Viaggi, cene e regali: in 5 anni gli onorevoli leghisti si sono mangiati 12 milioni di euro. Invece di scusarsi e salutare in molti si sono ricandidati
Giovedì 7 febbraio 2013 – Anno 5 – n° 37
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Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
LE BANCHE ROTTE
Stupidità oggettiva di Marco
» pag. 2 - 3
Sequestrati 40 milioni scudati dalla “banda del 5 per cento”
LA CONTROLLATA
GESTIONE PONZELLINI
Banco Desio, la Consob elvetica radia il presidente
Bpm, l’avvocato e quei prestiti in odore di ‘ndrangheta
vertici del Banco Desio sono pm, la ‘ndrangheta e conentre il cda del Monte stiM ma un costo complessivo Istati costretti a lasciare la Btatti con l’ex assessore redi 730 milioni per i derivati tos- Svizzera, radiati dal Registro di gionale Domenico Zambetti. sici (dai 220 iniziali), la procura sequestra 40 milioni di euro alla cosiddetta “banda del 5 per cento” di ex manager. Lillo » pag. 2
commercio elvetico. Dimissioni chieste dall’autorità di vigilanza sui mercati finanziari svizzeri. Sansa e Vecchi » pag. 3
Rapporti che emergono dall’ordinanza per cui da ieri è ai domiciliari Onofrio Amoruso Milosa » pag. 3 Battista.
» TV » Oggi il giorno della verità: il consiglio di amministrazione di Telecom decide il futuro della rete
Cairo: “Se mi danno La7 Mentana e Santoro inamovibili” ALLEANZE DIFFICILI
“Berlusconiano io? Con lui ho chiuso nel ‘95. Licenziato da Mondadori mi sono rimboccato le maniche e ora se mi vendono l’emittente posso garantire solidità finanziaria e nessuna ombra sulla linea editoriale. Ho chiesto un aiutino al venditore per far fronte all’acquisto” Caporale » pag. 9
L’INTERVISTA
Gad Lerner: “Una lotta tra furbi Ci svendono e la sinistra tace” di Giorgio Meletti
a tempo “giungevano continue raccomandazioni di D cautela, dicevano ‘Berlusconi ci minaccia...’, anche con il berlu» pag. 9 sconismo in crisi”.
» L’ARCHISTAR
Fuksas e Nuvole: “Io, Alemanno e il dito di Pasolini” Pagani » pag. 5
SE ANCHE IL PROF ADOTTA UN CANE
» PEZZI DI CALCIO
Già lo aveva fatto B: ieri è toccato a Monti A. Terenghi
Monti ricatta Bersani: sì all’accordo ma senza Vendola "Se vogliono collaborare facciano scelte all'interno del loro polo”. Il segretario del Pd: “Niente da fare” Marra » pag. 6
Crolli, topi e squillo: gli stadi all’ultimo stadio Ziliani » pag. 14
ASSEDIO AL GOVERNO
LA CATTIVERIA
Ucciso leader opposizione in Tunisia rivolte e barricate Fierro » pag. 13
Travaglio
e il centrosinistra non avesse abdicato al dovere morale e politico di rinfacciare a B. S i suoi scandali giudiziari, così immunizzan-
L’intero sistema del credito comincia a scricchiolare. Monte Paschi, il costo dei derivati tossici sale a 730 milioni di euro. Nuovo scandalo anche al Banco Desio: dirigenti messi al bando in Svizzera, ma in Italia nessuno li tocca. Alla Popolare di Milano un altro arresto per mazzette in cambio di finanziamenti SIENA
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Berlusconi: “Ero indirizzato a un tramonto operoso, ma poi ho deciso di non cambiare fondotinta” » www.forum.spinoza.it
dolo per sempre dalle conseguenze morali e politiche dei reati suoi e delle sue aziende, oggi potrebbe rispondergli qualcosa a proposito delle sue accuse sul caso Montepaschi. Perché purtroppo B. ha ragione a denunciare la “responsabilità oggettiva” degli ex Pci, ex Pds, ex Ds, ora Pd nella malagestione della banca senese, da decenni nelle mani degli amministratori locali del centrosinistra, dopo aver fatto capo alla P2 e aver regalato a B. fidi e finanziamenti oltre ogni limite di rischio ai tempi di Milano2. Il fatto è che la responsabilità oggettiva dovrebbe valere sempre, anche per lui. Anche quando viene assolto o prescritto in processi che vedono condannati suoi manager o fedelissimi. Stiamo parlando non solo di culpa in eligendo e in vigilando, per aver scelto gli uomini sbagliati e non averli sorvegliati. Ma anche soprattutto di culpa “in premiando”, visto che, una volta accertata la loro colpevolezza, non sono stati rimossi o puniti, anzi han fatto tutti carriera, in azienda o addirittura in Parlamento. Delle tangenti alla Guardia di Finanza, B. disse di non saperne nulla. Fu condannato in primo grado, prescritto in appello e assolto per insufficienza di prove in Cassazione: ma il capo dei servizi fiscali Fininvest, Salvatore Sciascia, confessò e fu condannato per corruzione a 2 anni e 4 mesi, mentre l’avvocato Massimo Maria Berruti si beccò 8 mesi per favoreggiamento: dopodiché entrambi divennero onorevoli, sebbene B. sapesse tutto almeno dalle sentenze, o forse proprio per questo. E la responsabilità oggettiva di B.? Nessuno ne parlò. Anzi, quando fu assolto, D’Alema si scusò pubblicamente con lui per aver chiesto a suo tempo le sue dimissioni: cioè per averne detta eccezionalmente una giusta. Anche Dell’Utri fu condannato per le false fatture di Publitalia insieme ad altri manager, e poi per mafia: promosso senatore. E la responsabilità oggettiva di B.? Passata in cavalleria. Il fratello minore Paolo patteggiò per una mega-truffa alla Regione Lombardia. Della responsabilità oggettiva del fratello maggiore, neanche a parlarne. Previti fu condannato perché comprava giudici e sentenze à la carte con soldi di B. e della Fininvest: B. se la cavò per prescrizione, ma la Fininvest fu condannata civilmente a risarcire De Benedetti per lo scippo della Mondadori. Avete mai sentito un esponente del centrosinistra (a parte Di Pietro, non a caso espulso con ingnominia) rammentargli quella piccola responsabilità oggettiva da 560 milioni? Idem per il caso Mills: l’avvocato inglese fu condannato per essere stato corrotto con 600 mila dollari di provenienza Fininvest e poi prescritto, mentre B. fu subito prescritto. E la sua responsabilità oggettiva? Di solito, per accertare la responsabilità oggettiva di un politico, non c’è bisogno di processi o sentenze: bastano i fatti, almeno quando sono documentati. E di fatti documentati ce n’erano a bizzeffe già nel 1997, quando il centrosinistra promosse B. a padre costituente nella Bicamerale, chiamandolo a riformare “insieme” nientemeno che la Costituzione. E ce n’erano a carrettate nel novembre 2011, quando il Pd accettò di entrare in una maggioranza guidata da lui per governare insieme l’Italia appoggiando Monti. Per vent’anni chi avrebbe potuto e dovuto isolarlo, rifiutare di parlargli, delegittimarlo per le sue colpe politico-morali prim’ancora che penali, lo ha invece coinvolto, riverito, interpellato, legittimato. Col risultato che lui, oggi, rinfaccia agli altri le loro responsabilità oggettive. E gli altri non sanno cosa rispondere, perché non hanno più nulla da dirgli: o, peggio, dovrebbero dirgli ciò che non gli han detto per vent’anni.
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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 278 del 07/02/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Economia
“Mezzogiorno non è lusso ma opportunità” Al convegno coordinato dalla Svimez si è discusso anche di energia, aree urbane e interne. Infrastrutture e logistica i temi chiave
In discussione la ripartizione dell’apposito fondo nazionale
Trasporti, riuniti i presidenti
Le risorse disponibili ammontano a quasi cinque miliardi Nella giornata di ieri si è riunita la Conferenza straordinaria dei presidenti delle Regioni sul Trasporto pubblico locale
Il Mezzogiorno non è per il Paese un lusso eccessivo che ora non può essere più sostenuto, ma rappresenta un’imprescindibile opportunità per far tornare a crescere l’Italia sia sotto il profilo economico che sociale. È la sintesi del pensiero contenuto nel documento messo a punto da 21 associazioni col coordinamento dello Svimez.
Si è riunita ieri la Conferenza straordinaria dei presidenti delle Regioni per cercare un’intesa sul riparto del Fondo per il
Trasporto pubblico locale. Alla riunione, coordinata dal presidente della Regione Basilicata, Vito de Filippo, hanno partecipato
i presidenti Stefano Caldoro (Campania), Claudio Burlando (Liguria) e una nutrita delegazione delle Regioni.
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Agricoltura
Bonifica
Ricerca
Le aziende agricole si confrontano
Carmen Santoro resterà in carica per sei mesi
Insieme Unibas e Basilicata Innovazione
Regioni del Sud Tavolo su crisi Misure per evitare fallimenti
Consorzio Vulture commissariato
Un brevetto per le infiammazioni
La nomina decisa dalla Giunta
Si valuta l’immissione sul mercato
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La terra trema nel lagonegrese al confine col Pollino. Scene di panico tra la gente
Tribunale di Pisticci, Cataldo si dimette da presidente onorario di Autonomia forense
L’epicento del sisma, di magnitudo 3.1 a Lauria nei pressi dello svincolo della A3
La decisione dopo le prese di posizione giudicate faziose dei colleghi Montagna e Pinto
La Basilicata continua a tremare. Una scossa di magnitudo 3.1 nel distretto sismico di Monte Alpi Sirino è stata avvertita dalla popolazione martedì intorno alle ventitre e ha generato scene di panico. L’epicento è stato re-
L’avvocato Nicola Cataldo si dimette da presidente onorario di Autonomia forense e replica alle posizioni espresse dagli avvocati Vincenzo Montagna, presidente di Autonomia Forense e Leonardo Pinto, segretario del sindacato
gistrato a Lauria, presso lo svincolo della A3. La scossa è stata seguita da due repliche. A detta di Marco Mucciarelli, docente di sismologia dell’Unibas, non ci sarebbe nessuna relazione con il recente terremoto del Pollino.
La Gazzetta del Mezzogiorno
avvocati, i quali avevano ritenuto impraticabile il ritorno del civile nella sede distaccata del tribunale di Pisticci. “Faziose e personalistiche, secondo Cataldo, le posizioni espresse da Montagna e Pinto”.
Il Quotidiano della Basilicata
07.02.2013 N. 278
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Stato-Regioni oggi a Roma la Conferenza
Basilicata Mezzogiorno
Trasporto pubblico locale Come ripartire il fondo
Oggi i lavori. Tra i punti all’ordine del giorno gli ammortizzatori sociali
Si è tenuta ieri la riunione straordinaria dei governatori italiani per cercare un’intesa sulle risorse da impiegare per favorire i collegamenti
Il presidente Vasco Errani ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per questa mattina alle 10. La Conferenza esaminerà, oltre agli argomenti delle successive Conferenze StatoRegioni e Unificata convocate per le ore 14.30 e 15, anche l’esito dell’incontro con il Ministro Barca sulla Programmazione 2014/2020 e definizione delle modalità di partecipazione delle Regioni ai tavoli di confronto e al Gruppo tecnico del Partenariato; l’esame della proposta di modifica delle disposizioni di cui agli artt.3, 65, 67, 90, 93, 94,104 del Testo unico Edilizia in materia di costruzione in zone sismiche; il riparto delle risorse finanziarie previste dall’’art.1 co.548 della Legge di Stabilità 2013 tra le Regioni colpite dagli eventi alluvionali del novembre 2012; Comunicazione del Presidente della Regione Marche sull’esclusione della componente regionale dal Consiglio di Amministrazione della Simest; Comunicazione del Presidente della Regione Marche in merito all’Autorità di Gestione dei Programmi di Cooperazione Territoriale riguardanti l’area geografica adriaticojonica; Modifiche al documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome applicativo del D.L.78/2010 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica’’. Patto di stabilità incentivato anno 2013; Ripartire dalla cultura. Cinque proposte e dieci obiettivi per guardare al futuro; Documento sulle ‘’Residenze’’ quale modello di sviluppo per lo spettacolo dal vivo; Eventuale applicabilita’ al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani del regime degli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico, concessi a determinate imprese incaricate della gestione dei servizi di interesse economico generale; Proposta di ordine del giorno, condivisa con Anci e Upi, relativa a “Emergenza Nord Africa; Problematiche inerenti gli Ammortizzatori Sociali in deroga.
Si è riunita ieri la Conferenza straordinaria dei presidenti delle Regioni per cercare un’intesa sul riparto del Fondo per il Trasporto pubblico locale. Alla riunione, coordinata dal presidente della Regione Basilicata, Vito de Filippo, hanno partecipato i presidenti Stefano Caldoro (Campania), Claudio Burlando (Liguria) e una nutrita delegazione di assessori al ramo e di tecnici delle Regioni. L’argomento sarà poi sottoposto oggi al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Si è discusso del riparto del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, che ammonta a poco più di quattro miliardi e novecento milioni. In particolare, al centro della riunione dei governatori, è la questione del riparto di un miliardo e seicento milioni con i quali vengono gestiti i contratti di servizio regionali con Trenitalia. Alcune Regioni hanno chiesto il superamento dei vecchi criteri di riparto, altre vogliono rimanere ai criteri “storici”, come chiesto la Regione
Calabria auspicando che i nuovi criteri di riparto siano introdotti soltanto a partire dall’anno 2014. La Regione Puglia invece, ha chiesto che sul riparto del Fondo per il trasporto pubblico locale, le Regioni possanno trovare una convergenza tra loro. La Regione Liguria, dal
“Il Mezzogiorno non è lusso ma opportunità” Al convegno Svimez si è discusso anche di energia, aree urbane e infrastrutture Il Mezzogiorno non è per il Paese un lusso eccessivo che ora non può essere più sostenuto, ma rappresenta un’imprescindibile opportunità per far tornare a crescere l’Italia sia sotto il profilo economico che sociale. È la sintesi del pensiero contenuto nel documento “Una politica di sviluppo del Sud per riprendere a crescere”, messo a punto da ventuno associazioni col coordinamento dello Svimez, che è stato presentato nella mattinata di ieri in un convegno che si è tenuto a Roma, presso la sala “Atti Parlamentari” della biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” al fine di essere sottoposto alle forze politiche per giungere ad una “Agenda
per il Sud” da affrontare nella nascente legislatura. Nel corso dei lavori è stato evidenziato come l’impatto delle manovre finanziarie riferite all’anno 2012 sia stato devastante per il Sud, colpito in modo quasi doppio da politiche quali il taglio della spesa in conto capitale e come, a fronte dell’obiettivo di mantenere la quota del quarantacinque per cento degli investimenti pubblici destinati al Sud, nel decennio che va dal 2001 al 2011 si sia scesi da oltre il quaranta percento al trentuno per cento. Nel corso dell’incontro tenutosi nella Capitale il presidente Svimez, Adriano Giannola, ha anche posto il problema delle classi dirigenti, indicando
quella della Basilicata (era presente il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che è intervenuto al dibattito) come un esempio da seguire. Il documento, in particolare, ha evidenziato la necessità di puntare su riqualificazione urbanistica, infrastrutturazione logistica, produzione e recupero energetici sia da fonte fossile che rinnovabile, sviluppo delle aree interne anche quale bacino turistico e sul ruolo del Mediterraneo per un raccordo con altre aree geografiche
in rapida crescita, al fine di sviluppare l’intero Paese utilizzando il Mezzogiorno come una risorsa. Questo perché, hanno ripetuto tutti i partecipanti al dibattito (da Umberto Raneri a Giorgio La Malfa e Gerardo Bianco) il Mezzogiorno è l’unica possibilità di riprendere a crescere per il Paese). Nel suo intervento il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha ribadito la necessità di scelte serie e responsabili per il Paese e per il Mezzogiorno, evitando la
canto suo, ha evidenziato di aver fatto una scelta responsabile, dal momento che ha deciso di stanziare risorse importanti nel bilancio regionale per finanziare il trasporto pubblico locale. Infine la Regione Campania che ha sostenuto di essere “per la premialità,
basata su criteri oggettivi”, ha dichiarato come sia indispensabile ed urgente che si possa addivenire ad un accordo tra le Regioni ed ha manifestato una certa preoccupazione perché con la revisione dei contratti, vi è il rischio di un possibile impatto sul lavoro.
tradizione del pregiudizio verso il Sud e cogliendone appieno le opportunità che questo offre. Il governatore lucano ha inoltre tenuto a sottolineare che l’impegno per il Sud, non è questione di solidarietà o di intervento straordinario, ma un’opportunità di ripresa per il Paese che metta in sicurezza anche la prospettiva dell’Europa, perché, ha spiegato, se cade il Sud cade l’Italia. De Filippo ha poi osservato come i contenuti del
documento presentato dalla Svimez e dalle associazioni mostri elementi di netta coerenza con le linee guida del novo ciclo di programmazione degli interventi comunitari, sottolineando inoltre come una tale convergenza mostri in modo inequivoco la via da seguire mettendo nell’angolo le demagogie e le proposte di chi pensa o afferma che i problemi dell’Italia possano essere affrontati in modo separato dalle diverse aree del Paese.
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Basilicata Mezzogiorno
Agricoltura, patto tra le Regioni Un coordinamento per sostenere le imprese del settore primario meridionale in forte crisi Impegni concreti a soste- La Regione è pronta ad gno delle aziende agrico- elaborare e condividere le fortemente indebolite ogni utile forma di interdalla crisi. A chiederli al vento a livello nazionale e prossimo Governo nazio- comunitario, per impedire nale la Regione Basilicata il fallimento e la chiusura che sarà co – protagonista delle aziende agricole menel percorso condiviso ridionali. La Regione ha che le regioni del sud vor- coscienza della difficoltà ranno intraprendere. Impegno a elaborare Ieri l’assessore regionale all’ ogni utile forma di intervento a Agricoltura Rosa livello nazionale e comunitario Mastrosimone e il direttore generale An- in cui versa gran parte del drea Freschi hanno rice- comparto agricolo, sono vuto una delegazione di necessari interventi corali Altragricoltura, l’associa- che rendano più incisiva zione sindacale degli agri- l’interlocuzione col govercoltori. L’incontro era stato no nazionale. richiesto dal coordinatore Oggi a Palermo AltragriGianni Fabbris. coltura incontrerà l’asses-
E’ Carmela Santoro, dirigente dell’ Ufficio Affari istituzionali e Affari generali della Presidenza della Giunta, il commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano. Il Consorzio è un ente pubblico che coordina interventi pubblici e controlla l’attività dei privati sulla bonifica del territorio di competenza. Le opere riguardano la sicurezza idraulica, la gestione delle acque destinate all’irrigazione, la partecipazione ad opere urbanistiche, ma anche la
sore al ramo della Regione Sicilia a cui sarà comunicata la volontà espressa dall’assessore Mastrosimone di costituire il “patto tra le Regioni del Sud”. Nel corso dell’incontro è stata affrontata la situazione di alcune aziende del Metapontino che si trovano nella situazione di dover mettere all’asta i propri immobili, svendendo di fatto le proprie attività. La delegazione ha proposto di estendere la misura individuata per far fronte ai danni subìti dagli alluvionati – il cosiddetto ‘Fondo alluvione’ – anche alle altre situa-
zioni di emergenza che gli agricoltori si trovano ad affrontare. L’assessore si è detta “disponibile ad allargare il positivo metodo già sperimentato” e ad “individuare forme di sostegno alle aziende, privilegiando, ove possibile, misure di intervento che
vengano assegnate con la logica della ‘premialità’ e non della co-partecipazione che potrebbe precludere l’accesso ai benefici a quelle imprese che non hanno le necessarie disponibilità finanziarie”. Si è infine impegnata ad organizzare a breve un
Vulture Alto Bradano
Camela Santoro è il commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Resterà in carica per sei mesi consentendo il funzionamento dell’ente tutela del patrimonio ambientale e agricolo. I consorziati eleggono i rappresentanti, tutti proprietari di immobili dell’area di bonifica, di un consiglio di amministrazione che a sua volta elegge un presidente. La nomina di Santoro è stata decisa dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricol-
Carmela Santoro
I prodotti lucani al Fruit Logistica di Berlino
tura dopo la decisione di sciogliere gli organi di amministrazione dell’ente consortile a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione 2012, nonostante l’intervento del commissario ad acta, Alessandra Campa, funzionario regionale. Santoro resterà in carica sei mesi consentendo il funzionamento dell’ente,
incontro tra gli uffici regionali competenti, Altragricoltura, le associazioni che si occupano di contrasto all’usura come Libera e la Fondazione don Cavalla, “per un serio confronto sulle misure da adottare per sostenere le aziende agricole a rischio usura”.
con obbligo di indire, non oltre il sesto mese dall’inizio del mandato, le elezioni degli organi consortili. Inoltre, con provvedimento di Giunta l’Ufficio Autorità di gestione Psr Basilicata è stato incaricato a procedere alle necessarie interlocuzioni con le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale e di stabilire che ogni organizzazione sarà invitata a designare un numero di 3 consorziati tra i quali la Giunta regionale procederà a nominare i membri della consulta.
Il comparto lucano ha notevoli potenzialità
I numeri dell’ortofrutta
Fino a domani nello stand espositivo della Basilicata frutta e ortaggi freschi e produzioni ottenute con metodi biologici
I mercati maggiori sono quelli nazionali ma anche i Paesi europei di Germania, Francia, Inghilterra e Paesi scandinavi
Ottanta metri quadri del Salone internazionale del marketing ortofrutticolo di Berlino parleranno lucano fino a domani 8 febbraio. Il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Basilicata ha organizzato la partecipazione, all’importante salone internazionale, di cinque organizzazioni di produttori lucani e di un consorzio vivaistico. Nello stand espositivo lucano, posizionato al padiglione 4.2, sono presenti frutta e ortaggi freschi e produzioni ortofrutticole ottenute in Basilicata con metodi biologici. Il programma delle attività prevede inoltre incontri sulle nuove tecniche di
Il comparto ortofrutticolo lucano ha un do. ruolo importante in Italia sia per i numeri Tra le ortive di qualità: pomodori, aspasia per le colture specializzate e di qua- ragi, cavolfiori, cavoli, broccoli, lattuga, lità. indivia, peperoni,melanzane, finocchio, Secondo i dati Istat 2010 del censimen- carciofi e rucola. L’ortofrutta lucana ha un to generale dell’agricoltura la superficie ciclo produttivo di tipo corto con produdi fruttiferi in Basilicata ammonta a circa zioni orientate al consumo fresco. 26mila ettari, mentre per le ortive si aggi- I mercati maggiori sono quelli nazionali, ra intorno ai 9.000. per l’estero riguardano essenzialmente i L’ortofrutta ha ragPaesi europei di Gergiunto livelli di gran- La fascia jonica tra le realtà mania, Francia, Inde eccellenza tanto nazionali più dinamiche ghiltera e Paesi scanche la fascia jonica dinavi. rappresenta una del- Altro comprensorio di C’è da aggiungere le realtà frutticole qualità la pianura ofantina che si stanno aprennazionali più dinamido sempre di più che. nuovi mercati verso i Paesi extraeuropei. Altro comprensorio di qualità e la pianu- Le organizzazioni di produttori sono setra ofantina a nord della regione. te. In Basilicata i prodotti di spicco sono: fra- L’ortofrutta lucana è il comparto più imgole, pesche, albicocce, nettarine, susine, portante e rappresenta circa il 50% delarance, clementine, actinidia. la produzione lorda vendibile regionale L’uva da tavola è tra le migliori del mon- con notevoli potenzialità di sviluppo.
gestione ottimale delle risorse, sui profili della filiera ortofrutticola, sui prodotti dei Paesi emergenti. Sarà inoltre offerta la possibilità di apprendere le strategie dei sistemi logistici avanzati, della selezione, trasporto e imballaggio, del controllo della qualità, del confezionamento e del marketing. Le organizzazioni di produttori lucani presenti a Berlino sono: “Agricola Felice” di Tursi, “Asso Fruit” di Scanzano Jonico, “Ancona” di Policoro, “Esedra” di Marconia, “Mediterraneo” di Palazzo S. Gervasio. Presente anche il Consorzio “Vivaisti lucani” di Scanzano Jonico.
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Basilicata Mezzogiorno
Un Avviso della Regione sullo Sportello impresa formazione continua per sostenere i sistemi produttivi
Spic, sfide competitive
Il progetto, nell’ambito del Po Fse 2007/2013, scade nel mese di agosto La crisi economico-finanziaria degli ultimi tempi ha prodotto una forte mortalità delle imprese, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, con la conseguente perdita di posti di lavoro e una ridotta capacità competitiva delle aziende. Al contrario, una buona base formativa dei dipendenti e la competitività sono le uniche armi per andare avanti e rimanere sul mercato. Un Avviso pubblico della Regione che risponde a queste esigenze è quello relativo allo “Sportello impresa formazione continua”, più noto come Spic (approvato dalla giunta nel mese di agosto e pubblicato sul Bur numero 31 del 27 dello stesso mese), che intende proprio sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità dei lavoratori, attraverso la concessione di aiuti alle imprese interessate alla realizzazione di attività di formazione continua rivolte al proprio personale operante nelle unità locali
Un passo in avanti per la ricerca e un nuovo brevetto depositato dall’Università della Basilicata con l’assistenza di Basilicata Innovazione. Si tratta di uno studio sui nuovi “marcatori” delle infiammazioni, capaci di identificarle in modo più veloce ed efficace. La ricerca potrebbe avere significative ricadute in campo diagnostico e farmaceutico. Lo studio è stato effettuato dalla ricercatrice Vittoria Infantino del Di-
di beni e servizi ubicate in Basilicata. Il fine ultimo è la creazione e il rafforzamento di un efficiente sistema di formazione continua e l’implementazione di un sistema di intervento flessibile, snello e veloce. Nell’Avviso sono contenute le modalità per la presentazione di progetti cantierabili e il periodo di riferimento parte da agosto 2012 fino ad agosto 2013. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi a una medesima impresa non deve superare i duecentomila euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Per beneficiare degli aiuti, le imprese devono rispondere ad alcuni requisiti: in primis, devono avere sede (almeno per un’unità) in Basilicata; non essere in stato di fallimento, sospensione dell’attività o difficoltà; non aver commesso violazioni in ordine al pagamento delle imposte, dei contributi previdenziali e delle spettanze ed essere in regola relativamente alle norme di sicurezza degli stabili-
Azioni, priorità e costi L’Avviso pubblico sperimentale relativo allo “Sportello impresa formazione continua” è finanziato con le risorse del Po Fse 2007/2013 – Asse adattabilità. La spesa complessiva prevista ammonta a due milioni e mezzo di euro. Il finanziamento, per la categoria della formazione a progetto, viene erogato in due ratei: per ottenere il primo rateo, corrispondente al cinquanta per cento, il beneficiario deve avere dimostrato di aver avviato l’attività formativa e stipulato una fidejussione bancaria o assicurativa; per il secondo rateo il beneficiario deve certificare i risultati raggiunti in termini di ore e risorse impiegate. Per la categoria della formazio-
menti. I destinatari della formazione, invece, sono i lavoratori con contratto a tempo determinato o indeterminato (compresi i contratti atipci, purché vigenti nel periodo delle attività formative) e i titolari o soci di impresa impegnati direttamente nel ciclo produttivo. Sono esclusi i lavoratori con contratto di apprendistato, che, però, possono partecipare alle attività di formazione continua aggiuntive. Due le tipologie di azioni formative finan-
ziabili a sportello: la prima è la formazione a progetto per i lavoratori o i titolari dell’impresa stessa, la seconda è la formazione ad accesso individuale. Per ciò che concerne la prima, i progetti devono essere costituiti da un unico intervento con tutte le informazioni relative a obiettivi, durata e destinatari e disporre dei requisiti di immediata cantierabilità. I percorsi di apprendimento prevedono attività di aula e laboratorio, stage e formazione presso enti di
ne ad accesso individuale, invece, è previsto un’unica erogazione a saldo del contributo, per ottenere il quale il beneficiario deve certificare spese sostenute e ore di frequenza realizzate. Le priorità di finanziamento riguardano i settori del turismo e della cultura, dell’agroalimentare, dell’innovazione tecnologica (agrobiotecnologie, osservazione della terra, mobilità, energia, materiali innovativi e nuove tecnologie). Tra le priorità rientrano le azioni formative sostenute dal Fesr o non formative sostenute dal Fse e i progetti di prosecuzione o integrazione di attività già in essere sostenute da fondi interprofessionali per la formazione continua.
ricerca o università e scuole. Quanto alla formazione ad accesso individuale, i criteri di ammissione sono gli stessi della tipologia a progetto, ma l’intervento è ammissibile se svolto da un soggetto accreditato dalla Regione Basilicata o altra regione italiana o da istituzioni universitarie e di alta formazione riconosciute dal Miur. I progetti formativi, a seconda della tipologia, possono essere presentati dall’impresa beneficiaria e da studi associati e possono
Nuovo brevetto per Unibas Uno studio dell’ateneo lucano e di Basilicata Innovazione ha portato alla scoperta di nuovi marcatori delle infiammazioni. Possibili sviluppi in ambito diagnostico e farmaceutico partimento di Scienze dell’ateneo lucano, che ha individuato una correlazione tra i fenomeni infiammatori e il comportamento di uno specifico enzima, l’Atp citrato liasi (Acly), i cui livelli di espressione aumentano fino a dieci volte in più in presenza di tali fenomeni.
Un risultato che il Dipartimento, in collaborazione con il servizio di valorizzazione della ricerca di Basilicata Innovazione, ha subito sottoposto a una serie di verifiche per la brevettazione e il trasferimento sul mercato. L’intervento di Basilicata Innovazione ha permesso
Neurolinguistica
innanzitutto di convalidare le funzionalità dell’enzima attraverso alcune analisi tecniche; quindi sono state svolte indagini di anteriorità su banche dati nazionali e internazionali per verificare che l’invenzione rispettasse tutti i requisiti di brevettabilità ed è stato definito, infine,
con strumenti di business intelligence, lo scenario tecnologico e commerciale in cui collocarla. In ultimo, sono state avviate le procedure per il deposito del brevetto, con la collaborazione dell’Ufficio ricerca e relazioni internazionali dell’Ateneo. Basilicata Innovazione sta
essere attuati con risorse didattiche di cui l’azienda dispone in modo diretto o delegando le attività progettuali a un organismo di formazione. La candidatura va presentata online collegandosi al sito basilicatanet. it. L’ufficio di riferimento da contattare è l’Ufficio Formazione continua e alta formazione, lavoro, cultura e sport della Regione Basilicata o l’Ufficio relazioni con il pubblico (urpformazione°regione. basilicata.it). (Bm4)
assistendo il Dipartimento anche nella valutazione delle possibilità di trasferimento dell’invenzione sul mercato, in ambito diagnostico e farmaceutico. In quest’ultimo settore, infatti, l’enzima potrebbe essere sfruttato per produrre nuove tipologie di antinfiammatori, più efficaci di quelli attualmente in commercio che presentano spesso effetti collaterali e non sono in grado di inibire tutti i mediatori dell’infiammazione. (Bm4)
Lucani all’estero
Asp, cala il sipario sul primo corso
Ticchio accoglie la sfida di Scaglione
Fornire le ‘soft skill’ utili a migliorare la relazione medico paziente. E’ l’obiettivo del corso di formazione appena chiuso in Programmazione neurolinguistica medica (Pnl) per medici di medicina generale, un progetto formativo nato nell’abito del progetto Atip della Asp. Quattro i moduli del programma formativo accreditato Ecm: la comunicazione nella relazione medico-paziente (tecniche per stabilire un rapporto empatico con i pazienti); l’emotività in sanità (tecniche per gestire le emozioni del medico e del paziente); la linguistica persuasiva (strategie per individuare i sintomi non detti e le deformazioni, cancellazioni e distorsioni usate dai pazienti); la comunicazione corporea (messaggi non verbali dei pazienti) e l’utilizzo terapeutico delle “submodalità”. (Bm4)
Una sfida, secondo il presidente della Federazione lucana in Svizzera, Giuseppe Ticchio, quella lanciata dal neo presidente della Commissione lucani all’estero, Luigi Scaglione, il quale, in vista dell’assemblea dell’otto e nove marzo, ha sollecitato l’opportunità di ampliare la rete di comunicazione tra i lucani all’estero, in qualsiasi forma essa si rappresenti ed attraverso gli strumenti tradizionali o i new media ed i social network. “Carissimi media della Regione Basilicata - dice Ticchio - Scaglione vi ha lanciato un’interessante sfida: come tenere vivo il legame con i lucani sparsi nel mondo. Una sfida ambiziosa, ‘ma si può fare’ come si dice a Roma. Allora facciamola – conclude Ticchio - voi come media regionali, noi come Lucani nel mondo. Diamo il meglio di noi stessi e i benefici saranno messi a disposizione di tutta la Basilicata e di chi ci abita”.
07.02.2013 N. 278
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani
Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.02.2013
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Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Giovedì 7 febbraio 2013
LOTTA AGLI EVASORI GUARDIA DI FINANZA
UN ANNO DI CONTROLLI Il bilancio di un’operazione delle fiamme gialle nel Potentino. Il 30% delle ricevute emesse è risultato irregolare
Blitz contro i furbetti dello scontrino Il 23% dei negozi non rilascia un documento fiscale MASSIMO BRANCATI l L’offensiva contro i furbetti dello scontrino. Un anno di controlli a tappeto per stanare gli evasori e i commercianti per i quali il registratore di cassa è un elemento di arredo. La Guardia di Finanza ha focalizzato l’attenzione, in particolare, sulla provincia di Potenza, scoprendo che nel territorio c’è un alto tasso di irregolarità: 1 contribuente su tre. Sul totale degli scontrini e delle ricevute fiscali emesse, dunque, il 30 per cento è risultato fuori legge. L’anno scorso le fiamme gialle hanno controllato 2.896 esercizi: nel 23 per
cento dei casi i militari hanno rilevato la mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale; nel sette per cento dei casi, invece, è stato emesso un documento fiscale con importo inferiore alla cifra incassata. Durante i controlli, inoltre, sono stati scoperti 18 lavoratori in nero. Nel corso dell’operazione, la Guardia di Finanza ha multato per due volte, nella stessa giornata, un noto parrucchiere per uomo nel centro storico del capoluogo lucano. Due verbali di contestazione nella stessa giornata, a poche ore di distanza uno dall’altro, per non aver consegnato al cliente la ricevuta fiscale. C’è, poi, il caso di un
fruttivendolo del Vulture-Melfese che, con il negozio aperto dalle 8 del mattino, due ore dopo non aveva ancora acceso il registratore di cassa (circostanza accertata dai finanzieri dopo un verbale di contestazione per la mancata emissione di uno scontrino). «Svista», «lo stavo per fare», «ogni tanto lo scontrino scappa», ma soprattuto «il cliente si è dimenticato di ritirarlo». Ecco come si giustificano i commercianti pizzicati in fallo. Va detto, a tal proposito, che i finanzieri non hanno mai verbalizzato un commerciante perché il cliente «ha dimenticato di ritirare lo scontrino». Infatti il comportamento che viene sanzio-
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FISCO Controlli a tappeto in negozi e bar [servizio fotografico di Tony Vece] nato consiste nella mancata «battitura» del documento fiscale e non nella mancata consegna dello scontrino/ricevuta fiscale all’utente. Inoltre la regolare emissione del documento, anche se non ritirato dal cliente, è facilmente dimostrabile dal commerciante: basta consultare le ultime registrazioni del misuratore fiscale o esibire la copia della ricevuta rimasta in possesso dell'esercente per dimostrare di aver emesso lo scontrino/ricevuta. Differenti le reazioni dei commercianti di fronte alle contestazioni e al cittadino che giustamente rivendica l’emissione dello scontrino: c'è il con-
tribuente che accetta il verbale riconoscendo l'errore, c'è quello che lo riconosce solo dopo aver segnalato le scorrettezze del vicino e quello che si ribella urlando e rifiutandosi addirittura di consegnare i documenti, esasperando la situazione nella speranza che i militari operanti si scoraggino. C'è l'operatore che sembra infastidito dalle richieste del documento fiscale da parte dei clienti, dimenticando che il rilascio dello scontrino o della ricevuta non è un «optional». C'è, infine, il commerciante che si giustifica sparando a zero sulla crisi, sulle tasse e sulla pressione fiscale. Della serie: lo Stato mi opprime e io lo truffo.
CONSIGLI PER «PROTEGGERSI» DAGLI SCONTRINI FASULLI: ATTENZIONE AD ALCUNI DETTAGLI, DAL NUMERO PROGRESSIVO AL LOGOTIPO FISCALE
«L’ha dimenticato il mio cliente» Un campionario di giustificazioni di chi viene pizzicato in fallo durante i controlli l Attenzione. Non ci sono solo negozianti che «distrattamente» non battono lo scontrino. Dalle indagini delle fiamme gialle emerge anche un altro fenomeno, quello dell’emissione degli scontrini irregolari. Pezzi di carta (straccia) per dare l’impressione al cliente di essere in regola. Il caso riguarderebbe soprattutto bar e ristoranti su tutto il territorio nazionale. Ma come è possibile verificare se una ricevuta è valida? La prima cosa da controllare è che contenga il nome dell’azienda venditrice, la ragione sociale, e il suo indirizzo con partita Iva. Devono essere presenti anche i dati contabili dell’operazione (corrispettivi, rimborsi, eccetera), la data, l’ora di emissione e il numero progressivo. Ma, soprattutto, il logotipo fiscale e il numero di matricola del registratore. Insomma, una verifica complessa solo all’apparenza, che un occhio attento, nel dubbio, può fare piuttosto rapidamente. Attenzione anche alle fatture: in alcuni casi, se non richieste prima dal cliente, non c’è obbligo. Si tratta di esercizi autorizzati
FIAMME GIALLE Molti commercianti colti in fallo si sono giustificati dicendo che il cliente aveva dimenticato di ritirare la ricevuta
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alla vendita al dettaglio, artigiani che vendono i propri oggetti nei laboratori, i fornitori di prestazioni alberghiere, somministrazione di alimenti e bevande, prestazioni di servizi in locali aperti al pubblico o nell’abitazione dei clienti. E lo stesso vale per chi trasporta persone, veicoli e bagagli, istituti di credito per servizi di custodia di titoli e altri servizi e altri soggetti che fanno
l Bar, ristoranti, alimentari, mercati ambulanti e negozi in generale hanno l’obbligo di rilasciare una ricevuta. Lo scontrino fiscale è emesso dal «misuratore fiscale», un piccolo computer che conserva traccia di ogni pagamento (ce ne sono in giro anche di falsi, pochi però, secondo l’Agenzia delle Entrate). Il pezzetto di carta che viene consegnato al cliente è contraddistinto dal logotipo fiscale (simbolo Mf seguito da cifre/lettere identificativo del misuratore fiscale) solitamente riportato nella parte inferiore dello scontrino. La ricevuta è invece compilata a mano in doppia copia, su un bollettino madre/figlia (una co-
servizi come assicurazioni, finanziamenti e perfino affitti. Se da un lato, quindi, il rischio di venire ingannati c’è, dall’altro il pericolo di cadere in errore è dietro l’angolo pensando, magari, che un cinema, un tabaccaio o un giornalaio siano evasori perché non rilasciano scontrini fiscali. Così non è, nonostante valga in linea di massima il principio secondo il quale «ogni vendita deve
essere in qualche modo certificata». La lista degli «esenti» è particolarmente lunga ed è necessario fare attenzione per non essere travolti dal clima «anti-evasori» nonostante chi elude il fisco sia sempre dietro l’angolo. Se si aggiunge il fatto che astuzie e leggerezze procurano danni irreparabili alle casse dello Stato e, di conseguenza, alle famiglie, il gioco è fatto. Anche perché, a ri-
La giungla delle ricevute chi ha l’obbligo e chi no pia per il cliente, l’altra per l’esercente), con data e numerazione progressiva. Quest’ultima è la forma diffusa tra i prestatori d’opera come operai, idraulici, elettricisti, e da chiunque non voglia sobbarcarsi l’onere del registratore fiscale. Attenzione al trucco del «preconto» utilizzato da alcuni ristoratori che presentano una nota col dettaglio del pasto, incassano il compenso e non rilasciano la ricevuta vera e propria. Talvolta intascandosi anche l’Iva che aggiungono a piè di
lista. Bisogna sempre ricordarsi di chiedere lo scontrino dopo aver pagato il ristorante. Tabaccai, edicole, benzinai non sono tenuti al rilascio dello scontrino. Attenzione: chi paga il caffè e compra un pacchetto di sigarette al bar-tabacchi dovrà ricevere la ricevuta per la bevanda. Le stazioni di servizio devono invece rilasciarla per i beni eventualmente acquistati presso i loro shop, come gli accessori per l’auto. I benzinai a richiesta emettono inoltre fattura per i
sentirne sono sempre più spesso i commercianti onesti che si trovano a combattere i concorrenti (sleali) ad armi impari. Secondo i dati della Guardia di Finanza l’evasione è infatti una ferita ancora aperta e sempre in agguato. In complesso nel 2012 le Fiamme Gialle hanno scoperto 8.617 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 22,7 miliardi di euro.
clienti con partita Iva. In alcuni ipermercati va diffondendosi il rilascio di uno scontrino non fiscale: tutto regolare. Una legge recente consente a chi opera nella grande distribuzione di alleggerire l’onere dei «misuratori fiscali» (laddove sono presenti molte casse). Fermo restando l’obbligo di comunicare telematicamente ogni mese all’Agenzia delle Entrate gli incassi quotidiani. Ma nel loro caso il rischio di evasione da omessa certificazione è basso in considerazione anche dell’insieme di regole di controllo di gestione, interne alle aziende in questione.
le altre notizie ECONOMIA
Fondo sblocca-crediti soddisfatta la Cna n «È utile ed opportuno in questo particolare momento di grandissima difficoltà del tessuto economico regionale il recente provvedimento adottato dalla Camera di Commercio di Potenza finalizzato a «sbloccare» i crediti vantati dalle imprese nei confronti degli enti». Lo afferma il segretario regionale Cna, Leo Montemurro. UNIVERSITÀ
Studenti e lavoro i dati di un’indagine n La Libera Università delle Donne di Basilicata, associazione no profit, domani presenta i dati emersi dall’indagine sulla condizione studentesca tra formazione e aspettative occupazionali in Basilicata. L’indagine si colloca nell’ambito di una più ampia ricerca intorno alle questioni del lavoro. VOLONTARIATO
Al via le candidature per il terzo settore n Sono aperte le candidature da parte delle organizzazioni no profit di Terzo Settore, (associazionismo di promozione sociale, volontariato, cooperazione sociale, fondazioni) per il nuovo percorso formativo per dirigenti «Fqts 2013», che si terrà nelle sei regioni del sud (Sicilia, Sardegna, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria). Per ogni eventuale delucidazione si può telefonare al 348.3855292.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.02.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX
Giovedì 7 febbraio 2013
LAURIA IL SISMA, PER IL QUALE NON SONO STATI SEGNALATI DANNI, REGISTRATO NELLA NOTTE DI MARTEDÌ ALLE 23.08
Torna a tremare il Lagonegrese l’epicentro al Monte Alpi Sirino Una scossa di magnitudo 3.1 è stata avvertita dai cittadini
LAURIA Gli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno rilevato l’epicentro a Lauria, vicino allo svincolo di Lauria Nord dell’A3 Salerno – Reggio Calabria
PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Il terremoto torna a colpire la Basilicata. Ma l’epicentro si sposta: non più il Pollino ma il Lagonegrese. Una scossa di magnitudo 3.1 è stata avvertita alle 23.08 di martedì nel distretto sismico del Monte Alpi Sirino, limitrofo a quello del Pollino. Il sisma è stato avvertito distintamente da molti cittadini. I comuni interessati sono quelli del versante del Lagonegrese (Lauria, Nemoli, Trecchina, Lagonegro) e in parte della Val d’Agri (Moliterno e Sarconi). Gli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno rilevato l’epicentro del sisma nel comune di Lauria, nelle vicinanze dello svincolo di Lauria Nord dell’A3 Salerno – Reggio Calabria, ad una profondità di 12. 7 chilometri. Si è registrato panico tra la popolazione ma dalle verifiche effettuate non ci sono stati danni. La scossa di magnitudo 3. 1 è stata seguita da due repliche registrate solo dagli strumenti: la prima di 1. 4 alle 23. 34 e la seconda di 1.2 alle 23 . 46. L’epicentro è risultato sempre nelle vicinanze dello svincolo di Lauria Nord (Pecorone). La scossa nel Lagonegrese arriva dopo quelle di magnitudo 2 e di 2.2 che si sono avute sul Pollino lunedì scorso. Il Pollino è tornato a tremare dopo una lunga pausa dello sciame sismico che da due anni interessa tutta l’area. Le ultime scosse, infatti, di magnitudo non superiore a 2.2 erano state avvertite nei primi giorni di gennaio. Più precisamente il 13 gennaio era stata registrata l’ultima scossa di magnitudo 2. 2 nel distretto sismico del Pollino. Secondo, Marco Mucciarelli, docente di sismologia all’Università di Basilicata il terremoto a Lauria non c’entra niente con quello del Pollino. «Si tratta di un’altra struttura attiva – dice -. Anche il versante del Lagonegrese è una zona ad alto rischio sismico». Ci saranno altre scosse? «In futuro di sicuro ma ovviamente non sappiamo quando. È una zona che ha avuto un picco di sismicità recentemente tra il 2004 e il 2005». L’unica difesa contro i terremoti resta sempre la prevenzione: se le case sono fatte bene resistono. È tornato a tremare anche il Pollino: «In realtà – spiega Mucciarelli - non aveva mai smesso perché le scosse sono continuate anche se la popolazione non le ha avvertite dal momento che sono state rilevate solo dagli strumenti. Tuttavia il tasso di attività è dieci volte più alto di quello di un anno fa. Non siamo ancora rientrati nella normalità, bisogna ancora pazientare prima di dichiarare lo sciame concluso».
ROMA
UNA RICERCA SULL’IMPATTO EMOTIVO DEL TERREMOTO. UN QUESTIONARIO ANONIMO CON RIFERIMENTO ALL’APPENNINO MERIDIONALE
Test sulla percezione del rischio L’idea di un gruppo di ricercatori dell’Ingv e dell’Ogs per misurare l’attenzione della gente
l Un gruppo di ricercatori dell’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) e dell’Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) sta portando avanti una ricerca finanziata dal Dipartimento della Protezione Civile per una indagine nazionale sulla percezione del rischio sismico. I ricercatori hanno creato un test sulla percezione del rischio sismico che si trova sul sito internet www.terremototest.it. Il test è completamente anonimo ed è a fini di ricerca e non di lucro. La ricerca, sottolineano all’Ingv e all’Ogs, pone una attenzione particolare alle aree dell'Appennino Meridionale. Il test dovrebbe essere pubblicato senza indicare i riferimenti di chi sta svolgendo la ricerca, per non influenzare i compilatori del test. Per partecipare bisogna inserire soltanto età, sesso e luogo, indicazioni generali sulla professione e poi rispondere, in una scala di valori, ad alcune domande sulla percezione della sicurezza nel luogo di
LA RICERCA All’opera ricercatori dell’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) e dell’Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale)
lavoro, a casa, e nel territorio in cui si vive. Dopo aver compilato in ogni sua parte questo test si riceverà online la risposta alla propria percezione del rischio. Una percezione che non dipende sempre dal reale valore del rischio, ma piuttosto dal modo in cui esso è percepito. In generale, le persone perce-
IERI LA CERIMONIA PER LA CONSEGNA DEI PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI
LAGONEGRO
piscono i rischi come trascurabili, accettabili, tollerabili o inaccettabili e li confrontano con i benefici. Diversi fattori influenzano la decisione di una persona di accettare un rischio o rifiutarlo. Per questo il ruolo della percezione è molto importante soprattutto in assenza di stime affidabili dei rischi reali.
GLI CHEF La Federazione italiana Cuochi chi, capitanati dal team manager Fabio Tacchella, per aver onorato la categoria raggiungendo grandi successi in tutte le più prestigiose competizioni nazionali e internazionali. La manifestazione si è tenuta in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca una delle stanze più prestigiose del complesso architettonico romano.
CALVELLO ENERGIA
Fotovoltaico e solare i nuovi incentivi n Oggi, alle 17.30, a Calvello, nella Sala Congressi del Convento di Santa Maria de Plano, incontro pubblico sui «Nuovi incentivi per gli impianti di case e aziende», promosso dalla Girasole srl sul bando per l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e/o di impianti solari termici per acqua calda sanitaria (ACS) e/o integrazione riscaldamento domestico.
VIGGIANO CRONACA
CONCLUSO UN CORSO DI FORMAZIONE
I collari del Collegium Cocorum Tra medico e paziente a sedici cuochi della Basilicata una relazione da gestire l Sotto gli occhi di Leonardo, Dante, Petrarca, Michelangelo e di tanti altri personaggi che hanno reso ricca e rinomata la cultura italiana, ieri sedici cuochi lucani associati all’Unione regionale sono stati insigniti dei collari del Collegium Cocorum, la più alta onorificenza rilasciata dalla Federazione Italiana Cuochi agli chef che svolgono questa professione «da oltre venticinque anni nell’arte culinaria, onorando sempre ed ovunque la tradizione e il prestigio della millenaria cucina italiana» come spiega il Presidente Nazionale Fic, Paolo Caldana. Circa trecento gli chef italiani e stranieri premiati a Roma, chef che con passione e dedizione hanno reso la cucina italiana ricercata e riconoscibile in tutto il mondo; «portare le insegne del Collegium Cocorum è motivo di vanto ed orgoglio» precisa Caldana «è un traguardo che ogni chef persegue nella sua carriera con ambizione e costanza». Durante la cerimonia è stato consegnato anche il Collare Amici dei Cuochi, il particolare riconoscimento che la Federazione Italiana Cuochi assegna a personalità della cultura, della comunicazione e delle istituzioni: per il 2013 premiati l’on. Marco Pomarici, l’avvocato Francesco Patimo e i componenti uscenti della Nazionale Italiana Cuo-
le altre notizie
l LAGONEGRO. Si è chiuso il corso di formazione in Programmazione Neuro Linguistica Medica (Pnl) per Medici di Medicina Generale (Medici di famiglia). Il progetto formativo, nato nell’ambito del progetto Atip della Asp coordinato dal dott. Massimo De fino, destinato a Medici di Medicina Generale aveva lo scopo di fornire le «soft skill» utili a migliorare la relazione medico paziente. Il gran numero di medici presenti al corso, insieme a psicologi e educatori, ha dimostrato un forte interesse all’acquisizione di queste competenze nel campo delle Medical Humanities. Il programma formativo accreditato Ecm è stato così orientato: il primo modulo dal titolo «La comunicazione nella relazione Medico-Paziente» ha fornito le più innovative tecniche di Programmazione Neuro Linguistica per stabilire un buon rapporto empatico con i pazienti, tramite l’osservazione dei Lem (Movimenti Oculari) e la tecnica del mirroring. Il secondo modulo: «Emotività in Sanità» si è focalizzato sull’utilizzo
di tecniche specifiche per gestire le emozioni del medico e dei suoi pazienti: le àncore e gli ancoraggi sono lo strumento che permettono al medico di superare il «muro di freddezza e distacco» dai problemi dei pazienti. Il terzo corso tutto destinato alla «Linguistica persuasiva» si è focalizzato sulle strategie verbali per individuare i sintomi non-detti e le più comuni «deformazioni, cancellazioni e distorsioni» utilizzate dai pazienti. Tramite lo strumento di indagine verbale «Metamodello» i medici riusciranno a stabilire un’efficace alleanza terapeutica. Il quarto corso, infine, si è focalizzato sulla Comunicazione Corporea (messaggi non-verbali dei pazienti) e sull’utilizzo terapeutico delle «Submodalità». I corsi, organizzati e accreditati dal provider Ndm di Lauria, sono riconosciuti dalla Hypnl Professional (Associazione di professionisti in Ipnosi e Programmazione Neuro Linguistica) e sono stati condotti dal dott. Claudio Pensieri (Phd, Università Campus Bio-Medico di Roma).
Tre ordinanze d’arresto eseguite dai carabinieri n I carabinieri di Viggiano hanno arrestato tre persone colpite da ordine di carcerazione. Il primo di questi risulta un extracomunitario, residente a Corleto Perticara, accusato di reiterate trasgressioni mentre era sottoposto ai domiciliari. In carcere anche un 50enne di Marsiconuovo per violazione degli obblighi di assistenza familiare. In manette, infine, 40enne di Corleto accusato di porto d’armi di genere vietato.
POTENZA POLIZIA STRADALE
Manomette tachigrafo multa da 15mila euro n Il Tribunale di Potenza ha condannato a 15 mila euro di multa un autista, residente in Campania, denunciato nei mesi scorsi dalla Polizia stradale con l’accusa di aver manomesso i cronotachigrafi del camion. Durante i controlli effettuati nel Potentino, la Polizia stradale ha sequestrato 27 congegni elettronici illegali, ritirando 42 patenti di guida e rilevando 76 sanzioni amministrative.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.02.2013
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Basilicata Mezzogiorno
X I MATERA CITTÀ
IN PRIMA LINEA
VIGILANO SUL TERRITORIO
Giovedì 7 febbraio 2013
SI OPERA A RANGHI RIDOTTI Devono tenere sotto controllo l’intera provincia con appena 62 unità che sono spalmate in 14 stazioni
Corpo forestale, una lotta quotidiana contro i «predoni» dell’ambiente l Non un bilancio fatto di aridi numeri. Le informazioni diffuse ieri mattina nella nuova caserma della zona Paip dal comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Raffaele Manicone, sono andate ben oltre. È stato facile interpretare dalle sue parole quanto è cospicuo e fragile al contempo uno tra i beni più preziosi della nostra regione, l’ambiente. Non sfugge la passione, il modo migliore per vivere qualsiasi lavoro, che anima gli agenti attivi sul territorio. Ma anche se non è stato fatto emergere esplicitamente, si è capito altrettanto bene che con 62 unità, di cui 7 fuori per corsi di aggiornamento, la battaglia quotidiana è impari. Sono 14 le stazioni in servizio in provincia di Matera. Grande la professionalità. Ma se la devono vedere ogni giorno con i predoni del patrimonio ambientale, che possono colpire dove e come vogliono, saccheggiando un bene che così, paradossalmente, sottraggono anche ai loro figli. Una sfida ardua, eppure combattuta a
costo di enormi sacrifici, non di rado personali. Ed è forse anche per questa dedizione che il Corpo forestale, come emerge dal’ultimo rapporto Eurispes, tra le forze di polizia, è al primo posto nella fiducia degli italiani. I dati. Nel corso del 2012 sono state cinque le persone arrestate (per reati ambientali e di coltivazione di piante per la produzione di sostanze stupefacenti), 144 quelle denunciate, dieci i sequestri, 6.722 i controlli e 8422 i servizi esterni effettuati nel 2012 in molteplici settori, in quinamento, rifiuti, sicurezza agroalimentare, contrasto al lavoro irregolare nei boschi, rispetto dei vincoli paesaggistici, edilizia, estrazioni d’inerti, maltrattamenti ad animali, occupazione di terreni demaniali. Nello specifico sono state sanzionate 327 persone per un importo di 220 mila euro. Manicone ha fatto riferimento alle attività svolte nei settori dell’inquinamento idrico, con cinque persone denunciate, dello smaltimento dei rifiuti
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RAFFAELE MANICONE Un momento della conferenza stampa [foto Genovese]
che ha portato a 22 denunce, della sicurezza alimentare con sette illeciti amministrativi e degli abusi nell’utilizzo dello sfruttamento dei boschi, particolarmente diffusi nei territori di Accettura, Montescaglioso e Scanzano Jonico, con effetti negativi sul dissesto idrogeologico. Il disseto è una delle cause di maggiore vulberabilità del terriorio materano e lucano in genere. Si aggiungono gli incendi boschivi, settore in cui sono state tre le persone arrestate e 28 quelle denunciate. Gli incendi sono passati dai 74 del 2011 ai 139 del 2012. Il doppio Gli ettari di bosco e vegetazione distrutti sono stati 3.772 rispetto ai 687 del 2011. Un aumento che deve far riflettere, a tutti i livelli. L’azione del Corpo forestale dello Stato che si occupa anche di sicurezza agroalimentare a livello di frodi, ora verrà estesa anche ad altri settori legati alla tutela ambientale e del territorio, come il rispetto delle norme sulla [p.d.] installazione di impianti sulle energie rinnovabili.
NUOVI SVILUPPI ADESSO LO HA CONFERMATO LA COMMISSIONE SULLE ECOMAFIE QUANTO AVEVANO CAPITO I MAGISTRATI E LE FORZE DELL’ORDINE GIÀ 17 ANNI FA
Pace, un magistrato che sapeva
Nell’intenso lavoro svolto con la Forestale anticipò che il capitano De Grazia fu avvelenato PASQUALE DORIA l Ha collaborato molto con il Corpo forestale dello Stato. A Matera lo ricordano tutti, con grande stima e rispetto. Non hanno dimenticato. Non possono. Sanno, per esempio, che non era tipo dalla lacrima facile. «Eppure, ho pianto, perchè quell’uomo non è morto per infarto. Non si può perdere la vita così, a 39 anni». Nicola Maria Pace sapeva. Conduceva un’indagine che ha segnato profondamente la sua esistenza. Adesso, a 17 anni da quella tragica fine, è venuta a galla una verità scomoda, ma non nuova. L’unica causa possibile del decesso del capitano di corvetta Natale De Grazia è quella «tossica». Lo ha affermato nelle scorse ore il presidente della Commissione sulle Ecomafie, Gaetano Pecorella. De Grazia era diretto a La Spezia quel giorno del 13 dicembre del 1995. Insieme ad altri si fermò per mettere qualcosa sotto i denti a una stazione di servizio sul tratto di autostrada non lontano da Nocera Inferiore. Infarto, si disse frettolosamente allora. Ma quell’ufficiale che lavorava con i magistrati su fronti molto delicati, anche per ragioni di servizio, si sottoponeva a costanti controlli medici. Era il ritratto della salute, sano più di un pesce. Dal militare al magistrato. Onesto e preparato. Capace di tenere testa ai prepotenti e di stare a suo agio con i più umili. Sono le doti umane di un magistrato con la schiena dritta, che studiava e aveva capito. La sua scomparsa lo scorso 31 agosto, non è passata inosservata. Ha suscitato più di qualche rimpianto, non di rado commozione, anche tra i lucani meno informati. È tramite lui se si è fatta più luce sull’atomo lucano. È accaduto a valle delle inchieste svolte all'Itrec di Rotondella, dove ancora oggi sono custodite 54 barre di uranio-torio provenienti dalla centrale Usa di di Elk River. Voleva vedere chiaro in un mondo che gli apparve spesso opaco, entrò dentro il «nucleare sporco».
Di più, venne ipotizzata la produzione di materiale fissile da destinare all’Iraq, il delirio atomico del rais Saddam Hussein. Un contesto ampio, complesso, dai risvolti internazionali che, strada facendo, lo vide occuparsi tra i primi anche delle cosiddette «navi dei veleni». Carrette del mare affondate misteriosamente nel Mediterraneo con chissà quali carichi. Se questi trasporti non avessero costituito un pericolo per la salute pubblica, il capitano De Grazia forse non sarebbe stato pedinato e sarebbe ancora vivo. Pace, sentito dalla Commissione parlamentare sulle Ecomafie» il 20 gennaio del 2010, fu chiaro. Era una delle sue qualità migliori. Durante le attività d’indagine collaborava con il procuratore della Repubblica di Reggio Calabra, Francesco Neri. A Matera, allora, dirigeva la Pretura presso la Procura circondariale. Parlò di giorni terribili. Una quindicina in tutto. A partire dalle improvvise dimissioni del colonnello del Corpo forestale Rino Martini, coordinatore nazionale delle investigazioni. Subito dopo la morte di De Grazia. «Quando è giunta la notizia io, Neri e altri - disse Pace non abbiamo avuto dubbi sul fatto che quella morte non fosse dovuta a un evento naturale. Avevo sentito De Grazia alle 10,30 di quella mattina, mi aveva detto che si sarebbe recato prima a Massa Marittima e poi a la Spezia». Nello stesso colloquio, De Grazia anticipò a Pace che lo avrebbe aspettato a Reggio Calabria per accompagnarlo con una nave sul punto esatto. Dove era affondata la Rigel, uno dei carghi la cui stiva, secondo le indagini, celava rifiuti radioattivi. Il capitano aveva redatto una mappa delle navi dei veleni. Pace non raggiunse mai quel luogo in mare e, cosa che ha raccontato in più occasioni, la prevista indagine al porto di La Spezia non andò a buon fine. L’ufficio nel quale dovevano essere ritirati importanti documenti risultò danneggiato e dispersi i registri
NICOLA MARIA PACE Il magistrato lucano lavorò intensamente con il Corpo Forestale nelle indagini sul «nucleare sporco»
custoditi al suo interno. Lo stabile si allagò per un grave guasto all’impianto idrico. Al contempo, dagli archivi della Procura di Reggio Calabria svanirono nel nulla un certo numero di faldoni contenenti documenti chiave a sostegno dell’inchiesta in corso. Anche questi episodi non convinsero nessuno. Di più, molte al-
tre indicazioni Pace le ha affidate direttamente alla commissione sulle Ecomafie. Quanto al capitano De Grazia, oggi, avrebbe 56 anni. A questo punto, si ammette che è stato praticamente avvelenato. Per fermare le sue scottanti attività investigative? Del resto, la medaglia d’oro al merito di Marina non si concede a un ufficiale
morto per arresto cardiocircolatorio. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, invece, lo fece. Le indagini, ha affermato a gran voce il vertice di Legambiente nazionale, si devono necessariamente riaprire. Presto e a tutto campo. A partire dall’ipotesi dell’omicidio colposo del capitano Natale De Grazia.
Consumo di suolo Gli abusi edili sono in aumento Dedizione, e personale ai minimi termini. Grande voglia di lavorare e pochi mezzi a disposizione. Qualche luce tra tante ombre, però, non manca. Come tutte le atre forze dell’ordine, adesso anche il Corpo forestale svolge regolari attività di polizia giudiziaria nella Procura della Repubblica di Matera, in Tribunale. Un certo impegno lo comporta il controllo sulle attività urbanistiche e nel settore dell’edilizia. Negli ultimi mesi sono stati rilevati 21 reati penali, consumati soprattutto a Matera e, in misura non meno rilevante, tra Scanzano Jonico, Pisticci e San Mauro Forte. Controlli che vanno anche oltre. Per esempio, da qualche tempo è impegnato un laboratorio mobile che, nell’ambito delle attività di contrasto contro l’inquinamento idrico, sta monitorando il torrente Gravina. Risulta chiaro un inquinamento a monte, causato dai centri urbani di Altamura e Garvina. È aggravato dagli scarichi che dal centro storico si sversano nel corso d’acqua per il mancato ammodernamento del sistema di raccolta e smaltimento in questa parte di città. Fanno la loro parte anche alcuni insediamenti produttivi e alcune aziende zootecniche. Sanzionati. Dalle acque nere agli illeciti in materia di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e non, il passo è breve. In cima ai reati figurano l’abbandono di rifiuti speciali pericolosi quali amianto, batterie esauste, pneumatici fuori uso, l’irregolare gestione degli imballaggi e la mancata bonifica dei siti inquinati. Le aree maggiormente interessate da questi illeciti, nel 2012, ricadono nei comuni di Matera, Scanzano Jonico, Monte[p.d.] scaglioso e Irsina.
GIOCARE IN DIFESA IL COMANDANTE PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE NON SI ACCONTENTA SOLO DELLA PULIZIA DEGLI ALVEI DEI FIUMI
Dissesto idrogeologico, nemico numero uno
La mancata cura dei versanti boscati rimane la causa principale delle alluvioni l Lo sconsiderato depauperamento del patrimonio boschivo e il preoccupante aumento di incendi indeboliscono tutto il sistema di difesa naturale del territorio. I toni accorati del responsabile provinciale del Corpo forestale dello Stato, Raffaele Manicone, non lasciavano dubbi in proposito ieri mattina. Ma ogni giorno si deve scontrare, per esempio, con il mancato rispetto dei vincoli paesaggistici. Fenomeno accentuato nei comuni di Matera, Stigliano, Tursi, Pisticci e Montescaglioso. Si tratta di distruzione dell’ambiente naturale come quello causato da tagli di bosco
spesso autorizzati, ma non eseguiti in conformità alle leggi vigenti. È così si acuisce il disseto idrogeologico, che non si combatte a valle, ma sui versanti, rafforzandoli e non desertificandoli. «La belva - ha commentato - è lì. È lì che nascono le alluvioni. A valle si registrano solo gli effetti. E poi, diciamolo, non è solo una mera questione di alvei puliti. Dobbiamo convincere che è a monte la vera battaglia da combattere». A valle, invece, va bloccata la cattiva gestione delle cave d’inerti, lo sfruttamento incontrollato dei terreni demaniali e la recrudescenza degli incendi. «Fino a qualche
anno fa - commenta Manicone - eravamo ancora più deboli. Ora, contiamo sulla disponibilità di qualche mezzo investigativo in più. Questi reati prima rimanevano impuniti. Nei mesi scorsi abbiamo individuato 31 responsabili d’incendi. Il fuoco provoca danni enormi. A volte le aree colpite non si riprendono più». Manicone pensava con tristezza ad alta voce al primato registrato nel territorio di Pisticci e ai 60 ettari ridotti in cenere nel Bosco di Lucignano, sull’altipiano murgico materano. Scrigno di preziose essenze arboree che [p.d] difficilmente tornerà a nuova vita.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.02.2013
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Matera Giovedì 7 febbraio 2013
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Cotugno: «Serve svolta strategica complessiva verso l’obiettivo che porta al 2019»
Pisus, scelte ancora in alto mare Resta tutta da definire la rimodulazione annunciata, molti interrogativi irrisolti Non è ancora stata completata la rimodulazione dei Pisus che l’Amministrazione comunale di Matera cercherà di mettere a punto nelle prossime settimane e le cui linee guida saranno contenute nel piano annuale e triennale delle opere pubbliche che la giunta dovrà approvare. L’arrivo delle risorse dal Fondo di coesione e sviluppo e la necessità di una tempistica diversa ha modificato nei fatti gli obiettivi preposti anche se alcune delle linee indicate dallo stesso sindaco nella conferenza stampa di inizio anno appaiono ben chiare e non lasciano adito a dubbi. Il cambio di rotta riguarda in particolar modo il progetto di metropolitana leggera che è stato di fatto accantonato per una più semplice riqualificazione ed adeguamento della linea ferroviaria esistente e poi la presenzadi quattroascensoriridottia nonpiùdi due. Con un investimento importante per il nuovo teatro della città che dovrà essere lo specchio nel quale riflettersi per puntare al meglio alla candidatura a capitale della cultura nel 2019. In questo tipo di contesto però sono molti ancora i nodi che risultano in discussione e che dovranno essere sciolti nelle prossime settimane. Probabilmente non prima delle prossime elezioni politiche che hanno di fatto rallentato quantomeno il confronto politico e la relativa attività amministrativa nell’ambito di una difficile campagna elettorale che raccoglie le forze e l’attenzione di molti consiglieri. In questo tipo di contesto comunque non mancano gli aspetti su cui la riflessione rimane aperta sia per chiarire, ad esempio, le pur diverse opinioni sugli ascensori che non sono visti in maniera positiva e ancora per definire le strategie complessive di crescita a livello di impostazione e accoglienza della città e di quello che è il suo patrimonio. In questo senso non fa mancare il proprio contributo ad un dibattito che rimane serrato il consigliere comunale del Pd, Angelo Cotugno che al “Quotidiano” spiega: «io credo che si debba fare un ragionamento complessivo che ci porti e ci guidi verso l’obiettivo del 2019 e che può andare dal teatro comunale ad esempio ad un Visitor center in piazza Vittorio Veneto, alla definizione dei trasporti e della rete ferroviaria cittadina di cui meglio indirizzare l’utilizzo. Penso che questi discorsi come quelli che riguardano gli ascensori, il traffico vadano strategicamente condensati per identificare le priorità e fare delle scelte ben definite che possano proiettarci verso l’obiettivo del 2019». Cotugno indica quello come l’obiettivo su cui proiettare le scelte ma indica anche la necessità di decidere davvero cosa fare: «in piazza Vittorio Veneto, gli ipogei, la gestione, il visitor center, è giunto il momento di affrontare insieme queste questioni e di prendere delle decisioni per una prospettiva che deve essere necessariamente unica». Al momento l’impressione evidente è che Matera non riesca a guadagnare in termini temporali quell’energia e quel tempo perso in passato su questo tipo di questioni che risultano realmente strategiche. Il rischio-timore che il tempo possa passare senza essere arrivati ad una sintesi necessaria all’interno della maggioranza innanzitutto. Con il piano annuale e triennale delle opere pubbliche queste scelte saranno tutte più chiare e si capiràfino achepuntola giuntaAdduceriuscirà a spingersi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Gli ascensori, il teatro, la metropolitana, il centro cittadino i dubbi da sciogliere
Black out telefonico di tre giorni alle imprese di Jesce
BREVI CRONACA
Gip Potenza
Ravenna: arrestato stiglianese
E’ STATO rimesso in libertà dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Potenza, Gerardina Romaniello Donato Largo Matteo, di 64 anni di Matera. Il Gip ha accolto le richieste dell’avvocato difensore Damiano Pantaleo sulla posizione di Largo che era stato arrestato a febbraio 2012 perchè raggiunto da ordinanze di custodia cautelare in carcere decisa dal Tribunale di Matera, con le accuse di concorso in estorsione, continuata e aggravata, lesioni e tentata estorsione. Secondo l’accusa Largo si sarebbe reso protagonista insieme al giovane di una serie di episodi in danno di famigliari per motivi di eredità legati a un edificio rurale nel territorio di Matera, adibito a ricovero per animali, circa la fruizione di un appartamento. Le accuse nei confronti di Largo, da quanto riferisce il difensore, sono state derubricate dalla tentata estorsione in tentata violenza privata.
RAVENNA – In casa aveva poco meno di due etti di cocaina. Per questo ieri pomeriggio a Classe (frazione alle porte di Ravenna) i carabinieri hanno arrestato un ristoratore di 53 anni originario di Stigliano. L’uomo è stato bloccato nell’abitazione attigua alla pizzeria che gestisce dai militari del nucleo investigativo del reparto operativo durante un’operazione antispaccio. Il suo atteggiamento – ha fatto sapere l’Arma in una nota – è però cambiato quando è stato controllato il piano superiore dell’edificio, cioè dove si trova il suo appartamento. Durante la successiva perquisizione, è stata recuperata una borsa con due involucri avvolti con cellophane che custodivano polvere bianca a forma di piccoli sassi. Una volta sottoposta a narcotest, è emerso che si trattava di cocaina per un totale di 174 grammi. L’uomo è stato quindi arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Largo torna in libertà
Aveva cocaina in casa
DOPO tre giorni di black out telefonico e telematico è tornata a funzionare nel primo pomeriggio di ieri la linea telefonica che serve le circa 30 imprese nell’area industriale di Jesce che sono rimaste per tre giorni completamente isolata nelle linee telefoniche, con gravissimo disagio per le imprese insediate. «Nonostante le ripetute e numerose segnalazioni a Telecom, un guasto alla centrale telefonicaha impedito» hascritto ieri Confapi denunciando il problema, «alle aziende diutilizzare i telefoni, quindila rete internet e la posta elettronica». Confapi evidenzia che l'interruzione del servizio, quindi la riparazione del guasto doveva avere una priorità assoluta, vista la presenza di numerose aziende che lavorano con l'estero in settori come l'agroalimentare, il mobile imbottito, la meccanica ed altri. È noto, infatti, che l'internazionalizzazione è una delle leve principali per migliorare le performance aziendali; pertanto, per operare con efficacia e competitività sui mercati internazionali la linea telefonica è fondamentale per accedere al web. L'area di Jesce, del resto, dispone soltanto della linea adsl, ma non ancora della fibra ottica, su cui le imprese puntano per velocizzare le connessioni e ridurre i costi».
INFRASTRUTTURE
Confapi: «Riapra il cantiere della Bradanica ma si paghino anche i fornitori» DOPO l'intervento del presidente della Provincia di Matera anche Michele Molinari, presidente della Sezione Edili di Confapi Matera e vice presidente nazionale di Confapi Aniem, torna sulla tormentata vicenda del cantiere della strada statale Bradanica. “Ci era stato promesso commenta Molinari - che il cantiere avrebbe aperto a settembre 2012, ma fino ad oggi nessuno ha saputo spiegare le vere ragioni del ritardo, al di là di incomprensibili questioni procedurali”. Tuttavia, tenuto conto del prezzo di aggiudicazione dell'appalto, eccessivamente
basso, e degli aumenti nel frattempo intervenuti, Molinari si chiede se non sarebbe stato meglio che l'Anas avesse rescisso il contratto con Intini, anziché avallare un assurdo fitto di ramo d'azienda che, tra l'altro, lascia sospesi i crediti vantati dalle imprese fornitrici verso Intini. “La rescissione del contratto, con un'accurata pianificazione del lavoro, almeno avrebbe dettato tempi certi per la realizzazione di un'opera che la collettività attende da tempo. Pertanto - prosegue il presidente degli Edili di Confapi - a causa del ribasso con cui fu aggiudicata la gara e del mancato paga-
mento dei fornitori, la ripresa del cantiere è in forse, con il rischio di avere un'altra incompiuta sul nostro territorio”. “È senz'altro fondamentale riaprire il cantiere e far lavorare la manodopera e le imprese locali - conclude Molinari. Ma non bisogna dimenticarsi di pagare le imprese fornitrici. L'Anas ha in cassa 1,6 milioni di euro per lavori e forniture eseguiti che spettano alle aziende locali, ma che non può erogare a causa del dissesto finanziario di Intini, che a sua volta ha fittato il ramo d'azienda ad Aleandri, senza tuttavia cedere anche i debiti”.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.02.2013
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Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I XI
Giovedì 7 febbraio 2013
LE LAMENTELE
IL TRENO 23 I passeggeri a bordo in attesa che spieghi il perché di tutto quel UN VIAGGIO E TANTI INCONVENIENTI qualcuno tempo trascorso fermi
IL SERVIZIO E LE ASPETTATIVE Un abbonato: eppure la carta dei servizi e il sito internet indicano che bisogna aver cura degli utenti, informandoli
Fal, ritardi e disagi per i pendolari Sulla tratta Matera-Altamura delle Ferrovie appulo lucane, 60 chilometri in due ore l Lamentele, sempre lamentele. I viaggiatori della tratta ferroviaria Matera-Altamura-Bari gestita dalle Ferrovie appulo lucane non trovano pace a causa dei disagi che devono sopportare. Michele Santochirico, 33 anni, lavora in un supermercato ad Altamura ed è un passeggero abbonato al servizio treni delle Fal. Quattro volte al giorno viaggia da Matera ad Altamura e viceversa, ritornando per la pausa pranzo a casa, per poi ripartire nel pomeriggio. Ormai esasperato, denuncia quanto accaduto il 5 febbraio scorso. «Sono salito sul treno 23 in partenza da Bari centrale alle 13,42, previsto in arrivo a Matera Villa Longo alle 15.03. Giunti alla stazione di Altamura, alle 14.45 circa, il treno ha effettuato una sosta di oltre 35 minuti per aspettare la coincidenza, treno 34 proveniente da Matera, per agganciarlo al treno 120 proveniente da Gravina, che è arrivato alle 15.05 circa ed è stato agganciato al convoglio già fermo ed in partenza per Bari. Il treno 23, a sua volta, doveva essere sganciato perché tre carrozze sono dirette a Gravina ed una a Matera. Lo sgancio è avvenuto alle 15.10 circa e la partenza per Matera è alle 15.23, l'arrivo a Matera Villa Longo alle 15.45. Due ore per percorrere poco più di 60 chilometri. Io e gli altri passeggeri a bordo abbiamo atteso tutti quei minuti senza che nessuno ci avvisasse del ritardo. Inoltre, non capisco il motivo per il quale bisogna prima agganciare il treno diretto a Bari e poi sganciare quello che viaggia nella direzione opposta nonostante la lunga attesa. Quanto accaduto si verifica quasi quotidianamente. Eppure, Fal dice di aver cura dei passeggeri informandoli sempre e comunque, così dice anche il suo sito internet e la stessa carta dei servizi». Santochirico, come altri, non è la prima volta che è costretto a rimarcare i disagi sulla tratta ferroviaria. Il 13 novembre dello scor-
so anno raccontò di essere salito sul treno 23, a Bari, alla stessa ora del 5 febbraio. «Giunti alla stazione di Modugno – fece presente alla “Gazzetta” – con un minuto circa di ritardo, il treno ha effettuato una sosta di oltre 20 minuti per permettere al treno nuovo che stava effettuando le relative prove tecniche, di poter transitare senza problemi. È mai possibile – si chiedeva – che un treno carico di passeggeri debba aspettare, senza nessuna informazione agli utenti, un treno vuoto? La coincidenza si sarebbe potuta effettuare tranquillamente nella stazione di Binetto dove il treno 23 sarebbe giunto alle 14.09. Avete riempito le stazioni con lo slogan "Stiamo bruciando le tappe" – sottolineò Santochirico rivolgendosi alle Fal – però avreste dovuto aggiungere, le seguenti parole: "del ritardo", poiché quanto accaduto non è un fatto isolato, ma si verifica quotidianamente». Il giorno dopo quella denuncia, il 14 novembre, lo stesso treno partì da Bari centrale alle 13.46 e alla stazione di Bari scalo effettuò una lunga sosta ripartendo alle 13.56 ed anche in quel caso i passeggeri non sono furono avvisati, giungendo nella stazione di Matera Villa Longo alle 15.25. «Se non avete ancora dotato i mezzi di antenna gps – disse Santochirico – sarebbe utile farlo o, in alternativa, si potrebbe usare il telefono cellulare di servizio per poter ricevere comunicazioni dal personale viaggiante circa la posizione del treno in un dato momento». Anche l’ultimo episodio è stato segnalato all’azienda ferroviaria e alle associazioni dei consumatori. I pendolari delle Fal, oramai da tempo, si sono costituiti in comitato ed hanno uno spazio su Facebook dove propongono le loro vicissitudini. E le Fal hanno una pagina su Fb e rispondono alle lamentele e alle proposte dei gli utenti. Basta dare un’occhiata per rendersi conto dei numerosi rilievi che vengono mossi [e.s.] dai passeggeri.
TRENI ZEPPI Una carrozza delle Ferrovie appulo lucane nel percorso da Matera a Bari. Negli orari di punta si viaggia spesso in piedi perché sono sin troppi i passeggeri e l’itinerario diventa un inferno [foto Genovese] .
LA PROTESTA I BENEFICIARI DEL PROGRAMMA REGIONALE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ SONO DECISI A NON MOLLARE
Tentano di accamparsi all’ingresso del Comune i lavoratori «Copes» non pagati da dicembre CARMELA COSENTINO l «Basta con l’assistenzialismo. Rimarremo qui finché non avremo un posto di lavoro». Ieri i “Copes”, i beneficiari del programma regionale del contrasto della povertà e dell’esclusione sociale, hanno tentato di accamparsi (ma hanno dovuto rimuovere le tende) all’ingresso del Palazzo di Città non solo per ottenere al più presto gli assegni mensili che non riscuotono da dicembre e che dovrebbero ottenere dopo il 10 febbraio, ma soprattutto, ed è questo il nocciolo della protesta, per essere inseriti nel mondo lavorativo, stanchi di misure tampone, tempoAPPELLO Ora basta ranee. «Noi non ci fermeremo – ha con l’elemosina detto Maria Donata Consoli – e continueremo finché non avremo delle risposte. Non vogliamo vivere di elemosina per sempre. Abbiamo il diritto di lavorare così come ci era stato promesso quando è stato attivato il programma. Siamo stati inseriti nei corsi di formazione promossi dall’Ageforma ,
alcuni di noi hanno lavorato con le associazioni di volontariato, nelle scuole, per i servizi comunali di igiene urbana, nella raccolta differenziata, ma sempre per brevi periodi e senza nessun inserimento concreto nel mondo del lavoro. Ciò che ci hanno concesso oggi – aggiunge – vale a dire il prolungamento del programma fino al 30 giugno, non ci basta e non ci serve per garantire un futuro a noi e ai nostri figli». Sulla questione è intervenuta l’assessore comunale alle Politiche sociali, Simonetta Guarini. «Capisco il disagio di queste persone ma abbiamo cercato di spiegare che la questione non può essere risolta da questo Ente trattandosi di un provvedimento regionale. Abbiamo sollecitato la Regione, lo stesso sindaco si sta interessando per trovare una soluzione veloce al problema. Voglio solo ribadire che l’attenzione per queste fasce da parte dell’Amministrazione comunale è altissima. Siamo contenti che la Giunta regionale abbia deciso di prorogare fino al 30 giugno il programma Copes, che consentirà di allentare la tensione sociale della nostra regione. Ma adesso è necessario proseguire su questa strada e immaginare, anche per il futuro, azioni strutturate e concertate, operando con impegno comune e senso di responsabilità nel solco di politiche di equità sociale e di contrasto alla povertà».
TRIBUNALI GLI AVVOCATI MONTAGNA E PINTO SPIEGANO IN UNA LETTERA CHE IL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLA SEDE DISTACCATA È ORMAI UN DATO ACQUISITO
La reazione E Cataldo annuncia le dimissioni
I responsabili di Autonomia forense e Sindacato avvocati contrari al ritorno del contenzioso
«Mi dimetto da presidente onorario di Autonomia Forense». L’annuncio è di Nicola Cataldo, dopo la presa di posizione di Pinto e Montagna sulla necessità di mantenere il civile a Matera trasferendo subito anche il penale, definita «un’espressione di faziosità e personalismo, contenente istigazione ad eludere un giudicato. Per i due illustri colleghi il principio del giudice naturale non esiste. Il presidente di Autonomia Forense ed il segretario del Sindacato Avvocati assumono una posizione contra legem ed operano per eludere il giudicato del Tar» che ha accolto i due ricorsi contro il decreto di trasferimento a Matera. Per Cataldo, la richiesta di convocazione dell’assemblea degli avvocati «è una furberia che va smascherata e respinta, perché tardiva e superata dal parere del Consiglio dell’Ordine». [p.miol.]
Il «civile» a Pisticci? «Meglio di no» PIERO MIOLLA l Il ritorno del contenzioso civile a Pisticci è impraticabile ed un’eventuale decisione in tal senso sarebbe dannosa per tutti. La clamorosa presa di posizione, la cui condivisione da parte della maggioranza degli iscritti all’Ordine di Matera è tutta da verificare, arriva da Vincenzo Montagna, presidente di Autonomia Forense e Leonardo Pinto, segretario del Sindacato Avvocati. I due in una lettera hanno spiegato che il «mancato funzionamento della sede distaccata, specie con riferimento al civile, è un dato incontrovertibile. Nel corso del tempo alcuni settori sono stati trasferiti a Matera ma ciò non è stato sufficiente: a novembre, a fronte della mancanza di cancellieri, il presidente del tribunale ha disposto il trasfe-
rimento di tutto il civile alla sede centrale». A giudizio dei due professionisti, dopo le sentenze del Tar che hanno annullato il decreto di trasferimento di Attimonelli, va stabilito se «sia opportuno o meno il temporaneo ritorno del civile a Pisticci e se anche dopo il 13 settembre vadano utilizzate per i prossimi 5 anni sedi periferiche. Il ritorno a Pisticci è impraticabile per la mancanza di cancellieri e la presenza dell’unico giudice che non consentirebbe alcuna utile attività. A ciò bisogna aggiungere la perdita di due magistrati per il tribunale di Matera in base alla nuova pianta organica». Premesso ciò, Pinto e Montagna chiedono «l’immediato trasferimento a Matera anche del penale per evitare paralisi e prescrizione dei processi. Senza grandi sforzi – precisano i due profes-
sionisti - l’edificio che ospita il tribunale può essere adeguato alle nuove esigenze evitando sia sedi in provincia sia l’utilizzo di immobili diversi dal Palazzo di Giustizia. Chiediamo al sindaco di Matera di incaricare i tecnici per compiere un rapido studio di fattibilità utilizzando tutti i locali per uffici. Al quinto piano vi sono spazi inutilizzati ed altri insufficienti per poter assolvere alla loro funzione: la sala riunione che può ospitare circa 100 persone, utilizzata una o due volte all’anno, è certamente incapiente a contenere gli 853 avvocati dell’Ordine». L’ipotesi di trasferire il Giudice di Pace in zona Paip o fuori dal Palazzo di Giustizia, poi, «non è assolutamente praticabile». Ciò premesso, Autonomia Forense e Sindacato Avvocati, hanno anche chiesto al Ministro della Giustizia di
LA SCURE DEI TAGLI Il Palazzo di giustizia in via Moro. Si riaccende il dibattito sul futuro della sede distaccata del Tribunale a Pisticci [foto Genovese] .
«negare l’autorizzazione all’utilizzo per 5 anni dell’immobile di via Cantisano a Pisticci: il paventato utilizzo di altri edifici in comuni diversi dal capoluogo significherebbe far rivivere artificiosamente le sezioni distaccate». Infine, Pinto e Montagna
hanno invitato chi abbia «contrarietà e riserve ad un leale confronto», confermando la richiesta di un’assemblea degli iscritti all’Ordine «affinché le scelte da compiere siano condivise dalla più ampia maggioranza possibile».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.02.2013
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Giovedì 7 febbraio 2013
23 Satriano di Lucania Domenica prossima la tradizionale sfilata dei “Rumit” e della “Zita”
Un carnevale eco-sostenibile
Saranno utilizzati prodotti biodegradabili e generi alimentari a km 0 SATRIANO - E’ certamente una delle tradizioni più suggestive della regione. La questua rituale de i “Rumit” domenica prossima “vagherà”tra i vicoli del paese fermandosi ad ogni porta per “elemosinare” doni in cambio di un buon auspicio. I “Rumit” (vedere foto a lato) solitari e silenziosi uomini-albero avvolti di foglie, rampicanti e tralci d'edera che con l “Urs” e la “Quaresina” saranno protagonisti della sfilata programmata per le 17, momento culminante della giornata della quale si potrà gustare un antipasto già a mezzogiorno con il raduno e la premiazioni dei “Rumit” spontanei. Alle maschere tipiche si unirà il corteo della “Zita”, la rappresentazione di una cerimonia nuziale che verrà celebrata con un gran banchetto finale a base di prodotti tipici di stagione e musica tradizionale nel centro storico del paese. Arricchiranno la sfilata i colori e le suggestioni delle maschere di Tricarico e di Lavello e i gruppi folk di Viggiano, Brienza e Savoia. Insomma il “Carnevale del Parco” unirà tradizione ed ecosostenibilità. Nel coordinare l'evento l'associazione “Al Parco” ha infat-
INIZIATIVA DELLA CROCE ROSSA San Cataldo: tra maschere e solidarietà BELLA - Un Carnevale che porti sollievo anche alle persone sfortunate, per mezzo della solidarietà. È quanto propone la Croce Rossa di Bella da tanti anni. Domenica 10 Febbraio a S. Cataldo con partenza alle 15 dalla Scuola dell'Infanzia “S. Cataldo Angelone” e, infine, martedì 12 Febbraio, è stata organizzata insieme all'Anspi di Bella, la gran sfilata del Carnevale Solidale per le vie di Bella, con inizio alle 15 dalla sede Cri, in Via Generale Dalla Chiesa. Il Corteo verrà accompagnato da divertenti animazioni, sorprese, musiche, balli, pop corn, zucchero filato per i piccini e concluderà, nell'Oratorio Parrocchiale, con la degustazione dei fusilli e delle chiacchiere, preparate dalla volontarie della Croce Rossa. La Croce Rossa dal 2004 cerca di confortare e donare un po' di risorse a tutte le persone disagiate. Come ha raccontato Pia Gallo, referente di Bella” «interveniamo adesso, su circa sessanta famiglie e giovani coppie, senza lavoro, in grosse difficoltà economiche, che faticano a pagare il fitto, le bollette (luce, gas), non riescono a far fronte alle spese di prima necessità (alimenti e latte), non possono pagarsi i medicinali non mutuabili, le spese scolastiche dei figli i vestiti, giocattoli». m. r. a.
I “Rumit”, tipica maschera di Satriano
ti pensato ad un' organizzazione a basso impatto ambientale con l'utilizzo di stoviglie non monouso e biodegradabili, di prodotti alimentari a chilometro zero e di materiali promozionali stampati su carta a marchio Fsc. Ed infine per
compensare le emissioni di anidride carbonica verranno piantati 30 alberi in collaborazione con la redazione di “Al Parco Lucano” e si darà spazio all' attività ecosostenibile per eccellenza con un'escursione a cavallo da Satriano al
Bosco Ralle a partire dalle 9. Una volta raggiunto il bosco, dopo aver visitato l'Oasi naturalistica Sorbo, si procederà alla raccolta simbolica dell'edera da usare per la vestizione dei rumit. Nei giorni del Carnevale sarà
Muro E’ la prima fase di un progetto che vuole creare nuove opportunità
Lsu verso la stabilizzazione
Il sindaco Mariani: «Puntiamo su sviluppo e occupazione» MURO LUCANO - Buone notizie sul fronte lavorativo a Muro Lucano. E’ partito il percorso che porterà alla stabilizzazione degli Lsu. «Si è dato vita ad una prima fase - ha detto Mariani - di un macro progetto politico-amministrativo con l’obiettivo di favorire la creazione di nuove opportunità occupazionali nel centro murese. Volere è potere. L’Amministrazione Comunale sin dal suo insediamento ha voluto puntare fortemente su sviluppo ed occupazione. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario perseguire la coesione del territorio, il dialogo tra i cittadini e l’armonia nella nostra comunità. Con orgoglio oggi esprimo la più profonda soddisfazione dell’Amministrazione Comunale per questo primo importante risultato che mira a valorizzare la professionalità di queste figure, già operanti all’ interno del Comune. La
gratificazione che hanno ottenuto i 4 lavoratori si trasforma di fatto in un incentivo alla resa di un servizio sempre a disposizione dei cittadini. E’ un passo importante a beneficio dell’intera collettività». E’finita, dunque, la precarietà per ben 4 lavoratori socialmente utili, di cui 3 provenienti dalla soppressa Comunità Montana ed l’altro invece del Comune. Nella scorsa assise consiliare, infatti con la riformulazione della dotazione organica, si è provveduto alla copertura dei posti d’organico con un orario part-time di 24 ore così ripartiti: un posto di collaboratore (autista categoria B3), un posto di collaboratore amministrativo (categoria B1 presso il Settore Affari Generali), un posto di collaboratore amministrativo contabile (categoria B1 presso il Settore Economico Finanziario) e un posto di operaio servizi manutentivi (categoria A1
Mariani
presso il settore tecnico Manutentivo). Si provvederà alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in servizio presso il Comune di Muro Lucano in possesso dei requisiti e con le procedure previste dalla legge.
possibile visitare il museo multimediale “Il Palco dei Colori de Il Pietrafesa”, aperto sabato e domenica dalle17:30 alle 20:30 e su richiesta in qualsiasi giorno e orario, e prenotare visite guidate e laboratori didattici a cura dell'Associazione Petra. Il Museo, sistemato all'interno della Rocca, residenza signorile di recente ristrutturazione, fa rivivere la figura, la vita, l'opera, il tempo ed i contemporanei del De Gregorio. Presente a Satriano anche il regista di Bernalda Marco Giuseppe Albano, impegnato in questi giorni nella distribuzione del suo primo lungometraggio “Una domenica Notte” . Una piccola anteprima dell'evento satrianese andrà in scena al Cecilia di Tito nella serata in maschera del 9 Febbraio che sarà aperta dal concerto Basiliski Root, band raggae-ska-dub del paese del Pietrafesa, e vedrà la presenza colorata e vivace di “Urs” e “Rumit”. L'evento è patrocinato da Gal Marmo Melandro, Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, Apt Basilicata e Comune di Satriano di Lucania con la partecipazione delle associazioni Al Parco, Nomademente, Petralab e la Fonte.
Lunedì la sagra tra i vicoli
Salsiccia di scena a Cancellara CANCELLARA - Il maltempo dei giorni scorsi l’ha solo rinviata. Lunedì 11 febbraio a partire dalle 19 si terrà, in Piazza Sedile, la sagra della salsiccia a catena di Cancellara. La manifestazione ricorre nel periodo centrale del Carnevale, che costituisce il momento più propizio per divertirsi e gustare la “famosa salsiccia” preparata per l’occasione, che è prodotto tipico delborgo edella Regione.Il
programma della festa è variegato e rappresenta un connubio tra folklore, tradizioni e gastronomia. Presenti numerosi stands gastronomici di prodotti tipici che prepareranno piatti variegati e gustosi. La serata sarà allietata dal Gruppo Folk “La Rondinella”. Al termine della manifestazione, si potrà ammirare uno spettacolo di fuochi pirotecnici, sullo sfondo del castello medioevale
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.02.2013
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Agenda
Giovedì 7 febbraio 2013
La frutta arriva nelle scuole
NEL pieno della campagna elettorale un nuovo appuntamento per raccogliere idee, proposte e domande è stato previsto dal Partito Democratico. Infatti alle ore 18.00, presso l'Hotel San Domenico, il Partito Democratico di Matera organizza l’incontro “Idee per il nuovo governo” . Interverranno i candidati del PD di Basilicata al Parlamento, il Sindaco di Matera Salvatore Adduce e l’On. Antonio Luongo. Un appuntamento al quale parteciperanno alcuni tra i principali artefici sul territorio del partito e che costituirà un primo momento di confronto per cercare di capire e conoscere obiettivi e programmi.
BENESSERE a colori porta nelle scuole elementari di Matera e provincia Frutta nelle scuole, il programma europeo, finanziato con fondi comunitari e nazionali giunto alla quarta edizione, che ha l'obiettivo di far aumentare il consumo di frutta e verdura nei bambini tra i 6 e gli 11 anni, orientandoli contemporaneamente a corrette abitudini alimentari. Quest'anno gli oltre 4.200 alunni di Matera e Provincia delle 32 scuole aderenti all'iniziativa riceveranno frutta e verdura di tutti i tipi a seconda della stagionalità: pere, arance, albicocche, carote, clementine, fragole, cachi, mandarini, mele, pomodori, pesche, susine, uva e ancora spremute d'arancia e centrifugati di mele.
L’INIZIATIVA
APPUNTAMENTI
Idee per il nuovo Governo
SECONDA EDIZIONE
Appuntamento Presentati i quattro giorni di festeggiamenti con trenta associazioni con gli Open data verso il 2019
Artisti di strada e carnevale a cavallo
IL COMITATO Matera 2019 e Wikitalia organizzano per domenica alle ore 17.30, presso "Le Monacelle", in via Riscatto 10', un incontro pubblico su "Dati comuni e beni comuni - Perché per Matera 2019 gli open data sono interessanti". Un appuntamento che cerca di sottolineare l’importanza e l’utilità in prospettiva di un determinato strumento di intervento. "I dati aperti, o open data, sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare di citare la fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo. L'open data si richiama alla più ampia disciplina dell’open government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione". (fonte: Wikipedia) Perchè il movimento degli Open Data è importante per la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019? Perchè dati pubblici aperti e riutilizzabili significa significa trasparenza, significa controllo della cittadinanza sugli effetti delle decisioni prese da chi governa, significa sostenere la cittadinanza attiva (gli open data possono essere utilizzati per verifiche, indagini, ma anche app di servizio per migliorare la qualità della vita e facilitare l'accesso alla città). E sono tutti temi che Matera mette al centro della sua candidatura. Con la moderazione di Morena Ragone (Vicepresidente di Wikitalia e componente del Comitato Scientifico Summer School di Rena), questi gli interventi previsti: Cosa sono gli open data e perché ci servono (soprattutto al Sud) - Ernesto Belisario (socio di Wikitalia e giurista esperto in Open Government e diritto 2.0) Open data per il buongoverno, la partecipazione e #MT2019 - Rossella Tarantino (Comitato Matera 2019) Come abbiamo aperto i dati di Firenze Matteo Brunati (Socio fondatore di Wikitalia) Esperienze e utilizzo degli open data Vincenzo Patruno (progettista Open Data Istat e socio attivo Spaghetti Open Data). L'incontro si tiene alle Monacelle ed è aperto al pubblico. Per motivi organizzativi, è gradita però una prenotazione, da inviare all'indirizzo segreteria@matera-basilicata.it
CAVALIERI e cavalli mascherati, gruppi scolastici, associazioni culturali, sportive e sociali,diversamente abili, bambini e adulti insieme per festeggiare il “Carnevale a cavallo”, giunto alla sua seconda edizione. L'iniziativa è stata presentata ieri mattina nella sala “Arrigoni” del Comune di Matera, durante una conferenza stampa, a cui hanno preso parte il consigliere comunale Angelo Rubino, l'assessore alla Cultura Alberto Giordano, l'assessore alle Politiche sociali Simonetta Guarini, l'amministratore delegato del “Centro Benessere Light” Luciano Nicoletti e il presidente dell'Associazione “Vento Barocco” Nunzio Morelli. Da sabato 9 a martedì 12 febbraio la città dei Sassi festeggerà il carnevale con sfilate a piedi, a cavallo, in bici e con carri allegorici; il tutto sarà arricchito da cascate di coriandoli, distribuzione di pop con, zucchero filato e dolciumi per tutti i protagonisti. Domenica 10 Febbraio 2013, alle ore 10 la sfilata partirà dal piazzale della chiesa San Paolo in via Don Luigi Sturzo, a Villa Longo, e si snoderà lungo le vie cittadine di via Nazionale, via Annunziatella, via XX Settembre, con arrivo in Piazza Vittorio Veneto. “Quest'anno - ha spiegato Rubino - abbiamo coinvolto diverse associazioni sportive in modo da sensibilizzare tutti sulle tematiche dello sport e del benessere psico-fisico generato dal movimento e dalle attività ricreative di gruppo all'aria aperta. Il nostro intento è quello di divertirci insieme a trenta artisti di strada, tra trampolieri e giocolieri, e con la musica del gruppo folkloristico dei “Cantori Materani” e di tanti altri gruppi spontanei che si uniranno al corteo, portando allegria e divertimento”. Si sfilerà al borgo La Martella e lungo le vie cittadine, fino a ritrovarsi in piazza San Giovanni e in piazza Vittorio Veneto, insieme a gruppi in maschera anche di
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 GROOVE BEER E GRILL 320-7251913 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087 STANO CUCINA CASARECCIA 0835-344101 TRATTORIA DEL CAVEOSO 0835-332892
TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO TERRAZZA RIDOLA RISTORANTE ASSAPORA RISTORANTE HEMINGWAY
La passata edizione, la prima, del Carnevale a cavallo
altri paesi. “L'obiettivo - ha detto l'assessore Giordano - è quello di unire il territorio; inoltre è importante anche coinvolgere i diversi quartieri, in modo che tutta la città si senta coinvolta. Così facendo ci prepariamo ad organizzare un carnevale ancora più grande per il prossimo anno”. Sono previste premiazioni per le maschere ed i gruppi più divertenti e tante altre sorprese. “ Questa iniziativa - ha detto l'assessore Guarini - è molto particolare; è un carnevale con una dimensione più corposa, perché coinvolge vari settori dallo sport al sociale. E' importante, infatti, coinvolgere le associazioni nelle manifestazioni socio-culturali”. L'iniziativa è stata organizzata anche grazie al grande successo e alla grande partecipazione alla scorsa edizione di circa duemila persone in maschera. “Siamo soddisfatti, - ha detto Nicoletti - perché abbiamo coinvolto anche lo sport in questa iniziativa, coniugando il benessere con il divertimento”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it 0835-336117 0835-333704 0835-331128 0835-314234 0835-389383 0835-310794
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 393-1639676 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
Meno costi e servizi utili per la competitività delle aziende LA SOTTOSCRIZIONE di un protocollo di intesa fra Regione Basilicata e Autorità del Porto di Taranto rappresenta una opportunità di crescita e di competività per le aziende lucane e della provincia di Matera, in particolare, soprattutto per le aziende del Distretto ortofrutticolo del Metapontino e del Mobile Imbottito che si appresta a ricevere i benefici della sottoscrizione dell'accordo di programma. E' il commento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che valuta positivamente le finalità dell'accordo e le prospettive di crescita dello scalo jonico nell'area mediterranea con il potenziamento delle strutture logistiche. “Per l'economia della Basilicata -ha detto Tortorelli- e per quella della provincia di Matera la possibilità di fruire di nuovi servizi con un abbattimento dei costi nei servizi logistici non può che portare ad una crescita di competitività. E' un 0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 ALLA CORTE DEL CONTE 0835-877588 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140
MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
contributo alla internazionalizzazione e su questo aspetto il nostro Ente ha messo a punto per il 2013 un programma promozionale, con 59 iniziative che coinvolgeranno 884 soggetti imprenditoriali, supportate da uno sportello dedicato che faciliterà questo tipo di percorso''. 0835-954458 0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-5597502 HOSTERIA DEL MALCONSIGLIO 0835-559941 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI 0835-532631
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.02.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Giovedì 7 febbraio 2013
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TINCHI - Sabato, a partire dalle ore 19, nel piazzale antistante l'ospedale di Tinchi si svolgerà il Carnevale pro ospedale organizzato dal Comitato difesa ospedale di Tinchi, in collaborazione con Etnie-cultura senza frontiere, Archeoart-Basilicata, Fidapa, Legambiente Pisticci, associazione "Massimo Volume", Avis Pisticci, Aido Marconia - Pisticci. Si tratta di un evento sociale e di contestazione nei confronti di quelle politiche gestionali che generano un continuo depauperamento delle risorse del territorio. La costante riduzione delle funzioni dell'ospedale di Tinchi, dopo le massive spese per il potenziamento di alcuni reparti, la costruzione della piscina (mai utilizzata) per la riabilitazione, le questioni poco chiare riguardanti l'agibilità del terzo piano, costituiscono solo alcuni degli aspetti denunciati ormai da tem-
Tinchi Comitato civico e associazioni insieme a difesa del presidio sanitario
Festa in maschera per l’ospedale po dal Comitato difesa ospedale di Tinchi. Il Carnevale sociale intende, altresì, richiamare l'attenzione su tutte quelle azioni di aggressione ambientale che caratterizzano il territorio lucano-jonico e il cui epicentro è costituito dalla Val Basento. Lo sfruttamento del petrolio dell'alta Val d'Agri, senza alcuna ricaduta sul territorio, se non quella di un forte impatto ambientale, e i progetti di installazione di trivelle nello Jonio costituiscono altri tasselli di un mosaico indiscriminato generato da una politica gestionale cieca e insensibile che non tiene conto delle vere ricchezze del territorio: agricoltura, paesaggio, turi-
smo, cultura, enogastronomia, arte e archeologia. Il Carnevale viene riportato così al suo significato originario, quello di denuncia del comportamento prevaricatore di chi ci governa e del ribaltamento dei ruoli. Le origini del Carnevale, infatti, si fanno risalire alla festa dei Saturnali, in voga ai tempi dell'antica Roma. Tale festa costituiva una ricorrenza, di carattere popolare, in onore del dio Saturno e prevedeva una serie di modi di fare tra cui il capovolgimento dei ruoli sociali per denunciare soprusi e malgoverno. Il tema della denuncia delle disfunzioni della sanità lucana richiederebbe un costume a tema
che richiami in maniera buffa e paradossale l'ambiente ospedaliero; tuttavia il Carnevale sociale si presenterà in maniera più completa anche con costumi ispirati alle problematiche ambientali e/o in generale costumi della tradizione carnevalesca. Fra balli, musiche e slogan sarà possibile degustare pietanze della tradizione popolare e bere un buon bicchiere di vino presso la vicina sede dell'associazione Etnie. La manifestazione verrà presentata pubblicamente dal Comitato organizzatore in una conferenza stampa che si svolgerà questa mattina, alle ore 11 davanti all'ospedale di Tinchi.
L’ospedale di Tinchi
Pisticci «Le posizioni espresse da Montagna e Pinto faziose e personalistiche»
«Il tribunale non si tocca»
Cataldo si dimette da presidente onorario di Autonomia forense per protesta PISTICCI - La netta presa posizione di Autonomia Forense e Sindacato Avvocati in merito al futuro della sede distaccata del tribunale di Pisticci, che chiude a qualunque prospettiva futura per l'organo di giustizia nella cittadina jonica ha sortito la ferma replica dell'onorevole ed avvocato Nicola Cataldo, il quale ha anche formalizzato le sue dimissioni dalla carica di presidente onorario di Autonomia Forense. Secondo Cataldo, le posizioni degli avvocati Montagna e Pinto sono «espressione di faziosità e personalismo, contenente istigazione ad eludere un giudicato. Per i due illustri colleghi il principio importante del Giudice di prossimità ai fruitori della giustizia, e cioè del Giudice naturale, non esiste; purtroppo per loro però è nell'ordinamento generale della nostra Repubblica e va pertanto rispettato ed applicato. Il secondo principio che loro pretermettono - prosegue Cataldo - è quello della costituzionalità della legge per poter essere applicata e resa operativa. La legge sulla nuova geografia giudiziaria è, però, chiaramente incostituzionale per la parte che sopprime indiscriminatamente tutte le sezioni distaccate di Tribunale perché, con tale metodo, si è concretizzato un eccesso di delega e quindi violazione dell'articolo 76 della Costituzione Repubblicana. Quando si legifera dicendo che il Ministro poteva, a sua libera scelta, decidere alternativamente sulla soppressione di tutte le sezioni distaccate di Tribunale, o solo di alcune, si affidava allo stesso una delega in bianco, generica, amplissima, senza indicazione di alcun principio e criterio direttivo. La delega è inoltre incostituzionale perché in violazione dell'articolo 15 cpv della legge 400/1998 che statuisce che il Governo non può attraverso decreto conferire delega legislativa. Vi è anche violazione dell'articolo 3 della Costituzione perché in contrasto con il principio di uguaglianza per essere stato adottato lo stesso trattamento per si-
Marconia In testa lavoro e ambiente
Sel presenta squadra e programmi A sinistra la sede del tribunale di Pisticci
tuazioni completamente diverse tra loro: infatti sezioni distaccate che trattano tremila affari complessivi all'anno hanno avuto lo stesso trattamento di sezioni che ne trattano trecento. Ed il Giudice di Pinerolo ha accolto la eccezione di incostituzionalità, come proposta da quei colleghi, proprio per eccesso di delega». Sulla proroga delle funzioni, inoltre, Cataldo fa notare che «lo stesso presidente del Tribunale di Matera, Attimonelli, ha chiesto la proroga per cinque anni per Pisticci con parere ampiamente motivato. Molto furbescamente - dice l'onorevole Nicola Cataldo - i colleghi Montagna e Pinto, parlano di soli 43 avvocati che hanno sottoscritto il ricorso, mentre la verità è che tutti gli avvocati pisticcesi erano d'accordo a ricorrere, ed anche chi scrive non ha sottoscritto il ricorso pure essendo stato uno dei promotori con una bozza pubblicata da vari organi di stampa e con la collaborazione prestata ai colleghi che formalmente stavano redigendo il ricorso in questione; e quindi posso parlare e parlo a nome dei tanti che non l'hanno sottoscritto solo perché non interpellati o assenti». «Per l'annullamento del provvedimento del presidente del Tribunale - aggiunge inoltre Cataldo - si erano espressi con formale parere il Consi-
glio dell'Ordine degli Avvocati di Matera, nonché il Consiglio Giudiziario di Potenza, presieduto per l'occasione dal presidente della Corte di Appello del capoluogo. E si noti che anche l'Organismo unitario dell'Avvocatura Italiana ha prodotto ricorso. Ora vi è un giudicato (due sentenze del Tar di Basilicata, che hanno dato ragione al Comune di Pisticci ed agli avvocati pisticcesi) che va rispettato ed applicato.
I due presidenti di Autonomia Forense e Sindacato Avvocati, assumono invece una posizione contra legem ed operano per eludere il giudicato, forse dimenticando che esiste un reato proprio, di cui all'artico 388 del codice penale, per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Ed esistono norme sul concorso di persone nel reato nonché il delitto di istigazione a commettere un reato». Roberto D’Alessandro
Montagna materana a secco per un guasto SARÀ ripristinata solo questa mattina, dopo le 7, l’erogazione dell’acqua nei comuni di Accettura, San Mauro Forte e Stigliano. La società Acquedotto lucano ha provveduto alla sospensione, dalle ore 14 di ieri, del servizio nei tre comuni della montagna materana per consentire lavori di riparazione di una perdita sullo schema di distribuzione a servizio della zona. Un guasto “serio” per cui si è reso indispensabile un intervento immediato delle squadre dei tecnici a servizio di Acquedotto lucano per evitare dispersione d’acqua ed inutili sprechi. Una volta completati gli interventi necessari a ripristinare il corretto funzionamento della rete, è stato assicurato un immediato ritorno alla normalità. Per cui i rubinetti sono destinati a restare a secco ancora per poco ad Accettura, San Mauro Forte e Stigliano, ovviamente fatto salvo imprevisti che potrebbero rallentare l’esecuzione dei lavori di riparazione dello schema di distribuzione interessato dalla perdita. provinciamt@luedi.it
MARCONIA - Sinistra Ecologia Libertà, nella sala consiliare della delegazione comunale della popolosa frazione jonica, ha tratto il dado presentando i candidati Antonio Placido, capolista alla Camera, Giovanni Barozzino, capolista al Senato e la candidata pisticcese alla Camera Lidia De Nittis. Si alza il sipario dunque, sulla campagna elettorale di un partito che, in maniera spasmodica e convinta decide per l'avanti tutta, offrendo idee rinnovate per giocare un ruolo sempre più contiguo con il territorio comprensoriale, con le sue urgenze, i suoi problemi irrisolti e le sue precipuità. Dopo i saluti e la relazione introduttiva del coordinatore locale, l'avvocato Eligio Iannuzziello, è seguito l'intervento di Rocco Rivelli, membro del coordinamento provinciale, al quale è stato affidato il non semplice compito di presentare, con dovizia di particolari e al contempo semplicità politica, tutti i candidati alle imminenti elezioni e relative progettualità. Oltre ai sopracitati è stata presentata l'interessantissima Maria Murante, grande investimento del partito vendoliano in Lucania, candidata anch'ella alla Camera. All'unisono gli aspiranti parlamentari hanno voluto spiegare il rapporto privilegiato che vorrebbero instaurare con il territorio e con le sue arcinote problematiche, dichiarandosi solidali verso queste al fine di affrontarle nelle opportune sedi per risolverle nella migliore delle maniere. La valutazione poi divenuta scelta convinta di candidare al Senato uno dei tre operati Fiat licenziati dall'azienda, reintegrati dal giudice
del lavoro e paradossalmente tenuti a casa perché l'azienda predilige salariare Barozzino e non far tornare in fabbrica, non è a dir nulla accidentale. Così come casuale non è neppure la candidatura del sindaco di Rionero, Antonio Placido, in primis perché in qualità di amministratore si troverebbe a totale agio e perfetta assonanza con la miriade di tematiche e problematiche legate a doppio filo col territorio lucano, e poi perché fervido paladino di un modo d'interpretare la politica a tutela dei ceti medio-bassi, oltre a strizzare l'occhio in particolar modo ai giovani e alla morsa d'incognite che attanaglia il loro quotidiano. Anche la candidatura di Lidia De Nittis, la donna più votata in Basilicata alle primarie di Sinistra Ecologia e Libertà, non è stata minimamente affidata al caso. Con la sua figura, una grande porzione di elettorato Sel alle primarie ha voluto centralizzare la figura di una pisticcese al fine di porre l'accento su una scottante quanto attuale tematica, purtroppo sinora irrisoluta e molto sentito a Pisticci e hinterland: quello del ladrocinio, del perpetrato depauperamento, della speculazione e dell'immiserimento senza freno alcuno del territorio, mandato a effetto innanzitutto con la cessazione lampo dell'ospedale di Tinchi, dove la De Nittis lavora da un trentennio circa. L'ultima a prendere la parola è stata la carismatica Maria Murante, che sostanzialmente personifica benissimo lo spirito Sel: innovazione, cambiamento, riformismo affidate con indiscussa fides alle quote rosa. Cristian Camardo