Alla prima riunione dei parlamentari di Monti, Casini non è neppure invitato. E dire che fino a dieci giorni fa passava per l’architrave della politica italiana
Giovedì 7 marzo 2013 – Anno 5 – n° 65
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
MANCANO I SOLDI, QUALCUNO SPARA: 3 MORTI A PERUGIA dc
IL SONNO DELLA POLITICA TOGLIE LA VITA di Furio
Mission impossible di Marco
C
Andrea Zampi, l’imprenditore quarantenne che ha ucciso due impiegate della Regione Umbria a Perugia, poi si è sparato Ansa
Un piccolo imprenditore irrompe negli uffici della Regione Umbria e ferisce a morte due impiegate, poi si suicida. Gli era stato bloccato un finanziamento di 100 mila euro. Nel solo 2012 almeno 300 persone si sono uccise per problemi legati alla crisi. E gli atti di criminalità per disperazione aumentano Calapà, Cannavò e Cattano » pag. 2 - 3
DRAMMA A SIENA
Mps, il portavoce di Mussari si uccide DAVID ROSSI ERA STATO PERQUISITO DALLA FINANZA NELL’INDAGINE SUI CONTI TRUCCATI DELLA BANCA ROSSA Era il responsabile delle Relazioni esterne del Monte dei Paschi. Ieri sera si è gettato dalla finestra del suo ufficio nella sede dell’istituto, dopo aver ricevuto una telefonata. Non era indagato, ma nelle email sequestrate nel suo computer gli inquirenti cercavano tracce di accordi fra dirigenti in vista degli interrogatori Feltri, Meletti e Vecchi » pag. 9
»DIREZIONE PD » Il leader telefona a Napolitano, ma non lo segue
Bersani, 8 punti per rivotare D’Alema: “Inciucio? Magari” Renzi non parla, Veltroni neppure. Tutti (meno uno) approvano la relazione del segretario, che avverte: “Non c’è un piano B”. Grillo: “Il vostro programma è molto più vicino a Berlusconi che a M5S”. Monti rimette il loden da tecnico e sogna il Colle Caporale e Marra » pag. 4 - 5 - 8 L’AMICO SACERDOTE
Don Gallo: “Beppe, siediti al tavolo e vai a governare” on Gallo risponde alle domande prima di riceverle. D Ha pomeriggi intensi, ma non è
LA CATTIVERIA
Direzione del Pd. Dai grafici degli ultimi mesi, è chiara » www.forum.spinoza.it
Travaglio
eri Bersani era chiamato al massimo sforzo per rendere almeno possibile la mission imI possible di un governo Pd-M5S. E in un certo
Colombo
hi sta giocando con l’angoscia degli italiani? Improvvisamente, a Perugia, uno entra e fa fuoco nel Palazzo della Regione, uccide due impiegate e si spara. Eppure non è una rapina. È l’esito molto più tragico del solito (“il solito” è uccidersi da soli, in silenzio) di qualcuno che senza un finanziamento non può pagare né fornitori né dipendenti. Una persona con problemi psichici, in questo caso. Uno che non doveva avere il porto d’armi. Ma attenzione è come se ci fosse la fila della gente disposta ad atti disperati, là fuori. Se in Italia ci fossero manifesti wanted come fa l’Fbi in America per indicare i soggetti più pericolosi, negli uffici della nostra polizia trovereste, da oggi, i ritratti di tanti piccoli imprenditori non pagati, che dopo mesi, dopo anni, sono disposti a tutto perché, fermandogli l’impresa e la capacità di far fronte ai pagamenti, gli hanno preso tutto. Parliamo di imprenditori che lavorano, investono, spendono, hanno fatto quello che devono fare bene e in tempo, e nessuno paga. Parliamo di impiegati e operai che timbrano al mattino, escono la sera dopo una giornata di lavoro e di straordinari, moltiplicano per settimane e per mesi e tutto funziona, ma nessuno li paga. Ci vuole l’incendio – forse di camorra – di Napoli per sapere che “qualche problema c’era già stato nel gioiello napoletano della scienza: nessuno pagava più gli stipendi. I manifesti wanted dell’Fbi italiana dovrebbero moltiplicarsi. Accanto alle foto segnaletiche degli imprenditori, quelle dei lavoratori non pagati. Tutta questa gente non pagata tiene testa in casa, cerca di pagare il mutuo, fa mangiare i bambini, contrae debiti da tutte le parti. Non riesce a continuare. Ci vorranno polizia e guardie giurate in ogni palazzo di Comune e Regione. per non parlare dei ministeri e uffici staccati. Noi continuiamo a misurare il cratere che si allarga della disoccupazione, e sappiamo benissimo che non possono restare solo allarmanti numeri da messaggino Ansa sul telefono cellulare. Ma questa parte di popolo che lavora senza stipendio e fornisce senza pagamento fino a quando e in che modo resiste? Abbiamo niente da dirgli? Abbiamo un piano di salvataggio? O dobbiamo rassegnarci a contare i morti per disperazione? Con le vittime innocenti: quelle due donne che pagano con la loro vita un conto che la politica non ha saputo saldare.
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tipo da sottrarsi. Così, mentre uno dei suoi collaboratori aspetta di passargli il telefono, lui ha già detto cinque cose da Truzzi » pag. 7 segnarsi.
senso il suo massimo l’ha dato con gli 8 punti del “nuovo” programma. Purtroppo il suo massimo è molto meno del minimo che potrebbe consentire ai neoeletti del M5S di giustificare davanti ai loro elettori l’eventuale appoggio a un governo. E quel minimo potrebbe garantirlo solo un’alta personalità della società civile, non compromessa con i partiti e gl’inciuci dell’ultimo ventennio: come ha proposto Santoro. Anche perché dire “mai al governo con B” mentre si governa con B. da 16 mesi, fa sorridere (“mai più al governo con B.” sarebbe più credibile). Intendiamoci: fra gli 8 punti ci sono anche cose buone. Che però – a parte la legge elettorale alla francese – sono pure le più vaghe o diluite in tempi lunghi (e nei tempi lunghi saremo tutti morti): rinegoziare in Europa i vincoli di bilancio, peraltro sottoscritti da Monti con l’appoggio del Pd; salario minimo per chi non ha lavoro, che peraltro il Pd definiva insostenibile quando lo proponeva Grillo; norme costituzionali per abrogare le province e dimezzare i parlamentari; legge sulla responsabilità giuridica dei partiti; tagli e taglietti qua e là su compensi e poltrone negli enti locali; nuove norme su corruzione, falso in bilancio, reati fiscali, autoriciclaggio, voto di scambio e addirittura riforma della prescrizione (appena accorciata dalla legge Severino, su proposta del Pd, con salvataggio di Penati e delle coop rosse); e altri bei propositi. Non una parola sui cavalli di battaglia del M5S che l’han portato al successo in tutt’Italia e addirittura al trionfo in Val Susa, a Siena, a Taranto e così via: via i fondi pubblici a partiti e giornali; via le leggi 30 e Fornero; via dal Parlamento tutti i condannati, anche sotto i 2 anni; no alle grandi opere inutili, dal Tav Torino-Lione al Terzo Valico, e agli F-35; via i sussidi a banche e imprese private (Mps, Fs, Autostrade ecc.); basta con i Riva che violano la legge all’Ilva; inversione di rotta sui rifiuti, per ridurre progressivamente i materiali inceneriti; antitrust per tv e pubblicità; ritiro delle truppe dall’Afghanistan; tetto alle pensioni d’oro. Totalmente ignorata anche la campagna online di MicroMega, che ha raccolto 130 mila firme in cinque giorni, per dichiarare subito ineleggibile B. ai sensi della legge 361/1957 sui concessionari dello Stato. Anzi il modello da seguire per i conflitti d’interessi è la legge-brodino approvata in commissione “alla Camera nella XV legislatura” (2006-2008). Una barzelletta. Il testo, scritto da Franceschini, Bassanini e Violante (“Si tratta di perfezionare la legge Frattini”) e nobilitato dalle firme di Elia e Onida, riguarda solo i conflitti dei membri del governo, non dei parlamentari; e soprattutto non prevede alcuna ineleggibilità, ma solo il passaggio delle azioni delle imprese del titolare del conflitto a un blind trust, un fondo cieco. Ma così si può risolvere il conflitto d’interessi “attivo”: quello di chi, al governo, potrebbe legiferare a vantaggio delle proprie aziende. Non certo quello “passivo”: di chi, al governo, viene favorito dalle proprie aziende – tipo tv e giornali – nel mantenere o nell’acquisire consenso presso l’opinione pubblica. Insomma, se B. rimane un semplice parlamentare, anche se diventa capogruppo del Pdl o presidente del Senato, non gli succede niente; casomai tornasse al governo, le sue azioni di Mediaset, Mondadori ecc. finirebbero nel fondo cieco, ma i suoi giornalisti continuerebbero a vederci benissimo (e comunque, a quel punto, potrebbe abrogare la legge). Sarà un caso, ma il primo a escogitare il blind trust (Montanelli lo chiamava “blind truff”) per risolvere il conflitto d’interessi di B. era stato, nel 1994, lo stesso B. Insomma, i 5Stelle un governo Bersani non possono appoggiarlo. Ma Berlusconi sì.
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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 298 del 07/03/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
La giunta approva le direttive per la gestione del demanio marittimo. Previsto il controllo dei requisiti
Lidi, proroga al 2020 L’assessore Pittella: regole per evitare danni al territorio e speculazioni
Assessorato all’Ambiente
Da Mazzocco confermate le dimissioni I ringraziamenti di De Filippo per l’impegno a farsi carico dell’attività durante le elezioni
e turismo, Marcello Pittella: una ricognizione sul territorio delle concessioni di aree demaniali marittime per controllare se permangono i requisiti che hanno determinato il rilascio della stessa concessione e la presentazione di un’apposita documentazione all’Ufficio regionale competente, anche per adeguare il sistema informatico demaniale.
L’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco ha confermato ieri le proprie dimissioni dall’incarico di giunta che aveva già presentato lo scorso 21 gennaio, in occasione della candidatura alle elezioni politiche, poi “congelate” per la richiesta del presidente De Filippo.
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Lido sullo Jonio
C’è la proroga per altri sette anni ma anche la verifica dei requisiti iniziali: ha una doppia valenza il provvedimento appena licenziato dall’esecutivo lucano, relativo alle concessioni demaniali sulla costa. E sono due, difatti, gli elementi fondanti della delibera di giunta approvata su proposta dell’assessore alle Attività produttive
Sostegno imprese pronto un bando
Mutuo di 15 milioni Comunità montane per l’Asi di Potenza Ultimo atto
L’avviso riguarda l’internazionalizzazione delle piccole e medie iniziative
Le risorse si rendono necessarie per garantire i servizi alle aziende operanti sul territorio
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Termina l’attività dei Commissari liquidatori la palla passa all’ufficio Autonomie locali A PAG. 2
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Il commercio in centro soffre e gli esercenti sono pronti alle barricate contro la Ztl
Processo per il delitto Claps: Danilo Restivo atteso in Italia per lunedì 12 marzo
La richiesta della Ascom al sindaco: allentare i divieti di accesso alle auto
Condannato in primo grado a 30 anni questa volta ha deciso di partecipare
La crisi c’entra, ma secondo i commercianti il crollo degli acquisti al centro storico di Potenza non dipende solo da questa: il problema vero sarebbe la Ztl (Zona a traffico limitato) che ha chiuso il centro storico all’accesso delle
E’ stato già condannato in primo grado, a Salerno, a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Elisa Claps nel 1993. A quel processo Danilo Restivo - ristretto in carcere in Inghilterra perché condannato per un altro omicidio, quello
automobili private. L’associazione di esercenti Ascom mostra i dati e fa una precisa richiesta al sindaco Santarsiero: limitare il divieto di ingresso per le autovetture all’interno della “cintura” stradale del borgo antico.
La Gazzetta del Mezzogiorno
di Heather Barnett - non aveva partecipato. Adesso ha deciso di essere presente in aula. Restivo sarà in Italia il 12 marzo per la prima udienza del processo di appello, con un legale nuovo e una nuova strategia.
Il Quotidiano della Basilicata
07.03.2013 N. 298
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Basilicata Mezzogiorno
Approvate dalla giunta le direttive per le attività turistico-ricreativo delle aree demaniali marittime
Lidi, proroga fino al 2020
Necessario il controllo dei requisiti. L’assessore Pittella: mappatura e regole certe Proroga per altri sette anni ma anche controllo dei requisiti iniziali: ha una doppia valenza il provvedimento appena licenziato dall’esecutivo lucano, relativo alle concessioni demaniali sulla costa. E infatti sono due gli elementi fondanti della delibera di giunta approvata su proposta dell’assessore alle Attività produttive e turismo, Marcello Pittella (e che recepisce la circolare del ministero delle Infrastrutture e trasporti, utile a stabilire i requisiti e le modalità per la proroga): una ricognizione sul territorio delle concessioni di aree demaniali marittime per verificare se permangono i requisiti che hanno determinato il rilascio della stessa concessione e la presentazione di un’apposita documentazione all’Ufficio regionale competente, anche per adeguare il sistema informatico demaniale. Ma c’è anche altro nell’atto a cui l’esecutivo ha detto di sì (e che sostituisce le precedenti direttive del 2008): si stabiliscono in-
Spiaggia di Policoro
fatti gli indirizzi normativi per la gestione di alcuni articoli del codice della navigazione, nonché il criterio per formalizzare i provvedimenti di proroga al 31 dicembre 2020. La scadenza riguarda quelle concessioni aventi finalità turistico-ricreative, sportive, approdi e punti di ormeggio destinate alla
nautica da riporto a cui è stata autorizzata la concessione nel 2009. L’ufficio regionale del Demanio marittimo richiederà sia ai titolari delle concessioni di carattere stagionale (rilasciate dalla Regione dopo la delega delle funzioni e nelle more di approvazione del “Piano dei lidi”) che
ai titolari di concessioni pluriennali (trasferite dalla capitanerie di porto con la delega delle funzioni) la trasmissione della documentazione. Si tratta di una documentazione, quella che bisognerà produrre, alquanto composita: tra gli altri atti, i dati informatizzati attraverso il Sid, ossia il sistema
Comunità montane, la palla all’ufficio Autonomie locali
informativo demaniale marittimo e gli elaborati tecnici (grafici e descrittivi) che rappresentano nel dettaglio lo stato dei luoghi, le strutture e gli arredi (e quindi linee di costa, superfici occupate, tipologia di materiali eccetera). La mancata trasmissione della documentazione entro il 31 dicembre pros-
simo costituirà espressa rinuncia alla proroga di validità della concessione. E’ lo stesso assessore a spiegare la ratio delle direttive approvate: “Il provvedimento - dichiara infatti - ci consentirà da una parte di avere una mappatura aggiornata del territorio, dall’altra di applicare correttamente le regole anche nell’interesse degli imprenditori. Un importante momento di riflessione dunque, per evitare di compromettere spazi di interesse ambientale e possibili speculazioni incontrollate sulle aree demaniali”. “Un passo indispensabile - prosegue - per l’approvazione del Piano Lidi, imminente per Maratea e in stato di avanzamento per il Metapontino, concertato con gli attori del territorio al fine di tutelare l’ambiente e le risorse naturalistiche e consentirne un’utile e corretta gestione con tutte le opportunità imprenditoriali e di sviluppo turistico che ne conseguono”, conclude l’assessore. (bm3)
Assessorato all’Ambiente
Terminato il compito dei Commissari liquidatori, bisogna produrre le residue attività amministrative e chiudere gli enti oramai disciolti Terminato il compito dei liquidatori, entrano in campo - relativamente alle Comunità montane gli uffici competenti. Sono gli ultimi atti dell’iter che ha portato alla cessazione di ogni attività e dell’esistenza stessa degli enti montani, così come voluto dalla Regione Basilicata. Con un atto approvato ad hoc, la giunta regionale lucana prende formalmente atto della cessazione delle attività dei Commissari liquidatori delle soppresse Comunità montane. L’esecutivo dunque attribuisce al proprio ufficio Autonomie locali e decentramento amministrativo le funzioni amministrative e quelle concernenti le residue operazioni di liquidazione. Per tali attività, l’ufficio Autonomie locali potrà
Mazzocco conferma le proprie dimissioni Scorcio di Brindisi di Montagna (era nella Comunità Alto Basento)
avvalersi, con provvedimenti di propria iniziativa, del personale delle disciolte Comunità montane inserito nel ruolo speciale soprannumerario regionale. In particolare, sarà a disposizione il personale addetto alla liquidazione secondo le disposizioni organizzative già approvate dal Comune capofila nell’ambito dell’organiz-
zazione dell’ufficio Comune. L’ufficio Autonomie locali assicurerà le operazioni residue e le eventuali attività amministrative; avrà la facoltà di accedere a tutti gli atti delle ex Comunità montane; potrà anche adottare i provvedimenti di straordinaria amministrazione (ovviamentte, solo relativamente alle attività pendenti)
solo dopo l’autorizzazione della giunta regionale. Ulteriore compito per l’ufficio Autonomie locali, trasmettere le decisioni prese in giunta a una serie di soggetti: i sindaci dei comuni capofila delle sette Aree di programma della Basilicata (ossia, degli enti che hanno sostituito le Comunità montane), le prefetture lucane, il ministero dell’Interno. (bm3)
Questa volta sono definitive: l’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco ha confermato le proprie dimissioni dall’incarico di giunta che aveva già presentato lo scorso 21 gennaio, in occasione della candidatura alle elezioni politiche, accettando, poi, la decisione del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo di sospenderne l’operatività per evitare che l’assessorato restasse a lungo senza presidio. Il presidente De Filippo ha ringraziato l’assessore Mazzocco per l’impegno e la dedizione offerte al vertice prima del dipartimento Agricoltura e poi del dipartimento Ambiente, ed ha evidenziato il senso delle istituzioni che ha portato l’assessore Mazzocco a farsi carico, come da richiesta dello stesso presidente, anche dell’attività amministrativa in campagna elettorale a fronte di una decisione già maturata di lasciare l’incarico che è stata poi confermata nella giornata di ieri.
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Basilicata Mezzogiorno
Asi Potenza, un bando per l’accensione del mutuo da 15 milioni La decisione nasce dall’esigenza di garantire l’erogazione dei servizi necessari alle imprese operanti sul territorio Sopra la zona industriale di Tito, sotto l’entrata degli uffici dell’Asi di Potenza
Consorzio Industriale di Potenza, pubblicato il bando per l’accensione di un mutuo di 15 milioni di euro. Anche in tempo di crisi, è giusto che le attività devono proseguire. Ne sa qualcosa il Consorzio industriale di Potenza da tempo alle prese con svariate difficoltà di carattere economico-finanziario, ma consapevole di do-
Crob, è Musto il direttore scientifico Il ministro della Salute, sentito il presidente della Regione, con decreto del 26 febbraio 2013, ha nominato il dottor Pellegrino Musto direttore scientifico dell’Irccs-Crob di Rionero in Vulture. Musto è stato nominato “in quanto risulta in possesso di una buona produzione scientifica, continua nel tempo, originale e ben
inserita nello scenario internazionale, ha competenze manageriali molto buone, come si evince, tra l’altro, dalla capacità di reperire fondi pubblici e privati e dalla presentazione di un programma di rilancio dell’istituto focalizzato sulle patologie oncologiche più diffuse e su quelle in cui l’Istituto ha maggiore esperien-
za clinico scientifica” ed in considerazione delle ben articolate collaborazioni e relazioni attivate con gruppi nazionali ed esteri. Il dg dell’istituto ha accolto con soddisfazione la nomina di Musto che già da direttore del Dipartimento oncoematologico ha contribuito all’eccellenza delle attività scientifiche ed assistenziali del Crob.
Asp, nuova nomina a Oculistica Riassetto strategico in seno al Dipartimento Oculistica dell’Azienda sanitaria di Potenza. Il direttore generale dell’Asp, Azienda sanitaria di Potenza, dottor Mario Marra, comunica che, a seguito della conferenza dei direttori generali delle aziende sanitarie della Basilicata, il dottor Domenico Lacerenza,
già direttore del Centro di riferimento regionale di Oculistica e dell’Unità di Oculistica presso il presidio ospedaliero “San Francesco” di Venosa, è stato nominato direttore del Dipartimento interaziendale regionale di Oculistica. Nel congratularsi per l’incarico attribuito al dottor Lacerenza, la direzione stra-
tegica dell’azienda sanitaria potentina augura al nuovo direttore del dipartimento interaziendale buon lavoro. Nelle finalità del Dipartimento interanziandale di oculistica vi è anche l’obiettivo di mettere in rete tutte le procedure dei servizi di oculistica presenti sull’intero territorio della regione Basilicata.
Sanità e Codice etico L’Azienda sanitaria di Potenza ha adottato il Codice etico secondo il testo allegato alla deliberazione del direttore nenerale Asp n. 71 che porta la data di ieri. Il provvedimento del dirigente diventa parte integrante e sostanziale, corredato ovviamente dai relativi allegati.
Con successivo atto deliberativo - è scritto nel provvedimento dell’Azienda sanitaria di Potenza - verrà istituito il Comitato per il Codice etico e la nomina dei suoi componenti. E’ previsto inoltre nell’anno 2013 lo sviluppo di un percorso formativo volto alla definizione
dal basso di una Carta etica aziendale che sia predisposta dagli stessi operatori impegnati nei servizi. Il codice stabilisce quali siano natura, valori e finalità dell’attività sanitaria dell’Asp e dunque quale siano la missione e la visione generale della stessa Azienda sanitaria.
ver comunque garantire l’erogazione dei necessari e fondamentali servizi alle imprese operanti sul territorio. Per questa ragione l’Asi, in esecuzione della delibera commissariale numero 16 dello scorso 11 febbraio, ha proceduto alla pubblicazione di un avviso pubblico per la stipula di un contratto di mutuo dalla durata quindicennale per un importo pari a quindici milioni di euro. La necessità di tale mutuo era stata, tra l’altro, già prospettata dal Consorzio nel piano di risanamento presentato alla giunta regionale nel settembre 2012 per far fronte al fabbisogno finanziario necessario per i pagamenti dei fornitori che assicurano la gestione delle aree industriali, il funzionamento degli impianti, le forniture e i servizi per l’erogazione idrica, lo smaltimento e la depurazione delle acque. Recepito nell’ottobre del 2012 dall’Ente regionale, il piano di risanamento presentato dal Consorzio ha consentito, come primo
effetto, il riconoscimento di un contributo annuo dell’importo di un milione di euro che potrà garantire il rimborso delle rate del mutuo da stipulare. D’altra parte il mancato pagamento dei fornitori comporterebbe il blocco dell’erogazione dei servizi compromettendo l’attività delle industrie insediate nelle aree consortili, con gravissime ripercussioni su tutto il sistema produttivo della provincia di Potenza, sino a rischiare la paralisi totale nella malaugurata ipotesi di fermo degli impianti di depurazione per mancanza di energia o di erogazione
Potenza, Donato Paolo Salvatore, auspica che il sistema creditizio, non solo locale, risponda positivamente cogliendo tale occasione come reale opportunità di sostegno al sistema produttivo che, anche attraverso gli organismi di rappresentanza, ha più volte evidenziato la necessità di continuità nella erogazione dei servizi alle imprese. In questo senso vanno interpretati i contatti avuti con l’Associazione bancaria italiana (Abi) per l’esplicita sollecitazione agli istituti bancari operanti sul nostro territorio. Il Consorzio per lo svilup-
Il commissario Asi Auspico che il sistema creditizio risponda positivamente cogliendo tale occasione come un’opportunità di sostegno al sistema produttivo idrica. Il bando pubblicato sul sito internet dell’Ente, su quello della Regione Basilicata, sul Sole 24Ore e su due quotidiani locali (Gazzetta del Mezzogiorno e Il Quotidiano della Basilicata) prevede quale data di scadenza il prossimo 20 marzo. Il commissario dell’Asi di
po industriale della provincia di Potenza è operativo sin dall’anno 1961 e gestisce nove aree industriali dislocate su tutto il territorio provinciale: Balvano, Baragiano, Isca Pantanelle, Melfi, Potenza, Senise, Tito, Viggiano e Valle di Vitalba, che si estendono complessivamente per circa 2000 ettari.
Sostegno imprese: un avviso pubblico L’iniziativa rientra nel Po Fesr 2007l2013 Le domande di partecipazione si possono presentare dal 2 al 17 maggio E’ stato pubblicato sul supplemento al Bollettino ufficiale della Regione Basilicata numero 6 del 5 marzo 2013 l’avviso pubblico “Sostegno all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese Lucane” approvato con delibera di giunta regionale numero 209 del 26 febbraio 2013. L’iniziativa rientra nel Programma operativo Fesr 2007/2013 e specificatamente alla Linea di intervento III 3.1.A. Le imprese che intendono candidarsi alle agevolazioni dell’avviso di evi-
denza pubblica devono effettuare la registrazione mediante l’inserimento dei dati anagrafici del soggetto proponente al seguente indirizzo internet http://servizi.regione. basilicata.it. Dopo di ciò, con le credenziali di accesso acquisite con la registrazione, sarà possibile compilare la domanda ed inoltrare la candidatura telematica. I termini in cui sarà possibile compilare ed inviare la domanda telematica sono stabiliti, a partire dalle ore 8 del prossimo 2 maggio e fino alle ore 20
del successivo 17 maggio. Il riferimento a cui ci si può rivolgere per ottenere eventuali deluicidazioni è l’ingegner Giuseppina Lo Vecchio, funzionario del dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata.
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Basilicata Mezzogiorno
Waway entra nell’incubatore Bi Cube Una piattaforma web di travel management per il settore turistico Il progetto di Basilicata Innovazione sarà realizzato in sei mesi Apre le porte ad un nuovo progetto di business l’incubatore d’impresa Bi Cube di Basilicata Innovazione. Si chiama Waway, piattaforma web di travel management per il settore turistico. Un luogo di incontro dove condividere in rete proposte di viaggio e “fare gruppo”, risparmiando tempo e costi di organizzazione. Waway prende spunto da un’esigenza precisa: or-
ganizzare e condividere viaggi di gruppo in occasione di eventi aggregativi, come concerti, pellegrinaggi, mostre d’arte, competizioni sportive. La soluzione, proposta da tre giovani talenti lucani, è una piattaforma web che, oltre a facilitare gli utenti nella pianificazione delle trasferte, si rivolge alle aziende di accoglienza turistica, fornendo loro un efficace strumento di mar-
Innovazione quale futuro
keting diretto. Il team di Waway seguirà in Bi Cube un programma di accelerazione di 6 mesi. “Siamo molto soddisfatti – dichiara Michele Petrone, referente di Bi Cube – l’innovazione insita nella proposta Waway, l’entità del mercato potenziale, la scalabilità in una pluralità di segmenti, motivazioni e competenze del team, sono motivi di grande interesse per il nostro in-
cubatore”. Soddisfatto anche Giovanni Setaro, coordinatore del progetto. “Waway ha già costruito una propria ‘brand identity’ di rilievo nazionale e stiamo mettendo a punto la piattaforma da lanciare sul mercato del turismo aggregativo”. Il sistema intercetterà i viaggiatori che si spostano per vari motivi diversi a cui saranno inviate offerte mirate.
L’interno della sede di Bi Cube
Uso sostenibile dei pesticidi se ne discute a Metaponto
Le novità della legge saranno illustrate l’11 marzo in un incontro a Potenza
Nell’azienda sperimentale dimostrativa di Pantanello organizzata una tavola rotonda promossa dall’Alsia e dall’Ufficio fitosanitario della Regione Basilicata
Startup innovative. Tutte le novità della legge 221 del 2012 saranno illustrate da Alessandro Fussachia, consigliere del ministro dello Sviluppo economico in un incontro che si svolgerà a Potenza l’ 11 marzo alle ore 16,00, nella sede della Camera di Commercio. Fare della propria passione un lavoro è un sogno che sempre più giovani rincorrono e che oggi si fa ancora più concreto grazie alle nuove disposizioni introdotte dalla legge. La norma riconosce infatti alle “startup innovative” un ruolo importante per la crescita economica e produttiva del Paese e attribuisce ad esse la possibilità di bene-
E’ in programma alle 15.30 a Metaponto presso l’azienda sperimentale dimostrativa di Pantanello un incontro organizzato dall’Alsia in partenership con l’Ufficio fitosanitario della Regione Basilicata sul corretto impiego dei prodotti fitosanitari per una gestione “sostenibile” dell’agricoltura. In particolare sull’uso sostenibile dei pesticidi si prevede l’implementazione di un Piano d’Azione Nazionale (Pan) per la riduzione del rischio e dell’impatto dei prodotti fitosanitari sulla salute umana e sull’ambiente. Fra le diverse misure, il Pan attribuisce particola-
ficiare di un’interessante serie di vantaggi e agevolazioni. Scopo preciso delle Startup: contribuire allo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale e creare un ecosistema maggiormente favorevole all’innovazione. La difficolta’ principale delle nuove societa’ sara’ costituita dalla raccolta di capitale, ma proprio per questo motivo il legislatore ha inserito importanti deduzioni e detrazioni fiscali per i potenziali investitori. L’evento sarà anche un’occasione per presentare ai giovani lucani le opportunità di assistenza e sostegno alla creazione di impresa presenti sul territorio.
re importanza alla formazione, al controllo delle irroratrici, all’attuazione della difesa integrata e dell’agricoltura biologica.
Il Piano rappresenterà il riferimento fondamentale sia per la gestione delle aziende agricole (della difesa fitosanitaria, in parti-
governo nazionale stabile e nella pienezza dei suoi poteri, a livello regionale, per le responsabilità che ci competono, più che ipotizzare nuovi organigrammi di Giunta, credo sia utile pensare a cosa è possibile fare nei prossimi due anni di legislatura, che si concluderà ad aprile 2015, per affrontare le emergenze sociali, economiche, civili, occupazionali, generazionali e di genere. E’ una sfida non facile quella che ci attende , una sfida per lasciare alle giovani generazioni che verranno una Basilicata, che a cavallo tra gli anni 60 e 70 qualcuno aveva battezzato con un progetto specifico Basilicata Verde, e che oggi è a forte rischio”.
Politica Rosa
colare), sia per le misure di sostegno agroambientali della Pac. Il consuntivo fitosanitario della Basilicata per il 2012 fa il punto sui principali aspetti fitoiatrici che hanno caratterizzato lo scorso anno, approfondendo i nuovi scenari che il Pan delinea per l’intero settore agricolo dal momento che le nuove norme, pur introducendo vincoli, rappresentano tuttavia una importante opportunità per consolidare il “sistema produzione integrata e biologica” lucano, per strutturare o rafforzare i sistemi regionali di supporto, pubblici e privati, per sviluppare un’assistenza tecnica qualificata alle aziende.
Dal Consiglio Farmacie Pici (Pdl) Il cosiddetto “Decreto liberalizzazioni” detta nuove disposizioni in materia di potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica e di accesso alla titolarità delle farmacie. La Giunta regionale aveva bandito nel 2005 il concorso per la definizione della graduatoria unica, concorso mai espletato e recentemente revocato. Mentre altre regioni tra cui Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio hanno già pubblicando il bando per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche la nostra Regione non ha ancora bandito il concorso straor-
dinario per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche, nonostante l’Assessore alla Sanità abbia assicurato che il bando sarebbe stato pubblicato entro la fine del 2012. Il ritardo negli adempimenti richiesti genera ripercussioni negative sullo sviluppo economico di un settore che vedrebbe la creazione di nuovi posti di lavoro. Le farmacie costituiscono, soprattutto nelle aree interne della Regione e nei piccoli centri, un riferimento sanitario indispensabile. E’ necessario pertanto che la Regione Basilicata adempia, senza ulteriore indugio, alle incombenze di legge e attivi la procedura per l’indizione del bando.
Economia Benedetto (Cd) “Due famiglie su tre sono in difficoltà e ritengono insufficiente il proprio reddito; i cittadini lucani beneficiari del Copes (Reddito di Cittadinanza Solidale) incalzano per la proroga dell’aiuto; gli anziani della nostra regione che hanno diritto alla card sociale di appena 40 euro al mese lamentano i disservizi postali: sono le spie più evidenti che il modello di sviluppo e sociale non funziona più”. E’ la dichiarazione di Nicola Benedetto che aggiunge: “Di fronte a questa situazione e a quella sempre più preoccupante di non riuscire a dare un
Anarchia, caos, noncuranza e comportamenti personalistici hanno il sopravvento come è capitato in piena campagna elettorale all’assessorato Formazione e lavoro che rinnova 7 rapporti co.co.co con una spesa di 600.000 euro. Quanto accaduto è stato già oggetto di una nostra denuncia pubblica, oggi continuiamo l’azione politica presentando una interrogazione per conoscere le intenzioni di De Filippo & C. Interrogazione che prende anche corpo rispetto alla “nebulosa” risposta fornita dall’assessore Viti che faceva sapere ai giovani lucani che
“pur ribadendo l’assenza nell’atto dirigenziale di elementi di illegittimità rispetto alla mozione del Consiglio regionale ha intrapreso un percorso di ridefinizione del complesso delle collaborazioni esterne finora attivate dal Dipartimento in modo tale da superare le situazioni cui era rivolta l’attenzione della richiamata mozione del Consiglio Regionale”. Cosa significa tutto ciò? In quali atti concreti si è effettivamente tradotta la dichiarazione di Viti? Sino ad oggi una cosa è certa, qualcuno ha provato a “seppellire” una decisione del Consiglio regionale e questo “qualcuno” si deve assumere tutte le conseguenti responsabilità.
07.03.2013 N. 298
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Basilicata Mezzogiorno
Turismo è vitalità
La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi
I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico
Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Potenza
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Giovedì 7 marzo 2013 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Condannato a 30 anni per l’omicidio di Elisa Claps, lunedì dovrebbe essere a Salerno
Danilo Restivo torna in Italia
L’uomo parteciperà al processo d’appello per il delitto della studentessa
Danilo Restivo condannato per l’omicidio Claps
DANILO Restivo, condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps e da oltre due anni detenuto in Inghilterra per un altro delitto, sarà trasferito in Italia la prossima settimana, probabilmente lunedì 11 marzo o il giorno successivo. Lo si è appreso da fonti che seguono la vicenda. Il trasferimento dalla Gran Bretagna del detenuto – che sarà consegnato temporaneamente all’Italia su richiesta della Procura Generale di Salerno per consentirgli di partecipare al processo d’appello per il delitto Claps, che comincerà a Salerno il 20 marzo – sarà curato dall’Interpol. Una volta in Italia, Restivo sarà trasferito in un carcere da definire, probabilmente del centro Italia per motivi di sicurezza. Danilo Restivo – che in Inghilterra è stato definitivamente condannato a non meno di 40 anni di reclusione per il delitto della sarta inglese Heather Barnett – è al centro del caso Claps fin dal giorno della scomparsa della ragazza, avvenuta a Potenza il 12 settembre 1993. Restivo ha sempre ammesso di aver incontrato quel giorno Elisa Claps, ma si è sempre detto estraneo alla scomparsa. Solo successivamente al ritrovamento del cadavere, scoperto dopo 17 anni nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, ha preso impulso il processo per omicidio a carico di Restivo, che ha disertato (anche in videoconferenza) il giudizio abbreviato a suo carico, concluso davanti al gup di Salerno con la condanna dell’imputato a 30 anni di reclusione. Dopo la sentenza di primo grado, Restivo ha cambiato difensore ed ha fatto sapere di voler rendere dichiarazioni nel processo d’appello. La Procura Generale di Salerno ha così chiesto e ottenuto l’estradizione temporanea in Italia dell’uomo.
Lunedì sit in in piazza Matteotti per rivendicare il salario accessorio
Dipendenti comunali in protesta
SECONDO i sindacati lavorano in condizione di disagio. Alcuni di loro, in particolare gli addetti alla manutenzione, sono perfino messi a rischio, chiamati ad intervenire senza adeguata tenuta e a qualsiasi condizione atmosferica. In più, da gennaio, non recepiscono il salario accessorio. E’ per questo che i dipendenti del Comune di Potenza - quasi tutti a tempo indeterminato eccetto una trentina hanno deciso di scioperare annunciando un sit in di protesta che si terrà lunedì 11 marzo, a partire dalle 16.30, davanti alla sede comunale di piazza Matteotti. Sarebbero più di 400 i dipendenti tra operai e semplici funzionari a lamentare le difficili condizioni di lavoro e l’ingiusta sottrazione dallo stipendio, da parte del Comune di Potenza, dei circa 130 euro mensili di salario accessorio previsti dal contratto nazionale del lavoro. Una scelta che l’amministrazione avrebbe preso in maniera unilaterale, senza prima trovare un accordo con i sindacati di categoria. «L’amministrazione - spiega Giovanni Sarli, segretario generale Cisl Fp - in questo modo ha violato ogni norma prevista in materia, che impedisce di annullare il salario accessorio senza giungere prima a un accordo con le parti». Secondo Sarli, inoltre, non reggerebbe la motivazione: la verifica del Patto di stabilità. «La verifica del patto di stabilità non è cosa nuova - spiega - eppure mai in precedenza il Comune ha mai sottratto il salario ai lavoratori. Sono almeno 15 anni che non si verifica una cosa del genere. E’ un atto gravissimo che segna una rottura forte nel rapporto con le organizzazioni sindacali. Non si può - dice - fare cassa sulle spalle dei lavoratori, sottraendo loro quanto previsto dal contratto collettivo nazionale: è un’appropriazione indebita». I dipendenti della pubblica amministrazione già sarebbero stati messi in ginocchio da un contratto collettivo nazionale che è sempre lo stesso da quattro anni: si assottigliano le buste paga ma aumenta tutto il resto. «Già il numero dei dipendenti comunali si è ridotto notevolmente, significa chiedere ai lavoratori di lavorare di più ma di guadagnare meno». Diversi gli incontri prima di giungere allo sciopero. M si è trattato solo di promesse mai mantenute. «Con il pretesto di osservare una disposizione brunettiana che non ha più ragione di esistere, perché
Il Palazzo di Città in piazza Matteotti
nessuna vera riscrittura dei contratti decentrati può farsi senza rinnovo dei contratti nazionali di lavoro e senza risorse scrivono in una nota Roberta Laurino e Antonio Guglielmi, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil e Uil Fpl, insieme a Sarli - l’amministrazione comunale decide nei fatti di fare una precisa scelta politica contro i lavoratori, predeterminando percorsi che inquinano e compromettono la contrattazione decentrata, che discriminano i lavoratori attraverso provvedimenti iniqui, scegliendo, quindi, la strada dello scontro piuttosto che del confronto dimerito. Come organizzazioni sindacali non abbiamo sottoscritto il nuovo accordo decentrato, su cui pure c’è stato un lungo confronto, perché quella ipotesi di accordo non dava garanzie del mantenimento degli attuali livelli retributivi e, inoltre, conteneva elementi che già preannunciavano una posizione dell’amministrazione finalizzata a incidere pesantemente sulle tasche dei lavoratori». Il sit in sarà preceduto da presidi della rappresentanza sindacale unitaria accompagnata da una delegazione di lavoratori domani e lunedì in occasione della convocazione del consiglio e della giunta comunale. Anna Martino © RIPRODUZIONE RISERVATA
Contestazione al sindacalista defunto CONTESTA un rapporto disciplinare al sindacalista del Sappe morto 4 mesi fa. Si tratta dell’ amministrazione penitenziaria lucana. A comunicarlo, il segretario generale del sindacato Donato Capece. Il sindacalista in questione sarebbe lo storico segretario regionale Sappe della Basilicata, Giuseppe Manniello. «Peccato che il povero e indimenticato collega - scrive Capece - è morto prematuramente a soli 51 anni lo scorso dicembre. Tutti conoscevano e sapevano chi era Giuseppe Manniello; tutti sapevano che un destino ingiusto ce l’ha portato via troppo presto. Ma l’elefantiaca burocrazia dell’amministrazione penitenziaria sembra essere senza memoria e offende con questi sconsiderati provvedimenti non solo la memoria del povero Manniello ma quella dei suoi familiari, amici e colleghi». Capece ricorda anche la «grave e pesante intimidazione che ebbe a subire Manniello non appena collocato a riposo per ragioni di salute. Per disposizione del Provveditorato regionale lucano, se ne dispose l’inibizione all’ingresso nelle carceri lucane nonostante mantenesse l’incarico di segretario regionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. Oggi si è superato ogni limite, notificando un atto ad una persona morta quattro mesi prima. Quando sarà la volta che chi sbagliapagadavvero?».
SCUOLA
La “Busciolano” contro il piano di dimensionamento
La denuncia di Cgil, Cisl e Uil scuola dopo “Studenti medi”
Ai genitori il diritto di scegliere «All’Ipsia sistema autoritario» DARE la possibilità di scegliere. E’ quanto chiedono i genitori e i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi del capoluogo all’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Potenza Giuseppe Messina. Il limite di alunni ammesso negli istituti comprensivi secondo il piano di dimensionamento scolastico approvato in giunta nel 2011 in ottemperanza a quanto stabilito dalle linee guida regionali, è di 1200 alunni. Quanti superano il tetto devono necessariamente fare marcia indietro. Come? Non accettando più iscrizioni. Da qui la forte conte-
stazione di genitori e dirigenti scolastici. Quello che viene rivendicato, in un comunicato inviato agli organi di stampa, è il «diritto di scelta della scuola di frequenza». A farsi sentire è l’istituto comprensivo “A. Busciolano”, ritenendo che tale decisione «viene effettuata non solo sulla base di criteri logistici e organizzativi ma soprattutto tendo conto del piano dell’offerta formativa (scuola a indirizzo musicale, laboratorio musicale e corale, Lim in ogni aula con collegamento alla rete internet, laboratorio di ceramica». La scuola, inoltre,
oltre a sottolineare come la propria struttura abbia tutte le carte in regola per ospitare un numero di alunni superiore al tetto consentito, si concentra sull’aspetto della qualità. Qualità - scrive - non è nei numero ma nelle relazioni, nella continuità con il territorio, nella crescita formativa. E pensare che non molto tempo fa, nell’ultima consulta scolastica cittadina, Messina aveva tanto elogiato il sistema della verticalizzazione del sistema scolastico, dandolo ormai come accettato con serenità da docenti, dirigenti e genitori.
«LA denuncia fatta dalla Rete degli Studenti medi è un’ulteriore riprova del sistema oppressivo e autoritario imperante nell’Ipsia Giorgi di Potenza, che colpisce non solo gli alunni ma anche il personale della scuola, docente e Ata». E’quanto affermano in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil Scuola a seguito della denuncia dell’associazione studentesca sulla decisione della preside dell’istituto di impegnare alcuni alunni in azioni di volontariato piuttosto che sospenderli. «E’ di tutta evidenza - dicono - che tale situazione è venuta a determinarsi con l’arrivo della dirigente scolastica Sardone, peraltro non nuova a tali episodi (si ricorda il caso del rappresentante degli studenti dell’Itcg di Palazzo rimosso dal consiglio di istituto), che ha instaurato un clima intimidatorio e punitivo del tutto estraneo al contesto scolastico». I sindacati parlano di «atteggiamento persecutorio» anche nei confronti di alcuni docenti «costretti ad operare sotto la
minaccia di “lettere di biasimo”». Sugli studenti aggiungono: «Gli stessi lavori di “pubblica utilità” a cui vengono affidati gli studenti in alternativa ai provvedimenti disciplinari, appaiono come un paravento, di forte impatto “mediatico”, dietro il quale perpetuare logiche punitive e repressive. Sottraendo, peraltro, per settimane gli alunni alle lezioni, costringendoli ad operare spesso in condizioni igienicheedi sicurezzaassaidiscutibili,come essi stessi denunciano. Tutto questo in assenza di convenzioni approvate dagli organi collegiali, in maniera arbitraria ed approssimativa». I sindacati mettono poi in discussione alcuni provvedimenti disciplinari della preside considerati «eclatanti». Esprimono, infine, solidarietà agli studenti eai docenti dell’Ipsia, dichiarando l’intenzione di presentare a breve un esposto all’amministrazione scolastica centrale e periferica, ed eventualmente alla Procura della Repubblica.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.03.2013
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POTENZA CITTÀ I V
Giovedì 7 marzo 2013
CENTRO URBANO IL CROLLO DEI CONSUMI
Basilicata Mezzogiorno
ACQUISTI Molti esercizi chiudono o si trasferiscono: «Il crollo degli acquisti non dipende solo dalla crisi»
Commercianti ko barricate anti Ztl Ascom al sindaco: allentare i divieti d’accesso alle auto LORENZA COLICIGNO l Un percorso lungo un anno è stato portato avanti dall’Ascom, per tentare di salvare l’attività più importante e forse anche l’unica, in effetti, ancora presente nel centro storico di Potenza, quella commerciale. Centro commerciale naturale, il centro storico del capoluogo risente pesantemente della crisi finanziaria attuale e individua nell’attivazione della Ztl una concausa, se non la causa principale, della gravità della situazione, che vede riduzione drastica degli incassi, chiusura di attività, licenziamenti di personale. Ma l’Ascom non ci sta ad azioni ritenute improvvisate e intempestive, come quella dell’occupazione del Comune minacciata recentemente da un gruppo di negozianti. «C'è in atto un percorso di confronto con l’Amministrazione comunale, - ha detto Marco Trotta, presidente dell’Ascom, che associa 60 commercianti del centro storico – confronto che ci ha visto ottenere dei risultati: la riduzione dell’attivazione della Ztl ore 24 alla fascia oraria ore 18.30 è stata la risposta alla nostra richiesta, che aveva come primo obiettivo il ritiro del provvedimento e come secondo la riduzione della fascia oraria. Era il 23 gennaio 2012, e da allora il dialogo con il sindaco è continuato, fino al 12 febbraio 2013, data nella quale gli abbiamo presentato un documento con 220 firme di commercianti (nel centro storico vi sono 300 attività commerciali), con cui chiedevamo, tra l’altro, la sospensione della Ztl nel periodo invernale o un’ulteriore riduzione della fascia oraria, dalle 14.00 all’1.00».
«Ci era parso - ha proseguito Trotta - che l’orientamento del Comune fosse di ridurre alle 16/17 fino all’1.00. Il sindaco si era dato tempo fino al 1° marzo, ma nessun provvedimento è stato preso fino ad ora. In questo è la ragione della reazione di alcuni commercianti. L’incontro con il sindaco è previsto per oggi, e ci auguriamo che vi sia sensibilità per le nostre richieste». Ma fino a che punto la Ztl può ritenersi responsabile di una crisi così pesante dell’attività commerciale nel centro storico? I rappresentanti dell’Ascom, il presidente Trotta, il responsabile pubblici esercizi, Vincenzo Dulcetti, e il delegato del centro storico, Moshir Pour, hanno individuato una serie di urgenze, di cui il Comune dovrebbe farsi carico: «superare il forte individualismo che non facilita azioni comuni di marketing, che potenzino la forza attrattiva del centro commerciale naturale
nei confronti dei consumatori finali; affiancare al provvedimento relativo alla Ztl altre azioni, a partire da indagini condotte con criteri scientifici, sull'identità dei consumatori, sui flussi dalla periferia al centro e viceversa, sul sistema del trasposto pubblico, fino alla redazione di piani biennali o triennali relativi alle attività attrattive, che vedano la luce nell’ambito di una struttura, di un ufficio comunale che guardi al problema del centro storico in maniera sinergica. «400mila euro dei 900 milioni messi a disposizione dal Cipe, per Potenza e Matera, - ha detto Dulcetti - potrebbero cambiare il volto del centro commerciale naturale di Potenza, ma non con una distribuzione a pioggia, bensì con una seria azione di interventi strutturali e funzionali soprattutto nei vicoli del centro storico, rendendoli vivi anche con l’apertura di nuove attività».
ASCOM Il presidente Ascom Marco Trotta [foto Tony Vece]
POTENZA PROCLAMATO DAI SINDACATI LO STATO DI AGITAZIONE. CHIESTO INTERVENTO DELL’ASP
«Situazione insostenibile alla clinica Luccioni» l Esplode la grana della Clinica Luccioni di Potenza. La situazione dei conti si traduce, anche nel settore della salute, in restringimenti di personale e mezzi. E ciò comporta inevitabilmente la rottura di equilibri e di sereni relazioni sul posto di lavoro. Qualcosa del genere deve essere accaduto alla clinica Luccioni. I sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Ugl hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale della clinica «per denunciare la grave situazione di violazione dei diritti dei lavoratori e per protestare contro il clima intimidatorio che si traduce in quotidiane vessazioni, testimoniate da continui ordini di servizio, spostamenti e provvedimenti disciplinari». Si tratta di una situazione, a dire delle organizzazioni sindacali, «davvero grave e insostenibile in cui la direzione aziendale anziché affrontare i tanti problemi organizzativi ed assistenziali sta creando un clima di tensione e di terrore». A ciò si aggiunge «la grave situazione relativa alla carenza di personale infermieristico
che sta determinando una riduzione notevole dei livelli assistenziali a scapito dei pazienti». I sindacati denunciano infatti una situazione che ritengono preoccupante: «viene lasciato in turno un solo infermiere per ogni due piani, lasciando gli stessi pazienti senza l’adeguata assistenza». E ciò, sostengono i rappresentanti di Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Ugl, «in netta violazione di tutte le norme sanitarie in materia di assistenza». Per queste ragioni le organizzazioni sindacali chiedono «un immediato intervento del direttore generale dell’Azienda sanitaria del Potentino affinché siano salvaguardati i livelli assistenziali e siano rispettate le norme in materia». Gli stessi sindacati chiedono, inoltre, all’assessore regionale alla Sanità, «un incontro urgente affinché vengano salvaguardati i diritti dei lavoratori e vengano ripristinate le condizioni minime per garantire una adeguata assistenza».
COMMERCIO Una via Pretoria semideserta con molte saracinesche chiuse [T. Vece] .
POTENZA STATO DI AGITAZIONE E SIT -IN DI PROTESTA PER L’ATTO UNILATERALE DELL’AMMINISTRAZIONE
Sindacati contro il Comune «Hanno disdetto le intese» l Comune di Potenza: «atti unilaterali discriminatori ed iniqui dell’Amministrazione Comunale nei confronti dei lavoratori e nessuna garanzia di mantenimento degli attuali livelli retributivi». La denuncia è dei sindacati della funzione pibblica. I loro segretari, Roberta Laurino (Fp Cgil), Giovanni Sarli (Cisl Fp) e Antonio Guglielmi (Uil Fpl) hanno preannunciato un sit-in di protesta il prossimo 11 marzo, a partire dalle 16.30, a piazza Matteotti a Potenza.. La proclamazione dello stato stato di agitazione di tutti i lavoratori del Comune di Potenza è stato deciso «contro la decisione dell’Amministrazione Comunale di disdettare unilateralmente i precedenti accordi sottoscritti e di procedere in via autoritaria a definire misure di erogazione del salario accessorio con una modalità del tutto discriminatoria e iniqua». Per i sindacati, «si tratta di una atto gravissimo che non ha precedenti nella storia del Comune di Potenza, nonostante ogni anno si siano dovute attendere le necessarie verifiche sul rispetto del patto di stabilità e sull’inserimento delle risorse in bilancio». «Con il pretesto di osservare una disposizione brunettiana che non ha più ragione di esistere, perché nessuna vera riscrittura dei contratti decentrati può farsi senza rinnovo dei contratti nazionali di lavoro e senza risorse - affermano Laurino, Sarli e Guglielmi - l’Amministrazione comunale decide nei fatti di fare una precisa scelta politica
contro i lavoratori, predeterminando percorsi che inquinano e compromettono la contrattazione decentrata, che discriminano i lavoratori attraverso provvedimenti iniqui, scegliendo, quindi, la strada dello scontro piuttosto che del confronto di merito». Come sindacati «non abbiamo sottoscritto il nuovo accordo decentrato, su cui pure c’è stato un lungo confronto, perché quella ipotesi di accordo non dava garanzie del mantenimento degli attuali livelli retributivi ed, inoltre, conteneva elementi che già preannunciavano una posizione dell’amministrazione finalizzata ad incidere pesantemente sulle tasche dei lavoratori». Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, «dopo aver sentito i lavoratori in assemblea» e dopo aver proclamato il sit-in di protesta dell’11 marzo prossimo, davanti al Palazzo di Città, in piazza Matteotti, a Potenza, si ribadisce la richiesta: «rimuovere gli effetti discriminatori ed iniqui dei provvedimenti assunti dall’Amministrazione comunale e riaprire il tavolo negoziale con le necessarie garanzie per il mantenimento degli attuali livelli retributivi». Il sit-in di lunedì prossimo, sarà preceduto da presidi della rappresentanza sindacale unitaria accompagnata da una delegazione di lavoratori, nelle giornate di venerdì e lunedì in occasione della convocazione, rispettivamente, del Consiglio e della Giunta comunale.
I RITARDI DI PIAZZA BONAVENTURA
+35 CANTIERE La zona «ostaggio» dei lavori per i box-auto interrati [foto Tony Vece]
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA PROVINCIA I IX
Giovedì 7 marzo 2013
Una storia che forse unisce all’esasperazione per il denaro sottratto, il timore che potesse essere utilizzato per la droga
ARRESTO Ancora tristi vicende familiari nell’area Sud della Basilicata
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MARIAPAOLA VERGALLITO l SANT’ARCANGELO. Rubava continuamente i soldi dalla cassa dell’attività commerciale dei proprio genitori. Ha sottratto per molto tempo il denaro contante dalla: venti euro oggi, altri venti ieri e chissà quanti nei giorni precedenti, a seconda di quali fossero le sue necessità. I genitori sapevano che era proprio il figlio 24enne il colpevole ma non lo avevano mai denunciato prima. Poi, forse esasperati, hanno denunciato l’ennesimo furto. Così ieri, a Sant’Arcangelo, i carabinieri della locale stazione, con il coordinamento del Capitano Davide Palmigiani, dopo una breve ricerca, sono riusciti a trovare il giovane, E. D. R., nei pressi della casa dove abitava con i genitori e lo hanno arrestato. L’accusa è di furto e minaccia e il giovane è stato giudicato, con il rito direttissimo dal Giudice presso il Tribunale di Lagonegro. I genitori hanno ritirato la querela e il reato è stato derubricato. Resta l’amarezza per l’ennesima triste storia familiare di questo profondo Sud. Sembra che il ragazzo, disoccupato, spesso abbia prelevato contanti, frutto del lavoro dei genitori, sottraendo, nel lungo periodo, anche somme ingenti; inoltre, nei loro confronti, come risulta dalle prime indagini dei militari, avrebbe inveito più volte rivolgendo alla
SANT’ARCANGELO NEI LORO CONFRONTI, COME RISULTA DALLE PRIME INDAGINI DEI CARABINIERI, AVREBBE INVEITO PIÙ VOLTE RIVOLGENDO FRASI MINACCIOSE
Rubava dalla cassa del negozio dei genitori Un giovane arrestato e processato per direttissima. Madre e padre ritirano la querela e il reato viene derubricato madre e al padre frasi minacciose. Una storia delicata, che forse unisce all’esasperazione per il denaro sottratto, il timore che quello stesso denaro potesse essere utilizzato per fini più gravi, a discapito del ragazzo stesso (questo aspetto è in fase di accertamento). Forse è stato questo a spingere i genitori a rivolgersi alle Forze dell’Ordine. Una storia delicata che, però, figlia dei nostri tempi, si
sta ripetendo troppo spesso negli ultimi periodi. Appena due giorni fa era stato arrestato un 32enne di Spinoso perché, preso da un irrefrenabile stato di ira, si era violentemente scagliato contro la madre al fine di farsi consegnare una considerevole somma di denaro per fronteggiare esigenze di carattere personale. L’uomo prima aveva danneggiato l’interno dell’abitazione domestica e poi si era
scagliato con violenza nei confronti della madre. Pochi giorni fa un caso analogo a Senise: questa volta un 43enne, da poco tornato in paese dopo aver vissuto nel Nord Italia, ha aggredito e minacciato i genitori pretendendo denaro contante. Solo l’ intervento da parte dei Carabinieri, ha consentito di riportare l’esagitato alla calma per evitare più gravi conseguenze.
POTENZA «UNA CONDIZIONE DI PROFONDO MALESSERE PER ALUNNI E DOCENTI» MELFI IL SERVIZIO AFFIDATO A UNA ASSOCIAZIONE
Ipsia «Giorgi», i sindacati annunciano un esposto
Continuano le polemiche sui lavori di pubblica utilità l Continua la polemica sull’Ipsia «Giorgi» di Potenza: «un istituto di correzione», denunciano i rappresentanti dei sindacati scuola di Cgil, Cisl, Uil, Mimmo Telesca, Margherita Capalbi e Vitina Galasso. «La denuncia fatta dalla Rete degli Studenti medi è un’ulteriore riprova del sistema oppressivo ed autoritario imperante nell’Ipsia Giorgi di Potenza, che colpisce non solo gli alunni ma anche il personale della scuola, docente e Ata», dicono i sindacati. Che denunciano «un clima intimidatorio e punitivo» da parte della dirigente scolastica Sardone. Telesca, Capalbi e Galasso avevano già denunciato all’Amministrazione Scolastica a giugno dell’anno scorso «la condizione di profondo malessere nel quale il personale della scuola era costretto ad operare, sotto la minaccia di “lettere di biasimo” nelle quali la Dirigente scolastica aveva redarguito e ammonito con asprezza alcuni docenti “rei”, a suo dire, di “mancato adattamento alla nuova dirigenza scolastica”». Non solo. «Gli stessi lavori di “pubblica utilità” a cui vengono affidati gli studenti in alternativa ai provvedimenti discipli-
nari -dicono i sindacalisti - appaiono come un paravento, di forte impatto “mediatico”, dietro il quale perpetuare logiche punitive e repressive». Il sistema ideato dalla dirigente scolastica in sostanza, per i sindacati, non solo «sottrarrebbe per settimane gli alunni alle lezioni, costringendoli ad operare spesso in condizioni igieniche e di sicurezza assai discutibili», ma sarebbe stato attuato anche «in assenza di convenzioni approvate dagli organi collegiali, in maniera arbitraria ed approssimativa». E ancora i sindacati denunciano che: «In questo “furore sanzionatorio” non è stato risparmiato nemmeno un alunno disabile, anch’esso coinvolto nelle predette attività, non sappiamo sulla base di quale approfondita valutazione psico-pedagogica, purtroppo suicidatosi pochi giorni dopo». Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola di Potenza annunciano che presenteranno a breve un esposto all’amministrazione scolastica centrale e periferica, ed eventualmente alla Procura della Repubblica, per denunciare i numerosi episodi a danno degli studenti e del personale scolastico.
Contro il randagismo scende in campo il mondo dei volontari MARCO TUCCI l MELFI. Tutela degli animali e prevenzione del randagismo sul territorio comunale. È quanto si prefigge l’assessorato municipale alla salute, guidato da Lucia Pennesi di Sel, con l’affidamento ad un’associazione animalista del servizio di prevenzione del randagismo e tutela del benessere dei cani randagi e delle colonie feline. Il gruppo incaricato è quello denominato Animali A®mati, facente capo alla volontaria locale Nicoletta Zenti che, da anni, si impegna nel settore. Grazie alla propria passione, insieme ad un contributo dell’ente di circa diecimila euro, gli interessati dovranno, per la durata di 1 anno, operare, tra i vari compiti, un censimento dei randagi, i soccorsi del caso, la valutazione dello stato compor-
LAVELLO LA DENUNCIA DEGLI AMBIENTALISTI OLA VIGGIANO RIUNIONE DEI DELEGATI RSU/RLS
tamentale dell’animale con il parere dell’ufficio veterinario dell’Asp, campagne periodiche di sensibilizzazione sul tema per l’obiettivo dell’adozione ed ogni altro incarico contingente. Non si tratta, senza dubbio della soluzione del problema ma, almeno, una misura utile a fronteggiare il randagismo, tenendo conto che l’amministrazione paga l’affitto dei cani, accalappiati a Melfi e tenuti nei ricoveri di Lavello, Tiera e Baragiano e, soprattutto, non è stata ancora ripresa in considerazione la vicenda del canile comunale di contrada Accovatura. Appaltato, solo sulla carta, a fine luglio 2009. Mai aperto per incompletezza dei documenti relativi la depurazione dei residui e, perché lasciato incustodito, vandalizzato con ulteriori lavori e spese a cui provvedere.
le altre notizie CASTELMEZZANO TURISMO
Dolomiti lucane sulle pagine di Touring n Touring, la rivista degli associati al Club Touring Italiano, dedica ben 8 pagine ai riti arborei del Maggio, tra Castelmezzano e Pietrapertosa. Non manca un accenno al Volo dell’Angelo, il grande attrattore che quest’anno apre la stagione il 27 aprile.
POTENZA AREE DEMANIALI
Concessioni marittime parte la verifica n Con una delibera di Giunta la Regione avvia una ricognizione sul territorio delle concessioni di aree demaniali marittime per verificare se permangono i requisiti e per formalizzare i provvedimenti di proroga al 31 dicembre 2020 per le attività turistico-ricreative.
POTENZA EX COMUNITÀ MONTANE
L’Ufficio autonomie curerà la liquidazione n Con la cessazione delle attività dei Commissari liquidatori delle ex Comunità montane, la giunta regionale ha attribuito all’Ufficio Autonomie locali le funzioni amministrative e quelle concernenti le residue operazioni di liquidazione.
POTENZA OBIETTIVO METTERE IN RETE I SERVIZI
«Fenice sta ancora inquinando il Ministero deve chiuderlo»
Centro Oli, dare piena applicazione Domenico Lacerenza direttore alle disposizioni del contratto di sito interaziendale regionale di Oculistica
l Fenice, il disastro ambientale non si è fermato. È quanto sostiene la Ola che denuncia: «I dati relativi al mese di Febbraio 2013 confermano infatti superamenti dei limiti per il Tetracloroetilene (pozzo n. 8) per il Dicloropropano (pozzi 1-2-3-4-5-6-7-8), per il ferro (pozzi 4 -6 e 9), Nichel (pozzi 2-5-6-8-9) e Manganese (pozzi 1-2-4-6-8-9). L'inquinamento - rileva la Ola - è sicuramente più esteso di quello rilevato dai piezometri e si estende anche alle aree circo-
l Dare piena applicazione al contratto di sito: questo l’imperativo emerso dalla riunione dei delegati RSU/RLS dell’area industriale di Viggiano, on la partecipazione di Summa e Cillis della Cgil Provinciale. Le 2 questioni fondamentali per i lavoratori sono gli impegni assunti sulla tutela e prevenzione della salute e sulle garanzie occupazionali, visto che in queste settimane sono in scadenza diversi appalti dentro il centro olio di Viggiano. I lavoratori chiedono garanzie anche sul versante della tutela della salute e della sicurezza a partire dal monitoraggio ambientale,dalla postazione del 118, dei Vigili del Fuoco,dalla riparametrazione del piano di emergenza e l’attivazione di un nucleo di primo intervento specialistico anti veleni e tossicologico presso l’ospedale di Villa d’Agri. Questioni che saranno evidenziate dalla Cgil di Potenza a partire dall’incontro fissato in Regione Basilicata per 11 Marzo 2013 con l’Eni.
stanti l'inceneritore ma sono assenti campagne di monitoraggio pubbliche tali da misurare i valori nell'intera area ofantina e di quella di San Nicola di Melfi». Per questo la Ola chiede alle autorità sanitarie locali di vietare l’emungimento ed utilizzo delle acque di falda e di quelle superficiali dell'intera piana di San Nicola Melfi, utilizzate per scopi agricoli e zootecnici, e al Ministero dell'Ambiente di intervenire con i poteri sostitutivi per chiudere Fenice.
l Domenico Lacerenza, già direttore del dipartimento di chirurgie specialistiche e della UOC di oculistica dell’Ospedale di Venosa, è stato nominato Direttore del Dipartimento Interaziendale Regionale di Oculistica. Ne ha dato notizia il Direttore Generale dell'Asp, Mario Marra, a seguito della Conferenza dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie della Basilicata. Nel congratularsi per l'incarico attribuito a
Lacerenza, la Direzione Strategica dell'ASP augura buon lavoro. Nelle finalità del Dipartimento interanziandale di oculistica vi è l’obiettivo di mettere in rete tutte le procedure dei servizi di oculistica presenti sul territorio regionale. Sul sito www.aspbasilicata.it è possibile consultare il Protocollo di costituzione organizzativo ed operativo del Dipartimento Interaziendale di oculistica.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno Giovedì 7 marzo 2013
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La manifestazione vietrese avrebbe festeggiato la XXXVII edizione. Ma troppe le difficoltà
Senza soldi salta “La Pasqua del Signore” VIETRI DI POTENZA - Un pezzo di storia di Vietri di Potenza: la chiamano così i vietresi la manifestazione denominata “La Pasqua del Signore” giunta, anzi che doveva giungere a quest'anno, alla trentasettesima edizione. Proprio così, “doveva” giungere. Quest'anno una delle rappresentazioni più belle della Passione di Cristo organizzata in Basilicata non si farà. Un triste epilogo per una manifestazione che, specie durante la storica via Crucis e la crocifissione nel magnifico scenario del crepuscolo e del ponte di Santa Domenica, richiamava centinaia di persone. La decisione è stata presa dalle due Associazioni che da anni organizzavano l'evento, tanto sentito in paese: Teatrando e Pro-Loco, dopo una lunga riunione -come si evince in un comunicato stampa- hanno deciso, per
quest'anno, di non organizzare la storica ViaCrucis viventedi Vietridi Potenza per mancanza di fondi. Motivo principale di questa drastica decisione sarebbe quindi la mancanza di fondi. Quello della Via Crucis, e del complesso della manifestazione, è da sempre uno dei momenti culturali più importanti della comunità Vietrese. Da37 anni sono decinei giovani, e meno giovani, che s'incontrano e siorganizzano perportare inscena le ultime ore di vita di Gesù. Tradizione, religione e spettacolo sono le parole d'ordinedi questamanifestazioni, che ha regalato negli anni, fino allo scorso anno, emozioni indescrivibili. Quest'anno quindi doveva essere l'edizione XXXVII. Negli ultimi anni -precisa l'organizzazione- era stata già realizzata a stento, a causa dell'assenza di contribuzioni. Una
manifestazione che è andata avanti negli anni grazie alla capacità dei partecipanti, di cestire e creare le coreografie, gli scenari, le tecnologie audio, luci e video. Insomma, un “fai da te” a tutti gli effetti, come la stampaa l'affissionedei manifestie ildoppio ruolo di protagonista ed “attore” dell'evento oltre a tuttofare. La ricetta per evitare che problemi nei prossimi anni? La dotazione di un service audio e luci. Che potrebbe essere usato magari (se acquistato dal Comune) per qualsiasi manifestazione. Mentre negli anni scorsi l'organizzazione è riuscita a sopperire ad eventuali problemi economici, “oggi non siamo nelle condizioni di poter affrontare le spese necessarie atte a garantire una manifestazione almeno dello stesso livello degli scorsi anni. C'è bisogno di uno sforzo in più.
Una vecchia foto della Passione
Per il futuro riteniamo sia necessaria una buona programmazione degli eventi e magari scegliere, una volta per tutte, di dare il giusto rilievo all'unica manifestazione storica di Vietri, probabilmente la più sentita”.
E in ultimo: “Ringraziamo i tanti vietresi che appresa la notizia hanno provatoa trovaredelle soluzioni.Per noi, per loro e per tanti altri sarà davvero una Settimana di Passione”. Claudio Buono
Operazione del Corpo forestale. Decise sanzioni per un valore di quasi 51 mila euro
Aziende suinicole, 28 denunce I controlli sullo smaltimento del materiale di scarico e le prescrizioni POTENZA - Negli ultimi tempi gli scandali alimentari hanno creato molto allarme tra i consumatori. Dalle lasagne ai sughi, dalle polpette ai dolci dell’Ikea, davvero non si sa cosa si porta in tavola. Per tutelare meglio il consumatore sin dall’inizio della filiera, il Corpo forestale dello Stato ha portato a termine una vasta operazione di controllo nelle aziende suinicole della provincia di Potenza. Le aziende controllate sono state 27, scelte fra quelle di maggior rilevanza nell'ambito del territorio provinciale. Il controllo si è concentrato in primo luogo sugli aspetti agroambientali. È noto infatti - spiega il comandante Maria Michela Anobile - come il problema della gestione e dello smaltimento degli effluenti di allevamento stia diventando sempre più acuto. Il ricorso a pratiche agricole intensive e il diffondersi di allevamenti fuori dal terreno come nel caso degli allevamenti suinicoli ha favorito l'inquinamento da nitrati delle acque. La normativa mira a proteggere la loro qualità, impedendo che i nitrati di origine agricola inquinino le acque
Un maiale
sotterranee e di superficie e incoraggiando il ricorso a buone pratiche agricole. Ma gli effluenti zootecnici possono anche diventare un fattore positivo della produzione agraria per il loro contributo sia alla nutrizione delle colture sia al miglioramento della fertilità del terreno. Dai controlli effettuati so-
no emerse numerose violazioni della normativa ambientale. Nel 60% delle aziende controllate l'utilizzazione agronomica era realizzata al di fuori delle procedure imposte. Le comunicazioni presentate non erano regolari. Uno degli escamotage più diffusi è stato quello di inserire nella comuni-
cazione anche siti non idonei per lo spandimento al solo fine di dimostrare una disponibilità di terreni in realtà inesistente. Lo spandimento è stato spesso realizzato su aree non idonee o in periodi vietati, non erano compilati i relativi registri di spandimento e i documenti di trasporto. Tutto questo rendeva evidente la semplice volontà di liberarsi dei liquami e non quella di utilizzarli per le loro caratteristiche fertilizzanti. Ventotto persone sono state deferite all'Autorità Giudiziaria. I reati contestati sono stati quelli previsti dagli art. 112 e 137 comma 14 del testo unico ambientale nonché quelli di smaltimento illecito di rifiuti. In non poche situazioni sono stati riscontrati casi di abusivismo edilizio relativo a manufatti, capannoni, stabilimenti costruiti in totale o parziale difformità dal titolo abilitativo o addirittura senza averne alcuno. Diciannove aziende delle 27 controllate sono state sanzionate per violazioni relative all'identificazione e alla registrazione dei suini per un importo complessivo delle sanzioni amministrative pari a 50.805,27 euro.
Le Dolomiti lucane alla ribalta nazionale
POTENZA - Le Dolomiti Lucane sui media nazionali. Touring, la rivista degli associati al Club Touring Italiano, dedica 8 pagine alle “nozze verdi” in Basilicata, ovvero ai riti arborei del maggio, tra Castelmezzano e Pietrapertosa. L’articolo, a firma di Andrea Semplici, ripercorre le emozioni dei giorni di festa, quando tra le Dolomiti
si muove il “corteo nuziale” dell’albero e della cima. Non manca un accenno al Volo dell’Angelo, il grande attrattore che quest’anno apre la stagione il 27 aprile. E il Volo dell’Angelo andrà in onda all’interno dello speciale Vero Viaggi tv su Canale Vero Tv diretto da Maurizio Costanzo nella giornata di domani.
Lacorazza incontra Una banca del tempo Piscina di Satriano il comandante Rucci nel circolo Sel di Potenza Pegaso vince ricorso POTENZA - Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha ricevuto, nella presidenza di piazza Mario Pagano, il nuovo comandante di compartimento per la regione Basilicata della polizia stradale, Maria Dolores Rucci. Lacorazza ha dato il benvenuto al comandante, augurandole buon lavoro e sottolineando come Provincia e Polstrada possano intensificare sempre di più i rapporti,soprattutto perquanto riguardail trasferimentodei valori e della cultura della sicurezza stradale e la costruzione di condizioni di sicurezza e transitabilità delle arterie di competenza. «La Provincia di Potenza oltre ad attuare la prevenzione, in sinergia con le scuole, ha messo in campo una politica che tiene insieme interventi di messa in sicurezza della viabilità, programmi di contrasto al dissesto idrogeologico e innovazioni, per offrire maggiori condizioni di sicurezza».
POTENZA - Viviamo periodi di crisi economica, senso di angoscia per il futuro. Tutto costa, tutto vive di prezzi esagerati, derivanti da speculazioni o inevitabili aumenti dettati dalla congettura stagnante della società. Ma una positiva iniziativa è stata avviata dal circolo politico di Sinistra ecologia e libertà “Giuseppe Di Vittorio” di Potenza, in via Messina 114. «Vogliamo donare competenze - dice il coordinatore del circolo, Domenicantonio Claps - a chi può averne di bisogno. I tanti professionisti, che nel nostro cicolo hanno trovato il giusto alveo dove crescere proficuamente e in sinergia con gli altri, metteranno a disposizione la propria esperienza professionale per i cittadini potentini. Ogni giorno della settimana si alterneranno geometri, architetti, avvocati, funzionari comunali, assessori, ingegneri e tanti altri al fine di dare consulenza a coloro che la richiederanno, il tutto gratuitamente. Ecco perché la Banca del Tempo: noi regaliamo servizi voi ricambiate con un sorriso e la fiducia nel nostro impegno costante. Il tempo è la nuova ricchezza da gestire gelosamente ma anche altruisticamente, questo è il nostro motto. Il circolo Sel è pronto a questo servizio. Venetici a trovare presso la nostra sede in Via Messina, troverete il calendario settimanale, o chiamate ai numeri telefonici: 3384389424 e/o 3280317777».
SATRIANO - La società Pegaso ha vinto il ricorso contro ilComune diSatriano perla rescissionedel contratto di gestione della piscina. A darne notizia è il consigliere comunale d’opposizione, Tonino Iallorenzi (foto), che spiega come «il parere è stato emesso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, recepite la sentenza del Consiglio di Stato n.° 3116 del 4 luglio 2012 e il parere del ministero dell'Interno, ha dichiarato che la rescissione del contratto è nulla». «Sono 4 anni - continua Iallorenzi - che dico che la vicenda piscina segnerà le sorti economiche del comune. Tutta la vicenda mi è sembrata ambigua fin dall'inizio. Bastava leggere le carte, i contratti, i provvedimenti per capire che la giunta aveva esposto il comune legalmente. In 4 anni ho dovuto sentire invettive di ogni tipo. Temo ora l’azione risarcitoria e dico solo una cosa: dimettetevi».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.03.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Matera 29
Giovedì 7 marzo 2013
Rami sulle carreggiate anche per le strade a scorrimento veloce. Interessate la Statali 7 e 96
Il forte vento sconvolge la città
Raffiche sino ad ottanta chilometri orari, diversi gli interventi dei Vigili del fuoco MATERA bruscamente svegliata da forti raffiche di vento, qualche problema in città. Nella mattinata di ieri, alcune ore di difficoltà per i cittadini, che per via di forti folate di vento che si sono abbattute su tutto il territorio, si sono imbattuti in alberi sradicati, tegole divelte e alcune auto danneggiate. Delle raffiche che hanno toccato gli ottanta chilometri orari nella mattinata, ed i settanta nel pomeriggio, alle quali si è aggiunta anche una copiosa e gelida pioggia nel primo pomeriggio, che ha portato ad uno sbalzo della temperatura di almeno dieci gradi centigradi. Questa volta la zona maggiormente colpita è stata quella del centro nord della città, dopo i danni causati da una perturbazione simile un paio di settimane fa su Lanera, con in testa il quartiere di Serra Venerdì. Conseguenza, diverse ore di blocco alla circolazione su viale Europa, con l’immediato, ma lungo e complicato, intervento dei Vigili del Fuoco, costretti anche ad abbattere almeno due alberi pericolosi per l’incolumità dei cittadini. Solamente intorno alle 12 la viabilità è tornata scorrevole. Altri interventi si sono registrati sulla statale 7, dove all’altezza del bivio per la Diga di San Giuliano è stato rimosso un grosso albero che ostruiva parzialmente la sede stradale; stessa vicenda verificatasi sulla statale 96, all’altezza del nuovo cimitero cittadino. Fortunatamente il riscontro in danni a cose e persone non fa registrare grosse problematiche. Solamente alcune auto sono state colpite, con alcuni danni e ammaccature, da parte dei rami più grossi distaccatisi dai propri tronchi. Intanto, non si registrano possibili nuove problematiche nei prossimi giorni. L’ufficio comunale preposto, infatti, non ha emesso nessuna allerta. «Non abbiamo avuto segnalazioni di grossi problemi a cose o persone - ha confermato in serata il vice sindaco, Sergio Cappella anche se continuiamo a monitorare costantemente la situazione attraverso l’ufficio tecnico che segue ogni probabilità di allerta meteo. Sicuramente dovremo continuare a tenere alta l’attenzione, su qualsiasi cambiamento climatico, anche se non sono attese nuove perturbazioni particolarmente preoccupanti». Inoltre, per migliorare la sicurezza dei cittadini, che ancora una volta hanno avuto a che fare con problematiche legate al distaccamento di grossi rami dai tronchi degli alberi, molto pericolosi oltre che per le autovetture, per eventuali passanti, il Comune di Matera si sta muovendo per completare le operazioni di potatura in corso da alcuni giorni. «Sicuramente andremo avanti con il servizio già partito per il taglio dei rami in eccesso - ha concluso Cappella - in modo da garantire la massima sicurezza per le persone, ma anche le cose come le autovetture». Francesco Calia matera@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alcune immagini dei disagi in viale Europa
L’Ugl non ci sta: «Inutili i rimpianti degli altri sindacati»
Ferrosud, zero soluzioni
Ai lavoratori restano promesse disattese ANCORA nessun passo in avanti nella questione Ferrosud. Nonostante l’impegno da parte delle Istituzioni e dei sindacati, la consegna da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale alla ditta aggiudicataria dei lavori per la messa in sicurezza del tronco ferroviario di servizio, che collega lo stabilimento industrialeFerrosud allastazione Casal Sabini, non è stata ancora effettuata. Dunque, come sottolineano inuna nota leprincipali sigle sindacali interessate, permane la condizione di stasi per le quattro carrozze ferme ormai nella stagione di Bari scalo dallo scorso 28 novembre, con il conseguente imminente rischio del blocco delle attività per l’azienda. Una situazione incresciosa che viene riportata in auge anche da un altra nota sindacale, pervenuta dall’Ugl Basilicata. «Sulla vicenda Ferrosud vengono versati, da più parti, ancora rimpianti in quanto i segnali di una progressiva dismissione dello stabilimento erano nell'aria da anni e la Ugl a più riprese lo ha da sempre denunciato», si legge. Una posizione chiara, ferma quanto dura quella espressa coingiuntamente da parte del segretario provinciale Ugl Matera, Luigi D’Amico e dal segretario regionale Uglm, Giuseppe Giordano, che allontanano le lamentele espresse da parte della altre sigle sindacali come Fim, Fiom e Uilm, sottolineando come queste appaiono per loro sterili, rispetto all’attività che era necessario svolgere in precedenza. «Non sono stati in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno, unitariamente alla politica che li accompagnava, a tutti gli impegni assunti. L'Ugl - continua la nota dei segretari - ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento, commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa e nessuna voglia di discutere con la nuova cordata presentata dall'Ugl, o con Step One di Tito. In Regione, invece di portare o discutere richieste credibili su piani industriali, l'attuale gestione ha portato solo ed esclusivamente ri-
chieste continue di cassa integrazione “consumati”». Dunque, tante promesse disattese e un lumicino di speranze, che questa volta passano dal Prefetto di Matera per l’Ugl. «Sulla vicenda Ferrosud si sono consumate moltissime inadempienze, molti impegni disattesi, volontà mancate perpetrate ai danni dei lavoratori, che si sono visti franare, sotto i piedi, tutte le speranze di rilancio produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Iesce. Solo l'intervento del Prefetto di Matera su Regione e Misee - a detta di D'Amico e Giordano fa ancora in tempo a salvare la Ferrosud. Ora per l'Ugl l'uni-
ca via d'uscita è che avvenga la convocazione immediata di un incontro presso il Palazzo di Governo ed il Mise, per definire un percorso certo finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione, garantendo gli impegni assunti, considerata ormai chiusa la fase del Gruppo Mancini. Servirà anche l’apporto del Governo, vecchio o nuovo, affinché siano assunte tutte le iniziative necessarie a sbloccare la situazione e portare finalmente un piano industriale in gradi di allontanare la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud e dei suoi lavoratori». matera@luedi.it
PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA Dibattito sui fondi per l’energia sostenibile PATTO dei Sindaci sui Piani d’azione per l’energia sostenibile, se ne parla in Provincia da domani. Sarà la Sala consiliare della “Memoria e del Ricordo” della Provincia di Matera dalle ore 10.00 ad ospitare l’incontro che permetterà un nuovo passo in avanti verso una scelta sostenibile. «Dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale del riparto dei fondi di compensazione territoriale, che assegnano risorse a quei comuni ospitanti, o confinanti, con centrali nucleari e impianti del ciclo combusti bile nucleare - si legge nella nota dell’Ente di via Lucana - la Provincia ha destinato risorse per cinque misure destinate alla valorizzazione ambientale ed energetico. Al Patto dei Sindaci - ha spiegato l'assessore al ramo, Giovanni Rondinone - sono stati dedicati 300 mila euro, fondi che utilizzeremo per sostenere i Comuni aderenti al Progetto nella redazione dei Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (Paes). Attraverso il Patto dei Sindaci - ha proseguito Rondinone - ci siamo già impegnati a sostenere i Comuni del Materano nell'abbattimento delle emissioni di Co2. Un sostegno che ci vede in prima fila rispetto alle varie fasi che un obiettivo così ambizioso prevede». «La Provincia di Matera, - ha concluso il presidente Stella - grazie anche al sostegno dell'Apea, sta realizzando significativi traguardi in materia di sostenibilità per aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di Fer (Fonti Energetiche Rinnovabili) nel nostro territorio».
Domani l’agitazione
Treni Fal E’ sciopero CARROZZE ferme e braccia incrociate per il personale di macchina delle Ferrovie Appulo Lucane di Matera e Bari domani, venerdì 8 marzo dalle ore 10,30 e sino alle 18,30. Lo sciopero, proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Tuil, riguarda due aspetti fondamentali per i lavoratori iscritti: il riconoscimento della professionalità e la tutela legata all’espletamento delle mansioni e quindi al risarcimento dei danni, in caso di incidenti. Due temi molto cari ai lavoratori, sui quali non si è giunto ancora ad un accordo. Anzi, ancor peggio, come sottolineano le sigle sindacali in questione, i motivi edlla diatriba che hanno portato allo sciopero, sembrano con il tempo acutizzarsi. «Non è più accettabile che in una fase di necessario cambiamento dell’intero sistema del trasporto pubblico locale, nella fattispecie, delle Fal, non si vogliano riconoscere alcune prerogative, che sono alla base di un sano rapporto di lavoro - si legge nella nota che annuncia lo sciopero - Per la crescita di un azienda di trasporto, la formazione continua e la professionalizzazione del personale sono elementi fondamentali di sviluppo e competitività in un mercato dei servizi che si svolge sempre più in maniera selvaggia. II progresso delle Fal - continuano - non deve essere rappresentato semplicemente dall'acquisto di nuovi mezzi, ma anche dal riconoscimento della professionalità del personale che si rende sempre più indispensabile, in particolare, tra le figure dell'esercizio. Va premesso, che tutto il personale di esercizio, tra cui i macchinisti, devono essere idonei a soddisfare le condizioni poste dalle leggi e dal regolamenti per le mansioni che svolgono e per le quali, sono stati sottoposti ad esami di abilitazione, a quelli regolamentari, questi ultimi, soggetti a cambiamento continuo dovuto ad immissione di nuova tecnologia nei sistemi, ed in fine adesami di integrità psicofisica. Incaso di incidente,atteso chenon si tratti di dolo, il macchinista delle Fal viene immediatamente interdetto dall'attività e poi; viene sottoposto a visita medica e prove psicofisiche; è perseguibile dai punto di vista penale; è perseguibile dal punto di vista disciplinare e sanzionatorio; viene risottoposto a svolgere prove di esami per l'abilitazione; è obbligato a risarcire i danni». In merito al risarcimento del danno, le organizzazioni sindacali che organizzano la protesta, evidenziano la paradossale situazione che il lavoratore vive. «Non è assolutamente concepibile che un lavoratore debba vedersi pignorato i propri averi per risarcire i danni a seguito di un eventuale incidente, considerato che un convoglio della Stadler, acquistato dalle Fal, costa circa sei milioni di euro». Sicuramente le cumutà interessate subiranno dei danni per gli spostamenti tra le due provincie, dunque è consigliabile organizzarsi per tempo. matera@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.03.2013
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X I MATERA CITTÀ
Giovedì 7 marzo 2013
DENTRO LA CITTÀ
NUOVI STANDARD URBANISTICI?
UNA CONTRADDIZIONE PALESE Il centrosinistra a livello nazionale ha sempre giudicato queste leggi «liberiste», una sorta di condono preventivo, ma non a livello locale LA MISURA DEL NOSTRO PAESAGGIO Dalla campagna al cuore del centro storico antico la vera ricchezza della città è racchiusa nel suo irripetibile paesaggio
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Si discute il Piano casa due altre divisioni all’orizzonte PASQUALE DORIA l Ci risiamo, dopo la controversa approvazione del cosiddetto «Piano casa uno», domani si arriva all'ultimo giorno utile per la discussione e approvazione del «Piano casa due» in Consiglio comunale. È interessante andare a rileggere le interviste di allora e come i pareri cambiano, a seconda della convenienza del momento. Se, infatti, il primo strumento fu giudicato anche da molti tecnici locali come una sorta di «condono preventivo» approvato dal governo Berlusconi, poi, non si può negare che l’interpretazione divenne an-
cora più «elastica» a livello di recepimento regionale. Parliamo del governo lucano di centrosinistra che - con la revisione dello stesso provvedimento, ribattezzato impropriamente «Piano casa due», legge regionale numero 25 del 2012, che recepisce la 106 del 2011 e modifica la vecchia legge 25 del 2009 fornisce nuovi alibi alla navigazione a vista, non certo a una pianificazione lungimirante, si pensi all’edilizia sociale o alla ragionata riqualificazione dei quartieri. Serpeggia un timore tra diversi consiglieri. Si lega a un documento di Giunta che pone dei vincoli più o meno restrittivi sulle zone della cit-
tà in cui è possibile e dove non è possibile (si pensi al centro storico) applicare la legge regionale. Quale timore nutrono, in particolare? Se passa il documento della Giunta comunale è difficile non notare l’assenza di zone in cui non si potrebbe ulteriormente intervenire. Aree edificate non lontano nel tempo. Ma non tanto da non ammettere che si tratta ormai di tessuto urbano consolidato. Qualche esempio? Non facendo riferimento al valore estetico o storico di piazza degli Olmi, oppure di Agna Le Piane, in questi luoghi cosa altro si potrebbe aggiungere senza manipolare l'esistente, a partire dalla qua-
QUESTIONE URBANISTICA ECCO IL PARERE DI CITTÀ PLURALE E DI MUTAMENTI A MEZZOGIORNO
«Provvedimenti in deroga? Questa è l’ora di dire basta» l «Come al solito, il nostro comune continua a giocare sulla città. Un gioco pesante. Da una parte annuncia grandi cambiamenti, basta guardare il documento dell'assessore sul futuro del governo della citta e del suo territorio. E intanto, si procede coni permessi a costruiree con glistrumenti in deroga». Lo sostiene una nota delle associazioni Città plurale e Mutamenti a mezzogiorno, secondo cui «l'Amministrazione comunale non è obbligata all'applicazione delle deroghe,la città è in grado di motivare tale scelta nei confronti di una regione che, se pur governata dal centro sinistra, si è comportata e sicomporta come un governo "liberista". Sembra, inutile, affermare che questa legge regionale risulta la peggiore in assoluto nel nostro Paese e il Comune di Matera ha la possibilità di rigettare tali politiche di de-regolazione». «L'impressione - va avanti il coumicato - è che la scelta sia oramai determinata, si dirà che ilComune con questo provvedimento ha salvaguardato i sassi e il centro storico, i quartieri Spine Bianche, Serra Venerdì, la Nera e forse Villa Longo, San Pardo e rione Platani. La città da tutelare è ben più ampia. Secondo il nostro pareregli ambiti urbanicon “morfologia coerente e ben definita” sono molto di più di quelli frettolosamente elencati nella proposta di delibera. Facciamo riferimento ai tessuti urbani di 167, compreso i piani di recente realizzazione, ai tessuti urbani di iniziativa privata come ad esempio piazza degli Olmi.Così non si più procedere, e le cosiddette buone intenzioni dell'attuale assessore all'Urbanistica, portano nel concreto alla solita distribuzione alla piccola e alla grande rendita.Da una parte i soliti annuncidi quello che dovrebbe essereil buon governo della città e del suoterritorio di riferimento(Ecopolis, tanto per intenderci, con obiettivi ambientali, sociali e funzionali:noconsumo del suolo, rigenerazione urbane e degli edifici, nuove centralità, servizi,edilizia pubblica il che vuol dire "case popolari", tutela e valorizzazione del paesaggio e beniculturali, tutela e valorizzazione del suolo agricolo, ecc.). Dall’altra, gli interessi ab-
Basilicata Mezzogiorno
bastanza noti da tempo». Secondo le due associazioni, «il sindaco e i consiglieri, chehanno votato il piano casa 1 e sostenuto l’esecutivo sul piano casa 2, nonavranno nessun problema a proseguire verso questa strada. Non capiamo come possa l'attuale assessore all'Urbanistica non accorgersi di quale maggioranza ha di fronte. Sembra non rendersi conto che di fronte non ha studenti desiderosi di “scienza”, ma interessi più o meno diffusi la cui somma non quadra con l’interesse del “bene comune” che, nel nostro caso, non è altro che la città, in tutta la sua complessità. È strano che l’assessore non riesca a capirlo». «Il centro sinistra materano e regionale - conclude il documento sembrano non aver compreso la gravità del momento e la necessità di forte e radicale cambiamento nel modo di governare la città e il suo territorio. Bisognerebbe ricordagli la dichia- PERIFERIE Riqualifichiamole razione di Bersani di questi giorni: riqualificazione e rigenerazione dell’esistente e consumo di suolo zero. Non è più tempo di compromessi, questo provvedimento non può che essere respinto per tre semplici ragioni: 1)la città ha bisogno di politiche urbanistiche "altre",che la candidano davvero tra le città più innovative e virtuose nel panorama del mezzogiorno; 2) basta coni provvedimenti in deroga, siamo disposti a discutere solodi strumenti urbanisticiche sono conformi agli obiettivi di Matera città europea della cultura;3) basta con la logica "liberista" che tutto ha un prezzo, che tutto si possa comprare, compreso gli standard urbanistici».
lità della vita dei suoi residenti? Inutile pensarci, ora? E inoltre, si può forse pensare a deroghe, nei confronti di edificazioni in corso d'opera senza destare sospetti di ulteriori forme di cedimento nei confronti di una legge che quanto a «larghezza di vedute», si fa per dire, non ha eguali in Europa? Dubbi. Dubbi del tutto legittimi, a prescindere dallo schieramento di appartenenza. Possono insorgere in qualsiasi consigliere comunale. E proprio in virtù di questo basilare esercizio laico che alcuni consiglieri paventano esiti peggiori a seguito della possibile mancata approvazione delle correzioni già individuate a livello di Giunta, perchè senza questo dispositivo di legge regionale, giudicato da più parti «ultrapermissivo», verrebbe approvato così come è, senza nessuna restrizione e allargando ulteriormente le maglie della tenuta urbana a detrimento di un territorio che sta facendo della sua autocombustione l'unica e vera vocazione, monomaniacale. Nessuna via d’uscita, dunque? Chissà. E tuttavia, cosa vieta ai consiglieri la libera formulazione di una loro proposta alternativa e correttiva in nome di quella sovranità conferita dal voto popolare alla massima assemblea cittadina? È evidente, i loro suggerimenti migliorativi potrebbero incontrare anche la cattiva sorte della bocciatura in aula, ma in una comunità che sa distinguere e ormai altamente insofferente, come ha dimostrato l'ultima tornata elettorale, difficilmente il loro giudizio autonomo verrà disconosciuto, anzi.
«Dibattito in aula l’ultimo giorno utile e così i cittadini sono tagliati fuori» l «Piano casa due» a scatola chiusa. Suscita perplessità, e non potrebbe essere diversamente, il giudizio sulla discussione in Consiglio comunale di un provvedimento così delicato. Perchè? Ma per la ragione che avviene nell'ultimo giorno utile per la sua approvazione o la sua bocciatura senza aver tentato un minimo confronto con la comunità. Altro che «Consulta dei cittadini», come si andava vaneggiando qualche tempo fa. Insomma, sempre più evidenti, rispetto a quanto viene dichiarato ai fini della manutenzione del consenso, appare il mancato coinvolgimento della città nella modifica dei modi e delle forme dell’organizzazione dello spazio urbano. Condivisione? Piuttosto si registra in termini evidenti all’interno di certi ambiti politici, imprenditoriali e tecnici la preoccupazione di veder minacciate le proprie sfere di potere e competenze. Le forme più aggressive della rendita fondiaria e del cemento, capaci da sempre di condizionare le decisioni politiche, in realtà, hanno ormai ridotto le possibilità di partecipazione a forme del tutto marginali o inadeguate. Una risposta incomprensibile al cospetto di una domanda dal basso sempre più forte di ridistribuzione dei poteri. Cosa rimane quando le decisioni sono già state prese? Al singolo cittadino è data la facoltà di prendere in visione gli strumenti urbanistici durante il periodo del loro deposito nelle segreterie comunali. Basta per assicurare il pubblico esercizio di un diritto elementare all'informazione? Insomma, l’impiegato o l’operaio alle prese con problemi di bilancio familiare già alla fatidica terza settimana del mese, secondo questa visione ipocrita della partecipazione, dovrebbe trovare il tempo per esaminare i provvedimenti e con gli strumenti di conoscenza in suo possesso produrre delle osservazioni rispetto a quanto già deliberato? Teoricamente è anche possibile tanta ostinata partecipazione ma, sarà un caso, non si hanno notizie in merito, non al di fuori dello sforzo più volte compiuto meritoriamente da gruppi associati responsabili e attenti alle sorti del territorio. Eppure, quando lo fanno c’è sempre chi si concetra sulle quantità: quanti siete? È la domanda più frequente, senza CONDIVISIONE Anno zero badare a cosa invece viene detto. E così, le osservazioni sono quasi sempre considerate inutili per chi ritiene la questione urbanistica della città un’esclusiva prerogativa e per chi intende decidere senza ostacoli. Nei confronti delle minoranze fortemente critiche la preoccupazione è sempre la stessa, riassorbire i dissensi e rafforzare o mantenere l'assetto di potere. Non manca qualche eccezione. Ma che conferma la regola. Nel senso che non ci sono solo i singoli cittadini o le associazioni che possono avanzare le osservazioni agli strumenti urbanistici. No, hanno qualche probabilità di successo in più invece proprietari di suoli o di immobili, solitamente spalleggiati da imprese, se non gruppi d'imprese e studi tecnici capaci di un potere di pressione molto più forte di quello esercitato dal singolo mosso non da interessi particolari, quanto da intenti civici e valoriali. Altro che contemperare democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa, soprattutto la seconda in questa città è rimasta poco più di una pia aspirazione. Una nuova controprova è a portata di mano, anzi di giudizio, basterà registrare come il Consiglio co[p.d.] munale si comporterà con le deroghe al Piano casa due.
A SCATOLA CHIUSA
Su questi provvedimenti la comunità non è stata minimamente informata
ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA BREVE ELENCO DI COSE DA FARE PER LA FINE DEL MANDATO
«Nove punti per il Comune»
Secondo Sel rappresentano un «imperativo categorico» l «All'indomani dei risultati elettorali, appare evidente che la voglia di cambiamento pervade la nostra società». Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Sinistra ecologia e libertà (Sel) Angelo Raffaele Cotugno secondo cui, «Sel, in questo momento particolare non può sottrarsi dall'indicare la rotta da seguire in città. Cotugno parla di «un concreto programma di fine legislatura che completi interventi già in itinere e che disegni una prospettiva per il futuro: Gestione parchi urbani; Delocalizzazione del mercato; Riqualificazione rioni periferici; Riqualificazione della viabilità e del decoro urbano; Nuovo bando (ormai prossimo alla scadenza) per la gestione degli asili nido; Mettere in atto gli indirizzi dati sulla gestione dei parcheggi e degli impianti sportivi; Estensione della raccolta differenziata alle zone non coperte dal servizio; Recupero oneri derivanti dal patrimonio immobiliare comunale; Politiche di risparmio energetico. Questi a mio avviso sono punti prioritari e
sicuramente non difficili da realizzare». «Ci sono poi nella agenda politica - continua Cotugno - punti che richiedono per la loro realizzazione tempi più lunghi, penso alla cantierizzazione dei progetti finanziati con i Pisus ed altri strumenti comunitari e penso al percorso per la candidatura della Città di Matera a capitale della cultura 2019. Inoltre, bisogna completare il lavoro svolto sinora per dotare la Città di un Piano strategico e di un Regolamento urbanistico. Un’attenzione particolare invece, deve essere rivolta al patrimonio mondiale dell'Unesco per dare concretezza alla imminente approvazione del Piano di gestione, attraverso un coinvolgimento partecipato della intera comunità e dei portatori di interessi diffusi. In conclusione, l'auspicio è che si possa dare un nuovo slancio alla azione politico-amministrativa per riconnettere sentimentalmente le classi dirigenti della Città ad una domanda di cambiamento e di progresso».