi. Per costoro è stato concordato un contratto di solidarietà. In che modo? Attraverso una riduzione di orario di lavoro (si stanno calcolando i termini esatti che dovrebbero ammontare a circa dieci-dodici ore al mese di orario tagliato per tutti).
Questo è il quadro dell’intesa raggiunta a Potenza. Ma l’accordo vero dovrà essere ratificato a Roma, il prossimo 4 febbraio, nell’incontro fra le parti presso il Ministero. Il vero nodo, secondo i sindacati, resta quello della prospettiva. Capire che cosa ne sarà del famoso piano, annunciato dalla Regione, per la realizzazione del «fitto del ramo di azienda». L’obiettivo sindacale è quello di avviare il processo che, in prospettiva, possa portare all’autonomia della struttura potentina dalla società Casa Divina Provvidenza. Se questo punto del «fit-
GARANZIE
Venerdì incontro fra sindacati e lavoratori con la Regione sul «fitto di ramo d’azienda» to del ramo d’azienda» sarà inserito, come l’azienda finora sembra lasciar intendere, nel piano di risanamento, il giudice potrà esprimere il proprio via libero. Per il «piano di risanamento» la Casa Divina Provvidenza, lo scorso 22 gennaio, ha concesso una proroga di altri 60 giorni. L’appuntamento più immediato per sindacati e lavoratori del Don Uva è invece quello del prossimo venerdì 1 febbraio. Vanno a discutere della situazione con l’as-
sessore regionale alla salute, Attilio Martorano. Proprio per capire in che direzione ci si muoverà. Quale strategia si metterà in campo per salvaguardare una struttura sanitaria ritenuta strategica per la Basilicata e in buona salute economica (costretta a subire i contraccolpi di gestioni invece discutibili attuate in altre realtà)? Roberta Laurino, segretario della Fp Cgil potentina, ha infatti sottolineato il protrarsi delle ipotesi di salvataggio (a cominciare, appunto, dal fitto di ramo d’azienda) che però, dice la sindacalista, «a distanza di quattro mesi dalla proposta da parte della Regione Basilicata, non ha ancora prodotto nulla». Per Laurino non bastano «le dichiarazioni d’intenti». Nè si può cercare di evitare il fallimento costruendo un piano di risanamento «pagato» dai lavoratori. Per la Fp Cgil vanno immaginate anche «soluzioni alternative». Compresa l’ipotesi della «requisizione della struttura» con la salvaguardia dei posti di lavoro e con la prospettive, «nelle more della definizione giurisdizionale dell’intera vicenda, di una gestione autonoma, col mantenimento dell’integrità delle attività, evitando spacchettamenti a cui altre soluzioni potrebbero portare». Di qui l’appello rivolto a De Filippo e a Martorano perché «mettano in campo azioni forti e coraggiose per la salvaguardia dei posti di lavoro al Don Uva» e per assicurare continuità ai suoi servizi di assistenza.
DON UVA DI POTENZA La protesta dei lavoratori del Don Uva, nelle ultime settimane del del 2012, sul tetto della struttura. Fece loro visita l’assessore Martorano [foto Tony Vece] .
In cifre La struttura potentina Il precipitare della situazione nelle strutture pugliesi della Casa della Divina Provvidenza, a Bisceglie e a Foggia, ha travolto anche la struttura di Potenza che, per la verità, funziona egregiamente. In cifre, al Don Uva di Potenza (463 posti letto) hanno lavorato sinora 417 dipendenti. Ora, a queste unità, vanno sottratte le 16 persone che hanno già maturato il diritto alla pensione. Con altre 32 che si pensioneranno nel volgere di quattro anni (ora verrebbero poste in mobilità e accompagnate all’uscita dal ciclo lavorativo). Il Consiglio regionale, sul finire del 2012, ha approvato un disegno di legge finalizzato a garantire gli stipendi ai dipendenti lucani, superando i frequenti ritardi della casa madre. In che modo la Regione pensava di intervenire? Trattenendo i denari dal computo di quelli dovuti per il pagamento delle rette. Ma questo, afferma la legge regionale, può accadere al massimo per due volte. Se la situazione dovesse riproporsi ulteriormente, l’Azienda sanitaria acquisirebbe il titolo per avviare il procedimento di risoluzione del rapporto contrattuale con la struttura privata inadempiente. Ma incombe un ricorso, presentato dal governo, alla Corte Costituzionale. C’è poi la questione del «fitto di ramo d’azienda», per superare la dipendenze della struttura potentina dalla Casa Divina Provvidenza.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 30.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
BASILICATA NOIR NELLE AULE DI GIUSTIZIA
Mercoledì 30 gennaio 2013
CAPACITÀ D’INTENDERE I giudici della Corte d’assise hanno disposto la perizia psichiatrica per accertare se l’imputato è capace di intendere e di volere
MANCA IL MOVENTE Le indagini e il dibattimento non sono riusciti a ricostruire il movente del delitto avvenuto due anni fa nel bar Locatelli a Potenza
OMICIDIO Il 23 ottobre del 2011 senza alcuna ragione apparente Youssef entra nel bar Locatelli a Potenza e accoltella un suo connazionale
IMPUTATO Youssef Bounaim, 36 anni, di nazionalità marocchina, è accusato di omicidio volontario aggravato.
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Guerra di perizie per Youssef Tre consulenti analizzeranno lo stato psichiatrico del marocchino accusato di omicidio FABIO AMENDOLARA l Sarà il dottor Vincenzo Santospirito lo psichiatra che valuterà per conto della Corte d’assise di Potenza se Youssef Bounaim, il marocchino 36enne che il 23 ottobre del 2011 anno ha ucciso nel bar Locatelli di Potenza il suo connazionale Marouane Okuhiat (35 anni, sposato con una donna potentina e poi separato, qualche problema con gli ambienti dello spaccio) con un coltello da cucina, era capace di intendere e di volere. La perizia psichiatrica è stata disposta dai giudici della Corte d’assise di Potenza presieduta dal giudice Aldo Gubitosi - su richiesta dell’avvocato Francesco Soldovieri, difensore dell’imputato. La difesa di Youssef ha dato
incarico al dottor Marcantonio Paciello che, ieri mattina, è stato autorizzato dai giudici a incontrare l’imputato in carcere (cosa che in precedenza gli era stata negata). La parte civile - rappresentata dall’avvocato Maurizio Napolitano - ha dato invece incarico al dottor Andrea Barra. La richiesta di perizia psichiatrica è stata avanzata dall’avvocato perché «nel corso del dibattimento non è stato accertato in modo chiaro il movente». La Corte d’assise ha necessità di stabilire se la capacità di intendere e di volere dell’imputato nel momento in cui è stato commesso l’omicidio era scemata. O se Youssef era nel pieno delle sue facoltà mentali.
GIUDICI Il presidente della Corte d’assise di Potenza Aldo Gubitosi Ieri mattina ha dato incarico al consulente tecnico di sottoporre a perizia psichiatrica l’imputato [foto Tony Vece]
Il movente - come aveva già indicato il giudice per le indagini preliminari - era «illogico e contraddittorio». Il racconto che Youssef fece alla polizia al momento del suo
arresto aveva bisogno di un approfondimento investigativo. Ma a quasi un anno di distanza il motivo di quell’omicidio resta un mi-
stero. L’uomo, secondo l’accusa, ha accoltellato il suo connazionale lamentando, tra varie farneticazioni, un tentativo di violenza sessuale. Il sangue sulle mani e sui vestiti non lasciò dubbi agli investigatori. Era lui l’assassino. Il giudice per le indagini preliminari Luigi Spina, però, invitò la Procura a indagare meglio sul movente. «L’indagato - si legge nel documento giudiziario di cui la Gazzetta è in possesso - nel confessare fornì anche un possibile movente, ribadito, con numerose incongruenze e contraddizioni, oltre che con vistose lacune sotto il profilo logico». Anche il gip non ha avuto dubbi: l’assassino è Youssef. Ma perché ha ucciso? «Sono
stato violentato», disse l’imputato. Ma per il giudice quella versione «è apparsa subito assolutamente inverosimile». Youssef, che non aveva precedenti penali, viene indicato dagli investigatori - l’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Sergio Marotta e condotta dagli investigatori della Squadra mobile di Potenza - come una persona pericolosa, capace di commettere altri delitti. Quel giorno, in modo freddo, Youssef prese un coltello da cucina entrò nel bar Locatelli, rione Francioso, e accoltellò ripetutamente il connazionale. Fu un momento di pazzia? È quello che dovrà stabilire il consulente tecnico indicato dai giudici della Corte d’assise.
IL GIALLO DI ELISA IL LEGALE DELL’IMPUTATO: «È INNOCENTE». I CLAPS: «NON VERRÀ IN ITALIA PER DIRE LA VERITÀ» STRAGE DI NATALE L’IMPUTATO VERRÀ ASCOLTATO DURANTE LA PROSSIMA UDIENZA
Danilo Restivo grande assente Attesa la deposizione Il processo slitta al 20 marzo di Ettore Bruscella l Slitta al 20 marzo il processo di appello a carico di Danilo Restivo, unico imputato per la morte di Elisa Claps: e questa volta Restivo potrà esserci. Dalla Gran Bretagna, dove l’imputato è detenuto per l’omicidio di Heather Barnett, non è ancora arrivato il «sì» alla richiesta, avanzata da Restivo, della consegna temporanea al fine di permettere all’imputato di partecipare al processo. Secondo quanto si è appreso in Procura, a Salerno, la procedura è in corso, sebbene in una fase iniziale: il fatto che ieri in Camera di Consiglio della Corte di Assise di Appello, sia stata fissata al 20 marzo la prossima udienza, è stato anche determinato per dare ai giudici inglesi il tempo necessario per espletare la procedura della consegna temporanea. L’avvocato di Restivo ha depositato l’appello - con cui chiedeva l’esame dell’imputato e comunicava la volontà di Restivo di essere presente al processo - il 28 dicembre. Cosa sia accaduto dal 28 dicembre non è noto. Sono gli inglesi che hanno presto tempo. Oppure è la Procura di Salerno
IMPUTATO Danilo Restivo che ha avviato in ritardo le procedure? Fatto sta che la prima udienza in Corte d’assise d’appello è saltata. I giudici hanno stabilito un nuovo calendario. Anche ieri non sono mancate le accuse tra le parti coinvolte. Se la famiglia Claps si è detta «sorpresa» della decisione di Restivo di prendere parte al processo e ha ribadito la convinzione che l’imputato «anche questa volta non dirà la verità visto che non lo ha fatto per quasi 20 anni», di contro il legale di Restivo, Alfredo Bargi, ha definito il processo di
primo grado - dove Restivo è stato condannato con rito abbreviato a 30 anni, il massimo della pena «indiziario» visto che «agli atti non c’è la prova della sua responsabilità». Danilo Restivo « a buon ragione si dichiara innocente», ha ribadito l’avvocato, al suo arrivo a Salerno per l’udienza del processo di appello. «Agli atti non c’è la prova della sua responsabilità – ha spiegato il legale – il processo è un cosa seria, non fatta di intuizioni o sensazioni. Questo, a oggi, è stato un processo indiziario». Per l’avvocato Bargi «l’affermazione di responsabilità deve basarsi su prove concrete che abbiano un riferimento storico e soprattutto gli indizi devono collegarsi tra di loro per formare una prova rassicurante». «Questo è un processo indiziario – ha ripetuto il nuovo difensore di Restivo (ha sostituito l’avvocato Mario Marinelli, ndr) non è un processo in cui c’è una certezza. È tutto un problema di valutazione degli indizi, di approfondimenti di varie piste. Quando dico che Restivo fa bene a dirsi innocente la convinzione della difesa non è di stile». [f. a.]
l Era atteso per ieri mattina l’esame dell’imputato della strage di Natale a Genzano di Lucania. Ettore Bruscella avrebbe dovuto riferire ai giudici della Corte d’assise di Potenza la sua verità. Ma il processo è stato rinviato, perché uno dei testimoni, un maresciallo dei carabinieri, non si è presentato. Bruscella, difeso dall’avvocato Gervasio Cicoria, aveva già riferito al giudice per le indagini preliminari le motivazioni che l’avevano spinto a quel gesto. «Signor giudice, metteva sempre il furgone davanti alla porta della mia abitazione, io andai a dirlo al maresciallo e i vigili gli fecero 80 euro di multa e questi sono gli 80 euro per cui è degenerata questa cosa». Il verbale con la confessione di Bruscella contiene il racconto di quella orribile notte. Ha ucciso Maria Antonietta Di Palma, 55 anni, e i suoi figli Maria Donata (31) e Matteo Menchise (27) per 80 euro di multa. La multa risale a qualche tempo prima. Ma pare che i litigi tra Ettore e la famiglia Menchise siano cominciati così. I dispetti continui e le «minacce», stando alla sua versione dei fatti, gli avrebbero poi armato la mano. «Quella sera - dice Bruscella ai giudici la sera del suo arresto - quello (probabilmente si riferisce a Leonardo
STRAGE Ettore Bruscella Menchise, il capofamiglia scampato all’agguato, ndr) mi disse proprio così: “Mi hai fatto fare una contravvenzione di 80 euro... te la farò pagare cara. Ti farò fare la fine della macchina. Ti devo fare bruciare vivo con la benzina”». Qualche tempo prima la sua Fiat Panda andò in fiamme. E lui fino a quella sera credeva che si fosse surriscaldata troppo, perché tornando da Potenza l’aveva «un po’ tirata». Pensava che si trattasse di autocombustione. «Giudice - dice Bruscella - mi dica lei se io... mi è calata una specie di oscurità e non ho capito più niente». Sarebbero state quelle parole a far scattare Bruscella.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 30.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 30 gennaio 2013
26 Il racconto agghiacciante di Filomena Cascini che ha messo in salvo il figlio di due anni
Casa distrutta da un fulmine Tragedia sfiorata durante un temporale ad Agromonte Mileo di Latronico di SALVATORE DI GREGORIO LATRONICO - Una vita di sacrifici distrutta in un lampo. Anzi in un fulmine. E’ il dramma assurdo, vissuto lo scorso 14 gennaio da una giovane coppia in contrada Agromonte Mileo, nel territorio comunale di Latronico, che ha avuto un incontro ravvicinato del primo tipo con una scarica elettrica naturale di migliaia di volt. Il racconto di questa brutta avventura a lieto fine, ma solo per le persone, lo hanno voluto fare in esclusiva al Quotidiano Egidio Costanza e Filomena Cascini, i genitori del piccolo Aaron di due anni. «Erano da poco passate le 23 -racconta Filomena- di quella “maledettisima” sera. Mio marito Egidio lavorava ed io mi trovavo in casa con due mie amiche Paola e Alexandra. Pioveva tanto, c'era un forte temporale, lampi e tuoni all'impazzata. Noi eravamo vicino al fuoco a chiacchierare, Aaron dormiva sul divano. All’improvviso un boato fortissimo ci ha distolto dai nostri discorsi e appena, subito dopo è andata via la corrente elettrica, sia in casa che all'esterno. Siamo piombati nell’incubo. Lo spavento è stato tanto, ma mai avremmo pensato quello che stava succedendo. Eravamo al buio, il bambino si era svegliato urlando per lo spavento e, mentre mi avvicinavo al divano per poterlo prendere in braccio, ho notato che in cucina c'erano delle scintille che si estendevano lungo tutta la stanza. Lì mi sono spaventata tanto. Ho capito che c'era una sola cosa da fare: uscire immediatamente dall'abitazione, scappare! Non ho pensato a nulla, ho urlato alle mie amiche di uscire immediatamente dalla casa. Ci siamo messe a correre per le scale al buio, più
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Alcuni degli effetti del fulmine. Nella foto 1 il televisore praticamente fuso. Nell’immagine 2 ciò che resta del frigo. Nella 3 la cucina. Nella foto 4 parte della parete della cucina
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di ottanta gradini col bambino in preda al panico, che urlava “mamma aiuto!”. Mi sentivo impotente, oltre che a scappare non sapevo cosa altro fare. Arrivati giù sulla strada urlavamo per chiedere aiuto ai vicini. La solidarietà è stata immediata. Sono accorsi quasi tutti. Lascio in custodia il bimbo ad una signora ed in compagnia con un'altra provo a risalire in casa con una candela per vedere cosa stesse accadendo. Arrivati sull'ingresso non si poteva andare oltre, c'era fumo dappertutto. Non si riusciva proprio ad entrare; impossibile respirare. Mi sentivo morire, la paura di perdere tutto ciò che in tanti anni avevamo costruito con
tanti sacrifici era tanta. Telefoniamo i vigili del fuoco, telefono anche a mio marito Egidio (turnista in una stazione di servizio come barista-cameriere) per farlo rientrare subito. C'era maltempo ed i soccorsi ancora non giungevano. Mentre aspettiamo impotenti, finalmente arriva mio marito, che va subito a chiudere l'erogazione del metano per evitare il peggio. E, finalmente arrivano i soccorsi. Erano in tanti ed insieme ad Egidio salgono ed iniziano a spegnere le fiamme, cercando di salvare il salvabile. Salgono e scendono ininterrottamente per le scale, ma nessuno mi informa di come stanno realmen-
Brienza Premio in memoria di Antonio Di Stefano
te le cose dentro casa. Dopo una buona mezz'ora -prosegue con le lacrime agli occhi Filomena- scende Egidio. Dal suo volto, la sua espressione comprendo subito che su in casa era successo un disastro. In lacrime insisto per salire anch'io. Cercano di trattenermi ma poi la disperazione è così tanta che mi lasciano andare. Lo spettacolo che mi si presenta è a dir poco sconvolgente! Tutto fumo, tutto nero. Non si riconosceva più nulla e c'era l'acqua erogata dai pompieri dappertutto. Mi faccio forza e guardo all'interno della cucina dove è stato il punto in cui si è sviluppato l'incendio. Niente, Solo macerie, tutto distrut-
to, tutto finito in fumo. Una cucina bellissima polverizzata da un fulmine! Sì, un fulmine è entrato dentro casa! Una cosa impensabile, soprattutto perchè siamo nel 2013. Nella zona in cui viviamo non esistono parafulmini, a dir poco una cosa vergognosa. Qualche autorità ci ha informato che ve ne è uno sul campanile della chiesa, ma non copre tutte le altre zone, quindi è insufficiente. Il nostro abitato ricade proprio in una di queste zone non protette. Non siamo pure noi cittadini da proteggere da queste calamità naturali? -si chiede provocatoriamente Filomena- Abbiamo chiesto ed invitato più volte il sindaco di La-
tronico a casa nostra per fargli prendere visione su cosa si va incontro nel temporeggiare a non installare un parafulmine. Oltre al sindaco, nessuno autorità e altri responsabili o addetti, si è fatto vivo per un sopralluogo. A quanto pare, c'erano e ci sono a tutt'oggi altri impegni più urgenti che pensare ad una famiglia, con un bimbo piccolo, rimasti in mezzo a una strada. Io e mio marito attualmente siamo costretti a vivere separati, perchè la nostra casa è divenuta invivibile. Bisogna ricominciare tutto daccapo. Sempre col mutuo vecchio sulle spalle e chiedendoci: chi ci paga i danni di tutto questo? Chiedo aiuto a chi leggerà il nostro grido di dolore perchè, con tutto il rispetto verso gli animali; oggi fa più eco se un cane riceve un calcio e non se una famiglia che ha rischiato di perdere la vita attualmente si trova in mezzo ad una strada. L'unica cosa che posso dire, o promessa che posso fare, è a mio figlio Aaron: Mamma e papà faranno di tutto per potergli permettere di ritornare a vivere nella sua casa, con i suoi giochini e rientrare anche a frequentare la scuola materna ritrovando tutti i suoi amichetti. Questo ci tocca fare in una regione dove le autorità sono assenti. Ci tocca rimboccarci le maniche e ricominciare da sotto lo zero e come in questi casi bisogna dire-aiutati che Dio ti aiuta». E’ lo sfogo pienamente “giustificato” e compreso di una giovane mamma del Sud. Di quella giovane donna del Sud, che non ha voluto emigrare con la cesta di arance per il Nord (come cantava Lauzi in una delle sue meravigliose liriche) per rimanere aggrappata alla sua terra. In quella parte del Sud dove, nel 2013, ci sono ancora “popoli dimenticati”! Di quella parte del Sud che serve solo a fornire idrocarburi, acqua ed energia elettrica allo Stato. Di quella parte del Sud dove morire non conta niente, figuriamoci per via di un fulmine.
Alla kermesse toscana protagonista un’azienda lucana
Quelle idee che volano alto Da Tito gli occhiali da vela BRIENZA - “SegnaliDaSud: idee che volano alto”. E’ il Premio in memoria di "Antonio Distefano",giàsindacodella CittàdiBrienza,chesarà presentato ufficialmente oggi alle ore 10, nella Sala Sinni del Dipartimento alla Cultura e Formazione della Regione Basilicata. Un riconoscimento a quei "testimonial delle energie lucane nel mondo" che abbiano ottenuto risultati rilevanti e abbiamo dimostrato al contempo competenza e impegno nella diffusione del proprio know how per la crescita della nostra terra e del Mezzogiorno di Italia. L’Associazione burgentina “Antonio Distefano”, in collaborazione con la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Gruppo Unipol Assicurazioni, la Camera di Commercio di Potenza, la Confindustria Basilicata, l’Ordine dei Consulenti del lavoro, il Csr Gal Marmo Melandro, l’Apt Basilicata, la Pro Loco
di Brienza, lo “ Studio Domino srl” e “Le Vie dell’Arte”, presenta la prima edizione del Premio cheintende sosteneree darevisibilità allavoro di giovani ricercatori ed esperti, testimonial delle energie lucane nel mondo, che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo ed all’innovazione dei sistemi imprenditoriali, del mondo dei saperi e della comunicazione pubblica ed istituzionale anche oltre i confini lucani. Nel corso dell’incontro sarà resa nota la composizione del Comitato Scientifico del Premio. La partecipazione al premio è riservata a giovani maggiorenni che alla data di pubblicazione del bando abbiano meno di 40 anni compiuti (tra i 18 e i 40 anni) alla data di pubblicazione del bando, residenti su tutto il territorio nazionale, che si siano distinti in lavori o esperienze, rientranti nell’ambito delle sezioni del Premio.
TITO SCALO - “Tuttovela 2013” si veste di lucano grazie alla partecipazione dell’Occhialeria Artigiana che produrrà per l’occasione l'Occhiale da Vela. L’iniziativa è organizzata dall'Accademia Navale di Livorno e riconosciuta da prestigiosi Patrocini Istituzionali quali Città di Livorno, Regione Toscana, Ministero della Marina Militare e Ministero della Difesa. E’ il primo nuovo traguardo dell'anno - spiega una nota dell’azienda - che vedrà, l'azienda tutta lucana che da Tito, si sta facendo conoscere nel mercato dell'Occhialeria , dove porta il valore del lavoro artigiano che il prodotto veste pienamente , interessando e provocando gli interlocutori del settore a testimoniare la ferma volontà di produrre in Lucania. A guidarla c’è sempre Antonietta Tummolo (nella foto), imprenditore artigiana, come ama Lei stessa
definirsi. «Sono concentrata ad arricchire l'Azienda della risorsa più importante - dice la Tummolo - le Persone che sanno fare tanto e che non hanno sino ad ora trovato non solo l'occupazione ma la possibilità di esprimersi ed imparare sapendo di poter anche sbagliare».E, continua:«Negliultimi mesi dell'anno appena trascorso ho fatto diciamo cosi, proselitismo, ho raccontato della mia storia nel mio scarso tempo libero , a tanti giovani nelle occasioni più inconsuete, coinvolgendoli all'ascolto e riuscendo a farli venire a stare con Noi, a farsi conoscere non solo nel Curriculum, ad osservare come lavoriamo, a valutare il proprio interesse. In breve a scoprirci perché molti non credono che possa essere possibile! Non ho nascosto quanto sia impegnativo, quanto è stato difficile restare e continuare per la mia strada».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 30.01.2013
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Fiom e Cgil: «Rotazione e garanzie occupazionali per tutti i lavoratori»
Cassa integrazione in Sata, «De Filippo sia garante del rispetto della democrazia» «INVECE di applaudire a Fiat, il presidente De Filippo si faccia garante del rispetto della democrazia»: lo chiedono in una nota congiunta, il coordinatore nazionale del settore Auto per la Fiom-Cgil, Michele De Palma e il segretario regionale dei metalmeccanici della Cgil, Emanuele De Nicola. Il riferimento è all’apertura della procedura per la cassa integrazione straordinaria fino al dicembre del 2014 per ristrutturare lo stabilimento in vista della produzione di due nuovi modelli nello stabilimento di Melfi. L’accordo è stato firmato la scorsa settimana da azienda e quei sindacati «cosiddetti responsabili». Ancora una volta la Fiom è stata esclusa
dall’intesa. Ma per la sigla di categoria della Cgil si tratta di un accordo che «scarica ancora una volta sui lavoratori i costi della crisi, in quanto non prevede nessuna integrazione sui ratei mensili che non matureranno, sulla formazione obbligatoria durante la cassa integrazione straordinaria che sarà a carico dei lavoratori senza integrazioni (ad esempio sul viaggio), la mancanza di un piano di investimenti con le cifre e i tempi, e, cosa più importante di tutte, l'assenza di garanzie certe per il rientro di tutti i lavoratori». Inoltre - sottolinea la Fiom - il modello della nuova Punto ad oggi non è assegnato allo stabilimento lucano,
«con gravi rischi per la saturazione degli impianti e il mantenimento occupazionale della Fiat e del suo indotto, che ad oggi è in una situazione peggiore per quanto riguarda le future commesse e l’utilizzo della cassa integrazione». Per queste ragioni il sindacato chiede al presidente della Regione di invitare la Fiat «al rispetto delle sentenze, della Costituzione, della democrazia nei luoghi di lavoro». Ma soprattutto chiede che in vista di quasi due anni di cassa integrazione a rotazione venga garantita una gestione democratica e trasparente degli ammortizzatori con la partecipazione di tutti i lavoratori, con la verifica da parte di
tutti i sindacati, Fiom compresa. «Utilizzare questa vicenda - conclude la nota congiunta di De Palma e De Nicola - per la campagna elettorale appare quanto meno inopportu- Lo stabilimento Fiat Sata di Melfi no, perché si rischia di non vedere il merito della vicenda Fiom al tavolo per la cassa inteFiat». Posizione analoga è stata grazione, di prevedere una verifiassunta ieri dalla segreteria re- ca da parte di tutti i sindacati sul gionale della Cgil che oltre a con- corretto e puntuale utilizzo della fermare come fatto «positivo» gli rotazione nella cassa integrazioinvestimenti da un miliardo di eu- ne, di farsi garante del ritorno di ro annunciati per la Sata e a riven- tutti i lavoratori in fabbrica dopo dicare il risultato del manteni- la ristrutturazione e della concesmento della produzione della sione da parte del Ministero della Grande Punto in Basilicata, chie- cassa in deroga per le fabbriche de alla Regione di convocare Cgil e dell’indotto.
Sicignano-Potenza, il tratto tra Balvano e Buccino chiuso per cinque mesi a camion e autobus
Ancora disagi sul raccordo
Lavori di ripristino di tre travi sul viadotto Pietrastretta: ecco i percorsi alternativi POTENZA - Nuova croce senza delizia per gli utenti del raccordo autostradale Sicignano-Potenza. O meglio, per coloro che viaggiano a bordo di camion ma pure per i tanti pendolari che si spostano a bordo delle autolinee, anche quelle sostitutive dei treni. Per i mezzi pesanti di oltre tre tonnellate e mezzo e di sagoma superiore ai 2,30 metri il transito sul raccordo sarà sospeso dal 4 febbraio, per ben 150 giorni. E’ quanto ha comunicato l’Anas che ha disposto la chiusura per consentire interventi strutturali sul viadotto Pietrastretta nel tratto tra Balvano e Buccino. Per cinque mesi i tecnici dell’Anas saranno al lavoro per ripristinare le tre travi sul viadotto. Il blocco si è reso necessario per garantire il pieno rispetto della sicurezza del personale specializzato e degli utenti della strada ed escludere pericoli derivanti da oscillazioni o vibrazioni durante l’esecuzione dei lavori. Il raccordo rimarrà chiuso ai mezzi pesanti, in direzione Sicignano, tra il chilometro 21 (svincolo di Vietri) e il 25 (svincolo di Balvano). In direzione opposta, verso Potenza, tra il chilometro 8 (svincolo di Buccino) e il chilome-
Il raccordo autostradale Sicignano-Potenza
tro 25 (svincolo di Balvano). Inoltre, sarà istituito un doppio senso di circolazione tra il chilometro 22,6 e il chilometro 24,5 lungo la carreggiata in direzione
Sicignano. Questi i precorsi alternativi segnalati: per chi proviene dall’autostrada Salerno-Reggio e diretto verso la città capoluogo di regione
lucana, può imboccare l’uscita sull’A3 per Polla, proseguire lungo la strada provinciale, ex statale, 19ter, fino alla rotonda di Polla, per poi seguire la strada provinciale Isca Pantanelle fino allo svincolo di Satriano per imboccare la statale 95var, fino allo svincolo di Tito. Per chi, invece, previene dal raccordo, sempre diretto a Potenza, uscita obbligatoria al chilometro 8 (svincolo Buccino), per poi proseguire sulla provinciale ex statale 19ter fino alla rotonda di Polla, e imboccare la rada provinciale Isca Pantanelle fino allo svincolo di Satriano e ancora la statale 95var sino allo svincolo di Tito. In direzione opposta, quindi per chi è diretto a Sicignano, oltre lo svincolo di Balvano al km 37,395, bisogna imboccare la statale 95 a Tito Scalo, continuare fino al bivio per Satriano, proseguire sulla provinciale Isca Pantanelle e alla rotonda di Polla prendere per la provinciale ex statale 19ter fino allo svincolo di Buccino al km 8 del raccordo Sicignano-Potenza. In direzione Picerno-Sicignano, uscita obbligatoria al chilometro 25,5 svincolo di Balvano per proseguire sulla strada provinciale ex statale 94 sino alla svincolo di
Valorizzare e promuovere l’immagine di vini e territori
L’enoteca regionale è realtà SELEZIONARE, valorizzare e promuovere l’immagine dei vini di qualità prodotti in Basilicata; promuovere la cultura vitivinicola e il miglioramento del prodotto; sinergizzare l’immagine dei vini con quella dei prodotti agro-alimentari tipici lucani. Sono questi i principali scopi dell’Enoteca regionale lucana costituita con atto notarile questa mattina in Regione dal presidente Vito De Filippo e dai legali rappresentanti di sedici aziende vitivinicole lucane. La costituzione dell’enoteca giunge al termine di una lunga fase di concertazione, avviata dall’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, avvenuta nello scorso anno, dello statuto e del modello organizzativo per la gestione della struttura. L’Enoteca che avrà sede a Venosa e sulla cui attività il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata
eserciterà un’azione di coordinamento si prefigge lo scopo di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare un paniere di prodotti lucani a marchio riconosciuto. Ieri mattina in Regione, nel corso della dell'assemblea dei soci, sono stati nominati: il comitato esecutivo, il collegio dei probiviri, il revisore dei conti e il segretario. Presidente del comitato esecutivo è stato eletto Paolo Montrone del gruppo italiano vini; vicepresidente è Filomena Ruppi dell’azienda agricola Donato D’Angelo di Rionero. Completano la rosa degli eletti nel comitato esecutivo: Francesco Schiuma gestore dell’Enoteca provinciale di Matera, Francesco Perillo della cooperativa Cantina di Venosa e Vincenzo Petruzzelli dell’azienda Vini Cervino di Roccanova. Il collegio dei probiviri è invece composto da Emanuela Mastrodomenico dell’azienda
Mastrodomenico di Barile, Sara Maria Collarino dell’azienda Torre Rosano di Roccanova e da Sara D’Auria dell’azienda D’Auria di Barile. La direzione dell’attività dell’Enoteca sarà affidata al segretario che è stato nominato nella persona di Nicola Catena, revisore è invece Licia L’Inzalata. Per tutti i membri del comitato esecutivo e del collegio dei probiviri lo statuto non prevede alcun compenso, ma solo il rimborso delle spese sostenute. Potranno in seguito aderire all’Enoteca tutti i produttori vitivinicoli lucani, i consorzi di tutela, e tutte le altre istituzioni pubbliche o private interessate al settore vitivinicolo. E’ inoltre previsto che l’Enoteca potrà esporre e vendere nella propria sede istituzionale una selezione delle eccellenze produttive regionali che saranno selezionate da una Commissione Tecnica che sarà in seguito nomi-
La presentazione dell’enoteca in Regione
nata dal Comitato Esecutivo. Nella sede istituzionale si potranno inoltre stipulare rapporti di affiliazione per la gestione di punti vendita con un format coordinato con quello della mostra permanente. Con la costituzione dell’Enoteca Lucana la Regione intende quindi dare un sostegno di alto profilo al settore, considerato che i territori vitati, in virtù del loro paesaggio, rappresentano un elemento di attrazione ed assumono, oltre a quella agricola, anche una valenza culturale, antropologica e turistica, possibile volano di sviluppo locale.
Vietri di Potenza e ancora fino al km 21,000 svincolo di Vietri del raccordo Sicignano-Potenza in direzione Sicignano. Una brutta notizia non solo per gli autisti di camion ma anche per i tanti pendolari che si spostano con gli autobus, per raggiungere destinazioni da Salerno in sù. Che inevitabilmente richiama alla mente i numerosi disagi che si vennero a creare all’indomani della chiusura del ponte di Picerno, che si è protratta per oltre un anno, che aveva avuto gravi problemi di staticità alla struttura portante. Lavori che si protrarranno per oltre cinque mesi e contribuiranno ad aumentare l’isolamento della regione. L’Anas fa comunque sapere che è possibile avere aggiornamenti sulle condizioni di traffico in tempo relae, consultando il sito web “http://www.stradeanas.it/traffico” oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI Anas Plus”, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv “www.stradeanas.tv” e il numero 841-148 “Pronto Anas” per informazioni sull’intera rete.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 30.01.2013
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L’evento Il Ct azzurro nella città dei Sassi per parlare di etica ed attualità
I valori sportivi per Prandelli «Dobbiamo insegnare, dando messaggi sani Impariamo ad accettare gli errori arbitrali» di FRANCESCO CALIA LA VISITA del Commissario Tecnico della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, ha coronato la giornata ricca di personaggi e giornalisti sportivi nella città dei Sassi per il Gran Galà dello Sport e la tre giorni di lavori dell’Unione Stampa Sportiva Italiana a Matera. Una rapida visita alle bellezze paesaggistiche e agli antichi rioni ha fatto da corollario alla presenza del Ct per il Convegno “L’etica della vittoria, la vittoria dell’etica”. Una tematica che ripercorre la carriera dell’allenatore azzurro, per diversi anni impegnato ad instaurare rapporti fondati innanzitutto sui valori nei propri impegni di natura sportiva. Un vero e proprio pioniere dello sport sano e pulito, in grado di divenire per tanti esempio di lealtà e sportività con i suoi modi di fare, il suo atteggiamento e il suo comportamento tanto dentro quanto fuori dal campo di gioco. Delle qualità che, soprattutto da quanto l’allenatore è divenuto Commissario tecnico della Nazionale maggiore, gli hanno cicito addosso il ruolo di rappresentante dell’etica sportiva a tutto tondo. «Sono temi sempre attuali - ha spiegato Prandelli - non dobbiamo far finta di nulla, dobbiamo sempre cercare di trasmettere i sani comportamenti ed i sani valori. Lo sport ha bisogno di questo. Anche in questo periodo è diventato difficile, ma non impossibile fare sport. Ed è difficile solamente se facciamo finta di nulla, se invece abbiamo la volontà e il coraggio di parlare apertamente dei problemi che viviamo, gli stessi problemi saremo in grado di risolverli. Siamo convinti di dover sempre rimanere sul pezzo - ha ripreso il Ct - ma affrontare apertamente le tematiche più difficili attraverso la formazione e l’innovazione, modificando anche il modo di vivere degli atleti». In giro per la città, il Commissario tecnico della Nazionale è parso sorpreso e stupito da quanto visto, fermandosi di tanto in tanto a scattare qualche fotografia allo spettacolare scenario dei Sassi. «E’ una città davvero affascinante ha ammesso - Erano tanti anni che volevo venire, ma sono certo che tornerò con molta calma, perchè il mio amico Franco (Selvaggi, ndr) mi ha detto che bisogna
«Affascinato da questa città Ci tornerò certamente»
LA FOTO GALLERY
Il pomeriggio materano degli ospiti della Figc ed in basso un momento della cena tenutasi ieri sera (Foto Cosimo Martemucci)
Bentornato a Balotelli «Ora tutto dipende da lui» starci almeno tre giorni per visitarla nei particolari. Quindi tornerò, perchè ne sono rimasto davvero affascinato». L’attualità dello sport e soprattutto del calcio italiano, sempre presenti nell’agenda di Cesare Prandelli, spostano l’attenzione sulle polemiche nei confronti degli arbitri italiani, ma il l’allenato-
re dell’Italia ribadisce temi già sviscerati. «Abbiamo gli arbitri migliori al mondo; naturalmente dobbiamo anche dimostrarlo nei momenti più particolari. Ma bisogna partire dal presupposto che, nell’arbitrare partite di calcio, degli errori ci saranno sempre, dobbiamo solamente saperli accettare e saper trasmettere qualcosa
che va al di la dell’aspetto puramente sportivo e legato ai risultati». La Nazionale italiana, rinata grazie alla programmazione imposta dalla gestione Prandelli, è tornata ad essere la squadra di tutti gli appassionati italiani di calcio e non solo, divenendo realmente il simbolo di una Nazione. Un ruolo che il tec-
nico bresciano si tiene stretto, pensando già alle prossime mosse per la sua squadra in vista dei Mondiali del 2014. «Prima di pensare al risultato finale - ha sottolineato Prandelli - sarà importante qualificarsi per il Brasile. Già con l’Olanda ci saranno alcune novità in formazione, un pò dovute ai tanti infortuni, un pò per
permettere ad altri giocatori di mettersi in evidenza». Un’opportunità che avrà senza dubbio Mario Balotelli, che dovrebbe tornare a giocare con continuità con l’approdo, nelle ultime ore, di SuperMario alla corte di Allegri al Milan. «Innanzitutto ringrazio Mancini per averlo recuperato - ha chiosato il Ct - Ades-
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IL CONVEGNO
Il presidente federale Abete
«Giustizia sportiva da riformare» LA PRESENZA dei personaggi sportivi più importanti ha portato a Matera anche il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete. Senza dubbio uno dei protagonisti del giorno dedicato al confronto tra i giornalisti sportivi e il mondo che gli stessi raccontano. «Naturalmente lo sport è un veicolo di comunicazione eccezionale - ha commentato Abete - sia in termini di eventi, che in termini valoriali. Si tratta di mantenere un giusto equilibrio tra la capacità che si ha di raccontare e trasferire emozioni,perchèlo sporttrasferiscemolte emozioni, e nel contempo anche l’opportunità che si ha anche di educare ai valori dello sport. In Italia oggi si parla molto di riformare la giustizia sportiva ed è un intervento nel quale ci cimenteremo, si ha la necessità di investire sui giovani e di creare dei vivai che possano valorizzare i nostri prodotti locali e poi c’è la questione degli stadi per i quali si deve intervenire». La soluzione migliore è quella legata alla crescita dei più piccoli. «Bisogna, soprattutto sulle giovanigenerazioni, lavorare in termini di educazione e informazione - ha ripreso Giancarlo Abete - anche perchè nelle difficoltà della scuola e della famiglia, lo sport deve fare la sua parte». L’impegno della Federazione non abbassa la guardia. «Noi lavoriamo con il suo Settore Giovanile e Scolastico - ha continuato il presidente della Figc - settore importante, che conta 850 mila iscritti tra i 5 ed i 16 anni e con i quali cerchiamo di trasferire una dimensione valoriale». Poi una battuta con il presidente della Figc sulla città, già visitata in passato. «E’ una città che, a prescindere dal patrimonio culturale e storico incredibile, conosciuta in tutto il Mondo e Patrimonio dell’Unesco, consente, se si riesce ad alimentare lo sviluppo, una dimensione di vita ottimale e dall’ampio spettro valoriale». fra.cal.
so dipende soprattutto da lui. Ho sempre detto che sono contento quando i miei giocatori trovano continuità nei propri club». Un avvertimento per il neo bomber rossonero, che sarà chiamato a fare bene con la sua nuova squadra per ottenere un posto tra i convocati Azzurri. Mentre tra le nuove speranze e promesse del calcio
italiano, oltre al già noto El Shaarawy, il nome nuovo è quello di un altro giovanissimo attaccante, il diciannovenne della Sampdoria Mauro Icardi. «Il discorso è semplice - ha ribadito Prandelli, caro ai suoi principi - volendo indossare la maglia della Nazionale bisogna avere qualcosa che va al di della oppor-
tunità, bisogna crederci. E’ una scelta particolarmente impegnativa per questi ragazzi. Non mettiamo pressioni, ho soltanto risposto ad una domanda, se c’erano dei nuovi italiani all’orizzonte interessanti, e ho fatto il nome di Icardi perchè sinceramente lo ritengo un giocatore molto interessante». matera@luedi.it
Il ct : «Conte? Chiedete a lui se si è rivisto»
«La scelta della Nazionale va fatta con il cuore» «SU CONTE non so dire se Antonio si è rivisto e che cosa ha pensato in quel momento».Cesare Prandellihadribblato elegantemente l’insidiosa domanda piombata nel corso del convegno di ieri pomeriggio su etica della vittoria e vittoria dell’etica. Il Ct della Nazionale ha però chiarito i suoi concetti chiave su quest’ultimo argomento e lo ha fatto senza tentennamenti: «io ricordo sempre un episodio a cui ho assistito con dei bambini in campo, di 7-8 anni che si sono dovuti fermare mentre giocavano perchè i genitori litigavano sugli spalti. Noi dobbiamo imparare tutti ad accettare il verdetto del campo ed insegnare che questo è lo sport. Scaricare su altri, come per esempio può essere un arbitro, la responsabilità di una sconfitta è sola una via di comodo». Il Ct della Nazionale ha risposto anche ad un bambino, Andrea, che gli ha chiesto il giocatore che vorrebbe con la maglia azzurra: «vorrei un giocatore che fa quella scelta con il cuore e che gioca per quella maglia». Su questioni come gli stadi e Farina è invece intervenuto il presidente Abete: «Farina può essere un nostro ambasciatore all’estero, ha fatto una scelta anche di vita ma per lui le porte della Federazione restano spalancate. Gli stadi sono invece il nostro differenziale negativo in tutta Europa. Non si è riusciti a fare una nuova legge. Ora bisogna aspettare il nuovo Parlamento. Più difficile mi pare invece la cessione alle società sportive di beni demaniali». Dell’iniziativa di adozione a distanza che è unica nel suo genere ha parlato invece Nicoletta Sergiano dell’Ita Salandra ricordandone appunto la peculiarità e l’unicità che la caratterizza. Un premio dalla Fidal regionale lucana è andato poi a Fabrizio Donato medaglia di bronzo dell’atletica alle ultime Olimpiadi. Donato alla
I partecipanti al convegno moderato dalla giornalista Mikaela Calcagno e in basso il premio della Fidal a Fabrizio Donato
domanda sul rapporto con altri colleghi sportivi molto più pagati ha risposto: «confesso di provare una certa invidia perchè spesso i nostri sacrifici sono gli stessi dei calciatori, la differenza evidente è in termini di attenzione. Visto che a loro toccano le pagine dei giornali e a noi solo spesso piccoli trafiletti». Un invito in questo senso a informarsi ed assumere un comportamento diverso in alcuni casi è arrivato da Antonello Valentini direttore generale della Figc: «per fare informazione bisogna cono-
scere le regole e commentarle. Noi organizziamo corsi di formazione proprio in questa ottica augurandoci che nelle tribune stampa ci siano sempre più giornalisti e meno ultrà». L’avvio del convegno è stato aperto dal saluto del sindaco di Matera che ha sottolineato l’importanza dell’obiettivo di Matera 2019 e poi dal premio delle ragazze della Pvf che hanno dato un riconoscimento a Prandelli nell’augurio di poter, al più presto, rispolverare i successi del passato. Piero Quarto
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 30.01.2013
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POTENZA CITTÀ I V
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MOBILITÀ E TRAFFICO
PARCHEGGI Ci saranno un punto per la sosta breve, di una giornata al massimo, e uno per la sosta di lunga durata, entrambi a pagamento
CORSE EXTRAURBANE
Terminal del Gallitello sempre in «stand by»
STAZIONE Il terminal ancora chiuso con alcune auto in sosta
In attesa delle autorizzazioni al cambiamento di percorso dei bus GIOVANNA LAGUARDIA Il nuovo terminal per gli autobus extraregionali campeggia in via del Gallitello, sfolgorante di luci. Ma, nonostante sia bello e pronto già da un paio di mesi, la
struttura (cinque stalli per i bus extraurbani, con una pensilina lunga 150 con panchine ed illuminazione a giorno), è la burocrazia: perché il primo autobus possa parcheggiare negli stalli con semafori regolati da un sistema di sensori, manca
TERMINAL La stazione dei bus del Gallitello [servizio fotografico di Tony Vece] struttura ancora non è aperta. E, come conferma l’assessore comunale alla viabilità Giuseppe Ginefra, ancora non è possibile individuare una data certa per l’apertura del terminal che ospiterà gli autobus extraregionali, che attualmente fanno capolinea a via Zara. Oggi come due mesi fa, a bloccare la
l’autorizzazione dell’Anav a modificare le «rotte» dei pullman. Un ultimo passaggio burocratico che sta tenendo la struttura bloccata ormai da due mesi. Il 9 dicembre del 2012, infatti, in una intervista rilasciata alla Gazzetta, l’assessore Ginefra diceva: «Ormai i lavori per la costruzione dei nuovi stalli sono completamente ter-
minati. L’unica cosa che manca per l’inaugurazione del nuovo terminal è l’autorizzazione dell’Anav per modificare il percorso degli autobus extraurbani». Interpellato telefonicamente ieri mattina dalla Gazzetta, l’assessore Ginefra ha dato la medesima risposta: «Manca ancora l’autorizzazione dell’Anav e non vi è certezza sulla data in cui sarà rilasciata». Intanto, in previsione del trasferimento del capolinea dei bus, i potentini si interrogano sulla qualità dei servizi che saranno offerti. Vanno bene la pensilina e le panchine, ma si pensa soprattutto ai parcheggi per le auto dei viaggiatori che saliranno a bordo dei bus. Molti cittadini, infatti, si chiedono dove dovranno lasciare la propria auto in sosta mentre saranno in viaggio con i bus extraregionali. Ginefra fa sapere che ci saranno due aree di parcheggio: una che è già stata costruita nell’area antistante, e che servirà per la sosta breve, al massimo di una giornata. Un secondo parcheggio per la sosta a lungo termine (utenti che prevedono di lasciare due o più giorni la propria auto parcheggiata) da una trentina di posti, che verrà costruito poco più in la. «I fondi - dice Ginefra - sono già disponibili - stiamo solo aspettando che migliorino le condizioni atmosferiche per poter dare inizio ai lavori». Entrambi i parcheggi saranno a pagamento.
POTENZA L’ASSESSORE AI TRASPORTI VALLUZZI: «BISOGNA COSTRUIRE UN SISTEMA INTEGRATO»
Linee provinciali, un nodo ancora tutto da risolvere l Autobus extraurbani in città: da sempre sotto accusa come una delle cause principali di ingorghi ed intasamenti. Fanno fanno le stesse fermate di quelli urbani o anche di più e spesso occupano le aree per la fermata (come si può vedere nella foto scattata« nei giorni scorsi dal nostro reporter Tony Vece), creando rallentamenti. Alla vigilia della «rivoluzione dei bus» il sindaco Vito Santarsiero aveva annunciato anche lo spostamento di tutte le corse provinciali al terminal bus di viale dell’Unicef, ma l’assessore provinciale ai traspor-
BUS Extraurbano [foto Tony Vece]
ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA
+1 CANTIERE I lavori sono stati prorogati di 20 mesi [foto Tony Vece]
ti Nicola Valluzzi «frena». «Siamo disponibili ad una intesa - spiega ma bisogna costruire un sistema integrato fra trasporto urbano ed extraurbano, anche perché non si può creare un disagio agli studenti «scaricandoli» al terminal di viale dell’Unicef senza garantire il trasporto fino a scuola. È innegabile che ogni giorno entrano in città 200 bus e che creano un disagio, ma prima di cambiare ci vuole una attenta pianificazione. Facciamo prima stabilizzare le nuove linee urbane e poi se ne riparlerà».
le altre notizie OCCUPAZIONE
Ancora agitazione al depuratore n Ancora stato di agitazione al depuratore di Potenza. I lavoratori, che hanno ricevuto solo due delle cinque mensilità arretrate dalla ditta Giuzio, minacciano l’astensione dal lavoro a oltranza. «I lavoratori spiega Pasquale Paolino della Cgil - chiedono tutte spettanze arretrate, e l’immediato passaggio ad AL e l’applicazione dell’art. 19 comma 4 e 5 del capitolato d’oneri il quale dà facoltà alla Stazione appaltante di porre il fermo sui crediti».
POSTI AUTO Il parcheggio per la sosta breve
PENSILINE La lunga pensilina sul marciapiede
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 30.01.2013
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MATERA CITTÀ I XI
Mercoledì 30 gennaio 2013
GIUSTIZIA E OMBRELLO
NON È COLPA DEL TRIBUNALE La rottura di un tubo nella parte superiodel palazzo avrebbe determinaUNA GIORNATA DI LAVORO BAGNATA re to il problema e i disagi conseguenti
Piove in Tribunale, secchi e bacinelle al terzo piano Il pavimento inzuppato di acqua per il solaio che grondava UN’AMARA SORPRESA Il terzo piano del Tribunale, dove da qualche mese è stata trasferita la sala fotocopie, allagato per la perdita di acqua
PIERO MIOLLA l La giustizia fa acqua da tutte le parti? Per tanti cittadini e qualche raro politico illuminato sì, ma la scena che si è presentata ieri mattina all’interno del Tribunale c’entra poco con le carenze endemiche del sistema italiano. Al terzo piano, dove da qualche mese è stata temporaneamente trasferita la sala fotocopie in attesa che i lavori del piano terra vengano portati a termine e proprio a due passi dall’ingresso del corridoio che conduce alla cancelleria del giudice per le indagini preliminari, la scena era degna di un qualunque quartiere popolare o sobborgo di una città: pavimento zuppo di acqua, che grondava dal solaio, ed una serie di bacinelle colorate a tentare di contenere l’improvvisa “perturbazione”. Tutt’intorno avvocati e semplici cittadini, magari intenti ad estrarre copia di atti o di fascicoli, oppure a concordare strategie processuali, che tra il divertito ed il meravigliato assistevano alla moltiplicazione delle acque pur essendoci all’esterno, in quel momento, un tiepido sole quasi primaverile. In verità non è la prima volta che “piove” all’interno del palazzo di giustizia materano: le segnalazioni nel corso degli ultimi anni si sono sprecate ma erano sempre e comunque collegate a violenti acquazzoni o temporali. Questa volta, invece, il tutto è arrivato all’improvviso ed in aperto contrasto con le condizioni meteo che, come detto, proprio in quel momento erano decisamente migliorate dopo una leggera pioggia che aveva caratterizzato la prima parte della mattinata.
Data l’abbondanza dell’acqua, è subito sembrato evidente che vi fosse una perdita di qualche conduttura. In effetti, salendo al quarto piano, abbiamo incrociato due operai che, muniti di appositi attrezzi, stavano effettuando uno scavo in corrispondenza della perdita registrata al piano di sotto per individuare la causa dell’allagamento. Non la pioggia, dunque, ma una probabilissima e banalissima rottura di qualche tubo ha determinato l’evento indesiderato: il problema dell’acqua che invade aule e corridoi del tribunale materano, però, esiste da tempo e va risolto. La domanda, specie in questi tempi di
grandi cambiamenti del sistema giustizia che produrranno, ad esempio, l’accorpamento della sezione di Pisticci alla sede centrale della città dei Sassi, non può essere sottovalutato, anche perché il paradosso tutto italiano è che, mentre a Pisticci si sopprime un ufficio giudiziario che ha già pronta una nuova e moderna sede (quella di via Cantisano, costata oltre un milione di euro), a Matera, dove la sezione distaccata della città basentana troverà ospitalità, l’immobile che ospita il tribunale, se non si corre ai ripari, potrebbe imporre agli avvocati non solo la toga e la classica 24 ore, ma anche l’ombrello.
AVVOCATI IN DIFFICOLTÀ
Ma dove è finito quel fascicolo?
I disguidi per il contenzioso civile l Sono tempi difficili per la classe forense, specie per quella jonica: ad una contestata riforma della professione si è aggiunto il trasferimento anticipato del contenzioso civile da Pisticci a Matera per i noti problemi di mancanza del personale nella città basentana. In merito a quest’ultimo aspetto, ricorsi a parte, ieri si è registrato l’ennesimo disguido con un avvocato che ha cercato invano il fascicolo di una sua causa la cui trattazione era prevista dinanzi al giudice della sezione di Pisticci, Raffaele Viglione. Al termine di un’accurata ricostruzione il professionista ha appurato che il fascicolo è rimasto a Pisticci, mentre l’udienza di ieri avrebbe dovuto tenersi a Matera per effetto del trasferimento deciso con il decreto numero 73 dal presidente del tribunale: l’udienza precedente, fissata per ottobre 2012, era stata rinviata d’ufficio a giugno di quest’anno ed i fascicoli di giugno 2013 sono ancora a Pisticci, mentre quella di ieri, già fissata per un’altra incombenza, avrebbe dovuto tenersi nella città dei Sassi.
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 273 del 31/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Innovazione
Imprese sempre più tecnologiche e telematiche Un progetto coordinato da Basilicata Innovazione che coinvolge 8 imprese lucane operanti nel settore informatico e dell’editoria
Si punta alla promozione di azioni di lotta delle patologie dell’alveare
Al via il Piano apistico
Il programma è riferito all’annualità 2012-2013 Le cifre: 40.000 per l’acquisto di arnie e circa 4.000 per quello di presidi sanitari 7. 500 per le analisi sul miele 27.800 per la spesa di sciami
Si tratta di un tool informatico che consente nuove applicazioni sugli smartphone di ultima generazione. Dalla pubblicità, alla domotica, dalla sicurezza al turismo, queste le ricadute applicative che spaziano sino alla fruizione del patrimonio turistico museale. Una ricerca che ha coinvolto il Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari “Aldo Moro”.
Le aziende apistiche del territorio lucano potranno presto beneficiare delle misure messe in campo dalla Giunta per infondere
propulsione e vigore al settore apistico. Circa 80.000 euro serviranno per le più svariate azioni dirette alla commercializzazione e va-
lorizzazione dei prodotti estrapolati dal lavoro delle api. I bandi relativi alle diverse azioni saranno pubblicati sul Bur.
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Inquinamento
Ambiente
Salute
Illustrata la relazione dalla Commissione
Sarà presentata la Carta degli Alberi
Ipertensione e ablazione dell’arteria renale
I dati sull’indagine della Fenice di Melfi Oggi si discute il documento
La storia dei tronchi centenari
San Carlo, lanciata nuova tecnica
La conferenza domani a Potenza
Due i pazienti già operati
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Lagonegro, rinviate a giudizio dodici persone per spaccio di droga
La basilica di San Pietro accoglie la diocesi di Potenza, Muro Lucano, Marsico Nuovo. 1300 i fedeli
Eroina, coca e hashish gli stupefacenti smerciati dal gruppo nella val d’Agri
I giovani, i poveri e gli anziani al centro dell’omelia dell’arcivescovo Agostino Superbo
L’indagine sui dodici pusher è partita nel 2009 in seguito alla morte per overdose di un tossicodipendente e il processo avrà inizio il sette febbraio. La decisione del rinvio a giudizio è stata adottata
Si è svolto ieri nella basilica di san Pietro a Roma il pellegrinaggio della diocesi di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo. Una trentina di autobus hanno raggiunto la capitale e 1300 fedeli lucani hanno assistito alla cele-
dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lagonegro, Paola Boemio. Mesi di appostamenti e inercettazioni telefoniche hanno condotto gli investigatori sulle tracce degli spacciatori che speravano di farla franca.
La Gazzetta del Mezzogiorno
brazione eucaristica. Benedetto XVI ha ringraziato quanti si sono prodigati per l’allestimento del presepe dell’artista lucano Franco Artese, collocato in piazza San Pietro e ammirato da numerosi pellegrini.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Obiettivi: ripopolare il patrimonio danneggiato e migliorare la produzione del miele e le analisi del prodotto
Assegnata dalla Giunta una somma di 80.114 euro per l’acquisto di arnie, presidi sanitari e altre azioni
Approvato il Piano apistico I beneficiari saranno pagati dall’Agea. I bandi presto sul Bur Promuovere la realizzazione di interventi destinati a favorire un’efficace azione di prevenzione e lotta delle patologie dell’alveare e diminuire le spese per l’applicazione dei trattamenti; migliorare la commercializzazione del miele anche con il sostegno delle analisi del prodotto; compensare le perdite di api e di produzione con il finanziamento dell’acquisto di sciami. Sono questi i principali obiettivi del ‘Programma apistico per la campagna 2012 - 2013 e relativi strumenti attuativi approvato dalla Giunta regionale. Per l’annualità 2012-2013 alla Regione Basilicata è stato assegnato una somma di 80.114 euro (di cui il 50 per cento è a carico dell’Unione europea e il restante 50 per cento a carico del Fondo di
rotazione del ministero del Tesoro). Tra le azioni messe a contributo l’acquisto di arnie antivarroa o risanamento sanitario con disponibilità finanziaria pari a 40.500 euro, l’acquisto di presidi sanitari con disponibilità finanziaria di 3.750 euro e le spese per le analisi sul miele con disponibilità finanziaria di 7.500 euro . Inoltre, per l’acquisto di sciami con api regine la disponibilità finanziaria è di 27.800 euro. I beneficiari saranno pagati direttamente da Agea senza il transito delle somme dai bilanci regionali. I bandi relativi alle diverse azioni sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. Diversi e dalle molteplici proprietà i prodotti derivanti dalle api. Il loro ruolo è fondamentale nell’elaborazione del miele.
C’è poi la pappa reale che viene consigliata in periodi di stress e di sforzo lavorativo, incluso lo sforzo mentale per bambini prematuri o con deficienze nutrizionali. Troviamo, inoltre, la propoli che ha azione battericida o batteriostatica contro un grande numero di diversi batteri e con proprietà anti-infiammatorie e antivirali. Ancora, la cera che viene usata per le sue proprietà cicatrizzanti, antiinfiammatorie, per ascessi, e bruciature, screpolature. Le api sono famose anche per il loro veleno, la cui trasformazione e lavorazione, lo porta ad essere utilizzato in campo neurologico (per sclerosi multipla, lombosciatalgia etc); reumatologico (reumatismi, artriti etc).
Aggiornato il censimento degli esemplari esistenti
Gli alberi padri della Basilicata
Si tratta di fusti di particolare pregio
L’idea nasce, tra gli altri, dall’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione
detentori di un valore simbolico
Si terrà domani, venerdì 1 febbraio, alle 10:30 nel Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato, a Potenza, la conferenza di presentazione della Carta degli Alberi Padri. Un aggiornamento del censimento, già realizzato dallo stesso CFS, degli esemplari esistenti sul nostro territorio, con la localizzazione e le curiosità raccolte su di essi: leggende, racconti, emozioni, sentimenti, ricordi di un’intera comunità. Si tratta infatti, di alberi dal particolare pregio e interesse storico-monumentale, detentori di un valore identitario e simbolico oltre che naturalistico. L’idea nasce dal partenariato composto dall’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata, dal CEAS Il Vecchio Fag-
gio di Sasso di Castalda, dal CEAS Basilicata 1799 e dall’OAS Università delle Tre Età insieme al Corpo forestale dello Stato, nell’ambito del progetto Madre Foresta, sostenuto dal programma strategico Epos 2010-2013. L’aggiornamento è stato realizzato grazie alla collaborazione attiva dei cittadini che hanno segnalato i monumenti naturali presenti nel proprio comune di appartenenza. Alla conferenza stampa interverranno il Comandante regionale del CFS, Francesco Curcio, Donato Viggiano, Direttore generale Dipartimento Ambiente, Pietro Fedeli, direttore Osservatorio Ambiente e Legalità e Marco De Biasi, Presidente Legambiente Basilicata. di Margherita Sarli
e interesse storico - monumentale
Raccolte leggende, racconti emozioni, sentimenti e ricordi di un’intera comunità
L’aggiornamento è stato realizzato anche grazie alla collaborazione dei cittadini
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Al San Carlo interventi che vanno dritti al cuore passando per i reni Ipertensione arteriosa. Applicata nuova tecnica interventistica nell’unità operativa di cardiologia emodinamica e i due pazienti sono già tornati a casa “Sono già tornati a casa, ad appena due giorni dall’operazione, due pazienti affetti da una forma di ipertensione arteriosa resistente ai farmaci e per cui, per la prima volta in Basilicata, è stata applicata una nuova tecnica interventistica”. A darne notizia l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. “Il nome della procedura è ‘simpaticectomia renale transcatetere con radiofrequenze’, altrimenti detta ‘ablazione dell’arteria renale’. Una delle principali cause di ipertensione arteriosa è la produzione anomala di adrenalina che si tende a concentrare principalmente nelle arterie renali. Inserendo attraverso un piccolo catetere, con accesso dall’arteria femorale, un apparecchietto che emette energia in radiofrequenza e a bassa intensità, si riduce drasticamente il problema”. “Sono stati presentati di recente al Congresso Europeo di Cardiologia - ha spiegato il dottor Del Prete, che ha applicato la procedura - i dati a tre anni di
uno studio, il Symplicity 2, che ha sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati di riduzione significativa dei valori pressori. Nel mondo, così come in Italia sono stati già trattati migliaia di pazienti con risultati molto soddisfacenti (fino al 95 % dei casi trattati) e con esiti apprezzabili già a distanza di pochi giorni dalla procedura. In moltissimi casi i pazienti hanno ridotto l’assunzione dei numerosi farmaci distribuiti nelle 24 ore (fino a quattro, cinque molecole diverse), contenendone il numero fino ad un massimo di uno o due molecole differenti”. L’Unità Operativa di Cardiologia Emodinamica, diretta dal dottor Lisanti, centro di eccellenza a livello nazionale per svolgere attività interventistica ormai orientata in tutti i settori in ambito cardiovascolare si candida a lanciare questa nuova tecnica, considerato il potenziale, consistente numero di pazienti con indicazione alla metodica stessa. “Questa tecnica innovativa - osserva il direttore ge-
nerale dell’Aor Giampiero Maruggi - può essere davvero una delle grandi soluzione al trattamento dell’ipertensione arteriosa, considerata, ad oggi il più grave e diffuso fattore di rischio per malattie cardiovascolari. Con la sua adozione il dipartimento del cuore arricchisce ulteriormente la qualità della sua offerta, sempre più competitiva in ambito ex-
traregionale. A rendere ulteriormente significativa questa nuova tecnica interventistica e sicuramente motivo di ulteriore soddisfazione è che la soluzione di un problema clinico si accompagna a un consistente risparmio per il sistema sanitario regionale. (Bm6)
Il nome della procedura è simpaticectomia renale transcatetere con radiofrequenze altrimenti detta ablazione dell’arteria renale
Allattamento al seno Sarà inaugurata oggi alle 15 nel consultorio familiare di Lavello la mostra “Allattamento al Seno” e sarà presentato il calendario 2013 su “Promozione allattamento materno”. Alla manifestazione saranno presenti il direttore generale dell’Asp di Potenza Mario Marra e Giuseppe Cugno direttore sanitario dell’Asp. Dopo la relazione di Battistina Pinto responsabile U.O.S. Assistenza consultoriale familiare, pediatrica e psicologica e gli interventi di alcuni operatori del Consultorio familiare (Calogero Mannella, pediatra, Raffaella Restaino, psicologa, Carmela Muscio, ostetrica e Raffaella Montereale, ostetrica) si terranno le testimonianze di genitori e un momento di festa folkloristica. (Bm6)
Quando il cervello e il midollo spinale non comunicano
Sclerosi multipla Iniziative dell’Aism A Potenza e Matera due giornate di studio La lotta alla sclerosi multipla non si arresta e tante sono le iniziative promosse dall’Aism per aiutare a comprendere gli effetti relativi alla malattia e le possibilità di cura. L’impatto della sclerosi multipla sulle relazioni familiari è l’ultimo dei meeting organizzati al San Carlo dall’U.o.c di Neurologia diretta da Gian Michele Malentacchi e in corso di accreditamento Ecm. L’appuntamento, fissato per il 23 febbraio
2013 all’auditorium del San Carlo, è organizzato dall’U.o.c di Neurologia diretta da Gian Michele Malentacchi e in corso di accreditamento Ecm. Il corso è suddiviso in tre sessioni: aspetti psicologici, aspetti clinici, aspetti etici, legali e pedagogici. Al termine della seconda sessione, alle ore 12.15 è in programma la lettura magistrale sulle “Risorse terapeutiche più recenti e imminenti per prevenire la progressione della
malattia e la disabilità” del prof. Mario Trojano, presidente Ectrims, direttore del dipartimento di Neuroscienze e ordinario di Neurologia al Policlinico di Bari. Stesso impegno profuso dall’Aism sezione provin-
bene ovunque. Sclerosi Multipla e sistema dige-
Dall’igiene alimentare agli aspetti legali, i temi degli incontri ciale di Matera che ha organizzato un convegno dal titolo “Funzionare
rente: alimentazione e digestione”, che si terrà a Matera nel salone esterno
alla parrocchia S. Giacomo il primo febbraio, alle 17. L’incontro è il primo di un ciclo dedicato alle funzionalità dei sistemi periferici in relazione alla sclerosi multipla, partendo dagli studi su igiene alimentare e sistema digerente. All’incontro interverran-
no Gabriella Coniglio, dirigente della sezione di Neurologia dell’ospedale di Matera, Paolo Riccio, biochimico e neurochimico all’Università della Basilicata e Christian Vatev, ricercatore “School of Advanced Studies” all’Università di Camerino. (Bm6)
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Nuove frontiere tecnologiche Un progetto di Basilicata Innovazione per le imprese lucane con l’Università degli Studi di Bari Nuovo appuntamento e virtuale, ampliando le aumentata - spiega il procon la ricerca applicata nostre normali capacità fessor Giovanni Semeraro alla tecnologia. Basilicata percettive. Il progetto ha dell’ateneo barese - trova Innovazione ha rivolto la inoltre coinvolto, per la un interessante ambito di nuova attività alle impre- parte tecnico-scientifica, il applicazione sugli smarse lucane che operano nel dipartimento di Informa- tphone di ultima genesettore dell’informatica, tica dell’Università di Bari razione, come Android e dell’editoria e delle tecno- “Aldo Moro”. iPhone, grazie alla dispologie applicate nibilità di dispoai beni cultura- Nasce un tool informatico sulla sitivi sempre più li. L’organismo, piccoli e potennato dall’ac- realtà aumentata che “mescola” ti”. Inquadrando cordo tra la reale e virtuale per Android e iPhone l’ambiente cirRegione Basilicostante con un cata e Area Science Park, I ricercatori hanno lavo- telefonino si individuano ha coordinato l’attività di rato con le imprese a un dei precisi punti di riferiricerca finalizzata a realiz- nuovo framework per mento, chiamati marker, zare un’architettura infor- applicazioni destinate sui quali vengono somatica per applicazioni di in particolar modo ai di- vrapposti in tempo reale realtà aumentata. spositivi mobili. “La realtà immagini, filmati, animaIl progetto ha coinvolto nella fase iniziale 8 aziende e altre hanno già manifestato il proprio interesse. Nasce un nuovo tool informatico che consente di sfruttare al meglio le potenzialità della realtà aumentata, la tecnologia che “mescola” reale
zioni 3D e altri contenuti virtuali che forniscono informazioni aggiuntive rispetto a quanto visibile a occhio nudo e consentono anche di “taggare” luoghi ed interagire con il web. “Sono stati sviluppati e testati - continua Semeraro - sistemi per il ricono-
Spese e indennità sul web Si arricchisce di nuovi documenti la sezione “Trasparenza” del sito web del Consiglio regionale. Sono state infatti pubblicate le schede relative alle indennità dei consiglieri e alle spese per il funzionamento dei gruppi consiliari dopo l’approvazione delle nuove normative. In particolare, nella sezione “Trattamento economico dei consiglieri regionali” è
possibile visualizzare una scheda sulle indennità dei consiglieri, con i relativi riferimenti legislativi. Nella sezione su “I bilanci dei gruppi consiliari” è stata invece pubblicata la delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 4/2013 che assegna i contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari rideterminati dalla legge regionale n. 28/2012. Nella stessa
sezione è stata inoltre pubblicata la delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 3/2013 relativa al finanziamento dei contratti dei collaboratori dei consiglieri e dei gruppi consiliari. Nella sezione su “I bilanci dei gruppi consiliari” è possibile consultare anche la documentazione relativa ai bilanci dei gruppi consiliari del 2010 e del 2011.
Premio Scardaccione E’ stato prorogato al 28 febbraio prossimo il bando per partecipare al Premio internazionale “Ester Scardaccione”. Istituito dal Consiglio regionale della Basilicata, il Premio vuole rappresentare l’opportunità per la valorizzazione ed il rico-
noscimento dell’attività e del ruolo delle donne che con il loro impegno ed opere siano riuscite a tracciare un segno significativo in tutti gli ambiti sociali, culturali professionali ed artistici. Il premio è assegnato a due donne: una operante in
Basilicata e un’altra fuori dai confini regionali che si sia distinta per l’attività svolta, in tutti gli ambiti, un impegno il cui valore aggiunto sia dato da tracce significative attuali. Previsto inoltre un premio speciale della giuria.
no già sperimentando il nuovo framework. Una delle imprese coinvolte nel progetto, la Diòtima di Matera, attiva nel settore editoriale, sta utilizzando la piattaforma per realizzare una applicazione destinata alla fruizione del patrimonio turistico museale di Roma. La Ingloba 360, società ICT di Matera, sta invece
E’ una tecnologia che trova applicazione sugli smartphone di ultimissima generazione Innovazione. “La realtà aumentata è una tecnologia trasversale, che può portare concreti benefici in termini di innovazione a molte aziende, non solo quelle informatiche, integrando le funzionalità di prodotti già esistenti e favorendo la diversificazione e l’accesso a nuovi mercati”. Diverse le realtà che stan-
Con il telefonino si possono avere informazioni, taggare luoghi, interagire con il web
Trasparenza
scimento delle immagini con o senza l’utilizzo di marker ovvero basati su marker 2D-3D, testuali, multimediali e georeferenziati, ma anche su tecniche di Computer Vision”. Moltissime le ricadute applicative, che spaziano dalla pubblicità, alla domotica, dalla sicurezza al turismo, come sottolinea Andrea Trevisi di Basilicata
sviluppando alcune idee nel campo del monitoraggio e della tutela ambientale. In questi giorni, inoltre, ha manifestato interesse per il nuovo strumento anche la cooperativa potentina Le Petit Prince, vincitrice assieme ad altre 3 società della gara di appalto per la gestione della Mediateca di Matera.
Commissione Fenice: il punto sul lavoro svolto L’organismo d’inchiesta ha illustrato la relazione sull’attività condotta. Oggi prosegue il dibattito sul documento Prosegue oggi la seduta della Commissione consiliare d’inchiesta sul termodistruttore Fenice di Melfi. Nella giornata di ieri, il presidente dell’organismo istituito dal Consiglio regionale per fare luce sulle vicende connesse all’attività dell’impianto di termovalorizzazione, dopo aver ricostruito per grandi linee i diversi momenti e gli eventi che hanno portato alla realizzazione dell’impianto di Melfi e i passaggi successivi, ha illustrato la relazione conclusiva frutto di “un lavoro intenso volto, tra l’altro,
all’esame di una documentazione complessa non sempre di facile lettura. Numerose le audizioni svolte e valido è risultato l’apporto del Cnr nella interpretazione dei dati tecnici”. 245 pagine predisposte con il contributo
dei funzionari del Consiglio regionale che, partendo da alcuni cenni storici e da un quadro programmatico in materia di rifiuti, evidenziano le due fasi che hanno caratterizzato la complessa vicenda. La prima parte della relazione è dedicata al Progetto Fenice, al Dec Via, alle prove a caldo e al punto bianco. La seconda, invece, ripercorre tutta la fase di funzionamento del termodistruttore e la gestione del Piano di Monitoraggio Ambientale del Vulture Melfese.
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Agricoltura è futuro
La nostra tradizione è la principale fonte di crescita
r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti
Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.01.2013
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Potenza Giovedì 31 gennaio 2013
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Ad accompagnare i fedeli monsignor Superbo: «Più attenzione per giovani, poveri e anziani»
Dal Papa 1.300 pellegrini lucani Fedeli tra i fedeli anche Santarsiero, Lacorazza e De Filippo «CREDERE, riconoscere e testimoniare Cristo figlio del Dio vivente». E’ questo uno dei passaggi più significativi dell’omelia che l'arcivescovo Agostino Superbo ha pronunciato nel corso della celebrazione eucaristica presieduta nella basilica di San Pietro a Roma, in occasione del pellegrinaggio che la diocesi di Potenza - Muro Lucano Marsico Nuovo ha svolto per ringraziare il Santo Padre della visita 'Ad limina' dei sei vescovi lucani. Monsignor Superbo ha anche evidenziato come l'attenzione della Chiesa debba essere mantenuta alta «sui giovani affinché non cedano alla disperazione che la mancanza di lavoro può contribuire a far sorgere in loro, nei confronti dei sofferenti e degli anziani, perché non abbiano a sentirsi mai abbandonati o peggio, dimenticati». Una trentina di autobus quelli sui quali i 1.300 fedeli lucani, accompagnati dai parroci, hanno raggiunto la capitale, partendo in serata, giungendo nella primissima mattinata sulla cattedra del Primo Papa. Dopo la messa e la visita alla basilica, il gruppo si è spostato nella adiacente Sala Nervi dove ha ascoltato insieme a gruppi di fedeli provenienti da tutto il mondo la catechesi di Benedetto XVI, tenuta in occasione della udienza generale del mercoledì. Diversi i passaggi significativi. «La prima fondamentale asserzione che il Credo ci presenta è che 'Egli è Padre'. Tante le difficoltà che si frappongono a un sereno rapporto padre-figli. Discende che è difficile pensare a Dio come Padre e abbandonarsi a Lui con fiducia. Dio ci mostra cosa significa essere davvero Padre, fino a donare il proprio figlio per la salvezza dell'umanità. Dio è Padre perché ci ha scelti e benedetti prima dell'esistenza del mondo, prima della nostra esistenza. Quando sbagliamo strada noi possiamo abbandonarci con fiducia al suo abbraccio misericordioso. L'amore di Dio non si stanca mai, noi possiamo affrontare tutti i momenti di buio e di pericolo basandosi su questa certezza, su quella secondo la quale la volontà del Padre è quella di condurci alla vita eterna. La fede in Dio Padrecichiede dicrederenelFiglio. E' tenerezza infinita di chi si china su di noi. La nostra fragilità diventa appello
L’INTERVENTO DEL SINDACO
«Momento significativo per la città e la regione»
Sopra la messa celebrata dal vescovo Superbo in San Pietro. Nelle altre foto alcuni dei pellegrini che hanno partecipato
alla misericordia del Signore. Dio risponde al nostro appello inviando il Suo Figlio a noi. Noi vorremmo un Dio onnipotente che intervenga per risolverci i problemi: perché tanta sofferenza nel mondo? Come possiamo credere in un Dio Padre e in un Dio onnipotente, dunque? Dobbiamo imparare e conoscere che il pensiero, l'agire, la sua onnipotenza è diversa da quella così come la intendiamo, così come noi la vorremmo. «Dio aspetta la nostra conversione». «Chiediamo al Signore di aiutarci a sostenere e rafforzare la nostra fede testimoniandola a Dio e al prossimo». Benedetto XVI nel suo saluto ai pellegrini, rivolgendosi ai lucani ha ringraziato «quanti si sono prodigati per l’allestimento del suggestivo presepio, collocato in piazza San Pietro, che è stato ammirato dai numerosi pellegrini, e anche da me con grande gioia, quale espressione dell’arte lucana». I pellegrini lucani rinfrancati dalle parole del Papa hanno ammirato il presepe di Artese, che, giova ricordarlo, rimarrà esposto fino al 2 febbraio prossimo.
Benedetto XVI: «Ringrazio quanti si sono prodigati per l’allestimento del presepe»
«UN MOMENTO molto significativo per la città e per l'intera regione. Non è la prima volta che incontro Sua Santità ma ogni volta è una emozione nuova e un momento di vero arricchimento spirituale, teologico e culturale». Sono le parole del sindaco della città di Potenza Vito Santarsiero al termine dell'udienza con il Santo Padre alla quale ha preso parte insieme alla diocesi di Potenza Muro Lucano - Marsico Nuovo, circa 1.300 tra fedeli e parroci, guidati dall'arcivescovo monsignor Agostino Superbo, al presidente della Regione Vito De Filippo, al presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, al presidente dell'Apt Gianpiero Perri. «Ringrazio monsignor Superbo e don Vito Telesca - ancora il Sindaco del capoluogo lucano - per aver organizzato un così
bel momento di preghiera che ci vede qui riuniti insieme a centinaia di lucani. La profonda e genuina religiosità della nostra gente è commovente. In queste occasioni emerge in tutta la sua forza e rappresenta l'elemento più forte della Lucanità. Per noi amministratori sono queste occasioni importanti per una riflessione improntata all'importanza di impegnare ogni nostro istante alla costruzione del Bene Comune». Dopo la celebrazione eucaristica in San Pietro, la folta rappresentanza lucana ha ascoltato il Papa nella, Sala Nervi e, al termine ha fatto omaggio al successore di Pietro di alcuni simboli, tra gli altri quello donato dal sindaco Santarsiero, una stola confezionata a mano dalla signora Tonina Salvatore di Avigliano.
DALLA PROVINCIA
Seicento bambini si sono stretti attorno all’arcivescovo Ricchiuti
Lacorazza dona una statua di Leone
Laurenzana, nel segno della pace
A NOME e per conto della Provincia di Potenza, al pellegrinaggio romano era presente anche il presidente dell’ente. Per questa speciale occasione Piero Lacorazza ha voluto far dono al Santo Padre di un’opera dell’artista cittadino onorario della nostra regione, ovvero del Maestro Giuseppe Antonello Leone. La scultura in bronzo è simbolo della storia del nostro territorio e del cammino intrapreso verso la modernità. L'opera originale è stata ideata ed eseguita dal maestro Giuseppe Antonello Leone ed è stata realizzata nel laboratorio del fonditore Gennaro Mercogliano con la tecnica della fusione a terra (antichissimo procedimento rimasto identico da millenni) in pezzi unici con ritocchi e patina eseguiti ad alto livello artigianale. Insieme al Presidente Lacorazza, erano presenti anche il governatore Vito De Filippo e il direttore dell’Apt, Gianpiero Perri.
LAURENZANA - “Beati gli operatori di pa- ni Ricchiuti, accompagnato da mons. Pedro ce”. Il messaggio lanciato da Papa Benedetto Zilli, vescovo della diocesi di Bafatà (Guinea XVI è stato anche il tema della quattordice- Bissau). Presenti anche il sindaco di Laurensima “Giornata diocesana della pace”, che si zana, Domenico Urga, ed altre autorità. La è svolta a Laurenzana. Seicento bambini e ra- solenne funzione eucaristica per ricordare gazzi dell'Arcidiocesi di Acerenza hanno la quattordicesima “Giornata diocesana delraggiunto il “paese del Beato Egidio”, guida- la pace”è stata concelebrata nella Chiesa Mati dai loro accompagnatori, per celebrare dre. Al termine della santa messa, le ventuquesto grande evento. Hanno riempito le no parrocchie della diocesi hanno messo “In scena la Pace”, presenstradine vuote di Lautando i lavori preparati renzana con il loro vociain precedenza. A ricordo re festoso, nonostante il della giornata, inoltre, è freddo rigido dell'inverstato benedetto l'ulivo e no. Durante la “marcia scoperta una targa comcomunitaria” ci si è sofmemorativa. L'arcivefermati su tre punti a cui scovo di Acerenza, dare rilievo: la promoziomons. Giovanni Ricne della vita, il futuro svichiuti, infine, ha letto luppo economico e l'imun breve messaggio a portanza della famiglia e tutti i ragazzi convenudelle istituzioni intese ti: «Come voi tutti sapecome cultrici di pace. SiUn’immagine della marcia te, il cammino formativo gnificativo anche lo slodell'Azione cattolica dei gan della giornata: “Dai ragazzi, quest'anno, ha luce alla pace”. L'evento è stato curato nei minimi dettagli dal presi- un titolo un po' misterioso “In cerca d'autore”. Chi sarà mai questo autore del quale siadente dell'Azione cattolica parrocchiale, Rocco Vitacca, dal parroco di Laurenzana, mo invitati a metterci in ricerca? L'autore di don Giordano Stigliani, dai ragazzi dell'ora- cui parliamo altri non è che Dio, sorgente torio “Don Bosco” e dall'amministrazione della nostra vita, della nostra gioia e della comunale. Non è mancata la partecipazione nostra speranza». dell'arcivescovo di Acerenza, mons. GiovanDonato Pavese
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.01.2013
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Matera Giovedì 31 gennaio 2013
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Gli antichi rioni sono nell’Unesco dal 1993. Previsti altri due appuntamenti, a marzo e aprile
Piano di gestione entro l’estate
Venerdì si apre il simposio per dotare i Sassi di uno strumento fondamentale TRE appuntamenti, simposii di discussione e confronto che condurranno, presumibilmente entro l’estate di quest’anno alla realizzazione del Piano di gestione dei Sassi e dell’altopiano murgico. Il progetto, ambizioso ma necessario dopo l’iscrizione nel Patrimonio Unesco che risale al 1993, fornirà alla città un perimetro culturale e amministrativo entro il quale agire. Si comincia domani, a partire dalle 9, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi e per le 24 ore successivesono previsti incontri, approfondimenti, dialoghi e confronti apriranno il varco ad una riflessione di profondo valore. Tema centrale sarà il codice e il patrimonio genetico. «Indagheremo per correggere alcune cose che riguardano il rapporto fra i Sassi e il patrimonio circostante - ha detto ieri il sindaco Salvatore Adduce, illustrando l’iniziativa e ricordando un fondamentale passaggio nella storia della città, legato all’esodo dai rioni di tufo - una vera e propria frattura che abbiamo osservato come un dramma. Il Piano di gestione, dunque, serve a dare prospettive, a indicare una strada». Il simposio di venerdì e sabato aprirà anche al confronto con la comunità, tassello fondamentale di un percorso che Matera sta tentando di avviare anche in altri contesti, con alterne fortune e che si spera nel caso dei Sassi trovi quella partecipazione attiva della comunità che a volte si limita alla presenza passiva. Le parole di Pietro Laureano che realizzò i rapporti che portarono all’iscrizione dei Sassi nella lista di Patrimonio dell’Unesco, tracceranno indicazioni importanti sulle quali si è sviluppato anche il lavoro del Comitato di pilotaggio (composto anche da Regione, Ente Parco della Murgia, Provincia, arcidiocesi, Direzione regionale dei beni culturali, Soprintendenza ai beni archeologici, architettonici e paesaggistici, Apt, Camera di Commercio e Università). «Vogliamo organizzare ha aggiunto Adduce - uno spazio ideativo partecipato e in cui una vicenda così grande, che ha attraversato la storia, possa essere indagata in modo adeguato per ottenere indicazioni
Il calendario degli incontri
In alto la conferenza stampa di presentazione del simposio che si apre venerdì. In basso Pietro Laureano che interverrà all’apertura dei lavori. Suo il rapporto che inserì i Sassi nell’Unesco
VENERDI’ 1 FEBBRAIO: Ore 9: Avviano i lavori il referente del Sito Unesco Salvatore Adduce, sindaco di Matera e Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, che introduce il tema del simposio/laboratorio. Ore 10 interventi di: Pietro Laureano, consulente Unesco e autore dei rapporti che hanno portato all'iscrizione del sito materano nella Lista del Patrimonio dell'Umanità e Manuel Roberto Guido, Direttore del servizio I della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ore 11:00: esplorazione del primo sito italiano inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco (1979), attraverso la narrazione di Raffaella Poggiani, Soprintendente per i Beni Archeologici della Lombardia, dell' Arte rupestre della Valcamonica. Ore 12.00: presentazione delle attività di laboratorio e la formazione dei tavoli di lavoro. Ore 14,30: sessione di laboratorio, come Spazio Ideativo Partecipato, per
facilitare la discussione, il confronto e lo sviluppo di idee creative e condivise, in cui i cittadini, i componenti del Comitato di Pilotaggio e del Gruppo di Lavoro, i rappresentanti delle istituzioni e i “portatori di saperi” si confrontano sul tema. Ore 18, 30: esposizione plenaria dei primi risultati della sessione di laboratorio. SABATO 2 FEBBRAIO: Ore 9: produzione, ad opera dei facilitatori, traduttori e componenti delegati dai gruppi di discussione, di un elaborato di sintesi del materiale prodotto nella prima giornata. Gli spunti conoscitivi e le molteplici esperienze a confronto riportati in questa elaborazione di sintesi produrranno nuovi livelli di elaborazione e costituiranno una prima traduzione in forme semilavorate per la redazione del Piano di Gestione. Ore 12: presentazione e verifica degli obiettivi raggiunti. A conclusione saranno annunciati i temi del simposio/laboratorio successivo ed evidenziate le connessioni emerse per la continuazione dei lavori.
ARTE E ARCHITETTURA La casa fra ozio e abitazione
concrete». La professoressa Angela Colonna, dell’Università di Basilicata si è soffermata sul rapporto fra istituzioni
e comunità e sul dialogo con i saperi diffusi. «Il piano di gestione - ha detto - non da’ indicazioni normative ma linee guida e
monitora l’efficacia delle azioni. Il secondo simposio - ha ricordato - che si svolgerà l’1 e 2 marzo, si occuperà di geoculture e energie, ovvero della relazione fra natura e uomo nell’ambito del paesaggio culturale che fu coniato proprio dall’Unesco». Il 5 e 6 aprile si svolgerà il terzo simposio che si svilupperà su “Evoluzione e futuro” e sull’attenzione responsabile verso il futuro in chiave evolutiva. «I simposi sono stati pensati come spazio ideativo partecipato per facilitare la discussione - ha spiegato l’assessore comunale all’Urbanistica, Ina Macaione - Costituiscono la base per un osservatorio permanente del sito Unesco». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
DAL 3 al 23 febbraio nella sala mostre di Arterìa, in via XX settembre sarà ospitata la mostra "Ozio - Abitare", una ricognizione sul lavoro svolto negli ultimi mesi nell'ambito di “Ozio”. Si tratta di un progetto nato da un gruppo di artisti del sud Italia che coinvolge personalità operanti in aree geografiche differenti, impegnati in procedimenti di vario genere, in un percorso volto alla riscoperta di un atteggiamento lento e riflessivo nei confronti del fare arte, alla presa di coscienza del valore archetipico delle immagini, alla valorizzazione della perifericità, sia in senso geografico che culturale. Orfeo Cellura, Hernàn Chavar, Francesco Cuna, Sante Cutecchia, Pasquale De Sensi, Tinatin Ghughunishvili, Mariateresa Marino, Salvatore Masciullo, Luigi Massari, Alessandro Matteo, Fabio Mazzola, Emanuele Puzziello e Caterina Striccoli si confrontano con l'idea della casa, adottando come bussola il concetto di abitazione come cassa di risonanza delle vibrazioni del mondo. Non un manufatto che deve semplicemente soddisfare le esigenze materiali dell'uomo ma, come hanno fatto per millenni le abitazioni rupestri dei Sassi, favorire la sua sintonia con il ciclo vitale, la cadenza del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni e perfino la dicotomia vita / morte. Ciascuno degli artisti coinvolti riflette in modo personale, focalizzando ora l'aspetto privato ed intimo dell'abitare, ora gli aspetti simbolici e rituali o quelli socio antropologici e mettendo in relazione il processo creativo dell'opera d'arte con quello della costruzione della casa. matera@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I IX
Giovedì 31 gennaio 2013
DENTRO LA CITTÀ
RIMODULARE LA SPESA Circola un documento riservato concreta disponibilità dei fondi DALL’ATTESA ALLA DELUSIONE sulla stanziati, ma rimane segreto
Centro visite in piazza ma che fine ha fatto? Senza fondi Pisus addio museo Demoentnoantropologico DIMENTICATI Che fine hanno fatto il Visitor center in piazza e il nobile Palazzo Malvezzi?
PASQUALE DORIA l Si allontana sempre più la realizzazione di un museo Demoetnoatropologico nei Sassi. Il comparto a valle del rione Casalnuovo c’è. Le risorse no. C’erano. Dei 2 milioni e 200 mila euro inizialmente disponibili - ma ne occorrono molti di più - già nel corso dell’anno appena concluso avrebbero dovuto essere spesi 792 mila euro. Secondo un cronoprogramma, che ormai smentisce se stesso, 1 milione o poco più dovrebbe essere erogato entro l’anno. Il discorso riguarda i cosiddetti fondi Pisus, Programma integrato di sviluppo urbano sostenibile. I ritardi registrati forse sono il meno, perchè, nonostante una riunione di maggioranza avvenuta nei giorni scorsi al Comune, non è ancora chiaro a quanto ammonta la disponibilità concretamente spendibile da parte dell’ente locale. Pare che circoli uno schema, ma è top secret. Riservatezza comprensibile fino ad un certo punto. In fondo, si tratta di fondi pubblici. Di più, nella conferenza stampa d’inizio anno, il sindaco, Salvatore Adduce, preannunciò che la rimodulazione dei fondi Pisus sarebbe stata presentata, discussa e condivisa con la comunità. Se questo obiettivo sembra lontano nel tempo, un’altra attesa dai risvolti quasi messianci è quella che riguarda il completamento del Visitor center, in piazza Vittorio Veneto. Siamo nel cuore della città. Anglicismi a parte, il Centro visite punta alla suggestione certa che sono in grado di suscitare i vasti ipogei sottostanti la pavimentazione della piazza. È quì che dovrebbe trovare il punto di partenza ogni visita futura alla città. Un percorso dal buio per tonare alla luce degli antichi rioni di tufo, in un viaggio nel tempo e nello
ALTRI BENI NON MANCANO I CONTENITORI IN CITTÀ, NON SEMBRANO CHIARE LE IDEE SUL LORO DESTINO
E per palazzo Malvezzi che cosa si intende fare? spazio, fino alla scoperta della città barocca. È sempre buio. Rimane un luogo più o meno praticato per iniziative di vario genere all’altezza del primo livello di calpestio, quello della chiesa il cui campanile della Mater Domini svetta sul belvedere Guerricchio. L’impressione del quotidiano, il discorso riguarda l’altro affaccio realizzato con un’apertura sul pavimento all’altezza del monumento ai Caduti, è quello di due buchi, quasi tristi metafore di vuoti non solo materiali. Due vuoti nella memoria collettiva della comunità che non ricorda più niente della piazza e men che meno della sua intricata riqualificazione. E a nulla valsero alcune oneste osservazioni sul risultato finale. Dell’argomento scrisse sul supplemento domenicale del Sole 24 Ore del 22 agosto 1993 anche uno sbigottito Vanni Scheiwiller, intellettuale amico dei Sassi. Da rileggere Quanto ai ripensamenti, ogni tanto viene avanzata qualche proposta di «revisione». Ma se dopo tanti anni non è neppure possibile chiudere la vicenda del Centro vi-
site non si riesce proprio a capire di cosa si sta parlando. Dei fondi Pisus, si potrebbe affermare. Risorse che non ci sono più, non nella misura in cui erano stati assegnati alla gestione dell’ente locale. Dei 33 milioni di euro, il conto è tutto da confermare - ma il Comune lo potrebbe farlo in qualsiasi momento, se vuole - sarebbero disponibili 6 milioni e 57 mila euro. Che significa congelare non poche iniziative. La via d’uscita siamo ancora a livello di enunciati programmatici - dovrebbero essere ulteriori risorse del Fondo di coesione sociale: 24 milioni di euro destinati alla città. E quando questo programma, bisticcio di parole a parte, sarà programmato? Oggi, si può ipotizzare una data d’inizio, un arco temporale entro il quale dovrà essere attuato e concluso? Se ne occuperà il nuovo Governo? È probabile. Ma con i venti di crisi che soffino sul Paese, a livello locale si può scommettere a occhi chiusi su questa spesa che, nessuno escluso tra i materani, vorrebbe veder svanire nell’abisso delle solite pie illusioni?
Asilo di via Gramsci in rovina, ma i lavori avrebbero dovuto essere già consegnati l Asilo di via Gramsci. Siamo a un passo da piazza Vittorio Veneto, accanto al Boschetto. L’immobile ha cambiato funzione, ma sempre asilo è rimasto. Lasciamo all’immaginazione del lettori di quale tipo di buen retiro stiamo parlando. Anzi, ne abbiamo parlato tante volte fino a registrare la mancata consegna dei lavori di riqualificazione, lo scorso agosto, nonostante sia disponibile ormai da tempo remoto la progettazione preliminare. Di più, erano disponibili 700 mila euro dei fondi Pisus, il Programma integrato di sviluppo urbano sostenibile, di cui si sono quasi perse le tracce. I fondi non ci sono più? Sta diventando un «giallo». Senza nessuna sfumatura colorata, invece, è certo che su questo immobile non si è
ancora palesata alcuna proposta concreta. Rimane un contenitore che bisogna recuperare, ma non si è deciso per quale funzione. Il problema, però, non riguarda solo via Gramsci. A pochi metri di distanza, in via Lavista, nell’ex convento di Santa Lucia, di tanto in tanto, si scorge fantasmatica qualche maestranza in movimento. Conferenze stampa a ripetizione, dentro e fuori il cantiere, convegni e proclami trionfali sono l’unica cosa di cui si può dar ampia testimonianza. Nient’altro. Con la differenza che, in questo caso, una destinazione d’uso è stata annunciata all’universo mondo, ovvero la sede distaccata dell’Istituo centrale per il restauro e la conservazione. Ma da mesi non se ne sente parlare nemmeno per errore. L’alto mare a Matera, città collinare e carsica, è paradossalmente di casa. Un altro caso di quelli che sembrano svaniti nelle nebbie del solito porto, quello dei buoni propositi, è Palazzo Malvezzi, in piazza Duomo. Su questo immobile si sono spesi mare di soldi pubblici
ECONOMIA NON SI TRATTERÀ DI INTERVENTI «A PIOGGIA» MA MIRATI A SOSTENERE CHI HA UN RATING NEGATIVO
le altre notizie
Accordo tra la Confapi e la Bpmezz per dare ossigeno alle imprese locali
NELLA VICINA ALTAMURA
Il centro «Imparola» apre una succursale
Stanziato un plafond di 20 milioni di euro per finanziare gli investimenti ENZO FONTANAROSA l MATERA. Rappresenta una autentica boccata d’ossigeno nell’attuale momento congiunturale, l’opportunità offerta alle piccole e medie industrie della Confapi materana. Quest’ultima ha stretto un’intesa con la Banca popolare del Mezzogiorno (Bpmezz) la quale ha stanziato un plafond di 20 milioni di euro per finanziare gli investimenti delle aziende aderenti all’associazione, che sono circa 600 in gran parte operanti nell’edilizia, seguite dai servizi e dai comparti dell’innovazione e manifatturiero. L’operazione consentirà, altresì, di aprire linee di credito per il capitale operativo, progetti di internazionalizzazione e processi di ricapitalizzazione aziendale. In pratica sono previste ben sette modalità di erogazione dei finanziamenti, a medio e a lungo termine, con tassi agevolati e modalità più snelle e
rapide, anche con finanziamenti Sace (l’Istituto per i Servizi assicurativi del Commercio estero) e mutui con fondi della Banca europea degli investimenti (Bei). L’accordo è stato siglato ieri dal presidente della Confapi materana Vito Gravela e da Antonio Rosignoli, vicedirettore generale della Bpmezz (Gruppo Bper). «Nel momento attuale il problema del credito è primario per le aziende, che subiscono il patto di stabilità, il calo dei consumi e cercano di resistere sul mercato», ha affermato Gravela, nel corso dell’incontro con i giornalisti. Ed ha aggiunto: «Ci sono, poi, le aziende che “muoiono“ di crediti, perchè ne vantano tanti dalla Pubblica amministrazione che non può però onorarli. In un momento come questo, pertanto, è di vitale importante il supporto delle banche, e noi dobbiamo mediare tra i loro interessi e quelli delle nostre imprese per cercare di trovare soluzioni
UNA BOCCATA D’OSSIGENO Sono circa 600 le aziende materane che aderiscono alla Confapi. In gran parte operano nel settore dell’edilizia, seguite da servizi innovazione e manifattura .
per le aziende che hanno delle prospettive». Dal canto suo, Rosignoli ha evidenziato che «applicando i principi di informazione, trasparenza, verifica progettuale e affidabilità si potranno fornire risposte alle imprese entro 20 giorni lavorativi dalla presentazione della richiesta di finanziamento». Chiaramente non saranno elargiti finanziamento “a pioggia”, lo scopo dell’azione è aiutare le
per iniezioni di cemento e inutili calotte dello stesso materiale che, invece di renderlo staticamente più sicuro, hanno finito per irrigidire una palazzo storico in cui non si è ancora capito cosa si intendere realmente fare. Anche in questo caso non sono mancati annunci e conferenze stampa, anche promosse dall’ente Provincia titolare del prestigioso immobile, ricco di storia. Tanto per dirne una, fu praticamente requisito dal Cardinale Fabrizio Ruffo quando, nel maggio del 1799, la sua soldataglia sanfedista saccheggiò la città prima di infierire con maggiore violenza contro la vicina Altamura. I finanziamenti ci sono, vengono da lontano. La data da ricordare è il 14 febbraio del 2001. Era ministro per i Beni e le attività culturali, Giovanna Melandri, siglò un accordo di programma con la Regione. Oltre 60 miliardi, cioè più della metà della cifra stanziata per la Basilicata fu destinata a Matera. Dopo dodici anni, però, anche palazzo Malvezzi attende, ancora muto. [p.d.]
imprese che per diversi motivi fanno i conti con un rating negativo. «Auspico che la Confapi mi dica anche a breve che quei 20 milioni li ha spesi tutti - ha detto Rosignoli -. La scadenza del plafond è a dicembre, ed a gennaio 2014 verificheremo se e quali modifiche si potranno apportare. Abbiamo previsto sette forme di finanziamento molto articolate, di cui tre sono già proprie della Bpmezz».
n Il Centro logopedico psicopedagogico Imparola apre una succursale ad Altamura. taglio del nastro domani, alle 20,30. La succursale ha sede al Centro Socio Educativo Diurno per Minori “Sottosopra”, gestito dalla Onlus Exultet di Altamura, in via Montebianco 16. «Nella sede di Altamura – spiega Mariangela Bruno – Imparola, oltre a effettuare screening di primo livello, svolgerà attività di formazione e di potenziamento delle diverse abilità scolastiche, lettura, scrittura, calcolo e matematica, e organizzerà corsi di orientamento sull'uso degli strumenti compensativi con software specifici per i Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Porteremo nella nuova sede tutte quelle competenze che abbiamo acquisito in oltre dieci anni di attività a Matera».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
12 Primo piano
Giovedì 31 gennaio 2013
Il congresso nei Sassi Oggi si concluderanno i lavori con il primo Consiglio nazionale
Per Ferrajolo tanti consensi Ben 86 dei 100 voti sintetizzano il successo ottenuto dal rieletto presidente dell’Ussi RICONFERMA scontata, ma il plebiscito di voti è unb segnale confortante per un congresso dell’Ussi che, ovviamente, prometteva fuoco e fiamme per altre cariche a partire da quella di vice presidente. Luigi Ferrajolo è stato riconfermato, con i voti di 86 dei 100 delegati presenti, alla presidenza dell’Unione stampa sportiva italiana (Ussi) oggi, a Matera, durante il 44/o congresso nazionale della branca specialistica del sindacatonazionale deigiornalisti italiani. Ferrajolo ha confermato l’impegno a lavorare con i colleghi nella tutela della professione e nella crescita dell’Unione. Il primo a congratularsi è stato il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, presente a Matera, che ha ribadito la piena collaborazione tra Fnsi e Ussi. Un congresso, il primo in assoluto tenuto in Basilicata,che haconfermato quanto di buono c’è in seno all’Ussi che è in prima linea a fianco dei giornalisti che orbitano attorno al mondo dello sport. Un congresso dell’Ussi che è stato vetrina per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Lo ha sottolineato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. «Il Comitato Matera 2019 è un patto tra molte istituzioni locali: Città e Provincia di Matera, Regione Basilicata Città e Provincia di Potenza, Camera di commercio,Università, ma anche piccole città, associazioni : Non solo 60 mila, 600,000 persone appoggiano la candidatura. Matera 2019 si intreccia, quindi, non solo con la cultura e il design, ma anchecon lo sport che a Matera è in grado di esprimere eventi agonistici di grande livello.D'altronde il ruolo dello Sport ha sempre avuto grande importanza per le capitali europee della cultura. Il caso più significativo è quello di Liverpool che legò il nome della città candidata a capitale europea della cultura nel 2008 a quello della sua straordinaria squadra di calcio. Abbiamo altri eventi sportivi che ci aiutano in questa direzione. Il minibasket in piazza e il Torneo Scirea che hanno carattere internazionale, sono due fiori all'occhiello dello sport cittadino perché puntano la loro attenzione su una fascia d'età, quella dei bambini e dei sedicenni che per la nostra candidatura è strategica. Sono loro che nel 2019 raggiungeranno la maggiore età. Abbiamo anche altre eccellenze nei campionati di categoria, dal Vol-
SCATTI DELL’EVENTO
Valerio Cleri ad Aguaword, in alto lo stesso campione di nuoto con Donato, la Sergiano, la Calcagno e Prandelli. Sotto tre sguardi di sbigottimento di Prandelli (che usa il tradizionale Cucù materano), a passeggio con Agata e Abete, alla visione dei Sassi di Matera (foto in pagina di Cosimo Martemucci)
ley femminile al Basket maschile, dal Volley maschile all'Hockey. Insomma, vorremmo sfruttare lo sport utilizzando i suoi valori etici per vincere questa sfida. Inoltre, il prossimo 8 maggio Matera accoglierà l'arrivo del 96° Giro d'Italia. A questo importante appuntamento sportivo ci avvicineremo con un ricco calendario
di iniziative, in collaborazione con la Fci di Matera, da febbraio a maggio, al fine di promuovere lo sport e la mobilità sostenibile. Vogliamo preparare bene il territorio nella consapevolezza che questa iniziativa accenderà i riflettorisulla nostracittàe sullasua candidatura a capitale europea della cultura nel 2019”. Dopo dieci anni Matera torna
a essere sede di tappa di una fra le più importantimanifestazione sportive in Europa». Questo il consiglio. Eletti i professionali: Vito Marino Puglia; Gianluigi Corti Liguria, Sergio Magazzu Sicilia, Antonio Fatiga Molise, Simone Nozzoli Toscana, Gianfranco Coppola Campania; Luca Miani Veneto, Fabio Nicolò Calabria, Alberto Borto-
lotti Emilia, Mimma Calligaris Piemonte, Andrea Frigo Sardegna, Sergio Di Sciascio Abruzzo, Andrea Santoni Lazio, Giuseppe Poli Marche; pubblicisti: Luca Casali (Val D’Aosta) Margherita Agata (Basilicata) Giuseppe Cacace (Lombardia), Giusepe Occhioni (Umbria), Daniele Magagnin (Trentino), Mario Sustersic (Friuli). Revisori: Pro-
fessionali (Marcozzi Abruzzo, supplente Bianchi Lombardia, Collaboratori Viscardi (Liguria), supplente Accettura Puglia, revisori tecnici: Di Bello e De Luca. Oggi è prevista la conclusione dei lavori con la proclamazione delle cariche di vice presidente con la riunione del primo consiglio nazionale eletto a Matera. Renato Carpentieri
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
VI I POTENZA CITTÀ
Giovedì 31 gennaio 2013
VERSO LE ELEZIONI
FIAMMA TRICOLORE
«Nelle piazze e tra la gente nonostante il freddo»
LA PRESENTAZIONE DI LISTE E CANDIDATI
l «Le condizioni climatiche che caratterizzano il mese di febbraio ,soprattutto in zone fredde come Potenza e la provincia , favoriranno certamente la campagna elettorale di quei partiti che possono disporre di considerevoli risorse finanziarie». È quanto sostiene Giuseppe Fossa, segretario provinciale di Potenza di Fiamma Tricolore candidato alla Camera dei Deputati. « Non tutti come Fiamma Tricolore - precisa Fossa - potranno permettersi spesso comode e ben riscaldate sale dove poter incontrare gli elettori. Quanto affermato lo si è già potuto constatare in occasione delle presentazioni di alcune liste a Potenza. Noi di Fiamma Tricolore saremo comunque nelle piazze ,con la consapevolezza che i cittadini sapranno apprezzare chi fa politica con passione senza poter contare su notevoli sostegni economici». Il
CAMERA I candidati alla Camera della Lista civica Monti [foto Tony Vece]
COMIZIO Nella foto un comizio all’aperto
.
segretario provinciale, poi, si è soffermato anche sulla necessità di rispettare gli impegni per l’affissione dei manifesti elettorali. «Spesso l’impegno impegno profuso dai nostri militanti nell' espletamento di tale attività - commenta - è stato vanificato dalla scorretta e ripetuta affissione fuori posto dei manifesti di altri partiti. Chiediamo quindi il rispetto delle regole».
I giovani lucani e le riforme Deciso l’ordine al centro della proposta Monti delle liste IL SORTEGGIO
Presentati i candidati alla Camera di Scelta Civica. Venerdì il premier in Basilicata ANTONELLA INCISO l I giovani e le riforme. Lo sottolineano tutti i candidati. Le priorità per la terra lucana sono i giovani e le riforme. I candidati alla Camera della lista Scelta Civica per Monti lo sottolineano a chiare lettere, evidenziando come si «possa tornare a fare una buona politica partendo proprio dai territori e dalla gente». L’occasione è la presentazione ufficiale della lista alla Camera, perchè al Senato la lista metterà insieme anche l’Udc e Futuro e Libertà. A fare gli onori di casa il responsabile regionale di Italia Futura, Carlo Glinni che ha spiegato come il progetto politico «sia nato oltre che con Italia Futura anche con Acli e Comunità di Sant’Egidio». Sei i candidati alla Camera, a cominciare dal capolista Ernesto Alfonso Navazio, consigliere regionale sino a qualche tempo fa di «Io amo la Lucania». «Ho seguito un percorso che mi ha visto separare da quel movimento - ha detto - perchè non si può essere fuori
Ernesto Alfonso Navazio [foto Tony Vece]
Francesco Sacco [foto Tony Vece]
dall’Europa e fuori da certi percorsi. Non è stata una scelta improvvisa ma che è maturata dal congresso di Milano perchè non si può dire no alle Regioni e no alle Province». Al secondo posto Francesco Sacco, professore universitario che ha ribadito di come la Basilicata «abbia bisogno di
riforme e le imprese lucane debbano guardare all’inter nazionalizzazione». Al terzo posto Stefania Chiarito, imprenditrice, che ha evidenziato la necessità di «un rinnovamento morale ed umano». Quarto l’avvocato civilista Ettore Lonigro secondo cui «la politica ha dimostrato l’incapacità di
dare risposte ai giovani». Quinto Carmine Tarantola, responsabile di una banca di credito cooperativo anche lui convinto della necessità di dare risposte ai giovani ed infine Maria Teresa Merlino che ha voluto evidenziare come «si possa tornare a fare una politica buona partendo dalla gente». Nel corso dell’incontro sono stati anche spiegati i dettagli della visita che il premier Mario Monti farà in Basilicata domani: il professore alle ore 17 sarà a Potenza per un incontro con i giovani e con gli imprenditori, per trasferirsi poi a Matera. In mattinata Monti sarà a Napoli, e poi a Nola in provincia di Napoli, per degli incontri che avranno come argomenti principali i temi sociali, poi arriverà a Potenza, al Park Hotel, dove, invece, si parlerà proprio dei giovani e del loro futuro, nel corso di un appuntamento «aperto» durante il quale il presidente del Consiglio dei Ministri risponderà alle domande di chi sarà in sala. Alle 19 e 30, invece, è previsto l’arrivo a Matera, al Teatro Duni.
ELEZIONI I CAPILISTA AL SENATO, BLASI, E ALLA CAMERA, GALIZIA, E LE LORO SQUADRE IN CAMPO
POLITICA
Striscione «La Destra» davanti al Mps
Tutti i candidati alle prossime consultazioni. «Ci crediamo» l «Noi ci crediamo». È questo lo slogan che ha accompagnato ieri sera in via Sanremo, a Potenza, l’inaugurazione del Comitato elettorale regionale di Grande Sud Basilicata. Contestualmente sono state presentate le liste e i candidati del partito per la Camera e il Senato alle prossime elezioni politiche di febbraio. «Ci crediamo in questa sfida – ha spiegato Gianfranco Blasi capolista al Senato per Grande Sud e segretario regionale del movimento – non ci nascondiamo sotto la gonna di nessuno, apparteniamo a questo territorio ed è nostra intenzione aprire una nuova stagione politica. Abbiamo costituito – conclude Blasi - due liste ugualmente importanti per il Senato e per la Camera composte da lucani che appartengono ad aree diverse della regione».
Oltre a Blasi, per il Senato i candidati in ordine preferenziale sono Annamaria Calabrese, Giovanni Pasciucco, Giovanni Petruzzelli, Francesco Donato Orlando, Natale D’Ambrosio, Andrea Montella. Capolista alla Camera invece Giuseppe Galizia. «In Basilicata moriamo di fame in un mare di ricchezza – è stato il messaggio iniziale di Galizia – spopolamento e disoccupazione sono i grandi mali che affliggono le nostre aree». A tal proposito Galizia espone un punto fermo del programma di lavoro di Grande Sud che si propone di cambiare la destinazione di una parte delle royalties del petrolio innescando un meccanismo in grado di immettere risorse direttamente nella economia reale. «Abbiamo pensato ad una proposta molto semplice – prosegue il candidato numero 1 alla Camera – spostare i costi energetici dal capitolo spese al capitolo
investimenti, cioè basterebbe che la Regione Basilicata destinasse una minima parte delle royalties incamerate al rimborso dei costi energetici facendosene carico. Gli imprenditori, gli artigiani e le varie aziende, a fronte dello sgravio dei costi energetici, potrebbero investire così le somme equivalenti per assumere nuovo personale. Con questo meccanismo compensatorio si creerebbero immediatamente nuovi posti di lavoro». Oltre alla compensazione dei costi energetici, il programma di Grande Sud è incentrato anche sulla spinta alla innovazione tecnologica (accesso alla rete sempre più gratuito e veloce) e all’aggiornamento e riqualificazione delle risorse umane. Gli altri candidati alla Camera sono nell’ordine: Nicola Viola, Giovanni Tancredi, Antonio Morlino, Cosimo D’Onofrio, Domenico Telesca.
Si è svolto negli uffici elettorali della Corte d’Appello il sorteggio delle liste il cui ordine sarà riportato sulle schede e sui manifesti per le elezioni del prossimo 24 e 25 febbraio. Al Senato: Lega Nord, Fratelli d’Italia, La Destra Storace, Pdl, Intesa Popolare, Grande Sud, Mir, Rivoluzione Civile Ingroia, Fiamma Tricolore, Centro Democratico, Sel, Pd, Popolari Uniti, Io Amo l’Italia, Con Monti per l’Italia, Fare Fermare il Declino, Partito Comunista dei Lavoratori, Movimento 5 Stelle, Comunità Lucana, Amnistia Giustizia Libertà. Alla Camera: Fiamma Tricolore, Grande Sud, Fratelli d’Italia, Intesa Popolare, Mir, Lega Nord, Pdl, La Destra Storace, Popolari Uniti, Partito Comunista dei Lavoratori, Io Amo l’Italia, Rivoluzione Civile Ingroia, Scelta Civica con Monti, Udc, Fli, Sel, Partito Democratico, Centro Democratico, Fare Fermare il Declino, Movimento 5 Stelle, Amnistia Giustizia Libertà.
le altre notizie
Grande Sud si presenta MARIO LATRONICO
su schede
n Due candidati alla Camera de «La Destra» Mariolina Camardese e Sergio Manicone e il vicario regionale del partito, Stefania D’Ottavio, hanno esposto a Potenza uno striscione nei pressi della filiale del Mps come «azione dimostrativa» contro lo «scandalo derivati». POLITICA
Io amo l’Italia presenta i suoi candidati
ELEZIONI I candidati della lista Grande Sud [foto Tony Vece]
n Magdi Cristiano Allam, presidente del movimento politico Io amo l’Italia ed europarlamentare del gruppo Eld (Europa della Libertà e della Democrazia) al Parlamento europeo, candidato alle prossime elezioni politiche del 2013 alla presidenza del Consiglio, presenterà sabato a Potenza i candidati alla Camera ed al Senato
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Giovedì 31 gennaio 2013
35 Nova Siri Produce miele da 13 anni con un distributore automatico, oggi si è rialzato da solo
Le api per sfidare la crisi
La storia esemplare di Ivan Guida dopo l’incendio che gli ha distrutto l’azienda NOVA SIRI - Tutto sembrava finito, e invece tutto è ripartito. La storia di Ivan Guida è una di quelle che fanno sperare di più nell'Italia. Nella sua possibilità di rialzarsi. Ivan Guida è un ragazzo, uno dei pochi, che ha deciso di trasformare la propria passione in mestiere: l'apicoltura. Nel 2000, anziché sognare come tanti il “posto”, ha provato a crearlo da sé. Gradualmente ha cominciato a investire in strumentazione e ha messo in piedi una coltura innovativa (almeno per il territorio). Non erano mancati, nel suo tentativo, elementi esclusivi e innovativi, come l'installazione di un distributore automatico di miele davanti alla propriaazienda. Tantisforzi equalche difficoltà, dovuta, a suo giudizio, ai fitofarmaci usati in agricoltura, che causavano (e ancora lo fanno) una forte moria delle api. Il danno più grave, però, è arrivato nel marzo dell'anno scorso. Nella notte un imprevedibilee devastante incendio ha colpito tutti i suoi capannoni e distrutto la strumentazione. In questa storia, peraltro, c'è stata anche la sfortuna, quasi bizzarra. «Quando è nera è nera», racconta lui. Sette giorni prima dell'incendio, infatti, il giovane imprenditore aveva chiesto il rinnovo di un'assicurazione sulle strutture, sempre rinnovata in modo automatico per gli anni precedenti. Proprio l'anno scorso, però, gli era stato detto di attendere un sopralluogo per la valutazione assicurativa, puntualmen-
Arrivano i contributi della Regione PROMUOVERE la realizzazione di interventi destinati a favorire un'efficace azione di prevenzione e lotta delle patologie dell'alveare e diminuire le spese per l'applicazione dei trattamenti; migliorare la commercializzazione del miele anche con il sostegno delle analisi del prodotto; compensare le perdite di api e di produzione con il finanziamento dell'acquisto di sciami. Sono questi i principali obiettivi del “Programma apistico per la campagna 2012 - 2013” e relativi strumenti attuativi, approvato ieri dalla Giunta regionale. Per l'annualità 2012-2013 alla Regione è stato assegnato una somma di 80.114 euro (di cui il 50 per cento è a carico dell'Unione europea e il restante 50 per cento a carico del
Ivan Guida con le sue amate api
te effettuato dopo pochi giorni. Nel giro di pochissimo la polizza sarebbe stata sottoscritta. E, invece, come per uno scherzo del destino, il danno è arrivato proprio in quel lasso di tempo compreso tra il sopralluogo e la stipula. L'origine, secondo quanto emergerebbe dagli ultimi riscontri di indagine, dovrebbe essere stata una bombola a gas. Probabilmente da escludersi, come in un primo momento si era pensato, la causa dolosa. Fatto sta che di dodici anni di atti-
vità non era rimasto quasi nulla. Guida prova a quantificare: «Sono andati in fumo 400 mila euro -spiega con le lacrime agli occhi- da quando avevo iniziato a lavorare, avevo sempre reinvestito in strutture ogni euro guadagnato». A pochi giorni dall'accaduto, peraltro, era stato costretto a vendere la metà degli alveari di api non suo possesso. «Senza l'adeguata strumentazione, non avrei potuto continuare a gestirli». Insomma, abbastanza per far ca-
Policoro L’impegno della Provincia per le zone di competenza
Riqualificazione della città POLICORO - Una serie di interventi per riqualificare alcune aree di Policoro, di competenza provinciale. E' quanto emerso da un incontro, che si è tenuto questa mattina presso la sede municipale tra l'Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Rocco Leone, dal vicensindaco, Enrico Bianco, dall'assessore agli Affari Generali, Rocco Colucci e dal consigliere con delega alla manutenzione, Giuseppe Ferrara, e la Provincia, rappresentata dall'assessore Provinciale al ramo, Angelo Garbellano, e dal dirigente, Vito Valentino. I rappresentanti dei due enti hanno effettuato dei sopralluoghi per fare una verifica sullo stato in cui versano le aree di competenza provinciale che insistono sul territorio comunale. La Provincia si è impegnata a redigere un Piano di riqualificazione di tutte le aree, partendo dalla bonifica della pineta a ridosso di via Catone, la cui situazione precaria
era stata sollevata da un comitato di cittadini residenti nella zona lido e dalla stessa Amministrazione, dall'illuminazione delle aree a ridosso di viale Matera, quartiere Madonnella, per poi verificare lo stato di alcuni spazi di via Lido, viale Salerno e via Colombo. «Va dato atto -dichiara il primo cittadino Rocco Leone- che la Provincia ha risposto celermente alla richiesta di verifica da parte dell'Amministrazione comunale; ringrazio il presidente, Franco Stella, e l'assessore Angelo Garbellano, perché hanno dimostrato sensibilità verso i problemi che riguardano i Comuni della Provincia e Policoro in particolar modo, data la sua forte vocazione turistica. Continueremo a lavorare verso questa direzione -conclude Leone- affinché l'operazione sinergica tra gli enti porti servizi concreti alla popolazione». provinciamt@luedi.it
dere le braccia a chiunque e scongiurare i migliori propositi di ripartenza. Ivan, infatti, ammette di averci pensato più volte. Anzi, a un certo punto si era completamente deciso. Il suo proposito negativo, però, ha dovuto fare i conti con un fatto. Nel giro di poche settimane sono arrivati messaggi di solidarietà e concrete proposte di aiuto. Letteralmente da tutta Italia. Tanti suoi colleghi, dall'Emilia Romagna alla Calabria, si sono offerti di aiutarlo concretamente. Lui non ha ac-
NOVA SIRI E POLICORO Sospensione idrica POLICORO - NOVA SIRI - Sospensione erogazione idrica, oggi nel comune di Policoro. A causa di un inconveniente verificatosi sulla condotta adduttrice del Sinni è necessario sospendere l'erogazione idrica a partire dalle ore 19 e fino alle ore 7 di domani 1 febbraio, salvo imprevisti. Lo stesso provvedimento è stato reso noto da Acquedotto lucano per Nova Siri, dove la sospensione dell’erogazione idrica è scaturita sempre dal problema verificatosi sulla condotta adduttrice del Sinni, per cui sarà necessario sospendere l'erogazione idrica a partire dalle ore 22 di oggi e fino alle ore 7 del 1 febbraio 2013, salvo imprevisti.
Fondo di rotazione del ministero del Tesoro). Tra le azioni messe a contributo l'acquistodi arnieantivarroa o risanamento sanitario (azione B b.3 con disponibilità finanziaria pari a 40.500 euro), l'acquisto di presidi sanitari (azione B b.4 con disponibilità finanziaria di 3.750 euro e le spese per le analisi sul miele (azione D d.3 con disponibilità finanziaria di 7.500 euro) . Inoltre, per l'acquisto di sciami con api regine (azione Ee.1) la disponibilità finanziaria è di 27.800 euro. I beneficiari saranno pagati direttamente da Agea senza il transito delle somme dai bilanci regionali. I bandi relativi alle diverse azioni sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione. cettato. «Un po' per orgoglio, un po' perimbarazzo -racconta-ho dettodi no». La grande attenzione ricevuta, però, gli ha fatto cambiare idea. E così, a poco a poco, ha cominciato a ricomprare la strumentazione. «Anche i rivenditori hanno capito il momento e mi sono venuti incontro per i costi». Insomma, tra stimoli amichevoli e aiuti, Ivan Guida è ripartito. Sono quelli come lui, più di altri, i giovani che ci fanno crescere. Pino Suriano
Montalbano, progetto di formazione a scuola MONTALBANO - Parte oggi, in alcune classi delle scuole dell'Infanzia della “Fiorentino”di Montalbano Jonico, il progetto sperimentale di letto-scrittura denominato “Globalismo Affettivo”. Una novità per i bambini e per alcuni docenti delle scuole dell'infanzia della città jonica che sono riusciti ad entrare in un circuito sperimentale posto in essere dalla Regione Basilicata. «Trattasi -si legge in una nota- di percorsi formativi altamente innovativi che coinvolgono i bambini sin dai quattro anni riuscendo a sviluppare le loro potenzialità, facendo leva sulla sfera affettivo-emotiva, con efficace sinergia tra la didattica tradizionale e quella tecnologica .La Regione Basilicata, con la suddetta delibera ha deciso di ammettere alla sperimentazione, della durata di cinque mesi (gennaio-maggio 2013) cinquanta scuole per provincia, previo percorso di formazione full-time della durata di un giorno per i docenti della scuola dell'Infanzia». Dopo l'iniziale avvio, nella provincia di Matera, la Scuola dell'Infanzia dell'Istituto comprensivo Fiorentino, con la sua dirigente, Giovanna Tarantino, ha aderito alla sperimentazione didattica con tre classi della scuola dell'Infanzia. Anna Carone
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Giovedì 31 gennaio 2013
EMERGENZA DROGA
L’OVERDOSE
«Dose fatale», Biagio Lanzotti giudicato col rito abbreviato
L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI LAGONEGRO
l In realtà gli imputati sarebbero 13 ma per uno di loro la posizione è stata stralciata in quanto ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato che si dovrebbe tenere oggi nel tribunale di Lagonegro. Si tratta di Biagio Lanzotti, 46 anni, di Moliterno. Sarebbe stato lui a dare la dose fatale di eroina al tossicodipendente che poi morì, anche se Lanzotti sostiene il contrario e cioè che fu l’amico a chiamarlo per dire che aveva l’eroina. P. C., 43 anni, era di Napoli ma viveva a Sarconi. Faceva il venditore ambulante. Morì il 10 luglio del 2009 a Moliterno per un’overdose di eroina. A soccorrerlo fu proprio Lanzotti, poi accusato di avergli ceduto la droga mortale. Un’accusa pesante. Il venditore ambulante morì quella stessa notte. Da quella morte scattò l’indagine sullo spaccio in val d’Agri. Si scoprì che l’attività si fondava principalmente su
STUPEFACENTI Secondo l’accusa gli indagati spacciavano eroina e hashish
OVERDOSE L’indagine è partita da un caso di overdose .
reciproci scambi e cessioni tra gli stessi appartenenti al gruppo ma c’erano anche alcuni acquirenti esterni. A dettare tempi e modalità dello smercio sarebbe stato Caruso, detto “lo svizzero”, che si sarebbe rifornito a Scampia. A telefono la droga veniva indicata con vari nomignoli come acqua, benzina, tè, bulloni, [pi. per.] legna, funghi, fieno, cd, dvd.
Gang di pusher a giudizio
Trafficavano droga in Val D’Agri. Il giudice del Tribunale di Lagonegro ha disposto il rinvio a giudizio per 12 presunti spacciatori di eroina GIUSTIZIA L’udienza preliminare per il caso della droga in Val D’Agri si è svolta davanti al Gup del Tribunale di Lagonegro
PINO PERCIANTE
MAGISTRATO Il pm Francesco Greco
EROINA Cilindretti sequestrati
l LAGONEGRO. Dodici persone, tutte della val d’Agri, sono state rinviate a giudizio per spaccio di droga. A processo vanno Rocco Gianni Caruso, 39 anni, di Sarconi, Antonio Lattaro, 26 anni, di Grumento Nova, Alessandro Mastrangelo, 27 anni, di Marsicovetere, Giuseppe Serra, 28 anni, di Moliterno, Nicola Pascale, 27 anni, di Marsicovetere, Francesco di Pierri, 32 anni, di Grumento, Rocco Alberti, 43 anni, di Moliterno, Mario Lanzotti, 39 anni, di Moliterno, Daniele Albini, 36 anni, di Moliterno, Sabato Mastantuono, 53 anni, di Moliterno, Giancarlo Lauria, 36 anni, di Grumento, Cono Abbatemarco, 28 anni, di Grumento. Cocaina, eroina e hashish le droghe che sarebbero state smerciate dal gruppo. La decisione del rinvio a giudizio è stata adottata dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lagonegro, Paola Boemio. Il processo comincerà il sette febbraio. L’indagine sui dodici pusher, che saranno giudicati dal collegio del tribunale di Lagonegro, partì nel 2009 dopo la morte per overdose di un tossicodipendente. Investigando su questo decesso, i carabinieri un anno dopo arrivarono ad individuare chi gli aveva venduto la droga e la stazione di rifornimento. La strada della droga ha percorsi ormai riconoscibili nell’area sud della Basilicata: i pusher si riforniscono quasi sempre in Campania o in Puglia. Ci si mette in auto e si arriva a Napoli oppure a Taranto per cercare qualche contatto e fare la “spesa” dei grammi necessari sia per sé sia per il gruppo di amici. L’operazione condotta dai ca-
.
rabinieri della Compagnia di Viggiano scattò nel mese di agosto del 2010 e si concluse con l’arresto dei personaggi di spicco, secondo gli investigatori, dell’attività di spaccio in val d’Agri. In carcere finirono Caruso, Lattaro, Lanzotti, Mastrangelo e Serra, mentre per di Pierri, Pascale e Alberti scattarono gli arresti domiciliari. L’operazione fu coordinata dal pubblico ministero di Lagonegro, Francesco Greco. Un duro colpo alla rete di stupefacenti in val d’Agri. La trappola scattò dopo mesi di appostamenti e intercettazioni telefoniche. Tutto venne registrato, trascritto e inviato alla
Procura di Lagonegro che chiese al giudice per le indagini preliminari l’emissione dei mandati di arresto. Per ridurre al minimo i rischi gli spacciatori non parlavano mai di droga a telefono, ma usavano dei nomignoli. Sospettavano di poter essere intercettati e puntavano a farla franca. Ma non ci riuscirono. Infatti, grazie alle intercettazioni telefoniche, gli investigatori riuscirono ad avere diversi riscontri importanti fino a sgominare la rete. Non esisteva un’associazione vera e propria ma ognuno svolgeva il suo compito collaborando all’attività.
MELFI SI APRE IL PROCESSO DI SECONDO GRADO DELL’INCHIESTA DENOMINATA «GATTOPARDO»
Faida del Vulture, i giudici della Corte d’appello vogliono sentire in aula il pentito D’Amato l I giudici della Corte d’assise d’appello hanno deciso di sentire in aula il pentito Alessandro D’Amato. Non basta quanto ha dichiarato in primo grado. I giudici hanno riaperto il dibattimento e disposto esame e controesame del pentito della mala del Vulture. In primo grado per tre omicidi D’Amato è stato condannato a 14 anni di carcere, ricevendo un notevole sconto di pena per la collaborazione con la giustizia. Furono condannati a 30 anni di reclusione, invece, Nicola Lovisco, Angelo Di Muro e Michele Morelli. Assolti per non aver commesso il fatto Gerardo Caprarella e Dario D’Amato, fratello del pentito. La sentenza, emessa dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Potenza al termine di un processo svoltosi
con il rito abbreviato, si riferisce all’operazione «Gattopardo», nell’ambito della quale il 16 dicembre del 2010 furono arrestati Lovisco, Di Muro, Morelli, Caprarella e Dario D’Amato. Gli omicidi sono quelli di Rocco Delli Gatti, Domenico Petrilli e Marco Ugo Cassotta. Alessandro D’Amato decide di «passare» nel 2007 dal clan Cassotta al clan Delli Gatti, portando «in dote» un omicidio, quello di Marco Ugo Cassotta (il cui cadavere è stato smembrato e bruciato in contrada Leonessa a Melfi). Ha fornito tutti i particolari dei tre omicidi, tra cui l’esecuzione di Rocco Delli Gatti, a Melfi nel 2002 e Domenico Petrilli, a Rapolla nel 2003. Il pm antimafia Francesco Basentini aveva chiesto l’ergastolo per quattro dei cinque imputati, e solo due anni di reclusione per D’Amato, già in carcere per
un altro omicidio. L’operazione fu chiamata «Gattopardo» perché gli atteggiamenti di alcuni degli arrestati ricordavano i personaggi del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L’inchiesta, sostengono gli investigatori, ha parzialmente ricostruito la faida in corso tra i Cassotta e i Delli Gatti, che va avanti da 20 anni. Una faida che ha trasformato i due clan. Ne ha modificato l’assetto e anche la denominazione. Il clan Delli Gatti ora viene definito dagli investigatori «ex Delli Gatti». Perché dopo la morte del capo storico Rocco Delli Gatti il carattere familistico dell’organizzazione è andato perduto. Alla guida del clan, ora, secondo la Procura antimafia, ci sarebbe Angelo Di Muro, «partecipe da sempre del clan Delli Gatti, del quale con la morte del capo Rocco Delli
PENTITO Alessandro D’Amato Gatti, ha assunto la direzione, riconosciuta dagli altri malavitosi del melfese», si legge in un’informativa della Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Potenza. Di Muro, secondo la ricostruzione della Procura, si occupa «direttamente o venendo interessato di tutte le attività di gestione del sodalizio». Ora la sentenza di primo grado verrà esaminata dai giudici d’Appello. E il processo entra nel vivo.
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XII I MATERA PROVINCIA
Giovedì 31 gennaio 2013
PISTICCI HA FATTO TANTE DENUNCE PER STALKING VERSO L’EX MARITO. MA LE LUNGAGGINI DEL TRIBUNALE LA METTONO A RISCHIO
«Ma questa è giustizia?» Anna Logiodice vittima anche dei ritardi dei processi La 53enne disoccupata di Policoro ha appreso che uno dei procedimenti penali è andato prescritto PIERO MIOLLA
l PISTICCI. «Mi ribello alla giustizia italiana e soprattutto alla Procura di Matera alla quale ho inoltrato tante denunce nei confronti di una persona dalla quale sono separata da 13 anni: non mi muovo da qui se non allontanano dalla mia vita il mio ex marito dal quale mi sento perseguitata al pari di una giustizia che non esiste. Rivoglio la mia vita». Così Anna Logiodice, 53enne, disoccupata di Policoro, immediatamente dopo aver appreso che uno dei procedimenti penali nati da una sua querela contro l’ex marito è andato in prescrizione, ha deciso di inscenare una clamorosa protesta dinanzi all’ingres-
so del Palazzo di giustizia di Pisticci. «Nei suoi confronti – ha spiegato – ho presentato denunce per stalking, aggressione, minacce: è stato anche condannato per maltrattamenti in famiglia nel 2006 ma, nonostante tutto, continua a passare vicino casa mia. Questa è malagiustizia, fatta solo da lungaggini burocratiche che non portano mai a nulla». La signora è un vero e proprio fiume in piena: nel suo sguardo si coglie disperazione mista a paura: «Cosa aspettano ad allontanarlo, che si arrivi alle estreme conseguenze?» continua a chiedersi. Su un cartello appeso al collo ha scritto: “Voglio giustizia adesso, non quando sono al cimitero: chiedo molto?”. La sua presenza attira ben presto l’attenzione di molti cittadini e, da un vicino bar, la titolare le offre una camomilla ed un pasticcino: un piccolo ristoro che mostra di apprezzare, così come le continue visite ricevute nel corso del pomeriggio. «Ho chiesto lo scioglimento della comunione dei beni da 5 anni e pretendo il mio 50 per cento oggi, non quando sarò morta. Inoltre, siccome non mi paga gli alimenti da 3
anni, è stato effettuato un pignoramento: cosa aspettano a renderlo esecutivo?» Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata ieri, in udienza: «Mi hanno appena detto che il processo è andato in prescrizione: ma allora perché mi hanno fatto venire qui per ben 3 volte in un mese senza neanche ascoltarmi? Perché mi hanno convocata: per mettere il dito nella piaga?», si è chiesta mentre spiegava che le udienze si sono tenute il 17 dicembre, il 9 gennaio e ieri. «Che motivo c’era di farmi tornare oggi se già sapevano che c’era la prescrizione? Basta, non ne posso più: andrò via di qui solo quando qualcuno mi avrà dato delle risposte e quando avranno allontanato da me questa persona». Dal matrimonio andato in fumo 13 anni fa sono nate tre figlie «che vivono con il padre: me le ha strappate dal cuore – accusa Logiodice –. Non ce la faccio più: sono debilitata e per mangiare vado alla Caritas perché non lavoro. Soffro di ansia ed ho bisogno di cure ma rimango qui perché voglio giustizia», ha spiegato preparandosi a trascorrere la notte in auto nei pressi del Tribunale.
L’APPELLO Anna Logiodice mentre protesta davanti al Tribunale [foto Miolla]
Richiesta per far tornare il contenzioso civile Sei dipendenti comunali . per lavorare in Tribunale
PISTICCI. Il percorso condiviso deciso nell’incontro tra il presidente del Tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione, ed il sindaco Vito Di Trani, ha prodotto il primo risultato: Attimonelli ha inoltrato una richiesta ufficiale a Palazzo Giannantonio di 6 unità per riportare il contenzioso civile a Pisticci. Il trasferimento anticipato a Matera era stato motivato dal presidente del Tribunale proprio con la mancanza di personale. Dopo i ricorsi del Comune e di 45 legali e le relative sentenze favo-
revoli del Tar che hanno annullato il decreto presidenziale, Di Trani ha chiesto un percorso condiviso per riportare il civile nella sua città. Attimonelli, in base all’accordo di venerdì, ha fatto luce sulle esigenze della pianta organica pisticcese ed il Comune ha messo a disposizione le 6 unità: 4 provengono dalle liste di mobilità, 2 funzionari sono dipendenti comunali che, prima di essere smistati nella sezione distaccata, dovranno fare formazione in Tribunale, [p.miol.] a Matera, per un mese.
POLICORO I TITOLARI DEI MEZZI AGRICOLI POSSONO CHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE ALL’ANAS PER TRANSITARE
C’è il via libera ai trattori per circolare sulla Jonica
LA STATALE Un tratto della 106 Jonica
l POLICORO. È stato il direttore generale della Coltivatori Diretti di Basilicata, Angelo Milo, a dare l’annuncio della risoluzione (temporanea) del problema del divieto di circolazione a trattori e mezzi agricoli sulla statale 106 Jonica el Metapontino. A dimostrazione dell’importanza data alla problematica dal sindacato intervenuto con il suo presidente regionale, Piergiorgio Quarto, e con i suoi presidenti sezionali zonali sul Compartimento Anas affinchè si risolvesse la vicenda. E come si è risolta? «Il capo-
compartimento, Vittorio Marzi – ha spiegato Milo –, ha confermato che i proprietari di aziende agricole nei comuni dell’arco jonico che hanno necessità di spostarsi sulla 106 con trattori, rimorchi, e quant'altro necessario alla loro attività potranno chiedere un’autorizzazione che verrà loro rilasciata. Noi stiamo approntando modelli di domande che faremo firmare e che invieremo all’Anas. Dopo di che i mezzi potranno circolare liberamente». Insomma, si tratta di altre carte. E la burocrazia aumenta. L’im-
portante, però, era risolvere un problema grosso per i produttori della zona. Problema sollevato per primo dal consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, e poi fatto proprio anche dai Consigli comunali della stessa Policoro e di Scanzano Jonico. Ma quanti sono gli imprenditori agricoli interessati? Vincenzo Padula, presidente della sezione Coldiretti di Policoro, ha fatto la stima: «Tra i nostri iscritti saranno circa 1000. A loro bisognerà aggiungere gli iscritti di altri sindacati». E quando ci sarà la soluzione definitiva della questione con la costruzione dei nuovi ponti di collegamento delle complanari sui cinque fiumi che sfociano nello Jonio? «L'Anas – risponde Milo – ci ha informati che sono in itinere le progettazioni. Poi occorrerà tro[fi.me.] vare i soldi necessari».
«Vedo buttare al macero 19 anni di lavoro»
Va deserto anche il terzo tentativo di vendita all’asta della cooperativa
Rischio idrogeologico il Consiglio comunale deve sapere le decisioni
l POLICORO. L’avvocato Franco Auletta, difensore nel caso dei “fidanzatini” di Olimpia Fuina, la madre di Luca Orioli, il giovane trovato senza vita insieme a Marirosa Andreotta, il 23 marzo 1988, ha rinunciato al mandato. «Ho comunicato la decisione – ha dichiarato alla Gazzetta – alla Procura di Matera, al giudice per le indagini preliminari del Tribunale ed alla mia ex assistita». Ma quale il motivo della rinuncia? «Chi ha visto in tv l’ultima puntata di “Quarto grado” – ha spiegato il nostro interlocutore – può capire tutto. Quella sera, con mio grande stupore, ho ascoltato l’avvocato Nino Marazzita del cambio di strategia difensiva con l’imminente richiesta di avocazione del procedimento alla Procura generale di Potenza. Notizia data senza che né lui né altri abbiano chiesto un mio parere». Da quanto è stato
l SCANZANO JONICO. È andato deserto a Matera, ieri mattina, all’Istituto per le vendite giudiziarie di via Pentasuglia 18, anche il terzo tentativo di vendita all’asta di beni della Cooperativa agricola di Basilicata (Cab), con sede in Scanzano Jonico. Altragricoltura, pertanto, la sigla che ha organizzato presidi e sit in in occasione dei tre tentativi di vendita sinora falliti, sta preparando la mobilitazione a difesa della coop per domani, quando, proprio nella sede della società, si svolgerà la quarta asta. Per l’occasione, però, l’offerta non sarà vincolata da una base di partenza, ieri era di 54mila euro, ma sarà libera. Ipoteticamente anche offrendo un solo euro un eventuale acquirente potrebbe aggiudicarsi la cella frigo messa in vendita per ripianare il debito della Cab con una impresa nel frattempo liquidata e non più in vita. Per questo incontri in tribunale ed in prefettura si sono svolti nei giorni scorsi ponendo all’attenzione di questi organismi i problemi sulla procedura sin qui seguita nei confronti di una azienda che ha denunciato i suoi usurai. Altragricoltura attende chiarimenti in merito agli approfondimenti in corso sul caso. Per domani, intanto, il sindacato ha chiamato alla partecipazione il mondo agricolo, a Scanzano Jonico, in via Vesuvio 15, dove è anche annunciata, per le 9, una riunione [fi.me.] straordinaria del Consiglio comunale.
l PISTICCI. Dopo il diniego del presidente, Rocco Fuina, di convocare urgentemente il Consiglio comunale richiesto dal consigliere Domenico Lazazzera e da altri firmatari, per discutere in merito alla forzata chiusura della chiesa di San Rocco e del grave problema del rischio idrogeologico che minaccia fortemente Pisticci centro e in particolare l'area di Cantore Sinisi, Marco Scerra, via Ferrari e piazza San Rocco, lo stesso Lazazzera ritorna alla carica sollecitando l'Amministrazione comunale a «far conoscere quali determinazioni siano state assunte dal sindaco e dal presidente del Consiglio in merito alla richiesta di trattazione degli argomenti in parola al fine di prendere urgenti e opportuni provvedimenti anche con la rimodulazione del Piano triennale alle opere pubbliche con la realizzazione di opere di bonifica e consolidamento dell'abitato». Lazazzera non a caso ricorda ancora l'infondatezza delle motivazioni di diniego di convocazione del Consiglio addotte da Fuina e la conseguente interpellanza al prefetto di Matera invocando la applicazione dell'art.6 del Regolamento comunale che prevede la convocazione dell'assemblea cittadina da parte dello stesso prefetto, qualora il presidente del Consiglio comunale, pur formalmente diffidato, non osservi gli obblighi della convocazione, come nel caso richiesto da un quinto dei consiglieri, con nota del 14 dicembre [m.sel.] scorso.
POLICORO
DOPO LA PUNTATA IN TV DI «QUARTO GRADO»
Fidanzatini, l’avv. Auletta ha rimesso il mandato
accertato Marazzita è il difensore di Marilia Orioli, la sorella di Luca. «Ma sinora – ha continuato l’ormai ex legale di mamma Olimpia – non si era mai occupato del caso non degnandosi nemmeno di una telefonata. Ed in trasmissione ha parlato di legali che si sono occupati in passato della vicenda che poco o nulla avrebbero fatto per la famiglia Orioli. Ma Olimpia non ha pensato di escludere me da quel ragionamento. Io che ho lottato contro tutto e tutti vedo buttare al macero 19 anni di lavoro. Mi auguro che Marazzita riesca a perseguire la sua pista. Fra un anno, però, deve tornare a “Quarto grado” per la verifica. Al momento, posso dire non esiste alcun elemento per chiedere l’avocazione del procedimento». Nessuna dichiarazione sulla rinuncia al mandato dell’avv. Auletta da parte di Olimpia [fi.me.] Fuina.
SCANZANO JONICO
CAB
PISTICCI
CHIUSA SAN ROCCO
le altre notizie TURSI IL 56ENNE ARRESTATO
Gli «amici» di Celano chiedono che sia libero n «Gli amici di Antonio e tutte le persone che lo hanno conosciuto chiedono che ritorni subito in libertà». È il testo della pagina facebook “Antonio Celano libero subito” con cui si chiede la remissione in libertà del 56enne domiciliato a Tursi ed arrestato dai carabinieri in esecuzione di un mandato di cattura europeo con l’accusa di ricettazione. In poche ore sono già 77 le adesioni, a dimostrazione di come l’esperto d’arte sia integrato nella Città di Pierro dove ha famiglia, amicizie, interessi sociali ed econo[fi.me.] mici.
NOVA SIRI RISCOSSIONE IMPOSTE
Ici e Tarsu, l’attività di sportello è in corso n Ici e Tarsu in contestazione a Nova Siri. Il Comune ha informato che la Censum spa, concessionaria del servizio di accertamento e riscossione, «ha reso noto che l’attività di sportello per gli utenti soggetti a notifica di atti è in corso e continuerà fino alla definizione delle pratiche». L’ente locale, inoltre, ha fatto sapere che Censum, al fine di agevolare la definizione degli atti affidati a consulenti e sindacati, fisserà appuntamenti con gli stessi fuori dagli orari di ricevimen[fi.me.] to del pubblico.
FERRANDINA CANDIDATI CINQUE STELLE
Movimento di Grillo in piazza per politiche
n Programmi e candidati del Movimento 5 stelle, Mirella Liuzzi e Rocco Ostuni, alla Camera, e Vito Petrocelli, Rocco Vaccaro e Giuseppe Arcieri, al Senato, saranno presentati agli elettori in un incontro in programma oggi a Ferrandina, alle 18, a Palazzo Caputi, in piazza Plebiscito, nel centro storico.