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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 255 del 07/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
L’analisi
Il bilancio amministrativo del 2012 nella conferenza di fine anno
Buone basi per agganciare il futuro L’intervento del presidente della Regione che traccia un bilancio degli ultimi 12 mesi
Un anno di Basilicata per guardare avanti I risultati raggiunti, i piani per il domani, il senso di un’azione
di VITO DE FILIPPO
“Siamo in un crocevia delicato della vicenda nazionale e globale. Il 2012 è stato, come l’anno precedente, un anno difficile ed è inutile tentare di nascondere le prove che ci attenderanno nel nuovo anno. Ritengo tuttavia che delle differenze siano pure evidenti e sono frutto di un’azione che si è articolata in una fase di messa in sicurezza della Basilicata come base per puntare alla ripresa. Credo che l’azione messa in campo nei mesi passati abbia posto buone basi per la nostra regione, articolandosi in manovre di difesa dell’esistente e di progettualità per agganciare il futuro. Purtroppo, come detto altre volte, non esistono prove controfattuali, ma tutta la nostra azione ha teso a mettere la Basilicata in sicurezza e posso con serenità parlare di sforzi che hanno prodotto risultati. A fronte della convergenza del partito dei tagli e di quella lobby geografica che ha voluto indicare nel Sud la fonte di ogni male e della conseguente sostanziale riduzione dei trasferimenti, non solo abbiamo garantito le diverse platee del lavoro, il mantenimento di un sistema di ammortizzazione sociale, l’attenzione agli ultimi facendoci carico anche di servizi che lo Stato centrale non garantisce più, ma non abbiamo rinunciato al sostegno agli investimenti. In controtendenza con quello che è stato il fenomeno nazionale del 2012 se c’è una caratteristica che ha segnato la gestione della cosa pubblica in Basilicata è stata la politica nella sua accezione più alta. In un momento in cui amministrare non può come mai prima d’ora limitarsi a gestire risorse che sono sempre più esigue, con iniziative politiche abbiamo provato a governare il tema dell’energia, riuscendo a condurre a termine il primo contratto di settore, a mantenere aperto il dialogo con Fiat, che a dispetto delle Cassandre ha scelto di far partire proprio da Melfi il rilancio del sistema produttivo italiano, a contrapporci a iniziative quali la tassa sulle disgrazie o la soppressione della Provincia di Matera che ci sembravano ingiuste. Mentre a Roma, pur senza voler fare di tutta l’erba un fascio, abbiamo avuto tecnici che hanno inteso il loro mandato in modo troppo SEGUE A PAG. 5
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La giunta regionale nel corso della conferenza stampa
Matera, trasferimento ex Genio Civile “congelato” fino a giugno: forse a Bari la nuova sede per i 21 dipendenti
Omicidio Lepore, al via il processo a carico del tunisino Walid Zairi Deve difendersi dall’accusa di omicidio
La Cgil rivendica un posto al tavolo della trattativa per “evitare pasticci”
L’anziana fu uccisa il 24 giugno nella sua abitazione di Genzano
La sede del Provveditorato alle opere pubbliche, ex Genio civile, rimane aperta. Per ora. I dipendenti di Matera dovranno attendere fino a giugno per sapere se la nuova sede di lavoro sarà quella di Bari, dove sarebbe previsto il nuovo accorpamento. Tra
Dopo sette mesi dall’omicidio di Grazia Lepore, uccisa nella sua casa di Genzano il 24 giugno scorso, prende il via domani mattina, nel Tribunale di Potenza, il procedimento a carico dei presunti assassini. La prima udienza vedrà com-
sei mesi saranno resi noti i decreti attuativi sulla razionalizzazine deglki uffici pubblici. Per la Cgil Funzione pubblica “è importante sedere al tavolo che definirà le nuove dotazioni organiche, per evitare pasticci”.
La Gazzetta del Mezzogiorno
parire Walid Zairi, 34enne tunisino arrestato quattro giorni dopo l’assassinio con l’accusa di aver soffocato l’anziana donna. Ad incastrarlo, la prova del Dna su una traccia di sudore impressa sulla federa del cuscino con cui è stata soffocata la donna.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
PRESIDENZA DELLA GIUNTA
Un anno nella trincea lucana
Dodici mesi di resistenza ma anche di rilancio per gli amministratori della Basilicata Dalle competenze in materia estrattiva ai progetti di soppressione della Provincia di Matera, dal riordino dei tribunali al varo di infrastrutture strategiche, e ancora le iniziative a tutela della salute e dell’ambiente, per la promozione della cultura e della solidarietà. E’ stato un anno particolarmente intenso quello che si è da poco concluso e di pari intensità, anche per portare a conclusione molte delle partite ancora aperte, si annuncia quello appena iniziato. Tra queste voci sicuramente spicca la questione del petrolio, tra innovazioni normative, orientamenti e prese di posizione destinate inevitabilmente ad avere un seguito nel 2013. Il 2012 è stato l’anno in cui, il 22 marzo, è stato approvato l’oramai famoso “articolo 16” della legge così detta “salva Italia” che ha dato forza di legge alle intese definite con il Memorandum. Tuttavia i sei mesi previsti dalla stessa norma per l’emissione del decreto del ministero dello Sviluppo economico che individuasse maggiori entrate e modalità di destinazione di parte delle stesse alle aree d’estrazione, sono trascorsi invano e la materia sarà inevitabilmente al centro dell’attenzione e dell’azione della Regione nel 2013. Allo stesso modo, e sempre parlando di greggio, il 2013 porterà seguiti su due previsioni normative di Stato e Regione che hanno poi reciprocamente impugnato innanzi alla Corte Costituzionale. * * * In particolare, la Regione ha impugnato l’articolo 38 comma 1 del decreto legge 83 del 22 giugno scorso, convertito nella legge 134 del 7 agosto scorso. Si tratta del provvedimento che pone termini stringenti per le Regioni quando vengono chiamate ad esprimere intese o assenso per attività minerarie inerenti gli idrocarburi prevedendo che, in caso di mancato rispetto dei termini, sia la Presidenza del Consiglio dei Ministri a provvedere in materia “con la partecipazione della Regione interessata”. Di contro nella seduta n. 48 del Consiglio dei Ministri del 4 ottobre scorso, il Governo italiano ha deciso di impugnare la “Legge Regionale Basilicata n. 16 del 08/08/2012 “Assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale per il triennio 2012/2014” che contiene tra l’altro l’articolo 37 “Provvedimenti urgenti in materia di governo del territorio e per la riduzione del consumo di suolo”. Si tratta della norma divenuta nota come “moratoria petrolifera”, con cui la Basilicata ha deciso di non concedere altre intese a programmi di estrazione petrolifere al di fuori delle aree già destinate a tali attività. Una posizione a cui ha fatto seguito, per via amministrativa, la deliberazione di una serie di “mancate intese” su istanze presentate dalle compagnie petrolifere. Ma sul fronte del petrolio, il 2012 ha anche portato una serie di risultati consolidati. Tra questi sicuramente l’intesa per aumentare la sicurezza dell’oleodotto Eni, definita a inizio aprile, e il contratto di settore sottoscritto da Regione, compagnie e parti sociali a inizio ottobre, con il quale non solo vengono date garanzie di continuità occupazionali ai lavoratori del comparto, ma con le quali si punta anche ad un sempre maggiore coinvolgimento dell’imprenditoria locale e a un’ulteriore elevazione degli standard di sicurezza. L’obiettivo della sicurezza ha rappresentato una costante dell’attività della Regione nel 2012. In questa scia si inseriscono l’avvio del Centro di Monitoraggio Ambientale dell’Arpab avvenuto a febbraio e l’andata a regime dell’Osservatorio ambientale della Val d’Agri (avviatosi nel 2011), con il reclutamento di 7 ricercatori ad aprile, l’aumento delle centraline attive e il varo del sito di divulgazione dei dati raccolti a novembre. E, sulla stessa scia, si inserisce anche il piano
per la qualità dell’aria in Val d’Agri varato qualche settimana fa, che prevede automatismi in termini di riduzione delle attività industriali (fino allo stop totale) qualora dovessero essere superati parametri di inquinamento di molto inferiori a quelli fissati a livello nazionale come limite di legge. Sicurezza è la parola chiave anche delle attività messe in campo per la tutela del territorio. * * * E in questo ambito va sicuramente segnalata la battaglia fatta e vinta nel 2012 contro la cosiddetta “tassa sulle disgrazie” imposta l’anno prima per legge dallo Stato, che obbligava all’elevazione al massimo di tasse imposte e accise per i residenti nei territori colpiti da
Nell’ambito della sicurezza si segnalano l’avvio del Centro di Monitoraggio dell’Arpab e l’andata a regime dell’Osservatorio della Val d’Agri calamità. Non solo, infatti, la Corte Costituzionale, davanti a cui la Basilicata aveva impugnato la norma, ne
ha sancito l’incostituzionalità, ma la Regione Basilicata è riuscita anche ad ottenere i sia pur non consistenti fondi nazionali per l’alluvione 2001, la prima “disgrazia” che sarebbe stata ricompresa nella previsione normativa statale. E la dichiarazione dello Stato di emergenza la si è avuta anche per il sisma del Pollino dello scorso 26 ottobre, dove la Basilicata ha però dimostrato di aver saputo mettere a frutto quanto in passato investito in questo ambito, tanto mettendo in campo una macchina di Protezione civile efficientissima, quanto con la buona tenuta del patrimonio edilizio destinatario degli interventi post terremoto 1998 nel Lagonegrese. Il confronto con lo Stato, pur in una logica di collaborazione che ha portato spesso a soluzioni condivise e mai a contrapposizioni puramente polemiche, non ha fatto mancare forti divergenze. Tra le principali sicuramente la vicenda dei progetti di soppressione della Provincia di Matera, che avrebbero portato la Basilicata ad avere una sola Provincia, la più estesa di Italia, e il riordino degli uffici giudiziari, con la soppressione del tribunale di Melfi e della Sezione distaccata di Pisticci. Soluzioni a cui la Basilicata si è opposta con decisione, con esiti alterni che tuttavia, per quel che riguarda il Tribunale di Melfi, sta ancora cercando di mitigare sostenendo una proroga di attività per anni anche in attesa di possibili sviluppi. prosegue nella pagina seguente
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PRESIDENZA DELLA GIUNTA segue dalla pagina precedente Parallelamente, si è dimostrato vincente l’atteggiamento di dialogo avuto con Fiat a fronte delle voci di smobilitazione in Basilicata. Un’interlocuzione che ha avuto il suo esito con il Piano di sviluppo presentato dall’Ad Fiat Sergio Marchionne a Melfi lo scorso 20 dicembre, con investimenti sullo stabilimento lucano destinato a produrre nuovi modelli sia a marchio Fiat che a marchio Jeep da esportare in tutto il mondo. E sulle coordinate del rafforzamento dei sistemi produttivi e del Vulture-Melfese si incrocia anche il finanziamento di 200 milioni di euro ottenuto dal Cipe per la trasformazione della tratta ferroviaria PotenzaFoggia con standard di “alta capacità ferroviaria”, migliorando i tempi di percorrenza per i viaggiatori, ma soprattutto potenziando gli standard del trasporto merci. Un’infrastruttura che la Basilicata ha ottenuto nell’ambito della riprogrammazione di fondi destinati ad altre regioni e non utilizzati, riuscendo così ad agganciarsi alla più moderna e veloce rete di trasporto ferroviario in via di realizzazione sulla direttrice Napoli-Bari. Definitivamente archiviata, invece, l’ipotesi di raddoppio della “canna del Sinni”. L’opera, inizialmente programmata dal Cipe, è stata bloccata non essendoci stata intesa con la Basilicata. Sul fronte del sostegno allo sviluppo, va segnalato anche il raggiungimento dei risultati di Obiettivo 2012, il “Patto di sistema per il lavoro e la crescita” sottoscritto da Regione Basilicata e forze sociali. Oltre al già citato Contratto di settore del petrolio, da segnalare il Credito di imposta per l’occupazione. La prima tranche dell’Avviso pubblico, che si è chiusa il 16 agosto, riguardava le assunzioni avvenute fra il 14 maggio 2011 e il primo giugno 2012, ha visto l’arrivo di ben 572 domande, per oltre 1.188 lavoratori assunti, con un importo di oltre 18 milioni di euro. Ne sono state accolte circa 60 (126 lavoratori assunti) per 2.150.000 euro. La seconda tranche, che è ancora in corso e si chiuderà il 13 maggio 2013, ha ad oggi visto l’arrivo di 416 domande per un importo di 9.568.256,59 milioni di euro a fronte dei 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione. * * * Tra le realizzazioni del 2012 in Basilicata degna di nota è sicuramente quella del Centro Bambino Gesù Basilicata presso il San Carlo, che ha avviato le attività a gennaio e ha portato il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone in Basilicata il 24 febbraio per una visita. Progetto inserito nell’ambito del progetto “Benessere Bambino Basilicata” che ha pure visto altre iniziative rivolte alla cura dell’infanzia che, ha detto più volte il presidente De Filippo, “rappresenta uno dei principali indicatori di benessere sociale di una comunità”. E sempre sul fronte della cura della persona il 2012 ha fatto registrare anche il varo del Piano della Salute e delle attività socioassistenziali, definitivamente varato lo scorso 24 luglio, a distanza di 15 anni dal precedente Piano sanitario. E di notevole portata è anche il definitivo avvio del Registro Tumori, a inizio dello scorso mese di dicembre. Dati tutt’altro che allarmanti, ma che la Regione ha comunque voluto affidare all’Università Cattolica per un approfondimento. Grande attenzione anche alla cultura e alla promozione sociale, vissuta, in chiave moderna, anche come opportunità di crescita. E’ il caso dei centri della creatività di Visioni Urbane presentati quest’anno e che hanno iniziato le loro attività coinvolgendo le comunità dei creativi tanto nella progettazione che nella gestione diretta, e della Film Commission che, con l’insediamento del consiglio di amministrazione, entrerà a breve nella piena operatività con la nomina del direttore. Di straordinaria portata, poi, il varo della “Città della pace” a Scanzano Jonico e San’Arcangelo, con l’arrivo dei primi rifugiati già a febbraio, e la visita fatta il 25 giugno in Basilicata dal Dalai Lama Tenzin Gyatso (vedi riquadro in pagina), premio Nobel per la Pace come la promotrice dell’iniziativa Betty Williams. Un evento di pace e speranza che ha regalato immagini indelebili alla Basilicata a testimonianza di quanto sia possibile mettere in campo anche in un anno difficile come il 2012. (bm3)
L’abbraccio di Tenzin Un evento eccezionale: la visita di 2 giorni del Dalai Lama
La venuta suggella il valore del progetto “Città della Pace” voluto da Betty Williams La visita del Dalai Lama Tenzin Gyatso il 24 e 25 giugno in Basilicata ha suggellato il valore della “Città della Pace per i Bambini”, iniziativa voluta dal Premio Nobel Betty Williams, ideatrice e presidente dell’omonima fondazione. Il capo spirituale del buddismo tibetano, insignito nel 1989 del Premio Nobel per la pace, ha avuto modo di visitare, prima a Scanzano Jonico, nel sito individuato nel 2003 come Deposito unico delle scorie nucleari, e poi a Sant’Arcangelo, i luoghi e le strutture, dove sono stati accolti i primi nuclei familiari di rifugiati e richiedenti asilo. Non sono mancati momenti di incontro con la comunità lucana e gli amministratori durante i quali il Dalai Lama ha trasmesso messaggi di pace, fratellanza e solidarietà. La presenza dei premi Nobel è un riconoscimento per il progetto che sta diventando una realtà conosciuta a livello internazionale e sottolinea il significato di pace e fratellanza sotteso alla nascita della Città della Pace. (bm3)
Petrolio, una risposta alle questioni occupazionali (ma non solo)
Contratto di settore Una risposta attesa da 14 anni alle richieste avanzate dalla Basilicata all’industria del petrolio in termini di sviluppo e occupazione nel protocollo d’intesa sottoscritto a ottobre da Regione, Eni, sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e associazioni di categoria (Confindustria, Alleanza delle cooperative e Rete Imprese Italia-Basilicata, Confapi). Il documento mette le basi per la promozione di iniziative nel settore geominerario e, in particolare, per lo sviluppo degli investimenti Eni in Val d’Agri e in tutto il territorio regionale. Il contratto di settore per la Val d’Agri, che si compone di sei assi, pone in primo piano la salvaguardia dei livelli occupazionali, l’occupazione e investimenti per lo sviluppo del settore energetico nel territorio lucano e la crescita dell’apparato produttivo regionale, senza tralasciare i temi della sostenibilità ambientale e della sicurezza. Il
primo asse prevede la conclusione delle attività già previste dal Protocollo di intesa sottoscritto nel 1998 dalla Regione Basilicata ed Eni/Shell. L’investimento previsto è di 500 milioni di euro, che consentiranno di portare a regime la concessione Val d’Agri secondo quanto previsto con l’Accordo del 1998 (la quinta linea di trattamento del gas all’interno del Centro Oli (Cova) e 9 pozzi produttori). Il contratto prevede, inoltre, che i nuovi progetti per lo sviluppo delle attività potranno essere avviati solo dopo essere state condivisi con le Istituzioni del territorio. I programmi di medio e lungo periodo di Eni sul territorio e le ricadute occupazionali ad esse connesse saranno, di volta in volta, esaminati dal Tavolo della Trasparenza, appositamente costituito e che ha già iniziato l’attività. (bm3)
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PRESIDENZA DELLA GIUNTA
Un anno di grandi momenti
Tanti gli eventi significativi, da “Smart Cities” al sisma sul Pollino al presepe di Artese Un anno, il 2012, ricco di eventi importanti e significativi che hanno caratterizzato l’attività istituzionale della Regione Basilicata. Gennaio - Si insedia il Comitato di Alta Sorveglianza sull’inceneritore Fenice di Melfi; viene presentato il nuovo attrattore turistico “Volo dell’aquila”; vengono destinati al territorio lucano 24 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico che si aggiungono ai 7 già messi in campo dalla Regione e ai 4 messi dallo Stato nel 2010. Febbraio - Il governo regionale sigla un protocollo d’intesa per garantire la salute nei centri di detenzione; il presidente De Filippo si reca a Roma per discutere col governo nazionale dell’emergenza neve che ha colpito la Basilicata; arrivano i primi rifugiati nella Città della pace. Viene sottoscritto un Accordo quadro per gli ammortizzatori sociali; il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, visita il Centro Bambino Gesù istituito nell’ospedale San Carlo di Potenza; partono le attività del Centro monitoraggio ambientale. Marzo - Premiazione dei vincitori del concorso di idee sulla prevenzione del rischio sismico: “Trent’anni da quei novanta secondi”, il terremoto visto con gli occhi di chi non c’era”; la Basilicata sbarca nella laguna di Venezia con i suoi sapori e i suoi prodotti tipici. Viene presentato il Piano di dimensionamento scolastico; si concludono le celebrazioni per il 150° Unità d’Italia, in Basilicata un anno ricco di incontri e manifestazioni Aprile - Il Rapporto Ceis promuove la sanità lucana; parte il progetto Smart Cities per la qualità di vita e di lavoro in città più “intelligenti”; apre i battenti Naturalmente Lucano: tre giorni dedicati all’enogastronomia e al turismo; vengono approvati i provvedimenti per le aziende agricole danneggiate dall’alluvione del 2011. Maggio - La Regione stanzia un milione di euro a sostegno delle aziende
del Metapontino maggiormente danneggiate dalle alluvioni; il sisma in Emilia Romagna richiama gruppi di Protezione civile che montano un campo di accoglienza a Carpi; Regione e Parlamentari chiedono di più alle compagnie petrolifere: il confronto sul tema delle estrazioni si fa più intenso, alle acque di Maratea e Policoro viene assegnata la Bandiera blu 2012. Giugno - Viene presentato il progetto del primo Osservatorio regionale sul diabete; firmato in Regione il Protocollo NaturArte per accrescere l’attrattività turistica dei quattro Parchi lucani; per l’edilizia residenziale la Regione stanzia 10 milioni di euro; parte la battaglia degli enti regionali a difesa dei Tribunali lucani; nei Sassi
del buddismo tibetano, il Dalai Lama e 14esimo premio Nobel per la Pace Tenzin Gyatso. Invitato da Betty William (promotrice dell’iniziativa insieme alla Regione) ha voluto visitare la Città dalla Pace in via di realizzazione a Scanza-
servizio di eliambulanza notturna del 118; il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi a Maratea per dare avvio all’iniziativa “Polo Sud – Idee per il futuro. Agosto - Continua l’impegno del governo regiona-
no e Sant’Arcangelo, per testimoniare al mondo intero che la Basilicata è una terra di accoglienza e
le a difesa dei presidi giudiziari; parte la II edizione della Summer School a Maratea e Matera; viene
dall’Opera Romana Pellegrinaggi; continua l’impegno sui temi del petrolio: De Filippo annuncia la volontà di impugnare la legge dello Stato in materia di estrazioni e la Giunta nega l’intesa per nuovi permessi di ricerca idrocarburi; il presidente della Regione incontra i lavoratori della Val d’Agri. Settembre - Partono i lavori per la realizzazione del Campus universitario a Maratea. Ottobre - Lo sciame sismico sul Pollino attiva il sistema regionale di Protezione civile; partono le attività dell’Osservatorio regionale sul diabete frutto di un accordo tra Regione Basilicata e Università Tor Vergata di Roma; nasce la Lucana Film Commission per il coordinamento delle atti-
di Matera nasce l’incubatore per creativi. L’estate del 2012 sarà ricordata per la visita a giugno del massimo esponente mondiale
di solidarietà. Luglio - De Filippo chiede al governo nazionale una deroga per la Basilicata sull’annunciata chiusura dei Tribunali; parte il
presentato un bilancio dell’Osservatorio ambientale, la Basilicata diventa meta dell’Annus Fidei con un protocollo firmato a Lauria dalla Regione e
vità cinematografiche sul territorio lucano; l’agenzia di rating Moody’s afferma: i conti della Regione Basilicata sono in regola. Novembre - Il rilancio
Vasto il campo culturale: dalla Summer School di Maratea alla Lucana Film Commission fino alle “Attrazioni Fatate” nella Val d’Agri
dell’area industriale di Pisticci è al centro della conferenza Valbasento; si insedia il comitato promotore dell’Anno “Gesualdiano” per coordinare le attività che saranno messe in campo in occasione del quarto centenario della morte del musicista e compositore, Carlo Gesualdo da Venosa. Dicembre - Aliano, Castelsaraceno e Sasso di Castalda diventano le scenario delle “Attrazioni Fatate”: tre giorni per affascinare i turisti e promuovere il territorio; vengono presentati i dati relativi all’incidenza dei tumori in Basilicata del triennio 2005, 2006, 2007. Il territorio si misura sulle capacità di reazione al rischio sismico con l’esercitazione nazionale di Protezione civile denominata “Basilicata 2012”; viene messo a punto il Piano aria Val d’Agri per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria; la Rai trasmette le temperature minime e massime di Potenza grazie ai dati forniti dal Dipartimento regionale della Protezione civile; l’Eni consegna a De Filippo il Local report 2012. L’anno si conclude con il dono della Regione al Vaticano: il presepe realizzato dal maestro Artese che ritrae la natività ambientata nei Sassi di Matera. Il presidente De Filippo accompagna papa Benedetto XVI per la benedizione dell’opera d’arte che esprime apprezzamento e gratitudine. Ancora una volta i valori profondi del popolo lucano trovano riscontro e tutto il mondo può apprezzare la spiritualità ma anche i solidi principi civili e i comportamenti di solidarietà dei lucani.
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PRESIDENZA DELLA GIUNTA prosegue dalla prima sbilanciato sul solo versante dei tagli, giungendo a mettere in forse anche il diritto a servizi essenziali, a beni costituzionalmente garantiti quali la salute, a Potenza, con risorse sempre più esigue, abbiamo sopperito affiancando a morigeratezza e sobrietà, volontà e progettualità. Il nostro comportamento è sempre stato di correttezza istituzionale e in questo modo siamo riusciti a dialogare sempre con gli altri livelli di governo dello Stato, quello che ora conclude il suo mandato come quello precedente, ma ugualmente con entrambi e sempre abbiamo avuto ben chiaro che la nostra responsabilità è di tutela degli interessi della Basilicata, in uno spirito unitario e solidaristico col Paese, ma evitando il paradosso in cui siano i deboli unilateralmente ad aiutare i forti. E questo schema investe anche le politiche estrattive. Ci sono due contenziosi costituzionali pendenti, uno promosso da noi contro una legge che, forse più nella logica che negli effetti, mira a indebolire il potere decisionale dei territori per una stagio-
Lucani al crocevia L’intervento del presidente della Regione De Filippo ne di nuovo centralismo che, ho spiegato più volte, come nel caso di Scanzano non produce frutti. E un ricorso costituzionale lo ha fatto il Governo contro la legge lucana sulla tutela del suolo che nega nuove intese per estrazioni petrolifere al di fuori delle aree già individuate per evitare che la Basilicata diventi solo petrolio e leghi solo a questa attività il suo destino. Anche in questo caso più che gli effetti di norma abbiamo ben chiara l’affermazione di principio e, indipendentemente dall’esito della vicenda giudiziaria, siamo pronti a tradurla
ogni ulteriore istanza che sia al di fuori delle aree individuate. I sei mesi previsti dall’ar-
il mese in meno e sono convinto che il ritorno di un governo politico possa essere determinante per
ticolo 16 per individuare risorse da destinare alla Basilicata e modalità di utilizzo sono trascorsi
sbloccare la vicenda che è frutto, appunto, di ragionamenti e scelte politiche. Su questo tema la nostra
La nostra responsabilità è di tutela degli interessi lucani, in uno spirito unitario col Paese, ma evitando il paradosso in cui siano i deboli ad aiutare i forti in atti amministrativi per dire il nostro ‘no’ ogni volta che sarà necessario a
invano, ma la questione non può essere giocata sul filo del mese in più o
posizione è e resta ferma: la Basilicata è un’opportunità per tutto il Paese,
ma non è possibile che dei benefici qui prodotti non si avvantaggi proprio questa terra che sopporta i disagi. E nel passaggio dal 2012 al 2013 non ci sarà soluzione di continuità nella nostra opera. Sulla legge di stabilità, iIl senso dello Stato mi porta a credere che si tratti di una svista da correggere e che sarà corretta, anche con l’impegno dei nostri parlamentari. Se così non fosse la nostra protesta sarà durissima. La Città della Pace ha portato nei nostri centri persone di varie etnie e rappresenta non solo un esempio solidale, ma una punta avanzata di industria del welfare, e ai centri della creatività di Visioni Urbane che creano opportunità di lavoro e offrono servizi per i giovani, voci, queste, entrambe spesso alla base della rottura del legame con la terra di origine dei giovani, specie quelli che frequentano l’università fuori. Il 2013 ci attende con sfide nuove ma, pur senza facili
ottimismi, non possiamo non rilevare che oggi si discute dell’entità di una ripresa possibile, mentre un anno fa le prospettive erano tutte di recessione anche se lo Svimez ha certificato che proprio in Basilicata ci sono stati dati in controtendenza. Tuttavia questo può essere forse il momento più delicato, sia perché la struttura sociale è indebolita dalle difficoltà degli anni che abbiamo alle spalle, sia perché ogni azione diventa strategica per uscire dalla crisi nel modo giusto, creando prospettive solide per il futuro. E per questo resta fondamentale quel senso di responsabilità e quella capacità di concertazione che la Basilicata, in tutte le sue componenti, è riuscita a mettere in campo più volte in questi anni difficili ottenendo risultati che, in sincerità, come nel caso di ‘Obiettivo 2012’ devo dire non essere solo della giunta regionale e nemmeno solo della politica, ma di tutte le componenti che in Basilicata costituiscono un tessuto sociale ancora sano e coeso. Vito De Filippo Presidente giunta Basilicata
DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE, MOBILITÀ
Missione possibile: aiuti per la casa Gli interventi del cosiddetto “obiettivo casa” sono fra quelli i principali realizzati dal dipartimento Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità della Regione Basilicata nel corso del 2012. Il governo regionale ha infatti portato a termine l’assegnazione dei 10 milioni di euro stanziati previsti per l’edilizia residenziale. La manovra avrà ricadute positive sia sul bilancio delle famiglie che sul rispetto dell’ambiente: agli acquirenti in possesso dei requisiti previsti dalle leggi vigenti in materia di edilizia residenziale, sarà assegnato un contributo massimo di 30 mila euro e potranno beneficiare di una casa sicura e a risparmio energetico. Nella graduatoria per la concessione delle agevolazioni, sono stati assegnati punteggi preferenziali agli edifici con maggiori prestazioni energeticoambientali e che utilizzano dispositivi antisismici. Sempre in termini di edilizia il Dipartimento ha approvato il disciplinare all’unanimità il regolamento che disciplinerà l’Osservatorio regionale edilizia e lavori pubblici: uno strumento di indirizzo, vigilanza e controllo che consentirà di monitorare i lavori delle opere in corso e di quelle in cantierizzazione, fornendo un supporto sostanziale all’opera di prevenzione e contrasto a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Dipartimento Infrastrutture si è poi adoperato per assicurare i fondi necessari per finanziare gli interventi urgenti di protezione civile causati dall’alluvione del marzo 2011. I fondi a disposizione sono 14,5 milioni di euro, di cui 7 assegnati dal Governo nazionale e trasferiti alla Regione. La giunta regionale ha inoltre stanziato un milione di euro, risorse aggiuntive rivenienti dal bilancio regionale, per le famiglie e le imprese danneg-
giate del Metapontino: il 50 per cento delle procedure sono già stata avviate. E per mantenere costantemente sotto controllo il livello dei fiumi, la Protezione Civile regionale effettua in il monitoraggio continuo dei parametri della rete regionale idrometeopluviometrica e segnala ogni variazione significativa agli Enti dei territori interessati da possibili eventi, affinché, anche con il supporto del sistema di volontariato regionale, possano adottare in tempo utile i necessari provvedimenti. Il lavoro del Dipartimento è poi proseguito a grandi passi verso il superamento dell’isolamento. Grazie ad un accordo siglato con Trenitalia Spa, è riuscito ad ottenere l’implementazione dei collegamenti per Roma e Milano, l’intensificazione della connessione con l’Alta velocità sul versante tirrenico e il miglioramento dei trasporti su ferro sulla linea Potenza – Foggia, assicurato, quest’ultimo, dallo stanziamento di circa 200 milioni di euro di fondi Fas. Nel corso del 2012 anche la rete viaria ha beneficiato di importanti investimenti: il governo regionale è riuscito infatti ad ottenere 260 milioni di euro per il rifacimento ed il miglioramento delle strade, oltre che per i collegamenti ferroviari. E’ stata potenziata anche la rete di emissione dei biglietti che comprende tre biglietterie regionali (a Potenza Centrale, Metaponto e Maratea) e, con un investimento di circa 500 mila euro, sono state installate 10 nuove emettitrici
self-service dotate di moderne tecnologie antieffrazione e videosorvegliate. Molto è stato fatto poi per la sicurezza: stanziati 565.000 euro dalla giunta per la costituzione del Centro regionale di coordinamento e monitoraggio sulla sicurezza stradale che si pone l’obiettivo di riduzione il numero di morti e feriti per incidenti stradali attraverso un approccio sistematico e integrato che prevede la gestione organica di più aspetti. Grande lavoro del dipartimento regionale della Protezione civile con l’operazione “Basilicata 2012”, un’esercitazione nazionale che, simulando un evento sismico nella provincia di Potenza, ha attivato l’intera macchina dei soccorsi testando così la capacità di reazione agli eventi calamitosi. Un’esercitazione in cui la Basilicata ha dimostrato preparazione e professionalità. L’adeguatezza del sistema regionale di Protezione civile, ha trovato riscontro anche in seguito alle scosse di terremoto (questa volta reali) che hanno interessato i Comuni del Pollino nel mese di ottobre. La macchina del soccorso si è mossa subito dopo le scosse più forti e la popolazione ha ricevuto assistenza fin dai primi momenti. Inoltre, a Roma, è stato deciso di avviare un progetto di interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture e delle strutture ricettive della zona del Pollino. A gennaio la prima bozza.
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DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, ECONOMIA MONTANA
Un settore da aprire ai giovani Tra gli obiettivi il ricambio generazionale, la semplificazione e l’accesso al credito Aiuto al ricambio generazionale e agli investimenti strutturali, semplificazione amministrativa, adozione di strumenti finanziari per uscire dalla crisi: sono le azioni messe in campo nell’ultimo anno dal dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale, economia montana della Regione Basilicata. La strategia dipartimentale è stata orientata nell’accrescere la competitività dell’agricoltura, settore importante per l’economia regionale. Tanti gli interventi attivati nel corso del 2012. Nel complesso, nel corso del 2012, sono stati autorizzati pagamenti a valere sul Piano per lo sviluppo rurale per oltre 108 milioni di euro a favore delle aziende agricole e del mondo rurale della Basilicata. Il dipartimento Agricoltura ha raggiunto l’obiettivo dell’N+2 sul disimpegno automatico delle risorse europee del Psr Basilicata 2007/2013. Corrispondono a 56.906.000 euro le risorse comunitarie del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale liquidate entro il 31 dicembre a favore dei beneficiari degli interventi del Piano per lo sviluppo rurale. Otto i bandi emanati per far fronte alle esigenze del mondo agricolo e del territorio. Nell’ambito dell’Asse 1 del Piano per lo sviluppo rurale ‘Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale’ le misure adottate hanno considerato i giovani fondamentali per dare nuova linfa al settore. Per la misura ad attuazione integrata 112121 in totale sono stati messi a disposizione sedici milioni di euro. Destinatari giovani under 40 con l’obiettivo di favorire il loro inserimento nel settore primario rafforzando le loro capacità professionali e realizzando ammodernamenti strutturali. Adottando procedure snelle e semplificate, sono state date risposte immediate a 485 beneficiari dell’intervento. Nell’ambito della stessa strategia di Asse, attraverso la Misura 125 Azione 1B-4 gli interventi sono stati rivolti al miglioramento delle reti infrastrutturali a sevizio delle imprese agricole e forestali. Con investimenti di 20 milioni di euro per i 4 Consorzi di bonifica e di altri 23 milioni di risorse pubbliche per il miglioramento delle infrastrutture connesse all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura, si sono volute garantire le condizioni di base della competitività del sistema produttivo agro-forestale regionale e migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori del settore. Centoventidue gli enti locali che stanno beneficiando dei finanziamenti pubblici, sia per la realizzazione di acquedotti rurali che per l’adeguamento, la ristrutturazione e la messa in sicurezza della rete viaria rurale, in entrambi i casi a beneficio di un considerevole numero di aziende. Nell’ambito dell’Asse 2, con i pagamenti agro-ambientali, e con circa 20 milioni di euro di risorse pubbliche, sono state adottate misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli, utili alla valorizzazione del territorio, alla conservazione della biodiversità e degli habitat agricoli. In un’ottica di rete tra gli operatori delle diverse filiere sono stati favoriti i Progetti
Un aiuto importante Mastrosimone: messi in circolo 108 milioni in periodo di crisi “Essere riusciti nell’arco del 2012 a mettere in circolo 108 milioni di euro a favore delle aziende agricole in un momento di forte crisi del settore è per noi un risultato importante in quanto ci permette di guardare al 2013 con un margine di ottimismo e dare l’opportunità per una ripresa economica”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, sviluppo rurale, economia montana, Rosa Mastrosimone. Per quanto riguarda la spesa comunitaria, l’Assessore, confermando quando preannunciato nelle settimane scorse, ha evidenziato che è stata rispettata, come da impegni, la regola N+2 dell’Unione europea. “Un risultato raggiunto - ha spiegato - grazie all’emanazione dei bandi, alla rapidità con cui sono state istruite le domande e alla velocizzazione dei pagamenti, ma soprattutto all’egregio lavoro da tutta la struttura dipartimentale anche durante le festività natalizie e dell’Arbea. Non sono mancate le difficoltà causate dall’accesso al credito che rimane il problema più spinoso per le nostre aziende che non riescono più a fronteggiare il debito e a richiederne la ristrutturazione agli istituti di credito”. “Molti imprenditori lucani “Molti imprenditori lucani, beneficiari degli interventi - ha agnon riescono a cofinanziare giunto - nonostante i solleciti ricevuti dall’amministrazione nel i progetti di ammodernamento” proseguire con gli investimenti strutturali grazie alle risorse pubbliche impegnate, non riescono a cofinanziare i progetti di ammodernamento aziendale. Nonostante l’accordo di programma stipulato tra Regione Basilicata e Ismea, per attivare fidejussioni, garanzie e controgaranzie utili per facilitare gli investimenti approvati nel corso degli anni, gli istituti di credito, anche a fronte di garanzie certe, non erogano prestiti alle imprese agricole provocando situazioni di stallo e di revoca dei finanziamenti”. “Gli interventi adottati dal Dipartimento - ha proseguito - che favoriscono il ricambio generazionale e gli investimenti strutturali, oltre a quelli destinati al miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, potranno sicuramente contribuire ad accrescere la competitività del settore agricolo e forestale della Basilicata”. “Ulteriori e importanti azioni - ha annunciato - verranno messe in campo a partire dal prossimo mese di gennaio per i diversi comparti dell’agricoltura, settore vitale e trainante dell’economia lucana.
Integrati di Filiera. Quattordici in tutto quelli costituiti (9 territoriali e 5 regionali). L’investimento ammonta a circa 70 milioni di euro puntando soprattutto sul miglioramento delle condizioni di commercializzazione dei prodotti, sulla tracciabilità e sulla valorizzazione delle produzioni tipiche lucane. Per quanto
riguarda le alluvioni e le calamità naturali verificatesi nel periodo 18 febbraio1°marzo 2011 che hanno causato danni alle aziende agricole il Dipartimento, oltre ad aver indetto un bando con un milione di euro trasferito dall’Ufficio risorse finanziarie e bilancio della Regione, ha operato per garantire alle imprese e alle
famiglie le risorse necessarie per il ripristino del potenziale agricolo danneggiato nell’area cosiddetta “cratere”, con altre risorse comunitarie pari a un milione di euro, che si aggiungono ai 2.5 milioni di euro già stanziati con il primo bando della misura specifica del Piano per lo sviluppo rurale.
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DIPARTIMENTO AMBIENTE, TERRITORIO, POLITICHE DELLA SOSTENIBILITÀ
Un “no” per dire sì alla natura
L’opposizione a nuovi permessi petroliferi e tante attività a tutela della ricca biodiversità Innanzitutto un “no” forte e deciso a nuovi permessi per la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi che non rientrano negli accordi sottoscritti nel 1998 e nel 2005. E poi vestimenti per il potenziamento del sistema regionale di depurazione. Monitoraggio ambientale. Approvazione del Documento propedeutico di indirizzo e del relativo rapporto preliminare ambientale per l’aggiornamento e l’adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Mappatura delle biodiversità e promozione dei siti e degli habitat naturali presenti nel territorio lucano. Valorizzazione e salvaguardia del patrimonio boschivo. Il 2012 è stato l’anno cruciale in tema di interventi per la tutela dell’ambiente della Basilicata, scandito da alcune tappe: l’inaugurazione del Centro di monitoraggio ambientale della Regione Basilicata, presso l’Arpab. Il controllo a tappeto del sistema di funzionamento dei depuratori e degli scarichi agricoli e produttivi, in territorio lucano, che insistono sull’area in cui scorrono i torrenti Jesce e Gravina, con il coinvolgimento nell’assunzione di responsabilità e attività di verifica della regione Puglia e la condivisione di dati e programma interventi con le associazioni ambientaliste. Lo stanziamento da parte del Cipe, alla Regione Basilicata, di 32 milioni di euro a valere sui fondi dei Programmi Attuativi Regionali destinati, al potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane, nonché l’assegnazione di circa 42 milioni per la bonifica dei siti di interesse nazionale della Val Basento e Tito. E’ stato approvato il Documento propedeutico di indirizzo e il relativo rapporto preliminare ambientale per l’aggiornamento e l’adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che sarà portato in approvazione entro il 2013. E ancora, il potenziamento delle attività dell’Osservatorio ambientale in Val d’Agri, con l’ accordo che la Regione Basilicata ha sottoscritto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con l’Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi (Iefe) e l’Istituto Superiore della Sanità (Iss) anche attraverso nuove opportunità di lavoro per giovani talenti lucani, la predisposizione del sito informativo, la realizzazione della biblioteca degli studi e indagini pregresse, l’avvio delle attività di sviluppo di metodologie ambientali innovative. Infine, a dicembre, la predisposizione e la presentazione delle norme tecniche e delle azioni per la Tutela della Qualità dell’Aria nell’area della Val d’Agri , segnatamente nei comuni di Viggiano e Grumento Nova. E’ stato, altresì, svolto un lavoro serio e puntuale che ha portato all’approvazione in consiglio regionale del disegno di legge, noto come “piano Casa”, promosso dalla Giunta che consente di introdurre novità importanti che investono due diritti essenziali, quello all’abitazione, consentendo di migliorare il patrimonio edilizio, mettendolo in sicurezza e anche autorizzando ampliamenti nell’ordine del 20 per cento, e quello al lavoro, dando fiato a questo settore da sempre strategico nell’economia lucana, con interessanti
Grande scommessa
Mazzocco: la salvaguardia non è un costo, ma un investimento “La Basilicata deve continuare a programmare ed investire con determinazione su uno sviluppo sostenibile, un attento e rigoroso monitoraggio ambientale, una tutela del patrimonio naturalistico, un sistema di smaltimento dei rifiuti che metta in rete gli enti locali”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità, Vilma Mazzocco. “Durante quest’anno abbiamo respinto con forza le richieste di concessione di nuovi permessi di ricerca di idrocarburi, sia in terra che in mare. Lo sfruttamento degli idrocarburi, pur costituendo una risorsa rilevante del territorio lucano, va inserito nell’ambito di una visione complessiva di programmazione e sviluppo in coerenza con la valorizzazione degli altri beni e delle altre risorse esistenti. Il 2012 – sottolinea la Mazzocco - è stato anche un anno importante per i risultati conseguiti nell’ambito del progetto “Rete Natura 2000” per la conservazione della biodiversità. Il sistema delle aree protette rappresenta una sorta di spina dorsale che si sviluppa sull’intero territorio lucano e salvaguardarle non è un costo, ma un investimento in grado di produrre valore aggiunto”. prospettive per tecnici e lavoratori, il tutto con i necessari vincoli di rispetto di ambiente e paesaggio. Altro obiettivo è stato quello di accelerare al massimo le procedure utili a garantire lo start-up del Programma di Forestazione 2012. Nonostante la crisi economica e i tagli di trasferimenti statali al bilancio, nel 2012 le 7 Aree Programma e le 2 Province hanno potuto disporre di 45 milioni per ricostituire il potenziale produttivo forestale, al fine di attuare interventi per la prevenzione degli incendi boschivi. E ancora, il progetto “Vie blu” 2012 con una dotazione finanziaria di 12,5 milioni, il rifinanziamento del Progetto Ivam (programma di interventi di valorizzazione ambientale e miglioramento delle pinete della fascia ionica), il protocollo d’intesa con il Mini-
Il 2012 è stato anche un anno importante per i risultati conseguiti con il progetto “Rete Natura 2000” sul sistema delle aree protette
stero dell’Ambiente per il monitoraggio e il contrasto dell’uso improprio degli ambienti marino-costieri, così come il piano di lotta agli incendi, rappresentano azioni emblematiche della grande attenzione del Governo regionale finalizzata a coniugare la tutela del patrimonio forestale, fluviale e costiero al consolidamento dei posti di lavoro. Molto importanti i risultati del progetto “Rete Natura 2000” per la conservazione della biodiversità, illustrati a Roma nel mese di giugno all’Accademia dei Lincei dalla Regione Basilicata, dal Forum Plinianum e dall’Enea secondo i quali la Basilicata rappresenta un esempio positivo di sviluppo sostenibile. La mappa prodotta dal gruppo di ricercatori interdisciplinari ha evidenziato che con i suoi 50 siti di interesse comunitari (Sic) e le 17
zone di protezione speciale (Zps), la regione vanta un ambito territoriale “protetto” pari al 17 per cento del suo territorio (170.479 ettari). Il Dipartimento ha puntato sull’educazione alla sostenibilità ambientale, alla corretta fruizione dei Parchi e alla gestione razionale della risorsa idrica. Sono stati questi gli obiettivi dei cinque Progetti attuativi dei bandi del programma strategico Epos 2010-2013. Significativa anche la firma del protocollo NaturArte tra la Regione Basilicata, l’Apt e i quattro Parchi lucani, con l’obiettivo di trasformare in vantaggio competitivo la grande ricchezza di risorse culturali, naturali e di biodiversità attraverso la creazione di una rete tra le molteplici realtà di interesse turistico, ambientale, paesistico e storico-culturale della regione.
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DIPARTIMENTO ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Balsami per l’economia locale Tante le attività intraprese per sostenere il sistema produttivo delle imprese lucane Sono state tante le azioni di sostegno che anche quest’anno il dipartimento alle Attività produttive della Regione Basilicata ha messo in campo per rafforzare il sistema produttivo e imprenditoriale locale a partire dagli strumenti per favorire il credito alle imprese. Al Fondo di Garanzia per gli Investimenti che può contare su 35 milioni di euro, al Fondo di Garanzia per il Circolante con una dotazione di 10 milioni di euro e al Fondo Regionale di Venture Capital con una dotazione di circa 8 milioni di euro si sono aggiunti i 3,85 milioni di euro del Bando per l’integrazione dei Fondi Rischi dei Confidi con sede in Basilicata, scaduto proprio la scorsa settimana. E ancora altri 24,5 milioni di euro della Cassa Depositi e Prestiti sono le risorse che a breve serviranno ad avviare il Fondo di Rotazione per le piccole e medie imprese per la riduzione del costo del denaro. Le azioni di sostegno per il credito alle piccole e medie imprese si sono cospicuamente arricchite nel corso del 2012 con l’erogazione alle imprese dei contributi previste da una serie di bandi varati nell’anno precedente. Tra questi: il bando per l’innovazione delle piccole e medie imprese (10,2 milioni di euro); il bando per il risparmio energetico nei Comuni (7.9 milioni di euro); il bando Start Up e Spin Off (5,050 milioni di euro). Dieci i bandi Piot per la concessione di aiuti alle imprese turistiche che sono stati già varati. L’undicesimo sarà varato nel corso di questo mese per una dotazione complessiva di circa 34 milioni di euro. A breve è previsto anche il varo del bandi per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e per la Ricerca. Un ulteriore supporto al rafforzamento dell’industria è stato anche garantito dai contratti sottoscritti (15 ad oggi) nell’ambito dei bandi Val Basento – Matera e Val D’Agri. Tra le leggi varate nel 2012 su iniziativa del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata: la numero 20 per la promozione dei contratti di rete e dei contratti di sviluppo; la numero 8 sulle fonti rinnovabili; la numero 1 sullo sviluppo e la competitività del sistema produttivo locale. Tra i disegni di legge, si segnalano in particolare quelli relativi all’Artigianato; al Risanamento e rilancio dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale. Ancora, all’internazionalizzazione, alla gestione del demanio marittimo e infine alle modifiche alla legge sul turismo. I Contratti di Sviluppo regionali, introdotti dalla legge 20 e modificati dalla legge 24 del 2012, consentiranno di finanziare programmi industriali, commerciali e turistici con soglie minime di investimento inferiori a quelle previste dai contratti nazionali disciplinati dal decreto ministeriale del 24 settembre del 2010. La giunta regionale ha anche approvato
Obiettivo: l’Europa
Pittella: più verdi, più efficienti, più tecnologici, più competitivi “Un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, più efficienza, più verde, più competitiva. L’innalzamento del tasso di occupazione, più coesione sociale e territoriale. Sono queste le direttrici verso le quali intendiamo sviluppare le future azioni del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata. Sono per noi questi punti cardine importanti per i quali stiamo lavorando per ottenere la massima condivisione per poi procedere al varo di una nuova programmazione dei Fondi Strutturali per il settennio 2014 – 2020 consapevole e finalizzata”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione Tecnologica Marcello Pittella. “Con il cuore in Basilicata e la mente in Europa stiamo lavorando per adeguare sempre più le nostre politiche allo scenario attuale e per far fronte ai possibili scenari futuri. Tutto ciò attraverso una mirata programmazione di settore per il turismo, l’energia, l’industria e il commercio. Tra gli obiettivi che intendiamo rafforzare: l’utilizzo delle fonti rinnovabili,incentivi alle piccole e medie imprese per innovazione tecnologica e ricerca, misure per il credito. Le azioni che intendiamo mettere in campo ruotano intorno al tema delle fonti energetiche rinnovabili, dell’innovazione dell’internazionalizzazione e della ricerca. E’auspicabile – ha concluso Pittella - che in futuro le politiche di coesione rappresentino una più diretta espressione della combinazione dei fondi Fesr, Fse, Feasr allo scopo di offrire una strategia unitaria, completa, multidisciplinare e integrata”.
50 interventi infrastrutturali per il completamento delle opere di urbanizzazione delle aree artigianali e industriali per circa 32 milioni di euro. Sono stati anche programmati 55 interventi (di cui 53 con progetto esecutivo già approvato) per un importo complessivo di circa 11 milioni di euro per interventi infrastrutturali finalizzati al potenziamento e alla qualificazione per l’offerta di servizi per la comunità (Pois). Nel campo della Ricerca e dell’Innova-
Le azioni che vogliamo mettere in campo ruotano intorno a questi temi: fonti energetiche rinnovabili, ricerca, internazionalizzazione e innovazione
zione le azioni messe in campo riguardano: il programma triennale di Basilicata Innovazione; l’avvio delle opere civili, laboratori, attività formativa nell’ambito del Campus Manufacturing Sata; il Progetto Smart Cities e Communities Basilicata (importo complessivo 18,5 milioni di euro). Ancora, l’adesione della Regione al Cluster della Chimica Verde Nazionale; il potenziamento e sviluppo delle attività del Centro di geodesia Spaziale di Matera.
Nell’ambito degli Accordi di Programma sottoscritti dagli 11 Piot sono stati programmati 84 interventi infrastrutturali (per un impegno finanziario di circa 24 milioni di euro) finalizzati alla realizzazione e alla valorizzazione di opere per lo sviluppo del turismo nelle aree Piot. Per il sostegno degli eventi e del marketing regionale sono state messe in campo una serie di azioni con un impegno finanziario per il triennio 2010-2012 di circa 27 milioni di euro.
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DIPARTIMENTO FORMAZIONE, LAVORO, CULTURA E SPORT
Ingressi per chi non ha lavoro
L’impegno: inserimento di categorie svantaggiate e reinserimento di chi ha perso il posto L’inserimento nel tessuto produttivo dei giovani, delle donne e dei cassintegrati innanzitutto - e la ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro: questi gli obiettivi principali del dipartimento. Nel 2012 ha preso il via la riforma dell’apprendistato, poco e usato male nel passato ma a cui adesso la nuova legislazione ha assegnato un ruolo chiave per l’ingresso dei giovani dai 15 ai 25 anni nel mondo del lavoro. Il contratto di apprendistato ha posto l’impresa al centro dell’offerta formativa, operando una maggiore interazione tra mondo del lavoro e formazione. Il Credito di imposta per l’occupazione, invece, è un’azione ricompresa nel Piano di azione e di Coesione. Concede ai datori di lavoro, per ogni nuovo lavoratore svantaggiato assunto al Sud, un credito nella misura del 50 % dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all’assunzione (o nei 24 mesi successivi, in caso di lavoratore molto svantaggiato). La Regione Basilicata ha aderito al credito d’imposta destinando poco più di quattro milioni di euro nell’ambito del Po Fse 2007-2013 (e raddoppiando le risorse finanziarie inizialmente previste) per dare reale impulso a interventi di nuova occupazione. Nell’ottica della valorizzazione delle risorse locali è stato approvato l’avviso pubblico ‘Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della Basilicata’: una work experience di 6 o 12 mesi presso botteghe artigiane preceduta da una breve esperienza formativa per le persone svantaggiate o affette da disabilità. Un apposito Catalogo formativo ha l’obiettivo di creare un’offerta formativa costruita in accordo con le associazioni rappresentative che tenga conto delle specifiche richieste e necessità delle persone disabili. Con l’avviso pubblico “Valore donna” è stato messo a punto un aiuto per le donne lucane in difficoltà o che si sono sobbarcate responsabilità di cura, assegnando un voucher per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro o per sostenere la formazione e l’avviamento al lavoro. Lavoratori socialmente utili: assicurata anche per il 2013 la copertura finanziaria dei progetti degli enti locali che vedono impegnati Lsu, confermando gli incentivi per la fuoriuscita volontaria dalla platea che conta al momento poco più di 400 lavoratori. Un risultato che non era affatto scontato alla luce della nota situazione di ristrettezza in cui versa la finanza pubblica e dei pesanti tagli ai trasferimenti di Regioni ed enti locali. Nel 2012 non è mancata l’attenzione verso il rilancio delle aree industriali “storiche”. D’intesa con l’assessorato alle Attività produttive, si è lavorato per definire gli ultimi passaggi per la firma dell’Accordo di programma per il Polo murgiano del “Mobile Imbottito” con il ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Puglia. L’Intesa alla battute finali e dovrebbe essere formalizzata entro gennaio. L’Accordo di pro-
Una formazione utile
Viti: fare sistema fra l’apprendimento e il mondo occupazionale “Fare sistema tra il momento della formazione e il mondo del lavoro è diventata un’esigenza ineludibile. Nell’ottica di accelerare quanto più possibile il percorso di uscita dalla crisi e anticipare i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro, con la programmazione del Fse sono stati rafforzati gli interventi formativi per ampliare le competenze del capitale umano e consentire alle imprese locali di inserire nei propri processi produttivi di forza lavoro qualificata”. Così l’assessore alla Formazione, lavoro, cultura e sport, Vincenzo Viti, in occasione della conferenza stampa di inizio anno. “In tale direzione la Regione si è mossa attivando percorsi ‘on job’ che consentano ai giovani lucani di sviluppare competenze tecnico-scientifiche presso le imprese interessate a porre in essere progetti innovativi. E’ questo il senso dell’apprendistato, declinato nelle sue tre nuove figure contrattuali. Nello stesso tempo stiamo lavorando per valorizzare le risorse locali, come con il bando sull’artigianato. Da segnalare – ha aggiunto Viti - l’azione interdipartimentale messa in campo per dare positive soluzioni a vertenze storiche. Sta per concludersi, con la stipula dell’Accordo di programma per il Distretto del Mobile imbottito un lungo percorso, iniziato nel 2003, che dopo momenti di accelerazione e di abbandono è stato riattivato a luglio di quest’anno, trovando un punto di approdo e una data mentre ai primi dell’anno prenderà corpo a Macchia di Ferrandina, presso la sede del Consorzio Asi, l’attività del Gruppo interdipartimentale di lavoro sulla Valbasento che si avvarrà del coordinamento tecnico di Invitalia”. gramma costituirà la cornice giuridica e operativa a sostegno degli investimenti per rivitalizzare l’area. Al rilancio del distretto del salotto è strettamente connessa l’attivazione a Matera della Scuola internazionale di design, per favorire, attraverso la formazione, la ricerca e l’innovazione, la costruzione di un sistema capace di divenire attrattore territoriale e sviluppare fermenti creativi e iniziative. Con la Conferenza regionale sulla Valbasento, inoltre, è stato riavviato il confronto tra istituzioni, aziende e sindacali per dare vita a un nuovo programma per la reindustrializzazione. Senza trascu-
Cultura: insediato il Comitato promotore dell’anno Gesualdiano che avrà il compito di organizzare, avviare e organizzare le azioni per ricordare il grande compositore
rare i settori industriali tradizionali, che devono essere in ogni caso sostenuti e incentivati, una possibilità connessa alla ripresa produttiva della Valle (e non solo) potrebbe legarsi alle produzioni innovative nella chimica verde, attraverso una gamma di azioni che puntino all’incubazione e allo sviluppo di iniziative a elevato valore strategico. Quanto alla cultura è da segnalare l’insediamento del Comitato promotore dell’anno Gesualdiano 2013 che avrà il compito di organizzare, avviare e coordinare le iniziative per ricordare Carlo Gesualdo da Venosa, il grande compositore
lucano, in occasione della ricorrenza del quarto centenario della sua morte. E’ proseguito il progetto Alba per il recupero e la valorizzazione dei patrimonio linguistico lucano, in collaborazione con l’Università della Basilicata, con il terzo volume dedicato ai modi di dire casa e di chiamare gli utensili. Sono invece in corso l’esame e l’approvazione di due leggi regionali che reimpostano le politiche sul sostegno alle associazioni e imprese culturali e allo spettacolo dal vivo nonché sulla promozione (ma anche sulla riorganizzazione) dei sistemi culturali.
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DIPARTIMENTO SANITÀ
Sanità, un mondo integrato
Importante il Piano regionale del settore che realizza una pianificazione congiunta Significativo avanzamento per la sanità regionale grazie alla nuova programmazione socio sanitaria prevista dal Piano regionale della Salute e dei Servizi alla persona e alla comunità, approvato dal consiglio regionale su proposta del governo regionale, dopo un ampio confronto avviato con gli “Stati Generali della Sanità e delle Politiche Sociali”. Con la nuova piattaforma programmatica, alla strettoia finanziaria dettata dalla spending review del governo nazionale si è opposta una pianificazione congiunta, su base regionale, dei servizi sanitari e delle politiche sociali, che grazie alla scelta di promuovere una programmazione integrata ha consentito alla Basilicata di distinguersi nel panorama nazionale, essendo solo 10 le regioni che hanno scelto di operare in tal senso. Sul fronte della spesa sanitaria e mantenimento dei livelli qualitativi, sono stati adottati due provvedimenti che consentiranno alle casse pubbliche regionali un cospicuo risparmio. Il governo regionale ha previsto la creazione della “Centrale di committenza” e la gestione diretta del rischio per responsabilità civile nel sistema sanitario regionale, un’Autoassicurazione equivalente ed alternativa del sistema sanitario regionale finalizzata alla copertura dei rischi derivanti dalla responsabilità civile delle strutture sanitarie. Grazie ai due provvedimenti, è stato stimato un risparmio di 9,5 milioni di euro per le casse regionali: 5 milioni saranno accantonati con il sistema dell’autoassicurazione e 4,5 milioni con l’allestimento della centrale di committenza. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini più esposti alle difficoltà economiche, il dipartimento Salute ha avviato l’iter per la rimodulazione dei ticket sulla specialistica e sulla farmaceutica. La rimodulazione ha previsto, per entrambi i ticket, l’esenzione totale per le famiglie con reddito inferiore a 16 mila euro, esenzione precedentemente fissata a 14 mila euro e valida solo per la farmaceutica. Per i redditi compresi tra i 16.000€ e i 25.000 euro è stata fissata una riduzione rispetto ai precedenti ticket unici che resteranno invece invariati per i redditi compresi tra i 25 e i 35.000. La quota di compartecipazione avrà invece una progressione per i redditi compresi tra 35.000 e 50.000 e, nella misura massima, per i redditi superiori ai 50.000. Per il ticket sulla farmaceutica resta confermato il tetto massimo pari a 2,5 euro. Arriva finalmente il Registro tumori, avviando contestualmente l’accreditamento della Basilicata all’Associazione nazionale Registri tumori (Airtum). L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Crob di Rionero, azienda deputata all’implementazione del Registro, ha consegnato i dati sull’incidenza dei tumori in Basilicata riferiti agli anni 2005, 2006, 2007. Grazie a questo risultato, è stato possibile un raffronto con il dato generale nazionale rilevato dai Registri tumori e con quello delle macro aree del Paese. La ricognizione dei dati fin qui effettuata costituisce la prima fase dell’attività di sorveglianza oncologica. I dati consegnati dall’Irccs Crob alla Regione sono stati inoltrati all’Università Cattolica a cui è stato commissionata la
Basi ancora più solide Martorano: una nuova architettura a sostegno del futuro “Le politiche sanitarie e socio assistenziali si sono mosse lungo un crinale a tratti scivoloso a causa di numerose insidie, prima fra tutte l’incertezza finanziaria derivante dal restringimento del gettito delle risorse dello Stato, tema più volte affrontato e dibattuto in sede di conferenza Stato Regioni. In tale contesto, la sanità lucana si è data basi solide, disegnando una nuova architettura a sostegno delle scelte future, il Piano integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità, e avviando contestualmente importanti iniziative che nel breve e medio periodo hanno prodotto effetti e continueranno a farlo per assicurare cura, prevenzione e assistenza socioassistenziale alla comunità
lucana. Il lavoro di riordino e razionalizzazione non può dirsi concluso: il 2013 sarà un altro anno caratterizzato da profondi mutamenti,
cienza del sistema sanitario regionale, anche attraverso l’implementazione dei numerosi programmi avviati a sostegno della cura, della
E’ in atto la riforma della rete ospedaliera che assicurerà l’appropriatezza delle cure e della sicurezza del paziente
che nel ricercare ed eliminare sprechi ed inefficienze dovranno avvicinare sempre più il sistema sanitario regionale al cittadino e alle sue esigenze”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano. La sanità lucana si conferma una buona sanità. In questo anno abbiamo rafforzato le premesse che ci consentiranno di finalizzare gli obiettivi di maggiore effi-
lettura dei dati. Prima in Italia ad averlo attivato, la Basilicata ha avviato l’Osservatorio regionale sul diabete, il Basilicata barometer diabetes observatory, con sede nel castello di Lagopesole. Il Bbdo è nato da un accordo tra il Governo regionale e l’Università Tor Vergata di Roma che hanno firmato il primo accordo di programma per lo sviluppo di un progetto specifico sul diabete che qualifichi l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul diabete. Il Bbdo ha l’obiettivo di realizzare studi e analisi sulla malattia diabetica al fine di definire azioni, indicatori, strumenti di verifica atti a monitorare la situazione del diabete in Basilicata e costruire una roadmap regionale sul diabete, in grado di traccia-
prevenzione e del benessere della persona. E’ in atto la riforma della rete ospedaliera che consentirà, grazie a un ripensamento delle strutture e dei servizi negli ospedali per acuti e in quelli distrettuali, di assicurare appropriatezza delle cure e della sicurezza del paziente. Era obiettivo precipuo quello di garantire strumenti utili ed efficaci alla sorveglianza epidemiologica. Lo
re le priorità d’intervento in Basilicata. Ha assunto una particolare importanza all’interno del servizio di emergenza-urgenza, il servizio di volo notturno dell’elisoccorso 118. Previsto per una fase sperimentale da luglio a ottobre, il volo notturno ha consentito di rafforzare l’articolazione del servizio di eliambulanza diurno assicurando, durante la stagione estiva, interventi tempestivi di trasporto verso gli ospedali per acuti della Basilicata. Ha drenato particolare impegno la cosiddetta “vertenza Don Uva”. Il centro di riabilitazione che impiega a Potenza circa 400 lavoratori è da tempo oggetto di una crisi strutturale per cui vi è stato instaurato una procedura fallimentare a
abbiamo fatto giungendo finalmente alla pubblicazione dei dati del Registro tumori e alla convenzione con l’università Cattolica per la lettura dei dati e all’avvio dell’Osservatorio regionale del diabete, primo strumenti in Italia su base regionale che ci consentirà di indagare con particolare attenzione i fattori scatenanti di una malattia troppe volte invalidante, che minaccia fatalmente vasta parte della popolazione italiana. Ecco perché il governo regionale, assumendo come prioritarie la spesa sanitaria, ha confermato scelte e risorse a sostegno del sistema sanitario regionale, cercando di metterle al riparo dagli effetti della cospicua riduzione che deriverà, già nel 2013, dai trasferimenti dello Stato alle Regioni”.
carico del Tribunale di Trani. La Regione Basilicata, con un’azione congiunta tra il Governo e il Consiglio, ha posto in essere una serie di iniziative, tra cui la proposizione di strumenti atti a procedere alla liquidazione diretta delle spettanze ai dipendenti di aziende fornitrici di servizi o prestazioni socio-sanitarie che non siano in regola con i pagamenti degli stipendi. Per la vertenza Don Uva il presidente De Filippo e l’assessore Martorano si sono attivati, tra l’altro, per chiedere formalmente al Don Uva e al presidente della sezione fallimentare del Tribunale il fitto di ramo d’azienda, in modo tale che la struttura potentina possa garantire autonomamente i livelli essenziali dei servizi e l’occupazione dei dipendenti.
07.01.2013 N. 255
Nomina Marraudino Martorano: nuova fase per Cardiochirurgia L’assessore alla Salute: “Un ulteriore rafforzamento per un reparto già dotato di ottime professionalità”
Una veduta esterna dell’’ospedale San Carlo di Potenza
“Una conferma sia del profilo di alta qualità del San Carlo, che assolve a pieno al suo ruolo di principale struttura ospedaliera regionale, sia della tradizionale attenzione che l’azienda riserva alla Cardiochirurgia”. Così l’assessore alla Salute, Attilio Martorano, sul conferimento dell’incarico di primario del reparto di Cardiochirurgia all’Ospedale S. Carlo di Potenza al prof. Nicola Marraudino. “Per questo – ha aggiunto – considero l’arrivo del prof. Marraudino, un ulteriore importante rafforzamento, per un reparto già dotato di ottime professionalità. Sono convinto che, con la nomina di un primario di ruolo, che mancava da troppo tempo nel reparto, si sono create tutte le necessarie condizioni per valorizzare innanzitutto quanto sin qui si è fatto in questi anni, in una chiara logica di inclusione e coinvolgimento di tutti i professionisti che con il loro lavoro quotidiano hanno assicurato e assicureranno un’assistenza al paziente capace di essere apprezzata e di competere con le diverse strutture presenti fuori regione. L’immagine e la credibilità di un reparto, come di un’intera azienda sanitaria, la si costruisce giorno per giorno grazie al lavoro di molti e non di pochi. Così come è dovere di tutti noi difendere e tutelare l’immagine e la credibilità di ogni singolo professionista, quando necessario. Confido, in ultimo, su una piena e convinta collaborazione tra tutte le unità operative dell’area cuore dell’Azienda Ospedaliera Regionale, che, con la giusta sintonia rappresentano un presidio strategico eccellente, certamente capace di modificare significativamente anche il dato dell’emigrazione sanitaria di riferimento”.
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Basilicata Mezzogiorno
Viti: nel 2013 sarà varato il Piano del Lavoro L’assessore alla Formazione: “Sorprendono le valutazioni della Cgil Nessuno dei temi da loro evocati è sfuggito alla nostra sensibilità” “Chi ha seguito l’articolato rendiconto rassegnato da De Filippo alla stampa non potrebbe certo giudicarlo enfatico od ottimistico. A meno che non si voglia negare i sofferti risultati conseguiti dall’azione regionale battendo lo stretto sentiero della spending review e delle inaudite chiusure inflitte dalla crisi italiana”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, replicando alla Cgil lucana che aveva denunciato, commentando la conferenza di inizio anno del presidente della Regione e della giunta, “l’assenza di una strategia organica, un’idea di sviluppo complessiva per ricostruire un modello produttivo e sociale”. “Il profilo che il governo regionale ha assunto, doppiando le vicende che ne hanno segnato la fisionomia, è apparso perciò perfettamente allineato alle esigenti domande che vengono da una società che vive le difficoltà di un passaggio che nessuno ha interesse ad edulcorare. Per queste ragioni, le posizioni espresse dalla Cgil, all’avvio di un anno che di tutto avrebbe bisogno se non di un duro ma leale e positivo sforzo di condivisione, sorprende anche chi, come me, si esercita in un convinto
Un operaio edile al lavoro
lavoro di raccordo per uno stile che viene da un abito culturale e mentale ma anche dal difficile ufficio che presiede. Eppure nessuno dei temi evocati dalla Cgil lungo tutto l’orizzonte sociale dei bisogni e delle attese – aggiunge Viti - è sfuggito alla sensibilità del Governo regionale: perfino gli obiettivi solo parzialmente realizzati sono vissuti come impegni da riprendere e completare (mi riferisco al recupero e all’approvazione di una buona legge sul lavoro sommerso). Né è possibile che una forza ragionante come quella guidata da Genovesi possa immaginare di costru-
ire sui dati della disoccupazione-inoccupazione, che è fenomeno drammaticamente diffuso, come è noto, oltre i confini regionali, un attacco alle responsabilità della Regione ignorando, o sottacendo, il complesso delle risorse investite e i profili innovativi assunti dalle politiche attive del lavoro, la strenua difesa delle risorse da garantire al complesso mondo dei percettori degli ammortizzatori sociali, così come il recupero di storiche vertenze centrali nella vita regionale (mobile imbottito, Valbasento, contratto di sito in Val d’Agri, investimenti della Fiat a Melfi). Il Piano plu-
riennale del Lavoro, che in questi giorni sarà consegnato dal Presidente della Regione alle parti sociali e al partenariato, costituirà la cornice dentro la quale ripensare la scala delle scelte cui veniamo chiamati dalla drammatica condizione della regione, del Mezzogiorno e del Paese. Su questo terreno - conclude l’assessore al Lavoro, Vincenzo Viti -sarà importante ridare forza e valore ed una più cospicua evidenza e coerenza all’unità delle forze sociali, alla convergenza con le espressioni dell’imprenditoria e alle tante risorse di cui è ricca la nostra società regionale”.
Dal Consiglio Conferenza stampa De Filippo Rosa (Pdl) Una conferenza stampa deludente quella di inizio 2013 da parte del governatore De Filippo. Due cose vanno sottolineate: totale assenza politica della Giunta De Filippo nel difendere la Basilicata da tutti quei tagli che dal livello nazionale sono arrivati: tribunali, Province, uffici postali, collegamenti ferroviari. L ’unico obiettivo dell’attuale presidente della Basilicata è gestire la risorsa pubblica nella continuità dell’assistenzialismo, del finanziamento a pioggia e dell’accontentare le filiere elettorali mentre non vi è una parola concreta su una prospettiva di sviluppo a lungo termine. La seconda sul petrolio. A parte la moratoria e qualche assunzione da parte delle multinazionali questa risorsa tutta lucana non fornisce una prospettiva che riesca a coniugare sviluppo, sicurezza ambientale e mercato del lavoro. Servizi Napoli (Pdl) La città langue a dispetto delle dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino. I servizi erogati alla comunità potentina, che hanno costi elevatissimi per le famiglie di Potenza, appaiono inadeguati ed inefficienti. È il caso del servizio di trasporto pubblico. È il caso del servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con una città che fa registrare situazioni al limite della decenza e della civiltà. Cresce il disagio giovanile e delle famiglie, come dimostra l’incremento della povertà stando ai dati forniti dalla Caritas. Quanto alle opere pubbliche inaugurate, trattasi di interventi programmati sotto le precedenti Amministrazioni. La sola opera prevista dall’attuale governo cittadino (il nodo del Gallitello) è ferma col rischio di diventare una nuova incompiuta.
di petrolio, in termini di infrastrutture, sviluppo, occupazione, sono ancora buone intenzioni. Spetterà dunque al nuovo Parlamento e al nuovo Governo disincagliare quella sorta di ‘Concordia’ ancora incagliata dagli scogli determinati da petrolieri di professione e politici filopetrolieri.
Petrolio Benedetto (Idv)
Con un interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale ha chiesto di conoscere “lo stato della procedura relativa al conferimento dell’incarico di direttore dell’Unità operativa di Chirurgia toracica del ‘San Carlo’ di Potenza e quali azioni il Governo regionale intenda adottare affinché sia individuato il responsabile dell’Unità operativa”. L’Unità operativa di Chirurgia toracica dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza offre le più avanzate procedure tecniche per il trattamento di tutta la patologia toracica d’interesse chirurgico con una particolare esperienza nella gestione dei tumori di polmone, esofago, pleura e della patologia del mediastino. La nomina dei responsabili delle Unità operative è indispensabile per garantire un’adeguata ed appropriata organizzazione delle strutture e per tutelare l’efficacia assistenziale.
Berlusconi sposa in toto la linea delle compagnie e dei ministri tecnici dicendo che bisogna aumentare la produzione petrolifera lucana.Evidentemente l’ex premier si è perso l’ennesima manifestazione popolare del 17 dicembre scorso a Policoro contro le trivelle nello Jonio e la ferma posizione della Giunta e della grande maggioranza del Consiglio regionale a sostegno di quella moratoria sulla ricerca di idrocarburi osteggiata da petrolieri e ministri tecnici con l’avallo di lobby politiche parlamentari e non. Ha fatto bene De Filippo nel corso della conferenza stampa di inizio anno a ricordare al Governo Monti che sul Memorandum per il petrolio il tempo è scaduto e che le contropartite per il contributo della regione al fabbisogno energetico con le estrazioni
Salute Pici (Pdl)
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani
Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
IV I BASILICATA PRIMO PIANO
VERSO LE ELEZIONI I GIORNI DELLE CANDIDATURE
Domenica 6 gennaio 2013
DIREZIONE REGIONALE Assenti Chiurazzi e Viti. Proposto Speranza, capolista alla Camera. Per il Senato, idea Bubbico o Margiotta o donna. Decide Roma
La squadra dei candidati del Pd proposta a Roma Speranza: «Più donne e nomi condivisi e legati al territorio» MIMMO SAMMARTINO l C’è chi ritiene le «primarie» la cura per il mal di politica che ha contagiato la società e chi ha sudato freddo dinanzi alla coda velenosa di Nova Siri per il rischio che, «una esperienza di partecipazione unica», possa essere «sporcata» da qualche bega locale. C’è anche chi, nello scontro fra i senatori uscenti (prima alleati, poi strenui antagonisti), Maria Antezza e Carlo Chiurazzi, prova a buttarla in botanica («vogliono estirpare la Margherita», ma anche la ex socialista Antezza era cultrice di fiori: anche se non erano margherite, ma garofani) facendo girare all’indietro le lancette dell’orologio verso il ‘900. La direzione regionale del Pd lucano fa registrare l’assenza di un Chiurazzi ferito («sovvertito l’ordine delle candidature»). Ma si nota anche il forfait dell’assessore Vincenzo Viti. Il segretario regionale Roberto Speranza, nel rivendicare il significato delle doppie primarie (che hanno fatto registrare una importante partecipazione anche in Basilicata), ha posto l’accento sul «voto di genere dal quale non si potrà più
La proposta «Nova Siri torni a votare»
prescindere». In concreto però fra le donne potrebbe essere in posizione utile solo Antezza. Con qualche speranza per Angela Latorraca. Molto dipenderà dalle decisioni di Roma: quanti nomi candiderà? E in che posizione? L’ultima volta erano stati paracadutati gli «stranieri» Latorre, Zamparutti, Naccarato e Russillo. Ora ci sarà Vito De Filippo in posizione utile per subentrare in Parlamento nel 2015. L’ordine dei candidati lucani è matematico per i dieci nomi che figureranno nelle liste: Vincenzo Folino, Filippo Bubbico, Antonio Luongo, Salvatore Margiotta, Maria Antezza, Angela Latorraca, Felicetta Lorenzo, Carlo Chiurazzi, Lucia Sileo, Caterina Policaro. L’auspicio del partito lucano è che i nomi scelti da Bersani (i due capilista per Camera e Senato e un terzo candidato) siano condivisi e legati al territorio. La direzione indica il segretario Speranza come capolista alla Camera. Folino propone Bubbico come capolista al Senato, mentre Lospinoso e Molinari fanno il nome di Margiotta. Antonietta Botta suggerisce: «sia donna». Decide Roma.
DIREZIONE REGIONALE Alcuni momenti della direzione regionale del Pd ieri, a Potenza, durante l’intervento del segretario regionale Roberto Speranza [foto Tony Vece]
Fa discutere l’annullamento del risultato elettorale delle Parlamentarie a Nova Siri. Per Mirna Mastronardi, candidata alle primarie nella lista delle provincia di Matera, «è incredibile da parte del Pd, che fa della trasparenza la sua bandiera, la mancanza di divulgazione delle motivazioni che hanno portato il collegio nazionale dei garanti a respingere il controricorso del senatore Chiurazzi. L’annullamento di oltre 1000 voti di cittadini che hanno persino pagato 2 euro per esprimere il loro consenso senza convocare nuove elezioni primarie è la mortificazione della democrazia: non è democratico annullare un solo voto senza fornire una motivazione esaustiva e, soprattutto, senza dare la possibilità all’elettorato di un intero comune di contarsi e di contare in sede di stesura delle liste. Il mio intervento, senza entrare nel merito di ciò che è accaduto a Nova Siri, vuole essere una strenua difesa nei confronti dei diritti di chi guarda con interesse al Partito Democratico e di quanti hanno in tasca una tessera pagata. L’unica soluzione a questa situazione imbarazzante che potrebbe rivelarsi un vero e proprio autogol del partito – ha concluso Mastronardi - è dare la possibilità ai cittadini novasiresi di ritornare al voto, in segno di quella trasparenza e di quella democrazia che sono alla base della costituzione del nostro grande partito». [p. miol.]
POTENZA UN QUESTIONARIO PER SEGNALERE LE PRIORITÀ DELLA GENTE COMUNE IN VISTA DELLE ELEZIONI
PDL IL SENATORE LATRONICO
I cittadini tornano protagonisti con le primarie delle idee del Psi SANDRO MAIORELLA l Dalle primarie degli uomini alle primarie delle idee il passo è stato breve. Almeno per il Partito Socialista Italiano che dopo aver partecipato nel mese di novembre alle primarie del centrosinistra (scelta del candidato premier) ha scelto la linea del confronto diretto con i cittadini per preparare il suo programma elettorale. «Le tue idee per la tua Italia», è lo slogan coniato per la massiccia mobilitazione nazionale che il Psi ha promosso nella giornata di ieri direttamente nelle piazze della penisola (in Basilicata a Potenza e Matera) e che ha come obiettivo quello di raccogliere le istanze dei cittadini, le priorità, sempre secondo la gente comune, sulle quali la politica dovrà impegnarsi nel futuro governo. Insomma le idee-proposte dei cittadini (non solo quelli iscritti al Psi ma tutti possono partecipare a questa iniziativa) saranno parte integrante del programma elettorale del partito qualunque sia la scelta (lista autonoma o insieme al Pd) in chiave elezioni. Il tutto i maniera molto semplice, attraverso un le risposte ad questionario distribuito nei gazebo organizzati sul territorio nazionale (c’è la possibilità di rispondere anche utilizzando sito internet del partito), diviso in sei macro aree a tema (economia e lavoro, laicità e diritti civili, riforme istituzionali, giovani e istruzione, giustizia, beni comuni) sulle quali esprimersi liberamente. Quanto scaturirà dal contributo dei cittadini sarà reso noto pubblicamente e farà parte della discussione pre elettorale
legata ai programmi del centrosinistra. Un idea accolta con piacere dai potentini che si sono fermati volentieri a chiedere notizie e riempire il questionario. Economia e Lavoro, giovani e sapere, giustizia i temi più «gettonati» dalla piazza, soprattutto dai giovani. «Con questa iniziativa - ha confermato il segretario regionale del Psi Livio Valvano - vogliamo che vengano a galla e finalmente affrontati i problemi reali della gente. Per una volta a salire in cattedra non sarà la politica ma i cittadini che possono esprimere liberamente le loro priorità. Si tratta di un passaggio necessario per sintonizzarsi alla realtà e capire con esattezza dove serve agire per superare questa
lunga crisi». Una crisi dura che secondo Valvano «durerà ancora a lungo e dunque va affrontata con determinazione tenendo presente le richieste dei cittadini». Tra questi tanti giovani che non hanno mancato di dare il loro apporto. «È stato importante - ha spiegato il segretario provinciale delal federazione giovanile del Psi, Stefano Genovese - vedere l’attenzione che hanno prestato alla nostra iniziativa. Questo vuol dire che quando la politica scende in piazza riesce a superare quelle barriere che la tengono lontana dalla gente. In un momento in cui si parla tanto di anti politica questo di Potenza comne in altre parti d’Italia è stato un bel segnale di speranza».
«Nessuna posizione già decisa»
STAND Il banchetto del Psi in piazza [foto Enzo Bianchi]
LAGUARDIA & C.: «CHI LI HA DECISI?». SACCO: «BOZZA DI LAVORO DA CONDIVIDERE». OGGI, A TITO, COMITATO REGIONALE
Liste dell’Udc: aria di resa dei conti interna l L’Udc lucana propone i propri candidati al Senato e alla Camera. Oggi il comitato regionale dovrà esprimersi per trovare una sintesi. Ma la «febbre» sale tra chi dentro al partito (Gianluigi Laguardia tra questi) denuncia il colpo di mano e chi - a partire dal segretario regionale Palmiro Sacco - parla di bozza in via di definizione: «peraltro il partito locale può solo proporre, ma decide Roma». Agatino Mancusi, a cui i dirigenti Udc locali hanno espresso «solidarietà umana e politica» (dopo le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto), è proposto come possibile capolista al Senato.
Ma i candidati (per Senato e Camera) sono molti di più dei posti disponibili. Lo stesso Sacco fa sapere che, «in attesa di un nome condiviso come capolista alla camera», si propone il segretario regionale del partito: «se verrà fuori un’altra proposta condivisa mi farò da parte». Gli altri nomi sono: Domenico Fiore, capogruppo consiliare di Matera, Rocco Orofino, candidato alle regionali 2010, Rocco Costanzo, sindaco di Garaguso, Lindo Monaco, segretario provinciale di Matera, Marina Buoncristiano, segretario provinciale di Potenza, Maria Teresa Imbriani, candidata alle pro-
vinciali 2009, Antonio Corbo, assessore di Melfi, Vito Antonio Ripoli, ex presidente consiglio comunale di Policoro. E anche Antonio Flovilla farebbe volentieri il capolista alla Camera. Sulla scia dei malumori e della richiesta di Laguardia e altri dirigenti, il presidente regionale del partito Gaetano Fierro ha convocato per oggi, alle 17.30, un comitato regionale straordinario. L’appuntamento è nella biblioteca comunale di Tito. Per il Senato i problemi riguarderanno la coesistenza con i rappresentanti di Fli (Egidio Digilio) e dei filo-Montezemolo.
l «Anche in Basilicata nei prossimi giorni verranno messe in piedi le liste del Pdl, che restano una competenza della direzione nazionale, valorizzando tutte le risorse di cui il partito dispone sul territorio regionale». Lo ha detto il sen. Cosimo Latronico, coordinatore del Pdl per la provincia di Matera. «Nessuno si è arroccato su posizioni difensive e gli stessi parlamentari uscenti – ha aggiunto Latronico – sono a disposizione della base e del vertice del partito perchè serenamente sia valutato il loro lavoro ed il contributo che potranno continuare ad offrire alla nostra regione. Siamo in campo sul piano nazionale con la guida del presidente Silvio Berlusconi per difendere gli interessi delle famiglie e delle imprese ed una prospettiva di coesione tra i popoli europei che è poi la ragione per cui è nato il sogno europeo. In Basilicata per realizzare una prospettiva di alternativa ad un blocco di potere come il centro sinistra che, pur governando da oltre 15 anni, non ha realizzato un progetto di sviluppo produttivo per la nostra terra che paga un prezzo altissimo in questa congiuntura di crisi. Nei prossimi giorni – ha concluso – si faranno incontri dedicati con tutti i dirigenti del Pdl, dai consiglieri regionali e provinciali ai sindaci ed agli amministratori locali, ai componenti dei coordinamenti provinciali e regionali, per costruire una sintesi».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.01.2013
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BASILICATA PRIMO PIANO I III
Sabato 5 gennaio 2013
VERSO LE ELEZIONI SALE LA «FEBBRE» NEI PARTITI
Basilicata Mezzogiorno
PRIMARIE A NOVA SIRI Concluso il braccio di ferro fra Maria Antezza e Carlo Chiurazzi sopo il voto di Nova Siri. Il Pd dà ragione alla senatrice
CANDIDATURE Oggi la direzione regionale deciderà l’ordine delle candidature in base ai voti delle primarie. Scelti i capilista per Sel e Centro democratico
Nova Siri: primarie nulle Antezza supera Chiurazzi Oggi direzione regionale Pd. Si propone la squadra per le liste
CAMERA Antonio Placido
SENATO Giovanni Barozzino
CANDIDATI LE PROPOSTE DI PLACIDO E BAROZZINO
MIMMO SAMMARTINO l Nova Siri rimane senza «parlamentarie». Dopo il pronunciamento pro-annullamento della commissione regionale di garanzia del Pd, analoga decisione è stata assunta ieri dall’organismo nazionale. Troppi voti aggiuntivi a quelli registrati alle «primarie» del 25 novembre precedente, aveva contestato la senatrice Maria Antezza che, proprio grazie a quelle preferenze, si era vista scavalcare nella graduatoria delle «parlamentarie» dal suo alleato-antagonista, senatore Carlo Chiurazzi. Antezza, dopo la decisione romana, si dice «rinfrancata dal concorde pronunciamento degli organi di garanzia regionale e nazionale del Pd» con cui, sostiene, è stata «eliminata ogni ombra sul corretto svolgimento di un grande evento di partecipazione che ha interessato la nostra gente, come tutto il Paese». Opposto il giudizio di Chiurazzi: «Due decisioni a maggioranza - fa sapere - hanno sovvertito l’ordine delle candidature al Senato e alla Camera del Pd in Basilicata». E lamenta le «due conseguenze». Primo: «aver scippato agli elettori del Pd di Nova Siri il risultato del loro lavoro di partecipazione alle primarie; voto legittimo, trasparente, pulito». Secondo: in tal modo si spinge Chiurazzi «fuori dalle posizioni utili per l’elezione», nonostante «i 3509 voti raccolti nell’intera provincia di Matera, collocandosi al secondo posto». Per Chiurazzi questa soluzione è un risultato «utile all’aggiustamento delle candidature al Senato e alla Camera con logiche di parcellizzazione interna al partito, a danno dell’area ex Margherita». Il quadro relativo alla squadra lucana che, dopo la direzione regionale di oggi sarà inviato alla direzione nazionale del Pd, sarà quindi ordinato nel seguente modo: Vincenzo Folino, Filippo Bubbico, Antonio Luongo, Salvatore Margiotta, Maria Antezza, Angela Latorraca, Felicetta Lorenzo, Carlo Chiurazzi, Lucia Sileo, Caterina Policaro. Dietro i primi dieci (la cui presenza è certa nelle liste) ci
Sindaco e operaio in corsa per Sel FRANCESCO RUSSO
PRIMARIE Il Pd chiude il «caso Nova Siri». Antezza batte Chiurazzi [foto Tony Vece] sono Vittoria Purtusiello, Roberta De Salvo e Maria Grazia Latronico. Nei prossimi giorni gli organismi nazionali del partito dovranno definire gli scenari e le riserve di competenza sulle candidature: Bersani, a completamento dei nomi designati dalla consultazione delle primarie, indicherà i nomi dei due capilista (alla Camera e al Senato) e un terzo nome. Per la Camera, da tempo, si parla di una candidatura del segretario regionale del Pd (e braccio destro di Bersani durante le primarie per il candidato premier), Roberto Speranza. Per il Senato potrebbe esserci una proposta «esterna» o - e ciò consentirebbe di allargare la platea dei lucani eleggibili in Parlamento - potrebbe toccare a Filippo Bubbico che, in provincia di Matera, ha raccolto la percentuale più alta di voti (il 32,56% delle preferenze). Infine resta aperta la vicenda del cosiddetto «trenino» (collocazione in lista dietro a un eletto) che consentirebbe all’attuale presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, di approdare in Parlamento nel 2015, a conclusione della le-
gislatura regionale (subentrando, si dice, ad Antonio Luongo). In Basilicata le liste per il Parlamento sono composte da 7 candidati al Senato e da 6 alla Camera. Nello scenario possibile il Pd, conti alla mano, potrebbe conquistare tre eletti al Senato, più uno (di Sel o del Centro democratico o del Psi). Gli altri posti potrebbero essere distribuiti fra Pdl, «montiani» e «grillini». Alla Camera, in casa Pd, si ritiene fattibile l’elezione di tre deputati, con la possibilità di conquistare un quarto seggio. Fuori dal Pd, definiti i due capilista lucani di Sel, Antonio Placido (alla Camera) e Giovanni Barozzino (al Senato). Mentre, sul fronte del centro schierato con Bersani, ci sono i due capilista del Centro democratico-Diritti e libertà (il gruppo che fa riferimento a Bruno Tabacci): sono Nicola Benedetto (già capogruppo regionale di Idv, ora fuoriuscito) al Senato e Vilma Mazzocco (attuale assessore regionale all’Ambiente in quota Api) alla Camera.
l «Se dovessi essere eletto al Senato? Continuerei a fare quello che ho sempre fatto: stare in mezzo agli operai, in mezzo alla gente comune come me, che vive la realtà e non il mondo virtuale che ci vogliono far vedere». A parlare - Giovanni Barozzino, uno dei tre operai licenziati nel luglio del 2010 dalla Sata di Melfi. Il lavoratore - sindacalista della Fiom - sarà capolista al Senato per il partito di Vendola, dopo aver superato con successo le primarie. «In tutta modestia prosegue Barozzino, originario di Rionero in Vulture - cercherò di portare in alto la voce di chi da tanto tempo non viene ascoltato. Non mi riferisco solo agli operai, ma anche ai disoccupati o ai pensionati. Parlerà - spiega a nome del mondo reale che sta pagando a caro prezzo questa crisi. Ci metterò tutta la passione, perché ci credo seriamente. Certo - ammette - avverto su di me una grande responsabilità, ma allo stesso tempo sono sereno. Proverò, sperando di riuscirci, a diffondere la voce di chi ha tanto da dire ma non
QUESTIONARI PER «ISPIRARE» I PROGRAMMI DEL CENTROSINISTRA
CENTRODESTRA BERLUSCONI IN TV ELOGIA LA CARD BENZINA E TUONA: «ENI & C. PAGHINO QUI LE TASSE»
E il Psi lancia in piazza le «primarie» delle idee appuntamento a Potenza
Pdl lucano, una polveriera chiesta anche la testa di Pici
l Dopo le primarie per la scelta del candidato premier e degli aspiranti parlamentari spuntano ora le primarie delle idee. Il Psi, a livello nazionale, ha lanciato una mobilitazione «per decidere le politiche e le priorità del nuovo Governo del centrosinistra. A livello locale l’appuntamento è per questa mattina, dalle 10 alle 17, in piazza Prefettura a Potenza. Il segretario regionale del Psi, Livio Valvano, spiega che «alla vigilia del più importante evento democratico cioè le elezioni politiche i partiti devono sintonizzarsi con il mondo reale non solo scegliendo gli uomini ma soprattutto sforzandosi di capire quali sono i bisogni più avvertiti dai cittadini. Per questo il Psi promuove le primarie delle idee». Il Partito Socialista Italiano ha predisposto un questionario per i cittadini che vorranno esprimersi su temi come eco-
l Polveriera Pdl. Il partito di Berlusconi, in Basilicata, è incendiato da polemiche. Quelle alimentate dai cosiddetti «autoconvocati di Natale», con in testa i consiglieri regionali Gianni Rosa e Mario Venezia, che contestano i vertici regionali la gestione del partito senza un preventivo confronto con la base. La risposta del coordinatore regionale sen. Guido Viceconte (si veda la Gazzetta di giovedì scorso) non ha fatto altro che acuire gli attriti: il parlamentare ha «invitato» chi non è in linea con il suo pensiero di approdare ad altri lidi (La Russa e dintorni). La controreplica di Rosa non si è fatta attendere e il consigliere ha deciso di autosospendersi dall’incarico di vice coordinatore regionale vicario del partito in attesa di segnali da Roma: «Viceconte promette una riunione del coordinamento regionale “a breve”. Riunione che è stata si convocata, per il 9 gennaio, ma con i consiglieri regionali e provinciali che sappiamo bene da soli non costituiscono il coordinamento regionale. Ma tant'è. È evidente - tuona Rosa - che a Viceconte serve solo una platea per dimostrare che democrazia e dibattito ci sono». Il fronte dei dissenzienti aumenta di giorno in giorno e coinvolge anche altri vertici
nomia e lavoro, laicità e diritti civili, riforme istituzionali, giovani e istruzione, giustizia e beni comuni. Occhi puntati anche sull’ introduzione della patrimoniale sulle grandi ricchezze con relativa abrogazione dell’Imu. E poi discussione sull’introduzione del termine «laico» nella Costituzione e sul riconoscimento dello «Ius soli» per chi nasce in Italia. Ed ancora sul Progetto giovani con sostegno a chi studia con merito, sul microcredito a sostegno di chi ha perso il lavoro e sulla riduzione della pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni. I risultati di questa consultazione individueranno le esigenze più avvertite dall'elettorato socialista e riformista e fisseranno le priorità dei Socialisti nell'azione di governo del centrosinistra. Potranno votare anche i sedicenni e gli stranieri con regolare permesso di soggiorno.
lucani del partito. Sui social network arrivano bordate a ciclo continuo dal consigliere comunale Nicola Becce e da Giuseppe Giuzio del Pdl di Potenza. Ieri l’ennesima lettera aperta infarcita di accuse è stata firmata da Carlo Cosentino che ha spostato il tiro sul presidente provinciale del partito, Mariano Pici, accusandolo di «dilettantismo nel contrastare un centrosinistra» e di «debolezza di fronte alla tracotanza, all'inerzia e all'indifferenza dei massimi vertici politici del centrodestra lucano. Pici - conclude - abbia la dignità di dimettersi». Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Mario Venezia che accusa Viceconte «di non recepire il nuovo messaggio di Berlusconi, ostinandosi a chiudersi in spazi sempre più ristretti piuttosto che aprirsi ad un sano e proficuo confronto. Il disagio si accentua nel momento in cui ricordiamo un altro dei messaggi chiari di Berlusconi: la fedeltà al partito. Non fu lo stesso Viceconte a sottoscrivere, insieme ad altri senatori, il documento Pisanu volto ad andare oltre il Pdl e formare un nuovo partito?». La polemica nel Pdl di Basilicata viene ignorata da Silvio Berlusconi, intervistato da un’emit-
può». In rappresentanza di Sel, come capolista alla Camera dei deputati c'è un altro rionerese doc. Stiamo parlando di Antonio Placido, sindaco del popoloso centro vulturino. «La mia dice il primo cittadino di Rionero - è una candidatura abbastanza connotata; oltre che politicamente, tenendo presente che tutti sanno da che parte sta Sel, anche territorialmente. L’area del Vulture - spiega Placido - da tempo soffre di un deficit di rappresentanza politica e istituzionale. Pur essendo una parte del territorio lucano importante dal punto di vista storico, sociale ed economico - evidenzia - da almeno una decina di anni non ha la necessaria visibilità. Credo che avere una rappresentanza sia molto importante per l’area del Vulture». In caso di elezione, Antonio Placido continuerà a fare il sindaco? «Certo che sì», mette in chiaro Placido. «Per prima cosa aggiunge - Rionero ha meno di 20 mila abitanti, e quindi non esistono incompatibilità. La mia poi - stata un’elezione diretta, ed ho ancora un programma da portare avanti».
SENATORE Il coordinatore regionale del Pdl, sen. Guido Viceconte
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tente televisiva locale. L’ex premier, che fuori onda ha anche parlato di una donna materana con cui è stato fidanzato in passato, si è soffermato su temi nazionali e parlando del territorio lucano ha spiegato perché non è mai stato per un comizio in Basilicata: ogni volta che programmava un viaggio, infatti, era costretto a difendersi dagli attacchi della stampa e a chiedere consiglio ai propri avvocati. Berlusconi ha parlato con toni trionfalistici della card benzina sottolineando la volontà di potenziarla grazie anche all’incremento delle royalty per tutte quelle società che estraggono petrolio e gas. Società che, secondo Berlusconi, devono pagare le tasse nel territorio in cui operano e, cioé, in Basilicata.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I POTENZA CITTÀ
Lunedì 7 gennaio 2013
VERSO LE ELEZIONI I GIORNI DELLE CANDIDATURE
PRIMARIE «Non sporcate le primarie» hanno detto e ripetuto dirigenti e militanti del Pd. Ma lo scontro semina altri veleni
CENTRO Nervi tesi al comitato Udc. Mancusi era assente. Settori del partito contestano la bozza dei candidati proposta dalla dirigenza
Lacicerchia: «Voto torbido a Craco» Il candidato alle primarie Pd, che ha raccolto l’1,3%, contro Chiurazzi e Antezza Candidature La «febbre» dei partiti
FILIPPO MELE l CRACO . «A Craco ci sono stati inquinamenti malavitosi del voto alle Primarie del Pd, sia in quelle del 25 novembre sia in quelle del 30 dicembre, da me prontamente denunciati agli organi regionali e nazionali politici e di garanzia del partito e per i quali aspetto serenamente decisioni risolutive». Lo ha rivelato, aprendo un nuovo «fronte» di polemica sulle «parlamentarie» del partito di Pierluigi Bersani in Basilicata dopo quello di Nova Siri, il sindaco del piccolo centro delle aree interne del Materano, Pino Lacicerchia. Rivelazione effettuata in una sua analisi sulle consultazioni in cui egli è stato candidato: «Il 30 dicembre ha votato nella nostra regione circa il 70% degli aventi diritto, la percentuale più alta d’Italia. I candidati parlamentari uscenti hanno mobilitato quasi tutti i meccanismi di potere in loro possesso. In qualche caso ci sono stati comuni dove ha votato il 120 % portando all’annullamento di tali risultati». Ma in cosa consisterebbero gli «inquinamenti» di cui il primo cittadino ha informato gli organi del Pd? «Nel mio Comune sono andati a votare dei malavitosi, persone coinvolte in procedimenti penali, con i loro familiari. Gente che aveva votato il 25 novembre e che ha rivotato il 30 dicembre. Si è trattato di un fatto organizzato partito da lontano». Presumibile, stante la sua denuncia, che tali elementi non abbiano espresso la loro preferenza per il loro sindaco. In un piccolo paese il voto quasi mai è totalmente segreto. Lacicerchia: «I voti di Craco sono noti. Io ho avuto 7 preferenze mentre il sen. Carlo Chiurazzi ne ha avuti 38. E Chiurazzi qui, come altrove, ha fatto votare come donna la senatrice uscente Maria Antezza, 41 preferenze nel mio Comune. Scambi vicendevoli che i sue parlamentari si sono fatti
FEBBRE ELETTORALE Pino Lacicerchia, sindaco di Craco. Sopra a destra: nelle immagini di Tony Vece alcuni momenti del Comitato regionale dell’Udc che si è riunito ieri sera a Tito .
dappertutto prima di far esplodere quello che è accaduto a Nova Siri. Dovrebbero stare fuori dalle liste entrambi». Ora i bersagli del nostro interlocutore sono chiari: «Quantomeno Chiurazzi ed Antezza dovrebbero dare spiegazioni del perchè hanno preso quei voti a Craco. Il dato del mio Comune, altresì, è anomalo proprio perchè sono state portate a votare una serie di persone in modo
organizzato. Come in tanti altri posti, del resto. Solo che qui, ripeto, c'è stata una predominanza di gente che ha avuto problemi con la giustizia, li ha in corso, e li avrà nell’immediato futuro». Cosa accadrà da domani? «Aspetto le risposte ufficiali del partito – ha concluso Lacicerchia sia degli organi politici sia di quelli di garanzia, dopo di che informerò ancora più compiutamente l’opinione pubblica della mia denuncia».
Febbre alta nei partiti. Nel Pd aleggia il fantasma di possibili deragliamenti verso i lidi montiani dopo la vicenda Nova Siri. Con il senatore uscente Carlo Chiurazzi, retrocesso nella lista dei candidati in seguito ai pronunciamenti delle commissioni di garanzia del partito sul voto in quel centro. Atteso per domani da Roma il quadro candidature del Pd in Basilicata. Lacerazioni anche in casa Pdl: oggi pomeriggio, a Macchia di Ferrandina, i consiglieri regionali Mario Venezia e Gianni Rosa, insieme ai sindaci Rocco Leone e Raffaele Favale, con altri amministratori comunali, promuovono un incontro su «Democrazia, partecipazione, condivisione - Per un Pdl di governo». Il coordinatore provinciale di Potenza, Mariano Pici, ribatte: candidature decise con «un percorso responsabile e partecipato». Guido Viceconte, intanto, ha convocato un incontro con consiglieri regionali e provinciali per mercoledì 9. Aria pesante in casa Udc che ieri ha riunito il comitato regionale. Assente Agatino Mancusi. L’ipotesi avanzata dalla dirigenza (ma contestata da settori del partito: da Flovilla a Laguardia a gruppi del Materano) vedrebbe capilista Agatino Mancusi al Senato e il segretario regionale Palmiro Sacco alla Camera. Gli altri nomi in ballo sono Domenico Fiore, Rocco Orofino, Rocco Costanzo, Lindo Monaco, Marina Buoncristiano, Maria Teresa Imbriani, Antonio Corbo, Vito Antonio Ripoli. I contestatori chiedono anche l’immediata sostituzione del posto che fu di Mancusi in giunta regionale.
POTENZA CENTRO STUDI DANZI
AGRICOLTURA BASILICATA IN TV POLITICA GIUSEPPE POTENZA
PRIMARIE ROSSELLA BRENNA ELOGIA LA SCELTA DI PUNTARE A UN MAGGIORE PROTAGONISMO FEMMINILE
Giornata tricolore Una conferenza per ricordare i decorati di guerra
Campagna amica Azienda lucana presenta prodotti a «Geo & Geo»
«Monti? Non è lui l’erede di Sturzo e di De Gasperi» per la Dc-Libertas
Una scelta di genere il lavoro delle donne Pd
l Si terrà oggi la «Giornata del Tricolore», alle 11 nel Centro studi Didattico «Raffaele Danzi». Si svolgerà un incontro con gli studenti delle secondarie superiori per ricordare il 216° anniversario della Bandiera Italiana con una conferenza storica a cui prenderanno parte rappresentanti delle forze armate dell’Istituto del Nastro azzurro e dell’Associazione combattenti e reduci. Sarà proprio il Presidente Provinciale dell’Acr di Potenza, professor Pietro Biscardi, a consegnare una Bandiera tricolore alla Scuola potentina, quale passaggio ideale tra l’ultima generazione di chi ha vissuto la seconda guerra mondiale ed i giovani studenti. Per iniziativa del Nastro azzurro, federazione provinciale di Potenza, sarà inoltre presentato il calendario del Nastro azzurro di Potenza del prestigioso sodalizio che dal 1923 ha chiamato a raccolta, sotto le proprie insegne, i decorati al valore militare che hanno onorato la Bandiera con amor patrio ed eroismo. «L’ intento del Calendario azzurro 2013 - si legge in una nota - non è di riproporre ancora una volta la storia d’Italia, ma di approfondire, attraverso l’esempio dei decorati ivi ricordati, il valore del soldato italiano in tutte le epoche».
l Un altro appuntamento per le aziende lucane appartenenti alla rete di Campagna amica alla trasmissione di successo condotta da Sveva Sagramola, «Geo & Geo». Domenico Bascetta, titolare dell’omonima azienda agricola di Tursi, presenterà due prodotti davvero singolari: la «zucca spaghetto» e il «cetriolo spinoso». La zucca spaghetto è una varietà particolare di zucca che, dopo la cottura, offre una polpa che si sfilaccia a formare spaghetti, e si presta a semplici e deliziose preparazioni, dalla semplice insalata con aceto, olio extravergine, aglio e rosmarino (e, per chi desidera, una spolverata di pecorino), agli spaghetti di zucca aglio, olio e peperoncino, dalla frittata ad altre molteplici preparazioni. La zucca si conserva facilmente durante l’inverno e si presta ottimamente alla conservazione sottolio. Il cetriolo spinoso è, come ama definirlo Domenico, un ortaggio e un frutto insieme. È un ortaggio a maturazione ancora non pienamente raggiunta e un frutto quando arriva ad una colorazione giallo - arancio. Sotto una buccia irta di spine, contiene una polpa inframmezzata da miriadi di teneri semi.
l «I cattolici lucani, come del resto tutti gli italiani, sono ancora orfani del contenitore politico di valori non negoziabili e quindi non cadranno nella trappola tesa da quanti puntano ad accreditarsi come gli eredi della Dc. Le più recenti prese di posizione di alcuni autorevoli esponenti della Chiesa italiana, in proposito, fanno giustizia soprattutto sul prof. Monti che non è certamente l’erede di De Gasperi e don Sturzo». Lo dice il segretario regionale della Dc-Libertas, Giuseppe Potenza, per il quale «non bastano le presenze di alcuni esponenti cattolici per rappresentare la tradizione e i valori dei cattolici democratici italiani». La Dc «esprime vera preoccupazione per l'intero sistema politico italiano che ancora una volta, nelle prossime elezioni, si metterà largamente fuori dalle grandi culture politiche che governano gli stati europei a fronte di una situazione economica che sta duramente mettendo alla prova la coesione sociale del Paese». L’attenzione va rivolta alla «sofferenza di milioni di famiglie italiane e delle piccole e medie imprese, cui bisogna dare non solo la speranza perduta ma anche provvedimenti concreti in grado di riprendere la strada della crescita economica e civile da troppo tempo smarrita». E polemizza contro il partito che utilizza, nonostante una sentenza che gli dà torto, il simbolo dello scudo crociato.
Primarie del Pd e donne. Riceviamo e pubblichiamo. l Voglio esprimere piena soddisfazione per la decisione del Pd di effettuare la scelta dei candidati al Parlamento con le primarie e per i risultati conseguiti. Ciò si è realizzato anche per la scelta del segretario Bersani di comporre le liste delle primarie prima e le liste elettorali poi, garantendo un’adeguata rappresentanza di genere. Cosa che la segreteria regionale e Roberto Speranza hanno fatto propria. È il segnale dell’esigenza di una nuova stagione voluta dal corpo intero del partito. Abbiamo così dato un segno di concretezza e affidabilità nella direzione della «Basilicata Giusta», volendo regionalizzare lo slogan lanciato da Bersani. Significativa la presenza di donne nelle liste dei coordinamenti territoriali di Potenza e Matera e il contributo che esse hanno fornito al successo di questa consultazione sia in termini di impegno delle candidate sia per i loro personali risultati e, soprattutto, per la partecipazione femminile. Segno che il lavoro svolto dalla Conferenza regionale delle donne, in accordo con la segreteria regionale, è servito ad attivare e potenziare la presenza rosa. Certo c’è ancora tanto da fare. Il nostro obiettivo non si esaurisce nell’aver ottenuto presenza nelle liste in vista di posizionamenti futuri, sebbene siamo consapevoli che anche questo rappresenta un utile strumento per agevolare il necessario ammodernamento della politica nel nostro Paese. Se la Conferenza regionale delle donne ha preferito continuare nel delicato lavoro di formazione di una classe dirigente adeguata, rinunciando ad esprimere, pur sostenendole, proprie candidature femminili, è perché ha ritenuto che il partito debba compiere ancora sforzi affinché le candidature non siano espressioni principalmente di equilibri tra schieramenti o frutto di specifiche appartenenze, ma rappresentino l’espressione più adatta ad attuare la linea politica dell’intero Pd. Siamo convinte di operare così nell’interesse dell’intero partito. Sarebbe riduttivo pensare di proporre candidature femminili considerate espressioni delle sole donne e non rappresentative dell’intero Pd. Nessun’altra forza politica ha inteso investire così tanto nella rappresentanza femminile e pochi partiti regionali lo hanno fatto. Noi ci abbiamo creduto, con impegno, lavoro e sacrificio, convinte che ciò rappresenti un elemento fondamentale per un buon risultato elettorale e per proseguire nel percorso del rinnovamento e della buona politica. Rossella Brenna
PRIMARIE Il voto del Pd [foto Vece]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
16 24 Ore in Basilicata
Sabato 5 gennaio 2013
Il bilancio della Polizia stradale: nel 2012 quindici vittime della strada e 368 feriti
Meno incidenti ma più gravi Quasi 30.0000 infrazioni sanzionate, 108 per guida in stato di ebrezza
MENO incidenti, nel 2012, anche se più gravi. Nell’anno che si è appena chiuso i sinistri stradali sono diminuiti del 5,3 per cento: 509 quelli rilevati dalla Polizia Stradale sulle arterie autostradali e della viabilità principale della regione Basilicata (29 in meno rispetto al 2011). Sono questi i dati diffusi dalla Polizia stradale dai quali, però, emerge che le conseguenze sono state più gravi: è aumentato il numero degli incidenti mortali e di quelli con feriti; in totale sono decedute 15 persone e 368 sono rimaste ferite. Con 9027 pattuglie di vigilanza stradale (15 per cento in più rispetto al 2011), la Polizia Stradale ha accertato e contestato 29.519 infrazioni al codice della strada. I conducenti controllati con etilometri e alcoltest sono stati 48.653 di cui 108 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 2 denunciati per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sono aumentati i controlli sulle condizioni psicofisiche nei fine settimana (35% in più rispetto al 2011), mentre è diminuita la percentuale delle persone risultate positive all'alcol (0,1% in meno rispetto al 2011). La Polizia Stradale ha proceduto al sequestro ai fini di confisca, di 11 veicoli di cui 10 per guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore al 1.5 g/l e 1 per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. A seguito dell'introduzione, con la legge 29.07.2010 numero 120, del divieto assoluto di bere per talune categorie di conducenti - minori di 21 anni, neopatentati e trasportatori professionali di persone e cose la Polizia Stradale ha accertato 11 infrazioni per guida con tasso alcolemico superiore a 0 e inferiore a 0,5 g/l. La polizia stradale fa sapere anche che sono stati potenziati i servizi di controllo della velocità con autovelox sulla rete autostradale della regione, con l'accertamento di 8938 infrazioni. I punti patente decurtati sono stati complessivamente 18.365. Secondo il protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Interno e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti del luglio 2009, sono stati potenziati i servizi di controllo nel settore del trasporto professionale con 194 servizi effettuati da 388 operatori di polizia che hanno controllato 21.350 veicoli pesanti, con l'accertamento di 9308 infrazioni, 65 patentati e 54 carte di circolazione. Dispositivi di controllo con personale specializzato hanno interessato i veicoli commerciali muniti di tachigrafo digitale: 18 tachigrafi sono stati sequestrati poichè risultati alterati allo scopo di eludere i controlli sul rispetto dei tempi di guida e riposo, nonchè sui limiti di velocità imposti dalla norma. Oltre ai conducenti anche i titolari delle ditte di autotrasporto sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. Inoltre sono state effettuate campagne mirate che hanno interessato più aree della Regione su tematiche particolarmente sentite a livello sociale. La prima ha riguardato il rispetto delle norme a tutela della salute e del benessere degli animali e della sicurezza alimentare durante il trasporto. La seconda, relativa al contrasto delle mancate coperture assicurative e delle assicurazioni false che spesso nascondono vere e proprie organizzazioni criminali o pontenziali pirati della strada. E' stata inoltre individuata un'associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di truffe in danno di numerose concessionarie e di alcuni gestori di telefonia mobile, con l'arresto di sette persone. Sono stati recuperati nel foggiano 18 veicoli, con numero di telaio contraffatto, risultati rubati in Potenza ed alcuni Comuni della provincia. Prevenzione La dodicesima edizione del Progetto Icaro, la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell'Istruzione, dalla Fondazione
Il bilancio complessivo degli incidenti stradali rilevati dalla Polizia stradale in Basilicata nell’anno che si appena chiuso. In basso quelli accaduti sulle due principali arterie, la Salerno Reggio Calabria e la Sicignano Potenza
Ania delle Compagnie di Assicurazione per la Sicurezza Stradale, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma e del Movimento Italiano Genitori (MOIGE) ha dedicato la sua attenzione ai bambini dai 3 ai 6 anni della scuola dell'infanzia e, all'estermo opposto, agli studenti universitari di alcune città, non trascurando un'attività di monitoraggio sull'efficacia dell'attività svolta. Per la Basilicata, la campa-
gna ha coinvolto entrambre le provincie e si è conclusa a Matera, nel mese di marza, con due giornate organizzate presso il palazzetto dello sport ove è stato realizzato un parco giochi con un percorso educativo per i bambini dell'infanzia. La prevenzione è passata attraverso anche la sensibilizzazione dei cittadini con la trasmissione televisiva del TG3, Buongiorno Regione ed altre numerose iniziative, convegni, incontri nelle scuole e presso asso-
ciazioni di categoria, per diffondere la cultura della sicurezza stradale tra tutte le fasce di età, soprattutto quelle più a rischio. Prestigioso riconoscimento per la bandiera della Polizia di stato: medaglia d'oro al valore civile agli uomini e alle donne della Polizia Stradale per la dedizione nell'assistenza e soccorso prestati in occasione dell'eccezionali nevicate di inizio anno, che hanno interessato buona parte del territorio lucano.
Sulla Sa-Rc
Limiti di velocità Più controlli dal 7 al 13
PIU’ controlli da parte della Polizia stradale sulla Salerno Reggio Calabria per contrastare gli infortuni nella settimana che va dal lunedì 7 a domenica 13. In particolare i controlli relativi al rispetto dei limiti di velocità si concentreranno in prossimità dei cantieri di lavoro, sull’arteria ad alta intensità di traffico, con l’impiego di dispositivi e mezzi tecnici (autovelox - provida) nei giorni sottoindicati. L’impiego delle apparecchiature - fa sapere la nota della direzione regionale della Polizia stradale - avverrà secondo le modalità previste dall'articolo 4 del decreto legge del 20 giugno 2002, convertito dalla legge dell'01 agosto 2002 numero 168 che consente la contestazione differita della violazione. Multe salate, dunque, per chi non rispetta i limiti di velocità: fino a 10 Km/h in più la sanzione amministrativa prevista è compresa tra 41,00 e 168,00 euro. Oltre i 10 Km/h e sino a 40 Km/h in più la sanzione amministrativa è compresa tra euro 168,00 e 674,00 con decurtazione di punti tre sulla patente. Oltre i 40 Km/h e sino a 60 Km/h in più, la multa è compresa tra 527,00 e 2.108,00 euro con decurtazioni di sei punti sulla patente nonchè la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. Chiunque supera di oltre 60 chilometri orari, i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione pecuniaria compresa tra 821 e i 3287 euro, decurtazione di 10 punti sulla patente e sanzione accessoria della sospensione della patente da sei a dodici mesi. Le sanzioni sono aumentate per i neopatentati e per i conducenti professionali e incrementate quando la violazione è commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.01.2013
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Matera Lunedì 7 gennaio 2013
Basilicata Mezzogiorno
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
I consumatori sono più prudenti nelle spese perchè temono gli aumenti del 2013
La crisi morde anche sui saldi
Risultati in tono minore già dai primi giorni di vendita a prezzi scontati AVVIO sotto tono per i saldi invernali. La stagione autunno-inverno 2012, a detta della maggior parte dei commercianti, nonè stata particolarmente brillante e, considerando le rimanenze attualmente disponibili, gli sconti arrivano in media già al 40%». Sono arrivati i saldi, quindi, ma, a quanto pare, non attirano più come prima; infatti, da un primo bilancio si è constatato che sono poche le file davanti alle vetrine, a causa della crisi che morde il budget delle famiglie. E anche se sono trascorsi pochissimi giorni dall'inizio delle svendite, i risultati attuali non lasciano intravedere niente di buono, anche se ci si augura possano esserci dei miglioramenti. Una cosa è certa: le vie dello shopping e i negozi di Matera non sono affollati. «La gente non ha soldi spiega Rosa Tataranni, titolare del negozio di abbigliamento “And”, in piazza Vittorio Veneto - le famiglie hanno visto aumentare le spese fisse per la gestione familiare. I saldi sono lo specchio dell'economia del Paese, che come sappiamo non sta vivendo un periodo facile. Probabilmente, bisognerà aspettare qualche altro giorno, ma non sono molto ottimista in proposito, anche perché già, rispetto al giorno di inizio delle svendite, quando c'è stato un maggiore afflusso, oggipoca gente sta acquistando». I saldi sono stati sempre un momento favorevole sia per gli imprenditori del commercio, sia per chi acquista, ma quest'anno i commercianti sperano almeno di recuperare le spese. «In
Proposta di Adiconsum per consumatori e negozianti
Liberalizzate le date
Saldi in via Del Corso
Acquisti scontati anche in piazza Vittorio Veneto
questi primi giorni - hanno riferito Luigi Di Santo, titolare del negozio “Di..Jeans”, e Mimmo Dottorini - la gente si è recata nel nostro negozio peracquistare alcunicapi, anchese rispetto agli anni scorsi si registra un calo delle vendite. Mentre in altre occasioni si acquistava anche più di un capo, ora il cliente compra capi meno importanti». Poco entusiasmo anche nel negozio “Calzedonia”, dove, nonostante la presenza di una discreta clientela, è stata evidenziata la differenza con lo scorso anno, quando l'affluenza nei primi giorni di saldi era stata sicuramente maggiore. «Probabilmente bisognerà aspettare qualche giorno hanno riferito le addette alla vendita - ma non stiamo notando una grande differenza tra i giorni precedenti i saldi e questi primi di giorni di svendite. L'anno scorso si è registrata una maggiore affluenza». Giudizio un po' più positivo da parte
dell'addetta alle vendita del negozio di abbigliamento “Oltre”, che ha riferito che in questi primi giorni di saldi la gente sta acquistando capi d'abbigliamento, attratti dallo sconto, che non supera, però, il 50 per cento. «Certamente il calo rispetto allo scorso anno c'è - ha detto ma speriamo che si possa recuperare nei prossimi giorni». Ciò che preoccupa di più la gente, che ha sempre visto l'inizio dei saldi come un'occasione anche per acquistare prodotti “inaccessibili”, sono gli aumenti che si subirannonel 2013 e la situazione più generale di crisi economica e occupazionale. «La stagione delle svendite -ci ha riferito una signora - rappresenta sicuramente un momento favorevole per acquistare a prezzi più contenuti, ma quest'anno sono tante le spese che ogni famiglia dovrà sostenere». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
«IL Natale quest'anno ha visto un forte calo dei consumi - ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell'Adiconsum Cisl - e i saldi sono attesi soprattutto dai commercianti che hanno necessità di far quadrare i propri bilanci». Le famiglie sono sempre più in difficoltà economiche e sono aumentati i cittadini giunti alla soglia della “povertà” e questo inciderà notevolmente sulle vendite dei saldi di inizio dell'anno. «I saldi - continua Marina Festa - sono anacronistici. Occorre dare una completa autonomia ai commercianti nell'individuare i periodi dei saldi perchè solo così i consumatori potranno godere di un abbattimento dei prezzi, con un sempre migliore rapporto qualità-prezzo dei prodotti acquistati. Che senso ha continuare con i saldi se si pensa che ormai sono sovrastati ed annullati dai pre-saldi e che i consumatori ricevono da più di un mese sui loro telefonini tramite sms o tramite email, con sconti fino al 60 %? L'Adiconsum ricorda che gli articoli in offerta devono essere separati dall'altra merce presente nel negozio e avere un cartellino indicante il prezzo pieno, la percentuale di sconto, il prezzo finale.
Occorre rammentare di conservare lo scontrinofiscale perché solo questo documento consente al consumatore l'esercizio di ogni suo diritto di garanzia. Quando il capo non è conforme o difettato il venditore è invece obbligato a ripararlo o sostituirlo. Ulteriori suggerimenti per i consumatori: 1. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi; 2. Verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio; 3. I negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici; 4. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; 5. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se si cambia idea sul colore o sul modello).
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Matera e provincia 15
Lunedì 7 gennaio 2013
Il titolare Domenico, presenterà le eccellenze a Sveva Sagramola con lo chef Mario De Muro
Da Tursi agli studi di Geo & Geo
La zucca-spaghetto e il cetriolo spinoso dell’azienda Bascetta, oggi in trasmissione TURSI - UN altro appuntamento per le aziende lucane appartenenti alla Rete di Campagna Amica, oggi alle 17,30, alla trasmissione di successo condotta da Sveva Sagramola, “Geo & Geo”. È la testimonianza dell'impegno di Campagna Amica nel promuovere il lavoro dei nostri imprenditori, il made in Basilicata, le eccellenze e lo straordinario tesoro di biodiversità che le campagne lucane ancora offrono. Domenico Bascetta, titolare dell'omonima azienda agricola di Tursi, presenterà due prodotti davvero singolari: la “zucca spaghetto” ed il “cetriolo spinoso”. La zucca spaghetto è una varietà particolare di zucca che, dopo la cottura, offre una polpa che si sfilaccia a formare “spaghetti”, e si presta a semplici e deliziose preparazioni, dalla semplice insalata con aceto, olio extravergine, aglio e rosmarino (e, per chi desidera, una spolverata di pecorino), agli “spaghetti di zucca”aglio, olio e peperon-
La zucca-spaghetto
Il cetriolo-spinoso
cino, dalla frittata ad altre molteplici preparazioni. La zucca si conserva facilmente durante l'inverno e si presta ottimamente alla conservazione sottolio. Il cetriolo spinoso è, come ama definirlo Domenico, un ortaggio e un frutto insieme. È un ortaggio a maturazione ancora non pienamente raggiunta e un frutto quando arriva ad
una colorazione giallo arancio. Sotto una buccia irta di spine, contiene una polpa inframmezzata da miriadi di teneri semi. Ricco di vitamine, dal retrogusto piacevolmente acidulo, si presta al consumo tal quale, alle insalate (ad esempio la caprese lucana di cetriolo spinoso, ossia fette di cetriolo con fiordilatte, un filo d'olio e una
spolverata di peperone secco macinato a pezzetti secondo tradizione), al frullato per la preparazione di bevande vitaminiche o di particolari cocktail. Domenico, appassionato da sempre al recupero di varietà dimenticate o sconosciute, conduce un'azienda agricola ad indirizzo ortofrutticolo a Tursi, nello splendido scenario dei Calanchi. Sarà accompagnato dallo chef Mario De Muro, dell'Unione cuochi lucani, sapiente mano che ha saputo tradurre i consigli e l'esperienza dell'imprenditore nelle ricette proposte in trasmissione. Sono prodotti, questi, sicuramente importati da tempo ma, acclimatati alle nostre latitudini e coltivati e trasformati dalla sapiente mano della nostra gente, ben rappresentano quel patrimonio di tradizione ed innovazione che l'agricoltura lucana oggi offre ai cittadini consumatori curiosi ed attenti alla propria alimentazione. provinciamt@luedi.it
A Roberto De Giorgio è succeduto Mariano Mele: «La nostra è un rabbia sana»
«Pronti a guidare la svolta»
Concluso il congresso dei Giovani democratici di Policoro POLICORO - Nella sezione del Partito democratico si è celebrato il congresso dei Giovani Democratici. A quattro anni dalla fondazione della organizzazione giovanile, il testimone passa da Roberto De Giorgio a Mariano Mele. Ai lavori hanno partecipato gli esponenti cittadini del Pd e gli esponenti regionali e nazionali dei Gd, nonché esponenti dell'amministrazione comunale. La discussione è stata proficua e partecipata. Lo slogan del congresso dei Gd policoresi è “Figli della stessa rabbia”. «Il nostro obiettivo è quello di dare rappresentanza ad una generazione che fatica a trovare gli spazi che merita. Una generazione che nonostante si sia formata e abbia studiato, non trova i meritati riscontri nella vita lavorativa e sociale. La nostra rabbia viene nel vedere amici e parenti che fuggono dalla nostra regione e dall'Italia, nel vedere troppo spesso i nostri territori sottovalutati e non valorizzati. E' una rabbia sana, mossa dalla passione, dall'amore per il nostro Paese. Siamo consapevoli della diffi-
L’intervento del neo segretario e un momento dei lavori del congresso
cile situazione economica e sociale spiega il neo segretario - e da anni ci impegnamo da volontari in politica, nelle associazioni, cerchiamo di divulgare cultura e legalità. Metteremo la nostra passione e rabbia al servizio di un'idea diversa di Paese e di comunità, partendo da noi e dal nostro impegno. Daremo il nostro contributo al Partito democratico affin-
ché dopo anni di governi non all'altezza delle aspettative, si possa avere una svolta, che assicuri all'Italia il progresso che tutti auspichiamo. Invito tutti i ragazzi di Policoro e non solo a partecipare. Bisogna alzare la voce e possiamo farlo solo se siamo in tanti. C'è bisogno di tutti! - ha dichiarato - il neo segretario Mariano Mele. provinciamt@luedi.it
Miglionico Festa per i più piccoli al Castello
Tanti dolci e regali nell’auditorium è arrivata la Befana
L’arrivo della Befana nell’auditorium del Castello del Malconsiglio
MIGLIONICO - A chiudere il palinsesto del cartellone invernale “Il profumo del Natale” allestito dall'amministrazione comunale a cavallo del Natale e dell'anno nuovo, non poteva mancare una serata dedicata completamente ai bambini. “Aspettando la Befana”, nel freddo pungente di una serata invernale di inizio anno, ha riscaldato i muscoli, spronandoli al sorriso, di un centinaio di bambini miglionichesi accorsi numerosi nella sala auditorium del Castello del Malconsiglio. Una serata cui hanno partecipato il sindaco, Angelo Buono e l'assessore Michelangelo Piccinni. Balli e giochi svoltisi nell'ampio salone dell'auditorium sono stati guidati e preparati da un gruppo di animatori professionisti. Alessandro, Donato e Pasquale della FestIdea di
Potenza hanno fatto divertire per circa 3 ore grandi e piccini con i loro giochi e le loro gag. Immancabile l‘arrivo al Castello della Befana, vestita di tutto punto e brutta come da copione. Con la sua scopa ed il suo lungo naso ha attirato le attenzioni e la curiosità dei bambini cui non ha elargito carboni ma caramelle e cioccolata. Una serata coinvolgente cui hanno partecipato diverse mamme e nonne, molte attivamente, in un clima conviviale per chiudere il periodo festivo prima del rientro a scuola. E per concludere la serata, lo stecchino con lo zucchero filato, rigorosamente preparato al momento nella sala del Castello, ha caricato di ulteriori calorie i piccoli prima di ritornare a casa e ha fatto ritornare piccini anche i più grandi. Antonio Centonze
Per tutti zucchero filato
Pisticci Successo del Torneo della Befana dell’Asd Pisticci United
Sport e onestà. Premio al fair play PISTICCI - La scuola calcio della Asd Pisticci United apre il 2013 organizzando il “Torneo della Befana”, un mini triangolare di calcio a 5 tenutosi nei giorni scorsi al palazzetto dello sport di Pisticci. Il torneo di calcio, riservato ai bambini delle scuole elementari e medie di Pisticci è stato fortemente voluto dalla società il cui staff si è adoperato per la miglior riuscita possibile di questa prima edizione del torneo. Entusiasti i bambini: in più di 40 hanno partecipato, tra alunni delle scuole elementari e delle scuole medie di Pisticci, divertendosi e sfidandosi nella migliore delle tradizioni sportive del fair play e del motto decubertiano “L'importante è partecipa-
re”. Soddisfatto lo staff tecnico e i vertici della società Asd Pisticci United,per avervistotutti ibambini presenti divertirsi e socializzare. Il presidente, Michele Sisto, sostiene, infatti, che «Tornei come questi sono sempre un'esperienza di crescita per chi pratica una scuola calcio e sappiamo quanto sia importante che i bambini giochino e giochino con sano divertimento, anche praticando quei valori sportivi come il rispetto dell'avversario o delle regole del gioco. La nostra associazione è da sempre impegnata a divulgare cultura e valori sociali di alto profilo e noi riteniamo che lo sport sia uno degli strumenti, uno dei veicoli più
forti, per la loro massima diffusione». Il presidente si è poi soffermato anche sugli aspetti tecnico/professionali che un torneo fornisce sostenendo che«Non va poi sottovalutata l'esperienza anche per i tecnici che trovano proprio nei tornei un momento di confronto e di crescita professionale e, perché no, di sano agonismo teso ad un sempre maggior affinamento delle proprie tecniche di preparazione degli atleti». Quindi tutti soddisfatti, principalmente i bambini, veri attori della chermesse sportiva ma anche coloro che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione del torneo. Al termine delle “ostilità”, sono state effettuate le premiazioni con la consegna, da parte di Domenico
La locandina della manifestazione promossa da Asd Pisticci United
Alessandro Albano (vice sindaco del Comune di Pisticci) di trofei alle squadre, di medaglie a tutti i singoli bambini partecipanti e di un libro per tutti i genitori dei ragazzi presenti alla manifestazio-
ne (gesto, anche quest'ultimo, a suggello del principio “mens sana in corpore sano” ideale guida per il migliore approccio alla cultura e allo sport). provinciamt@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
IV I MATERA CITTÀ
Lunedì 7 gennaio 2013
TAGLI DEGLI UFFICI
QUALE DESTINO? Non prima di giugno le decisioni sulla delle strutture pubbliche LAVORATORI IN ATTESA DEL VERDETTO razionalizzazione e il possibile accorpamento con Bari
LA RIALLOCAZIONE Nella previsione governativa di «dismissione e razionalizzazione» compare anche l’ufficio materano di via Passarelli
Ex Genio civile, decisione rinviata Solo a giugno i decreti attuativi per capire se la sede di via Passarelli verrà soppressa EMILIO SALIERNO l La tagliola della spending review è stata bloccata, almeno per quanto riguarda il Provveditorato alle opere pubbliche, ex Genio civile. All’incirca sino a giugno, quando saranno resi noti i decreti attuativi sulla razionalizzazione degli uffici pubblici, i 21 dipendenti materani non sapranno il destino lavorativo che li attende, dopo aver appreso del possibile accorpamento della sede di via Passarelli a quella di Bari. «In effetti per ora è tutto fermo dice Vito Maragno, della Cgil Funzione pubblica - nel senso che bisognerà provvedere alla ricognizione del personale in esubero e ai decreti sulla mobilità per quanto riguarda ministeri e strutture pubbliche, ma bisogna anche effettuare la verifica sugli enti locali. È chiaro che le prossime elezioni per il Parlamento hanno innescato altre priorità, si pensi alla vicenda delle Province da tagliare. Per noi sindacato, comunque, in questo caso per la questione dell’ex Genio civile, è importante, anzi prioritario potersi sedere al tavolo che definerà le nuove dotazioni organiche, altrimenti il rischio è quello di fare un grande pasticcio». Nella previsione governativa di «dismissione e razionalizzazione delle sedi istituzionali e degli alloggi di servizio» compare anche l’ufficio materano di via Passarelli, che entro il 31 dicembre 2012 sembrava destinato ad essere trasferito (“riallocazione”) a Bari. Un’operazione, stando alla previsione di risparmio fatta dallo Stato centrale, che tutto lascia pensare tranne che ad una effettiva manovra ispirata all’economicità, considerato che lo spostamento dell’ex Genio civile a Bari consentirebbe di spendere solo 23mila euro in meno ogni anno (praticamente le bollette per la corrente e il riscaldamento, dal momento che non viene pagato il canone di locazione in quanto l’edificio è demaniale). Si sono mobilitati i sindacati e in una assemblea è stato espresso tutto il disappunto e la contrarietà all’ipotesi di chiusura della sede di Matera. Una soluzione, hanno rimarcato i lavoratori, che oltre agli inevitabili riflessi legati ai disagi personali e familiari conseguenti al viaggio quotidiano a Bari non appare condivisibile «perchè non giustificata né da motivi di carattere economico né da altri di tipo funzionale». Si produrrebbe, inoltre, un aggravio di spese in capo all’Amministrazione per i rimborsi degli oneri di trasferta, per spese di viaggio, a fronte dei numerosi sopralluoghi da effettuare nei comuni della provincia materana per la corretta conduzione delle attività istituzionali. I dipendenti hanno fatto un altro passo, oltre alle iniziative sindacali, rivolgendosi ad uno studio legale ed investen-
ORA C’È Nello specchietto retrovisore la facciata del palazzo di via Passarelli a Matera del Provveditorato alle opere pubbliche
dolo del problema della chiusura degli uffici, dando mandato formale «per ogni eventuale azione utile, anche in sede amministrativa e giudiziaria». La «previsione di dismissione degli uffici periferici» disposta dal Governo - da cui emerge il possibile trasferi-
ENTE CAMERALE
Fondo aziende per la ripresa quindici le richieste
mento del provveditorato di Matera - è stata resa nota il 26 settembre scorso e tale azione amministrativa è stata disposta senza preventiva informazione ai lavoratori dipendenti dell’Ufficio operativo di Matera, nonchè in completa violazione dei diritti dei lavoratori.
Intanto, il provveditore alle opere pubbliche di Puglia e Basilicata, Francesco Musci, a fine anno, ha avuto un confronto con il personale di Matera ed ha fatto presente di avere bisogno di altri lavoratori per assolvere ai compiti propri della struttura, cioè quelli legati alla certificazio-
ne della sicurezza degli immobili sul territorio. Quindi, da un lato il Governo uscente prevede l’accorpamento delle sedi e la riduzione di personale, dall’altro i responsabili regionali reclamano nuove forze per poter svolgere adeguatamente il ruolo negli ambiti di competenza.
CONTRASTO ALLA POVERTÀ GUIDE TURISTICHE E COMUNE HANNO CONSEGNATO GLI ASSEGNI DA 2MILA EURO A CINQUE SODALIZI
La Befana ha portato 10mila euro ad associazioni e gruppi di volontari l Ammonta a 10 mila euro il regalo che la “befana” ha voluto portare, nel giorno dell’Epifania a cinque associazioni e gruppi di volontariato che operano per contrastare la povertà e il disagio di ossigeno. L’associazione Guide Turistiche Autorizzate e il Comune di Matera, infatti, hanno donato una parte del ricavato riveniente dal servizio di informazione, assistenza turistica, guida ed accompagnamento negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto alla Caritas, alla parrocchia di San Rocco, alla mensa di Don Giovanni Mele, alla Croce Rossa Italiana e al Banco di Solidarietà. Ad ognuna di queste associazioni è stato consegnato un assegno di 2 mila euro. La consegna è avvenuta stamane, negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, alla presenza del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, degli assessori Simonetta Guarini e Alberto Giordano, di Giovanni Ricciardi, dell’associazione guide turistiche autorizzate, e dei rappresentanti delle cinque associazioni. «Abbiamo accolto con grande entusiasmo – ha detto il sindaco Adduce – la proposta di utilizzare gli spazi degli ipogei, a partire dal palombaro, non solo per la loro valorizzazione a fini turistici, ma anche per sostenere le iniziative contro il disagio sociale e la povertà. E’ il segno più concreto che con la cultura si può sostenere l’economia e, soprattutto, si possono aiutare i più deboli». Il sindaco, infine, si è detto certo che questa «è solo la prima iniziativa di sostegno alle iniziative di volontariato e che le prossime vedranno il coinvolgimento di altre associazioni che operano nel volontariato e per alleviare il disagio dei più deboli».
CONTRIBUTI L’Associazione guide turistiche autorizzate e il Comune hanno donato una parte del ricavato riveniente dal servizio di assistenza negli ipogei a cinque organizzazioni [foto Genovese] «Credo che questa iniziativa – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Simonetta Guarini – rappresenti una boccata di ossigeno per quelle associazioni che quotidianamente operano nel sociale soprattutto in considerazione della grave crisi economica che stiamo attraversando nel Paese e nella nostra regione”. L’assessore al Turismo, Alberto Giordano, ha evidenziato come gli ipogei siano stati aperti al pubblico riscuotendo ampi consensi. «In un anno 8 mila visite sono tanti se si considera che gli ipogei sono stati aperti solo il sabato, la domenica ed i giorni festivi». Espressioni di compiacimento per l’iniziativa del Comune e dell’associazione guide autorizzate sono arrivate da tutti i rappresentanti delle cinque associazioni. In particolare, Don Angelo, della parrocchia San Rocco, ha affermato che «la cultura è l’espressione più alta della carità».
l Sono 15 le istanze degli imprenditori operanti nei diversi settori economici, che hanno richiesto alla Camera di commercio di poter fruire delle risorse previste dal “Fondo per la ripresa economica delle piccole e medie imprese”. Gli obiettivi del Fondo, che prevede una dotazione di 100.000,00 euro consistono nel sostegno delle imprese del Materano in un momento di profonda crisi, nel favorire il rilancio delle attività economiche e nell’avvio di nuovi cicli produttivi. Le richieste hanno riguardato in 13 casi la prima linea di intervento, quella della “Ripresa” che prevede un contributo diretto alle Piccole e medie imprese che chiederanno il finanziamento, con l’apporto delle cooperative di garanzia e dei Confidi. L’intervento della Camera di commercio riguarda, in questo caso, i costi sostenuti per ottenere la garanzia del Confidi, per un importo massimo per ogni impresa pari ad 2.500,00 euro. Le altre due richieste attengono alla seconda linea del Fondo, riguardante il “sostegno”, con un contributo diretto alle piccole e medie imprese che aderiscono alle “Nuove misure per il credito”, in base all’accordo sottoscritto il 28 febbraio 2012 dai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, dalle associazioni delle imprese e dall’Abi. Le agevolazioni consistono nell’assegnazione di un contributo sugli interessi che l’impresa sostiene per un importo massimo di 2.500,00 euro. «Siamo al lavoro ha detto il presidente camerale, Angelo Tortorelli - per espletare le procedure ed erogare il sostegno richiesto. La Giunta camerale si è fatta interprete, a seguito di quanto concordato da Unioncamere, e in concreto dello stato di difficoltà delle nostre imprese, costrette a far fronte a scadenze di vario tipo per carenza di liquidità pur vantando crediti per lavori eseguiti».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I V
Lunedì 7 gennaio 2013
BERNALDA UN SOLLECITO DA PARTE DI UNA DELLE EX PROPRIETARIE DELLO STORICO IMMOBILE OTTOCENTESCO
Palazzo Margherita manca l’intitolazione appello a Coppola ANGELO MORIZZI
PALAZZO MARGHERITA È una sede vincolata dalla Soprintendenza ai Beni monumentali
l BERNALDA. Palazzo Margherita è una dimora ottocentesca, catalogata e vincolata tra i gioielli dalla Soprintendenza per i Beni ambientali e Architetonici. Ora è un resort cinque stelle lusso, di proprietà del regista italo-americano Francis Ford Coppola. Eppure, all’esterno della maestosa struttura, manca ancora un’intitolazione che ne rinnovi la memoria storica, così come avviene per tutti i palazzi di pregio della penisola. A segnalare la questione alla Gazzetta è l’ex proprietaria, Bianca Margherita, che vive a Genova e che,
personalmente, ha gestito il passaggio di proprietà con il famoso cineasta e imprenditore, cittadino onorario di Bernalda. «Ho scritto più volte a Coppola afferma Margherita - per ricordare loro che, nei patti verbali e negli atti notarili di vendita, era stato sottoscritto l’impegno, da parte dell’acquirente, di produrre ed esporre all’esterno della facciata del Palazzo, una targa con la sua indicazione. Niente di straordinario o impossibile. Lo si fa in tutti i Paesi e le città italiane e del mondo, specie per gli immobili tutelati storicamente dalle Sovrintendenze. Purtroppo - si sottolinea sono ormai passati alcuni anni dalla
PISTICCI SMALTIMENTO NELLA DISCARICA DI SALANDRA, NONOSTANTE LE AUTORIZZAZIONI
vendita, tra inaugurazioni, pranzi e matrimoni eccellenti e, malgrado le numerose richieste scritte anche da parte dei miei coeredi agli amministratori di Coppola, non è ancora pervenuto alcun cenno di riscontro. I sindaci di Bernalda, gli assessori al ramo e la stessa Gazzetta del Mezzogiorno, che mi ha già ospitato sulle sue pagine locali, si sono premurati invano, in tal senso. Con l’unico scopo che vengano rispettati i patti, anche nell’interesse di Bernalda e dei suoi cittadini. Spero che il signor Coppola, oberato da impegni, abbia solo dimenticato o trascurato un obbligo così importante. Per questo - conclude Bianca Margherita -
auspico che, al più presto, dia disposizioni in merito e onori l’impegno. È in gioco la credibilità e il lustro di un paese che io e Coppola amiamo sopra ogni cosa». In un recente incontro con Bianca Margherita, la signora ha sottolineato, con nostalgico ricordo, «la cessione, ai Coppola, oltre che della struttura immobiliare, con i suoi soffitti affrescati e il meraviglioso giardino, ricco di piante ornamentali, anche di mobili, antichi e moderni, tendaggi, lampadari, specchi e accessori vari, registrati nell’inventario consegnato all’amministratore dei Coppola a Bernalda Fabio Notarangelo».
PISTICCI SI MOLTIPLICANO GLI APPELLI
Discarica, la riassegnazione San Rocco, salviamo della gestione all’orizzonte l’opera progettata Restano incerti i tempi di riapertura in contrada «La Recisa» PIERO MIOLLA
l PISTICCI. Restano incerti i tempi di riapertura della discarica di contrada “La Recisa” che potrebbero passare anche attraverso la riassegnazione della gestione. L’impianto è chiuso dal 19 dicembre per la saturazione dei volumi di stoccaggio dei rifiuti: per questo il Comune di Pisticci smaltisce nella discarica di Salandra, pur in presenza di tutte le autorizzazioni, da parte della Regione, necessarie per l’ampliamento di altri 10mila metri cubi. Palazzo Gianantonio, inoltre, ha già gettato le basi per un’ulteriore ampliamento di 50 mila metri cubi, finanziato con un fondo di rotazione di poco superiore al milione di euro. Ma perché la discarica rimane chiusa anche se, tecnicamente, potrebbe già essere riaperta. «C’è un pregresso relativo alla gestione della discarica -ha precisato Lino Grieco, assessore comunale all’Ambiente - intorno al quale occorre fare delle valutazioni: non vogliamo portarci retaggi del passato, buoni o cattivi che siano. La chiusura rappresenta l’occasione per uno start up zero che è meglio fare a motori spenti. Non vogliamo incappare in problemi di gestione legati al rapporto fra costi e benefici: per questo stiamo valutando anche l’ipotesi di fare una riassegnazione». Un’operazione, dunque, ritenuta necessaria anche nell’ottica di passare ad un nuovo modello di stoccaggio. «Ho più volte sottolineato che la discarica non dovrà più essere considerata come un contenitore da riempire, ma solo come un pezzo di una filiera più ampia, quale è quella dello smaltimento, nell’ambito del passaggio al sistema di raccolta differenziata porta a porta. Stiamo già lavorando per ottemperare alle prescrizioni che ci permetteranno di ottenere l’ampliamento per altri 50 mila metri cubi, a partire dalla realizzazione delle paratie laterali dell’impianto. Parallelamente dovremo creare tutti quei presupposti per procedere al nuovo sistema di rac-
colta differenziata». Ma non è tutto, perché Grieco ha anche annunciato novità per lo smaltimento del percolato, rivelando che Tecnoparco «ha condiviso lo spirito di una richiesta formulata dal sindaco Vito Di Trani, comunicando la disponibilità a consentire il nell’impianto del percolato proveniente dalla discarica di La Recisa nell’impianto basentano, ad una tariffa simbolica di
euro 0,10 per tonnellata», mentre, per i conferimenti già effettuati da ottobre 2011, la medesima società ha comunicato la rinuncia al credito maturato, pari poco più di 57mila euro ed a quello ulteriore. «Una forma di compensazione - ha concluso Grieco - che ci permette di disporre di somme che potremo utilizzare diversamente per migliorare il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti».
IRSINA IL CANTIERE DOVRÀ CHIUDERE ENTRO IL 2014 Sono pronti a partire i lavori di riqualificazione all’interno della Cattedrale VINCENZO DE LILLO l IRSINA. Dovrebbero partire fra poche settimane i lavori per il restauro della cattedrale di Irsina. Saranno impiegati 2 milioni e 800 mila euro, di cui 2 milioni e 400 mila messi a disposizione dalla Comunità europea, attraverso i Fondi Fers, mentre la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha riservato 400 mila euro. Gli irsinesi sono contenti - dice il sindaco, Raffaele Favale -. E non solo loro, ma anche tutti i figli di Irsina sparsi in Italia e nel mondo, oltre agli stessi turisti che ormai da un po’ di anni affollano il nostro centro storico, attratti soprattutto dalla presenza della statua di Sant’Eufemia, l’importante opera scultorea attribuita al Mantegna». Opera che si trova, appunto, nella cattedrale. Con i lavori di recupero, sarà messa in sicurezza la splendida e maestosa cattedrale, che in alcuni punti è diventata fatiscente; ci sono anche in- IRSINA La Cattedrale [f. v.d.l.] filtrazioni di acqua piovana. Questo, perché mancano interventi poderosi dal 1960. Si rifaranno, quindi, tutti i tetti, gli infissi, gli intonaci interni e l’impianto elettrico, che è molto vecchio e per il quale nel tempo sono stati fatti solo piccoli interventi, tanto per arrangiare. «Per sistemare un monumento della grandiosità della nostra cattedrale, ovviamente, possono essere efficaci soltanto interventi da parte di importanti enti pubblici», ancora Favale, il quale annuncia che, quasi certamente, nel corso dei lavori verranno aperti alcuni camminamenti, che nel tempo sono stati murati. Si tratta di passaggi all’interno della cattedrale; questi portano ad un loggione che si affaccia sulla via per Tolve e da lì ci si può deliziare alla vista di un panorama incantevole. I tempi di realizzazione dei lavori? «Devono essere completati entro il 2014, perché entro quei termini la Comunità europea ha bisogno della rendicontazione».
da Ernesto Lapadula
l PISTICCIIl nostro giornale fu il primo ad anticipare i gravi problemi statici della chiesa del protettore S.Rocco e a dare la notizia della sua chiusura al culto e al pubblico nello scorso dicembre. Notizia che destò preoccupazione. Tra le forze politiche si registrò l'intervento del consigliere Mimmo Lazazzera capogruppo Fli in Consiglio, che scrisse, tra gli altri, al sindaco Vito Di Trani, paventando il rischio di crollo del luogo di culto a firma dell'architetto Ernesto Bruno Lapadula, uno tra i più autorevoli urbanisti italiani. Fatto sta però, che il presidente del Consiglio comunale, l'avvocato Rocco Fuina, alla domanda di Lazazzera ha risposto che l'argomento non è di competenza consiliare, per cui non è necessaria una convocazione del Consiflio per aprire una discussione in merito. In una nota, Lazazzera, prende atto che, nel merito, nessuna informativa verrà data dal sindaco e non ci sarà nessun Consiglio comunale per capire se e quali attività metterà in campo l'Amministrazione comunale al fine di risolvere il grave problema del rischio idrogeologico che minaccia fortemente Pisticci centro e in particolare l'area di Largo Cantore Sinisi, Marco Scerra, via Ferrari e Piazza Plebiscito. Lazazzera ha accolto con rammarico la risposta di diniego di discussione in Consiglio di un argomento importante come quello relativo ad un tempio tanto caro ai pisticcesi, dove da oltre ottant'anni è ospita la statua del protettore San Rocco. Ma come la pensa il sindacio Vito Di Trani? Da noi più volte interpellato, si è detto fortemente interessato, non solo come devoto del santo, ma anche come cittadino di questa comunità, pronto a affrontare l'argomento, ovviamente insieme ad altre istituzioni, per risolvere un problema che non riguarda solo il tempio, ma tutta una zona a rischio di stabilità. «È un'opera d'arte da salvare» è stato il pensiero di Vittorio Sgarbi, non più di una settimana fa, in visita allla chiesa, aperta solo per l'occasione dal parroco, don Rocco Rosano. L'appello dell'eminente critico, dopo l'intervento di Lazazzera, non può che rappresentare un grande stimolo ad agire bene e senza perdere tempo. La chiesa di San Rocco va salvata ad ogni [m.s.] costo.
CORO UNANIME
le altre notizie ROTONDELLA
Sindacati, sit in di protesta all’Enea n Si svolgerà oggi, a Rotondella, dalle ore 10, sul piazzale antistante il Centro Enea della Trisaia, un sit in degli addetti ai servizi di pulizia. L’iniziativa di protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. La protesta fa seguito allo stato di agitazione dichiarato dai lavoratori contro la ulteriore precarizzazione del loro lavoro con la perdita di diritti acquisiti come le ore contrattuali, che saranno ridotte a 21.5 settimanali per 15 addetti, ed il servizio del trasporto messo a disposizione dall’Enea da 25 anni. [fi.me.] INIZIATIVA A TINCHI
Si riunisce il Comitato
Anche il critico d’arte di difesa dell’ospedale Vittorio Sgarbi consiglia n Prosegue l’attività del Codi darsi da fare mitato Difesa dell’Ospedale
di Tinchi per dare un futuro certo alla struttura. Questa sera, alle 19, nei locali del nosocomio, a Tinchi, è prevista una nuova riunione nuova riunione operativa degli attivisti del Comitato. All’ordine del giorno la definizione delle prossime mosse di una lotta infinita. All’iniziativa parteciperanno anche rappresentanti delle associazioni del territorio e simpatizzanti. [p.miol.]
TURSI A TAVOLA
Gli ortaggi di Bascetta protagonisti a Geo & Geo n Appuntamento per le aziende lucane unite alla Rete di Campagna Amica con la trasmissione di successo condotta da Sveva Sagramola, “Geo & Geo”. È la testimonianza dell’impegno di Campagna Amica nel promuovere il lavoro dei nostri imprenditori, il Made in Basilicata, le eccellenze e lo straordinario tesoro di biodiversità che le campagne lucane ancora offrono. Domenico Bascetta, titolare dell’monima azienda agricola di Tursi, presenterà due prodotti davvero singolari: la “zucca spaghetto” ed il “cetriolo spinoso”.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.01.2013
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Matera Domenica 6 gennaio 2013
Basilicata Mezzogiorno
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’associazione Guide turistiche ha reso noti i dati. Successo anche nel periodo natalizio
Boom di presenze al Palombaro
Nel 2012 sono state 8000 le persone che hanno visitato l’area che raccoglieva l’acqua SONO stati 8000 i visitatori che nel 2012, a Matera, hanno potuto apprezzare gli ambienti ipogei di piazza Vittorio Veneto, caratterizzati dalla presenza del Palombaro, un’antica cisterna che raccoglieva l’acqua potabile attraverso un sistema di raccolta complesso ed efficiente. Lo ha reso noto il presidente dell’associazione guide turistiche autorizzate, Giovanni Ricciardi. I visitatori sono stati per gran parte italiani, con un 10% di stranieri. Una parte degli introiti della bigliettazione, pari a 10 mila euro, sarà devoluta a cinque attività di volontariato e di solidarietà nel corso di una cerimonia che si terrà oggi alle 12,30 , in piazza Vittorio Veneto, nella ricorrenza dell’Epifania, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Il Palombaro, riportato alla luce nel 1991 in occasione dei lavori di riqualificazione della piazza, è profondo 15 metri ed è interamente scavato nella roccia. Ha una capacità di raccolta pari a circa 5000 metri cubi di acqua. Il sito è circondato da un sistema di caverne di varie epoche, dall’antico quartiere detto del «fondaco di mezzo» e da una torre normanna che costitutiva parte del sistema difensivo della città. Questo versante è oggetto di interventi di restauro e di completamento degli impianti, finalizzati a trasformare gli ipogei della piazza in un grande centro visite. Il successo ottenuto dal Palombaro conferma quanto il sito di piazza Vittorio Veneto rappresenti un polo d’attrazione di grande importanza che meriterebbe una adeguata struttura di accoglienza e valorizzazione di un’area, quella a ridosso di piazza Vittorio Veneto e di ingresso al Sasso Barisano. Diventa, dunque, fondamentale tornare ad affrontare il tema del sito d’ingresso agli antichi rioni, un impegno che le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni hanno sempre annunciato nelle rispettive agende, ma che, finora, non si è ancora concretizzato, fermandosi solo sulla carta. Nell’area, accanto al l’ingresso del Palombaro si possono scorgere gli affreschi e i resti della chiesa di Santo Spirito. Fu realizzato nel 1846 per volere di monsignor Di Macco, come riserva idrica pubblica, a sostegno degli abitanti del Sasso Caveoso. Per questa ragione era posizionato nella zona a quota più bassa della città e del Piano. Fu proprio il sistema di raccolta delle acque che nel 1993 fece di Matera il Patrimonio dell’Umanità
LE IMMAGINI
Il Palombaro di Matera ha registrato presenze record. In ottomila nel corso del 2012 hanno visitato le sue caverne scavate dal tempo e nelle quali si raccoglieva l’acqua per le comunità che abitavano i Sassi. Le visite sono state curate dall’associazione Guide turistiche di Giovanni Ricciardi
dell’Unesco. Un riconoscimento che ancora oggi rappresenta il suo valore aggiunto e al tempo stesso una grande responsabilità se si pensa alla sfida che attende la città, intenzionata a diventare capitale europea della Cultura nel 2019. In questo senso i risultati ottenuti al Palombaro possono rappresentare un elemento di sicuro valore che, proprio per questo, non possono essere sottovalutati ma devono diventare strumenti di analisi e valorizzazione. matera@luedi.it
Fu realizzato nel 1846
La Cisl si rivolge al giudice del Lavoro e cita il Comune «La noncuranza e l'assoluta indifferenza dell'amministrazione comunale di Matera che continua a negare i diritti e le prerogative sindacali della Cisl Fp del Comune di Matera, obbliga a rivolgerci al Giudice del Lavoro per fare dichiarare il comportamento antisindacale e la disapplicazione delle recenti deliberazioni assunte in violazione delle prerogative sindacali». E' quanto dichiara il segretario generale Regionale della Cisl Funzione Pubblica, Giovanni Sarli. «Avevamo denunciato che su provvedimenti di grande rilevanza, quali l'utilizzo del fondo salario accessorio relativi agli anni 2012 e 2013, nonché l'individuazione di nuovi profili professionali, non si fosse tenuto conto di quanto richiesto dalla maggioranza assoluta dei componentiRsu, dicui 6dellaCisl, eche
l'amministrazione aveva ritenuto accordarsi con soli 2 Rsu su 12 eletti, approvando i due provvedimenti senza il parere della maggioranza del sindacato. A firma del Segretario Generale Regionale, Giovanni Sarli, e del segretario Sas, Giorgio Casiello, abbiamo inoltrato l'atto di significazione di diffida e messa inmora alsindacodiMatera -cheriveste anche i ruoli di assessore al Personale e assessore al Bilancio- per chiedere l'annullamento in autotutela delle deliberazioni incriminate e la ripresa del sereno confronto sindacale per sanare la lesione delle prerogative sindacali pregiudicate e, nel contempo, consentire la difesa degli interessi e delle legittime aspettative dei lavoratori. Al Comune di Matera - continua Sarli - occorre ripristinare con urgenza il rispetto dei diritti sinda-
cali, e su questo, se l'amministrazione continuerà nel suo atteggiamento irresponsabile, ci rivolgeremo, nostro malgrado, alla magistratura competente. Non si può non stigmatizzare, infine, il “teatrino” inscenato tra la commissione consiliare Bilancio e Personale e il consiglio comunale, da una parte, e giunta comunale, dall'altra, rispetto al mancato adeguamento delle ore di contratto di lavoro a favore dei lavoratori assunti a tempo parziale, rispettando l'atto di indirizzo approvato all'unanimità dal consiglio comunale a giugno 2012. La Cisl Fp, formalmente coinvolta per fornire consulenza alla commissione Bilancio, ha indicato la possibile soluzione che la Commissione e il Consiglio hanno fatto propria, ma la giunta ha immotivatamente ignorato». matera@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
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Lunedì 7 gennaio 2013
24 ore in Basilicata
Domani a Potenza la prima udienza del procedimento a carico del tunisino Walid Zairi
Omicidio Lepore, al via il processo L’anziana fu uccisa il 24 giugno nella sua abitazione di Genzano
POTENZA - Sono passati quasi 7 mesi da quella tragica sera in cui Grazia Lepore fu barbaramente uccisa nella sua casa di famiglia a Genzano, in via Ruggero di Lauria (ex via Fiume). Sette mesi di dolore per i parenti dell’anziana 75enne che da anni risiedeva a Roma, in attesa di vedere iniziare quel processo che sperano ristabilisca la verità sull’efferato omicidio della donna. Finalmente quel momento è arrivato perché domani, alle 9,30, si aprirà presso il Tribunale di Potenza il procedimento a carico dei presunti assassini. Una prima udienza che vedrà comparire sul banco degli imputati Walid Zairi, 34enne tunisino arrestato quattro giorni dopo l’assassinio con l’accusa di aver soffocato l’anziana. Ad incastrato è stata la prova del Dna su una traccia di sudore impressa sulla federa del cuscino usato per uccidere la donna. A indirizzare i militari del Reparto operativo e della compagnia carabinieri di Venosa verso Walid Zarai sono stati per primi i familiari di Grazia Lepore, originaria di Genzano ma emigrata poco dopo il matrimonio nella capitale, che tornava di tanto in tanto in paese ed era scesa da qualche giorno per “aprire la casa” in vista dell’arrivo della figlia e del genero per una vacanza estiva. Nelle indagini era finito anche il fratello minore Taoufik, di 28 anni, che è stato il primo ad essere fermato e, dopo un lungo interrogatorio,
Alcuni massi sono caduti sulla via nazionale per Rapolla
A Barile una pericolosa frana a pochi metri dal centro storico Il costone interessato dalla frana verificatasi nei giorni scorsi sulla strada per Rapolla
La casa di Genzano e a lato: Maria Grazia Lepore
ha puntato il dito proprio sul fratello. Contro di lui, gli investigatori non hanno trovato elementi a sufficienza per sostenere che fosse presente sulla scena del crimine e per questo a settembre è stato scarcerato su richiesta dello stesso pm Gerardo Salvia. I problemi con i vicini risalivano infatti a diverso tempo prima. Taoufik risiedeva regolarmente da anni nell’appartamento al pian terreno della palazzina di tre piani che per il resto è di proprietà della famiglia della donna, mentre Walid vi si riparava soltanto saltuariamente. Tremenda la dinamica dell’accaduto ricostruita dagli inquirenti. I primi segni di violenza sono stati scoperti sull’in-
gresso, dove le intenzioni di Walid Zairi devono essere apparse subito chiare. Un colpo e delle macchie di sangue sul pavimento. Grazia Lepore ha cercato di difendersi afferrando un coltello ma è stata subito disarmata, lui l’ha sopraffatta per portarla subito dopo in camera da letto. L’autopsia ha escluso una violenza sessuale consumata, e le tracce biologiche scoperte sugli indumenti della donna sono state attribuite alla stessa vittima. Ma quel corpo semi-spogliato lascia ancora intravedere qualcosa di più di una semplice colluttazione. Secondo i dati incrociati dell’autopsia del dottor Giovanni Zotti e dell’analisi della
scena del crimine effettuata dai carabinieri la donna sarebbe stata soffocata con un cuscino. Minuti infiniti di agonia, fino a quando non ha perso conoscenza. Infine la rapina. La fede in particolare, quella che ha incastrato Taoufik Zarai, sarebbe stata sfilata dall’anulare della vittima già inerme. Perciò si pensa che una volta compiuto il fattaccio, l’aggressore abbia fatto razzia anche dei pochi contanti di cui era in possesso Grazia Lepore, e della catenina d’oro che portava sempre con sé, ma non è stata ancora trovata. Quel denaro sarebbe potuto servire per finanziare la fuga del responsabile e di fatto Walid si sarebbe subito dato alla macchia.
BARILE - Una frana con una pericolosa caduta di grossi massi si è verificata sulla via nazionale per Rapolla alcuni giorni fa, a poche centinaia di metri dal centro storico. Per fortuna, in quel momento nontransitavano veicoli, altrimenti le conseguenze per gli automobilisti sarebbero potute essere serie. Questa strada, proprio nel tratto dove si è verificato lo smottamento, è stata messa in sicurezza da lavori iniziati nel 2009 fino al 2011 con finanziamenti europei. Circa un mese fa, un'altra frana si è verificata presso il Santuario della Madonna di Costantnopoli: in questo caso sono stati rimossi i sassi e le pietre, ma non sono stati
Ad Avigliano consiglio comunale straordinario per concertare la “strategia difensiva”
Un momento del Consiglio comunale straordinario svoltosi ad Avigliano
eseguiti lavori di sicurezza come tiranti ed altri strumenti. Francesco Di Tolve, consigliere comunale di minoranza è intervenuto sulla vicenda. «Quest'area - ha detto - é stata interessata da un finanziamento pubblico di soldi europei di circa 1,6 milioni di euro, di cui poco piú di 400mila euro ancora da spendere proprio dal maggio 2011. Queste domande le ho poste consecutivamente negli ultimi 6/7 Consigli comunali, senza avere mai nessuna risposta se non una nel gennaio del 2012 quando il sindaco mi comunicò che di queste somme a quella data "non vi era piú traccia"». Lorenzo Zolfo
Il commento di Palma
Tagli agli uffici postali, i Comuni si preparano al vertice del 14 in Regione
Edilizia, Feneal-Uil «La Regione deve fare di più»
muni, siamo pronti nel continuare a fare fronte comune, indipendentemente dai colori politici. Questo Consiglio comunale ha un grande valore istituzionale e guarda attentamente gli interessi dei paesi, delle contrade e delle popolazioni». «Il provvedimento di Poste Italiane ha continuato - va visto come una trattativa economico-finaziaria che pensa esclusivamente ai profitti, al numero delle operazioni fatte allo sportello, un ricatto in piena regola che prende a bersaglio i tanti comuni. Non resteremo fermi,vogliamo cheil provvedimento venga immediatamente annullato». I sindaci Domenico Vita, di Marsico Nuovo e Domenico Alberto Muro, di Castelgrande hanno ricordato che «a prescindere dalle chiusure a giorni alterni, il servizio Poste Italiane non funziona, continuano i disservizi, mancano i portalettere, i cittadini sono stanchi di subire code interminabili. Quindi, la posizione storica di Poste Italiane va rivista e risolta, per assicurare un minimo di certezza ai cittadini». Secondo il sindaco di Missanello, Senatro Vivoli, «PosteItaliane èdiventata unabanca, cheesalta il profitto e si basa solo sui numeri e i guadagni. I numeri non ci danno quella forza o capacità di poter interagire con il colosso Poste Italiane. Non può venire meno un servizio essenziale, e per questo va difeso in sinergia con le altre istituzioni presenti sul territorio». D'altro canto, il sindaco di Filiano, Giuseppe Nella, ricorda che «gli uffici postali di Sterpito e Dragonetti sono stati chiusi,anche dopo aver adottato ad unanimità un atto per non procedere alla chiusura degli uffici postali, ma niente ha fatto cambiare idea, nemmeno impugnando l'atto alle massime Autorità di Potenza, Roma, Regione, Provincia». Maria Rosaria Aquino
«GLI interventi realizzati nel 2012 dal dipartimento Infrastrutture della Regione, secondo i dati illustrati nella conferenza stampa della Giunta, non possono soddisfarci. Per uscire dalla crisi del comparto costruzioni occorrono molti altri investimenti, innanzitutto per la tutela e la salvaguardia del territorio, atti a prevenire calamità naturali proprio come quella del Metapontino di marzo 2011 di cui sono evidenti ancora le ferite e proteggereil nostropatrimonio storico-artistico dall'incuria, e poi fondi per lo sviluppo di un piano di grandi infrastrutture che è la grande palla al piede per lo sviluppo della Basilicata».E' il commento del segretario regionale della Feneal-Uil, Domenico Palma. «In Basilicata – continua – disponiamo di un patrimonio di edilizia residenziale, popolare e cooperativa che risale agli anni 5060, tra i più “vecchi” del Paese, ed ha necessità di adeguamenti sia in chiave di risparmio energetico e miglioramento della qualità della vita delle famiglie che in chiave antisismica. Questo aiuterebbe non solo il settore ma tutta l’economia regionale».
AVIGLIANO - Una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale per dare voce ai tanti Comuni colpiti dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane sul territorio regionale. Alla discussione hanno preso parte il presidente dell'Anci, Vito Santarsiero, i sindaci e i consiglieri di Possidente, Bella, Filiano, Latronico, Castelgrande, Balvano, Teana, Sant'Ilario di Atella, Castelluccio Superiore, Missanello, Marsico Nuovo e Campomaggiore, ma anche i consiglieri regionali Giannino Romaniello e Gianni Rosa, la segretaria Slc Cgil Basilicata, Anna Russillo e i comitati cittadini. La presidenza è stata assunta dal sindaco di Avigliano, Vito Summa, che ha presentato questo consiglio comunale urgente e preparatorio al vertice del prossimo 14 gennaio in Regione con Poste Italiane, Anci, Comuni e cittadinanza. «Sarà l'occasione - ha dichiarato Summa per chiedere ad unanimità il mantenimento degli ufficipostali e, soprattutto,di sottolineare l'inadeguatezza delle misure di razionalizzazione messe in atto da Poste Italiane, che vanno a penalizzare le fasce più deboli della popolazione che hanno sempre visto l'Ufficio postale come simbolo della civiltà». Va, tuttavia, precisato che dei Comuni presenti alla discussione, alcuni uffici postali sono stati soppressi (Sant'Antonio Casalini di Bella, Possidente di Avigliano, Sant'Ilario di Atella, Sterpito e Dragonetti di Filiano), invece, gli altri Comuni hanno subìto un'apertura a giorni alterni (Teana, Castelluccio Superiore, Latronico, Missanello, Marsico Nuovo, Castelgrande, Scalera di Filiano e San Cataldo). Ha aperto il dibattito Vito Santarsiero, che ha sottolineato «il comportamento scorretto di Poste Italiane. Questa settimana - ha aggiunto - sarà determinante per continuare a difendere i nostri Co-
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 256 del 08.01.2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Agricoltura
Alluvioni 2011 Mastrosimone “E la Basilicata?” Per l’assessore all’Agricoltura “non è possibile che si risarciscano soltanto le Marche dimenticando poi i territori più a Sud”
“Destinare oltre 100 milioni di euro ai territori e alle popolazioni colpite dalle alluvioni e dimenticare la Basilicata e la Puglia equivale ad affermare che esistono due Italie”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Rosa Mastrosimone, commentando l’approvazione da parte del Parlamento dell’ultima legge di stabilità. “Non è possibile – aggiunge Mastrosimone - che lo stesso evento atmosferico che nel marzo del 2011 ha prodotto danni anche nelle Marche possa essere risarcito solo a quest’ultima regione”.
L’assessore alla Salute Martorano: “Scelta a passo con i tempi”
In arrivo protesi e ausili ai lucani I dispositivi riguardano patologie ad arti e udito In aggiunta alla concessione del solo personal computer il nomenclatore ora introduce anche altri “dispositivi informatici similari” ad esempio laptop e tablet
Protesi al passo con i tempi e con le innovazioni tecnologiche. Il dipartimento regionale Salute, sicurezza e solidarietà sociale ha
aggiornato l’elenco delle protesi e degli ausili erogabili ai residenti in Basilicata. Le innovazioni sono state proposte dall’asses-
sore Attilio Martorano, sulla base delle esigenze e richieste giunte dalle aziende sanitarie e dalle associazioni dei malati.
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Turismo
Sviluppo rurale
I progetti del Gal Bradanica Numerose le azioni che nel 2013 metterà in campo il Gal Bradanica per rafforzare il sistema produttivo e imprenditoriale locale. A comunicarlo è il Presidente del Gal Leonardo Braico il quale sottolinea: “Il binomio turismo e cultura continuerà a rappresentare l’asse portante della nostra strategia d’intervento con attività che andranno ad esaltare la valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità e la diversificazione dell’agricoltura tradizionale ”
Piot Appennino Lucano - Lagonegrese
Valorizzare l’area con buone pratiche Tanti gli interventi infrastrutturali A PAG. 3
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Sugli indumenti di Elisa Caps oltre al Dna di Danilo Restivo c’era quello di altre persone
La Cia Basilicata auspica un riordino significativo dei Consorzi di bonifica
Il legale dell’imputato condannato a 30 anni chiede un’altra perizia e nuovo dibattimento
I tre grandi temi sono situazione debitoria, pianta organica e piano relativo agli invasi
Sulla maglia di Elisa Claps ci sarebbero tracce di materiale genetico appartenenti anche a persone diverse da Danilo Restivo che sarebbero state trascurate. E’ quanto sostiene Alfredo Bargi, legale dell’impuntato condan-
La Confederazione italiana agricoltori della Basilicata, guidata da Donato Distefano, chiede alla politica una riforma di alto profilo capace di riordinare i Consorzi di bonifica. Tre i nodi da sciogliere per la Cia attraverso un piano
nato a 30 anni che, sollecitando una nuova perizia scientifica e la riapertura del dibattimento, con questa ricostruzione cercherà di smontare il primo grado di giudizio e salvare il suo assistito nel processo di appello.
La Gazzetta del Mezzogiorno
di rientro dei debiti, un programma di riqualificazione del personale, oltre alla definizione di un piano invasi e del planning regionale irriguo e di manutenzione delle opere, con capitoli definiti e risorse economiche certe.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Martorano: “Dispositivi per arti e udito decisamente al passo con i tempi e con le innovazioni tecnologiche”
Ausili e protesi hi - tech
Il dipartimento regionale ha aggiornato l’elenco degli strumenti erogabili ai lucani Il sistema sanitario
Il nomenclatore
della Basilicata va in
introduce anche
aiuto a persone affette
altri “dispositivi
da patologie
informatici
menomazioni
similari”,
e problemi di sordità
ad esempio laptop e tablet
Protesi al passo con i tempi e con le innovazioni tecnologiche. Il Dipartimento regionale Salute, sicurezza e solidarietà sociale ha aggiornato l’elenco delle protesi e degli ausili erogabili ai residenti in Basilicata. Le innovazioni sono state proposte dall’assessore Attilio Martorano, sulla base delle nuove esigenze e richieste giunte dalle aziende sanitarie e dalle associazioni dei malati. Diverse modifiche sono state apportato con l’introduzione degli ausili per
i pazienti con problemi di linfedema agli arti inferiori e superiori. Il nomenclatore introduce gambaletto, collant, calze, bracciale, guanto in tessuto traspirante elastico con diversi livelli di compressione. Le quantità massime concedibili sono di un pezzo ogni sei mesi. Novità sono previste anche a favore delle persone con problemi di udito. In aggiunta alla concessione del solo personal computer, il nomenclatore ora introduce anche
altri “dispositivi informatici similari”, ad esempio laptop e tablet. Rispetto alla fornitura di protesti come ausili per l’udito, il nomenclatore conferma il finanziamento per protesi B.A.H.A. (Bone Anchored Hearing Aid) e introduce protesi “similari”, ovvero prodotti che hanno la stessa funzione dei B.A.H.A. Si tratta di protesi applicabili nei casi di ipoacusia trasmissiva bilaterale su base flogistica, otospongiotica o malformativa del bambino e dell’adul-
to e nei casi di ipoacusie monolaterali gravi neurosensoriali o trasmissive in cui la protesizzazione tradizionale non consente il raggiungimento di una sufficiente soglia amplificata. “Con l’aggiornamento dell’elenco regionale delle protesi e degli ausili erogabili ai cittadini residenti in Basilicata – ha commentato l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano – il sistema sanitario regionale aumenta l’erogazione degli ausili e delle protesi alle persone
affette da particolari patologie o menomazioni. È il caso particolare dei malati di linfedema, che finalmente vedono riconosciuti l’acquisto dei tutori elasto-compressivi, esigenza particolarmente sostenuta da un’ampia platea di persone affette da questa patologie. Il nomenclatore non poteva non adeguarsi ai tempi e per questo – ha spiegato Martorano – abbiamo voluto introdurre i nuovi dispositivi in aiuto alle persone con problemi di sordità”.
Nel rispetto delle risorse disponibili, come stabilito dalla legge regionale del 2 febbraio 2004, numero uno all’art. 43, la giunta regionale di Basilicata ha comunque disposto gli aiuti ai residenti con oneri a carico del fondo sanitario regionale e fatta salva l’eventuale compartecipazione alla spesa dovuta agli utenti. L’erogazione di protesi per i cittadini aventi di diritto avviene secondo quanto previsto dal decreto ministeriale del 27 agosto 1999 numero 332.
Alluvioni 2011, Mastrosimone: “Non esistono due Italie” “Non è possibile che lo stesso evento atmosferico che ha prodotto danni anche nelle Marche possa essere risarcito a differenza di Basilicata e Puglia” “Destinare oltre cento milioni di euro ai territori e alle popolazioni colpite dalle alluvioni e dimenticare la Basilicata e la Puglia equivale ad affermare che esistono due Italie”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone, commentando l’approvazione da parte del Parlamento dell’ultima legge di stabilità. “Non è possibile – ha aggiunto Mastrosimone - che lo stesso evento atmosferico che nel marzo del 2011 ha prodotto danni anche nelle Marche possa essere risarcito solo a quest’ultima regione, dimenticando poi i territori più a Sud. Per questo motivo – commenta l’assessore - è più che giusta l’indignazione
espressa dal Comitato Terre Joniche e, facendo mia la richiesta degli agricoltori lucani e pugliesi e con il conforto del presidente De Filippo avvierò un confronto con i vertici istituzionali della Regione Puglia per mettere in campo ogni utile iniziativa. I pochi giorni che ci separano dall’adozione da par-
Indignazione del Comitato Terre Joniche te del Governo del decreto attuativo – aggiunge l’assessore – devono essere utilizzati per apportare tutte le necessarie correzioni ad un provvedimento palesemente ingiusto. Non destinare le risorse necessarie alla chiusura
di questa emergenza – ha concluso l’assessore Mastrosimone - significherebbe infine anche vanificare gli sforzi della Giunta regionale di Basilicata che da ultimo nel 2012, proprio per sopperire alle mancanze del Governo ha stanziato, per tale emergenza un’ulteriore milione di euro di cui 700 mila euro destinati alle famiglie in stato di necessità e 300 mila euro alla costituzione di un fondo a favore delle famiglie a rischio usura”. Intanto, il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha annunciato due giorni fa una nuova mobilitazione per l’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2013 “che – ha spiegato il portavoce Gianni Fabbris - finanzia con 105 milioni di Euro tutte le alluvioni che hanno colpito
diversi territori regionali italiani tranne che la Puglia e Basilicata”. Il comitato, inoltre, “sollecita ai due Presidenti di Regione, De Filippo e Vendola, il massimo dell’iniziativa per risolvere il problema aperto dal voto parlamentare” e “prende atto con soddisfazione della prima presa di posizione del presidente Vito De Filippo che nella conferenza stampa di inizio anno ha espresso “stupore e indignazione” ed ha annunciato “forti iniziative anche clamorose nei prossimi giorni”. Infine l’assemblea ha dato mandato al gruppo di coordinamento “perchè intensifichi i contatti con la Regione Puglia perchè il Presidente Vendola assuma impegni immediati e forti”.
Destinare oltre cento milioni di euro ai territori e alle popolazioni colpite dalle calamità del primo marzo di due anni fa
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Basilicata Mezzogiorno
Il Piot “Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese” punta sulla valorizzazione delle molte risorse dell’area
Il territorio si prepara al futuro Le iniziative in cantiere sono coerenti con il Piano turistico regionale L’offerta contenuta nel pacchetto guarda al patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale che dal vasto massiccio del Sirino porta fino a quello del Raparo Le proposte contenute nel Pacchetto integrato di offerta turistica “Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese” rispondono in pieno alla strategia delineata nel Piano turistico regionale e alle esigenze di rilancio dell’area caratterizzata da uno straordinario patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico. A guidare le tante iniziative in cantiere una programmazione che ha tenuto conto delle sei tipologie di turismo che il territorio rende disponibili: naturalistico, invernale, sportivo, eno-gastronomico, del wellness, culturale. In effetti, tra gli interventi di carattere in-
frastrutturale in corso troviamo la realizzazione di tre punti di Informazione e accoglienza turistica a Lagonegro, Sant’Arcangelo e Grumento Nova e di un centro sportivo sul monte Volturino, la valorizzazione degli impianti sciistici con l’installazione di un tappeto mobile nei pressi della sciovia principianti del Laudemio, l’adeguamento della sentieristica e della cartellonistica, la sistemazione dei sentieri del culto non solo nel Comune di Armento, la manutenzione del tratto stradale che va dall’albergo “Luci della Montagna” di Moliterno al bivio di Varcolumino nel Comune di Lagonegro e la
creazione di piste di pattinaggio e bob su rotaia, la parete per l’arrampicata e un campo scout nelle zone tra Monte Sirino e in località Conserva di Lauria. Significativo, in questa direzione, il sostegno alle imprese locali pensato per metterle nelle condizioni di contribuire al meglio all’offerta complessiva, anche in termini di ade-
guamento alle norme e agli standard internazionali, e alla maggiore soddisfazione dei viaggiatori. Oltre al Parco nazionale che custodisce e promuove le ricchezze della flora e della fauna lucana, il territorio dell’Appennino lucano possiede un paesaggio di rara bellezza che si collega bene agli aspetti culturali che lo caratteriz-
zano e ai luoghi che ne hanno segnato la storia, a partire dalle risorse archeologiche dell’antica Grumentum. In un recente incontro, il sindaco del Comune di Lagonegro, Domenico Mitidieri, ha detto: “Il Piot Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese ha promosso una serie di iniziative finalizzate alla
promozione turistica del territorio inserito nell’area vasta che collega il massiccio del Sirino con quello del Raparo e il monte di Viggiano. Abbiamo rivolto un’attenzione particolare alla valorizzazione del folklore e dei molti aspetti storici e artistici, all’enogastronomia di qualità e ai percorsi legati al culto religioso”. (bm9)
Tanti gli interventi di carattere infrastrutturale
Una partnership che funziona
Oltre alle ricchezze del Parco
A guidare la parte pubblica Lagonegro a quella privata ci pensa Confindustria
un paesaggio di rara bellezza
Un programma davvero ambizioso quello del Pacchetto integrato di offerta turistica “Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese” che per essere portato avanti necessita dell’apporto fattivo dei tanti soggetti del territorio. E’ questo lo spirito che caratterizza la squadra di lavoro. Per quanto riguarda la parte pubblica, la partnership di progetto è composta da Provincia di Potenza, Parco Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, Camera di commercio di Potenza, Gruppi di azione locale e Aree programma che ricadono sul territorio. I Comuni coinvolti sono Lagonegro (capofila), Aliano, Armento, Castesaraceno, Castronuovo di Sant’Andrea, Corleto
Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Gorgolione, Lauria, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Nemoli, Paterno, Rivello, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino D’Agri, Sant’Arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Mentre i soggetti della componente privata sono Confindustria Basilicata (capofila), Associazione generale delle cooperative italiane (Agci), Api, Agriturist, Associazione ‘Naturalmente Lucano’, Ateneo Musica Basilicata, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confesercenti, Legacoop Basilicata, Legambiente, Metabo, Unione nazionale comuni italiani. (bm9)
il territorio possiede anche
Tra le tante azioni in montagna un centro sportivo sul Vulturino e un tappeto mobile sul Sirino
Un sostegno significativo è rivolto alle imprese per l’adeguamento a norme e standard internazionali
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Basilicata Mezzogiorno
Sfida al nuovo anno Gal Bradanica punta su turismo e ambiente Saranno approvati 73 progetti che interessano anche agricoltura, artigianato e centri storici. Bandi pubblici e azioni relative alla fruizione di beni culturali e turistici
Leonardo Braico Il binomio sviluppo rurale e cultura rappresenterà la nostra strategia d’intervento
Una veduta di Pomarico
Per rafforzare il sistema produttivo e imprenditoriale locale il GAL Bradanica metterà in campo nel 2013 numerose azioni con uno sblocco d risorse provenienti dall’Asse IV Leader, per un ammontare complessivo tra finanziamento pubblico e privato di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Il GAL è una società consortile a responsabilità limitata che ha per oggetto lo sviluppo economico e sociale del territorio dei comuni rientranti nell’Area Bradanica: Grassano Grottole Irisna Miglionico, Montescaglioso e Pomarico. L’area di intervento del GAL si estende nella pianura nord-orientale della regione, territorio caratterizzato da un forte legame con il contesto agricolo e il mondo rurale. L’area gode della presenza di aree protette: la diga di San Giuliano, dal 1976 oasi naturale regionale e oasi del WWF dal 1989; il Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano. La
presenza di fiumi garantisce uno scambio ecologico tra gli ambienti naturali frammentati dalle bonifiche e dall’urbanizzazione del territorio. “Nei primi mesi del 2013 il gruppo di lavoro del Gal – riferisce il presidente Leonardo Braico - provvederà all’approvazione definitiva dei 73 progetti riguardanti l’ agricoltura, il turismo rurale, l’artigianato e il miglioramento dei centri storici ai quali
Il 2013 sarà anche all’insegna della cooperazione transnazionale con la Spagna si aggiungeranno interessanti bandi pubblici e progetti relativi alla fruizione e promo – commercializzazione di beni culturali e turistici attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, azioni di co – marketing con l’Apt Basilicata per favorire la definitiva affermazione di un sistema turistico integrato tra
Dal Consiglio Tasse Mattia (Pdl) Non è stata ancora smaltita la batosta dell’Imu che dal primo gennaio si abbatte la ‘mazzata’ Tares, la nuova imposta che sostituisce la Tarsu e la Tia . In base alle prime proiezioni diffuse dall’Unioncamere il risultato è che imprese e tutti i privati cittadini pagheranno almeno il 30 per cento sino ad un massimo del 50 per cento in più rispetto alle vecchie tariffe. La Tares si sta delineando come una ulteriore occasione di tassazione su imprese già stremate dal calo delle vendite come è ampiamente dimostrato in questa prima fase di avvio dei saldi nei negozi. Politica (1) Napoli (Pdl) Dopo quasi dieci anni di promesse non mantenute il primo cittadino di Potenza in una conferenza stampa si è permesso di parlare di miglioramento della mobilità e della viabilità cittadina. Ma di quale città sta parlando? Certo non di Potenza, dove si è persa la cognizione del servizio di trasporto
Matera e l’area della collina bradanica. Le principali linee di intervento riguardano l’aumento dei meccanismi di competitività per la crescita qualitativa, la diversificazionee l’ammodernamento dei processi produttivi; la valorizzazione dell’ambiente per favorire il miglioramento della qualità della vita, esaltare il fascino del territorio come area rurale a vocazione turistica e aumentare l’attrattività territoriale; la creazione di nuove opportunità per lo sviluppo economico rurale. “Il binomio turismo e cultura, continuerà a rappresentare - sottolinea Braico - l’asse portante
della nostra strategia d’intervento con attività collegate che andranno ad esaltare la valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità, la diversificazione dell’agricoltura tradizionale con progetti legati al sociale ed al potenziamento del turismo rurale e dell’esperienza. Il Gal favorirà la nascita
di fattorie sociali in grado di intercettare nuovi flussi turistici legati alle fasce deboli, di percorsi ed itinerari turistici ad alta intensità esperenziale, modelli di gestione dei principali contenitori e siti culturali recuperati con il Piot “Matera e Collina” ma che necessitano di un’integrazione e messa in rete per poter diventare appetibili ed immediatamente fruibili. Il 2013 sarà anche all’insegna della cooperazione transnazionale con la Spagna per la valorizzazione del patrimonio rupestre dove il Gal interverrà con un progetto pilota locale per la messa in sicurezza e la piena fruizione dei Bottini di Irsina da collegare, attraverso un percorso emozionale, ad altri siti rupestri dell’area e interterritoriale con un progetto riguardante il turismo enogastronomico da realizzare con altri Gal lucani e pugliesi. Oltre allo sviluppo del turismo religioso e delle ippovie, anche due importanti obiettivi: la progettazione di un grande attrattore turistico – culturale e la creazione di un sistema ricettivo di Ospitalità Diffusa nei centri storici dei meravigliosi borghi della collina materana”.
Alsia: i seminari tecnici del 2013
pubblico urbano, dove ancora si fanno code ai passaggi a livello, dove non esiste semaforo a regolamentare gli incroci pericolosi. E poi, il nodo del Gallitello di cui non si conosce ancora il destino. Si interroghi sull’assenza di parchi attrezzati per i bambini, di verde pubblico con arredi per ospitare gli anziani, di strutture sportive inesistenti o fatiscenti. A Potenza si paga l’Imu più cara d’Italia e tutte le tasse locali viaggiano su valori altissimi. Politica (2) Rosa (Pdl) Dagli ultimi due comunicati stampa - fotocopia - di Pici e Latronico, abbiamo conferma che la democrazia ‘regna’ nel Pdl di Basilicata. La verità ,invece, è che i tre Parlamentari uscenti si sono autocandidati e dopo che nelle ‘stanze del Pdl’, Pagliuca e Sarra litigano per la seconda posizione di lista, cosa vorrebbero? Che la base del partito vada a questi ‘finti’ incontri ed approvi tutto per essere presi in giro, come al solito, perché poi è Roma che approva tutto? Quanto comunicano Pici e Latronico è tutto una presa in giro.
Promuovere le eccellenze produttive della montagna potentina, territorio ricco di storia, cultura, tradizioni gastronomiche, favorendo l’aggregazione dei produttori locali. E’ questo il fine dei seminari tecnici promossi dall’ALSIA sul tema del marketing territoriale, realizzati in collaborazione con Proloco, GAL, associazioni culturali ed associazioni di produttori locali. Gli incontri avranno luogo nei primi mesi del 2013 e riguarderanno alcune delle eccellenze alimentari lucane: la Patata di Muro Lucano, la Strazzata, la Salsiccia a Catena di Cancellara, il Cacioricotta lucano, l’Agnello delle Dolomiti lucane, il Fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola, e altre produzioni oggetto dell’attività di valorizzazione promossa dall’ALSIA.
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Basilicata Mezzogiorno
Agricoltura è futuro
La nostra tradizione è la principale fonte di crescita
r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti
Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
Martedì 8 gennaio 2013
VERSO LE ELEZIONI
PARTITO DEMOCRATICO Alle ultime elezioni politiche, vennero da fuori regione 4 nomi. I GIORNI DEL TOTO CANDIDATI «paracadutati» Al Senato probabile capolista donna
Attesi per oggi i candidati del Pd Speranza capolista alla Camera. Bersani decide gli esterni La «renziana» Oggi Mastronardi vedrà le schede Oggi, praticamente quando dovrebbero essere ufficializzate le liste per il Parlamento, Mirna Mastronardi, candidata in quota renziana alle primarie materane del Pd, quinta con 1073 voti dopo Filippo Bubbico, Maria Antezza, Carlo Chiurazzi e Vittoria Purtusiello, potrà vedere le schede elettorali per fugare ogni dubbio sul conteggio delle sue preferenze in due comuni. «Non mi hanno ancora fatto controllare le schede delle primarie - scriveva sui social network sino a ieri mattina alle 13 - così come ho chiesto dal 31 dicembre». Mastronardi, su facebook, ha anche fatto appello a Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Partito democratico. Le sue legittime richieste dirette al Pd regionale, come candidata alle primarie, per capire che cosa sia accaduto in alcuni seggi materani, è stata soddisfatta proprio dopo la «bomba» sulle infiltrazioni malavitose che avrebbero «contaminato» il voto a Craco, lanciata dal sindaco Lacicerchia. È ovvio che sarebbe stato meglio non far emergere nessun tipo di «ombra» sulle primarie, in considerazione della natura, dello «spirito» davvero molto democratico dell’iniziativa. Ma i dubbi sulle votazioni si sovrappongono, considerando ciò che è accaduto a Nova Siri e, appunto, che sarebbe successo a Craco. L’eventuale «sordina» alla chiarezza, ammesso che ci sia stata, non ha funzionato perchè sono gli iscritti stessi al partito, i candidati, che escono allo scoperto chiedendo di conoscere tutto ciò che è giusto e legittimo conoscere. «Appare incredibile da parte del Pd, che fa della trasparenza la sua bandiera, - faceva presente Mirna Mastronardi in un comunicato riportato nei giorni scorsi anche dalla Gazzetta - la mancanza di divulgazione delle motivazioni che hanno portato il Collegio nazionale dei garanti a respingere il contro-ricorso di Chiurazzi a Nova Siri. L'annullamento degli oltre 1000 voti (senza la convocazione di nuove elezioni primarie) di altrettanti cittadini lucani che hanno persino pagato 2 euro per esprimere il loro consenso è la mortificazione della democrazia all'interno del Pd». Ma per Mastronardi è arrivato il momento di dissipare almeno le perplessità personali: oggi potrà vedere quelle benedette schede. Proprio nel giorno in cui Bersani farà sapere al centrosinistra lucano chi potrà votare per il Parlamento. [emilio salierno]
MIMMO SAMMARTINO l Sulle code velenose connesse al voto delle primarie, dal Pd non ci sono commenti dal partito. Fuori dalla ufficialità resta la percezione di un fastidio per un precipitare di dichiarazioni postume, spesso sollevate da chi ha raccolto consensi deludenti e che avrebbero avuto senso - se i timori oggi esplicitati fossero stati ritenuti fondati denunciare nei tempi e nei modi previsti. Negli organismi di partito ed eventualmente nelle Procure. La commissione di garanzia regionale - così come accaduto nella vicenda di Nova Siri - per poter agire, avrebbe dovuto ricevere le segnalazioni di presunte irregolarità nelle 12 ore successive al voto. Così non è accaduto. Sul fronte delle candidature, la dirigenza nazionale ha cominciato a stilare il quadro delle liste Pd nelle diverse regioni d’Italia. Oggi pomeriggio il quadro dovrebbe essere definito. Per la Basilicata pare ormai certa la candidatura del segretario regionale Roberto Speranza come capolista alla Camera (indicazione unanime espressa in sede di direzionale regionale che ha incrociato anche il consenso del segretario nazionale Pierluigi Bersani). Resta invece aperta la scelta del capolista al Senato (anche se l’indicazione non univoca dal partito lucano ha ulteriormente indebolito le chance di un rappresentante magari preso dalla pattuglia dei candidati alle primarie). L’ipotesi più plausibile è che, per Palazzo Ma-
dama, ci sia un capolista di fuori regione, probabilmente donna. Ma la domanda di fondo è: quante saranno le candidature extra regionali che la dirigenza romana del partito deciderà per la Basilicata? E in che posizione saranno collocate in lista? «Come partito osserva Speranza - abbiamo chiesto che, per i nomi dei candidati che sono nella disponibilità del segretario Bersani, si possa tener conto di nomi per i quali ci sia la massima condivisione e un rapporto stretto con il territorio lucano. Vedremo quello che sarà possibile ottenere». Alle ultime elezioni parlamentari da Roma furono «paracadutati» addirittura quattro candidature non lucane: Latorre, Zamparutti, Russillo e Naccarato. Tra le certezze, i nomi dei dieci candidati emersi dal voto delle primarie, con ordine stabilito sulla base dei voti ottenuti. Sono Vincenzo Folino, Filippo Bubbico, Antonio Luongo, Salvatore Margiotta, Maria Antezza, Angela Latorraca, Felicetta Lorenzo, Carlo Chiurazzi, Lucia Sileo, Caterina Policaro. Accanto a questa squadra, che verrà suddivisa fra le liste per la Camera e per il Senato, resta probabile l’ipotesi del cosiddetto «trenino» di cui si è parlato (e che nessuno ha mai smentito) per l’attuale presidente della giunta regionale Vito De Filippo, grazie al quale nel 2015, al termine della legislatura regionale, il governatore lucano dovrebbe approdare in Parlamento (subentrando, si dice, ad Antonio Luongo).
ELEZIONI Il segretario del Pd lucano, Roberto Speranza. Sopra: primarie Pd [foto Vece] .
I MALUMORI IL CONSIGLIERE REGIONALE CHIEDE UN PROCESSO DI CONDIVISIONE SULLE CANDIDATURE
Pdl, Venezia sferra l’attacco «Rottura senza confronto» «Le scelte vanno fatte coinvolgendo la base come è stato sancito in sede congressuale» DONATO MASTRANGELO l MATERA. «Pretendiamo un passo indietro da parte da parte di quei soggetti che stanno gestendo i criteri per le candidature del Pdl per l’elezione alla Camera e al Senato altrimenti sarà rottura definitiva nel partito. Il consigliere regionale Mario Venezia non si dà per vinto e continua la sua “crociata” dopo che nei giorni scorsi attraverso un comunicato aveva puntato l’indice contro l’on. Guido Viceconte. L’ex viceministro, in sostanza, avrebbe disatteso gli accordi sanciti durante le fasi congressuali. Di qui le accuse di Venezia che ha parlato di
assenza di democrazia partecipata e del tentativo di qualcuno di continuare «a navigare a pelo d’acqua con la speranza di non essere visti fino ad arrivare alla presentazione delle liste senza alcun dibattito». E il sintomo che il malumore di almeno una parte della base, vicina alle posizioni di Venezia serpeggi, lo si evince dai movimenti che si stanno registrando sul territorio in una sorta di partita a scacchi per giocarsi le ultime chance prima della prossima tornata elettorale per le elezioni politiche. Ieri Venezia, insieme all’altro consigliere regionale Gianni Rosa ed ai sindaci Rocco Leone di Policoro e di Irsina Raffaele Favale e a numeri amministratori locali ha partecipato ad un incontro a Ferrandina sul tema “Democrazia, partecipazione, condivisione. Per un Pdl di governo”. Una sorta di vero e proprio manifesto delle grandi manovre della com-
ponente ex An poi confluita nel Pdl, un monito a non sottovalutare la richiesta di tenere fuori la base pidiellina. «Non vogliamo - afferma Venezia - delle liste preconfezionati. La scelta delle candidature per le imminenti elezioni politiche deve giungere attraverso un processo di condivisione con la base del partito. È fondamentale ed opportuno che su questo aspetto ci sia riflessione ed apertura. Soltanto in questo modo - conclude il consigliere regionale del Pdl - potranno prevalere la logica del consenso, della democrazia partecipata, caratteristiche che ci permetterebbero di avere presa sul territorio tenendo conto che il Pdl nasce proprio dall’idea del presidente Berlusconi di dare il giusto peso alla partecipazione popolare». Insomma la battaglia sulle cadidature nel Pdl lucano sembra essere soltanto agli inizi con le scadenze elettorali che incombono.
DOPO LA DENUNCIA DEL SINDACO LACICERCHIA SI ALLARGA LA PLATEA DEGLI ASPIRANTI CANDIDATI. «SUBITO LA SOSTITUZIONE DI MANCUSI IN GIUNTA»
Craco, voti sospetti Chiurazzi: «Accuse senza significato»
Lista Udc, è tutto da rifare Fierro torna alla Regione?
l «Non conosco l’elenco della cosiddetta platea di Craco e, dunque, non posso aver determinato l’intorbidimento della contesa elettorale in quel centro». Il senatore del Pd Carlo Chiurazzi, rompe il silenzio degli ultimi giorni e risponde alle pesanti accuse rivoltegli dal sindaco di Craco, Pino Lacicerchia che ha parlato di voto torbido, attribuendone la responsabilità non solo a Chiurazzi, ma anche alla senatrice di Matera, Maria Antezza. Senatore, sono accuse pesanti. «È vero, ma oltre a non conoscere i votanti di Craco posso affermare, senza timore di essere smentito, che non ho mai partecipato ad un incontro pre elettorale, né prima né dopo i due turni delle primarie per il premier e neanche in occasione delle Parlamentarie nel centro amministrato da Lacicerchia». Dunque, lei respinge le accuse al mittente. «Assolutamente sì: oltretutto, va anche ricordato che, sin dalla costituzione del Pd a Craco, c’è un nostro riferimento che è l’ex sindaco Domenico Copeti, sulla cui trasparenza ed onestà credo non ci sia alcun dubbio. Credo che le domande poste da Lacicerchia debbano essere girate al se[p. miol.] gretario di seggio di Craco, non a me».
l Le tensioni interne hanno prodotto due risultati: una rimodulazione dei nomi degli aspiranti candidati, rispetto ad un documento inviato «informalmente» a Roma, e la pressione nei confronti del governatore De Filippo per rimpiazzare il dimissionario Mancusi con un altro esponente del partito prima delle prossime elezioni. Il comitato regionale dell’Udc, convocato d’urgenza dopo le polemiche scatenate da una nota, con tanto di candidati, spedita dal segretario Sacco ai vertici romani, ha trovato una sintesi al termine di una riunione al fulmicotone soprattutto quando è stato affrontato il tema PARTITO L’incontro [foto T. Vece] delle candidature. Tra i più critici Antonio Flovilla e Gianluigi Laguardia. Nel ricordare che se si decidesse di indicare come capolista al Senato un rappresentante di Potenza, alla Camera si dovrebbe optare per un materano, Flovilla ha dato la sua disponibilità a ricoprire uno dei due
posti. L’ombra di Mancusi, che non ha partecipato all’incontro, ha aleggiato tra un commento e l’altro. Sacco ha ribadito la solidarietà personale e del partito all’ex assessore regionale, mentre Laguardia, in linea con quanto indicato da Casini e Monti, ha evidenziato la necessità di procedere lungo i binari delle «liste pulite»: indagati, chiacchierati e sospettati non possono essere candidati. La platea degli aspiranti parlamentari in casa Udc si è allargata rispetto all’elenco di nomi contenuto nel documento incriminato che, a questo punto, è carta straccia. Hanno dato la loro disponibilità, tra gli altri, il sindaco di Chiaromonte, Antonio Vozzi, già senatore, e il sindaco di Tito, Pasquale Scavone. Capitolo giunta regionale. L’appello è inequivocabile: subito il cambio di Mancusi nella squadra di De Filippo. Al posto dell’assessore dimissionario si fa il nome di Gaetano Fierro, presidente regionale del partito e primo dei non eletti alla Regione. Il presidente della giunta regionale, nei giorni scorsi, ha sottolineato che avrebbe pensato al rimpasto solo dopo le elezioni, ma l’Udc non ci sta. Sacco incontrerà il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, per fare il punto della situazione. Qualora non dovessero esserci riscontri concreti, l’Udc chiederà ai suoi uomini di dimettersi dagli incarichi istituzionali. [ma.bra.]
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Martedì 8 gennaio 2013
GIALLO CLAPS
LE RICHIESTE DELLA DIFESA Il legale dell’imputato condannato a 30 anni di carcere chiede nuove perizie scientifiche e la riapertura del dibattimento
IL PROCESSO D’APPELLO
Sulla maglia di Elisa «Altre tracce di Dna»
DNA La maglia su cui è stato trovato il Dna di Restivo
L’avvocato Bargi, difensore di Restivo, attacca la sentenza di condanna FABIO AMENDOLARA l Sulla maglia che indossava Elisa Claps il giorno dell’omicidio, oltre alle tracce biologiche di Danilo Restivo, «c’erano tracce di Dna di profili genetici di altre persone, al pari delle tracce di sperma presenti sul materasso e su uno
«non sono state esplorate dai periti» e rendono «ancora più evanescente la tesi fatta propria dalla sentenza impugnata». Per il giudice di primo grado Restivo è stata l’ultima persona a vedere Elisa, non ha un alibi, ha tentato di violentarla, l’ha uccisa e ha nascosto il corpo nell’angolo del sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza in cui sono stati trovati i resti 17 anni dopo. La «prova regina» è il Dna di Restivo sulla maglia. L’avvocato Bargi contesta la prova scientifica. E chiede che nel processo d’appello vengano riascoltati i consulenti tecnici. Non solo. Per Bargi «non risulta accertato il fatto che nessun altro, dopo Restivo, ha incontrato Elisa e che nello stesso giorno nessuno ha visto restivo prima delle 13.10 13.15». Sostiene l’avvocato: «È sufficiente considerare che nessuno ha visto la Claps anche quando ha attraversato via Pretoria intorno alle 11.30 per recarsi all’appuntamento con Restivo e quando si è poi incontrata con lo stesso quanto
meno all’ingresso della chiesa; o addirittura quando, a seguire l’accusa, la povera Elisa avrebbe seguito l’imputato fino al sottotetto attraversando i vari corridoi e le scale della chiesa». L’avvocato Bargi sostiene quindi che ci sia l’eventualità «concreta che una o più persone, pur presenti in chiesa o nelle prossimità, possano non essere viste». E ancora: «Gran parte dei giovani conosceva l’esistenza del sottotetto anche perché era meta di diversi coetanei e di altre persone, come evidenziato sia dalle tracce di sperma presenti sul materasso e sullo strofinaccio posto sul letto rinvenuti in prossimità del cadavere, sia dalle bottiglie di birra e dai mozziconi di sigaretta trovati durante il sopralluogo e non riferibili a Restivo per la non compatibilità del Dna». In realtà il materasso non era vicino al corpo di Elisa, ma all’ingresso del sottotetto. L’avvocato Bargi chiede la «rinnovazione quanto meno parziale del dibattimento». E insiste «sulla necessità di disporre una nuova perizia medico-legale» e «una nuova perizia genetico-forense». L’avvocato annuncia ufficialmente «l’esame dell’imputato». Restivo, quindi, parlerà.
TORNA IL MATERASSO «Gran parte dei giovani conosceva il sottotetto lo prova il materasso»
strofinaccio rinvenuti sul luogo del delitto». È la ricostruzione con cui l’avvocato Alfredo Bargi cercherà di «salvare» Restivo - condannato in primo grado a 30 anni di carcere per l’omicidio di Elisa - nel processo d’appello. Quelle tracce, sostiene l’avvocato,
IL RICORSO
Ecco i motivi dell’impugnazione pro Restivo l Organi investigativi «strabici», «ossessionati dal pensiero unico della colpevolezza di Danilo Restivo». Ruota intorno a questa valutazione l’atto di appello che il difensore di Restivo aveva presentato dopo la sentenza di condanna a 30 anni di carcere. «Non è lui l’assassino di Elisa Claps». In 91 pagine Bargi analizzava tutti gli aspetti della vicenda: la «prova regina», vale a dire il ritrovamento del Dna di Restivo sui resti di Elisa, i testimoni, il profilo psicologico di Danilo. Soprattutto punta il dito contro gli organi investigativi: «Tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini sono stati esaminati e selezionati in funzione» della responsabilità di Restivo, «di guisa che ogni altra ipotesi o spiegazione è stata eliminata in via pregiudiziale, in quanto incompatibile con l’unico thema probandum presente nel fuoco degli inquirenti, vale a dire l’apodittica convinzione della colpevolezza del Restivo». Nella lunga storia dell’omicidio di Elisa Claps ci sono «protagonisti di ben altro spessore rispetto a Restivo, e frettolosamente scomparsi dalla scena, sol perchè asimmetrici rispetto alla costruzione unica dell’ipotesi accusatoria incentrata sin dall’inizio, sui sospetti emozionali nei confronti dell’imputato, che hanno finito per fare da schermo ai veri colpevoli». Bargi chiama in causa altre piste che, a suo dire, non sono state percorse come si doveva e,
MATERASSO Tracce di sperma erano sul materasso
SOTTOTETTO I resti di Elisa Claps nella chiesa della Trinità
Il difensore tenta di ribaltare la sentenza «L’assassino non è Danilo Restivo» Altre piste non sarebbero state esaminate. E il legale ipotizza: «Ci sono assassini in libertà» CHIESA La chiesa della Trinità Il 17 marzo del 2010 nel sottotetto alcuni operai hanno trovato i resti di Elisa Claps
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dunque, lascia aperta l’ipotesi che il o i colpevoli della morte di Elisa siano ancora liberi. Tra gli altri cita il caso di Francesco Urciuoli nella cui abitazione furono rinvenute apparecchiature idonee alle intercettazioni, disegni relativi alla finestra di Elisa, tra l’altro. «Gli esiti delle perquisizioni a carico dell’Urciuoli avrebbero dovuto, comunque, indurre ad un più adeguato approfondimento ed allo stesso tempo ad una ben diversa attenzione da parte del giudicante – sostiene Bargi – che, all’opposto,
non ha sollevato neanche un dubbio in proposito, forse perchè prigioniero di un metro di valutazione degli elementi investigativi incentrato più che sulla ricerca della verità, sulla conferma di un’ipotesi accusatoria della colpevolezza dell’imputato». Bargi, però, dimentica che Urciuoli è un testimone. Un teste importante per l’accusa, perché conferma di sapere del «vizietto» di Restivo: quello di tagliare i capelli alle ragazze. Bargi chiama anche in causa Eris Gega, il ragazzo albanese in-
dagato per falsa testimonianza e poi dichiarto non punibile: «La figura di tale protagonista risulta sin dalle prime battute connotata da contraddizioni, lacune mnemoniche ed avvolta da ombre». «La cecità ossessiva nel perseguire Danilo Restivo - è scritto nell’appello ha incredibilmente indotto all’abbandono di una pista molto più seriamente suscettibile di conseguire la verità sul grave fatto di sangue che avrebbero dovuto meritare ben altra considerazione». [f. a.]
Le tappe della vicenda Dalla scomparsa nel 1993 alla condanna Il 29 gennaio l’appello Un mistero lungo 17 anni. Cominciato il 12 settembre del 1993. Quella domenica mattina da Potenza scompare Elisa Claps, 16 anni. Verso le 12.45 si perdono le sue tracce. Il 10 settembre del 1994, per false dichiarazioni, viene arrestato Danilo Restivo, il ragazzo di 21 anni, che per ultimo ha incontrato la studentessa nella chiesa della Trinità di Potenza. Il 6 ottobre del 1994 un vigile urbano di Policoro dice che Elisa si trova in Albania, ma dopo pochi giorni la pista albanese sfuma. Il 12 novembre del 2002: in Inghilterra, una sarta, Heather Barnett, viene uccisa e seviziata. Scotland Yard indaga per omicidio Restivo. Il 17 marzo 2010, nella chiesa della Trinità di Potenza, vengono trovati resti umani. Sono di Elisa Claps. E per la Procura di Salerno Danilo Restivo è il suo assassino. In primo grado Restivo sceglie il rito abbreviato. Il giudice del Tribunale di Salerno lo condanna a 30 anni. La prima udienza del processo di appello si terrà a fine mese: il 29 gennaio.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.01.2013
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Martedì 8 gennaio 2013
Mala del Vulture
Trasportava un carico di hashish Preso il 29enne Umberto Di Muro
L’eredità scomoda di Ciola E’ il primogenito del boss Angelo, 3 settimane fa in manette era finito il fratello di LEO AMATO POTENZA - Tre settimane fa era toccato al fratello minore, per ricettazione e droga, giacché i militari arrivati a casa loro per arrestarlo gli avevano trovato una discreta quantità di “fumo” già confezionata in piccole dosi. Quello stesso giorno a Potenza la procura chiedeva l’ergastolo per il padre, accusato dell’omicidio di Bruno Cassotta, e già condannato a trent’anni in primo grado per la morte di un altro Cassotta, Marco Ugo. Domenica sera - invece - è toccato a lui, il figlio maggiore, che il “fumo” se lo stava portando da Foggia: 4 panetti da poco più di cento grammi cadauno. E’ nel carcere di Melfi da 36ore il 29enne Umberto Di Muro, primogenito del boss Angelo detto “ciola” ancora considerato ai vertici del clan ex Delli Gatti assieme al fratello Vincenzo. Umberto, che fino a poco tempo fa risultava anche titolare della ricca impresa di costruzioni di famiglia (bersagliata da una serie di misure patrimoniali su beni mobili e immobili per milioni di euro e cancellata dall’albo della camera di commercio), era di ritorno dalla Puglia con l’auto di un amico, un’insospettabile Fiat 600, ma ad attenderlo ha trovato un posto di blocco dei militari della stazione carabinieri di Lavello. «Già da tempo - spiega la nota diffusa ieri in serata dal comando provinciale dell’Arma - la compagnia di Venosa, al comando del capitano Vincenzo Varriale, stava indirizzando le sue indagini su di un giro di “droga” che, dalla vicina Puglia, veniva “importata” nella zona del Vulture - alto Bradano e del melfese, dove esperti pusher avrebbero poi dovuto “smistarla” nei comuni del circondario». Il comitato d’accoglienza per il figlio del più noto boss della zona sarebbe stato predisposto assieme agli investigatori del nucleo operativo e radiomobile della cittadina oraziana «dopo una preventiva ed articolata attività info-investigativa». Tradotto, vuol dire che con molta probabilità c’è da attendersi risvolti anche nei prossimi giorni: sia per i fornitori che per i pusher che facevano capo a Di Muro «già da tempo “monitorato” dai carabinieri». La droga era nascosta ma non è sfuggita a un’attenta perquisizione. L’auto resta dunque sotto sequestro e non è passato inosservato nemmeno il cognome del suo proprietario, il 33enne melfitano Antonio Caprarella, di cui nei prossimi giorni è probabile che gli investigatori vorranno appurare i rapporti non solo con Di Muro, ma anche con gli omonimi Gerardo e Antonio Caprarella già coinvolti in diverse inchieste sul clan di “ciola” e a loro volta titolari di un’impresa di costruzioni. Il primo in particolare era stato arrestato a dicembre del 2010 assieme al boss per l’omicidio del rivale Marco Ugo Cassotta, capo della costola melfitana dei basilischi, ma a marzo è stato assolto in primo grado e liberato, perciò in attesa dell’appello deve rispondere in un
altro processo soltanto di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il secondo invece, 31enne ed ex consigliere comunale eletto in una civica nell’allora maggioranza di centrodestra, già nel 2008 era finito in un’informativa della polizia per essere stato intercettato al telefono con Umberto Di Muro e aver prestato ad Angelo la sua auto, un grosso Suv. Due anni più tardi è stato anche indicato da un pentito, Alessandro D’Amato, come il referente per i traffici di droga del clan Di Muro nonché il custode delle armi del gruppo, ma si tratta di accuse rimaste senza seguito, a parte le querele dell’ex consigliere comunale nei confronti del collaboratore di giustizia, inclusa quella di aver partecipato alla pianificazione di un attentato contro un membro del clan rivale.
La droga i cellulari e i contanti sequestrati domenica sera dai carabinieri
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LA DROGA AI VIP
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Basilischi di seconda generazione
In aula Morabito, l’interrogatorio di Cossidente slitta L’ACCUSA dovrà depositare i verbali con le trascrizioni integrali degli interrogatori resi dal boss pentito dei basilischi Antonio Cossidente. E’ quanto ha deciso il collegio del Tribunale di Potenza nell’udienza di ieri del processo sui giri di coca nella Potenza “bene” gestiti dagli uomini del clan. A sollevare la questione era stata la difesa di Pietro Morabito, noto rampollo delle ‘ndrine della locride nonché parente del mammasantissima don Peppe detto “u tiradrittu”, assistito dall’avvocato Leo Chiriaco. Ieri mattina Morabito era in udienza in piedi dietro le sbarre a non più di tre metri dal suo grande accusatore, l’ex boss Cossidente, seduto al posto dei testimoni protetto da tre agenti di scorta disposti a scudo umano. Per l’esame e il controesame di Cossidente l’udienza è stata quindi aggiornata al 28 gennaio.
LE RIVELAZIONI DEL PENTITO
Le nuove leve dei rivali: «Hanno nomi pesanti e sono già sulla cattiva strada» «SONO già sulla buona strada, cioé la cattiva». Ha parlato anche dei giovani eredi dei suoi ex “compari”, il boss pentito dei basilischi Antonio Cossidente con gli investigatori che Antonio l’hanno interrogato dopo la sua deCossidente cisione di collaborare con la giustizia, a ottobre del 2010. Nel verbale del 28 gennaio del 2011 li chiama
«le nuove leve» o «giovani esordienti». Si tratta dei rampolli del clan capeggiato da Saverio Riviezzi, l’ex pugile di Pignola (di mestiere taglialegna), condannato di recente a 13 anni proprio nel processo sulla sua scalata ai vertici del crimine nel capoluogo dopo la ritirata di Cossidente a Nola. L’ex boss pentito fa i nomi del figlio di Riviezzi, Vito, di un non meglio precisato «marocchino Kebir», e di Giuseppe Campanella, figlio di Carmine che sta scontando una condanna definitiva a 15 per droga e associazione mafiosa, ed è considerato il gancio tra il clan e l’ex vicepresidente della giunta regionale Agatino Mancusi, sotto inchiesta per concorso esterno. Per Cossidente sarebbero loro a portare avanti gli affari illeciti del clan, dato che gli altri - a partire dal boss Saverio Riviezzi - negli ultimi anni sono finiti in carcere colpiti dalle operazioni di polizia e carabinieri. «Quando vengono in tribunale - spiega ancora il pentito sempre nello stesso verbale - comunicano ai maggiorenti detenuti le novità e
l’andamento delle attività illecite. A volte gli stessi comunicano anche solo con gli sguardi e/o con la mimica». Altri «giovani criminali emergenti» farebbero partedi una banda di Malvaccaro, il popoloso quartiere nella periferia del capoluogo, «coordinata» da Rocco Santarsiero alias “pupetto”, già condannato in primogrado a11anni direclusione per cocaina con Carmine Campanella. Santarsiero avrebbe continuato a trafficare droga ma è finito anche in alcune intercettazioni in cui si parla di estorsioni a imprenditori e commercianti di Potenza. Ma questa è un’altra storia per cui sono finiti in carcere due degli ultimi basilischi della vecchia guardia ancora in circolazione, Carlo Troia e FrancoMancino. Toltiloro aPignola resterebbe soltanto Pasquale Marino 39enne fedelissimo di Saverio Riviezzi, condannato a 9 anni di reclusione sempre nel processo sulla scalata al crimine del capoluogo. Poi la scena sarebbe tutta per i ventenni. lama
Per Andrea, 24 anni, l’accusa è di ricettazione e droga: aveva i gioielli del colpo a un “compro oro” di Melfi
Il più piccolo tradito dalla refurtiva di una rapina I CARABINIERI ai comandi del capitano Giovanni Diglio erano andati per arrestarlo con l’accusa di ricettazione, ma ha dato in escandescenze così hanno pensato bene di fare un controllo più approfondito ed è saltata fuori la droga già confezionata e pronta per lo spaccio. Lo scorso 14 dicembre era finito ai domiciliari nella casa del padre, dove fino a ieri conviveva anche col fratello più grande, Andrea Di Muro, 24 anni, figlio minore di Angelo “ciola”. Con lui c’era anche un altro ragazzo di Melfi, Mario Arturo, 23 anni, «già noto» alle forze dell’ordine, mentre un terzo ventenne «in ragione anche dell’assenza di precedenti penali o di polizia» aveva ottenuto soltanto l’obbligo di presentazione giornaliera presso il locale comando dell’Arma.
La scoperta durante la perquisizione a casa: le dosi erano già confezionate e pronte per lo spaccio I tre sono accusati del reato di ricettazione di monili in oro, asportati nel corso di una rapina ad un negozio “compro oro” di Melfi avvenuta nella serata del 30 novembre, ad opera di due giovani formalmente ancora da identificare, benché il sospetto è si nascondano proprio tra di loro. Quella sera, i due malviventi, col volto coperto da un passamontagna, mentre il commesso del negozio si accingeva alla chiusura, avevano fatto irruzione cogliendolo di sorpresa e si erano impossessati di monili in oro e soldi contanti per
un valore di alcune migliaia di euro, per poi dileguarsi nei vicoli della città. I militari della stazione comandata dal luogotenente Salvatore Santoro, immediatamente intervenuti hanno avviato le indagini del caso e con il supporto tecnico dei colleghi del nucleo operativo hanno monitorato per giorni presunti ricettatori e negozi “compro oro” dell’intera area del Vulture-Melfese. Così che nel giro di pochi giorni hanno identificato i tre giovani, che avevano venduto parte della refurtiva, proprio presso un negozio “compro
oro” nel vicino comune di Rionero in Vulture. Di qui la denuncia per ricettazione alla procura della Repubblica di Melfi. Il gip aveva emesso a carico dei tre un’ordinanza di custodia cautelare per quest’accusa, ma i militari, non appena fatta irruzione nell’abitazione di Di Muro, avrebbero avvertito subito «una profonda insofferenza » che ha scatenato il sospetto che potesse nascondere qualcosa. Il giovane infatti è stato trovato in possesso di un cospiquo quantitativo di sostanza stupefacente di tipo hashish, già suddiviso in dosi e pronto per lo spaccio, nonché di denaro contante considerato il provento dell’atti - vità illecita, e per questo sottoposto a sequestro. Restano ancora in corso le indagini per dare comunque un nome agli autori della rapina.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.01.2013
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IV I POTENZA CITTÀ
AMMINISTRAZIONE CONTI PUBBLICI
Martedì 8 gennaio 2013
LE CRITICITÀ Emergenza rifiuti e nodo complesso del Gallitello sono indicati come due problemi che non sono stati ancora risolti
«Un anno durissimo ma abbiamo investito» Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero fa il bilancio del 2012 GIOVANNA LAGUARDIA l «Un anno durissimo, con uno taglio dei trasferimenti statali superiore ai 14 milioni di euro e una scarsa attenzione dell’amministrazione centrale per le città e le aree urbane». Ma, nonostante queste premesse, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ieri mattina è apparso soddisfatto dell’operato della sua amministrazione, nella consueta conferenza stampa a consuntivo del 2012. Il sindaco ha auspicato un maggiore riconoscimento per il ruolo delle città da parte dello Stato, considerando anche che «l’Unione Europea si avvia verso la programmazione 2014/2020 affidando alle aree urbane un ruolo formidabile». Nel frattempo la città di Potenza ha dovuto misurarsi con difficoltà di bilancio, opportunità di investimento, criticità. Ecco come Santarsiero ha illustrato i principali avvenimenti potentini del 2012. BILANCIO -Patto di Stabilità rispettato, debito storico ridotto da da 172 a 105 milioni di euro grazie ai risparmi strutturali, alla riduzione del personale di 200 unità, lotta all'evasione fiscale con maggiori introiti per 2 milioni, riscossione autonoma dei tributi e pagamento di una rata annuale di 12 milioni (sottratti, però, alla spesa corrente). Il Comune di Potenza sarà tra i 55 enti in Italia impegnati con il rigoroso Bilancio Sperimentale. TRIBUNALE -Il sindaco difende l’operato dell’amministrazione nella contestata vicenda della vendita: «Riteniamo di aver operato correttamente e nell'interesse del Comune. Faremo ricorso al Consiglio di Stato. I 32 milioni possono essere decisivi per alleviare significativamente i problemi di Bilancio del Comune. E in 16 anni il Comune ha speso per la gestione 28 milioni». CITTÀ DELLA SCIENZA -Dopo i convegni nazionali di geofisica e di geologia l’obiettivo è fare di Potenza un centro specializzato in approfondimenti, analisi, confronti sugli Studi della Terra Solida. EDILIZIA SOCIALE -In fase di attuazione un programma di 620 alloggi di Edilizia Sociale; già consegnate 71 abitazioni in Via Mar Egeo, mentre a Bucaletto sono stati abbattuti altri 42 prefabbricati per un totale di 120; nessun prefabbricato è assegnato negli ultimi otto anni. Ma la questione abitativa potrebbe essere definitivamente risolta se riceverà approvazione il programma di investimenti candidato al Piano Nazionale delle città: 72 milioni per un programma integrato fatto di 360 alloggi di edilizia sociale (di cui 160 di proprietà comunale) e di interventi di riqualificazione urbana a Bucaletto per 10 milioni. VERDE E RIQUALIFICAZIONE -Su questo fronte il 2012 è stato ricco di novità: è stato aperto il parco di Macchia Romana (otto ettari al costo di un milione di
le responsabilità istituzionali». CULTURA -Dopo essere stata riconosciuta patrimonio d'Italia per la Tradizione, la Parata dei Turchi punta al riconoscimento di Patrimonio immateriale dell'Unesco.
POTENZA Il Comune euro), sono stati avviati i lavori per il parco fluviale del Basento (1,5 milioni), è stata riqualificata la zona di via Lazio e villa Santa Maria e sono state riqualificate varie piazze a Bucaletto, al Francioso e soprattutto piazza Prefettura. «Un intervento storico - ha commentato il sindaco - di qualità, bello, apprezzato, che offre alla città uno spazio degno, con una firma grandiosa, quella di Gae Aulenti». MOBILITÀ E VIABILITÀ -Terminal bus di viale del Basento, sottopasso ferroviario, parcheggio di viale dell’Unicef, scale mobili della stazione centrale: sono le quattro opere inaugurate il 28 dicembre scorso. E dal prossimo 14 gennaio partirà il nuovo programma di Esercizio del Trasporto Pubblico Locale che, per il sindaco, «opererà una vera rivoluzione nel settore». Con le scale mobili (superati i 5 milioni di passaggi annuale) e i bus a metano la città di potenza punta anche ad essere a prova di inquinamento. Annunciato l’acquisto di altri 12 mezzi ecologici. Sul fronte della viabilità, da segnalare il completamento della S. Antonio La Macchia – Macchia Romana. ZTL -Dopo un anno circa di zona a traffico limitato per il sindaco è «positiva la pedonalizzazione di Piazza Sedile, Largo Pignatari, Piazza Duomo». Entro febbraio si andrà al definitivo orario di transito autorizzato nell’area ZTL. Si parla di un’unica fascia oraria. PUBBLICA ISTRUZIONE -Ridotto a 7 il numero degli Istituti Comprensivi e dei Dirigenti Scolastici, mentre è stato portato a regime il nuovo sistema di Mensa Scolastica. «Oggi - ha detto il sindac - il nostro sistema scolastico per almeno il 75% è in condizioni di assoluta sicurezza sismica e impiantistica. L’obiettivo è arrivare al 100%». Tutte le scuole materne hanno il tempo pieno. La soglia Isee per le esenzioni è stata abbassata da 8 a 6mila euro, mentre sul fronte dei servizi sociali la spesa è stata aumentata del 25%. SPORT -Esternalizzata la gestione di impianti come palestra Lepore e Macchia Giocoli. L’intenzione è di proseguire su questa strada anche per la piscina. Per il neoinaugurato PalaBasento il sindaco dice: «Con il Commissario Ferretti valuteremo modalità per migliore gestione dell’impianto e
RIFIUTI -Una delle grandi criticità della città. «C'è sofferenza ammette Santarsiero - per le incertezze sul recapito finale e per i problemi della stazione di trasferenza. Con Regione e Provincia si sta cercando una definitiva soluzione. Per quanto riguarda l’inceneritore, ora il mproblema è il fallimento di Veolia. «La ditta spiega il sindaco - sembra possa riuscire ad uscire da questa situazione, In tal caso tratteremo con l’associazione temporanea di imprese per farci consegnare l’opera così com’è, con l’ipotesi di un untilizzo come stazione di trasferenza». Per quanto riguarda la discarica di Pallareta va avanti il piano di caratterizzazione ambientale. La raccolta differenziata è ferma al 28%. Il progetto del Conai che prevede una percentuale del 65% dovrebbe essere finanziato a breve dalla Regione con 4 milioni di euro.
Nodo complesso Il completamento con il fondo coesione-sviluppo Nodo complesso del Gallitello: i procedimenti legati alla rescissione del contratto in dolo per inadempienza da parte della ditta appaltatrice (La Dec dei fratelli De Gennaro), va avanti. Secondo quanto illustrato ieri mattina dal sindaco Santarsiero, il Comune di Potenza è ora al lavoro per ottenere la rendicontazione parziale ed il collaudo parziale delle opere già eseguite. Il passo successivo sarà un nuovo progetto di completamento da aggiudicare ad una nuova ditta, il che comporterà, ovviamente, anche un aumento dei costi. Costi che il Comune intende coprire utilizzando il fondo di sviluppo e coesione.
[g.l.]
POTENZA GLI INTERVENTI PREVENTIVATI DALLA GIUNTA COMUNALE PER RIQUALIFICARE LE VARIE AREE DEL CAPOLUOGO
Il quadro dei finanziamenti 143 milioni di euro tra Pisus, Fsc, ministero e piano per le città l Centoquarantatre milioni di euro: tanti sono, secondo i conti del sindaco Santarsiero, i finanziamenti disponibili per cambiare il volto alla città di Potenza, suddivisi tra fondi Pisus, fondi del ministero delle Infrastrutture, fondo di sviluppo e coesione e piano nazionale per le città (in quest’ultimo caso, però, si parla di un progetto presentato che non è ancora stato approvato). Ed ecco, nel dettaglio, il quadro dei finanziamenti per la città illustrato dalla Giunta Santarsiero. Dai fondi Pisus arriveranno 20 milioni di euro, di cui 10 a sostegno delle attività produttive e 10 per il primo lotto della metropolitana. Il bando, ha annunciato il sindaco, è stato già aggiudicato ed entro l’anno dovrebbero partire i progetti per l’eliminazione dei tre passaggi a livello di rione Mancusi, via Angilla Vecchia e via Napoli. A questi dieci se ne aggiungeranno altri 11 di fondi ministeriali per il secondo lotto. Dal fondo di sviluppo e coesione provengono i fondi per il terminal di betlemme (300mila euro), la nuova stazione centrale (1 milione), il collegamento Università Centro Storico (2,4 milioni), l’abbattimento delle barriere architettoniche (1,47 milioni), il parco fluviale del Basento (1,68 milioni), il parco Guevara (1,85 milioni), parco Aurora (2 milioni), Lavangone (1,5 milioni), la pedonalità del nodo complesso (1 milione), la galleria civica (600mila euro), il polo
BILANCIO Il sindaco Santarsiero e la sua guinta nel corso della conferenza stampa di inizio anno [foto Bianchi]
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scolastico di Macchia Romana (4,07 milioni), il polo dei servizi socio-culturali (2,15 milioni), il ponte di Montereale (2,5 milioni), lo sportello unico dei servizi sociali (150mila euro), la riqualificazione dei vicoli del centro storico (600mila euro) il completamento del nodo complesso del Gallitello (1 milione), l’infomobilità (1,35 milioni), il recupero di Palazzo d’Errico (300mila euro) e la casa dello studente che verrà costruita nell’area della ex fornace
Ierace (15 milioni di euro, con soggetto attuatore Università su suolo messo a disposizione dal Comune). Il Comune ha anche candidato al piano nazionale delle città un progetto per 360 alloggi di edilizia residenziale, di cui 160 di proprietà del Comune, da 71 milioni di euro di cui 50 di intervento privato e 21 candidati a finanziamento pubblico. Il progetto è stato presentato ed è in attesa di approvazione. [g.lag.]
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
X I MATERA CITTÀ
GRANDE CINEMA
SI GIRA NUOVAMENTE NEI SASSI
Martedì 8 gennaio 2013
I TEMPI DI PRODUZIONE Le riprese dureranno circa sei settimane e verranno effettuate in primavera a cavallo tra i mesi di aprile e di maggio
PELLICOLA IN COSTUME Gli interni saranno girati a Cinecittà gli esterni tra i Sassi, l’altopiano murgico e i dintorni, tra cui Craco vecchia
La città antica torna set naturale Ciak in primavera, si racconta la storia del ritorno di Cristo dall’Egitto a Nazareth PASQUALE DORIA l Un un nuovo film verrà girato in primavera a Matera. Titolo provvisorio Cristo fuori dall’Egitto. Siamo a livello di «pre-produzione», come dicono gli addetti ai lavori. Momento in cui si sta ancora decidendo, per cui le notizie non abbondano e le bocche rimangono praticamente cucite. Hanno rotto il silenzio alcune anticipazioni radiofoniche in Rai. In una trasmissione di qualche giorno fa sono stati svelati i primi interessanti dettagli sulla produzione americana interessata al set naturale dei Sassi. Il titolo non definitivo, in fondo, anticipa la storia. Riguarda la vita di Cristo centrata in un momento particolare, quando aveva sette anni. Unitamente alla famiglia aveva trovato rifugio in Egitto per sfuggire alla strage degli innocenti ordinata da Erode. Quindi, è il racconto di un ritorno, quello di San Giuseppe la Madonna e Gesù verso casa, a Nazareth. Di più, la prospettiva della narrazione, da quanto appreso preliminarmente, passa attraverso gli occhi di un bambino che lungo il cammino inizia a scoprire la sua identità e con questa la sua vera missione. Altre notizie. Le attività si svolgeranno tra aprile e maggio. I primi movimenti in città, a livello di individuazione delle location, forse partiranno già a fine mese. Quanto alla durata delle riprese dovrebbero durare circa sei settimane. Ma è ancora prematuro fare ogni riferimento al dato quantitativo delle comparse che saranno impegnate a livello locale. Si tratta chiaramente di un film in costume e comporta un certo sforzo a livello di produzione. È anche noto che una parte del girato si svilupperà negli interni di Cinecittà, a Roma. Quanto agli esterni, non dovrebbero limitarsi unicamente a Matera, ma interesseranno altri luoghi del territorio, tra questi l’altipiano murgico. Non dovrebbe mancare all’appello il centro storico abbandonato di Craco. Luoghi di grande suggestione che non hanno bisogno di chissà quali finzioni sceniche per imporsi all’attenzione dello spettatore. Anche gli attori che verranno impegnati sono importanti, come tutta la troupe, ma sui nomi davvero non si è riuscito a sapere più di tanto. Anzi, la scelta sull’interprete di Cristo non sarebbe neppure matura. È noto invece il nome del regista statunitense. Si tratta di Cyrus Nowrasteh. È nato il 19 settembre del 1956 a Bolulder, in Colorado. Ha lavorato molto per il piccolo schermo. Sua la direzione nel 2006 di 11 settembre - Tragedia annunciata e, nel 2008, del film intitolato The Stoning of Soraya M., riprende una storia, intensa e drammatica, basata sul romanzo dello scrittore franco-iraniano Freidoune Sahebjam La donna lapidata (edito in Italia da Frassinelli), a sua volta scritta a valle di fatti, purtroppo, real-
mente accaduti. Non meno interessante è la questione che riguarda la produzione. Tra i nomi già noti spicca la figura di Mark Radcliffe. Al suo attivo, ma solo per rimanere nel vago, svettano campioni d’incasso del livello di Mamma, ho perso l'aereo (1990), Harry Potter e la pietra filosofale (2001), Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004). Il soggetto è stato scritto da un’autrice popolare, non solo negli Stati Uniti. Si tratta di Anne Rice, che si è imposta al grande pubblico per aver dato alle stampe un buon numero di romanzi gotici, horror e fantasy. I protagonisti sono oscuri personaggi del mondo del male e alcuni libri sono diventati film, è il caso di La regina dei dannati e Intervista con il vampiro, solo per citare i più noti. Dal 2005, però, non scrive più di streghe e di vampiri e ha deciso di dedicarsi ai romanzi storico-religiosi. Secondo una visione molto aperta, lontana da fanatismi e integralismi, soprattutto a partire dal 2010, quando pur rimanendo fedele, si è allontanata dal cattolicesimo. Per gli esperti di editoria, però, rimane una delle migliori autrici del genere horror contemporanee. Un dato, dei suoi romanzi ha venduto oltre 100 milioni di copie. La sceneggiatrice è Betsy Giffen Nowrasteh che, al suo attivo, oltre al film The Stoning of Soraya M., vanta anche Follia omicida. Il cognome rivela una certa parentela con il regista. È sua moglie.
I PROTAGONISTI DI OGGI E DI IERI
BUONE GARANZIE
Tra i produttori spiccano alcuni nomi della serie dedicata a «Harry Potter»
PROTAGONISTI In alto, con la camicia azzurra la sceneggiatrice, Betsy Giffen, moglie del regista, alla sua sinistra, Cyrus Nowrasteh. A destra, il produttore Mark Radcliffe. In basso, Pierpaolo Pasolini, Mel Gibson e Catherine Hardwicke
DIRITTI DEL ROMANZO LI HA ACQUISITI CHRISTOPHER COLUMBUS PER LA 1492 PICTURES E LA CJ ENTERTAINMENT
Decisiva, è la scrittrice Anne Rice che ha indicato il regista del film
IERI E OGGI Dall’alto, la scrittrice Anne Rice il produttore Christopher Columbus e, accanto a Mel Gibson, Enzo Sisti, con t-shirt nera
l Tra i produttori del nuovo film che verrà girato in primavera a Matera c’è anche lo sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense Christopher Columbus. Secondo i ben informati che gravitano per professione nel mondo del cinema è lui che ha acquisito per la «1492 Pictures» e la «CJ Entertainment» i diritti del romanzo Christ the Lord: Out of Egypt. Questo è il titolo originale in lingua inglese che momentaneamente è attribuito anche alla pellicola in procinto di essere lavorato tra Cinecittà, i rioni Sassi e dintor ni. Si tratta del primo volume di una serie sulla vita di Gesù Cristo scritta da Anne Rice. È l’autrice di Intervista con il vampiro, romanzo a sua volta divenuto prodotto cinematografico di successo. Ma l’interesse della scrittrice per l’horror avveniva prima della su conversione religiosa. Ha abbracciato il Cristianesimo, per quanto, recentemente si sia distaccata dalla chiesa cattolica, pur continuando a definirsi credente. È lei che ha indicato con una certa de-
terminazione Cyrus Nowrasteh alla regia. È accaduto dopo la visione di The Stoning of Soraya M., drammatica storia vera di una donna lapidata in Iran. Il regista ha accettato questa preferenza e, a sua volta, avrebbe proposto il progetto del film alla alla società «1492 Pictures» e alla produttore Christopher Columbus. Accanto a lui saranno impegnati altri produttori, tra cui il già citato Mark Radcliffe e Michael Barnathan, accomunati per aver prodotto alcuni film della serie di Harry Potter e altri, come Mamma, ho perso l'aereo campioni d’incasso al box office. La parte da leone in chiave di produzione italiana la farà Enzo Sisti. Una vecchia conoscenza dei materani che l’hanno incontrato per la prima volta, accaldato, in piena estate, durante i sopralluoghi effettuati nel 2003 nei rioni Sassi, in compagnia
di Mel Gibson. Il risultato finale, l’anno dopo, è stato La passione di Cristo, pellicola discussa, discutibile e a sua volta campione d’incassi. Pausa di un paio di anni e Sisti è tornato a Matera, sempre in chiave «evangelica», dietro le quinte del film diretto da Catherine Hardwicke Nativity. Al suo attivo, però, può vantare pellicole del calibro di Indiana Jones e l’ultima crociata di Steven Spielberg. L’elenco per Sisti è lungo e nutrito, ma non bisogna mai dimenticare che l’apripista dei film «religiosi» a Matera è stato Pierpaolo Pasolini con il Vangelo secondo Matteo . Il suo Cristo interpretato Enrique Irazoqui mai, prima di allora, era sembrato così umano sul grande schermo. Azzeccata sotto tutti i punti di vista la scritta che accompagnava la locandina della pellicola: Il film che tutto il mondo vedrà [p.d.] fino alla fine del mondo.
UN GRADITO RITORNO
Tra i produttori c’è anche un’autentico cultore dei rioni di tufo, Enzo Sisti
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
24 Ore in Basilicata 15
Martedì 8 gennaio 2013
Consorzi di bonifica, la Basilicata non può più rimandare un riordino che concili efficienza e sostenibilità
Serve una riforma di alto profilo
I tre nodi: la situazione debitoria, la pianta organica, il piano invasi di DONATO DISTEFANO* NON vi è dubbio che oggi su molteplici problematiche nella nostra regione siamo ad un punto di non ritorno. Fra i tanti temi tutti importanti e rilevanti, quali il lavoro e la disoccupazione, la produttività e la competitività del sistema economico, le infrastrutture, l'estrazione di idrocarburi, la qualità ambientale e la difesa idrogeologica, noi indichiamo come altrettanto prioritario quello del riordino dei Consorzi di bonifica e delle strutture di governo e gestione della risorsa idrica. Non è il tempo delle difese d'ufficio, di posizioni preconcette o di mantenere lo status corrente. Non vi sono le condizioni per fare tutto ciò. Viviamo sulla nostra pelle il peso e le conseguenze di una delle crisi più drammatiche dal dopo guerra ad oggi, che impongono ai vari Governi la rivisitazione dei modelli di spesa. Siamo di fronte a nuove emergenze, a nuove complessità, che impongono di uscire dalle gestioni ordinarie. In tale contesto e per le ragioni suesposte è nostro dovere dar corso ad una stagione di riforme di alto profilo, finalizzata a razionalizzare, ottimizzare e rendere sostenibili i sistemi di governance presenti nel nostro paese. Dobbiamo perseguire soluzioni strutturali in materia di Consorzi di Bonifica, avendo a riferimento da un lato la natura ordinamentale e giuridico/legislativa di tali strumenti, dall'altra l'esigenza di garantire, in una logica di sussidiarietà operativa, sistemi di governance improntati alla managerialità e all'efficienza, un sistema consortile autogovernato, a cui assegnare compiti chiari e definiti, calzante e strettamente connesso alle esigenze del nostro territorio, della nostra economia, attento alle peculiarità fisico-demografiche della Basilicata. Non possiamo eludere questi te-
Il presidente della Cia, Donato Distefano
mi poichè, anzi, siamo in colpevole ritardo, peraltro non giustificato. In Basilicata è fondamentale poter contare su una incisiva e moderna disciplina in materia. Il problema principale all'interno del quale calare le scelte in materia di bonifiche ed irrigazione riguarda la tutela ambientale e i cambiamenti climatici. La nostra generazione deve misurasi con questi temi e deve fare i conti con eventi sempre più estremi. Nei prossimi anni uno dei temi sarà quello del costante innalzamento delle temperature, che generano fenomeni quali la desertificazione, il cuneo salino, la subsidenza e l'erosione delle coste. Basti pensare ai contenuti ed al cronoprogramma delle direttive europee, ai principi ivi sanciti, i vincoli, gli obiettivi, i modelli di gestione e la governance, il tema dei costi, la tutela e la preservazione della risorsa, che gli Stati membri devono garantire entro il 2025. E ancora : alla Direttiva 60/2007 in
materia di alluvioni, di siti a rischio idrogeologici e i relativi piani di mitigazione. A questo quadro estremamente complesso si aggiungono gli scenari della nuova PAC 2014/2020, la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la tutela ambientale, il possesso dei requisiti ex-ante da parte del sistema produttivo primario, gli standard circa la qualità, il risparmio oltre all'uso sostenibile e consapevole delle risorse idriche, energetiche e del suolo. Dimostrazione di questa crescente importanza del tema delle risorse idriche, è la nuova politica delle acque posta in essere dall'UE. Sul versante regionale, invece, la riposta di qualità deve essere ricercata per l'importanza ed il peso che tali problematiche rivestono per i nostri territori. Per l'importanza che riveste la risorsa idrica, in primo luogo, per la forte interdipendenza con gli areali produttivi ed i loro bisogni di servizi di idraulicaagraria che di fatto viene garantita
Il dipartimento regionale ha aggiornato l’elenco
Nuove protesi e ausili erogabili ai lucani POTENZA - Il dipartimento regionale Salute, sicurezza e solidarietà sociale ha aggiornato l’elenco delle protesi e degli ausili erogabili ai residenti in Basilicata. Le innovazioni sono state proposte dall’assessore Attilio Martorano, sulla base delle nuove esigenze e richieste giunte dalle aziende sanitarie e dalle associazioni dei malati. Modifiche sono state apportato con l’introduzione degli ausili per i pazienti con problemi di linfedema agli arti inferiori e superiori. Il nomenclatore introduce gambaletto, collant, calze, bracciale, guanto in tessuto traspirante elastico con diversi livelli di compressione. Le quantità massime concedibili sono di un pezzo ogni sei mesi. Novità sono previste anche a favore delle persone con problemi di udito. In aggiunta alla concessione del solo personal computer, il nomenclatore ora introduce anche altri “dispositivi informatici similari”, ad esempio laptop e tablet. Rispetto alla fornitura di protesti come ausili per l’udito, il nomenclatore conferma il finanziamento per protesi Baha (Bone Anchored Hearing Aid) e introduce protesi “similari”, ovvero prodotti che hanno la stessa funzione dei Baha. Si tratta di protesi applicabili nei casi di ipoacusia trasmissiva bilaterale su base flogistica, otospongiotica o malformativa del bambino e dell’adulto e nei casi di ipoacusie monolaterali gravi neurosensoriali o trasmissive in cui la protesizzazione tradizionale non consente il raggiungimento di una sufficiente soglia amplifi-
Per le persone affette da patologie o menomazioni
L’assessore regionale, Attilio Martorano
cata. «Con l’aggiornamento dell’elenco regionale delle protesi e degli ausili erogabili ai cittadini residenti in Basilicata – ha commentato l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano – il sistema sanitario regionale aumenta l’erogazione degli ausili e delle protesi alle persone affette da particolari patologie o menomazioni. È il caso particolare dei malati di linfedema, che finalmente vedono riconosciuti l’acquisto dei tutori elastocompressivi, esigenza particolarmente sostenuta da un’ampia platea di persone affette da questa patologie. Il nomenclatore non poteva non adeguarsi ai tempi e per questo – ha spiegato Martorano – abbiamo voluto introdurre i nuovi dispositivi in aiuto alle persone con problemi di sordità».
su oltre 300.000 Ha di SAU (Superficie Agricola Utilizzata) regionale pari a circa il 50% di quella totale. Sarebbe, poi, utile ricondurre a sistema il copioso patrimonio di opere e strutture di presidio a servizio del nostro complesso, rilevante sistema idrografico regionale. Così come è utile richiamare il peso delle superfici asservite. Un sistema che vede coinvolte oltre 44.000 utenze agricole e 10.000 aziende agricole professionali, le quali occupano oltre 50.000 addetti tra dipendenti e autonomi per oltre 3 milioni di giornate lavorative. Infine vi è l'esigenza di declinare concretamente le parole “ efficienza” e ”sostenibilità”. Riteniamo che una regolamentazione adeguata non può possa trascurare altri tre grandi temi anche questi - come i precedenti - da affrontare con grande fermezza per una radicale e strutturale soluzione. Il primo riguarda la situazione debitoria dei tre consorzi. Nella norma è indispensabile prevedere l'adozione di un piano di rientro pluriennale, i vincoli di rientro e il tema delle tante vertenze e contenziosi in atto. Il secondo riguarda la pianta organica, le funzioni, i costi. E' indispensabile prevedere un piano di utilizzo e riqualificazione del personale connesso in modo più funzionale agli obiettivi da conseguire, dentro una logica di sostenibilità fra volumi di servizi/risorse e costi, mettendo fine alle logiche praticate fino ad oggi. Il terzo riguarda la definizione di un piano invasi e del piano regionale irriguo e d'infrastrutturazione e manutenzione delle opere, con capitoli e risorse certe e definite. In Basilicata non possiamo più diluire la qualità del governo delle risorse idrica ed in essa i CdB, che rappresentano un tassello strategico che utilizza circa il 70% della'acqua disponibile ed invasata. Queste le tante ragioni che impongono la necessità di una nuova
Sconti a teatro e al cinema con l’Agis card POTENZA - Per il quinto anno consecutivo l’Agis di Puglia e Basilicata ha promosso l’Agis Card che –si ricorda in una nota – è uno strumento promozionale per facilitare grazie a sconti speciali l’accesso del pubblico pugliese a cinema, teatro, a performance di danza, musica e spettacolo viaggiante. La card consentirà di entrare al cinema, dal lunedì al venerdì, a prezzi speciali, mentre per quel che riguarda gli altri luoghi di spettacolo consentirà di usufruire delle riduzioni scelte dalle singole strutture. I particolari sulle sale e gli spazi aderenti all’iniziativa saranno resi noti da oggi, sul sito www.agiscard.eu. Realizzata con il sostegno della Regione Puglia – assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l’Anec Puglia (Associazione nazionale esercenti cinema), l’Agis Card – è detto ancora nella nota – sarà in vendita al prezzo di 2 euro, a partire da domani nella sede dell’Agis Puglia e Basilicata. Nel periodo di maggiore crisi economica del nostro tempo, l'Agis Puglia e Basilicata «ha quindi scelto –si conclude nella nota – di investire nuovamente in un progetto e in un prodotto che mira a tutelare prima di tutto il pubblico e a farlo così crescere tanto in termini numerici quanto in termini qualitativi».
normativa in materia di Consorzi di Bonifica, che sappia coniugare sussidiarietà operativa, autogoverno, sostenibilità, nell'alveo e secondo le indicazioni Europee e delle politiche di sviluppo e coesione dei nostri territori. Declinare una disciplina in grado non solo di posizionare le strutture consortili sulle funzioni tradizionali ma anche di aprire tali strutture a funzioni nuove, quali la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre vi è il grande tema del risparmio e dell'uso razionale della risorsa, il riciclo e il riutilizzo dell'acqua per fini diversi dall'irriguo, la fitodepurazione, l'acquacoltura. Si tratta di innestare proprio su queste strutture e sull'intero reticolo di beni esistenti le più avanzate soluzioni della green economy e della soft economy, allo scopo di coniugare i tre capisaldi delle nuove politiche comunitarie e della nuova PAC, previste all'interno dei programmi dell'Unione a partire dagli obiettivi del programma “Europa 20-20-20”. E occorre agire in questa direzione nella consapevolezza delle tante difficoltà ma anche del ruolo che può svolgere utilmente il settore agricolo, dell'importanza strategica delle risorse ambientali e paesaggistiche, quale componente principale e non secondaria di tale ambizioso processo. Sostenibilità, tutela ambientale e qualità certificata della risorsa, sicurezza alimentare, gestione manageriale, competenze tecnico/amministrative, attenuazione dell'impatto dei cambiamenti climatici, innovazione e nuove tecnologie, sono i capisaldi sui quali costruire il nuovo modello di governance in agricoltura. Un profonda azione riformatrice che impone anche sul piano regionale e locale una nuova progettualità ed una nuova visione dello sviluppo. *Presidente Cia Basilicata
IL PERSONAGGIO L’addio di Montescaglioso a Rocco Luigi Bubbico
Una vita spesa tra i campi e la famiglia
MONTESCAGLIOSO – C’era il gotha della politica lucana, ieri pomeriggio, ai funerali di Rocco Luigi Bubbico, il padre 87enne del senatore Filippo, celebrati nella chiesa di Santa Lucia a Montescaglioso. Un uomo semplice, che ha trascorso tutta l’esistenza dedicandosi alla sua attività preferita, l’agricoltura, che gli ha consentito di crescere i suoi quattro figli Mauro, Luigi, Filippo e Francesca. Rocco Luigi Bubbico era nato a Montescaglioso il 7 agosto del 1925, fin da giovane si è occupato del frantoio oleario di proprietà della famiglia. Nel 1947, a ventidue anni, aveva sposato la ventenne Anna Sassone, deceduta circa dieci anni fa. Molto attivo nella organizzazione di categoria Coldiretti, dove ha ricoperto anche ruoli rappresentativi a livello cittadino e provinciale, nel 1960 sempre come rappresentante dell’organizzazione, si è candidato ed è stato nominato assessore all'Agricoltura nella sua Montescaglioso, dopo essere stato elet-
to consigliere comunale nella lista della Democrazia cristiana, sempre in quota dell’allora Coltivatori diretti. Durante la sua lunga vita c’è stata anche una breve avventura all’estero, perché nel 1962 Rocco Luigi era emigrato per cercare fortuna in sud Africa, dove è rimasto tre anni, lavorando come meccanico in una miniera. Un’attività che non gli era congeniale, ma che, come tanti italiani in quel periodo storico, ha dovuto intraprendere per sollevare le sorti economiche della famiglia, sua priorità assoluta da sempre. Rientrato a Montescaglioso, ha ripreso il suo lavoro nei campi ed al frantoio fino alla pensione, continuando ad occuparsi in modo premuroso della sua famiglia, da cui ha avuto tante soddisfazioni, tra figli che hanno studiato e, nel caso di Filippo, gli hanno dato l’onore di governare la Regione con tanta popolarità e stima. Rocco Luigi, a 87 anni, ormai era molto meno presente nella vita sociale della città che gli è stata sempre nel cuore. Antonio Corrado
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Martedì 8 gennaio 2013
28 Alluvionati traditi Attivato anche il coordinamento dell’Anci, venerdì un’assemblea
Pronti alla nuova mobilitazione Il Comitato Terre joniche richiama i parlamentari lucani alle loro responsabilità METAPONTO - L'assemblea del “Comitato per la difesa delle terre joniche” ha votato all'unanimità le proposte per la nuova mobilitazione in difesa del diritto sacrosanto degli alluvionati al promesso risarcimento dei danni subìti. «Non permetteremo che i cittadini lucani e pugliesi siano offesi così beffardamente», si legge in una nota. Le nostre comunità sapranno reagire nuovamente insieme. Prossimo obiettivo: ci aspettiamo le scuse del Governo, dei parlamentari e delle forze politiche e che si ripari all'offesa nell'unico modo possibile, con lo stanziamento delle risorse necessarie a chiudere la vertenza permettendo i rimborsi a quanti hanno subito i danni ed una credibile messa in sicurezza del territorio». L’assemblea si è riunita sabato sera nei locali del Motel San Marco sulla strada di collegamento fra Metaponto e Matera. L'assemblea è stata partecipata da delegazioni di cittadini e agricoltori delle diverse aree alluvionate (Ginosa, Metaponto, Scanzano, Pisticci scalo, Grassano, ecc.) oltre che da alcuni dei più vicini rappresentanti istituzionali che fin qui hanno seguito e sostenuto la mobilitazione (Antonio Melidoro per il Comune di Nova Siri, Teresita Galeota per la provincia di Taranto, Enzo Malvasi per il Comune di Bernalda, mentre la mattina alla conferenza stampa di Ginosa Marina era intervenuto l'assessore Leonardo Galante per dare l'adesione ed il sostegno del Comune di Ginosa). Gianni Fabbris,portavoce delComitato,ha datoconto dellasituazionedeterminatasicon l'entratainvigore della legge di stabilità per il 2013 che finanzia con 105 milioni di euro tutte le alluvioni che hanno colpito diversi territori regionali italiani tranne che la Puglia e Basilicata. «Un regalo di inizio anno che il Parlamento ci ha fatto -è stato ribadito-mentre nega qualsiasi ipotesi di futuro ai cittadini ed al territorio colpito, consideriamo come una
Gianni Fabbris di Terre joniche
vera e propria offesa a tutti i cittadini ed alle comunità regionali di Puglia e Basilicata». Nel presentare le iniziative e le proposte all'assemblea, Fabbris ha rivolto un appello a tutti i lucani ed i pugliesi: «Se questa è la risposta alle comunità colpite da un disastro naturale, quando è ovvio e scontato che si debba intervenire, come vinceremo le battaglie per il lavoro, la salute, il territorio, i diritti? Scendiamo in Basilicata e in Puglia insieme ancora una volta in mobilitazione per vincere la battaglia per la dignità e il rispetto per le nostre terre». Su questa base sono state avanzate le proposte all'assemblea che, dopo averle discusse e integrate con interventi di agricoltori, cittadini e di tutti i rappresentanti istituzionali presenti, le ha accoltecon un voto all'unanimità. 1) Viene inviata una lettera di richiesta di intervento urgente a tutti i segretari regionali dei partiti che in parlamento hanno votato l'emendamento beffa (comma 290, art. 1 della legge di stabilità 2013) perchè
ci dicano come rimedieranno a quanto accaduto 2) Viene realizzato un manifesto (vedi bozza allegata) perché sia affisso in tutti i paesi di Basilicata e nella provincia di Taranto e degli altri paesi pugliesi alluvionati, con i nomi dei parlamentari che hanno votato il provvedimento e i simboli dei loro partiti. Il manifesto sarà la base di una nostra iniziativa che accompagnerà tutta la campagna elettorale perchè siano chiare ai cittadini le responsabilità politiche della situazione in cui siamo. Per realizzare il manifesto, che per ora è in bozza, inizia da mercoledi 9 gennaio una sottoscrizione rivolta a tutti i cittadini lucani e pugliesi, che durerà dieci giorni. Se entro i dieci giorni di preparazione si sarà trovata una soluzione (ovvero saranno date certezze di reintegro delle condizioni di finanziamento dei bisogni necessari a risolvere i problemi aperti in Puglia e Basilicata), sospenderemo la pubblicazione e l'affissione del manifesto con le conseguenti iniziative politiche e di mobilitazione, altrimenti ci impegniamo a produrre il massimo sforzo che non mancherà di attraversare tutta la campagna elettorale. I pratica, è stata chiesta la riconvocazione dell'assemblea di tutti i consigli comunali e provinciali delle aree alluvionate di Puglia e Basilicata per dare sostegno e integrare la mobilitazione dei cittadini con la risposta delle istituzioni territoriali. Il coordinatore per l'Anci dei consigli comunali del Metapontino, Antonio Melidoro, (in risposta alla richiesta del comitato) ha assunto l'impegno a convocarla per venerdi alle ore 18.30 presso l'Hotel San Marco sulla Ss 175. Melidoro ha ricordato che «esiste un protocollo sottoscritto da decine (circa 50) fra Comuni e Province lucane e pugliesi, adottato durante lo sciopero della fame del novembre scorso, che impegna le istituzioni a proseguire a fianco della mobilitazione dei cittadini fino ai risarcimenti per gli aventi diritto ed alla messa in sicurezza.
L’assessore regionale Mastrosimone
«Ingiusto non trattarci come le Marche» PER l'assessore all'Agricoltura della Regione, Rosa Mastrosimone, «non è possibile che lo stesso evento atmosferico che ha prodotto danni anche nelle Marche, possa essere risarcito solo a quest'ultima regione, dimenticando Basilicata e Puglia. Destinare oltre 100 milioni di euro ai territori e alle popolazioni colpite dalle alluvioni e dimenticare la Basilicata e la Puglia equivale ad affermare che esistono due Italie». Mastrosimone, ha commentato l'approvazione da parte del Parlamento dell'ultima legge di stabilità. «Non è possibile aggiunge Mastrosimone- che lo stesso evento atmosferico che nel marzo del 2011 ha prodotto danni anche nelle Marche possa essere risarcito solo a quest'ultima regione, dimenticando poi i territori più a Sud. Per questo motivo -commenta l'assessore- è più che giusta l'indignazione espressa dal Comitato Terre Joniche e facendo mia la richiesta degli agricoltori lucani e pugliesi e con il conforto del pre-
sidente De Filippo, avvierò un confronto con i vertici istituzionali della Regione Puglia per mettere in campo ogni utile iniziativa. I pochi giorni che ci separano dall'adozione da parte del Governo del decreto attuativo -aggiunge l'assessore- devono essere utilizzati per apportare tutte le necessarie correzioni ad un provvedimento palesemente ingiusto. Non destinare le risorse necessarie alla chiusura di questa emergenza -conclude l'assessore Mastrosimonesignificherebbe infine anche vanificare gli sforzi della Giunta regionale di Basilicata che da ultimo nel 2012, proprio per sopperire alle mancanze del Governo ha stanziato, per tale emergenza un'ulteriore milione di euro di cui 700mila euro destinati alle famiglie in stato di necessità e 300mila euro alla costituzione di un fondo a favore delle famiglie a rischio usura». Un autentico oltraggio alla Basilicata. provinciamt@luedi.it
Tursi Tre bambini hanno interpretato la parte di Gesù tra gli antichi mestieri
Il Presepe ha fatto il pieno Grande curiosità dei turisti per la Natività vivente
TURSI - L'evento Presepe vivente, organizzato dalla Pro loco Tursi, ha visto la presenza di tanti turisti provenienti dai paesi vicini. Tra loro anche un nutrito gruppo di camperisti provenienti da tutte le regioni d'Italia. L'afflusso dei visitatori è stato maggiore nell'ultima serata di domenica 30 dicembre. Nella piazzetta di fronte a viale Sant'Anna, erano operativi cinque pulman navetta che hanno portato le persone fin sopra il piazzale della Rabatana. Intere famiglie sono venuti con i loro bambini ad ammirare le varie scene, formate da più di cento figuranti. Tra loro anche giovani figuranti rumeni e albanesi. Dentro le case poste a piano terra si sono visti i falegnami, i fabbri, le signore delle crespelle,
Due immagini del Presepe vivente di Tursi
il fornaio, il venditore di arance, una antica casa dove c'erano esposti i prodotti della cucina degli anni '50, fino ad arrivare al lavatoio, dove negli anni '50 le donne della Rabatana ci venivano a lavare i panni. In questo lavatoio, nell'ultima sera, si sono esibiti i giovani di Pietrapertosa, il paese che ha un quartiere di origine araba che si chiama appunto Rabatana. Una sorta di
gemellaggio tra due paesi che in un lontano passato hanno avuto per abitanti i saraceni. Tre grandi fari posti in sommità illuminavano i calanchi e il vecchio convento francescano. Il presepe quest'anno è stato allocato nella parte est della Rabatana, quella che guarda in direzione del fiume Sinni. E' stata una scelta fatta da Francesco Ottomano presidente della Pro loco,
visto che la capanna della Natività, punto di arrivo di tutto il percorso, era proprio una grotta, adibita a deposito del grano e ricovero degli animali. Tre i bimbi che hanno recitato la parte di Gesù Bambino, nei tre giorni dell'Evento Presepe. L'ultimo è stato il figlio di una giovane mamma rumena sposata con un tursitano. I tre piccolissimi attori, sono stati per oltre cinque ore in mezzo ad una Madonna ed un San Giuseppe, che recitano questo ruolo da parecchi anni. I neonati erano amorevolmente coccolati dalle mamme vere, che intervenivano discretamente quando i bimbi si svegliavano e cercavano con gli occhi la loro mamma. Uno dei Re Magi che recita questo ruolo da dodici anni ed è stato anche il fornitore dell'asinello, mentre il piccolo bue era di un allevatore di pecore, che aveva anche una figlia nella parte dei venditori di stoffe. Altra novità dell'ultima sera sono stati i zampognari di Viggiano. I visitatori hanno potuto vistare anche una casa etnografica rabatanese. Onore al merito allo staff della Pro loco per il servizio d'ordine. Salvatore Martire
Occhio all’autovelox sulle strade joniche SETTIMANA di controlli con l’autovelox sulle proncipali arterie del Metapontino. A darne notizia è la sezione Polizia Stradale di Matera, il comando provinciale carabinieri Matera ed i comandi della polizia municipale di Aliano Bernalda, Miglionico, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi, Valsinni, che predisporranno servizi per il controllo della velocità con l'impiego di dispositivi elettronici dalle 7 alle 22 sulla Provinciale 175, le Statali 106 jonica, Val D’Agri, Sinnica e Basentana. Ricordiamo che da qualche settimana il limite di velocità sulla Jonica è passato da 90 a 110. provinciamt@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.01.2013
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Martedì 8 gennaio 2013
Concorsi e lotterie
L’estrazione dell’Epifania assegna due biglietti da 20.000 alla Basilicata
Vincite a Potenza e Matera Il premio da 5 milioni ai terremotati di Modena. I primi tre tagliandi venduti in Autogrill LA dea bendata ha fatto tappa anche in Basilicata regalando due biglietti vincenti dei 90 da 20.000 euro a Potenza (F447081) e Matera (L393047). E hadimostrato diavere uncuore, baciando Modena dopo l’inferno del terremoto. È stato venduto all’Autogrill 'Secchia Ovest’, sulla corsia sud dell’Autostrada del Sole, il biglietto che si è aggiudicato il primo premio della Lotteria Italia, 5 milioni di euro che non possono cambiare i destini di quelle terre ferite, ma riaccendono anche se per poco la fiammella dell’ottimismo. «Noi speriamo davvero che abbia vinto una famiglia di terremotati», dice Massimo Ivancic, direttore dell’Autogrill dove è stato comprato il tagliando con serie e numero 'A 786229' del primo premio. Ieri mattina è stata ovviamente festanell’area diservizio, affollata come sempre di lavoratori e turisti in transito per Modena. Niente sfarzi dopo la maxi vincita, ma basta una piccola scritta per attirare l’attenzione dei clienti che poi acquistano altri tagliandi di altri concorsi confidando in un ulteriore e ultimo aiuto da parte della dea bendata. «Dal numero di serie del biglietto riteniamo che sia stato venduto a ridosso delle festività», dice Ivancic.In effetti,non cisarebbe da stupirsi se il vincitore non fosse modenese. Ma che sia un viandante o meno, la fortuna deve avereeletto quel tratto diA1 a sua tappa preferita. Proprio un anno fa, all’Autogrill dirimpettaio 'Secchia Est’sulla corsia nord, venne venduto il tagliando vincitore del secondo premio della Lotteria Italia, da due milioni di euro. Lo sbadato acquirente non ha però reclamato la vincita entro i 180 giorni previsti rimanendo a mani vuote. E, anche se non a Modena, sembra che la buona sorte viaggi comunque in autostrada. Anche il secondo, terzo e quarto premio della Lotteria Italia 2013 sono stati assegnati a chi aveva acquistato i tagliandi in Autogrill. Il tagliando serie G numero 794560 che è valso il secondo premio da due milioni è stato infatti venduto a Numana in pro-
Il direttore del punto vendita Secchia Ovest di "Autogrill" Massimo Ivancic mostra la matrice del biglietto vincente da 5 milioni di euro
vincia di Ancona, sull'A14. Il terzo da un milione, assegnato al biglietto serie M numero 811661, è stato venduto ancora sull'Autostrada del Sole a 'Calaggio Sud’, a Vallata in provincia di Avellino. Sempre sull'A1, a Castrocielo in provincia di Frosinone, l’acquisto fortunato del biglietto del quarto premio assoluto, il serie E numero 822453. Agipronews precisa che lo scorso anno furono venduti lungo le nostre autostrade i biglietti associati alle tre maggiori vincite. Gli altri due premi della Lotteria Italia che hanno chiuso la serie dei maggiori sei estratti nel corso della trasmissione 'La prova del cuocò su Raiuno sono stati abbinati a biglietti venduti a San
Donà di Piave nel Veneziano – 500.000 euro per il tagliando serie G numero 255449 – e a Roma – 250.000 euro vinti con il biglietto serie B numero 025115 -. La cascata di milioni in arrivo ha alimentato come sempre i sogni di tanti italiani, per la maggior parte dei quali non resta poi che invidiare gli effettivi vincitori. Anche la Lotteria Italia, però risente della crisi. Conun totale di 6 milioni e 969.380 biglietti totali venduti, il calo rispetto all’anno scorso è stato del 13%. La regione in cui si è giocato di più è stato il Lazio, con quasi un milione e mezzo di tagliandi staccati. Qui sono stati assegnati ben otto dei trenta premi di seconda categoria da 50.000 euro.
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AL 10 E LOTTO
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L’estrazione fortunata in una ricevitoria di corso Garibaldi, nel capoluogo
Gioca un euro e ne vince 32mila POTENZA - Ha giocato un euro, la puntata minima, e ne ha portati a casa quasi 32mila, la vincita più alta d’Italia al 10eLotto. La dea bendata ha baciato un fortunatissimo giocatore potentino, che è riuscito a indovinare 9 dei 10 numeri giocati che gli sono valsi un gruzzolo niente male. La vincita “record” per questo concorso è stata registrata nella ricevitoria del signor Antonio Tancredi su corso Garibaldi 179. Qui, infatti, il fortunato giocatore ha deciso di provare la fortuna con una schedina del 10eLotto (si può scegliere di giocare da un solo numero fino a 10, scelti fra l’1 e il 90), puntando sull’estrazione ogni 5 minuti (in questo caso si confrontano i numeri giocati con i 20 numeri estratti automaticamente dal sistema nel corso di apposite estrazioni comuni a tutti i giocatori a livello nazionale). E mai scelta si rivelò più azzec-
L’estrazione vincente e i proprietari della ricevitoria di Corso Garibaldi dove è stata realizzata la vincita
cata: confrontando in diretta sul monitor della ricevitoria i 10 numeri giocati, con i 20 estratti, il giocatore potentino si è accorto di averne indovinati addirittura 9 su 10. Nove numeri che gli hanno fatto vincere la bellezza di
31.914,89 euro. Dall’inizio dell’anno, il 10eLotto ha generosamente premiato tutta l’Italia: sono stati infatti già distribuiti premi per oltre 41 milioni di euro su tutto il territorio nazionale e con l’ultimo concorso
sono stati distribuiti oltre 14 milioni di euro. l gioco del Lotto solo in Italia ha un numero di appassionati che si avvicina ai dieci milioni. Dal 2004 ha fatto vincere ai giocatori italiani circa 31 miliardi di euro,
dei quali circa 4 miliardi vinti nel 2011. Dal 1993 è gestito in qualità di concessionaria esclusiva dello Stato da Lottomatica, leader in Italia nel settore dei giochi e uno dei maggiori operatori di lotterie a livello mondiale.