Lunedì 21 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 20 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 € 1,20 – Arretrati: € 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
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Ma mi faccia
Colonna sonora della settimana w il piacere
Alice: “Dammi la mano amore”, un richiamo alla consapevolezza e alla coscienza che vorrei sempre avere. E a ciò che per me è essenziale.
di Marco
Travaglio
erlizzi vende moda. “Se T Monti fa autocritica e corregge alcune delle sue con-
troriforme è un fatto positivo e con lui si può costruire un compromesso importante” (Nichi Vendola, SkyTg24, 19-1). L'ultima moda è l'orecchino sul loden. Guardie e ladri.
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Lo Stato e gli enti locali hanno sottoscritto prodotti finanziari per 193 miliardi. Ma Puglia e Milano sono uscite dal baratro. I segreti della trattativa con la Puglia e la lettera riservata di Vendola a Monti Filippo Barone w pag 2-3
L’INCHIESTA
Nomura e il cassiere di Cuffaro Marco Lillo w pag 4
GLI ATTI INEDITI
Euribor, i pm e i dubbi di Draghi w pag
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DERIVATI, LA GRANDE ABBUFFATA DELLE BANCHE
“Se gli inquisitori sono più pericolosi degli inquisiti” (Giuliano Ferrara, il Giornale, 20-1). Ecco perchè i veri impresentabili sono i giudici” (Fabrizio Rondolino, il Giornale, 20-1). Questa gente, quando le svaligiano la casa, è capace di chiamare Arsenio Lupin e denunciare i carabinieri. Lo sfollagente. “Bersani a Italia Domanda, su Canale 5: 3.196.000 telespettatori. Berlusconi a Italia Domanda, su Canale5, due giorni dopo: 3.196.000 telespettatori” (dai giornali del 20-1). Colpa di Santoro, si capisce. Modica quantità. “Mi hanno condannato perchè nel 2002 avrei evaso 4,9 milioni di euro: ma il mio gruppo versò 365 milioni all'erario!”(Silvio Berlusconi, 9-1). Ricorda quel topo di appartamenti che si proclamava innocente perchè aveva rubato solo qualche quadro e non aveva potuto completare l'opera portando via anche il televisore e lo stereo perchè era arrivata la polizia. Riformismi. “Ringrazio il movimento dei Riformisti Italiani e Stefania Craxi, ma dopo un'attenta riflessione devo rinunciare a questa candidatura, pur rimanendo al fianco di Stefania Craxi” (Luciano Moggi, La Stampa, 20-1). Strano, pensavamo che ai due fianchi Moggi avesse altrettanti carabinieri. Vorrà dire che di fianchi ne ha tre. Autoscatto. “Dobbiamo togliere l'Italia dalle mani degli incapaci. Se non ci impegniamo direttamente, su di noi cadrà una colpa grave. Il Paese è un insieme di tribù, corporazioni e fortini che difendono interessi clientelari” (Mario Monti, Corriere della sera, 20-1). Pare che esistano addirittura dei presidenti del Consiglio che favoriscono le banche, la Fiat e l'Ilva. Roba da matti, eh? Quante volte figliuolo? “Ho votato Berlusconi nel 1994, solo allora, perchè credevo nella rivoluzione liberale che poi non è andata avanti” (Mario Monti, Sky, 16-1). Poi la mamma lo prese da parte e, col dovuto tatto, gli rivelò che Babbo Natale non esiste. E forse neanche la Befana. Segue a pag. 13
w L’EDITORIALE w Istituti
costretti a trattare, ma la politica tace
w SPORT E POVERTÀ w La metropoli cambia faccia, ma cancella gli ultimi
w ALTRAITALIA w Il Balon che infiamma come il calcio
Il cappio stretto dalla finanza si può sciogliere
Rio de Janeiro, le favelas escluse dai Mondiali
Lassù al Nord dove la palla si gioca a pugni
di Ferruccio Sansa
di Martina Castigliani
di Luca De Carolis
iberarsi dal cappio dei derivati si può. Lo dimostrano i casi della Puglia e di Milano, le inchieste del pm RoL bledo. Le cause che i comuni cominciano a vincere. Il no-
assimo Vacchetto ha la passione nella voMondiali di calcio e le Olimpiadi. Un’occasione uniI ca per il Brasile di entrare a pieno titolo tra i grandi. Mce. Come suo padre Marco. Insieme sono i Rio sta cambiando faccia. Ma qualcuno dice che sta campioni del Balon, sport vecchio di secoli, ben
stro Paese, il governo e i comuni, devono mettere le banche di fronte alle loro responsabilità. Subito. » pag 18
perdendo la sua indentità. La piaga delle favelas invece di essere sanata sembra piuttosto nascosta. » pag 14-15
più del calcio. Si gioca con le mani e infiamma ancora le folle tra Piemonte e Liguria. » pag 12
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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 165 del 21/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Salute
Diabete, oggi la riunione dell’Osservatorio Pisanti del ministero presenta il Piano nazionale. Prevista la definizione dei progetti e la nomina dei coordinatori
Consigli, spiegazioni e un utile autotest distribuiti dall’Azienda sanitaria
Salvarsi dal gioco: l’aiuto dell’Asp
Inutile illudersi di vincere: le macchinette non ricordano
Il pericolo maggiore è ovviamente quello di spendere somme sempre maggiori e indebitarsi. Ma la dipendenza patologica dall’azzardo rovina soprattutto la propria salute e sfascia le famiglie Oggi a Rifreddo di Pignola si svolgerà la riunione del “Diabetes Barometer Observatory”, l’Osservatorio regionale sul diabete realizzato dalla Regione Basilicata tre mesi fa per gli studi e le analisi sulla diffusione della patologia in Basilicata. In apertura la presentazione del Piano nazionale sulla malattia diabetica da parte del ministero.
I contenuti della campagna informativa con la redazione dei materiali prodotti dall’Azienda sanitaria locale di Potenza per invitare
a prevenire o curare la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Fra i materiali si trovano anche i recapiti telefonici dei
Sert dell’Asp con i pieghevoli divulgativi prodotti dal dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri.
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Solidarietà
Viabilità
Infrastrutture
Le iniziative per le comunità colpite dal sisma
Progetto finanziato dal Po Val d’Agri
Inaugurata oggi alle 15. Condotta di 5,5 km
Federparchi sosterrà il Parco del Pollino Incontri a Rotonda e a Normanno
Taglio del nastro per l’Aliano-Saurina
Jesce, nuova rete del gas metano
Spesi circa 1,3 milioni di euro
Nella zona industriale di Matera
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La cavalcata dei candidati: ecco tutti i nomi in corsa per le politiche
Ai vescovi lucani il Papa lascia un sorriso e gli elogi per il presepe di Artese
Dieci le liste presentate per il Senato mentre per la Camera sono nove
Si è parlato anche di aspetti più concreti: disoccupazione, crisi economica e Fiat
Ed ecco tutti i nomi in corsa per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi in Basilicata. Ci si troveranno nomi nuovi e nomi vecchi, esponenti di quella che viene definita “società civile” e rappresentanti dell’imprendito-
Gli argomenti con cui i lucani hanno a che fare quotidianamente (la crisi che svuota i portafogli, la disoccupazione che cresce, i nodi della Fiat di Melfi) sono stati affrontati. Ma - nel dialogo fra i vescovi della Basilicata in delega-
ria. Intellettuali e operai. Tutti a contendersi le poche poltrone che la regione può offrire, nella tornata elettorale più incandescente e - a parole rivoluzionaria degli ultimi anni. Alcune liste potranno essere ritoccate.
La Gazzetta del Mezzogiorno
zione e il papa Benedetto XVI che li ha ricevuti - c’è stato anche spazio per gli elogi. In particolare dedicati al presepe dell’artista di Grassano Franco Artese, che ha abbellito piazza San Pietro per tutto il periodo di Natale.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Sei a rischio? Scoprilo con l’autotest Se si risponde “sì” anche a una domanda bisogna rivolgersi ai centri specialistici C’è un autotest che si può effettuare per capire se si è a rischio dipendenza da gioco. Basta rispondere a queste due domande. Va da sé che, trattandosi di valutazione su se stessi, è necessario rispettare la totale sincerità. Le domande sono queste due: “hai mai sentito l’impulso a giocare somme di denaro sempre più elevate?; “hai mai voluto nascondere l’entità di quanto giochi alle persone che ti stanno più vicino?”. Se si è risposto positivamente anche solo ad uno dei due interrogativi, vuol dire che si è a rischio di sviluppare problemi con il gioco d’azzardo. Il problema è che uscire non è così facile: il giocatore problematico e il giocatore patologico hanno bisogno di specifici interventi e cure immediate: in gioco ci sono la propria salute e la sicurezza della famiglia. Ci si deve immediatamente rivolgere ai dipartimenti delle Dipendenze/Ser.D. o ad altri centri specialistici (indicati dalle Asl). L’Azienda sanitaria di Potenza comunica i suoi: Sert Potenza - 0971/310371-76-77; Sert Lagonegro - 0973/48865-4; Sert Melfi - 0972/773206; infine Sert Villa d’Agri - 0975/312253. (bm3)
I contenuti dei materiali distribuiti dall’Asp per evitare o curare la dipendenza patologica dall’azzardo
Gioco, gorgo da cui salvarsi Le possibilità di vincere sono basse. E le macchinette non ricordano Lo abbiamo scritto pochi giorni fa su Basilicata Mezzogiorno (n. 163): l’Azienda sanitaria di Potenza ha lanciato una campagna per difendere i cittadini dai pericoli del gioco d’azzardo. Adesso riportiamo i contenuti dell’iniziativa. Si tratta di depliant e manifesti che invitano le persone a usare molta prudenza ed evitare le
to al divertimento; non giocare quando hai debiti urgenti e non chiedere prestiti: i debiti possono spingerti a giocare di più nella illusoria speranza di pagarli. Soprattutto, non giocare quando stai vivendo una situazione di stress emotivo: ciò potrebbe indurti a spendere somme più alte di quanto hai program-
Una malattia con comportamenti ripetuti, non controllabili dalla propria volontà insidie che portano alla dipendenza. Infatti, giocare con frequenza - si legge sui pieghevoli - può aumentare il rischio di diventare dipendenti dal gioco. Il gioco è un problema quando si verifica almeno una condizione delle seguenti: non riesco a smettere di pensare al gioco; mi sento irritabile ed arrabbiato; dedico poco tempo alla famiglia, agli amici ed al lavoro; mento ad amici e familiari; mi indebito. Prima di metterti a giocare, poniti anzitutto dei limiti di tempo e di denaro; poi accantona una somma di denaro da spendere in divertimenti; gioca solo il denaro che hai destina-
mato. Fai in modo che il gioco sia solo una parte delle tue attività ricreative e dei tuoi interessi. Stabilisci dei limiti di tempo: guarda l’orologio e prenditi delle pause. Valorizza l’importanza di socializzare con gli amici e non il gioco in se stesso. Se vuoi giocare, gioca con gli amici che non scommettono pesantemente. E, ancora più importante, evita alcol e droga: pregiudica ulteriormente la tua capacità di giudizio (oltre al fatto che dipendenza si cumula a dipendenza). Tutti i giochi con vincite in denaro possono essere molto attrattivi fino a far
sviluppare una dipendenza patologica, che è una vera e propria malattia. Si manifesta principalmente con comportamenti di gioco ripetuti, non controllabili con la propria volontà. Questo comportamento può provocare rischi per la salute della persona, la sua socialità, la sua famiglia, e perdita di ingenti somme di denaro. I principali segnali del “giocatore problematico”: spendere sempre più denaro e dedicare sempre più tempo a giocare; sentire un forte desiderio di giocare e diventare nervosi se non lo si fa; pensare di poter recuperare le perdite continuando a giocare sperando in supervincite; pensare di poter controllare o influenzare la propria fortuna a volte anche con riti scaramantici; cominciare a mentire a familiari ed amici; cominciare a fare debiti o commettere illegalità per procurarsi il denaro. Il giocatore problematico può facilmente evolvere in giocatore patologico se continua a giocare. Le macchinette non ricordano. Le probabilità di vincita ripartono sempre da zero. E sono sempre bassissime. (bm3)
TRE CONSIGLI Poniti dei limiti di tempo e di denaro
Non chiedere prestiti: ti spingono ancora più in là Evita alcol e droga: pregiudicano il tuo giudizio
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Diabete, oggi a Rifreddo l’Osservatorio regionale Seconda riunione dell’organismo. Presente Pisanti del ministero Prevista la definizione dei progetti e la nomina dei coordinatori
Si sta svolgendo questa mattina, a Rifreddo di Pignola, la seconda riunione del “Diabetes Barometer Observatory”, l’Osservatorio regionale sul diabete realizzato dalla Regione per gli studi e le analisi sulla diffusione della patologia in Basilicata. Questi i primi dati emersi dal rapporto “Il Diabete in Basilicata”: il 7,8 per cento dei lucani soffre di diabete (4,9 per cento in Italia) e il tasso di mortalità, legato a questa patologia, è del 35,6 per cento dei maschi luca-
ni e del 38,3 per cento per le donne. Prevista, in apertura, la presentazione del Piano nazionale sulla malattia diabetica da parte di Paola Pisanti, presidente della commissione nazionale diabete del ministero della Salute. In merito ai fattori di rischio, nel rapporto si evidenzia che il 40 per cento dei lucani con piu’ di 18 anni è sovrappeso (uno su dieci è obeso), e un lucano su due non pratica attivita’ fisica. Inoltre, solo uno su dieci consuma, come consigliato
dai medici, almeno cinque porzioni di frutta al giorno, ma tre su dieci si “concedono” un fuoripasto (invece sconsigliato) nel corso della giornata. Saranno anche definiti i progetti e nominati i coordinatori delle attività dei prossimi mesi, tra cui una biobanca genetica, il registro regionale del diabete, e un monitoraggio per la diagnosi precoce dei soggetti a rischio. L’Osservatorio è stato costituito ufficialmente il 15 ottobre del 2012 con la firma dell’accordo fra la Regione Basilicata l’Università Tor Vergata di Roma. E’ costituito da un comitato di indirizzo, presieduto dall’assessore regionale alla Salute e da un comitato tecnico-esecutivo. La sede è nel castello di Lagopesole. Obiettivo dell’ente è realizzare studi e analisi sulla malattia diabetica al fine di definire azioni, indicatori, strumenti di verifica atti a monitorare la situazione del diabete in Basilicata e costruire una mappa regionale sul diabete, in grado di tracciare le priorità d’intervento in Basilicata. Programmata anche la realizzazione annuale di Forum regionali e di report sullo stato di attuazione delle politiche in materia. (bm3)
Basilicata Mezzogiorno Il documento della Conferenza Stato-Regioni
I principali obiettivi del Piano nazionale Uniformare le risposte e la continuità e migliorare prevenzione e riabilitazione Due sono gli obiettivi principali fissati dal Piano sulla malattia diabetica, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 6 dicembre dell’anno appena trascorso: favorire percorsi che garantiscano al paziente uniformità di risposte e continuità di tutela e ancora definire alcuni obiettivi strategici per migliorare le attività di prevenzione, cura nonché riabilitazione dal diabete. In Italia vivono almeno tre milioni di persone con diabete, cui si aggiunge una quota di persone (circa un milione) che, pur avendo la malattia, non ne sono a conoscenza. Le disuguaglianze sociali agiscono fortemente sul rischio diabete: la prevalenza della malattia è, infatti, più elevata nelle classi sociali più basse e tal effetto è evidente in tutte le classi di età. Il piano è stato redatto con lo scopo di dare seguito alle indicazioni europee, con le quali si invitano gli Stati membri a elaborare e implementare Piani nazionali per la lotta contro il diabete, tenuto conto, sia dell’aumento della prevalenza della malattia, che della possibilità di influenzare la sua storia naturale, non solo in termini di prevenzione, ma anche di miglioramento della tutela della persona, riducendo il peso clinico, sociale ed economico. Il documento è un provvedimento “cornice” utile a dare omogeneità ai provvedimenti e alle attività regionali e locali, fornendo indicazioni per il miglioramento dell’assistenza. Si afferma la necessità di una progressiva transizione verso un nuovo modello di sistema integrato, per garantire la qualità di vita, prevenire e curare le complicanze, ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, assicurare collegamenti con disegni di prevenzione e diagnosi precoce. (bm3)
Turismo è vitalità
La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi
Turismo m
I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio
Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare
con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari
alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno
per realizzare strutture dal forte impatto turistico
e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente
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Basilicata Mezzogiorno
Inaugurata la strada “Aliano-Saurina”
Il cantiere è durato circa diciotto mesi
Il progetto rientrava tra gli interventi finanziati dal Programma operativo Val d’Agri
in cui si è
E’ stata inaugurata sabato scorso la strada che collega l’abitato di Aliano con la Saurina e la viabilità nazionale. Il progetto rientrava tra gli interventi del Piano Regionale sulla Viabilità (PRV) finanziati dal Programma operativo Val d’Agri, ed ha comportato un impegno finanziario di 1.125.000 euro iniziali (nell’anno 2010 si è proceduto all’assegnazione del badget finanziario necessario, a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo), cui sono stati aggiunti circa 180.000 euro per il completamento dello stesso. Tale asse viario si inne-
per la messa
sta su un’arteria interna di notevole importanza, quale è la Saurina, ovvero strada di fondovalle che costeggia il torrente da cui prende il nome e che serve più paesi dell’area, tra cui Aliano. Anche su quest’ultima si è concentrato un plafond finanziario del Programma operativo Val d’Agri, pari a circa 7 milioni di euro (investimento che ha interessato tanto il tratto materano, quanto quello potentino), complessivamente utile per il potenziamento e la messa in sicurezza dell’intera arteria. Dopo vari interventi sulla sovrastruttura stradale, interamente ricostruita,
ammodernata e poi consolidata, si è proceduto ad asfaltare e a completare l’opera con la segnaletica orizzontale e verticale necessaria. Un progetto durato circa diciotto mesi, periodo nel corso del quale si è lavorato anche per la messa in sicurezza della AlianoAlianello-SS 598. Pertanto, con l’intervento in questione si completa la parte di programma di competenza della Amministrazione Provinciale di Matera, relativa alla Tematica B1 - Viabilità e Collegamenti – afferente al Programma Operativo “Val d’Agri – Melandro – Sauro – Camastra”.
lavorato anche in sicurezza della Aliano - SS 598 L’opera ha comportato un impegno di 1.125.000 euro a cui sono stati poi aggiunti altri 180.000
Una nuova rete del gas metano a Matera-Jesce Sarà inaugurata oggi alle ore 15. Situata nella zona industriale si sviluppa su una linea di condotte lunga 5,5 chilometri Sarà inaugurata oggi alle ore 15 la nuova rete del gas metano della zona industriale di Jesce. La cerimonia, che si svolgerà all’interno dello stabilimento produttivo dell’azienda alimentare Di Leo. Lo rende noto il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera. La rete del gas metano nella zona industriale di Jesce si sviluppa
su una linea di condotte lunga 5,5 chilometri. La sua realizzazione è costata oltre 400.000 euro e ad essa sono attualmente allacciate oltre 20 imprese. Si stima che possano essere distribuiti attraverso la rete oltre un milione di metri cubi di gas. Il risparmio energetico previsto per ciascuna impresa è pari al 20-25% dei costi sostenuti.
Federparchi sostiene il Pollino Le iniziative della Federazione per le comunità colpite dal sisma Federparchi metterà a disposizione il proprio sito internet, secondo al mondo per gli utenti che vogliono visitare i parchi, e cercherà con i media nazionali e attraverso trasmissioni di settore di veicolare speciali sul Pollino che ne promuovano l’immagine. E’ una delle iniziative che Federparchi ha annunciato nei giorni scorsi in due incontri che si sono svolti a Rotonda e a Normanno. Obiettivo delle iniziative: sostenere le comunità del Pollino interessate dal sisma dello scorso 26 ottobre. Federparchi sostiene che sia necessario lanciare una campagna specifica
per visitare il Parco e si è detta disponibile anche ad inserirsi con un proprio evento nella fiera del turismo che il Parco sta organizzando insieme al Comune di Viggianello. La fiera dovrebbe tenersi nei primi giorni del prossimo mese di maggio. La Federazione ha infine annunciato che Federparchi chiederà di investire alcuni finanziamenti del Ministero dell’Ambiente per spostare il centro visita del Parco dal centro storico all’area del polifunzionale, sottostante il Municipio, creando un centro visita moderno e multimediale dedicato al sistema delle aree protette italiane.
La sua realizzazione è costata oltre 400.000 euro e ad essa sono allacciate più di 20 imprese
Nella “Bottega” di Senise
Il presidente nazionale Giampiero Sammuri ha visitato la Basilicata
Apprezzato il progetto sostenuto dal Gal “La cittadella del Sapere”
Disponibile il sito internet Sui media veicolerà “speciali”
Il presidente nazionale di Federparchi - Eurparc Giampiero Sammuri ha presieduto a Rotonda la seduta della giunta di Federparchi. Ha accolto l’invito del presidente del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro e ha fatto una piccola tappa a Senise, dove ha visitato la Bottega lucana sud - occidentale dei prodotti tipici inaugurata da pochi giorni.Il progetto è stato voluto ed è sostenuto dal Gal “La cittadella del Sapere” che sta ponendo in essere una serie di azioni di promozione del territorio destinate a portare le peculiarità gastronomiche lucane nei
punti più strategici del turismo nazionale, come piazza Navona a Roma e Matera. Sammuri ha apprezzato il lavoro che i Parchi di Basilicata stanno portando avanti per promuovere il patrimonio enogastronomico regionale ed in particolare quello che viene prodotto nei territori delle aree protette. Totaro ha sottolineato lo sforzo di Federparchi Basilicata per mettere a sistema non solo la rete della salvaguardia del patrimonio ambientale ma anche la promozione comune dei prodotti tipici, per presentare in modo organico i prodotti agricoli della Basilicata protetta.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
VERSO LE ELEZIONI
OGGI ULTIMO GIORNO PER LE LISTE
Lunedì 21 gennaio 2013
IN PIAZZA Sel avvia la sua campagna elettorale con una poesia di Brecht. E parla di Fiat e cassa integrazione straordinaria
Industria e innovazione? «Senza investimenti»
SEL Momenti dell’incontro dei candidati di Sel a Melfi [Massari ]
Vendola, con Placido e Barozzino, apre la «campagna» a Melfi FRANCESCO RUSSO l MELFI. La campagna elettorale di Nichi Vendola è partita ieri da Melfi e con la lettura di una poesia del drammaturgo tedesco Bertold Brecht. «Perché non demistificare le invenzioni ideologiche partendo da una poesia?», chiede alla folta platea della cittadina
vinse la guerra dei Sette Anni. Chi vinse oltre a lui? ...». Dietro ogni impresa, insomma, c'è l’opera di tante persone, non solo di chi è protagonista della storia: uomini che lavorano dietro le quinte proprio come gli operai, che contribuiscono con fatica e sudore alla crescita del Paese. La campagna elettorale di Sel, del resto, sarà incentrata principalmente sulle tematiche del lavoro. Nell’incontro di ieri - organizzato dal partito come prima tappa che porterà alle elezioni politiche - c'erano tutti i candidati della Basilicata alla Camera e al Senato, fra cui il sindaco di Rionero in Vulture, Antonio Placido, e l’operaio Giovanni Barozzino. «I temi del lavoro saranno l’angolo di visuale a partire dal quale vogliamo interloquire con i cittadini: perché c'è il lavoro privato di diritti e di rappresentanza, ma cé anche il lavoro precario e c'è il lavoro che manca», dice il candidato alla Camera dei deputati, Antonio Placido. «Nel mondo del lavoro - gli fa eco l’operaio Barozzino, capolista di Sel al Senato - si sta assistendo a qualcosa di grave: un ritorno al passato. Vogliono farci credere in un mondo virtuale, nettamente diverso dalla realtà. Per questo motivo voglio portare
in Parlamento la voce della gente». Vendola, nel suo intervento, prende spunto proprio dalle parole di Barozzino. «Ascoltando Barozzino - dice il leader di Sel - mi è venuto in mente uno splendido modo di fare politica: raccontare la realtà e demistificare le invenzioni ideologiche. La realtà effettiva è molto diversa dalla sua rappresentazione. Si sta tentando di ridisegnare il capitalismo. Qui a Melfi, ad esempio, si sta giocando una partita particolarmente rilevante dal punto di vista politico. A Barozzino è stata rivolta dalla Fiat, con una operazione politica e ideologica, addirittura l’accusa di sabotaggio: non c'è accusa peggiore per i figli dei nostri operai, che hanno difeso le fabbriche dal Nazismo». «Si parla sempre più spesso - continua Vendola - di irresponsabilità delle classi operaie e di ingovernabilità delle fabbriche. Il capitale si arroga il diritto di fare la guerra al lavoro, mentre il lavoro non può alzare la voce, altrimenti viene definito nemico degli interessi nazionali. Invito però tutti, a mettersi nei panni degli operai che faticano nella catene di montaggio. La questione italiana prosegue - non è la produttività: il problema è che non si realizzano prodotti capaci di guadagnare quote di mercato. In questo Paese non c'è politica industriale e non si investe in innovazione».
PROGRAMMA
La questione del lavoro tema centrale per il leader di Sel
federiciana il leader di Sel, prima di declamare «Domande di un lettore operaio». «Il giovane Alessandro - recita Vendola - conquistò l’India. Lui solo? Cesare sconfisse i Galli. Non aveva con sé nemmeno un cuoco? Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta fu affondata. Nessun altro pianse? Federico II
IN LISTA
I nomi messi in campo per la sfida del 24 e 25 febbraio l Nove liste alla Camera e dieci al Senato sono state presentate ieri, nonostante la giornata di domenica, in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Entro stasera tutte le presentazioni dovranno essere ultimate. I più rapidi a consegnare l’elenco dei propri candidati al tribunale di Potenza sono stati, per la Camera, Pcl, Mir, M5S, Centro democratico, Scelta civica con Monti, Fli, Lega Nord, Rivoluzione Civile, Pd. Per il Senato, Pcl, Mir, M5S, Centro democratico, Comunità Lucano (No oil), Lega Nord, Rivoluzione civile, Pd. Altri, in queste ore, hanno apportato gli ultimi ritocchi. Il Partito comunista dei lavoratori ha presentato alla Camera: Carlo Agata Giannoccari, Carmine D’Elia, Florenzo Doino, Angela Labella, Maria Maiorano, Cataldini Vaccaro. Al Senato, Marco Ferrando, Francesco Anfossi, Maria Laura Beretta, Gaetano D’Aiuto, Vinceno Sardiello, Fabio Vincenti. Il Mir propone alla Camera Giampiero Samorì, Salvatore Cosma, Caterina Ritorto, Antonella Massimi, Angelo Di Paolo, Angelo Vaccaro. Al Senato: Domenico Santarsiero, Antonio Mangiamele, Roberto Capuano, Ugo D’Arco, Giovanni Dapoto, Giovanni Battista Angelucci, Rocco Molinari. Movimento 5 Stelle, alla Camera: Mirella Liuzzi, Michele
SEL Nichi Vendola ieri a Melfi [foto Luciano Massari]
SEL Placido, Barozzino e altri candidati ieri a Melfi [foto Massari]
In corsa per il Parlamento Partiti e candidati per Camera e Senato alle elezioni politiche
Labriola, Giovanni Pierrino, Virgilio D’Ottavio, Rocco Ostuni. Senato: Vito Rosario Patrocelli, Rocco Vaccaro, Gianluca Tramutola, Piernicola Pedicini, Giuseppe Arcieri, Sandro Calabrese. Il Centro democratico candida alla Camera Vilma C. Mazzocco, Serafino Di Sanza, Felice Grande, Mauro Torciano, Anna Santarsiero, Francesco Pagano. Al Senato ci sono Nicola Benedetto, Pasquale Lionetti, Antonio Manfredelli, Antonio F. R. Grignetti, Francesco Lauletta, Vincenzo Scaramuzzo, Giuseppina Di Domenico. Scelta civica per Monti schiera alla Camera Alfonso E. Navazio, Francesco Sacco, Stefania Chiarito, Ettore Lo Nigro, Carmine Mirandola, Maria Teresa Merlino. Sempre alla Camera Futuro e libertà candida Gianfranco Fini, Egidio Digilio, Maria Rosaria Carbone, Annalisa Bevilacqua, Tommaso Coviello, Giuseppe Olivieri. I Popolari Uniti presenta alla Camera Nicola Tauro, Valeria Giorgio, Antonio Roccanova, Emidio Fiore, Maria Pia Basso, Pasquale Bocca. Al Senato, ci sono Michele Cannizzaro, Pietro Campagna, Sergio Caparrotti, Giosué Ferruzzi, Gaetana Gioscia, Antonio Santangelo, Amelia Scavone. L’Udc propone alla Camera
TRIBUNALE DI POTENZA Entro la giornata di oggi i partiti che parteciperanno alla consultazione elettorale politica del 24 e 25 febbraio dovranno depositare le liste presso il tribunale
Lorenzo Cesa, Palmiro Sacco, Antonio Corbo, Giuseppe F. M. Gandi, Rocco S. Fuina, Luisa Basile. Al Senato, Pierferdinando Casini, Tito Di Maggio, Francesco G. Bronzino, Pasquale Di Lorenzo, Carlo Glinni, Rocco Costanzo, Antonello Ripoli. Comunità Lucana (al Senato) presenta Michele (Miko) Somma, Antonio Bevilacuqa, Florenzo Magni. Fare, alla Camera, propone Michele Fanelli, Antonio Romano, Egidio Cerone. Al Senato, Frank D’Addario, Giuliano Velluzzi, Pietro D’Imperio, Claudio Latorre, Maria Rapagna. Io amo l’Italia presenta alla
Camera Magdi C. Allam, Carlo Fusco, Donato Ielpo, Michele Bonomo, Maria Bonsera, Giuseppe Sivo. Al Senato, Egidio D. R. Facione, Adriano Pecchia, Alberto Scrocca, Angela Innella, Giovanni Torcelli, Giuseppe Francione, Vito Corvino. La Lega Nord propone alla Camera Luigi Stancanelli, Luisa Simone, Veronica Navarra, Silvia Bertini, Giorgio Cavalli, Carmela Catapano. Al Senato la lista è capeggiata da Giulio Tremonti, seguito da Francesco Valsecchi, Angiolo Pellegrini, Chiaro Zarlocco, Nicola Allegretti, Franco Falso, Fabrizio Alfieri. La lista Rivoluzione Civile
alla Camera presenta Antonio Ingroia, Antonio Di Luca, Antonio Palagiano, Giambattista Grieco, Flavia Carriero, Giuseppe Paterino. Al Senato, Aniello Di Nardo, Donato Brienza, Mario N. Di Dio, Mario Caputo, Eleonora Lauro, Vincenza Capra, Iulia Iemma. Amnistia Giustizia e Libertà candida alla Camera Maurizio Bolognetti, Marco Pannella, Elisabetta Zamparutti, Maria Antonietta Ciminelli, Marco Cerrone, Emma Bonino. Al Senato, Antonio Mastroianni, Antonio Cerrone, Caterina Corse, Antonella Casu, Marco Perduca, Donatelli Poretti, Maurizio Tur-
co. Per il centrodestra, il Pdl ha candidato alla Camera: Cosimo Latronico, Vincenzo Taddei, Fabio Manzilli, Valeria Russillo, Saverio Ciccimarra, Marcello Maffia. Al Senato, Silvio Berlusconi, Guido Viceconte, Giuseppe Moles, Nicola Pagliuca, Giuseppe Casolaro, Leonardo Giordano, Rossella Quinto. La Destra presenta alla Camera Francesco Storace, Teodoro Buontempo, Vincenzo Ruggiero, Mariolina Camardese, Bruna Palladino, Sergio Manicone. Al Senato, Antonino Laveglia, Giovanni Fulco, Paolo P. Ruggiero, Emanuele Radogna, Berardino Alianelli, Gabriele Salluzzi. Per il centrosinistra, Sel presenta alla Camera Nichi Vendola, Antonio Placido, Lidia De Nittis, Cesare Roseti, Maria Antonietta Maggio, Maria Durante. Al Senato, Giovanni Barozzino, Rosalinda Di Pasca, Loredana G. Atella, Lucio Pastore, Caterina Lepore, Assunta Collazzo, Giovanni Rondinone. Il Partito democratico candida alla Camera Roberto Speranza, Vincenzo Folino, Maria Antezza, Vito De Filippo, Carlo Chiurazzi, Lucia Sileo. Al Senato la lista è guidata da Emma Fattorini, seguita da Filippo Bubbico, Salvatore Margiotta, Gerardo Labellarte, Angela Latorraca, Felicetta Lorenzo, Roberta De Salvo.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
IV I POTENZA CITTÀ
Lunedì 21 gennaio 2013
SPENDING REVIEW
ANCHE L’EUROPA TAGLIA I FONDI
SOLO TRE LE SCUOLE AMMESSE Alle tre scuole di Savoia, Moliterno e Calvello andrà il finanziamento dei fondi strutturali in arrivo dalla Comunità europea
«GRAVI TAGLI ALLA SICUREZZA» Secondo i sindacati «è grave tagliare su risparmio energetico, prevenzione antisismica e sicurezza»
Edilizia scolastica in crisi In arrivo 250mila euro Tra i cittadini monta la protesta. La Uil: «Disattenzione al Sud» l Su 111milioni e 800mila euro assegnati alla Basilicata appena 250 mila euro per l’edilizia scolastica. «Davvero pochi», secondo cittadini e sindacati. E la protesta è già montata. I fondi strutturali europei rappresentano «la fonte finanziaria decisiva, forse l’unica tangibile al momento». Si tratta di una cifra, che con il confinaziamento nazionale, «può arrivare a 60 miliardi, non possiamo assolutamente permetterci di dissiparli. Per questo, è necessario individuare con chiarezza i criteri e il metodo con cui questi fondi saranno utilizzati». Lo ha spiegato il vicepresidente di Confindustria con delega per il Mezzogiorno, Alessandro Laterza, aprendo i lavori di una tavola rotonda sugli investimenti infrastrutturali e la nuova politica di coesione. «Il decreto del Ministero delle Infrastrutture che sblocca il piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici su una dotazione complessiva di ben 111 milioni 800 mila euro assegna alla Basilicata appena 250 mila euro. Un fondo complessivo troppo esiguo semplicemente per pensare di dare risposte esaurienti alla domanda di sicurezza per i nostri ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo e gli istituti di secondaria superiore e ancor più alla forte domanda di lavoro nel comparto edile». È quanto si sostiene in una nota della Feneal-Uil lucana. «In dettaglio – precisa la nota – sono tre gli interventi finanziati: Istituto comprensivo Calvello per 100mila euro; Ic Racioppi di Moliterno per 100mila euro; scuole elementare-media di Savoia di Lucania per 50mila euro. È ancora una volta un segnale – evidenzia la Feneal-Uil – della profonda disattenzione per il comparto delle opere pubbliche che specie al Sud e in Basilicata, invece, costituisce l’ultima trincea del settore delle costruzioni tenuto conto che l’edilizia privata, specie residenziale, è ferma per effetto della crisi e della netta contrazione del mercato immobiliare. Se non si
SANT’ANGELO L. F. CINQUE FAMIGLIE SENZA ACQUA POTABILE
Emergenza frane nel Melandro SCUOLE Per la manutenzione di tre scuole lucane in arrivo solo 250mila euro investe nell’edilizia scolastica e nell’ammodernare le scuole sia per il risparmio energetico che per la prevenzione antisismica ed in generale per la sicurezza – continua la
CONFINDUSTRIA
«Non possiamo permetterci di dissipare i finanziamenti. Sono necessari criteri certi» nota sindacale – è evidente che non sarà possibile colmare quel gap infrastrutturale che continua ad allontanare il Mezzogiorno dal resto del Paese e dell’Europa». Nel sottolineare che la Provincia di Potenza, «nonostante l’esiguità dei trasferimenti statali e comunitari, sta dimostrando
grande attenzione all’edilizia scolastica con il finanziamento di programmi per il risparmio energetico, la Feneal-Uil sottolinea che la recente audizione delle parti sociali in Terza commissione del consiglio regionale in merito al regolamento del disciplinare dell’Osservatorio regionale dell’edilizia e dei lavori pubblici riaccende le aspettative dei sindacati confederali dell’edilizia per uno strumento atteso alla prova del nove per monitorare l’andamento degli appalti e delle gare di appalto di opere pubbliche individuando gli ostacoli e le motivazioni dei ritardi nell’apertura dei cantieri. In troppi casi è la malaburocrazia a causare intoppi che pesano negativamente sul fronte dell’occupazione che, come testimonia il recente Rapporto Uil sulla cig erogata in Basilicata al 2012, registra il ricorso esponenziale agli ammortizzatori sociali anche nel settore edile».
CASTELSARACENO IL SINDACO: «RISPETTA LE REGOLE, MA ANCHE A ME NON PIACE»
Secco «no» dei comitati al grande impianto eolico PINO PERCIANTE l CASTELSARACENO. No all’impianto eolico in contrada Frusci di Castelsaraceno. A ribadirlo con forza è il comitato «Liberi e forti di Basilicata» che ha avviato anche una raccolta di firme per impedire l’installazione delle pale. Il progetto prevede un impianto da cento megawatt. Fin qui è stato installato un solo aerogeneratore (foto), alto 32 metri e ne è previsto un altro più piccolo (60 kw) nella stessa zona. «Come mai è stato possibile acconsentire alla richiesta di un impianto eolico, anche se piccolo, proprio in questo straordinario lembo di territorio?». Se lo chiede Angelo Fontana, portavoce del comitato «Liberi e forti». E aggiunge: «È doloroso pensare che un tale scrigno naturalistico possa all’improvviso scomparire per un impianto di pale eoliche che qui sarebbero davvero come una bestemmia in paradiso». La pala è fuori parco (su un terreno privato) ma è vicinissima al parco e ai suoi pini loricati. A complicare
le cose si aggiunge la normativa, la quale facilita l’installazione di questi impianti che può avvenire sulla base di una semplice comunicazione. Si tratta della Pas, procedura abilitativa semplificata, che sostituisce a tutti gli effetti la Dia in materia di impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a cento Mw come quello previsto a Castelsaraceno. Il comune entro 30 giorni potrebbe inibire l’intervento. Decorso tale termine scatta il silenzio assenso e i lavori possono iniziare. Il decorso dei 30 giorni non impedisce che il comune successivamente possa procedere, in via di autotutela, all’annullamento del permesso ma solo in presenza di fondati motivi di interesse pubblico, aggiuntivi a quello della semplice ricostituzione della legittimità violata dal progetto. «Da una prima verifica fatta fare agli uffici – spiega il sindaco Rocco Rosano – il progetto rispetta le norme. Se poi volete la mia, concordo con i cittadini che non si tratta di un bel vedere. Purtroppo, però, non possiamo intervenire. È la legge. Le nuove
LA PROTESTA
«Ora il nostro territorio rischia di essere completamente deturpato»
PAESAGGIO I cittadini di Castelsaraceno preoccupati per la deturpazione del paesaggio .
normative in materia considerano gli impianti da fonti rinnovabili opere urgenti, indifferibili e di pubblica utilità. Ciò non toglie che se riscontreremo qualche anomalia emetterò subito un’ordinanza di demolizione della pala». I cittadini difendono la specificità di Castelsaraceno, paese dei due parchi. «Eppure – dicono - questo territorio ora rischia di essere deturpato. Chi volete che venga qui se non può più godere dello splendido paesaggio rovinato da questi totem della falsa concezione di progresso?». Un primo risultato la gente l’ha già ottenuto. Il sindaco ha stoppato l’installazione della seconda pala, «in attesa – dice - di approvare un piano comunale che regolamenti l’installazione di questi impianti sul territorio».
l A Lagonegro e nel Melandro: Savoia di Lucania, Sant’Angelo. Giornata di emergenza a causa delle frane per vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e protezione civile. Una frana causata dal maltempo si è verificata a Sant’Angelo Le Fratte in località San Nicola. Ha divelto le condotte in ingresso al serbatoio che rifornisce l’intero abitato e per questa ragione cinque famiglie che risiedono in una frazione sono temporaneamente sprovviste di acqua. Acquedotto lucano ha attivato il servizio sostitutivo tramite autobotte e i tecnici sono al lavoro da diverse ore per il ripristino. A Savoia di Lucania una frana ha coperto la strada che collega Savoia a Vietri di Potenza. Da ieri mattina sono a lavoro i mezzi FRANA Il costone crollato a Savoia di Lucania dell’Anas per ripristinare la viabilità. Escavatori sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza il costone franato nella notte tra giovedì e venerdì scorso sulla 585 fondovalle del Noce vicino a Lagonegro. Il tratto interessato dai lavori è all’altezza del chilometro 30, 500, a pochi chilometri di distanza dallo svincolo di Lagonegro Nord della A3. Una parte consistente del costone è crollata improvvisamente: massi e detriti sono scivolati inesorabilmente sulla strada che è stata chiusa al traffico.
POTENZA IL 40 PER CENTO DEI LUCANI MAGGIORENNI È SOVRAPPESO
«Troppi snack» Allarme diabete l Il 7,8 per cento dei lucani soffre di diabete (4,9 per cento in Italia) e il tasso di mortalità, legato a questa patologia, è del 35,6 per cento dei maschi lucani e del 38,3 per cento per le donne: il dato emerge dal rapporto «Il Diabete in Basilicata». E proprio per analizzare la questione, oggi, alle 10 a Rifreddo di Pignola, si svolgerà la riunione del «Diabetes Barometer Observatory», l’Osservatorio regionale sul diabete realizzato dalla Regione per gli studi e le analisi sulla diffusione della patologia in Basilicata. Ll'incontro comincerà con la presentazione del Piano nazionale sulla malattia diabetica da parte del presidente della commissione nazionale diabete del ministero della Salute, Paola Pisanti. Nel corso della riunione si parlerà anche dei fattori di rischio della malattia, considerato che nel rapporto si evidenzia
che il 40 per cento dei lucani con più di 18 anni è sovrappeso e un lucano su due non pratica attività fisica. Inoltre, solo uno su dieci consuma, come consigliato dai medici, almeno cinque porzioni di frutta al giorno, ma tre su dieci si «concedono» uno «snack» nel corso della giornata. Nel corso della riunione saranno anche definiti i progetti e nominati i coordinatori delle attività dei prossimi mesi, tra cui una Bio Banca genetica, il registro regionale del diabete, e un monitoraggio per la diagnosi precoce dei soggetti a rischio. L'Osservatorio, realizzato in base a un accordo tra la Regione e l'Università Tor Vergata, è costituito da un comitato di indirizzo, presieduto dall’assessore regionale alla salute, Attilio Martorano, e da un comitato tecnico-esecutivo.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I V
Lunedì 21 gennaio 2013
FESTA REGIONALE
SONO STATE CINQUANTUNO LE UNITÀ IN SERVIZIO NEL 2012
Ecco i numeri che contano di un intenso anno di lavoro
PIÙ ATTENZIONE IN TEMPO DI CRISI INSIEME NELLE COMUNITÀ Ieri mattina si è celebrata a Matera la seconda festa regionale della polizia municipale lucana in coincidenza con la festa del patrono del corpo S. Sebastiano [foto Genovese] .
l Polizia locale di Matera, i numeri del 2012. Nel corso dell’anno sono stati elevati 17.494 verbali da un organico di 51 unità (di cui 3 ufficiali) e 20 ausiliari del traffico. La sezione Amministrativa ha effettuato 2.975 controlli commercio su area pubblica (mercati settimanali e giornalieri); 98 in esercizi di vicinato; 43 in pubblici esercizi (bar, ristoranti); 25 in attività ricettive, 5 in sale da gioco; 15 in circoli privati. Per le violazioni riscontrate sono state elevate multe per 138.396. La sezione infortunistica e stradale è intervenuta in 149 Incidenti con lesione a persone, 160 incidenti con danni a cose, soccorse 239 persone ferite. Sono state accertate 111 violazioni. Nel settore ambientale, 20 interventi nel settore verde, 23 igiene e ambiente, 12 per presenza amianto, 10 controlli per l’impatto acustico, 8 per
POLIZIA MUNICIPALE La bandiera del corpo in piazza Vittorio Veneto [f. Genovese]
controllo inquinamento atmosferico, 80 interventi di prevenzione e controllo del randagismo, 45 per emissione di Cnr. Le attività di polizia edilizia, 25 per verifiche di cantiere, 13 persone denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria, 25 per attività di polizia giudiziaria delegate dall’autorità giudiziaria, 40 verifiche di ordinanze dirigenziali e sindacali.
«La polizia urbana difende i territori» Primo impegno, ogni giorno tra la gente l Non sono molte le occasioni per parlare di Polizia municipale, non senza precipitare nei soliti luoghi comuni. Del resto, come patrono hanno scelto San Sebastiano, il cui martirio lo ritrae trafitto da una gran quantità di dardi. E non mancano frecciate che potrebbero essere annoverate tra quelle del fuoco amico. Si trattava del secondo appuntamento di questo tipo organizzato su base regionale. Ma al cronista è stata fatta notare una richiesta dello scorso 12 settembre riguardante la fornitura del vestiario individuale. Negli ultimi cinque anni, a Matera, provvedono alla cura, manutenzione e a integrare la propria divisa con acquisti a proprie spese. Ieri erano tutti in perfetto ordine, ma si chiedevano quanto dovrà andare ancora avanti questo sacrificio. Se non ci fosse stata la crisi, forse segnalazioni di questo tipo non avrebbero ottenuto chissà quale spazio. In ogni caso, è la spia di un disagio. Ieri mattina, però, non trapelava tra i dipendenti della Polizia municipale schierati in piazza Vittorio Veneto, presenti autorità regionali, provinciali e locali ad ogni livello. Gonfaloni, bandiera tricolore, rassegna, corona d’alloro ai caduti, la celebrazione di una messa, officiata dall’arcivescovo Salvatore Ligorio, fanno parte di un rituale comune a tutte le forze dell’ordine. Anche la consegna degli encomi rientra in questo tipo di manifestazioni. Ma è il tipo di motivazioni che cambia e che evidenzia ancora una volta di più il ruolo di polizia di prossimità di quelli che, per la somma di funzioni cui sono chiamati a fare fronte quotidianamente, non possono più essere riduttivamente considerati vigili urbani. Intanto, da ieri il comando di Matera ha due nuovi maggiori, Bruno
D’Amelio e Lucia Acquafredda, che ha letto un breve ma significativo discorso di ringraziamento, caratterizzato da un maturo e responsabile civismo. Poi, dietro l’elenco degli encomi c’è sempre una storia, non solo personale. Occorrerebbe più spazio di una pagina di giornale per raccontarla. Si tratta dei vigili di Potenza Maria Carmela Senatore, Canio Gruosso, Michele De Felice, Giusi Torre e Raffaella Padula, dei vigili irsinesi Nicola Desiante e Raffaella Langone e dei vigili materani Mario Martinelli, Angela Stifano, Francesco Masciandaro, Giuseppe Fontanarosa, Francesco Fraccalvieri, Egidio Cuscianna, Giuseppe Laguardia, Piero Cancelliere, Antonio Livrieri, Michele Spada e Giuseppe De Lucia. A nome di tutti i sindaci presenti al Cinema Comunale, è stato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, a porgere il saluto agli operatori della Polizia municipale, protagoniste di quella sicurezza urbana che fa delle nostre contrade, non a caso e statistiche alla mano, le realtà più sicure d’Italia. A Matera, come in molti altri comuni, purtroppo, l’Amministrazione deve fare i conti con una pianta organica sottodimensionata e con mezzi tecnici non adeguati ai bisogni sempre più complessi della comunità. Ad ogni modo, il sindaco si è rivolto a tutti gli operatori di Polizia locale presenti: «Continuate a restare sempre un punto di riferimento sicuro al servizio di tutti i cittadini - il suo invito personale - perché le persone che incontrate ogni giorno in strada si aspettano molto da voi, guardano a voi come i primi esempi da seguire, come gli interpreti della giustizia quoti[p.d.] diana, del buon e corretto vivere civico».
DOPO LA SENTENZA DEL TAR IL DIALOGO E IL PUNTO SULLA SOPPRESSIONE DELLE SEZIONI DISTACCATE
Pisticci, importante collaborare Per il Tribunale il sindaco Di Trani conta su un percorso condiviso l PISTICCI. Un percorso condiviso per l’esecuzione della sentenza del Tar Basilicata, che ha annullato il decreto del Presidente del Tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione, che anticipava gli effetti della soppressione delle sezioni distaccate di tribunale. Lo auspica, in una lettera, il sindaco di Pisticci Vito Di Trani, che conferma, da un lato, la volontà di Palazzo Giannantonio di «ripristinare il pieno funzionamento della sezione nei tempi più brevi possibili, con l’impiego della nuova sede di via Cantisano» e, dall’altra, di «fattiva collaborazione con la presidenza del Tribunale. Segnali tangibili della nostra disponibilità - a giudizio del primo cittadino - sono
la messa a disposizione di unità lavorative da utilizzare al servizio della sezione, l’ultimazione della sede di via Cantisano e la sua messa a disposizione in via del tutto gratuita, così come la disponibilità del parcheggio multipiano. Nella stessa direzione - ha precisato Di Trani - sembra andare la volontà manifestata dalla presidenza del tribunale con la formale richiesta di autorizzazione, inoltrata al Ministero, ad utilizzare l’edificio di via Cantisano per ospitare le attività del Tribunale per i 5 anni successivi» al settembre 2013. Pertanto, ha precisato il sindaco, «sebbene nell’ineludibile solco tracciato dalla sentenza del Tar, l’amministrazione auspica una proficua collabora-
zione, utile a costruire condizioni logistico-organizzative con riferimento al trasferimento della sezione nella nuova sede, al reperimento di risorse umane adeguate ai carichi di lavoro. Così facendo si potrebbe restituire ad utenti ed operatori del diritto un presidio di giustizia degno del suo glorioso passato, ma anche capace di raccogliere le sfide di efficienza e funzionalità imposte dal presente, se non addirittura di vincere le scommesse che ci vengono dal futuro». Per avviare un confronto sulle problematiche della sezione l’amministrazione ha chiesto un incontro ad Attimonelli che si svolgerà venerdì prossimo, 25 gen[p.miol.] naio.
MATTINATA IN PIAZZA La cerimonia, schierate in piazza Vittorio Veneto una cinquantina di unità e alcuni mezzi della Polizia municipale [foto Genovese]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.01.2013 Sabato 19 gennaio 2013
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Basilicata Mezzogiorno
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24 ore in Basilicata
I vescovi lucani ricevuti da Benedetto XVI: disoccupazione, Fiat e crisi al centro del confronto
Il Papa elogia Matera e il presepe L’invito dei prelati al Santo Padre per una visita in Basilicata ROMA - Li ha accolti con un sorriso, poi, a turno, li ha fatti accomodare nel suo studio e infine li ha ricevuti tutti insieme. Il tutto è durato una quarantina di minuti. Benedetto XVI nell'accogliere i sei vescovi della Basilicata nella visita "ad limina" ha avuto parole di sincero affetto per l'intera regione. Ha ringraziato tutti i prelati per l'impegno profuso nella pastorale, incoraggiandoli nel ministero dell'evangelizzazione. Infine ha speso parole di riconoscenza (uscendo anche fuori dal protocollo che vuole il Papa in ascolto dei vescovi) in particolare per il presepe che la Regione ha voluto donare al Santo Padre. Insomma un incontro sincero in cui il Pontefice ha ascoltato le problematiche che attanagliano la Basilicata. In particolare si è parlato, come ha sottolineato l'arcivescovo di Potenza, mons. Agostino Superbo: «dell'urgenza lavoro e dell'emigrazione gio-
Papa Benedetto XVI in preghiera davanti al presepe lucano allestito in Piazza San Pietro
vanile» ma anche dalla volontà dei lucani di uscire dalla crisi. I vescovi lucani hanno poi
invitato Benedetto XVI a visitare la Basilicata «per dare un segno di speranza a questo territorio». Ovviamente è an-
cora presto per dire se e quando verrà il Pontefice. Lo definiranno i normali canali diplomatici. «Quello vissuto -- ha detto monsignor Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo di Acerenza -- è stato uno scambio fraterno. Il Santo Padre è stato molto attento nell'ascoltare i problemi pastorali e sociali delle nostre zone. Ma ciò che ho voluto ribadirgli -- ha concluso - sono le grandi possibilità che ha la nostra regione». Una regione che, giova ricordarlo, ha donato il presepe in piazza San Pietro. «Ha avuto parole di riconoscenza -- ha chiosato l'arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Logorio -- per l'opera di Artese e per la città di Matera che ha avuto modo di conoscere quando era ancora cardinale. Quello vissuto con il Santo Padre -- ha concluso -- è stato un incontro di fraternità arricchente». Una fraternità sottolineata anche dal vescovo di Tursi -- Lagonegro, monsignor Francesco Nolè. «Abbia-
mo parlato di Andrea di Avellino, un santo della mia diocesi, a cui il Papa è molto devoto. Ho chiesto semplicemente di pregare per i sei diaconi che in estate saranno ordinati sacerdoti e per il vescovo emerito Vincenzo Cozzi». E di sacerdoti e laici ha parlato il vescovo di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino. «Mi sono limitato a descrivere il vissuto dei "santi" preti della mia diocesi, ricordando che una delle grandi sfide è quella della formazione dei laici che vanno aiutati a diventare missionari nei vari ambienti della vita». Infine il vescovo di Melfi, monsignor Gianfranco Todisco. «Non potevo non parlare di Fiat e di quello che è stato deciso dall'azienda in materia di nuovi modelli. Come i miei confratelli vescovi, ho sottolineato le difficoltà lavorative che incontrano soprattutto i giovani ma anche la speranza data dalle famiglia che resta il perno della nostra società».
La delegazione in visita alla mostra lucana LA “missione” dei vescovi lucani in Vaticano è incominciata mercoledì mattina con la visita , in mattinata, con la visita alla mostra allestita a San Pietro dal titolo “Basilicata, tradizioni, arte e fede, promossa dalla Regione, dall’Apt, dalla Soprintendenza per in Beni storici artistici e la Direzione per i beni culturali. Ad accompagnarli il soprintendente Marta Ragozzino . Era presente anche Gianpiero Perri Direttore Generale dell'Apt. con l’intervento del sottosegretario Giampaolo D'Andrea. La delegazione ha seguito il percorso espositivo della mostra, articolato su due livelli, ammirando, al piano terra, il grande Carro trionfale in cartapesta dipinta della Festa devozionale dedicata a Maria Santissima della Bruna, patrona di Matera, fatto realizzare in occasione della grande Mostra a Torino per il 150° dell'Unità d'Italia. E’ poi entrata nelle sale espositive attraverso una straordinaria fotografia dei Sassi di Matera scattata da Giuseppe Maino della Soprintendenza per ammirare una sequenza di grandi immagini fotografiche dove sono leggibili i segni del territorio, che documentano particolari 'punti di vista' del paesaggio naturale, architettonico e archeologico della Basilicata. La visita è continuata al piano superiore dove sono state riprodotte citazioni poetiche [Sinisgalli, Scotellaro, Pierro, Trufelli] che evocano la Basilicata e collocato un grande pannello realizzato con particolari suggestivi delle più belle sculture lignee fotografate da Luciano Pedicini.
La delegazione in visita alla mostra lucana, con il sovraintendente Marta Ragozzino e il sottosegretario D’Andrea
Sempre al primo piano la delegazione si è soffermata ad ammirare la sezione più importante della mostra, intitolata I segni del sacro: la scultura lapidea - la scultura lignea - l'affresco, in cui sono state esposte rilevanti opere d'arte del Rinascimento lucano, tutte realizzate nel XVI secolo. La sezione è aperta dal gruppo lapideo dell'Annunciazione di Aurelio Persio, contestualizzato da immagini di riferimento relative al Presepe in pietra di Altobello Persio e Sannazaro Panza d'Alessano conservato nella Cattedrale di Matera ed al Presepe lapideo della cripta di Santa Maria Maggiore a Tursi, attribuito alla bottega di Altobello Persio, seguono sei splendide Madonne lignee cinquecentesche provenienti dal territoriolucano (Pisticci, San Mauro Forte, Stigliano, Laurenzana, Tito, Marsico Nuovo), e due pannelli di affresco, Adorazione e Visitazione, pertinenti il ciclo di affreschi eseguito da Giovanni Todisco nel 1545 nel chiostro di Santa Maria d'Orsoleo a Sant'Arcangelo, staccati per
problemi di conservazione nel 1973, che presto verranno ricollocati. La visita è continuata scendendo al pianoinferiore, dove è allestita la sezione dedicata alle espressioni della devozione popolare con le immagini, i filmati e gli oggetti (tra cui tre Cente provenienti dalla chiesa della Candelora di Lagonegro), riferiti alle principali feste e ai più importanti riti della tradizione popolare in Basilicata. Continuando lungo il percorso espositivo, la delegazione ha avuto modo di vedere le immagini degli affreschi della civiltà rupestre tratte da alcune chiese dell'altopiano murgico materano: la cripta del Peccato Originale, la Madonna delle Tre Porte (di cui si espongono anche i quattro frammenti di affreschi strappati all'inizio degli anni Sessanta) e le chiese rupestri dei Sassi di Matera, San Giovanni in Monterrone, Santa Lucia alle Malve e Santa Barbara, e infine alcune testimonianze rupestri del Vulture, Santa Margherita a Melfi e Sant'Antuono ad Oppido Lucano. La visita alla mostra si è
chiusa di fronte a un'ampia selezione di fotografie del paesaggio lucano con alcuni importanti monumenti e suggestivi centri storici. Importante il ruolo svolto dalla Soprintendenza che ha messo in campo, per questa esposizione, risorse professionali altamente specializzate e recuperato un cospicuo e significativo numero di opere d'arte di grande pregio e importanza. La Soprintendenza ringrazia le Diocesi di Matera-Irsina, Tricarico, Acerenza per
aver concesso in prestito le opere d'arte esposte che insieme alle splendide immagini del paesaggio culturale della nostra Regione danno vita ad una narrazione efficace, accattivante ed esaustiva del percorso nella storia artistica della Basilicata, focalizzandone le emergenze sacre collegate al tema del Presepe del maestro lucano Francesco Artese esposto in Piazza San Pietro in occasione del Natale 2012. La mostra resterà aperta fino al 3 febbraio.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
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Lunedì 21 gennaio 2013
Verso le elezioni Di Lorenzo (Fli) spiazza i montiani e ritira il proprio nome dall’elenco
Dubbi socialisti fino alla fine Nella lista del Pd al Senato la spunta Labellarte In molti speravano nel ripensamento last-minute su Vita di SALVATORE SANTORO POTENZA - Ultima puntata dello “Psi-codramma” socialista e “no” last minute di un finiano a Monti. Le ultime ore per la presentazione delle liste sono sempre frenetiche. Chi ha già tutto pronto deve comunque fare la trafila per la vidimazione dei documenti e delle firme, chi invece non è pronto deve fare tutto al fotofinish. E come al solito non mancano i colpi di scena e gli imprevisti. Innanzitutto è proseguito il “balletto” sul nome socialista nella lista per il Senato del Partito democratico. Fino all’ultimo istante prima della presentazione delle liste in tribunale venivano accreditate varie ipotesi. Alla fine passa la linea nazionale con Labellarte che nella giornata di ieri era stato più volte messo in discussione. Ora che tutto è vidimato non c’è più spazio per i ripensamenti. Oltre a questo c’è stato anche il “no” di Di Lorenzo. La lista Monti per il Senato in pratica era già pronta per essere protocollata dai cancellieri ma all’improvviso c’è stato il ritiro dell’ex consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo. I motivi l’ex politico di Alleanza nazionale li spiegherà in una conferenza oggi pomeriggio. Ma da quanto si è appreso il motivo è tutto politico: a Di Lorenzo non piace la lista che sostiene Mario Monti al Senato (l’elenco unico che nelle intenzioni doveva essere formato da esponenti dell’Udc, di Fli e di Montezemolo) e quindi dopo aver sollevato perplessità già nei giorni scorsi ieri all’ultimo istante ha comunicato di non essere più disponibile. Pare che ci sia stato anche una “trattativa” per spostare Di Lorenzo al terzo posto ma alla fine non se ne è fatto nulla. Tra le motivazioni che circolano c’èè anche quella secondo cui la lista per Di Lorenzo era troppo sbilanciata su Matera. Ad ogni modo oggi pomeriggio a Matera, il coordinatore provinciale materano di Fli spiegare nei dettagli il proprio no a Monti. Non è l’unica “chicca” di giornata. In realtà anche ieri è proseguito lo “Psi-codramma”che tiene banco da una settimana ormai. Quello che coinvolge direttamente i socialisti lucani del Psi e le decisioni assunte da Roma e in particolare dal segretario Riccardo Nencini. Ieri pare ci sia stato l’ultimo “attacco” dei socialisti lucani. Tentativo che è andato a vuoto. Gerardo Bellarte rimane al quarto posto della lista del Pd per il Senato nonostante l’estremo tentativo di rimettere le cose a posto con il capogruppo del Psi alla Regione, Rocco Vita che fino a pochi minuti prima della presentazione delle liste al tribunale era dato in “risalita”. Ma non c’è stato nulla da fare. Evidentemente dopo un’estenuante tira e molla la corda si è spezzata. Dopo che il segretario regionale del Partito democratico, Roberto Speranza, venerdì sera
Gerardo Bellarte (Psi)
aveva annunciato le liste ufficiali con al quarto posto dell’elenco dei candidati per Palazzo Madama, il socialista nazionale di origini lucane (è nato a Melfi) Bellarte l’estremo tentativo lucano non è stato preso in considerazione. Eppure erano proprio gli ambienti socialisti che prospettavano l’ennesimo cambio di idea. Intorno alle 17 molti dei dirigenti (o ex dirigenti) socialisti lucani prospettavano l’ultimo colpo di scena con Rocco Vita che si riprendeva il quarto posto al Senato che fino a qualche giorno fa era a sua dispo-
Pasquale Di Lorenzo (Fli)
sizione dopo che da Roma, Nencini lo aveva assicurato a tutte le agenzie di stampa. C’erano anche voci secondo cui il socialista in quota Pd poteva essere anche il segretario regionale Livio Valvano. Le voci sono proseguite fino all’ultimo istante. Ma alla fine il nome presentato dai dirigenti del Pd ieri sera èè stato quello di Bellarte. Ovvio che la vicenda è tutta ancora da approfondire. Perchè le riunioni straordinarie della Direzione lucana del Psi che si sono susseguite a oltranza fino all’altro ieri
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evidentemente invece di fare chiarezza hanno completamente ingarbugliato ancora di più la vicenda. A questo punto, anche se il termine ultimo per la presentazione delle liste è fissato alle 20 di oggi, pare altamente improbabile che il Psi di Basilicata possa presentare una propria lista autonoma per il Senato come invece avevano deciso a votazione i dirigenti socialisti lucani. La questione probabilmente lascerà strascichi. Ad ogni modo fino a ieri sera sono state presentate quasi una ven-
ALTRE LISTE
tina di lista complessivamente tra Senato e Camera. Tanti i partiti “minori”che si sono iscritti alla gara per le elezioni del Parlamento italiani. Tra i maggiori invece, mancano ancora le liste del Popolo della libertà (anche se i nomi sono stati già ufficializzati dalla Direzione nazionale) e quella alla Camera dell’Udc oltre a quella del Senato di Monti. Non sono ancora state presentate nemmeno le liste di “Fratelli d’Italia” nelle quali non si esclude la sorpresa Gianni Rosa o Mario Venezia. s.santoro@luedi.it
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Alla Camera i leghisti schierano come capolista il siciliano Stancanelli, i comunisti un 26enne di Potenza
In corsa il Mir di Samorì, Pcl e Comunità lucana di ANTONIO LIOTTA POTENZA - Ma chi è questo Samorì? La domanda se la saranno fatta in molti, soprattutto a Potenza, dove i manifesti del Mir - i “Moderati in rivoluzione” - sono stati tra i primi a comparire in strada durante questa campagna elettorale. E ieri mattina, i rappresentati del partito - che orbita nell’alveo del centrodestra e ha presentato proprie liste apparentate con il Pdl per entrambi i rami del Parlamento - sono stati anche tra i primi ad arrivare nel Palazzo di Giustizia di Potenza per depositare la documentazione. C’era la delegata nazionale arrivata direttamente da Modena e il capogruppo Pdl al comune di Potenza, Fernando Picerno (che è uno dei due referenti regionali insieme a Rocco Sarli). A Montecitorio, il capolista è proprio Gianpiero Samorì, avvocato e imprenditore modenese, noto per le sue partecipazioni in istituti bancari, socio di riferimento della holding “Modena Capitale Spa” e considerato molto vicino a Marcello Dell’Utri. Un personaggio discusso (di lui sul web si parla già tantissimo), che da più parti viene descritto come «l’uomo che vuole diventare il nuovo Berlusconi». Al Senato, invece, il Mir sarà guidato dal potentino Domenico Santarsiero, seguito, tra gli
Gianpiero Samorì, capolista alla Camera del Mir
altri, da Antonio Mangiamele di Tricarico e Roberto Capuano di Lavello. Restando nel centrodestra, anche stavolta la Lega Nord ha presentato i suoi candidati per la Basilicata (anche se, in realtà, di lucano nei loro elenchi leghisti c’è veramente poco): alla Camera il capolista è il palermitano Luigi Stancanelli, già in corsa alle ultime regionali siciliane con la lista dell’aspirante governatore Nello Musumeci, seguito da Simone Luisa (di Benevento). Tra i sei nomi per Montecitorio solo uno è di Potenza - Carmela Catapano - e,
Florenzo Doino e Gaetano D’Aiuto candidati del Pcl
curiosità, spazio anche per una candidata di origini marocchine (almeno di nascita), Veronica Navarra, nata a Casablanca. Al Senato, invece, il capolista è l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, seguito da cinque romani e da un solo concorrente lucano, l’ottantatreenne Nicola Allegretti, di Brindisi di Montagna. Sarà presente, invece, solo al Senato la lista di “Comunità lucana”, che per la prima volta, dopo comunali e regionali, tenta la corsa alle politiche. Capolista per Palazzo Madama è il segretario regionale Miko Somma, seguito da
Antonio Bevilacqua di Abriola e da Fiorenzo Magni di Orbetello (in provincia di Grosseto). La sfida è portare in Parlamento un progetto regionale «senza cedere ad alcun velleitario identitarismo» e rivendicare uno spazio di autonomia «fattuale» dei territori. Con un occhio particolare, in linea con il “core business” del partito, alla salvaguardia ambientale («no al saccheggio petrolifero», «sì a un altro piano regionale dei rifiuti» sono alcune parole d’ordine), alla salute e ai diritti dei lucani. Alla ricerca di un posto all’interno del prossimo Parlamento anche il Partito comunista dei lavoratori, nato nel 2006 da una delle correnti trotzkiste di Rifondazione e guidato, a livello nazionale, da Marco Ferrando. E sarà proprio Ferrando a “capitanare” la lista comunista al Senato, seguito da Francesco Anfossi, Maria Laura Beretta e Vincenzo Sardiello, tutti e tre di Pavia. In lizza anche due lucani, il potentino Gaetano D’Aiuto e il materano Fabio Vincenti. Potentino è anche il capolista alla Camera del Pcl, il 26enne Carlo Agata Giannoccari. Dietro di lui: Carmine D’Elia di Scigliano, Florenzo Doino di Bella, Angela Labella di Avigliano, Maria Maiorano di Cosenza e Cataldino Vaccaro di Potenza.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Primo piano 7
Lunedì 21 gennaio 2013
Piazza piena per Grillo a Matera. La capolista di 27 anni,, Liuzzi dice:
«Papaleo? No, Di Bello» «E’ lui il caposaldo lucano, non l’attore pagato dall’Eni» |
di ANTONELLA CIERVO PIAZZA piena e copione rispettato. Il manovratore dello “tsunami tour” arriva puntuale a Matera, poi si concede al suo pubblicoe,perquasi un’ora, parla di tutto. Dalle norme complicate per presentare le liste fino all’inutilità della Tav, passando per il viaggio di 6000 chilometri che compie uno yogurt alla frutta e alle 2000 vittime da inquinamento che provoca. Beppe Grillo, è come sempre, un ciclone. Un “twister”, (si chiamano così, in inglese, i tornado, ndr.) che investe qualsiasi cosa e la porta con sè. Accade così con le piazze che ne escono conquistate, entusiasmate, convinte che il Movimento Cinque Stellesia lasoluzione a tutti i mali della politiGrillo sul palco in piazza Vittorio Veneto ca avvizzita e corrotta di lungo corso, che la Rete possa prendere il potere e gestirlo con equità e onestà. Intorno, “ Gargamella-Bersani” e “L’ologramma-Berlusconi” si muovono tentando di rubare consensi ma, spiega Grillo dal palco di piazza Vittorio Veneto «Hanno tutti paura». A pochi passi dal palco su cui si trovano anche i candidati HANNO DETTO a Camera e Senato, “Super Mario Bros” e “Batman”se le danno a colpi di coriandoli. Due bambini vestiti in maschera Mattia sulle liste del Pdl ascoltano il comizio, ma non possono fare a meno di ricorrere al gioco per perdePOTENZA - «La definizione delle liste Pdl conclude una fase di intenso e re tempo. E’ l’effetto-carnevale che non vivace dibattito all'interno dei gruppi dirigenti regionali, provinciali e locali risparmia nemmeno il carrozzone eletdel partito e segna l'avvio della fase del rilancio del partito sul territorio torale del Movimento Cinque Stelle. Grilche si svilupperà nel confronto con gli elettori. Il senatore Guido Viceconlo, d’altronde, ricorre all’ironia più volte te ha dato prova di autorevolezza e prestigio politico, godendo della stidurante il suo intervento. Non dimentima del ppresidente Berlusconi che gli ha consentito di portare a termine il ca mai, però, i nemici ovvero il sistema mandato ricevuto dai gruppi dirigenti regionali per la composizione di liinquinato (sotto tutti i punti di vista), gli ste formate da significativi candidati espressioni della società lucana». sprechi, la cattiva politica. Le campane Lo dichiara il consigliere regionale del Pdl, Franco Mattia che poi agche scandiscono il tempo che trascorre giunge: «La scelta di confermare i parlamentari uscenti rappresenta il risono, per il leader di Cinque Stelle, quasi conoscimento di un impegno profuso nel corso della legislatura parlail segno della Divina Provvidenza cui rimentare che si è appena conclusa, intorno agli obiettivi di sviluppo ecocorre ad un certo punto in un accorato nomico, sociale e civile della nostra regione e di tutela degli interessi delle appello mistico, affinchè lo Spirito santo nostre popolazioni, specie per attenuare gli effetti della crisi internazioinvii il proprio segno su questa Terra. nale». «La transenna davanti al Viminale ci ha fatto capire che stava cominciando Giuseppe Potenza (Dc) sul voto dei cattolici tutto - ha spiegato parlando delle operazioni di consegna dei simboli». E sulla POTENZA «Apprezziamo la sincerità della vaticanista Fattorini che non trasparenza aggiunge: «Siamo gli unici ha alcuna intenzione di inventarsi radici lucane ma il richiamo all'umaneche regolano le firme; gli altri usano persimo comune e a generici valori etici, per noi e per i cattolici impegnati in sonecon lareputazionecomefoglia difipolitica non è sufficiente». E’ il commento del segretario regionale della co, e poi tutti i riciclati della politica gli Dc - Libertas, Giuseppe Potenza per il quale «adesso che si è ufficializvanno dietro». Poi lascia spazio ai candizata l'impossibilità del ritorno sulle schede elettorali dello scudo crociato i dati. L’impattocon lapiazza èpiù chepodemocratico - cristiani lucani, che non hanno mai ammainato la bandiesitivo e i loro programmi entrano nel ra, guardano a candidati e programmi. Una cosa è certa: tutti gli schieracontesto territoriale, quasi del tutto tramenti hanno cercato di accaparrarsi dei candidati noti nel mondo cattoscurato dal leader. Spiega Mirella Liuzlico, perché quel voto conta ancora e non va sprecato o polverizzato. Di zi, materana di 27 anni, capolista alla Caqui l'impegno della Ds lucana, che si concretizzerà nei prossimi giorni, ad mera: «L’acqua deve essere in mano alla un'indicazione di voto univoca, per contribuire ad eleggere un parlamentare con il quale definire un patto di consultazione».
IN SERATA A POTENZA
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Critico anche contro il freddo
Beppe Grillo arriva sena voce sul palco potentino. Ad attenderlo una piazza gremita ed esultate. Il leader del Movimento 5 stelle fa il pienone anche a Potenza dopo averlo fatto a Matera poche ore prima. Il comizio di Grillo inizia “piano” per via della voce, poi ma mano si riscalda e comincia a lanciare attacchi a destra e sinistra. Non fa sconti a nessuno. Nemmeno al clima potentino: «Questa è piazza “polmonite”» ma poi aggiunge: «La dobbiamo trasformare in piazza della risurrezione».
pubblica amministrazione- haesordito non è possibile che sia privata. La Basilicata è una delle regioni più ricche d’acqua, tanto da cederne il 35% alle regioni vicine». Il caso della diga del Pertusillo, della discarica di Matera e dell’inquinamentodellefalde acquiferesonostatigli altri temi affrontati nell’appassionato comizio che ha contestato il ricorso al “tuttoappostismo”. L’appello finale della Liuzzi è stato lanciato al tenente colonnello Di Bello, che aveva denunciato l’inquinamento del Pertusillo e nei confronti del quale sono stati presi provvedimenti. «Invece di santificare Rocco Papaleo che fa spot per l’Eni - ha concluso consideriamo Di Bello come il caposaldo della nostra regione». Gianni Perrino, candidato alla Camera ha sottolineato la voglia di cambiamento. Ingegnere elettronico, si occupa di energie rinnovabili:«Dobbiamo porre un limite temporale entro il quale abbandonare l’economia, così come è oggi». Perrino ne illustra le conseguenze peggiori: «Con l’unificazione forzata come unica valuta, molti si sono impoveriti, oggi ci sono persone sempre più bisognose, con un mercato del lavoro che può permettersi di abbassare i salari. Bisogna mettere in discussione questo sistema, in America lo hanno già capito». Vito Petrocelli, geologo materano, capolista al Senato ha fatto riferimento alle liste del Pd e del Pdl con esponenti già noti: «Il nuovo che avanza sono loro - ha detto ironicamente, scandendone i cognomi -
Noi siamo convinti che un buon risultato al Senato e alla Camera dimostrerebbe che un cambiamento è possibile e la Basilicata potrebbe essere la prima regione a Cinque Stelle». Giuseppe Arcieri, ingegnere meccanico, ricercatore all’Enea e candidato al Senato: «Non pensavo che mi sarei candidato, che avrei fatto un comizio, volevo partecipare alla realizzazione del programma e l’ho fatto. Tutti lo possono fare, basta iscriversi». Piernicola Pedicini, fisico medico, candidato al Senato: «Ne ho viste abbastanza per avere un’idea della sanità italiana e del fatto che è la causa dello spreco delle risorse pubbliche. Il 75% di queste somme serve ad alimentare il clientelismo politico e nel frattempo peggiora la qualità in termini di prestazioni. Vorremmo creare un gruppo di lavoro lucano competente che si interfacci con altri e passi proposte in Parlamento». Michele Labriola, perito demaniale e candidato potentino ha affrontato lo sperpero di fondi pubblici: «Con quelle somme potremmo incentivare l’agricoltura, il biologico. Cinque Stelle è vostro, se decidete di non delegare i politici che hanno inquinato e depredato la Basilicata». Poi guarda lontano. «Chiunque di noi andrà in Parlamento, prenderà 2500 euro al mese e ci decurteremo lo stipendi contro i politici che hanno tutto». Chiusura secondo tradizione: Beppe Grillo e la sua forma di pane di Matera tra le mani. a.ciervo@luedi.it
Il leader di Sel insieme ai capilista Barozzino e Placido
Vendola infiamma la “sua” Melfi attaccando il «tignoso» Marchionne MELFI - I famosi 21 giorni vissuti in prima linea, le battaglie operaie, le rivendicazioni sociali, Giovanni Barozzino capolista al Senato, Antonio Placido Sindaco di Rionero, candidato alla Camera. Per queste e per tante altre ragioni, Nichi Vendola “ lucano acquisito”, come ama lui stesso definirsi, sceglie Melfi per lanciare la sua campagna elettorale. Una vasta platea ed un folto stuolo di giornalisti, fanno da contorno a questo appuntamento, in cui il governatore della Regione Puglia, lancia i suo strali e soprattutto le sue proposte. Il lavoro al centro, irrimediabilmente cardine del programma della Sel, come hanno giustamente rimarcato sia Placido che Barozzino i
due competitor locali. Ma in particolare una precisa volontà, emersa chiaramente. “Portare la sinistra al governo”. Questol'obiettivo diVendola e di Sinistra Ecologia e Libertà. «Una sinistra che non confonda il liberismo con il riformismo. Una sinistra moderna, capace di governare, che metta il lavoro ed i diritti dei lavoratori al centro del progetto, che sappia regalare speranze concrete alla gente». Vendola ha lanciato un messaggio chiaro a Mario Monti e al raggruppamento centrista che rappresenta: «No all'inciucio. Monti rappresenta l'avversario da sconfiggere. E' lui che ha scisso il campo conservatore della destra. Da un parte quella populista stile sudamericano di Berlusconi, dal-
l'altra quella più algida, gollista, ma sempre destra rappresentata da Monti. Non mi vedrete mai consegnato ad una resa nei confronti del centro. Noi siamo alternativi a Monti e alla sua politica all'insegna dell'austerity». Non sono mancati duri colpi anche ad Ingroia: «Basta con questo copione triste di una sinistra litigiosa, polemica, di stampo stalinista, messa in piedi da Ferrero, Di Pietro e tutti coloro che stanno dietro Ingroia. Noi siamo per la costruzione non per la polemica». Non potevano mancare riferimenti alla vicenda Fiat e all’ad Sergio Marchionne testualmente definito da Vendola «tignoso». Di certo attualmente vi è solo la cassa inte-
A lato da sinistra, Barozzino, Placico e Vendola ieri a Melfi
grazioneper laSata diMelfi. Ilfuturo è incerto. Ormai li conosciamo bene certi annunci ingannevoli della Fiat. Di osceno (rispondendo direttamente alle dichiarazioni di Marchionne), ci sono esclusivamente certi atteggiamenti di chi è pronto a mettersi in ginocchio davanti alle sue parole. Trattato come un oraco-
lo. Noi vogliamo vederci chiaro in Fabbrica Italia, una fabbrica diventata grande con il sudore ed i quattrini della gente. Non ci basta la copertina ed il prezzo, vogliamo vedere cosa contiene il libro». Alla fine applausi a scena aperta. Vendola riesce sempre ad entusiasmare il suo pubblico. Emilio Fidanzio
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.01.2013
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16 Matera e provincia
Lunedì 21 gennaio 2013
Continua la battaglia tra cittadini e Amministrazione sulle urbanizzazioni a San Giacomo
«Oneri Peep, non più di 200 euro a famiglia» UNA DIATRIBA infinita tra gli abitanti del Peep San Giacomo ed il Comune di Matera per gli oneri di urbanizzazione ancora dovuti, ma “erroneamente” quantificati dall’Amministrazione. In un’assemblea fortemente partecipata nell’aula magna dell’Istituto Tecnico “Adriano Olivetti” di Matera, si è dimostrato che, ancora oggi, a distanza di quasi due anni dall’inizio dell’opera di Adiconsum in favore dei residenti nella zona, il dibattito è vivo ed anzi, non accenna ad esaurirsi. Si è cercata la via del dialogo tra l’associazione dei consumatori di Angelo Festa, segretario generale cittadino, e i sindaci Buccico prima e Adduce poi, ma le risposte sono risultate identi-
che, l’impossibilità di agire, di intervenire in questo contesto, stabilendo che, l’eventuale prescrizione delle somme richieste, dovrà passare obbligatoriamente dai giudici. L’Adiconsum ed i suoi avvocati, dunque, si sono rimboccati le maniche ed hanno impugnato le decisioni davanti al giudice di pace, oltre che ricorrere al Tar sulla legittimità del provvedimento. Gli ingegneri dell’associazione, di pari passo, hanno elaborato dei calcoli sugli oneri dovuti, giungendo a conclusioni quasi diametralmente opposte, o comunque quantificando in modo completamente differente le cifre. Dunque, gli incontri tenuti hanno portato ad adegua-
menti della richiesta da parte del Comune che, dagli iniziali 5 milioni di euro, è passata prima a 4 milioni, poi ridimensionata ancora sino a 3,5 milioni attuali (con richieste ancora non inoltrate). Ribadendo lavolontà dipagare il dovuto da parte dei residenti nella zona del Peep San Giacomo, per correttezza nei confronti dell’amministrazione e degli altri cittadini, si è sottolineata anche la necessità di dover versare nelle cassa comunali solamente il dovuto, e non andare eccessivamente oltre, come da richieste ancora in atto. Inoltre, è stata presentata dall’avvocato Tedesco e dai suoi colleghi collaboratori dell’Adiconsum, un’istanza di riunione dei procedimenti
e l’anticipazione della decisione a maggio 2013. «Intendiamo chiudere la vicenda una volta per tutte ha ribadito a chiare lettere il segretario generale di Matera dell’Adiconsum, Angelo Festa - Aspettiamo una risposta da parte del Comune, o quantomeno un cenno, non vogliamo aspettare i biblici tempi giudiziari. Siamo convinti che c’è la necessità di evitare l’inserimento degli interessi, delle spese legali, di altri attributi non dovuti e, ovviamente, senza calcolare nel conteggio gli spazi comuni. La soluzione, ribadisco, si dovrebbe concretizzare con un versamento di una cifra intorno ai 1500-2000 euro a famiglia». I cittadini presenti, davve-
L’incontro promosso dall’Adiconsum
ro in grande numero all’assemblea convocata dall’Adiconsum, hanno dimostrato l’ormai mancanza di fiducia verso l’amministrazione per questo procedimento, oltre ad una situazione di insofferenza per una conduzione
anomala della questione da parte degli amministratori comunali, che ancora oggi non riescono a dare una risposta degna di essere chiamata tale. L’attesa continua. Francesco Calia matera@luedi.it
Nelle mani degli inquirenti, tracce che illustrano elementi di particolare interesse
Pomarico depredata dai ladri
L’ultimo “colpo” messo a segno un paio di giorni fa nel rione Aldo Moro POMARICO - Anche il 2013 si apre nel segno dei furti. Circa 19mila euro in un sol colpo, hanno incassato una decina di giorni fa, i ladri che stanno tornando ad accanirsi a Pomarico. In ordine di tempo, quell'episodio è stato superato dal “colpo” in un appartamento nel rione Aldo Moro. Per gli inquirenti, comunque, indizi ce ne sono. Le indagini, infatti, sono sostanziate da alcuni “passi falsi”, che gli ignoti possono aver fatto. A sentire chi sta praticamente agendo al fine di recuperare refurtiva e bloccare la piccola scia di furti. Intanto il modus operandi fa pensare che, a eseguire i furti che hanno chiuso il 2012 e aperto il 2013, possono esser stati dei professionisti che vengono da fuori; non il ragazzino di turno. O almeno questa pare esser la pista privilegiata dall'Arma. Dietro le azioni sembra esserci lo studio dei dettagli. Per questa ragione, sicuramente, chi ha portato a compimento uno dei colpi è stato tanto coraggioso da agire in un orario durante il quale gente per strada ancora ne circola. Senza metter tra parentesi, tra l'altro, che oltre i 19mila euro in contatti e i monili in oro, sono stati trafugati da un'abitazione che si trova in una delle zone più a rischio del quartiere Aldo Moro. Infatti, via degli Uliveti è in prossimità del bar "Il chiosco", a pochi passa dalla Provinciale che immette direttamente nel paese. Nella zona, in pratica, gente ne passa quasi sempre. Quindi l'azione dovrebbe esser stata disegnata con accuratezza. E prima di questo evento, altri aveva ricominciato a minare e turbare la tranquillità del paese. Addirittura, in contrada Serre i ladri sono stati capaci di portarsi via la cassaforte che un com-
Pomarico Il Comune userà 15 persone
Lsu, lavoro confermato anche nel 2013 per 20 ore a settimana
Una panoramica di Pomarico
merciante aveva in casa. Ma anche altri piccoli colpi sono stati compiuti. Nella maggior parte dei casi, tra l'altro, il furto ha significato un bottino composto, innanzitutto, da soldi. Come la maggior parte dei colpi, denunciati nelle ultime settimane dell'anno. Cosa che, inoltre, riporta alla mente i furti che ogni anno si ripresentano, più o meno nello stesso periodo, sul territorio pomaricano. Dal punto di vista del contrasto a questo tipo d'illegalità, la risposta in campo è chiara: aumento di controlli repressivi.
Eppure, ha detto il capitano dei carabinieri, Paolo Sambataro, «non dobbiamo dimenticare che è la prevenzione, l'arma sempre migliore da usare». Di conseguenza, il peso dei pattugliamenti è aumentato. A supporto dei cinque militari di stanza presso la Stazione dei carabinieri di Pomarico, Volanti che si muovono tra Pomarico, Miglionico e Montescaglioso. Già in un caso, forse, l'intensificarsi delle azioni di polizia può aver messo in difficoltà. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Novità in vista nell’edizione di quest’anno della rassegna dell’associazione Alia
A Policoro si ballerà anche lo swing POLICORO - Dopo il successo delle prime cinque edizioni di “Policoro in Musica”, l'associazione culturale “Alia” prosegue nel suo percorso di crescita e di evoluzione, cercando, ogni anno, di rinnovarsi e di migliorarsi. La grandissima novità dell'edizione 2013, che caratterizzerà anche tutte le successive, è l'inserimento del ballo come elemento integrante dei concerti di musica jazzswing, per creare un festival dove la musica e la danza di alta qualità si fondono insieme. Difatti,"Policoro inMusica" diventerà "Policoro in Swing", con l'intento di divulgare non solo la musica ma anche il ballo e,più in generale,la cultura swing dagli anni '20 agli anni
'50. Questo importante passaggio sarà segnato dall'organizzazione dei corsi di ballo swing, la cui presentazione e lezione prova sono previste per il 26 gennaio prossimo, ore 19,00, presso il Circolo Nautico "Aquarius" di Policoro. I corsi saranno tenuti dal maestro Emanuele Micheli, già insegnante e coreografo di "Ballando con le stelle", a partire dal 31 gennaio nella palestra "New Siris Dance" di Policoro. Altra grande novità di Policoro in Swing sarà la nascita di "Hercules Camp", frutto della collaborazione con il Circolo Nautico Aquarius. Durante il festival e nei giorni che lo precederanno,
alcuni tra i migliori maestri del mondo terranno lezioni di ballo swing per tutti i livelli, anche per chi non ha mai ballato. I partecipanti del Camp, oltre a godere della bellezza del nostro mare e della nostra natura, avranno, altresì, la possibilità di fruire di tutte le attività sportive offerte dall'Aquarius. "Policoro in Swing", in programma dal 23 al 25 agosto 2013 nella consueta cornice del Parco dei Giardini Murati, dunque, si candida a diventare l'appuntamento estivo di riferimento nel panorama swing italiano, proponendosi, in tal modo, di contribuire allo sviluppo culturale e turistico della nostra Città e del nostro territorio. provinciamt@luesi.it
POMARICO - Prorogato l'impiego dei 15 lavoratori socialmente utili in forza al Comune di Pomarico. Il 16 gennaio scorso, con delibera di giunta, l'amministrazione comunale ha lavorato, e votando all'unanimità, a favore della prosecuzione delle attività dei lavoratori socialmente utili del Comune di Pomarico. Un atto che interessa 15 unità tra donne e uomini e per la durata dell'intero 2013. Le forze impegnate, lo saranno per 20 ore settimanali. L'elenco presenta un gruppo di persone che ha un'età compresa tra i 50 e i 60 anni; e che, quindi, nel momento difficile dal punto di vista soprattutto occupazionale difficilmente possono far a meno d'accontentarsi di questo tipo d'occupazione. Tra l'altro, le mansioni degli lsu pomaricani sono spesso quelle d'affiancamento ai dipendenti comunali. In qualche caso, tra l'altro, con compiti importanti nella burocrazia, e non solo, comunale. Nella maggior parte dei casi, insomma, non si tratta di personale messo a fare lavori di manovalanza o solamente di manutenzione del verde pubblico. In questa caso, comunque, la proroga è garantita soprattutto dalla Regione Basili- Pomarico, confermata la prosecuzione cata. Mentre, va del lavoro per gli Lsu ricordato, l'Amministrazione comunale pomaricana nel 2007 fu in grado di partorire il "progetto di impatto sociale Lavorare Insieme". In quel caso, si riuscì per un periodo di tempo determinato a garantire a 10 persone diversamente abili un lavoro sempre all'interno dei vari uffici e settori del Municipio. Seguiti da alcuni "tutor", i lavoratori precari furono impiegati per assistenza domiciliare e mensa per gli anziani, manutenzione del verde cittadino e impianti sporti, "decoro urbano". «La work- experience si prefigge l'obiettivo di abbattere la barriera che normalmente separa i diversamente abili dagli altri conferendo loro motivazioni e gratificazioni per una più consistente stima di se stessi e dare loro una concreta e solida piattaforma psicologica che infonda la percezione di essere ben accetti e accolti, e che si prospetti dinanzi a loro un futuro non diverso dagli altri", scriveva nel 2007 il Comune di Pomarico. n.f.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Sabato 19 gennaio 2013
CITTADINANZA CREATIVA
ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA
IERI CONFERENZA SULL’ISTRUZIONE A POTENZA
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LA SCUOLA AL CENTRO DELLA SOCIETÀ Un momento della conferenza nell’aula magna [foto T. Vece]
CANTIERE I lavori per la costruzione di box auto interrati a Potenza [foto Tony Vece]
Ecco come la «città educante» punta sugli istituti comprensivi Un’unica direzione per meglio governare i processi di continuità didattica MARIA VITTORIA PINTO l Cittadinanza creativa e partecipe alla vita pubblica, perseguendo l’obiettivo di un’educazione attiva, tramite l’assunzione della consapevolezza che i processi educativi non possono essere confinati nell’ambito scolastico educativo, ma devono uscire dalle aule di scuola per coinvolgere l’ambiente urbano nella sua complessità e multimedialità. Questo il tema principale della «V Conferenza cittadina sulla scuola» svoltasi ieri, a Potenza, nell’aula Magna dell’Università di Basilicata, a rione Francioso. «Una città educante per la coesione sociale e per la crescita culturale ed economica della comunità – sottolinea Giuseppe Messina, assessore all’Istruzione Potenza – passa dagli istituti comprensivi. Il comprensivo è un’evoluzione organizzativa importante e un anello di tramite tra tradizione e futuro, un ambiente educativo stimolante orientato alla ricerca e all’innovazione. Gli istituti affidati a un’unica direzione possono meglio governare i processi di continuità didattica dell’intero percorso pedagogi-
ESPERIENZA UNICA Nella quinta conferenza cittadina sulla scuola [foto Vece] co che va dalla scuola dell’infanzia alla scuola media. Nella nostra città abbiamo realizzato sette Istituti Comprensivi con un numero di alunni pari a 6.025. A questi vanno aggiunti la scuola paritaria e la scuola dell’Infanzia Comunale, con circa 800 alunni». Presenti alla conferenza, coordinata
dal capo redattore Rai Basilicata Oreste Lopomo, il magnifico rettore dell’Università di Basilicata, Mauro Fiorentini; l’ assessore formazione e lavoro, Vincenzo Viti; il dirigente Ufficio sistema scolastico e Universitario, Assunta Palamone; il presidente Age Basilicata, Fernando Barbaro; il dirigente ufficio cultura e
istruzione, Maria Cristina Caricati. Le quattro conferenze cittadine sulla scuola, tenutesi a Potenza, hanno costituito un’esperienza unica e un percorso fondamentale che ha coinvolto tutti i soggetti interessati in un’appassionante dibattito sui problemi della scuola e della città. «La scuola è un bene di tutti – ha detto Vito Santarsiero, sindaco di Potenza – e da questo concetto siamo partiti, attivando un percorso partecipato attraverso la sinergia dei rapporti tra le sue molteplici componenti». I processi educativi non sono ad esclusivo appannaggio della famiglia o della scuola, ma della città nel suo complesso». «Un tema primario come la scuola, nel nostro paese, rappresenta una risorsa importante e di qualità – ha rilevato Piero Lacorazza, presidente Provincia di Potenza – poiché per puntare sul futuro della nostra società bisogna ripartire proprio dalla scuola». Come ha sottolineato Gianluca Cerini, dirigente tecnico Miur: «Il comprensivo è un modello che guarda all’Europa, ma mantiene la sua tradizione e identità di scuola italiana».
DIRITTO DI REPLICA DOPO LA DENUNCIA DI UN NOSTRO LETTORE SULLA FARRAGINOSITÀ DEL SISTEMA DI ACCESSO. NICOLA COLUZZI, RESPONSABILE DELL’UFFICIO
Referti on line per l’ospedale San Carlo «Tutto è ok, non compromessa l’archiviazione» Referti on line al San Carlo non per tutti. La denuncia di un nostro lettore ha spinto Nicola Coluzzi dell’ufficio regionale società dell’informazione a fare alcune precisazioni.
DIRIGENTE Nicola Coluzzi
l Il servizio, per alcuni segmenti, ricade sotto la competenza dell’ufficio che dirigo. Le simulazioni tecniche d’obbligo sono state tutte effettuate. Nondimeno, il vero rodaggio di un sistema informatico complesso come Referti on-line è ottenibile passando per alti flussi di dati, portando i diversi segmenti a regime nel tempo, aumentando il numero dei servizi complementari solo quando questi siano certi. L’Ufficio Società dell’Informazione sta provvedendo alla costruzione di tutte
le componenti ed al costante monitoraggio di risultati, numero d’iscrizioni ed eventuali criticità. Oggi, è possibile, resoconti alla mano, affermare che tutto funziona correttamente. Per totale correttezza va detto che la messa a regime delle infrastrutture tecnologiche non ha mai compromesso il sistema di archiviazione. L’ente può, quindi, in tranquillità rassicurare i vecchi iscritti: non vi sono credenziali irrintracciabili. Semmai, il sistema ha mantenuto traccia anche dei profili rimasti «incompiuti», ossia, tutti quelli che non sono stati redatti correttamente e completamente in ogni loro parte. Anche questo è un meccanismo di tutela delle identità informatiche. Un dispositivo vantaggioso sia per l’ente che per il cittadino. Evita la duplicazione
delle identità informatiche. Garantisce come le procedure d’iscrizione al Portale e, quindi, ai servizi on-line, se espletate per bene, non debbano più essere ripetute dal cittadino. Mette nella condizione di assegnare un solo ed unico Pin. È importante sottolineare che non esistono codici d’identificazione diversi. Un profilo, un Pin. Ed è altrettanto utile dare notizia di come quell’unico Pin consente l’accesso alla quasi totalità dei servizi via internet offerti dalla Regione. Il meccanismo d’iscrizione è un po’ lungo ma necessario per rispettare la norma. In compenso la procedura è guidata e non ci si può perdere o sbagliare facilmente. Il ritiro del progetto è stato atto dovuto. La motivazione è semplice: il Garante per la protezione dei dati per-
sonali ha emesso nuove regole e la Regione si è dovuta adeguare, riconfigurando l’intero prodotto, in modo corretto e severo, per farne un sistema perfettamente aderente alle necessità. Il percorso che oggi consente di usufruire concretamente del servizio si divide in due tappe: una d’iscrizione al Portale della Regione, l’altra di richiesta del Pin e firma del consenso. La prima si fa tutta usando il pc, la seconda va necessariamente fatta di persona. La legge prevede che ci si debba recare nelle sedi deputate per effettuare l’identificazione. Ancora una volta si tratta di una procedura a tutela della P.A., ma soprattutto del cittadino. Per ulteriori informazioni e supporto: 800.29.20.20, 0971/47.13.72, http://cittadinisalute.basilicatanet.it.
le altre notizie TRASPORTI
Bus urbani, l’Adoc chiede un tavolo n Bus urbani: l’adoc chiede un confronto con il Comune di Potenza prima dell’entrata in vigore del nuovo piano di esercizio. L’associazione dei consumatori, in particolare, chiede la costituzione di un «tavolo di confronto Associazioni dei consumatori – Amministrazione Comunale ” sul quale affrontare le tematiche relative al trasporto urbano di Potenza, naturalmente, prima del 28.01.2013. Spetterà all’Amministrazione Comunale il compito di convocare al “Tavolo” l’Adoc e le altre associazioni dei consumatori presenti sul territorio». GIORNALISTI
Festa di San Francesco alla parrochia Don Bosco n Giovedì prossimo, nel giorno del patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales, come da consuetudine i giornalisti lucani si ritroveranno presso la parrocchia di San Giovanni Bosco alle 18.30 per la Messa presieduta dal consulente ecclesiastico Ucsi don Gerardo Messina. Al termine è in programma una «pizza di lavoro» al pub Country Inn (via del Gallitello, sempre a Potenza). «Questo nuovo anno appena iniziato - sottolinea Maria De Carlo dell’Ucsi - è particolarmente carico di problematicità, esso ci interpella a una presenza più viva e attiva alla vita associativa per poter dare un contributo più incisivo alla comunità di appartenenza». PROFESSIONI
Nuovo direttivo giovani commercialisti n L’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Potenza ha eletto il suo presidente e un nuovo direttivo che sarà in carica nei prossimi anni: Carmen Faraone (presidente), Michela Addesio (vice presidente), Santoro Francesco (Consigliere), Mario Mercadante (tesoriere), Piernicola Pisani (responsabile delle Commissioni di Studio), Annamaria Dapoto (segretario), Carmen Filiani (rappresentante dei praticanti). È stato rinnovato anche il Collegio dei Probiviri. L’organismo è composto da Vito Lisanti, Eufemia Dichio e Giuseppemario Pisani.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 20.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA PROVINCIA I IX
Domenica 20 gennaio 2013
SAN NICOLA DI MELFI LA UILM CHIEDE DI FARE PRESTO. IERI ASSEMBLEA PUBBLICA PER ANALIZZARE LA VICENDA
Fiat, antidoto alla paura «Subito gli investimenti» FRANCESCO RUSSO l MELFI. Informare i lavoratori sulle imminenti novità, ma soprattutto tranquillizzarli in vista del biennio di cassa integrazione straordinaria alla Fiat di Melfi. Con questo spirito, si è tenuta ieri mattina, nella sede del Comune di Melfi, un’assemblea di operai, delegati ed iscritti della Uilm, quando manca ormai poco all’inizio della ristrutturazione degli impianti della Sata, che dal 2014 sforneranno i nuovi modelli Suv del gruppo torinese. La sala consiliare del municipio federiciano era gremita di operai. «All’assemblea c'era tanta gente, e questo significa che il tema è di interesse e che c'è preoccupazione: come sindacato dobbiamo rispondere a questa preoccupazione», commenta il segretario regionale della Uilm, Vincenzo Tortorelli. «Presto - aggiunge il sindacalista - incontreremo l’azienda: credo che nella prossima settimana ci sarà una data. L’assemblea è stata un primo appuntamento di informazione, nel corso del quale abbiamo
INCONTRO Un momento dell’assemblea di ieri cercato di fare chiarezza, in relazione ai dati che abbiamo su quello che la legge prevede per la cassa integrazione straordinaria. Nell’incontro che avremo con la Fiat saranno chiariti altri aspetti, come i volumi di produzione nel 2013 e la rotazione della cassa integrazione. «Chiederemo - continua Tortorelli - un’equa distribuzione degli ammortizzatori sociali e il rispetto delle professionalità dei lavoratori. Chiederemo anche, che l’investimento venga realizzato al più presto, perché si possa iniziare a produrre il prima
La scheda Come cambierà il volto della fabbrica .
Per la realizzazione dei nuovi modelli di vettura a Melfi, saranno necessari interventi «che rivoluzioneranno l’impiantistica nello stabilimento Sata». Nell’assemblea di ieri della Uilm, sono state fornite ai partecipanti alcune anticipazioni sui lavori di ristrutturazione della Fiat di Melfi. Nell’unità di stampaggio si interverrà sulla sala metrologica, mentre il reparto Lastratura «sarà dotato di 500 nuovi robot». Lavori di allargamento delle linee «per migliorare
possibile, anticipando i tempi previsti». Secondo la Uilm, gli investimenti saranno importantissimi per la Sata. «Cercheremo, però - avverte Tortorelli - di lavorare affinché vengano coniugati produzione, cassa integrazione e lavoro. Il 2013 sarà un anno molto difficile per quanto riguarda il mercato dell’auto: i dati sono allarmanti. Ecco perché, è prioritario un confronto con Fiat per dare tranquillità ai lavoratori». «Seguirò con attenzione ed interesse la vicenda e sarò al fianco dei lavoratori e del sindacato», dice il primo cittadino di Melfi, Livio Valvano, nel fare gli onori di casa. «Lo stabilimento, con gli interventi di ristrutturazione - sostiene il segretario regionale della Uil, carmine Vaccaro - sarà rivoltato come un calzino. Ma la cassa integrazione straordinaria è necessaria, ed è la certificazione che si faranno gli investimenti. Non si possono, ad esempio - spiega - cambiare i soppalchi con i lavoratori all’interno della fabbrica. È chiaro però, che in questo lasso di tempo faremo rispettare le leggi e le garanzie per migliorare le condizioni di lavoro. Ci impegneremo affinché il merito e la presenza in fabbrica siano valori irrinunciabili, in questa nuova concezione di vedere la vettura. Tutti insieme - dice ancora Vaccaro lavoreremo per dare speranza , e lo faremo con due ingredienti: la “visione”, per costruire strategie, ed il “coraggio”, per continuare e sostenere queste strategie».
la qualità e la funzionalità dei processi di colorazione» caratterizzeranno l’unità di verniciatura. Le maggiori modifiche a livello tecnologico, invece, saranno apportate al montaggio, con l’obiettivo di consentire «ad una sola linea di produzione, la realizzazione di quattro diversi tipi di vettura». «Si tratta - si è detto nel corso dell’assemblea - di interventi importanti, che cambieranno del tutto l’impiantistica dello sta[f.rus.] bilimento Sata».
AUTO Il piazzale della Fiat-Sata [foto Tony Vece]
LAGONEGRO ANCORA INCERTI I TEMPI DELLA RIAPERTURA DELL’ARTERIA
Fondovalle del Noce, al lavoro per la messa in sicurezza dell’area PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Escavatori al lavoro già ieri mattina per mettere in sicurezza il costone franato nella notte tra giovedì e venerdì sulla 585 fondovalle del Noce vicino a Lagonegro. Il tratto interessato dai lavori è all’altezza del km 30, 500, a pochi chilometri di distanza dallo svincolo di Lagonegro Nord della A3. Una parte consistente del costone è crollata improvvisamente: massi e detriti sono scivolati inesorabilmente sulla strada che è stata chiusa al traffico. Contemporaneamente è stato chiuso anche lo svincolo della Salerno – Reggio Calabria. Sui tempi di riapertura al momento non ci sono certezze. Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo per i lavori di messa in sicurezza del costone. Gli escavatori hanno cominciato a lavorare dalla cima per scongiurare il pericolo di ulteriori crolli. Ad innescare l’imponente movimento franoso è stata l’ondata di maltempo che ha colpito il Lagonegrese in questi giorni, culminata nella forte nevicata abbattutasi sulla zona
POTENZA LA PROCURA DI SALERNO NON HA AFFIDATO IL FASCICOLO A UN PM. «PRESSING» DELL’ASSOCIAZIONE DI DON CIOTTI
nella notte tra giovedì e venerdì. Quando il costone ha ceduto fortunatamente non transitava nessuno altrimenti le conseguenze sarebbero potuto essere ben più gravi. Oltre ai disagi per la viabilità, in località Carconi un agriturismo è isolato. Problemi per raggiungere il centro abitato anche per alcune famiglie che abitano in zona. Una prima ipotesi per velocizzare la riapertura della strada è quella di istituire un senso unico alternato. Non è la prima frana importante che si verifica sulla fondovalle del Noce. Negli anni scorsi se ne contano almeno due, entrambe verificatesi in prossimità dello svincolo per Lagonegro.
CROLLO Il costone franato sulla fondovalle del Noce
RIONERO IN VULTURE RAMPA GIANTURCO
Il caso del carabiniere morto in caserma Via aperta e chiusa Libera: «Si accertino le responsabilità» Monta la protesta l «Apprendiamo dalla stampa che la Procura di Salerno non ha ancora deciso a chi affidare l’indagine sul caso di Giuseppe Passarelli». Libera Basilicata si chiede quale sia il motivo di questo ritardo. «Perché - si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio dal coordinamento regionale dell’associazione Libera - dopo circa tre mesi dalla presentazione dell’esposto col quale, Antonio, il padre di Giuseppe, chiedeva di accertare se chi, all’epoca, ha indagato sulla morte del figlio l’abbia fatto fino in fondo e la conseguente riapertura del caso, non c’è ancora un pubblico ministero che se ne occupi?». Giuseppe Passarelli era un carabiniere ausiliario di Policoro. È morto in circostanze mai chiarite nella caserma dei carabinieri di Cassano allo Ionio nel 1997. Scrive il coordinamento regionale della Basilicata dell’associazione che fa capo a don Luigi Ciotti e a don Marcello Cozzi: «Quanto ancora dovremo aspettare per conoscere la causa della morte del ragazzo? Sono tanti, anzi troppi, gli elementi che porterebbero a pensare che non si sia trattato di un suicidio. Ricordiamo - si legge nel comunicato stampa diffuso ieri
INDAGINI Una delle puntate dell’inchiesta giornalistica della Gazzetta
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pomeriggio dal coordinamento regionale di Libera Basilicata - che Giuseppe Passarelli, carabiniere ausiliario originario di Policoro, il 23 marzo del 1997 venne trovato in fin di vita nell’archivio della caserma presso la quale era in servizio da soli venti giorni. Fu trasportato in ospedale e morì qualche ora dopo a causa di un colpo di pistola esploso a qualche centimetro di distanza dal suo cranio. Il caso è stato
archiviato per ben tre volte dalla Procura di Castrovillari come “suicidio”. Ma la famiglia, sin da subito, non ha creduto alla versione dei fatti fornita dagli inquirenti e ha escluso l’ipotesi del suicidio». Il caso non è ancora stato ufficialmente riaperto dalla Procura di Salerno, nonostante come svelato da un’inchiesta della Gazzetta - siano tanti gli aspetti da approfondire.
DONATO DI LUCCHIO l RIONERO IN VULTURE. Grande è stata la delusione per gli utenti della strada del centro storico che attendevano il ripristino del divieto di traffico automobilistico sulla rampa verso via E. Gianturco e sul primo tratto della stessa verso piazza Fortunato e via Matteotti. Qualcuno si domandava se non stesse sognando, stropicciandosi gli occhi. Quel che poteva sembrare un sogno, era realtà. I due tratti in questione erano tornati chiusi. I segmenti erano stati aperti al traffico cittadino il 22 dicembre scorso, come con puntualità era previsto nella tabella di cantiere. Gli addetti ai lavori di riqualificazione della strada non ne sapevano niente della nuova chiusura. «Noi ubbidiamo a quel che ci dicono», hanno detto alla Gazzetta. I cittadini, pedoni, automobilisti, residenti, che apprezzavano la riapertura
dei tratti menzionati, si sono arrabbiati. Lamentele a cui ha replicato la Polizia Locale precisando che c’era un’ordinanza del sindaco emessa il 22 dicembre 2012, in cui si prevedeva la « riapertura temporanea a senso unico di marcia delle strade comunali denominate Rampa Gianturco e ViaGianturco, precisamente dal 22 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013, e comunque fino alla riapertura dei cantieri edili» interessati alla riqualificazione della strada. «Siamo particolarmente favorevoli al ripristino del senso unico su via Nazario Sauro per consentire maggiore scorrevolezza nel traffico cittadino e maggiore sicurezza a tutti, sia verso via Galliano sia verso via Matteotti» spiega alla Gazzetta, il comandante della Polizia Locale, Mauro Di Lonardo. Ma nonostante le rassicurazioni i cittadini in questione non sono certo contenti.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 20.01.2013
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Domenica 20 gennaio 2013
Verso le elezioni
Folla delle grandi occasioni per la politica della nuova destra
Falchi “liberi” con Meloni L’ex ministro presenta “Fratelli d’Italia” con Rosa che silura ancora Viceconte POTENZA - Una nuova destra, o meglio un nuovo centrodestra è possibile. Lo dice senza mezze parole Giorgia Meloni ieri a Potenza. Di fronte a lei in molti ci credono. E ci crede anche il consigliere regionale (da ieri ex vice segretario regionale del Pdl), Gianni Rosa che è a sprazzi raggiante e a tratti emozionato. Visibilmente. La “sorella” d’Italia, da prima donna arriva a Potenza con oltre un’ora di ritardo sulla tabella di marcia. Ma le donne si fanno attendere. E’ quasi un dovere per alcune. Lei, prima donna del centrodestra, non fa eccezione. Ma per Giorgia Meloni, nonostante la lunga attesa, sono tutti applausi, strette di mano, baci sulle guance. Nell’attesa sono stati distribuiti braccialetti tricolori e spille del nuovo partito “Fratelli d’Italia”. Ad attenderla e poi ad ascoltare il suo intervento oltre un centinaio di lucani. Entra nel palazzo del consiglio regionale scortata dal “fedelissimo” Francesco Pappalardo che lei a metà del proprio intervento non dimentica di lusingare. La sala è gremita. Ci sono semplici simpatizzanti della destra lucana, ex tesserati ormai del Pdl, alcuni amministratori, e molte facce note. L’entusiasmo è a mille. Sarà perchè dopo mesi di lunga attesa, ieri per molti si è concretizzato ufficialmente il divorzio Sopra Giorgia dal Pdl lucano. Meloni tra I falchi sono fuori. E quindi l’attesa, oltre Alessandro Galella per la Meloni, era anche per la prima uscita e Gianni Rosa e a pubblica del falco Gianni Rosa da ex del Po- destra l’ex ministro polo della libertà. Mancava l’altro falco del all’arrivo nella sala consiglio regionale e cioè Mario Venezia. Ma conferenze del anche lui ha aderito a Fratelli d’Italia, il nuo- palazzo del vo partito di Ignazio Larussa, Maurizio Cro- consiglio regionale setto e ovviamente Giorgia Meloni. a Potenza (foto Non c’era fisicamente per impegni fami- A.Mattiacci) liari. C’è da crederci perchè la visita di Meloni èè stata organizzata in meno di 24 ore. In ogni caso «è come se fosse presente» ha spie- fine a cambiare le cose e non accettare decigato Gianni Rosa che prima di dare la parola sioni calate dall’alto». E ancora ha aggiunto: all’ex ministro alla Gioventù, ha diffuso una «Noi stiamo mettendo la faccia in un nuovo progetto politico, dobreve lettera del conpo aver provato a sigliere regionale Vecambiare il Popolo nezia nella quale si della libertà, che a lilegge il messaggio a vello locale e nazioMeloni: «Mi preme Lapsus nale non è più un rappresentarle la mia La sorella d'Italia Giorgia Meloni partito ma un comipersonale stima e fitato elettorale, sganducia, associata a rimandata in geografia. Frastornata ciati quindi da un siquella di tanti amici, forse dai giri elettorali confonde più stema che stava ucciper il coraggio e la devolte la Basilicata con il Molise. Le dendo l’area di centerminazione motelecamere, clementi, riavviano trodestra». strati nell’intraprenPer concludere dere un percorso polil'intervista Rosa ha spiegato: «Il tico, senza dubbio difnostro obiettivo ora è ficile, ma sicuramendi offrire una visione diversa della politica, te foriero di tante soddisfazioni (...)». Ad ogni modo è stato Rosa a lanciare strali provando a fare di “Fratelli d’Italia” un rifecontro il suo ex partito: «Ho aspettato finora rimento per i lucani che si riconoscono nel di lasciare il Pdl perchè ho provato fino alla centrodestra e che non meritano di essere
L’INTERVENTO
Noi né di centro e né moderati di Egidio Digilio *
rappresentati da Viceconte, Taddei, Latronico e Pagliuca». Per il resto c’è stato l’entusiamo di Meloni che ha esordito : «Il nostro lavoro è per costruire un centrodestra diverso che gli italiani possono votare a testa alta, e noi non candidiamo nemmeno i condannati in primo grado». L’ex ministro ha poi spiegato che «con noi forti nella coalizione non ci saranno più inciucii con il centrosinistra o con Monti». Particolarmente critica, Giorgia Melono su Mario Monti per tutta la durata dell’incontro. Sul finale le precisazioni: «L'eventuale premier sarà l’espressione del partito che ha preso più voti: ognuno ha fatto una proposta e noi faremo la nostra, se dovessimo essere il partito maggioritario all’interno della colazione di centrodestra». A ore saranno ufficializzate le liste. sal.san. s.santoro@luedi.it
LE MOTIVAZIONI
Ramunno: «Ecco perché lascio il Pdl» POTENZA - Me ne vado dal Popolo della libertà. Me ne vado perché il Pdl di Basilicata non esiste, è solo e semplicemente un acronimo. L'unico lembo di partito siamo riusciti a costruirlo a Rionero e per questo ringrazio i consiglieri Pietragalla e Spadola e il segretario Nicola Locoro. Per il resto, un partito che non si incontra, che non dibatte, che non condivide, che non è radicato sul territorio, che non sta in mezzo alla gente, non è degno di essere chiamato partito. Non esiste infatti un coordinamento regionale, nè esistono i direttivi e le sedi neppure nelle città capoluogo. Me ne vado perché la ricerca affannosa di un processo di democratizzazione, di dialogo, di confronto, mi ha, sinceramente, logorato. Me ne vado perché di questo presunto e ridicolo partito non condivido più nulla. Non condivido che si possa sbandierare come una grande
vittoria politica l'elemosina costituita della card carburante. Perché non penso che l'unica attività politica degna di nota possa essere l'aver redatto e sottoscritto con il centrosinistra il Memorandum sul petrolio: un libro dei sogni vago, banale, ovvio, scontato, mal scritto. Me ne vado perché non posso più essere rappresentato da chi è connivente col partito democratico, da chi non ha mai fatto attività di opposizione, da chi si lascia governare da coloro i quali hanno prodotto il più grande fallimento della storia delle regioni italiane che è la Basilicata, da chi è in affari con gli aguzzini dei lucani, con chi calpesta la nostra dignità. Non posso più stare in un partito in cui i suoi parlamentari non hanno avuto il coraggio di compiere l'unica azione che fosse degna di forza per difendere la sopravvivenza della provincia di Matera e i tribunali di Melfi e Pisticci, e cioè,
negare la fiducia al governo monti. Me ne vado dal Pdl perché non sopporto più la sua logica fatta di capi e capetti, di servi sciocchi, signorsì e inutili idioti (molto peggiori di quelli “utili” di Lenin); di filiere corte, di nominati, di carriere politiche costruite solo grazie al merito di essere il medico del capo o perché si ha la scaltrezza di frequentare i suoi salotti e i suoi anfitrioni. Me ne vado perché se ti vergogni dei tuoi compagni di viaggio è inutile ed ipocrita proseguire insieme nella stessa carrozza. Nel nome del rinnovamento autentico forse è giunta l'ora di costruire un nuovo centrodestra. E a tutti quelli che mi dicono che proveranno a cambiare il Pdl dal suo interno, gli rispondo che in questi anni ci ho provato anche io, con tutta la mia energia; ma quando ti vengono tolti i luoghi dove discutere e
quando non esistono gli interlocutori, che senso ha restare? Credo nessuno. Ed è per questo che aderisco a Fratelli d’Italia -centrodestra nazionale. Per cercare di dare il mio piccolo contributo al fine di costruire un reale moderno partito, che possa essere la casa di tutte le donne e gli uomini liberi di centrodestra. Per costruire un partito che sappia riconoscere le capacità e quindi premiare il merito. Per costruire un partito che sappia includere e non escludere, Un partito credibile e rispettabile. Per costruire una vera inequivocabile alternativa al centrosinistra lucano. Aderisco a fratelli d'Italia perché non posso non provare a costruire un nuovo centrodestra. Aderisco con coraggio e senza paura. Per me è un dovere morale. Donato Ramunno (Capogruppo opposizione al Comune di Rionero)
POTENZA - Il nostro intento è quello di rappresentare i cittadini, oltre la destra e la sinistra conservatrici, e di riavvicinarli alla politica, ridando una dignità ad un'area politica che non ha più voglia di fare la comparsa: su questo nasce Futuro e libertà e su questo Fini ha costruito una nuova idea di patriottismo repubblicano. Per questo Fli rappresenta un elemento imprescindibile della nuova area alternativa al vecchio bipolarismo italiano. Per questo saremo presenti a testa alta con il nostro simbolo e la nostra classe dirigente alla Camera dei Deputati. Perché non possiamo e non vogliamo considerarci né “di centro”, né “moderati”. Quanto alla nostra idea di destra, facciamo tesoro della lucida analisi che ci è venuta da Vincenzo Maida del Centro Studi Jonico Drus e ci adoperiamo proprio per garantire un presente e un futuro alla destra lucana e non certo per la sua sopravvivenza. Un obiettivo di cui non nascondiamo le difficoltà e che per essere centrato ha bisogno di tutte le energie civili, sociali e culturali per dare ossigeno ad un movimento che nasca dall'unione tra l'associazionismo civico, che testimonia della vitalità della società civile, e la politica più responsabile. Un movimento popolare e riformista che si rivolga a quegli elettori che da tempo sono in cerca di una nuova offerta politica, che sia finalmente capace di innovare i limiti dei vecchi partiti e di realizzare le riforme necessarie a restituire slancio e vitalità ad una grande nazione com'è e come deve rimanere l'Italia. Alla faccia delle promesse, come al solito fatte e non mantenute, a chi non avesse seguito Gianfranco Fini quando fu cacciato dal Pdl per lesa maestà il centrodestra è frantumato e non ha più alcuna valida ragione per definirsi tale. Dopo aver calpestato i principali valori della destra europea quali legalità, meritocrazia e amor di Patria, dopo aver ceduto alla Lega il governo del nord Italia, Berlusconi ora si sbarazza, proprio come ha fatto con Fini nel 2010, di chi proviene dalla storia della destra italiana, per circondarsi solo di chi sia disponibile a venerarlo". Berlusconi di recente ci ha definito una sciagura per l'Italia. Ebbene, Futuro e Libertà è nato con un gesto di coraggio e di dignità politica proprio perché non intendeva delegare la rappresentanza della Destra a chi ne è indegno. Vogliamo essere proprio la "sciagura" di quella Italia, collusa e corrotta, che ci ha fatto vergognare in tutto il mondo. Questo dobbiamo soprattutto ai giovani e alle future generazioni di italiani. La nostra democrazia ha bisogno di una politica forte e autorevole, alla quale i cittadini riconoscano dignità e da cui possano attendersi competenza e responsabilità. Ma la politica tornerà a essere forte solo se sarà rinnovata in profondità: scegliendo la trasparenza, assumendosi le proprie responsabilità per ogni insuccesso e aprendosi al più libero contributo della società civile. La società civile deve però rinunciare alla tentazione di restare in tribuna - accontentandosi della critica, della lamentela o della rabbia per partecipare attivamente. La scelta più rilevante, incisiva e impegnativa che il Paese oggi può - e a nostro avviso deve - compiere è quella pro o contro la profonda trasformazione dell'Italia necessaria per la sua piena integrazione in Europa. Dunque è necessario che su questa scelta, molto incisiva e impegnativa, si concentri correttamente la campagna elettorale che si apre in questi giorni. *(Coordinatore Fli)