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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 211 del 29/10/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Dopo la forte scossa di giovedì notte, la sala operativa della Protezione civile riprende l’attività regolare

Si torna alla normalità

De Filippo e Gabrielli: “Danni limitati grazie a una politica di prevenzione” Si avvia alla normalità la situazione nelle zone colpite dal terremoto di giovedì notte. Rotonda risulta il comune più colpito per ciò che concerne il versante lucano. In contrada Piano Incoronato, la zona dove si è registrato il maggior numero di danni, sono state montate delle tende per accogliere i 24 sfollati e il campo di accoglienza è stato allestito nei pressi delle abitazioni per permettere ai cittadini di non abbandonare il bestiame. Prontamente arginati i problemi causati dal maltempo, soprattutto dal vento, che ha compromesso la stabilità di una delle tende montate a Rotonda. La sala operati-

va della Protezione civile, presidiata giorno e notte subito dopo il sisma, da ieri è tornata alla normale attività, garantendo pronta operatività in caso di necessità. Sotto controllo anche le condutture dell’acqua. Il capo della Protezione civile, Gabrielli, ha detto che la macchina ha reagito, ma, trattandosi di un territorio sismico, bisogna tenere desta l’attenzione. Il presidente della Regione, De Filippo, ha sottolineato quanto importante sia stata l’opera di prevenzione: “Se il terremoto ha avuto conseguenze limitate, è anche grazie alle politiche di prevenzione messe in atto”.

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Mobile imbottito Prosegue il rilancio

Ticket sanitari, serve il parametro Irpef

Oggi si conclude il Salone del gusto

Gli assessori Viti e Pittella sottolineano gli sforzi fatti per reindustrializzare l’area murgiana e la Valbasento

Giudizio positivo dal Tavolo per gli adempimenti La nota: “Manca registro nazionale dei dati Isee”

L’iniziativa di Torino, un momento di promozione delle produzioni enogastronomiche di qualità

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Imprenditori di successo, il patron della Bawer e il brevetto degli air-bag per salvare le navi in difficoltà

Terremoto Pollino: vietato abbassare la guardia. I sindaci della zona chiederanno lo stato di emergenza

L’azienda di famiglia dal 2002 è passata da dieci a novantacinque dipendenti

L’mpegno degli eurodeputati Pittella e Pirillo e le parole del Papa: “Prego per voi”

Le situazioni stimolano la creatività. Un motto che può ben essere applicato a Paquale Lorusso, il patron della Bawer, un’azienda nata nel 2002 con 10 dipendenti e passata in un decennio ad avere novantacinque lavoratori e importanti commesse

Continua lo sciame sismico sul Pollino e nella zona è stato costituito un coordinamento tra i sindaci, che ha dato mandato alle Regioni Basilicata e Calabria di farsi portavoce presso il governo. A questo va aggiunto l’impegno anche degli eurodeputati

all’estero, circa l’80% del fatturato complessivo. Un successo che dipende anche dalla capacità visionaria, come il brevetto degli air-bag per salvare le navi in difficoltà, idea sviluppata in due settimane dopo l’incidente della Costa Concordia.

La Gazzetta del Mezzogiorno

Gianni Pittella e Mario Pirillo. Vanno ricordate, infine, le parole di monsignor Nolè (“E’ il momento delle proposte e non delle proteste”) e di Benedetto XVI: “Assicuro un ricordo nella preghiera per le popolazioni della Basilicata e della Calabria”.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Il comune di Rotonda il più colpito. Allestite tende per gli sfollati in contrada Piano Incoronato

Terremoto sul Pollino Si va verso la normalità

Dai rilievi di Al situazione sotto controllo per le sorgenti della zona Prosegue il monitoraggio della Protezione civile Dopo le piogge del fine settimana la sala operativa torna alla normale attività

Il Pollino continua a tremare e i tecnici della Protezione civile proseguono la loro opera di monitoraggio nei comuni colpiti dal terremoto. La situzione non è facile, soprattutto dopo le piogge del fine settimana, ma si avvia il ritorno alla normalità. I problemi creati dal maltempo sono stati prontamente arginati. In particolare, forti raffiche di vento hanno reso necessari interventi da parte degli uomini della Protezione Civile per il rafforzamento di una delle tende montate a Rotonda.

Attualmente risultano sgomberate dalle rispettive abitazioni in totale 24 persone, di cui 14 in contrada Piano Incoronato di Rotonda, a causa dei danni riportati dagli edifici, e 10 in paese, a causa di uno sgombero cautelativo degli alloggi posti a valle del campanile della chiesa, oggetto di un intervento di messa in sicurezza. Nel week end, intanto, sono state montate le tende per ospitare gli sfollati residenti in contrada Piano Incoronato. Il campo di accoglienza è stato montato nei pressi delle stesse abitazioni de-

gli sfollati per consentire ai cittadini di non abbandonare il bestiame. In considerazione dell’evoluzione della situazione, la Sala operativa regionale della protezione civile regionale, presidiata ventiquattro ore su ventiquattro subito dopo il verificarsi dell’evento sismico, da ieri è tornata alla normale attività garantendo comunque pronta operatività per ogni eventuale necessità. Dopo la forte scossa di giovedì notte una squadra di tecnici è presente nel Centro operativo comunale di Rotonda, il paese lucano nel quale si sono registrati più danni e dove è stato allestito un centro di accoglienza con tende e posti letto. Al lavoro anche i tecnici di Acquedotto lucano, presenti nella zona interessata dal sisma fin dalle prime ore di venerdì scorso. Gli operatori della direzione vigilanza igienica e della direzione tecnica di Al sono raggruppati in cinque squadre impiegate nei controlli sull’acqua

distribuita. Una squadra si occupa della sorgente Frida, sul versante di Senise; una seconda controlla la sorgente Torbido (versante Maratea-Trecchina); una terza squadra è impegnata a monitorare le sorgenti San Giovanni e Mancosa (versante Castelluccio). Per quanto riguarda le altre due squadre, una controlla la sorgente Aggia (versante Val d’Agri, compresi gli impianti di sollevamento) e l’altra lavora su alcune sorgenti di Rotonda che risultano intorbidite. Nel comune sono state inviate delle autobotti per il servizio sostitutivo. Controlli sono stati effettuati anche sulle captazioni delle sorgenti locali dei comuni gestiti da Al, ma al momento si escludono significativi problemi strutturali. Dai 1800 parametri analizzati non e’ stata riscontata alcuna difformità ai valori limite e i responsi dei parametri microbiologici, al momento, non presentano indicatori di inquinamento fecale. (Bm4)

Sopra, le tende per gli sfollati; sotto, i tecnici nella sala operativa

De Filippo: “Investire sulla prevenzione”

Gabrielli: “La macchina ha reagito bene”

Incontrando il prefetto Gabrielli e gli amministratori della zona, il presidente della Regione ha detto che il contenimento degli effetti del sisma è frutto degli interventi realizzati in passato

Il capo della Protezione civile avverte: “Non dobbiamo abbassare la guardia. Ci troviamo in un territorio sismico e bisogna continuare a tenere desta l’attenzione controllando anche gli edifici agibili”

Subito dopo il verificarsi dell’evento sismico che ha scosso la zona del Pollino al confine tra Basilicata e Calabria, il presidente della Regione, Vito De Filippo, si è recato nei comuni colpiti. Incontrando a Rotonda il capo della protezione Civile, il prefetto Franco Gabrielli, De Filippo ha detto: “Siamo grati per questa presenza che ci conforta”. Ad accogliere Gabrielli c’erano anche il vicepresidente Agatino Mancusi, l’assessore Marcello Pittella e il consigliere regionale Pasquale Robortella, oltre agli amministratori dell’area. “Dai primi minuti dopo il verificarsi dell’evento - ha affermato De Filippo - la macchina degli accertamenti e dei soccorsi si è attivata e al momento non si segnalano grandi problemi. Ma le verifiche vanno avanti”. Nel suo intervento il presidente della Regione ha anche puntualizzato quanto importante sia stata la prevenzione: “La circostanza che il terremoto del Pollino in territorio lucano - ha precisato - abbia avuto conseguenze limitate rispetto alla portata dell’evento è sicuramente anche il frutto delle politiche di prevenzione e consolidamento messe in atto su questo territorio perennemente a rischio, ed è ora importante che questa attività non si interrompa e trovi attenzioni e risorse necessarie”. De Filippo ha fatto presente l’importanza delle politiche di prevenzione in un incontro con i sindaci di Rotonda, Giovanni Pandolfi; Castelluccio inferiore, Roberto Giordano; San Severino lucano, Saverio De Stefano e Viggianello, Vincenzo Corraro. All’incontro c’erano anche altri amministratori e tecnici dell’area. Gli amministratori della zona hanno annuito sottolineando che, anche a seguito degli eventi sismici del 1980 e del 1998, una fetta consistente del patrimonio edilizio, circa l’ottanta per cento del totale, è stato oggetto di interventi di consolidamento. “La cultura della prevenzione del rischio - ha concluso il presidente - va sostenuta costantemente ed è quello che ci aspettiamo avverrà parallelamente alla riparazione dei danni. Le attività di prevenzione devono essere una costante, essendo impossibile prevedere tempi e portata degli eventi”. (Bm4)

Confortanti le parole del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, all’indomani del sisma che ha colpito la zona del Pollino. “Sento di ringraziarvi – ha detto Gabrielli - perché, evidentemente, il lavoro fatto in questi mesi da Regioni, Province e Comuni ha funzionato: la macchina ha reagito e bisogna darne atto. Voglio sottolineare che questo è un territorio sismico e bisogna continuare a tenere alta l’attenzione. Vorrei che altri territori abbiano la sensibilità che c’è qui, ma non dobbiamo abbassare la guardia”.

“Come Protezione civile monitoreremo lo stato della situazione. Altro capitolo sarà la riparazione del danno, per il quale va fatta una seria ricognizione per essere pronti a gestire la fase successiva. Vi rivolgo - ha concluso - un appello anche a verificare gli edifici non interessati dal presente evento, specie quelli strategici, i luoghi di culto che sono le strutture più critiche. Vorrei ricordare che nel 1997 i danni maggiori alle persone si ebbero con una seconda scossa che comportò crolli nel duomo di Assisi”. (Bm4)

Mancusi: “Siamo stati pronti” Anche l’assessore alle Infrastrutture, Agatino Mancusi, in visita a Rotonda, ha sottolineato quanto sia cresciuta la cultura della prevenzione: “Abbiamo messo in campo da tempo - ha detto - iniziative per sviluppare la cultura della prevenzione, e devo dire che abbiamo trovato terreno fertile tra la popolazione, che è cosciente del rischio, e grande collaborazione dalle forze dell’ordine. Parallelamente - ha aggiunto - stiamo mettendo in campo strumenti per verificare gli edifici pubblici e privati. Si sta innovando - ha concluso

- anche il sistema di protezione civile regionale, con un’alta specializzazione, e ne abbiamo avuto un esempio grazie anche alla pronta e costante collaborazione coi sindaci”. (Bm4)


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Basilicata Mezzogiorno

A novembre previsto un incontro con le forze sociali per definire le criticità esistenti e gli ulteriori passaggi

Mobile, il rilancio prosegue

Per gli assessori lucani Viti e Pittella compiuti passi in avanti per il comparto dei salotti Prosegue il lungo percorso di lavoro per il rilancio dell’area della Murgia. Il polo dei salotti, colpito duramente dalla crisi e da numerose difficoltà che si sono accumulate in un decennio, ha visto calare il numero di aziende impiegate nel settore e la quantità di prodotti completi realizzati. Uno stato di crisi che richiede, per prima cosa, un intervento centralizzato di sostegno a uno dei poli produttivi più importanti d’Italia. Su questa strada stanno spingendo i governi regionali di Puglia e Basilicata, la seconda impegnata soprattutto per quanto riguarda la questione della Valbasento e del suo polo industriale. Soprattutto si attende un provvedimento che possa attrarre gli investimenti e che sia capace di stimolare la ripresa della produzione. “E’ stato messo a punto dalla direzione generale per l’incentivazione del ministero dello Sviluppo economico, retta da Carlo Sappino, il documento che riassume il lavoro rea-

“Da decidere lo strumento normativo che regolerà l’utilizzo delle risorse che faranno da supporto per le nuove linee d’investimento economico” lizzato dal gruppo interdisciplinare e interregionale composto da esponenti ministeriali, di Invitalia, e delle Regioni Basilicata e Puglia, mirato a definire un progetto complessivo di reindustrializzazione dell’area murgiana, che ha dei riflessi anche sulla Valbasento. Il documento costituirà l’oggetto della verifica finale che dovrà concludersi nella sede ministeriale attraverso l’individuazione sia dello strumento normativo che dovrà regolare in termini rigorosi la gestione del processo di reindustrializzazione sia del quadro delle risorse di sponda statale e regionale, che

“Positivo il valore dell’azione intrapresa dal governo regionale guidato da De Filippo, in particolare nei settori segnati dalla crisi” dovranno soccorrere i progetti di investimento”. Lo rendono noto gli assessori della Regione Basilicata con delega a Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, e Attività produttive e politiche dell’impresa, Marcello Pittella.

necessità indispensabili per rilanciare il comparto, organizzando appuntamenti e giornate di incontro. I due assessori spiegano in una nota comune che “per mettere a punto le iniziative necessarie a conclude-

“Da precisare la reindustrializzazione dell’area murgiana in un progetto con riflessi sulla Valbasento” L’obiettivo è ora riformulare le problematiche presenti e segnalare, di comune accordo con tutti i soggetti coinvolti, eventuali ulteriori difficoltà o

re il complesso itinerario, avviato da luglio in poi insieme all’assessore pugliese Loredana Capone, gli esponenti del governo regionale lucano hanno

Riduzione ticket l’Isee non va bene

Ancora da creare il registro nazionale previsto dal decreto Salva Italia linee guida ma non sarà possibile calcolare le giuste quote basandosi sul reddito Isee, in mancanza del registro nazionale non ancora avviato. La riunione del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti ha quindi individuato nella defi-

nizione del reddito Isee l’unico elemento che limita il piano della Regione Basilicata per non far gravare sulle fasce sociali più deboli il costo dei ticket. In base al progetto di intervento regionale non è al momento possibile certificare l’equivalenza del gettito sull’Isee, dal momento che non è stata ancora realizzata la banca dati nazionale contenente i dati relativi all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) prevista dal decreto Salva Italia dello scorso dicembre. Sarà quindi necessario sostituire il parametro dell’Isee con l’indicatore di reddito Irpef. Questo quanto è emerso durante l’incontro tecnico tra i rappresentanti della Regione Basilicata, il direttore generale del diparti-

anche sottolineare l’attività della Regione Basilicata, in particolare “il valore dei passi in avanti che sta compiendo l’azione del governo regionale guidato da Vito De Filippo, in aree e settori che sono segnati dalla crisi: un’azione che troverà nel Piano regionale del Lavoro modo di combinarsi con le politiche attive del lavoro già avviate e in via di completamento e con la rimodulazione delle strategie di rioccupazione rivolte all’area dei percettori degli ammortizzatori sociali che rappresenta una platea verso la quale indirizzare più efficaci politiche di reimpiego”. (bm8)

Disturbi cronici Firmato accordo

Per il Tavolo tecnico sugli adempimenti sarà necessario usare il parametro Irpef Il progetto della Regione Basilicata di diminuire il costo dei ticket sanitari per le fasce della popolazione più deboli, varato a inizio agosto dalla giunta regionale, è stato giudicato positivo nelle sue

indetto per il giorno 5 novembre un incontro con le forze sociali al fine di operare una ricognizione delle questioni ancora aperte e di definire anche le modalità e i passaggi ulteriori e conclusivi della vicenda. Sarà l’occasione anche per approfondire le modalità organizzative della Conferenza sulla Valbasento, prevista per la mattina del giorno 9 di novembre, alla cui organizzazione stanno cooperando con la presidenza della giunta e con il dipartimento Lavoro e formazione e le Attività produttive, i dipartimenti dell’Ambiente e delle Infrastrutture”. L’assessore Viti ha voluto

Ssr e scuole, al via piano di prevenzione

Una ricetta medica

mento Salute, Domenico Tripaldi, il capo dipartimento Programmazione del ministero della Salute, Palumbo, e la dirigente della Ragioneria dello Stato, Adduce. Il Tavolo ha quindi segnalato che la rimodulazione della quota fissa aggiuntiva per ricetta di 10 euro sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico dei cittadini non esenti, dovrà necessariamente basarsi sull’indicatore di reddito Irpef, in

luogo dell’Isee. “Nel prendere atto della posizione espressa dal Tavolo tecnico - ha commentato Martorano - darò immediatamente mandato ai tecnici del dipartimento regionale affinché si possa giungere a una revisione delle procedure chiesta dal Tavolo con l’obiettivo di introdurre nel più breve tempo possibile l’esenzione del ticket per le famiglie con maggiori disagi economici”. (bm8)

“L’iniziativa condivisa con la Provincia di Potenza per combattere le patologie croniche dell’età evolutiva va a rafforzare l’azione che il dipartimento regionale sta portando avanti, con il coinvolgimento dell’Osservatorio reL’assessore Attilio Martorano gionale sul diabete e il mondo del volontariato locale, nel campo della prevenzione e del monitoraggio di alcune patologie croniche, quali diabete e obesità infantile”. Questo il commento dell’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, alla firma dell’accordo di collaborazione tra Regione, Provincia di Potenza, Asp, Ufficio scolastico territoriale di Potenza, Associazione italiana celiachia Basilicata Onlus e Aland Fand Basilicata. “L’accordo - ha commentato Martorano - è un passo concreto verso una proficua integrazione tra il sistema sanitario e il mondo della scuola, contesto naturale per realizzare efficaci politiche di informazione e di prevenzione. L’iniziativa ci consentirà di realizzare la corretta gestione delle iniziative per contrastare le patologie croniche come il diabete, l’obesità, la celiachia e i disturbi dell’accrescimento”.


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Concorso studi sulla Basilicata Cala il sipario

Viti: “Rilevante il contributo offerto dal 2000 ad oggi” L’assessore alla Formazione e lavoro della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, intervenendo alla cerimonia conclusiva della nona edizione del concorso “Studi e ricerche sulla Basilicata”, promosso dal Consiglio regionale della Basilicata, ha tenuto a sottolineare “il valore del

tali, socioeconomiche, artistiche, istituzionali che oggi si raccoglie nel patrimonio documentale di cui disponiamo: frutto delle tesi di laurea e di dottorato realizzate in varie università italiane e che si sono applicate a filoni di ricerca, di investigazione storica, di indagine socio-

Nove edizioni rappresentano un fattore di alimentazione della conoscenza e di stimolo verso ulteriori avanzamenti della ricerca grande lavoro interdisciplinare di scavo, ricerca storica, approfondimento delle tematiche ambien-

È stato presente anche il Parco dell’Appennino Lucano all’ultima edizione del Salone del Gusto, inaugurata lo scorso mercoledì 25 ottobre e che terminerà oggi, presso il Lingotto Fiere e Oval di Torino. L’iniziativa, di rilevanza internazionale, è considerata un particolare momento di educazione al gusto del consumatore e di promozione delle produzioni enogastronomiche di qualità. Rilevanti, infatti, i diversi seminari tematici caratterizzati dall’intervento di esperti di comprovata esperienza e professionalità del settore agroalimentare. La partecipazione, caratterizzata dalla divulgazione di materiale informativo e promozionale e, in

economica affidate agli studenti al termine dei corsi di Laurea e di specializzazione”.

L’assessore ha poi rimarcato la valenza del concorso: “Nove edizioni, novecento ricerche che si sono ripiegate sui caratteri storicosociali della regione rappresentano un consuntivo di straordinario interesse di cui va dato merito all’iniziativa del Consiglio regionale e che occorre custodire e rendere ancor più fruibile perché rappresenta un fattore di alimentazione della conoscenza, di stimolo verso ulteriori avanzamenti della ricerca, di sostegno alle politiche culturali e ai processi di ammodernamento degli assetti economici, istituzionali, strumentali, di una regione in piena transizione come la nostra”. “Uno dei motivi di curio-

La sede del Consiglio regionale che ha promosso il Concorso studi e Ricerche sulla Basilicata

sità intellettuale e politica - ha aggiunto Viti - viene, nella edizione di quest’anno, da una delle più suggestive tesi di dottorato, di Maria Luisa Santarsiero, che analizzando il tema del mosaico regionale lucano, pone alla classe dirigente la questione di prospettiva, tuttora irrisolta, di come si possa comporre il sistema istituzionale lucano in una visione con-

divisa ed equilibrata, sfuggendo ai localismi centripeti che si sottraggono ad una lettura storicamente matura dei territori e che confliggono con il valore della coesione sociale e civile della Basilicata”. “Si tratta – ha concluso l’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Basilicata - di un richiamo ai doveri della politica che, soprattutto in pas-

Il Parco dell’Appennino lucano al Salone del gusto di Torino

Un paniere di prodotti tipici dell’enogastronomia lucana

presentato senza dubbio una formidabile vetrina per il Paniere del Parco, i prodotti tipici dell’enogastronomia del territorio, mediante il coinvolgimento del sistema produttivo locale. Anche l’Ente Parco Nazionale del Pollino ha partecipato alla kermesse presentando il nuovo portale dedicato ai prodotti tipici dell’area protetta calabrolucana: prodottipollino.it. Negli spazi espositivi di Basilicata e Calabria il Parco offrirà delle degustazioni attraverso un appo-

sito coupon con il quale si poteva andare sul sito prodottipollino.it, cliccare “mi piace” e “assaggiare” il Parco. Il sito dei prodotti del Pollino propone una sezione turistica, una informativa e poi, soprattutto, una commerciale: la sua funzione principale, infatti, essendo un sito di e-commerce, è quella di vendere. La Basilicata ha partecipato con due prodotti del Pollino: i Fagioli Bianchi e la Melanzana Rossa di Rotonda Dop. I consorzi di tutela che si battono per la promozione di queste due eccellenze sono stati presenti con uno stand. Presenti infine anche due prodotti di eccellenza della lucanità: la carne di podolica lucana e l’aglianico del Vulture.

La manifestazione è stata una vetrina per i prodotti dell’enogastronomia del territorio, con il coinvolgimento del sistema produttivo tipico locale particolare, dalla esposizione di specificità enogastronomiche, rappresenta un’occasione importante per promuovere l’immagine del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, realtà a potenziale vocazione turistica e con forte predisposizione all’accoglienza. In tal modo si è inteso favorire la conoscenza della variegata biodiversità del Parco, delle sue peculiarità ambientali e paesaggistiche e dei suoi suggestivi itinerari naturalistici. La manifestazione ha rap-

saggi così delicati, non dovrebbe cercare supplenze esterne, ma ritrovare il senso profondo di una generosità e di una missione più alta. Una missione unificante alla quale sia la scuola che l’Università lucana stanno dando, dal loro canto, un contributo positivo che sta operando in chiara controtendenza rispetto ai fatti ai quali assistiamo”.

Dal Consiglio Province/1 Scaglione (Pu)

Forestazione Rosa e Pici (Pdl)

Province/2 Braia (Pd)

Province/3 Romaniello (Sel)

Province/4 Venezia (Pdl)

Sisma Pollino Mollica (Mpa)

Braia ha avuto il coraggio di confermare che sulla questione Province si era trattato di una camarilla interna al Pd organizzata da chi ha interesse a cambiare la geografia istituzionale e quella interna al ‘partito Regione’. Il segretario del Pd Speranza riporti ordine nella coalizione e il Presidente della Regione difenda l’ integrità della nostra regione

È sconcertante che non siano state corrisposte le mensilità di luglio, agosto e settembre ai 3.800 addetti del settore forestale impegnati da maggio nei cantieri delle sette Aree programma. Questo inammissibile ritardo non è dovuto al tecnicismo del ‘trasferimento dei fondi’ ma al problema delle mancate scelte in tema di governance locale.

L’annunciata iniziativa del Governo di riformare il Titolo V della Costituzione oltre che a restituire una serie di competenze allo Stato centrale mira a rivedere l’organizzazione delle Regioni, temi che devono vedere protagonista una comunità di Basilicata unita, consapevole della sua storia e forte delle sue risorse naturali, ambientali e culturali.

Costruire un orientamento comune assumendo l’unità della regione quale fattore prioritario. Costruire una ipotesi di governance funzionale al miglioramento della qualità-quantità dei servizi per i cittadini ai quali in questa grave crisi sociale, politica e di rappresentanza poco potrebbe importare dell’esistenza o luogo della sede della Provincia.

È violenta e prepotente l’azione del Consiglio comunale di Potenza che ha fatto asso pigliatutto con l’aiuto di qualcuno che ha voluto barare. Spero nel ravvedimento di chi ha sbagliato e nella scesa in campo di una classe parlamentare che, sino ad oggi, non ha certo brillato per impegno. Mi chiedo cosa fa il senatore a vita? Ed il sottosegretario di Stato?

La prevenzione e l’opera di ricostruzione successiva ai terremoti del 1980, ’90, ’91 e ‘98 hanno fatto sì che l’ultimo terremoto nelle aree del Pollino non ha prodotto molti danni. Con la prosecuzione dei lavori di consolidamento di quei fabbricati risultati danneggiati la popolazione potrà affrontare con maggiore serenità anche eventuali ulteriori scosse.


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Istruzione è crescita

La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani

Formazione Intesa col Ministero e risorse per sostenere l’Università della Basilicata: crediamo nella cultura come investimento

Accordi col Cnr per sviluppare programmi scientifici che puntino sulle capacità di giovani ricercatori offrendo prospettive

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.10.2012

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6 Primo piano

Lunedì 29 ottobre 2012

Il sisma sul Pollino Al terremoto nella notte si è aggiunto il maltempo con pioggia e grandine

Altre scosse Cresce la paura A Rotonda sono oltre 200 le richieste di verifica di stabilità degli immobili. 24 le persone sfollate ROTONDA - Non è stata una notte tranquilla quella tra sabato e domenica. Ben nove scosse (la più potente di magnitudo 3.1 registrata dai sismogragi intorno alle 4.37) non hanno fatto “dormire” sonni tranquilli alla popolazione di Rotonda. La paura è tanta. E come spesso capita in casi del genere, il terremoto entra nella coscienza delle persone e ogni minimo movimento tellurico piega anche chi cerca di conservare nervi saldi. Molte persone, come le altre notti, si sono riversate in strada. Ma oltre alla grande paura, ad attenderli questa volta c'era anche il maltempo. «Piove sul bagnato» ha detto qualcuno. La pioggia non ha lasciato scampo. E a un certo punto della notte è venuta giù anche la grandine. Insomma una nottataccia. Molti hanno trovato ristoro nelle macchine, altri, in particolare i cittadini di località Incoronata - la zona più colpita nel Comune di Rotonda - hanno preferito dormire nelle tende. Il maltempo della notte di sabato, ha sconfortato non poco i già provati umori dei rotondesi. «Sopportare già una situazione di terremoto continuo è dura - ha commentato il primo cittadino Giovanni Pandolfi - Sopportare anche un maltempo che nella notte non ha lasciato scampo è insostenibile». Nelle parole del sindaco c'è tutto lo sconforto di un paese intero. Un paese che comunque cerca di reagire non abbandonandosi alla disperazione. Ieri, nonostante fosse domenica, per i tecnici del Comune è stato un giorno di intenso lavoro. Le richieste di verifica di stabilità degli immobili sono più di 200. E’ una situazione “in divenire”. Un

Nella foto grande la tendopoli di Rotonda. Sopra un’altra immagine dei controlli in alcune strutture

primo bilancio ancora non si può fare. Del resto lo sciame non lascia scampo. E può capitare che un'abitazione già controllata, abbia bisogno di ulteriori verifiche, proprio perché, il sisma non si arresta. Le ordinanze di sgombero dovrebbero essere 11 (il condizionale è d'obbligo perché se ne potrebbero aggiungere altre nelle prossime ore) e gli sfollati secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa della Regione - sono 24. La situazione più critica resta quella di località Incoronata.

La situazione più critica resta quella di località Incoronata

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LA SCHEDA

Nella zona sono state montate 5 tende per un totale di 50 posti letto. Qualora si dovesse rendere necessario l'installazione di altre tende, alcuni privati del posto hanno già dato la disponibilità di altri spazi da adibire a campo provvisorio. Dall'ufficio stampa della Regione fanno sapere che è rientrata nella normalità l'attività della sala operativa del Dipartimento regionale della Protezione Civile, (dalle 7 alle 23 di ogni giorno), la cui attenzione resta comunque molto alta, anche in considerazione delle condizioni meteorologiche avverse che stanno interessando i territori terremotati. A Rotonda anche oggi le scuole rimarranno chiuse. gierre

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Ieri 14 movimenti tellurici PIOGGIA e sciame sismico sempre attivo. La terra trema ancora per gli abitanti del Pollino, colpiti nei giorni scorsi dal terremoto di magnitudo 5. Nella giornata di ieri, fino al pomeriggio, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato 14 scosse, alle quali si aggiungono altre 3 avvenute poco distante, nella zona del Monte Alpi Sirino. Si tratta di numeri legati alle sole scosse superiori a magnitudo 2, alle quali si aggiungono quelle di entità minore. Tra Calabria e Basilicata, dunque, il terremoto più forte delle ultime ore è stato di magnitudo 3.1 ed è stato registrato nel corso della notte, alle 5,37, con una profondità di 8,8 chilometri, altra

Un sismografo

caratteristica dello sciame del Pollino, sempre molto superficiale. Per quanto riguarda l’area del Monte Alpi Sirino, che si trova sempre sul Pollino,

due le scosse che hanno raggiunto magnitudo 2.9 e che si sono verificate alle 2,30 e alle 15,52. A questa condizione di assoluta precarietà, che alimenta la preoccupazione tra i cittadini della zona colpita dal sisma (in particolare Mormanno) e degli altri centri colpiti, si aggiunge il maltempo delle ultime ore, con la pioggia che continua a scendere nella zona e diversi movimenti franosi che si sommano in un territorio con un alto dissesto idrogeologico. Per questo sono ancora moltissime le famiglie che non sono rientrate a casa e che stanno dormendo in auto oppure nel centro di accoglienza predisposto dalla Protezione civile.

| LE PAROLE DEL VESCOVO NOLÈ | «Una popolazione dignitosa pur provata dal dolore» ROTONDA - «Ho trovato una popolazione impaurita ma allo stesso tempo dignitosa che non esagera con la sofferenza di questi giorni». Sono le paroledel vescovo di Tursi Lagonegro Francesco Nolè che ieri ha visitato il paese di Rotonda celebrando una messa all’interno del Santuario di Santa Maria della Consolazione. Il prelato nell’omelia della messa ha parlato di speranza e di solidarietà in questo particolare momento che attanaglia la popolazione locale. E ha preso come esempio proprio la lettura del Vangelo di ieri che parlava della guarigione del cieco Bartimeo. «Anche nei momentipiù bui- hadetto monsignor Nolè, il Signore ci fa intravedere la luce. Una luce - ha aggiunto che porta alla speranza». Il vescovo ha poi invitato i cittadini di Rotonda «a non perdere il clima di solidarietà e di vicinanza l’uno all’altro che si è instaurato in questi giorni di sofferenza». Infine ha posto l’accento sulle leggi da rispettare soprattutto quando si tratta di costruire secondo i criteri antisismici. «Quando ci sono questi presupposti - ci ha detto a margine della celebrazione eucaristica - e l’osservanza delle norme, si può convivere con questi fenomeni naturali. Il fatto che non abbiamo avuto feriti, deve essere uno stimolo a fare sempre meglio su questo fronte». Il vescovo si è messo a disposizione della comunità per qualsiasi esigenza. «La Caritas diocesana, - ha concluso - tramite il parroco di Rotonda, farà tutto il necessario per alleviare il dolore che sta vivendo la comunità». g. r.

NOEPOLI E NON CERSOSIMO NELL’articolo pubblicato ieri dal titolo “Cersosimo, crepe nella scuola” c’è un errore. Come si evince dallo stesso si parlava di Noepoli e non di Cersosimo. Per la cronaca, le scuole di Noepoli anche oggi rimarranno chiuse. Ci scusiamo con gli interessati


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Primo piano 7

Lunedì 29 ottobre 2012

Riunione dei sindaci che chiederanno lo stato di emergenza

Nasce un coordinamento «Non abbassare la guardia» ROTONDA - Pomeriggio intenso quello di ieri a Rotonda. Prima la visita del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca che ha fatto il punto della situazione con i vertici di tutte le forze impegnate nel soccorso, poi quella del vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro, monsignor Francesco Nolè e infine il vertice istituzionale in Comune voluto dagli europarlamentari Gianni Pittella e Mario Pirillo. Tutti gli incontri hanno avuto un denominatore comune: vietato abbassare la guardia. Del resto lo sciame sismico è ancora in atto e nessuno, al momento può prevedere cosa succederà. Il prefetto Tronca ha confermato la disponibilità del corpo dei vigili del fuoco, a monitorare tutte quelle situazioni a rischio nella zona. Lo aveva detto qualche ora prima a Mormanno e lo ha ripetuto a chiare lettere nell’incontro avuto a Rotonda. Dopo la messa presieduta dal vescovo Nolè c’è stato un vertice in comune per fare il punto della situazione. Oltre agli europarlamentari, erano presenti il Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, una decina di sindaci dell’area e lo stesso prelato della diocesi di Tursi. Tutti sono stati concordi nel sottolineare l’eccezionalità e l’unicità dello sciame sismico in atto sul Pollino. Pertanto, anche se il responsabile della Protezione civile nazionale Gabrielli, non ha ritenuto di di-

Il mandato alle due Regioni e l’impegno di Gianni Pittella e Mario Pirillo

La proposta di Potenza della Dc

«Sì agli stati generali dei professionisti»

Il capo dipartimento Tronca che ieri era a Rotonda

chiarare lo stato di calamità, per le istituzioni locali è necessario sottolineare lo stato di grave emergenza in cui si trova tutta la zona. Per questo è stato costituito un coordinamento tra i sindaci che insieme al presidente del Parco, ha impegnato le due Regioni a farsi “portavoce” di questa problematica presso il governo centrale. Del resto il pericolo di nuove scosse e sempre dietro l’angolo vista anche l’inarrestabilità dello sciame sismico. Anche il vescovo ha voluto dire la sua. «Questo - ha detto - non è il momento delle proteste ma delle proposte». Nei prossimi giorni il coordinamento metterà a punto la strategia da seguire. Dal canto loro gli europarlamentari Pittella e Pirillo si sono impegnati a portare la problematica non solo a Bruxelles, ma anche presso il governo italiano. g. r.

IN CALABRIA

A Mormanno molti cittadini hanno passato la notte all’addiaccio

L’appello del Papa: «Prego per voi» DI EZIO DE DOMENICO Non accenna ad attenuarsi lo sciame sismico sul Pollino. Soltanto nella giornata di oggi le scosse segnalate dalle apparecchiature dell’Istituto nazionale di geofisica sono state 14. Il picco di magnitudo, con 3.2, è stato registrato con la scossa delle 11.13, ma nessuno degli altri episodi è mai sceso sotto la magnitudo 2, a dimostrazione della gravità dello sciame sismico che in corso da oltre due anni e che nella notte tra giovedì e venerdì scorso ha raggiunto l’apice con un terremoto di magnitudo 5. Una situazione che si fa sempre più grave e che ha indotto oggi Papa Benedetto XVI a rivolgersi, all’Angelus, alle popolazione colpite dal sisma per esprimere loro la sua vicinanza. «Assicuro un ricordo nella preghiera – ha detto il Pontefice – per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno subito un terremoto nei giorni scorsi». La paura della popolazione, a Mormanno così come negli altri centri della Calabria e della Basilicata interessati dallo sciame sismico, si è ormai trasformata in panico e psicosi collettiva. Alle tante persone che da quando sono iniziate le

Alcune immagini di Mormanno

scosse hanno deciso di non dormire più nelle loro case, trovando rifugio in gran parte nelle loro auto, si sono aggiunte le molte altre che hanno adottato lo stesso comportamento dopo la scossa di magnitudo 5. Ancora la scorsa notte soltanto a Mormanno le persone che hanno dormito nelle loro auto sono state più di cinquecento. Ed a queste vanno aggiunte le circa 50 che hanno utilizzato il centro d’accoglienza allestito dal Comune in una palestra scolastica, che fino a ieri era rimasta deserta. Si tratta delle persone che vivevano nelle 17 case che sono state dichiarate

inagibili e di altre che si rifiutano, ancora oggi, di dormire nelle loro abitazioni, nel timore che possano crollare per una nuova, più intensa scossa. Il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, che ha ricevuto i complimenti del Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per il suo instancabile sostegno alle popolazioni terremotate, oltre che per la sua attività divulgativa sulle regole di comportamento da adottare in caso di terremoto, ha commentato positivamente la presenza delle prime persone nel Centro d’accoglienza allestito dal Comune.

«E' un dato – ha detto Armentano – che ci conforta perchè dimostra che la gente si sta rendendo conto della necessità di vivere questa situazione con un approccio più consapevole. Non possiamo sapere se la scossa di giovedì notte rappresenti l’apice dello sciame sismico o se ci saranno altri terremoti più gravi. Ciò che è importante è mantenere da parte di tutti la massima allerta e la massima attenzione. Ciò che bisogna evitare sono, soprattutto, gli allarmismi perchè sono proprio questi a creare la psicosi nella gente». Oggi nell’area interessata dal terremoto ha effettuato un sopralluogo il Capo dipartimento dei Vigili del fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca. Il prefetto ha incontrato alcuni amministratori locali ed i vigili che dalla sera del sisma stanno operando nell’area. La situazione degli sfollati è resa difficile anche dalle avverse condizioni meterologiche che si registrano da alcuni giorni in tutto il Pollino. Freddo e pioggia, ormai, imperversano rendendo sempre più difficile la situazione di quanti, o perchè non possono o perchè si rifiutano di farlo, non sono in condizione di rientrare nelle loro case.

«IN CONCOMITANZA con il terremoto del Pollino non è casuale, ed è sicuramente un esempio virtuoso da seguire, la decisione di autoconvocazione dei professionisti aderenti agli Stati Generali della Garfagnana, area toscana ad alto rischio sismico, per rilanciare un piano ambizioso che vede coinvolti tutti gli enti e i soggetti (22 Comuni; due Unione dei Comuni; una Provincia e ovviamente la Regione e i ministeri competenti) con l'obiettivo di abbattere il rischio sismico». A sottolinearlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale «convocare anche da noi gli Stati Generali diprofessionisti (ingegneri, geologi, geometri, architetti-urbanisti, esperti e docenti universitari) e amministratori locali e comitati di cittadini è sicuramente utile a fornire il massimo dell'informazione alle comunità del Pollino, senza drammatizzare e né sminuire la portata dello sciame sismico, oltre che a programmare le azioni e le misure da attuare per l'emergenza e a breve scadenza. Sinora le uniche parole sensate che ho letto - continua sono venute dagli edili della Uil con la proposta di un distretto produttivo dell'edilizia antisismica e dall'Ordine dei Geologi della Calabria che sta attuando una iniziativa di carattere professionale e sociale, finalizzata ad incentivare forme di collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di comune interesse nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, predisponendo un elenco di geologi disponibili ad operare in ambito di protezione civile con attivita' di volontariato. A quanti hanno alle spalle l'esperienzadei terremotidel1990e del1998dovrebbe risultare più facile comprendere - afferma il segretario Dc - che l'unica prevenzione di cui il nostro Paese ha assolutamente bisogno per fronteggiare il rischio simico è la valutazione tecnica del nostro patrimonio edilizio che sta reggendo bene l'ultima prova del terremoto del Pollino grazie agli interventi antisismici realizzati».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 27.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

26 24 Ore in Basilicata

Sabato 27 ottobre 2012

La “metamorfosi dell’economia lucana” apre a Viggiano la Sustenaible development school

Sviluppo, la ricetta dello Svimez

Presidi industriali, valorizzazione dell’ambiente e del capitale umano VIGGIANO - «Mantenere i presidi industriali, garantire la qualità dell'ambiente e investire sull'innovazione e capitale umano». Questi le "strategie" che il vice direttore Svimez, Luca Bianchi, propone per rilanciare lo sviluppo locale in Basilicata. Ad ascoltarlo nella sua lezione dal titolo "Metamorfosi dell'economia lucana" quaranticinque giovani dottorandi, la maggior parte lucani residenti nella Val D'agri, altri provenienti da università italiane, europee e dalla sponda sud del mediterraneo. «Appare decisivo in questa fase - afferma Bianchi - porre in atto interventi di politica economica in grado di sostenere il sistema delle imprese impegnate in un difficile processo di riposizionamento competitivo utilizzando tutte le risorse disponibili a partire dai Fondi strutturali dell’Unione europea. In questo quadro vanno messe in campo politiche a favore del settore manifatturiero locale e sostegno al mantenimento dei grandi impianti industriali insieme a interventi per favorire l’accesso dei giovani laureati al mercato del lavoro, attraverso il rafforzamento del credito d’imposta previsto dal documento “Obiettivo Basilicata 2012”, nel caso di assunzione di laureati, tramutabile in dote per l’avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale». In merito all'elevato tasso di emigrazione giovanile afferma: «Dobbiamo riuscire a capire come utilizzare questa risorsa preziosa che è il petrolio cambiando rispetto al passato. Le domande sono: dobbiamo puntare su un'area di rendita o di crescita e sviluppo? Se la sfida è quella della crescita qui, con questa scuola, stiamo mettendo un mattoncino che va in questa direzione puntando all'innovazione e al capitale umano che. Questa scuola richiama un concetto affascinante cioè un

Il tavolo dei relatori. Nella foto al centro Mario Polese, presidente di Prima Persona e il governatore De Filippo

territorio non si esaurisce nei suoi confini geografici ma è fatto di reti e competenze di gente nati in questo territorio che hanno volontà di far crescere questa terra». Ad aprire i lavori della Sustenaible Development School il sindaco del Comune di Viggiano, Giuseppe Alberti il quale ha fortemente voluto e contribuito alla nascita di questa scuola. «La Val d'Agri nonostante sia una terra ricca di opportunità, dal petrolio alle risorse naturali - sottolinea il sindaco - è un territorio particolare che presenta criticità. Infatti, nonostante tutte queste ricchezze il tasso di emigrazione giovanile è molto alto. Li prepariamo nella formazione universitaria ma poi non diamo loro la possibilità di rimanere nella loro terra e di occuparsi delle discipline studiate. Nella nostra area le potenzialità ci sono tutte per pensare ad un protagonismo dei giovani ma dobbiamo confrontarci con una globalizzazione incalzante

«Rafforzare l’accesso dei giovani laureati al lavoro»

che è una realtà e che ha stravolto tutti i modelli e paradigmi a cui eravamo abituati. A me piace dire, in molte circostanze, che il concetto dell'emigrazione va rivisto . Grazie agli strumenti che la tecnologia oggi ci offre possiamo non pensare ad un posto di lavoro sotto casa. Questa scuola è uno strumento interessante per discutere ed è in linea con la volontà di creare una piattaforma di "nostri" saperi da poter utilizzare anche da lontano. Piena collaborazione a isituzionalizzare questi incontri se si ritiene che le iniziative vanno nella promozione del confronto della comunicazione». A prender subito dopo la parola il coordinatore scientifico della sdschool, il professore Romualdo Coviello, il quale ha illustrato il contesto in cui si colloca la scuola: «La Basilicata vive una fase difficile e complessa, dovuta a tensioni e sfiducia nelle istituzioni. A ciò si aggiungono questioni quali il contrasto con il Governo nazionale, la perdita di peso delle regioni, il conflitto con le aziende petrolifere, le contestazioni dei Comuni e del Consiglio Regionale sull’uso del territorio e delle risorse, con il diniego dei permessi di ricerca e la limitazione dell’ampliamento della estrazione petrolifera. In questo clima si alza, sem-

pre più imponente, la protesta delle comunità locali, a partire dall’entroterra lucano nella valle del petrolio e del Parco nazionale dell’Appennino lucano, deluse dalle attese e dalle scarse ricadute sulla economia e l’occupazione del territorio sfruttato dalle compagnie petrolifere, insieme alla denuncia per la debole tutela dell’ambiente, dal timore per il danno alla salute delle persone e per il pericolo di degrado del territorio in un’ area ad alto valore paesistico. In questo contesto si colloca l’iniziativa voluta fortemente dal Comune di Viggiano, dallo Sportello di Viggiano, in collaborazione con CeBasMed. Per evitare che allo sviluppo succeda un default economico dell'area, visto che gli occupati attualmente sono 1200 , bisogna adoperare una strategia di sviluppo sostenibile che si affianchi in modo che il petrolio non depauperi le risorse del territorio e contrbibuisca alla sopravvivenza di reperti storici e culturarli del territorio di pregio. I modelli da seguire: promozione di attività di nuovi posti di lavoro in settori diversi da quello estrattivo sui modelli della green economy, distribuzione del reddito tra i soggetti che operano a livello locali, ed impegno delle istituzioni che garantiscano dall'impatto derivano condizioni

Moliterno Verso le primarie del Partito democratico

negative per la salute dei cittadini». A salutare e ringraziare in modo particolare gli studenti provenienti dall'Iran, Turchia, Marocco, Iraq e Tunisia il direttore scientifico della scuola, Mario Polese, che dopo aver illustrato l'attività di Cebasmed, associazione composta da un team di sette giovani professionisti lucani che ha organizzato la scuola, ha ribadito con forza che «la nostra idea è che la Basilicata alla luce della crisi si ponga al centro delle relazioni tra Mediterraneo ed Europa dal punto di vista sociale ed economico. Tutto ciò può partire da una maggiore consapevolezza e convinzione delle capacità e qualità della nostra regione. Assente per motivi professionali il direttore della Fondazione Mattei, Cristiano Re. A portare i saluti e l'augurio di un buon lavoro la dottoressa Percoco. Il presidente dell'ente Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri lagonegrese, Domenico Totaro, non

presente per motivi istiuzionali, ha voluto inviare il suo agurio con una nota: «Ritengo davvero meritevole di attenzione questa significativa iniziativa di formazione professionale e ricerca interdisciplinare, realizzata con il patrocinio della Regione Basilicata, dell’Università degli Studi della Basilicata e del Parlamento Europeo. Sono convinto che le tre giornate formative consentiranno un opportuno confronto sulle principali tematiche dello sviluppo sostenibile. Gli allievi selezionati, infatti, favoriranno un dibattito con gli stakeholders locali e saranno, conseguentemente, stimolati ad una progettualità partecipata con il contesto territoriale di riferimento. L’iniziativa, pertanto, permetterà l’acquisizione di metodi di gestione del territorio atti a favorire la giusta integrazione tra uomo e ambiente e, più in generale, la costruzione di un modello di sviluppo che garantisca l’efficiente tutela delle risorse naturalistiche, paesaggistiche e storico –artistiche del contesto territoriale di riferimento del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, il più giovane d’Italia, area protetta di grande pregio ambientale». Nel tardo pomeriggio lezione del professore Persico, della Northwester University, in video conferenza da Chigago e visita del presidente De Filippo che ha constatato i lavori dei ragazzi da vicino e ne ha discusso discusso con loro. «Un paese serio - ha detto De Filippo deve fare di più per ridurre lo spiazzamento tra domanda e offerta. La soluzione è investire nella scuola, nella ricerca, nell'università, nelle imprese innovative, nel turismo e agricoltura avanzata e la Basilicata prova a fare. Una scuola sullo sviluppo sostenibile è utile perchè mette in campo competenze in termini formativi e concettuali»

L’idea è fare della Basilicata centro del Mediterraneo

L’iniziativa del forum dei giovani

San Martino , navetta per gli studenti Doti: «Potrà ridare credibilità alla politica e futuro al paese» per la piscina di Moliterno

Nasce il comitato per Bersani MOLITERNO - Per le primarie del 25 novembre all'interno del centro-sinistra nasce in loco un altro comitato pro-Bersani. A costituirlo è una larga componente di democratici iscritta alla locale sezione. Il comitato intende sostenere la candidatura di Pierluigi Bersani non in quanto tale, ma per dare forza alla linea politica e programmatica che da tempo il segretario nazionale dei democratici sta portando avanti con serietà, nel rispetto delle regole e delle persone. «Appoggiamo la candidatura di Bersani - sostiene Vincenzo Doti, vice-segretario di sezione - nella certezza che in questo momento sia il politico di levatura nazionale che, in una veste di leader, potrà ridare credibilità alla politica ed accogliere ed interpretare le proposte necessarie per il futuro del Paese». Oltre a Vicenzo Doti, primi firmatari del comitato sono Isa Abate, Alfonso Panebianco, Cinza Milano, Giovanni Miraglia, Nicola Orlando, la consigliere provinciale Angela Latorraca, i consiglieri comunali di opposi-

Una foto della visita di Bersani in Basilicata. Bersani é al centro della foto tra il segretario regionale del Pd Speranza e il governatore De Filippo

zione Antonio Lapadula e Vincenzo Melfi, l'ex-segretario di sezione Rocco Lagrutta. “Pensiamo che le primarie - chiosa Vincenzo Doti - debbano essere anche un momento di confronto e di dialettica politica all'interno del centro-sinistra

locale, per questo il direttivo dei democratici ha ritenuto opportuno mettere a disposizione dei comitati nati per le primarie la spazio della sezione”. mi.ma

SAN MARTINO D'AGRI - Si aprono le porte della piscina di Moliterno per gli alunni delle scuole elementari e medie del centro valdagrino. I ragazzi del Forum dei Giovani del Comune di San Martino d'Agri, difatti, hanno ideato e promosso un'iniziativa ludico - sportiva indirizzata ai bambini delle scuole elementari e medie del comune. Il progetto parte dalla volontà di offrire uno spazio di incontro - gioco, consentendo a questi bambini di frequentare corsi di nuoto in piscina e di condividere con i propri coetanei un percorso di crescita sportiva e di socializzazione. «Abbiamo deciso di attivare questo progetto - dichiara

il presidente del Forum Giovanni Robortella - per rispondere all'esigenza naturale dei bambini di svolgere attività motorie. In questo modo non solo si andranno a favorire le attività sportive e la cultura del benessere per i più piccoli, ma si darà vita a momenti di integrazione, di confronto e di gioco dove i bambini potranno esprimersi e divertirsi liberamente». Ogni sabato pomeriggio, pertanto, con partenza alle ore 16, i bambini, accompagnati da personale volontario, servendosi di un autobus messo a disposizione dal Forum dei Giovani, raggiungeranno la piscina comunale di Moliterno. A volte basta veramente poco. Gerardo Tempone


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

IV I MATERA CITTÀ

Lunedì 29 ottobre 2012

AVVISO AI NAVIGANTI UN’IDEA NATA NEL GENNAIO SCORSO

LA PASSIONE «Le mie figlie Martina, Silvia e Alessia sono super tifose dell’Olimpia Basket. Sono sempre nel PalaSassi»

DIVERSIFICATA LA PRODUZIONE La società iniziò con la costruzione di accessori per il settore automotive. Adesso si occupa anche di medicale e di complementi di arredo

Il racconto del tecnico L’ing. Sardone illustra l’efficacia del brevetto È un ingegnere meccanico di 35 anni, l’«inventore» dell’«air-bag» per le salvare le navi. Si tratta di Agostino Sardone, direttore tecnico della Bawer che ha sede a Matera in contrada Iesce. «Si tratta - spiega - di un brevetto targato Matera-sud Italia. Non è proprio un air-bag, ma un dispositivo ben più complesso. Ha solo l’aspetto estetico dell’air-bag classico. Il dispositivo è così configurato: paratie posizionate sulle murate della nave contengono i palloni destinati al sostentamento della nave in condizioni di avarìa. All’occorrenza il comandante attiva il sistema di controllo per intervenire nell’apertura delle botole per la fuoriuscita di palloni. I palloni, disposti su schiere parallele e sovrapposti, si attivano a seguito del controllo del dispositivo centrale azionato, gonfiandosi, con l’iniezione di gas. I palloni devono sopportare spinte di svariate tonnellate, pertanto, rispetto ai classici air-bag, differiscono per materiali costituenti, geometria e modalità di [franco toritto] attivazione». LA SIMULAZIONE Gli «air-bag della Bawer. In basso, il presidente della società Pasquale Lorusso, vice presidente lucano di Confiindustria e dell’Olimpia Basket

Bawer, il brevetto salva navi di un uomo visionario L’azienda è nata nel 2002 con 10 dipendenti, oggi ne ha 95 e guarda al mercato globale FRANCO TORITTO l MATERA. L’avventura cominciò con una srl, società a responsabilità limitata. «La Bawer è nata con dieci dipendenti. Dopo sei, sette anni ci siamo trasformati in Spa con l’ingresso nella compagine societaria di mia moglie Anna Ventricelli che opera in azienda nel designer». Pasquale Lorusso ci crede. Nel futuro, nell’impegno, nella famiglia, nello sport. Nelle visioni. Solo un visionario avrebbe trasformato le immagini drammatiche della Costa Concordia inabissata per metà dinanzi all’Isola del Giglio in un progetto. Un progetto presto diventato un brevetto per salvare le navi. Come già anticipato nelle pagine nazionali della Gazzetta, l’invenzione è targata 3 febbraio 2012, quando il brevetto viene depositato diventando il fiore all’occhiello della Bawer, nata nel 2002. A distanza di

IL PATRON LORUSSO

«Prima della crisi, fino al 2008, abbiamo avuto una crescita del 35 per cento. Esportiamo molto»

quasi undici anni, di passi avanti ne sono stati compiuti. Attualmente la società per azioni presieduta da Pasquale Lorusso, vice presidente di Confindustria Basilicata e patron dell’Olimpia Basket, conta novantacinque dipendenti. A livello di fatturato, le prospettive per l’anno in corso, parlano di circa dodici milioni. Tra i nostri clienti - continua Lorusso - in qualità di punte di diamante annoveriamo Piaggio, Scania e Iveco». Lorusso ha tre figlie: Martina, Silvia e Alessia. «Tutte super tifose dell’Olimpia Basket. Sono sempre nel PalaSassi», precisa orgoglioso l’industriale. Lorusso è il presidente della Spa di famiglia. La Bawer nasce per la costruzione di accessori per automotive. E, pur avendo una crescita costante fino al 2008 pari al 35 per cento annuo, con l’affacciarsi della crisi ha pensato di diversificare con il settore medicale, attraverso l’allestimento di sa-

le operatorie, nonchè la costruzione di teche per musei, nell’home designer e, infine, nella costruzione di complementi d’arredo. «Permanendo questa crisi - ricorda Lorusso - abbiamo investito nella ricerca e sviluppo brevettando un dispositivo di emergenza antiaffondamento delle navi». Tutto ciò, vide l’alba all’indomani del 13 gennaio di quest’anno, dopo la strage all’isola del Giglio con la nave da crociera Concordia. Dopo due settimane il brevetto era bello e consegnato all’ufficio preposto a Bari. Insomma, in appena due settimane è stato realizzato il progetto. «Il nostro futuro - ripete Pasquale Lorusso, 50 anni, - è la creatività». Questo il mercato di interesse della Bawer. «L’80 per cento del volume d’affari lo sviluppiamo all’esterno: negli Usa, America Latina, Australia, l’intera Europa e il Nord Africa».

PROTESTANO MA A QUANTO PARE, I COLLEGHI DI POTENZA SONO GIÀ STATI RICOMPENSATI

FILIPPO MELE l Hanno partecipato ad un corso di formazione ed hanno sottoposto ad interviste telefoniche, somministrando un questionario standardizzato, persone incluse in un

campione estratto dall’anagrafe sanitaria dei residenti nei 31 comuni della provincia. Interviste rientranti nel Progetto “Passi” (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) finalizzato a studiare i comportamenti e gli stili di vita della popolazione. Chi sono questi “sondaggisti”? Sono una decina di operatori, dipendenti Asm, a cui negli anni scorsi, il Passi è stato avviato nel 2005, è stato garantito un compenso extra per questo lavoro. Da quest’anno tale compenso

non c'è più. La cosa ha suscitato proteste anche perchè pare che gli operatori della Asl di Potenza l’extra lo abbiano ricevuto. Di più. Quel che ha dato più fastidio è che una determina con la previsione del pagamento è stata prima adottata dalla Asm e poi revocata. C'è da sentirsi presi in giro. Come stanno le cose? L’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, ha dichiarato di conoscere il Passi, ma non i problemi di compenso degli operatori. La

VIA MONTESCAGLIOSO

Accesso più agevole ai servizi dell’Asm n Migliorare l'accesso e la fruizione dei servizi al cittadino. È l’obiettivo che persegue la nuova logistica dei servizi nella sede centrale della Asm in via Montescaglioso. Sarà definitivamente operativa da oggi e illustrata alla comunità in un incontro con il sindaco, salvatore Adduce, a partire dalle 9.30. Per facilitare l’accesso degli utenti sono stati collocati al piano terra tutti gli spazi e gli ambulatori destinati alle Commissioni invalidi, alla scelta medica ed esenzione ticket, alle vaccinazioni antinfluenzali ed obbligatorie per i bambini nonché i poliambulatori di dermatologia, odontoiatria, oculistica, otorino, medicina dello sport e chirurgia e gli uffici per la prescrizione di presidi medici. “Da oggi - ha spiegato il Direttore Generale Rocco Maglietta - accesso e fruizione all’Asm sono resi più agevoli da una organizzazione logistica appositamente studiata per concentrare uffici ed ambulatori su un unico piano».

AZIENDA SANITARIA L’ingresso dell’azienda sanitaria di Matera in via Montescaglioso [foto Genovese]

L’Asm li recluta per fare sondaggi, ma non li paga Si tratta di una decina di operatori, dipendenti pubblici che adesso si sentono presi in giro

le altre notizie

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responsabile del progetto, Gabriella Cauzillo, ha spiegato che il problema non è regionale, ma di competenza dell’Azienda sanitaria. Così, una fonte Asm ha chiarito che il fondo attribuito dalla Stato alla Regione e, quindi, alle due Aziende sanitarie

lucane, non è a destinazione vincolata ma rientra in quello generale. Quei soldi, 20mila euro, sono serviti a ripianare il bilancio deficitario. E le somme erogate negli anni precedenti? Quando le vacche erano grasse tutto era

possibile. Ed è vero che sono stati pagati gli operatori di Potenza? La cosa al nostro interlocutore non risultava. Come precederà, stante la situazione, il Progetto Passi? Facile: gli operatori faranno le interviste nelle ore di ufficio.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I POTENZA CITTÀ

Lunedì 29 ottobre 2012

SERVIZI CANCELLATI I SINDACATI NON TRATTANO PIÙ

LA SCURE INIZIALE Il programma iniziale delle Poste prevedeva il taglio di 17 uffici, la razionalizzazione di 21, la cancellazione di 50 zone recapito

LA SCURE RIDIMENSIONATA Durante la trattativa ipotizzato il taglio di 10 sportelli, la razionalizzazione di 11, la chiusura di 38 zone recapito

La ghigliottina sulle poste lucane Slc-Cgil propone un tavolo con Anci e sindaci contro i tagli di sportelli e posti di lavoro CODE L’interno dell’ufficio postale di Potenza centro. La sede è stata riaperta un anno fa dopo un lungo periodo di chiusura a causa di lavori [foto Tony Vece]

MIMMO SAMMARTINO l La ghigliottina alla fine è calata sulle Poste. Mentre si disquisisce di autonomie locali e istituzioni dei territori, i fatti sono che gran parte del Paese in particolare le sue aree periferiche e dell’interno, i territori più emarginati e disagiati - viene privata di servizi essenziali, di luoghi deputati a offrire gli stessi servizi alle popolazioni, di lavoro, di diritti di cittadinanza. EMBLEMATICA - La vicenda degli uffici postali in Basilicata appare emblematica in tal senso. Le estenuanti trattative, che proseguivano da mesi, sono naufragate in un nulla di fatto quando la Slc-Cgil, e poi gli altri sindacati che erano seduti al tavolo con essa, hanno deciso di non firmare alcun accordo. Perché, al di là delle belle parole pronunciate, in vari consessi, da diversi soggetti (a comincia-

SPOLIAZIONE

Resta il processo di spoliazione. Si sposta a Bari il centro contabile re da quelli istituzionali), e al di là della trattativa parallela (anche qui con molte buone intenzioni annunciate) che ha visto dialogare l’ente e l’Anci (l’Associazione dei comuni italiani), il dato che conta è che l’azienda Poste non molla (o sfuma solo di poco i suoi intenti esplicitati all’inizio) sull’uso della scure. TAGLI ANNUNCIATI - In principio aveva annunciato la volontà di tagliare 17 sportelli lucani e di «razionalizzarne» (cioé di utilizzarli a scartamento ridotto rispetto al loro attuale funzionamento) altri 22. Intendeva ridimensionare il Centro smistamento di Potenza, chiudere (con spostamento a Bari) il Competence Center (un centro contabile), eliminare 50 zone recapito. TRATTATIVA - Nel corso della trattativa con i sindacati i 17 sportelli da chiudere erano stati ridotti a 10, quelli da razionalizzare erano passati da 22 a 11. Si era riusciti a strappare il mantenimento del Centro smistamento Potenza, ma nulla si era potuto fare per scongiurare la decisione di spostare a Bari il Competence Center. Anche per le Sezioni recapito non c’è stata salvezza, seppur con lieve ritocco sui numeri: quelle da chiudere, da 50 (come preannunciato dalle Poste a inizio trattativa), sono diventate 38. Dinanzi a questo scenario, i sindacati hanno preferito sbattere la porta. Adesso le Poste che faranno? Le modalità con cui l’intera vicenda si è svolta, non sembrano suggerire visioni ottimistiche. CRONISTORIA - A febbraio scorso, i sindacati confederali di Basilicata, Cgil, Cisl e Uil lanciano la nuova vertenza Basilicata, in seguito al registrarsi di disservizi esasperanti: co-

de chilometriche agli uffici e recapito in tilt. E chiedono cento posti di lavoro in più. «Per tutta risposta - spiega Anna Russelli, segretario regionale della Slc-Cgil - le Poste, azienda in utile per oltre 800 milioni nel 2011, di proprietà pubblica e ancora gestore in monopolio di fatto del servizio universale, dopo solo due mesi annuncia tagli in Basilicata: chiusura di 17 uffici, riduzione orario per altri 20 e taglio di circa 80 posti di lavoro con la soppressione di ben 50 zone di recapito. Nel frattempo, a maggio, la Regione Basilicata firma con la stessa azienda un protocollo d’intesa per la realizzazione di nuovi servizi innovativi in regione facendo presupporre nuove op-

portunità occupazionali». ANCI - Il 17 luglio la Basilicata si mobilita. L’Anci lucana, con in testa il suo presidente Vito Santarsiero, porta in piazza i sindaci al fianco dei sindacati. L’assessore regionale Marcello Pittella chiede alle Poste di fermare l’ennesimo tentativo di spoliazione del territorio rifiutando la logica dei tagli. I deputati lucani Antonio Luongo e Salvatore Margiotta presentano una interrogazione parlamentare al ministro Corrado Passera. Ai primi di settembre viene convocata a Roma, da parte dell’amministratore delegato di Poste, una rappresentanza regionale di cui fanno parte: il

presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, l’assessore regionale alla formazione Vincenzo Viti, e una delegazione di sindaci. E la delegazione si dice soddisfatta per le rassicurazioni ricevute dall’a.d. «a venire in Basilicata per completare la ricognizione delle questioni ancora aperte». OTTIMISTI - Santarsiero, Viti e i sindaci della delegazione romana sono convinti che i tagli siano stati scongiurati, a giudicare dai commenti all’incontro romano, l’Anci e l’assessore regionale Vincenzo Viti. Tutto fermo, dunque, «in vista di una verifica da condurre in stretto raccordo tra Poste, Enti locali e rappresentanze sinda-

cali». PESSIMISTI - Il 12 settembre, gli onorevoli Luongo e Margiotta ricevono le risposte all’interrogazione parlamentare inoltrata al ministro Passera. E, ascoltando la risposta, l’on. Margiotta si dichiara «molto insoddisfatto della risposta del governo e preoccupato degli sviluppi in atto della riorganizzazione degli uffici postali in Basilicata». NUOVE PROMESSE - Successivamente si effettua l’incontro tra azienda Poste e delegazione istituzionale (Anci, assessore Viti, sindaci). A quell’incontro mancano solo i sindacati. E, anche in quell’oc-

POTENZA LE POSTE HANNO PERÒ CONTINUATO A RASSICURARE ANCI E RAPPRESENTANTI DELLA REGIONE. MA AL TAVOLO SINDACALE...

Il centro contabile andrà a Bari Resta invece il centro smistamento l Quali erano gli uffici postali segnati? I 17 da chiudere nei piccoli centri lucani e gli altri 21 da «razionalizzare» (con orari di apertura ridotti)? Scenario che si aggiunge ai tagli annunciati nel settore recapito, con prevista soppressione di un centinaio di posti di lavoro e la cancellazione di 50 zone recapito su 326 complessive. Si tratta di esuberi (non licenziamenti) con ricollocazione di questo personale in altri ambiti. Lo stesso Centro postale di Potenza (il luogo in cui smista la posta) è stato minacciato di «declassamento» e dimensionamento. Gli uffici postali che erano stati destinati alla chiusura riguardavano i comuni di Avigliano scalo, Calle di Tricarico, Borgo Macchia di Ferrandina, Acquafredda di Maratea, Agromonte di Latronico, Baragiano, Dragonetti di Filiano, Magnano di Latronico, Marsicovetere, Mezzana di San Severino, Possidente di Avigliano, Sant’Ilario di Atella, Sterpito di Filiano, Gaudiano di Lavello, San Nicola di Melfi, San Cataldo e Sant’Antonio Casalini a

POSTE Il postino non suona più due volte. Sempre meno il personale impiegato Bella. Gli uffici da sottoporre a «razionalizzazione» erano quelli di Cirigliano, Calvera, Guardia Perticara, San Paolo Albanese, Teana, San Costantino di Rivello, Armento, Missanello, Carbone, Campomaggiore, Castelgrande, Castelmezzano, Castelluccio Superiore, Cersosimo,

Cogliandrino, Maratea (porto), Monticchio Bagni di Rionero, Pergola di Marsico Nuovo, Scalera di Filiano, Seluci di Lauria, Trivigno. Di questi, stando a quanto emerso dalla trattativa, Poste potrebbe salvarne qualcuno? Sarà così? E, comunque, fino a quando? [mi.sa.]

casione, le promesse fatte sembrano trovare conferma: «Nell’incontro è stata subito confermata la sospensione della chiusura di sportelli nei 32 Comuni che erano stati interessati alla riorganizzazione. Portata inoltre anche una disponibilità sul fronte delle zone di recapito per le quali saranno valutate tutte le possibili perequazioni rispetto alla riorganizzazione già effettuata per superare specifiche problematiche presenti sul territorio». Si afferma inoltre che, rispetto a quanto era stato già previsto, «non sarà soppresso il Centro postale operativo di Potenza per il quale sarà anche valutata una ipotesi di sviluppo». Di qui il giudizio positivo espresso nei confronti delle Poste dai partecipanti all’incontro: «Prosegue un rapporto e un confronto molto utile con Poste Italiane. Consideriamo importanti i risultati raggiunti sul fronte della tutela e dell’ampliamento dei servizi sul nostro territorio, a partire dalla evitata chiusura di uffici postali, come molto interessanti vanno considerate le offerte di nuovi servizi di Poste Italiane che i Comuni valuteranno con grande interesse ed attenzione con l’obiettivo sia di migliorare i servizi ai cittadini sia di favorire un risparmio alle casse comunali». I FATTI CONCRETI - Ma, alla luce di quello che è emerso al tavolo delle trattative, le cose non sembrano essere andate esattamente in questa direzione. «Così, a fronte di un taglio fra recapito, uffici postali e competence center, che assommava a circa 100 unità - afferma la segretaria regionale Anna Russelli - la delegazione di Slc-Cgil di Basilicata ha ritenuto di abbandonare i tavoli ritenendo le proposte aziendali inadeguate rispetto alle necessità del fabbisogno degli organici nei vari settori (popolazione, qualità del servizio, universalità del servizio ecc.); tutte le risposte date dall’Azienda ai tavoli istituzionali sono da considerarsi demagogiche e provocatorie e assolutamente incoerenti con i proclami effettuati in altre sedi». PROPOSTA - Di qui la proposta lanciata dalla Slc-Cgil: proporre all’Anci un immediato incontro con tutte le parti istituzionali di riferimento. Per evitare di trovarsi di fronte a impegni su un tavolo e a disimpegni su un altro. «L’azienda accetti che la Basilicata è un territorio con caratteristiche peculiari e apra un tavolo su tutte le questioni, in cui, a partire dalle situazioni reali e non dai numeri, si intervenga per migliorare la qualità dei servizi e mantenere i posti di lavoro, così come già richiesto anche dai sindaci e da politici e istituzioni impegnati nei mesi scorsi in questa battaglia», afferma la Slc-Cgil. E rilancia: «Chiediamo a Poste di aprire un tavolo per la Basilicata e invitiamo istituzioni e politici locali a mobilitarsi, ancora una volta, a sostegno della vertenza».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.10.2012

VI I

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Basilicata Mezzogiorno Lunedì 29 ottobre 2012

VIVILAREGIONE

IERI SERA LA PRESENTAZIONE La conferenza stampa. Nel cast anche attori lucani. A lato Pascal Zullino e, sotto Nando Irene

POTENZA

La «Festa della danza» e il centro storico diventa un palcoscenico

.

S’intitola «Una dieci mila lire» ed è prodotto da LudoArcheDo48 con il supporto di Apt e i comuni d’Irsina e Matera

Evento all’interno de «La notte nera»

Nel Sud con il racconto di un attraversamento Si sta girando in Basilicata il primo film di Luciano Luminelli di CARMELA COSENTINO

U

na storia che parla del Sud, della Basilicata, della sua gente e della scelta di abbandonare queste terre in cerca di un futuro migliore. È la storia di tante famiglie spezzate, ambientata negli anni’60, gli anni del boom economico, della ripresa del Paese, ma non del meridione in cui imperversava ancora uno scenario di arretratezza e miseria. Una contrapposizione forte che il regista Luciano Luminelli ha voluto enfatizzare nel suo primo film “Una dieci mila lire “ prodotto da LudoArcheDo48 con il supporto dell’Apt, dei Comuni di Irsina e Matera e di sponsor lucani e pugliesi. Nel cast Gerardo Placido, Gianluca Di Gennaro che sarà Vincenzo protagonista del film, Ciro Esposito, Paola Lavini, Nino Frassica, Sebastiano Somma, Fabrizio Buonpastore, Ionis Bashir. Saranno affiancati dagli attori materani Nando Irene, Pascal Zullino e Cinzia Clemente e dal giovanissimo Francesco Colangelo di Ruvo del Monte. La direzione della fotografia è affidata a Gianni Cigna. Dopo il primo ciak avvenuto a Irsina in occasione della Festa di Sant’Eufemia, le riprese riprenderanno oggi e toccheranno non solo Irsina, in cui è ambientata gran parte della pellicola, ma anche il Sasso Caveoso di Matera dove il 9 novembre sarà girata la scena della partenza con il “Po-

stale”, ed ancora Montescaglioso, Potenza e infine Roma. «La scelta di Irsina - ha spiegato il regista nell’incontro che si è tenuto ieri al Vicolo Cieco e a cui hanno partecipato l’assessore comunale Alberto Giordano e l’attore Irene - e pi ù in generale della Basilicata, non è casuale. Sono romano, ma mia nonna era di Avigliano. Ritorno in queste terre dopo di anni di assenza grazie al giornalista Luigi Di Lauro che mi ha fatto visitare due paesini, Craco e Irsina. Cercavo dei luoghi in cui ambientare questa mia opera prima che racconta il sud e la sua gente. Irsina mi ha colpito particolarmente, il suo centro storico era il luogo ideale per ambientare questo film, è un set a cielo aperto e qui ho trovato grande disponibilità da parte del sindaco e della sua amministrazione. Ho voluto in-

serire nel film anche attori lucani che hanno già ricoperto ruoli in film e produzioni importanti, ed anche attori emergenti». Uno degli aspetti più interessanti del film è che non prende in prestito i luoghi e le scenografie naturali della Basilicata per raccontare una storia altra, ma racconta Irsina e i comuni lucani mettendo in risalto tradizioni e stili di vita. «Un aspetto - ha sottolineato il sindaco di Irsina, Raffaele Favale - che contraddistingue il film di Luminelli da altre produzioni che si sono succedute in queste terre, il riferimento è ad esempio al film di Michele Placido “Del perduto amore” e al lungometraggio di Riccardo Scamarcio “Prova a volare”. Questo film invece parla di noi e per questo faremo il possibile per sostenerlo in tutte le fasi della sua lavorazione».

M

ercoledì prossimo, a Potenza, si terrà la prima festa della danza in città dal titolo «Stradanza 2012». L’iniziativa è inserita all’interno del cartellone de «La notte nera» realizzato in collaborazione con l’associazione Potenzè ed il Comune di Potenza. La manifestazione prevede il coinvolgimento delle scuole di ballo provinciali e regionali, ognuna della quali specializzata in una delle discipline di danza quali Danza Classica, Flamenco, Tango, Hip Hop, Ballo moderno, Fitness dance, Ballo contemporaneo e Zumba fitness. L’evento, promosso dall’associazione Ottomani ed organizzato da Scai Comunicazione, è una vera e propria festa per grandi e piccini, sportivi e appassionati, ballerini e spettatori che porterà il meglio della danza da tutta la regione con spettacoli in strada, fino agli angoli più suggestivi del cuore della città. Piazza Pignatari, Piazza Duca della Verdura, Piazza 11 settembre, Piazza Prefettura e Via Pretoria sono i luoghi dove si svolgeranno le esibizioni delle scuole. Ma saranno ricreati anche angoli suggestivi in androni dei palazzi storici e nella Galleria Civica per discipline più intime come la danza classica, il tango ed il flamenco, oltre a prevedere la danza in vetrina negli esercizi commerciali che hanno messo a disposizione i loro spazi per consentire ai ballerini di creare dinamicità e spettacolo che non possono che giovare al centro

Il Sinodo dei giovani della Diocesi di Potenza l’arcivescovo Superbo sul Catechismo dei cattolici

L’

INCONTRO Un momento del Sinodo

arcivescovo Agostino Superbo ha aperto i lavori del quinto appuntamento del Sinodo dei giovani della diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo con una relazione sul Catechismo della Chiesa cattolica. All’evento partecipano anche i giovani dell'Azione Cattolica diocesana. «La fede che è creduta e la fede con cui si crede, i contenuti della fede e il modo con il quale si accolgono: unità profonda tra l'atto con cui si crede e i contenuti al quale si dà il proprio consenso. La fede con cui si crede è dentro il cuore di ciascuno». Così monsignor Superbo citando sant'Agostino ripreso da Bene-

detto XVI in Porta Fidei, e san Paolo, ha aperto il pomeriggio di preghiera svoltosi nell'aula magna del seminario in viale Marconi a Potenza. «Il Catechismo della Chiesa cattolica presenta i contenuti e il percorso di fede necessario per accoglierli. Nelle comunità siamo chiamati a presentare una Persona per suscitare un atteggiamento di fede. Conoscere i dati anagrafici di una persona o i tratti somatici di una persona non significa porsi in relazione, la conoscenza resta solo virtuale. Sempre ricordando San Paolo: si crede col cuore, si professa con la bocca. I catechismi sono di antica origine, risalgono addirittura ai primi secoli, con i Padri della

Chiesa che creavano apposite sintesi, per esempio sul Battesimo. In maniera organica furono voluti da San Tommaso. Il Concilio di Trento diede l'impulso a quello che divenne il «Catechismo romano», redatto par superare le difficoltà che incontravano i parroci. San Carlo Borromeo istituì tre seminari, uno per i sacerdoti di città, uno per quelli di campagna e uno per quelli «ignoranti». Nelle «Opere complete di Lutero» si trova un manuale per i preti ignoranti. Proseguendo si giunse al catechismo di San Pio X, quello sul quale ci siamo formati un po' tutti noi sacerdoti. Il catechismo della Chiesa cattolica è un'ottima sintesi di tutto ciò».

ARTE Il manifesto di Stradanza storico come centro commerciale naturale. Poichè la manifestazione ha come spinta iniziale proprio la divulgazione della passione per la danza, ogni spettatore piccolo e grande potrà prendere confidenza con le diverse discipline ed avere informazioni sulle tante scuole lucane presenti in un desk informativo in piazza Prefettura. «Con il progetto Stradanza - ha dichiarato Maria Teresa Pignone, responsabile dell’associazione Ottomani - si vuole sfruttare lo spazio urbano come fonte di suggestioni per la creazione artistica». Per informazioni è possibile visitare la pagina Facebook o chiamare lo 0971.46611.

Gli appuntamenti di oggi Tartufo bianco del Serrapotamo incontro a Matera

A Matera (ore 11 – sede Alsia via Carlo Levi) conferenza stampa di presentazione del progetto “Tartufo Bianco del Serrapotamo”.

Bandi del Gal sviluppo Vulture A. Bradano incontro a Rionero A Rionero (ore 10 – sala Biblioteca comunale) conferenza stampa per illustrare le opportunità e le tipologie di intervento contemplate nei nuovi Bandi del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano.

Incontro delle forze armate con gli studenti a Potenza

A Potenza (ore 10 – teatro Stabile) incontro con gli studenti delle scuole medie superiori promosso dai rappresentanti delle Forze Armate e della Guardia di Finanza nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.

Basilicata food & wine manifestazione a Viggiano

A Viggiano (ore 10 – hotel dell’Arpa) seconda edizione della manifestazione “Basilicata Food&Wine”, il Salone dell’eccellenza gastronomica, organizzata dall’Unione cuochi regionale lucani.

«La notte nera» a Potenza incontro di presentazione

A Potenza (ore 11 – sala dell’Arco Palazzo di Città) conferenza stampa di presentazione della seconda edizione de “La Notte Nera”, evento organizzato dall’associazione culturale Potenzè con il patrocinio dell’amministrazione comunale, in programma il 31 ottobre nel centro storico.

Turismo sostenibile incontro a Lagonegro

A Lagonegro (ore 16 – sala consiliare) forum in plenaria di pianificazione del Piano di azioni per l'area lagonegrese, organizzato dal Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese nell’ambito del processo di adesione alla Carta europea per il turismo sostenibile (Cets).


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 27.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

XII I MATERA CITTÀ

LAVORO E SERVIZI

GLI EFFETTI DEI COLPI DI MONTI

Sabato 27 ottobre 2012

I dipendenti materani vedono nei prov- La febbre sale e anche la tensione del vedimenti nazionali il disegno di personale che è mobilitato contro il privatizzare il settore della previdenza piano di smantellamento provinciale

Uffici pubblici, 300 posti a rischio per gli esuberi

Su Inps, Inpdap, Inail, ex Genio civile e altri enti territoriali sta per abbattersi la scure dei provvedimenti governativi di EMILIO SALIERNO l Bisogna prepararsi al peggio per gli effetti della spending review. Secondo la stima dei sindacati, nel Materano sarebbero circa 300 i posti di lavoro a rischio per gli esuberi negli uffici pubblici, di cui 195 negli enti locali. Ma vediamo che cosa potrebbe scatenarsi sul nostro territorio, cominciando dal Provveditorato alle opere pubbliche. Ebbene, stando alle previsioni governative, i 21 dipendenti dell’’ex Genio civile di via Passarelli dovrebbero essere spostati nella sede di Bari, o di Potenza. «Ho i miei dubbi sul trasferimento a Bari - dice Vito Maragno, della Funzione pubblica Cgil - perchè lì non ci sarebbe

E nubi nere sembrano anche passare sulla sede della Soprintendenza ai beni archeologici di via Ridola, dove c’è il museo. Anche in questo caso si parla di ridimensionamento e di possibili operazioni di trasferimento del personale. Ed è poi chiaro che la soppressione della Provincia di Matera apre uno scenario preoccupante anche per tutti gli uffici che fanno capo all’ente locale, e in questo senso i servizi a rischio

sarebbero davvero tanti. Giovanni Gaudiano è uno dei 130 dipendenti Inps che lavorano nelle sedi di Matera e Policoro. È occupato dal 1997. «La preoccupazione è oramai ai livelli di guardia perchè i provvedimenti che riguardano il settore farebbero collassare gli uffici. E pensare che la Corte dei Conti, solo un anno fa, ha fatto sapere che la previdenza era sotto organico e che quindi servono nuove assunzioni per non

mettere a rischio l’erogazione dei servizi. Adesso, il Governo dice che ci sono gli esuberi. Una situazione davvero assurda perchè i tagli lineari e numeri conseguenti non sono affatto legati alla realtà. Quello che noi vediamo dietro questa manovra governativa - aggiunge Gaudiano - è un vero e proprio disegno che mira alla privatizzazione del servizio, e questo sarebbe grave perchè la previdenza deve restare pubblica».

LA CONTRADDIZIONE

«Solo un anno fa, la Corte dei Conti indicava la necessità di assunzioni»

nemmeno lo spazio fisico per sistemarli. Ma la soluzione più ovvia, giusta, equilibrata non sarebbe, invece, quella di riallocarli negli uffici della Motorizzazione civile di Matera, che fanno parte, tra l’altro, dello stesso ministero? Sulla questione dell’ex Genio civile - aggiunge Maragno - abbiamo chiesto un incontro con il provveditore alle opere pubbliche Francesco Musci, per fargli presente una serie di incongruenze di questa vicenda». La febbre sale anche ai lavoratori degli uffici Inps e Inpdap di Matera, mobilitati a causa degli effetti della riorganizzazione degli enti previdenziali sia per quanto contenuto nella spending review che nella legge di stabilità 2013. Tra i tanti provvedimenti controproducenti sul fronte dell’offerta di servizi e quindi punitivi per il lavoro pubblico, è pre-

DIETRO L’ANGOLO Mobilità forzata dei soprannumerari ed esternalizzazione

vista la riduzione di spesa degli enti pubblici previdenziali e assistenziali per almeno 300 milioni di euro, la drastica riduzione di personale, con la messa in mobilità forzata dei soprannumerari, la possibile esternalizzazione dei processi lavorativi. «La preoccupazione è forte perché la salvaguardia delle condizioni di lavoro e dei livelli occupazionali degli istituti previdenziali è strettamente correlata all’erogazione dei servizi di previdenza e assistenza ai cittadini, e gli istituti di previdenza pubblici sono il presidio principale dell’intero sistema di welfare. Sui cancelli della sede Inps di via Cappelluti, intanto, sono stati sistemati gli striscioni dei sindacati per richiamare l’attenzione su quest’altro problema.

Cisl Funzione pubblica «Spengono i lampioni e anche lo Stato sociale»

NEGLI UFFICI LA PAURA DEL FUTURO I cancelli del palazzo dell’Inps, in via Cappelluti, con gli striscioni dei sindacati contro la legge di stabilità del governo Monti [foto Genovese]

«Il governo Monti, con la legge di stabilità, non spegne solo i lampioni delle strade, ma oscura l'intero Stato sociale, per favorire gli interessi del grande capitale». Così la Cisl Funzione pubblica di Matera. «I lavoratori dell'Inps protestano contro la spending review - segnala il sindacato - che taglia gli organici di ulteriori 4000 unità e con il ddl sulla stabilità, che tra gli altri vergognosi provvedimenti taglia di ulteriori 300 milioni di euro le risorse economiche della previdenza, di fatto smantella la previdenza e l'assistenza pubblica a tutto vantaggio del privato. Infatti, il blocco dei rinnovi contrattuali, la riduzione del valore dei buoni pasto, l'ipotesi del taglio dell'incentivo speciale portano ad una diminuzione del potere d'acquisto del salario dei lavoratori degli enti pubblici non economici, valutabile attorno al 30%, inaccettabile, inconcepibile. Occorre, invece, denunciare a tutti i livelli i vari sprechi, noti ai lavoratori, ma apparentemente invisibili agli occhi delle dirigenze, del Governo e soprattutto dell'opinione pubblica, vedi consulenze ed esternalizzazioni. Occorre combattere affinchè l'Inps non sparisca nelle tasche di qualcuno».

SINERGIA LE SCUOLE DI MATERA, LA SPEZIA E GENOVA, INSIEME ALLA CAMERA DI COMMERCIO, PER PROMUOVERE I TERRITORI

Un progetto mette in rete tre siti dell’ Unesco per incrementare turismo e lavoro giovanile

L’OBIETTIVO L’iniziativa presentata nella sede della Camera di commercio dovrebbe consentire di osservare i luoghi patrimonio dell’Umanità con gli occhi dei giovani

CARMELA COSENTINO l Un progetto che mette in rete Genova, La Spezia e Matera, tre siti Unesco, che stanno lavorando insieme non solo per incrementare il turismo ma anche per offrire ai giovani un’opportunità in più spendibile nel mondo del lavoro. Ieri mattina nella sala convegni della Camera di Commercio, gli studenti materani del Liceo classico e scientifico, insieme ai rispettivi presidi Carmela Sansone e Vincenzo Duni, hanno incontrato una delegazione di docenti e studenti liguri dei Licei scientifici “Pacinotti’’ e “Costa’’ di La Spezia e dell’ Istituto tecnico “E. Firpo - Buonarroti ’’ a indirizzo turistico, per intensificare i rapporti di scambio di culturale, così come previsto dal progetto “Turismo scolastico dei siti Unesco’’ promosso dall’ente camerale e dall’azienda speciale Cesp in collaborazione con le Camere di Commercio di Genova, La Spezia, Perugia e Foggia e con il mondo della scuola. «Il lavoro che stiamo portando avanti con le scuole –ha detto il presidente dell’ente camerale Angelo Tortorelli nell’incontro con gli studenti- - è interessante perché permette di osservare e di conoscere i siti Unesco con gli occhi dei giovani. Un aspetto che rafforza il lavoro di rete tra queste 5 città coinvolte nel

progetto e che stanno lavorando insieme per promuovere un’offerta turistica specifica come ha dimostrato la recente partecipazione al Tti di Rimini. Intendiamo continuare con questa esperienza, che può diventare un esempio di buone pratiche su scala nazionale, e aprire nuove opportunità per i ragazzi in un settore importante per l’economia del nostro Paese». Un obiettivo a cui il Cesp e la Camera di Commercio stanno già lavorando. «Una parte importante del progetto- ha spiegato Vito Signati del Cesp – è quella di “pacchettizzare” l’offerta turistica rivolgendola verso i siti Unesco, considerati minori se messi a confronto con città co-

me Venezia, Roma, Firenze. Abbiamo preso contatti con dei tour operator che stanno analizzando i territori per presentare a Lerici una prima bozza di offerta. L’idea è quella di creare un pacchetto che va dai 2 ai 6 giorni, in cui vegano proposti itinerari nei 5 siti interessati. Quanto al lavoro che stanno svolgendo gli studenti, alla fine verrà raccolto per redigere un prodotto unico che sarà presentato e diffuso in tutte le Fiere più importanti». Al termine dell’incontro sono stati donati agli insegnanti degli istituti di Genova e La Spezia alcuni libri sulla città e il puzzle realizzato dalla Ravensburger che mostra uno scorcio dei Sassi.

le altre notizie FUNZIONARI DI POLIZIA

Luisa Fasano segretario provinciale dell’Anfp n Costituita anche a Matera la segreteria provinciale dell'Anfp, Associazione nazionale funzionari di Polizia. Per acclamazione è stata eletta segretario la dott.ssa Luisa Fasano. Il neo segretario, assumendo con entusiasmo il nuovo incarico, ha assicurato che l'associazione continuerà nell'attività di tutela della dignità e rispettabilità del ruolo dei funzionari di Polizia, nell'ottica esclusiva di assicurare sempre una elevata professionalità messa al servizio della sicurezza dei cittadini. IN PIAZZA VISITAZIONE

Sit in sul referendum per Matera in Puglia n Il Comitato “Matera SI Muove” terrà un sit-in, oggi, alle 11, in piazza della Visitazione, finalizzato a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’iniziativa referendaria per l’annessione della città di Matera alla Puglia e solleciterà i consiglieri comunali ad approvare la delibera di referendum.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.10.2012

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Matera Lunedì 29 ottobre 2012

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Servono norme chiare. Non è possibile che da Provincia a Provincia cambino le regole»

«Troppi furbi nelle segrete stanze»

L’ex consigliere provinciale, Labriola, analizza pro e contro del decreto di riordino Archivio storico gestito male

di PIERANTONIO LUTRELLI POLICORO - Francesco Labriola, ex assessore provinciale nella giunta Carelli e nella giunta Nigro, dal 2001 al 2009. Attualmente è consigliere comunale del Pd a Policoro e dirigente di partito. Protagonista di una stagione di avvicinamento della Provincia di Matera al metapontino, in una intervista esprime la sua opinione sulla vicenda di attualità che riguarda il riordino delle Province. Consigliere Labriola, secondo la sua esperienza decennale alla Provincia di Matera, ritiene condivisibile la proposta del governo Monti di chiuderne alcune, secondo parametri di territorialità e cittadinanza? «In un momento di grave crisi economica, con un debito pubblico galoppante e con una caduta verticale della credibilità della classe politica, in genere, il giudizio dei cittadini è scontato: chiudere per evitare sprechi inutili e per mandare a casa i politici. Sono anni che si discute della utilità o meno delle Province, l'anello debole della catena istituzionale. Io per la mia esperienza vissuta, posso dire che le Province, come ogni altro ente, sono utili se assolvono al ruolo affidatogli e da questo punto di vista non è ininfluente la classe politica che le amministra. Quando in un ente c'è una classe politica mediocre, questo ente viene percepito come inutile, ma se lo stesso assolve pienamente alla propria missione, vien rispettato dai cittadini. Oggi il giudizio dei cittadini è pessimo perchè gli esempi di mala politica sono all'ordine del giorno e seguendo solo questo parametro dovrebbero chiudere non solo le Province, ma le Regioni e tantissimi enti strumentali. Il governo dovrebbe porsi, a mio modesto avviso, il tema di come evitare sprechi, con norme chiare ed univoche. Non è possibile che da provincia a provincia cambino le regole, come non è possibile che da regione a regione si registrino modalità di funzionamento diverse, per cui in una regione il consigliere regionale percepisce una indennità di carica "x" e in un'altra una indennità "y". I costi della politica devono essere normati dallo Stato e uguali su tutto il territorio nazionale, così da produrre un risparmio di spesa notevole, senza avere la necessità di ridurre i presidi istituzionali». Ritiene, insomma, che la Provincia di Matera debba sopravvivere e come? «La Provincia di Matera che

Accesso agli atti? Al Comune è a pagamento

ha 85 anni di storia va rispettata e salvaguardata. Perchè ciò sia possibile c'è bisogno dell'autorevolezza della politica e mi spiego: quello che è successo nelle settimane precedenti, documento Cal, documento consiglio regionale e documenti opposti dei due capoluoghi di provincia, Potenza e Matera, sono l'opposto di ciò che richiede il momento. Troppe furbizie si sono consumate, nelle segrete stanze e mentre c'era chi lavorava seriamente a trovare una soluzione onorevole per l'intera comunità regionale, altri lavoravano, in silenzio a segare le gambe. L'uscita inopportuna, all'indomani del consiglio comunale di Potenza, del sindaco Santarsiero, con l'invio degli atti del Consiglio al Ministero, ha rafforzato in me la convinzione che stiamo facendo del male alla Basilicata. A questo punto ritengo che l'unica soluzione possibile sia che la politica romana, quella dei partiti, riprenda in mano la questione e risolva il problema di quelle piccole comunità come la Basilicata, che hanno solo due province. E' ancora

«Le istituzioni devono essere vicine al territorio»

possibile e sono convinto che il nostro segretario regionale Speranza ci stia lavorando, nell'interesse della Basilicata». C'è chi sostiene che a questo punto si possa andare con la Puglia, cosa ne pensa? «Ma non scherziamo, il fatto che io ritenga ancora attuale la funzione delle Province è perchè sono convinto che le istituzioni debbano essere vicine ai territori. Ammesso che Matera abbia una vicinanza territoriale e culturale con la vicina Puglia e il metapontino, dove lo mandiamo? A Taranto? Sa cosa significa per un cittadino di San Giorgio Lucano, raggiungere Bari per sbrigare problematiche amministrative? Proviamo a chiedere a Rocca Imperiale (Cs, ndr) se si trova bene in provincia di Cosenza. Dirà che è marginalizzata perchè è ai confini e lontana dal capoluogo di provincia. Per non parlare dell'attenzione che una provincia distante può garantire a quelle comunità». E un'eventuale Provincia unica lucana con sede a Potenza? «Io aggiungerei alcune considerazioni di merito sulla governance regionale, che appesantiscono la soluzione. Avremmo, in questo caso Potenza città regione, provincia e della governance regionale. Tutte le funzioni sa-

rebbero concentrate lì, con il conseguente svuotamento di Matera. Ogni cittadino, imprenditore o professionista, per questioni varie dovrà raggiungere Potenza e questo, oltre ad essere un grave aggravio di costi è anche un conseguente svuotamento culturale di un territorio. La soluzione di Matera sede della "Provincia unica di Lucania" era una piccola risposta ad un processo irreversibile, senza minimamente ridurre l'autorevolezza della nostra città regione. Ritengo che l'avversione a questa ipotesi è miope e alla lunga produrrà gravi effetti di coesione regionale. Bisogna correre ai ripari. Io vorrei continuare ad avere la Prefettura, il comando provinciale delle forze dell'ordine, la Camera di commercio, il Genio civile, l'Inps, l'Inail e tutte quelle strutture a servizio della comunità materana, compreso la Provincia di Matera, fatta di storia e di lotte per la crescita dell'intera comunità materana». Secondo lei chi ha "toppato" in questa vicenda? «E’ stata una parte della classe dirigente di questa regione, sia di destra che di sinistra. Sono convinto che il Pd stia lavorando alla soluzione, Speranza e De Filippo sanno cosa fare e spero riescano a portare a casa un buon risultato per la Basilicata». matera@luedi.it

E' ben noto come i dirigenti del Comune di Matera abbiano le dita d'oro e l'utilizzo va pagato profumatamente, è il caso del dito che, utilizzato per premere “invio”sul computer, costa 10 euro. Bando agli scherzi e veniamo a descrivere una situazione preoccupante quando si parla del Comune di Matera. Grazie all'intervento del Difensore civico regionale Avv. Catello Aprea, il Comune di Matera ha rimodulato una delibera che riguardava anche l'accesso agli atti e che era nulla. Nulla perchè recante la firma del SubCommissario Camerini e che il Tar della Basilicata con sua sentenza ha definito di nomina illegittima, insieme all'altro subcommissario. E' risaputo che ogni atto compiuto da un soggetto illegittimamente insediato è nullo e non produce effetti. Questo non vale per il Comune di Matera dove la legalità formale è garantita da un Segretario Generale che sarebbe opportuno portare alla “Fiera dell'Est” e provare a dare senza voler giungere alla rottamazione Tutti i cittadini ai quali, a fronte della delibera N°157 del 9 Aprile 2010 è stata chiesta una gabella, possono chiedere la restituzione degli importi pagati e pagare quelli di delibera precedente se mai è esistita. C'è voluto il Difensore Civico affinchè il dirigente all'urbanistica, distaccato dall'Ente Regione e promosso sul campo per il passaggio oltre che per la lunga militanza nel partito-regione, mettesse mano alla delibera e nella risposta formulata all'Avv. Aprea parlasse di fascicoli esistenti sin dal 1950!! Sa il nostro che trascorsi 40 anni le pratiche , quelle non scartate secondo l'apposito massimario valido per tutti i comuni italiani vanno nell'archivio storico e seguono un percorso diverso? Circa la tenuta dell'archivio storico di Matera ne sanno qualcosa i ricercatori che hanno rinunciato a dedicarsi perchè è completamente in disordine- ma la città non era candidata a qualcosa che faceva riferimento alla cultura, quantovale una città senza memoria? E' buona norma di gestione che a fine anno tutte le pratiche non più in corso vengano inviate ad un archivio di deposito per creare spazio in quello corrente ed è per questo che non è possibile fare distinzione tra archivio di deposito e quello corrente e datarlo peruna duratatemporale di12 mesi. Per questo motivo in altre città essendo difficile fare la distinzione tra i due archivi non si applicano i diritti di ricerca. La chicca finale è il dito d'oro del dirigente. La ricerca di una pratica informatica è identica sia che siriferisca a ieri sia chesi riferisca a 10 anni fa- basta pigiare un tasto- Il dubbio, certezza, è che anche l'archivio informatico sia gestito alla men peggio ed è per questo cheèrichiesta lagabelladi10 Euro.Chedire infine delle pratiche non informatizzate; faldone da sollevare è quello relativo a pratiche di ieri , faldone dalle stesse caratteristiche è quello relativo a pratiche di anni addietro. Diciamoche questanuova delibera, approvata dalla giunta senza che ne comprendesse la portata pone drammaticamente in evidenza che anche la tenuta dell'archivio sia storico che attuale è “approssimativo”. Non ci stanchiamo di ripetere che una città senza memoria vale poco. Pio Abiusi


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I V

Domenica 28 ottobre 2012

TRASPORTO PUBBLICO OPERE DI PROSSIMA APERTURA

LAVORI Si attende il completamento dei lavori per gli stalli degli autobus extraurbani in viale del Basento

A novembre pronto il pacchetto mobilità Bus e scale mobili in v. Basento e parcheggio in viale Unicef GIOVANNA LAGUARDIA l E sono quattro. È imminente l’inaugurazione della quarta scala mobile della città di Potenza, quella che collegherà la stazione ferroviaria di Potenza centrale al Mobility center di via Nazario Sauro. I lavori per la costruzione del nuovo impianto, a dir la verità, sono conclusi già da tempo, circa due anni, ma il nuovo collegamento meccanizzato fino a questo momento era rimasto in stand by. L’intoppo principale, come pubblicato dalla Gazzetta lo scorso marzo, stava soprattutto nella mancanza di un gestore. Ma ora anche questo problema sembra essere stato superato dal momento che, come spiega l’assessore comunale alla Mobilità Giuseppe Ginefra, anche questo nuovo impianto è stato affidato al Cotrab. In questi giorni si stanno ultimando i preparativi per la messa in esercizio delle nuove scale mobili e la prossima settimana l’amministrazione comunale consegnerà all’Ustif di Bari tutta la documentazione necessaria per l’apertura. La quarta scala mobile della città di

Potenza, costruita da un’ati formata da Schindler e Basentini, è costata circa un milione e 500 mila euro. L’impianto comprende due piccole stazioni (di cui una nel piazzale della stazione ferroviaria e una sul piazzale della sede del Municipio), tre rampe mobili e un percorso pedonale coperto. Il tutto per una lunghezza di circa 80 metri con un dislivello complessivo di circa 20 metri. La data per l’inaugurazione, con tutta probabilità, saràò compresa tra il cinque e il 12 novembre prossimi. Ma la quarta scala mobile non sarà l’unica novità che il mese di novembre porterà per la circolazione e per il trasporto pubblico a Potenza. «È nostra intenzione - dice Ginefra - inaugurare contemporaneamente un intero pacchetto di strutture per il trasporto pubblico e la mobilità urbana: oltre alle scale mobili, il nuovo terminal bus in viale del basento, che sostituirà l’attuale capolinea di piazza Zara per le corse extraregionali, e il parcheggio della fondovalle dell’Unicef». Proprio i lavori per il nuovo terminal bus in viale del Basento, che non sono ancora terminati, stanno condizionando

la data di inaugurazione del «pacchetto mobilità». Il nuovo terminal ospiterà dieci stalli per i bus extraurbani, con una pensilina lunga 150 con panchine ed illuminazione per il comfort dei passeggeri. Questi ulti, una volta scesi dai bus, raggiungeranno la stazione attraverso il sottopassaggio pedonale e di qui, attraverso le nuove scale mobili, il Mobility Center di via Nazario Sauro. L’inaugurazione del terminal bus inizialmente era prevista per il mese di ottobre ma i tempi si sono allungati un pochino. In dirittura d’arrivo anche il parcheggio della fondovalle dell'Unicef, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico. Per il momento, infatti, come annunciato dallo stesso assessore Ginefra alla gazzetta qualche giorno fa, sarà inaugurata solo la parte di sotto, quella riservata agli autobus urbani ed extraurbani provinciali e regionali. I lavori per il parcheggio (per un importo di oltre quattro milioni e 300mila euro) sono stati consegnati a novembre del 2009. Tra i due piani sono previsti di 150 posti auto e 45 posti di interscambio per i pullman.

PARCHEGGIO Il parcheggio di viale Unicef apre a novembre con le scale mobili di via Sauro e al terminal bus di viale del Basento [foto Tony Vece] .

Trasporti pubblici Un chilometro e tre di scale mobili Complessivamente la città di Potenza ha oggi un sistema di scale mobili che si estende per 1,3 Km con una capacità di trasporto complessivo di 18.000 persone/ora. Il primo collegamento meccanizzato, la scala mobile «Prima» di viale Marconi, della lunghezza di 430 metri viene inaugurato nel 1994. Il 22 dicembre 2008 tocca alle scale mobili di via Armellini (dislivello di 50 metri con due moduli di scale mobili e 2 ascensori verticali, costo complessivo 5,2 milioni) e il 15 gennaio del 2010, dopo tanta attesa e tante polemiche (i lavori sono iniziati nel 2001) tocca al ponte attrezzato Cocuzzo-Portasalza (600 metri di percorso, 26 rampe di scale mobili, 10 sul versante di Cocuzzo e 16 sul versante di via Mazzini, un ascensore per disabili, 4 ascensori verticali, per un costo di 16,5 milioni di euro).

[g.lag.]

TEMPO LIBERO OGGI SI CHIUDE LA MOSTRA REGIONALE ALLESTITA NEI LOCALI DELLA PARROCCHIA DI SANTA CECILIA, A POTENZA

LORENZA COLICIGNO l «I funghi in mostra vengono cambiati ogni giorno - dice Osvaldo Tagliavini -. Cercati e raccolti con tanta fatica, ma con profondo amore, dai soci dell’Associazione Micologica «G. Bresadola» gruppo di Potenza, che alzandosi prestissimo al mattino, si recano nei boschi della Basilicata e portano su questi tavoli il risultato della loro ricerca e delle loro scoperte. È questo il fascino del mondo dei funghi, creature a mezzo tre mondo vegetale e animale, che è sempre possibile trovare una variante di un tipo di fungo o addirittura un nuovo tipo, io ne ho catalogati in Basilicata più di 1000, per gran parte inseriti nel volume «I Funghi della Basilicata», che ho curato con mio figlio Rosario, edito dalla Regione Basilicata, ma certo i nostri boschi nascondono ancora molti altri segreti». Osvaldo Tagliavini, presidente dell’associazione micologica «G. Bresadola», ci parla del mondo dei funghi come di un mondo affascinante e ancora misterioso. Inevitabilmente il discorso cade sulla pericolosità dei funghi, anche sulla scia delle recenti notizie di cronaca. «I funghi sono tanto affascinanti quanto pericolosi, nessuno può assumersi a cuor leggero il ruolo di esperto, l’unica vera soluzione è affidarsi, prima di cibarsene, al servizio sanitario per un controllo o a esperti come noi che abbiamo un’esperienza trentennale alle spalle e che usiamo ogni cautela, sapendo che ogni variazione anche insignificante in un tipo di fungo può essere fonte di

Funghi, passione che può essere fatale il fascino misterioso della micologia Rischio di intossicazione: «Rivolgersi a esperti del settore» pericolo. I funghi sono costituiti anche di chitina, sostanza che li rende poco digeribili. Vanno mangiati in piccole quantità, senza mai abusarne. E sono esempio il Cortinarius orellanus e il Cortinarius orellanoides, che per la prima volta nel 1965 a Grzymala in

Polonia, provocarono un’intossicazione che coinvolse circa 200 persone, con 20 morti e un gran numero di invalidità permanenti, si trattava di un fungo che fino a quel momento era considerato empiricamente sicuro. A differenza dell’Amanita falloides, il più

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CURIOSITÀ A destra il Fomes Fomentarius: si ritiene che, strofinando due pezzi di questo fungo, l'uomo primitivo scoprì il fuoco

SAPORI In alto a sinistra il Cortinarius orellanus. Al centro l’associazione «Bresadola» e in alto il presidente Osvaldo Tagliavini

mortale dei funghi – dose mortale per un uomo 1 g./kg peso corporeo - , l’amanita muscaria provoca allucinazioni, in alcuni Paesi vengono somministrati, essiccati, ai soldati per renderli più combattivi. Noi, in genere, non mangiano funghi, li studiano per motivi scientifici». Il vice presidente dell’Associazione, Alberto Mazzariello, fa presente che esiste un comitato scientifico nazionale micologico «Bresadola», di cui fanno parte sia Tagliavini che Mazzariello, che conta circa 200 gruppi a livello locale. Del radicamento dei funghi nella tradizione alimentare del Mezzogiorno d’Italia è segnale la citazione in alcuni proverbi, che rispecchiano l’atteggiamento culturale di gruppi linguistici e sociali diversi. Ad esempio, in Basilicata si dice: Chi muor' cu li fungi, fess' chi lu chiang', mentre in Calabria: Chi mor' cu li fungh', va accis' chi li chiànge. Una cosa è certa: i funghi sono tanto buoni quanto pericolosi. Questo non li esclude dalla nostra dieta alimentare. «Possiamo gustarli in insolite ricette, - ci suggerisce Rosa Mazzariello, della «Bresadola» come la crostata e il gelato alla Clitocybe odora, che profuma di anice. Torta ai funghi: Versare in uno stampo rivestito di pasta frolla, la crema pasticcera amalgamata con i funghi «Clitocybe odora» scottati, lasciar cuocere in forno per 30 minuti. Gelato ai funghi: Frullare il fungo «Clitocybe odora» con latte e zucchero, aggiungere un uovo e una bustina di panna in polvere. Versare il tutto in una coppa.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I XI

Domenica 28 ottobre 2012

UNA STORIA INFINITA

CORSIE PREFERENZIALI E NO A prescindere dagli antichi rioni ogni sulle case popolari si complica CONGELATI VENTI MILIARDI DI LIRE discorso ma non è sempre così per i privati

Case popolari nei rioni Sassi dopo 17 anni si discute ancora e intanto sono scese da 72 a 40 PASQUALE DORIA l Con il valore di circa 20 miliardi di lire nel 1995 si potevano costruire 120 case popolari in periferia, o quasi. Oggi, con una capacità di spesa chiaramente erosa, forse se ne faranno 40 nei Sassi. Edilizia sociale. Stagione che a Matera sembra finita nel lontano 1975, a valle della grande variante al piano regolatore. Un tempo lontano, in cui sperare non sempre significava sognare ad occhi aperti. E così, a proposito di illusioni alimentate tra una campagna elettorale e l’altra, è ancora appesa da anni la vicenda di un intervento di edilizia residenziale pubblica nei rioni Sassi, la cui genesi si lega alla legge numero 179 del 1992. Radici che affondano nel ventre molle della prima Repubblica e che a livello regionale, per la precisione nell’ambito del piano pluriennale 1992/1995 di interventi di edilizia residenziali, riuscì a drenare 18 miliardi e 268 milioni di lire per le casse del Comune di Matera. Soldi destinati a otto comparti (A-H), presto ridotti a sette, da recuperare nei Sassi, tra i rioni Barisano e Caveoso. Dopo questi primi passi è complicato dilungarsi oltre il dovuto elencando passaggi in cui è facile perdersi. Diciamo solo che nel 2002, sette anni dopo, il Comune approvò il progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione di 72 alloggi. Si trattava di seguire le linee guida del primo programma biennale della legge 771 del 1986 sulla rivitalizzazione dei Sassi e dare corso al recupero di 72 alloggi. Con un’avvertenza: questi appartamenti di varia estensione avrebbero dovu-

EDILIZIA SOCIALE

È sempre complessa l’edificazione degli alloggi popolari to essere affiancati da attività di servizio, commerciali e artigianali nell’ottica primaria di diversificare le funzioni per una concreta rinascita degli antichi rioni di tufo. Dopo la riapprovazione del capitolato d’appalto e lo schema del bando di gara, nel 2005, i lavori per un importo iniziale di 4 milioni e 749 mila euro - furono affidati a un consorzio di Napoli. Si trattò di una consegna parziale e come primo approccio alla complessa materia del recupero di un tessuto urbano necrotizzato fu evidente che gli immobili interessati a progetti di recupero andavano prima di tutto ripuliti da rifiuti di ogni genere. Non solo, bisognava rapidamente eseguire una serie di interventi per assicurare la staticità dei luoghi compromessi da decenni di abbandono e degrado. Fu per questa ragione che all’importo di 9 milioni e 168 mila euro furono aggiunti altri 822 mila euro. I lavori vennero quindi consegnati definitivamente con l’obiettivo di chiuderli entro il 5 maggio del 2010. Dopo questi passaggi alla portata della comprensione di tutti,

inizia un altro complesso giro di valzer burocratico-amministrativo. Si arriva quindi a ridurre la superficie destinata agli alloggi da circa 5.500 metri quadrati a 3.200. Cosa che ha comportato la rimodulazione degli alloggi da 72 a 40 e l’aumento da 5 mila metri quadrati a 7.400 la superficie da destinare alle attività di servizio, commerciali e artigianali. Non è finita. Lo stesso provvedimento torna nella commissisione competente prima di approdare in Consiglio comunale. Questa volta per discutere e decidere dell’accantonamento di 266 mila euro utili a far fronte ad eventuali maggiori oneri utili all’attuazione di un programma di cui, per la verità, si sta perdendo praticamente ogni memoria. Sono trascorsi troppi anni e nel frattempo ancora una volta emerge quanto procede lentamente la macchina pubblica se l’obiettivo è quello di realizzare alloggi popolari, tanto nei Sassi quanto altrove. Questo è il vero problema. Nel contesto dei Sassi, poi, va detto che quì non si può andare a vivere per forza, solo perchè lo stabilisce un bando per alloggi popolari che dovrebbe gestire in questo caso il Comune.

RITARDI ASSURDI Sono disponibili venti miliardi dal 1995 per realizzare alloggi sociali negli antichi rioni Sassi, ma fino a questo momento non se ne è fatto mai nulla e la capacità di spesa continua a diminuire [foto Genovese] .

Una curiosità. Pare che a livello di progettazione abbia lavorato anche un nutrito gruppi di tecnici, 17, per la precisione, numero che, guarda caso, da queste parti porta male. Ad ogni modo, i bandi dovrebbero essere pronti almeno sei mesi prima, così da non abbandonare a se stesso quanto faticosamente recuperato. Ma per

compiere un simile passo bisognerebbe avere almeno un’idea di quando i lavori potranno essere consegnati. Data certa sulla quale nessuno sembra intenzionato ad avventurarsi dalle parti di via Moro, senza contare che rimane nebulosa anche tutta la vicenda dei servizi. Esiste una pianificazione, come si intende agire alla luce dei

mutamenti continui che i rioni Sassi hanno subito in questi ultimi anni? E soprattutto, come mai quando si tratta di edilizia sociale tutto diventa così complicato? Per non disturbare i soliti manovratori del mercato controllato dai privati? La storia si ripete. Intanto, ne fanno le spese soprattutto le fasce sociali più deboli.

VERSO LA CONFERENZA DEL 9 NOVEMBRE FISSATO UN ULTERIORE PASSAGGIO DI CONFRONTO IL 5 NOVEMBRE CON LE FORZE SOCIALI

Mobile murgiano e Valbasento faccia faccia con le forze sociali l Rioccupazione e politiche di riempiego. Si sta lavorando per rianimare l’area industriale della Valbasento e il comparto del mobile imbottito murgiano. Qualcosa si muove. Intanto, si registra una nuova tappa di avvicinamento alla Conferenza sulla Valbasento che, è ormai noto, si terrà la mattina del prossimo 9 novembre. «Al fine di mettere a punto le iniziative occorrenti a concludere il complesso itinerario avviato da luglio in poi dagli assessori regionali alla Formazione e lavoro Vincenzo Viti e alle Attività produttive Marcello Pittella, unitamente con l’assessore pugliese allo Sviluppo economico Loredana Capone, gli esponenti del Governo regionale lucano - annuncia un comunicato stampa - hanno indetto per il giorno 5 novembre un incontro con le forze sociali al fine di operare una ricognizione delle questioni ancora aperte e di definire anche le modalità e i passaggi ulteriori e conclusivi della vicenda. Sarà l’occasione anche per approfondire ulteriormente le modalità organizzative della Conferenza sulla Valbasento del 9 novembre, alla cui organizzazione stanno cooperando con la presidenza della Giunta e con il dipartimento Lavoro e formazione e le Attività produttive, i Dipartimenti dell’ambiente e delle Infrastrutture». Al contempo, fa notare la stessa nota di stampa «è stato messo a punto dalla Direzione generale per l’incentivazione del ministero dello

SALOTTO ANCORA NEL TUNNEL DELLA CRISI La manifestazione dei lavoratori dello scorso 12 giugno sulla strada statale 99 [foto Genovese] .

le altre notizie «MEMORIA E FANTASIA»

Eco mercatino in piazza S. Francesco n L’Associazione di Promozione Sociale “Memoria e Fantasia” organizza dalle ore 8 alle ore 13.30, in piazza San Francesco d’Assisi la manifestazione “Eco Mercatino“, il cui scopo primario è quello di favorire lo scambio, il riutilizzo e il riciclo degli oggetti di consumo di uso quotidiano, in una precisa ottica di economia ecosostenibile e di solidarietà sociale, ma anche di valorizzare artisti, artigiani, restauratori, appassionati di hobbies, riscoprendo antichi mestieri. UNIVERSITÀ E FORMAZIONE

Counseling giuridico una tavola rotonda

n "Il Counseling Giuridico: Nuove prospettive formative per accrescere competenze professionali e personali" è la tavola rotonda che si terrà domani alle 18.00 al secondo piano della sala consiliare della Provincia. Nell'occasione sarà presentato il Master di I livello in Counseling Giuridico proposto dall'Università degli Studi di Bari in collaborazione e il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici del Mediterraneo di Taranto, in collaborazione con Enti pubblici e privati appartenenti al territorio materano. INIZIATIVA IN PIAZZA

Referendum, raccolta firme dell’Idv n Raccolta di firme per i referendum promossi dall'Italia dei Valori su reintroduzione dell'articolo 18, abolizione dei contratti in deroga, abrogazione della diaria ai parlamentari e dei rimborsi elettorali ai partiti. Oggi verrà allestito un gazebo per la raccolta firme in piazza Vittorio Veneto, dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20. Prenderanno parte all’iniziativa il segretario regionale del partito Rosa Mastrosimone, il segretario provinciale IdV, Rosa Canitano e il responsabile cittadino IdV, Giambattista Grieco. MESSA E PRANZO SOCIALE

“Grotta di Lourdes” festa associativa Sviluppo economico, retta da Carlo Sappino, il documento che riassume il lavoro realizzato dal gruppo interdisciplinare ed interregionale composto da esponenti ministeriali, di Invitalia, e delle Regioni Basilicata e Puglia, mirato a definire un progetto complessivo di reindustrializzazione dell’area murgiana. Si tratta di un’iniziativa che costituirà

l’oggetto della verifica finale che dovrà concludersi nella sede ministeriale attraverso la individuazione sia dello strumento normativo che dovrà regolare in termini rigorosi la gestione del processo di reindustrializzazione sia del quadro delle risorse di sponda statale e regionale, che dovranno soccorrere i progetti di investimento».

n Organizzata dagli “Amici della Grotta di Lourdes”, dall’associazione Europea Operatori Polizia e da Mifajazz, è in programma oggi la seconda edizione della “Festa associativa”, aperta a tutti. Alle 11, santa messa nella chiesa di San Rocco, in via Lucana ed alle 13.30 incontro nella Sala Garden. Seguirà il pranzo sociale con ricco menù, musica e ballo. [p.miol.]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

26 Potenza

Domenica 28 ottobre 2012

Alcune classi hanno visitato il potabilizzatore del Camastra di Acquedotto lucano

Impianti aperti per gli studenti

I ragazzi hanno assistito alle diverse fasi a cui viene sottoposta l’acqua COME arriva l'acqua nelle nostre case? Dal prelievo alle sorgenti al trasposto attraverso gli acquedotti e la rete idrica, alla distribuzione nelle abitazioni, fino alla depurazione negli impianti di trattamento. Ogni passaggio ha la sua importanza. Poterlo osservare da vicino ed esserne partecipi può aiutare a meglio comprendere quanto l'acqua sia una risorsa finita, bene comune di cui avere cura. Ed è per questo che alcune classi dell'Itis “A. Eistein”, “Ipsia Giorgi” e “Ipaa G. Fortunato” di Potenza hanno fatto visita al potabilizzazione del Camastra di Acquedotto lucano. L'impianto si trova a quota 930 metri sul livello del mare in località Masseria Romaniello a Potenza e potabilizza l'acqua del torrente Camastra con una potenzialità produttiva di 1.050 litri al secondo. L'acqua, invasata nella diga di Ponte Fontanella a Trivigno, è sollevata da idoneo impianto e alimenta l'Acquedotto del Basento. I ragazzi hanno assistito alle diverse fasi di potabilizzazione: l'arrivo dell'acqua grezza all'impianto, la raccolta in un vascone dalla capacità di 40.000 metri cubi, la separazione delle particelle grossolane sedimentabili per gravità, l'inizio del processo di potabilizzazione. L'impianto è fornito di un sistema informatico e di una stazione di filtrazione su carbone granulare realizzata nel 2001 che permette il controllo dei sottoprodotti della disinfezione e il miglioramento delle caratteristiche organolettiche dell'acqua. Le acque provenienti dai

Alcuni degli studenti davanti il potabilizzatore di Al. A destra un momento della visita all’interno dell’impianto

singoli invasi e potabilizzate nei rispettivi impianti di potabilizzazione, vengono poi sottoposte a trattamenti chimico-fisici e di disinfezione prima di essere immesse in rete. Tutto ciò ha anche lo scopo di sfatare il luogo comune secondo cui l'acqua in botti-

glia è qualitativamente migliore dell'acqua delle nostre case. L'iniziativa rientra nel progetto “Terre d'acqua”, promosso dalla rete degli Osservatori e dei Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità di Legambiente in Basilicata (“Il vecchio

faggio” di Sasso di Castalda, “Oasi bosco faggeto”di Moliterno, “Bosco dei cigni” di Grumento Nova, “ Icalanchi” di Montalbano Jonico, “Melidoro Pollino” di Valsinni) insieme all'Osservatorio ambiente e Legalità in partenariato con Acquedotto lucano e Autorità d'ambi-

campagna di sensibilizzazione, informazione e animazione territoriale si propone di far comprendere l'importanza della risorsa idrica quale bene rinnovabile ma limitato e responsabilizzare i fruitori a un uso razionale dell'acqua, in primo luogo di quella potabile.

INTERROGAZIONE DI MOLLICA (MPA)

Stazione meteo, si acceleri la ratifica della convenzione IL consigliere regionale dell’Mpa, Francesco Mollica, ha presentato una interrogazione con la quale chiede al presidente della Giunta se non ritiene utile adoperarsi affinchè si accelleri la ratifica della convenzione, per la realizzazione e l'avvio di una stazione meteo a Potenza, tra l'Università degli studi di Basilicata, il Comune di Potenza e l'Aeronautica militare e anche per conoscere se le parti hanno effettivamente realizzato in base agli impe-

gni quanto di competenza o se esistono motivi ostativi che di fatto bloccano l'avvio del progetto. «La città di Potenza non ha una stazione meteo da 5 anni e mezzo dichiara l'esponente del Mpa - infatti gli ultimi rilevamenti, dalla vecchia stazione metereologica ubicata presso il “Grande Albergo” in attesa di essere spostata in una nuova sede, risalgono al 13 febbraio 2007». Nei mesi scorsi era stata predisposta «nelle linee essenziali, ma

non ancora firmata, una convenzione trilaterale tra il Comune di Potenza, l'Università degli studi di Basilicata e l'Aeronautica Militare con la quale ognuna delle parti assumeva impegni per la realizzazione. Il Comune di Potenza di farsi carico dei lavori infrastrutturali richiesti, l'Università avrebbe dovuto mettere a disposizione il sito all'interno del quale dovrà sorgere la stazione e l'Aeronautica il compito tec-

Si è conclusa dopo un mese la mostra sulla casa editrice Gallimard

In biblioteca una giornata all’insegna delle lettura francese

“GALLIMARD: 100 ans d'éditions”, la prestigiosa mostra documentaria sulla più famosa casa editrice di Francia, ospitata per circa un mese alla Biblioteca nazionale di Potenza, ha chiuso in bellezza la sua permanenza nel capoluogo lucano con una giornata di “letture francesi” che ha visto la partecipazione di alcuni licei linguistici della regione. Quasi un centinaio di alunni provenienti dal Liceo linguistico “Da Vinci” di Potenza e dal neonato Liceo linguistico di Melfi, hanno animato un'intera mattinata della Biblioteca nazionale di Potenza dando vita alla “Prima giornata della lettura francese” con delle letture tratte da testi di Hugo, Baudelaire, Verlaine, Camus, Saint-Exupéry, testi musicati dagli stessi alunni, mots croisée . «Si tratta di uno degli appuntamenti - spiega Raffaele Romano, presidente della Alliance Française di Potenza - che vorremmo realizzare ogni anno in collaborazione con la Biblioteca nazionale per la valorizzazione dello studio della lingua francese nelle nostre scuole. L'obiettivo dell'associazione, che ho l'onore di dirigere, si sostanzia nella promozione di questa lingua, nell'ottica di un'Europa multilinguistica e multicul-

to territoriale ottimale - Servizio idrico integrato Basilicata. Finanziato dal programma regionale Epos Programma strategico 2010-2013 per l'educazione e la promozione della sostenibilità ambientale nell'ambito del bando 2011 “A… come acqua”, attraverso una

Ragazzi che ammirano i volumi in mostra. In basso uno studente mentre legge un brano in francese

turale. Siamo molto soddisfatti di questa giornata, frutto dell'impegno straordinario degli alunni, dei docenti e delle direzioni dei licei linguistici partecipan-

ti». Una giornata partecipata, al di là della solita conferenza, destinata a stimolare la partecipazione degli adolescenti «abbiamo voluto

mettere al centro la creatività e la passione degli alunni che studiano la letteratura francese - ha aggiunto Romano - L'estro creativo espresso da questi ragazzi con letture, musiche e drammatizzazioni dei libri, ci convincono della bontà di questa scelta, che speriamo di ripetere in futuro». Soddisfatto anche Franco Sabia, direttore della Biblioteca nazionale di Potenza, che ha sottolineato quanto sia importante per la crescita umana e culturale di una società la presenza di una biblioteca, soffermandosi sul fatto che la struttura pubblica è a disposizione dei giovani studenti di oggi e dei ricercatori di domani. «Le voci degli alunni hanno fatto vivere alcuni dei libri esposti nella mostra Gallimard, realizzando la missione culturale della biblioteca, che è di far uscire il libro dagli usuali luoghi di fruizione e di farlo partecipare alla costruzione della vita sociale e culturale della regione». E soprattutto soddisfatti i tanti ragazzi che per un giorno sono stati interpreti di motivi e personaggi amati e studiati tra i banchi di scuola. L'evento culturale francese dell'anno non poteva concludersi in modo migliore. Salvatore Lucente

nico e specifico di adoperarsi per la installazione e soprattutto per la gestione della stazione metereologica». Era stato annunciato che per gli inizi dello scorso sarebbero «state apportate delle modifiche, di tipo meramente amministrativo, alla suddetta convenzione , così come richieste dall'Aeronautica, e si sarebbe formalizzato l'accordo tra le parti contraenti, ma ad oggi ancora nulla di fatto».

L’iniziativa gratuita de “Il ponte”

Informazioni utili C’è ora la guida per le famiglie La copertina de “La guida per le famiglie di Potenza”

E’ IN distribuzione gratuita anche quest’anno “La guida per le famiglie di Potenza”. Per il sedicesimo anno consecutivo l'associazione centro di solidarietà sociale “Il ponte”, presieduta da Rocco Casella, presenta “La guida per le famiglie di Potenza”. Lo scopo della pubblicazione è quello di rendere informazioni utili, sia alle famiglie di Potenza che a tutti coloro che per qualsiasi ragione frequentano il capoluogo di Regione. Potenza è una città in continua evoluzione e, qualche volta nemmeno con uno sviluppo armonico, per cui occorre fotografare di tanto in tanto gli spostamenti che avvengono. Si vogliono offrire informazioni che a volte sfuggono alla nostra attenzione, ma che raccolte in un piccolo opuscolo prima o poi potrebberotornarci utili;tale strumento dovrebbe aiutare

a meglio orientarsi nel mondo che ci circonda, fatto di leggi, procedure, orari, scadenze, ed a volte anche ostacoli. Tale pubblicazione non ha la pretesa di essere esaustiva di ogni informazione di pubblica utilità, per cui si invita, chi avrà tra le mani questo opuscolo, a voler segnalare eventuali errori, suggerimenti ecc. volti a migliorare tale strumento, si prega voler scrivere al seguente indirizzo e-mail roccocasella@tiscali.it L'associazione “Il Ponte” è iscritta nel registro regionale del volontariato dal 1988 ed esplica la sua attività principalmente nel settore dell'infanzia, attraverso il gruppo delle famiglie affidatarie, e con l'attività dei giovani del “Ponte” che svolgono il loro volontariato sia con i minori che con altri gruppi giovanili.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

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Domenica 28 ottobre 2012

Continua il lavoro sui baby calciatori dell’Apd Athena che rientra nell’ambito del gruppo Virtus

La Juventus si ferma a Matera

C’è una tappa del progetto Academy con il mister bianconero Marco Grossi IL PROGRAMMA

di FRANCESCO CALIA IL PROGETTO Juventus Academy inizia il suo percorso formativo anche a Matera, sposando il progetto della scuola calcio Apd Athena. Una realtà importante e volutamente ricercata dalla società della città dei Sassi, per avvalorare il proprio impegno nel mondo dello sport e della crescita sociale e personale dei propri atleti. Il progetto Juventus Academy nasce nella stagione 2004/2005, quando la Juventus Soccer Schools ha deciso di introdurre un nuovo metodo di lavoro da far svolgere alle proprie affiliate. Ad oggi conta 85 società satellite che lavorano con un preciso e metodologico sistema, studiato dalla Juventus University e basata sugli studi internazionali del volume Child Protection Policy. E’ l’unica realtà sul territorio nazionale che basa la sua istruzione tecnica, tattica e formativa su questo testo, unico vero volume inerente la tutela dei ragazzi che praticano sport. Una realtà completamente monitorata e seguita quotidianamente da uno staff di tecnici e docenti che lavorano per perfezionare e standardizzare i metodi di insegnamento della disciplina sportiva e non solo, per un percorso di crescita a trecentosessanta gradi. Domani, la prima visita stagionale, alla quale ne seguiranno almeno altre quattro, di uno dei tecnici nazionali della Juventus Academy, Marco Grossi. L’allenatore, tra i responsabili del progetto bianconero, sarà ospite per una giornata dell’Apd Athena, società facente capo al Gruppo Virtus Matera, sia per visitare le strutture di allenamento, individuate nel complesso sportivo del “Gaetano Scirea” in via Laterza, sia per osservare allenamenti delle giovani promesse e tenere una lezione al gruppo Esordienti ed ai tecnici. L’ex calciatore, che ha militato per diversi anni in serie A con le maglie di Inter, Ascoli, Catania, ma giocando anche in altre piazze importanti come Macerata, Monza, Montichiari, San Marino e molte altre, ha presentato il progetto della Juventus Academy, al quale si è legato dopo aver lasciando il calcio giocato ed aver sposato il progetto educativo e formativo legato ai giovani calciatori. «Il nostro è un progetto che nasce in collaborazione tra Juventus e Nike - spiega Marco Grossi - si prefigge di affrontare tutte le specificità della scuola calcio, portando la metodologia del corretto insegnamento tattico e culturale ai ragazzi iscritti. Il progetto è rivolto a tutti quei giovani sportivi di età compresa tra i 6 e i 12 anni, dalla categoria dei Piccoli Amici sino agli Esordienti e ha visto la luce nel 2004, per arrivare ad oggi ha coprire quasi tutto il territorio nazionale con più di ottanta società affiliate. La finalità principale è quella di portare una metodologia uniforme, studiata presso il Centro Studi

Strutture, ragazzi e tecnici tra lezioni e allenamenti

Una squadra della scuola calcio in basso Luigi Taratufolo e Marco Grossi

Il responsabile dell’iniziativa in bianconero terrà una lezione agli Esordienti

«Cerchiamo di creare un metodo comune I tecnici sono garanti»

di Torino. Un metodo di lavoro che identifica nel tecnico il garante di questo nostro modo di pensare il calcio e il suo insegnamento, obbligati a frequentare i nostri aggiornamenti nella Juventus University, che si svolge in diversi momenti dell’anno nello Juventus Stadium, oltre che attraverso degli incontri nelle rispettive sedi nei momenti di incontro che noi, tecnici National, svolgiamo durante le stagioni sportive a supporto delle società che fanno parte del nostro progetto». Una professionalità non indifferente, fornita dalla società a capo del progetto, la Juventus, ma anche richiesta alle società affiliate, oltre che la possibilità di partecipare ad eventi interregionali e nazionali di formazione, ma anche sportivi, con tornei svolti ogni anno in giro per l’Italia. «La nostra organizzazio-

ne porta senza dubbio un alto tasso di professionalità, porta conoscenza attraverso l’utilizzo della Child Protection Policy, unico libro presente in Italia sulla tutela dei ragazzi, oltre al presupposto di avere affiliate società serie, affidabili e competenti. Inoltre, dal punto di vista tecnico c’è la possibilità per i tecnici di partecipare alla formazione della University, mentre per i ragazzi quella di confrontarsi a livello nazionale con coetanei nei tornei che Juventus organizza in giro per l’Italia, oltre che i raduni con i tecnici nazionali della Juventus Academy, come quello che faremo a Matera e la possibilità di essere visionati dai nostri osservatori locali, regionali e nazionali». Una nuova opportunità per fare realizzare una scuola calcio di qualità e professionalità. matera@luedi.it

IL PROGRAMMA del pomeriggio di visita del Tecnico nazionale della Juventus Academy, Marco Grossi, sarà suddiviso in vari momenti, tra osservazione dei metodi di allenamento, lezione tecnico tattica e incontro con tutti i tecnici della scuola calcio Athena. Sarà un pomeriggio intenso, che vedrà impegnate tutte le strutture, tutti i ragazzi ed i tecnici della società affiliata alla Juventus Academy, in un mix perfetto per poter permettere anche al tecnico Grossi di effettuare le proprie valutazioni in merito alla nuova affiliata. Si parte alle 16, con Marco Grossi chiamato ad osservare l’allenamento dei gruppi Piccoli Amici e Pulcini, cioè dei nti tra il 2002 e il 2006. Seguirà l’appuntamento con Vito Chimenti gli Esordienti, cioè i nati tra il 2000 ed il 2001. Per loro, lezione sul campo di un’ora e mezza che dalle 18 in poi. lavora Ultimo appuntamento per Grossi, che prefianco a cedentemente avrà modo di visionare l’intera fianco struttura del centro sportivo “Gaetano Scicon i rea”, sarà quello con i colleghi tecnici della tecnici scuola calcio Athena, del Gruppo Virtus MateVirtus ra, neo affiliata al progetto Juventus Academy. La lezione-dibattito si terrà dalle 19,30 nella sala conferenze del centro sportivo e proseguirà sino alla prima serata. Prenderanno parte a questo appuntamento tutti i tecnici Virtus: Valentino Chimenti, Roberto Festa, Giuseppe Scasciamacchia, Raffaele Rubino, Luigi Taratufolo, Domenico Amodio, Cosimo Adorisio ed anche il collaboratore e tecnico esterno dell’Athena Matera, Vito Chimenti, che fregia la società della propria attenzione lavorando fianco a fianco con i tecnici Virtus e mettendo a disposizione tutta la sua esperienza calcistica. f.c.

Taratufolo spiega le novità della scuola-calcio

«Scelto un marchio serio che è sinonimo di qualità» UN PROGETTO serio e lungimirante, che guarda ai giovani ed al loro futuro non solo calcistico. Sono queste le prerogative che hanno convinto la Apd Athena Matera, una delle società del Gruppo Virtus ad avvicinarsi al progetto Juventus Academy. La possibilità di dare un nuovo, sempre più convincente e qualificato servizio ai propri iscritti attraverso la formazione e l’approfondimento delle caratteristiche non solo sportive, ma anche comportamentali dei giovani atleti dai 6 ai 12 anni, oltre alla vetrina nazionale sono aspetti importanti per una società che punta ad offrire il meglio in un raggio d’azione che, partendo da Matera, punta ad organizzare una struttura provinciale e, perchè no, regionale. «Abbiamo cercato con convinzione e forza l’affiliazione alla Juventus Academy perchè abbiamo notato la serietà del progetto - sottolinea il responsabile della Scuola Calcio Apd Athena, Gruppo Virtus Matera, Luigi Taratufolo - La prima visita che riceviamo da parte di uno dei tecnici nazionali, Marco Grossi ne è la prima dimostrazione a meno di due mesi dall’inizio dell’attività. L’interessa riguardo i giovani e la loro formazione da al progetto un risvolto interessante e confacente ai nostri obbiettivi. In tutto questo contesto, la volontà della società Athena è quella di crescere, e per farlo è necessario confrontarsi con professionisti preparati al meglio nella materia. Questa prima visita, richiesta per valutare tecnici e strutture a nostra disposizione, dimostra la serietà del progetto e nel corso dell’anno ce ne saranno altre quattro di valuta-

zione dei percorsi intrapresi, per un costante aggiornamento del lavoro svolto. La nostra società ha come caratteristiche fondanti l’umiltà, la passione e il bene che proviamo nei confronti dei nostri ragazzi, dunque abbiamo deciso di fare questa affiliazione per poter far crescere il movimento della nostra scuola calcio che ora è ferma ad una conoscenza territoriale. Altro fattore che ci ha colpito maggiormente riguarda la struttura dell’Academy. Dietro ogni nostro allenamento, da alcuni mesi a questa parte, c’è uno studio di professionisti che dedicano la loro vita agli obbiettivi di crescita sportiva e formativa dei giovani compresi tra i 6 ed i 12 anni, che noi puntualmente seguiremo, aggiornando non solo il nostro bagaglio formativo, ma anche l’offerta di metodologie ai nostri iscritti». Un progetto sponsorizzato da diversi soggetti come la Rf Group, Ondatel, Teknolens, TopEdil, Polirex, Metide, New Slot di Lisurici e Multiservice Fast Srl e che vuole puntare ad una crescita costante ed esponenziale della propria influenza, nonchè della capacità dei propri istruttori di favorire una crescita non solo sportiva, ma culturale e sociale dei giovani atleti che quotidianamente calcano le strutture di allenamento del centro sportivo “Gaetano Scirea”. Inoltre, la possibilità per i tecnici di poter frequentare l’University voluta dalla Juventus e i corsi di aggiornamento nazionali, saranno il viatico fondamentale per questo processo e percorso di crescita e formazione costante di tutto l’ambiente. fra.cal.


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