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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 232 del 28/11/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
In arrivo oltre cento milioni di euro da utilizzare per la crescita e lo sviluppo dell’ateneo lucano
Commissioni
Consorzio unico di bonifica l’audizione di De Filippo “Serve una prova di coraggio andando avanti con il ddl”
Università, approvato il piano di sostegno
Il programma di interventi della Regione Basilicata prevede progetti di investimento per la ricerca, l’offerta didattica e l’internazionalizzazione
Il percorso per il consorzio unico di bonifica è la strada giusta per ridurre gli sprechi e garantire una migliore gestione. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in audizione durante una riunione congiunta della Prima e Terza commissione, ha confermato la positività del lavoro svolto dal dipartimento Agricoltura in materia di consorzi, sottolineando le difficoltà dovute al periodo di crisi e di incertezze che ha investito i settori più disparati, dal mondo agricolo e produttivo fino alla governance. A PAG. 2
Le linee guida sulla gestione dei rifiuti Rinviata alla prossima seduta la proposta di legge Approvato dalla giunta un nuovo documento A PAG. 4
Aor S. Carlo orgoglio lucano Il reumatologo Olivieri eletto presidente della Sir per il biennio 2014-2016
Migliorare l’offerta didattica, gli strumenti della ricerca, i servizi agli studenti e i processi di internazionalizzazione dell’Università degli Studi della Basilicata. Sono questi i risultati posti al centro del piano di interventi tra Regione e ateneo che prevede investimenti in dodici anni. “La Regione Basilicata - ha dichiarato il presidente De Filippo al termine della riunione - riconosce il prezioso ruolo svolto dall’ateneo nei processi di sviluppo socio-economico e culturale del territorio regionale”. Un’aula universitaria
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Voucher per armonizzare tempi di vita e di lavoro e supporto alla formazione, le due finalità dell’avviso
La conciliazione si tinge di rosa Viti: “Si tratta di un’attenzione alle donne a maggior rischio di esclusione sociale” A PAG. 3
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Società Tecnoparco Valbasento obiettivo esportare il modello industriale e tecnologico in Egitto
“Carciocacio” è il nome dell’ultimo gioiello lucano prodotto dall’equipe del Cra Zoe di Bella
Da realizzare un parco industriale nell’area di Suez. I vertici societari ricevuti in Africa
Il formaggio a base di caglio vegetale è stato presentato ieri a Roma dal direttore Fedele
Costruire un parco industriale all’avanguardia, seguendo tutte le linee di sviluppo e di crescita. Il progetto esiste già e porta la firma della lucana Tecnoparco Valbasento, la società per azioni che fornisce servizi alle imprese.
Innovazione, allevamento bovino e produzione casearia sono state le parole d’ordine dell’unità di ricerca per la zootecnica estensiva di Bella che da tre anni è parte attiva di un progetto Psr finanziato dalla Regione Campania.
Il luogo dove costruire il nuovo polo industriale è l’Egitto, in particolare la zona di Suez. Una delegazione dell’azienda insieme ad altri imprenditori è stata ricevuta dai ministri egiziani dell’Industria e dell’Energia.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Il frutto del lavoro della squadra composta da quattro ricercatori e quattro tecnici del Cra Zoe è un formaggio innovativo, a caglio vegetale, ricco di acidi grassi, presentato ieri a Roma dal direttore dell’istituto, Fedele.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Approvato il nuovo piano di investimenti in dodici anni per il sostegno all’Università della Basilicata
Ateneo, interventi in arrivo I fondi regionali stanziati per ampliare la didattica, la ricerca e i servizi agli studenti Potenziare gli strumenti a disposizione dei ricercatori, migliorare l’offerta didattica, avvicinandosi maggiormente al mondo del lavoro in continua evoluzione, e investire nei percorsi di internazionalizzazione e nelle relazioni con realtà a livello mondiale dell’ateneo lucano, per garantire migliori prospettive e titoli spendibili con più facilità ai neolaureati. Questi gli obiettivi previsti e inquadrati all’interno del piano dodicennale degli interventi di sostegno allo sviluppo dell’Università degli Studi della Basilicata e al sistema regionale della ricerca scientifica. Il programma è stato approvato dal comitato paritetico tra Regione e Università, che ha messo nero su bianco i settori che richiedono maggiore attenzione e investimenti per far crescere la qualità e le attività dell’Unibas. Nello specifico gli interventi, da attuare con specifici accordi di programma triennali, riguardano differenti settori della for-
Giovani studenti mentre prendono appunti
mazione universitaria, facendo particolare attenzione alla diversificazione dell’offerta formativa, allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria, al potenziamento della ricerca scientifica e delle attività di orientamento, alla formazione per i giovani laureati e al
miglioramento dei servizi offerti agli studenti. Per quantificare i risultati e verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti sarà adottato un sistema di valutazione, che terrà in conto tutti i parametri che caratterizzano l’alta formazione, tra cui i risultati di apprendimento, la qualificazione dei do-
centi, la qualità di aule, laboratori e attrezzature, il valore del percorso di studi, il livello di qualificazione alla laurea, la qualità della produzione scientifica, la creazione di spin off e trasferimento tecnologico, l’impiego e la commercializzazione di brevetti. In fase di reclutamento di nuovi docenti
Consorzio unico di bonifica De Filippo audito in Commissione
l’ateneo valuterà inoltre e in particolare la produzione scientifica e il grado di internazionalizzazione dei lavori presentati. “La Regione Basilicata ha dichiarato il presidente De Filippo al termine della riunione - riconosce il prezioso ruolo svolto dall’ateneo lucano nei processi di sviluppo so-
cio-economico e culturale del territorio regionale. Vogliamo contribuire a rendere stabili ed efficaci le funzioni dell’Università, considerato che i trasferimenti statali in favore del sistema universitario si sono attestati su un trend marcatamente decrescente. La Regione ha deciso di destinare dieci milioni di euro all’anno per dodici anni al sostegno dello sviluppo dell’Università degli Studi della Basilicata e del sistema regionale della ricerca scientifica. Desideriamo supportare con forza questo processo - ha concluso De Filippo - per contribuire a determinare quelle specificità che qualificano il nostro ateneo”. Oltre al presidente della Regione e al rettore Mauro Fiorentino hanno preso parte alla riunione: gli assessori Attilio Martorano e Vincenzo Viti e i professori Pasquale Frascolla, Giampaolo Ricciardi e Valerio Tramutoli. Il piano verrà ora sottoposto all’analisi del consiglio regionale per la definitiva approvazione. (bm8)
L’appuntamento
Tra gli obiettivi del ddl c’è la razionalizzazione della gestione e delle azioni “Una questione delicata che cade in un periodo di forti debolezze e incertezze” Proseguire sulla strada del Consorzio unico di bonifica regionale. Per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, è questo il percorso per garantire una gestione attenta e interventi precisi. E’ quanto ha dichiarato durante l’audizione alla riunione congiunta della Prima e Terza commissione, rispettivamente “Affari istituzionali” e “Attività produttive-Territorio-Ambiente”, sulla proposta di riforma della legge regionale 33 del 6 settembre 2001, che riguarda le norme in materia di bonifica integrale. Alla presenza dei presidenti dei due organismi consiliari, i consiglieri Santochirico e Romaniello, De Filippo ha affermato di condividere la posizione del dipartimento Agricoltura in materia e la filoso-
Biodiversità dei campi Convegno a Rotonda
Un’immagine di campi agricoli in fase di coltivazione
fia alla base del ddl. “Una materia sulla quale sia in Italia sia in Basilicata - ha ricordato De Filippo nel corso degli anni ci si è interrogati a lungo al fine di renderla più efficiente. Una questione delicata, quella della bonifica integrale, che è necessario sottolineare cade in un momento di forti debolezze e incertezze, a partire da quelle del mondo
agricolo e produttivo fino ad arrivare a quelle del sistema di governance”. “Da qui il convincimento - ha poi dichiarato De Filippo - che quanto più leggero sarà il sistema che metteremo in campo tanto meglio sarà, sapendo che l’intervento pubblico per rendere il servizio di bonifica più funzionale sarà comunque necessario nei prossimi anni”. Il
presidente ha infine concluso sostenendo che “rispetto ai numeri occorre dare una prova di coraggio e di lucidità andando avanti con il disegno del Consorzio unico di bonifica. Un messaggio di semplificazione al mondo agricolo che ha una sua ragionevolezza perché volto ad assicurare economicità di gestione e univocità di interventi”. (bm8)
La presentazione della mappatura della biodiversità delle specie orticole e cerealicole di campo del comprensorio del Pollino-Lagonegrese, realizzata dall’Alsia in collaborazione con il Parco nazionale del Pollino, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Associazione Vavilov degli agricoltori-custodi, è al centro di un incontro a Rotonda, previsto per il 29 novembre nella sala Michelangelo Lovelli. L’evento prevede, oltre il convegno, altre attività, tra cui la mostra pomologica degli antichi fruttiferi del lagonegrese, la presentazione del quaderno Alsia sulla biodiversità orticola, la premiazione dell’agricoltore custode 2102 e il mercatino degli antichi semi. Sarà possibile inoltre assistere alla mostra delle conserve del Pollino, alla prova di decorazione zucche a cura degli allievi Pssa di Castrovillari, alla produzione artigianale estemporanea di cesti e di sapone e alla preparazione artigianale di sidro. Infine sarà allestita una esposizione degli attrezzi della civiltà contadina e a una mostra presepiale.
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Basilicata Mezzogiorno
I progetti sono finanziati con le risorse previste dall’asse III del Po Fse 2007-2013 per 1.470.000 euro
L’inclusione sociale è rosa
Sostenere le donne lucane con problemi di conciliazione tra vita familiare e lavoro per migliorarne la qualità della vita, la finalità dell’avviso approvato dalla giunta Integrazione e reinserimento lavorativo, le parole chiave dell’avviso pubblico “valore donna” approvato dalla giunta regionale e completamente a favore dell’universo femminile. Sostenere donne lucane con problemi di conciliazione tra vita familiare e lavoro/studio per migliorarne la qualità della vita, attraverso un aiuto economico nella forma di un voucher di conciliazione e sostenere donne in situazioni di difficoltà derivanti da sottoposizione a violenza, maltrattamenti, prostituzione e tratta mediante forme di sostegno all’occupabilità e all’empowerment individuale: sono queste le due finalità dell’avviso pubblico ‘Valore donna’ approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione e lavoro, Vincenzo Viti. Due le linee di intervento previste dall’avviso, ossia una per ciascuna delle due finalità individuate: assegnazione di voucher per la conciliazione tra
donne che si trovano nella condizione di avere responsabilità di cura a carattere continuativo, nei confronti di figli minori di 14 anni (compresi i minori affidati) e/o anziani (superiore ai 65 anni) e/o disabili e/o persone per qualunque motivazione non autosufficienti, appartenenti al proprio nucleo familiare e che contemporaneamente stiano studiando o seguano un corso formazione Fondo sociale europeo o stiano lavorando. Sono finanziabili voucher per la conciliazione, ovvero titoli di spesa per favorire l’acquisto di servizi di cura.
Ogni voucher ha valore complessivo di 1.200 euro e può essere utilizzato per l’acquisto di servizi di cura per un tempo massimo di 12 mesi tempi di vita e di lavoro e sostegno alla formazione e all’avviamento al lavoro. Le beneficiarie e destinatarie della linea di intervento uno sono quelle
Nelle votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale della Società Italiana di Reumatologia svoltesi a Milano, in occasione del Congresso annuale della Società stessa, il dottor Ignazio Olivieri, lucano, direttore del dipartimento regionale di Reumatologia, è stato eletto presidente per il biennio 2014-2016. Olivieri, già consigliere uscente è stato confermato, inoltre, come membro del consiglio anche per il biennio 2012-2014. Il prestigioso incarico di presidente viene a coronamento di una carriera interamente dedicata all’ assistenza e alla ricerca scientifica, con il raggiungimento di
Il voucher può essere speso presso fornitori di servizi di cura e conciliazione (asili nido, badanti, case di cura, centri di assistenza, etc.). Ogni voucher ha
un valore complessivo di 1.200 euro e può essere utilizzato per l’acquisto di servizi di cura per un tempo massimo di 12 mesi. Per la linea di intervento due, quella delle work experience per donne in difficoltà possono presentare domanda i centri antiviolenza e antistalking, i centri che si occupano ai sensi del D.lgs 86/1998, le associazioni per la tutela delle donne. Le destinatarie sono don-
L’obiettivo è quello di individuare dei percorsi di integrazione e migliorare il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati ne che alla presentazione della domanda siano in condizione di oggettiva difficoltà personale. L’intervento si sostanzia in work experience di 6
Apt - DigitalDiary2012
La Basilicata approda su youtube Su Youtube sono pubblicati online i nuovi video del progetto DigitalDiary2012, seconda edizione dell’iniziativa dell’Apt Basilicata, che ha selezionato, in collaborazione con Bto Educational, 7 giovani videomaker a cui affidare la realizzazione di racconti filmati sulla Basilicata. Un’esperienza durata sette giorni, in tour per la regione dal 29 settembre al 05 otto-
bre 2012, finalizzata a far catturare emozioni dalle videocamere per poi raccontare secondo lo stile di ognuno la propria visione di Basilicata. I video saranno in concorso fino al 31 gennaio 2013, il vincitore sarà colui che avrà totalizzato il maggior numero di visualizzazioni. La formula ha già dato lo scorso anno risultati positivi in virtù proprio della capacità dei giovani
autori di autopromuoversi sul web e sui social network, aumentando la capacità comunicativa del progetto proprio attraverso la competizione. I partecipanti sono Mauro Diciocia, Antonio Passavanti, Michael Corey Fredericton, Canada, Timmothy Henny, sud Africa, Nathan Miller, Usa, Caspar Diederik Haarlem, Olanda, Haleigh Walsworth, Francia. (Bm6)
Reumatologia d’eccellenza Olivieri al vertice della Sir
“Grandissima la mia soddisfazione per questo riconoscimento” una fama internazionale. Alle doti professionali, il dottor Olivieri ha sempre affiancato una modestia e umanità che sono divenute proverbiali nell’ambiente reumatologico. E’ il primo lucano (è nato a Matera nel 1953) che raggiunge il vertice di una società scientifica nazionale dirigendo una struttura sanitaria della Basilicata. Al Congresso di Milano, il dipartimento ha, inoltre brillato con vari oratori,
mesi presso piccole e medie imprese, preceduto da una breve esperienza formativa. A questa fase può seguire l’accompagnamento all’autoimpiego mediante microcredito. I progetti sono finanziati con le risorse previste dall’asse III ‘Inclusione sociale’ del Po Fse 2007-2013 per 1.470.000 euro. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on line. Il termine di scadenza è le ore
Veduta estrena del San Carlo, Potenza
oltre ad Olivieri: Stefania Cutro, Salvatore D’Angelo, Michele Gilio, Pietro Leccese e Carlo Palazzi,
che hanno presentato numerosi lavori scientifici, nelle diverse sessioni dell’evento. “Grandissima
è la mia soddisfazione ha commentato il dottor Olivieri - per questo riconoscimento che nella mia persona apprezza e dà valore alla mia struttura e alla mia terra ma non mi cullerò certo sugli allori: la rete reumatologica regionale rimane ancora da completare e c’è bisogno di sostenere le attività di ricerca, che noi portiamo avanti, grazie alla generosa disponibilità dei nostri reumatologi al di
18.00 del 45esimo giorno dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico sul bollettino ufficiale della Regione. L’assessore alla Formazione, Viti ha spiegato l’importanza di individuare percorsi di integrazione e di migliorare il reinserimento lavorativo di donne a maggior rischio di esclusione. “Si tratta - ha detto l’assessore Viti - di un’attenzione alle donne, a maggior rischio di esclusione sociale, inoccupazione e disoccupazione. L’obiettivo del programma è quello di individuare dei percorsi di integrazione e migliorare il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro”. (Bm6)
fuori dell’orario di lavoro, a costo zero per la comunità”. “La designazione del nostro primario di reumatologia al vertice della società scientifica nazionale - dichiara il direttore generale Giampiero Maruggi - è motivo di orgoglio non solo per l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo ma per tutto il sistema sanitario lucano. Nel costante sforzo verso l’eccellenza che l’Azienda esprime, un peso rilevante lo ha il capitale umano. Ignazio Olivieri esprime al tempo stesso elevate qualità professionali e una spiccata sensibilità per i temi dell’umanizzazione della cura e dei bisogni dei pazienti.” (Bm6)
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Ciclo dei rifiuti Parola d’ordine “prevenzione” Deliberato dalla giunta un documento per l’aggiornamento del piano di gestione
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Rinviato alla prossima seduta l’esame della proposta di legge sul reddito minimo garantito
Fondi ed economia Il dibattito in consiglio Approvata la revoca di un finanziamento al Comune di Venosa Le risorse saranno poi riaffidate all’ente comunale per interventi di riqualificazione
La prevenzione della produzione dei rifiuti sarà elemento centrale nella definizione della strategia per i rifiuti della regione Basilicata. E’ questo l’indirizzo che emerge da due documenti approvati nella giornata di ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Politiche della sostenibilità e Territorio, Vilma Mazzocco, ossia il documento propedeutico di indirizzo per l’aggiornamento e l’adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) e il rapporto preliminare ambientale che definisce il contesto programmatico indicando i principali contenuti del piano e il suo ambito di influenza. I documenti sono stati presentati lo scorso 15 novembre all’Osservatorio regionale rifiuti (O.R.R.). Il lavoro svolto dal gruppo di lavoro, costituito con Delibera di Giunta regionale n. 641 del 22 maggio 2012, pur avendo una valenza preliminare, in forma di ricognizione degli scenari di riferimento nei vari settori della pianificazione, rappresenta la base per formulare una pianificazione vera e propria del sistema integrato di gestione dei rifiuti della Basilicata in un’ottica strategica di sostenibilità ambientale. Una volte definiti gli indirizzi possono prendere il via le procedure di valutazione ambientale strategica per giungere alla definizione del nuovo piano. Nel 2010, lo ricordiamo, è stato istituito L’Osservatorio regionale del ciclo dei rifiuti, uno strumento di consulenza ed assistenza alla Giunta regionale per quanto riguarda le politiche di gestione del ciclo dei rifiuti in Basilicata. Tra i compiti affidati all’Osservatorio vi sono quelli della gestione ed attuazione del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti e della gestione di tutti i dati riguardanti la produzione di rifiuti.
Dal Consiglio Primarie Benedetto (Idv) Nei comuni della Valbasento la partecipazione è stata inferiore alla media regionale. Da mesi sto ripetendo che c’è un diffuso malessere per quei progetti di reindustrializzazione e sviluppo continuamente promessi e rinviati. Siamo in tempo per fare in modo che l’istituzione regionale e la politica recuperino credibilità ma servono segnali e fatti concreti. Consorzi Fidi Mattia (Pdl) Il consigliere regionale ha presentato un’ interrogazione al presidente De Filippo e all’assessore Pittella in cui sollecita ulteriori misure da parte della giunta da definire, d’ intesa con le associazioni imprenditoriali e gli istituti di credito della Basilicata perché “lo stanziamento di 3,8 milioni di euro deliberato con l’avviso pubblico approvato dalla giunta il 23 novembre scorso per l’integrazione dei fondi rischi delle cooperative e dei Consorzi Fidi della Basilicata risulta ampiamente insufficiente”.
In aula sono intervenuti il presidente Vincenzo Folino e l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti Si è riunito ieri il Consiglio regionale della Basilicata. L’assemblea ha approvato all’unanimità una delibera della Giunta che prevede la revoca di un finanziamento di 1 milione e 300 mila euro al Comune di Venosa nel contesto del programma innovativo in ambito urbano (la legge di riferimento è la numero 21 dell’8 febbraio 2011), con la prescrizione che le risorse stanziate e poi revocate vengano riaffidate comunque al Comune di Venosa al fine di realizzare interventi di riqualificazione del patrimonio e delle aree degradate. Sono intervenuti nel dibattito
il presidente della terza Commissione consiliare “Attività produttive, Territorio e Ambiente” Giannino Romaniello (Sel) ed il consigliere Mollica (Mpa). In apertura di seduta l’Assemblea ha deciso di rinviare all’esame delle Commissioni consiliari competenti un progetto di legge regionale di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito. Una misura di inclusione sociale che cerca di contrastare il rischio marginalità, garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso un sostegno economico. Beneficiari del reddito mi-
nimo garantito sono tutti gli individui che non superino i 7200 euro annui. “Il progetto legislativo – ha precisato il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino – è stato presentato all’Ufficio di Presidenza nel mese di agosto 2012 e successivamente assegnato alle Commissioni competenti. Non essendo stato esaminato nell’arco dei tre mesi previsti dal Regolamento è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta”. L’Aula, dopo aver ascoltato gli interventi dei consiglieri Venezia (Pdl), Romaniello (Sel), Santochirico (Pd) e dell’asses-
sore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, ha deciso di disporre l’esame dell’articolato nelle Commissioni competenti contestualmente ad altre proposte di legge inerenti la stessa materia. Rinviata all’esame delle competenti Commissioni consiliari per ulteriori approfondimenti e analisi, anche la proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Mollica, Falotico (Mpa) e Navazio (Ial), sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Basilicata. Dopo un breve dibattito (sono intervenuti i consiglieri Mollica, Romaniello, Santochirico e Falotico e l’assessore all’Ambiente Mazzocco), si è deciso anche che all’esame dell’andamento della gestione del ciclo dei rifiuti e dei relativi provvedimenti del governo regionale il Consiglio dedicherà una seduta dopo l’approvazione della manovra finanziaria per il 2013.
Medicina dello Sport. Attivi gli ambulatori a Melfi e a Venosa La Basilicata è una delle poche regioni dove gli atleti vengono visitati gratuitamente Riattivati a Melfi e Venosa gli ambulatori di Medicina dello sport. A guidarli il dott. Fabio Crieco. La medicina dello sport aiuta a prevenire e a curare malattie derivate da una pratica sportiva compiuta in modo scorretto,vigila sulle possibilità di frode nel mondo dello sport, come il doping, si occupa di educazione alla salute per far conoscere i benefici dell’attività fisica correttamente praticata, sia nei confronti dell’individuo sano sia in quelli di chi ha molte importanti patologie curabili con il movimento programmato. L’ambulatorio di Venosa è aperto dal martedì al sabato dalle 14 alle 20. Quello di Melfi il lunedì dalle 14 alle 20. Con la loro riapertura ritornano ad essere otto i presidi sul territorio dell’Asp di Potenza: due nel capoluogo, gli altri a Villa d’Agri, Venosa, Lauria, Senise e Chiaromonte, Melfi. L’organizzazione della Medicina dello Sport dell’Asp fa capo ad una Unità Operativa Dipartimentale il cui unico sanitario strutturato e responsabile è il dr. Vincenzo Di Nubila. Il medico opera nelle sedi di Lauria, Chiaromonte, Senise e S.Arcangelo, coadiuvato per l’Unità operativa dipartimentale dal dott. Gaetano Piesco, mentre sul territorio lavorano i dottori Michele Sangregorio, Mas-
Atleti in marcia
simo De Fino, Fabio. Grieco e Michele D’Elisa. I tempi di attesa delle visite variano a seconda del periodo di attività delle società e quindi nel periodo autunnaleinvernale è più alto. La Basilicata è una delle pochissime regioni d’Italia,dove, agli atleti residenti viene fatta la visita in maniera totalmente gratuita.
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Agricoltura è futuro
La nostra tradizione è la principale fonte di crescita
r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti
Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
VIII I POTENZA CITTÀ
Mercoledì 28 novembre 2012
CITTÀ MULTICULTURALE L’INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI
COME CAMBIA LA SOCIETÀ L’evento «Videomigrazioni» organizzato a Potenza diventa lo spunto per analizzare e raccontare l’integrazione degli immigrati
Viaggio verso la pace dalla Palestina Ali Salbood, giornalista e rifugiato politico a S. Arcangelo
VIDEO DOSSIER In alto Ali Salbood, autore del video che racconta la storia simbolo di un uomo, palestinese d’origine, e della sua famiglia
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Il particolare Sportello Asp per gli stranieri Per dare risposte ai problemi dei migranti e facilitare il loro accesso alle strutture, l’Azienda sanitaria di Potenza si è dotata di servizi mirati e predisposto opuscoli informativi specifici. È stato aperto, in particolare, uno sportello stranieri nei consultori familiari. La struttura fornisce informazioni e consulenze sulle problematiche degli stranieri immigrati presenti sul territorio. Gli operatori del Consultorio familiare e degli Uffici per le Relazioni con il Pubblico (Urp) aziendali assicureranno l’accoglienza e l’ascolto, forniranno informazioni e consulenza, garantiranno l’orientamento e l’accompagnamento ai servizi sanitari e socio-sanitari del territorio, assicureranno sostegno per la compilazione della modulistica. In quanto Centro di riferimento per la donna e per la famiglia in tutte le fasi della vita, attento alla complessità dello stato di salute delle donne, della coppia, in grado di raccordare funzioni e competenze di agenzie diverse, il Consultorio, accanto alla funzione di ascolto e orientamento, assicura prestazioni specialistiche ai migranti nell’ambito dei progetti di assistenza gravidanza, infanzia e menopausa.
l Proiettato ieri, in occasione della seconda giornata di Videomigrazioni, il video di Ali Salbood «Viaggio verso la pace», storia simbolo di un uomo, palestinese di origine, e della sua famiglia, una storia come tante di persone che ci camminano affianco e ignoriamo, o forse vogliamo ignorare. La storia di Ali Salbood, giornalista per 10 anni in Iraq, per anni migrante in Europa, ora rifugiato politico in Italia, residente a Sant'Arcangelo, inizia molto tempo prima, e cioè quando i suoi genitori fuggirono dalla Palestina nel 1948, precisamente da Haifa, per raggiungere l’Iraq. Lì Ali è vissuto con i suoi sette fratelli e la sua famiglia, fino a quando la violenza del fanatismo religioso, della guerra, dopo la morte di un fratello in guerra, lo ha costretto a fuggire. Ricorda Ali il messaggio di morte ricevuto: «Quando tu uscirai fuori dalla tua casa, spareremo a te e alla tua famiglia», un messaggio che non lasciava scampo. «Mia madre ha voluto che almeno uno di noi fuggisse da Bagdad, - ci ha raccontato Ali – la mancanza di soldi fa in modo che si scelga di salvare almeno uno della famiglia, ed è toccato a me». Nel 2006 ho lasciato lavoro, casa, mobilio, macchina e sono fuggito con mia moglie e i miei figli. -. Due anni in Syria, a Damasco, nel campo per rifugiati di El Tanaf. Ali indugia nella descrizione della vita nel campo, tra le insidie del fango e del fuoco. Tende che affondano nel fango dove sembra impossibile poter vivere, tende avvolte dal fuoco scaturito all’improvviso per una causa che è inutile cercare, tre bambini e una donna in cinta sono morte nel rogo, alcuni cercano di portare aiuto, altri si disperano, altri restano immobili come se tutto accadesse per un destino irrimediabile. Questa drammatica vita-non vita è sintetizzata nel volto e lle parole di una bambina: «La vita qui è difficile». Parole semplici che tradiscono però una sofferenza assoluta». Il video prosegue con il racconto della peregrinazione di Ali Salbood e della sua famiglia, prima in Svezia, poi in Sicilia, in Calabria ed infine in Basilicata. - Nella mia vita permane l’idea del viaggio verso la stabilità, verso la piena realizzazione della mia identità di giornalista, che qui non ha trovato ancora
la possibilità di esplicarsi. Ma miei figli vanno a scuola, questo è già tanto. Hanno amici, sono sereni, si chiamano Ahmed, Manar e Noor. Per me e per mia moglie, Nabila, oltre i corsi di italiano e corsi di formazione nella speranza di trovare un lavoro, non c'è molto da fare, la nostra vita ha molti limiti. Ma credo molto nel progetto della Città della Pace, perché ci consente di immaginare e, speriamo, anche di realizzare un nostro futuro progetto di vita. Mi piace stare qui, ma rimane in me l’idea di cercare un futuro altrove, perché la mia vita è stata finora vita di fuga e ricerca di rifugi, più che di vera realizzazione. Non posso ritornare in Palestina, e questo è un
grande cruccio. Oggi sono un rifugiato riconosciuto dal Ministero dell’Interno italiano, qui c'è gente che ci ha accolto bene, sarà qui la nostra stabilità, il nostro destino futuro? -. Amici di Ali Salbood lo stanno aiutando a convertire il suo patentino di giornalista valido in Iraq, in uno valido in Italia, il percorso per lui sarà forse ancora lungo, ma le reazioni dei giovani studenti alla visione del video, l’atmosfera di amicizia e di attenzione che circonda la sua famiglia, fa sperare che quel futuro sognato sia qui. Poul Kone, rifugiato di 17 anni, ci ha detto: «Occorre esercitare l’arte della pazienza». Parole di una saggezza che abbiamo trovato anche in Ali Salbood. [l. col.]
POTENZA PER GLI IMMIGRATI LA BASILICATA È SOPRATTUTTO UNA TERRA DI PASSAGGIO
Il vero problema resta l’accoglienza transitoria l Da gennaio a dicembre 2011 la popolazione lucana è scesa di ben 8mila unità e se questo calo è stato contenuto lo si deve proprio all’apporto della popolazione estera giunta nella nostra regione. Va detto però che si parla sempre di piccoli numeri considerando che gli immigrati in Basilicata rappresentano il 3,1% degli stranieri nel meridione e solo lo 0,3% sul territorio nazionale. Questo, avvertono dalla Caritas, non è dovuto ad una scarsa sensibilità del territorio ma solo ad una questione prettamente geografica. La Lucania infatti è una terra di passaggio. Ed è proprio, forse, sul tema «passaggio» che ci si dovrebbe concentrare un po' di più. Se da un lato, infatti, ci sono persone perfettamente integrate che oramai vivono nel nostro territorio, dall’altro ci sono mille e più problemi nell’accoglienza transitoria. Mancanza di volontà? Deficit di coordinamento? La risposta è da ricercare in tutti e due gli aspetti. Fatto sta comunque che esiste una buona parte di immigrati che si è stanziata senza alcun problema nella nostra terra. Quasi nessuna differenza nella distribuzione degli stranieri sul territorio lucano, con una
leggera prevalenza per la provincia di Matera che conta circa il 52% di nati all’estero forte delle sue 3920 presenze a fine 2011. Nel distretto potentino invece si contano i restanti 3711 stranieri. Nonostante nel materano si registri un numero maggiore di immigrati, spetta alle scuole potentine il primato regionale di presenza di studenti non italiani (studenti provincia Potenza 914, studenti provincia Matera 777). Dati questi che ci riportano a considerare quanto sia «giovane» il fenomeno immigrazione in Basilicata, difatti il 33,8% ha tra i 30 ed i 44 anni e ben il 22,9% tra i 18 ed i 29. Naturalmente gli immigrati arrivano in Italia in cerca di lavoro ed è soprattutto di questo che si parla nell’incontro. Assistenza domiciliare continuativa, agricoltura ed allevamento sono i settori in cui si registra il maggior numero di lavoratori stranieri. In questo caso si parla di dipendenti ma esistono anche delle felici eccezioni. 307 sono infatti i titolari di impresa, con in testa i marocchini seguiti, ma ben distaccati, dalla comunità cinese. La rappresentanza femminile è salita al 49% soprattutto grazie all’arrivo dall’est Europa di tante badanti.
«Videomigrazioni», studenti e rifugiati insieme sulla strada dell’integrazione Il progetto è stato ideato da Valerio Giambersio, Lorenza Messina e Stefania Mancus
INCONTRO Giambersio, Messina e Mancusi
l Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, protagonisti nella prima giornata di «Videomigrazioni» i rifugiati, presenti con il racconto della loro vita attraverso immagini e parole di video che fanno riflettere. Dall’altra parte studenti del «Nitti» di Potenza, a interrogare e interrogarsi sulle migrazioni, questioni drammatiche dei nostri tempi, ma in fondo di tutti i tempi. Si incrociano sullo schermo dell’Aula Magna i volti di giovani «testimonial», che rappresentano percorsi di integrazione, le loro vite ruotano intorno al tema della cittadinanza, che siano già cittadini italiani, come Balotelli, la cui identità di italiano ha avuto bisogno di un goal per imporsi alla mente dei tifosi, e tanti altri, che hanno trovato, nell’amore, nel matrimonio con un’italiana o con un italiano la possibilità di essere e dirsi cittadini del nostro Stato, di tanti altri che fanno progetti di affermazione sociale, condizionati però dal non avere ancora la
cittadinanza. Semplici storie di uomini e donne che hanno trovato nel nostro Paese il «loro» Paese, ma che spesso scelte politiche o burocrazia mantengono in un vero e proprio limbo. Valerio Giambersio, direttore esecutivo della Fondazione «Città della Pace», Lorenza Messina e Stefania Mancusi, volontarie della Fondazione, che hanno ideato il progetto «Videomigrazioni», su sollecitazione degli studenti, hanno parlato della condizione dei migranti e dei rifugiati. Testimone dell’identità del rifugiato Ali Salbood, con il video «Viaggio verso la pace». Una vita senza tregua, da profugo e da cronista, da Bagdad alla Siria, dove è stato 2 anni in un campo profughi dalle condizioni disastrose, tra la morsa del freddo e del fango e la minaccia del fuoco che facilmente attacca le tende, poi a Reggio Calabria per altri 2 anni, poi in Svezia, dove ha chiesto asilo politico, poi in icilia, a Trapani, poi, in Basilicata, a Santarcangelo, dove spera nella stabilità. Anna Cariello e Mario Ferrarini,
della V C del «Nitti», interpretano la comprensione dei giovani per i problemi dei migranti, ma anche le perplessità sulla possibilità di era integrazione, alla luce delle difficoltà economiche degli stessi italiani. Bisogna educare i giovani – affermano - ad affrontare queste situazioni, in cui la diversità diventa spesso motivo di conflitto. -. Nel pomeriggio proiezione di Vivere a metà di Aldo Pavan, Il Sangue Verde di Andrea Segre, Ius soli di Fred Kuwornu, poi dibattito tra rappresentanti delle Istituzioni, Fondazione «Città della Pace» e di Associazioni a sostegno dei rifugiati. La serata si è conclusa con laboratori per l’integrazione, «Traiettorie Migranti», disegni dal vivo a cura dei disegnatori della Redhouse Lab, e «Sapori Migranti», esperienze di cucina multietnica organizzate dall’associazione «Le Rose di Atacama». Una mostra fotografica di Martina Leo descrive in belle istantanee il «dopo lavoro» degli immigrati di Boreano.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I IX
Mercoledì 28 novembre 2012
GLOBALE L’incontro a San Chirico con un altro rifugiato proveniente dall’Afghanistan. Culture che s’intrecciano
LA TRAGEDIA Ha visto uccidere i suoi genitori il 5 dicembre di due anni fa durante la guerra che insanguina la Costa d’Avorio
Fuga dall’inferno per la terra promessa Il racconto di Poul Kone, ivoriano, studente a S. Arcangelo INTEGRATI A sinistra Ali Salbood con i suoi figli e i compagni di scuola dei ragazzi
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TESTIMONIANZE REPORTAGE REALIZZATO DALLA FOTOGRAFA MARTINA LEO PER ARCI BASILICATA
Una mostra fotografica sul pianeta-Boreano l Una mostra fotografica su Boreano, accompagna i lavori di Videomigrazioni. «Dopolavoro/nero» ne è il titolo. Il reportage è stato realizzato dalla fotografa Martina Leo per Arci Basilicata e descrive i momenti, i luoghi, i colori e gli sguardi di chi torna dal lavoro nei campi, è uno dei lavori realizzati dal comitato lucano che ha lavorato in questi mesi a tutela dei diritti dei migranti. Ente capofila e promotore del comitato è l’Assessorato politiche socio-assistenziali, per la pace, immigrazione e volontariato, Provincia di Potenza, partners Arci Basilicata, Amica, Punto&a Capo, Caritas, Asp, Emergency, Cittadinanza Attiva, Cestrim. Le foto sono state scattate nei casolari della riforma fondiaria del 1952 a Boreano, piana dell’Alto Bradano, Comune di Venosa, da Agosto ad Ottobre 2012, in occasione della raccolta del pomodoro. Martina Leo ha intrecciato dialoghi con gli stagionali, ne ha raccolto la sofferenza dello sfruttamento lavorativo, ma non ha
voluto parlare della vita nei campi, bensì del rientro dal lavoro, della quotidianità sospesa in questi casolari, in un paesaggio dove cumuli di rifiuti e più in là una televisione accesa creano un contrasto quasi surreale, ma è realtà vera quella che le foto ci restituiscono, di uomini che sanno sorridere, nonostante tutto. La mostra di fotografie è situata nel corridoio d’ingresso che precede l’Aula Magna. Ad un tratto voci di richiamo, concitate. Qualcuno ha dato fuoco a un pannello, fumo e odore di plastica invadono il corridoio, Qualcuno, giovane e studente universitario, mentre nell’aula magna si discuteva di migranti e di accoglienza, ha pensato bene di dimostrare che il razzismo, o forse solo la noia che deriva dall’incoscienza, ci camminano affianco. «C'è ancora molto da fare!», commenta un’insegnate di Sant'arcangelo. È vero, purtroppo, ci aspetta ancora un lungo cammino verso un’umanità mi[l. col.] gliore.
LORENZA COLICIGNO l Nel giugno 2012 per la terza giornata mondiale del Rifugiato fu affrontato a Potenza il complesso tema dei rifugiati. Si parlò allora delle continue migrazioni che attraversano la storia dell’umanità, con motivazioni diverse, certo le più tragiche quelle che nascono dalla violenza della guerra, delle persecuzioni razziali, dell’emarginazione religiosa. In questi giorni «Videomigrazioni», evento a cura della Fondazione «Città della Pace», fondata dal premio Nobel per la pace Betty Williams, ha riproposto il tema, in due giornate di proiezioni e dibattiti, sempre a Potenza, delineando la figura complessa dell’immigrato, del rifugiato, definito genericamente extracomunitario, etichetta scomoda per tutti, dietro la quale vi sono persone con le loro tragiche storie individuali. E proprio su queste storie di persone «rifugiate», ma per lo più «parcheggiate» in Italia, «Videomigrazioni» pone i riflettori, consentendo di scoprirne i dettagli a tratti raccapriccianti, perché conoscerle attraverso immagini e parole dei protagonisti è il mezzo migliore per capirle ed evitare, quindi, di sostituire all’etichetta di extracomunitari, quella ancor più generica di «nìguri» (neri), come ha colto, nel reportage «Nìguri», proiettato ieri mattina, Antonio Martino, giovane regista indipendente. Come in un’impari partita a scacchi, Martino mette a confronto le ragioni gridate dei 500 abitanti di Sant'Anna, frazione di Isola Capo Rizzuto, Crotone, e quelle talvolta espresse con violenza, ma per lo più inespresse, dei residenti nel 2° più grande campo d’accoglienza d’Europa, che lì ha sede. Nascono domande imbarazzanti: «Siamo davvero pronti ad accogliere nel
CLASSE Kone con i suoi compagni di scuola nostro Paese i richiedenti asilo, mentre vivono nel limbo tra l’arrivo a Lampedusa e l’ottenimento dello status di rifugiato?». Si direbbe di no, prevalgono la paura della diversità, la diffidenza, il pregiudizio, e, nel caso di Sant'Anna, anche la paura di essere sopraffatti nel numero, essendo ormai circa 1600 i richiedenti asilo ospitati nel Centro. Mentre, dunque, i trattati internazionali, la convenzione di Ginevra, la nostra stessa Costituzione dovrebbe garantirli, nel tempo che intercorre tra richiedere asilo e rilasciare protezione, per chi non sa la lingua italiana, non ha conoscenze sul contesto in cui viene a trovarsi, si delineano esperienze terribili. È in questo inferno che la Basilicata sembra volersi proporre come una sorta di «terra promessa», infatti, proprio dalle testimonianze di alcuni rifugiati, nuovi protagonisti sul nostro territorio, la Regione sembra apparire come tale, per il diffuso senso di accoglienza dei suoi abitanti e per l’interrogarsi sulle terribili condizioni di vita fin qui descritte e il mettere in atto azioni sinergiche per mitigarle, sia delle Istituzioni locali e dell’Università,
sia delle Associazioni come Arci, Emergency, Cidi, Avis, Rotary Club, RedHouseLab, ed altre, Noeltan Film Studio, Il Sicomoro e la Fondazione «Città della pace», in prima linea. Presenti in mattinata classi dell’Istituto Alberghiero di Potenza e dell’Istituto comprensivo di Sant'Arcangelo, dove, come a Scanzano, vengono accolti rifugiati con le loro famiglie, a cura della Fondazione. In mattinata la toccante testimonianza di Poul Kone, 17 anni, Ivoriano ospite della casa famiglia di San Chirico Raparo e studente a Sant'Arcangelo. Poul, tradotto in estemporanea da Fatima Benjdia, italiana originaria del Marocco, che frequenta l’Alberghiero, ha raccontato di aver visto uccidere i suoi genitori il 5 dicembre 2010, durante la guerra che insanguina la Costa d’Avorio, si è salvato solo gettandosi da una finestra e abbandonando immediatamente il suo Paese. Giunto in Italia è stato accolto da una casa famiglia di Romagnano, da cui è stato trasferito dopo un anno a San Chirico. Qui ha incontrato un altro rifugiato, proveniente dall’Afghanistan, Ahreza Ragiai, e tanti tanti amici.
La Fondazione per la Città della pace «Modello d’accoglienza e autonomia» Il messaggio del Nobel Betty Williams verso una rete per l’integrazione dei migranti
CONFERENZA L’incontro di ieri mattina a Potenza
l Il messaggio di Betty Williams, fondatrice della Fondazione «Città della Pace» in Basilicata, ha aperto ieri in mattinata la seconda giornata di Videomigrazioni. Spiegate da Ariel Samuel Lewin, Università della Basilicata, le differenze culturali tra popoli che hanno in comune il Mediterraneo, le volontarie della Fondazione Lorenza Messina e Stefania Mancusi hanno ricordato alle scolaresche presenti, dell’Alberghiero di Potenza e dell’Istituto comprensivo di Sant'Arcangelo, le fondamentali finalità della Fondazione. La Città della Pace è intesa come «un tempo ed uno spazio per l’educazione alla Pace ed alla formazione d’eccellenza» non solo come un’area di sicurezza per i bambini e le loro famiglie rifugiati o richiedenti protezione internazionale. Il modello di accoglienza della Fondazione per la Città della Pace si basa sull'integrazione dei beneficiari con la realtà sociale ed economica dei luoghi di accoglienza e dell’acquisizione dell’autonomia da parte dei beneficiari, nel rispetto
delle regole di accoglienza e delle normative nazionali. La giornata è proseguita con un intenso programma di proiezioni, tra cui Nìguri di Antonio Martino e Viaggio verso la pace di Ali Salbood, laboratori per l’integrazione proiezioni ed incontri con protagonisti ed autori di Anabasi: Le radici ritrovate – video racconto di un’esperienza teatrale della Cooperativa Sociale Il Sicomoro di Matera, Un core dentro Stazione Termini laboratorio video, partecipato dell’Associazione CivicoZero di Roma, Inshallah di Riccardo Tappo, è seguito un Workshop - Verso una rete per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei migranti in Basilicata, con interventi di Ariel Samuel Lewin, Docente Università degli Studi della Basilicata, Giuseppe Romaniello, Direttore Apofil, Archimede Leccese, Rotary Club Potenza Ovest, Antonio Telesca, Avis Basilicata, con la partecipazione dei rappresentanti di: Arci Basilicata, Cidi Potenza, Comitato Città della Pace Scanzano Ionico,
Comitato Promotore Fondazione Cresco in Basilicata, Croce Rossa Basilicata, Emergency Potenza, Filef, Gvs, Provincia di Potenza, Le rose di Atacama, Coop. Sociale Il Sicomoro, ha avuto il ruolo di moderatore, Valerio Giambersio, Fondazione Città della Pace Basilicata. Proiezioni serale di «Mare chiuso» di Andrea Segre e Stefano Liberti, che racconta i respingimenti avvenuti tra il maggio 2009 e il 2010 verso la Libia dalla marina militare e dalla guardia di finanza italiana. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, il silenzio imposto dalla politica sulla tragica condizione dei “respinti” è terminato. I due registi li hanno incontrati nel campo Unhcr di Shousha in Tunisia. Le testimonianze mettono in luce le violenze e le violazioni commesse dall’Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione, una strategia politica per la quale l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti [l. col.] Umani.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
XIV I MATERA CITTÀ E PROVINCIA
MODELLO ESPORTABILE ORIZZONTE SUL MEDITERRANEO
Mercoledì 28 novembre 2012
AMBIENTE ED ENERGIA «Seguiremmo start up, formazione del personale e gestione dell’area attrezzata» sostiene il presidente Nicola Savino
INTESA POSSIBILE I vertici societari con una delegazione di imprenditori italiani ricevuta in Egitto dai ministri dell’Industria e dell’Energia
Un parco industriale nella terra dei faraoni Tecnoparco Valbasento vuol realizzando nell’area di Suez in Egitto LE NUOVE STRATEGIE Tecnoparco Valbasento ha elaborato un progetto industriale per esportare il proprio modello tecnologico in Egitto. La società ha pure avviato proficui confronto con la Ficei, la Federazione italiana dei consorzi industriali e l’associazione Italia - Egitto
DONATO MASTRANGELO l Tecnoparco Valbasento, la società per azioni che fornisce servizi alle imprese che operano nell'area industriale basentana volge l’orizzonte verso la terra dei faraoni. L’obiettivo dei vertici della struttura, il cui assetto azionario è composto per il 40 per cento dal Consorzio industriale di Matera e per la rimanente parte in quote del 30 per cento equamente suddivise tra Finpar spa e Sorgenia spa, è di esportare in Egitto il proprio modello per quanto concerne le competenze nei campi dell’energia e dell’ambiente, realizzando un Parco industriale nell’area dell’istmo di Suez. Tutto è scaturito da un progetto elaborato da Tecnoparco che, a tal proposito, ha avviato un proficuo confronto con la Ficei, la Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione, e L’Associazione Italia - Egitto presieduta dall’ex ambasciatore italiano nel Paese africano, Antonio Badini. «Nei primi giorni di novembre – dichiara Nicola Savino, presidente di Tecnoparco Valbasento e vice presidente della Ficei – una nostra delegazione, con imprenditori non soltanto del Mezzogiorno, è stata ricevuta dal primo ministro egiziano e dai ministri dell’Industria e dell’Energia. Una visita dopo i confronti avuti nei mesi precedenti per valutare la possibilità di percorrere un terreno comune di collaborazione tra il nostro sistema industriale e quello egiziano. Siamo partiti – prosegue Savino – dalla consapevolezza che il nostro modello si basa su una concreta e proficua sinergia fra pubblico e privato, nell’ottica di salvaguardare l’ambiente e stimolare l’uso di energie rinnovabili». In che modo Tecnoparco guarda al Bacino Mediterraneo? «La nostra società – sostiene Savino – costituisce il primo esempio in Italia di riconversione produttiva nella quale si è incentivato il reinvestimento, nella zona basentana, di nuove realtà industriali offrendo strutture qualificate, utilities e servizi tecnici. Forti di questa esperienza vorremmo dare una impronta di
internazionalizzazione a Tecnoparco sottoscrivendo una intesa in Egitto con istituzioni e organizzazioni industriali per la realizzazione di un progetto industriale. Tecnoparco seguirebbe la fase di start up, la formazione e la gestione del Parco industriale». Oltre al know-how e alla gestione dell’area industriale Tecnoparco punta anche a realizzare dei siti energetici con l’utilizzo di fonti rinnovabili. «Anche in questo caso – evidenzia Savino – partiamo dal presupposto che la nostra struttura situata a Pisticci scalo produce e distribuisce energia termica ed elettrica prevalentemente da fonti rinnovabili, gas tecnici e acque industriali a condizioni vantaggiose per le aziende ed inoltre è anche impegnata in un nuovo progetto, approvato dal Ministero dell’Ambiente, per lo sviluppo di tecnologie utilizzate per la valorizzazione dei rifiuti urbani ed industriali. Nel progetto di ricerca sviluppato con l’Enea ad alcune università
italiane un ruolo di rilievo è stato svolto dal laboratorio chimico di Tecnoparco che effettua analisi su aria, acqua e suolo per la bonifica dei siti inquinanti, disponendo di prestigiose certificazioni. Le aree attrattive di politiche per lo sviluppo – conclude il presidente Savino – saranno sempre più in concorrenza tra di loro. Non è soltanto più il Mezzogiorno a costituire, se mai fosse stato sempre così, un luogo per veicolare investimenti per lo sviluppo, anche perchè ci sono Paesi del Mediterraneo che già esprimono una nuova domanda di investimenti. I nuovi modelli di sviluppo di queste aree, per esempio, potrebbero addirittura caratterizzarsi con una innovazione impressionante non di tipo tradizionale, come nel campo energetico. Il Mezzogiorno rischia così rischia di essere schiacciato tra una identità del nord del Paese e quella del Mediterraneo, dove è già iniziato il formarsi di un nuovo sistema economico».
LA DENUNCIA IL CONSIGLIERE COMUNALE CHIEDE DI TUTELARE UN IMPORTANTE PRESIDIO
«Ospedale, primari in fuga ed emigrazione sanitaria» l Un ospedale fatto a pezzi. È durata pochi anni l’ascesa del «Madonna delle Grazie» verso standard qualitativi più consoni ad una sanità moderna. Dalla sua costruzione ad Aia del Cavallo alla gestione della Asl sotto la direzione di Vito Gaudiano il salto in avanti era stato considerevole. Molti reparti erano stati puntellati con professionalità di tutto rispetto. Altri, con una buona tradizione alle spalle, erano cresciuti ulteriormente. Da alcuni mesi però la parabola è precipitata verso il basso e l’emigrazione sanitaria ha ripreso a galoppare. Si assiste ad un esodo progressivo di primari e specialisti che lascia il segno. Si smantellano reparti che erano stati il fiore all’occhiello del nosocomio, addirittura nevralgici per le connessioni con altre aree ospedaliere, come il reparto di urologia e dialisi. All’allarme suonato a settembre dal consigliere comunale Angelo Cotugno, Sel, si aggiunge oggi quello del consigliere Michele Lamacchia, Psi. «Il disegno strategico della classe dirigente – scrive Lamacchia – sembra
andare nella direzione di una demolizione di un centro ospedaliero che, per il bacino di utenza costituito dall’intera provincia e dalle aree limitrofe murgiane, rappresenta un punto di riferimento importante, vista anche la presenza di alte professionalità tali da richiamare utenti anche da molto lontano. Paradossalmente si assiste ad un accorpamento delle unità operative facendo coesistere nelle stesse stanze anziani e bambini, uomini e donne, malati con patologie completamente diverse. Addirittura alla chiusura di reparti giustificata dalla necessità di una riduzione dei costi. Tutto ciò con il risultato di far precipitare questa struttura ad un livello di sufficienza e aprendo la strada alla ristrutturazione e al dimagrimento conseguente di uomini e mezzi». Non ci vuole molto a trarre le debite conclusioni e Lamacchia lo fa senza esitazioni. «Se si vuole far precipitare la credibilità di una struttura ospedaliera – spiega – possiamo dire che si stanno ottenendo ottimi risultati anche perché i risultati eccellenti si ottengono nel tempo, mentre la perdita di
L’ALLARME
Lamacchia (Psi) critico sul ridimensionamento in atto nella struttura
SALUTE Sos smembramento per la struttura ospedaliera «Madonna delle Grazie» [foto Genovese] credibilità nel settore sanitario può essere repentina e difficilmente recuperabile. Vi è da dire che la spending review è stata concepita dall’attuale Governo per eliminare gli sperperi, per efficientare le strutture, non per distruggere le strutture di eccellenza regionale. Vi è da dire, comunque, che è inspiegabile il silenzio che regna intorno a tutto quello che sta accadendo. L’opinione pubblica sembra disinteressata, la politica materana distratta, anche se ci sono autorevoli esponenti del settore sanitario che fanno vita politica attiva. Spero che i rappresentanti politici materani mettano in atto una vigilanza più attenta per evitare che un altro punto di forza della città di Matera venga irrimediabilmente compromesso».
Mazziotta, Fergas «Con il distretto industriale governance e sportello unico la Valbasento può ripartire» «Promuovere il Distretto industriale basentano della chimica, della meccanica e dell'energia, mettere in funzione lo sportello unico per le imprese che la legge pone in capo ai Comuni in quanto soggetti attuatori e procedere ad una revisione della strumentazione urbanistica in base alle leggi vigenti». Sono per Girolamo Mazziotta amministratore della società energetica Fergas le linee strategiche per il rilancio della Valbasento. «I tre fondamentali per il rilancio della piú grande area industriale della Regione, posti a base dal governo regionale, in particolare dal presidente De Filippo - dice Mazziotta - fanno ben sperare per rimettere in moto una macchina, sostanzialmente, ferma da oltre venti anni. Un ventennio nel quale sono svanite le prospettive di reindustrializzazione, che pure si erano appalesate dopo il varo dell'Accordo di Programma. Quanto quell'Accordo abbia prodotto, e quanto non é stato fatto perché producesse pienamente gli obiettivi per cui era stato varato, é sotto gli occhi di tutti. Ci pare che il presidente De Filippo il fischio del "ricominciamento" lo abbia dato. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti e avviare una iniziativa forte con il coinvolgimento pieno del territorio, senza dirigismi né pregiudizi e contrapposizioni politiche. Bisogna guardare con piú lungimiranza alle prospettive di sviluppo, senza commettere l'errore della soluzione immediata rispetto ad interessi di parte, trascurando l'orizzonte di uno sviluppo basato sulla intrapresa produttiva e rispettosa del territorio, per evitare sponsorizzazioni e sostegni piú all'imprenditore che all'impresa. La governance dei processi di sviluppo industriale va riformata sviluppando dal basso processi strategici che producano modelli congeniti di prospettive economiche e sociali, garantendo il governo del territorio».
GIUSTIZIA IL SEGRETARIO TARANTINO DENUNCIA LE CRITICITÀ
«Carcere, Ugl in piazza per denunciare carenze» Domani nuova protesta dei baschi azzurri l Nuova protesta dei baschi azzurri nella Casa Circondariale di via delle Cererie. «L’Ugl - riporta una nota del segretario provinciale della Polizia penitenziaria, Giovanni Tarantino - manifesterà a tutela di tutto il personale che ad oggi deve ancora fruire di congedo degli anni precedenti addirittura, dall’anno 2010. Solo alcuni giorni fa la Direzione della Casa Circondariale ha inviato un’informativa ai sindacati sulla volontà da parte dell’Amministrazione di avviare nuovamente l’apertura di tutta la struttura del Reparto Penale 2 dall’inizio della prossima settimana. Non curandosi delle svariate denunce fatte dall'Ugl unitariamente alle altre organizzazioni sindacali per la carenza di organico e dai livelli minimi di sicurezza presso la struttura, l'Amministrazione obbliga ad effettuare turnazioni mettendo con le spalle al muro il personale che con grande senso del dovere e abnegazione già si sacrifica prestando turni che vanno ben oltre alla norma-
lità: per non parlare del lavoro straordinario che pur essendo non previsto dall'ordinamento, se pur eseguito non viene retribuito come previsto dalla normativa. Pertanto - conclude Tarantino, giovedì 29 novembre l’Ugl unitariamente a Cisl, Cgil, Sinappe ed Osapp protesteranno partendo dalla Casa Circondariale e recandosi a Piazza Prefettura». PREVENZIONE UROGINECOLOGICA -L’Azienda sanitaria di Matera ha aderito alla Giornata mondiale sulla prevenzione uroginecologica dedicata alla salute del pavimento pelvico femminile ed organizzata dall’Associazione italiana di urologia ginecologica. Oggi, dalle 15 alle 20, gli specialisti degli ambulatori di ginecologia dell’ospedale di Matera saranno a disposizione per fornire gratuitamente informazioni su infezioni urinarie, incontinenza, dolore pelvico, prolasso degli organi pelvici. Per informazioni, tel. 0835 / [fi.me.] 25.33.45.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I VII
Mercoledì 28 novembre 2012
MACCHIA ROMANA
POLO UNIVERSITARIO DI POTENZA
SENSO DI APPARTENENZA Il taglio del nastro ha anticipato l’arrivo di tanti curiosi. Molti prodotti in vendita realizzati con materiali riciclati
Felpe e gadget in vetrina l’Unibas diventa marchio
CURIOSITÀ Oggetti e cancelleria [servizio di Enzo Bianchi]
Ieri l’apertura del negozio con il merchandising dell’ateneo MARIA VITTORIA PINTO l Taglio del nastro per la sede del primo punto vendita ufficiale per il merchandising dell’Università degli studi della Basilicata, all’interno del Campus di Macchia Romana, a Potenza. Cerimonia ufficiale, ieri, alla presenza del rettore dell’Ateneo lucano, Mario
nità universitaria che di quanti, dall’esterno, guardano al nostro Ateneo. Un altro passo in avanti, in aggiunta a quelli relativi agli ambiti della didattica e dei servizi, che vede l’Università impegnata a portare avanti il made in Basilicata, nonostante le difficoltà economiche che il sistema pubblico sta affrontando. E, soprattutto, il regalo più grande, è vedere negli occhi di questi ragazzi le emozioni e la passione che li ha portati al raggiungimento di questo traguardo». La gamma dei prodotti dell’Unibastore – abbigliamento, gadgettistica, cancelleria, oggettistica – rispetta i valori di qualità, eticità della produzione e sostenibilità ambientale. Molti dei gadgets esposti all’interno dello store e inseriti nel catalogo sono stati realizzati con materiali riciclati, come la plastica e la carta; alcuni articoli sono fatti a mano, come le cravatte artigianali, e in parte realizzati da aziende della Basilicata. «Un’occasione importante – ha sottolineato il direttore generale, Lorenzo Bochicchio – anche per promuovere un senso di appartenenza più forte nei confronti dell’ateneo e per diffonderne il brand, in un momento in cui la comunicazione ha assunto un ruolo
fondamentale per la valutazione delle Università”. Comunicazione moderna e accattivante quella ideata e realizzata da Antonio, Giuseppe e Manuela per pubblicizzare l’Unibastore: il Bacco di Caravaggio che consulta l’Iphone, il David di Michelangelo con il suo cravattino rosso laurea e la Gioconda in stile moderno con tanto di felpa con cappuccio, hanno destato curiosità soprattutto perché sparsi in vari punti strategici del capoluogo; oltre a rafforzare l’immagine di una cultura al passo con i tempi grazie al web e ai social network. Un lavoro importante portato avanti dai tre giovani lucani della cooperativa Universosud, la quale sarà, per i prossimi 5 anni, partner esclusivista per l’ideazione, la promozione e la commercializzazione del merchandising dell’ateneo. «Un doppio impegno, il nostro – sottolinea Antonio Candela – che ci ha portati a puntare su noi stessi restando in Basilicata e mirare alla valorizzazione dell’ateneo che ci ha formati e ci ha visti crescere. Oltre a ringraziare tutti coloro che hanno lavorato insieme a noi, ci auguriamo che tutti portino l’Università degli Studi della Basilicata nel cuore, soprattutto in questo periodo che festeggia i suoi trent’anni. E con l’Unibastore, oltre al cuore, portatela addosso, magari con qualche gadget».
L’IDEA
Un progetto portato avanti dalla cooperativa «Universosud»
Fiorentini, del direttore generale Lorenzo Bochicchio e dei componenti della cooperativa «Universosud», Antonio Candela, Giuseppe Macellaro e Manuela Stefanelli. «Un’iniziativa a cui pensavamo da tempo – ha dichiarato il rettore, Mauro Fiorentino – che risponde alla domanda sia della comu-
DESTINATARI
Il bando è rivolto a giovani fra i 20 e i 35 anni di età l L’Anci Basilicata ha pubblicato il bando «Lifelong Learning Programme» (programma di apprendimento permanente) – Leonardo Da Vinci - Plm, nell’ambito dle progetto «Iniziative di mobilità per la promozione e l’animazione culturale dei territori – impact». A disposizione 20 borse/tirocini per Valencia (Spagna), 12 borse/tirocini per Portsmouth (Regno Unito), 15 per Sofia (Bulgaria) e 18 per Berlino (Germania). Le partenze avverranno indicativamente a partire da febbraio 2013. Gli ambiti lavorativi dei tirocini sono la gestione di servizi culturali e/o turistici; la promozione e animazione culturale; la management e comunicazione di servizi culturali e/o turistici; il marketing e promozione per la valorizzazione di patrimoni culturali. Per partecipare al bando bisogna essere giovani diplomati o neolaureati in cerca di prima occupazione, disoccupati, occupati; avere svolto un percorso di studio e/o realizzato esperienze, preferibilmente, nelle seguenti aree: beni culturali, gestione e organizzazione eventi, comunicazione e promozione attività culturali;avere un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, non aver già partecipato ad un Programma Leonardo da Vinci Misura Plm; aver conoscenza della lingua del Paese ospitante o lingua veicolare (per la Bulgaria lingua inglese); non essere iscritti presso scuole Superiori, corsi di studio
CLIENTI I primi clienti di Unibastore
ABBIGLIAMENTO In vendita anche cravatte artigianali
POTENZA L’INIZIATIVA DELL’ANCI BASILICATA OFFRIRÀ LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE STAGE ALL’ESTERO DELLA DURATA DI TREDICI SETTIMANE
Venti borse-tirocinio per l’estero nei settori dei servizi culturali e turistici RAGAZZI A disposizione venti borse/tirocini per Valencia Portsmouth Sofia e Berlino. Le partenze ci saranno a partire da febbraio del prossimo anno
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universitari, scuole di specializzazione, Dottorati di ricerca;avere conoscenze informatiche. Le domande di partecipazione alle selezioni dovranno pervenire, presso la sede dell’ Anci Basilicata (Via Messina 210 – 85100 Potenza) entro il 21 dicembre 2012 alle ore 12.00. Non farà fede il timbro postale di spedizione. Bando e fac-simile della domanda di partecipazione alle selezioni è scaricabile dal sito www.euromobility.net. Le borse di mobilità finanziate offriranno, complessivamente,
possibilità distageall’estero della durata di 13 settimane. «Si tratta – ha detto Angelo Summa coordinatore consulta regionale Anci Giovani - di un progetto che agevola la cooperazione transnazionale e che apre ai giovani qualificanti orizzonti professionali e competitività sul mercato europeo del lavoro». «È –ha aggiunto il presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero una buona opportunità per i nostri giovani che avranno la possibilità di poter vivere un'esperienza di
lavoro all'estero; è un modo concreto per integrarsi e per accrescere le proprie capacità in campo lavorativo, senza contare che in questo modo facciamo crescere i nuovi cittadini di una Europa grande e solidale. L'obiettivo di questo bando – concludono Santarsiero e Summa - è facilitare la mobilità transnazionale all'interno dell'Unione Europea e rendere i giovani, beneficiari della borsa di studio, più competitivi e più facilmente inseribili nel mercato del lavoro».
Oggi una cerimonia L’Unitre di Potenza festeggia le nozze d’argento L’Università delle Tre Età di Potenza festeggia le nozze d’argento, per il raggiungimento dei 25 anni di attività. La cerimonia per festeggiare il conseguimento di questo prestigioso traguardo è prevista per oggi, alle 17, nell’Aula Magna della Università degli Studi della Basilicata, via Nazario Sauro Potenza. Sono annunciati gli interventi del sindaco del capoluogo Vito Santarsiero , del Vicepresidente nazionale e Presidente della Unitre di Potenza Silvio Aprea ed è attesa la gradita partecipazione, da Torino, della Presidente nazionale Irma Maria Re. La prolusione sul tema «I migliori anni della nostra vita» sarà tenuta da Sebastiano Zirpoli, preside della facoltà di Sociopedagogia. È previsto il concerto del violinista russo Maestro Dmytro Demydov, musicista della Ukrainian National Opera and T.G. Shevchenko’s Ballet. La cerimonia si concluderà con la premiazione dei docenti e responsabili che hanno contribuito alla costituzione dell’Unitre.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
20 24 Ore in Basilicata
Mercoledì 28 novembre 2012
Presentato a Roma il prodotto innovativo ideato dall’unità di ricerca per la zootecnia di Bella
Il formaggio che fa bene al cuore Il progetto, snobbato in Basilicata, è stato finanziato dalla Regione Campania di ANTONIO LIOTTA
POTENZA - «Un formaggio anti-infarto? Andiamoci piano, diciamo che è un formaggio innovativo, a caglio vegetale, ricco di acidi grassi essenziali che garantiscono una protezione maggiore rispetto all’insorgere di patologie collegate alle arterie» come infarto e insufficienza renale. Di certo il primo prodotto a livello internazionale con caratteristiche simili, una scommessa vinta per il Cra Zoe, l’unità di ricerca per la zootecnica estensiva di Bella, in provincia di Potenza, che ha partorito e portato avanti l’idea. E che si tratti di un progetto innovativo e interessante lo dimostra il fatto che il direttore dell’istituto, Vincenzo Fedele, ieri l’ha presentato a Roma direttamente al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, nel corso della conferenza “La ricerca che migliora la vita” promossa dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. É lo stesso Fedele, di ritorno dalla capitale, a spiegare la genesi di questo nuovo prodotto alimentare ricco di omega 3, che nasce dalla fusione del regno vegetale con l’allevamento zootecnico. «Siamo partiti racconta - circa 5 anni fa all’interno della nostra struttura, ritagliando un piccolo finanziamento dai
delle tecnologie e le attività dureranno un altro anno. Quella sensibilità che non abbiamo trovato in Basilicata l’abbiamo trovata lì. Resta, comunque, la soddisfazione di aver creduto in un’idea vincente, su cui ci siamo buttati a capo fitto, ognuno mettendo a disposizione le sue competenze». All’innovativo formaggio a base di caglio vegetale - il nome commerciale proposto dal team di studio è “Carciocacio” - ha lavorato sodo l’intera equipe del Cra Zoe composta da 4 ricercatori e 4 tecnici. Il direttore Fedele spiega che è già stata inoltrata la domanda per proteggere il processo-prodotto con un brevetto. «Si tratta di un percorso un po’ lungo - aggiunge - perchè c’è bisogno di un brevetto che riguarda sia il processo del coagulante vegetale che il processo di produzione del formaggio». Una volta brevettato, il formaggio - fanno sapere
Inoltrata la domanda per ottenere il brevetto A sinistra: il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania e a lato: una forma dell’innovativo formaggio del Cra
fondi ordinari che riceviamo dal ministero per le nostre attività. Siamo andati avanti con tenacia perché abbiamo creduto fosse un’idea vincente. In Basilicata, però, non abbiamo trovato la giusta sensibili-
tà». Enti e istituzioni lucane, infatti, non hanno creduto fino in fondo all’idea dell’unità di ricerca di Bella, che da tre anni è parte attiva di un progetto Psr finanziato dalla Regione Campania che punta
sull’innovazione sia nell’allevamento bovino che nella produzione casearia. «Nessuno è profeta in patria propria - sintetizza Fedele con un filo d’ironia - In Campania stiamo lavorando alla validazione
dal ministero - «sarà il fulcro dello sviluppo del costituendo Consorzio tra istituzioni pubbliche di ricerca, caseifici, aziende zootecniche e produttori di Carciofo bianco di Pertosa», un paese di 700 abitanti in provincia di Salerno. Ciò vuol dire che, molto probabilmente, l’idea partorita in Basilicata e che vedrà l’unità di ricerca di Bella ancora in prima linea sarà sviluppata dal punto di vista operativo in Campania. E anche le ricadute in termini economici si riverberanno su quel territorio. «I risultati degli studi dei ricercatori del Cra - ha commentato ieri il ministro nel corso dell’evento romano sono frutto dell’intelligenza e dell’applicazione di uomini che adesso ricevono per la qualità del loro lavoro la gratificazione di presentare i loro lavori agli italiani». Un riconoscimento importante anche per ricercatori e tecnici di Bella, anche se resta, per loro, l’amaro in bocca di non aver trovato in Basilicata quella sensibilità - e quei finanziamenti - che un progetto del genere avrebbe sicuramente meritato.
Nel 1911, il ministro dell’Agricoltura lucano fondò, il regio istituto zootecnico
L’ente nato per volontà di Nitti
POTENZA - La storia dell’unità di ricerca per la zootecnia estensiva di Bella è lunga più di un secolo. La fondazione è datata 1911, quando per espressa volontà del lucano Francesco Saverio Nitti, all’epoca ministro dell’Agricoltura, nasce il Regio Istituto Zootecnico. Come si legge sul sito web dell’ente, si deve ad Alberto Romolotti, primo direttore del Regio Istituto, la trasformazione di un podere quasi abbandonato, nei pressi della stazione ferroviaria di Bella-Muro, in
un centro per l’attività dimostrativa e di trasferimento di tecnologie e mezzi tecnici. Nel 1955 il Ministero interviene per dare nuovo slancio all’attività sperimentale, dotando la sede di un’azienda sperimentale a Potenza (laboratori e centro di fecondazione artificiale), un osservatorio avicolo e di un’azienda di monticazione a monte Li Foy. Nel 1967, l’Istituto Zootecnico per la Lucania entra a far parte dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Roma. Grazie al-
la direzione in quegli anni di Alessandro Carena, avviene la svolta della sezione di Potenza verso l’attività di ricerca incentrata sullo studio dei pascoli e coltivazioni foraggere in generale, e sulla valorizzazione della pecora Gentile di Puglia. L’Unità ha recentemente acquisito le strutture e le competenze delle sezioni periferiche dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia e dell’Istituto Sperimentale per le colture foraggere di Foggia , nonché della seFrancesco Saverio Nitti zione periferica di Ragusa.
È direttore del dipartimento al San Carlo
Società di Reumatologia Olivieri nuovo presidente POTENZA - È il lucano Ignazio Olivieri, direttore del dipartimento regionale di Reumatologia, il nuovo presidente della Società Italiana di Reumatologia per il biennio 2014-2016. Olivieri è stato eletto nel corso delle votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale della Sir, svoltesi a Milano, in occasione del Congresso annuale della stessa società. Già consigliere uscente, Olivieri è stato confermato, inoltre, come membro del Consiglio anche per il biennio 2012-2014. L’ incarico di presidente (in passato Olivieri era già stato vice-presidente) viene a coronamento di una carriera interamente dedicata alla assistenza ed alla ricerca scientifica, con il raggiungimento di una fama internazionale. Si tratta del primo lucano (è nato a Matera nel 1953) che raggiunge il vertice di una società scientifica nazionale dirigendo una struttura sanitaria della Basilicata. Al Congresso di Milano, il dipartimento reumatologico regionale, ha visto gli inter-
Ignazio Olivieri
venti anche di Stefania Cutro, Salvatore D'Angelo, Michele Gilio, Pietro Leccese e Carlo Palazzi, che hanno presentato numerosi lavori scientifici, nelle diverse sessioni dell'evento. A tali lavori hanno contribuito, ovviamente, anche gli altri reumatologi lucani, rimasti in servizio al San Carlo per assicurare la quotidiana assistenza. «Grandissima è la mia soddisfazione - ha commentato Olivieri - per questo ri-
conoscimento che nella mia persona apprezza e dà valore alla mia struttura e alla mia terra ma non mi cullerò certo sugli allori: la rete reumatologica regionale rimane ancora da completare e c'è bisogno di sostenere le attività di ricerca, che noi portiamo avanti, grazie alla generosa disponibilità dei nostri reumatologi al di fuori dell'orario di lavoro, a costo zero per la comunità”. «La designazione del nostro primario di reumatologia al vertice della società scientifica nazionale - ha detto il direttore generale Giampiero Maruggi - è motivo di orgoglio non solo per l'Azienda ospedaliera regionale San Carlo ma per tutto il sistema sanitario lucano. Nel costante sforzo verso l'eccellenza che l'Azienda esprime, un peso rilevante lo ha il capitale umano».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.11.2012
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24 Potenza
Basilicata Mezzogiorno
Mercoledì 28 novembre 2012
Saranno i leader delle sigle a modificare la carta di principio del Comune: Lacerra (Mpa) li coordinerà
Statuto, tocca ai capigruppo
E adesso si passa alle elezioni dei presidenti nelle commissioni consiliari sguarnite
NON ci sarà una vera e propria commissione Statuto: la revisione della carta della città sarà affidata alla conferenza dei capigruppo, in cui però, sarà designato un ruolo di coordinatore dei lavori. E come da consuetudine, un simile incarico sarà assegnato all’opposizione: molto probabilmente sarà Salvatore Lacerra (Mpa) a condurre i lavori della conferenza quando l’assemblea dei capigruppo si riunirà sulle modifiche dello Statuto. I consiglieri dovranno rimettere mano a diverse norme del documento che raccoglie principi e funzionamento del Comune di Potenza e regola con norme generali alcuni aspetti della vita cittadina, a partire dalla promozione della partecipazione. Uno primi punti che i consiglieri dovranno affrontare, è quello della giunta: nello Statuto è fissato a dieci il numero degli assessori. Un po’ troppi in tempi di ristrettezze economiche e spending review. Secondo lo stesso indirizzo lo Statuto verrà toccato nel punto in cui disegna il funzionamento del consiglio comunale (rinviando all’apposito regolamento): troppe, forse, anche sei commissioni. Il regolamento delle piccole assemblee consiliari era stato modificato dopo le ultime elezioni comunali: l’elevata presenza di monogruppi aveva costretto i consiglieri ad aumentare persino il numero di partecipanti per ogni commissione per cercare di garantire una presenza costante di tutte le sigle nelle singole commissioni. E’lì, infatti, che si disegnano i provvedimenti e si discutono i temi che poi di-
venteranno oggetto di dibattito in aula. Sarà rivisto lo Statuto anche nella parte in cui guarda alla figura del Difensore civico che a livello comunale è stata abolita da una norma nazionale. La Conferenza die capigruppo ieri è tornata anche sulla composizione delle commissioni consiliari: in alcuni organismi da tempo le postazioni di guida sono vacanti. Dopo le dimissioni di Rocco Coviello (Fli) dalla presidenza della commissione Bilancio e di Vito Mitro (misto) dalla presidenza della commissione Affari istituzionali, bisogna riassegnare i ruoli. L’indirizzo della conferenza sembra quella di confermare gli uscenti.
Comitati nei rioni
«Spingere sulla comunicazione»
Saranno diminuiti gli assessori
Il consiglio comunale di Potenza
Maurizio Tauro passa il testimone dell’organismo provinciale degli studenti
Daniele Albano alla guida della Consulta SI chiama Daniele Albano ed è il nuovo presidente della Consulta provinciale degli studenti. Sguardo vispo, voce gentile, al quinto anno dell’istituto per geometri di Potenza. Non è alla prima esperienza di rappresentanza: già nello scorso anno era stato rappresentante nella sua scuola e era stato membro della giunta della consulta guidata da Maurizio Tauro (che ieri ha passato il testimone a Daniele). Idee chiare, almeno sul lavoro da fare. «Ho già lavorato in questo organismo e devo ringraziare chi mi ha preceduto. Cercherà di portare a termine i progetti che avevamo avviato insieme, magari provando a migliorarli con i nuovi compagni di viaggio». La Consulta «è degli studenti, non
delle sigle o dei partiti. Quindi è il pensiero di noi ragazzi che deve essere protagonista». A chiedergli quali sono i programmi, ci impiega poco a elencarli. «Dobbiamo mettere a frutto tutte le buone pratiche che avevamo avviato. Anzi, migliorarle. Penso al cineforum oppure ai laboratori. Proveremo a aumentare date, a partire subito». Un occhio di riguardo, poi, va tutto alla comunicazione interna tra le scuole e la Consulta: «Dobbiamo costruire sistemi per poter dialogare liberamente e con facilità, soprattutto per partecipare e far partecipare alle attività della consulta eliminando il problema della distanza territoriale». Chiederanno soccorso alla rete, ai sistemi di videoconferenza e al web. Im- Daniele Albano maginando una Consulta 2.0
Così a Santa Maria è stata riqualificata l’area
La nuova illuminazione che risveglia la villa
Da qualche giorno chi percorre a piedi, in automobile o in autobus il tratto di strada che costeggia la villa di Santa Maria ha avuto modo di osservare con i propri occhi una novità in fatto di illuminazione. Il Comune di Potenza ha sistemato lungo la cancellata di cinta della villa alcuni led che rendono la zona molto più luminosa. Questo sistema offre la possibilità di percorrere il marciapiede con maggiore facilità sia per i normodotati, che i diversamente abili. Ma nel progetto di riqualificazione rientrano anche piazza delle Regioni dove sono stati applicati simili installazioni. E’ stata poi sistemata la fontana, che era stata distrutta tempo fa. Infine, nei pressi del bar accanto alla villa è stata sistemata una scala che consente ai diversamente abili di entrare e uscire comodamente dal parco cittadino. Con alcuni lavori, dunque, l’area è stata stata risistemata totalmente, con attenzione alle essenze arboree e la manutenzione del percorso pedonale interno alla zona in questione. La chicca riguarda appunto il
Il sistema di illuminazione della villa di Santa Maria
percorso pedonale, interessato da qualche sera dall’illuminazione pubblica posta a ridosso del muretto di cinta della villa di Santa Maria. L’assessore all’Ambiente, Nicola Lovallo ha parlato della progettazione completata in breve tempo nella zona in questione rimarcando quanto segue: «Abbiamo avviato tali interventi con il dichiarato intento di dare maggiore visibilità e pedo-
nalizzazione ai residenti. La villa di Santa Maria è interessata da un continuo via vai di gente e meritava una manutenzione degna di tal nome. L’intervento è perfettamente riuscito, la spesa totale ammonta a quattrocentomila euro e riguarda una serie di interventi complessivi già avviati in altre zone cittadine». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Università degli Studi di Basilicata
Approvato il piano degli interventi anche sulla ricerca Il comitato paritetico tra torio regionale. VogliaRegione e Università ha mo contribuire a rendere approvato il piano dodi- stabili ed efficaci le funcennale degli interventi zioni dell’Università condi sostegno allo sviluppo siderato che i trasferidell’ateneo lucano, e al si- menti statali in favore del sistema stema regiouniversitanale della ririo si sono cerca scienattestati su tifica. Gli inun trend terventi domarcatavranno essemente dere attuati crescente». con accordi La Redi programgione, ha ma triennaaggiunto li, e coprono De Filippo, diversi set«ha deciso tori tra i di destinaquali la dire dieci miversificaziolioni di eune dell’offerro l’anno ta formatiper dodici va, lo sviluppo dei pro- L’aula informatica dell’Unibas anni al sostegno delcessi di inlo sviluppo ternazionadell’Unilizzazione, la formazione post-laurea versità degli Studi della e il miglioramento dei ser- Basilicata e del sistema vizi per gli studenti. «La regionale della ricerca Regione – ha detto il go- scientifica. Desideriamo vernatore lucano, Vito De supportare con forza queFilippo – riconosce il pre- sto processo – ha concluso zioso ruolo svolto – per contribuire a deterdall’Ateneo nei processi minare quelle specificità di sviluppo socio-econo- che qualificano il nostro mico e culturale del terri- Ateneo».
Dopo aver replicato alle critiche, il presidente del comitato di quartiere di rione Lucania torna a dire la sua sulla partecipazione. Non c’era alcuna intenzione di schierarsi, aveva detto, nello spiegare perchèaveva accettatodi“prestare” la sede del comitato diquartiere persvolgerele primarie. «Lo avremmo fatto anche per il Pdl», aveva detto Orazio Colangelo. Ma resta questo il punto di partenza per un ragionamento che torna ad affrontare i temi della partecipazione. «Da questa esigenza è nata la volontà di accogliere, nella propria sede, i volontari del Pd per le primarie del centrosinistra, per avviare un dialogo importante con i cittadini su temi legati alla sopravvivenza, alla meritocrazia, alle opportunità per i giovani di poter dare concretezza ai propri progetti di vita; e ancora, attenzione agli anziani e ai poveri». In fondo, «i comitati di quartiere sono una struttura al servizio della città e del territorio. Con essi si favorisce la partecipazione democratica dei cittadini ai vari momenti istituzionali e non. Sono solo deglistrumenti nelleamni della comuinità». Se il quartiere ha avuto un certo “riscatto” rispetto al passato, nel tempo, diventando da quartiere di periferia con i problemi più o meno accentuati dei quartieri periferia a cento attivo del capoluogo lucano, il merito è forse anche un pò di ciò che il comitato di quartiere in quel rione rappresenta. Perchè il comitato nasce soprattutto per i suoi cittadini. Non esiste colore politico ma solo impegno civico, un bene smisurato per un pezzo della propria città. Ecco allora che vale la pena tornare sui temi. «La mancanza di lavoro, il bisogno di attrezzare spazi verdi vivibili, attuare un monitoraggio più attento per arginare i fenomeni legati alla droga e all’alcool; intervenire per contenere i numerosi casi di povertà delle famiglie che riescono a stento a sopravvivere». Sono solo alcune delle sollecitazioni che sono state rivolte daColangelo edalla comunità locale nei confronti delle rappresentanze politiche «troppo distanti dalle realtà di quartiere». A ciò si unisce il bisogno di avere un maggiore dialogo tra i Comitati di quartiere e le amministrazioni comunali, provinciali e regionali. «Un difetto è la scarsa comunicazione che genera malcontento tra la gente e che alimenta l’errata convinzione che i comitati si sostituiscano alle istituzioni. Migliorare la qualità della vita significa poter vigilare sulle potenziali vittime della criminalità, su atteggiamenti di bullismo che implicano anche una attenzioneal mondo scuola».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
IV I POTENZA CITTÀ
Mercoledì 28 novembre 2012
Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città? Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»
A 7 anni dalla frana, senza contributo L’accorato appello di alcuni cittadini della frazione rurale di Bosco Piccolo GIOVANNA LAGUARDIA
ECCO COSA RESTA DELLA CONTRADA
l Sono arrivate le ruspe a Bosco Piccolo. Da una decina di giorni i mezzi meccanici sono al lavoro per mettere in sicurezza l’area colpita da una frana devastante nel 2005. Detto in «soldoni», per abbattere le case pericolanti e cancellare definitivamente una frazione che non sarà mai più ricostruita. Un momento doloroso per le famiglie che furono sgomberate. E che, a sette anni e mezzo da quel drammatico evento, lamentano di non aver ancora ricevuto la seconda tranche del bonus per costruire una nuova abitazione altrove oppure per acquistarne una già pronta. «Ormai sono passati più di sette anni e mezzo - racconta uno dei cittadini interessati, che preferisce restare anonimo - da quando abbiamo dovuto lasciare le nostre case per cercare una sistemazione precaria e fino a questo momento abbiamo avuto soltanto il cinquanta per cento del contributo. Fino a qualche giorno fa almeno potevamo vedere le nostre vecchie case ancora in piedi, ma adesso sono state abbattute dalle ruspe. Adesso abbiamo paura che, risolto il problema di mettere in sicurezza il sito, il Comune si dimentichi di noi. Sono quasi otto anni che ci dicono “stiamo lavorando”, ma noi siamo ancora qui, senza più una casa, nè quella vecchia, nè quella nuova». Questo l’appello che alcuni cittadini di Bosco Piccolo hanno voluto affidare alle pagine della Gazzetta. Un paio di mesi fa, in occasione del pranzo di solidarietà organizzato dal comitato festa di san Michele Arcangelo per dire addio alla contrada prima dell’arrivo delle ruspe, l’asssessore comunale alla Protezione civile Nicola Lovallo aveva detto alla Gazzetta che la seconda tranche del bonus era in arrivo, patto di stabilità permettendo. Oggi la situazione è più o meno invariata. «In questi giorni - dice Lovallo stiamo per approvare l’assestamento di bilancio e la situazione dovrebbe sicuramente sbloccarsi entro la fine dell’anno. I soldi sono già disponibili ma siamo stati bloccati dal patto di stabilità. Nel frattempo abbiamo approvato in Giunta e porteremo in consiglio per consentire a chi vorrà costruire ex novo di derogare alle norme urbanistiche. Parallelamente vanno avanti i lavori sul sito: dopo la demolizione ci saranno le fasi di bonifica e sistemazione».
FINANZIAMENTI
Fino a questo momento è stato erogato solo il 50 per cento della cifra
BOSCO PICCOLO Demolite le case di Bosco Piccolo, la contrada di Potenza spazzata via da una frana nel 2005 [foto Bianchi]
POTENZA AVEVANO ABBANDONATO LA SCUOLA PERCHÉ NON C’ERA RISCALDAMENTO. E SI CERCA UNA NUOVA SEDE PER L’ITIS EINSTEIN
Ipsia, 74 studenti «condannati» a eseguire lavori socialmente utili l Il vento della protesta soffia sul mondo della scuola potentino e intanto si cercano soluzioni educative «alternative» e nuove sedi per gli istituti fatiscenti. I 74 alunni dell’Ipsia «Giovanni Giorgi» diPotenza che avevano abbandonato la scuola per la mancata accensione dei riscaldamenti (che erano poi stati attivati mezz’ora dopo), dopo essere stati sospesi con obbligo di frequenza, sono stati «condannati» ad eseguire lavori socialmente utili. Parteciperanno, infatti, ad un progetto che prevede una collaborazione tra la stessa scuola e il Comune per lo svolgimento di attività di recupero educativo. Gli studenti, in pratica, sono stati «allontanati dalle lezioni con obbligo di frequenza, per svolgere studio individuale e attività in favore della comunità scolastica e territoriale». E cioè 32 sono stati impegnati in attività concordate e coordinate dai volontari di Legambiente, altri 22 svolgono il loro periodo formativo all’interno dell’Istituto penale minorile di Potenza e gli ultimi 20 svolgeranno
servizi di manutenzione al cimitero. «Senza entrare nel merito della vicenda che ha portato al provvedimento della sospensione – ha detto il Sindaco Vito Santarsiero - non posso che considerare estremamente formativo ed in linea con percorsi innovativi di educazione, lo sviluppare azioni destinate a migliorare la qualità della vita di una intera comunità». «Abbiamo ritenuto di porre in essere un’iniziativa che coniughi l’esigenza di osservare le norme che regolano la civile convivenza ha detto l’assessore all’ambiente Nicola Lovallo con il creare una coscienza ambientalista». La dirigente dell’istituto, Giovanna Sardone, ha precisato che la «pena» è stata decisa in base al regolarmente approvato l’anno scorso dal consiglio d’istituto. Protesta anche all’Itis Einstein di Potenza, che hanno manifestato nei giorni scorsi per le cattive condizioni della sede dell’istituto. A riguardo dalla Provincia fanno sapere che «un gruppo di lavoro congiunto» «sta valutando le possibili soluzioni per garantire agli allievi
una sistemazione logistica adeguata all’attività didattica svolta. Non si può però pensare di bloccare il percorso intrapreso e mantenere lo status quo per altri 50 anni, con fitti passivi pagati dall'Ente per i locali che attualmente ospitano l'istituto diventati insostenibili, anche alla luce dei pesanti tagli ai trasferimenti statali». Per la Provincia «è necessario riorganizzare il sistema degli edifici scolastici sul territorio, trovando un equilibrio tra le diverse esigenze. La costruzione di una nuova scuola, tuttavia, è una soluzione difficilmente concretizzabile: in passato, forse, sarebbe stato possibile ma adesso l’involuzione del sistema della finanza pubblica non lo consente più. Si era anche valutata, tra le ipotesi, quella dell’acquisto della sede di Ingegneria dell’Università, in via della Tecnica, il cui costo però risultava troppo elevato». Intanto, nel consiglio provinciale di oggi sarà approvata una variazione di bilancio di 700 mila euro da impiegare per il piano di riorganizzazione delle scuole, in via di predisposizione di concerto con le scuole».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
Matera Mercoledì 28 novembre 2012
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Diverse aree della città al buio a macchia di leopardo. Rivelli: «Non dipende da noi»
Costa cara la luce pubblica
Spesa aumentata di 300.000 euro rispetto alla previsione, pochi risparmi da Sel di PIERO QUARTO PUBBLICA illuminazione spenta a macchia di leopardo nella città di Matera. Intere strade, per giorni, al buio e poi altre ed altre ancora nel giro di diverse settimane. Un caso segnalato da diversi cittadini che abbiamo riscontrato direttamente tra via don Luigi Sturzo, via Meucci, via don Minzoni fino al Pino. Strade al buio nel bel mezzo della sera. Dall’amministrazione una verifica puntuale e poi una risposta: «noi non c’entriamo affatto», ci dice l’assessore Rocco Rivelli, «abbiamo verificato ciò che succede, al massimo qualche problema di impianto vetusto ma nulla di preordinato o programmato. L’amministrazione su questo argomento si sta limitando ad evitare gli eccessi, a ridurre l’intensità e la frequenza dell’illuminazione soprattutto dopo la mezzanotte. Ma di strade al buio non sappiamo nulla, non dipende da noi». Di fatto però la questione della pubblica illuminazione in città che già costa 1,2 milioni di euro l’anno nell’ultimo bilancio di previsione rimane un tema caldo quanto ai costi tanto è vero che sarà una delle voci principali di quell’assestamento di bilancio che domani mattina sarà discusso in consiglio comunale, anche perchè l’amministrazione ha dovuto recuperare una somma di 300.000 euro tra la previsione iniziale e le spese definite nel corso dell’anno per un aumento dei costi. Tanto che in futuro l’attenzione maggiore sarà posta adesso all’ottimizzazione e razionalizzazione delle spese in una città che si estende a vista d’occhio e per la quale un’adeguata programmazione urbanistica potrebbe essere molto utile anche in questo senso. Su questo lo stesso Rivelli ammette che «si tratterà indubbiamente di una riflessione da aprire per verificare esattamente che non ci siano sorprese ed aumenti ulteriori». L’altra considerazione in questo senso naturale è che l’accordo con la società energetica lucana fatto alcuni mesi fa e che avrebbe dovuto portare ad un risparmio di almeno il venti per cento dell’energia acquistata non ha prodotto al momento i risultati previsti perchè anzi i costi sono aumentati. Dunque sarà necessario correre ai ripari domani nel consiglio comunale i sull’assestamento di bilancio, appuntamento classico per cercare di far quadrare quelle voci che vanno ritoccate e che quest’anno rispetto al passato riveste un valore diverso perchè non gravato dal peso dei debiti fuori bilancio. Di certo però i 300.000 euro di aggravi di spesa per la pubblica illuminazione costituiscono insieme a voci decisamente più basse, ad esempio per canile e asili nido, le principali priorità su cui l’Amministrazione stessa ha dovuto intervenire per trovare i fondi necessari. Oggi dovrebbe probabilmente arrivare il via libera definitivo della commissione comunale Bilancio che sta verificando i numeri presentati in assestamento e i pareri dei revisori dei conti. Fino a ieri sera alcuni consiglieri di minoranza lamentavano di non aver ancora ricevuto ed esaminato i numeri in assestamento e sarà questo altro argomento di discussione domani in Consiglio. Dove l’assemblea si aprirà alle 9 del mattino, con la luce del giorno per evitare sprechi inutili.
«In corso un’attenta opera di programmazione e razionalizzazione delle spese»
Iniziativa sindacale. Parla l’Ugl
Polizia penitenziaria protesta in piazza Manca il personale
Destinato a personalità culturali. Domani a Napoli la consegna
Premio Art1307 a De Ruggieri IL Premio “ART1307 per l'Arte” all'avvocato Raffaello de Ruggieri. Il riconoscimento verrà consegnato domani nel corso di una serata evento nella prestigiosa sede di Villa di Donato in Napoli, alla presenza del Console degli Stati Uniti. La serata vedrà anche l'inaugurazione della mostra dell'artista americano Shane Guffogg, nota personalità del mondo dell'arte californiana. Il premio, conferito dall'istituzione culturale ART1307 a personalità italiane che hanno contribuito a promuovere l'arte, la cultura e la conoscenza, sarà consegnato dal professore Giancarlo Graziani, docente di Economia dell'Arte presso l'Università Iulm di Milano. La commissione, incaricata di individuare la personalità prescelta e formata da Alessandra de Bigontina, direttore del Museo delle Regole di Cortina d'Ampezzo, da Marco Di Mauro, storico dell'arte, da Giancarlo Graziani e dai curatori Emanuele Leone e Cynthia Penna Simonelli, ha così motivato la unanime de-
cisione: _“Premio “Art1307 per l'Arte” per l'anno 2012 all'avv. Raffaello de Ruggieri per la sua caparbia e incessante attività nel mondo dell'arte in un'area sociale e culturale come quella di Matera, città di ininterrotta antropizzazione e patrimonio Unesco. Per avere, con la sua attività, salvato i Sassi, restaurato una delle più affascinanti testimonianze della presenza religiosa nella zona, portato la Scultura Contemporanea nel cuore della Città e presieduto con totale dedizione la Fondazione Zétema facendone un esempio del migliore Meridione.” Il premio, che vuole indicare ad un pubblico sempre più vasto di quello degli addetti ai lavori, personalità che si sono distinte per aver svolto una azione di promozione e sensibilizzazione dell'arte, rappresenta un ulteriore conferma della dimensione nazionale dell'azione culturale espressa da oltre cinquant'anni dall'avvocato Raffaello de Ruggieri, nel circolo La Scaletta e nella Fondazione Zétema di Matera.
"VISTO, l’atteggiamento antisindacale dei responsabili, non fornendo la possibilità di avviare una trattativa seria e costruttiva finalizzata alla risoluzione dei problemi esistenti presso la struttura circondariale di Matera, manifesteremo a tutela di tutto il Personale che a tutt'oggi deve ancora fruire di congedo degli anni precedenti addirittura, dall’anno 2010". E' quanto fa sapere il segretario provinciale polizia penitenziaria Ugl Matera, Giovanni Tarantino per il quale, "è chiara la carenza di personale che mai è stata quantificata dall’Amministrazione per non aver avviato una seria riorganizzazione del lavoro in proiezione ad un’ apertura totale della struttura. Solo alcuni giorni or sono, la direzione della casa circondariale di Matera ha inviato un’informativa alle organizzazioni sindacali sottolineando la volontà da parte dell’amministrazione di avviare nuovamente all’apertura di tutta la struttura del reparto penale 2 dall’inizio della prossima settimana». Molte del resto sono state nelle passate settimane le denunce che sono state fatte proprio per sottolineare la questione centrale cioè quella della carenza di organico e dai livelli minimi di sicurezza presso la struttura materana. «L'amministrazione obbliga ad effettuare turnazioni su tre quadranti mettendo con le spalle al muro quel personale che con grande senso del dovere e tanta abnegazione già si sacrifica prestando turni che vanno ben oltre alla normalità. Per non parlare del lavoro straordinario che pur essendo non previsto dall'ordinamento, se pur eseguito non viene retribuito come previsto dalla normativa. Pertanto, - conclude il segretario Tarantino, domani l’ Ugl, unitariamente a Cisl, Cgil, Sinappe ed Osapp protesteranno partendo dalla casa circondariale e recandosi in piazza Vittorio Veneto a Matera". La questione del resto arriva ad un punto di sostanziale svolta nonostante si trascini da non poco tempo.
IL CASO
Confapi chiede risposte rapide «Il Consorzio è in condizione d’emergenza» «LA QUESTIONE dei pagamenti richiesti dalle imprese creditrici al consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto rischia di provocare danni irreparabili e pertanto occorre ripristinare in tempi rapidi la funzionalità dell'Ente». E' quanto sostiene il presidente della sezioni Edili di Confapi Matera, Michele Molinari che, dopo aver chiesto inutilmente un incontro al presidente del Consorzio Angelo Carriero, si rivolge al presidente della Regione De Filippo e all'assessore regionale all'agricoltura Mastrosimone. «Il dissesto finanziario che ha travolto il consorzio di Bo-
nifica negli ultimi anni sta penalizzando non solo i dipendenti delle strutture amministrative di Matera e Policoro ma anche gli imprenditori che attendono da mesi il saldo degli importi relativi a lavori e manutenzioni eseguiti per conto dell'ente consortile». La sezione edili di confapi Matera, pur considerando le difficoltà finanziarie che hanno coinvolto il Consorzio di Bonifica, ritiene urgente e necessario un confronto al fine di conoscere la situazione debitoria e le eventuali prospettive di soddisfare in tempi ragionevolmente brevi le legittime aspettative delle imprese creditrici.
“Alla luce delle criticità segnalate e in attesa di una riforma dei consorzi di Bonifica,sottolinea Molinari- laRegione Basilicata non può ignorare questa emergenza che coinvolge numerose imprese e fornitori, anche perché le inefficienze di una cattiva gestione amministrativa non possono ricadere sulle imprese creditrici”. “Al consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto - conclude Molinari - devono essere restituite le funzionalità per cui è stato costituito per tornare a svolgere quel ruolo strategico che ha rivestito in passato nel settore dell'agricoltura”.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 28 novembre 2012
28 Villa D’Agri Intoppi burocratici per il campus per il quale sono stanziati oltre 4 milioni di euro
Polo scolastico, lavori fermi Una mancata firma alla base dello stop che dura ormai da due mesi
VILLA D'AGRI - Bloccati per una firma, da due mesi. Stiamo parlando del prosieguo dei lavori per la realizzazione del nuovo Polo scolastico. A frenare l'intervento del complesso scolastico a quanto dichiarato dal primo cittadino di Marsicovetere, Claudio Cantiani, durante la cerimonia di inaugurazione degli Uffici comunali svoltasi nei giorni scorsi, l'eccessiva burocrazia. «L'apparato burocratico di un ufficio istituzionale - ha spiegato il Sindaco - il cui dirigente impiega oltre due mesi per leggere una nota al giorno, non comunicandoci che cosa c'è che non va». Una procedura che proprio il sindaco non ha tollerato, anche perchè l'avvio dell'intervento del Polo ha avuto una fase di celerità, in quest'ultimo anno. Lavori già consegnati per la realizzazione del neo complesso. Struttura che sorgerà nel centro di Villa d'Agri. Il cantiere è già stato delimitato. La previsione è che «entro quindici mesi sarà realizzata la struttura modulare del primo blocco». Un intervento di 4 milioni e 400 mila euro, provenienti da Fondi regionali e 750 mila euro da Fondi comunali. Nascerà nel centro cittadino, dove è attualmente è ubicata la sede del Comprensivo.
Uno scorcio di Villa D’Agri, la zona dove sorgerà il polo scolastico
Vi confluiranno le scuole primarie e le scuole secondarie di I Grado. Ospiterà una popolazione studentesca di circa 800 ragazzi. Una sorte di “campus”, con spazi riservati alla didattica e aree ludico-ricreative, fermamente voluto dall'amministrazione comunale. I lavori d'indagine geologica e sismologica dell'area dove sorgerà l'insediamento scolastico, sono stati già effettuati. Un indagine che ha consentito di rilevare “le migliori metodologie e caratteristiche a garanzia e sicurezza della scuola stessa e, soprattutto, a definire la sismicità del
Una due giorni sul Pollino
luogo”. «Un iter celere di un'opera iniziato - ha evidenziato nelle varie manifestazioni il Sindaco Cantiani meno di due anni fa. Veloce e rapido, senza nessun ricorso. Un grosso risultato - ha commentato spesso il Sindaco - per l'amministrazione e l'intera comunità. Uno dei maggiori investimenti - ha continuato l'amministratore - fatti dal Comune nel settore scolastico». Per l'amministratore «la creazione di una nuova struttura scolastica comporterà un indubbio miglioramento dell'offerta formativa sia in termini qualitativi che quantitati-
vi oltre ad una ottimizzazione delle spese di gestione del comune». «Questo della scuola - ha ribadito in diverse occasioni il Primo cittadino - rimane un obiettivo primario di questa amministrazione e stiamo rispettando l'impegno assunto con i nostri lettori. Esprimo - ha aggiunto anche all'inaugurazione degli uffici - soddisfazione per il lavoro svolto e un ringraziamento va alla giunta e i tecnici che hanno permesso di dare sempre celermente le risposte ad un problema che si trascina da anni». Angela Pepe
Primarie, a Sant’Arcangelo stravince Bersani SANT’ARCANGELO – Oltre 900 persone si sono recate a votare per le primarie, l’81,5% ha indicato la propria scelta di volere Pierluigi Bersani come candidato Presidente del Consiglio per il centrosinistra. «Il raggiungimento a Sant’Arcangelo di un risultato in favore del segretario nazionale del Pd percentualmente doppio rispetto alla media nazionale, evidenzia come questa comunità abbia scelto con chiarezza da che parte stare». E’ il commento del primo cittadino del centro valligiano Domenico Esposito (Pd) al risultato del primo turno delle primarie del centrosinistra. «La giornata di domenica è stata di festa –ha proseguito Esposito – per la democrazia di tutta dell’Italia, con una partecipazione sintomo di una passione civile mai sopita, contrariamente alle previsioni delle Cassandre. Soddisfazione amplificata - ha detto Domenico Esposito - per i risultati raggiunti a Sant’Arcangelo in termini d’affluenza ancora più significativi e in favore di Bersani
,che hanno pochi uguali nel Paese. E' il coronamento di un progetto portato avanti da un gruppo dirigente con cui sto condividendo questa battaglia, come le altre». Gli fanno eco le parole del segretario del Pd locale e coordinatore del "Comitato per Bersani" di Sant'Arcangelo, Silvio Toma. «Il risultato raggiunto – ha detto Toma è straordinario, dà atto e merito all'ennesimo sforzo di una classe dirigente affidabile e collaudata, che esprime un percorso politico fatto di passione e di progettualità di respiro nazionale e locale, e relazioni forti con un territorio econ chi lo rappresenta nelle articolazioni partitiche e di governo. E’una vittoria della politica - ha spiegato il segretariocittadino -dellaBasilicata, rappresentata e illuminata dall' opera di Roberto Speranza e del presidente della giunta regionale Vito De Filippo, entrambi molto legati alla loro terra e intenti ad offrire protagonismo alla stessa nelle dinamiche nazionali”. va.ge.
Iniziativa promossa dall’Alsia
Lupo, dibattito Pollino, una mappatura a Frascineto sulla biodiversità POLLINO - “Lupo e allevamento, le forme del conflitto, le prospettive di convivenza”. E' questo il tema previsto per il terzo meeting del network istituzionale che si terrà a Frascineto, nel centro visite della Biodiversità del Pollino, i prossimi 29 e 30 novembre, nell'ambito del progetto Life Wolfnet, finanziato dall'Unione Europea per il progetto Life+2008 e promosso da Parco nazionale della Majella, Parco nazionale del Pollino, Parco nazionale delle Foreste casentinesi Monte Falterona e Campigna, Provincia dell'Aquila, Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Tosca, Le- Un lupo gambiente. Ad essi si aggiungono come co-finanziatori 8 enti pubblici tra riserve naturali, parchi nazionali e regionali e province appenniniche. “Durante il primo incontro, che - rende noto l'ufficio stampa del Parco nazionale del Pollino - sarà aperto giovedì 29 novembre dai saluti del Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, gli
interventi dei partecipanti si concentreranno sul tema “Lupo e zootecnica: procedure di indennizzo, innovazione, prevenzione, mitigazione del conflitto”. Venerdì 30, Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, aprirà invece la tematica “La conservazione del Lupo in Appennino: attuali criticità e sinergie istituzionali”. Il progetto ha come obiettivo principale la riduzione dei fattori di rischio per il lupo legati sia al conflitto lupo-bestiame sia alle attività umane che possono causare disturbo alla riproduzione e sopravvivenza della specie, lo sviluppo e l'implementazione di modelli ideali per la protezione e gestione della specie nel contesto appenninico, il miglioramento dello stato di conservazione della specie che permetta di mantenere popolazioni stabili e vitali. Inoltre, il progetto si propone di combattere il fenomeno della mortalità legale e ridurre i rischi sanitari che possono influenzare negativamente la specie”.
ROTONDA - Appuntamento a Rotonda per il 29 novembre presso la Sala Michelangelo Lovelli, in contrada Piano Incoronata: l’Alsia - Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Pollino presenta la mappatura della biodiversità delle specie orticole e cerealicole di campo nel comprensorio del Pollino - Lagonegrese realizzata in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Pollino, l’Università degli Studi della Basilicata e l'Associazione Vavilov degli agricoltori-custodi. L'attività integra e completa quella in precedenza realizzata sulle specie frutticole nel medesimo comprensorio, e che ha portato all’iscrizione di alcune centinaia di varietà frutticole
nell'elenco regionale delle varietà a rischio di estinzione L'evento prevede, oltre il convegno, altre attività: la mostra pomologica degli antichi fruttiferi del lagonegrese; la presentazione del quaderno Alsia sulla biodiversità orticola; la premiazione dell'agricoltore custode 2102; il mercatino degli antichi semi. Nel corso della giornata - aggiunge la nota dell'Alsia - sarà inoltre possibile assistere a: mostra delle conserve del Pollino a cura dell'associazione Vavilov; prova di decorazione zucche a cura degli allievi Pssa di Castrovillari; produzione di sapone artigianale a cura di Maria Giovanni Costanzo; preparazione artigianale di sidro a
Il Pollino
cura di Accurso Aldo; produzione artigianale estemporanea di cesti a cura di Conte Francesco; mostra attrezzi della civiltà contadina a cura di Gerardo Sangiovanni; la pratica degli innesti a cura di Giulio Fittipaldi; mostra presepiale a cura di Lucio Milani.
Venerdì presentazione del libro scritto da Flavia Carretto, Gabriela Dibattista e Bruna Scalese
Senise, una “guida” sull’autismo SENISE - Autismo e autonomie personali, guida per educatori, insegnanti e genitori. Questo il titolo del libro, scritto a sei mani al femminile da Flavia Carretto, Gabriella Dibattista e Bruna Scalese. La presentazione venerdì 30, a Senise, presso l'aula magna dell'edificio scolastico della scuola di infanzia di rione Belvedere. L'occasione è propizia per affrontare un tema: L'autismo, comprenderlo dall'interno. Troppe volte dimenticato da parte di chi non è coinvolto ma molto sentito da genitori, familia-
ri, operatori sociali ed insegnanti, i quali debbono convivere con questo problema che tocca i bambini che poi diventano adolescenti ed adulti. Il convegno,organizzato da Ala (associazione lucana autismo e dal volontariato Insieme di Senise) si prefigge di aprire nuove finestre proprio per capire ed affrontare il fenomeno. La scaletta prevede il saluto e l'introduzione di Filomena D'Aranno, presidente l'associazione Insieme. Subito dopo ci sarà l'intervento del sindaco Giuseppe Castronuovo, di Maria Gio-
vanna Chiorazzo, dirigente istituto comprensivo Nicola Sole, Zaira Giugliano, presidente Ala. Mentre sono previste relazioni da parte di: Carlo Calzone, neuropsichiatra infantile, Flavia Caretto, autrice del libro, psicologa e psicoterapeuta, Mario Marra, direttore generale Asp di Potenza e l'assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano. Nel mezzo la discussione aperta a quanti, sensibili all'argomento, crederanno di portare il proprio contributo. Gianni Costantino
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Comitato della Bruna al lavoro per far crescere notorietà e sostegno economico
La festa si vuol sostenere da sola L'IMPEGNO e la dedizione per la Festa in onore di Maria Santissima della Bruna tutto l'anno. In questo modo, attraverso un lavoro certosino e minuzioso, il Comitato presieduto da Francesco Loperfido, ha intenzione di migliorarsi e perfezionare il giorno più lungo ed importante per la comunità della città dei Sassi. L'attività svolta in questo periodo è prettamente burocratica ed amministrativa, ma proseguono costanti i contatti per perfezionare e ampliare il range di relazioni e collegamenti con il tessuto economico e produttivo della città, oltre che con i cittadini. L'intento resta quello di rendere sempre più autonoma, dal punto di vista dei finanziamenti, una Festa ancora oggi troppo legata al contributo pubblico. Migliorie si sono notate, soprattutto grazie ad un lavoro legato alla pubblicizzazione dell'evento e ad operazioni di marketing, ma siamo ancora agli albori di quello che è il progetto di
Loperfido e dell'organizzazione. «L'Associazione sta lavorando quotidianamente - ha sottolineato il presidente del Comitato della Festa della Bruna - perché pensiamo al giorno della Festa tutto l'anno. Certamente in questo periodo il lavoro è maggiormente burocratico e amministrativo, ma stiamo comunque portando avanti diversi contatti per continuare a ingrandire la Festa ed esportarla sempre di più». Un impegno che serve ampliare da parte di tutti. «Rinnovo l'invito ai materani per un avvicinamento costante al Comitato, soprattutto in questo periodo, nel quale si possono dispensare e raccogliere più facilmente consigli e, perché no, critiche costruttive. Chiunque voglia, può raggiungerci presso la Chiesa Materdomini o sui vari siti istituzionali, sempre attivi. Noi, da parte nostra, ci stiamo inventando l'impossibile per andare oltre i 90 mila euro raccolti nell'ultima edizione, perché a
conti fatti, tolte le spese, ci è rimasto molto poco di questi introiti, che dobbiamo assolutamente aumentare. Ma siamo soddisfatti di quanto fatto dai nostri commercianti - ha continuato Loperfido che hanno saputo contribuire nella misura di circa 30 mila euro a fronte di un periodo difficile dell'economia. Non si era mai verificata una circostanza del genere. Ma, posso anche dire, a malincuore, che ci mancano ancora alcune categorie di commercianti e imprenditori che, tra l'altro, sono quelle maggiormente interessate all'evento, ma che non contribuiscono nella misura che dovrebbero, o meglio, a volte, non contribuiscono. Infine, stiamo valutando la riduzione dei costi per sopperire alla naturale decurtazione dei fondi istituzionali negli anni». Intanto, nei prossimi giorni dovrebbero pervenire all'Associazione proprio i fondi comunali e regionali dell'ultima edizione, che permet-
La Madonna della Bruna in processio ne il 2 luglio prima dello Strappo
teranno di saldare le pendenze, mentre il prossimo 5 dicembre scade il Bando per la presentazione dei bozzetti del prossimo Carro trionfale, per il quale la cifra stanziata è cresciuta di quasi mille euro, per un totale di 26 mila euro di spesa. «Per quel che riguarda il Bando, abbiamo sopperito ad alcuni errori del passato, inserendo norme precise e meticolose, cer-
cando di dare maggiore risalto a quella che è un'opera d'arte a tutti gli effetti, migliorando il budget a disposizione. Ci aspettiamo una grande partecipazione, che come al solito si concretizzerà solamente nell'ultimo giorno - ha concluso il presidente del Comitato - prima di poter effettuare la scelta traimte una commissione esterna». Francesco Calia
Temono la costruzione di edifici a danno dei 16 mila abitanti dei rioni della zona
«Sogniamo il verde di quartiere» Il comitato San Giacomo e la parrocchia Santa Famiglia si rivolgono al Comune di ANTONELLA CIERVO DAL 2008 ad oggi non sono riusciti a farcela. Nonostante una petizione che all’epoca fu presentata al sindaco Michele Porcari, gli abitanti di San Giacomo e i parrocchiani della Santa Famiglia, circa 16 mila persone non hanno mai smesso di sostenere le loro ragioni. Le illustreranno di nuovo sabato nel corso di un’assemblea pubblica indetta alle nel salone della Parrocchia Santa Famiglia. «Il problema - spiega Paolo Ettorre, portavoce della Santa Famiglia - ormai non è più sostenibile. Abbiamo incontrato l’assessore comunale all’Urbanistica Macaione alla quale abbiamo fatto presenti i nostri timori sulla cementificazione in atto che potrebbe riguardare l’area circostante la parrocchia - il partito del mattone non è l’unico a preoccupare i cittadini - A sinistra della chiesa c’è uno scavo fermo da anni che avrebbe dovuto essere una palestra. Il Comitato S. Giacomo, intanto, vorrebbe far nascere il Parco della Santa famiglia che occuperebbe i due lati accanto alla parrocchia e la parte retrostante. In questo momento quella zona è indefinita, si attende il nuovo regolamento urbanistico per inserirla nella lottizzazione. La nostra battaglia vuole evitare proprio questo - prosegue Ettorre ne siamo certi, al Comune c’è un partito del mattone. La nostra non è una lotta
Il consigliere Rosmarino a sindaco e giunta
Parchi-giochi privati Proposta del Pdl per le economie comunali L’area vicina alla chiesa al centro del dibattito di sabato
ULTIM’ORA Gino in ospedale GRAVEmalore per “Gino mille lire”, personaggio conosciuto in città che nei giorni scorsi è stato colto da un improvviso malessere mentre si trovava nella casa-famiglia, struttura della quale era ospite. Soccorso dai sanitari, l’uomo è stato trasferito in ospedale dove si trova ricoverato e sotto osservazione. Le sue condizioni sono apparse subito critiche ma sono costantemente monitorate dal personale del nosocomio materano nel quale “Gino” si trova da qualche giorno. matera@luedi.it
contro i privati cittadini che non c’entrano nulla. E’ l’amministrazione comunale che deve farsi carico della sistemazione di un quartiere di 6000 abitanti, limitandoci solo alla zona della Santa famiglia. L’incontro che abbiamo fissato per sabato, riguarderà più ampiamente l’area di Matera
Il primo appello è del 2008
nord, di Serra Rifusa. Vogliamo comprendere dove vuole andare l’amministrazione comunale. Al momento dopo l’incontro con l’assessore Macaione sappiamo che l’unica zona in cui si può fare qualcosa è lo spazio verde a sinistra della chiesa che noi chiamiamo “piscina a cielo aperto” dove c’è uno scavo profon-
do cinque metri. Da quattro anni è fermo lì; un privato avrebbe dovuto costruirci una palestra. Ad alcuni mesi dall’inizio dei lavori si è fermato tutto». I cittadini di San Giacomo, riuniti in comitato chiedono che «Si costruisca ma in altre aree, lasciando quella per il parco. E’ un impegno preso dalla giunta Porcari,
«Abbiamo incontrato l’assessore»
PARCHI-gioco privati destinati ai bambini, convenzionati con l’amministrazione comunale. E’ questa la proposta del consigliere del Pdl, Francesco Rosmarino che sottolinea il vantaggio di usufruire di unostrumento diquestotipo.«I parchisonoscarsamente attrezzati - scrive in una nota e attualizzati per le attività ludiche, anche a causa degli scarsi fondi a disposizione dell’amministrazione comunale che impedisce la realizzazione di nuovi e la manutenzione degli esistenti». Nella proposta di Rosmarino vengono sottolineati gli aspetti positivi che giungerebbero dalle strutture private. «Il Comune - si legge - potrebbe da un lato sistemare e valorizzare aree oggi degradate e/o abbandonate svincolandosi da costi di manutenzione che non riuscirebbe sistematicamente a garantire, d’altro canto incamererebbe i diritti di superficie che andrebbero a confluire nel bilancio comunale. Dal punto di vista imprenditoriale e lavorativo si garantirebbe la nascita di nuove aziende e di nuove opportunità di lavoro che contribuirebbero a diminuire il tasso di disoccupazione cittadino». Per questo il consigliere Rosmarino chiede a sindaco e giunta di «Predisporre tutti gli atti necessari a promuovere questa proposta, anche con la possibilità di individuare le aree che nel caso possano essere assegnate anche mediante bando pubblico, permettendo le condizioni per la realizzazione di parchi giochi privati agli imprenditori interessati in aree ex novo. Inoltre ha impegnato sindaco e giunta ad obbligare gli assegnatari delle aree comunali abbandonate, da destinare allo scopo, ad attrezzarle, sistemarle e valorizzarle». matera@luedi.it
di cui si è occupato anche Buccico e per il quale abbiamo già avuto incontri con Roberto Cifarelli. Per le cubature previste si possono prevedere compensazioni da altre parti». L’invito per l’assemblea, inviato da Paolo Ettore (per la parrocchia della Santa Famiglia) e Filomena Casamassima (per il
Comitato S. Giacomo) è stato inviato al sindaco, al presidente del consiglio comunale, ai componenti della giunta e ai consiglieri comunali. «Ci auguriamo che partecipino rappresentanti dell’amministrazione comunale - conclude Ettorre - il sindaco mi ha assicurato che ci sarà». a.ciervo@luedi.it
«Il sindaco ha detto che verrà»