Prime Pagine, 5 aprile 2013

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 318 del 05.04.2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Consiglio regionale

Fondi erogati per il 2013. Viti: “Adeguare le risorse per una più efficace azione”

Elezione Capo dello Stato scelti i delegati L’assise lucana ha designato i Presidenti De Filippo e Santochirico per la maggioranaza e il consigliere di opposizione Castelluccio

Il consiglio regionale ha designato nel corso della seduta di ieri i tre delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica. Si tratta dei presidenti della giunta e dell’assemblea, Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico, che hanno ottenuto rispettivamente sedici e quattordici voti e del consigliere Paolo Castelluccio (Pdl) che ha ottenuto otto preferenze. Nella stessa votazione Erminio Restaino (Pd) ed Ernesto Navazio (Ial) hanno riportato due voti; registrate infine due schede bianche e una nulla. Per l’elezione del Capo dello Stato, nelle prime 3 votazioni servono 674 voti pari ai 2/3 dell’assemblea. Successivamente basta la maggioranza assoluta pari a 506 voti.

Cig in deroga, via libera dalla Regione La giunta recepisce l’Accordo quadro. Pagamenti garantiti Operaio su un cantiere edile. A livello nazionale occorrebero almeno 2750 milioni di euro per coprire tutte le richieste

Boccata d’ossigeno per i tanti lavoratori lucani in mobilità. La giunta regionale, infatti, ha recepito l’Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali.

L’intesa prevede l’erogazione dei fondi per il 2013, nonostante la minore disponibilità finanziare. L’assessore alla Formazione Viti, però, invita il governo

nazionale ad adeguare le risorse per una più efficace azione a sostegno degli operai. Lo stesso allarme, peraltro, lanciato dalla Conferenza delle Regioni.

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Salute

Programma Senisese

Presentazione linee guida Nuove opportunità imprenditoriali da realizzare nei 15 comuni rientranti del Programma speciale senisese. Saranno illustrate nel tardo pomeriggio di oggi in un incontro pubblico le linee guida dell’avviso pubblico “Creazione di attività imprenditoriali” a Senise presso la sala convegni della Regione Basilicata (all’interno della ex Comunità Montana “Alto Sinni”) alle ore 18.30. L’iniziativa è promossa dal dipartimento Presidenza della Giunta regionale di Basilicata.

Oltre una ventina i volontari per la formazione

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Rotondella aderisce all’iniziativa

Un defibrillatore in ogni Comune

Burocrazia e scarse infrastrutture, le imprese “innovative” hanno deciso d’investire oltreconfine

Matera oltre i Sassi. L’approccio dell’economista Alberto Cottica alla smart city

L’anno scorso 35 le aziende con la valigia Fortune alterne. Male le fabbriche del salotto

Quando la candidatura a capitale europea della cultura diventa spinta per l’innovazione

Burocrazia, crisi e deficit infrastrutturale. Le imprese lucane innovative volano all’estero. Con alterne fortune. Solo l’anno scorso, sono state 35 le aziende che hanno deciso di investire oltreconfine. Non a tutti è andata bene.

Lavori costantemente in corso nella città di Matera dove tre iniziative destano la curiosità di molti. Dalla community on line, aperta con il mandato di arricchire il lavoro di preparazione del dossier di candidatura, agli open

Macnil, Ninetek e Mido i modelli da seguire. E’ andata male, invece, alle fabbriche del Polo del salotto che avevano deciso di delocalizzare in Cina. La crisi è pero giunta anche lì. Il ritorno in patria mesto e da sconfitti.

La Gazzetta del Mezzogiorno

data fino alla realizzazione del primo unMonastery della città. Si tratta di uno spazio dedicato a giovani alfabetizzati che mirano al cambiamneto della società senza interesse per il profitto. Ecco perchè Matera è una smart city.

Il Quotidiano della Basilicata


05.04.2013 N.318

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Basilicata Mezzogiorno

La Regione garantirà la celerità nei pagamenti. Con l’attuazione del patto, si passa alla fase operativa

Ammortizzatori, disco verde L’esecutivo recepisce l’Accordo quadro. Via libera alla concessione della Cig in deroga Dopo aver raggiunto l’intesa sugli ammortizzatori sociali in derega per il 2013, la giunta regionale ne ha recepito l’Accordo quadro e le linee operative per la gestione. Con la delibera, il governo della Basilicata ha preso atto dei due documenti tra cui l’Accordo sottoscritto da Regione e organizzazioni rappresentative degli imprenditori e dei lavoratori. L’intesa, che ora trova una legittimazione formale, prevede l’erogazione degli ammortizzatori sociali per l’anno 2013, pur tenendo conto della momentanea minore disponibilità finanziaria rispetto agli anni precedenti. Le risorse finanziarie attribuite, è scritto nell’accordo, sono destinate alla

presidente della Repubblica - ha concluso Viti - la nota nella quale si riassumono le istanze del mondo del lavoro e le urgenze di un adeguamento sia del monte risorse sia della cornice giuridica intorno a cui potrà essere realizzata una efficace azione a sostegno dei precari e dei percettori lucani degli ammortizzatori sociali”. Per il collega lucano alle Attività produttive, Mar“Con l’approvazione nell’esecutivo lucano - ha commentato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti - si è potuto concludere così un lavoro impegnativo, non facile per le ragioni che sia i rappresentanti del movimento sindacale e sia i rappresentanti delle associazioni imprendito-

Nelle tre foto operai al lavoro. Dall’alto saldatore, macchinista e falegname

L’intesa prevede l’erogazione dei fondi per il 2013 nonostante la minore disponibilità finanziaria rispetto agli anni precedenti concessione in deroga degli ammortizzatori sociali per tutte quelle situazioni di crisi aziendale e di particolare gravità occupazionale non previste dalla normativa ordinaria e precisamente la cig e la mobilità in deroga.

Aumentano le domande per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno in corso. Le risorse attuali garantiscono, come si sa, la copertura finanziaria al massimo fino a giugno. Secondo le prime stime servirebbero almemo 2750 milioni. A lanciare l’allarme il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. Il governatore lucano De Filippo, lo ricordiamo, è membro dell’Ufficio di presidenza. “La situazione relativa alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013 desta preoccupazione per l’incremento della domande presentate. Occorre un intervento tempestivo del governo per assicurare la copertura finanziaria per tutto il 2013”. E’ quanto, infatti, ha dichiarato Vasco Errani.

riali conoscono perfettamente, anche perché l’intesa della quale la giunta regionale ha preso atto si tiene ai bordi di una interpretazione delle norme in vigore nell’interesse di un mondo, quale è quello dei percettori di ammor-

tizzatori sociali, che vive soprattutto in Basilicata in una condizione di sofferenza che è pienamente percepita e condivisa dal governo regionale. Talché

appaiono quantomeno immeritate le valutazioni che, sotto la spinta dell’ emergenza sociale, sono state registrate nelle ultime ore. Si tratta ora di

Assessore Viti: “Adeguare il monte risorse e la cornice giuridica per realizzare una efficace azione a sostegno dei lavoratori precari” operare - prosegue l’assessore - perché il quadro delle risorse disponibili a livello nazionale venga compiutamente ed adeguatamente integrato anche sulla base delle stime che gli assessori regionali al lavoro, quello lucano fra questi, hanno formulato al fine di consentire che si faccia fronte alla tenuta sociale del sistema Italia fino a tutto il 2013. Stime che il coordinamento degli assessori ha trasmesso ufficialmente al governo nazionale. Ho fatto tenere al senatore Bubbico, componente della Commissione dei Saggi investita dal

Cig, domande in aumento Forte preoccupazione. Dalle Regioni la richiesta di più risorse “La Conferenza delle Regioni - ha poi sottolineato - ha ribadito in più occasioni la necessità di rispettare gli accordi sottoscritti che prevedono l’intervento dello Stato nel caso in cui le risorse stanziate si fossero rivelate, nel corso dell’anno, insufficienti. Stiamo vivendo situazioni al limite dell’allarme sociale in molte Regioni italiane: le imprese stanno attraversando una fase particolarmente difficile e molti lavoratori si trovano in circostanze drammatiche, aggravate da una prospettiva che ora, anche rispetto agli ammortizzatori sociali, non offre certezze finanziarie. Per questo si impone

Una riunione della Conferenza delle Regioni

un’azione rapida da parte dell’esecutivo e per questi motivi - ha concluso il presidente Errani - ho chiesto all’assessore Simoncini di inviare una lettera al ministro Fornero per rappresentare la gravità della situazione”. “Con le risorse oggetto della decretazione in corso - scrive Gianfran-

co Simoncini, che per la Conferenza delle Regioni coordina la materia nell’ambito della Commissione lavoro, istruzione e formazione, nella lettera inviata al Ministro del lavoro - si può ipotizzare che la copertura attuale consentirebbe di garantire autorizzazioni nella migliore delle ipotesi fino

a giugno”. Dopo aver ricordato che occorre ancora chiudere definitivamente la “partita” del 2012, per tutti i lavoratori che hanno maturato il diritto alla Cig in deroga, Simoncini spiega che, considerando “i forti incrementi registrati nel primo trimestre dell’anno”, è praticamente certo un “significativo aumento dell’utilizzo della deroga”. “Nella più prudenziale delle ipotesi, l’aumento non sarà inferiore al 25% in più rispetto all’anno precedente, una stima spiega Simoncini - basata sull’andamento della spesa storica”. “Siamo in presenza - sottolinea ancora Simoncini

cello Pittella, “il governo regionale ha dato un forte impulso alla ricerca di una soluzione che tanta parte dei lavoratori attendeva. Ora l’attuazione dell’Accordo quadro - conclude Pittella - passa alla fase operativa, sul presupposto dell’assoluta celerità nei pagamenti che la Regione ha inteso così garantire”. Una importante boccata d’ossigeno, quindi, per i tanti lavoratori lucani in mobilità e le rispettive famiglie in attesa che la ripresa economica riparta dopo anni difficili e di forte sofferenza. (bm2)

- di un aumento costante degli ammortizatori in deroga”, siamo passati “dai 773 milioni di euro del 2009 ai 1500 del 2010 ai 1600 del 2011. Nel 2012 si presuppone di raggiungere una spesa complessiva superiore ai 2200 milioni di euro. E proprio considerando il picco di richieste pervenute negli ultimi tre mesi”, decisamente significativo rispetto al trimestre dell’annualità precedente - conclude Simoncini - si ritiene necessario che il governo preveda un significativo aumento degli stanziamenti di bilancio fino a raggiungere almeno la disponibilità di 2750 milioni di euro”. In attesa poi che la ripresa economica possa portare a nuovi posti di lavoro con la conseguente diminuzione delle richieste di cassaintegrzione in deroga. (bm2)


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Programma Speciale senisese, presentazione di un nuovo bando A Senise un incontro per l’avviso pubblico “Creazione di attività imprenditoriali”

Una veduta della diga di Senise

Nuove opportunità imprenditoriali da realizzare nei 15 comuni rientranti del Programma speciale senisese. Saranno illustrate nel tardo pomeriggio di oggi in un incontro pubblico le linee guida del l’avviso pubblico “Creazione di attività imprenditoriali” a Senise presso la sala convegni della Regione Basilicata (all’interno della ex Comunità Montana “Alto Sinni”) alle ore 18.30. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Presidenza della Giunta, ufficio Programmazione in collaborazione con Sviluppo Basilicata, società in house alla Regione e che gestirà le fasi di attuazione degli investimenti. Le conclusioni saranno affidate al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Un incontro informativo per recepire le richieste espresse dal territorio anche in virtù dei risultati positivi raggiunti già con i precedenti bandi attuati nell’area del Programma. Il bando sosterrà nuove idee e attività imprenditoriali nel comprensorio che comprende i comuni di Calvera, Carbone, Castronuovo S. Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Francavilla in Sinni, Noepoli, S. Costantino albanese, S. Paolo albanese, San Severino lucano, Senise, Teana, Terranova del Pollino e Viggianello.

Basilicata Mezzogiorno

Voto del Capo dello Stato eletti i delegati regionali

L’assise lucana ha scelto i presidenti della giunta e del Consiglio, Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico e il consigliere Paolo Castelluccio Il Consiglio regionale ha designato nel corso della seduta di ieri i tre delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica. Si tratta dei presidenti della giunta e dell’assemblea, Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico, che hanno ottenuto rispettivamente sedici e quattordici voti e del consigliere Castelluccio (Pdl) che ha ottenuto otto voti. Nella stessa votazione Erminio Restaino (Pd) ed Ernesto Navazio (Ial) hanno riportato due voti; registrate infine due schede bianche ed una nulla. Le norme e modalità dell’elezione del presidente della Repubblica sono stabilite dal Titolo II (articoli dall’83 al 91) della Costituzione. L’assemblea elettiva viene convocata dal presidente della Camera trenta giorni prima della scadenza dell’incarico. Il nuovo Capo dello Stato sarà eletto dal Parlamento riunito in seduta comune ed integrato da cinquantotto rappresentanti delle Regioni: ogni regione ne elegge tre con l’eccezione della Valle d’Aosta che

ne elegge uno. La seduta comune del Parlamento è presieduta dal Presidente della Camera, che ha al suo fianco il Presidente del Senato. Il primo atto della seduta comune è la lettura dell’elenco dei delegati regionali. L’aula di Montecitorio, dove si svolgono le riunioni congiunte del Parlamento, viene opportunamente risistemata per consentire a tutti i grandi elettori di prendere posto. Nelle prime tre votazioni sarà necessaria l’approvazione dei 2/3 dell’assemblea, pari a 674 voti. Nelle votazioni successive sarà sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero il 50% più uno degli aventi diritto al voto, pari a 506 voti. La votazione avrà luogo all’interno della Camera, con scrutinio segreto. Per consuetudine voteranno prima tutti i senatori, poi i deputati e quindi i delegati regionali. Per poter essere eletto, il nuovo Presidente della Repubblica dovrà godere di tre requisiti: essere cittadino italiano, aver compiuto 50 anni e godere dei diritti civili e politici.

Nelle prime 3 votazioni servono 674 schede pari ai 2/3 dell’assemblea Dopo basta ottenere la maggioranza assoluta pari a 506 voti

Obiettivo del dibattito il Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Parco delle chiese rupestri”

Matera 2019, concluso il simposio sul tema “Evoluzione e futuro”

“Il Patto di stabilità per i piccoli Comuni”

Ieri l’ultimo incontro con l’intervento di Charles Landry, il guru della città creativa

Questa mattina seminario in Regione

L’urbanista rivoluzionario inglese, Charles Landry, padre del movimento che rilegge la pianificazione delle città, ha aperto ieri alle 17.30, a Palazzo Lanfranchi, il terzo ed ultimo simposio per la stesura del Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera” che ha avuto come tema “Evoluzione e futuro”. Nel corso dell’incontro è emerso uno spunto interessante circa le città europee che sono dimensionate come Matera, ovvero con meno di centomila abitanti. Landry ha invitato l’uditorio a far diventare la città di Matera ed i suoi abitanti protagonisti delle scelte per migliorare la qualità della vita cittadina. Charles Landry è dunque l’ispiratore del movimento globale,

“Il patto di stabilità per i piccoli Comuni” è il tema di un seminario organizzato dall’Ufficio Autonomie locali e in programma da nella mattinata di oggi a partire dalle ore 9 nella Sala Inguscio della Regione. Durante il seminario si procederà all’analisi degli adempimenti e si parlerà di soggetti passivi e fattispecie escluse, di calcolo degli obiettivi, connessioni con il bilancio tradizionale e modalità del monitoraggio, di certificazioni, controlli e rendicontazioni. Durante il seminario si parla dei consigli operativi agli amministratori locali delle modalità di monitoraggio,dei profili di responsabilità, nonchè delle eventuali sanzioni e le modalità applicative e del calcolo degli obiettivi che si vogliono perseguire. Durante i lavori, saranno analizzati, inoltre, il concetto di saldo di competenza mista utile ai fini del patto di stabilità interno, i profili di responsabilità in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi e in caso di artifici contabili o altre forme elusive, non tralasciando esempi pratici e consigli operativi. Ad introdurre i lavori il dirigente dell’Ufficio Pasquale Monea, relazionerà Vincenzo Cuzzola, esperto di problematiche degli Enti locali. I piccoli Comuni, i cui abitanti vanno da mille a cinquemilacinquecento, oggi, non sono purtroppo più in grado di gestire tecnicamente il Patto di stabilità attraverso le loro risorse, anche a livello di personale, con conseguenti ricadute economiche spaventose.

per la rinascita degli spazi urbani, della “città creativa”, secondo un’espressione da lui coniata nei tardi anni ’80 e fonte d’ispirazione del suo testo “The Creative City: A Toolkit for urban innovators”. Il movimento si basa sul concetto di “infrastruttura crea-

tiva” della città, connubio tra hardware o componente fisica, e software o componente immateriale. Obiettivo: suscitare quel coinvolgimento psicologico che è “l’elemento base per promuovere la creatività” e realizzare il potenziale nascosto in ogni

città. Landry collabora da “amico critico” con spazi urbani di tutto il mondo e ha saputo aggiornare le sue teorie al passo con i tempi, elaborando da ultimo un nuovo Indice della Città Creativa. Charles Landry ha tenuto poi una discussione con Paolo Verri, direttore del comitato Matera 2019, e Franco Bianchini, componente del comitato scientifico Matera 2019. L’incontro è stato finalizzato a creare un collegamento tra la metodologia ed i contenuti scaturiti dai Simposi con la definizione più generale di una strategia creativa per Matera. Oggi invece a partire dalle ore 9, inizierà il “Laboratorio con le generazioni future” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Padre Minozzi di Matera.


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Il frutto del Protocollo d’intesa raggiunto tra la Regione e il Csv Al via il secondo percorso formativo destinato al personale delle associazioni di Protezione civile della Basilicata

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Basilicata Mezzogiorno

Il corso di formazione, della durata complessiva di quattro ore, si svolgerà a maggio

Rotondella, venti i volontari che fanno battere il cuore Libero Mileti: “Oggi nella nostra regione con 131 comuni disposti su un territorio difficilissimo, a volte, si rischia di intervenire in ritardo”

L’iniziativa è stata presentata nella Sala consiliare del Comune

Dopo aver concluso con ottimi risultati la “Formazione di squadre di volontari per attività di presidio idraulico”, che ha visto la partecipazione di 115 volontari delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della Regione Basilicata, dei quali 110 hanno superato con successo la prova finale, domani 6 aprile, alle 9 a Potenza presso il “Parco del Seminario” incomincia il secondo percorso formativo destinato ai volontari delle associazioni di Protezione civile che operano in convenzione con la Regione Basilicata. Il percorso formativo “Formazione avanzata per operatori della sala operativa regionale” avrà la durata di 36 ore e abiliterà i volontari a operare nella sala operativa della Regione Basilicata. I candidati sono stati selezionati dai funzionari dell’ufficio Protezione civile della Regione Basilicata e su 120 candidature sono stati selezionati a partecipare al corso di formazione 55 volontari. Tali attività, che rendono operativi i volontari, sono frutto della stipula del protocollo d’intesa fra la Regione Basilicata - Ufficio Protezione civile e il Centro di servizio al volontariato della Basilicata che ha l’obiettivo di formare in modo sistemico i volontari che si occupano di Protezione civile. (Bm6)

Oltre una ventina, sino a questo momento, le adesioni comunicate da parte dei “volontari rotondellesi” che intendono partecipare al corso di formazione, che sarà svolto nel prossimo mese di maggio da parte del personale del dipartimento interaziendale regionale emergenza (118) per l’utilizzo del defibrillatore. Per presentare l’iniziativa “Un defibrillatore in ogni Comune”, varata dal dipartimento salute della Regione, si è svolto un incontro promosso dall’amministrazione comunale e rivolto all’intera cittadinanza e, in particolare, alle associazioni di volontariato. Il progetto “Un defibrillatore in ogni Comune“ trae origine dal programma del Ministero della Sanità denominato “Defi.Ter.“. Le risorse messe a disposizione della

Asp, mese della prevenzione

“Alcool? Meno è meglio!” Aprile sarà un mese di impegno collettivo nella ricerca e nell’informazione rispetto alle tematiche-alcolcorrelate. Tanti gli appuntamenti, il primo quello di domani al Liceo scientifico di Sant’Arcangelo dove è previsto un incontro con gli studenti. Il Centro alcologico di chiaromonte ed il Ser.t di Lagonegro organizzano una giornata di sensibilizzazione che si terrà il 27 aprile alle 10 nella villetta Comunale con stand per la distribuzione di materiale informativo sui programmi di trattamento e di riabilitazione dei problemi alcol-correlati. Lo stesso evento di sensibilizzazione si svolgerà il 15 aprile presso il Centro di riabilitazione alcologica di Chiaromonte: “Scuola Alcologica di 2° modulo”. (Bm6) Regione Basilicata erano, però, sufficienti ad acquistare soltanto 37 defibrillatori e a formare 600 volontari. Da qui la decisione della Regione di stanziare ulteriori fondi e di assicurare a tutti i Comuni lucani la disponibilità di almeno

un defibrillatore sul proprio territorio e di formare almeno 1.300/1.500 volontari per l’impiego delle attrezzature. Attualmente ai 37 defibrillatori se ne sono aggiunti altri 33, acquistati al costo di 33 mila euro, mentre è stato

programmato l’acquisto di ulteriori 50 defibrillatori al costo di 50 mila euro più i costi necessari per la formazione. All’intervento introduttivo del sindaco Vincenzo Francomano che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la comunità, ha fatto seguito la relazione di Libero Mileti, direttore regionale del 118, che “ha delineato la situazione esistente oggi nella nostra regione con 131 comuni disposti su un territorio difficilissimo dove, a volte, si rischia di intervenire in ritardo o non potere addirittura intervenire in casi di emergenza per la non eccessiva disponibilità di mezzi e di personale, situazione questa resa più pesante anche per le scarse risorse disponibili oppure per un non opportuno utilizzo di quelle esistenti.” (Bm6)

Dal Consiglio Collegato alla finanziaria (1) Sì da I, II e V Ccp Approvato dalle commissioni consiliari I, II e V riunite in seduta congiunta, il ddl della Giunta che reca “Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, meglio conosciuto come “collegato alla legge finanziaria 2013”. I tre organismi hanno licenziato il provvedimento a maggioranza con il voto favorevole di Pd, Sel, Udc, Gm, Pu e Psi e l’astensione di Pdl e Ial.

primo vero collegamento diretto con le autostrade che si dirigono verso il nord dell’Italia (la A14 per la dorsale adriatica e la A16 per Bari – Napoli) doveva essere terminata entro la fine del 2012”. Con la mozione si impegnano la Giunta e il presidente a “compiere ogni atto utile alla soluzione del problema, a partire dalla convocazione dei rappresentanti dell’Anas, dei sindacati in rappresentanza dei lavoratori e delle organizzazioni datoriali in rappresentanza delle imprese sub-appaltatrici creditrici.

blocco del turn over per le assunzioni di personale sanitario e tecnico necessario al potenziamento della rete regionale dell’Emergenza – Urgenza destinato al servizio del Pronto soccorso. Altri emendamenti riguardano il Collegio dei revisori, l’attività edilizia senza titolo abilitativo, la razionalizzazione degli organi delle società a totale partecipazione della Regione.

Consiglio regionale Si riunirà il 9 aprile

Collegato alla Finanziaria (2) Navazio

Il presidente Vincenzo Santochirico ha comunicato che la seduta consiliare è stata aggiornata a martedì 9 aprile per permettere all’Assemblea un attento esame dei numerosi emendamenti presentati.

Tra i quindici emendamenti presentati da Navazio quello sulla tassa regionale per il diritto allo studio universitario che prevede 120 euro per coloro che presentano una condizione economica non superiore al livello minimo dell’Isee; 140 euro per coloro che presentano una condizione economica superiore al livello minimo dell’Isee e 160 euro per coloro che presentano una condizione economica superiore al doppio livello minimo dell’Isee. “Una distribuzione a seconda del reddito familiare perché - dichiara Navazio - è ovvio che il reddito del figlio di un operaio è diverso da quello del figlio di un medico”. Tra gli altri emendamenti l’ampliamento del

“Al testo scarno presentato dalla Giunta regionale che si limitava a recepire pochi puntuali e comunque discutibili articoli, dagli emendamenti presentati dai vari consiglieri regionali, rilevo il tentativo maldestro di aggiungere tanti vagoncini ognuno recante disposizioni che hanno tanto il sapore di vere e proprie ‘markette’ imbonitrici finalizzate a captare esigenze individuali e non finalizzate a realizzare gli obiettivi di crescita che dovrebbero essere al centro di una manovra finanziaria. Spero che il Presidente della Giunta e la sua sgangherata maggioranza, forte nei numeri e debole nell’azione, sappiano bloccare questa corsa all’apparire e riportare nel giusto alveo il Collegato alla finanziaria riempendolo di contenuti veri, pensati nell’interesse generale e non per far piacere a qualcuno.”

655 Bradanica Mozione approvata Il Consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità una mozione sui lavori di completamento della statale 655 Bradanica “La Martella – Matera” che al suo termine unirà Matera e Foggia. La strada che rappresenterà il

Collegato alla Finanziaria (3) Pagliuca (Pdl)


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Basilicata Mezzogiorno

Turismo è vitalità

La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

Venerdì 5 aprile 2013

IMPRESE A CONFRONTO

UN TRAMPOLINO VERSO L’EUROPA Gabriella Megale (Confindustria): «La chimica verde non è un’utopia, potrebbe proiettare la Basilicata sui mercati internazionali»

UNA SFIDA CHIAMATA COMPETITIVITÀ

All’estero con idee innovative partendo dalla «chimica verde» Confindustria punta sulle nuove tecnologie per promuovere la bioeconomia LUIGIA IERACE l Dalla «chimica verde», vera frontiera che proietterebbe la Basilicata sui mercati internazionali, a quanti sono riusciti a sfidare la crisi puntando sulle loro idee e su un modo diverso di fare impresa. C’era tutto questo ieri, a Potenza, nella sede di Confindustria Basilicata. Il coraggio di guardare avanti, di parlare di temi sfidanti come la «bioeconomy», ma anche di parlare di piccoli successi, di embrioni di start up pronti a partire, ma anche di ricerca e di sviluppo ormai consolidati. Un’altra Basilicata quella che Vincenzo Lioy, presidente della Sezione Informatica degli industriali lucani, ha voluto riunire intorno a un tavolo. Un incontro operativo dove i diversi attori hanno portato le loro esperienze, ma sono riusciti soprattutto a tessere relazioni, a mettere in rete il mondo dell’impresa: quella giovane che è appena partita o che vuole partire, ma anche quella che è già ben avviata, ma guarda a queste «gemme» come un’opportunità, uno stimolo, un arricchimento continuo per crescere in Basilicata, ma anche per varcare i confini nazionali e internazionali sfidando crisi, burocrazia e ostacoli. Il coraggio di osare di Ga-

briella Megale, vice presidente Education per la ricerca e innovazione di Confindustria Basilicata. «Ricerca e innovazione sono i nostri slogan - ha sottolineato -, ma innovare è guardare con occhi diversi ciò che è sempre esistito e deve solo essere trasformato in opportunità. E se la Regione ha individuato in competitività, ambiente e turismo, energia e servizi per il welfare i quattro pilastri dello sviluppo, non bisogna dimenticare che ricerca e innovazione sono trasversali a tutti». E Gabriella Megale si è voluta soffermare in particolare sul pilastro dell’energia. «Si guarda alle rinnovabili, ma anche alle fonti fossili - ha ricordato - e la presenza in Basilicata di Eni e di un suo partner di eccezione quali Versalis è un’occasione importantissima per puntare sulla chimica verde, come si sta facendo a Porto Torres, vedendola come propulsore del rilancio dell’economia della Sardegna e quale opportunità di innovazione per l’industria chimica italiana. La chimica verde sarebbe un trampolino per proiettare la Basilicata anche sui mercati internazionali. È questo quello che devono fare gli imprenditori lucani: trasformare la presenza di Eni in regione non come una criticità ma come un’opportunità facen-

INDUSTRIA Imprenditori a confronto sui temi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione nella sede di Confindustria a Potenza [foto Enzo Bianchi] .

do sistema e creando sinergie». Ma in Basilicata, la «chimica verde» non è un’utopia, è più concreta di quanto si possa pensare; la Regione Basilicata, infatti, ha aderito con delibera di Giunta a settembre scorso all’avviso pubblico del Miur e alla bioeconomy guarda anche l’Europa con il programma quadro di ricerca e innovazione

«Horizon 2020». Un futuro, insomma, che è sempre più vicino per Confindustria e che aprirà sempre più la Basilicata all’estero, anche con il sostegno di soggetti come «Apre», l’Agenzia per la promozione della ricerca europea. Senza comunque dimenticare che la Basilicata ha già le sue punte di eccellenza: dal Consor-

zio Tern, riconosciuto a livello internazionale, a tutte quelle aziende che hanno fatto di ricerca e innovazione i loro punti di forza. «È piacevole vederla sui vostri volti - ha detto il vice presidente di Confindustria, Pasquale Lorusso - perché voi alla crisi rispondete con stimoli e idee, pur nelle grandi difficoltà del momento».

Basilicata Innovazione aiuta a fare sistema assistendo le imprese anche nell’attività di internazionalizzazione. E i risultati cominciano a essere palpabili, così come quelli raggiunti da Sviluppo Basilicata attraverso i suoi incubatori e la capacità di essere presente sul territorio portando quella cultura di impresa e supportando le start up.

STRATEGIE DI SUCCESSO C’È UNA REGIONE CHE PRODUCE E VARCA I CONFINI ANCHE NAZIONALI, MA SI CONFRONTA CON IL TERRITORIO

La Basilicata internazionale

Macnil, Ninetek e Mido: start up di lucani che hanno fatto il salto di qualità l MacNil, Ninetek, MiDo. Nomi dal sapore anglosassone che evocano mercati stranieri, ma dietro i quali, invece, si nasconde quella Basilicata che produce, che varca i confini nazionali o è pronta a spiccare il volo. «Macnil: un’azienda scozzese? Niente affatto. Siamo di Gravina di Puglia, proprio sul confine della Basilicata, ma ci sentiamo molto lucani - spiega Nicola Lavenuta presentando la sua azienda in Confindustria Basilicata -. Mac come Maria Rita Costanza, Nil come Nicola Lavenuta. Abbiamo aperto l’azienda nel 1999, all’epoca eravamo fidanziati, poi ci siamo sposati e la MacNil è cresciuta». È un’azienda di informatica, elettronica e telecomunicazioni, specializzata nella progettazione di sistemi integrati wireless/web e di telecontrollo GSM/GPRS/ GPS. Realizza soluzioni wireless/ web per la gestione di sistemi informativi aziendali gestionali e di Telecontrollo con accesso da remoto via web attraverso browser, cellulari, smartphone e palmari industriali. L’azienda inoltre sviluppa applicazioni client sui cellulari per il mondo business e consumer utilizzando tecnologie innovative (wi-fi, bluetooth e RFID). «Non guardiamo ai nostri territori o al sistema paese perché le nostre soluzioni tecnologiche non hanno confini. siamo riconosciuti in Basilicata, ma anche in Germania». E nessun confine o barriera si respirava nella sede di Confindustria, dove le diverse realtà a confronto, dalla Basilicata, alla Puglia, alla Campania, alla Calabria, interagivano tra di loro in quell’arricchimento continuo che è

scambio di conoscenze, dove non c’è campanilismo o appartenenza territoriale, o riserve di posti di lavoro, come si sente sempre più spesso ripetere dagli amministratori locali. «Perché le idee devono essere libere di volare» e alla fine è il mercato che premia se si ha il coraggio di osare, se c’è quella «passione e quella visione, ma anche quell’onestà e rispetto che ti fa guardare avanti». Ci hanno creduto Mirian Surro e Domenico Lamboglia che hanno dato vita a MiDo, anche in questo caso, solo le iniziali dei loro

LA TESTIMONIANZA

Tre casi vincenti: un esempio per chi ha solo un’idea ma sulla quale ci crede e può farla crescere nomi per un progetto vincente nel settore della green economy. In mano un apparecchietto di poche decine di centimetri. «È un idrocontatore remoto» per monitorare i consumi di energia (acqua, gas, elettricità) con lo scopo di ridurre i costi dell’energia in generale. «Li abbiamo venduti in Basilicata, in Veneto, in Toscana e puntiamo su altri mercati anche internazionali. abbiamo tanti progetti anche se in Basilicata è duro fare impresa, la burocrazia è assurda, i finanziamenti troppo lenti e complessi. Ma non è impossibile fare impresa al Sud e se si è

giovani. Eravamo due ragazzi che avevano una vbella idea, tanto spirito di sacrificio . Ci abbiamo provato e ce l’abbiamo fatta. Vogliamo dimostrare che le idee devono e possono volare lontano. È solo un problema di mentalità e noi con onestà, talento e anche un po’ di fortuna vogliamo dimostrare che possiamo cambiare la nostra Basilicata». Ma l’innovazione viaggia su settori trasversali e «Ninetek» ha dimostrato che anche nel settore dell’agro-industria è possibile portare ricerca e tecnologie. E che impresa, mondo della ricerca e Università possono interagire, lo ha dimostrato Francesco Genovese ricercatore della Scuola di Agraria dell’Università della Basilicata e tra i fondatori di Ninetek, uno spin-off dell’Ateneo lucano che intende offrire servizi ad aziende che operano nel settore agroalimentare. In particolare, offre servizi che vanno dalla progettazione all’ottimizzazione di processi agroindustriali e alla riconversione di impianti e di sistemi di controllo obsoleti, con soluzioni personalizzate e innovative. Ricerca e sviluppo, progettazione e formazione e trasferimento tecnologico che parte dall’Università della Basilicata e si apre alle aziende. Tre casi vincenti presentati a giovani che hanno anche solo un’idea ma sulla quale ci credono e sono pronti a farla crescere, perché prima di loro qualcuno c’è riuscito. Nessuna lamentela, solo scambio di biglietti da visita che significano occasioni di confronto e di crescita, perché loro hanno compreso che far [l.ier.] rete è la chiave del successo.

CONFINDUSTRIA Giovani imprenditori a confronto [foto Bianchi]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I VII

Venerdì 5 aprile 2013

LE IDEE DELLA CITTÀ

CENTRO STORICO

«La nuova Ztl può penalizzare di più i residenti»

POTENTINI «ATTIVI» NELLA GESTIONE

TRAFFICO Un ingorgo causato dalla presenza in città dei bus extraurbani. In alto l’incontro organizzato dal Comitato 13 ottobre [foto Tony Vece]

Lettera-proposta al sindaco

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Più servizi a costi più bassi per... «Muoversi a Potenza» Il Comitato 13 Ottobre presenta il «suo» piano trasporti EMANUELA FERRARA l Il tema mobilità è uno di quelli tanto cari alla cittadinanza potentina. Tra nuove corse di autobus urbani, ingorghi causati da quelli extra-urbani, metropolitane e scale mobili, ce n’è davvero per tutti i gusti. Peccato però che, tendenzialmente, nessuno sia disposto a fare elogi a quello che l’amministrazione comunale definisce Tpui (trasporto pubblico urbano integrato). Chi cerca di fare chiarezza e magari cambiare qualcosa in questa che sembra essere una vera e propria giungla è il comitato 13 ottobre. Il comitato di liberi cittadini, che prende il nome dalla data in cui è stata inaugurata la nuova piazza Mario Pagano, ha istituito, almeno sulla carta, un piano di trasporti decisamente diverso da quello inaugurato e tanto discusso in città. Si chiama «Muoversi a Potenza» e prevede un abbattimento di costi ed un aumento di servizi. Si parte però da un assunto. I servizi, in quanto tali, vanno

pagati e quindi non c’è più spazio alle gratuità che caratterizzano il piano attuale. Certo, non si tratterà di somme esorbitanti ma di quote che prevedano l’utilizzo integrato dei mezzi e dei parcheggi. Un modo, insomma, per fidelizzare la «clientela». Prezzi base, abbonamenti e controlli. Già, perché anche i controlli hanno una loro importanza. In quest’ottica, elemento fondamentale, tanto per una questione di trasparenza, quanto per un abbattimento reale dei costi, sarà una vera e propria gara per il concessionario. Questione questa sempre un po’ oscura nella gestione proposta fino a questo punto. Praticamente vengono proposte 20 linee urbane, abbattimento totale di quelle extra-urbane che dovranno fermarsi in zona nord (presumibilmente Macchia Romana) e sud della città (si pensa al terminal di viale del Basento), e soprattutto viene proposta una frequenza maggiore delle corse. Se oggi si parla di una frequenza minima di 20 minuti per ar-

rivare ad un massimo di 50 minuti, con il M.a.P. del comitato si va da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 30 minuti. In concreto non si vuole creare nulla di nuovo, se non un sistema microcircolare che consenta l’arrivo diretto nelle zone centrali della città e l’intervento a chiamata per i diversamente abili. L’obiettivo è quello di utilizzare le infrastrutture esistenti, anche quelle ferrate, potenziando e migliorando il sistema ed abbattendo i costi. Se oggi, infatti, il Tpui costa più di 12milioni di euro, con il MaP. ce ne vorrebbero solo 9. Un risparmio notevole che di questi tempi non potrebbe che far bene alla comunità considerando che ci sarebbe anche una effettiva riduzione del traffico cittadino, l’erogazione di un servizio secondo le esigenze dell’utenza con particolare attenzione ai disabili, una maggiore frequenza per una minore percorrenza e, forse, un maggior utilizzo reale dei mezzi pubblici che si traduce anche in maggiori incassi.

POTENZA IL COMITATO 13 OTTOBRE CHIAMA GLI ABITANTI DEI VARI RIONI DELLA CITTÀ AD ESPORRE LE PROPRIE IDEE PROGETTO

Un vero «quartier generale» per esaminare tutte le criticità l Non solo mobilità per il Comitato 13 ottobre. Tanti gli argomenti che i liberi cittadini, coadiuvati da alcuni imprenditori del luogo, vorrebbero evidenziare ma, come è giusto che sia, si procede per piccoli ma importanti passi. Nell’ambito della presentazione del «MaP» c’è anche il tempo per parlare di quartieri e situazioni problematiche. Al «13 ottobre» si respira aria di idee innovative ed una di queste è proprio quella che viene definita dai suoi ideatori «Quartier Generale». Potenza, come tutte le città che si rispettano, è suddivisa in quartieri, ognuno dei quali vive sì di vita propria ma necessita di una continua comunicazione con l’amministrazione comunale per la risoluzione delle piccole e grandi criticità che di volta in volta si presentano. Purtroppo, negli ultimi periodi, oltre a crescere vertiginosamente il numero di segnalazioni per i problemi più

comuni, si inizia a respirare aria di insicurezza. Questo fantasma aleggia sopra alcune zone rionali, magari lasciate all’incuria. Il comitato non ha certo la pretesa di risolvere tutto, per questo ci vorrebbe solamente la bacchetta magica, ma propongono un vero e proprio quartier generale in

cui pervengano tutte le criticità del nostro capoluogo. Verranno insomma raccolte tutte le segnalazioni dei cittadini o dei comitati di quartiere che verranno supportati nella creazione ad esempio di materiale multimediale per registrare quello che non va. Un supporto vero e proprio

che ha come obiettivo finale quello di portare alla luce tutto in una giornata pensata ad hoc in cui poter discutere, insieme, su ogni aspetto della città. Gli abitanti dei rioni sono chiamati a mettere in piedi la loro idea-progetto e presentarla al comitato entro il 20 maggio. La finalità è quella di individuare quale sia, a parer di popolo e dunque ecco una proposta di democrazia partecipata, la strategia che potrebbe togliere dall’isolamento ogni quartiere per la formazione di tanti rioni centrali. Ciò che realmente interessa al comitato «13 ottobre» sembra quello di far ritornare a splendere questa città che per troppo tempo ha vissuto nel grigiume e nelle «cose fatte male». Quindi ben vengano proposte di mobilità, di miglioramento di quartieri e quant’altro purchè, però, non sia l’ennesima trovata pubblicitaria che non si trasforma in nulla di concreto. [em.fer.]

ZTL Il varco di via Vescovado [foto Tony Vece] l Sul tavolo del sindaco Santarsiero giace da qualche giorno una proposta sulla Ztl suggerita da alcuni residenti. In particolare si fa riferimento ai correttivi di cui si parla in questi giorni che potrebbero in qualche modo penalizzare ulteriormente chi abita nel centro storico della città. I firmatari della lettera, infatti, fanno notare che, se non si portassero correttivi all’ipotesi di cui attualmente si legge, che prevede la possibilità di accedere liberamente con le auto al centro storico tutti i giorni dalle ore 13 (o altro orario che sarà stabilito) in poi, per i residenti ci sarebbero seri problemi per rientrare nelle loro case. «Partendo dalla condivisione delle difficoltà dei commercianti da parte dei sottoscritti, e senza snaturare la proposta - si legge nella lettera - è opportuno che l’amministrazione comunale adotti per la Ztl quei correttivi necessari per non penalizzare oltremodo i residenti, che oggi, con l’attuale Ztl in vigore, con le fasce orarie ed i colori che la caratterizzano, affrontano già quotidianamente due problemi: 1) relativamente alla fascia oraria se il residente torna a casa oltre l’orario di apertura al traffico prevista, e non trovando parcheggio nelle zone colorate, pur di rientrare a casa parcheggia in altre zone, per esempio via del Popolo o via Addone, si ritrova nel giro di pochi minuti una multa per sosta vietata; 2) relativamente alle zone colorate, essendo al momento il centro storico non percorribile per tutto l’anello per via dei lavori che bloccano via Bonaventura, il residente che va per parcheggiare in via 18 Agosto (dal Grande Albergo fino al Banco Napoli) e non trova posto, per andare in un’altra zona colorata a lui riservata è costretto a fare mezzo giro della città, cioè a scendere lungo via 18 Agosto fino in piazza Vittorio Emanuele, svoltare poi per corso Garibaldi, arrivare a piazza Crispi o San Rocco e poi

risalire per Via Acerenza ed imboccare Via Vescovado (percorrendo circa 1,5 km), dove ricomincia la zona colorata, ma con la seria probabilità di non trovare posto neanche lì, quindi questa volta da via Mazzini, Corso Cavour, San Rocco e così via per complessivi altri 2 Km. Si può ben immaginare il disagio enorme per il residente che, costretto ad usare l’auto per lavoro o per servizi vari, per trovare un parcheggio con una Ztl così strutturata, deve fare chilometri e chilometri per rientrare nelle zone riservate. Per molti di noi la logica conseguenza sarà quella di maturare sempre di più il desiderio di abbandonare il centro storico perché invivibile. Per esempio è assurdo che chi non trova posto di fronte l’ingresso del Banco Napoli non possa parcheggiare eventualmente alle spalle dello stesso in «Zona I», cioè a meno di 50 metri, ma è costretto a fare chilometri per trovare un altro posto. In questo caso è una vera e propria beffa: vedere posti liberi a pochi metri da casa e non poter parcheggiare! L’unica soluzione possibile, che ci sentiamo di suggerire all’amministrazione comunale, sarebbe quella di autorizzare i residenti, negli orari «liberi» dalla Ztl, di parcheggiare anche nelle zone non interessate dai colori ovvero la «Zona I». Certamente è giusto che l’amministrazione comunale si faccia carico dei problemi dei commercianti ma è altrettanto importante che in egual modo lo faccia per i residenti che sono al momento ancora tanti. Pertanto la proposta evidenziata va incontro al buon senso più che alle regole, non contrasta con le esigenze dei commercianti e potrebbe agevolare l’amministrazione comunale nel mantenere in vigore la «Zona a Traffico Limitato» attuale senza scontentare nessuno, anzi sarà certamente apprezzata per aver ascoltato e modificato il provvedimento secondo le istanze delle varie parti interessate».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013

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Basilicata Mezzogiorno

8 Primo Piano

Venerdì 5 aprile 2013

La sfida a capitale della cultura Il capoluogo e la strategia della connessione L’esperienza del dibattito online e l’idea unMonastery

E’ tra i Sassi il posto più smart In Rete il dibattito è molto denso e l’entusiasmo in crescita Da Landry a Cottica, ecco perchè l’esperienza funziona di SARA LORUSSO Andando oltre l’iter burocratico della candidatura a capitale europea della cultura nel 2019, quello che sembra interessante di Matera è «l’approccio». Ne scrive Alberto Cottica, economista, autore di Wikicrazia ed esperto di politiche pubbliche collaborative sul proprio blog e su CheFuturo!, la piattaforma dedicata all’innovazione fondata da Riccardo Luna. Cottica è uno dei sostenitori della candidatura di Matera, parte attiva nel lavoro di costruzione di un processo di innovazione collettiva della città. E la città dei Sassi pare destinata, dice, a essere un buon esempio di smart city. Matera, scrive Cottica, «usa la scusa della candidatura per riflettere sulla direzione che la città vuole prendere nel medio e lungo termine, indipendentemente dal fatto che venga effettivamente scelta come capitale europea della cultura oppure no». Se la premessa è che le città crescono soprattutto con il sapere (cioè con il “software” che cura i processi dell’infrastrutture), il percorso intrapreso dal capoluogo è tutto poggiato «sull’aggiornamento del software cittadino». Il punto, dice l’economista, sta nel fatto che le comunità sono un processo sociale, che si regge sull’interesse e la motivazione delle persone che ne fanno parte. «Una città - dice ancora Cottica - non è le sue strade, i suoi palazzi, la sua infrastruttura fisica. Una città è tutte queste cose, più il sapere locale che consente di mantenere, adattare, evolvere, migliorare la sua infrastruttura». Eccolo, quindi, il software. L’impegno deve essere quello della mobilitazione complessiva e collettiva: informazione, sapere, esperienza, entusiasmo. Ne ha parlato in un’intervista al Quotidiano anche Charles Landry, l’urbanista che ha rivoluzionato i concetti di comunità e città, a Matera in questi giorni per un Simposio (vedi pagina a lato). In processi destinati a costruire creatività, pensati per produrre beneficio di tutti, il coinvolgimento, ha spiegato, è fondamentale. Non solo a livello endogeno. Come fare? «La formula migliore è rafforzare conversazioni, fare in modo che i luoghi si possano leggere come un poema, un’opportunità, un modo per comprendere i messaggi, per muoversi attraverso i continenti, come un’onda - ha detto Landry - Ogni elemento della nostra storia deve essere composto dall’unione fra il passato e ciò che siamo oggi, ma anche da Matera all’Europa». Il lungo post di Cottica si inserisce nello stesso orizzonte. Matera ne viene fuori come un luogo che davvero può aspirare a diventare punto di riferimento tra gli spazi dell’innovazione. Nella città dei Sassi ci stanno lavorando, spiega ancora, concentrando gli sfor-

In alto il simbolo della corsa di Matera che si è candidata a essere capitale europea della cultura nel 2019

Tre mosse nella strategia La community ha un ruolo necessario

CHE COSA SIGNIFICA?

Il paradosso del tempio shinto Ise-jingu Così la storia spiega la dinamica in città

In alto la home del blog di Alberto Cottica e l’intervista fatta dal Quotidiano a Charles Landry

zi su tre piccole azioni. Tra tutte quelle a sostegno della candidatura sono persino poco costose. Si comincia con una «community online aperta con il mandato di arricchire il lavoro di preparazione del dossier di candidatura». E’ un lavoro che parte dallo scouting e passa per il coinvolgimento, raggiunge chi ha già esperienze, invita a raccontarsi. «Questo - ricorda l’autore serve a scoprire le tante cose creative e interessanti che sempre, dappertutto, i cittadini fanno e le istituzioni non conoscono». Il percorso si sviluppa con un dibattito costante (online) tra gli esperti arruolati per la candidatura e la cittadinan-

Nel 2008 Clay Shirky, studioso, teorico e anticipatore delle relazioni sociali in rete, raccontò del paradosso del tempio shinto Ise-jingu, in Giappone. E’ da questo esempio che Alberto Cottica parte per costruire il bel post in cui racconta della sua esperienza con Matera città smart, in corsa per diventare capitale europea della cultura nel 2019. Ma che cosa racconta (e che cosa spiega) questo paradosso? Quel tempio ha funzionato ininterrottamente per milletrecento anni. «Eppure - ricorda Cottica - quando i monaci del tempio hanno chiesto che l’Unesco lo includesse nella sua lista di siti patrimonio dell’umanità, l’organismo ha rifiutato». La motivazione era tutta una questione di “tempo”. Il tempio è infatti realizzato con legno e quindi, per la scarsa resistenza del materiale, ogni vent’anni viene buttato giù e poi ricostruito,«usando legnoprovenientedallo stessobosco dacuiproveniva ilmateriale originale.Dal puntodivistadei monaciil za. C’è un sito di community animato da un gruppo di giovani volontari: «Non è ancora stato presentato, ma funziona già». Ed è un bel segnale, fa notare. «Le cose prima si fanno, poi se c’è tempo si tagliano anche i nastri. La seconda «mossa» guarda agli open data, all’impegno della diffusione delle informazioni pubbliche dell’amministrazione in formato aperto, accessibile a tutti, con un livello massimo di trasparenza. «Rilasciare dati di buona qualità significa investire nell’intelligenza collettiva dei cittadini, che hanno bisogno di buone informazioni per fornire buoni contributi alle decisioni pubbliche».

tempio ha, in effetti, milletrecento anni. «Le linee guida dell’Unesco, però, «guardavano in tutt’altra direzione: in un sito patrimonio dell’umanità sono gli artefatti (come gli edifici o le strade) che devono essere antichi. La stabilità dei processi, invece, non era menzionata». Su questa storia Shirky costruisce un teoria importante. «Come il tempio di Ise, Wikipedia esiste perché c’è un numero sufficientedi persone che la amano. Questo non significa che le persone che la costruiscono siano sempre d’accordo, ma amare qualcuno non preclude l’essere in disaccordo con lui». Il senso di questa affermazione, spiega Cottica, riguarda le comunità in generale, di cui Wikipedia è un esempio emblematico. «Wikipedia – come tutte le comunità online – è un processo sociale. Se le persone che vi partecipano perdono la motivazione a parteciparvi, queste comunità si disintegrano quasi immediatamente». C’è, infine, il terzo passo a costo praticamente irrisorio: realizzare a Matera il primo unMonastery, lo spazio di ospitalità per quei giovani alfabetizzati, innovatori, che impersonano una filosofia di cambiamento sostenibile della società, senza interesse per il profitto. Lavorano in gruppo per scambiare idee, hanno bisogno di ospitalità. Matera potrebbe farsi avanti, stanno facendo notare in molti. Ripercorrendo idee e impegni, l’aspettativa di Matera diventa quella di una città capace di decentralizzare sapere e decisioni. Città smart perché capace di collaborare.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013

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Basilicata Mezzogiorno

I XVII

Venerdì 5 aprile 2013

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VIVILAREGIONE

TEATRO DI DENUNCIA CON GIULIO CAVALLI IN SCENA

IL NUOVO SOLISTA SI ESIBIRÀ COL TROMBETTISTA BOSSO

n «L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto» è il titolo dello spettacolo che sarà portato in scena questa sera alle 21 al Teatro Comunale di Matera, dal Teatro della Cooperativa – Bottega dei Mestieri Teatrali. La regia è di Renato Sarti, l’autore e l’ interprete dei testi è Giulio Cavalli, le musiche originali sono di Stefano “Cisco” Bellotti. Lo spettacolo è organizzato [c.cos.] dal Consorzio Teatri Uniti della Basilicata.

n Non sarà più il trombettista Sergei Nakariakov a duettare col collega Fabrizio Bosso. Al suo posto ci sarà Gabriele Cassone nel concerto “Dal Barocco al Jazz in Duet”, che vedrà i solisti accompagnati dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Stefano Fonzi, che ha curato gli arrangiamenti sinfonico-jazz dei brani. Il concerto della rassegna “Matera in Musica” è domani al Teatro Duni alle 21 (info 320.5340306 - 0835.333411).

C’è «L’innocenza di Giulio» al Comunale

Cassone al posto di Nakariakov

PALAZZO LANFRANCHI PRIMA GIORNATA DEL TERZO SIMPOSIO UNESCO CHE CONTINUA OGGI E DOMANI

CITTÀ CREATIVA Charles Landry si affaccia sui rioni Sassi, ieri sera ha tenuto una lezione di «creatività» a Palazzo Lanfranchi [foto Genovese]

«Imperfezione», è questo il potenziale di Matera parola di Charles Landry

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Incontro con il «guru» della città creativa di CARMELA COSENTINO

I

mperfezione. È questo il potenziale di Matera ed è questa la parola su cui la città deve puntare per aggiudicarsi nel 2019 il titolo di Capitale europea della cultura. A suggerirlo è Charles Landry, il guru della “città creativa”, l’ispiratore del movimento globale per la rinascita degli spazi urbani, nell’incontro di apertura del terzo ed ultimo Simposio organizzato dall’amministrazione comunale, per la stesura del Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera”, tenutosi ieri nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, Con mente aperta e non viziata dall’eccessiva vicinanza emotiva alla città, Landry ha analizzato i punti di forza della città e ha lanciato alcune idee per raggiungere l’obiettivo che si è posto il Comitato Matera 2019. «Credo che il 2019 sia una questione di sopravvivenza - dice il professore non è un’opzione. Dovete insistere e cercare di focalizzare l’attenzione su problemi che hanno soluzioni inimmaginabili. Ma per fare questo è necessaria la creatività che non si riferisce solo all’arte,

UN CONSIGLIO

«La creatività non è solo arte, deve comprendere invece tutti i settori»

ma deve comprendere tutti i settori. Matera deve pertanto essere in grado di utilizzare tutte le risorse che ha a disposizione, usare i giovani come risorsa creando per loro nuove opportunità che li spronino a restare nel territorio». Ma per fare grandi cose non servono grandi uomini. Al contrario, «c’è bisogno di gente ordinaria che faccia cose straordinarie - sottolinea - bisogna avere la mente aperta perché la creatività è come l’elettricità, è come una valuta, è come il denaro in forma diretta. Ma perché la gente si interessi alla creatività, è necessario comprendere le trasformazioni che stanno attraversando gli spazi urbani, capirne le dinamiche e ripartire da lì con mente aperta proiettata al futuro. Per questo abbiamo bisogno di persone in grado di sviluppare idee in rete e di mettere in rete queste idee». Landry a questo punto, si sofferma su uno dei concetti chiave della sua teoria sulla città creativa, il rapporto tra “software” la componente immateriale e l’ «hardware» la componente fisica. «Bisogna capire la vita emotiva di una città - spiega - capire le motivazioni che spingono i giovani ad andare via. Una volta sciolti i

nodi, si deve puntare a trasformare Matera in una città magnetica, in grado di attrarre flussi turistici, ma non puntando sulla quantità ma sulla qualità. La città deve elevare gli standard, garantire servizi, potenziare l’arte della convivialità che già possiede, e soprattutto trovare il modo migliore di far venire e restare i talenti. Se lo farete darete una lezione all’Europa». Altro elemento di forza della città, è il tempo. «In una società in cui i ritmi sono frenetici, Matera può offrire il valore del tempo, può diventare uno luogo in cui riflettere, in cui non solo si consuma ma si produce cultura in spazi ideati per migliorare gli standard di vita». Insomma conclude Landry, «Matera, se vuole diventare un modello o un laboratorio per una nuova urbanità che unisca arte e cultura, deve considerare in modo diverso le risorse che possiede, trasformare le idee in progetti, unire il vecchio con il nuovo, creare un legame tra le generazioni, usare la creatività per risolvere i problemi e sfruttare a proprio vantaggio i punti di debolezza. In poche parole deve essere curiosa e dalla grandi vedute».

ESCURSIONI DUE GLI ITINERARI PROPOSTI DATREKKING FALCO NAUMANNI

Tra le bellezze della flora materana e della Val d’Agri

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ue gli appuntamenti all’aria aperta con Trekking Falco Naumanni per il fine settimana. Domani pomeriggio passeggiata in compagnia di Nicola Montemurro alla scoperta della flora cittadina, che in questo periodo ci regala bellissime fioriture. Un invito ad incamminarsi lungo le strade di Matera, magari seguendo una possibile traccia odorosa che unisca grandi e piccole aree verdi, piante spontanee e giardini organizzati, fiori effimeri e piante centenarie. Appuntamento alle 15:30 al platano della Fontana Ferdinandea. Partecipazione libera.

Domenica, invece, è inprogramma l’escursione nel Parco nazionale della Val d’Agri. Dal Bosco Maglie agli scavi di Grumentum, da Terra Mozza alla Giudea, l’itinerario è storico-naturalistico, caratterizzato dalla costante presenza dell’acqua. I 9 chilometri pianeggianti da percorrere tra querce e vegetazione ripariale, sono situati tra i torrenti Sciaura e Maglie fino alla loro confluenza nel lago di Pietra di Pertusillo. Visita infine al parco ed al museo archeologico. Chi è interessato può partecipare alla riunione di pre-escursione oggi, alle 20, nella sede dell’associazione in vico Lombardi, n. 3.

SCUOLA UNA MAGNIFICA SINERGIA CON TERRITORIO, ISTITUZIONI E FORZE DELL'ORDINE

SCUOLA GLI STUDENTI DEL «FORTUNATO» DI PISTICCI IN EVIDENZA AI GIOCHI MATEMATICI

Col progetto Comenius «Listen! The monuments are speaking»

La matematica è «roba» da liceo classico é gli studenti fanno pure incetta di premi

Da mezza Europa a Bernalda

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onclusa a Bernalda l’esperienza italiana del progetto interculturale Comenius «Listen! The monuments are speaking». Protagonista l’Istituto comprensivo “Pitagora”. «Il giorno delle partenze - afferma la referente del progetto professoressa Patrizia Petrocelli - tutti gli studenti hanno pianto di gioia per la profonda esperienza vissuta. Intensa l’attività giornaliera. Al mattino uscite all’insegna della cultura nei meravigliosi siti storico-ambientali della Basilicata. Al pomeriggio e sera integrazione e divertimento. Anche le famiglie ospitanti hanno manifestato grande entusiasmo per aver avuto l’occasione di con-

dividere aspetti della cultura europea. Gli ospiti stranieri, provenienti da Grecia, Francia, Polonia, Slovenia e Spagna, hanno espresso gratitudine e soddisfazione per l’eccellente ospitalità ricevuta, il cibo assaporato, i luoghi d’interesse ed il caloroso benvenuto. Presenti e operative anche le Istituzioni e le forze dell’ordine: dal sindaco Leonardo Chiruzzi, all’assessore alla cultura Loredana D’Urso, dal comandante della stazione Carabinieri di Bernalda maresciallo Scialpi al dirigente dell’Ic “Pitagora” Francesco Dellorusso, da padre Angelo Cipollone dei Padri Trinitari al Soprintendente ai Beni culturali Antonio De Siena, che hanno sostenuto

gli studenti in questo percorso di arricchimento culturale». Il team del progetto, composto, oltre che da Petrocelli, anche dalle docenti collaboratrici Lepenne, Santarcangelo e Pisicchio sottolineano, infine, la fattiva collaborazione del presidente della Provincia Franco Stella e del Comandante della Compagnia carabinieri di Pisticci, Pietro Mennone, per il sostegno accordato al progetto, in rappresentanza del comandante Legione jdi Basilicata, generale di brigata Vincenzo Procacci e del comandante provinciale colonnello Antonio Russo. Tutti hanno condiviso, con gioia, l’esperienza formativa degli studenti ber[an.mor.] naldesi e stranieri.

G

li alunni del liceo classico “Giustino Fortunato” di Pisticci sfatano, ancora una volta, l’ormai vetusto e superato luogo comune secondo cui al classico la matematica viene studiata poco. La ventesima edizione dei Giochi Matematici, la cui semifinale regionale si è disputata a Tursi nei giorni scorsi, ha visto prevalere nettamente i liceali pisticcesi, che si sono classificati ai primi posti in ciascuna delle categorie per cui hanno gareggiato. Nella categoria C2 ha prevalso Titta Romano, della I A, primo classificato a punteggio pieno. Podio tutto liceale, poi, nella categoria L1, con Carmine Rago-

ne al primo posto, Giuseppe Quinto al secondo ed Antonio Colucci: sono tutti della IV B. Ancora primo posto per Laura Romeo della V A nella categoria L2. A coronamento di una vera e propria prestazione di squadra, poi, all’istituto è stata consegnata anche una targa: la sezione liceo classico ha infatti conseguito il punteggio medio più elevato nella competizione. Dopo siffatti risultati, prevedibile la soddisfazione manifestata dal dirigente scolastico, Franco Di Tursi e dai docenti di matematica, Grazia Panetta e Giuseppe Di Tursi , che hanno preparato ed accompagnato i ragazzi alla gara di Tursi, che prevede un secondo e

più impegnativo appuntamento a Milano il prossimo 11 maggio. In buona sostanza, la perfomance dei liceali, ha sfatato anche l’opinione secondo cui le discipline caratterizzanti il liceo classico servono a poco: forse, anche lo studio del latino e del greco concorrono a promuovere quella fantasia e quella intuizione che fanno capire che un problema apparentemente molto complicato è, in realtà, più semplice di ciò che si potesse prevedere. Le capacità logiche, infatti, sono “coltivate” da tutte quelle discipline che prevedono un sistema concettuale di riferimento, come il latino, il greco ed, ovviamente, la [p.miol.] matematica.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Potenza 17

Venerdì 5 aprile 2013

Le attività di prevenzione e controllo della questura del capoluogo durante le festività pasquali

«Contro i furti siamo per strada»

C’è più un’insicurezza percepita che reale: dati più bassi rispetto ad Aosta LA PERCENTUALE è molto bassa rispetto alla media italiana, ma «c’è un’incertezza percepita», che rende necessaria una maggiore presenza di volanti e poliziotti di quartiere tra le strade del capoluogo. E così ieri mattina, la questura di Potenza ha voluto rassicurare i cittadini: «abbiamo intensificato i controlli su tutto il territorio e, nel periodo di Pasqua, garantito anche il normale e regolare transito degli autotrasportatori sul percorso alternativo al raccordo autostradale». Michele Geltride, dirigente del servizio Volanti, snocciola i numeri: «una media giornaliera di 18 pattuglie, almeno 4 o 5 per ogni turno, quindi. Abbiamo identificato negli ultimi giorni circa 600 persone, fermato 300 veicoli, elevato una decina di contravvezioni e firmato tre fogli di via. Per far sentire la nostra presenza, inoltre, sono stati controllati cinque “Compro oro”, oltre a bar e circoli privati». Una conferenza stampa - a cui hanno partecipatoil capo di gabinetto Teresa Romeo, il vicario del questore Attilio Nappi e il dirigente Michele Geltride - convocata però, soprattutto per i furti negli appartamenti, uno dei problemi più avvertiti dai cittadini negli ultimi mesi. Diversi casi, del resto, si sono verificati proprio a rione Francioso, nei pressi della questura. Ma cittadini segnalano episodi - parliamo degli ultimi due giorni - anche in via Angilla Vecchia e via Leonardo da Vinci. «Non c’è un rione più colpito dell’altro spiega Geltride- perchéi gruppiche simuovono in città agiscono di solito in base alle vie

La richiesta: «Segnalateci persone o episodi sospetti»

IN BREVE

BUCHE IN CITTA’ Manutenzione sulle strade HA preso il via il programma di manutenzione ordinaria delle strade cittadine. Squadre di operai - ha spiegato il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - interverranno su tutte le arterie per ripristinare il manto stradale ed eliminare le buche. Seguirà un massiccio intervento di manutenzione straordinaria per un importo complessivo di 500 mila euro sulle strade dove maggiori sono i flussi veicolari.

Da sinistra Teresa Romeo, Attilio Nappi e Michele Geltride (Foto Andrea Mattiacci)

di fuga.E difronte a ungruppo chenoi individuiamo e arrestiamo ce n’è subito un altro pronto all’azione». Che poi - come spiegato da Nappi - «con la crisi economica gli episodi criminali si intensificano», quindi «non facciamo allarmismi», perché il capoluogo nonostante tutto resta un posto tranquillo. Questo non significa - precisa - sottovalutare il problema e «lasciare che i malfattori pensino di trovare a Potenza un terreno fertile per le loro attività», ma è importante capire che qui «la percentuale di fatti criminali è più bassa rispetto anche a capoluoghi tranquilli come Aosta. Solo che succede - dice Geltride - che se in

Il prossimo 8 aprile a Potenza

un condominio con dieci appartamenti c’è un furto, tutto il palazzo si sente a rischio». E poi un invito ai cittadini: «diventate le nostre antenne. Segnalateci costantemente movimenti o persone sospette. Il 113 è un numero sempre attivo: se i cittadini segnalano cose che sembrano strane noi arriviamo e possiamo fare un controllo. Può capitare di trovare così un potenziale ladro, con tutti gli attrezzi necessari. E possiamo allontanare individui pericolosi, come abbiamo fatto con alcuni cittadini baresi. Non chiamateci quando ormai è troppo tardi». Antonella Giacummo ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Seminario tecnico del Comune

Barcamper, tante idee Politiche green anche per la prima tappa per risparmiare UN’IDEA che sta riscuotendo successo. In poco più di una settimana, infatti, sono andati esauriti i posti a disposizione per la prima data del Barcamper tour, quella dell'8 aprile a Potenza. Per gli aspiranti imprenditori “rimasti a terra” nessuna paura: il camper attrezzato toccherà infatti altre 4 città della Basilicata, in cerca di idee innovative da trasformare in startup. Il 9 aprile sarà a Melfi, il 10 a Lauria, l'11 a Policoro e il 12 a Matera. Per queste quattro tappe, c'è dunque ancora possibilità di salire a bordo. Basterà digitare www.barcamper.it e prenotare un appuntamento, compilando il form relativo alla località di interesse. A quel punto, si avranno a disposizione 20 minuti per sottoporre la propria idea allo staff di dPixel, la società di venture capital che collabora con Basilicata Innovazione e Unioncamere Basilicata nell'ambito della business plan competition NIDI|TecNOfrontiere 2013.

Il Barcamper

Se l'idea idea catturerà l'interesse dello staff organizzatore, si potrà accedere alle fasi successive della competizione: dalla definizione dei progetti d'impresa (TechMeeting) alla formazione imprenditoriale (TechWeek), fino alla finalissima (TechGarage), che proclamerà i 3 vincitori assoluti ai quali andranno dei premi in denaro, sotto i riflettori dei venture capitalist pronti a scommettere sull'idea vincente.

COPERTURE a verde: questo il tema del seminario tecnico tenutosi all’assessorato all’Ambiente di contrada Sant’Antonio La Macchia. L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la società potentina “Verde Brillante” e quella triestina “Harpo”. «La rilevante presenza di professionisti locali, testimonia la necessità di un'iniziativa - ha spiegato l'assessore Nicola Lovallo - che vuole individuare nuovi ambiti nei quali operare e grazie ai quali coniugare la possibilità di rendere più piacevole la realtà nella quale viviamo, con l'occasione di essere di stimolo per l'economia cittadina e non solo». L'unità di direzione 'Ambiente, parchi ed energia', con il dirigente Giancarlo Grano, ha fornito un contributo grazie al supporto fornito dall'energy manager Gino D'Angelo e dal responsabile dell'ufficio Parchi, Pino Brindisi. «E' significativa la presenza di tanti operatori, di rappresentanti e studenti della nostra università, - evidenzia Brindisi - per un

VIALE MARCONI

Ma il marciapiedi serve per il parcheggio? PASSANDO per viale Marconi il dubbio ti assale: ma il marciapiedi serve ai pedoni o agli automobilisti? A tutte le ore del giorno la risposta è solo una: agli automobilisti indisciplinati. Sì, perché i pedoni nell’80% dei casi “passeggiano” per strada. E devono anche guardarsi le spalle, perché c’è l’auto o l’autobus che sale e bisogna far attenzione anche a non intralciare il traffico. Suggerimento: disegnate le strisce blu, almeno il Comune ci guadagna qualcosa.

VERDE URBANO Il capoluogo oltre la media TRA i capoluoghi meridionali, solo Catanzaro e Potenza si collocano sopra la media nazionale sia per densità del verde che per superfici destinate ad uso agricolo. A dirlo un focus dell’Istat dedicato a giardini e parchi. In Italia - secondo lo studio - ogni abitante ha a disposizione in media 30,2 metri quadrati di verde urbano. E Potenza risulta tra i pochi capoluoghi d’Italia la disponibilità di verde urbano è pari o superiore ai 50 mq per abitante.

CANI &GATTI Visite gratis per prevenire FINO al 30 aprile i proprietari di cani e gatti potranno registrarsi sul sito www.stagionedellaprevenzione.it, scaricare il voucher che dà diritto ad una visita di controllo gratuita, identificando il nominativo del medico veterinario aderente più vicino alla propria abitazione. iniziativa voluta da Hill’s Pet Nutrition, società specializzata nell’alimentazione di mantenimento e nelle diete terapeutiche per cani e gatti.

YIN-INSIEME L’assessore Lovallo

settore che suscita sempre maggiore interesse, con un esigenza d'approccio diversa, che miri alla qualità». Mentre per la Harpo è intervenuto Maurizio Crasso, che nell'azienda del Friuli Venezia Giulia è direttore della divisione “Seic - Verde pensile”, a rappresentare il capoluogo Giuseppina Bolettieri, presidente della 'Verde brillante', realtà aziendale sorta anche a seguito di uno stage che la dottoressa Bolettieri frequentò presso gli uffici comunali del settore. «E' importante comprendere come il recupero di spazi altrimenti inutilizzati - ha sostenuto la Bolettieri - possa essere anche occasione per coibentare gli edifici e favorire quelle politiche di risparmio energetico, indispensabili sia per preservare le risorse, sia per ridurre i costi di esercizio per privati e aziende, più che un imperativo di questi tempi». «Prosegue il percorso dell'amministrazione - ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - che individua nel rispetto e nella valorizzazione del verde pubblico e privato un impegno concreto. Occasioni di confronto come questa possono certamente favorire la riuscita di progetti ambiziosi e importanti per la nostra comunità, a cominciare dal realizzando Parco fluviale».

Nuove associazioni SI chiama Yin-sieme l’associazione che nasce per promuovere attività sociali e culturali. Presidente dell’associazione è Antonella Amodio (nella foto). E’ possibili visitare il sito dell’associazione all’indirizzo www.yin-sieme.org, diversi i settori tra cui uno sui disturbi specifici dell’apprendimento. On line sarà possibile anche trovare documentazione su modalità di ingresso per diagnosi al centro di audiofonologia del S. Carlo.

AGROALIMENTARE Congresso regionale OGGI al Park Hotel di Potenza, a partire dalle 9:30, si terrà il V congresso regionale della Fai Cisl che ha come tema portante “Oltre la crisi: investire nell'agroalimentare e nell'ambiente per rilanciare il lavoro”. I lavori saranno introdotti dalla relazione del segretario generale Antonio Lapadula. Interverrà il segretario generale della Cisl Basilicata Nino Falotico e chiuderà i lavori il segretario nazionale della Fai Claudio Risso. Prevista inoltre la presenza di numeri ospiti istituzionali.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013

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Venerdì 5 aprile 2013

Tra i luoghi del mistero seguendo leggende e magia DI leggende, miti, tradizioni e credenze la nostra regione è piena. Ogni comune, per quanto piccolo, ha una sua storia da raccontare. Il più delle volte il mito è legato a un santo, altre volte si racconta di speranze e sogni di una regione sempre poverissima che, evidentemente, aspettava l’evento divino per lenire dolore e miseria. Lo dimostra la storia raccolta a Baragiano sulla mamma che miracolosamente si ritrova la brocca d’acqua piena d’olio (che in tempi antichi era forse prezioso quanto l’oro).Maanchele tantecassepienediricchezze disseminate un po’dovunque - ma sempre di proprietà di demoni - sono forse il racconto di un popolo che vedeva i soldi come qualcosa di lontano e pericoloso, qualcosa a cui solo i furbi o i cattivi di cuore potevano aspirare. Nella piccola ricerca attraverso fiabe e leggende del Potentino ci siamo imbattute anche in piccoli riti legati a malattie. Per esempio c’è un’antico rito a Latronico per curare l’itterizia che ci è parso particolare: l’itterizia sembra si prenda orinando in direzione dell’arcobaleno. Per guarire bisognerà orinare in direzione del sole che sorge. E probabilmente in molti si saranno ben guardati dall’infrangere questo rito. Alessia Giammaria Antonella Giacummo (3.continua)

Viggianello.

Il tesoro nella grotta E’ CREDENZA diffusa che a Viggianello esista una grotta, chiamata di Gesù e Maria, che nasconde un tesoro favoloso. Ogni notte di Natale, al primo tocco delle campane, la pietra si apre e chiunque può entrare e prendere oro. Ma, chi entra, se spinto dall'avidità si piega per tre volte a raccoglie oro, e se il suono delle campane cessa prima ch'egli abbia finito, la pietra della grotta maledetta si richiude e i diavoli si gettano sul corpo del malcapitato. Si dice di un tale, però, che, con gran furberia, messosi d'accordo col sagrestano, al quale fece suonare le campane per tutta la notte, riuscì a prendere oro in grandissima quantità e diventò ricco.

Baragiano.

Il secchio d’olio alla vigilia di Natale LA notte della vigilia di Natale una donna si recò alla fontana con il secchio per prendere l'acqua. Il mattino seguente al risveglio trovò una incredibile sorpresa, il secchio era pieno di olio e non di acqua. Il nonno, testimone di quel prodigio, prese a raccontare la leggenda di una povera mamma che alla vigilia di Natale voleva preparare le frittelle ai suoi sette figli, ma non aveva olio per friggerle. Si rivolse ai vicini e questi non vollero dargliene. L’olio era una ricchezza in tempi molto lontani. La donna, mortificata, prese il secchio e andò alla fontana del paese per prendere l'acqua e con grande sorpresa il secchio si riempì di olio…..

A Latronico la Manna trasuda da una parete

Il miracolo di S. Egidio

Il Moccio degli Abbamonte UNA delle leggende satrianesi più raccontata in paese è quella del Moccio degli Abbamonte. Una coppia, non potendo avere figli, decise di costruirne uno con sangue e farina. Col passare degli Anni, questo “Moccio”diventava sempre più vivace e dispettoso, cosicché i genitori lo rinchiusero in una stanza. Questi riuscì a venirne fuori e la coppia così decise di disperderlo a “Pietra del corvo”. Dopo qualche giorno il “bimbo” riuscì a tornare a casa e i genitori, stanchi di lui lo murarono vivo.Da allora la stanza dove si trova il “Moccio” non è più stata ritrovata.

Tolve.

La chiesa e la processione di S.

LATRONICO - In uno (o più) venerdì di marzo, nella chiesa di Sant’Egidio a Latronico, si può assistere al “miracolo della manna”. Sulla parete destra della cappella dedicata al patrono c’è un affresco raffigurante l’incontro di Sant’Egidio con il re Goto Wamba, che durante una battuta di caccia in un bosco della Gallia, ferisce una cerva che fugge impaurita. Il re con i suoi uomini insegue l’animale, che li conduce in una spelonca dove trovano appunto l’eremita Egidio, a cui la cerva garantiva nutrimento con il suo latte. Proprio su questa parete, ormaida tresecoli, sipuò assistere - almeno un venerdì del mese di marzo - al miracolo. Fu nel 1709, durante le prediche quaresimali, che nella cappella dedicata al Santo furono notate goccioline di un liquido insolito che scaturiva dal muro e dalla statua del Santo. Le autorità ecclesiastiche non diedero importanza al fatto. Il popolo, invece, si accorse che qualcosa di speciale era accaduto, anche perché il fenomeno si ripresentò negli anni successivi, con diverse condizioni atmosferiche e sempre durante la Quaresima, in particolare nei venerdì di marzo. L’autorità ecclesiastica avrebbe continuato a dare poca importanza al fatto se il 18 aprile 1716 il prodigio non si fosse presentato in forma eccezionale. Era la sera del mercoledì santo, il popolo gremiva la chiesa e ascoltava con raccoglimento la predica; poi all’improvviso agitazione e tutti scoppiano a piangere:

Satriano.

dalla barba della statua marmorea del Santo stillava quel misterioso liquido che per sette anni consecutivi era stato notato e in breve tempo tutto l’edificio sacro ne fu pieno. Fu subito informato il vescovo, che si recò a Latronico per constatare di persona. Nel 1723 all’Ordinario diocesano è fatto il rapporto ufficiale e nel 1727 egli stesso ne riferisce alla Sacra Congregazione dei Riti, avvalorando il miracolo con la propria testimonianza oculare. Furono esaminati tutti i notabili del paese e il predicatore alla cui presenza il prodigio si era verificato la prima volta. Il processo si concluse nel marzo di quello stesso anno e nel febbraio del 1728 si ottiene il Licet Colligere Manna Quoties Casus Evenerit (è lecito raccogliere la Manna ogni volta che il fatto avviene). Analisi della Manna sono state effettuate nel 1968/69: dai risultati è emerso che si tratta di un liquido inodore e insapore, che con il passare del tempo assume il colore dell’ambra. Ancora oggi la Manna è ritenuto segno propizio della protezione del Santo. Dall’epoca della sua prima comparsa il segno della Manna, secondo la memoria orale, non si è mai smentito, tuttavia nel XX secolo non si è verificato negli anni 1918 e 1944, anni delle due Guerre Mondiali, nel 1961 e nel 1990. I tanti fedeli che assistono al miracolo si portano poi a casa un ricordo, appoggiando dei bigliettini di carta sul muro bagnato.

La danza degli spettri UNA notte di luglio del 1561 nei saloni del Castello si festeggiavano le nozze della figlia del Duca di Tolve, Fabrizio Pignatelli di Monteleone. All'improvviso un tuono scosse la terra, i musici smisero di suonare, le mura del salone e il pavimento si squarciarono. L'intera ala del Castello precipitò dalla rupe nel sottostante torrente per decine di metri, trascinando con sé gli sventurati invitati. I tolvesi ancora oggi, sul greto del torrente, nelle notti di luna piena, possono sentire il suono degli strumenti, il vocio della festa e le urla disperate di chi precipitava nel vuoto. Alcuni hanno visto le figure leggiadre delle giovani fanciulle. Se capitate a Tolve in una notte di luna piena recatevi al torrente, cercate le pietre del Castello e attendete da soli la mezzanotte.


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