Dopo la retromarcia sull’art. 18, Monti rassicura Confindustria: “Reintegro solo in casi estremi”. Retromarcia sulla retromarcia?y(7HC0D7*KSTKKQ( www.ilfattoquotidiano.it
Miseria e splendore della carne
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Caravaggio Courbet Giacometti Bacon...
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Testori e la grande pittura europea
Testori e la grande pittura europea Sponsor ufficiale
Ravenna EKVVC) ECPFKFCVC ECRKVCNG GWTQRGC FGNNC EWNVWTC
12 febbraio - 17 giugno 2012
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Sponsor ufficiale
Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477
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Venerdì 6 aprile 2012 – Anno 4 – n° 82
SCANDALO LEGA: TUTTE LE CARTE
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on la gente che insegue e insulta i capataz in fuga da via Bellerio sulle berline blu (per cui hanno venduto l’anima) si conclude la parabola della Lega, nata contro i ladroni e diventata più ladrona ancora. Umberto Bossi era finito molto prima, da quando le sanguisughe in camicia verde lo portavano in giro, penoso monumento al suo passato, e alle sue spalle battevano cassa. Su certi finanziamenti non proprio limpidi anche il senatur dovrà qualche spiegazione (e pure sulla colpevole debolezza verso insaziabili figli e cerchi magici). Mentre però si allontana con lo sguardo perso dietro i vetri dell’auto schizzati di pioggia (la stessa immagine del Berlusconi cacciato del 12 novembre), incommensurabile appare la distanza tra lo scaltro inventore della messinscena padana e certi suoi emuli senza arte né parte, girovaghi dalle facce stravaganti miracolati con poltrone di governo e facoltà di arraffare qua e là. Del futuro che attende l’ex movimento del cappio finito nel cappio ci sarà tempo di parlare (a ingaggiare quelli meno sputtanati ci sarà sempre il miliardario bunga bunga). Ma sull’avvenire che attende la compagnia dei partiti foraggiati con miliardi pubblici c’è poco da dubitare. “Tra sei mesi ci spediranno a casa con i forconi”, dice un tesoriere che non vuole finire come Lusi e Belsito. Non ci si rende conto che la corruzione della politica può mandare in malora la democrazia. Come minimo occorre una legge che metta fine allo scandalo dei rimborsi elettorali gonfiati. Il Parlamento non l’approverà mai senza un deciso intervento del Quirinale. Occorre un messaggio alla nazione. I moniti non servono più.
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Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477
Barbacetto, Lillo, Mascali, Perniconi, Sansa, Truzzi, Vecchi pag. da 2 a 8 z
Sic transit... Umberto Bossi lascia la sede della Lega Nord, in via Bellerio a Milano, ieri pomeriggio, dopo aver rassegnato le dimissioni al Consiglio federale (FOTO ANSA)
In alto, illustrazione di Emanuele Fucecchi
L’INDAGINE x Nelle intercettazioni accuse al leader dalla segretaria Nadia Dagrada
“Umberto l’hanno rovinato i figli, ora non può dire che non sapeva” Nelle telefonate si parla di denaro anche a Calderoli e al berlusconiano Brancher. Una mazzetta al segretario ligure per far entrare il tesoriere Belsito in Fincantieri. Sequestrata una busta con scritto “Family” pag. da 6 a 9 z
Giardini di luce
Udi Luca Telese
I FERRARA PALAZZO DEI DIAMANTI 17 MARZO – 17 GIUGNO 2012 Info e prevendita: tel. 0532 244949 www.palazzodiamanti.it COMUNE DI FERRARA
PROVINCIA DI FERRARA
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
nl’aquila 3 anni dopo
LA PAROLA CHE Il ministro Barca: “In estate il piano TI FREGA: ”INSUSSISTENZA” per il centro storico” l badge fece scattare il cancelletto di metallo e dalla guardiola, puntuale, arrivò lo sberleffo di Zatti: “Diso, stasera a che ora ci fai uscire?”. Alla Logotech Disorientato Democratico detto “Diso” non passava mai inosservato. pag. 12 - 13 z
empreché sia vero che il governo ha fatto retromarcia sulla cosiddetta “riforma” dell’art. 18, è soltanto grazie alla Fiom, alla Cgil, all’Idv, a Sel, a un paio di programmi televisivi (tra cui Servizio Pubblico) e a un altro paio di giornali (tra cui Il Fatto), che hanno costretto Bersani a mettersi di traverso, sebbene l’ala confindustriale del Pd non ne volesse proprio sapere. In assenza di queste poche voci libere che fanno stecca nel coro del pensiero unico, il governo Monti sarebbe andato avanti come un caterpillar, spianando i diritti dei lavoratori e regalando un’altra arma di ricatto agli imprenditori. È una buona notizia, perché dimostra che nulla è ineluttabile, nemmeno dinanzi al sacro totem del “ce lo chiede l’Europa”. Quando pezzi importanti di società civile trovano un canale per manifestare visibilmente il proprio malcontento, lorsignori sono costretti a tenerne conto, anche se dispongono della più bulgara maggioranza politica, culturale e mediatica dai tempi del fascismo. Ma a questo punto qualche domanda si impone. Se, salvo trucchetti dell’ultim’ora, il governo ripristina la possibilità di reintegro giudiziario contro ogni tipo di licenziamento, compreso quello giustificato o mascherato da motivi economici, e cioè tutto torna come prima, che la fanno a fare la riforma dell’articolo 18? E, se Monti dice la verità quando afferma che la retromarcia non inficia la portata “storica” della riforma, perché per ottenerla ci son voluti tre mesi di braccio di ferro con Fiom e Cgil, scioperi generali, mobilitazioni di migliaia di lavoratori? Se, nonostante il ritorno al reintegro, la riforma rimane storica, europea, foriera di formidabili investimenti esteri, sviluppo, lavoro e crescita, perché il governo voleva abolire il reintegro, giurando che reinserirlo avrebbe fatto infuriare l’Europa, la Bce, i mercati, lo spread, dimostrando che “il Paese non è pronto per le riforme”, impedendo al governo di salvare l’Italia e causandone la caduta? Delle due l’una: o Monti e madama Fornero mentivano ieri sulla riforma prendere-o-lasciare, oppure mentono oggi sulla riforma lasciata. È importante saperlo, in vista delle “riforme” prossime venture: anch’esse saranno giustificate con l’Europa, i Mercati, lo Spread, lo Sviluppo, il Salva-Italia. Ma non è detto, anzi la parabola dell’art. 18 lo farebbe escludere, che sia sempre tutto vero. I giornali, sull’art. 18, si erano divisi. Il Fatto e il manifesto chiedevano la possibilità di reintegro giudiziario sempre e comunque, per ogni tipo di licenziamento. Su Repubblica lo scrivevano Mauro e Giannini, ma non Scalfari, convinto che Monti sia Cavour reincarnato e dunque attestato sull’irrilevanza dell’art. 18. Corriere, Stampa, Messaggero, Sole 24 Ore, Giornale, Libero, Tempo e Foglio erano invece spalmati sulla linea dura di Monti&Fornero prima della cura. Ora è comprensibile che la stampa berlusconiana schiumi di rabbia per la ritirata sul reintegro (“Monti cala le brache”, titolano in stereo Sallusti e Belpietro). Ma è stravagante la posizione del Corriere: gli andava bene la riforma senza reintegro, gli va bene la riforma col reintegro. Ma come: i pompieri della sera non ci avevano spiegato che chi voleva il reintegro era un pericoloso sovversivo, un residuato bellico da rottamare, un nemico del riformismo e del cambiamento? Viene in mente il caso del Tav Torino-Lione: grandi partiti e grandi giornali plaudivano al primo progetto da 25 miliardi, ora plaudono al secondo da 5-8 (low cost). Ma, se si è passati dal primo al secondo (entrambi inutili, ma almeno si risparmia), è solo grazie alle lotte del movimento No Tav, sempre dipinto come un ferrovecchio passatista e allergico al nuovo che avanza, anche quando diceva del tracciato A le stesse cose che oggi dicono i tifosi del tracciato B. Sull’art. 18, sul Tav, sulla corruzione e su tutte le questioni cruciali, la grande politica e la grande stampa non ne hanno mai azzeccata una, però seguitano a insegnarci a vivere. Come cantava De André, “la gente dà buoni consigli se non può dare cattivo esempio”.
S
Il fondatore scende dal Carroccio dopo 28 anni: “C’è di mezzo la famiglia”. Triumvirato Maroni-Dal Lago-Calderoli (citato nell’inchiesta). I fans del Senatur contestano il successore: “Giuda, buffone”
SOROLLA
Col senno di prima di Marco Travaglio
BOSSI AFFONDATO IN UN MARE DI SOLDI di Antonio Padellaro
12 febbraio - 17 giugno 2012
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Dal cappio nel cappio
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Amurri pag. 15z
CATTIVERIE Bossi si è dimesso. Proclamati tre giorni di rutto nazionale (da twitter)