Prima Pagine Giornali

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Alfano minaccia di far cadere Monti per accorpare le politiche alle regionali di febbraio. Anche lui, come gli orologi fermi, segna almeno una volta l’ora esatta

Giovedì 15 novembre 2012 – Anno 4 – n° 277

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Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

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POPOLI CONTRO TECNICI

Bersani, rispondeRai? di Marco

Travaglio

icono i retroscenisti che Bersani non ne volesse sapere del confronto in tv con gli D altri candidati. E, vista la sua performance

L’ALTRA EUROPA SI RIVOLTA Da Lisbona, Atene, Madrid e Parigi a Roma, Milano, Torino e Padova: centinaia di migliaia di lavoratori e studenti contro le politiche di austerità. Scontri un po’ ovunque con le forze dell’ordine, tra cariche violente e scene di guerriglia urbana. Grillo Cannavò, Caselli, D’Onghia » pag. 2 - 3 agli agenti: “Unitevi alla protesta”

LaPresse

DISORDINE PUBBLICO

Polizia, mano dura e un agente pestato a Torino

dc

Cattano » pag. 3

I GOVERNI E LA VIOLENZA

LA CATTIVERIA

di Antonio Padellaro

S

paccare la testa a un poliziotto è criminale. Massacrare con i manganelli chi protesta è criminale. Una triste equazione che serve a poco, perché queste sono le inevitabili conseguenze di una violenta giornata italiana. Ma incendiata da una miscela confezionata altrove. Dove, lo sappiamo troppo bene. Nelle stanze dei governi che a Roma, ma anche a Madrid, Lisbona, Atene, Parigi stanno iniettando massicce dosi di austerità nelle economie di nazioni disastrate. Una spietata religione del rigore, celebrata dai sommi sacerdoti dell’Euro che uccide il lavoro, che non crea sviluppo, che diffonde nei popoli depressione e sfiducia nel futuro. La guerriglia scatenata nella strade della Capitale a pochi metri da Palazzo Chigi (ma anche a Milano, Torino, Brescia) dovrebbe fare riflettere Monti e i suoi ministri. Le politiche più dolorose, le medicine più amare possono essere accettate da una nazione a due condizioni: che durino per un periodo non illimitato e che producano in tempi accettabili effetti positivi nella vita delle persone. Che si possa dire, insomma, è stata dura ma le cose stanno migliorando. No, è sempre più dura e va sempre peggio: questo dicono gli italiani. Non parliamo delle frange estreme della protesta, dei teppisti, degli infiltrati, degli sbandati. Perché ieri le nostre piazze e le piazze d’Europa erano affollate di impiegati, insegnanti, ricercatori, commercianti, espressioni di un ceto medio massacrato dai tagli e mortificato nella propria funzione sociale. C’era soprattutto una massa di giovani senza occupazione. Frustrati, esasperati, abbandonati. A cui nessuno vuole dare una risposta. E allora presidente Monti, non è anche questa violenza? E la peggiore?

I candidati alle primarie di centrosinistra negli studi di X Factor. Per le primarie Pdl stanno ricostruendo quelli di Colpo Grosso » www.forum.spinoza.it

FORUM DEL FATTO

Puppato: Bersani voleva oscurarmi Alleati con Casini? Preferisco Grillo Marra » pag. 10

» ISRAELE » Dieci morti nel raid aereo

U di Malcom Pagani

Bombe su Gaza, ucciso capo Hamas

BUSI:“SONO LIBERO PERCHÉ SOLO”

L’operazione si chiama “Colonna di nuvole”, ma quello che sale fino al cielo è il fumo dei bombardamenti dell’aviazione. Ucciso uno dei carcerieri di Shalit. Poi l’escalation. Peres: “Non potevamo tollerare altri razzi dalla Striscia”. Richiamati i riservisti. Non è escluso l’attacco di terra Zunini » pag. 16

er parlare del suo ultimo libro, Aldo Busi propone un P gioco cromatico. Riconoscerne il profilo e le pavonesche valigie nello zoo della Stazione Termini. Lo perdiamo. Ma siamo fortunati: “Se il taxi non fosse arrivato, sarei andato via”. Nell’agitare la frusta, il domatore trasforma le intenzioni. » pag. 18

dell’altra sera, aveva ragione: ingessato, impettito, un po’ scazzato, legnoso come chi ha inghiottito un manico di scopa, è stato forse il peggiore dei “Fantastici Cinque” (come li avevano definiti quei gran geni dell’ufficio stampa del Pd, che al segretario avevano riservato il ruolo, credibilissimo, di uomo-roccia). Alla fine si è rassegnato, ma ha imposto che il confronto andasse in onda non sulla Rai, ma su Sky per due motivi. Primo: l’ambiente gelido, asettico, quasi obitoriale della pay-tv. Secondo: la platea ristretta degli abbonati Sky, che avrebbe prevedibilmente fatto registrare un ascolto basso (infatti lo share del confronto è stato del 6%, che è un record per Sky, ma equivale alla metà o a un terzo di quello che si sarebbe totalizzato su Rai o La7). Bersani dev’essersi detto: se proprio devo mettermi al livello di concorrenti più dinamici di me, come Vendola e Renzi, che non devono ogni giorno tenere insieme un’Armata Brancaleone che va da Fioroni a Fassina, da Letta (Enrico, quello di destra) alla Camusso, strizzando l’occhio a Monti, Casini e Vaticano senza perdere per strada Fiom e Sel, e soprattutto cercando di evitare la solita telefonata mattutina di Napolitano con monito incorporato, beh, che almeno tutto avvenga lontano da troppi occhi indiscreti e da domande ancor più indiscrete. Dunque niente Fazio, niente Floris, niente Lerner, niente Mentana, niente (ci mancherebbe) Santoro. E perfino, per non scivolare sulla bava, niente Porta a Porta, dove pure Vespa rivendica ai politici il sacrosanto diritto di scegliersi i giornalisti. C’è però un piccolo problema: la Rai, anche se fa sorridere la sola idea, sarebbe il “servizio pubblico radiotelevisivo”. Nel Cda siedono due rappresentanti in quota Pd, sia pur indicati dalla “società civile” (Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi). Il presidente e il direttore generale, due automi ectoplasmatici usciti dai caveau delle banche, li ha imposti il governo Monti, sostenuto anche dal Pd. Fra direttori di rete e di tg, fra i capistruttura e i papaveri vari gli uomini del Pd sono un battaglione. Così come nella commissione parlamentare di Vigilanza e nelle presunte Authority indipendenti di garanzia (per i partiti, naturalmente). Tant’è che nessuno si permette mai di infastidire il Pd con notizie o inchieste scomode (ve l’immaginate che sarebbe accaduto se Rai3 avesse riservato un trattamento Di Pietro a Bersani o all’Udc alleata di Crocetta proprio la domenica in cui la Sicilia stava votando?). Siccome tutti questi signori li stipendiamo noi con il canone, vorremmo sapere che cosa pensa Bersani della Rai pubblica e che cosa intende farne in futuro, visto che non la ritiene neppure in grado di organizzare un confronto fra i cinque candidati alle primarie e le preferisce la pur ottima tv a pagamento di Rupert Murdoch. La vuole privatizzare? La vuole commissariare, più ancora di quanto già non lo sia oggi? O la vuole mantenere così com’è, salvo poi delegittimarla alla prima occasione e lasciarla sul piano inclinato di una crisi sempre più irreversibile di contenuti, idee e bilanci? Ci piacerebbe tanto chiederglielo de visu – a nome dei nostri lettori che sono anche in parte elettori delle primarie – nel forum redazionale che gli avevamo proposto: purtroppo, diversamente da Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci, Bersani non ha ancora risposto e forse non lo farà più. Naturalmente sarebbe pure interessante sapere che ne pensano, del mortificante ceffone subìto a opera del Pd, i vertici “tecnici” della Rai. Ma non risulta che siano programmati a rispondere alle domande. Ci vuole un nuovo microchip che non è stato ancora inventato.


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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 222 del 14/11/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Martorano: “Prosegue la messa in sicurezza della struttura”. De Filippo: “Soddisfatto del risultato”

Istituzioni

Il ricordo e l’eredità politica di Michele Cascino Scomparso a Matera l’ex vicepresidente del Consiglio regionale

Vertenza Don Uva arriva ddl salvastipendi Discusso e approvato il provvedimento che garantisce le buste paga dei dipendenti dei privati con l’intervento economico delle Asl

Approvato in aula il disegno di legge definito “salvastipendi”, varato per risolvere controversie nel settore sanitario come il caso del Don Uva, con i dipendenti che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi. In base al provvedimento le aziende sanitarie potranno anticipare i compensi dei dipendenti delle strutture private quando queste risultino inadempienti. Potranno inoltre rescindere i contratti con i privati nei casi di ripetute violazioni. Previsti ulteriori provvedimenti per risolvere le situazioni critiche.

Il mondo politico ricorda la figura di Michele Cascino, per decenni sulla scena politica e padre costituente della Regione. Michele Cascino, storico leader del partito socialista in Basilicata, è stato nel corso degli anni consigliere regionale per quindici anni, due volte vicepresidente del Consiglio regionale e assessore alla Cultura. A PAG. 2

Seminario Osservatorio e legalità

Il Don Uva di Potenza

A PAG. 2

Due bandi e le nuove attività sul fronte culturale valutati in sede di Comitato di coordinamento e monitoraggio

“Reati ambientali e indagini di Polizia giudiziaria” al centro del seminario a Potenza A PAG. 4

Contributi Ardsu per i posti letto I fondi per gli alloggi relativi all’anno accademico 2010-2011

Idee innovative da concretizzare Po Val d’Agri: aiuti alle imprese e alle persone disabili. Già attivate 64 work experience A PAG. 3

A PAG. 4

Ancora polemiche sui nuovi box auto in costruzione a piazza Bonaventura

La discarica di La Martella a Matera non è a rischio sospensione delle attività

Forti disagi per i residenti a causa dei lavori Giallo sui sensori, installati da pochi giorni

Rivelli: “Prorogata l’autorizzazione, intesa con l’Enea per trattare il percolato in loco”

La costruzione dei nuovi box auto a Potenza, in piazza Bonaventura, continua a suscitare forti polemiche non solo tra i residenti e i proprietari del cantiere ma anche tra cittadini che hanno investito nel progetto e coloro che

La discarica di La Martella non rischia di interrompere le attività e creare difficoltà alla città di Matera. Per il neo assessore all’Igiene, Rocco Rivelli, non ci sono pericoli: “L’autorizzazione integrata ambientale della discari-

ne sono rimasti fuori. Il forte disagio nasce dal non avere più una strada davanti alle case, dai lavori di privati su suolo pubblico e soprattutto dai troppi ritardi che diventa sempre più difficile sopportare.

La Gazzetta del Mezzogiorno

ca è scaduta ma si ritiene prorogata nel momento in cui il Comune avvia le procedure per il rinnovo”. Saranno sanate le vicende giudiziarie e sarà avviata una campagna di promozione per la raccolta differenziata.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Le Asl potranno anticipare le buste paga in caso di inadempienza dei privati nei confronti dei dipendenti

Sì alla norma salvastipendi

Vertenza Don Uva, approvato in aula ddl per proteggere gli impiegati

Una facciata della struttura Don Uva

Salvaguardare il futuro lavorativo dei dipendenti della struttura Don Uva che da mesi vivono una situazione di profondo disagio. Con questo obiettivo è stato approvato il nuovo disegno di legge per i lavoratori del comparto salute, che prevede l’intervento delle aziende sanitarie per anticipare le retribuzioni dei dipendenti delle strutture sanitarie private in caso di inadempienze di queste ultime. La norma mira a risolvere alcune situazioni critiche

del settore privato, come la mancata erogazione degli stipendi ai dipendenti della struttura del Don Uva di Potenza. Nello specifico il provvedimento prevede la sospensione di tutti i pagamenti nei confronti delle strutture private accreditate e inadempienti, dopo un periodo di avvertimento di dieci giorni e con la sola eccezione degli stipendi dei lavoratori, che vedranno così salvaguardati i propri diritti anche nel caso in cui le aziende private non siano in grado

Lavoratori tutelati

Garantiti i servizi

“Sono fortemente soddisfatto di questo risultato - ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - perché, con un lavoro collaborativo tra giunta e consiglio, siamo riusciti a individuare il modo più opportuno per tutelare i lavoratori lucani dalle vicende della casa madre pugliese”. Queste le parole del presidente De Filippo dopo l’approvazione in consiglio regionale della norma “salvastipendi”. Il presidente ha inoltre sottolineato la difficoltà e la complessità dell’iter per la definizione della norma: “Abbiamo inteso procedere in questa direzione audace e articolata perché come governo regionale avevamo preso un impegno con i lavoratori. Un impegno che porteremo avanti con convinzione e determinazione”.

“La norma salvastipendi ci consentirà di garantire le spettanze ai dipendenti del Don Uva così da preservare la continuità dei servizi di assistenza erogati dalla struttura sanitaria di Potenza”. Positivo il giudizio dell’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, sul provvedimento destinato alle aziende sanitarie. “Il provvedimento è frutto di un lavoro convinto e appassionato che ha impegnato il governo regionale in una sfida alle complessità giuridiche. Figlia della volontà espressa dal consiglio regionale che impegnava la giunta a trovare la soluzione più opportuna per preservare struttura, servizi e lavoratori, questa norma è solo il primo tassello di un quadro più ampio per la messa in sicurezza dell’intera struttura”.

di garantire l’erogazione degli stipendi. Le aziende sanitarie garantiranno il 90 per cento dell’ultima mensilità percepita e la misura potrà essere attivata non più di due volte e, in caso la situazione di crisi prosegua, l’azienda sanitaria competente ha facoltà per avviare le pratiche di conclusione del rapporto con le strutture

private inadempienti. “Abbiamo fatto un primo importante passo verso la messa in sicurezza della struttura sanitaria e dei suoi dipendenti. Ora stiamo già pensando al passaggio successivo” ha dichiarato l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Attilio Martorano, indicando anche i passaggi successivi del faticoso

iter legislativo: “Ora ci attende una fase operativa. Nei prossimi giorni, infatti, la giunta regionale provvederà a definire il regolamento per andare verso il fitto di ramo d’azienda. Un punto d’arrivo non semplice ma maggiormente stabile e duraturo”. Approvato inoltre un ordine del giorno collegato al disegno di legge che

prevede l’impegno della giunta regionale “alla verifica della possibilità di autorizzare il direttore generale della Asl a creare un fondo specifico presso un istituto di credito, intestando il conto alla struttura privata accreditata per l’esclusiva erogazione dell’anticipazione delle retribuzioni dovute e non pagate”. (bm8)

Scomparso un padre costituente della Regione

L’eredità politica di Michele Cascino

De Filippo: “E’ stato punto

Commozione e cordoglio per la morte a Matera dell’ex consigliere e assessore

generazioni di giovani”

La Basilicata piange la perdita di uno dei suoi padri fondatori, Michele Cascino. “Di Michele Cascino - ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - voglio ricordare soprattutto la sua profonda disponibilità e la sua impareggiabile coerenza. Cascino è stato punto di riferimento per intere generazioni di giovani ed è stato tra i padri fondatori dello statuto della nostra Regione. Un uomo e una figura istituzionale che tanto ha contribuito per la crescita del dibattito e del livello politico nella nostra regione”. “Con Michele Cascino - dichiara l’assessore a Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti - scompare una splendida figura di intellettuale e di pubblico am-

ministratore. In lui hanno sempre militato una grande onestà intellettuale e un’acutezza di analisi che lo ha portato ad assumere responsabilità rilevanti nella cabina di regia delle politiche per il Mezzogiorno. Il mondo era innanzitutto la sua regione e lascia un’eredità che non sarà facile onorare”. L’assessore alle Attività produttive Marcello Pittella ricorda “un socialista impegnato a livello nazionale sulle questioni del Mezzogiorno d’Italia che fece parte del comitato per le Regioni del Mezzogiorno e del consiglio di amministrazione della Svimez e diresse il centro di ricerche Metapontum Agrobios. Alla famiglia giunga la mia vicinanza e il cordoglio per una così grave perdita”. (bm8)

di riferimento per intere

Viti: “Ha assunto responsabilità importanti nella cabina di regia delle politiche del Mezzogiorno”

Pittella: “Un socialista impegnato a livello nazionale che fece parte del Comitato per le Regioni del Sud”


14.11.2012 N. 222

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Basilicata Mezzogiorno

Dai disabili alle imprese il Po Val d’Agri si rinnova Due bandi, lo scorrimento del “Match” e le varie attività culturali valutati in sede di Comitato di coordinamento e monitoraggio In questo momento di difficoltà crediamo sia doveroso aiutare soprattutto i giovani che hanno voglia di rimanere nell’area

Nuovi aiuti alle imprese e alle persone disabili, la futura redazione di un piano per i servizi comprensoriali, una gestione territoriale delle attività culturali, tanti gli argomenti all’ordine del giorno del Comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra, l’organismo di coordinamento politico-programmatico, presieduto dal presidente della giunta regionale e costituito da tutti i sindaci dei Comuni del comprensorio e dai presidenti delle Comunità

montane. In un periodo di forte contrazione economica, è parso necessario sostenere le iniziative già intraprese a favore dei portatori di handicap e delle persone svantaggiate con l’approvazione dello scorrimento delle graduatorie del Progetto Match che ha già visto l’attivazione di 64 work experience e che, nei prossimi mesi, permetterà ad altre 124 persone di beneficiare delle attività volte ad un loro inserimento lavorativo. Destinatari delle work experience sono persone

Dimissioni Mancusi

De Filippo: il commento alle repliche “Ho accolto la sua volontà con grande ammirazione”

“Ho accolto la sua volontà con grande ammirazione, in Italia non ci sono comportamenti istituzionali che vanno in questa direzione. Una decisione presa in totale e assoluta autonomia che ho recepito con dispiacere ma con profonda ammirazione. In Italia non esistono comportamenti istituzionali che vanno in tale direzione ed è per questo che la decisione di Mancusi andava accolta e va rispettata, non solo dai rappresentanti istituzionali”. Così il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, ha commentato le repliche successive alle dimissioni dell’ex vicepresidente e assessore alle Infrastrutture, Agatino Mancusi. “Per una serenità delle attività investigative e dei soggetti interessati - ha auspicato il presidente - sarebbe opportuno evitare di aggiungere ulteriori iniziative che, in circostanze così delicate, possono produrre solo ulteriore confusione”. “Il rapporto con Mancusi - ha concluso De Filippo - si fonda su un sentimento di stima e di rispetto reciproco e va al di là del lavoro istituzionale”. (Bm6)

con disabilità superiore al 45 per cento e svantaggiate oppure lavoratori molto svantaggiati. D’altra parte il successo di partecipazione al secondo bando per la rivitalizzazione dei centri storici ha indotto i 35 sindaci ad approvare l’emanazione di 2 nuovi bandi, uno per la creazione di nuove imprese e l’altro per la delocalizzazione di imprese già esistenti, che a breve dovrebbero garantire una boccata d’ossigeno a coloro che vogliono investire sul territorio. “In questi anni il Programma Operativo ha sempre cercato di sostenere le attività produttive - ha sottolineato il presidente della giunta regionale Vito De Filippo - e in questo momento di difficoltà e di crisi crediamo sia doveroso aiutare coloro, soprattutto i giovani, che hanno voglia di rimanere nell’area e concretizzare le loro idee innovative per far crescere la Basilicata”. Un’economia che può e

deve coinvolgere anche il settore culturale da sempre poco considerato dai cittadini quale possibile volano di sviluppo. Sulla stessa linea delle attività regionali volte alla crescita della cultura in tutte le sue forme, anche per il territorio del Programma Operativo Val d’Agri si discute per la nascita di una forma giuridica in grado di unire gli enti, le associazioni e i privati disposti ad investire sul fronte culturale. Dal singolo al comprensorio il passaggio diventa obbligato anche per i servizi comprensoriali. Date le richieste dei singoli comuni, spesso legate ai disagi che quest’ultimi si ritrovano ad affrontare in virtù dei continui tagli sui loro bilanci, il comitato ha assunto l’impegno di individuare le problematicità esistenti sul territorio per la redazione di un piano in grado di gestire al meglio i servizi comprensoriali. In una logica di città-comprensorio, infatti, il confronto divie-

Il progetto Match ha già visto l’attivazione di 64 work experience

ne obbligatorio non solo tra comuni ma anche tra la Struttura di Progetto e il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese che, in più occasioni, hanno affrontato problematiche comuni e

per la redazione del Piano Strutturale Intercomunale condivideranno le strategie di pianificazione attraverso la costruzione documentale e cartografica dei sistemi informativi territoriali. (Bm6)

La futura redazione di un piano per i servizi comprensoriali tra gli argomenti discussi

Un nuovo progetto di filiera anima il programma Dall’olio alla podolica e all’agnello delle Dolomiti: le tipicità lucane La valorizzazione dei prodotti tipici quale volano di sviluppo del territorio compreso nel Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra. E’ questo il filo conduttore che ha animato il Comitato di coordinamento e monitoraggio che si è tenuto lunedì pomeriggio presso la sala Verrastro della Regione Basilicata. Mentre la filiera del canestrato continua a fare strada per un’organizzazione territoriale indirizzata a una valorizzazione comprensoriale, si aggiungono nuove iniziative sul fronte eno-gastronomico. Il progetto di valorizzazione della melicoltura della Val d’Agri si avvia alla concretezza con l’individuazione di una struttura consortile che possa permettere ai produttori di avere uno spazio primario per una commercializzazione su scala più ampia. D’altra parte ci si indirizza verso la valorizzazione delle produzioni olivicole del Sauro e della Val d’Agri. Un nuovo progetto di filiera che punta a portare sul mercato un prodotto di nicchia, quale quello dell’olio, che da sempre ha contraddistinto i comuni del territorio. Numerose le tipicità che sono state in qualche modo regolamentate mediante un disciplinare, dalla podolica lucana all’agnello delle Dolomiti Lucane, prodotti anche questi molto apprezzati sia nel territorio lucano che altrove. Diversi anche i prodotti che andrebbero meglio valorizzati e che necessitano di una prima fase di ricerca come il castagno o il caciocavallo podolico. “Il settore agricolo ed eno-gastronomico - ha affermato il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo - è stato uno dei fronti su cui il Programma Operativo Val d’Agri ha sempre investito nella convinzione che la vocazione agricola dell’area dovesse avere occasione per esprimersi al meglio. L’individua-

Il caciocavallo podolico, tra i prodotti da valorizzare

zione dei prodotti da valorizzare è stato solo il primo passo per intraprendere un percorso di sistema che includa più comuni e che possa individuare adeguate modalità di commercializzazione e marketing”. A tal proposito il Comitato ha analizzato la possibilità di apprendere dalle esperienze passate, quale quella del paniere dell’Alta Val d’Agri, per cercare di comprendere come un unico paniere ombrello possa commercializzare e promuovere tutti i prodotti individuati quali tipici del territorio. In questa direzione si muoveranno gli sforzi futuri che vedranno la costituzione di una cabina di regia che possa incontrare gli interlocutori dell’area, apprendere dagli errori del passato e ragionare sulle nuove direttrici da percorrere. Su questa linea si muove anche la costituzione della filiera multi comparto che sta portando avanti il parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e a cui il Programma Operativo Val d’Agri sta assicurando il suo appoggio. (Bm6)


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14.11.2012 N. 222

Reati ambientali Serve continuare l’aggiornamento Il seminario organizzato dall’ Osservatorio ambiente e legalità della Regione è stato dedicato alla normativa in vigore

di Margherita Sarli “I reati ambientali richiedono per gli addetti ai lavori un aggiornamento continuo per le incessanti modifiche del quadro normativo vigente”. Così Luca Ramacci, giudice della Terza Corte Suprema di Cassazione ha introdotto il tema “ Reati ambientali e indagini di Polizia giudiziaria”, oggetto del seminario, svoltosi ieri a Potenza. Organizzato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata all’ incontro hanno partecipato i rappresentanti del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, delle Questure, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e delle Polizie Stradali. Si è parlato del ruolo della PG nel contesto delle norme del vigente codice di procedura penale, dell’attività di Polizia Giudiziaria nell’ambito del procedimento penale, dell’applicazione degli istituti processuali. Il relatore ha esaminato le principali discipline vigenti. Stamattina un altro seminario dedicato all’abusivismo edilizio, perché – come afferma Ramacci – l’ambiente non può essere slegato dall’urbanistica e dal paesaggio.

Basilicata Mezzogiorno

Votata a maggioranza anche una proposta di legge sulla modificazione territoriale

Province, il Consiglio regionale approva una mozione e una pdl L’assemblea ha chiesto al Parlamento di cambiare la legge 188/2012 al fine di assicurare in Basilicata la permanenza delle due Province Il Consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità una mozione in materia di riordino delle Province: “preso atto che la Provincia di Matera, il Comune di Matera e tutti i comuni della provincia, congiuntamente riuniti lo scorso 11 novembre, hanno ribadito la netta contrarietà alla soppressione della provincia di Matera e la necessità di mantenere, in un territorio così vasto come quello della Basilicata, la provincia di Matera e la provincia di Potenza”; condividendo il contenuto e il deliberato congiunto della Provincia di Matera e dei Consigli comunali della provincia“ di modificare, in sede di conversione, il D.L. 188 del 5 novembre 2012, al fine di assicurare la permanenza sul territorio delle due Province di Potenza e Matera tenuto conto della vastità del territorio (10mila kmq), prevalentemente montano che, altrimenti, non consentirebbe una efficace azione di governo e il raggiungimento degli obiettivi alla base del riordino stesso delle province”. In serata, poi, il Consiglio ha approvato questa volta a maggioranza una proposta di legge che modifica la legge regionale n.

Il presidente della Regione, Vito De Filippo durante il Consiglio regionale

Contributi per alloggi

Comunicazione Ardsu L’Ardsu comunica che sono disponibili i contributi posto alloggio per gli aventi diritto. Per tutti gli studenti idonei come da determina pubblicata numero 103 con l’elenco degli studenti idonei al contributo posto alloggio relativo all’anno accademico 2010-2011 e che hanno presentato regolarmente le ricevute del canone di fitto mensile agli uffici Ardsu, possono recarsi presso gli sportelli della Banca Popolare del Mezzogiorno con idoneo documento di identità facendo riferimento al mandato di pagamento n. 376 del 19 ottobre 2012 per il ritiro della somma spettante.

42/1993 sulle “Norme in materia di modificazione territoriale, fusione ed istituzione di nuovi Comuni”. Il progetto legislativo mira a risolvere determinate situazioni di incertezze territoriali tra Comuni che a volte danno luogo a con-

flitti e disagi alle popolazioni interessate. In particolare si vuole semplificare la determinazione dei confini nell’ipotesi in cui non siano precisamente determinati o diano luogo a conflitti territoriali, o ci sia l’esigenza

di unire borgate che si trovano lontano dal capoluogo comunale. Disciplinata anche la determinazione, la rettifica o l’eliminazione delle cosiddette “isole amministrative”, cioè quelle parti di territorio circondate interamente da territorio di altro o altri Comuni, “che può essere disposta anche relativamente a territori di Comuni appartenenti a Province diverse”. La determinazione o la rettifica dei confini “è disposta con decreto del Presidente della Regione quando sia stata definita con accordo tra i Comuni interessati. Se i Comuni non trovano accordo tra loro, la determinazione o la rettifica è disposta dal Consiglio regionale su proposta della Giunta, su richiesta di uno dei Comuni”.

Dal Consiglio Province/1 Scaglione (Pu)

Scomparsa Cascino/1 Folino (Pd)

Edilizia scolastica Venezia (Pdl)

L’Assise regionale ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno con il quale si chiede al Parlamento di modificare il ddl di riordino delle Province per assicurare l’autonomia di Matera e Potenza, considerata la vastità del territorio geografico. Il cambio di direzione dell’intero Consiglio regionale conferma la posizione da me assunta come acuto interprete, in sede di dibattito precedente, che voleva evitare di contrapporre i due capoluoghi e i due territori provinciali in una spirale di discussioni e interpretazioni lesive per l’unità del territorio regionale.

Con Michele Cascino scompare uno dei padri costituenti della nostra Regione, che fu protagonista dell’elaborazione dello Statuto e rappresentò un riferimento certo per la politica regionale e per i socialisti. Alla famiglia esprimo il profondo cordoglio del Consiglio regionale. Cascino ha contribuito alla costruzione di questa istituzione regionale mettendo a disposizione la sua intelligenza di uomo e dirigente socialista espressione delle aree interne e della provincia di Matera. Ha molto contribuito alla politica e alla cultura di questa regione.

La mozione presentata ieri nasce dall’ultimo rapporto di Legambiente sulla qualità della scuola. Lo studio evidenza interventi di manutenzione straordinaria in una regione che occupa i primi posti per rischio sismico. Con il documento si impegnava la Giunta regionale a proporre, in sede di conferenza Stato-Regioni, una specifica deroga al Patto di stabilità per interventi in edilizia scolastica, soprattutto nelle regioni ad alto rischio sismico e di prevedere un piano di recupero e messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici per l’incolumità di alunni e operatori scolastici.

Province/2 Pagliuca (Pdl) Sono certo che questo deliberato unanime troverà l’appoggio di tutti i parlamentari lucani e auspico che il Parlamento ed il Governo prendano atto di questa volontà del popolo di Basilicata e delle sue Istituzioni e si arrivi ad una modifica del Decreto Legge al fine di ristabilire per la Basilicata un assetto istituzionale provinciale più consono alle esigenze del territorio e della sua popolazione.

Scomparsa Cascino/2 Vita (Psi) Cascino ci ha affidato un messaggio: ‘il nuovo meridionalismo deve affrontare di petto, oltre a condizionare, i contenuti di un federalismo fiscale, indicare una organica e strutturata politica di coesione ed unificazione nazionale, compito che dovrebbero imporsi insieme e concordemente tutte le regioni meridionali in modo univoco ed esplicito anche al fine di costruire l’Europa mediterranea ed impedire che il Vecchio continente resti una potenza assediata.

Registro tumori Navazio (Ial) L’entrata in funzione del Registro Tumori non è più rinviabile. Sento il dovere morale di proporre una modifica alla L.R. 39/2001 istitutiva del Sistema Sanitario Regionale, oltre che proporre un Codice Etico e di Comportamento per il funzionamento del Registro Tumori. L’iniziativa legislativa verrà presentata alla stampa domani 15 novembre alle ore 11.30 presso la sala B del Consiglio regionale.


14.11.2012 N. 222

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Basilicata Mezzogiorno

Istruzione è crescita

La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani

Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani

Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Matera Mercoledì 14 novembre 2012

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Saneremo le vicende giudiziarie del terzo e quarto settore. C’è autonomia per un anno»

Nessun rischio alla discarica

L’assessore Rivelli: «Aia prorogata e intesa con l’Enea per la raccolta del percolato» di ANTONELLA CIERVO C’E’ ancora da fare ma il percorso è ben avviato. La maglia nera per i rifiuti, a Matera, può aspettare anche se l’attenzione dell’amministrazione comunale è alta, soprattutto in materia di discariche abusive. Lo conferma il neo assessore all’Igiene, Rocco Rivelli. «L’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) della discarica di La Martella è scaduta nel dicembre dello scorso anno - spiega - la legge prevede che nel momento in cui il Comune avvia le procedure per l’ottenimento del rinnovo dell’Aia, la stessa si ritiene automaticamente in proroga. La procedura-tipo è dinamica e si sviluppa attraverso diversi passaggi, a valle di un processo chesi costruiscecon Regione e Provincia. Quest’ultima precisa Rivelli - ha approvato il Piano dei rifiuti che è al vaglio della Regione e prevede una destinazione a Matera che oggi è incompatibile con lo status quo. Il percorso, dunque, è a sei mani». La discarica de La Martella resta un capitolo aperto che il Comune è intenzionato asanare. «Ilterzo e quarto settore, oggetto di una vicenda giudiziaria, sono al centro di un progetto che stiamo valutando con tecnici e progettisti. Il quinto settore, poi, è legato a impiantistica che per ora è datata». In una recente nota, Città Plurale ha sottolineato anche il rischio di inquinamento delle falde acquifere a causa del percolato e dell’assenza di pozzi piezometrici. «D’ora in poi, come Comune-pilota in Italia - annuncia Rivelli - grazie ad un’intesa con l’Enea, useremo un macchinario che ci sarà fornito in comodato gratuito, per il trattamento in loco del percolato. Abbiamo già avviato le prime campionature, poi entro la fine dell’anno cominceremo con le operazioni direttamente a La Martella. In passato lo conferivamo a Tecnoparco, con costi molto alti. L’unico passaggio sarà quello dello smaltimento dei fanghi, che risolveremo». Per la città le prospettive non sono, comunque, preoccupanti. «Abbiamo a disposizione poco più di 25mila metri cubi - tranquillizza Rivelli - e autonomia per un anno. Entro questo arco di tempo concluderemo la procedura per l’Aia, saneremo il terzo e quarto settore e otterremo

La discarica di La Martella. L’Aia (autorizzazione ambientale) è stata prorogata

Tra poco partirà una campagna per promuovere la differenziata il permesso per il quinto». A chi parla della politica da “discarica zero”, Rivelli risponde: «Bisogna ragionare in termini di esaurimento di quelle esistenti o nell’ambito di una impiantistica sovracomunale». La raccolta differenziata può essere la soluzione, a patto che faccia parte di un meccanismo complessivo più ampio: «La parte che non è differenziata, raggiungendo entro pochi anni le percentuali europee del 50%, va conferita comunque nelle discariche». Ai dati che Città plurale ha diffuso sulla raccolta differenziata che assegna a Matera nel 2011 il 19,31%, Rivelli precisa: «Nel 2012 ci attesta tra il 25 e il 30%. Un elemento visibile anche ad occhio nudo in città. I problemi atavici sono legati all’abbandono di rifiuti ingombranti, scarti di potature e residui di inerti. Proprio oggi (ieri per chi legge, abbiamo raccolto nella zona Paip materiale pari a 14 metri cubi che ha riempito due container)». Il segreto per raggiungere livelli d’eccellenza, è il porta a porta, aggiunge l’assessore:

L’area abusiva di Pozzo Misseo verrà bonificata dal Comune

«Se l’operatore valuta che nella raccolta dei cittadini non ci sonomateriali esatti,non liritira. In città, però, non è così dovunque. La frazione umida di Matera che va nell’impianto di Laterza, nonè stata accettata perchè supera il minimo di impurità, segno che nelle abitazioni viene svolta male. Infatti con costi altissimi, il materiale viene trattato nel nostro impianto di Matera». Le cinque sezioni (vetro, carta, plastica, umidaindifferenziata e umida) non vengono sottoposte a controlli e questo complica la situazione. Nelle prossime ore, intanto, il Comune si appresta ad avviare una campagna di sensibilizzazione che punterà proprio su questo iter coinvolgendo cittadini e studenti con istituzioni e Ato rifiuti. Iniziative pubbliche, pubblicità, e convegni ad hoc per migliorare la concezione di igiene pubblica e privata. In città, intanto, il Comune ha creato aree di sguinzagliamento dei cani per evitare il fenomeno delle deiezioni nelle strade: al parco del Castello, dei Quattro

Evangelisti, al Parco IV novembre, ad Agna al casino Padula. Il territorio intanto si sta organizzando: «In provincia di Matera sono in itinere pratiche per autorizzazioni ad aumento di volumetrie a Tricarico (altri 40 mila metri cubi), Pisticci (altri 50 mila). Colobraro (la struttura era di proprietà delle comunità montane, oggi soppresse e dunque non si sa chi deve svolgere i lavori) ha avuto l’autorizzazione e dovrà realizzarli». Il problema segnalato da Pio Abiusi di Città Plurale, secondo cui la Commissione europea ha deferito l’Italia alla corte di giustizia per le strutture abusive che nel materano sono 3, secondo Rivelli è un tema serio su cui si è già cominciato ad agire. «Una è al limite con Altamura, in contrada Sgarrone, l’altra a Terlicchia e una a pozzo Misseo. Quest’ultima la bonificheremo con i nostri mezzi. Le altre due sono vecchie case dismesse di proprietà privata e dunque la procedura sarà più lunga». a.ciervo@luedi.it

IL PROGETTO

LAVORO

Per le pari opportunità

Documento della Uil e oggi sit-in

Formazione, responsabilità, rispetto verso la parità di genere con possibilità di orientamento all’occupazione sono i cardini del progetto “Promuovere il Lavoro e le Pari opportunità nella Rete Educativa attraverso azioni concrete», avviato ieri a Matera dalla consigliera provinciale per le pari opportunità. L’iniziativa rientra nell’ambito di un programma nazionale, che coinvolge 13 province pilota, promosso da Ministero del Lavoro in convenzione con il Formez. Il progetto, che coinvolge nella fase iniziale gli studenti dell’istituto tecnico commerciale «Antonio Loperfido», sarà gradualmente estesa ad altri istituti attraverso altri incontri. Il programma, illustrato dalla consigliera provinciale di parità, Stefania Draicchio, è stato sostenuto dall’esperienza dell’imprenditore potentino Lorenzo Pagliuca, già presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Basilicata: «L'obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti –ha detto Draicchio –in un processo dove è stretta la relazione tra formazione, probabilità di occupazione, qualità, produttività e innovazione del lavoro, adeguatezza dei trattamenti retributivi, parità nelle possibilità di crescita professionale, produttività del lavoro».

LA Uil, in occasione della Giornata Europea di Azione e Solidarietà indetta dalla Ces (Confederazione Europea dei Sindacati) per l'occupazione e la solidarietà in Europa, contro l'austerità ha deciso di caratterizzare la sua mobilitazione nazionale, sui temi che riguardano il sapere e l'istruzione. Il dramma della disoccupazione giovanile che vive l'Italia, in particolare il Sud, potrà trovare una risposta se si investe sul sapere, sulla ricerca e innovazione e sull'istruzione. Soprattutto se si crea quel raccordo necessario tra mondo del lavoro e quello della formazione-istruzione. Le politiche che guardano solo al governo del debito sovrano e non alla crescita stanno procurando sofferenze ai cittadini, disoccupazione, aumento della Cassa integrazione e soprattutto recessione. Serve un'inversione delle politiche e guardare ai giovani e alla scuola come la risposta e l'opportunità per il nostro Paese e l'Europa intera. Per queste ragioni chiede di portare a conoscenza del Presidente del Consiglio Mario Monti e delle massime responsabilità europee, il manifesto e quello della Ces. Dalle ore 9 sit in davanti alla Prefettura ed alle scuole del capoluogo, con volantinaggio.

Redistribuzione rifiuti Colobraro è bloccata vanno a Tricarico e Matera I rifiuti differenziati di alcuni comuni della provincia di Matera saranno portati nella discarica comunale ma solo quelli a più alto tasso di differenziata

E’ STATA firmata in queste ore un’ordinanza del presidente della giunta regionale Vito De Filippo che redistribuisce i rifiuti nelle discariche del Materano a causa dello stop all’autorizzazione che ha colpito la discarica di Colobraro. I rifiuti dunque di molti Comuni della provincia che erano destinati a Colobraro sono stati redistribuiti tra Tricarico, Pomarico, Salandra e anche Matera dove arriveranno i rifiuti differenziati dei quattro Comuni maggiormente ricicloni (Montalbano, Montescaglioso, Irsina e Rotondella). Una scelta determinata dalla necessità che non dovrebbe causare particolari contraccolpi anche perchè si spera di poter ritornare al più presto ad una situazione di normalità. A confermare il processo di redistribuzione in atto in queste per ordine del presidente della Regione è l’assessore provinciale all’Ambiente Gianni Rondinone che spiega: «non si tratta assolutamente di un aggra-

vio che in particolare non interessa la città di Matera. Purtroppo la situazione di Colobraro ha costretto a redistribuire lo smaltimento nelle altre discariche in base a quelle che erano le disponibilità che ci sono». Una situazione che comunque verrà monitorata e tenuta sotto controllo per verificare che non ci siano ulteriori e gravi situazioni in altre discariche della provincia e per evitare che si ripresentino situazioni di emergenza da dover tamponare. La notizia di una redistribuzione dei rifiuti ha anche messo a tacere voci incontrollate che si sono diffuse nella giornata di ieri e che facevano riferimento alla possibilità di un arrivo di rifiuti e della riapertura di vecchie questioni. In realtà nulla di tutto questo è stato verificato ma solo un normale intervento di distribuzione ed una decisione che negli ultimi giorni la Regione si è trovata a prendere visti i problemi che ci sono stati nella discarica di Colobraro. p.quarto@luedi.it


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata -14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

24 Ore in Basilicata 17

Mercoledì 14 novembre 2012

Energia verde, il presidente Lacorazza presenta in esclusiva il progetto “Abitare Basilicata”

Rinnovabili per uscire dalla crisi

Royalties del petrolio per edifici sostenibili: così si rilanciano edile e professioni SI chiama “Abitare Basilicata” il modello che puntando sullo sviluppo delle energie rinnovabili mira a trascinare la regione fuori dalla crisi economica generando investimenti per il settore delle costruzioni e del suo indotto e opportunità di lavoro per le professioni. «Una proposta per guardare oltre la crisi», l’ha definita il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza nel corso della recente presentazione di un’iniziativa di Legambiente e Demepa sulle energie pulite. Basilicata come avanguardia nel passaggio dalla seconda alla terza rivoluzione industriale. Nella pratica la proposta del presidente Lacorazza prevede di utilizzare parte cospicua delle royalties del petrolio per finanziare e sostenere gli obiettivi del pacchetto europeo "Clima energia 20 20 20”: far crescere l'efficienza energetica e ridurre le emissioni, anche con le opportunità che il sistema lucano può giocarsi sul mercato dei titoli di carbonio. Anche attraverso la costituzione di un fondo che funzioni come una sorta di conto energia regionale per le ristrutturazioni e per l'abbattimento delle tasse sulla casa. Il che richiederebbe una preventiva modifica alla legge regionale numero 23 del ‘99 sull’urbanistica. Questo inevitabilmente rimetterebbe in moto il settore edile gravemente colpito dalla crisi ma fondamentale e strategico per la ripresa. 'Abitare Basilicata' può partire con una legge regionale che, raccogliendo il protocollo Itaca, metta mano alla certificazione degli edifici. 'Abitare Basilicata' deve essere il frutto di strategie e sinergie tra le istituzioni, le Ater, le agenzie provinciali e la Società energetica lucana. Lo strumento del Patto dei Sindaci e la redazione dei Paes possono rappresentare un scelta di forte partecipazione dal basso e di condizionamento degli strumenti di pianificazione di area vasta e di regolamenti urbanistici. E' necessario, quindi, iniziare a pensare ad un fondo che possa, per esempio, intervenire come una sorta di conto energia regionale per le ristrutturazioni e per l'abbattimento delle tasse sulla casa. Un progetto che dovrebbe essere frutto della stretta collaborazione di istituzioni, Ater, agenzie provinciali e Società energetica lucana. «E' una proposta - commenta Lacorazza - quella di 'Abitare Basilicata', che può rappresentare la sintesi progettuale più efficace per sperimentare una vera sinergia tra mondo della ricerca, della università, delle professioni e del sistema produttivo. Un modo per gli enti locali di riqualificare, ridurre e liberare risorse finanziarie da settori che trasversalmente impegnano energia e aumentano le emissioni di Co2: il proprio patrimonio, la mobilità, la dematerializzazione connessa all'informatizzazione per la gestione delle procedure amministrative in sintonia con lo sviluppo dell'Agenda digitale. Una proposta che porterebbe enormi benefici anche alle famiglie lucane all'interno delle quali si avverte, anche per la contrazione del reddito, il peso della bolletta energetica». E’ un percorso sul quale la Provincia di Potenza si muo-

ATTIVITÀ PER LE IMPRESE

Efficienza energetica Seminario tecnico a Confindustria

SI è svolto ieri nella sede potentina di Confindustria il seminario tecnico “Il sistema dei titoli di efficienza energetica. Un’importante opportunità per le imprese”. Al termine dei lavori sono interventi anche il presidente degli industriali lucani, Michele Somma e l’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella. Il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza

ve da tempo, a partire dagli investimenti in sicurezza e riqualificazione energetica delle nostre scuole. Circa 70 milioni di euro impiegati per il progetto “scuole ecologiche in scuole sicure” hanno messo in moto investimenti ma anche l'idea di promuovere concretamente una cultura del “nuovo abitare”, cultura che acquisirà almeno ogni famiglia di studenti che frequentano e frequenteranno le nostre scuole. «A fianco a questa scelta, apparentemente solo 'materiale' conclude Lacorazza - abbiamo arricchito e rafforzato, attraverso il Fondo Sociale Europeo (FSE), strumenti per l'offerta formativa coerenti con lo sviluppo sostenibile, pilastro fondamentale della strategia Europa 2020 rispetto al quale ingenti risorse saranno messe a disposizione dal ciclo comunitario 2014/2020. Credo molto che la cultura e la formazione siano leve fondamentali per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese e della Basilicata».

Cala ancora il numero degli occupati del comparto

Costruzioni, nuova “mazzata” La Uil lancia la mobilitazione NEL comparto delle costruzioni è sempre più emergenza: secondo la rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, nel primo semestre del 2012 l'occupazione è risultata in diminuzione nelle regioni del Sud dell'8,8 per cento, vale a dire un'autentica mazzata; l'indagine condotta dalla Banca d'Italia su un campione di circa 500 imprese conferma le difficoltà del settore. A lanciare l’allarme è il segretario regionale della Feneal-Uil Basilicata Domenico Palma. «Il saldo tra la quota di imprese che prevedono di incrementare la produzione nel 2012 e quelle che segnalano un calo è risultato negativo, mentre aggiunge - le attese per il prossimo anno segnalano un'attenuazione del peggioramento, che coinvolgerebbe anche il comparto delle opere pubbliche (in tutte le aree ad eccezione del Nord Ovest) e la quota di imprese edili

che prevedono di chiudere in utile l'esercizio in corso è pari al 50,4 per cento, in calo rispetto all'anno precedente. In base ai dati dell'Agenzia del territorio, in tutte le aree geografiche le compravendite di immobili per uso residenziale sono diminuite nel primo semestre di oltre un quinto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonostante le quotazioni abbiano registrato una marcata flessione nel Mezzogiorno a fronte di una sostanziale stabilità nel Nord Est e al Centro. Ciò conferma la crescente difficoltà delle famiglie a coronare il “sogno” della casa in proprietà». Per queste ragioni l'Assemblea Generale dei Delegati e dei Quadri Feneal dal titolo “Governare il cambiamento. Lavoro e Rappresentanza” che si

svolgerà il 21 ed il 22 novembre prossimi a Chianciano Terme - dice Palma - assume tutto il significato del rilancio della mobilitazione. La “due giorni” Feneal sarà un momento di riflessione ed un'occasione importante per discutere ed elaborare risposte adeguate a contrastare gli effetti della lunga recessione economica che stiamo attraversando e per indicare modi pratici e azioni concrete per creare nuovo lavoro a partire dal nostro settore che è stato duramente colpito dalla crisi con gravissime conseguenze sull'occupazione, sui redditi e sulle professionalità. Da tempo infatti sosteniamo che le costruzioni, settore strategico per l'economia, possono essere un banco di prova fondamentale per determinare un cambiamento di rotta in grado di garantire la ripresa di uno sviluppo equo e sostenibile dell'intero Paese”.

Emergenza neve, vertice in Prefettura SIèsvoltaieri nellaPrefetturadiPotenza una riunione di coordinamentovolta averificare lostato dellapianificazione da attuare in caso di emergenze connesse alle precipitazioni nevose, sia per quanto attiene alla viabilità che alla fornitura dei servizi essenziali. All'incontrohanno partecipato i rappresententi delle Forze dell'Ordine, della Provincia di Potenza, del Comune capoluogo,dei Vigili del Fuoco, dell'Anas, dell'Enel, Telecom , Acquedotto Lucano, Rete Ferroviaria Italiana, ciascuno per gli

aspetti di specifica competenza. E' stata confermata, da parte di ciascun Ente o ufficio, la predisposizione di piani operativi per procedere in caso di emergenza neve al ripristino dei servizi essenziali in tempi brevi, compatibilmente con l'entità degli eventi metereologici. Ai fini della massima diffusione della cultura della prevenzione è stata ribadita la necessità di un'adeguata informazione ai cittadini circa le corrette misure di comportamento cui attenersi durante le precipitazioni nevose, quali ad esempio l'utilizzo di dispositivi antineve sugli automezzi, al fine di evitare improvvisi blocchi della circolazione stradale, che possono compromettere le stesse attività di assistenza e soccorso. E’ stato evidenziato che a partire da quest’anno il Compartimento Anas per la viabi-

La Prefettura di Potenza

lità della Basilicata ha istituito l'obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali montati per i veicoli che transitano dal primo novembre al 31marzoprossimo sulraccordoautostradale Sicignano-Potenza nonché sulle principali arterie statali quali la Basentana, la S.S. 7, la S.S. Potenza-Melfi e la S.S. Tito-Brienza. Con apposita circolar inoltre - è stato reso noto - sarà richiamata l'attenzione dei sindaci dei Comuni della provincia per una sempre più efficiente organizzazione degli uffici locali di protezione civile, ciò pur in considerazione dell'attuale congiuntura economica. Si è ritenuto necessario invitare le amministrazioni locali ad adottare tutte le azioni necessarie dirette alla mitigazione del rischio connesso alle intense precipitazioni nevose, fra cui in par-

ticolare l'eventuale adozione di apposite ordinanze istitutive dell'obbligo di circolazione con dispositivi antineve sui territori comunali e l'adozione di iniziative finalizzate alla rimozioneealtaglio dipianteerami in adiacenza di strade, ferrovie, edifici, attesa la loro potenziale pericolosità in caso di abbondanti nevicate. Adeguata azione informativa andrà svolta da parte delle Amministrazioni comunali nei confronti delle popolazioni locali affinchè, in caso di preavvisi di condizione meteorologiche avverse di particolare intensità, venga assicurata la preventiva ospedalizzazione in via precauzionale, anche per tutta la presumibile durata delle avverse condizioni atmosferiche, degli ammalati dializzati e degli altri pazienti bisognosi di cure mediche .


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.11.2012

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APPUNTAMENTI

24 Potenza

Basilicata Mezzogiorno

AGENDA

Mercoledì 14 novembre 2012

Abusivismo edilizio Oggi un seminario

Dalla Provincia sostegno ai congedati

ULTIMO appuntamento oggi per i seminari dell’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata, dedicato all’approfondimento della normativa ambientale. L’appuntamento è alle 9.30 nella sala A del consiglio regionale, dedicato al tema dell’abusivismo edilizio, con particolare attenzione ai profili processuali e alle demolizioni, e icasi in cui si parla di responsabilità delle pubbliche amministrazioni.

SI terrà oggi presso la sala giunta della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano, alle ore 9.30, la firma della convenzione operativa avente ad oggetto : “Sostegno alla ricollocazione professionale dei militari volontari, congedati senza demerito, delle forze armate”. Saranno presenti il presidente della Provincia Piero Lacorazza e il Comandante del Comando Militare Esercito “Basilicata”Colonnello Salvatore Calderaro.

ALLO STABILE

FINO AL 30 NOVEMBRE

Incontri da salotto Tra musica e parole

Alla Pinacoteca provinciale la mostra della pittrice Pietra Barrasso

LEZIONI di musica dal taglio divulgativo, quattro incontri a tema per offrire letture trasversali con ascolti dal vivo, brevi inserti video e conversazioni muovendosi attraverso il repertorio musicale colto occidentale. Stiamo parlando di Salotti con la musica, gli appuntamenti di musica e parole promossi dal Rotary club di Potenza. Un salotto di tipo quanto più possibile esperienziale, con esecuzioni dal vivo realizzate dai migliori allievi del Conservatorio “Gesualdo da Venosa”, non solo esemplificazione dei percorsi scelti ma piuttosto importanti momenti di ascolto, vero e proprio concerto all’interno degli incontri. La durata di ciascun incontro è di 75-90 minuti. Il prossimo appuntamento dal titolo “La virtù non si improvvisa” è al Teatro “Francesco Stabile”, domenica 18 novembre, alle ore 18.00. Lo stretto legame fra essere virtuosi e saper improvvisare. Un’esperienza artistica virtualmente alla portata di mano di ciascuno che oggi viene abitualmente confinata ad alcuni generi di musica 2 (come il jazz ad esempio) dimenticando che Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Liszt e, ovviamente, il nostro Paganini, solo per fare qualche celebre nome, erano dei grandissimi improvvisatori. L’improvvisazione e il virtuosismo visti attraverso la lente particolare di molte attività umane.

Uno spettacolo della natura SARÀ ospitata presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza da domani al 30 novembre 2012 la personale di pittura dell’artista Pietra Barrasso dal titolo “Natura tra cromie e luce”, a cura della rivista “In Arte Multiversi” e sotto il patrocinio della Provincia di Potenza. Il vernissage della mostra è in programma giovedì 15 novembre alle ore 18.30. Sarà presente il critico d’arte Fiorella Fiore. Pietra Barrasso nasce in Irpinia nel 1963 e qui vive fino all’età di 29 anni, quando decide di trasferirsi a Roma. Nella capitale conosce alcuni dei più grandi esponenti dell'ambiente artistico, da Orfeo Tamburi a Ernesto Treccani, da Aligi Sassu ad Antonio Corpora, e di quest’ultimo diventa allieva. Nel corso della sua carriera espone in prestigiose gallerie e musei nazionali e internazionali (in particolare negli Stati Uniti), ottenendo ovunque importanti riconoscimenti. Sue opere di grandi dimensioni sono presenti alla Camera dei Deputati, presso Ambasciate, Regioni, Comuni e vari Enti Pubblici. Recente è la mostra “Fasci e scintille di luce” (10-21 luglio), ospitata presso Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, che ha ottenuto grandi consensi sia in ordine di critica che di presenza di pubblico. Ad essa sono seguite altre personali a Frosinone e Montone (PG). Nel mese di ottobre ha ricevuto la Medaglia di bronzo della Camera dei Deputati nell’ambito del “Premio Internazionale d’arte San Crispino”. Una delle sue opere, inoltre, è stata selezionata dalla giuria del “Premio Adrenalina” per la mostra che si terrà a Roma presso il MACRO Testaccio dal 15 novembre al 2 dicembre. Scrive della pittura di Pietra Barrasso il critico Mara Ferloni: «In una struttura articolata e libera si dipana il colore, che elabora e modula con sorprendente lu-

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0975-384191 0975-381365

RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 ZARITA 3396631132 RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO MASSERIE MARINO 0971- 981419 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157


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Basilicata Mezzogiorno

Potenza 23

Mercoledì 14 novembre 2012

Gli studenti delle scuole superiori protagonisti del Day job e di stage all’estero

Oltre la didattica tradizionale Conclusa l’iniziativa della Camera di Commercio per l’orientamento al lavoro LUIGI CUSEO da grande vorrà fare l’odontoiatra, ma con la passione per la fotografia. Sabrina Cavallo, già diplomanda nel settore chimico all’Ipsia Giorgi di Potenza, non esclude la possibilità di lavorare in aziende che si occupino delle analisi di acque o altre sostanze, anche trasformate, come il vino. Luigi Pietragalla, invece, sta già assaporando l’idea di diventare un ingegnere informatico. Hanno sogni e aspettative i giovani studenti potentini. Ma anche tante paure e insicurezze, come è giusto che sia. Ad incoraggiarli ci ha pensato un progetto promosso dalla Camera di Commercio e la sua azienda speciale Forim. Nel nome, “Scuola elevata al lavoro”, è già racchiuso tutto il senso dell’iniziativa, che ha coinvolto altre 50 camere di commercio in tutta Italia. «Il lavoro e la didattica spiega Franco Fucci, direttore Forim - hanno pari dignità. Con questa esperienza il lavoro diventa parte integrante del curriculum scolastico dello studente, rafforzandone le competenze». La didattica più tradizionale e teorica si fonde dunque con i nuovi strumenti educativi. Afferma in proposito la professoressa Maria Grazia Blumetti, del liceo scientifico di Potenza Galileo Galilei: «Per aprirsi a nuovi orizzonti è necessario che i ragazzi conoscano la teoria». E’ importante, però, che l’approccio ad essa sia innovativo. La scuola non può esimersi dallo sperimentare. E così eccola lì, l’insegnante di matematica e fisica del Galilei, pronta ad accompagnare in Romania i suoi studenti per uno stage di lavoro di tre settimane. Parte del progetto, infatti - in partenariato con la Provincia di Potenza - ha visto la partecipazione di circa 100 studenti dei licei della provincia di Potenza a stage aziendali in Germania, Romania e Portogallo. I giovani hanno vissuto fianco a fianco con il datore di lavoro, seguendo i suoi ritmi e i suoi orari. Luigi Cuseo, per esempio, insieme ad altre tre compagne, ha lavorato presso lo studio di un fotografo, imparando ad usare nuovi linguaggi e nuove tecniche, esplorando un mondo del tutto diverso dal suo contesto di riferimento, essendo un ragazzo del

Alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al progetto “Scuola elevata al lavoro”. Gli studenti sono stati impegnati in laboratori, attività e ovviamente lavoro.

liceo scientifico di Melfi. Sabrina e Luigi Pietraglla, invece, hanno partecipato all’altra parte del progetto, il Job day, importato dal modello americano. Una giornata al lavoro con un mentor alla guida del proprio universo lavoro. Una sorta di orientamento ai profili professionali. Sabrina è stata assorbita nell’organico di un’azienda d’ana-

E’ STATO conferito all’Istituto Comprensivo di Bella il premio di fisica “Cesare Bonacini”. Il professor Pietro Cerreta, presidente dell’associazione “Scienza Viva” di Calitri, con il sindaco Michele Celentano ha premiato la professoressa Anna Maria Ciciani e i suoi alunni. Il premio viene assegnato ogni anno dall’associazione dell’insegnamento della Fisica e dell’associazione nazionale insegnanti di Scienze Naturali ed è dedicato alla memoria di Cesare Bonacini, già presidente sapiente ed entusiasta dell’Aif, appassionato e convinto sostenitore del valore della partecipazione congiunta di studenti ed insegnanti a lavori scolastici con carattere di indagine sperimentale. Il tema del concorso del 2012 è stato “Come funzionano gli occhi? Cosa vedono? Indagini sperimentali sui fenomeni e le condizioni che consentono di localizzare i corpi e vedere i colori”. Ed ecco che cosa ha scritto nella sua relazione la professoressa Ciciani Anna Maria, docen-

lisi di Picerno, mentre Luigi in quello del Mediaticom. Sono una cinquantina gli studenti che hanno preso parte al Job day, provenienti dalle classe quarte degli istituti professionali Ipsia Giorgi di Potenza, Isis Tenente Righetti di Melfi, Isis Ruggero di Lauria, Isis Battaglini di Venosa. l progetto di Unioncamere ha riscosso ampio suc-

cesso: nel 2011 le imprese dell’industria e dei servizi hanno ospitato 307.250 stage e tirocini (il 40% della durata di un mese, il 60% di una durata maggiore). Risultato? Complessivamente, le imprese sono disponibili ad assumere l’11% di tutti gli stagisti che hanno avuto modo di conoscere e testare, ma questa propensione si amplia notevol-

mente per le aziende mediograndi. «Questi dati confermano come oggi sia fondamentale per i giovani avere contatti con il mondo del lavoro, sia per operare scelte di studio consapevoli delle opportunità presenti sul mercato, sia per farsi conoscere dalle imprese – dichiara il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte - Non a caso, anche

Alla base uno studio sugli occhi e sul modo in cui si vedono i colori

All’Ic di Bella il premio Bonacini te di matematica e scienze delle due classi premiate: “La partecipazione al concorso mi ha fornito l'occasione per affrontare argomenti diversi da quelli che solitamente propongo alle classi prime; l'interesse dei ragazzi è risultato superiore alle mie aspettative e i risultati, in termini di partecipazione e coinvolgimento degli alunni, sono stati soddisfacenti. Il nostro occhio, per vedere gli oggetti che ci circondano, sfrutta la capacità della luce di “tornare indietro”, secondo precise modalità, quando colpisce un oggetto non trasparente: per questo motivo al buio non riusciamo ad avere la visione delle cose. Partendo da questa considerazione ho ipotizzato un percorso che mi consentisse di affrontare i prin-

cipali aspetti dei fenomeni relativi alla luce e che, contemporaneamente, fosse adatto all'età dei ragazzi e alle loro conoscenze pregresse. Per la realizzazione di questo lavoro ho chiesto ai ragazzi di cercare materiale e informazioni sui temi trattati; insieme abbiamo reperito i materiali necessari, realizzato gli esperimenti e, ove opportuno, eseguito le misure, discutendo dei risultati e cercando di spiegare eventuali discordanze tra aspetti teorici ed evidenze sperimentali. I ragazzi hanno partecipato con interesse, hanno mostrato entusiasmo, e spesso stupore, per i temi affrontati e hanno collaborato attivamente sia nella fase di preparazione che nella fase di realizzazione ed elaborazione dell'intero lavoro. Alla fine del percorso abbia-

mo scelto gli esperimenti che ci sembravano più significativi e di più facile esecuzione e il 22 maggio 2012 li abbiamo presentati alle famiglie degli alunni durante la quarta edizione de “La giornata della Scienza”. Ogni anno l’I.C. di Bella si trasforma in un grande laboratorio scientifico e ha già organizzato quattro edizioni della “Giornata della Scienza”. Il tema comune di approfondimento è stato nel 2012 “Le diverse forme di energia”. La Basilicata è divenuta nell’immaginario collettivo nazionale “la terra del petrolio”. Nelle campagne di Bella sono stati installati mega impianti fotovoltaici. Sulle cime delle montagne che circondano Muro Lucano troneggiano, orribili e rumo-

per il 2013, il nostro Ente camerale consoliderà tra le sue linee strategiche la formazione del capitale umano, rinforzando l’azione dedicata alla formazione, all’autoimprenditorialità, al lavoro e all’orientamento». Il 6 novembre una delegazione si è recata a Roma per la conclusione del progetto. Anna Martino

rose, le pale eoliche. Nelle classi circa 400 alunni dai 4 ai 14 anni e i loro docenti si sono interrogati sul presente e il futuro dell’energia. Gli alunni hanno scelto come motto per il loro lavoro scientifico “Non hai veramente capito qualcosa se non sei in grado di spiegarlo a tua nonna” frase di Albert Einstein e hanno costruito exhibit, macchine semplici che producono, trasformano energia dal vento, dall’acqua, dal calore. L’Istituto Comprensivo di Bella avvicina così da anni ragazzi, docenti e gente comune all’acqua della conoscenza scientifica, per dirla con Oppenheimer, “affinchè impari a nuotarci dentro”. A conclusione della cerimonia di premiazione il dirigente scolastico Mario Coviello ha detto: «L’Istituto Comprensivo di Bella da anni indica una strada per migliorare l’insegnamento scientifico nelle scuole pubbliche italiane e il riconoscimento ottenuto con il premio Cesare Bonacini ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare sempre di più e meglio».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Mercoledì 14 novembre 2012

I LAVORI INFINITI

IL «GIALLO» DEI SENSORI La situazione è già «monitorata», ha 5 giorni fa il Direttore dei Lavori QUANTI DISAGI PER UN POSTO AUTO dichiarato alla Gazzetta, ma i tecnici sono arrivati ieri

Solo veleni dietro i box di piazza Bonaventura I sensori di monitoraggio sono stati installati solo ieri

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

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CANTIERE Qui si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

Viabilità Divieti di sosta per segnaletica stradale

LUIGIA IERACE l Paura e veleni davanti a quella voragine scavata in piazza Bonaventura per realizzare due piani interrati e 51 box auto grazie alla Legge Tognoli. Un’opera in mano a privati realizzata su suolo pubblico, segnata da ritardi. Troppi per poterci passare sopra. E i residenti ora proprio non ce la fanno più. Gli ultimi lavori di scavo li hanno messi a dura prova. Oltre al disagio per non avere più una strada davanti alle loro case, per non poter parcheggiare, per non potersi muovere, si è aggiunta la paura. Hanno sentito tremare le loro case. Quel palazzo che all’epoca del terremoto dell’Ottanta era stato dichiarato inagibile, è tornato a tremare. «Spendiamo tremila euro al mese per monitorare la situazione attraverso i sensori», ha assicurato alla Gazzetta il Direttore dei lavori, Silvio Ascoli, la settimana scorsa. Ma i residenti si sentono presi in giro. Con la pagina del giornale tra le mani, ripete. «Ma quali sensori? Il tecnico è venuto solo stamattina a metterne uno - ripete uno dei cittadini, mostrando l’oggetto sul muro al lato estremo del palazzo in via Bonaventura -. Mi è quasi entrato nell’ufficio, senza chiedere alcuna autorizzazione per metterne un altro». «Mi hanno detto che sono operai di una ditta di Napoli - gli fa eco una signora - ma vanno messi tre mesi prima di iniziare i lavori». Proviamo a chiedere cosa sono gli

oggetti appena messi sul muro. «Sono mire per il monitoraggio strutturale». Ma quando cerchiamo di sapere altre informazioni, si allontanano. «Deve parlare con il responsabile del cantiere. Stiamo aspettando l’ingegnere, ma non è arrivato». Perché in piazza Bonaventura, questo è il clima. I residenti escono da casa o tornano con le loro borse cariche di spesa districandosi in quello spazio stretto di marciapiede tra il palazzo e la recinzione. Sotto il vuoto. Inquietante a guardarlo. Passano i pedoni e anche le moto. Si fermano davanti agli uffici, ai negozi e si sfogano esprimendo i loro timori. Parlano a

raffica, ma sono pronti a interrompere la conversazione quando vedono passare quelli dei box. Perché si è creata una vera frattura trachi ha investito in quel box auto e chi si è tenuto fuori e ora è costretto a subire tutti i disagi. «Giustifico le loro lamentele, capisco le loro ansie. Hanno ragione - dice l’assessore comunale alla Viabilità Antonio Pesarini -. Il nostro impegno è di vigilare affinché i lavori siano completati nel più breve tempo possibile. Sono molto arrabbiato per quest’opera, ma credo che la proroga ora sia inevitabile. Purtroppo è un cantiere privato e non possiamo entrare nel merito della qualità dei lavori».

I LAVORI Piazza Bonaventura sventrata per realizzare i box auto con la legge Tognoli. Una voragine che ha provocato le reazioni dei residenti divisi tra ira, paure e veleni per il cantiere infinito. Timori per la stabilità degli edifici [Servizio fotografico di Tony Vece]

Sosta vietata a partire da venerdì in diverse strade del centro di Potenza. Lo ha reso noto l’Unità di Direzione Viabilità che ha istituito i divieti per consentire i lavori di rifacimento della segnaletica stradale lungo le seguenti vie: via Mazzini, corso Umberto I°, via Vaccaro e viale Dante. A partire dal 16 novembre, fino al termine dei lavori, infatti, sarà vietata la sosta con rimozione forzata dei veicoli. I cartelli relativi al divieto di sosta con rimozione dovranno essere apposti a cura della Ditta esecutrice dei lavori almeno 48 ore prima della data e dell’orario di inizio dei lavori, affinché la cittadinanza sia informata con congruo anticipo del provvedimento stesso. La ditta esecutrice dei lavori è obbligata altresì ad apporre la segnaletica stradale prescritta dalle leggi in materia per la sicurezza della circolazione veicolare e per quella attinente ai lavori. La stessa alla ultimazione dovrà ripristinare lo stato dei luoghi a perfetta regola d’arte.

POLITICA OGGI INCONTRO ORGANIZZATIVO PER ILLUSTRARE LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE ALLE «PRIMARIE» DEL PROSSIMO 25 NOVEMBRE

ENTI LOCALI SULL’IRRESPONSABILITÀ DEI COMUNI

l Si è messa in moto a pieno regime la macchina per l’organizzazione delle primarie di coalizione del centrosinistra lucano. Con gli uffici elettorali che hanno cominciato a registrare i cittadini intenzionati a scegliere il proprio candidato premier di coalizione (il prossimo 25 novembre) fra i cinque concorrenti. Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Matteo Renzi, Laura Puppato, Bruno Tabacci. E stamattina, presso la sede regionale del Pd, a Potenza, verranno illustrate ulteriormente le modalità di partecipazione. A fornire le indicazioni saranno Giuseppe Sonnessa, presidente del coordinamento regionale «Primarie bene comune», i componenti del coordinamento regionale e i provinciali, presieduti da Donato Cutro (per Potenza) e Francesco Caivano (per Matera). Nei giorni scorsi si era avviata l’iniziativa dei comitati pro-Bersani (il cui staff nazionale, va ricordato, è coordinato dal segretario regionale dele Pd lucano, Roberto Speranza) con manifestazioni alle quali hanno partecipato Alessandra Moretti (portavoce dello staff pro-Bersani) e l’ex ministro Livia

l «È paradossale che il Ministro Giarda giudichi irresponsabili i Comuni e ridicolizzi il senso di responsabilità degli Enti locali che hanno cercato di rispettare con sacrifici immani i mille vincoli posti dal Governo sulla finanza locale con ripercussioni sui servizi ai cittadini e sullo sviluppo locale». Lo ha sottolineato Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e delegato Anci per il Mezzogiorno, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dei rapporti con il Parlamento a Uno Mattina e riportate dall’Agenzia Ansa. «Abbiamo chiesto di annullare i trasferimenti diretti e vivere della nostra autonomia finanziaria e gestionale, compartecipando ai tributi. Purtroppo – continua Santarsiero - il Federalismo non è del nostro Paese ed ormai appartiene ad una futura stagione governativa. In ogni caso non accettiamo lezioni, i soldi pagati dai cittadini non sono di proprietà del Governo ma del Paese e delle sue esigenze». «Se lo Stato - ha detto ancora il sindaco - avesse operato come i Comuni non sarebbe in così grave crisi, avrebbe risparmiato, ridotto il personale, compresso la spesa, razionalizzato gli interventi, guardato al riequilibrio dei territori». Secondo il primo cittadino «non è educativo e fa male lanciare messaggi del tipo “si lamentano ma alla fine ci stanno”. È quanto basta per dire che forse è ultimato il tempo delle sensibilità tecniche. Grazie – ha concluso Santarsiero - siete stati bravi, ma ritorni la politica».

«paradossali» Primarie del centrosinistra a pieno regime Sono per Santarsiero le parole di Giarda Bersani pigliatutto. Pdci per Vendola

PRIMARIE L’incontro di Alessandra Moretti, pro Bersani, a Potenza [foto Vece] Turco. Lunedì prossimo, sempre a sostegno della candidatura Bersani, è atteso in Basilicata Massimo D’Alema. In precedenza era venuto a Potenza, matera e nel Vulture Nichi Vendola, in favore del quale esprime la propria opzione il Pdci lucano. Sempre per il segretario nazionale del Pd si è schie-

rato anche Archimede Leccese, segretario cittadino Psi, a nome del comitato «I socialisti per Bersani». In Basilicata il partito dei Comunisti italiani fa sapere di voler sostenere il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, alle primarie di coalizione del centrosinistra. E, ag-

giunge il segretario regionale Pdci, Giovanni Soave, «in caso di ballottaggio e della mancata vittoria del leader della Sel, il sostegno andrà a Pierluigi Bersani». Soave ha spiegato che Rifondazione comunista (che insieme al Pdci compone la Federazione della sinistra) ha scelto di non far parte dell’attuale centrosinistra e di non partecipare alle primarie «ma, pur non sciogliendo la Federazione, abbiamo deciso a livello nazionale di non far parte di una “riserva indiana” e quindi di far sentire la nostra voce, anche in Basilicata, dove siamo forti e presenti in molti Comuni». Sulla scelta di «rientrare» nel centrosinistra, il rappresentante della segreteria nazionale, Pino Sgobio, ha spiegato che «la fiducia va a Bersani, che ha scelto una via diversa rispetto a Veltroni, che decise di fare a meno di noi, e rispetto a Monti, le cui politiche per noi sono improponibili»: per questo motivo «abbiamo deciso di partecipare alle primarie, e quindi – ha concluso Sgobio – di dare il nostro contributo anche nella prossima legislatura».


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Un viaggio nel centro storico tra viale Dante e via Pretoria FUORI dalla fermata delle scale mobili di Viale Dante, un gruppo di anziani seduti ad una panchina discute di politica e di superstipendi, ben più corposi rispetto alla loro magra pensione. In testa hanno tutti il berretto e addosso cappotti pesanti, già equipaggiati per un inverno - a queste quote proverbialmente rigido - che quest'anno tarda però ad arrivare. Alle 8 di sera di un lunedì qualsiasi d'autunno inoltrato, il centro di Potenza non brilla per vivacità ma si anima di piccoli gesti quotidiani che raccontano una città che sembra avvolta in un'aurea di rassicurante serenità. Di fronte alla chiesa di Sant'Anna e San Giacomo, genitori e bimbi condividono il piacere di un giro in altalena e, poco più là, nel piccolo campo di calcetto in asfalto che porta i segni di migliaia di partite giocate i ragazzini si sfidano a pallone e non smettono fino a quando è ormai buio ed è ora di tornare a casa per cena. La funzione sociale della Chiesa, in questo scorcio di città, è evidente e risuona nelle parole di don Franco, che dall'altare parla della sua esperienza in Nicaragua tra gli sfruttati, rimarca le responsabilità delle multinazionali che alimentano le disuguaglianze sociali e invita i fedeli a stili di vita più sobri e ad eliminare il superfluo. Potenza, città in salita, da scalare - e scoprire - utilizzando le scale mobili o quelle “classiche”, meno comode ma sicuramente più affascinanti. Su un palazzo del centro storico una scritta degli ultrà punta il dito contro “una città di zombie” e, in effetti, tra le case in pietra di via Pretoria, si percepisce l'assenza del dinamismo dei venti-trentenni e del loro contributo di idee, fantasia e spregiudicatezza. Eppure il borgo vive nel passeggio continuo di ragazzini, in quel rumore di sottofondo che racconta di interrogazioni a scuola, amori adolescenziali e della voglia di vivere tipica di chi ha ancora tutto da scoprire. Per strada la gente si ferma a parlare, discute e sorride, segno che i legami sociali non si perdono, che c'è desiderio di condivisione, a dispetto dell'incomunicabilità che pervade tante altre città, dove ritmi frenetici portano a tirare dritto a testa bassa senza nemmeno guardarsi intorno. Le attività commerciali, per la verità, sono quasi tutte vuote, ad eccezione della libreria Ubik e del negozio Apple che espone in vetrina i-pod e mac book di ultimissima generazione. In tempi di crisi si rinuncia a tante cose ma non al piacere del vecchio libro fatto di carta e inchiostro e alla modernità della tecnologia che rende tutto più facile e immediato. D'altra parte, il contrasto tra antico e nuovo si respira un po' ovunque. Da una parte, vicoli e viuzze che trasudano storia, le chiese dal sa-

Negozi semivuoti Resistono i-pod e libri

Poca movida il lunedì ma la gente ha voglia di parlare

Calano le luci e il borgo s’illumina di normalità

pore medioevale, dall'altra i luoghi tipici di una società in evoluzione: i compro oro, spuntati come funghi in ogni angolo della città, simbolo dell'erosione del potere d'acquisto di tante famiglie che rinunciano a qualche gioiello pur di arrotondare, o i centri scommessa, dove i primi a tentare la fortuna sono i giovani dal destino precario. Quando le saracinesche dei negozi si abbassano e le luci dei negozi si spengono, per strada restano pochi temerari. Non è la città della movida notturna Potenza, o di chi va alla ricerca di trasgressioni. Nella centralissima e di-

scussa piazza Mario Pagano, uno degli ultimi lavori dell'architetto Gae Aulenti scomparsa pochi giorni fa a Milano, gli alti pilastri dell'illuminazione tengono accesi i riflettori sulla serata potentina, capace - nella sua atmosfera tranquilla - di regalare qualche emozione. Una piazza che per l'occasione si trasforma da luogo di incontro di giovani e meno giovani a campo di calcio improvvisato per i ragazzini. Drappelli di amici scelgono il Goblin's per andare a bere un buon bicchiere di Aglianico, altri preferiscono lo 0971 e gli scalini di fronte diventano luogo di di-

scussione davanti a duna birra. Anche nei vicoli che tagliano via Pretoria o di fronte alla chiesa della Santissima Trinità, non si smette di scherzare, magari guardando su un i-phone un video cliccatissimo su youtube. E in questo via vai di gente a cui basta la buona compagnia per trascorrere una serata piacevole, capita anche che qualcuno si avvicini a chiedere 20 cents per una chiamata. Cabine telefoniche, da queste parti, non se ne vedono ma la richiesta è così innocente da non poter essere disattesa. Antonio Liotta

IN BREVE

Imposta da pagare entro il 16 dicembre

Chiesti interventi sulle tasse locali

Imu, si avvicina I pensionati lucani la scadenza per il saldo a colloquio con l’Anci SI avvicina la scadenza per il versamento del saldo dell’Imu (16 dicembre) e il comune di Potenza mette a disposizione tutte le informazioni per il pagamento dell’imposta sulla casa. L’imposta deve essere pagata utilizzando il modello F24 (codice comune G942), disponibile sia nella versione ordinaria che in quella semplificata e presentabile presso qualunque sportello bancario o postale. Per informazioni specifiche è possibile rivolgersi all’ufficio Ici/Imu (tel. 0971/415292), attivo dal lunedì al venerdì dalle 11,30 alle 13,30, martedì e giovedì dalle 16,30 alle 17,30, o all’ufficio Relazioni con il pubblico (per informazioni generali) dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e martedì e giovedì dalle 16 alle 18,45.

«SI conferma un sistema impositivo locale che a causa del forte prelievo dello Stato non consente ai Comuni di avere le necessarie flessibilità ed i margini di bilancio per soddisfare adeguatamente le esigenze delle fasce sociali più deboli, degli anziani e dei pensionati in particolare». Questo il parere del Consiglio direttivo dell’Anci Basilicata che ha ascoltato le richieste dei sindacati pensionati in merito alla rimodulazione dell’Imu sulla prima casa. Il Consiglio valuterà le richieste per il prossimoannoe chiederà,conl’Anci nazionale, di attestare l’intera Imu ai Comuni e di rivederne le regole per avere margini reali per poter intervenire a tutela di soggetti svantaggiati. Incontri anche con il presidente della Fism, Edmondo Soave, per discutere della presenza in Regione delle scuole paritarie e della necessità di garantire servizi di mensa e trasporto scolastico.

Becce: «Un’altra tassa sulle cartelle Equitalia»

Casa del consumatore contro l’Iva al 21%

«DAL 20 ottobre scorso, su tutte le cartelle esattoriali pagate a Equitalia, i consumatori stanno già versando l'Iva del 21% che prima, invece, non pagavano. Cartelle esattoriali quindi ancora più salate grazie al Decreto Sviluppo». Lo sostiene Nicola Becce, presidente regionale della Casa del consumatore. «Se l'importo della cartella esattoriale è di 109 euro - continua Becce - il 9% di tale importo (i 9 euro) viene versato ad Equitalia e, da oggi, su questo 9% viene anche calcolata l'Iva al 21% (che finirà, invece, nelle casse dello Stato) quindi in totale, la cartella esattoriale che si dovrà pagare sarà maggiorata di un ulteriore 1,89 euro. Un ulteriore tassa - conclude - in aggravio delle tasche già povere dei consumatori».

Nuove regole dal 16 novembre

Segnaletica e divieti ecco l’ordinanza PER permettere i lavori di rifacimento della segnaletica stradale, l’Ud Mobilità del Comune ha emesso un’ordinanza per regolamentare la circolazione del traffico veicolare. In particolare, viene istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli dal 16 novembre 2012 fino al termine dei lavori in Via Mazzini, Corso Umberto I, via Vaccaro e viale Dante. I cartelli relativi al divieto di sosta con rimozione dovranno essere apposti a cura della ditta esecutrice dei lavori almeno 48 ore prima della data e dell'orario di inizio dei lavori, affinché la cittadinanza sia informata con congruo anticipo del provvedimento stesso. L’azienda, inoltre, è obbligata ad apporre la segnaletica stradale prescritta dalle leggi in materia per la sicurezza della circolazione veicolare e per quella attinente ai lavori.


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X I MATERA CITTÀ

Mercoledì 14 novembre 2012

EDILIZIA SCOLASTICA

DOPO IL CROLLO DEL SOLAIO A RONDINELLE

«Da Vinci», quattro classi trasferite all’Itcg «Olivetti»

IL TRASFERIMENTO DALLA BRAMANTE CANTIERE Lavori di rifacimento dei bagni nella scuola dell’infanzia di via Lazazzera dove sono state trasferite quattro classi del plesso di via Bramante dopo l’ordinanza di chiusura emessa dal Comune

Il crollo di un solaio lo scorso fine settembre all’interno di un’ala dell'istituto professionale industria e artigianato "Leonardo Da Vinci" aveva determinato numerosi problemi per lo svolgimento delle lezioni. L’immobile in contrada Rondinelle per motivi di sicurezza era stato chiuso e le classi trasferite all’Ipsia “Morra”. Nella struttura di via Dante, in virtù dell’interessamneto del dirigente scolastico del “Da Vinci” Rosaria Cancelliere, erano state allocate le nove classi per un totale di 150 alunni. Dalla prossima settimana, tuttavia quattro classi potrebbero trovare definitiva sistemazione nell’Itcga “Olivetti”. «Grazie all’interessamento del nostro dirigente scolastico Rocco Digilio e alla sensibilità dimostrata dal presidente delle Provincia, Franco Stella - afferma Giuseppe Siggillino, tra i collaborati vicari della

PAURA Il crollo del solaio nell’istituto professionale «Da Vinci» [foto Genovese]

scuola - sono state risistemate quattro aule dove troveranno posto classi quarte e quinte del “Da Vinci” per un totale di cinquanta alunni. Sono stati eseguiti dei lavori di somma urgenza in dirittura d’arrivo. Questo permetterà di migliorare la funzionalità sul piano didattico logistico, trasferendo le quattro classi dal [d.mas.] “Morra” all’ “Olivetti”.

Via Lazazzera disagi quasi finiti Scuola materna, in fase di ultimazione i bagni DONATO MASTRANGELO l Si vanno attenuando i disagi nel plesso della scuola dell’infanzia di via Lazazzera per i lavori relativi al rifacimento dei bagni. L’intervento all’interno dell’edificio è ormai in dirittura d’arrivo. I docenti e i genitori delle quattro classi della scuola dell’infanzia che prima erano ubicate nel plesso della scuola di via Bramante, tuttavia, hanno dovuto far fronte ad una serie di inconvenienti dovuti alla presenza di un cantiere durante lo svolgimento delle lezioni. «Adesso - afferma l’insegnante Annamaria Floridia della classe 1ª A della scuola dell’infanzia - la situazione si è normalizzata, anche perchè le opere volgono al termine ma ci sono stati problemi per gli interventi che, soprattutto nei primi giorni hanno creato polvere nella scuola. Del resto per realizzare i bagni gli operai hanno dovuto eseguire le tracce nei

corridoi per portare i tubi dall’esterno. Quando siamo arrivati a settembre abbiamo constatato che i bagni esistenti erano inadeguati in quanto i servizi igienici erano predisposti per i bambini più grandi delle scuole elementari. Grazie all’impegno del dirigente scolastico Filomena Cancellaro e alle sollecitazioni

I BIMBI E LA POLVERE «Situazione ristabilita ma nei primi giorni cantiere con le lezioni»

dei genitori e degli insegnanti l’Amministrazione comunale è corsa ai ripari. Resta il rammarico per un intervento - che avrebbe potuto essere realizzato già da tempo se è vero che l’ordinanza di chiusura della scuola Bramante risale al 3 agosto e la dislocazione

delle classi nei vari plessi della città a settembre». Tra l’altro i genitori in alcune classi come la 1ª A appunto hanno dovuto autofinanziarsi per dotare le aule delle tende. «E pensare - dice Floridia - che nel plesso della Bramante le tende erano nuove. Avevamo chiesto al Comune di smontarle per utilizzarle qui in via Lazazzera ma ora quella struttura è stata chiusa e murata e non è possibile più recuperarle». «I disagi riscontrati nelle scorse settimane - afferma Pasquale Pietracito, genitore di un bambino sono stati ora quasi del tutto superati. La scorsa settimana si è provveduto anche alla sostituzione degli infissi che erano vetusti». SCUOLA BRAMANTE Intanto per quanto riguarda la vicenda del plesso della scuola Bramante, chiusa dopo l’ordinanza emessa dal sindaco Salvatore Adduce il 3 agosto scorso per

le altre notizie CONSIGLIERA DI PARITÀ

Progetto su lavoro e pari opportunità

SERVIZI IGIENICI La realizzazione dei bagni nella scuola materna la non rispondenza sul piano antisismico ai carichi verticali, il Comitato dei genitori in un documento congiunto con le organizzazioni sindacali inviato al sindaco, al prefetto, al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale alla Formazione ha chiesto la convocazione di un tavolo istituzionale. «I geni-

PIANIFICAZIONE

«L’ordinanza emessa ad agosto. Le criticità andavano rimosse prima» tori - si legge nella nota - hanno lamentato il perpetuarsi dell’ atteggiamento di elusione assunto dall’Amministrazione comunale in merito alle richieste avanzate dalla totalità delle componenti della scuola». Una delegazione del Comitato dei genitori ha inol-

tre avuto un confronto con l’assessore comunale all’Istruzione, Simonetta Guarini, «per un confronto sulle soluzioni alle problematiche esistenti, soprattutto in ordine alla mancanza di criteri per una idonea distribuzione delle classi, che ha generato affollamento nelle aule, con inevitabili incidenti, nonostante i pronunciamenti del Tar Molise contro le “classi pollaio”. L’assessore si è impegnato a garantire entro questa settimana l’ istituzione di un “tavolo di lavoro” allargato che affronti in maniera collegiale e a ritmi serrati i problemi sollevati dal Comitato Bramante Unita, anche al fine di scongiurare i rischi legati alla programmazione del prossimo anno scolastico. ». Il comitato di via Bramante, inoltre confida nell’impegno dei consiglieri regionali Braia e Sarra che, sulla vicenda della scuola di via Bramante hanno presentato una interrogazione in Consiglio regionale.

DOMANI I FUNERALI ALLESTITA DAL COMUNE LA CAMERA ARDENTE AL PIANO TERRA DELLA MEDIATECA PROVINCIALE

Si è spento Michele Cascino

Una vita spesa per il riscatto delle comunità del Mezzogiorno l Una confidenza che aveva voluto riservare a pochi amici. Si tratta della casa in cui era stato a pensione negli anni del Liceo classico frequentato a Matera. Si trova in via San Rocco, nel Sasso Barisano. Michele Cascino, che veniva da Stigliano (dove è nato nel 1931), ha ulteriormente rafforzato quì, da buon testimone di una realtà subalterna, quell’anelito al riscatto del Sud che ha sempre alimentato il suo socialismo umanitario. Non a caso, l’attenzione per le vicende del Meridione è stata una delle stelle polari del suo impegno. Una vera e propria passione che, lasciando da parte la laurea in farmacia, l’ha visto attento e riconosciuto studioso dei processi in atto nella sua terra, ma sempre inseriti nel più vasto contesto del Paese. Una tensione costante, che non ha mai abbandonato essendo tra i pochissimi lucani a collaborare alla stesura dei rapporti Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, a lungo guidata dal suo amico

fraterno Pasquale Saraceno. La sua lettura puntuale del rapporto si traduceva in mirabili sintesi su tutto quello che direttamente e indirettamente riguardava la Basilicata. Veniva di persona a trovarci nella redazione della Gazzetta di Matera. Conserviamo ancora alcune delle sue lucide sintesi che spiegavano, in particolare, l’importanza di elaborare proposte serie sulla base di dati precisi, specialmente a livello di governo locale. Tutto questo in vista di concreti programmi di sviluppo delle Regioni meridionali considerate nel loro insieme, perchè solo così, sottolineava, si sarebbe potuta realizzare davvero l’unificazione anche economica dell’Italia. La profondità di questa lettura non ha perso per niente la sua validità. Si tratta di contributi preziosi e illuminanti

sul ruolo svolto da uno dei padri fondatori della Regione Basilicata, istituzione intesa soprattutto come centro di programmazione permanente e capace di ben legiferare, piuttosto che spendere troppo spesso senza cogliere il bersaglio dello sviluppo. Numerosi gli attestati di cordoglio espressi, dai massimi livelli istituzionali ai più semplici cittadini con i quali, fino a quando è stato possibile, ha sempre amabilmente conversato nella sua consueta passeggiata quotidiana in centro. Tra le altre, si registrano le parole intense spese dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, del presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, dell’assessore regionale, Vincenzo Viti, del presidente della Pro-

OBIETTIVI CHIARI

Sviluppo del Sud, la leva per unificare anche economicamente l’Italia

n Formazione, responsabilità, rispetto verso la parità di genere con possibilità di orientamento all’occupazione sono i cardini del progetto “Promuovere il lavoro e le pari opportunità nella rete educativa attraverso azioni concrete”, avviato ieri dalla consigliera provinciale per le pari opportunità, Stefania Draicchio. L'iniziativa rientra nell’ambito di un programma nazionale che coinvolge 13 province pilota, promosso dal Ministero del Lavoro in convenzione con il Formez. Il progetto, che coinvolge nella fase iniziale gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale “Loperfido”, sarà gradualmente esteso ad altri istituti. «L'obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti – ha detto Draicchio – in un processo dove è stretta la relazione tra formazione, probabilità di occupazione, qualità, produttività e innovazione del lavoro, adeguatezza dei trattamenti retributivi, parità nelle possibilità di crescita professionale, produttività del lavoro». IN VIA CAPPELLUTI

Protesta della Fp Cisl contro il ddl stabilità n Per problemi logistici si svolgerà oggi, dalle 10 alle 13, nel cortile della sede provinciale dell’Inps in via Cappelluti 2/B, e non davanti alla Prefettura, la manifestazione promossa dalla Cisl Funzione pubblica contro i provvedimenti governativi previsti dal disegno di legge di stabilità. INCONTRO CON IL PREFETTO

I segretari comunali in un gruppo di lavoro

Carlo Levi e Michele Cascino [f. R. Genovese] vincia, Franco Stella, della senatrice Maria Antezza, del senatore Felice Belisario, del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, del segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, del segretario regionale del Psi, Livio Valvano, del presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera. Cascino, consumato dalla malattia, si è serenamente spento ieri pomeriggio, attorniato dalla vicinanza e dall’affetto dei suoi cari, intorno alle 15. Il Comune ha allestito la camera ardente nella Mediateca provinciale. Domani, alle 10.30, il rito funebre nella [p.d.] parrocchia di San Rocco.

n I segretari comunali in servizio negli enti locali della provincia daranno vita ad un gruppo di lavoro «per la predisposizione di strumenti operativi volti a dare attuazione concreta alle previsioni contenute nelle disposizioni legislative introdotte nei mesi scorsi, che si riunirà nella Prefettura compatibilmente con l’ordinaria attività degli enti locali». La decisione è scaturita dall’incontro promosso dal prefetto, Luigi Pizzi, che si è tenuto ieri a Palazzo di Governo per un esame del ruolo del segretario comunale e per una analisi delle novità normative che hanno interessato le Amministrazioni locali.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

I VII

Mercoledì 14 novembre 2012

ROCCANOVA GENITORI INFURIATI. IL COMUNE AL MOMENTO NON HA DISPONIBILITÀ ECONOMICA PER FAR PARTIRE IL SERVIZIO

Scuola, al via il tempo pieno alunni senza mensa e col panino «In aula mancano condizioni igieniche per consumare il pasto» ANTONIO MASSARO

RICONOSCIMENTO Premiati i ragazzi di Bella

BELLA «CESARE BONACINI 2012»

Ricerca scientifica premio al Comprensivo

Assegnato agli alunni delle prime medie l Assegnato agli alunni delle prime medie del Comprensivo di Bella il premio per la ricerca scientifica « Cesare Bonacini 2012», sul tema «Come funzionano gli occhi? Cosa vedono? Indagini sperimentali sui fenomeni e le condizioni che consentono di localizzare i corpi e vedere i colori». L’ambito riconoscimento è stato conferito alla docente Anna Maria Ciciani, di matematica e scienze, ed ai suoi studenti, dal prof. Pietro Cerreta, presidente dell’ associazione « Scienza Viva» di Calitri, alla presenza del sindaco Michele Celentano. Motivazione dell’ attribuzione del premio, da parte dell’ associazione per l’ insegnamento della fisica (Aif) e dell’Associazione nazionale insegnanti di scienze naturali, è «per la qualità dell’ elaborato e l’impegno dimostrato nella realizzazione nello spirito degli insegnamenti di Bonacini». Già presidente sapiente ed entusiasta dell’Aif, egli fu appassionato e convinto sostenitore del valore della partecipazione congiunta di studenti ed insegnanti a lavori scolastici con carattere di indagine sperimentale. Soddisfatto il dirigente scolastico Mario Coviello «l’ Istituto Comprensivo - ha detto da anni indica una strada per migliorare l’insegnamento scientifico nelle scuole pubbliche. Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare sempre di più». [f. d’ambr.]

POTENZA LA DENUNCIA DEI SINDACATI

l Da lunedì 19 prende il via il tempo pieno nella scuola primaria di Roccanova. E fin qua tutto bene. Il problema è che a causa delle difficoltà economiche e del difficile momento congiunturale il Comune non ha ancora la possibilità di far partire la mensa. I genitori degli alunni di fronte a questa situazione sono più che infuriati. Chi ha la possibilità di prelevare il proprio piccolo lo porterà a casa per il pranzo e poi lo riaccompagnerà a scuola. Ma chi abita più lontano magari nelle contrade, o per motivi di lavoro non potrà farlo. La soluzione? I piccoli dovranno accontentarsi del panino. E questo ha scatenato le ire e le protese delle mamme e dei papà dei piccoli alunni. «Per la scuola a tempo pieno tuonano i genitori - è previsto l’obbligo della mensa scolastica. Ad oggi il Comune , non ha ancora provveduto ad avviare il servizio e questa è una situazione insostenibile». «Finora - proseguono - il dirigente scolastico, Rocco Guerriero da Sant’Arcangelo ha consentito di far uscire i bambini da scuola alle ore 13 senza il rientro pomeridiano, proprio a causa dell’assenza del servizio mensa. Ma da lunedì 19 lo stesso dirigente ha deciso il via al tempo pieno con la facoltà per le famiglie di prelevare i bambini da scuola per il tempo necessario alla consumazione del pranzo

presso le proprie abitazioni, oppure per chi abita fuori dal centro abitato o per motivi di lavoro non può prelevare i bambini, viene garantita la possibilità di consumare un panino a scuola, sui banchi dove si dovrebbe studiare. Il tutto con buona pace dei nutrizionisti che raccomandano, soprattutto per bambini di quell’età, una corretta e sana alimentazione». «Tutto ciò senza tener conto minimamente delle condizioni igieniche delle aule che sicuramente non sono luoghi idonei alla consumazione di un pasto. Un problema che riguarderà la maggior parte dei bambini». I geni-

SENZA MENSA Succede a Roccanova

POTENZA SABIA (UIL PENITENZIARI)

POTENZA CONSIGLIO REGIONALE

«Nel carcere c’è un detenuto affetto da scabbia»

Una mozione per salvare il tribunale di Melfi

l Nel carcere di Potenza uno dei detenuti, un uomo di 38 anni di nazionalità italiana, è affetto da scabbia ed è stato «subito curato con le dovute precauzioni, ma altri tre detenuti risultano oggi in cura preventiva». Lo ha reso noto il vicesegretario regionale della Basilicata della Uil penitenziari, Donato Sabia, ricordando che «il carcere di Potenza è una struttura fatiscente che risale agli anni '50. La tensione è alta tra il personale di polizia penitenziaria e gli altri detenuti». La Uil penitenziari ha chiesto alla direzione dell’istituto «maggiori controlli ed adeguate misure sanitarie a tutela del personale».

CHIAROMONTE TRATTAMENTI CHEMIOTERAPICI

San Carlo e servizi Centro oncologico all’utenza, «il taglio una realtà, gestito penalizza Ecclesia» col Crob di Rionero l «La spending review continua anche nella nostra regione a colpire non gli sprechi ma i servizi e i lavoratori. L’ultimo atto è la deliberazione dell’Azienda Ospedaliera “S. Carlo” che ha deciso un taglio del 10% ad una serie di servizi all’utenza forniti dai lavoratori dipendenti della cooperativa Ecclesia». A denunciare questa scelta che avrà ricadute sui servizi all’utenza e sull’occupazione di decine di lavoratori sono Michele Sannazzaro della FpCgil e Raffaele Pisani della Uil Fpl. «Le decisioni del San Carlo – per i sindacalisti - si riverseranno, a cascata, su una serie di attività quali il servizio casse, il servizio ausiliario, i servizi prestati nell’ambito del dipartimento amministrativo e di staff fino al lavoro segretariale presso i vari reparti, impattando fortemente sulla qualità dell’offerta agli utenti». «Non basta assolutamente – rincarano - chiedere ai direttori e ai dirigenti delle strutture interessate dai tagli “un ulteriore sforzo organizzativo mirante a minimizzare le conseguenti criticità” in un momento in cui il blocco del turn over e dei contratti ha già da tempo ridotto all’osso tali possibilità. Si è chiesto, quindi, all’ assessore regionale alla Sanità e al direttore generale del San Carlo di sospendere l’adozione della delibera di attuazione di questi tagli e di convocare urgentemente un tavolo per discutere della necessità dell’azienda di intervenire in maniera così pesante sul servizio». L’Azienda ospedaliera, tuttavia, non ha accolto la richiesta di sospensione, adottando già lo scorso lunedì la criticata delibera. «E’ assolutamente sbagliato e deleterio – spiegano Sannazzaro e Pisani - considerare solo le linee generali della cosiddetta spending review non agganciandole al territorio e alla tipologia dei servizi che si vuole ridurre. Conseguenze per i lavoratori Ecclesia, ma anche sui dipendenti dell’ azienda ospedaliera».

tori raccontano che si sono rivolti al sindaco di Roccanova, Giulio Emanuele. La risposta è stata «che il Comune non ha al momento risorse finanziarie disponibili per garantire il servizio di refezione e che sta cercando di reperire i fondi necessari ad avviare il servizio mensa tramite un “fondo di coesione regionale». «Noi pensiamo - dicono - che nella migliore delle ipotesi passeranno almeno 30/40 giorni». Infine «per trovare una soluzione abbiamo cercato di contattare il Provveditorato agli studi della Provincia di Potenza e addirittura il Ministero dell’Istruzione. Ma senza risultati».

MARIAPAOLA VERGALLITO l Una conquista importante, che ora va mantenuta e alla quale va data continuità e fiducia: il centro oncologico di Chiaromonte è una realtà. Lo è già da qualche mese ma pochi giorni fa proprio pochi giorni fa nel centro si sono recati l’assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano e i vertici dell’Asp. Il centro, in cui presto sarà possibile anche effettuare trattamento chemioterapico, è gestito in collaborazione con il Crob di Rionero.Un conquista, si diceva, di cui il territorio deve essere grato anche a chi, purtroppo, non c’è più. A chi, per colpa di un terribile incidente stradale, ha perso la vita assieme alla sua famiglia, mentre si recava a Rionero per le cure chemioterapiche: è il caso della famiglia De Donato di Senise, padre e due figli, scomparsi poco più di un anno fa sulla Potenza-Melfi. Ed è il caso di ringraziare anche Raffaele De Lorenzo, di Senise, che pochi mesi prima di morire, proprio dalle pagine della Gazzetta aveva evidenziato la necessità di avere un entro vicino per evitare gli estenuanti viaggi per le cure mediche. Ora la battaglia è un’altra: avere, finalmente, un registro dei tumori in Basilicata. “ L Basilicata sta lavorando per i registri dei tumori– ha spiegato il direttore Radioterapia del Crob di Rionero in Vulture, Vincenzo Fusco, raggiunto a Terranova di Pollino nel corso di un incontro dedicato proprio alla prevenzione della malattia tumorale- che sarà l’arma vincente per dare risposte. Fare un registro tumori non è cosa semplice, ma credo di poter dire che siamo in dirittura d’arrivo, poi sarà la Regione ad ufficializzare i tempi».

l Il consiglio regionale ha approvato una mozione dei consiglieri Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Mollica e Falotico (Mpa), Autilio (Idv), Mazzeo (Gm), Santochirico e Restaino (Pd), Vita (Psi), Pagliuca e Venezia (Pdl) e Scaglione (Pu) sulla soppressione del Tribunale di Melfi. Si impegna la giunta regionale «a reperire le risorse finanziarie necessarie da trasferire al Comune di Melfi nel prossimo quinquennio affinché questi si faccia carico degli oneri di gestione dei locali del tribunale e a ricorrere alla Corte Costituzionale contro le decisione assunta dal Governo nazionale per la chiusura del Tribunale di Melfi».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I IX

Mercoledì 14 novembre 2012

CONTRADDIZIONI

VINSERO LOGICHE SPARTITORIE Questa doveva essere la punta in chiave tecnica delPERCHÉ È UNA DEBOLEZZA VOLUTA dell’attuazione la legge 771, ma prevalse la partitocrazia

TERRENO DI ESERCIZI VERBALI Si nota una contraddizione permanente tra l’esaltazione continua di un patrimonio e le effettive attenzioni che ha ricevuto

Si vuole depotenziare l’Ufficio Sassi Dai 18 delle prime fasi, si è passati a 6 dipendenti e ora ne dovrebbero rimanere 4 UFFICIO SASSI Scompare uno strumento indicato come decisivo per le sorti degli antichi rioni Sassi alla vigilia del varo della legge n.771 del 1986

PASQUALE DORIA l Da una parte esaltati. Dall’altra depotenziati. Che fine farà l’Ufficio Sassi al Comune di Matera? Una brutta fine, si potrebbe rispondere. A quanto pare rimarranno in servizio solo 4 dipendenti. Tre geometri e un amministrativo. Fine, stop, punto. Sei ettari di patrimonio celebrato fino allo sfinimento e in ogni salsa sottoposti a un nuovo processo di amputazione che contraddice ogni buon proposito del passato. Non è una questione numerica. Oggi sono in forza 6 dipendenti. Ma facciamo qualche passo indietro. L’ufficio, quando contava 18 unità (di cui 4 aconvenzione), è nato quale basilare momento di sostegno tecnico del Comune alle attività di recupero del tessuto urbano dei due rioni Barisano e Caveoso, abbandonati da decenni. La sua nascita era prevista già alla vigilia dell’approvazione della legge 771 del 1986. Una legge che, nel bene e nel male, rimane il punto di

SPIRITO DELLA LEGGE? Lottizzazione selvaggia e si partì subito con il piede sbagliato

riferimento di una stagione, alla prova dei fatti, tutt’altro che chiusa. Il processo avviato anche prima di quel passaggio legislativo è molto più profondo già nelle premesse che, purtroppo, troppo spesso sono rimaste tali. È accaduto perchè quelle aspettative furono ben presto disattese. Insomma, immobili recuperati a parte, se si considerano i propositi di allora, in realtà, c’è ancora una quantità di lavoro da fare enorme. Un processo all’interno di un’ottica progressiva che - si consideri la sola manutenzione attiva di un lascito così complesso e delicato - non appartiene solo ai materani. Del resto, non a caso, rimane questo, il nucleo fondante dell’inserimento di Matera nel patrimonio mondiale dell’umanità tutelato sotto l’egida dell’Unesco. Per non lasciare lungo la strada qualche utile brandello di memoria, bisogna dire che lo spirito dell’inziativa, quello di una cabina di pilotaggio da mettere in moto sul versante tecnico e dell’applicazione della normativa secondo la programmazione di piani biennali (venti anni dopo siamo al terzo), venne tradita quando il bambino era ancora in fasce. L’invasività dei partiti considerò anche questo luogo chiave per la rivitalizzazione degli antichi rioni di tufo alla stregua di una libero pascolo in cui sembrò doveroso spartirsi le postazioni, a seconda del peso elettorale specifico di ognuno. Se questa era la preoccupazione in cima ai pensieri degli amministratori comunali dell’epoca non bisogna meravigliarsi dell’atteggiamento ambiguo maturato negli anni successivi nei confronti dei Sassi. Tra le tante cose, è sempre stato terreno per esercizi verbali di spettacolare ipocrisia. Fino all’epilogo di una vicenda cominciata male e che promette di finire ancora peggio. In pratica, è prossimo a sparire anche l’Ufficio che si occupava dei Sassi. Ma con una nuova prospettiva all’orizzonte, la

candidatura di Matera a capitale della cultura nel 2019. Come dire che i megafoni della 771, le promesse di internazionalizzazione a portata di mano, trovano in questa nuova vicenda l’ampio respiro di una continuità impressionante, sospetta, molto parolaia e poco concreta. Con il risultato che non cade certo dal cielo lo slittamento

della città in marginalità che anticipano strazianti spaccature alla ricerca del campanile perduto. Non è impossibile la concreta possibilità di verifica rispetto alle parole udite nei giorni scorsi nel Cinema Comunale. Presenti le massime rappresentanze istituzionali regionali, si discuteva di rimanere in Basilicata, provincia

di Matera, e non di cercare altrove, verso chissà quali lidi in cambio di un incerto destino per un intero territorio, le sue comunità e la sua storia. A sentirli così decisi, sembravano tutti rivoluzionari. Pacati e misurati politici che per una vita hanno fatto la corsa verso un centro di gravità moderato, da sempre permanente in Basilicata, hanno

urlato chiaro e forte il loro no. Vedremo. Anche se l’esperienza insegna che chi è nato pompiere, difficilmente diventa incendiario. È più facile il processo inverso. E se queste sono le premesse, c’è poco o niente di cui potersi sentire rassicurati. Prevedibilmente ne vedremo delle belle. Anzi no, delle brutte, molto brutte.

URBANISTICA IN SINTESI, LE VICENDE RIGUARDANTI DUE AREE DEL QUARTIERE LANERA E DEL QUARTIERE SERRA VENERDIX

Ecco tre piccole storie di politica e governo dalla parte del territorio l La politica? Non deve abbandonare il campo. Ne sono convinti gli animatori della associazioni Mutamenti a mezzogiorni e Città plurale. In una sintetica nota illustrano il loro punto di vista. Il punto di partenza si lega all’attualità. «In questi ultimi mesi la città - dice il documento assiste attonita al rilascio di una serie di permessi a costruire in deroga agli strumenti urbanistici. Dove il piano regolatore prevede il verde, oggi, con un’interpretazione “autoctona” della legge 106/2011, si autorizzano palazzine residenziali. Ma il dato preoccupante di tutta la vicenda risiede nella cosiddetta “incompetenza” della politica più volte dichiarata dal sindaco e assecondata dalla giunta. Significa che si è di fronte ad un arretramento della politica nel governo della città e ad un avanzamento degli interessi particolari della rendita fondiaria speculativa. A sostegno dell’incompetenza e dell’irresponsabilità della politica, scende in campo la teoria del “destino inevitabile”, teoria sostenuta da urbanisti e architetti locali. Incompetenza, irresponsabilità, destino inevitabile, sembrano le tre parole chiave che governano le trasformazioni urbanistiche nella città. L’urbanistica, al contrario di quanto sostengono i rappresentanti del partito del mattone, in quanto disciplina sociale, è cultura e politica di governo delle città. Lo dimostrano bene tre piccole storie». Ecco i tre esempi preannunciati. «La prima storia - dice il comunicato - riguarda l’area antistante lo storico quartiere La Nera. Alla fine degli anni novanta, l’area libera a ridosso del tracciato della ferrovia Calabro Lucana era stata aggiudicata dal Comune, tramite procedura concorsuale, ad una società cooperativa per realizzare

QUARTIERE LANERA Intervenne anche l’Inu per tutelare questa ora verde un piano costruttivo di circa 90 alloggi. Sembrava che il processo di cementificazione dell’area fosse inevitabile, erano stati adottate atti deliberativi e sottoscritti protocolli. Tutto era pronto per essere cantierizzato. Eppure, grazie all’azione convincente di alcune associazioni culturali, la politica è stata capace di riprendere la questione e cambiare il destino dell’area. Oggi il quartiere dispone di un ampio parco pubblico». «La seconda storia riguarda l’ex area a destinazione sanitaria sita in via La Nera, compresa tra l’ex istituto Sant’Anna e l’ex Ospedale. Nel 2004, venute meno le norme di salvaguardi, l’area stava per essere trasformata in appartamenti e ambulatori privati secondo i diritti edificatori “legittimi” derivanti dal piano regolatore Pic-

cinato. Tutto era pronto. Eppure, grazie all’azione convincente di alcune associazioni culturali, la politica è stata capace di riprendere la questione e cambiare il destino dell’area. Successivamente, l’area è stata oggetto di una variante anticipatoria del Prg che la destina a verde attrezzato di completamento del Parco del castello». «La terza storia riguarda l’area destinata a orto giardino sita nel quartiere storico di Serra Venerdì. Anche in questo caso, l’Amministrazione comunale non ha indietreggiato di fronte al permesso a costruire rilasciato dal dirigente per la costruzione di palazzine residenziali. La politica ha chiesto ed ottenuto la revoca del permesso a costruire. Oggi l’area orto-giardino è a disposizione degli abitanti del quartiere».

Recupero Sassi Chi si rivede il programma biennale n.3 La Commissione Comunale Sassi ha terminato i lavori per l’approvazione del piano di “Previsioni generali di recupero in attuazione alla legge 771 del 1986 approvate con delibera del Consiglio comunale n.38 del 2006”. Sei anni per l’approvazione e 26 per arrivare al programma articolato dalle legge 771 in piani biennali di recupero. Si è quindi in presenza di uno strumento che disciplina le attività di rivitalizzazione, a cui vanno applicate le procedure dei piani particolareggiati previsti dalla legge nazionale e da quella regionale. Ne ha dato notizia del provvedimento il consigliere Nicola Trombetta in qualità di presidente Commissione consiliare Lavori pubblici e Sassi. Secondo i dati che gli sono stati comunicati dall’Ufficio Sassi, «siamo oramai di fronte al recupero di circa 2/3 di tutte le abitazioni degli antichi rioni; ci sono voluti più di sei anni per portare a conclusione il suddetto piano, che è stato in grado di ricevere il contributo di alcune deduzioni provenienti dalla società civile, alcune delle quali accolte altre rigettate attraverso contro-deduzioni, così da giungere ad un risultato finale che ha tenuto conto sia dell’attuale stato dell’arte che anche degli obiettivi che si intendono perseguire. Oggi - ha aggiunto Trombetta - abbiamo la possibilità di dare, alla Commissione consiliare competente ed agli uffici, l’occasione di cominciare una nuova riflessione sui Sassi. Occorre tuttavia aprirsi ad un nuovo confronto con la città individuando temi, idee e progetti da proporre per immaginare il futuro dei Sassi anche in previsione della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019». Immancabile la cifra che ormai, nel bene e nel male, 2019, deve comparire in ogni discorso legato a programmi e anche progetti minuti di Matera, magari tralsciando spesso e volentieri che è anche una città inserita da anni nella speciale lista dell’Unesco che tutela il patrimonio mondiale dell’umanità. Ma non è questo il punto. Partendo dalle aspirazioni «internazionaliste» che nutre la città, nelle parole del consigliere comunale Trombetta si coglie già un certo disagio rispetto ai tempi, di uno strumento approvato nel 2006. Ma la genesi è ancora più lontana (fu approvato in giunta nel 2002) per cui analisi e valutazioni del terzo programma biennale sono legate ad una stagione dalla quale siamo separati da almeno dieci anni. Nel frattempo non è successo niente? Viviamo sempre nel migliore dei mondi possibi[p.d.] li?


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Basilicata Mezzogiorno

MATERA PROVINCIA I XI

Mercoledì 14 novembre 2012

PISTICCI ALLA SEZIONE DISTACCATA DEL TRIBUNALE NESSUNA COMUNICAZIONE PREVENTIVA E TANTOMENO UFFICIALE

«Cancelleria chiusa»

Decisione a sorpresa e anomala, giustizia nel caos l PISTICCI. Dopo l’anomalo trasferimento di circa 200 fascicoli del settore civile, per la sezione di Pisticci del Tribunale di Matera è arrivata anche l’anomala chiusura della cancelleria civile. Avvocati, consulenti e cittadini recatisi ieri mattina al primo piano del Palazzo di giustizia, infatti, si son trovati davanti porte chiuse, nessun addetto in cancelleria a riceverli e zero avvisi per l’utenza. L’operatrice giudiziaria che, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto da Comune, Provincia ed Amministrazione Giudiziaria, animava gli uffici del civile è stata dirottata al penale perché, ufficialmente, «la cancelleria civile è chiusa», ha riferito il cancelliere del penale. Alla domanda se vi fosse un provvedimento od una comunicazione scritta ed ufficiale da parte del presidente del Tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione, la cancelliera ha fatto riferimento al decreto n.73/12, emesso da Attimonelli lo scorso 24 ottobre. Quel provvedimento, peraltro impugnato dinanzi al Tar Basilicata, però, non fa menzione alcuna della chiusura della cancelleria, limitandosi a disporre che «a decorrere dal 12 novembre tutti gli affari civili, anche già pendenti, che per il luogo in ragione del quale è determinata la competenza

per territorio rientrano nella competenza della sezione di Pisticci, saranno trattati presso la sede centrale di Matera». Attimonelli, dunque, ha disposto solo che la trattazione degli affari civili di competenza di Pisticci sia effettuata a Matera, senza fare riferimento alcuno alla chiusura della cancelleria civile: chiusura che, con buona probabilità, andava autorizzata e disciplinata in qualche modo. In ogni caso andavano avvisati gli utenti. L’ennesima anomalia di questa triste storia di giustizia all’italiana ha prodotto numerosi disagi. Un giovane avvocato di Policoro, entro oggi, avrebbe dovuto depositare una memoria in scadenza: «Dove devo depositarla adesso?», si chiedeva preoccupato nelle aule del tribunale penale. Non è andata meglio a due professionisti che oggi avrebbero dovuto trattare altrettanti sfratti per morosità. «L’intimato – hanno spiegato – è stato citato a Pisticci e qui si presenterà, ma l’udienza si terrà a Matera». Il giudice Raffaele Viglione, dunque, questa mattina non potrà fare altro che rinviare quei fascicoli per la mancata comparizione degli intimati, i quali potranno continuare a fruire dell’immobile per chissà quanto altro tempo.

Si attende la sentenza Al Tar il 5 dicembre il decreto impugnato PISTICCI. Sarà discusso il 5 dicembre dinanzi al Tar Basilicata il ricorso avverso il decreto 73/12 del presidente del Tribunale di Matera, che ha disposto, dal 12 novembre, la trattazione di tutte le udienze civili di competenza della sezione distaccata di Pisticci, anche già pendenti, nella sede centrale di Matera. Con il ricorso si chiede al presidente del Tar l’urgente sospensione del provvedimento, in attesa della decisione nel merito. L’impugnazione è stata proposta dal Comune e, con un atto separato, da 43 professionisti non solo di Pisticci (mancano, però, alcuni noti avvocati locali che, pure, hanno partecipato sin dall’inizio alla lotta contro la chiusura della sezione), l’Oua (Organismo unitario avvocatura) con il presidente Maurizio De Tilla, la Pro loco e l’Associazione nazionale invalidi civili di Basilicata.

SPRECO La nuova sede del Tribunale, soppresso dal Governo [foto Grieco]

SCANZANO JONICO L’ASSOCIAZIONE ANTINUCLEARE «SCANZIAMO LE SCORIE»

Scorie, «siamo vigili sulla scelta del sito»

PRESIDIO Attivisti di Scanziamo le scorie [foto Mele]

l SCANZANO JONICO. «Siamo sempre vigili ed attenti a quel che accade per la scelta del sito dove realizzare il deposito unico delle scorie radioattive d’Italia al fine di evitare ritorni sul nostro territorio ed a quanto accade nello smantellamento dell’Itrec di Rotondella». Lo ha assicurato Donato Nardiello, presidente dell’associazione ScanZiamo le scorie, nata il 13 novembre 2003 per organizzare la lotta contro la scelta del Governo Berlusconi, allora in carica, di ubicare nei depositi di salgemma di Terzo Cavone il cimitero atomico italiano.

«In occasione del nono anniversario di quella grande e pacifica protesta – ha dichiarato Nardiello – ci corre l’obbligo di evidenziare come il problema delle scorie nucleari rimane un problema irrisolto. Pertanto è necessario continuare a vigilare contro ogni ipotesi di sviluppo distorto che ci venga riproposto. La direttiva europea non ci tranquillizza poiché individua nello stoccaggio geologico il metodo preferibile per smaltire le scorie. Un sistema per nulla privo di controindicazioni per la salute dei cittadini e difficile da controllare che il popolo lucano co-

TRICARICO CONSIGLIO COMUNALE DECISIVO SCANZANO J. AGGRESSIONE Se oggi non passa il bilancio Vuole l’incasso, 26enne di previsione 2012 si scaglia contro arriva il commissario ad acta albergatore a Brescia VINCENZO DE LILLO l TRICARICO. L‘approvazione del bilancio di previsione 2012 e di quello pluriennale 2012-2014 è all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per oggi, alle 18. Quel punto è stato già affrontato nel Consiglio riunitosi il 27 del mese scorso, ma il bilancio non fu approvato perché la votazione diede risultato di parità tra i favorevoli e i contrari: 6 a 6. In quella occasione votarono a favore i consiglieri di maggioranza del gruppo Crd, “Cristianamente riprendiamo a dialogare”, e il consigliere Antonio Gagliardi del gruppo “Tutti per Tricarico” (i cui componenti erano stati eletti inizialmente nella lista Crd), che comprende anche i consiglieri Angelo Doti e Antonio Benevento. Questi ultimi due espressero voto contrario con i consiglieri dei gruppi di minoranza “Centrosinistra per Tricarico” e “Per il bene comune”.

Quella del 27 ottobre fu una seduta molto calda. All’inizio, Benevento si dimise da presidente del Consiglio; seguirono le dimissioni del vice presidente Pancrazio Centola (Crd) e la funzione fu assunta dal vice sindaco Rocco Dabraio. Si votò la nuova disciplina dell’Imu e furono approvate le relative aliquote per il 2012 con l’astensione di Benevento e Doti e il voto contrario dei gruppi di minoranza. Stessa cosa per l’addizionale comunale Irpef. La votazione per l’approvazione del bilancio, però, portò – come già detto – alla parità e quindi il bilancio stesso non fu approvato. Il prefetto di Matera ha concesso un ulteriore lasso di tempo. Se nella seduta di oggi (o di domani, alla stessa ora, in seconda convocazione) non si provvederà all’approvazione dell’importante strumento, il Consiglio verrà sciolto dal prefetto, che procederà con l’invio di un commissario prefettizio a gestire il Comune.

l SCANZANO JONICO. È accusato di aver aggredito alle spalle un albergatore della frazione di Vesio del comune di Tremosine (Brescia), colpendolo più volte con calci e pugni per farsi consegnare l’incasso della giornata, circa 2 mila euro in banconote. Si tratta di un giovane di 26 anni, nato a Scanzano. Il fattaccio è accaduto attorno alle 10.30 di lunedì scorso. Il malvivente, volto coperto con un passamontagna e armato di coltello, ha atteso in giardino l’albergatore, Ermanno Leonesio, 73 anni, titolare dell’hotel “Sole la Fenice”, gettandolo per terra e colpendolo ripetutamente. Il trambusto e le grida della vittima, però, hanno attirato l’attenzione di alcuni operai che lavoravano nei pressi e che sono immediatamente intervenuti in aiuto dell’albergatore mettendo in fuga il 26enne del Materano. Quest’ultimo prima è scappato e poi è stato costretto a lanciarsi in un dirupo dove è stato bloccato. Ha riportato una contusione alla testa. Poi, è stato preso in consegna dai carabinieri di Limone. Leonesio, invece, ha riportato una frattura al setto nasale, la rottura di alcune costole e un trauma facciale, quali postumi della [fi.me.] selvaggia aggressione.

nosce molto bene. In merito all’impianto Itrec della Trisaia di Rotondella riscontriamo ancora una volta rallentamenti dei cronoprogrammi Sogin di messa in sicurezza e ritardi sulla costruzione dei cask che dovrebbero trasportare verso il mittente (gli Usa) il vecchio combustibile uranio-torio esaurito». A fronte di tutto ciò Nardiello ha chiesto che tali problematiche siano affrontate con chiarezza, trasparenza e partecipazione da parte di Regione, parlamentari lucani ed istituzioni. Poi, così, ha concluso: «Per noi l’esperienza della lotta del novembre 2003 vive ancora e non può essere dimenticata. Per questo il prossimo 27 novembre, alle 21, nella sala consiliare del Comune abbiamo organizzato “Tienilamente. La terra è tua. Amala e difendila” con i musicisti del gruppo Krikka Reggae intervistati dalla giornalista Angela Mauro».

METAPONTINO OGGI PER LAVORI Sospesa l’erogazione di acqua a Pisticci Policoro e Montalbano l PISTICCI. Disagi in vista per gli utenti nella giornata di oggi a Pisticci centro, Montalbano Jonico e Policoro per la sospensione dell’erogazione idrica da parte del gestore, Acquedotto Lucano. In una nota dell’ufficio stampa, infatti, si rende noto che l’acqua mancherà a Pisticci, al fine di consentire il collegamento delle nuove condotte idriche e che la sospensione avverrà con le seguenti modalità: dalle 8 alle 14 saranno interessate le zone afferenti a corso Metaponto e corso Margherita, mentre, dalle 13 alle 19, salvo imprevisti, quelle delle vie Galilei, Filangieri, Fanti, Gian Battista Vico, Carlo Alberto, Cotugno, Pagano, Garibaldi, Cavour, Bixio, Alighieri, Amedeo, Generale Cadorna e tutto il rione “Piro”. A Montalbano Jonico, invece, sempre per effettuare i lavori utili al collegamento della nuova condotta di via Carlo Alberto, l’erogazione idrica verrà sospesa per le utenze del centro storico, fino a viale dei Caduti, dalle 9 alle 18, salvo imprevisti. Infine, nella città di Policoro, al fine di consentire i lavori di collegamento delle nuove condotte idropotabili, sarà necessario sospendere l’erogazione nelle vie Gran San Bernardo, Giulio Cesare, direzione via Kennedy e via Brescia, nei pressi dell’angolo di via Siris, dalle 10 alle [p.miol.] 18 circa, sempre salvo imprevisti.

le altre notizie BERNALDA CONSIGLIO COMUNALE

Chiruzzi ufficializza dimissioni da sindaco n Si riunisce in mattinata, alle 9.30, nella sala consiliare di via Marconi, il Consiglio comunale di Bernalda. L’unico punto all’ordine del giorno riguarda le comunicazioni del sindaco Leonardo Chiruzzi (Pd) che ufficializzerà le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino. Da quel momento in poi Chiruzzi avrà venti giorni di tempo per la formazione di una nuova giunta, scongiurando, così, l’arrivo del commissario prefettizio e l’indizione delle elezioni [an.mor.] anticipate.

POLICORO PRIMARIE CENTROSINISTRA

Comitato «Pro Bersani» guidato da Carretta n Comitato “Pro Bersani” a Policoro, a sostegno della candidatura del leader del Pd Pier Luigi Bersani, alle primarie del centrosinistra, che si svolgeranno il 25 novembre. Coordinatrice è stata nominata Teresa Carretta. Hanno aderito co me componenti Beatrice Di Brizio, segretaria cittadina del Pd, e i consiglieri comunali Fabiano Montesano, Gianluca Marrese, Franco Labriola. Nei prossimi giorni si terranno incontri e dibattiti per sensibilizzare [n.buc.] l’opinione pubblica.

GRASSANO CONSIGLIO CITTADINO

Segreteria comunale in forma associata n Convocato dal presidente Antonio Carbone, il Consiglio comunale di Grassano si riunisce oggi, alle 17.30, per approvare la convenzione di gestione in forma associativa del servizio di segreteria comunale tra i comuni di Grassano e di Mon[g.pon.] temilone.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 14 novembre 2012

35 Grassano L’assessore Bochicchio: «Un modo anche per valorizzare turisticamente le cantine»

Un tappeto rosso verso i Cinti Al via i lavori per la riqualificazione della strada che porta all’area storica

GRASSANO - Finalmente sono iniziati i lavori di sistemazione di strada Cinti. A darne notizia è l'assessore ai Lavori pubblici, Nicola Bochicchio, che ha spiegato alcuni dettagli dell'opera. «Finalmente possiamo dare corso ad una progettazione messa in cantiere ottoanni fa ha commentato l'assessore Bochicchio- grazie ad un progetto dei Pit Bradanica nei giorni scorsi abbiamo appaltato la sistemazione della strada Cinti. L'importo dei lavori è di 290mila euro e aggiudicataria dell'appalto è risultata la ditta “Area coop” di Miglionico. I lavori consistono nel rifacimento stradalecon acciottolato e partono da sotto la Chiesa Madre, fino ad arrivare a collegarsi con viale Rimembranza. Inoltre, saranno realizzati lungo il percorso muretti di contenimento, palizzate in legno, la sistemazione e raccolta delle acque dei canali di scolo, il ripristino dell'illuminazione, la realizzazione di

L’assessore Bochicchio sulla strada dei Cinti ed una tipica una grotta cantina dell’area storica

due fontane con acqua potabile a servizio delle cantine ed infine sia all''inizio della strada che alla fine saranno costruite due porte d'ingresso con materiali che richiamano il paesaggio dell'intera zona. A seguire, tra qualche giorno, inizieranno anche i lavori di sistemazione del piazzale di via

Forno, aggiudicati dalla ditta Paeco di Garaguso». La zona Cinti di Grassano risulta essere uno dei siti geologici più attenzionati della zona, tant'è vero che alcuni anni la professoressa Luisa Sabato del Dipartimento di Geologia e Geofisica dell'Università di Bari esprimeva così il suo parere

sui cinti di Grassano: «Conosco molto bene la località Cinti, perchè da anni io e il mio gruppo di ricerca lavoriamo su quelle pareti di sabbie e conglomerati per studiarne le peculiari caratteristiche geologiche. Solo per dirvi quanto siaimportante dalpunto divista didattico e scientifico,

Tricarico Stasera si torna in assise, o si scioglie la crisi o arriva il commissario

«Bilancio lontano dalla realtà»

La critica dell’ex presidente del Consiglio Benevento TRICARICO - Torna a riunirsi il consiglio comunale di Tricarico con all’ordine del giorno il bilancio di previsione. Dopo il caos di 20 giorni fa, stasera alle 18 è prevista la prima convocazione. Intanto si registra una delle voci fuori dal coro più eclatanti, l’ex presidente del Consiglio Antonio Benevento (Tutti per Tricarico), che si è dimesso proprio in polemica sul documento contabile. Visibilmente provato dal discorso che si accingeva a pronunciare anche Antonio Benevento, eletto nelle liste del Crd e poi creatore, insieme a Doti, del gruppo consiliare Tutti per Tricarico non aveva votato il bilancio preventivo. Il che, a soli 18 mesi dall'elezione della nuova assemblea comunale, potrebbe portare, nel caso di mancata approvazione nei termini stabiliti dalla legge, dapprima all'arrivo del commissario e successivamente a nuove elezioni. «Nel considerare il bilancio di previsione -ha aperto Antonio Beneventoche è stato sottoposto all'approvazione del Consiglio, negli ultimi anni gli enti locali sono stati posti in condizioni economiche sempre più complicate. L'Amministrazione comunale come si è adoperata per fronteggiare la crisi incalzante e i tagli dello Stato? Piuttosto che perseguire una politica virtuosa, finalizzata alla crescita della nostra comunità ha preferito gravare sui suoi cittadini. Prova ne è l'aumento delle entrate fiscali comunali rispetto alle previsioni del Bilancio 2011 approvato il 26 agosto con il nostro voto favorevole. Se si confrontano infatti gli stanziamenti dei due Bilanci preventivi emerge con chiara evidenza che in crescita sono quelli della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e poi, naturalmente, dell'Imu e, infine, dell'Irpef. Nonostante questa maggioranza si sia impegnata formalmente in campagna elettorale a “ridefinire le aliquote in modo da ridurre al minimo la tassazione sui cittadini”, il bilancio che ha presentato ha previsto un aumento della tassazione dello 0,20%: 634.882,94 di IMU e 404.000 euro di addizionale Irpef, che ha giustificato con un mantenimento e miglioramento dei servizi. E invece i servizi sono sempre gli stessi e, in tempi di vacche magre, l'unica azione che si adotta è quella di aumentare i tributi e le tasse alle famiglie. Un aumento che farà saltare sulla sedia molti

tricaricesi. Relativamente ai trasferimenti di capitale dello Stato e della Regione, si registra la desolazione più completa. Si prevedono rispettivamente 75.000 euro per interventi sul patrimonio scolastico ed 873.723 euro per consolidamento strada Alvanello, emergenza neve e ristrutturazione mattatoio. Lo stesso dicasi per il Programma triennale delle opere pubbliche 20122014 approvato dalla Giunta comunale, che prevede per la sua attuazione finanziamenti non ancora richiesti e dunque non ancora certi. Come pure si registra la totale assenza di pianificazione territoriale, che avrebbe dovuto essere caratterizzata da un incremento nel medio - lungo termine dello sviluppo della nostra comunità. Un'altra grossa perplessità riguarda la previsione delle entrate (alienazione dei beni immobili… E ancora, per i proventi dei beni dell'Ente, è prevista una somma a titolo di fitto dei terreni di

SAN MAURO FORTE - Con una lapidaria mail dell'ingegner Raffaele Vita, direttore dell'Arpab, è stato fissato per stamane, alle ore 10, presso la Direzione generale della stessa agenzia “l'incontro -si legge- richiesto da Lei e dal Presidente della Pro loco, con nota acquisita al protocollo di questa Agenzia il giorno 26 ottobre c.a, numero 009946”. Dove quel Lei è riferito al sindaco, Francesco Dibiase, che per primo, con propria nota datata 15 agosto 2012, avanzò la richiesta alla stessa Arpab “di provvedere, con urgenza, ad effettuare un monitoraggio dell'intero territorio comunale allo scopo di verificare il rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento elettromagnetico a tutela della salute umana. Si chiede, inoltre, di collocare presso il plesso dell'istituto scolastico comprensivo, una centralina per fare in modo che il monitoraggio avvenga in maniera permanente e continuata”. E' seguita, poi, la ulteriore sollecitazione del presidente della Pro loco, Salvatore Tricarico, che con

5.000 euro etc., identica a quella dell'esercizio precedente, che risulta estremamente irrisoria se si considera l' ingente patrimonio di terreni seminativi di proprietà comunale. Questi sono solo alcuni esempi della cattiva e forsennata gestione del patrimonio comunale che caratterizza la politica di questa amministrazione. Anche sul fronte delle spese, la situazione risulta assolutamente criticabile. Si osserva, infatti, che la spesa corrente risulta ancora elevata per un Comune di 6.000 abitanti. Se a tutto questo aggiungiamo l'inadeguatezza della Relazione Previsionale e Programmatica 2012/2014, dalla quale non emergono prospettive, idee o obiettivi per il futuro, le speranze di miglioramento e di crescita si riducono irrimediabilmente. Nel bilancio -conclude- mancano quegli elementi di novità, di metodo e di contenuti che un'amministrazione, come l'attuale, avrebbe avuto il diritto-dovere di proporre». provinciamt@luedi.it

ogniannoporto imieistudenti a osservare gli affioramenti lungo le stradine, e l'anno scorso abbiamo scritto una guida geologica presentata al Congresso Internazionale di Geologia, dove tre sezioni sono dedicate proprio ai depositi in oggetto. Oltre a rappresentare un importante patrimo-

nio storico, per noi l'area di Cinti rappresenta un importante tassello in tutta l'area bradanica (un'area ricadente siain Basilicatache inPuglia) per la comprensione dell'evoluzionegeologica degliultimi milioni di anni dell'Italia intera». Questi sono i Cinti, custodi dei resti dell'unico centro urbano edificato dai cavalieri di Malta in Basilicata e geosito testimone dell'evoluzione naturalee geologicadellaBasilicata e dell'Italia attraverso i millenni. «Crediamo molto nelle potenzialità di questa zona -ha concluso l'assessore Bochicchio- tant'è che, come Amministrazione, abbiamo perseguito la strada progettuale della sistemazione dell'area, ritenendo che una buona viabilità permette un facile accesso alle cantine, che potrebbero diventare attrattiva turistica sia per le strutture presenti che per la possibilità dell'offerta di tradizioni legate alla produzione di vino e prodotti tipici grassanesi». Giovanni Spadafino

Stasera a San Mauro Forte

Verso le Primarie Incontro del Pd SAN MAUROFORTE - Si svolgeràquesta sera, alle 18nei locali del circolo di corso Giacinto Magnante, una assemblea rivolta ad iscritti e simpatizzanti del Partito democratico sul tema delle Primarie per la scelta del candidato premier del centro sinistra alle prossime elezioni politiche. All'incontro parteciperà il segretario provinciale Pasquale Bellitti. Vincenzo Dambrosio, uno dei triunviri che guida provvisoriamente il circolo dopo le dimissioni della segretaria Felicia Dipierro, spiega che l'iniziativa è tesa a sensibilizzare sulla scadenza, nonché a fornire informazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione al voto. Come è noto il giorno in cui si voterà per le primarie è il 25 novembre prossimo. Ma già dagli inizi di questo mese è possibile registrarsi negli elenchi sia attraverso il sito www.primarieitaliabenecomune.it che, nelle ore serali, presso l'ufficio elettorale che è stato aperto presso la sede di Sel di via Zanardelli. Sono Primarie della coalizione di centrosinistra di cui fanno parte il Pd, Sel e il Psi sotto lo slogan “Italia bene comune”. Documento sottoscritto da tutti i candidati in lizza: Pier Luigi Bersani (deputato e segretario del Pd), Nichi Vendola (presidente della Regione Puglia e leader di Sel), Matteo Renzi (sindaco Pd di Firenze), Laura Puppato (Consigliere regionale Pd del Veneto) e Bruno Tabacci (assessore dell'Api al Comune di Milano). Vito Bubbico

San Mauro, antenne Vertice con l’Arpab una lettera aperta e inviata sempre alla stessa agenzia regionale, ha rinnovato una richiesta in tal senso. La correlazione tra campi elettromagnetici e il manifestarsi di patologie tumorali è una questione non del tutto risolta dal punto di vista scientifico, ma continua ad essere elemento di allarme come ci dicono le cronache. Impianti spesso ubicati dentro o a poca distanza dal centro abitato che hanno accresciuto la preoccupazione per gli effetti negativi che essi possono arrecare alla salute dei cittadini. Anche a San Mauro Forte l'allarme è alto e ci si chiede: «Come sia possibile che in un Comune di poche centinaia di abitanti, giorno dopo giorno, aumenti a dismisura il numero di coloro che scoprono improvvisamente di essere

stati colpiti da un tumore». Nel frattempo sono state rese pubbliche le conclusioni di una indagine dell'Istat da cui emerge che in base ai tassi di mortalità per tumori si muore di più che a Potenza e Matera, che nell'inquinatissima Taranto. Incredibile, ma vero. Perché non stiamo parlando di stime, ma di funerali e, quindi, della tragica contabilità dei deceduti per neoplasie nel decennio 1991/2001. Che sta succedendo? E' la domanda che ricorre più spesso. E' più che comprensibile, quindi, che a fronte di tale scenario vi sia una crescente richiesta di rassicurazioni da parte delle popolazioni alle nei confronti delle istituzioni preposte allo scopo. Vedremo quale sarà la risposta che verrà dall'Arpab in merito alla richiesta della comunità sanmaure-

se a distanza di tre mesi dalla prima missiva del Sindaco Dibiase e la ulteriore nota della Pro loco. Nel frattempo, sul tema “Elettromagnetismo e danni alla salute”, quest'ultima associazione ha già programmato per domani, alle ore 17.30, una pubblica iniziativa con la presenza della professoressa Albina Colella animatrice della “Associazione per la tutela della salute dei cittadini”. vi.bu.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I V

Mercoledì 14 novembre 2012

STRADE DI SANGUE FRA BRINDISI DI M. E TRIVIGNO

RECUPERO I Vigili del fuoco hanno lavorato tutta la giornata al recupero del mezzo. Nel tardo pomeriggio il rimorchio era ancora in fondo al burrone

Un tir vola giù dal viadotto il conducente muore sul colpo La tragedia è avvenuta al km 13 della statale Basentana GIOVANNA LAGUARDIA l Tragedia ieri mattina sulla strada statale Basentana. Un tir che trasportava rifiuti è volato giù da un viadotto per cause ancora da accertare. L’autista del pesante automezzo è morto sul colpo. Nella serata di ieri le squadre dei vigili del fuoco e gli uomini della Polizia stradale erano ancora impegnati nelle complesse operazioni di recupero ed il traffico procedeva a singhiozzo, con temporanee chiusure della carreggiata in direzione Metaponto. Erano circa le 7.30 del mattino quando il grosso automezzo carico di rifiuti, proveniente dalla Campania e diretto ad una discarica nel tarantino, che viaggiava in colonna con altri due tir simili, per cause che non sono state ancora accertate, è precipitato già dal viadotto Gianni, al chilometro 13 della strada statale, nel territorio del comune di Trivigno. L’autista, Pasquale Praiola, di 48 anni, di Giugliano, è morto sul colpo. Sul posto è subito intervenuta una squadra di pronto intervento Anas e la Polizia Stradale, per le attività di accertamento della dinamica e la gestione della viabilità. La Basentana non è stata completa-

mente chiusa al traffico, ma la circolazione è anadata avanti a singhiozzo per tutta la giornata di ieri, per permettere ai mezzi dei vigili del fuoco di operare. Al momento in cui scriviamo sono ancora in corso le operazioni di recupero del mezzo pesante da parte dei Vigili del Fuoco, rese particolramente difficili dall’altezza del viadotto e dalle dimensioni del mezzo, di cui fino al tardo pomeriggio di ieri era stata recuperata soltanto la motrice.

VIADOTTO Il Tir volato giù [foto Tony Vece]

«Carambola» a Tito Scalo un’automobile si ribalta

. INCIDENTE L’autovettura ribaltata [foto Tony Vece]

l Il gravissimo incidente avvenuto sulla Basentana non è stato l’unico sinistro avvenuto ieri mattina sulle strade della provincia di Potenza. Uno spettacolare incidente nella mattinata di ieri è avvenuto anche nella zona di Tito Scalo, questa volta per fortuna senza gravi conseguenze. Per cause ancora imprecisate un automobilista ha perso il controllo della propria autovettura che ha «ca-

rambolato» ed è uscita di strada allo svincolo di Tito scalo zona industriale, ribaltandosi e finendo a «testa in giù» tra l’erba sul ciglio della strada. Nell’incidente non sono rimaste coinvolte altre autovetture. Il conducente dell’auto è rimasto ferito, per fortuna in maniera non grave, ed è stato trasportato all'ospedale San Carlo di Potenza dal personale del 118.












Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 223 del 15/11/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Industria in crisi

Potenza, domani la Conferenza sulla Valbasento Attese le relazioni degli assessori al Lavoro, alle Attività produttive e all’Ambiente Conclude il presidente della giunta De Filippo

E’ prevista per domani alle 9:30 la Conferenza sulla Valbasento. Si terrà nella Sala Verrastro della giunta regionale, Vi parteciperanno sindacati, associazioni imprenditoriali, sindaci, amministratori ed esponenti delle istituzioni. I lavori verranno introdotti dagli assessori al Lavoro Vincenzo Viti, alle Attività produttive Marcello Pittella e all’Ambiente Vilma Mazzocco. Concluderà il presidente della Regione, Vito De Filippo.

L’assessore alle Attività produttive a Oppido Lucano per un convegno

Fiat, ottimismo a guardia alta

Pittella: “Con il pensiero sono a Pomigliano d’Arco”

“Dalle dichiarazioni dell’ad Marchionne si intuisce la volontà di continuare a investire qui con la produzione del nuovo Suv. Rimaniamo in attesa di conoscere i dettagli del piano industriale” “Pur essendo qui oggi, il mio pensiero è rivolto a Pomigliano d’Arco dove i lavoratori hanno dimostrato di non essere disposti a

vendere la propria dignità, rivendicando il sacrosanto diritto al lavoro”: lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Mar-

cello Pittella all’incontro del Pd di Oppido Lucano: “Dopo il tramonto di Fabbrica Italia quale futuro per la Fiat”. A PAG. 2

Cultura

Occupazione

Istituzioni

Oggi la presentazione del libro di Larotonda

Presente anche la Consigliera di parità Fanelli

La spending review resta sempre in agenda

I lucani eccellenti in un “dizionario” Ricostruiti ben 420 profili

Imprese al femminile workshop a Policoro

Regioni, Conferenza rinviata a giovedì 22

Domani l’incontro sul Po 2012

Slitta anche il vertice con lo Stato

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L’economia della Basilicata nella crisi più nera che si ricordi dal 2007

Studenti in corteo contro la crisi e in piazza la ricetta della Cgil per far ripartire l’economia

Le esportazioni, vero toccasana per le aziende, sono nulle se si eccettuano petrolio e auto

In presidio per chiedere nuova occupazione, investimenti e tutele per chi ha perso il lavoro

A guardare le esportazioni sembra che i segnali siano anche positivi, ma c’è il trucco: a far alzare l’asticella sono il petrolio e le auto della Fiat di Melfi. Eccettuate queste voci - e quindi depurati i conti l’export della Basilicata è

Un futuro tutto da decifrare. Anche Potenza in corteo contro la crisi, come nel resto d’Europa. Attimi di tensione alla manifestazione degli studenti, ma nulla a che vedere con i violenti scontri registrati nel resto del Paese.

praticamente a zero. E’ forse il dato più scoraggiante dei dati diffusi dall’Osservatorio della Banca d’Italia sull’economia lucana. I numeri parlano di una crisi profonda e dei risultati più bassi mai raggiunti dal 2007 a oggi.

La Gazzetta del Mezzogiorno

In piazza Mario Pagano il presidio della Cgil. Maggiori tutele per chi ha perso il lavoro, ma anche nuova occupazione, investimenti e sviluppo industriale, la ricetta che il sindacato offre per uscire dalla crisi.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

L’assessore regionale alle Attività produttive all’incontro del Pd di Oppido Lucano sulle politiche del gruppo

Fiat, ottimismo con cautela

Pittella: “Il mio pensiero è rivolto a Pomigliano d’Arco e alla dignità dei suoi lavoratori” La Fiat dà segnali incoraggianti per lo stabilimento lucano, ma non bisogna dimenticare la difficile situazione dei lavoratori di altri stabilimenti d’Italia che invece vivono situazioni assai tese: è il senso del pensiero espresso dall’assessore regionale alle Attività produttive Marcello Pittella, intervenuto all’incontro organizzato dal Partito democratico di Oppido Lucano che aveva per titolo “Dopo il tramonto di Fabbrica Italia quale futuro per la Fiat”. Dice Pittella, per aprire il proprio intervento: “Pur essendo qui oggi, il mio pensiero è rivolto a Pomigliano d’Arco dove i lavoratori hanno dimostrato di non essere disposti a vendere la propria dignità, rivendicando il sacrosanto diritto al lavoro”. L’assessore regionale passa poi ad analizzare la situazione di Melfi, trovandovi spunti di ottimismo: “Nonostante non ci siano rapporti distesi ovunque tra stabilimenti e azienda -dichiara infatti - la Fiat

Operai della Sata Fiat di San Nicola di Melfi

in Basilicata sta offrendo tuttavia segnali positivi. Dalle recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Marchionne, infatti, si intuisce la volontà di continuare ad investire nello stabilimento lucano con la messa in produzione del nuovo Suv”. L’ottimismo non deve però far abbassare la

guardia: “Rimaniamo in attesa di conoscere i dettagli del piano industriale - prosegue - ma siamo fiduciosi nell’assunzione di un impegno concreto a cui, come governo regionale, non faremo mancare il nostro supporto”. L’esponente dell’esecutivo lucano ha poi fatto un riferimento al progetto

“Fabbrica Italia”, sostenendo: “Ai lavoratori non importa se la competizione produttiva si sposterà dalle auto di fascia mediobassa alle auto di grossa cilindrata: ciò che conta è che il lavoro sia garantito, tutelato e rispettato”. “Le basi del progetto Fabbrica Italia - continua Pittella - e molte politiche in-

Dalla A fino alla Z ecco tutti i lucani di cui essere orgogliosi

dustriali globali incentrate sulle risposte di mercato per nuovi investimenti sono state tra le principali cause di impoverimento. Mettere oggi fabbrica contro fabbrica e indebolire un sistema di imprese di piccole e medie dimensioni, significa perdere progressivamente importanti opportunità di lavo-

ro e azzerare un prezioso bagaglio di conoscenze”. L’assessore ha poi voluto spezzare una lancia in favore degli operai della Sata di San Nicola, esempio di capacità produttive non comuni. “Il polo di Melfi - afferma infatto Pittella - in tutti questi anni si è distinto per qualità di produzione nei settori della componentistica e per efficienza di servizi nella logistica. Occorre ideare nuovi prodotti - auto ecologiche, design innovativo, scocche, nuovi materiali, microelettronica – e incentivare novi processi per garantire un ruolo centrale allo stabilimento Sata di Melfi e per attenuare la dipendenza da Fiat delle aziende dell’indotto. E’ ormai necessario ottenere dal Governo nazionale il massimo ascolto per mettere subito in campo politiche industriali efficaci e basate anche sulle specifiche esigenze dei territori”. “In Basilicata il governo regionale è pronto a fare la sua parte”, conclude l’assessore Pittella. (bm3)

Basilicata Innovazione

Viene presentato oggi il volume di Larotonda, docente all’Unibas, che contiene le schede di 420 storie eccellenti. Presenti anche i presidenti De Filippo e Folino Di biografie di molti dei lucani famosi nel mondo e nella storia ce ne sono. Mancava però l’opera che le mettesse tutte insieme. Come un’enciclopedia. O un dizionario. Ed è proprio questo il sottotitolo (“Dizionario dei Lucani”) del nuovo libro scritto dall’antropologo Angelo Lucano Larotonda e pubblicato da Electa Mondadori. Larotonda è docente esterno del dipartimento di Scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’Università degli Studi della Basilicata. Il titolo è “Riprendiamoci la storia”. Sarà presentato oggi alle 18,30 nel ridotto del teatro Stabile. L’iniziativa è del consiglio regionale della Basilicata. Dopo i saluti del sindaco di Potenza Vito Santarsiero e del presidente della

Latte d’asina, nutriente e a lunga conservazione

Un particolare dalla copertina del libro

Banca di credito cooperativo di Laurenzana Teresa Fiordelisi, seguiranno gli interventi del presidente della Deputazione di storia patria per la Lucania Antonio Lerra, del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e del presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino. A moderare i lavori il caporedattore della Tgr Rai Basilicata, Oreste Lo

Pomo. Sarà ovviamente presente l’autore. Il “Dizionario dei Lucani” contiene schede su ben 420 personaggi, vissuti in Basilicata nell’arco di tempo che va dal ‘500 al 2012, che, in regione o fuori, hanno evidenziato le proprie capacità nei vari campi del sapere, apportando il loro contributo nei diversi settori della società e della cultura.

“La nostra storia non è fatta soltanto di contadini e di emigranti, entrambi troppo a lungo mortificati - è scritto nell’introduzione - ma anche di gente di cui possiamo andare altrettanto orgogliosi. “Un tangibile segno - si legge nella quarta di copertina - della memoria del patrimonio umano più importante della Basilicata degli ultimi 5 secoli”. (bm3)

Lo sapevano già gli antichi: il latte d’asina è l’unico davvero simile a quello materno. L’unico problema è stato sempre quello della conservazione. Ci ha pensato Basilicata Innovazione, che ha appena chiuso il progetto Ass’s milk (“latte d’asina” in inglese), finalizzato proprio a sperimentare nuovi processi di conservazione e trasformazione del latte d’asina, per prolungarne la vita commerciale e consentire l’impiego in mercati alternativi a quello del “fresco”. L’obiettivo scaturì da un incontro con Pietro D’Imperio della Sagittario srl. Interesse da parte del Consorzio Italiano per la tutela del latte d’asina (Citla) e di 4 imprese lucane: gli allevamenti di Salvatore Naturali e di Cipriano Pietrina, l’apicoltura Franco Rondinella di Ripacandida ed Evra Srl di Lauria. Hanno collaborato Annamaria Perna e Emilio Gambacorta della Scuola di scienze agrarie, forestali, alimentari e ambientali - Unibas. I prodotti liofilizzati, buoni e nutrienti, possono ora conservarsi fino a un anno rispetto ai 6 giorni del prodotto fresco. (bm3)


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Basilicata Mezzogiorno

Imprese al femminile, domani a Policoro seminario formativo sul Programma Operativo 2012 Presenti la Consigliera di parità Fanelli e Gentile. Prevista anche la partecipazione degli assessori regionali Viti e Pittella Lavoro e imprenditoria in rosa. C’è tempo fino al 30 novembre per presentare le domane relative al Programma Obiettivo 2012, promosso dal ministero delle Politiche sociali per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di aziende e per la creazione di progetti integrati di rete. Dopo l’incontro a Potenza dello scorso 25 ottobre, il progetto sarà illustrato a Policoro nel pomeriggio di domani a partire dalle 16.15 nella sala consiliare del Comune della cittadina jonica, nell’ambito di un seminario tematico-formativo organizzato dalla Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli. Il Programma, attraverso azioni mirate e positive, intende promuovere l’occupazione e il reinserimento lavorativo, la costituzione o il consolidamento dell’im-

presa e i progetti integrati di rete. Al seminario prenderanno parte, oltre alla Fanelli, Rosa Gentile, componente del comitato nazionale di Parità per l’attuazione dei principi di uguaglianza di trattamento e opportunità tra lavoratori e lavoratrici, Nino D’Agostino, economista, Franca Minchillo, specialista in Economia e Diritto dell’Amministrazione pubblica, rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni di categoria. E’ prevista inoltre la partecipazione degli assessori regionali Vincenzo Viti (Formazione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive). L’iniziativa è stata condivisa dagli ordini professionali dei consulenti del lavoro della Provincia di Potenza, degli assistenti sociali della Basilicata, dal distretto Sud-Est Fidapa e ha ricevuto l’adesione dell’Ami. (bm2)

Salta anche il previsto vertice con lo Stato e l’assemblea unificata. Decisione assunta dal ministro Gnudi

Regioni, slitta la Conferenza Rinviata a giovedì prossimo. Sul tavolo il tema della spending review Settimana di pausa per Regioni e governo. Slittano a giovedì prossimo, infatti, le previste conferenze con lo Stato, tra i governatori e quella unificata. Il 22 dalle 10, i presidenti si riitroveranno a Roma, con lo stesso odg. Diversi i punti in discussione. A partire dal tema sempre caldo della spending re-

valuterà la proposta di legge su interporti e piattaforme logistiche territoriali. I presidenti parleranno anche di rischi ambientali, gestione dei rifiuti e la collaborazione tra pubblico e privato nel campo della cultura. Non poteva mancare un approfondimento sulla salute. Si valuterà, infat-

L’ordine del giorno resta identico Tanti i temi caldi che i presidenti dovranno affrontare. In primo piano occupazione e sviluppo view. Sul tavolo anche la posizione delle Regioni sulla futura cooperazione territoriale europea già esaminato nell’incontro dello scorso 24 ottobre. Infrastrutture a uso commerciale con gli evntuali aiuti dello Stato è altro punto delicato su cui si confronteranno. All’ordine del giorno anche la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, le Regioni marittime e quelle del Mediterraneo e l’eventuale contributo che gli enti potranno offrire al Forum del sostegno internazionale. Strade, mobilità e governo del territorio nuovi temi da affrontare al tavolo della Conferenza delle Regioni. In particolare si

ti, la proposta di legge di iniziativa parlamentare sull’accreditamento e l’erogazione delle prestazioni a carico del Ssn da parte delle struture ospedaliere e l’utilizzo delle risorse in materia di edilizia sanitaria. Lavoro, ricerca e innovazione. I presidenti proveranno a dare una scossa al Paese con delle linee guida unitarie sulla riforma del mercato in una prospettiva di crescita econimica. Con l’ agricoltura si chiude l’ordine del giorno. Si discuterà, tra l’altro, dei danni casusati dalla lunga siccità estiva, della proroga sulle concessioni demaniali e marittime a uso diverso da quello

turistico-ambientale e sul blocco dell’attività di certificazione sementiera. Patto di stabilità, risorse da assegnare alle Regioni per sanità e trasporto pubblico locale, sono alcuni dei punti che si affronteranno, invece, nella Conferenza Stato-Regioni in calendario sempre per giovedì prossimo dalle 15,30. Anche il mondo dell’agricoltura protagonista. Dalla filiera del legno, alla gestione ecologica degli imballaggi passando all’accordo sul Piano del settore mandorle, noci, pistacchi e carrube allo schema sul risone, sono alcuni dei temi in discussione. Per chiudere si affronterà l’intesa sul programma triennale realtivo al 2012-2014 sulle attività cinematografiche. Infine, la Conferenza unificata. Contributi a favore dell’Aran da parte degli enti locali, parere sul ddl per il trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici, ridefinizione degli accordi con la società “Stretto di Messina”, i punti in agenda. Senza dimenticare la semplificazione amministrativa in materia di ambiente e fondi per i progetti presentati dalle Pa su turismo e sport. (bm2)

In agenda Sul lavoro linea guida per riformare il mercato in vista di una crescita

Gestione dei rifiuti e rischi ambientali, i governatori cercano un’intesa Salute, si valuterà pdl parlamentare sulle prestazioni a carico del Ssn


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Basilicata Mezzogiorno

La rappresentazione teatrale è andata in scena domenica scorsa a San Severino Lucano. Premiate le scuole

Una pièce per far riflettere

Con la “La storia delle storie” cala il sipario sul progetto MamaMiti finanziato da Epos di Margherita Sarli

E’ stata la rappresentazione teatrale “La storia delle storie”, andata in scena la scorsa domenica a San Severino Lucano, a concludere il progetto MamaMiti, finanziato dal programma strategico Epos 2010-2013. Il progetto era parte della rosa dei cinque legati al tema foreste, attuativi del bando “Costruire una società sostenibile”. A realizzare il percorso progettuale sono stati i quattro centri di educazione ambientale Il cielo di Indra, La luna al guinzaglio, Lago Montecotugno e il Ceas Pollino, che hanno dato vita ad attività laboratoriali e ad un concorso letterario nelle scuole per indurre i ragazzi alla riflessione sulla sostenibilità, assumendo

gli attori, Lucia Mancusi, Bruno Niola e Gianluca Guazzo, diretti dal Maestro Giuseppe Maradei, si è fusa con il fascino della maschere tribali realizzate da Francesca Rizzuto con materiale da riciclo, a catturare la folta ed entusiasta platea delle scolaresche presenti. La serata si è conclusa infatti, con la premiazione del concorso letterario a cui hanno partecipato le scuole di San Severino, Chiaromonte e Senise.

come punto di partenza l’esempio della attivista kenyota Wangari Maathai, premio nobel per la pace nel 2004. Ed è stato proprio il racconto della vita della Maathai il filo conduttore della piéce teatrale che ha segnato l’epilogo del progetto. Un filo sul quale si sono dipanate altre storie, semplici e allo stesso tempo moralizzanti, a rievocare

Progetto parte della rosa dei cinque legati al tema foreste del bando “Costruire una società sostenibile” le favole di Fedro, e i cui protagonisti, come da tradizione che si rispetti, diventano gli animali della foresta, in questo caso africana. La sapienza de-

Cala il sipario sul piccolo teatro del pollino e sul progetto Mama Miti con la promessa di rinnovare l’impegno e con un arrivederci alla prossima!

“Esempio per le generazioni presenti e future di forte impegno politico e civile”

“Un uomo per bene di grande intelligenza” “La scomparsa di Michele Cascino, tra i padri fondatori dello statuto della Basilicata, rappresenta per tutti noi la perdita di un politico illuminato, ispirato agli ideali del socialismo con spirito riformista, esempio per le generazioni presenti e future di grande impegno politico e civile”. E’ quanto ha dichiarato Rosa Mastrosimone, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata. “Un Uomo per bene - ha aggiunto l’esponente della giunta De Filippo - di grande intelligenza ed equilibrio oltre che figura istituzionale legata alla propria Regione

per la quale tanto ha fatto in termini di pensiero e di azione. Sono vicina, nel dolore - ha concluso Mastrosimone - alla famiglia alla quale rivolgo il mio più sentito cordoglio”. Michele Cascino, aveva ricoperto il ruolo di consigliere regionale dal ‘70 all’85, vice presidente del Consiglio regionale dal ‘70 al ‘75 e dal ‘77 all’84, assessore regionale alla Cultura e formazione dall’84 all’85. Un uomo e una figura istituzionale che tanto ha contribuito per la crescita del dibattito e del livello politico in Basilicata. Michele Cascino era nato a Stigliano il 21 settembre 1931. Laureato in farmacia, è stato per molti anni dirigente del Partito socialista italiano.

L’assessore all’Agricoltura Mastrosimone esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Michele Cascino

L’assessore Rosa Mastrosimone

Dal Consiglio I e III Ccp Consorzi di bonifica

Digitale terrestre Venezia (Pdl)

Salute Napoli (Pdl)

Referendum Romaniello (Sel)

Lavoro e formazione Autilio (Idv)

Vertenza Don Uva Romaniello (Sel)

Audire il presidente della giunta regionale, o l’assessore all’Agricoltura, sul disegno complessivo di riforma del sistema dei Consorzi di bonifica. Analizzate le questioni sulle competenze in merito alla forestazione, la dimensione dei Consorzi ed il sitstema di rappresentanza del mondo agricolo.

Grave disservizio del digitale terrestre in alcuni comuni lucani dell’entroterra e del metapontino. E’ auspicabile un’azione incisiva ed immediata nei confronti della dirigenza regionale della Rai, per lo meno per tener fede al suo motto: ‘L’innovazione continua’, sì, ma con i soliti problemi.

Un dato allarmante è lo stato di salute dei cittadini lucani. Il monitoraggio ambientale dimostra che le politiche di tutela non sono mai state prese in seria considerazione dal Governo regionale. L’Istat dice che in Basilicata è alta la percentuale di tumori, malattie respiratorie e cardiocircolatorie.

Normare meglio l’istituto del referendum per due questioni: la legge in vigore è incompleta; una direttiva europea e l’orientamento della Corte Costituzionale rendono obbligatorio, in presenza di modificazioni territoriali, che le stesse siano sottoposte a consultazione popolare.

Cogliere il nuovo segnale di sfiducia nell’Istituzione regionale da parte dei giovani per spiegare loro le responsabilità del Governo. La giunta regionale ha annunciato che il Piano pluriennale del lavoro, nel quale devono trovare spazio interventi specifici per i giovani, è in fase di arrivo in Consiglio.

La legge ‘salvastipendi’ per i lavoratori del Don Uva è il risultato di un impegno politico che il Consiglio regionale ha assunto e mantenuto. Ma l’impegno del Consiglio non può certamente considerarsi esaurito, attivando nuove procedure e avviando nuove discussioni sui servizi della regione.


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Turismo è vitalità

La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

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24 ore in Basilicata

A Potenza 600 ragazzi in strada, le forze dell’ordine “difendono” l’ingresso del Consiglio regionale

Tensione al corteo degli studenti

A piazza Pagano presìdio della Cgil per chiedere lavoro e investimenti di ANTONIO LIOTTA POTENZA - Niente a che vedere con la guerriglia di Roma o i duri scontri tra studenti e polizia di Brescia e Torino ma ieri mattina anche Potenza ha respirato la tensione che ha attraversato molte piazze italiane per lo sciopero generale indetto da 52 sindacati europei contro le misure di austerity imposte dall’Europa. Mentre in piazza Mario Pagano era in corso il tranquillo presìdio della Cgil, animato da almeno duecento persone tra lavoratori, disoccupati e pensionati, ad accendere la miccia è stato il corteo degli studenti delle scuole superiori - circa 600 - diretto proprio verso il centro storico della città. In tarda mattinata, infatti, dal corteo principale si è staccato un gruppo di ragazzi che ha raggiunto la sede del Consiglio regionale e cinto d’assedio l’ingresso. Dapprima semplici cori di contestazione, qualche insulto, poi il tentativo di entrare all’interno degli uffici che ha fatto surriscaldare l’atmosfera e creato tensione e attimi di concitazione con le forze dell’ordine, che sono comunque riuscite ad impedire ai ragazzi di varcare la soglia della Regione. Fortunatamente, non ci sono stati scontri o feriti, solo uova e fumogeni che alcuni studenti hanno lanciato contro le finestre del palazzo. Muniti di bandiere, megafoni e striscioni, hanno sostato a lungo nel piazzale antistante la sede regionale, intonando slogan a favore della scuola pubblica e contro lo strapotere dei grandi gruppi finanziari. Nel frattempo, il corteo principale è arrivato a piazza Pagano, che, già dalle 10, si è colorata con il rosso delle bandiere Cgil, che nei giorni scorsi ha indetto uno sciopero di 4 ore (Cisl e Uil hanno tenuto iniziative separate). Una decisione, quella degli altri due sindacati, criticata sia dal segretario regionale, Alessandro Genovesi, che da quello di Potenza, Angelo Summa. «Senza polemica ha detto Genovesi - abbiamo perso un’occasione, agli amici di Cisl e Uil diciamo di ascoltare di più la voce dei lavoratori e non le manovre dei partiti», mentre per Summa, «la Cgil non è il sindacato delle liturgie e dei tatticismi ma di chi difende il lavoro». E proprio il lavoro è stato al centro degli altri interventi di piazza Pagano. Di quello dei lavoratori in mobilità, come Filomena, secondo cui «non si può vivere con 350 euro al mese e senza altri

In alto: gli studenti protestano davanti alla sede del Consiglio regionale e altre immagini del corteo di ieri mattina a Potenza; a destra: il presìdio della Cgil in piazza Mario Pagano con lavoratori e pensionati

fondi per gli ammortizzatori sociali si rischia un dramma sociale». Tutele per chi ha perso il lavoro ma anche nuova occupazione, sviluppo industriale, nuovi investimenti in ricerca e innovazione. É questa la ricetta che

la Cgil propone a dispetto della medicina “lacrime e sangue” dettata dall’Ue e recepita dal governo dei professori. «Alla Regione - ha detto ancora Summa - chiediamo di smetterla con i finanziamenti a pioggia e di

Il capogruppo IdV in Consiglio regionale

Autilio: «Malessere da non sottovalutare» «IL malessere dei giovani ed in particolare degli studenti, ampiamente testimoniato dalle manifestazioni e dagli scontri di oggi in numerose città del Paese, di cui anche a Potenza c'è stato un segnale, dimostra che siamo di fronte ad una polveriera esplosiva che va dissinescata con proposte concrete, azioni di facile attuazione, misure di crescita e sviluppo, provvedimenti anche regionali prima di tutto per difendere il diritto allo studio compreso quellouniversitario eper creareopportunità di lavoro». É quanto sostiene il capogruppo di IdV in Consiglio Regionale Antonio Autilio invitando a «non sottovalutareil lancio di uova e l'uso fumogeni contro la sede del consiglio regionale. Noi dobbiamo cogliere il nuovo segnale di sfiducia nell'istituzione regionale, riprendere il confronto con i giovani, parlare ai ragazzi con linguaggio semplice per spiegare le responsabilità del governo sia nelle politiche dell'istruzione e della formazione che in quelle del lavoro. Finalmente la Giunta Regionale, attraverso l'assessore Viti, ha annunciato che il Piano pluriennale del lavoro, nel quale devono trovare spazio interventi specifici per i giovani, specie diplomati e laureati, è in fase di arrivo in Consiglio». Per il capogruppo Idv, «le azioni da mettere in campo per combattere la crisi, attraverso il rafforzamento di misure di inclusione sociale e l'immediata attivazione di misure finalizzate a mantenere i livelli occupazionali esistenti e ridurre l'impatto dei processi di espulsione dal mercato del lavoro, contenute nel Patto di Sistema Basilicata Obiettivo 2012, richiamano la necessità di dotarsi del Piano pluriennale del lavoro per sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socioeconomico regionale».

procedere a interventi mirati con le risorse comunitarie e quelle regionali. Bisogna investire sull’innovazione, per esempio su auto a basso impatto ambientale, e valorizzare le nostre risorse, petrolio e acqua, e risolvere il

problema della governance regionale». Tra gli interventi anche quello del giovanissimo Massimo, della Rete degli studenti, che ha sottolineato lo stato di decadenza delle strutture scolastiche potentine e invitato le istitu-

Taratufolo: «Austerità e riordino provocano arretramenti»

zioni a difendere la scuola pubblica «ormai ridotta al lumicino». Ad accompagnare la manifestazione Cgil la p-Funking band di Perugia, che ha intrattenuto i presenti con le sue apprezzate sonorità.

Rapolla

A Matera sit in per il territorio

Parco eolico Alternativa chiede un confronto

altro pericolo che potrebbe comportare un ulteriore arretramento del territorio. Si tratta, come si vede, di questioni di grande attualità sulle quali come sindacato abbiamo voluto ancora una volta prendere una posizione ferma». L'iniziativa ha previsto anche assemblee e l'astensione dal lavoro, con punte elevate in alcune realtà industriali: ridotta invece l'adesione nel settore dei servizi e del pubblico impiego. Nell'occasione ha funzionato un gazebo informativo e per la raccolta di firme a tutela del bene acqua come diritto umano. Una delegazione guidata dalla segretaria provinciale, Manuela Taratufolo, è stata ricevuta dal prefetto, Luigi Pizzi, per illustrare i motivi dello sciopero e per sollecitare interventi sul governo. Contemporaneamente anche la Cisl ha manifestato contro i provvedimenti del Governo dinanzi alla Prefettura di Matera a dimostrazione della generale mobilitazione del settore che c'è stata a tutti quanti i livelli, la questione della cancellazione della sede Inps di Matera e le relative proteste di questi giorni rimangono al centro del dibattito. p.quarto@luedi.it

RAPOLLA - Il movimento Civico Alternativa per Rapolla alla luce della notizia circa avvisi di garanzia nella gestione delle autorizzazioni e revoche per la costruzione del Parco Eolico di Rapolla riportate dal Nuovo Quotidiano di Rimini nella edizione del 6 Novembre 2012, chiede la convocazione di un Consiglio comunale urgente. «La tematica del Parco Eolicospiega il movimento civico in una lettera aperta ai cittani - motivo ed oggetto di confronto nell'ultima campagna elettorale merita, alla luce dei provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Rimini, puntuali approfondimenti e decisioni responsabili che portino con i chiarimenti veri, la serenità nella nostra comunità». «Per quando ci riguarda conclude la nota - interesseremo i nostri Consiglieri Comunali eletti a farsi portavoce di questa urgente necessità di convocazione del Consiglio Comunale con lo spirito giusto e soprattutto per diradare nubi e zone d'ombra che avvolge questa vicenda». l. z.

MATERA - «Uno sciopero contro le politiche di austerità che ci vengono sottoposte aumentando la precarietà e limitando ulteriormente l'occupazione». Sono queste le parole del segretario provinciale della Cgil di Matera, Manuela Taratufolo durante il sit-in che si è tenuto ieri mattina dinanzi alla Prefettura di Matera. «La partecipazione è stata importante in alcune realtà ed aziende dove ha raggiunto punte elevate di molto superiori al cinquanta per cento, di certo però il fatto che c'era stata un'altra manifestazione lo scorso 20 ottobre a Roma nella quale la Cgil materana era presente con 400 persone e 8 pullman non ha agevolato assolutamente un nuovo appuntamento a distanza così ravvicinata. I temi però della protesta non potevano essere sottociuti perché non si può in alcun modo indebolire le competenze e i servizi, la nuova legge di stabilità e la riforma Fornero finiranno per aggravare, tra le altre cose, anche la situazione degli ammortizzatori sociali e si aprirà anche la questione dei continui tagli a cui si fa ricorso. Anche il riordino in atto delle Province”, insiste la Taratufolo, «costituisce un


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno -- 15.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

LA PROTESTA

DUE MANIFESTAZIONI PARALLELE

Giovedì 15 novembre 2012

PRESIDIO E RABBIA Non solo i problemi della scuola. Il corteo degli studenti si è mosso autonomamente rispetto al sit-in deciso dalla Cgil

L’IRA DEI RAGAZZI Gli studenti davanti alla sede del Consiglio regionale [servizio fotografico di Tony Vece]

Uova e fumogeni contro la sede della Regione L’ira degli studenti lucani in piazza in uno scenario d’altri tempi

SLOGAN I giovani volevano entrare nel palazzo regionale

EMANUELA FERRARA l «Si definiscono «incazzati» e lo sono per davvero. Nella giornata di sciopero europeo, il primo organizzato dalla nascita della Comunità Europea, un migliaio di studenti ha sfilato per le vie di Potenza e si è ritrovato sotto il palazzo del Consiglio regionale. Non vogliono parlare con i politici, non gli interessa più cosa hanno da dire «perchè tanto sono tutte bugie», vogliono fare assemblea nel posto in cui spesso si decide il futuro dei cittadini. Eppure sulla via del ritorno un consigliere regionale lo incontrano lo stesso. Il «malcapitato» Alessandro Singetta incontra casualmente il fiume di studenti. La rabbia verbale gli si riversa addosso. Questa è la generazione della consapevolezza, di chi si è già stancato ed ha capito che bisogna lottare per ottenere qualcosa. «Probabilmente questa manifestazione non risolverà nulla, ne siamo consapevoli - ha dichiarato Michelangelo Blasi - Dovremmo pensare a più ampie forme di protesta. Intasare i centralini del Governo, fare qualcosa». Ed un piccolo passo è stato fatto. È raro ve-

Sabrina Navarra

Rosa Romanelli

Michelangelo Blasi

Domenico Schirone

Cristina Danza

dere studenti e docenti insieme in una manifestazione, eppure è successo. Lanci di uova, fumogeni, torce, tutto rivolto verso le finestre di uno dei palazzi «che contano». Non sono scesi in piazza per parlare solamente di scuola «è la privatizzazione dei servizi a più ampio raggio a preoccuparci», dice Angelica Santarsiero. « Siamo qui - le fa eco Cristina Danza Sproviero - per riprenderci la nostra dignità e ridarla anche al corpo docente». Insegnanti ben rappresentati da chi con le sigle sindacali ha chiuso: «Gli attacchi alla scuo-

la sono troppi - ha commentato il professore Antonio Perri - ed è ora di dire basta anche ai sindacati ed al loro immobilismo». «Sono iscritta ai Cobas - dichiara Rosa Paterna - ma oggi ho fatto una scelta di campo. Non sono ferma in piazza Prefettura ma davanti i palazzi del potere con i nostri ragazzi». Scuola e non solo. «Ci chiediamo - dichiara la professoressa Rosa Romanelli - il perchè dell’assurdo silenzio della classe politica sul tasso di mortalità dovuta ai tumori. Per chiedere il perchè ai

tagli alla scuola e non alla classe politica. Ed anche per invitare alla parola tutti i cittadini affinchè prendano coscienza di ciò che li circonda». E la generazione che rappresenta il futuro queste domande se le pone: «Le royalties che ci danno - ha detto Sabrina Navarra - non servono nemmeno per curare i malati tumorali che le estrazioni producono. Manifestiamo contro il Governo Regionale e le sue politiche contro la popolazione e contro il Governo Nazionale e le sue politiche di privatizzazione». Si vedono infatti

anche bandiere No Tav e No Trivellazioni tra gli striscioni studenteschi a sottolineare che di problemi da affrontare a livello nazionale e regionale ce ne sono tantissimi. Lotta per la scuola e contro i tagli, ma anche lotta per il territorio perchè «non possiamo più concederci il lusso di essere solo studenti». A cosa serviranno i lanci di uova, i cori urlati alle finestre dei politici e l’assemblea di fronte al consiglio regionale? «Semplice , risponde Domenico Schirone - il popolo può tutto unendosi».

Rosa Paterna

POTENZA MANIFESTAZIONE DELLA CGIL IN PIAZZA PREFETTURA. SPAZIO ALL’OCCUPAZIONE E ALLA SOLIDARIETÀ

Lo sciopero unisce l’Europa «I Governi pensino al lavoro» l Iniziative in 23 dei 27 paesi dell’Unione Europea. A deciderlo è la Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati. In quattro dei paesi comunitari si sciopera. Italia Grecia, Portogallo e Spagna si sono bloccate per aderire, manifestando nelle loro principali città, sotto lo slogan: Per il lavoro e la solidarietà. No all’austerità. Questo è quanto è accaduto anche nel capoluogo regionale lucano dove, in piazza Mario Pagano, circa mille iscritti Cgil hanno dato vita alle loro azioni di protesta. Sciopero in stile Cgil nella centralissima piazza Prefettura dove, tra discussioni e dibattiti, si è esibita anche la P Funking Band che spesso si esibisce su palchi importanti quale quello del primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Musica, colore ma anche e soprattutto discussione su tematiche im-

portanti. Al centro di tutto quell'austerità che sta portando il continente europeo ad un lento ma rovinoso declino. Si parla anche di sostegno al lavoro. Attenzione puntata ai livelli di disoccupazione, che hanno raggiunto tetti preoccupanti, ed ai livelli di cassa integrazione e precariato. «Stanno affossando le speranze nazionali - dichiarano gli esponenti sindacali - Uscire dalla crisi a queste condizioni sarà impresa ardua ed a pagare sono e saranno solo i cittadini». Con la giornata del 14 novembre si è voluto, o almeno questo era l’intento, avviare una lotta non più locale, ma europea per cambiare concretamente l’agenda dei vari governi nazionali, italiano compreso. Non è stata dunque solo la lotta al governatore regionale De Filippo, e non solo la disapprovazione delle

manovre del governo Monti, ma un “no” deciso alle politiche europee. Poi che ognuno guardi il suo orticello è cosa ovvia ma in linea di massima ovunque gli argomenti trattati sono stati gli stessi. In modo particolare a Potenza si è parlato di tematiche nazionali, di lotta all’evasione, lotta alla corruzione e, soprattutto, di inserimento della patrimoniale. Senza tralasciare però la delicata problematica legata al mondo lavorativo. La Cgil potentina, e lucana in genere, ha voluto infatti porre l’accento sull'utilizzo sconsiderato degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione in maniera particolare, e sulla politica dello sviluppo, completamente assente, secondo la sigla sindacale, nel nostro territorio. Le politiche di austerità varate a livello europeo, infatti, hanno pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana dei lavoratori,

Antonio Perri

disoccupati e pensionati lucani, oltre che sulle politiche degli enti locali. In particolare le scelte di austerità arrivate dall’Europa vogliono dire, concretamente, per la regione Basilicata: blocco delle opere pubbliche e dei cantieri e quindi dell’intero settore dell’edilizia; ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione e quindi sofferenza per le aziende e per i lavoratori impiegati.

MUSICA In alto la P Funking Band che si è esibita in piazza Prefettura durante il sit-in della Cgil .

Angelica Santarsiero


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 15.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

RAPPORTO BANKITALIA L’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA

Giovedì 15 novembre 2012

L’OSSERVATORIO I dati del primo semestre del 2012 confermano il deterioramento dell’economia della Basilicata

OCCUPAZIONE Un’emergenza nell’emergenza è la crescita della disoccupazione degli over 35. In aumento la cassa integrazione

Perdita di posti di lavoro la crisi più nera dal 2007 Le esportazioni restano «impalpabili» al netto di Fiat e petrolio l C’è l’imprimatur di Bankitalia sulla lettura dei dati congiunturali che riguardano la Basilicata. Una lettura che non dà spazio a diverse interpretazioni: nel primo semestre del 2012 è proseguito il deterioramento dell’economia lucana. I dati sono impietosi, con il calo della produzione industriale pari all’8,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011, le vendite all’estero ridotte del 30,1 per cento, la diminuzione del 40 per cento degli investimenti da parte delle imprese, il taglio del fatturato denunciato da sei aziende su dieci. E, soprattutto, la flessione del 3,4 per cento degli occupati, il dato peggiore rispetto all’Italia nel suo complesso e al Mezzogiorno, dove gli occupati si sono ridotti rispettivamente dello 0,3 per cento e dello 0,4 per cento. Dopo una leggera ripresa registrata a cavallo tra il 2010 e il 2011, l’occupazione nel secondo trimestre del 2012 ha raggiunto il livello più basso dall’inizio della crisi, con circa 6 punti percentuali in meno rispetto medio del 2007. Nella prima metà del 2012 - secondo il rapporto di Bankitalia, presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presieduta dal direttore della filiale di Potenza, Giancarlo Fasano - le persone in cerca di occupazione sono aumentate del 34,7 per cento, mentre il tasso di disoccupazione si è portato al 15,4 per cento rispetto all’11,1 dello scorso anno. L’incidenza della disoccupazione, più alta rispetto alla media nazionale, è più contenuta invece se confrontata con quella del Mezzogiorno (17,1). C’è, poi, un’emergenza nell’emergenza che è costituita dai disoccupati over 35, una platea in forte crescita, persone troppo giovani per andare in pensione e considerate troppo vecchie per una ricollocazione sul mercato del lavoro. Si tratta, nel complesso, di dati in continua evoluzione che potrebbero essere ritoccati al rialzo (speriamo di no) da quel sempre più nutrito segmento di cassintegrati. Secondo Bankitalia le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni, nei primi nove mesi del 2012, sono aumentate del 42,1 per cento, ri-

INCONTRO A sinistra la conferenza stampa durante la quale sono stati illustrati i dati sulla congiuntura economica in Basilicata. In alto a destra la sede della Banca d’Italia a Potenza [foto Enzo Bianchi]

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sultato che ha risentito dell’aumento delle richieste di Cig ordinaria, più che raddoppiate rispetto al 2011, mentre le ore autorizzate di Cig straordinaria o in deroga sono diminuite del 9,4 per cento. Oltre l’80 per cento dell’in-

SCENARI

L’unico spiraglio è l’ottimismo di imprenditori che ipotizzano l’aumento della produzione nel 2013 cremento della Cig ordinaria è da attribuire al settore meccanico. Ma ad influenzare maggiormente queste percentuali è la Fiat. Così come la casa automobilistica continua ad avere un peso specifico elevato nei risultati delle esportazioni che risentono anche delle ven-

dite del petrolio: nel primo semestre del 2012 sono diminuiti del 30,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma al netto di energia e automotive, l’export lucano è aumentato del 4,9 per cento (il dato riguarda solo l’11 per cento delle imprese presenti in Basilicata). Le vendite all’estero si sono ridotte in misura più sensibile nei Paesi dell’Unione europea (-31,8 per cento). La Germania e la Francia, rispettivamente il primo e il secondo mercato di sbocco delle esportazioni regionali, hanno contribuito per oltre il 40 per cento al calo delle esportazioni. In tutta questa analisi desolante c’è uno spiraglio che riguarda, se non i dati dei primi sei mesi del 2012, quanto meno le prospettive degli imprenditori, che si dicono «ottimisti» sull'aumento della produzione per il 2013 e anche sugli ordinativi che, per la prima volta dall’inizio della crisi, il prossimo anno non [ma.bra.] dovrebbero diminuire.

Gli altri dati Mercato immobiliare e andamento del credito In calo il mercato immobiliare in Basilicata, con una contrazione delle compravendite del 12,3 per cento. Ma la casa resta, per le famiglie lucane, il miglior investimento. Nel primo semestre del 2012 le quotazioni delle abitazioni sono diminuite dell’1,7 per cento in termini nominali e del 4,8 al netto della variazione dei prezzi al consumo. I tassi sui prestiti per l’acquisto di abitazioni sono aumentati ulteriormente nel primo trimestre dell’anno e successivamente hanno mostrato una flessione, attestandosi a giugno al 4,4 per cento, un livello superiore di circa 30 punti base a quello di dicembre 2011. Nel complesso, la raccolta bancaria presso le famiglie e le imprese a giugno è aumentata del 3,6 per cento su base annua, riflettendo anche l’incremento della componente delle obbligazioni bancarie. Il volume dei depositi bancari ha registrato un aumento del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I depositi delle imprese sono cresciuti del 5,3 per cento, quelli delle famiglie del 3,1. L’aumento per le famiglie è imputabile essenzialmente alle forme vincolate. Capitolo sofferenze. La contrazione del credito si è riflessa sulla qualità. Fino a giugno scorso il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi è stato pari al 3,6 per cento, in aumento di un punto percentuale rispetto alla fine dello scorso anno. Il peggioramento è imputabile alle imprese, il cui tasso di ingresso in sofferenza è salito del 5,4 per cento dal 3,8 di dicembre. Tale incremento - spiega Bankitalia - è dovuto essenzialmente al settore delle costruzioni, che ha registrato un tasso di ingresso in sofferenza del 13,5 per cento.

AZIENDE MOLTE IMPRESE SEGNALANO DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL SISTEMA DELLA CESSIONE DEL CREDITO

CONTROMISURE LA «VERTICALIZZAZIONE» DEL PATTO DI STABILITÀ

Patto di stabilità: a rischio sono anche le tredicesime

La Regione ha ceduto 41 milioni di euro a Comuni e Province

MASSIMO BRANCATI l Ammontano a ben 10 i miliardi fermi nelle casse di Comuni, Regioni e Province e degli enti previdenziali, soldi che non possono essere spesi perché si sforerebbero i vincoli imposti dal patto di stabilità. Gli enti locali da tempo protestano per questa situazione e chiedono al Governo un allentamento dei vincoli. Questa paralisi, naturalmente, si riflette sulla liquidità delle imprese, molte delle quali, in Basilicata, pur avendo maturato crediti milionari con gli enti locali, devono fare i conti con casse vuote e difficoltà nel pagare gli stipendi. Sono già tante le aziende che hanno comunicato ai propri dipendenti di non poter pagare le tredicesime, prefigurando uno scenario ancora più negativo per il prossimo anno se la situazione non dovesse sbloccarsi. In attesa di effetti tangibili relativi alla «verticalizzazione» del patto di

stabilità voluta dalla Regione Basilicata (si veda articolo al lato), va registrata la farraginosità dell’accordo della stessa Regione con le banche sul pro soluto ai creditori. Analoga intesa, lo ricordiamo, è stata sottoscritta dalla Provincia di Potenza. L’obiettivo: assicurare liquidità alle imprese creditrici attraverso la certificazione del credito, con il sistema della cessione pro-soluto. Come spesso accade quando si ha a che fare con il sistema creditizio, non sempre le buone intenzioni si traducono in percorsi «facili» per gli imprenditori. Diciamo subito che avviare una pratica significa dover sborsare la spesa degli atti notarili e, seppur lieve, c’è comunque da dover fare i conti con un tasso sul prestito e con interessi, sempre a carico dell’azienda, nella fase di start up. E dopo? Per fortuna la Regione si impegna a restituire i soldi entro il 31 gennaio: qualora non dovesse riuscirci si farebbe carico degli interessi ma-

LA SPESA

I costi di avvio delle pratiche sono a carico degli imprenditori

BANCHE Uno sportello bancario. L’accesso al credito resta uno dei temi più scottanti per gli imprenditori .

turati, smarcando così da ulteriori costi le aziende che hanno aderito all’iniziativa. Bene. Resta, però, il fatto che l’impresa, con l’acqua alla gola e con difficoltà economiche che rischiano di portarla a fondo, deve mettere mano al portafogli se vuole accedere al sistema della cessione pro-soluto. Il che non è così semplice, soprattutto se consideriamo che l’azienda decisa ad aggrapparsi a questa opportunità lo fa perché ha carenza di liquidità e un ulteriore qualsiasi esborso la esporrebbe a effetti devastanti. Di qui l’appello degli operatori a rivedere l’intesa per calibrarla meglio sulle esigenze dell’apparato produttivo locale.

l La Regione Basilicata ha ceduto 41 milioni di spese a Comuni e alle Province lucane. È la cosiddetta «verticalizzazione» del patto di stabilità. Con una delibera varata dalla Giunta regionale, in particolare, sono stati ceduti i tetti di spesa pari a 24 milioni di euro alle Province: 16,5 per quella di Potenza e 7,5 per quella di Matera, risorse che si aggiungono ad altri 17 milioni di euro ceduti ai Comuni con un altro provvedimento. Il totale dei trasferimenti verso i Comuni e le Province lucane raggiunge in questo modo i 41 milioni di euro. «Queste decisioni - ha spiegato il governatore Vito De Filippo - rappresentano una consistente concessione di quote del patto di stabilità. Si tratta di una risposta concreta alle difficoltà che gli enti locali stanno attraversando in questo difficile momento». Per mitigare gli effetti del

provvedimento governativo che impone a Comuni, Province e Regioni di non superare i livelli di spesa segnati, infatti, la Regione ha valutato in sede di coordinamento interistituzionale del patto di stabilità i dati dei 32 Comuni al di sopra dei 5 mila abitanti, e quindi soggette al patto, e delle due province. Attraverso l'attività di questo organismo, composta da rappresentanti della Regione, dell'Anci regionale e delle due province, è stato analizzato ogni possibile aspetto relativo alla possibilità offerte dalla cosiddetta verticalizzazione, ossia la cessione di quote di spesa attraenti di diverso livello. E alla fine la Regione, sebbene alle prese con le difficoltà che il tetto di spesa impone, ha scelto di limitare la propria capacità al fine di andare in soccorso al sistema degli enti locali lucani, in particolare a quanti correvano il rischio di veder paralizzata la propria azione».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

24 Ore in Basilicata 13

Giovedì 15 novembre 2012

Presentato il rapporto della Banca d’Italia sul primo semestre 2012 dell’economia lucana

«Continua il deterioramento»

La fotografia è tutta in salita ma le imprese sono più ottimiste per il 2013 POTENZA - Calo dell’esportazione, del commercio, dell’occupazione, del credito all’economia. E’ questa, in sintesi, la fotografia scattata dalla Banca d’Italia per il primo semestre del 2012 in Basilicata, caratterizzata prevalentemente da un continuo «deterioramento dell’economia regionale». Ma andiamo per ordine. L’industria I risultati dell’indagine cogiunturale condotta dal Nucleo inchiesta di Potenza della Banca d’Italia su un campione di aziende con almeno 20 addetti, conferma il trend negativo dell’indagine di Unioncamere. La produzione si registra attorno al -8,8 per cento con una notevole riduzione del fatturato per oltre il 60 per cento delle imprese. Di conseguenza si sono notevolmente ridotte le spese per gli investimenti, dovute anche alle condizioni economiche e politiche del momento e alla relativa incertezza. Unica nota positiva è l’aspettativa: per il primo semestre del 2013 le imprese prevedono margini di miglioramento in termini di ordini e vendite. «Un atteggiamento positivo - ha spiegato il direttore della filiale di Potenza della Banca d’Italia Giancarlo Fasano durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto - che fino all’anno scorso non c’era. Un piccolo spiraglio». Il dato più preoccupate, secondo Nicola Curci del nucleo inchiesta, è il tendenziale andamento vero il simbolo negativo già da 18 trimestri, compreso il periodo di ripresa tra il 2010 e la prima parte del 2011 per il resto del paese.

NIGHT A LUCI ROSSE Arrestato 43enne di Muro Lucano GAMBASSI TERME - E’ un 43 enne di origine lucana, Vito Bianchini, di Muro Lucano ma da anni residente a Certaldo, in Valdelsa, il gestore del locale notturno per incontri a luci rosse che ha portato all’arresto di cinque persone. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Empoli, sono partiti dagli esposti di mogli disperate che nell’anonimato hanno denunciato la presenza del night club in cui i mariti spendevano tutti i loro risparmi. I clienti, piccoli imprenditori locali, liberi professionisti e artigiani, invitavano a cena le ragazze ma questo era solo il preludio per prestazioni sessuali consumate negli appartamenti delle giovani donne o negli alberghi. Il nostro 43enne, regolarizzava le ragazze assumendole come cameriere ma pretendeva una percentuale sui guadagni derivanti dai rapporti sessuali con i clienti. Ogni 20 minuti passati con il cliente, le ragazze dovevano versare 16 euro al gestore del locale. In manette oltre a Bianchini due donne polacche, di 39 e 33 anni, che avevano il compito di procacciare giovani da far prostituire, e due uomini italiani di 56 e 44 anni, che fornivano un supporto logistico accompagnando le ragazze nelle abitazioni e al night.

La conferenza stampa. A sinistra il direttore Giancarlo Fasano e il nucleo inchiesta, Nicola Curci e Valerio Vacca (foto Mattiacci)

Gli scambi con l’estero Si registra un -30,1 per cento. Guardando i singoli comparti, la maggior parte del calo ha riguardato i prodotti energetici (-27,1 per cento) e quelli automobilistici, i due settori di punta della regione. Nel complesso, dunque, poco hanno inciso i miglioramenti che pure ci sono stati in settori quali metallurgico, prodotti alimentari, bevande e tabacco, computer, apparecchi elettrici e ottici, pari solo all’11 per cento dell’export regionale. I paesi di riferimento in tal senso restano gli Stai Uniti, come naturale conseguenza delle tese relazioni tra i paesi europei. Le costruzioni e il mercato

immobiliare Le compravendite delle abitazioni si sono ridotte del 12,3 per cento così come gli appalti pubblici peruna cifra pari al 23,6 per cento. I servizi A soffrire maggiormente è il commercio, in particolare le vendite al dettaglio, diminuite del 9,5 per cento. Il mercato del lavoro La curva scende dolorosamente verso il basso: ben 6 punti di percentuale in meno rispetto al livello medio del 2007. La media, inoltre, è superiore al resto d’Italia e del mezzogiorno: -3,4 per cento in Basilicata contro lo 0,3 delle altre regioni, anche del mezzogiorno, dove la Basilicata primeggia su tutti per

disoccupazione. I disoccupati sono soprattutto uomini dai 35 ai 64 anni. L’aumento è dovuto a uno squilibrio tra domanda e offerta: le persone in cerca di occupazione sono infatti aumentatedel 34,7 per cento. Significativo l’aumento dei lavoratori part time, disposti a lavorare per un numero maggiore di ore. Il segnale va letto in un duplice senso: la debolezza della domanda di lavoro, da un lato, la riduzione seppur minima dei così detti “scoraggiati” dall’altro, ovvero coloro che non cercano un’occupazione. Incremento, infine, della cassa integrazione, aumentata del 42,1 per cento e soprattutto nel settore meccanico. Molto incidela Fiat di

Melfi, da cui dipende in prevalenza il Pil della regione. L’intermediazione finanziaria I prestiti bancari si riducono del 3 per cento, sia alle famiglie che alle imprese. Nel primo caso, però, aumentano quelli per l’acquisto di abitazioni private, seppure in maniera inferiore rispetto allo scorso anno. Di contro, sono aumentati di 30 centesimi i tassi sui prestiti per l’acquisto di abitazioni. Il credito al settore produttivo è diminuito, invece, del 3,1 per cento, specialmente per i settori manifatturiero e delle costruzioni. Questa rigidità è dovuta in parte alla riduzione del fatturato e in parte al peggioramento delle

condizioni di indebitamento. Molti imprenditori lucani sono però riusciti ad aumentare il volume dei depositi (+5,3 per cento). Anche le banche, infine, hanno cercato di stabilizzare la propria raccolta «soprattutto attraverso l'aumento dei tassi sui depositi vincolati e sulle nuove obbligazioni», come spiega Valerio Vacca. Il valore dei titoli a custodia nelle banche si è ridotto complessivamente dell’1,4 per cento: la riduzione, secondo la Banca d’Italia, è da imputare «esclusivamente ai portafogli delle imprese», mentre il valore dei titoli posseduti dalle famiglie «ha ristagnato». Anna Martino


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I VII

Giovedì 15 novembre 2012

POTENZA NUBIFRAGI E ALLUVIONI DI QUESTI GIORNI SONO DOVUTI ALLE TEMPERATURE DEI MARI ECCESSIVAMENTE ELEVATE

Sos sullo Jonio, arriva il maltempo Ma non avremo i flagelli del Nord Tregua nel fine settimana. Da lunedì prossimo nuovo peggioramento GAETANO BRINDISI

VATICANO Superbo e Appignanesi con i fedeli

POTENZA GUIDATI DA MONS. SUPERBO Pellegrinaggio a Roma in 800 dalla Basilicata per l’inizio dell’anno di fede l Erano circa 800 i fedeli (in gran parte giovani) dell’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano - Marsiconuovo quelli che nei giorni scorsi, guidati dall’arcivescovo, monsignor Agostino Superbo si sono recati a Roma per vivere un pellegrinaggio «sul soglio di Pietro» all’inizio dell’Anno della Fede. Diversi i momenti nei quali è stata scandita la giornata: prima tappa al Santuario del Divino Amore. Qui i pellegrini si sono stretti attorno al loro pastore che, insieme a diversi sacerdoti, ha celebrato la messa. L’arcivescovo Superbo, rivolgendosi ai giovani durante l’omelia, li ha esortati a riscoprire le radici della propria fede. «La Chiesa – ha detto – conta su di voi e sul vostro entusiasmo». A Roma, in maniera del tutto inattesa, ad aspettare i pellegrini c’era l’arcivescovo emerito di Potenza, Ennio Appignanesi. Quest’ultimo ha letteralmente preso per mano la numerosa delegazione lucana e, insieme al confratello Superbo, ha fatto da Cicerone, guidandola davanti al soglio di Pietro. Prima di entrare in Basilica, i pellegrini si sono fermati davanti al sagrato per un breve momento di preghiera. La recita de «Il Credo», la preghiera per eccellenza dell’Anno della Fede, è stato uno dei momenti più solenni. I pellegrini, dopo la preghiera, si sono poi fermati all’interno della Basilica di «San Pietro».

l Arriva il maltempo. Ma da noi non sarà un flagello. Le cronache degli ultimi giorni hanno messo in risalto la fragilità del territorio italiano, sempre più spesso alle prese con eventi atmosferici estremi dovuti principalmente alle temperature ancora piuttosto alte dei nostri mari. È proprio l’anomalia termica delle acque superficiali, infatti, ad esaltare l’energia presente già di per sé nelle perturbazioni in arrivo sulla nostra penisola. Quando poi, oltre al mare, si mette anche l’orografia del territorio appenninico (vedi Liguria, Toscana e Lazio) le cose si complicano ulteriormente a causa di precipitazioni davvero incredibili che, sotto forma di alluvione, interessano i territori. Si paga l’intervento scriteriato dell’uomo, ma c’è anche la componente naturale legata a precipitazioni che sono assolutamente

Un lavoro per i militari congedati Intesa tra Provincia e Comando Militare per il sostegno alla formazione l Ieri mattina, presso la sala giunta della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano, il presidente dell’Amministrazione Provinciale Piero Lacorazza e il comandante del Comando Militare Esercito «Basilicata», colonnello Salvatore Calderaro, hanno firmato la convenzione operativa per il «sostegno alla ricollocazione professionale dei militari volontari, congedati senza demerito, delle Forze Armate». «La Provincia di Potenza – ha sottolineato il presidente Lacorazza – ha aderito ad una convenzione operativa in linea con

Il centrosinistra accende il motore delle primarie

ELEZIONI L’incontro di ieri mattina in vista delle primarie del 25 novembre [foto Enzo Bianchi]

ranno aperti tutti i giorni dalle 17 alle 20 e la domenica anche dalle 10 alle 12.30», ha spiegato Giuseppe Sonnessa, presidente del coordinamento regionale, aggiungendo che «presso gli uffici elettorali sarà possibile sottoscrivere l’appello del centrosinistra e, presentando un documento d’identità e versando un contributo minimo di 2 euro, ritirare il certificato di elettore della coalizione di centro sinistra necessario

versante jonico dove sono attesi i maggiori quantitativi di pioggia a partire da stasera. Previsioni per oggi: il tempo andrà gradualmente peggiorando con il passare delle ore: inizialmente avremo solo piogge sparse e diffuse pioviggini; tra il pomeriggio e la sera i fenomeni si intensificheranno specie nel metapontino e nelle zone ai confini con la Puglia; le temperature sono previste stazionarie o in lieve calo le massime. Previsioni per domani: su tutta la regione si avrà maltempo con fenomeni diffusi, meno intensi sulle zone del Lagonegrese e del potentino occidentale, più forti sulle zone joniche e a nord della regione. Le temperature saranno stazionarie. Tendenza per sabato e domenica: si avrà una generale tregua (seppur con piogge ancora possibili – specie sabato -) in vista di un nuovo peggioramento a partire da lunedì.

POTENZA IERI LA SIGLA DELL’ACCORDO TRA LACORAZZA E CALDERARO

POTENZA SONNESSA, CUTRO E LISANTI ILLUSTRANO LE MODALITÀ DI VOTO DEL 25 NOVEMBRE

l Come si partecipa alle «primarie» per scegliere il candidato premier del centrosinistra? Ieri, nella sede del Pd regionale, a Potenza, sono state illustrate le modalità in un incontro promosso dal coordinamento regionale per le «primarie del centro sinistra “Italia Bene Comune”» e dai due coordinamenti provinciali, in vista del voto fissato per il 25 novembre. «Gli uffici elettorali sono attivi dal 4 novembre in tutti i comuni e rimar-

eccezionali. In grado di causare, nonostante le varie allerte meteo, danni davvero incalcolabili. L’allerta meteo si sposta ora a sud, nel senso che la Protezione Civile ha diramato un bollettino in cui emerge la possibilità di precipitazioni che dal centro Italia si stanno spostando verso sud. In realtà non è proprio così perché della perturbazione che ha flagellato le succitate regioni non c’è più ombra, anche perché per avere precipitazioni di tale portata al centro-nord è necessaria la presenza di venti da sud o sud-ovest che vanno ad impattare contro l’appennino. È quindi chiaro che la vecchia perturbazione ha proseguito il suo cammino verso nord-est andando ad interessare il Triveneto. Il peggioramento che si sta materializzando al sud, invece, è frutto dell’approfondimento di una bassa pressione in corrispondenza dei mari meridionali italiani che, a partire da oggi, coinvolgerà anche la nostra regione, specie il

per completare le operazioni di voto». «Con il certificato di elettore di centro sinistra, la tessera elettorale e un documento d’identità, ci si potrà recare al seggio assegnato il 25 novembre dalle ore 8 alle ore 20». Sonnessa ha spiegato che «è possibile effettuare una preregistrazione on-line sul sito www.primarieitaliabenecomune.it ma che necessita comunque del versamento del contributo e del ritiro del certificato presso un qualsiasi ufficio elettorale. Gli studenti e i lavoratori fuori sede, i cittadini dell’Unione europea residenti in Italia e i cittadini di altri Paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno e di carta di identità, potranno votare presentandosi muniti di documento di riconoscimento, entro le ore 19 di venerdì 23 novembre 2012, presso la sede del Coordinamento provinciale, dove studiano o lavorano, e comunicare la loro decisione di votare in quella sede provinciale anziché nel seggio del luogo di residenza». Nei cento comuni della provincia di Potenza e nei trentuno della provincia di Matera sono stato predisposti gli uffici elettorali e individuati tutti i componenti che lavorano per garantire l’assoluta trasparenza di tutte le operazioni di voto, hanno assicurato Donato Cutro e Carmine Lisanti, rispettivamente responsabile del coordinamento provinciale di Potenza e di Matera per le primarie. Nei prossimi giorni, aggiunge Lisanti, «verranno istituiti altri uffici elettorali qualora ci fossero richieste da parte di cittadini con particolari esigenze».

l’impegno portato avanti dall’Ente nel campo della formazione e del lavoro. La sinergia che si consolida oggi con il Comando Militare Esercito «Basilicata» ha un forte valore perché ci apprestiamo a fornire il nostro contributo, attraverso l’attività dei Centri per l’impiego, all’inserimento lavorativo di militari che hanno servito con merito il nostro Paese, anche all’estero, e che oltre a ciò esprimono precise competenze e professionalità acquisite durante il servizio prestato nelle Forze Armate.

FIRMA L’accordo di ieri mattina [foto Enzo Bianchi]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

20 Potenza

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L’assessore Messina risponde al rapporto sulle tariffe dei nidi comunale diffusi dell’osservatorio

«Cittadinanza Attiva sbaglia» Sarebbe incorsa in un errore di valutazione che non tiene conto del costo medio

«QUELLO di Cittadinanza attiva è stato un errore di valutazione». E’ il commento dell’assessore comunale alla pubblica istruzione Giuseppe Messina qualche giorno dopo la diffusione da parte dell’Osservatorio prezzi e tariffe dell’associazione sul costo degli asili nido comunali di Potenza e Matera. Perchè «i 310 euro a bambino è la tariffa massima calcolata in base al reddito, ma il costo medio è di 189,4 euro a bambino contro un costo sostenuto dall’amministrazione pari a 621,92 euro mensili a bambino, Iva inclusa». Insomma, dire che portare un bambino al nido comunale nel capoluogo di regione costa 310 euro al mese, non solo sarebbe inesatto ma fuorviante. «Anche perchè non tiene conto di due fattori - riprende Messina - e cioè dell’orario di apertura, dalle 7 alle 14.30, rientrando nella categoria di asili nido a tempo pieno e della qualità non solo delle strutture ma del personale, trattandosi di cooperative che da anni gestiscono il servizio con successo: basta chiedere ai genitori». L’osservatorio, per fare valutazioni e mettere insieme alcuni dati, ha considerato una famiglia “tipo” di tre persone ipotizzando un nucleo famigliare composto da due genitori e un figlio con età compresa dai

due mesi ai tre anni d’età. La famiglia utilizzata come esempio è quella il cui reddito lordo si aggira sui 44 mila euro, con conseguente Iseee (indicatore della situazione economica equivalente) di 19.900 euro. Secondo l’indagine di cittadinanza attiva sarebbe sempre più difficile, dunque, accedere all’asilo nido, a causa degli alti costi e delle disparità all’interno di una stessa regione. E infatti a Matera, per esempio, la tariffa è più alta

che a Potenza. Ma anche nello stesso capoluogo i prezzi variano da zona in zona: via Nitti 116,03 euro in media, via Perugia 224, via Adriatico 234,38, via Acacie 208,96, via Ionio 162,92. Cittadinanza attiva, tuttavia, non si esime dal sottolineare aspetti positivi, come l’inclusione del costo dei pannolini nelle tariffe potentine e il mancato aumento nell’ultimo anno del tariffario. an.mart.

I prezzi variano per zona

L’interno di un asilo

L’iniziativa verrà presentata il 20 novembre dal rettore Fiorentino

Questioni di marketing All’Unibas store per il merchandising

APRIRA’ i battenti il prossimo 27 novembre l'Unibastore, il punto vendita ufficiale per il merchandising dell'Università degli studi della Basilicata. L'iniziativa verrà presentata dal rettore dell'Ateneo, Mauro Fiorentino, nel corso di una conferenza stampa che si terrà il prossimo 20 novembre alle 10 nella sala degli Atti Accademici di via Nazario Sauro 85. Per l'Università si tratta di un progetto nuovo che si pone a metà tra la tradizione della cultura e l'innovazione, nato in collaborazione con la cooperativa Universosud - di cui fanno

parte anche giovani laureati dell'Ateneo - partner esclusivista per la gestione del logo per fini commerciali e per il merchandising. «Un'occasione importante - evidenzia il rettore Fiorentino che vede l'Università impegnata a contribuire al rafforzamento dell'identità territoriale e del senso di appartenenza di quanti, a vario titolo, si sentono alla comunità accademica, oltre che alla promozione dell'immagine dell'Ateneo nei contesti locali come in quelli nazionali e internazionali». Qualità, eticità della produzione e sostenibilità am-

Firmata convenzione tra Esercito e Provincia

bientale saranno le caratteristiche fondamentali degli articoli distribuiti - abbigliamento, gadgettistica, cancelleria, oggettistica - alcuni dei quali realizzati anche da aziende della Basilicata. Lo stesso vale per gli imballaggi, il packaging, le etichette e la cartoleria: prodotti riciclati, sostenibili e certificati. L'Unibastore sarà allestito all'interno del Campus di Macchia Romana. Sempre a partire dal 27 novembre, sarà possibile consultare il catalogo dei prodotti ed effettuare acquisti on-line dal sito www.unibastore.com.

I cittadini chiedono interventi

in preda E per i militari volontari ViaaCarducci incuria e disagi c’è la ricollocazione Le lamentele dei residenti ESSERE militari volontari è una scelta. Quando si torna alla normalità, però, ci si potrebbe sentire spaesati, soprattutto se privi di occupazione. Nasce da questa considerazione il progetto “Sostegno alla ricollocazione professionale dei militari volontari, congedati senza demerito, delle forze armate”. Presso la sala giunta della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano, il presidente della Provincia Piero Lacorazza e il comandante del Comando militare esercito Basilicata colonnello Salvatore Calderaro hanno firmato ieri la convenzione operativa. «La Provincia di Potenza ha sottolineato il Presidente Lacorazza - ha aderito ad una convenzione operativa in linea con l'impegno portato avanti dall'Ente nel campo della formazione e del lavoro. La sinergia che si consolida oggi con il Comando militare esercito “Basilicata”ha un forte valore perché ci apprestiamo a fornire il nostro contributo, attraverso l'attività dei Centri per l'impiego, all'inserimento lavorativo di militari che hanno servito con merito il nostro paese, anche all'estero, e che oltre a ciò esprimono precise competenze e professionalità acquisite durante il servizio prestato nelle forze armate. È dunque una risposta concreta, in un momento delicato per il mercato del lavoro, ad un'esigenza avvertita nella nostra regione da mol-

La sottoscrizione della convenzione tra Provincia ed Esercito

te persone e dalle loro famiglie». A tal fine verranno promosse opportunità di formazione, riqualificazione, tirocinio e inserimento lavorativo, coerenti e funzionali con i requisiti dei beneficiari della convenzione. «La convenzione - ha spiegato il Comandante - discende dall'accordo sancito in sede di conferenza Stato-Regioni che vede coinvolto il ministero della Difesa, il ministero per le Politiche sociali, le regioni e gli enti locali. In particolare le Province che per normativa hanno competenza sulla formazione e, tramite i Centri per l'impiego, sul sostegno dei cittadini nella ricerca dell'occupazione. Proprio in momenti come questi, dicevo, in cui c'è poca richiesta di personale, la formazione di base fa la differenza. Il nostro personale, posto in con-

gedo dopo 2, 4 o 6 anni di servizio, ha maturato un'esperienza non solo lavorativa ma di vita difficilmente riscontrabile al di fuori dell'ambiente militare. Il personale che noi proponiamo alle aziende è particolarmente abituato a lavorare in qualunque modo: in solitudine o in team, in maniera subordinata o come capo team, rispettoso della gerarchia e, nello stesso tempo, amante delle responsabilità. Il personale militare è abituato a lavorare lontano da casa o anche in territori ostili, come nelle missioni all'estero, e con qualsiasi condizione meteo. Spesso si ritrova a vivere per mesi sotto una tenda magari in condizioni igieniche carenti. In altri termini il personale che ha prestato servizio nelle forze armate è personale sul quale un'azienda può fare sicuro affidamento».

CI sono abitanti di serie A e abitanti di serie B? A porre questa domanda sono due residenti di via Carducci, Rosalba Laghezza e Anna Caterina Taddonio che lamentano la scarsa attenzione dell'amministrazione comunale in merito alla manutenzione e alla pulizia delle aree circostanti il proprio condominio. In particolar modo la presenza delle auto in sosta sul marciapiede pregiudica non poco la regolare uscita dai portoni, visto e considerato che il marciapiede come testimonia la foto a corredo del pezzo versa in condizioni di estremo disagio. «Siamo stanche di questa situazione-commentano entrambe le residenti-abbiamo segnalato la questione tempo fa. Nulla è stato fatto». Anna Caterina Taddonio rimarca altri aspetti: «Mio marito qualche giorno fa ha rischiato di cadere a causa delle condizioni penose del marciapiede. Non si può continuare in questo modo». Ma non è tutto, stando alle lamentele delle residenti il netturbino non riuscirebbe a pulire la zona, perché le macchine sono parcheggiate a tutte le ore e quindi vi sarebbe enorme difficoltà di transito. La presenza di alberi incolti crea ulteriori criticità ai residenti, le due inquiline affermano: «Si parla di risparmio energetico, ma noi accendiamo gli impianti di illuminazione domestica alle 15 a causa della presenza degli alberi che toglie la luce nelle nostre case. Il nostro condominio è composto da persone anziane che si sentono abbandonate». Un problema, quello posto dalle due residenti che lascia adito a preoccupazioni. Ma non è tutto, stando alle indiscrezioni trapelate, dietro i cespugli posti a valle dei fabbricati gruppi di giovani sarebbero protagonisti di una serie di episodi che turbano la quiete pubblica: «Alcuni ragazzi gridano a tutte le ore-trovano rifugio nel prato, lasciando l'erba in condizioni di enorme degrado. Sono presenti bottiglie, vetri rotti e altro materiale incustodito» Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’emblema del degrado in via Carducci

Romaniello (Sel)

«Don Uva un passo in più»

«LA legge “salvastipendi”per i lavoratori del Don Uva, come di tutte le strutture sanitarie private accreditate in caso di inadempienze contrattuali, è il risultato di un impegno politico che il consiglio regionale ha assunto e dunque mantenuto dopo un ampio confronto con lavoratori e sindacati e un attento lavoro in Quarta Commissione. Per il Don Uva c'è bisogno comunque di ulteriori azioni in grado di affrontare, una volta per tutte, le questioni da anni sul tappeto che si riferiscono ai servizi e al personale della sede di Potenza». E' quanto sottolinea il capogruppo di Sel in consiglio regionale Giannino Romaniello. «La norma approvata aggiunge - tiene conto in primo luogo dei diritti dei cittadini alla tutela della salute e all'assistenza adeguata, del diritto dei lavoratori ad essere pagati perché prestano un'attività, dei diritti di quell'azienda ad aver riconosciuto quello che gli spetta da parte della Regione, del diritto del consiglio regionale di fare una norma che disincentiva l'abuso nell'utilizzo di risorse regionali». Ma l'impegno del consiglio regionale «non può ha aggiunto l’esponente politico di Sel in consiglio regionale - certamente considerarsi esaurito». E' evidente, infatti, che in presenza di un'evoluzione non positiva nella gestione dei servizi affidati al Don Uva, il consiglio dovrà assumersi la responsabilità «di attivare un altro tipo di procedura, avviando una discussione rispetto allo stesso accreditamento dell' ente rispetto ai servizi che offre nella nostra regione».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.11.2012

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POTENZA CITTÀ I V

Giovedì 15 novembre 2012

MERCATO IMMOBILIARE

DOVE SONO I CONTRATTI DI LOCAZIONE?

ABITAZIONI Molti rapporti tra proprietari e affittuari non sono regolati da contratti

Basilicata Mezzogiorno

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

-72 CANTIERE Qui si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

Fitti «a nero», s’indaga per stanare i furbetti delle case Controlli a tappeto a Potenza dove la percentuale del sommerso è molto alta MASSIMO BRANCATI l Vuoi pagare di meno il fitto dell’appartamento? Allora niente contratto. Molte trattative finiscono così. Una «pratica» che fa di Potenza la città regina: nel capoluogo lucano, infatti, sette inquilini su dieci pagano il canone senza un regolare contratto, con una percentuale del «sommerso» pari al 66,9%. Al secondo posto c’è Catanzaro, ma con 7 punti percentuali in meno. La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli nel tentativo di riuscire a mettere mano a questo «mercato clandestino» che significherebbe per il fisco locale recuperare non meno di 2,4 milioni di euro. Una bella iniezione di liquidi, non c’è che dire. Con l’adozione del nuovo sistema fiscale a livello territoriale, nell’ambito del federalismo, il Comune incasserebbe 890mila euro dall’imposta municipale propria (Imp) sulle compravendite, 630mila dall’Imp sul-

CHIAVI Contratti per il fitto le seconde case e 1,2 milioni dalla cosiddetta «cedolare secca» sugli affitti già dichiarati. Il totale è di 2,7 milioni a cui, come dicevamo, potrebbero aggiungersi 2,4 mi-

lioni se si riuscisse nell’operazione di emersione degli affitti in nero. A Potenza per fittare un appartamento di due stanze e servizi occorrono almeno 350 euro al mese (se si è fortunati). Ma guardando i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate - frutto di una statistica nata confrontando i valori dei contratti registrati viene fuori un mercato immobiliare «fantascientifico». Non si spiega altrimenti il fatto che per un appartamento di 100 metri quadrati si spende poco più di 300 euro. Ci sono anche casi di fitti a 100 euro al mese: neppure per la baracca più sgangherata viene chiesta una cifra così bassa. Inevitabile il sospetto della presenza in città di numerosi contratti di locazione in nero, in cui le vittime più «gettonate» sono i lavoratori fuori sede e gli studenti universitari. Su quest’ultima «categoria» si è concentrato anche un recente rapporto di Eurispes che ha confermato il trend segna-

lando un rapporto qualità-prezzo «enormemente sbilanciato»: la stragrande maggioranza delle sistemazioni viene affittata in nero o con contratti simulati, in cui gli unici ad essere garantiti sono i locatori. I fitti «irregolari», dunque, giganteggiano nonostante la normativa sia piuttosto severa e non riconosca i contratti non registrati. Questo tipo di «accordo» di locazione è nullo di fronte alla legge: entrambe le parti non hanno né diritti, né doveri. Quindi il proprietario non può pretendere il versamento del canone di locazione, il locatore non è tenuto a versare nulla, ma se richiesto, deve lasciare i locali occupati perché non ha diritto di occupazione. Le sanzioni a cui si va incontro sono altissime: prima di tutto la mancata registrazione del contratto comporta una multa del 120% sull’intero importo, ma se la registrazione viene effettuata entro 90 giorni, la pena è ridotta.

le altre notizie SEDUTA STRAORDINARIA

Consiglio comunale all’Università n Il Consiglio comunale di Potenza è stato convocato in seduta straordinaria aperta per lunedì prossimo, alle 8.30, nell’aula magna dell’ateneo lucano (nel polo universitario di rione Francioso) per discutere sul ruolo dell’Università nello sviluppo della comunità cittadina, provinciale e regionale. SANITÀ

Una legge regionale per il registro tumori n «L’entrata in funzione del Registro Tumori non è più rinviabile». Così il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio presenta la sua proposta di legge «Modifica all’art.48 della legge 31 ottobre 2001, n.39 – Riordino e riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale». L’iniziativa legislativa verrà presentata oggi, alle 11.30, nella sala B del Consiglio regionale.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.11.2012

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VIII I POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

Giovedì 15 novembre 2012

LATRONICO SCOPERTE OLTRE CENTO SEPOLTURE MA SERVONO ALTRI FONDI

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L’area Colle dei Greci svela i preziosi resti dell’antica necropoli LUIGI CIMINELLI *

l LATRONICO. Finalmente prende corpo l’ipotesi dell’esistenza di un vasto insediamento umano a Colle dei Greci di Latronico, in un pianoro a monte di una grossa necropoli non ancora del tutto esplorata, oggetto dall’84 di scavi che hanno fatto venir fuori più di cento sepolture. È proprio di questi giorni la scoperta di un muro appartenente ad un edificio sicuramente preromano, portato alla luce in una travagliata campagna di scavi diretta dalla Soprintendenza archeologica e finanziata dalla Regione Basilicata, per interessamento del circolo culturale «Il Tassello» di Latronico, nella persona della dottoressa Felicetta Gesualdi, impegnata tra l’altro attivamente nella ricerca delle origini del «Puntino ad Ago di Latronico», che potrebbe , a suo avviso, risalire alle popolazioni enotrie e greche insediate nell’antichità nel

territorio del comune. L’ipotesi della Gesualdi non è impossibile, visto che il puntino ad ago si tesse utilizzando un semplice, sottile pezzo di ferro, come se ne trovano tanti nei corredi funerari femminili. I finanziamenti regionali si sono subito esauriti, perchè non sono stati utilizzati solo per gli scavi, ma anche per restaurare un corredo funerario (emerso in altre campagne di scavi sempre a Colle dei Greci) e per pannelli esplicativi delle presenze umane nelle grotte di Calda di Latronico ( risalenti a circa cinquemila anni prima di Cristo), che rappresentano un caposaldo per lo studio dell’eneolitico, del neolitico e del mesolitico in Basilicata. L’esaurimento del finanziamento non ha consentito ulteriori ricerche sull’insediamento abitativo, ma ho premura di far notare che la località da indagare è in superficie assolutamente priva di costruzioni civili o rurali e quindi una campagna di

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L’AREA Nella foto alcune immagini dell’area di Colle dei Greci [foto ]

scavi più approfondita e mirata potrebbe ridare alla luce integralmente l’impianto abitativo, così come costruito intorno al quinto, sesto secolo prima di Cristo. Fatto davvero unico nella nostra regione ed importantissimo sotto l’aspetto culturale. Ho voluto dire ciò, perché in altri siti sull’antico abitato si è poi insediato il nuovo che ha impedito indagini a tutto campo. Il ritrovamento dell’abitato a Colle dei Greci sarà certamente un ulteriore passo in avanti per una ricostruzione basata su fatti certi e non su congetture, più o meno fantasiose, sulle origini della storia e della cultura delle aree interne della nostra Basilicata. Latronico potrebbe avere un itinerario dalla preistoria alla Magna Grecia per incrementare il turismo culturale. Anche per questo motivo invito l’amministrazione comunale di Latronico a reperire subito fondi per ulteriori indagini conoscitive. [* già sindaco di Latronico]

POTENZA DISPONIBILITÀ DELLA REGIONE AD «AGGIORNARE» LA LEGGE REGIONALE 7 DEL 1989

Adeguare la norma su invalidi e disabili

Incontro fra l’ass. Martorano e le associazioni l Per affrontare le questioni normative riguardanti l’«erogazione di provvidenze in favore degli enti di tutela ed assistenza agli invalidi» (legge regionale n. 7 del 4 aprile 1989) si è svoltoun incontro pressol’Assessorato alla Salute e Sicurezza della Regione Basilicatafra il responsabile del dipartimento, Attilio Martorano, e i rappresentanti delle associazioniche si occupano della tutela e della rappresentanza delle persone con disabilità sull’intero territorioregionale. Oltre all’assessore Martorano, hanno preso parte alla riunione il direttore generale Domenico Tripaldi, la responsabiledell’Ufficio gestione terzo eettore Enti No Profite concessioni, Lucia Colicelli e il responsabile di procedimento FelicePascaretta e i legali rappresentanti delle associazioni beneficiarie dellalegge n. 7/1989:Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro;Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili; Associazione nazionale vittime civili di guerra;Unione nazionale mutilati per servizio;Unione italianadei ciechi e degli Ipovedenti; Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra;Ente nazionale sordi;Associazione nazionale privi della vistaed ipovedenti eAssociazione movimento apostolico ciechi. Le associazionipresenti hanno consegnato un documento condiviso con il quale hanno propostodi adeguareil testodella legge aiprincipi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano nel 2009, suggerendo, altresì,un sistemadi richiesta ed erogazione dei contributi piùsnelloe semplificato, tra l’altro già adottato in diverse Regioni d’Italia.Hanno auspicato,inoltre,chela Giunta Regionale riveda lacopertura finanziariadella legge,quale«giusto riconoscimento» al lavoro svolto dalle associazioni stesse. Per il portavoce delle istanze delle associazioni, Nino Sabatella, si tratta di un documento importante: per la prima volta insieme, a conclu-

sione di un grande lavoro svolto da mesi, le associazioni rivendicano il ruolo di principali attori in rappresentanza di un mondo, quello dei disabili, sempre più emarginato.Positivo il commento dell’assessore Martorano per i risultati del lavoro in rete svolto da lle associazioni, con le quali si potranno condividere eventuali interventi di carattere normativo, al momento allo studio da parte del Dipartimento Salute, per aggiornare la legge 7/89.

REGIONE Incontro con le associazioni invalidi

MURO LUCANO IL PRESIDENTE GLI HA CONFERITO IL TITOLO

Diventa città il paese di S. Gerardo Maiella

l MURO LUCANO. È ufficiale. Muro Lucano è Città. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto con il quale ha concesso il titolo di Città al Comune di Muro Lucano su proposta del Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. «È un alto riconoscimento che la storia di Muro Lucano merita - ha detto il sindaco Gerardo Mariani - e tutti lo dobbiamo onorare con rinnovato senso civico e con quotidiano impegno, convergendo sul bene comune. L’amministrazione è grata al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Interno, al Prefetto di Potenza, Antonio Nunziante e al Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Lucania, Antonio Lerra». La cerimonia istituzionale di conferimento del titolo di Città e la consegna del decreto presidenziale da parte del Prefetto di Potenza si terrà, il prossimo 20 dicembre alle ore 10.30, nella Sala consiliare del Comune di Muro Lucano. Con la delibera n 16 del 7 settembre 2011 l’amministrazione avviò l’iter della concessione del titolo onorifico di Città e la pratica è stata seguita dall’assessore alla cultura del Comune murese, Antonio Mennonna supportato dagli studi del prof Mario Mennonna. «I beni del patrimonio storico, culturale e paesaggistico – si legge nella nota - hanno valorizzato il potenziale sviluppo socio-economico, in larga parte ricondotti ad indirizzi programmatici di recupero, valorizzazione e fruizione di risorse ambientali, tradizioni popolari e IL DECRETO Il provvedimento religiosi, beni culturali che fanno sì che la comunità murese, per la sua storia e per i possibili ulteriori sviluppi , possa pregiarsi del titolo di Città ”. Tra le motivazioni per il conferimento del titolo quella che «Muro Lucano ha una storia di grande significato e di precise peculiarità. L’attuale centro è di origine medievale mentre il territorio circostante ha avuto insediamenti di Enotri e di Numistrani, uno dei gruppo dei Lucani». «Di rilievo la presenza - dal 1565- del Seminario Vescovile in cui si tramanda che abbia studiato il giovane Pierfrancesco Orsini, futuro papa Benedetto XIII. Tra i monumenti la Chiesa di S. Maria delle Grazie, la Cattedrale e la Casa natale di San Gerardo Maiella , Patrono della Basilicata».

POTENZA RISCHIO DI TAGLIO NELLE BUSTE PAGA La Cisl Fp ha manifestato davanti alla sede Inps contro la legge di stabilità

POTENZA COINVOLTE DIVERSE SCUOLE La Basilicata sul telefonino premio Libero Bizzarri a documentario di Noeltan Film

l POTENZA. La Cisl Funzione Pubblica di Basilicata ha manifestato ieri davanti la sede dell’Inps egionale di Potenza con i lavoratori degli Enti Pubblici non economici, Inps, ex Inpdap ed Inail, contro i nuovi tagli a questi Enti e per chiedere una riorganizzazione condivisa degli stessi. Infatti, l’art. 4 del decreto legge di stabilità ha previsto il taglio di 300 milioni destinati ai progetti speciali ed alla produttività, con il rischio di provocare tagli alle buste paga fino a 6 mila euro l’anno, e fornire un pessimo servizio ai cittadini e alle imprese, ai quali vengono assicurati servizi di vitale importanza quali trattamenti pensionistici, mobilità, cassa integrazione, indennità di disoccupazione, invalidità civile, rendita diretta per inabilità permanente, sicurezza sui posti di lavoro. La Cisl Fp di Basilicata, affermano il segretario generale Regionale Giovanni Sarli e il segretario regionale del comparto Nicola Pica, continuerà la mobilitazione dei lavoratori degli Enti finchè il Governo non ritirerà l’art. 4 del ddl di stabilità. La strada per riformare, non è quella dei tagli all’occupazione e ai salari, ma il taglio alla spesa improduttiva, ovvero, gli sprechi, gli appalti poco trasparenti, gli affitti gonfiati, le commesse inutili, le consulenze agli amici. Al termine della manifestazione è stata consegnata, dalla Cisl Fp di Basilicata, una nota al prefetto nella quale è stato chiesto un fattivo interessamento affinchè, nel corso dell’iter parlamentare di approvazione del ddl di stabilità, di accogliere le proposte emendative volte ad espungere dal dispositivo del più volte citato art. 4 la norma in cui si prevede che l’obiettivo dei 300 milioni di euro annui di risparmio possa essere conseguito anche attraverso una riduzione delle risorse di cui all’art. 18 della legge 88/89.

l POTENZA. Il documentario «La Basilicata nel Cellulare, Memorie dal terremoto e sogni di petrolio» prodotto dal Noeltan Film Studio per la Fondazione Mida e l'Osservatorio Permanente sul dopo sisma diretto da Antonello Caporale - grazie al contributo della Regione Basilicata e alla collaborazione della Nokia, delle Teche Rai di Basilicata e del Centro Lucani nel Mondo Nino Calice - è stato premiato alla 19esima edizione della prestigiosa Rassegna del documentario «Premio Libero Bizzarri» come miglior documentario nella sezione competitiva MediaEducazione riservata alle Università, Accademie e Scuole di ogni ordine e grado del Mediterraneo. Realizzato con i nuovi telefoni cellulari Nokia dagli studenti di alcune scuole superiori di Potenza e provincia (Istituto d'Istruzione Superiore «Leonardo da Vinci» di Potenza, Istituto Tecnico Industriale «A. Einstein» di Corleto Perticara, Istituto d’istruzione Superiore «F. De Sarlo» di Latronico, Liceo Scientifico «G. Peano» di Marsico Nuovo, Ipsia «T.R. Righetti» di Pescopagano), grazie alla supervisione artistica di Antonello Faretta, il documentario è un film collettivo alla ricerca della memoria del sisma del 1980 in Basilicata e sulla percezione del futuro dei suoi giovani. «Sono molto contento per questo riconoscimento - ha dichiarato il regista Antonello Faretta - che premia il grande ed entusiasmante lavoro che abbiamo svolto nelle scuole coinvolte nella realizzazione di questo documentario che ben restituisce uno sguardo plurale sulla percezione che i giovani studenti lucani hanno della regione in cui vivono, indagando tra memoria, realtà e speranze per il futuro».

le altre notizie ROTONDA

Il Pollino continua a tremare: sempre paura n Continua a tremare la terra nella zona del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Tre scosse di terremoto sono state registrate, a partire dalle 2, dalla rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’ultima di magnitudo 2.1 è avvenuta alle 12.12, ad una profondità di 9 chilometri. I centri interessati sono in Basilicata Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Rotonda. UNIVERSITÀ

Apre l’Unibastore vendita di merchandising n Aprirà i battenti il prossimo 27 novembre l’Unibastore, lo store, cioè il punto vendita ufficiale per il merchandising dell'Università degli Studi della Basilicata. L’iniziativa verrà presentata dal rettore dell’Ateneo, prof. Mauro Fiorentino, nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 20 novembre alle 10, presso la Sala degli Atti Accademici - Palazzina Rettorato - in via Nazario Sauro, 85 a Potenza.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

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Potenza

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Giovedì 15 novembre 2012 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Si inaugura ai primi di dicembre Magda Raspatelli e i giardinetti ecologici di Santa Maria

Dalla plastica un fiore

E così dalle bottiglie da buttare prende forma la vita IL volto nuovo dei due giardinetti antistanti la chiesa di Santa Maria a Potenza sarà "ecologico". Fiori, tanti fiori, illuminati da una serie di led renderanno lo spazio verde assai attraente. Nulla di strano, se non fosse che si tratta di fiori di plastica. Meglio, di fiori venuti in vita dalle bottiglie di plastica di uso comune. Si tratta di un'opera d'arte vera e propria, che sta trovando compimento, nei locali della canonica della chiesa potentina, grazie all'ingegno e all'intuizione di Magda Raspatelli. Abbiamo curiosato nel "dietro le quinte" mentre l'artista potentina era all'opera, proprio negli ultimi giorni di ultimazione della decorazione che dovrebbe essere inaugurata nella prima settimana di dicembre, in occasione delle attività prenatalizie che animeranno la parrocchia cittadina. Magda ci ha raccontato di un'idea nata con la volontà di mandare un messaggio, soprattutto ai bambini numerosi che affollano quella comunità religiosa: «Da bottiglie destinate ad essere buttate, nasce una nuova forma di vita. E' come invitare ad investire nelle nuove generazioni, che sono la nostra speranza per il domani». E così l'artista lancia l'idea all'anima della comunità, padre Leone Mocerino, che non perde tempo e incarica le famiglie del quartiere di raccogliere il materiale utile a Magda per mettersi in moto. Lo stanzino nel quale lavora è stretto, ma fortunatamente caldo. Gli spazi si sono ridotti per la presenza di bustoni che raccolgono quasi 700 bottiglie, di ogni forma e colore, di svariate marche. Magda hainiziato alavoraread inizionovembre e si è data come scadenza proprio l'inizio del mese successivo. «L'idea originaria - ci dice - era l'albero di Natale, ma sarebbe stato un duplicato di quello che abitualmente si fa nel centro della piazza. E poi non mi sarebbe piaciuto vederlo smontato alla fine delle feste». E sì, perchè in effetti il desiderio è che il giardino che verrà fuori dalla plastica possa restare in maniera permanente sistemato a ridosso dei muri della caserma ormai inutilizzata. E' chiaro che poi molto dipenderà anche dalla civiltà di chi affolla quei luoghi. Fatto sta che in pochi istanti, sotto i nostri occhi, viene fuori un fiore. La bottiglia, che in precedenza è stata privata dell'etichetta e lavata, viene prima sagomata in diverse parti alle quali si dà forma attraverso il calore emanato da una pistola termica. Le varie parti si saldano tra di loro e poi vengono unite a lunghissime aste di ferro che diventeranno gli steli, ai quali sarà applicato una striscia luminosa di led. L'effetto

I fiori già realizzati. Magda Raspatelli e in alto da sinistra a destra il giardinetto e alcune fasi della realizzazione dei fiori

ottico sarà notevole, come la grazia estetica di questa creazione che Magda intende donare alla parrocchia, con la quale ha contatto per via della sua appartenenza all'Associazione Leoni di Santa Maria, in via del tutto gratuita, nonostante sia un'artista in via di

crescita. Una piccola anteprima di queste creazioni è stato possibile vederla quando Magda, pittrice che ama i volti femminile, in una sua recente esposizione ha realizzato miniature floreali donate ai suoi visitatori. Adesso all'aperto, a dimensioni praticamente natu-

rali e con il fascino delle luci e dell'atmosfera natalizia, l'effetto sarà certamente maggiore. E l'idea di poter creare opere di abbellimento urbano utilizzando materiali ricicliati, potrebbe anche aprire nuovi orizzonti al volto degli spazi cittadini.

IL PROSSIMO 18 NOVEMBRE RADUNO NAZIONALE DEL NOVANTUNESIMO BATTAGLIONE

La Caserma riapre i battenti PER un giorno la Caserma che ha ospitato lo storico Novantunesimo Battaglione riaprirà i battenti per celebrare un evento. Il prossimo 18 novembre, si terrà, infatti, il primo raduno nazionale del Novantunesimo Battaglione, manifestazione voluta dal Comitato organizzatore composto dal colonnello Francesco Sciascia, dal luogotenente Luigi Gioia, dal luogotenente Filippo Oro e da Rocco Galasso. È di circa 100.000 il numero del personale militare e civile che ha prestato servizio a Potenza e gli organizzatori si attendono una partecipazione di massa. L’idea è quella di rincontrarsi nel segno di un battaglione che è stato un baluardo della nostra regione, e un fiore all'occhiello per lo stato maggiore dell'esercito. L’evento nasce in occasione della festa di corpo che cade proprio il 18 novembre a ricordo dell'eroica difesa sul Monfenera e di Pederobba durante il primo conflitto mondiale.

Alla manifestazione interverranno numerose autorità civili e religiose tra cui i comandanti e come ospite d'onore il generale Bernard, responsabile della sala operativa che ha guidato le operazioni di soccorso del terremoto del 23 novembre 1980, una data indelebile anche per i militari che prestarono soccorso nei giorni immediatamente successivi al terribile sisma. Un particolare non di poco conto, che avrebbe dovuto convincere lo Stato a non privare il territorio di questo importante presidio: la storia e l’operatività del battaglione sono state dimostrate dal suo pronto intervento in diverse occasioni. Ciò che è avvenuto in Abruzzo, in Emilia Romagna e che ancora oggi avviene sul Pollino, martoriato da uno sciame sismico, spiega l’importanza di un ente operativo di pronto intervento per far fronte alle calamità naturali. Ormai il Battaglione Lucania è stato consegnato alla storia e l’edificio, come i

nostri lettori ricorderanno, è stato affidato all’Arma dei carabinieri per farne la sede del comando regionale. Nel frattempo, però, la caserma rischia di sprofondare nel degrado.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.11.2012

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MATERA CITTÀ I IX

Giovedì 15 novembre 2012

FUTURO INCERTO

DIVENTERÀ UN’AREA FIERISTICA?

LA SOLUZIONE FINALE Su quella superficie, nel 2010, si ipotizzò la realizzazione di circa 400 nuovi alloggi. Un vuoto di idee colmato dal cemento

ERANO 200 DIPENDENTI Difficile dimenticare chi è dovuto andare a lavorare lontano. Sono assenti, eppure presenti con le loro famiglie rimaste qui

Sei anni fa si fermò il mulino Barilla Da allora, del pastificio che fu dei Padula si è parlato soprattutto come suolo edificatorio FOTO STORICA Ecco l’ultimo pacco di pasta prodotto nello stabilimento di via Cererie. È ben visibile la data, era il 9 settembre del 2008

PASQUALE DORIA l Non è che bisogna essere chissà quanto anziani per rievocare il fervore che quotidianamente animava il mulino Padula, in via Cererie. La chiusura è avvenuta appena sei anni fa. Eppure sembra trascorso un tempo molto più lungo di quello effettivamente consumato sullo stesso piano inclinato che vede scivolare lentamente, ma costantemente, verso una tragica marginalità Matera e il suo territorio. Lì si faranno altre case? Ogni volta che circola questo interrogativo c’è qualcosa che lacera, prende allo stomaco. È ancora così, la ferita non si è rimarginata. Non può essere altrimenti. Le lacrime e il sudore versati su quell’area in cui era attivo uno dei vanti della città, il mulino poi diventato di proprietà del gruppo Barilla, suscita le reazioni e gli umori più profondi della comunità, che non ha mai digerito la chiusura di un sito produttivo i cui

DIETRO LE APPARENZE C’è anche la triste storia di professionalità sperperate per sempre

bilanci erano in attivo. Si tratta di un nobile pezzo di storia industriale già nel 2010 al centro di una nuova e controversa proposta di espansione urbana (la delibera era pronta, ma venne accantonata a furor di popolo), mentre non è difficile incrociare, di tanto in tanto, i dipendenti superstiti. Sono i protagonisti di una dolorosa diaspora consumata in varie sedi d’Italia di proprietà del gruppo alimentare di Parma. Non parlano molto. Sicuramente meno di prima, quando protestavano in piazza. Anche perchè basta un sguardo per capirsi. Per cogliere le torsioni della vita, la dolorosa necessità di adattarsi per arrivare alla pensione, per assicurare l’unica fonte di sostentamento alla famiglia, per garantire la continuità degli studi ai figli. Già, i figli. Pronti anche loro a fare le valigie, perchè un titolo di studio non basta, non da queste parti, raccontava mestamente uno di loro solo qualche sera fa. È triste, ma anche i più giovani sono già presi nella stessa spirale in cui precipitarono nel giro di pochi mesi i loro genitori. La vita dei circa 200 dipendenti del pastificio, molto inquadrata, tutto sommato prevedibile, di colpo, iniziò ad assumere un andamento segmentato, imponderabile. Tutto a una velocità tale da travolgere ogni precedente progetto pianificato in famiglia. Un solido orizzonte si frantumò, tramutato in un confuso quadro molecolare tra chi finì in mobilità, chi accettò di continuare a lavorare altrove e chi decise di non voler partire, mentre solo una sparuta minoranza fu assunta in uno stabilimento della zona industriale in contrada La Martella. Uno sperpero di consolidate professionalità, patrimonio perso per sempre. Sgomento, spaesamento, nuova emigrazione per chi ha subito questa vicenda sulla propria pelle. Malessere palpabile tra quanti in città non avrebbero pensato di do-

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versi piegare a una ricerca del tempo perduto, di un passato che non passa. Del resto, non è questa assimilabile a una vicenda che parla di cattiva coscienza, di una penosa linea di fuga anche se la si percorre stando fermi? È proprio così, la vicenda dell’ex mulino Barilla si lega a tante realtà produttive come questa che, sfondando il

muro dell’ignavia, a tratti, escono dai buchi neri della smemoratezza collettiva per affermare lo stato d’animo di una comunità con tutta evidenza sofferente. Non disposta a farsi tiranneggiare all’infinito da un presente che azzera ogni possibilità di guardare al futuro magari partendo da un passato che sanno degno della massima

considerazione e rispetto. Al contrario di quanto si va inutilmente ripetendo, fino a ieri, non c’erano novità di rilievo. Da chi ha accesso agli atti in via Moro nessuna conferma riconducibile al famigerato Piano casa 2. Al di là degli ipotetici nuovi 400 alloggi da sommare a tutti quelli vuoti o da realizzare, si pensi ai 450 del Qua-

drifoglio e ai 650 di Matera Novanta, si è fatto in più occasioni riferimento ad alternative in chiave produttiva. Un’area fieristica destinata anche al mercato del sabato? Sia pure, ma che ne è stato tra una concessione edilizia e l’altra dettata dai tempi del cinismo del Piano casa 2 di questa ipotesi? Anche qui, chi decide? E quando?

Fu bloccata C’era già una delibera Se ne parlò per la prima volta alla vigilia del ballottaggio delle ultime elezioni comunali, quelle di aprile del 2010. Un atto deliberativo approvato con i poteri sostitutivi del Consiglio da parte della gestione commissariale del Comune. Fu annullato dalla nuova Amministrazione. Ma per quel poco che si riuscì a sapere, si disse che la volumetria interessata era pari a 200 mila metri cubi (quella esistente) che, tradotta nella proposta progettuale presentata in via Moro era così suddivisa: 140 mila metri cubi destinati ad edilizia abitativa e 60 mila a servizi. La parte distinta in residenze private 60 per cento, a residenze sociali 40 per cento. Secondo i calcoli di allora, una volumetria di 200 mila metri cubi può essere trasformata in 400 nuovi alloggi. Quantità enorme. Andrebbe ad appesantire ulteriormente il carico urbano su una viabilità già inadeguata a svolgere una funzione che si coniuga a fatica al suo ruolo d’ingresso alla città. [p.d.]

UN RICORDO DOLOROSO NON DIMENTICHERANNO GLI OPERAI IN LACRIME CHE FOTOGRAFARONO GLI ULTIMI PACCHI DI PASTA CONFEZIONATI IN VIA DELLE CERERIE

Da celebrato simbolo dell’orgoglio identitario a ferita ancora aperta nella comunità materana BUIO FITTO Una veduta notturna dell’ex stabilimento Barilla, come appare dai cancelli di via Cererie e un tir carico di pasta pronto a partire. Sotto, le ultime confezioni fotografate dagli operai il 9 settembre 2008

l È ancora una dei simboli dell’orgoglio ferito di un’intera comunità. Lo stabilimento dell’ex Barilla, già Padula, in via Cererie, avvolto dal buio, a tratti interrotto dalle luci giallastre della pubblica illuminazione, suscita una naturale impressione. La sua presenza, ormai da tempo muta, s’impone quale oggetto oscuro della memoria collettiva di una città che ha smarrito per strada una delle sue produzioni identitarie d’eccellenza. C’è di più, oggi si cancellano con un penso trionfalismo anche gli ultimi segni presenti sul territorio, intaccando alla radici i simboli culturali più profondi di un’intera civiltà. Stendiamo un velo pietoso sulla effettiva proprietà dei suoli agricoli che hanno prodotto alcune tra le varietà di cereali e tra le migliori farine del Paese. I materani non sono più coltivatori diretti da tempo. Hanno venduto soprattutto agli agricoltori della vicina Puglia. Eppure fino al 2008 i grandi mezzi a rimorchio della Barilla hanno caricato tonnellate di

pasta, esportandola in mezzo mondo. La data da tenere a mente, per il significato e le immediate suggestioni che racchiude, è quella del 9 settembre del 2008. Gli operai, un patrimonio di professionalità riconosciuto e invidiato da altre aziende, vollero immortalare la confezione dell’ultimo pacco di pasta prodotto in via Cererie. Il lavoratore che scattò la foto, quando la consegnò alla redazione della Gazzetta di Matera, confessò di aver pianto a lungo. Dovette scattare più pose per fissare quel momento. Le mani gli tremavano, le lacrime velavano mestamente i suoi occhi. Quello stesso pacco finì in uno scatolone più grande, imballato con altri trasportati altrove, lontano dalla città che ha per simbolo il bue con le spighe in bocca. Due aspetti dello stesso emblema, una antica ricchezza, gli armenti e il grano, che non riusciamo più a riconoscere neppure come simboli certi di un gran[p.d.] de e intensa storia collettiva, la nostra.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

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24 Ore in Basilicata 15

Giovedì 15 novembre 2012

Il volume dell’antropologo Angelo Lucano Larotonda

Quattrocento lucani da ricordare per riprenderci la storia in mano di PARIDE LEPORACE Mi è mancata molto la rubrica domenicale del Quotidiano curata da Angelo Lucano Larotonda, intellettuale a tutto tondo e scevro da compromessi, oltre che antropologo, storico del cinema, docente universitario e chissà quantealtre sue virtùdimentico. Ma è stato tempo ben speso quello impiegato da questolucanodi nomeedifatto chedonaalla sua comunità e alla sue terre un opera straordinaria nella sua semplice ma rigorosa catalogazione dei lucani che meritano di essere ricordati e riconosciuti. Un dizionario con le schede di oltre quattrocento personaggi, vissuti in Basilicata in un arco di tempo che da va dal Cinquecento ad oggi, e che hanno segnalato molteplici attività umane. “Riprendiamoci la storia”, afferma nel titolo l'autore dell'elegante volume Electa compiendo un'operazione culturale molto condivisa dalla linea editoriale del nostro giornale. Una rivendicazione, non urlata, ma significativa nel voler combattere il luogo comune del levismo e degli studi antropologici di De Martino che dal secolobreve adoggi hanno disegnato in Italia solo ed esclusivamente quella terra di cafoni e contadini che oggi non esiste più. Larotonda, quindi cataloga lucani che ebbero talento, genio e demone della loro attività. Segnando un profondo discrimine con il repertorio di Saverio Cilibrizzi che nel 1956 rubrica come illustri solo i politici che fecero la storia della regione, in una tipica lettura di quel periodo, ideologica e forse inconsapevolmente subalterna al notabilitato. Qui, in schede scarne ed asciutte, rigorose nelle fonti e mai dome alla leggenda, invece si ricostruiscono le vite di liutai e giornalisti, di santi e preti, di archeologi e magistrati, di grandi imprenditori e di famosi attori, veterinari, pugili, glottologi, poeti di discreta fama e letterati internazionali. Mancava questo dizionario. Bello nella sua utile essenzialità. Da riporre sul comodino e lo scrittoio per potersi leggere a spizzico quello che più diletta conoscere o riprendere. O da mettere in biblioteca perché alla prima ricerca, al dubbio che sovviene si possa consultare quello che già io ribattezzo “il Larotonda”, perché vi assicuro che nella celebre e decantata Rete difficilmente trovereste tanta precisione e attendibilità. Non manca poi la patria di coloro che la loro lucanità speciale la espressero in giro per i 5 continenti e nelle diverse regioni d'Italia. Ad eccezione di 14 schede (per conflitto d'amicizia cito il Passannante di Angelomauro Calza e Mazzola pugile e Coppola musicista di Giuseppe Melillo) tutto il resto è farina del professore. Bene ha fatto il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, ad acquistare un numero di copie di questo monumento redatto da un intellettuale non intruppato in nessuna conventicola, per poterlo affidare a biblioteche pubbliche e scolastiche fornendo un’utile cassetta degli attrezzi per chi vorrà continuare le ricerche tematiche approfondite delle singole attività e dei periodi storici. Nelle preziosità del volume vanno contemplati gli utili indici per categorie e località oltre a quello generale, e una bibliografia perfetta nella comprensione degli acronimi. In calce alla scheda del personaggio non mancano i riferimenti di attività svolte dal letterato o del musicista, e in qualche caso anche una foto accompagna il testo. Un plauso al Banco di credito cooperativo di Laurenzana che ha contribuito a finanziare l'opera edita dalla prestigiosa Mondadori. In tempo di crisi sapere che una piccola banca locale finanzia la buona cultura è segno di speranza. Un buon seme che speriamo sia utile a riprendere la nostra storia in mano grazie ad un dizionario che già sappiamo resterà a futura memoria.

A lato: la copertina del libro; a sinistra: il pugile Rocco Mazzola, il politico e poeta Rocco Scotellaro e il brigante Giuseppe Caruso

IL DIZIONARIO

I grandi rimasti “in un cantuccio” Artisti e intellettuali ma anche pugili e briganti Ecco i personaggi che questa terra non deve scordare Oggi a Potenza la presentazione del volume su iniziativa del Consiglio regionale della Basilicata. Ecco l’introduzione del libro curata dall’autore di ANGELO LUCANO LAROTONDA HO scritto questo libro per due motivi: per convinzione, per reazione. Il primo motivo è enunciato all'inizio dell'Introduzione: «Riprendiamoci la storia!» Non è il grido di una rivoluzione annunciata. È semmai una semplice rivendicazione! Ma senza risentimenti. Quante volte mi sono sentito dire in convegni: «Voi lucani siete gente straordinaria, ma rimanete sempre in un cantuccio!». Rispondevo a scusante: «Siamo gente di montagna». In realtà sapevo che questa non era la sola vera ragione. Complessi motivi di varia natura hanno portano, e portano, il lucano alla riservatezza e quindi allo stare “in un cantuccio”della storia. Il titolo un po' “aguzzo” del libro - Riprendiamoci la storia - Dizionario dei Lucani - non vuole tuttavia promettere un ingresso solenne nella memoria ufficiale di gente a lungo emarginata da essa. Non arriva a tanta presunzione! Vuole essere innanzitutto uno stimolo ai lucani a ripensare il proprio passato, perché esso non è “vuoto”di persone che lo hanno qualificato e, spesso, esaltato. La reazione - ecco il secondo motivo - è stata suscitata da una mia antica lettura del libro di Cilibrizzi del 1956 in cui i “Grandi lucani nella storia” sono stati quasi esclusivamente i suoi uomini politici. Mi sono detto, e ho scritto «Pensare così è lesivo della storia di questo popolo. Scrivere così è una sorta di servilismo intellettuale estremo». Ho così tolto l'aureola a quei “grandi”e ho colto quei lucani ricci di talento. «Ve ne sono stati molti. Quasi tutti schivi. Colmi di pudore. Segnati da una dignità estrema. Quindi: uomini di talento non sono mancati

alla Basilicata. Intendiamoci, qui non si vuole adombrare ad un popolo di santi, di eroi, di navigatori, eccetera. Ma neppure si vuole dare una conferma che ad essere “grandi lucani nella storia”siano stati quasi esclusivamente i suoi uomini politici, come sostenuto in un libro, abbastanza noto, pubblicato da Saverio Cilibrizzi nel 1956. Il libro è indirizzato anche a coloro che lucani non sono per invitarli a riporre nello scaffale dei reperti archeologici le immagini fornite da Carlo Levi ed Ernesto De Martino circa la miseria intellettuale e la povertà creativa della Basilicata. Su tale scaffale vanno messi anche gli scritti di quegli intellettuali autoctoni che, incapaci di guardare “oltre la siepe”, si sono compiaciuti troppo a lungo di vestire la regione di scialli neri e di popolarla di asini mansueti e contadini affamati. Per ultimo, vanno aggiunti i libri di testo scolastici e i mass-media, che, supportati da scelte politiche, hanno descritto questa regione come “la più povera di memoria storica” (ignorando pigramente la ricchezza fattuale e i suoi archivi); e “la più povera di creatività” (misconoscendo l'esistenza di molteplici creazioni d'arte, di letteratura, di musica). Guardiamola bene allora questa Basilicata: essa “non” è stata caratterizzata soltanto da abitanti reputati “fuori dalla Ragione progressiva”. Non soltanto da tristi “contadini del Sud”. Non solo da quell' affabile bontà della sua gente e dalla sua tenacia nel lavoro bestiale. In sostanza, da gente segnata dall'atteggiamento di rassegnazione, di attesa e di speranza in un domani messianico. Va detto, invece, senza ombra di sciovinismo, che tra questa gente sono nati uomini in cui erano associate dottrina e genialità, sottigliezza e chiarezza, fede e ritualità, generosità e riservatezza. E proprio quest'ultima, la riservatezza, ha giocato un ruolo di “nascondimento”

- “in un cantuccio” appunto - del Lucano nel corso della sua storia individuale e collettiva. Raramente egli ha conosciuto il desiderio e la gloria di essere martello ma, è stato, di solito, incudine sapendo resistere agli infiniti e sempre rinnovati colpi. Sono molti dunque i Lucani particolari, a volte straordinari, da raccontare. A partire da quale data? Forse si poteva iniziare da Ocello Lucano, scrittore dei VI secolo a. C., vissuto nell'area della Magna Grecia, a sud dell'attuale regione? Di una sua opera esiste un frammento, che è tra i primi documenti scritti sulla letteratura lucana. Seguono, poi, le testimonianze di scrittura locale rappresentate dalle iscrizioni osche rinvenute nel paesi di Anzi, Banzi e Vaglio. E' infatti osca la prima lingua parlata nel territorio. Altri autori lucani della Magna Gregia sono di poca entità e ciò avrebbe consentito di trasmigrare direttamente nel mondo latino in cui si incontra il venosino Orazio. Su di lui esistono biblioteche! Sarebbe stato pertanto ardito, oltre che presuntuoso, tentare di scrivere una “compiuta" scheda su questo sommo poeta. Così si dica dell' intrigante biografia dell'inquieto Abdia [Ovadiah], il giovane nobile Giovanni di Oppido Lucano che nel 1102, abbandonato l'abito di prete cattolico per votarsi alla religione di Mosè, va in Israele e fissa le regole per comporre la musica ebraica. Ed è proprio suala più antica melodiadi essa finora nota! Una ricchezza di notizie si hanno invece per l'ammiraglio Ruggero di Lauria (1250-1305) le cui gesta meriterebbero la penna di un Ariosto. (…) A raccontare la storia di quei nomi è ora questo “Dizionario”, il quale, onesto negli intenti, evita di legare a ciascuno di essi una leggenda o di impreziosirlo con un' aureola. Sarebbe come tradire la dimensione antropologica e intellettuale dell' affabulato. A mo' di conclusione dico: questo libro più che essere mio, come autore, è figurativamente della Basilicata stessa che condiscende a mostrare ad ospiti curiosi ed ignari i suoi figli in gran parte vissuti “in un cantuccio”della storia.

Potenza

Matera

OGGIl’appuntamento è alle 18,30 nel Ridotto del teatro Stabile. Oltre all’autore, presenti, tra gli altri, il sindaco, Vito Santarsiero, e il presidente della Regione, Vito De Filippo

MERCOLEDÌ 21 Novembre il volume sarà presentato anche a Matera. L’iniziativa si svolgerà alle 17 nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012

PAG. 17

Basilicata Mezzogiorno

Potenza 23

AGENDA

APPUNTAMENTI

Giovedì 15 novembre 2012

“Nero”di Angelo Parisi Una storia a a mezzanotte

Il colore del silenzio nella poesia dei versi

SI chiama “Nero. 24 rintocchi a Mezzanotte” il libro di Angelo Parisi che sarà presentato a Tramutola nella rassegna “La Lucania che scrive”. Appuntamento, il 17 novembre, alle 18, nella biblioteca “Monsignor A. Pecci”. Introdurrà l’appuntamento Giuseppe Troccoli, vicepresidente del Circolo Ferroni. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Ugo Salera e Santino Bonsera, presidente Premio Letterario Basilicata.

SI terrà sabato 24 novembre alla biblioteca nazionale la presentazione del libro di poesie “Il colore del silenzio”, di Antonella Laurita. Interverranno Franco Sabia direttore Biblioteca Nazionale di Potenza, Anna Maria Calabrese dirigente Istituto Comprensivo “A. Busciolano”, Loredana Pietrafesa musicista e poetessa, Enzo Mori poeta, Mimmo Sammartino giornalista e scrittore. Legge Giorgia Laurita.

GOCCE D’AUTORE

CINEMA Ranieri Tito scalo

Domani alle 19 la presentazione del libro “Nel nome dello zio”

Sala 1 THE TWILIGHT SAGA - 18.30 - 21

Il boss dei boss e la fissa per il Gf SECONDO appuntamento con la rassegna “Gocce d'autore” promossa dal Comune di Potenza in collaborazione con l'associazione musicale “Tumbao“ ”e la libreria Ubik. Domani sarà presentato il libro “Nel nome dello zio” di Stefano Piedimonte. L'appuntamento è alle 19 nella Cappella dei Celestini di Palazzo Loffredo. La rassegna è un viaggio alla scoperta non solo del piacere della lettura e dell'ascolto della musica, ma anche della suggestione degli ambienti e delle architetture storicamente significative: un divano con la pagina aperta di un libro e un pianoforte accoglieranno gli ospiti. La serata sarà moderata come sempre dalla giornalista Eva Bonitatibus ed intervallata dalla musica eseguita dal vivo dal pianista Toni De Giorgi. Nell'occasione sarà possibile acquistare copie del libro grazie alla presenza della libreria Ubik. “Nel nome dello zio” è un libro che parla di camorra, ma lo fa tralasciando ogni riflessione seria e divertendosi nel raffigurare un mondo ridicolo e grottesco. Ci sono traffici loschi, ci sono scagnozzi che gestiscono, ci sono i guaglioni che spacciano, c'è il poliziotto - di nome Woody Alien - brutto, cattivo e intellettuale e infine, a soprintendere sulla vita nei Quartieri Spagnoli, come un Dio olimpico, c'è il nostro leader, ovvero lo Zio. E fin qui tutto nella norma. Ma il boss dei boss ha un piccolo vizietto e questo è l'elemento spiazzante in questa storia in odor di camorra. Tra le tante occupazioni manageriali del nostro protagonista, tra gli 'affari' da sbrigare, tra le 'imprese' da mandare avanti e il lavoro che non sembra finire mai esiste un momento della giornata da dedicare religiosamente alla televisione, o meglio, al Grande fratello. La

Sala 2 SKYFALL 007 - 18.30 - 21.30 Sala 3 VENUTO AL MONDO - 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 VIVA L’ITALIA - 17.45 - 20 - 22.15

PALAZZO SAN GERVASIO

Sala 5 THE TWILIGHT SAGA - 16.45 - 19.15 - 21.45

Lions, visita del Governatore Sava

La copertina del libro

passione è talmente bruciante - e al limite del maniacale - che più volte lo Zio ha messo a repentaglio affari importanti con altri colleghi della zona. Il Gf si è trasformato in una sorta di bibbia da cui pescare insegnamenti di vita e parabole da raccontare. Non c'è avvenimento che non possa trovare un parallelo in quell'esistenza ingabbiata dei ragazzi che abitano la casa del Gf. “Nel nome dello zio”è una parodia che sa descrivere una dura realtà in un modo un po' speciale e altrettanto convincente sfruttando a proprio piacimento quel linguaggio tanto noto. Stefano Piedimonte, in fondo, non mette in campo soltanto i suoi personaggi ma anche quella leggerezza paradossale e caricaturale, che ha il sapore della derisione e che talvolta ci fa riflettere più della spaventosa serietà. Ma davvero tutto quello che racconta è così lontano dalla realtà? Stefano Piedimonte nato a Napoli nel 1980, si è laureato all'università L'Orientale. Dal 2006 lavora per il Corriere del Mezzogiorno, prima come cronista di nera e poi come redattore web della testata. Ha pubblicato: Sirial Ciller (Guida 2011) e Nel nome dello zio (Guanda 2012).

Sala 6

PALAZZO Visita ufficiale del Governatore del Distretto 108 YA Lions , Gianfranco Sava, per incontrare i club Vulture, Genzano di Lucania, Melfi. La cerimonia ha consentito di fare una panoramica dei programmi predisposti e degli impegni assunti da ognuno dei 3 club. Le iniziative assunte dal Lions Club di Melfi sono state illustrate dal presidente, Rosa Masi. «Con un progetto sulle malattie a trasmissione sessuale e uno sulle malattie neoplastiche quest'anno il nostro interesse è centrato sui giovani - ha sottolineato Luigi Topi, presidente del Lions club Alto Bradano - Altre iniziative mirano a curare i rapporti con le amministrazioni comunali e alla cittadinanza attiva». Al riguardo sia il presidente Topi che il sindaco di Palazzo, Mastro, hanno dato notizia della intitolazione della villa comunale alla Cittadinanza Attiva. Alcune proposte sono arrivate dal presidente del Lions Club Vulture, Aldo Sinisi, che ha chiesto precise direttive per sviluppare il tema distrettuale “Dal Sud il rilancio del Paese”. L'ammirazione per la bellezza dei territori visitati, “belli e aggressivi”, è stata espressa dal Governatore del Distretti, Gianfranco Sava. «La Regione Basilicata è l'unica regione che non ha ancora approvato la legge sulla cittadinanza attiva: i Lions Club hanno nel proprio Dna la sussidiarietà orizzontale. Sembra che con il passare del tempo gli anni ci tolgano qualcosa! Gli anni che passano diventano, invece, preziosi». In apertura di incontro, in un clima di profonda commozione, Alba Capobianco aveva ricordato la figura di Pasquale Cristiano, del Lions Club Melfi, recentemente scomparso Giuseppe Orlando

HOTEL TRANSILVANIA (3d) - 16.30 - 18.45 ARGO - 22 Sala 7 RED LIGHTS - 18 - 20.15 - 22.30

Due Torri - via Due Torri THE POSSESSION - 19 - 21 Sala 2 UN SAPORE DI RUGGINE - 20.30

Don Bosco - piazza Cagliari VIVA L’ITALIA 19.15 - 21.30

Venuto al mondo Gemma torna a Sarajevo, portando con sé il figlio Pietro. L'occasione è l'invito che le ha fatto Gojko, poeta estroverso e un temposuaguida inBosnia,per una mostra fotografica sulla guerra. Gemma proprio in Bosnia aveva conosciuto Diego per il quale aveva mandato all'aria il proprio matrimonio. Da Diego però Gemma non aveva potuto avere figli. Ma il desiderio era così forte da spingerla ad accettare che il marito procreasse con un'altra donna.

ANTONELLO GRIECO. Con un giorno di ritardo. A un nipote attento a tutti i particolari, auguri speciali da parte di zia Luciana, zio Francesco e il piccolo Leonardo, nonno Antonio, nonna Anna e zio Donato con Anna, Gim, Lella e Leonardo.

Hotel Transylvania Per festeggiare il 118° compleanno della figlia Mavis, Dracula ha invitato nel suo hotel di lusso gli amici di sempre, da Frankenstein al lupo mannaro, con famiglia al seguito, per un party indimenticabile. Dentro la fortezza ogni sorta di creatura è sicura di poter trascorrere un weekend lontano dal pericolo dei pericoli: l'incontro con un umano.

NUMERI UTILI Protezione civile

Farmacie di turno

Acquedotto Lucano

TURNO NOTTURNO 15 NOVEMBRE Diamante via Pretoria, 165

0971/22532 Numeri utili

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Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo

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800 900999

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Prefettura

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Croce Rossa

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Fondazione Antiusura Motorizzazione

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D'Affuso Rosario

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Passatordi Pasqualino Russillo Francesco

0971 444819

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Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

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