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Lunedì 28 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 27 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 € 1,20 – Arretrati: € 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

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Ma mi faccia

Colonna sonora della settimana w il piacere Luca Morino (Mau Mau) : “Rumble in the Jungle (in Zaire)” di J. Wakelin. Per quelli che scendono in piazza e lottano per un mondo migliore.

di Marco Travaglio

memory Day/1. “Mussolini S per molti versi aveva fatto bene, ma poi le leggi razziali so-

no state la sua peggiore colpa” (Silvio Berlusconi nel Giorno della Memoria, 27-1). Perchè non erano ad personam.

Smemory

Ascolta su w www.ilfattoquotidiano.it

Ecco i dossier riservati degli analisti finanziari: le multinazionali in ritirata dai Paesi ricchi puntano sui più poveri. Sigaretta elettronica: com’è fatta, chi la fabbrica. I dubbi sulla salute. E i signori del tabacco si buttano nel business w pag.

2-7

L’AVVOCATO

“Lo Stato faccia causa ai produttori” Mackinson w pag. 5

LEGGI FANTASMA

Ignorato il divieto ai minori De Cicco w pag. 7

FUMO

LA RIVOLTA DEGLI SCHIAVI w EDITORIALE w Se l’Occidente segue solo le regole del mercato

w L’OFFICINA

DEL ROMANZO w Da Siti a Starnone, i segreti di 13 autori

Facciamo fumare Per scrivere libri (e morire) serve un martello gli africani pneumatico di Ferruccio

Sansa

di Caterina

Bonvicini

redici scrittori raccontano al Fatto come nasce un lzo la mano, sono responsabile. Fumo una sigaA retta, sono responsabile”. Lo diceva un film di Tromanzo. Viaggio alle fonti dell’ispirazione, tra riti Jean-Luc Godard. Il fumo e la responsabilità, verso noi e piccole nevrosi, con Ciabatti, Covacich, Fois, Garlini, stessi e gli altri. Per questo è giusto sapere che cosa si nasconde dietro il fumo. Oppure il vapore. » pag 18

Lagioia, Petrignani, Ravera, Santangelo, Siti, Starnone, Vasta, Vinci. » pag 10-11

Day/2.

“Le mie segretarie mi dicono che sono smemorato. Stamattina ne rincorrevo una e lei mi ha detto: 'Ma presidente, l'abbiamo fatto un'ora fa!'” (Silvio Berlusconi, Corriere della sera, 26-1). E nessuna ha avuto ancora il coraggio di ricordargli che questa barzelletta la raccontava già dieci anni fa. Minzotwitter. “Non sapevo che esiste su Twitter una banda di squadristi” (Augusto Minzolini, insultato sul social network, Corriere della sera, 26-1). Eppure si era iscritto. Rinnovamento. “Riesumata la salma di Baget Bozzo” (Corriere della sera, 26-1). Troppo tardi: le liste erano già chiuse. Mazzetta nera. “La 'segreteria di Alemanno' tappa finale di una tangente da 749 mila euro. È l'indicazione che avrebbe ricevuto D'Incà Levis, intermediario d'affari, dall'ex amministratore di Breda Menarini Bus. Risposta piccata di Alemanno: 'Non so chi sia il signor D'Incà Levis'” (Corriere della sera, 26-1). L'avrà pagato per stima, sulla fiducia. Preclaro esempio. “Fuori la politica dalle banche” (Sergio Chiamparino, già sindaco Ds di Torino, ora presidente della Compagnia di San Paolo, primo azionista di Banca Intesa San Paolo, 25-1). E, naturalmente, fuori il topo dal formaggio. Concorrenza sleale/1. “Monti usa le parole della destra” (Pierluigi bersani, l'Unità, 25-1). E gli ruba il mestiere. Concorrenza sleale/2. “Massoni e Opus Dei a Siena sono più potenti di noi” (Ugo Sposetti, tesoriere Ds, la Repubblica, 27-1). E gli rubano il mestiere. Tangenzialmente. “Lasci perdere, le tangenti non le danno ai partiti. Voi giornalisti siete malati con questa cosa delle tangenti ai politici” (Ugo Sposetti, ibidem). Le tangenti notoriamente nascono sotto i cavoli, o le porta la cicogna. Grandi riforme. “Contro il sovraffollamento delle carceri, i magistrati limitino al minimo il ricorso al carcere” (Ernesto Lupo, presidente della Cassazione, e Giovanni Canzio, presidente Corte d'appello di Milano, 25 e 26-1). Analogamente, contro il sovraffollamento degli ospedali, i pazienti sono pregati di limitare al minimo le malattie. Segue a pag. 18

w CORSICA w I misteri del banditismo, tra bombe e 007

Venti morti, esplose 50 case di turisti di Emiliano

Liuzzi

a Corsica stretta in una morsa di violenza L senza fine. Da una parte la mafia marsigliese che controlla slot machine e racket, dal-

l’altra i movimenti indipendentisti ne fanno la regione più criminale d’Europa. » pag 14-15


Quotidiano

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 270 del 28/01/2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Pari opportunità

Conciliazione vita-lavoro Arrivano i fondi del ministero Per chi regge una famiglia e un’occupazione

Incontro per stilare un bilancio e tracciare le linee della programmazione lucana fino al 2020

Spesa Fse, Basilicata ok Obiettivi ancora più alti

Intanto le Regioni manifestano le proprie perplessità sul documento ministeriale “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari”

Stanno per arrivare i 15 milioni di euro stanziati dal ministero del Lavoro per sostenere interventi che aiutino le donne e gli uomini che lavorano e nel contempo si prendono cura dei bambini e degli anziani in difficoltà. Arriveranno in tutti i territori dove le Regioni hanno previsto di completare o realizzare per la prima volta servizi innovativi che aiutino ad armonizzare le responsabilità professionali con quelle familiari. Partono così i programmi finanziati dall’Intesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. A PAG. 3

Don Uva, nuova lettera della Regione a Bisceglie Chiesto un confronto immediato: “Altrimenti ci riterremo liberi di seguire altre ipotesi” A PAG. 3

Cuore, al S. Carlo alta specialità

Diverse le perplessità espresse dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul documento del ministro per la Coesione territoriale “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari”. In particolare, ci si è occupati del percorso partenariale. La posizione delle Regioni è stata inviata dal Presidente Vasco Errani al Ministro Fabrizio Barca e pubblicata sul sito internet www.regioni.it, sezione “conferenze”. Le Regioni in particolare rivendicano una capacità decisoria. Didascalia immagine

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Oggi partiranno le lettere di invito per la partecipazione all’appalto per la gestione della rete del gas metano

Più servizi a Jesce e La Martella Incontro nella sede materana del Consorzio per lo sviluppo industriale con gli imprenditori

L’Aor spiega il lavoro svolto con successo da sei unità operative

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Operaio al lavoro

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Rivoluzione trasporti a Potenza: un sistema integrato per eliminare il traffico d’auto

Nella Basilicata della crisi aumentano gli strozzini ma anche rapinatori e ladri

Da oggi due settimane gratis sui bus per l’intera rete cittadina

Potenza, relazione del pg Lucianetti all’inaugurazione dell’anno giudiziario

Chissà se le due settimane di mezzi pubblici gratis farà affezionare i potentini ai mezzi pubblici, di solito poco avvezzi a usare gli autobus. Da oggi parte una rivoluzione nel sistema della mobilità urbana: gli orari di bus ur-

Il rischio mafia è davvero molto basso: questa è una delle poche consolazioni, per i lucani, scritte nella relazione che il procuratore generale Lucianetti ha letto all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Potenza. Per il resto, c’è dav-

bani ed extraurbani, scale mobili e della cosiddetta “metropolitana leggera” si armonizzano, in modo da andare incontro al cittadino-utente. Non mancano però le proteste e le polemiche da parte di Unione ciechi e altri.

La Gazzetta del Mezzogiorno

vero poco da consolarsi. Innanzitutto, la crisi che tutti stiamo vivendo ha portato all’aumento di uno dei reati “storici” della provincia: l’usura. Ma anche per le rapine e i furti si è registrato un deciso aumento.

Il Quotidiano della Basilicata


28.01.2013 N. 270

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Basilicata Mezzogiorno

Posizione unitaria sul documento del ministro Barca per la Coesione territoriale in materia comunitaria

Fondi, la voce delle Regioni

Rivendicazione del ruolo e un “no” allo spostamento verso i programmi nazionali Considerazioni preliminari sul documento del ministro per la Coesione territoriale “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari” sono state approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 24 gennaio scorso. In particolare, ci si è occupati del percorso partenariale. La posizione delle Regioni è stata inviata dal Presidente Vasco Errani al Ministro Fabrizio Barca e pubblicata sul sito internet www.regioni.it, sezione “conferenze”. Le Regioni rimarcano la necessità che le politiche di coesione abbiano una dotazione di risorse adeguata; inoltre, auspicano quanto prima certezze circa la disponibilità e la tipologia delle risorse nazionali da destinare al cofinanziamento. Dunque, le Regioni dovranno affiancare le amministrazioni centrali in ogni fase della nuova programmazione, a partire dal negoziato con la Commissione europea e dal

Le Regioni rivendicano un ruolo nei processi decisori che rischiano una nuova “centralizzazione”

confronto fra partner. La loro presenza deve essere assicurata in riferimento alla competenza specifica di ogni singolo fondo (Fesr-Fse-Feasr-Feamp). E’ necessario, pertanto, che il documento Metodi e obiettivi e la proposta di Accordo di Partenariato siano condivisi con le Regioni. In considerazione

di questa esigenza, dovrebbe essere definita la composizione dei diversi organismi. Ciò su cui invece la visione delle Regioni non collima sono le posizioni pregiudiziali tese a realizzare uno spostamento nella ripartizione di risorse tra programmi regionali e programmi nazionali, a

favore di questi ultimi, senza che si dimostri nel concreto la reale maggior efficienza e efficacia di interventi nazionali, o che si ometta di valutare distintamente le diverse realtà regionali e le caratteristiche complessive delle aree territoriali di riferimento. Emerge la necessità - rela-

Fse, buon andamento della spesa ma bisogna puntare più in alto

tivamente all’ipotesi che il centro lanci in determinati territori azioni di coprogettazione strategica territoriale - di specificare meglio tale previsione: dev’essere conseguenza di ipotesi concordate e pienamente condivise tra i due livelli di governo e non un intervento diretto sui territori da parte delle

amministrazioni centrali. La preferenza espressa a favore dei programmi plurifondo non può tradursi in un obbligo, ma - eventualmente - in un auspicio senza pregiudiziali. L’eterogeneità delle tre opzioni strategiche proposte suscita perplessità: due su tre sono orizzontali (Città e Aree interne) e l’altra ha un preciso carattere geografico (Mezzogiorno). Per quanto riguarda l’opzione “Città”, non si intravedono novità di rilievo rispetto al passato; tuttavia occorre un forte coinvolgimento regionale poiché l’individuazione del modo in cui le città si potranno e dovranno trasformare è assolutamente strategico. La proposta “Aree interne” presenta ancora confini opachi e manca di definizioni. Necessita dunque di una discussione partecipata e rigorosa e di una valutazione collettiva delle attività lanciate dalle comunità. Infine, non esistono riferimenti alla Cooperazione territoriale europea. (bm3)

Po Val d’Agri

Le performance della Basilicata soddisfano le raccomandazioni governative Presentate le politiche regionali per promuovere occupazione e mobilità Confermate le buone performance lucane relativamente alla spesa di fondi comunitari. E’ emerso a Potenza, nel corso dell’evento annuale previsto dal regolamento della Commissione europea, in cui si sono confrontante le Autorità di gestione dei fondi in previsione del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020. Laddove la forbice tra il Nord e il Sud dell’Italia vede di solito favorito il settentrione nella capacità di assorbimento dei fondi europei e nella programmazione degli interventi e il Mezzogiorno segnare il passo nell’attuazione degli interventi, la Basilicata fa registrare per il Po Fse un “buon andamento della spesa” con pagamenti superiori alla media Italia. Comporta-

Bando centri storici: le date dell’avviso

Illustrate le strategie per la programmazione 2014-2020

mento che segue le raccomandazioni del ministero per la Coesione territoriale. E’ venuto fuori anche, però, gli impatti della crisi, pur a fronte dell’evoluzione positiva degli ultimi anni, impongono di qualificare la spesa verso investimenti ancora più mirati. Andrea Mancini della Commissione europea Occupazione, affari sociali e inclusione ha tracciato

il quadro della strategia entro cui la Regione Basilicata dovrà attivare la programmazione dei fondi europei in materia fino al 2020. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di riunire gli attori coinvolti a vari livelli nel settore. Per favorire l’occupazione e combattere il lavoro sommerso, il dipartimento Formazione e lavoro ha presentato il

documento programmatico per il Piano pluriennale del lavoro della Regione Basilicata. Obiettivo: promuovere l’occupazione e la mobilità professionale, prevedendo investimenti nell’istruzione, nell’acquisizione delle competenze e nell’apprendimento permanente e dovrà sviluppare il sistema per la certificazione delle competenze. (bm3)

In merito all’articolo pubblicato il 24 gennaio scorso sulla proroga dei termini per l’ultimazione del programma di investimento finanziato dal Bando per “Interventi a favore della creazione di impresa e delle piccole e medie imprese già esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici” del Po Val d’Agri Melandro Sauro Camastra si sottolinea che la delibera di giunta regionale n. 14 individua nel 30 giugno 2013 il termine per l’adozione da parte del soggetto gestore del bando dei provvedimenti di concessione delle agevolazioni per i programmi di investimento ritenuti ammissibili. Tenuto conto delle difficoltà per le pmi di accedere al credito per la quota di co-finanziamento necessario alla realizzazione dell’investimento e la difficile accessibilità alla particolare struttura urbanistica dei centri storici, la delibera stabilisce che l’impresa dovrà ultimare il programma di investimento entro 300 giorni dalla data di notifica della determinazione di concessione del finanziamento.


28.01.2013 N. 270 “L’apertura immediata di un confronto di merito, affinché si possa addivenire, ove esistessero tutte le condizioni, alla sottoscrizione di un’intesa vincolante tra le parti condizionata esclusivamente alla successiva approvazione ed omologa da parte della sezione fallimentare” del Tribunale: è ciò che la Regione Basilicata, con una lettera inviata dal presidente alla Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza (e, per conoscenza, al presidente della Sezione fallimentare del tribunale di Trani e al direttore generale dell’Asp), è tornata a sollecitare sul caso Don Uva. “In carenza di un concreto riscontro - si legge anco-

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Basilicata Mezzogiorno

Don Uva, nuovo messaggio della Regione a Bisceglie Chiesto un tavolo “immediato”. Previste ipotesi alternative ra - la Regione Basilicata si riterrà libera di valutare ogni altra ipotesi gestionale, per garantire i servizi attualmente erogati presso il Don Uva di Potenza, essendo ormai scaduti tutti i contratti in essere con l’Asp”. Era il 10 dicembre dell’anno scorso quando il presidente della Regione aveva formalizzato la volontà di pervenire alla stipula di un contratto di fitto di ramo d’azienda da individuarsi nella struttura Don Uva di

L’ingresso del Don Uva

Potenza. C’era stata una manifestazione d’interesse da parte della casa madre di Bisceglia e poi più nulla. Da parte dell’Ente Regio-

ne, quindi, viene ora riproposta la questione con la necessità di dare subito corso agli indispensabili incontri preliminari, che per la dimensione

dell’operazione non potranno risolversi in poche battute, affinché l’intesa a cui si lavora venga “recepita ab initio nel piano aziendale che codesta congregazione dovrà sottoporre al Tribunale di Trani, costituendone parte integrante e sostanziale”. Il fitto di ramo d’azienda proposto avrebbe assicurato la continuità lavorativa e mantenimento dei livelli dei servizi assistenziali. Nella precedente lettera

era stato ribadito che la Regione Basilicata si impegnava a concludere positivamente l’accordo transattivo tra l’Azienda sanitaria di Potenza e la Congregazione sui pagamenti per i periodi pregressi. Inoltre - relativamente alla complessiva situazione del Don Uva - si sottolineava come l’imminente scadenza dei contratti tra la Congregazione e l’Azienda sanitaria di Potenza rappresentasse un’occasione per valutare la lunga e complessa storia della struttura. Il Don Uva nasce come manicomio, si evolve con la legge Basaglia in casa di cura e poi perde identità entrando in crisi. (bm3)

Stanno per arrivare i 15 milioni di euro stanziati dal ministero del Lavoro per il programma speciale

Intesa vita-lavoro: si parte

Un modo per dare una mano a chi regge una famiglia e ha anche un’occupazione I 15 milioni di euro stanziati dal ministero del Lavoro per sostenere interventi che aiutino le donne e gli uomini che lavorano e nel contempo si prendono cura dei bambini e degli anziani in difficoltà, affluiranno a breve in tutti i territori dove le Regioni hanno previsto di completare o realizzare per la prima volta servizi innovativi che aiutino ad armonizzare le responsabilità professionali con quelle familiari. Partono dunque i programmi finanziati dalla nuova Intesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Spiegano dal ministero: “La novità più significativa dell’Intesa è nell’aver posto al centro l’occupazione femminile. Insieme con le Regioni abbiamo voluto

sieme al gruppo di lavoro previsto dall’Intesa di cui fanno parte il dipartimento della Famiglia, Anci, Upi e i rappresentanti regionali. Una volta validati, i programmi saranno pubblicati sul sito istituzionale delle Pari opportunità. Sono due gli obiettivi dell’Intesa. Innanzitutto rafforzare la disponibilità dei servizi e degli inter-

Difficile mettere insieme famiglia e lavoro

venti di cura alla persona per favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro; e in secondo luogo potenziare i supporti finalizzati a consentire alle donne la permanenza, o il rientro, nel mercato del lavoro. Insomma, un modo per consentire a chi di solito sostiene il peso del menage familiare - di solito le donne - già di per sé un vero e proprio lavoro, di

Nella ripartizione effettuata ai diversi territori italiani alla Basilicata spetta una somma di 328.116 euro Adsl eccetera; erogazione di incentivi all’acquisto di servizi di cura in forma di voucher/buono per i servizi offerti da strutture specializzate (nidi, centri diurni/estivi per minori, ludoteche, strutture sociali diurne per anziani e disabili eccetera) o in forma di “buono lavoro” per prestatori di servizio (assistenza domiciliare, pulizia, pasti a domicilio); sostegno a modalità di presta-

I fondi alle Regioni che completano o realizzano servizi innovativi che armonizzano responsabilità professionali e familiari segnalare che nuovi servizi e nuove modalità di organizzazione del lavoro nelle imprese, più flessibili e attente alle esigenze di tutti, non solo favoriscono il permanere delle donne nel mercato del lavoro, ma creano occupazione aggiuntiva e qualificata”. A valutare i programmi regionali, il dipartimento per le Pari opportunità in-

cali dei tempi e degli orari; altri eventuali interventi innovativi e sperimentali proposti dalle Regioni e dalle Province autonome purché compatibili con le finalità della presente intesa. Tutti questi obiettivi, generali e specifici, vengono perseguiti dalle Regioni nell’ambito della propria autonomia legislativa e programmatoria. Alla Basilicata spettano - si legge sul sito dell’Intesa

poterlo conciliare con il proprio ruolo nell’ambito occupazionale. Questo in generale. Nello specifico, le finalità sono cinque: creazione o implementazione di nidi, nidi famiglia, servizi e interventi similari (“mamme di giorno”, educatrici familiari o domiciliari, ecc.) definiti nelle diverse realtà terri-

toriali; facilitazione per il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo parentale o per motivi comunque legati ad esigenze di conciliazione anche tramite percorsi formativi e di aggiornamento, acquisto di attrezzature hardware e pacchetti software, attivazione di collegamenti

- 328.116 euro. Le risorse sono state ripartite alle Regioni italiane sulla base di quattro criteri base. Innanzitutto la popolazione residente tra 0 e 3 anni (peso 50%); poi il tasso di occupazione femminile per la classe di età tra 15 e 49 anni (peso 20%); ancora, il tasso di disoccupazione femminile per la classe di età tra 15 e 49 anni (peso 15%); infine, la

I criteri: la popolazione residente, i tassi di occupazione femminile e la percentuale di madri che usufruiscono di congedi parentali zione di lavoro e tipologie contrattuali facilitanti (o family friendly) come banca delle ore, telelavoro, part time, programmi lo-

percentuale di madri che hanno usufruito di congedi parentali (in questo caso, un dato aggregato per circoscrizione). (bm3)


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Basilicata Mezzogiorno

Percorso deciso al termine di una riunione tra i vertici del Consorzio per lo sviluppo industriale e le associazioni imprenditoriali lucane

“Più servizi nel Materano” Se ne è discusso venerdì scorso nel corso di un incontro. Si fa il punto sui programmi di attuazione di una serie di opere infrastrutturali necessarie per il miglioramento logistico nelle aree produttive della Città dei Sassi a Jesce e La Martella

“Riunioni periodiche e condivisione delle scelte operative per migliorare i servizi offerti dal Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera (Csi) nelle aree produttive del Materano. E’ questo il percorso deciso al termine di una riunione che si è svolta venerdì scorso nella sede del Csi tra i vertici del consorzio e quelli delle associazioni imprenditoriali lucane”. E’ quanto fa sapere in una nota il Csi materano. “La riunione - spiegano dal Consorzio - è servita a fare il

punto sui programmi di attuazione di una serie di opere infrastrutturali necessarie per il miglioramento dei servizi nelle aree industriali di Jesce e La Martella. E’ stato annunciato inoltre che nella giornata odierna partiranno le lettere di invito per la partecipazione alla gara d’appalto per la gestione della rete del gas metano a La Martella. Entro il mese di marzo 2013 sarà quindi individuato il soggetto imprenditoriale che erogherà il servizio una volta ultimati i lavori per la realizzazione della condotta principale che condurrà il gas dallo snodo Snam fino alla zona industriale. All’inizio della prossima settimana, inoltre, il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera approverà i progetti per avviare il servizio di videosorveglianza che prevedono anche il ripristino e l’attivazione della linea della fibra ottica nelle aree di Jesce e La Martella. I progetti saranno sottoposti all’attenzione della Regione Basilicata che dovrà poi autorizzare la spesa e successivamente sarà individuato il gestore della rete. Nel corso del confronto, sia Confindustria che Confapi

I nuovi progetti Sarà attivato l’impianto di videosorveglianza e il ripristino della linea della fibra ottica nelle due aree hanno sollecitato una riflessione anche sulla questione del decoro delle aree industriali, soffermandosi sull’impianto di illuminazione poco funzionante e asfalto da rifare a Jesce, e sulla manutenzione del verde a La Martella. Anche su questi punti il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera ha garantito un tempestivo intervento, ossia che entro le prossime due settimane saranno sostituite le lampade malfunzionanti dell’impianto di illuminazione. E’ inoltre allo studio un bando per la gestione degli impianti nelle due aree che consentirà entro l’estate di archiviare definitivamente i problemi di questo tipo”.

Elevate professionalità e tecnologie salvano la vita di un uomo

Al San Carlo un reparto altamente specializzato Il Dipartimento del cuore risolve problemi complessi “Mai come nella sanità di eccellenza il lavoro di squadra paga. La storia del signor C. dimostra che cosa significa avere un dipartimento altamente specializzato per il cuore”. Così il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giampiero Maruggi commenta il trasferimento di un paziente in cardiologia riabilitativa. “E’ una buona notizia – osserva Maruggi - l’anticamera del ritorno a casa, dopo un intenso e complesso percorso clinico. Alla sua salvezza hanno concorso ben sei unità operative complesse: l’Utic, la cardiochirurgia, la cardioanestesia, l’emodinamica, la cardiologia

medica e riabilitativa. L’uomo, 55 anni e con una lunga storia di problemi cardiaci, era arrivato due settimane fa al San Carlo, con edema, angina e scompenso cardiaco. La

A Satriano il Carnevale anche quest’anno si veste dei riti ancestrali dell’uomo-albero, grazie ai quali l’uomo e la natura si fondono e si confondono dando vita ad un’affascinante favola ecologica. Grazie al patrocinio del Parco nazionale dell’Appennino lucano l’iniziativa carnevalesca dalle radici antiche vedrà protagonista il centro storico reso noto dagli innumerevoli murales che ne ornano le facciate delle case. Una marcia in più nell’edi-

L’evento patrocinato dal Parco nazionale dell’Appennino lucano si svolgerà il 10 febbraio

A salvare il paziente hanno concorso sei unità operative coronarografia ha documentato una grave malattia dei principali rami coronarici e una forte riduzione dell’efficienza del ventricolo sinistro. Le soluzioni più diffuse, un by pass coronario o una

normale angioplastica, sono state escluse dagli specialisti che hanno optato per un’angioplastica in condizioni di massima sicurezza: l’intervento sulle coronarie è stato effettuato da un equipe diretta dal primario di Emodinamica, Pasquale Lisanti, collegando il paziente a una macchina per la circolazione extracorporea e quindi con il cuore quasi fermo. Il sistema cardiocircolatorio esterno ha sostituito la funzione cardiaca per tutta la durata della procedura. E’ comunque insorta subito una prima complicazione che ha richiesto l’intervento immediato del chirurgo vascolare. A distanza di 48

Un corridoio all’interno dell’Ospedale San Carlo di Potenza

ore le condizioni cardiocircolatorie del paziente sono migliorate tanto da consentirgli di lasciare il reparto di Terapia intensiva cardiochirurgica ed essere trasferito nell’Unità di Terapia intensiva coronarica, diretta dal capo del Dipartimento cardiologico, Francesco Sisto.

Qui però si è verificata un’altra grave crisi, con arresto cardiaco, per cui si è dovuto impiantare anche un defibrillatore. “Va sottolineata – ha concluso Maruggi - l’importanza della cooperazione di varie figure professionali che hanno lavorato in totale sintonia con un

Satriano, un carnevale da favola zione 2013 che renderà speciale l’evento organizzato per il prossimo 10 febbraio. Un evento che ripropone la tradizionale leggenda dell’eremita, degli orsi e delle quaresime, personaggi che ripercorrono le storie di questa terra in cui si rappresentano le maschere tipiche che accompagnano il corteo nuziale

Un “murale” lungo le vie di Satriano di Lucania

del matrimonio, intorno al quale si ricostruisce l’offerta enogastronomica del carnevale satrianese. Lo scopo dell’intervento del Parco è quello di approfondire la dimensione relazionale fra l’uomo e il paesaggio di cui fa parte, per recuperare il rapporto con la natura e la possibilità degli abitanti di fondersi con il paesaggio in cui

unico, preciso obiettivo rappresentato dalla salvezza del paziente. Il mix di elevate professionalità e avanzate tecnologie del Dipartimento dell’Alta specialità del Cuore del San Carlo consente di trovare soluzione ai problemi clinici di maggiore complessità con successo”.

vivono. Almeno per un giorno, quello di Carnevale appunto, in cui il rito del capovolgimento dell’antica tradizione dei Saturnali, non coinvolge l’aspetto sociale ma quello più strettamente esistenziale, legato al profondo radicamento dell’uomo lucano con la propria terra e allo stretto rapporto tra i piccoli borghi e le aree verdi circostanti, risorsa per le popolazioni ma anche fonte di fantastiche immagini e misteriose paure.


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Basilicata Mezzogiorno

Turismo è vitalità

La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

IV I POTENZA CITTÀ

Sabato 26 gennaio 2013

TRASPORTI

ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA

DAL 28 NUOVI ORARI E LINEE

-3

PULLMAN Per i primi 15 giorni i cittadini potranno utilizzare gratuitamente le nuovo otto linee più le sei scolastiche, dopo vi saranno controlli rigorosi sul pagamento del biglietto [foto Tony Vece] .

CANTIERE In quest’area si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

Lunedì i nuovi bus gratis per 15 giorni Un avvio in fase sperimentale, ma tra le proteste MARIA VITTORIA PINTO l Verrà attivato lunedì a Potenza il nuovo piano per il servizio di trasporto pubblico urbano: per i primi 15 giorni «i cittadini potranno utilizzare gratuitamente le nuovo otto linee più le sei scolastiche», dopo vi saranno «controlli rigorosi» sul pagamento del biglietto. Lo ha ribadito il sindaco, Vito Santarsiero illustrando il nuovo piano insieme all’assessore alla mobilità, Giuseppe Ginefra, e ai dirigenti del Cotrab (che gestisce il servizio) e della società Sat. Non poche le polemiche che precedono il programma che rivoluzionerà la viabilità del Capoluogo. «Il nuovo piano – spiega Michele Frascolla, Coordinamento SAT – partirà con l’attivazione del tratto urbano, ovvero delle linee 1-8, delle 2 circolari e delle 6 linee scolastiche. Per le aree rurali, bisognerà aspettare una quindicina di giorni, ma il servizio sarà garantito e rimarrà quello attualmente

in uso, ovvero le linee dalla 11 alla 15». Un progetto ambizioso, approvato a maggioranza in un Consiglio Comunale del 2010, che punta sul principio di integrazione modale per salvare il trasporto pubblico della Città in crisi da troppi anni. «Negli ultimi cinque anni – ha detto Santarsiero – abbiamo percorso delle tappe di un

IL SINDACO

«Una rivoluzione che integra servizio su gomma e scale mobili» disegno unico che ha portato a questo punto di arrivo. Sono 50 i milioni di euro che convergono nella Mobilità di Potenza per un intervento sempre più capillare. Consideriamo questo nuovo inizio una rivoluzione e chiediamo ai cittadini di sperimentare, un proget-

to che integra il servizio su gomma a quello delle scale mobili». Vibranti le proteste dei cittadini, molte fondate, e oggetto di valutazione attraverso un tavolo tecnico in collaborazione con la Cotrab. «Con l’apporto di queste modifiche – ha spiegato Mario Restaino, Dirigente Centro Mobilità – si sposta il centro nevralgico della viabilità cittadina in Viale dell’Unicef. Il parcheggio antistante il Ponte attrezzato contiene 160 posti auto, a pagamento. Grande attenzione per un altro punto molto importante, Macchia Romana. L’Università della Basilicata sarà collegata in modo capillare alle altre zone di Potenza, in risposta alle tante sollecitazioni degli studenti, per un disordine organizzativo protratto negli anni». Modifiche che dovranno essere sperimentate dai cittadini per testarne la validità. I servizi extraurbani, per i prossimi 15 giorni, non verranno modificati. Il costo del biglietto resterà inva-

le altre notizie STUDENTI

Lacorazza incontra Consulta studenti

RIUNIONE La conferenza stampa di ieri [foto Tony Vece] riato: 50 centesimi di euro (singolo) e 80 centesimi di euro (orario). L’utilizzo delle scale mobili e del Ponte attrezzato rimarrà gratuito. Sono 160 i punti vendita dislocati nella Città dove sarà possibile acquistare i ticket. Il nuovo piano della Mobilità, a parere della sezione provinciale di Potenza dell’Unione Italiana dei

I CITTADINI

«Un piano che limita la mobilità autonoma degli ipovedenti» Ciechi e degli Ipovedenti, resta problematico per tutte le persone con disabilità della vista. «Il piano, così come è strutturato, limita di fatto la mobilità autonoma e il diritto di scelta del mezzo di trasporto pubblico, soprattutto da e per il Centro Storico. In partico-

lare, le nuove linee ipotizzate, prevedendo essenzialmente l’utilizzo delle scale mobili, hanno determinato un allontanamento del servizio dall’utenza, costretta a lunghi percorsi a piedi per raggiungere le fermate». Per il consigliere Nicola Becce, «il nuovo piano non tiene conto delle esigenze di spostamento urbano dei cittadini, creando insoddisfazioni e disagi soprattutto ad anziani, mamme con bambini e portatori di handicap che dovranno fare i conti con linee urbane soppresse e collegamenti cancellati». Dura la critica del segretario provinciale della Faisa-Cisal Trasporti, Donato Colangelo, per le scelte della giunta comunale di «lanciare le nuove corse durante l’anno scolastico e in pieno inverno, senza la predisposizione delle aree di fermata, prive pure dei pali». Di qui l’invito «a un atto di coraggio e di civiltà per tutelare pensionati, studenti, anziani, minori che utilizzano l’autobus».

APPALTI I DATI FORNITI DAL PRESIDENTE LACORAZZA E DALL’ASSESSORE VALLUZZI NEL TAVOLO PROVINCIALE DELLE OPERE PUBBLICHE

nanziamento per garantire servizi e funzioni essenziali. Per la viabilità, esemplificative sono state le intese, definite dalla Provincia di Potenza lo scorso autunno con Anas ed Eni. In particolare con l’Anas, si è garantita, nell’ambito dei lavori di ammodernamento del terzo macrolotto Sa-Rc, la realizzazione dell’adeguamento e messa in sicurezza del tratto stradale compreso tra Lauria Nord e Galdo della ex SS 19 delle Calabrie. Con l’Eni, invece, il finanziamento diretto dei lavori di manutenzione straordinaria per un importo di circa 4 milioni di euro su quattro strade (Sp Lama Sellata, Sp 16 – II tronco, Sp 16 - IV tronco e Sp 141) negli anni gravemente dissestate per il transito di mezzi pesanti impegnati nelle attività estrattive. La riunione si è poi incentrata sulla pro-

grammazione dei nuovi investimenti infrastrutturali da realizzare nei prossimi 18 mesi e in particolare sugli oltre 43 milioni di euro, oggetto a novembre della variazione di bilancio e modifica al piano annuale delle opere pubbliche 2012 ed al triennale 2012-2014. Di queste risorse 28 milioni di euro arrivano dall’assegnazione Cipe del 3 agosto 2012, frutto dell’intesa fra Ministero delle Infrastrutture, Regione Basilicata e Provincia di Potenza e oggetto nelle prossime settimane di un accordo di programma fra i due enti; oltre 12 milioni e mezzo dal recupero e riprogrammazione delle risorse residue dei tre Patti territoriali («Sapori Lucani», «Patto della corsetteria» e «Area Sud»), mentre 2 milioni di euro sono le risorse assegnate dalla Giunta regionale ai comuni di Castelmezzano e

I PROGETTI FUTURI

Oltre 43 milioni per infrastrutture da realizzare nei prossimi 18 mesi

VOLONTARIATO

Conferenza regionale rinnovate le cariche n Rinnovate le cariche della Conferenza regionale volontariato giustizia di Basilicata. Presidente è stato nominato Francesco Cafarelli, vice presidente Donato Forlenza dell’Associazione la Fraternità-Caritas, segretaria Carmela Genovese, tesoriera Veronica Gerardi e infine consiglieri Mariarosaria Colangelo, Donata rago e Vincenzo Viggiano. SINDACATO

Assemblee iscritti in attesa del congresso n Sono partite sul territorio le assemblee di base dei lavoratori iscritti alla Fai Cisl in preparazione del congresso regionale che si terrà nel capoluogo il 5 aprile. Lo rende noto il segretario generale Antonio Lapadula. Al centro della discussione le questioni legate alla forestazione, alla crisi dei consorzi di bonifica, alla situazione del lavoro in agricoltura e nelle industrie agroalimentari.

Oltre 200 milioni investiti in 3 anni dalla Provincia in lavori pubblici l Sono circa duecento milioni di euro gli investimenti in opere pubbliche che la Provincia di Potenza ha realizzato in tre anni e mezzo per viabilità, edilizia scolastica e patrimonio. Lavori che l’ente programmato e appaltato per l’83% dei casi a imprese lucane, garantendo una concreta opportunità di tenuta al sistema produttivo locale e al comparto delle costruzioni. Sono alcuni dei dati forniti dal Presidente della Provincia Piero Lacorazza e dall’assessore alla Viabilità e agli appalti, Nicola Valluzzi, nella riunione del Tavolo provinciale delle opere pubbliche. Un lavoro congiunto con associazioni datoriali e sindacati che ha permesso all’ente, nel triennio passato, di accelerare i procedimenti amministrativi e sbloccare finanziamenti già assegnati per infrastrutture pubbliche importanti. A fronte di un progressivo annullamento delle risorse finanziarie, la Provincia di Potenza ha scelto di resistere ai tagli promuovendo azioni innovative di fi-

n Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha incontrato, i componenti della Consulta provinciale degli studenti e le associazioni universitarie per un confronto sulle iniziative promosse dall’Amministrazione nell’ambito del catalogo Cittadinanza scolastica, inserito in «Abitare il futuro», l’attivazione del servizio «freewifiprovinciapotenza» e le iniziative per «IoStudio – edizione Provincia di Potenza».

AGRICOLTURA

PROVINCIA Lacorazza e Valluzzi

Un lucano nella Giunta nazionale Coldiretti

Pietrapertosa, ricompresi per ultimi nel Programma operativo Val D’Agri, e destinate alla viabilità di collegamento tra i centri abitati e la Fondovalle Basentana. Si aggiunge l’attivazione di un nuovo mutuo che assicurerà altri 700 mila euro per l’edilizia scolastica e l’avvio delle attività di progettazione ed appalto di ulteriori 16,5 milioni di euro già finanziati dal Programma operativo Val d’Agri per la realizzazione del nuovo collegamento tra Roccanova e la fondovalle Agri e l’ammodernamento e messa in sicurezza della viabilità provinciale nei territori di Moliterno e Sarconi.

n È stato eletto membro della Giunta Esecutiva nazionale il presidente regionale di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto. È un grande risultato che premia anni di impegno alla guida della Coldiretti lucana. Sono oltre 1,6 milioni gli associati alla Coldiretti nazionale che in aggiunta alle loro famiglie rappresentano il sistema di riferimento della principale organizzazione agricola italiana ed europea.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 27.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

24 Ore in Basilicata 23

Domenica 27 gennaio 2013

L’inaugurazione dell’anno giudiziario: il pg Lucianetti denuncia l’aumento dei reati contro il patrimonio

«Paese nel degrado etico e sociale» Il presidente Pellegrino: rischio «tsunami» dopo l’accorpamento dei tribunali POTENZA - La Basilicata è una delle regioni a minor rischio «mafia» in Italia, ma la «spia d’allarme» si è accesa per i reati contro il patrimonio, per i furti e le rapine e soprattutto per l’usura, con percentuali di incremento tra il 20 e il 40 per cento, che sono il «frutto della crisi economica». Poi c’è «il degrado etico e sociale in cui versa il Paese», a cui purtroppo è evidente che nessuno è immune. ASSENTI E PRESENTI E’ quanto ha sostenuto ieri mattina a Potenza il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello, Massimo Lucianetti, intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario davanti alle massime autorità della Regione. Presenti e seduti in prima fila il sottosegretario Giampaolo D’Andrea, il deputato Salvatore Margiotta, il presidente della giunta regionale Vito De Filippo, quello della provincia di Potenza Piero Lacorazza, il sindaco del capoluogo Vito Sansiero e il vescovo monsignor Agostino Superbo. Si è notata - invece l’assenza della presidenza del Consiglio regionale, dopo le dimissioni di Vincenzo Folino in campagna elettorale per la Camera dei deputati. Al suo posto dal parlamentino di via Anzio - agitato da un’inchiesta sui rimborsi per le spese di rappresentanza che per l’anno entrante non promette nulla di buono - non si è visto nessuno. I NUMERI Subito prima di Lucianetti era stato il nuovo presidente della Corte d’Appello, Giuseppe Pellegrino, a illustrare i dati sulla situazione della giustizia lucana lanciando un allarme sul rischio di un possibile «tsunami» se non aumenterà il numero di magistrati in regione «specie dopo la riforma della geografia giudiziaria» che ha portato l’accorpamento del Tribunale di Sala Consilina a quello di Lagonegro, «caso quasi unico in Italia». Nel 2012 in Basilicata so-

A sinistra al centro il presidente Pellegrino durante la lettura della relazione. A destra il pg Lucianetti

Il presidente della Regione Vito De Filippo. A destra D’Andrea, Santarsiero e Lacorazza

USURA Autilio: «Fondo di solidarietà per le famiglie» «LA politica può dare un primo segnale di contrasto efficace al fenomeno usura e quindi al nuovo allarme venuto oggi per l’inaugurazione dell’anno giudiziario: sostenere l’appello che tredici associazioni dei consumatori hanno lanciato con una lettera inviata alle commissioni parlamentari di Camera e Senato per l’approvazione del decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze di attuazione del fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa». Lo afferma il Presidente della Seconda Commissione (Bilancio-Programmazione) del Consiglio Regionale Antonio Autilio. Nell’appello, condiviso dall'Abi, si sollecitano le forze politiche ad adoperarsi «per evitare che le famiglie in difficoltà siano private di uno strumento fondamentale di sostegno al pagamento delle rate del mutuo». «Rendere immediatamente operativo il Fondo di solidarietà - spiega Autilio - può assicurare da subito, come evidenziano le Associazioni consumatori, a molti nuclei familiari la salvaguardia di un bene essenziale come la casa e, aggiungo, per prevenire il rischio di un nuovo ricorso all’usura».

no stati 32.093 i nuovi procedimenti civili, con 33.638 definizioni e una pendenza finale di 61.656 e una diminuzione di iscrizioni del 9,3 per cento e di procedimenti pendenti del 2,1 per cento: sul versante penale, il saldo tra procedimenti sopravvenuti e definiti è positivo

(13,9 per cento), con 30.087 nuovi procedimenti, 34.268 definizioni e una pendenza di 16.494 casi. «Problematica» è anche la vicenda legata al sovraffollamento delle carceri lucane, ha spiegato Pellegrino ricordando per altro che la Procura di Matera è stato «il primo ufficio, a

livello nazionale» ad attivare il servizio di pagamento on-line dei diritti di cancelleria». Dal 2008 a oggi la durata media dei procedimenti civili è complessivamente passata da 231 giorni a circa 391. Per quanto riguarda invece la giustizia penale, rispetto alla media degli ultimi 12 anni le notizie di reato iscritte sono aumentate del 10,43 per cento, le definizioni sono aumentate del 20,85 e le pendenze sono diminuite del 13,94 per cento. Nel 2012 la durata media dei procedimenti (per le Procure del distretto) si è «ulteriormente ridotta» a 211 giorni. Dai dati relativi alla spesa per le intercettazioni emerge una diminuzione dei costi, passati dai 2,1 milioni di euro del 2007 (576 in totale), al milione di euro circa del 2012 (676 complessivamente). IL CRIMINE Tornando alle parole del procuratore generale nella corte d’Appello di Potenza, Massimo Lucianetti, è emerso «eccezionale abbattimen-

Smontano un bancomat in 5 minuti Inseguiti mollano il bottino ad Andria Presa di mira la Bpb di Montemilone, in azione una decina di specialisti POTENZA - Cinque minuti. Tanto sarebbe bastato, alla banda di scassinatori entrata a Montemilone, per rimuovere il bancomat dalla facciata della filiale locale della Banca Popolare di Bari, caricarlo su un furgone e ripartire verso la Puglia. E’un lavoro da specialisti quello realizzato venerdì notte nel piccolo paese sul torrente Locone, in via Cavour. Gli investigatori della compagnia di Venosa al comando del capitano Vincenzo Varriale ne sono certi e stanno già cercando di individuare i responsabili. L’allarme è scattato quasi subito e ha permesso ai militari di recuperare la refurtiva - oltre 20mila euro - ad Andria, dopo un inseguimento roccambolesco. Fondamentale la collaborazione delle Fiamme gialle pugliesi che all’arrivo del convoglio con gli scassinatori si sono fatte trovare ad attenderli con dei posti di blocco allestiti in fretta e in furia nelle vie di accesso alla città. Alla vistadei finanzieriil conducentee i passeggeri del furgone dove era stato caricato lo sportello bancomat hanno abbandonato il mezzo e si sono dati alla fuga, salendo con ogni probabilità su una delle auto che fungeva da staffetta. In totale sarebbero stati una decina i membri della squadra arrivati a Montemilone

Montemilone

con 4/5 auto diverse più il furgone con un braccio meccanico servito per l’operazione più difficile, quella di sradicare lo sportello dalla facciata della filiale. Si tratta del secondo colpo nel giro di pochi giorni alla Banca popolare di Bari. Infatti soltanto martedì scorso era tocca-

to alla filiale di Venosa, dove due rapinatori a volto coperto sono riusciti a farsi consegnare 3mila euro per poi dileguarsi nelle viuzze del centro storico. Anche in quest’ultimo caso la pista seguita dagli investigatori porterebbe in Puglia. lama

to di un terzo dei procedimenti pendenti» dal 2010 (anno di insediamento dello stesso Lucianetti): tutto ciò «senza protagonismi di sorta – ha evidenziato il Procuratore - nella convinzione che, come una pattuglia acrobatica, si vola bene tutti insieme, pur alzandosi in volo a rotazione un solista». Sul quadro complessivo lucano, Lucianetti ha poi ricordato che la Basilicata, «grazie all’impegno delle forze dell’ordine e dei magistrati», è tra le regioni «meno a rischio per criminalità paramafiosa e comune». Nessun «allarme assoluto», per il Procuratore, ma «viva preoccupazione» per alcuni segnali «in questa apparente, atonica situazione di stallo». Diminuiscono quindi i reati legati a fenomeni mafiosi, ma sono in aumento quelli «economici» in senso ampio, collegati alla crisi economica in corso. Si tratta dei reati contro il patrimonio (+ 6%), dei furti in abitazione (+8,9%), delle rapine (+20,6%), e delle estorsioni (+21,6%). Numeri che, sot-

tolinea Lucianetti, «colorano a tinte fosche il quadro della «Basilicata del crimine», e che hanno il loro picco nei fenomeni di usura, «aumentanti del 37,21 per cento» che «collocano la Basilicata tra le Regioni più ad alto rischio». A questi dati ufficiali, ha aggiunto, va «sovrapposta la cifra oscura» degli episodi non denunciati, in particolare se collegati alla «spia accesa» delle bancarotte fallimentari, aumentate del 30,3 per cento. Nella stessa linea di ragionamento si può infine essere inserito l’aumento del 44,44 per cento «per gli omicidi colposi – ha concluso Lucianetti – seguiti a infortunio sul lavoro: la sola procura di Matera ha iscritto, infatti, cinque procedimenti rispetto ai due del precedente anno». GLI INTERVENTI Dopo il procuratore Lucianetti sono intervenuti i rappresentanti del ministero della Giustizia, degli ordini e delle associazioni degli avvocati – che hanno auspicato l’intervento delle istituzioni lucane per fermare la riforma della «geografia giudiziaria» – dei magistrati, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Mimmo Sammartino. Anche quest’anno la cerimonia è stata anticipata dal volantinaggio davanti al Palazzo di giustizia del segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti (candidato alle prossime elezioni alla Camera dei Deputati nella lista “Amnistia giustizia libertà”) per chiedere la riforma del sistema giudiziario, e in particolare del sistema carcerario, per «abbattere» il sovraffollamento delle strutture carcerarie e migliorare la qualità della detenzione. E’ stato inoltre distribuito anche un volantino dell’Aifvs (Associazione italiana familiari vittime della strada) in cui si chiede di applicare le norme di settore, definendo però «inaccettabile la sospensione condizionale della pena e i patteggiamenti a tappeto». l.amato@luedi.it

La Dna torna sul caso lucano

Silenzi tra procure interviene Libera «E’ estremamente grave e molto preoccupante quanto affermato dalla Direzione Nazionale Antimafia nella sua ultima relazione in merito alle indagini condotte sui fatti del Metapontino». Lo afferma il coordinamento regionale di Libera commentando le indiscrezioni sulla relazione della Dna che per il secondo anno consecutivo ha puntato il dito contro un approccio riduttivo ai fenomeni criminali del materano e la mancata condivisione delle informazioni in possesso agli uffici inquirenti della città dei Sassi con quelli distrettuali che hanno sede nel capoluogo. «Riportiamo fedelmente quanto è stato scritto». Spiega Libera. «“La lapidaria relazione dei C.C. di Matera, sostanzialmente conforme a quella degli altri organi di Polizia Giudiziaria; - in assoluta coerenza con l’ostinata e pervicace rifiuto con la locale Procura della Repubblica di affrontare i pur sospetti episodi di estor-

Il capannone distrutto della ditta Terre del Sud

sione; traffico di stupefacenti; atti di intimidazione; quali “reati spia” di una potenziale presenza di criminalità di tipo mafioso – nega l’esistenza nel territorio di qualsivoglia attività criminosa riconducibile alla criminalità organizzata”. Consapevoli di quanto la lettura in tempo reale dei fenomeni mafiosi renda agonizzanti le mafie, auspichiamo una presa di coscienza maggiore».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

II I POTENZA CITTÀ

Lunedì 28 gennaio 2013

VERSO LE ELEZIONI LA CAMPAGNA ELETTORALE

IL PETROLIO E LA FIAT Sul greggio «occorre tenere dentro gli interessi nazionali e quelli locali». Sul fronte della Fiat «Cigs necessaria se crea lavoro per 20 anni»

IL PROGETTO COLLETTIVO «Crediamo in un progetto collettivo che si fa con il noi e non con l’io» dicono i dirigenti ed i candidati democratici

Moralità e lavoro le priorità del Pd Ieri a Potenza la presentazione dei candidati ANTONELLA INCISO l Le note di Inno di Gianna Nannini, la canzone scelta da Pierluigi Bersani per la campagna elettorale, riscaldano l’atmosfera mentre su un maxi schermo scorrono le immagini del candidato premier e di tutto il popolo Pd. Tra musica e politica l’apertura della campagna elettorale per il Partito democratico a Potenza inizia così. In un teatro «Don Bosco» gremitissimo, il partito di Bersani lancia la sua sfida per le politiche 2013. Moralità e lavoro sono le linee direttrici dei diversi discorsi. Ma c’è anche la democrazia, il bisogno di «colmare il grande deficit di democrazia che c’è oggi». «È il momento decisivo di reagire e di rilanciare con il voto la crescita, il lavoro e l’equità sociale» sottolinea la presidente del partito Pasquina Bona. Sul palco uno alla volta vengono chiamati i diversi candidati, quelli del Pd e quello del Psi dato che i socialisti hanno presentato con i democratici una lista unica per le elezioni. Si comincia dal Senato con Roberta De Salvo, coordinatrice delle donne democratiche per l’area del Sinni. Poi, il sindaco di Rapone, Felicetta De Lorenzo, la consigliera provinciale Angela Latorraca, l’ex senatore Gerardo Labellarte (esponente del Psi), Salvatore Margiotta, parlamentare uscente come Filippo Bubbico. Infine la capolista la storica Emma Fattorini. Segue la Camera con la presidente delle donne democratiche di Potenza, Lucia Sileo, il parlamentare uscente Carlo Chiurazzi, il governatore lucano Vito De Filippo, la parlamentare uscente Maria Antezza, il presidente del Consiglio regionale (dimissionario) Vincenzo Folino e il capolista e segretario regionale del partito, Roberto

Speranza. «Crediamo in un progetto collettivo che si fa con il noi e non con l’io» precisano il segretario cittadino di Potenza, Giampiero Iudicello, ed il segretario provinciale Antonello Molinari. In platea il «compagno» Antonio Luongo, il «padre del Centrosinistra lucano» come viene definito che con il suo passo indietro «ha messo al di sopra il partito e l’Istituzione». Poi, la parola passa al presidente De Filippo che entra direttamente al cuore delle questioni. «Tocca alla politica recuperare questo Paese a volte deturpato in alcuni campi - dice - noi nel Sud possiamo essere un motivo d’eccellenza per tutti i problemi con cui dobbiamo fare i conti, penso al petrolio ma anche alla Fiat, non solo in Italia ma in Europa. Tocca a noi fare massa e ridare all’Italia il ruolo che le tocca». Un ruolo a cui può contribuire anche la Basilicata, terra «di gente generosa» come sottolinea la capolista al Senato, Emma Fattorini, ma anche con problemi in-

frastrutturali atavici. «Che ci vuole per arrivarci» dice la professoressa che sul fronte politico aggiunge: «siamo nella situazione del secondo dopoguerra». «Oggi dobbiamo ricostruire l’economia e la morale» evidenzia. A chiudere lui, il segretario regionale e capolista alla Camera dei Deputati, Roberto Speranza, che con forza ribadisce le priorità dell’agenda del partito per la Basilicata: il petrolio e la Fiat. «Il petrolio è una partita che sarebbe folle immaginare solo a Roma o solo a Potenza - ammette - Dobbiamo dire che l’interesse nazionale è giusto ma deve tenere dentro l’interesse della nostra regione. Sulla Fiat, invece, abbiamo avuto una buona notizia. Un milione di investimenti e considerato che a noi interessano i prossimi 20 anni, i 24 mesi di cassa integrazione sono un prezzo salato per i lavoratori ma si tratta di un sacrificio necessario per l’economia regionale e per creare le condizioni di una nuova sfida sindacale».

DUE TORRI Cannizzaro durante l’incontro di ieri [foto Tony Vece]

DON BOSCO I candidati del Pd sul palco mentre parla Speranza [foto Enzo Bianchi]

POPOLARI UNITI IL PARTITO DI POTENZA FA IL PIENO AL DUE TORRI. OBIETTIVO: 24MILA VOTI

Lo show di Cannizzaro incendia le elezioni MASSIMO BRANCATI l Marginalizzati, snobbati, tenuti in sospeso fino all’ultimo da un Pd che non voleva in casa co-inquilini «scomodi». Alla fine i Popolari uniti hanno deciso di correre da soli e (coincidenza?) ieri hanno presentato la propria squadra al teatro Due Torri proprio mentre al Don Bosco i «bersaniani» mostravano i muscoli di una platea stracolma. Il partito di Antonio Potenza, nel capoluogo lucano, conferma di essere una «forza» in grado di attrarre consensi: se prima della campagna elettorale non apparivano agli occhi del Pd come una seria minaccia (più di qualcuno aveva messo in dubbio che Potenza potesse riuscire a formare una lista autonoma in grado di reggere il confronto), oggi i Pu generano qualche apprensione in un contesto in cui voti e «ideologie» fluttuano che è una bellezza. Con una dote di circa 20mila preferenze ereditata dalle scorse regionali, i Popolari contano di intercettarne altre 4mila per poter incassare l’elezione al Senato di Michele Cannizzaro. Una sfida difficile - come ha sottolineato Potenza ma non impossibile, soprattutto se si riuscirà a catalizzare l’interesse dei cattolici-moderati che, per dirla alla Cannizzaro, sono relegati in una riserva indiana all’interno di un Pd sempre più diramazione dei vecchi Ds. È proprio l’ex direttore generale del San

LAGONEGRO SI RISCHIA DI RICOMINCIARE DACCAPO PER IL TRASFERIMENTO DI UN GIUDICE

le altre notizie

Sul processo Gagliardi l’incubo della prescrizione PINO PERCIANTE l Un anno di udienze, il superamento delle schermaglie procedurali tra accusa e difesa, la deposizione di numerosi testimoni (una quindicina). Tutto inutile. Il processo Gagliardi sulle truffe agli anziani di Rivello e il duplice omicidio Carlomagno – Rossini, dopo più di un anno di faticose udienze in corte d’Assise, rischia di essere «annullato» e di dover ripartire daccapo. Questo almeno è il pericolo concreto legato al trasferimento ad altra funzione del giudice a latere del collegio Candida de Angelis. La prossima udienza è stata fissata per il 19 marzo quando si dovrebbe esplicitare il rinnovo del collegio giudicante. Se gli imputati si opporranno all’acquisizione degli atti formati fino a quel momento in fase dibattimentale il processo ricomincerà dall’inizio e la prescrizione potrebbe essere inevitabile dal momento che gli episodi più datati risalgono al periodo compreso tra il 2001 e il 2004 e ci sono ancora un centinaio di testimoni da

sentire. Per evitare uno stop al processo con il pericolo che scatti la prescrizione i difensori di parte civile (Giuseppe Sabella, Nicola Solimando e Giuseppe Malta) hanno presentato un’istanza al presidente del Tribunale di Potenza, Lanfranco Vetrone, chiedendo che la dottoressa de Angelis continui a seguire il processo, dal momento che il nuovo incarico a cui è stata assegnata non è in un’altra sede ma sempre nel tribunale di Potenza. A sentire i legali, però, la decisione che il presidente avrebbe preso in questi giorni non è quella che loro auspicavano. «Abbiamo saputo ufficiosamente che la nostra richiesta non sarà accolta – dicono gli avvocati Giuseppe Sabella e Nicola Solimando – ragion per cui la dottoressa de Angelis, trasferita al tribunale di sorveglianza, non verrebbe “applicata” alla trattazione del processo Gagliardi». Che quindi dovrebbe passare in altre mani e forse ricominciare da zero. «Una grossa mancanza di rispetto – tuonano i due legali- nei confronti di una richiesta legittima di giustizia dopo quello che i nostri

Carlo a usare la clava laddove Potenza, nel suo breve ma puntuale intervento, gioca di fioretto spiegando come il partito abbia fatto una scelta precisa, quella di aprirsi alla società civile, ciò che gli altri non hanno fatto. Cannizzaro ha riservato stoccate per tutto e tutti, passando dalla legge elettorale «che impedisce ai cittadini di votare il proprio rappresentante in parlamento» alle primarie del Pd, «una farsa che si è conclusa con candidati calati dall’alto e scelte da apparato. Cosa ne sa - ha detto Cannizzaro - Fattorini della Basilicata? E cosa ne sanno i vari Casini, Vendola e Fini?». Ma il vero affondo è stato sull’attuale classe dirigente regionale, terminale di accuse e critiche coniate in perfetto stile «grillino». Consapevole che la «battaglia» si può vincere soprattutto nel capoluogo lucano, Cannizzaro si erge a difensore della «potentinità»: «La città è emarginata dai flussi finanziari, assoggettata al potere dei notabili (De Filippo e Folino) provenienti dalla provincia che curano principalmente gli interessi dei loro piccoli feudi elettorali». E ancora: «Dov’è finita la Basilicata dei giovani invocata a gran voce da De Filippo nella campagna elettorale delle Regionali? Giovani che - ha aggiunto - non hanno avuto la fortuna (e lo stipendio) di Roberto Speranza. La sua nomina ci aveva illuso sulla possibilità di un reale cambio di passo, ma l’asticella che doveva alzare è miseramente caduta».

APPUNTAMENTO

La Confcommercio e la crisi Giornata di mobilitazione

GIUSTIZIA Il tribunale di Lagonegro assistiti hanno dovuto patire e patiscono ancora. Il collegio ha già affrontato le questioni preliminari, aperto il dibattimento e sentito dei testimoni; un attività che non può essere sottovalutata visto che per alcuni capi di imputazione si rischia la prescrizione. Verrebbe inoltre vanificato il lavoro del dottor Greco, pubblico ministero di Lagonegro e dei carabinieri che si sono occupati con impagabile impegno e attenzione delle indagini. Comunque andremo avanti e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per onorare il mandato ricevuto dai nostri assistiti, non escluso un ricorso al Csm nel caso il preannunciato rigetto della nostra istanza si tramuti in un provvedimento ufficiale».

n Confcommercio ha organizzato oggi una giornata di mobilitazione per denunciare la drammatica situazione in cui versano le imprese a causa di pressione fiscale, crollo dei consumi e difficile (oltre che costoso) accesso al credito. Alle 9.30, nella sede dell’associazione, incontro sul tema durante il quale saranno analizzati dati macroeconomici sulla Basilicata e sulla provincia di Potenza. NOMINE

Croce Rossa in Basilicata Moscariello nuovo presidente n Fernando Moscariello è il nuovo presidente regionale della Croce Rossa. La sua elezione fa seguito a quelle avvenute il 16 dicembre scorso, quando sono stati nominati i presidenti provinciali e locali. A Potenza e Matera, lo ricordiamo, sono stati eletti rispettivamente Vincenzo Anobile e Domenico Tafuni. «Da questa tornata elettorale – afferma il neopresidente Moscariello – la Croce Rossa dopo un periodo di commissariamento è ritornata in mano ai volontari che si sono autodeterminati scegliendo il proprio rappresentante».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 27.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

IV I POTENZA CITTÀ

Domenica 27 gennaio 2013

VERSO LE ELEZIONI LA CAMPAGNA ELETTORALE

LA SQUADRA DI BERLUSCONI La fuga di alcuni esponenti verso il nuovo partito di Meloni e La Russa non sembra turbare i sonni di Viceconte & C.

PIDIELLINI Il tavolo dei relatori in occasione della presentazione delle liste del Pdl. A destra gli uffici della Corte d’Appello [foto Tony Vece]

Il Pdl senza i «fratelli» «Ma sono nostri alleati» Bonus benzina e fiscalità tra i temi più gettonati dai candidati EMANUELA FERRARA l Siamo in piena campagna elettorale. I vari schieramenti politici si presentano all’elettorato italiano, quello lucano compreso. Ognuno con i suoi proclami e le sue promesse, ma tutti con l’intento comune di rinnovamento. Da qualsiasi parte si guardino, o si ascoltino, le parole non cambiano. Liste infinite di problemi locali da risolvere ma poche proposte concrete. Ieri è stata la volta del Popolo delle Libertà che ha presentato le sue liste all’interno dell’hotel Vittoria. Più che una conferenza stampa si è trattato di un vero e proprio proclama da parte di tutti i candidati alle prossime elezioni politiche. I primi due candidati alla Camera sono Latronico e Taddei, al Senato, oltre all’ex premier Berlusconi, in lista Viceconte e Moles. Il Pdl si presenta, a suo dire, come unica forza politica coesa e vincente. Si fa promotore di un’idea di libertà e sviluppo economico che mai nessuno, oltre ovviamente all’esperienza berlusconiana, ha portato nel nostro territorio nazionale e lucano in particolare. Coesione e rinnovamento. Ma quando si fa notare ai candidati che all’interno del partito ci sono state spaccature e virate verso «Fratelli d’Italia» e che la presenza e la posizione in graduatoria di

donne e giovani sono tra le più basse nelle liste presentate, le risposte si fanno concise. «Se si sta all’interno di un partito risponde Viceconte - se ne devono condividere le idee e rispettare le decisioni della maggioranza. Chi è andato via, come accaduto all’interno di tutte le liste, resterà nostro alleato. Auguriamo loro tutte le fortune». E sulle donne e i giovani? Il Pdl conta di avere così tanti voti da poter far eleggere tutti. Si parla anche di sondaggi. Da una parte vengono considerati tema ininfluente, dall’altra parte fondamentale. «Il premier Berlusconi - dicono - ha dichiarato che saremo in grado di recuperare un punto percentuale a settimana». Ci si

chiede come questo sia possibile. La campagna elettorale giocherà un ruolo decisivo e, per quanto sentito in questa prima conferenza stampa, sicuramente nel nostro territorio le discussioni verteranno maggiormente sul tema energetico. «Non siamo nè favorevoli nè contrari alle estrazioni petrolifere - dichiara Taddei - ma vogliamo che su questa tematica si affronti un discorso serio e partecipato che noi abbiamo già anticipato». Il riferimento è all’oramai famoso e discusso bonus carburanti e al fondo permanente di sviluppo. «Con l’articolo 16 - continua si è deciso che una sostanziale parte della fiscalità proveniente dalle estrazioni petrolifere, rimanga sul territorio».

Oggi a Potenza Confronto a distanza tra Pd e Popolari uniti Una domenica di «fuoco» a Potenza. Oggi è il giorno della presentazione ufficiale dei candidati del Partito democratico. L’appuntamento è nel teatro Don Bosco alle 10.30. Quasi in contemporanea, intorno alle 11, ci sarà analoga iniziativa dei Popolari uniti di Antonio Potenza. L’incontro è in programma al teatro Due Torri. Amici-nemici a confronto dopo il rifiuto del Pd sulla richiesta di apparentamento fatta da Pu che per questa tornata elettorale schiera una squadra «tosta», capeggiata da Michele Cannizzaro. È proprio Cannizzaro a gettare benzina sul fuoco: «Il Pd? Non siamo in competizione con chi gestisce il potere».

SENATORE Guido Viceconte durante l’incontro [foto Tony Vece]

Sviluppo economico, sottoforma di attenzione anche al turismo, piano energetico sostenibile e occupazione. Queste le tematiche care al Pdl lucano. Il governo Monti, a loro dire, non ha posto le dovute attenzioni a queste aree «eppure - continuano - dai professori ci saremmo aspettati di più». Parole dure quindi contro Mario Monti, ma che non risparmiano nessuno. Bersani, Vendola, tutto l’apparato di sinistra, ma anche chi, come ha sottolineato il sindaco di Pomarico, nella legislatura Berlusconi ci ha sguazzato. Riferimento a Casini e al «traditore» Fini. Quando si tocca invece l’argomento Lega, provando a sollevare, da meridionali, forti dubbi sulla bontà di questa formazione politica, la risposta è tanto semplice quanto disarmante: «Vogliamo ricordare ai lucani - dice sempre Viceconte - che nell’intricata vicenda bonus carburanti è stata proprio la Lega a starci vicini». Non vogliono fare promesse, e non ne fanno, ma prendono impegni che intendono mantenere con l’unica preghiera di non farsi trascinare dalle emozioni negative che hanno potuto suscitare le vicende private di Silvio Berlusconi. La vita privata dei politici non è importante, peccato però che a volte questa vada a «cozzare» con le vicende pubbliche della nostra bella Italia.

POTENZA PRESENTATA LA LISTA DEI CANDIDATI AL SENATO DELLA REPUBBLICA

Comunità lucana è pronta alla «battaglia» elettorale l Un programma vasto (ben 23 i punti sui quali si sviluppa) per dare voce alla Basilicata. Tre candidati al Senato della repubblica (Miko Somma, Antonio Bevilacqua e Fiorenzo Magni) pronti a spendersi per il bene della nostra regione e dell’intero paese. Comunità lucana - Movimento no oil ha presentato nella serata di ieri il suo programma elettorale in vista delle politiche del prossimo 24 febbraio che come ha spiegato il capolista Miko Somma «va ben oltre la scadenza di questa tornata elettorale ed arriva direttamente al momento in cui saremo chiamati a scegliere in quale regione vorremmo vivere». Insomma si parte da queste «politiche» ma l’obiettivo dichiarato sono le prossime regionali. «Vogliamo dare da subito - ha spiegato Somma - un segnale di vitalità per que-

sto abbiamo deciso di presentare la nostra lista al Senato. La risposta della gente è stata notevole è questo ci dà ancora più forza per portare avanti la nostra battaglia che punta a dare voce alle necessità dei cittadini in un contesto di enorme difficoltà». L’idea forte di Comunità lucana dunque è quella di porre al centro del suo impegno la Basilicata, il suo sviluppo, la sua promozione nel contesto nazionale e non solo. Il tutto spiega Somma «con un approccio diverso che guardi soprattutto al rispetto del territorio, alle sue tradizioni senza snaturarle. Agricoltura, ambiente, economia, turismo, sono i «cavalli di battaglia» sui quali sviluppare quest’azione di sviluppo. L’agricoltura ha un ruolo basilare nel programma di Comunità lucana, un ruolo che nasce dalla vocazione storica di questo territorio. «Siamo per un tipo di agricoltura tradizionale - ha spie-

A BELLA

Comizio in piazza i candidati del Plc n «Via i governi dei padroni e dei banchieri. Via i populisti demagoghi per un governo dei lavoratori». Slogan che accompagna la presentazione delle liste del Partico comunista dei lavoratori. Appuntamento oggi, alle 12, in piazza Plebiscito a Bella. FARE

Oggi la presentazione dei candidati n Stasera alle 19.30 «Fare per Fermare il Declino» apre ufficialmente a Matera la campagna elettorale. Interverranno il coordinatore regionale di Fare, l’economista Nicola Curci e tutti i candidati alla Camera e al Senato. L’appuntamento è nella sede del movimento, in via G. de Robertis, nelle vicinanze della caserma dei vigili del fuoco. CENTRO DEMOCRATICO

La politica agricola e l’incubo dei tagli

n «Il cammino per la nuova Politica agricola comunitaria che agli agricoltori italiani garantisce oltre 6 miliardi di euro annui di finanziamenti è ancora lungo e pieno di ostacoli. Per questo c’è bisogno di grande attenzione innanzitutto per evitare i tagli». Lo sostiene Nicola Benedetto, candidato al Senato per il Centro Democratico.

Agricoltura e ambiente le priorità del programma SANDRO MAIORELLA

le altre notizie

ERRATA CORRIGE

Barozzino di Sel capolista al Senato gato Somma - che non vuol dire per forza povera ma semplicemente “pulita” che crei sviluppo rispettando l’incontaminabilità del territorio». Agricoltura e ambiente a braccetto dunque, con la questione petrolio che rimane aperta. «Al di là della nostra contrarietà alle estrazioni, siamo perchè si riveda tutto il sistema. Dalle concessioni all’opera di estrazione e di riciclo». Grande spazio nel programma è

dato anche a questioni sociali, ai temi del lavoro, alle questioni fiscali. Tutte legate al concetto della salvaguardia dei cittadini. Idee chiare da sempre portate avanti da Comunità lucana che si pone come alternativa a tutti i partiti in lizza. «Noi andiamo avanti da soli, non abbiamo interessi comuni con altri soggetti. La nostra sarà una campagna elettorale semplice basata sulle idee e sul contatto con la gente».

INCONTRO La presentazione della lista di Comunità lucana che concorrerà soltanto al Senato [foto Tony Vece] .

n Nell’edizione di ieri, riferendo del sondaggio dell’istituto Piepoli, abbiamo segnalato come tra i candidati eletti ci sia anche Giovanni Barozzino che è capolista al Senato di Sinistra, Ecologia e Libertà. Quindi una sua eventuale elezione non è legata, come erroneamente riferito, ad una scelta «territoriale» di Vendola.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno Sabato 26 gennaio 2013

28 Pisticci Presto potrebbero tornare le udienze civili, poi si lavorerà per la nuova sede

Tribunale, si va verso l’intesa Positivo incontro chiarificatore tra il sindaco Di Trani e il presidente Petraglione PISTICCI - L'obiettivo dell'incontro tra il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ed il presidente del tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione, è stato quello di provare ad intendersi sul percorso che dovrebbe riportare nella sede di giustizia pisticcese gli affari civili trasferiti a novembre in quella di Matera, almeno fino al prossimo settembre, quando andrà in vigore la normativa che sopprime le sedi distaccate. Tanto è stato stabilito da due recenti sentenze del Tar di Basilicata che hanno accolto i ricorsi del comune di Pisticci e di numerosi avvocati pisticcesi contro la decisione del presidente. Ma lo spirito dell'incontro tra Di Trani ed Attimonelli Petraglione, tenutosi ieri pomeriggio a Matera anche alla presenza del legale del Comune, Anio D'Angella, non era quello di far valere un diritto, bensì di trovare una soluzione condivisa e

Il sindaco Di Trani con il presidente Attimonelli Petraglione

possibile, perché, al di là delle sentenze, secondo il presidente del tribunale, resta prioritaria la questione del personale. «Registriamo -ha com-

mentato Di Trani- una disponibilità a riportare gli affari civili a Pisticci a patto, però, di dare soluzione al problema del personale. Abbiamo appreso che

quanto offerto dalla nostra amministrazione, ovvero altri due dipendenti da distaccare al tribunale, può non essere sufficiente. Ho chiesto al presidente Attimonelli Petraglione, pertanto, di formalizzare una sua proposta, rispetto alla quale proveremo a dare delle risposte. Pisticci, soprattutto oggi, ha bisogno di servizi, perché diversamente anche la microeconomia vede ridursi il suo giro d'affari e di questi tempi abbiamo il dovere di dare tutte le risposte possibili alla domanda di lavoro». Il primo cittadino tiene a precisare che «quest'amministrazione è ben consapevole del valore della sentenza del Tar, ma non siamo andati a Matera a pretendere che venga resa esecutiva, bensì a discutere amichevolmente, a ragionare assieme su una soluzione che possa essere giusta e perseguibile in tempi utili. Non dimentichiamo i nostri di-

ritti, ma è nostra intenzione puntare sul dialogo e sulla pacificazione nei rapporti, per cui adesso attendiamo fiduciosi di poter procedere su questa strada». A Matera si è discusso anche della nuova sede del tribunale in via Cantisano. «Purtroppo -ha aggiunto Di Trani- senza il placet del Ministero il trasferimento non può essere autorizzato. Ma questa è una situazione paradossale, perché tutta la riforma della giustizia è incentrata sul concetto di risparmio. Non vedo, allora, come si ritenga possibile centrare quest'obiettivo se poi si accetta di continuare a pagare 150mila euro all'anno al comune per l'affitto dell'attuale sede, quando il trasferimento in quella nuova comporterebbe notevoli risparmi, sia per l'amministrazione della giustizia che per il comune stesso. Di fronte ad una situazione del genere è normale

che, a volte, vengono dei dubbi sull'uso strumentale del concetto di spending review». Uno spiraglio si potrebbe aprire anche per mantenere a Pisticci un presidio di giustizia dopo il settembre 2013. «Intanto ha concluso il sindaco- c'è da vedere cosa accadrà con il nuovo governo, poi Pisticci, secondo un'idea del presidente Attimonelli Petraglione, potrebbe comunque svolgere una funzione nell'ambito del tribunale di Matera e non come sede distaccata. Ma per adesso vediamo di incassare il risultato del trasferimento degli affari civili fino a settembre. Noi abbiamo rispetto dei ruoli e crediamo negli uomini. Sono convinto che il presidente del tribunale saprà dimostrare con i fatti quel senso di attaccamento alla nostra comunità già manifestato in passato». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Latronico (Pdl) scrive a Invitalia Ferrandina «Uno stabile abbandonato di proprietà della Regione»

Ex Club Med Quale futuro?

PISTICCI - Notizie sullo stato del progetto relativo all'impianto turistico di Pisticci ex Club Med, con la definizione dei tempi di esecuzione delle opere finalizzate alla riapertura del complesso turistico, sono state chieste dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in una nota indirizzata all'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. «Nel comune di Pisticci dal 1985 è operante un villaggio turistico di proprietà del gruppo Invitalia -scrive Latronico- che ha rappresentato una frontiera di sviluppo e di lavoro per centinaia di addetti da oltre 20 anni. La gestione del villaggio è stata curata dal Club Med fino alla stagione estiva dell'anno 2010. Da allora l'impianto è stato chiuso per la

mancata esecuzione di opere di ordinaria e straordinaria manutenzione che ha reso strutturalmente e funzionalmente inadeguato l'impianto medesimo. Gli impegni assunti dagli amministratori di Italia Turismo nei vertici istituzionali di questi ultimi anni con i rappresentanti della Regione della Provincia e del Comune di Pisticci, fissavano per la stagione estiva del 2012 l'apertura dell'impianto con il reimpiego degli addetti. Purtroppo da mesi i lavori sono sospesi. E' superfluo sottolineare il risvolto negativo che lo stallo delle attività sta determinando sul comprensorio, a partire dagli oltre200 addettiche sonostati espulsi senza alcuna protezione sociale».

Una cattedrale nel deserto Interrogazione del consigliere Venezia sull’Ufficio dogane

FERRANDINA - Ufficio dogane di Potenza: una mezza cattedrale nel deserto. A denunciarlo, in una interrogazione, èil consigliereregionale MarioVenezia: «Inlocalità MacchiadiFerrandina (Borgo Macchia - Ss 407) -argomenta Venezia- è situato un immobile di oltre mille metri quadri di volumetria calpestabile, che ospita l'Ufficio delle Dogane di Potenza. Considerato che l’immobile è stato costruito con cofinanziamento di fondi Fesr, parte dell'immobile risulta, a tutt'oggi, assegnato ad Impresambiente S.c.a.r.l. - un soggetto imprenditoriale nato nell'ambito del Pon (Piano Operativo Nazionale) 2000-2006 per la competitività tecnologica aziendale. Oggi -continua Venezia- gli uffici versano in stato di totale abbandono e, in passato, parte di questi locali sono stati utilizzati per attività formative di vario genere. La struttura annovera, inoltre, anche un esteso seminterrato con parcheggio antistante e a poche decine di metri dall'Ufficio delle Dogane si erge un immobile di interesse storico indicato come pericolante».

Ilconsigliere Veneziainterroga ilpresidente della Giunta regionale per sapere: «Quale percentuale volumetrica dell’immobile regionale risulta essere realmente utilizzata; qual è lo stato di vita e gli obiettivi imprenditoriali conseguiti da Impresambiente; quale genere di attività abbia ospitato la struttura di Macchia di Ferrandina dal giorno della sua agibilità». Venezia, inoltre, chiede di sapere «se risponda a verità quanto dichiarato da persone del posto, che attestano un'attività formativa tenutasi in loco anni addietro, avente ad oggetto il progetto di ripopolamento della fauna fluviale del Basento mediante salmonidi; quante delle ambulanze parcheggiate nel seminterrato sono operative, quante inutilizzabili e che tipo di attrezzature medicali conservano al loro interno; se ritenga idoneo per la sicurezza dei cittadini ospitare un ufficio pubblico a 50 metri da uno stabile pericolante e se l'immobile in questione faccia parte, a tutt'oggi, del patrimonio immobiliare regionale».

Lo stabile abbandonato a Macchia

Calcio a cinque, buona prova per il team di mister Masiello

I gialloble dominano lo Scanzano POL PISTICCI 10 GLO. SCANZANO 2 POL C.S PISTICCI: David L., D'Alessandro D., Scattino M., Gioia R., Masiello D., D'Onofrio G. (Cap.), Benedetto F., Di Lena D., D'Onofrio R., Albano A., Viggiani L. ALL.: Masiello N. GLOBAL SP CLUB SCANZANO: Petrelli V., Epifania P., Amendola D., Fuina D., Di Trani V., Rimoli C., Amendolara R., Greco S., Castellucci S., Bellacicco F. ALL: Bellacicco F. ARBITRO: Mianulli R. RETI: Viggiani (3)(Pi), Albano (3) (Pi), Masiello (Pi), Benedetto (Pi), D'Onofrio G. (Pi),

D'Alessandro D. (Pi), Amendolara (Sc), Fuina (Sc). PISTICCI - Contro il Global Sporting Club Scanzano, avversario di tutto rispetto che ambisce alla vittoria finale e che dista tre punti dal Pisticci, serviva una partita con gli attributi per dare un segnale forte in campionato. Questo è lo spirito con cui è sceso in campo il Pisticci che ha domato e dominato, solo a tratti faticando, una delle forze più incisive del torneo. La partita, diretta dall'ottimo signor Mianulli, uno dei pochi arbitri degno di nota per come ha diretto la gara, inizia sotto una pioggerellina fastidiosa che rende il terreno par-

ticolarmente scivoloso. Ad andare in vantaggio e a concretizzare in velocità è il Pisticci con Albano al 4°, a cui segue il gol di capitan D'Onofrio G. che al 7° raddoppia mettendo in evidenza per i suoi un buon possesso palla e un'ottima tenuta atletica. Mister Masiello torna ai cambi in blocco e questo fa si che gli avversari siano spesso frastornati. Non bisogna attendere molto per assistere al 3 a 0 dei padroni di casa che segnano con Viggiani, uno che, come Albano, si è subito “ambientato” negli schemi di Masiello. Al 20° circa sussulto dello Scanzano che realizza con Amendolara sfruttando una

Un’azione di gioco

indecisione difensiva. Lo Scanzano è squadra ostica e Masiello lo sa per cui chiede ai suoi maggior attenzione. II Pisticci capisce che non è il momento di rilassarsi e serve il poker con cui termina il primo tempo. A realizzarlo è Daniele

Masiello su assist di Viggiani. L'atteggiamento dei gialloble nella ripresa non cambia e i risultati arrivano già al 4° con il gol di Benedetto che fa 5 a 1. Il Pisticci domina e si stenta a credere che lo Scanzano sia la squadra terza in classifica.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.01.2013

IL NOBEL IN TERRA LUCANA

Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I III

Lunedì 28 gennaio 2013

CITTÀ DELLA PACE

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INCLUSIONE Ringraziamento all’Ordine dei giornalisti che ha iscritto Ali Al Salboud, profugo in fuga da Bagdad

Betty Williams tornata in Basilicata Oggi all’università. Ieri con i rifugiati a Sant’Arcangelo l Il premio Nobel Betty Williams, presidente della Fondazione Città per la pace per i bambini, è tornata in Basilicata. Stamattina sarà ospite, nell’Università lucana, alla cerimonia solenne di inaugurazione del trentesimo anno accademico, manifestazione che si terrà presso l’Aula Quadrifoglio in via Nazario Sauro, alla presenza del ministro Fabrizio Barca, del governatore lucano Vito de Filippo, del rettore Mauro Fiorentino, del direttore generale dell’università, Lorenzo Bochicchio, della dottoressa Eleonora Pierucci. Nel pomeriggio la stessi Williams parteciperà alla tavola rotonda «La cultura della pace» con una relazione sulle attività realizzate dalla Fondazione nel corso del primo anno di attività. Ieri, in mattinata a Potenza, Betty Williams ha voluto incontrare il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, Mimmo Sammartino, per esprimere il proprio ringraziamento all’Ordine che ha iscritto, il 21 dicembre scorso, Ali Al Salboud, palestinese iracheno, uno dei rifugiati politici (complessivamente in questi giorni sono 14 persone, appartenenti a quattro nuclei familiari) che sono ospitati a Sant’Arcangelo, nell’ambito dell’iniziativa Città della pace. Alì, costretto a fuggire da Bagdad travolta dalla guerra, ha dovuto, tra l’altro, abbandonare il suo posto di lavoro di cronista presso la redazione del magazine Alif Baa. Sammartino, nel consegnare a Betty Williams un attestato di iscrizione per il rifugiato politico e una targa al premio Nobel (»A Betty Williams, testimone di pace e di accoglienza»),

ha spiegato che Alì Al Salboud «è il primo giornalista rifugiato iscritto all’Albo lucano», sottolineando il valore di un atto «che tende a promuovere ed esaltare percorsi di inclusione sociale e professionale e di accoglienza». Nel pomeriggio di ieri Betty Williams si è poi recata a Sant’Arcangelo per incontrare Ali (al quale ha consegnato l’attestato di iscrizione come giornalista) e gli altri rifugiati. «La Fondazione, grazie al sostegno della Regione e dei Comuni di Sant’Arcangelo e di Scanzano Ionico - ha detto Betty Williams - è adesso una realtà. Ma bisogna continuare a lavorare perché una scommessa del genere non può essere considerata già vinta».

IL CAPOSTIPITE DEI COMMERCIANTI IN CITTÀ

LA VISITA DI BETTY WILLIAMS Betty Williams incontra il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Mimmo Sammartino. La consegna dell’attestato di giornalista ad Ali Al Salboud. Ali con la sua famiglia a Sant’Arcangelo [foto Tony Vece]

I CARABINIERI HANNO EVITATO IL PEGGIO

Potenza in lutto Rissa di notte per la scomparsa in un bar di Lauria di Salvatore Boccia Tre arrestati l Si è spento a Potenza, nel reparto Hospice dell’ospedale San Carlo, Salvatore Boccia di 83 anni. Potentino verace, assiduo lettore della Gazzetta, don Salvatore era molto conosciuto e stimato in città per la conduzione dell'importante attività iniziata nel 1931 dal padre Raffaele, poi trasformatasi nella Raffaele Boccia & figli. Sicuramente una delle famiglie lucane più importanti, quella dei Boccia, con il capostipite don Raffaele, apprezzato e amato dai lucani per essersi battuto sempre per il rilancio del settore del commercio e della piccola e media imprese per favorire occupazione in regione, oltre per il suo impegno in politica, storico dirigente amministrativo della Dc lucana di Colombo. In tanti si sono reSalvatore Boccia cati ieri, alla sala mortuaria del San Carlo per l'ultimo saluto a don Salvatore e per confortare la moglie Lucia, ed i suoi due figli Luca e Maria Teresa, dopo che il primo genito Raffaele, era tragicamente venuto a mancare qualche anno fa in giovane età. Tanti i parenti, gli amici, conoscenti, gli ex dipendenti della ditta. Numerosi anche gli affettuosi nipoti, tutti in un modo o nell’altro impegnati in politica: Antonio Placido sindaco di Rionero e candidato alla Camera con la Sel, Pasquale Lamonica e Gianluigi Laguardia, rispettivamente ex vice sindaco e consigliere comunale di Potenza, dirigenti oggi del Pd e del'Udc. I funerali, si svolgeranno stamane, a Potenza, alle 10.30, nella Chiesa di Santa Maria del Sepolcro.

l Una rissa furibonda per futili motivi e tre uomini sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Lagonegro. È accaduto all’alba di ieri mattina a Lauria Inferiore, in un bar del centro. M. L. di 39 anni, P. A di 29 e G. L di 34, tutti e tre di Lauria, sono venuti alla mani. I tre si sono procurati ferite ed escoriazioni giudicate guaribili tra i cinque e i quindici giorni dai medici dell’ospedale di Lagonegro. Non sono chiari i motivi alla base del litigio che comunque sembrano banali. I tre avrebbero avuto un’animata discussione passando presto a darsele di santa ragione. Qualcuno chiama il 112. I militari della stazione di Lauria, diretti dal luogotenente Angelo Caputo, arrivano mentre uno dei tre si divincola e scappa per cercare di sfuggire al pestaggio ma è inseguito dagli altri due. I carabinieri li raggiungono e li arrestano. L’intervento dei militari impedisce che la rissa sfoci in conseguenze peggiori. Medicati nell’ospedale di Lagonegro per le ferite riportate nella zuffa, i tre sono poi stati accompagnati agli arresti domiciliari, su disposizione del capo della Procura di Lagonegro, Vittorio Russo che ha coordinato le indagini a cui hanno preso parte anche i militari del nucleo operativo e radiomobile di Lagonegro. I tre restano in attesa di essere processati per direttissima dal tribunale di Lagonegro. Nel corso di un servizio di controllo del territorio i carabinieri hanno denunciato quattro automobilisti di età compresa tra i 20 e i 30 anni per guida in stato di ebbrezza. Sono risultati positivi alla prova dell’etilometro fatta sul posto dai militari. Un’altra persona è stata denunciata perché trovata in possesso di un coltello di genere vietato. [p.per.]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

12 Potenza e Provincia

Lunedì 28 gennaio 2013

Lauria, violenta rissa in un bar Tre persone arrestate dai carabinieri LAURIA - E’ stato probabilmente qualche bicchiere di alcol in più a trasformare il sabato notte di tre uomini di Lauria in una brutto weekend, culminato con il loro arresto. I tre, Adriano Papaleo, di 29 anni, Leonardo Mazzilli di 39 e Luigi Gallucci di 34 - tutti senza lavoro e già noti alle forze dell’ordine - dopo trascorso la serata insieme, nelle prime ore del mattino di domenica, all’uscita di un bar del paese, hanno iniziato a litigare per futili

motivi. Il diverbio si è trasformato in una violenta rissa. Immediato l’intervento dei carabinieri della locale stazione, guidati, dal luogotenente Angelo Caputo, che giunti sul posto hanno arrestato i tre uomini che hanno riportato lesioni anche gravi a seguito della rissa. I tre ora si trovano ai domiciliari. Sempre nella notte tra sabato e domenica i carabinieri di Lauria hanno denunciato in stato di libertà cinque persone di eta’ compresa

fra i 20 e i 30 anni perche’ sorpresi alla guida con un tasso alcolico superiore a quello consentito dalla legge. Inoltre, uno di loro, era in possesso di un coltello di genere vietato. Altre due persone di eta’ compresa tra i 30 e i 40 anni sono state segnalate all’ufficio territoriale del governo perché sorprese in possesso di sostenze stupefacenti (marijuana) per uso personale. L’erba è stata sottoposte a sequestro e le patenti di guida ritirate.

Foto d’archivio

Nel paese “modello” di integrazione e convivenza il convegno nella giornata della Shoah

A Bella la memoria è il presente Generazioni a confronto sull’antisemitismo con Maccalli, Pistoia e Rina

BELLA - Sono trascorsi nove lunghissimi anni, da quando l’amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo di Bella, hanno intrapreso il percorso del “Bella Basilicata Film Festival”e de “I Giorni della Memoria”. Questi due rilevanti e storici appuntamenti, hanno dato forte vitalità alle tante particolari tematiche che regolarmente necessitano di interventi e di sensibilizzazione, sia per i cittadini che per le nuove generazione. Il convegno intitolato “Antisemitismo, genocidio e razzismo” curato dall’assessore alla Cultura, Vito Leone, e moderato dal dirigente scolastico, Mario Coviello, ha visto la partecipazione anche del primo cittadino, Michele Celentano, del parroco di Bella, Don Ovidio, e di tre illustri nomi del nostro panorama culturale: Gian Lorenzo Maccalli, docente dell’Istituto Pacioli di Crema, Marco Pistoia, docente dell’Università di Fisciano e Franco Rina, giornalista lucano di La7. Questo convegno è stato una rilevante occasione per allargare il dibattito a delle inevitabili tematiche d’attualità, che spostano la “Shoah” verso una politica culturale di condivisione del vissuto, di confronto tra generazioni e di partecipazione attraverso attività e progetti di solidarietà. Questi elementi sono stati per Bella delle importanti sfide, che in parte ha vinto, grazie allo spirito di accoglienza, partito già dalla metà degli anni ’90 e che

Due momenti del convegno che si è tenuto a Bella

perdura ancora oggi. Anche se, va registrata anche un po’ di diffidenza e intolleranza, vicendevole e iniziale, quasi normale per riuscire ad integrare nella comunità oltre 10 nazionalità (albanesi, rumene, magrebini, indiani, palestinesi, nigeriani, somali, ghanesi, ivoriani). Bella ha aggiunto 400 cittadini, è diventata concretamente un vero e proprio paese multiculturale: aperto alle diversità, all’accoglienza, alla solidarietà e all’inserimento lavorativo, scolastico e sportivo. Questo significa che i progetti proseguono in direzione degli immigrati e contro il razzismo, l’egoismo e l’indifferenza, che sorreggono l’incultura e la mancanza di speranza e fiducia nell’avvenire. Il docente, Lorenzo Mac-

calli, ha ripensato la “Shoah” nei termini di «riflessione sul senso della memoria e su come possiamo interessare i giovani ai tanti temi procreati. Senza dimenticare che sia stato, senza dubbio, un evento storico terribile, terrificante che ha mortificato il pensiero. E da quando venne istituito “il Giorno della Memoria”, nel 2000, la Scuola si è impegnata a non perdere quel terribile ricordo». «Motivare i giovani – ha ribadito il docente Maccallipermette di inserire la “Shoah” al centro della riflessione etica e questo porta a non esaurire il discorso, anzi, lo fa coincidere sempre più con la nostra attualità. Infatti, se nel caso in cui la “Shoah” non venga tradotta in attualità, non sarà mai provoca l’utile riflessione in

tutte quelle generazioni che non l’hanno vissuta sulla propria pelle. «Per questo – ha aggiunto Maccalli - gioca un ruolo importante la scuola, che deve far risvegliare le coscienze e le emozioni, per far sì che questo argomento non sia mai percepito come qualcosa di remoto e vuoto». Il giornalista di La7, Franco Rina, ha raccontato che «essere giornalisti significa anche occuparsi di numerosi episodi di razzismo e di presunto razzismo. Infatti, ogni episodio non va generalmente equivocato e messo nello stesso calderone». Il giornalista, perciò, ha giustamente chiarito che il razzismo, è tale se si discrimina, si insulta o si va a minacciare qualcuno per provenienza, religione, etnia, sessualità, e questo ha so-

stenuto il Nazionalsocialismo in Europa, la stessa “Shoah” e i successivi genocidi; invece, non è la stessa cosa se pensiamo alle tante forme di insofferenza verso l’estraneo, non esclusivamente gli immigrati ma anche i compaesani giudicati dall’accento dialettale, dall’abbigliamento, dall’aspetto fisico. Questo va inteso in termini di disagio, corrente e ben radicato, in ogni singola comunità». Il dibattito è proseguito con Marco Pistoia, docente di Storia del Cinema, e ha notato che «il cinema è abbastanza attento alla Shoah, ai fenomeni del razzismo e dei genocidi. Infatti, film come “Adam Resurrected” di Paul Schrader, ma anche, come “Miracolo a Le Havre” di Aki Kaurismäki, sono i migliori in assoluto, riman-

Mercoledì la chiusura del progetto “Lacrime di storia” della Pro loco di Filiano

Il rispetto dei popoli s’impara tra i banchi Giunge al termine il percorso di formazione promosso nelle scuole pubbliche FILIANO - Mercoledì prossimo, alle ore 9.30 nei locali del centro sociale “Prof. Giuseppe Lorusso” a Filiano, si conclude il progetto “Lacrime di storia: la Shoah e i bambini”. Si tratta di un significativo percorso di formazione culturale e sociale finalizzata alla didattica della coesione tra i popoli. L’iniziativa scolastica, tra le più efficaci tra quelle promosse nelle scuole pubbliche della Valle di Vitalba, è stata organizzata dall’Associazione ProLoco di Filiano, in collaborazione con la Biblioteca comunale del Comune vitalbano, con l’Istituto Comprensivo Avigliano-Frazioni di Filiano e con il patrocinio del Comune di Filiano, dell’UNPLI Basilicata e della Regione Basilicata. Il Progetto - ideato e curato da Vito Sabia, responsabile della Biblioteca comunale di Filiano - ha focalizzato l'attenzione della collettività sui bambini

e sugli adolescenti che furono vittime della Shoah nazi-fascista. Sabia ha allestito la Mostra “Chi vuol vedere la mamma, faccia un passo in avanti”e la proiezione di films sul tema, rivolti ai ragazzi. “Il Progetto - dichiara Vito Sabia nasce con l’intento di infondere, in particolare nei ragazzi, la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e dell’Europa. Affinché, attraverso la conoscenza di tali tragici eventi, siano evitate pericolose ricomparse di manifestazioni di violenza e intolleranza, di fanatismo religioso o politico, di attriti razziali e perché, mai più, si ripetano aberrazioni come la Shoah.” Ultima iniziativa del progetto è un Incontro, i cui protagonisti sono gli studenti e i loro insegnanti dell’Istituto Comprensivo Avigliano FrazioniFiliano che hanno attuato il progetto: i

ragazzi delle classi V delle Scuola Primaria e delle Classi III della Scuola secondaria di I grado presenteranno riflessioni e pensieri legati al drammatico evento della Shoah, frutto di un lavoro serio sul tema, svolto in classe con la guida dei loro insegnanti. Lavoro didattico che - come già detto - mercoledì 30 gennaio–saràproposto alpubblico filianese nel suo momento più efficace. I ragazzi, con i loro docenti, hanno visionato e commentato film, letto e discusso libri, con significativi riferimenti alle persecuzioni antiebraiche. Gli studenti hanno vissuto l’esperienza con molto interesse e grande partecipazione emotiva che hanno arricchito la comprensione degli eventi e reso più facile l’apprendimento. Durante l’incontro, a cui partecipano Giusi Macchia (Presidente f.f. Pro Loco Filiano); Giuseppe Nella, sindaco di Filiano; Vito Sabia, responsabile

della Biblioteca comunale di Filiano; Giovanni Zaccagnino, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo e Raffaele Pellegrino Università di Bari; si racconta di bambini rimasti vittime non di una guerra, di povertà, di fame,difreddo, didisperazione,diignoranza, di crudeltà, di viltà, di avidità, di indifferenza, sebbene una sola di queste piaghe sarebbe stata sufficiente per ricordarli: sono stati vittime di tutto questo per la sola ragione di essere nati. Nati ebrei. Si racconterà di bambini sempre in fuga, costretti a baratti vergognosi, chiusi dentro una vita claustrofobica, nel continuo terrore di essere scoperti. Si racconterà dell'annullamento di un milione e mezzo di desideri inespressi, di sogni spezzati, di sorrisi cancellati per sempre. La mostra “Chi vuol vedere la mamma faccia un passo in avanti”è visitabile dal lunedì al venerdì.

dano alle forme di carità cristiana e alle straordinarie testimonianze dell’emarginazione, della cattiveria e della profonda idea che le diversità (degli ebrei, zingari, rom o delle comunità africane) si sono uniformate e il passato è diventato il loro punto di forza». «L’intolleranza – ha aggiunto il docente Pistoia- già annunciata da Griffith nel 1916, in “Intolarence” caposaldo della storia del cinema, ha saputo descrivere questo male, difficile da debellare, che lo ritroviamo ovunque, in ogni ambiente e, ormai, diventato un’attitudine dell’uomo che si sente minacciato, e l’unica sua difesa è, appunto, l’intolleranza». Lo stesso discorso è stato affrontato anche, dal parroco di Bella, Don Ovidio, che ha vissuto in prima persona i disagi e l’indifferenza, visto che lui proviene dal Paraguay. Ha notato che «la mia realtà può essere paragonata ai nostri rifugiati, infatti, inizialmente ho notato un po’ di ostilità, una reazione non positiva, che adesso gli adulti l’hanno cancellata, appena mi hanno conosciuto meglio, invece, i giovani restano ancora abbastanza indifferenti». Sul finale, l’Assessore alla cultura, Vito Leone, insieme agli ospiti del Convegno, hanno donato dei cesti con prodotti gastronomici locali, alle famiglie e ai bambini accolte a Bella dallo scorso 10 Agosto 2011, giunti come profughi e che oggi convivono insieme ai bellesi come dei concittadini. Mariarosaria Aquino

MELFI Oggi presentazione del libro di Caprioli MELFI - Nel centro federiciano, su iniziativa dell’amministrazione comunale, verrà presentato oggi il libro dal titolo “I cancelli della memoria”, a cura del professor Saverio Caprioli. L’appuntamento è per le ore 10,30, nella sala consiliare del Comune di Melfi. Interverranno il Sindaco di Melfi, Livio Valvano e l’assessore alla cultura, Maria Pina Palmieri. Ne parleranno con l’autore Don Ciro Guerra, Vicario del Vescovo, Giuseppe Brescia, Presidente Anpi Melfi, Filomena Guidi, Dirigente Scolastico e Francesco Pietrantuno, Assessore Provinciale alla Cultura. Saranno presenti le delegazioni studentesche.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Matera Lunedì 28 gennaio 2013

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il sindaco Adduce ha ricordato gli ebrei trucidati, il professor Caserta ha parlato alle coscienze

«La memoria diventi stile di vita» Il messaggio dalla cerimonia negli ipogei per il ricordo della Shoah IL SILENZIO quasi religioso con cui sono state ascoltate le note magichedi “Thelife isbeautiful that’s way” di Nicola Piovani, è la cifra di quanto sia sentita nella città dei Sassi la cerimonia annuale del 27 gennaio, Giornata europea della memoria per l’Olocausto e la Shoah. In una domenica mattina soleggiata ma particolarmente rigida, gli ipogei e la chiesa di Santo Spirito in piazza Vittorio Veneto hanno ospitato il momento sobrio ma incisivo, per ricordare uno dei drammi più odiosi della storia moderna. Con l’intermezzo musicale di quattro giovani musicisti del Conservatorio “Duni” diretti da Saverio Viziello, il sindaco, Salvatore Adduce ha aperto lasua riflessionericordando i 12 milioni di persone, sterminate dalla follia nazista. «Sei milioni di ebrei su un totale censito di8 milioni-ha precisato Adduce- ed altri sei milioni di persone inermi, deboli, discriminate. Oggi -ha detto il sindaco-dobbiamo ricordare anche loro, ovvero i dissidenti tedeschi, gli zingari, i testimoni di Geova, i prigionieri di guerra, ipartigiani, gli omosessuali edi disabili che venivano gasati nelle cosiddette case di cura, per l’orribile “Programma Eutanasia”; e poii ancora il clero, i bambini e gli anziani improduttivi. Oggi la cancelliera Merkel -ha ricordato Adduce- a tre giorni dall’80° anniversario dell’ascesa del Reich di Hitler, dice che la Germaniaha unaresponsabilitàpermanente nei crimini compiuti contro l’umanità, per questo ognuno individualmente deve combattere il razzismo e l’antisemitismo». Poi Adduce ha toccato il tema della memoria, che accomuna gli episodi belli della vita alle tragedie, «sarebbe colpevole reprimerla ed occultarla -ha detto il sindaco- ma i giovani ne hanno bisogno non per covare rancore, bensì per proteggersi da ciò che sta dietro l’angolo e potrebbe albergare anche dentro di noi; la memoria serve a proteggerci ed a riscattarci, perchè i responsabili di questa tragedia storica non erano mostri, ma persone normali, Primo Levi li ha definiti “esseri umani medi ma educati male”, ecco perchè oggi la memoria ad educarci bene». Sono seguite le parole pregnanti dello storico Giovanni Caserta, che ha innanzitutto fissato la differenza tra ricordo e memoria, «il primo ha detto è un fatto fugace, mentre la memoria va sul fondo della nostra personalità, incidendo sulla impostazione stessa della nostra vita di tutti i giorni. Mi fa piacere -ha detto Caserta- che questo incontro si sia svolto negli ipogei, perchè co-

MATERA 2019

Scambio di opinioni

Adduce incontra i lucani a Roma

Il sindacocon (a destra) giovanni Caserta, sotto lo studente Roberto Colucci (foto C. Martemucci)

sì anche noi parliamo dal profondo delle nostre coscienze verso l’alto. La memoria non sta nella testa, ma nel cuore. Nel caso dell’Olocausto e della Shoah, la storia è stata molto dura, perchè sono state trucidatepersone inermi,civiliche nulla avevanoa che farecon la guerra; uno sterminio deciso a tavolino con le Leggi di Norimberga. Non è vero che gli

ebrei furono uccisi perchè gestivano l’economia, in quanto molti di loro erano povera gente, considerata un relitto “biologicamente immodificabile”, con il colpevole contributo al Nazismo di personalità dellamedicina edella cultura, presunti depositari di una cultura superiore. Questa giornata -ha concluso- non deve essere un guscio d’uovo

vuoto, ma il ricordo deve entrare nella nostra personalità». Sulla stessa lunghezza d’onda le parole dello studente universitario Roberto Colucci, che ha stigmatizzato la scarsa presenza di giovani, ammonendo famiglie ed insegnanti a parlare di più di Shoah e Olocausto. Antonio Corrado

Dopo le Primarie e la composizione delle liste nel Materano

I nuovi impegni dei renziani CON la conclusione della fase pre elettorale, che ha visto impegnati i renziani materani nelle Primarie per la scelta del candidato premier, prima, e dei candidati nelle liste del Pd poi, si può dichiarare conclusa la fase di coordinamento unitario, che i comitati materani per Renzi si erano dati per meglio rappresentare e coordinare, in tutte le sedi, comprese quelle del Partito democratico, le iniziative dei renziani materani, con l’obiettivo di perseguire il rinnovamento e la qualità della proposta da offrire agli elettori materani, «quale vera risposta -si legge in una nota dei sodalizi- alla crescete antipolitica ed al pericoloso ritorno di fiamma del “modello berlusconiano” di politica e di società. Infatti -prosegue la nota- la conclusione convulsa, e per certi versi in parte incomprensibile, della vicenda delle liste elettorali del Pd, per la parte materana non solo rappresenta la perfetta continuità con il passato, senza alcun segnale di discontinuità, ma è il chiaro messaggio di non voler aprire alcuno spazio di innovazione, come testimonia la totale assenza della componente renziana nelle due liste per Came-

ra e Senato, finanche in posizione di rincalzo e, dunque, di sicura ineleggibilità. Ciò rende oltremodo impossibile conciliare le diverse componenti, che pure hanno animato ed animano ancora il movimento che il sindaco di Firenze ha saputo ispirare anche a Matera, e che avevano l’arduo compito di recuperare l’entusiasmo di chi, grazie a Matteo Renzi, si è riavvicinata alla politica, nella consapevolezza che le proprie scelte possono cambiare al meglio il futuro del Paese. Ora è il tempo del silenzio per alcuni, dell’agire libero per altri, con l’impegno, però, che le idee di Renzi sono la nostra guida e che chiunque può e deve cercarle nell’offerta politica che più ritiene vicina a sè ed al proprio ideale di politica. L’impegno, comunque, continua ed a Matera città sarà assicurato con la decisione e la coerenza di sempre, movimentando la società e le coscienze non solo in occasione di questa campagna elettorale, ma preparandosi alle future sfide, iniziando con l’intensificare le azioni dell’assciazione “ProMuoviamo Matera” sul territorio. matera@luedi.it

NEL corso del 2013 inizierà la selezione per arrivare alla designazione delle due città Capitali europee della cultura per il 2019. E' un processo lungo ed impegnativo che vede Matera in competizione con importantissime città italiane. Per questa ragione l'Associazione dei Lucani a Roma, circolo “Giustino Fortunato”, ha organizzato, nei giorni scorsi un incontro tematico proprio su “Matera 2019” invitando il sindaco di Matera e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, e Michele De Ruggieri, fra i fondatori del Circolo Culturale “La Scaletta”. Il presidente dell'associazione, Filippo Martino, ha affermato che la candidatura di Matera «non può meravigliare se si considera il riconoscimento dell'Unesco ai Sassi come patrimonio mondiale dell'umanità e se si considera il proficuo lavoro svolto dalle associazioni culturali come il circolo La Scaletta, sia nell'ambito della promozione e valorizzazione territoriale sia nella creazione di infra-

strutture culturali come il Musma. Ma la candidatura richiede un lavoro molto impegnativo che deve essere sostenuto anche dai tanti lucani che non vivono più nella loro regione». Michele De Ruggieri si è soffermato, in particolare, sul lavoro svolto in questi 50 anni dal Circolo La Scaletta. Adduce, invece, si è soffermato sulle ragioni della candidatura. «E' una sfida -ha detto il presidente del Comitato Matera 2019che ci appassiona molto perché Matera è una delle poche città al mondo che può raccontare la storia dell'uomo e il suo rapporto con lo spazio urbano. In questo percorso stiamo coinvolgendo tutte le associazioni dei lucani in Italia e nel mondo perché siamo convinti che il loro sostegno sia fondamentale per vincere questa sfida». Nel corso della manifestazione sono stati proiettati alcuni video con immagini della città e testimonianze di personalità della cultura (Domenico Fortunatoe KengiroAzuma); siè svolto, inoltre, un fruttuoso scambio di opinioni.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.01.2013

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Potenza Lunedì 28 gennaio 2013

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Si è spento a 83 anni il noto imprenditore potentino titolare dell’azienda d’impianti idrici

L’addio a Salvatore Boccia

Oggi i funerali nella chiesa Santa Maria del Sepolcro. Tanti i messaggi di cordoglio QUESTA mattina nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro, a Santa Maria, saranno in tanti per l’ultimo saluto non solo al marito, al padre affettuoso, all’uomo appartenente a una delle famiglie più conosciute e stimate in città ma anche a uno degli più imprenditori più importanti del capoluogo a capo della storica azienda specializzata nella produzione di materiali e impianti idraulici. Salvatore Boccia si è spento ieri a 83 anni nel reparto hospice del San Carlo dove da tempo era ricoverato. La storia dell’azienda Boccia parte nel lontano 1931 quando il Comune rilasciò una delle prime licenze commerciali al padre, Raffaele Boccia, da tutti conosciuto come don Raffaele, conosciuto e apprezzato dai lucani per il suo impegno nel sociale e in politica. Membro di spicco della Democrazia cristiana, per anni era stato il segretario amministrativo del partito di Emilio Colombo, e sostenitore del rilancio delle attività commerciali e delle piccole e medie imprese per favorire occupazione. Il figlio aveva preso le redini dell’azienda rendendola protagonista tra le realtà economiche consolidate del capoluogo con la storica sede nella zona industriale di Potenza. Una vita di soddisfazioni e successi segnata, però, qualche anno fa, da

OMICIDIO CLAPS L’imprenditore potentino, Salvatore Boccia

Domani a Salerno inizia il processo d’Appello

Restivo: «Questa volta mi difenderò in aula» di PATRIZIA SESSA*

un gravissimo lutto, la perdita del giovane figlio Raffaele, un dolore insuperabile per l’uomo già avanti con l’età. In tanti ieri mattina si sono recati nella sala mortuaria del San Carlo per l'ultimo saluto a don Salvatore e per confortare la moglie Lucia, ed i suoi due figli Luca e Maria Teresa. Tanti i parenti, gli amici, i conoscenti, gli ex dipendenti della ditta che hanno voluto partecipare al doloro della famiglia e ringraziare quell’uomo di cui viene ricordata la bontà e generosi-

tà. Tra i nipoti dell’imprenditore potentino, anche il sindaco di Rionero Antonio Placido, sindaco di Rionero, Pasquale Lamonica e Gianluigi Laguardia, rispettivamente ex vice sindaco e consigliere comunale di Potenza. E di sicuro oggi non mancheranno gli attestati di vicinanza alla famiglia di un uomo che ha lasciato il segno nella storia imprenditoriale della città e che viene ricordato anche negli ambienti della politica, per i suoi trascorsi all’interno della Democrazia cristiana.

RIONI DI POTENZA SENZ’ACQUA

A CAUSA DEL GHIACCIO

Guasto alle condutture di Acquedotto lucano

Tamponamenti a catena sul ponte Musumeci

A causa della rottura di una condutture della rete idrica sono rimaste senz’acqua per tutta la giornata di ieri molte zone della città. Il guasto si verificato in via Vaccaro, all’altezza dell’incrocio con via degli Oleandri ma l’interruzione del servizio ha riguardato anche tutto rione Murate, località Santa Croce e una parte di Montereale. I tecnici di Acquedotto lucano sono stati al lavoro dalla mattina per riparare la conduttura. Solo nella tarda serata l’acqua è finalmente tornata nelle case

Una serie di tamponamenti a catena si sono verificati tra il pomeriggio e la serata di ieri sul ponte Musumeci, a causa del manto stradale ghiacciato. Le rigide temperature e forse anche l’acqua che si è riversata sulla strada a causa del guasto alla conduttura idrica hanno reso scivoloso il manto stradale. Numerosi i disagi alla circolazione.

IL cambio è netto. E potrebbe segnare, per l’ennesima volta, la lunga storia della morte di Elisa Claps, la studentessa il cui corpo fu ritrovato nel 2010, dopo quasi venti anni dalla sua scomparsa, nel sottotetto di una chiesa potentina. Danilo Restivo, che per la morte di Elisa è stato condannato, alle udienze del processo di appello vuole esserci. Vuole parlare, ricostruire, difendersi. Non percorre più la linea del silenzio, dunque, come fatto al processo in primo grado. E quando arriverà a Salerno – appena i giudici inglesi accetteranno la sua richiesta di consegna temporanea, visto che in Gran Bretagna è detenuto per l’omicidio di un’altra donna – in aula dirà questo: «Sono innocente». La prima udienza dell’appello è prevista domani ma, molto probabilmente, sarà solo una udienza formale visto che Restivo non potrà essere presente per legittimo impedimento. C'è attesa, infatti, dell’ok dei giudici inglesi per la sua partenza per l’Italia. È stato lo stesso Restivo, tramite il suo legale Alfredo Bargi, a richiedere di partecipare al processo. Due le modalità attraverso le quali poteva farlo: la videoconferenza e la sua presenza. La videoconferenza pochi giorni fa è stata annullata e questo, a detta dell’avvocato Bargi, significa che i giudici inglesi hanno quasi sicuramente accordato la consegna temporanea. Ora bisognerà sapere solo quando Restivo arriverà in Italia. E l’udienza di domani, almeno fino ad ora, servirà soprattutto a questo: a rendere noto il calendario delle udienze. Così, se nel processo di primo grado quando con rito abbreviato fu condannato a 30 anni – il massimo della pena previsto – rimase in silenzio e non volle neanche collegarsi in videoconferenza dal carcere inglese, questa volta Restivo vuole parlare. Lo farà davanti alla mamma di Elisa, la piccola e forte Filomena che per guardare in faccia l’assassino della figlia andò fino in Gran Bretagna, in occasione del processo per l’omicidio della sarta Heather Barnett perchè voleva “vederlo in faccia”. E lo farà

Avigliano ha ospitato Anna Rivelli per un tè d’autore AVIGLIANO –Ha preso il via nei giorni scorsi l’evento “Un tè con… Anna R. G. Rivelli”. Inaugurando le attività del nuovo anno sociale, con l’ideazione e organizzazione dell’innovativo format, l’associazione culturale Lucanima ha voluto proporre l’appuntamento con la scrittrice, patrocinato dal comune di Avigliano. Nel chiostro del palazzo di Città, Anna R. G. Rivelli ha, così, incontrato il pubblico del comune gianturchiano, fortemente interessato a conoscere la sua storia, il suo legame con l’arte, la poesia e il suo rapporto con la Basilicata. Grazie a letture e proiezioni video, che hanno contribuito a rendere ancor più stimolante l’appuntamento, Rivelli, in quest’occasione, ha voluto parlare di sé, comunicando la sua continua volontà di “sperimentarsi” attraverso la scrittura. «Le mie parole esprimono la lucanità e l’essere

donna, del sud. Attraverso i miei romanzi voglio raccontare una realtà nella quale chiunque, può riconoscersi» ha spiegato l’autrice, che ha deciso di restare in Basilicata, facendo di questo, la propria forza. Presidente dell’associazione “Noi cittadini lucani”, docente di lettere al liceo scientifico di Potenza, la scrittrice è nota a tutto il panorama culturale per essere stata insignita di numerosi premi nell’arco della sua lunga e poliedrica attività. Rivelli ha, infatti, pubblicato poesie, racconti, interventi di critica e storia dell’arte, collaborando con diverse riviste locali e nazionali e riuscendo a competere con i grandi scrittori dello scenario letterario italiano. Hanno preso parte all’incontro Anna D’Andrea, assessore alla Cultura del comune di Avigliano; Maria Rosaria Arleo, docente del liceo delle Scienze Umane “E. Gianturco” di Po-

L’incontro di Avigliano con Anna Rivelli

tenza; Luca Caricato, regista e filmaker, autore del booktrailer su “Il Ragno”, romanzo scritto da Anna Rivelli. L’appuntamento, organizzato con l’obiettivo di far apprezzare le opere e la personalità dell’autrice, si è concluso con un dialogo aperto con il pubblico. Antonella Rosa

Danilo Restivo

anche questa volta, senza remore, perchè lei per quasi venti anni non ha fatto altro che cercare la verità sulla morte di sua figlia. Il punto della difesa di Restivo sarà dimostrare che lui non è un mostro e serial killer come «in questi anni si è cercato in tutti i modi di far credere all’opinione pubblica». Come l'avvocato Alfredo Bargi scrisse nelle 91 pagine dell’atto di appello, «nel processo di primo grado vi è stato un solo obiettivo: dichiarare Restivo colpevole ad ogni costo». Da qui lo «strabismo delle indagini che ha escluso le altre piste», una «lettura degli atti poco attenta a tutte le risultanze investigative», l’uscita di scena di «protagonisti di ben altro spessore». E poi, la “prova regina”, il dna di Restivo che fu trovato sui resti di Elisa dopo un difficile percorso: una prima perizia che non lo trovò – il perito è iscritto nel registro degli indagati per falso in perizia – e poi una seconda perizia che invece lo individuò. Una prova che per Bargi può essere quindi messa in discussione. L’obiettivo, insomma, è ribaltare quanto scritto nella sentenza di condanna dove di Restivo fu detto che era colpevole «oltre ogni ragionevole dubbio». *Ansa


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.01.2013

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA PROVINCIA I V

Lunedì 28 gennaio 2013

TURSI INCREDULITÀ E SCONCERTO DOPO L’ARRESTO DI ANTONIO CELANO, RICERCATO PER IL RICICLAGGIO DI 104 STAMPE DI MIRÒ. ANDAVA E VENIVA DALLA FRANCIA MA NESSUNO LO HA MAI BLOCCATO

Dalì sequestrati, un giallo nel giallo «Se erano opere rubate perché esporle al pubblico in una mostra in un caffè?» FILIPPO MELE

l TURSI. Incredulità e sconcerto. Sono i due termini più usati ieri nella Città di Pierro dopo che si era diffusa la notizia dell’arresto da parte dei carabinieri della Compagnia di Policoro, su mandato di cattura internazionale, di Antonio Celano, 56 anni, nato e domiciliato qui ma residente in Francia, a Montrouge. In molti hanno parlato di un vero e proprio giallo internazionale in cui il 56enne sarebbe rimasto, suo malgrado, coinvolto. Celano, intanto, ritornato da tempo in Basilicata, ha nominato come suo difensore di fiducia l’avvocato penalista e criminologo Michele Russo, del foro di Matera. Il legale spiegherà la posizione del suo assistito nell’udienza di convalida dell’arresto alla Corte d’appello di Potenza, competente per le richieste di estradizione all’estero. Ricordiamo che l’esperto ed amante dell’arte moderna è accusato dalla magistratura francese di aver ricettato ben 104 stampe di Joan Mirò, del valore di circa 500 mila euro. Gli investigatori transalpini erano da tempo sulle sue tracce poiché indicato dall’autore materiale del furto delle opere, sinora non ancora ritrovate. A Tursi, però, in molti hanno evidenziato come Celano andava e veniva dalla Francia a suo piacimento. Se era ricercato perché non è stato bloccato nell’ultimo suo viaggio a

TRICARICO PROGETTO PILOTA La medicina di base erogata in ospedale assieme alla pediatria

Una testimonianza «Di lui si possono dire solo cose buone» TURSI. Felice Pipino, titolare di una pizzeria realizzata in una casa ristrutturata dell’antico quartiere della Rabatana, non ha che parole di stima per Antonio Celano, arrestato sabato notte con l’accusa, proveniente dalla Francia, di ricettazione. «Di lui – ha detto il ristoratore alla “Gazzetta” – si possono dire solo cose buone. Era sempre con noi. Io sono come un figlio per lui. Potete scrivere solo giudizi positivi. Ha lavorato con me quando la pizzeria era circolo. Qui metteva la musica. Molti i video di karaoke caricati da lui su you tube. Antonio è bravissimo. Più buono del pane». Insomma, a parte la voce di Pipino, una delle tante raccolte in difesa dell’esperto d’arte, sembra proprio che Celano non facesse la vita del ricercato [fi.me.] in fuga dalla legge.

Montrouge? Oltretutto, faceva molta vita pubblica in paese. Ma non è finita. Le 19 opere di Salvador Dalì rinvenute nella sua casa del rione San Filippo, ora al vaglio degli esperti del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Bari, per stabilirne autenticità e provenienza, sono state addirittura esposte al pubblico nella scorsa estate all’Art Cafè di Tursi.

«Se erano opere non sue o false – ha detto Manuel Santagata, titolare del locale – poteva mai esporle liberamente? Io vedo una grande contraddizione in questa accusa nei confronti di un uomo bravissimo. Non credo minimamente all’accusa di ricettazione delle opere di Mirò. Impossibile che sia vero. Noi all’Art Cafè contiamo molto su di lui come esperto d’arte per

le nostre rassegne pittoriche». La mostra delle 19 incisioni di Dalì rimase aperta dall’1 luglio al 31 agosto con buon successo di visitatori. Le opere, va sottolineato, tra cui le bellissime “Georges Terrassant Le Dragon” e “Les Dames de la Renaissance”, erano solo in esposizione e non in vendita. Ed ora non resta che attendere le prossime puntate del giallo.

INTRIGO MISTERIOSO «George Terrasant le Dragon», una delle stampe attribuite a Mirò al centro della vicenda

l Dal 7 gennaio i medici di Medicina generale e la Pediatra di Libera Scelta a Tricarico svolgono la loro attività istituzionale all'interno degli appositi spazi dell'ospedale Distrettuale, ristrutturati con fondi regionali. Al di là dei disagi che l'utenza potrà avere nei primi giorni che serviranno ai medici per il perfezionamento dei servizi , si ritiene però che questa innovativa modalità di erogazione dei servizi di medicina di base possa essere un valore aggiunto notevole per gli stessi medici che lavoreranno con un confronto continuo tra loro e soprattutto per l'utenza che troverà tutti i servizi in un'unica sede, quella appunto dell'ospedale distrettuale. Il direttore generale Asm dott. Rocco Maglietta nell'informare la popolazione di Tricarico, saluta con favore questo progetto pilota, primo nel suo genere nella Basilicata e nel Sud Italia. «Riteniamo - ha dichiarato che questo progetto denominato Casa Salute e che la Regione ha finanziato con la ristrutturazione degli spazi interni messi a disposizione dei medici, possa essere un'esperienza dalla quale anche altre aree della nostra regione possano imparare ed investire; la novità viene soprattutto dalla integrazione delle professionalità e dei servizi all'interno di una struttura ospedaliera vocata alla presa in carico delle patologie della fase post-acuta delle malattie e delle patologie croniche e, pertanto, riteniamo che il percorso assistenziale dell'utenza possa essere facilitato dalla interazione dei livelli assistenziali». Un altro vantaggio immediato per l'utenza è dato dalla continuità assistenziale nelle ore diurne e, cioè, dalle ore 8 alle ore 20 gli utenti potranno sempre trovare uno dei medici della medicina di gruppo che copre quindi tutta la fascia oraria diurna.


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