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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 240 del 10/12/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Comitato di sorveglianza

Misura 112, approvate le graduatorie definitive. 485 domande per 16 milioni

Attuazione Psr e proposte di modifiche Mastrosimone: ”Il fondo Iva consentirebbe alle amministrazioni pubbliche di scaricarsi quello che oggi è un costo”

Agricoltura Il futuro è giovane

L’assessore al ramo: “Grande risultato nonostante la crisi”

Un campo coltivato secondo i criteri moderni dell’agricoltura, settore trainante per il futuro di molti giovani imprenditori

“Stiamo lavorando per trovare le risorse necessarie per istituire un fondo Iva con risorse regionali affinché gli enti pubblici che partecipano ad alcune misure del Psr possano avere la possibilità di scaricarsi l’iva mentre, come è strutturato ad oggi il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale”. E’ quanto dichiarato dall’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone.

La Regione punta sui giovani agricoltori. Così è da leggere l’approvazione da parte della giunta delle graduatorie definitive del

bando regionale della Misura 112 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013. 485 le domande ammesse e 16 i milioni destinati al

finanziamento. Soddisfatto l’assessore al ramo, Mastrosimone: “Un grande risultato nonostante il momento delicato dell’economia”.

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Colture ed eventi

Cultura

Turismo

Città simbolo della dieta mediterranea

“La diga di Senise da problema a risorsa”

Concluso il tour dei giornalisti in Val d’Agri

Girolio, a Matera la tappa lucana Mastrosimone: siamo orgogliosi

Foto e documenti per ricordare

Attrazioni Fatate: Basilicata a sorpresa

“Scossa positiva al territorio”

Una splendida terra (ri)scoperta

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Ferrovie, costa jonica isolata e convogli tagliati sulla direttrice che porta da Taranto a Sibari

Senza il riordino delle Province si rischia caos istituzionale. Lo dice uno studio di Palazzo Chigi

Disagi per i pendolari. Per ora è in funzione solo un servizio di autobus sostitutivi

Patroni Griffi: “Spetta alle forze politiche se andare o meno avanti con il decreto”

Da Trenitalia tagli chirurgici ai convogli ferroviari e le regioni più penalizzate sono quelle del Sud, in particolare la fascia jonica. Lungo la direttrice Taranto-Sibari sono disponibili solo i bus sostitutivi. L’azienda ha motivato la

Uno studio del governo avverte sui rischi di un mancato riordino delle Province vista la chiusura anticipata della legislatura. Se il decreto non dovesse vedere la luce, il Paese rischierebbe il caos istituzionale. Secondo il

decisione affermando che i passeggeri sono pochi e le tratte del Sud sono scarsamente remunerative per Trenitalia, che va a rimetterci. Confermate, invece, le corse per ciò che concerne la RomaTaranto.

La Gazzetta del Mezzogiorno

ministro Patroni Griffi “a questo punto solo le forze politiche possono decidere se portare avanti e concludere il riordino con il dimezzamento e la razionalizzazione delle funzioni o se arrestare il processo”.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Approvate dalla giunta regionale le graduatorie definitive del bando relativo alla Misura 112 del Psr 2007/13. 485 le domande ammesse

Agricoltura, in arrivo 16 milioni Mastrosimone: “Straordinario che un numero così elevato di giovani voglia investire nel settore primario”

“Una risposta alle recenti dichiarazioni del ministro Fornero che aveva invitato i ragazzi a non essere troppo schizzinosi” Sono 485 le domande ammesse alle provvidenze del bando della Misura 112 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 per l’insediamento dei giovani agricoltori. Solo 32, invece, le domande escluse per errori formali in sede di presentazione o per mancanza di requisiti. Sedici, infine, i milioni di euro stanziati per il finanziamento. Lo ha resto noto lo stesso assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Economia montana della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone. L’esponente di giunta ha anche an-

nunciato l’approvazione, da parte dell’esecutivo regionale, delle graduatorie definitive del bando. Nel dare notizia delle domande ammesse ai finanziamenti, Mastrosimone ha ricordato gli sforzi fatti dalla Regione in un periodo non proprio felice per quanto riguarda l’economia. “In questo delicato mo-

Scopi e finalità Tra gli obiettivi: il miglioramento delle capacità imprenditoriali e il ricambio generazioinale mento dell’economia – ha precisato l’assessore – e con il sostegno convinto del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, abbiamo immesso sul territorio ben 16 milioni di euro a favore di tanti giovani lucani che hanno deciso di intraprendere la strada dell’imprenditoria agricola e di rimanere in Basilicata”. L’assessore all’Agricoltura ha, inoltre, espresso sod-

Girolio Italia 2012 fa tappa a Matera e l’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, non nasconde il suo orgoglio: “La tappa lucana della manifestazione - dice, infatti, l’assessore - ci riempie di orgoglio e offre il modo di rendere omaggio alla coltura olivicola regionale e specialmente dell’agro materano, particolarmente vocato all’olivicoltura. La Città di Matera come tappa della Basilicata per il Girolio d’Italia 2012 assume inoltre un significato importante ora che ha aderito all’associazione nazionale Città dell’Olio. Il capoluogo è anche una città simbolo per la dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità, che pone alle basi di una sana alimentazione proprio l’olio extravergine d’oliva”. A conclusione

disfazione per il numero cospicuo delle domande. “E’ straordinario – ha detto - che un numero così elevato di giovani abbia presentato domanda per investire nel settore primario. E’ questa una risposta alle recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che aveva invitato i giovani a non essere troppo schizzinosi”. Nella sua dichiarazione Mastrosimone ha poi ricordato anche il lavoro svolto dai responsabili del settore per raggiungere questo risultato. “Un particolare grazie – ha precisato – deve es-

sere rivolto alla dirigente e agli addetti dell’Ufficio sostegno alle imprese, alle infrastrutture rurali e allo sviluppo della proprietà del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, che hanno rapidamente completato l’istruttoria delle pratiche. Grazie a questo lavoro e con il ricorso alla semplificazione delle procedure, si è conclusa, in meno di due mesi, una procedura

La manifestazione sceglie Matera, città della dieta mediterranea, per l’approdo in Basilicata

Girolio fa tappa nei Sassi

L’orgoglio dell’assessore all’agricoltura: “L’evento rende omaggio alla coltura olivicola regionale e, in special modo, dell’agro materano” del primo momento istituzionale della giornata centrale della tappa Mastrosimone ha aggiunto: “Matera è candidata al riconoscimento Unesco per il paesaggio olivicolo e per le sue piante monumentali. Il nostro paesaggio olivicolo ha un grosso potenziale da valorizzare nella sua totalità e anche in termini di attrazione turistica. Principalmente, vi è la necessità di tutelare la figura dell’olivicoltore e di valorizzare gli uliveti come bene economico, che dev’essere riconosciuto dall’Ue. Occorre - ha preci-

Vi è la necessità di tutelare gli uliveti come bene economico

sato Mastrosimone - puntare su questo importante prodotto dell’agricoltura, dono della dea Atena agli ateniesi, che rappresenta ancora un regalo prezioso per l’umanità per i benefici che apporta alla salute. Attraverso queste manifestazioni, intendiamo non solo promuovere la coltura dell’olivo, ma valorizzare e diffondere la cultura di tutti i prodotti genuini lucani, insieme a quella del rispetto del paesaggio e dell’ambiente, indissolubilmente legati alla coltivazione di piante così particolari. I Programmi di

avviata agli inizi di ottobre e si è data una risposta tempestiva alle tante istanze di giovani che hanno deciso di investire nel settore agricolo”. “Con la stessa velocità – ha concluso l’assessore - si darà corso alla definizione della Misura 121 destinata all’ammodernamento delle aziende agricole”. Il potenziamento del capitale umano, ovvero, il miglioramento della capacità imprenditoriale e professionale degli addetti al settore agricolo, e il sostegno al ricambio generazionale sono tra i principali obiettivi della Misura 112 del Piano di sviluppo rurale 20072013. Tale sostegno si realizza attraverso l’inserimento nel settore primario dei giovani imprenditori, ai quali si chiede che siano professionalmente qualificati, nonché pronti ad affrontare le sfide dei mercati e a intraprendere i necessari adeguamenti strutturali delle aziende. Altro obiettivo non trascurabile della Misura 112 del Piano di sviluppo rurale per il quinquennio 20072013 è quello di contribuire, infine, indirettamente, al perseguimento di scopi specifici quali il consolidamento e lo sviluppo della qualità delle produzioni agricole. (Bm4)

miglioramento della qualità dell’olio d’oliva avviati dalla Regione rivestono un’importanza fondamentale per lo sviluppo del comparto olivicolo - oleario. Anche grazie a questi, infatti, si è consolidato un processo di ristrutturazione e riqualificazione del settore. Il Piano olivicolo regionale va rivisto, anche alla luce delle recenti evoluzioni del settore, a partire da gennaio 2012, con l’approvazione definitiva della Dop “Vulture”. In proposito l’assessore ha garantito il suo impegno “per il raggiungimento di altri riconoscimenti, tra cui la Dop Maiatica”, e il “sostegno del dipartimento Agricoltura al comparto olivicolo – oleario, per il quale saranno possibili nuovi investimenti, così come previsto nella programmazione”. (Bm4)


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Comitato di sorveglianza: si spera in fondo Iva regionale e integrazione alla misura 214 e alla 216

Tra sviluppo e sostegni

Mastrosimone: “Stiamo lavorando per trovare le risorse necessarie” “Stiamo lavorando per trovare le risorse necessarie per istituire un fondo iva con risorse regionali affinché gli enti pubblici che partecipano ad alcune misure del Psr possano avere la possibilità di scaricarsi l’iva mentre, come è strutturato ad oggi il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), ciò non è possibile. Infatti, le norme che regolano il Fondo non ammettono l’inclusione delle spese sostenute per il pagamento dell’Iva”. E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone durante i lavori del Comitato di Sorveglianza del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr) 2007/2013 che si è tenuto venerdì a Matera presso l’Hotel San Domenico. Tra le proposte avanzate: un fondo iva regionale, l’integrazione alla misura 214 e alla 216. “Una modifica che consentirebbe - ha spiegato

Mastrosimone - di accelerare la spesa di diverse misure e interventi destinati alle amministrazioni pubbliche. Una necessità che oggi è ancora più evidente considerando l’attuale momento congiunturale”. Nell’illustrare le altre proposte di modifica al Programma di sviluppo rurale ai membri del Comitato, l’assessore si è soffermata sull’integrazione alla misura 214 che riguarda i pagamenti agroambientali prevedendo l’introduzione di tecniche di agricoltura conservativa. “La motivazione di questa integrazione - ha spiegato Mastrosimone - deriva

competitiva, la cosiddetta agricoltura blu, che consenta di superare le azioni e gli effetti negativi del-

Feasr 2007/2013 Necessità di adottare un modello razionale di produzione sostenibile e competitiva dalla necessità di adottare un modello razionale di produzione sostenibile e

la gestione intensiva del suolo. In questo modo, invece, si favorirebbe una

riduzione delle emissioni di CO2 e della perdita di carbonio a fronte di un aumento della biodiversità nello strato attivo del terreno. Ultima modifica è quella relativa alla misura 216 ‘Sostegno agli investimenti non produttivi (terreni agricoli)’. All’incontro, presieduto dall’assessore Mastrosimone, hanno partecipato il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Andrea Freschi, l’Autorità di Gestione del PSR, Giu-

Diga di Senise e cultura Scorre un fiume di storia De Filippo: “Essa rappresenta il patrimonio culturale e sociale dal quale ripartire per dare una scossa positiva alla crescita di un territorio” Documenti e fotografie che testimoniano la storia di una “vertenza” intorno alla quale si è incentrata la vita politica, sociale e economica del comune di Senise e dell’intera area del Senisese, nonché la testimonianza delle lotte che hanno portato a grandi conquiste e cambiamenti. E’ quanto raccoglie la mostra “La diga di Senise da problema a risorsa”, curata da Raffaele Soave, che fu tra i protagonisti della complessa vertenza, e inaugurata nella Sala Consiliare a Senise nell’ambito del convegno “Rievocazione storica, analisi e prospettive”. L’iniziativa s’inserisce nel Progetto “Diga di Monte Cotugno prima, durante e dopo” realizzato dall’amministrazione comunale di Senise, in collaborazione con il Gal “la Cittadella del Sapere” e con il supporto delle as-

Diga di Monte Cotugno, Senise

sociazioni locali per dare voce al territorio e valorizzare, in un’ottica di sviluppo, le risorse naturali, storiche, culturali e antropologiche della comunità senisese. La mostra rievoca immagini e documenti e si propone di riaccendere

l’attenzione sulla questione della più grande diga d’Europa in terra battuta per far sì che l’invaso, attraverso un lavoro condiviso da diversi attori, possa diventare una risorsa sulla quale investire per creare sviluppo nell’area. La Diga di Monte Cotugno, infat-

ti, rappresenta un patrimonio importante per la comunità dell’area e non solo. Con i suoi 600milioni di metri cubi d’acqua è un’importante fonte energetica per il Metapontino e per la vicina Puglia oltre a essere una testimonianza delle lotte che negli anni 70 hanno contraddistinto l’area. “E’ fondamentale - afferma il presidente De Filippo - non disperdere la memoria di avvenimenti che, attraverso lotte e conquiste, hanno fatto la storia di una comunità perché essa rappresenta il patrimonio culturale e sociale dal quale ripartire per dare una ‘scossa’ positiva alla crescita di un territorio e diventare, soprattutto per i giovani, un’ occasione e uno spunto di riflessione per comprendere meglio la realtà nella quale vivono”. (Bm6)

seppe Eligiato, rappresentanti della Commissione Europea, di Agea, del Ministero delle Politiche Agricole, organizzazioni professionali, associazioni, sindacati e organizzazioni di categoria. Tra gli argomenti discussi all’ordine del giorno della seduta del comitato lo stato di attuazione e di avanzamento finanziario del Psr e il rischio disimpegno. Su questo ultimo punto, Mastrosimone ha chiarito

che la spesa è in evoluzione giorno dopo giorno e che “gli uffici si stanno attivando per accelerare i pagamenti, anche se ci sono difficoltà causate da congiuntura economica e dalle difficoltà di accesso al credito. A oggi, il rischio disimpegno è stimato sui 29 milioni di euro, ma la cifra è ballerina in quanto stiamo impegnando quotidianamente risorse per scongiurare di tornare i soldi a Bruxelles.” (Bm6)

Entro l’11gennaio le domande d’aiuto

Lavori in corso tra le strade dei saperi e dei sapori lucani Riaperti i termini del bando sviluppo del Gal Vulture Alto Bradano

Il Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, nelle more dell’attuazione del Piano di sviluppo locale “Storia, saperi e sapori di un territorio”, programma Asse 4 Leader Psr Regione Basilicata 2007-2013, ha riaperto i termini del bando per la Misura 4.1 (Implementazione delle Strategie di Sviluppo Locale), Sottomisura 4.1.2 (Azioni a supporto dell’Ambiente, dello Spazio Rurale e della Gestione del Territorio), Operazione 4.1.2.1 (Valorizzazione del Sistema Podolico), Bando “investimenti”. E’ possibile presentare le domande di aiuto fino all’11 gennaio 2013. Il bando integrale e i relativi allegati sono disponibili sul sito: www.galvulturealtobradano.it (Bm6)


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Viaggio a bocca aperta nella terra del nibbio Concluse le Attrazioni Fatate, progetto di Regione, Po Val d’Agri e Apt Basilicata. Una sorpresa per i cronisti il territorio lucano Le si sarebbe potute chiamare “Attrazioni a Bocca Aperta” o “Attrazioni della (Ri)scoperta”: i giornalisti che hanno partecipato ad Attrazioni Fatate - il progetto di Regione Basilicata, Programma operativo Val d’Agri Sauro Camastra e Apt Basilicata - hanno vissuto una vera e propria epifania. Tutti cronisti di testate di viaggio - provenienti da Lazio, Toscana e Lombardia - abituati a raccontare il mondo, non credevano di trovare una terra tanto ricca e ospitale. Merito del territorio che si è loro aperto, innanzitutto: paesi grandi e piccoli di quella valle insieme aspra e dolce lungo la quale scorre il fiume Agri. Merito delle idee di “attrattori” (di

qui il nome, ingentilito in “attrazioni”) che entro un anno dovrebbero essere realizzati. Merito delle iniziative in cui si sono trovati coinvolti. Le attrazioni sono tre: “Vivere i calanchi”, piano legato ad Aliano e al suo territorio unico; “Sospesi sull’Arenazzo”, ponte da gettare sul vallone omonimo, osservatorio d’eccezione sulla Curva Oceanica, meraviglia geologica che racconta il passato meglio di mille libri; infine, “Un Ponte fra due Parchi”, unione reale e simbolica insieme fra il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e il Parco Nazionale del Pollino. Un ponte tibetano, cioè in le-

gno e flessibile, per vivere un brivido (in tutta sicurezza) circondati da Madre Natura. La carovana di reporter si è immersa nella vita di Sasso di Castalda, Aliano e Castelsaraceno (sedi dei tre progetti) ma anche di Spinoso, di Moliterno, dell’antica Grumentum, di Guardia Perticara. Negli spostamenti in bus abbondavano i “click” delle macchine fotografiche e gli “oh” di meraviglia. Tra picchi, boschi, laghi, corsi d’acqua e animali in libertà agli ospiti è sembrato di tornare in un Eden accessibile a tutti. Nota particolare per il cibo: nonostante protestassero scherzando per l’abbondanza a volte ec-

Il libro, i luoghi la narrazione In un volume i 150 anni della Regione Oggi la presentazione a Potenza “Basilicata, i luoghi della narrazione” è il titolo del libro, edito dalla Regione Basilicata, che sarà presentato oggi alle ore 16,30, nella sala Inguscio del Dipartimento Salute ai componenti Comitato per le Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia ed alle autorità regionali. La pubblicazione raccoglie le riflessioni che storici, scrittori e studiosi hanno fatto sulla lunga storia della Basilicata insieme alle testimonianze di ciò che in ogni Comune e nei luoghi più significativi è accaduto per ricordare al meglio la partecipazione del popolo lucano

alla costruzione del nostro Paese. Parteciperà il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino, il senatore e presidente onorario del Comitato per le Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia Emilio Colombo, e Giampaolo D’Andrea, coordinatore della segreteria scientifica e sottosegretario del Governo Monti. Concluderà i lavori il presidente della Regione Vito De Filippo.

cessiva di portate e rinfreschi, i cronisti hanno avuto modo di conoscere una cucina al contempo semplice e raffinata, profumata di tartufo, arricchita dal rafano, speziata dai “cangaricchi”. Un’immagine per tutti: il nibbio che volava nei cieli. Una metafora: anche per i giornalisti è stato un volo d’uccello su una terra che resta nel cuore. (bm3)

Una “casa con gli occhi” di Aliano

“Strumenti alle donne contro la povertà” La presidente della Crpo, Antonietta Botta, commenta i dati diffusi dalla Fao sulla condizione femminile “Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Fao, un bambino ogni otto secondi muore nel mondo per fame o malnutrizione nonostante la ‘Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo’ comprenda il diritto all’alimentazione tra i principi proclamati nel 1948 e la ‘Dichiarazione universale per l’eliminazione definitiva della fame e della malnutrizione’, adottata nel 1974, dichiari che ogni individuo ‘ha il diritto inalienabile di essere liberato dalla fame e dalla malnutrizione per potersi sviluppare appieno e conservare le sue facoltà fisiche e mentali’. Nelle regioni povere ed emarginate del mondo - continua Botta gli uomini sono impegnati

a combattere guerre o costretti a migrare in cerca di lavoro, mentre le donne si ritrovano spesso sole, con il compito di lavorare la terra e crescere i bambini”. “La fame e la malnutrizione colpiscono le stesse donne che, caricate della fatica

fisica per procurarsi un pò di cibo, costrette a percorrere chilometri a piedi per trasportare acqua e legna da ardere, assistono, troppe volte impotenti, alla morte dei propri piccoli per fame o per malattie legate a malnutrizione. Alle donne è limitato l’accesso alle risorse e ai servizi che potrebbero aiutarle ad aumentare il proprio reddito ed a mitigare il peso del lavoro domestico; alle donne, inoltre, è negato il diritto all’istruzione e il diritto di proprietà. Dobbiamo promuovere l’uguaglianza uomo donna e dare maggiori strumenti alle donne se vogliamo vincere in modo sostenibile la lotta contro fame e povertà estrema”.

Dal Consiglio Psr Vita (Psi)

Rapporto Censis Autilio (Idv)

Psr Mattia (Pdl)

Energia Benedetto (Idv)

Consorzi di bonifica Santochirico (Pd)

Politica Rosa (Pdl)

La discussione, domani, in Consiglio regionale su Metapontum Agrobios che ha compiti rilevanti nel settore della ricerca in agricoltura potrebbe essere l’occasione per sapere cosa intende fare l’assessore. Diventa perciò indispensabile imprimere una svolta nel lavoro del Dipartimento perché il destino dell’Alsia, di Metapontum Agrobios, dell’Arbea e di centinaia di dipendenti oltre che di personale precario è ancora appeso ad un filo e senza una strategia complessiva non sarà possibile definire ruoli e compiti per ciascun ente.

Il 43,1% degli italiani ritiene che il crollo morale della politica e la corruzione sono le cause principali della crisi: il dato del 46esimo Rapporto annuale del Censis sollecita riflessione e impegno specie in vista dell’approvazione del nuovo Statuto regionale. La volontà di cittadinanza attiva che si manifesta nella nostra regione attraverso la costituzione di nuove associazioni, le tante iniziative in difesa dell’ambiente, della salute dei cittadini, il volontariato sociale sono i fattori più incoraggianti per accorciare le distanza tra politica e comunità locali.

Da dove deriva l’ostentata certezza dell’assessore Mastrosimone nello scongiurare, al 31 dicembre prossimo, il rischio di disimpegno automatico? A Bruxelles si parla insistentemente di riduzione della futura dotazione della Pac sino a 4,5 miliardi di euro: oltre 2,5 miliardi di aiuti diretti ai produttori e 2 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale. Il rischio è quello di essere marginalizzati nel dibattito che darà luce ad una riforma probabilmente epocale e pertanto sarebbe necessario riconvocare gli Stati Generali dell’agricoltura lucana.

La posizione del governatore De Filippo contro la centralizzazione in materia di risorse energetiche, ribadita in occasione della Conferenza delle Regioni, merita il più convinto e tenace sostegno. Ma per contrastare più efficacemente la Strategia Energetica Nazionale, che di fatto espropria la Regione Basilicata da compiti e programmi di attività estrattiva e di ricerca che si svolgono nel suo sottosuolo e lungo la costa ionico - metapontina, è necessario intensificare i programmi per la produzione di energia alternativa al petrolio.

Una fase transitoria e di riassestamento, coincidente con il commissariamento, è inevitabile, ma bisogna limitarla nel tempo e nel mandato. Messi i conti in sicurezza, delineato un quadro finanziario che assicuri la gestione ordinaria, allestito il sistema interconsortile di cooperazione nella gestione di servizi e funzioni, dovrà rapidamente convocare le elezioni per il rinnovo degli organismi di autogoverno per tornare alla normalità con Consorzi più efficienti e più rafforzati, ma ugualmente democratici e ancorati al territorio.

Il sen. Viceconte sul quotidiano online Basilicata24 dichiara che ‘Berlusconi è l’unico che può rilanciare l’Italia dopo un anno di governo Monti che ha falcidiato le famiglie’. Tante volte sono intervenuto bocciando l’operato di Monti, sono sempre stato contrario ad un Governo tecnico e convinto che bisognava andare subito ad elezioni. Non mi appassiona cercare oggi un ‘salvatore’, mi interessa conoscere il programma che il mio partito propone agli italiani per uscire dalla crisi e contrastare un Bersani che già si sente premier.


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Agricoltura è futuro

La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti

Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.21.2012

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Basilicata Mezzogiorno

10 24 Ore in Basilicata

Lunedì 10 dicembre 2012

Mentre il decreto è al Senato, uno studio del governo ammonisce: pericolo paralisi

Province, riordino oppure il caos

Matera sembra salva, ma il rischio è quello di una empasse amministrativa A non tirare avanti così come si era immaginato sul riordino degli enti, il rischio è quello del caos istituzionale. E il richiamo arriva esattamente da dove ci si aspetta, da Palazzo Chigi, dove uno studio tecnico ha messo nero su bianco la prospettiva che ora - con il governo Monti in anticipata dirittura di arrivo sembra quasi certa. Il taglio delle Province e, più in generale, il riordino dell’architettura istituzionale rischia con molta probabilità di non vedere la luce. E il Paese, dice lo studio, finirà nel caos istituzionale. LE RIPERCUSSIONI Ripercussioni, dunque, potrebbero arrivare anche in Basilicata dove la Provincia di Matera è tra quelle che il decreto aveva deciso di tagliare. «Tra le conseguenze, oltre ai mancati risparmi - dice lo studio del governo - la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni e il blocco della riorganizzazione periferica dello Stato». Se ci si aggiunge «un periodo di incertezza per l’esercizio di funzioni fondamentali per i cittadini, come manutenzione di scuole superiori e strade, gestione rifiuti, tutela idrogeologica e ambientale» si capisce la dichiarazione che nel pomeriggio ha reso il ministro Patroni Griffi. «DECIDA IL PARLAMENTO» «Ribadisco che a questo punto e nella situazione che si è creata, spetta solo alle forze politiche decidere se portare avanti e concludere il riordino delle Province con il loro dimezzamento e la razionalizzazione delle relative funzioni, o se arrestare il processo», ha detto. L’iter di approvazione

La sede della Provincia di Matera e, nel riquadro, il ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi

del decreto è in questi giorni al Senato (dove sono stati depositati parecchi emendamenti). «Il governo non potrà che prenderne atto come dovrà attentamente valutare la presentazione di una pregiudiziale da parte di un partito di maggioranza e le conseguenze di ciò sull'ulteriore iter della legge di conversione». IL NODO FUNZIONI L’eventuale mancata conversione del decreto sulle province determina – ha detto ancora - una serie di problemi operativi sul piano delle funzioni per i cittadini

Uno dei punti delicati riguarda la distribuzione delle funzioni

nonchédi raccordonormativo con la legge di spending e il decreto Salva-Italia. E ha conseguenze sui giudizi di costituzionalità tendenti: al di là delle censure prospettate con i ricorsi, il Governo ritiene che i provvedimenti legislativi sin qui intervenuti siano conformi alla Costituzione, ma il il giudizio sul punto spetta evidentemente alla Corte che terrà presente il quadro normativo esistente al momento della pronuncia». IN VISTA DEBITI Secondo il Governo, a spulciare i “nodi” che emergono nello studio diffuso ieri pomeriggio, il primo problema di peso sarebbe il debito. I mutui contratti dalle province con banche e soprattutto Cassa depositi e prestiti passerebbero a Regioni o Comu-

ni o dovranno essere frazionati». Più complesso, poi, sbrogliare la matassa delle funzioni, che non da oggi costruisce paradossi e incongruenze nella gestione dei servizi tra vari livelli istituzionali. REGIONI E COMUNI Le città metropolitane resterebbero solo sulla carta e la loro operatività sarebbe ostacolata, per esempio, dalla mancanza di definizione del sistema elettorale o dalla mancata chiarezza dei rapporti tra sindaco del comune capoluogo e sindaco metropolitano. Lo scenario che si

aprirebbe in caso di mancata conversione del decreto sulle Province, è catastrofico proprio sul fronte dei ruoli. «Le Regioni dovranno emanare entro la fine di quest'anno dice lo studio - leggi per riallocare le funzioni tra Comuni e Regioni medesime». Trattandosi per l'appunto di funzioni sovracomunali, ciò comporterà - affermano gli esperti - il trasferimento delle funzioni provinciali alle Regioni con conseguente lievitazione dei costi per il personale (il personale regionale costa più di quello provinciale e comunale) e «la probabile costituzione di costose agenzie e società strumentali per l'esercizio delle funzioni». IN AULA In un quadro politico confuso, con il premier Monti praticamente già dimissionario (attenderà solo l’approvazione della manovra finanziaria) l’iter parlamentare sembra destinato ad arenarsi. Con le elezioni già quasi fissate tra un paio di mesi, quale parlamentare potrebbe assumersi la responsabilità di votare a favore dell’abolizione dell’ente territoriale, magari del proprio territorio elettorale? La diffusione dello studio del dicastero della Funzione pubblica, però, ieri pomeriggio, sembra una mossa a orologeria. Perchè c’è pure in gioco, ora, la responsabilità del baratro finanziario e del caos normativo degli enti locali. Matera, con altre 34 province destinate al taglio, sembra quasi certamente salva. Il Governo non sembra in grado, ora, di attivare un braccio di ferro con le forze parlamentari. Sara Lorusso

Sono 35 gli enti pronti a salvarsi senza chiusura dell’iter parlamentare

La mobilitazione anti trivelle nello Jonio, le associazioni si appellano ai sindaci

«Siate pronti a fare ricorso al Tar» IL «no» comune alle trivelle nello Ionio diventerà una manifestazione di protesta il prossimo 17 dicembre. Si svolgerà a Policoro una manifestazione che coinvolgerà i Comuni jonici della Basilicata e della Calabria che ribadiranno la posizione di contrarietà alle istanze per permessi di ricerca di petrolio e gas presentate nel mar Jonio, nelle acque antistanti le province di Matera, Cosenza e Crotone. Alla manifestazione, denominata “No alle trivelle nel mar Jonio - Salviamo il nostro mare”, prenderà parte anche Maria Rita D'Orsogna, fisico, professore associato presso il dipartimento di Matematica della California State University at Northridge di Los Angeles e grande conoscitrice della materia, tanto da essere in primafilaanche controletrivellazioni e le ricerche petrolifere nell’Adriatico. A livello locale, nel frattempo, la mobilitazione passa anche attraverso un costante stato di vigilanza. Alcune associazioni attive da tempo in battaglie ambientaliste continuano a monitorare lo stato di questa situazione. La Ola (Organizzazione lucana ambientalista), No Scorie Trisaia, No Triv Jonio e Associazione Ambiente e Legalità hanno lanciato l’ennesimo allarme. Spiegano di essere venuti a sapere dai Comuni interessati, che l'assessore all'Ambiente del-

Estrazioni petrolifere

la Regione Basilicata, Vilma Mazzocco, ha convocato per martedì i sindaci interessati dalle istanze di ricerca nel Mar Jonio della Shell e dell'Apennine Energy srl, per esprimere, come da normativa, un parere regionale alla richiesta del ministero dell'Ambiente rivolta a questo ente. Le associazioni continuano a chiedere «alla Regione di esprimere il proprio parere negativo sulle istanze di ricerca» e nel frattempo invitano i sindaci a predisporre e inviare autonomamente al ministero dell'Ambiente le proprie osservazioni. Di più, a questi enti chiedono di te-

nersi pronti a «presentare successivamente ricorsi al Tar contro le autorizzazioni ministeriali, a prescindere da quanto la Regione deciderà di fare dopo l’esito dell’incontro con gli amministratori». In generale, oltre alle due istanze al centro della mobilitazione, l’attenzione va tenuta alta - dicono - su tutta la costa. «Nel Mar Jonio vi sono ben 11 istanze per permessi di ricerca di idrocarburi e numerose compagnie minerarie interessate quali Eni, Northem Petroleum, Shell, Enel Longanesi,Apennine Energycon 4concessioni già operative sulla costa di Crotone che estraggono gas (Ionica Gas ed Eni) che coprono una estensione marina e costiera complessiva pari a 5.710 chilometri quadrati. Una superficie questa pari a più della metà di quella della Regione Basilicata». Il dato politico, secondo le associazioni., è altrettanto netto: «Quando i cittadini sono costretti a scendere in piazza, così come faranno nuovamente il 17 dicembre a Policoro, dopo la manifestazione dello scorso primo dicembre a Potenza, alla quale hanno aderito studenti, associazioni, categorie - rilevano le associazioni - è perché hanno ragione a dubitare e diffidare dell’operato della Regione Basilicata e dei suoi tecnici e dirigenti». A viale Verrastro, dicono, troppa apertura nei confronti delle compa-

gnie petrolifere. «Valga come monito la vicenda del pozzo Morano di Policoro della Gas Plus, dove la Regione, contrariamente al parere contrario espresso dal comune di Policoro, ha autorizzato l'estrazione di gas mettendo a rischio l'acqua dei pozzi utilizzati dagli agricoltori di Bosco Soprano per uso potabile e irriguo e l'acqua che dovrà essere utilizzata per uno stabilimento di succhi di frutta finanziato dalla stessa Regione con milioni di euro e che dovrà occupare molti dipendenti». A conti fatti, questo «territorio regionale è interessato per la metà da istanze di ricerca, permessi di ricerca e concessioni petrolifere, con un ente Regione che ha detto si al Memorandum del raddoppio delle estrazioni nelle valli dell'Agri e del Sauro e ha approvato una finta moratoria petrolifera che è stata impugnata dal Governo per evidente incostituzionalità». Ma invece che di “allarmismi”le associazioni vogliono parlare di partecipazione. «Proprio la manifestazione organizzata per il 17 dimostra invece che è cresciuta in Basilicata la partecipazione democratica e soprattutto la consapevolezza che il petrolio non crea ricchezza, ma mette invece a rischio l’ambiente, l’occupazione, l’acqua, il nostro cibo, la nostra terra e il nostro mare e la salute dei cittadini».

METAPONTINO

«Facciamo class action sul taglio delle corse Trenitalia»

Tra tutte le corse che Trenitalia ha deciso di non rendere più prenotabili, ce ne è anche una che interessa i lucani. Così, da un lato il sindacato tuona contro l’ennesimo “scippo” al territorio che paga un servizio non certo ottimale. Dall’altro la politica che promette di far pressioni. «Con il nuovo orario invernale,Trenitalia hareso non prenotabile alcun treno interregionale che collega la Calabria alla Campania. Ma le soppressioni riguarderebbero - fa notare il segretario generale della Ugl di Matera, Luigi D’Amico - Questa decisione di Trenitalia non è accettabile, è inquietante e provocherebbe non pochi disagi alle comunità del Metapontino costrette a sopportare non poche difficoltà e disagi per raggiungere le località del centro e del nord». Il commento è duro: «Al danno di tollerare una precaria condizione di disagio economico e sociale, si aggiungono anche le spoliazioni che da diverso tempo si perpetrano a danno della nostra provincia. Oramai è ora che le popolazioni mobilitino insieme ai rappresentanti istituzionali locali per frenare la rincorsa alla marginalizzazione totale del nostro territorio che in termini di disagi e precarietà si avvicina più al vicino continente nero e si allontana sempre più dall’Europa». Purché si passi dai «proclami» ai fatti. L’appello? A una «class action» che in Calabria è stata già attivata. Sulla vicenda interviene anche il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Chiederò già nelle prossime ore un incontro all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, per invitarlo a rivedere il nuovo orario che vede la drastica riduzione dei treni tra Sibari e Metaponto e la loro sostituzione, peraltro solo parziale, con autobus», ha annunciato con una nota. «Per la Basilicata, che già sconta un'antica e grave carenza infrastrutturale, la scelta di Trenitalia contribuisce ad incrementare l’isolamento. Preoccupa, anche, la prolungata disattenzione della Regione Basilicata che non ha saputo opporsi alle decisioni di Trenitalia con la forza e l’autorevolezza necessarie».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.12.2012

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8 Primo piano

Basilicata Mezzogiorno

Sabato 8 dicembre 2012

Politica lucana Sul web la base, i giovani e i dirigenti locali non capiscono le ultime scelte

Sul Pdl, ipoteca Viceconte & co Dietro l’accelerazione a schierarsi con Berlusconi la voglia di riconferma al Parlamento dei soliti noti di SALVATORE SANTORO POTENZA - Viceconte il “fedelissimo” di Berlusconi unico certo della “riconferma”. Gli altri in affanno per pochi posti. Questo in sintesi. Il resto è cronaca. Il governo Monti ha ormai la “testa sotto l’acqua”. Alfano è salito da Napolitano ed è stato chiaro: «Garantiamo solo fino al voto sulla legge di stabilità». Non un minuto in più. E quindi è già partito il toto elezioni per la data delle politiche anticipate prima della fine naturale della legislatura. E inevitabili a ruota partono anche i calcoli su chi saranno i candidati. Di certo appare impossibile a questo punto il cambio della legge elettorale. Insomma si voterà con il Porcellum e con le liste bloccate. Toccherà ai par AFORIBBA titi trovare una soluzione per aprire alla voBob, ora basta: io mi arrendo! lontà popolare. Una volta fu indicato come possibile, Magari con le futuro segretario nazionale ed allora io Primarie per i parlamentari lo paragonai a Comunardo Niccolai, il così come appare degli autogol, che partecipò nel re possibile nel 1970 ai mondiali del Messico e che Pd. Grillo da perfino il suo allenatore, Scopigno, parte sua ha già chiuso con le tutto si sarebbe aspettato dalla vita parlamentarie fuorché di vederlo giocare in sul web. mondovisione. Poi fu nominato Discorso coordinatore della campagna di completamente diverso per il Bersani e quella volta lo paragonai al Pdl di Berluscofilosofo Proudhon, sicuramente un ni che con la incompreso ma anche, al fondo, un propria autopo' scarso (sempre il filosofo). Infine, candidatura in poche ore ha afnell'apoteosi delle primarie, essendo fondato qualegli un brillante attore (politico) siasi ipotesi di emergente, l'ho accomunato, data Primarie. l'assonanza e l'inclinazione (per Non si faranquanto non da terza) internazionale, al no. E quindi non è immagigrande comico Bob Hope. Ma ora nabile che si facscopro, addirittura, clamorosi cinguettii ciano poi per la scelta dei candiche annunciano il grande gaudio della dati da mettere sua prossima nomina a ministro. in lista. In buoAllora, a questo punto, non mi resta na sostanza, che la resa senza condizioni. Dunque, Silvio Berlusconi si è ripreso in nelle prossime ore chiamerò al telefono Roberto Speranza, ammetterò mano il partito e lascia pretutti i miei errori di valutazione e poi gli tutto supporre che farò i miei migliori auguri per la sua anche nella scelta della strabiliante carriera politica. squadrà deciderà lui. Non è un caso infatti, che appena lo stesso Berlusconi ha comunicato di scendere di nuovo in campo è partita la corsa dei suoi “vecchi” fedelissimi a stargli di nuovo al fianco. Senza se e senza ma. Pare secondo le indiscrezioni da Roma che sia stato lo stesso Berlusconi a chiedere ai suoi di schierarsi in maniera immediata. Da Milano a Roma, da Napoli a Potenza. E in Basilicata non è mancata la corsa a schierarsi con il “capo”. Il leader in Basilicata dei “berluscones” è sempre lui: il senatore ed ex Sottosegretario di Stato, Guido Viceconte. Come in passato dovrebbe decidere lui. Anche la lista dei candidati: sei per la Camera e sette per il Senato così quanti sono i parlamentari che elegge la Basilicata

| E’ GIÀ POLEMICA | Gianni Rosa non gradisce la decisione dell’ex premier Tuona contro il segretario regionale del Popolo della libertà POTENZA - Il giorno delle dichiarazioni “d’amore” nei confronti di Silvio Berlusconi lui ha taciuto. Poi è bastata una dichiarazione del senatore Guido Viceconte a un giornale sul web a far “saltare i nervi”al consigliere regionale pidiellino, Gianni Rosa che ha tuonato: «Il partito è la somma dei singoli». Gianni Rosa ha quindi spiegato: «Leggo le dichiarazioni del senatore Viceconte tra cui la sua certezza che “Berlusconi è l'unico che può rilanciare l'Italia dopo un anno di governo Monti che ha falcidiato le famiglie”. Personalmente ritengo che la questione sia più ampia e non possa essere ristretta alla figura del presidente Ber- Da sinistra il consigliere regionale Gianni Rosa lusconi, tra l’altro in quest’ultimo an- e l’ex premier e leader del pdl, Silvio Berlusconi no i cittadini difficilmente hanno colto E quindi Rosa poi chiarisce con polela differenza tra la proposta del Pdl e Nel 2008 ho aderito al Pdl con convinquella del Pd, sempre uniti nel votare zione, nel 2012 in fase congressuale mica nei confronti di Viceconte: «La ho lavorato per avere frase di Viceconte riferita a me e le decisioni assunte da sul nostro territorio all’amico Venezia “se loro saranno dei Monti». politix un partito unito nostri ebbene, altrimenti affrontere«Pertanto - aggiunge nell’idea di un rinno- mo seriamente il problema” non mi Gianni Rosa - non mi apvamento politico e or- piace e chiaramente infelice ed inoppassiona cercare oggi In queste ore tutta ganizzativo, continuo portuna Il senatore Viceconte sa bene un “salvatore”, ma mi a lavorare incessante- che Mario ed io non siamo uomini che interessa conoscere il Matera fa il tifo per mente contro il “Siste- portano il cervello all’ammasso e conoprogramma che il mio Berlusconi. Ma il il ma Basilicata”, sono sce bene il mio pensiero: il Pdl di Basilipartito propone agli itaPdl fu così forte. uomo di centrodestra cata ha bisogno di un leader che non liani per uscire dalla criche crede e crederà scade mai in frasi da osteria». si e contrastare un Ber- Indovinate perchè? Per la cronaca Viceconte avrebbe sempre negli stessi vasani che già si sente prelori. Non mi appassio- smentito il virgolettata. Cosa che in mier. Un partito che ha na oggi far parte di un buona sostanza non ha tranquillizzato creato non poca confusione negli italiani di centrodestra con “coro indistinto”, non ho nostalgia del Gianni Rosa che rimane critico nei le continue decisioni assunte ma non passato ma sono convinto che dobbia- confronti dei propri dirigenti e nei attuate, con le idee pro e contro spac- mo essere protagonisti del nostro pre- confronti della scelta di Berlusconi per chettamento che hanno inasprito il sente attraverso il recupero di una cre- una mancata condivisione delle scelte e delle questioni programmatiche». concetto di ex che non mi appartiene. dibilità politica compromessa».

in Parlamento. Il problema piuttosto non sembra decidere chi sì e chi no deve entrare in lista ma quanti il partito di Berlusconi riuscirà ad eleggere in questa tornata. La scorsa volta la coalizione di centrodestra guidata da Berlusconi in Basilicata arrivò quasi al 40 per cento. Uno scenario che davvero appare irripetibile. Allora furono eletti alla Camera tre del Pd e tre dell’allora centrodestra prima della fuoriuscita dei finiani. I tre del Pd sono Salvatore Margiotta, Antonio Luongo e la radicale Elisabetta Zamparutti che trovò “asilo” nelle liste democratiche per accordi nazionale tra Veltroni e Pannella. I tre del Pdl eletti furono Donato Lamorte (finiano), Vincenzo Taddei e Giuseppe Moles con Mariano Pici primo dei non eletti. Al Senato invece quattro eletti per la coalizione del centrosinistra e tre per il centrodestra. Nel centrosinistra i tre del Pd sono Maria Antezza, Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi più il dipietrista Felice Belisario. Nel Pdl invece Guido Viceconte, Egidio Digilio (finiano) e Cosimo Latronico.

Ma stiamo parlando di un altra epoca. Difficilmente ripetibile. Anche perchè ci sono i grillini, quelli dell’area moderata e l’incognita del voto di protesta. In ogni caso nel 2008 ol Pd n Basilicata raggiunse il 38 per cento. Il Pdl poco meno del 37. Alle prossime elezioni difficilmente queste cifre verranno replicate almeno per quello che riguarda il centrodestra. I sondaggi lo dicono chiaramente. Realisticamente il Popolo della libertà può al massimo immaginare 2 senatori e 2 deputati sempre se la percentuale dovesse aggirarsi intorno al 30 per cento. Se si scende allora si parla di 2 o 3 eletti in totale. E al momento quelli che hanno fatto la corsa a dichiarare amore a Berlusconi sono capeggiati proprio dai 4 parlamentari del Pdl lucano in carica: i due senatori Viceconte e Latronico e i due deputati Taddei e Moles. I calcoli sono semplici: in Basilicata c’è la certezza di un eletto alla Camera ogni 15 - 16 per cento. Poco meno per il Senato con l’incognità degli scarti e del voto di maggioranza. Ma questo è il da-

to. Quindi il Pdl deve raggiungere quelle cifre e doppiarle se vuole garantire almeno la rielezione a quelli che già stanno in Parlamento. Per buona pace della base, dei dirigenti locali e delle sezioni nei territori che sono stati colti di sorpresa dall’accelerazione berlusconiana e che sfogano sul web la propria amarezza e il disagio a seguire anche questa volta Berlusconi e i suoi big locali. Ovviamente è tutto a caldo. E’ accaduto tutto all’improvviso: il Pdl che toglie la spina al governo Monti e Berlusconi che toglie il pallino dalle mani di Angelino Alfano per riprenderselo e decidere di fare di nuovo tutto lui per sconfiggere il centrosinistra come gli è già riuscito in passato. Da quanto si è appreso i dirigenti locali del Pdl a partire da Gianni Rosa e Mario Venezia chiedono un confronto per capire. Ma la sensazione è che sia già troppo tardi. Con le elezioni che diventano prossime non c’è tempo per troppi conciliabili. Forse nemmeno per uno. Chiaro che le scissioni a questo punto sono non solo possibili ma quasi scontate. Si vedrà a breve.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I V

Lunedì 10 dicembre 2012

POLICORO LUCA ORIOLI E MARIROSA ANDREOTTA FURONO TROVATI SENZA VITA NELLA CASA DELLA RAGAZZA IL 23 MARZO 1988

Morte dei fidanzatini, adesioni su facebook contro l’archiviazione

È boom a tre giorni dall’avvio del gruppo che sollecita giustizia FILIPPO MELE l POLICORO. Centosessantasette amici e settantaquattro aderenti al gruppo “Non archiviamo la giustizia” alle 12 di ieri. Sono i primi dati evidenziabili dopo neanche 3 giorni dall’apertura della pagina facebook http://www.facebook.com/#!/noarchiviamo.lagiustizia da parte del Comitato omonimo costituito a Matera da circa 200 persone animate tutte dalla volontà di battersi, con ogni mezzo legale e democratico, perchè l’inchiesta sul caso dei “Fidanzatini di Policoro” non venga archiviata. Come richiesto dal pm che conduce l’inchiesta, Rosanna De Fraia, al gip del tribunale di Matera, Rosa Bia. Contro tale richiesta, l’avvocato Franco Auletta, legale di Olimpia Fuina, madre di Luca Orioli, il ragazzo che fu trovato senza vita, con Marirosa Andreotta, nella casa di lei il 23 marzo 1988 in circostante tutte ancora da chiarire, ha presentato ricorso. Nell’atto si chiede di continuare le indagini poichè le conclusioni cui è giunta la Procura sono nettamente in contrasto con le perizie dei consulenti di parte. Ed il Comitato sorto a Matera, ma aperto alla adesione di cittadini da ogni parte d’Italia, si prefigge di sostenere un ricorso ritenuto sacrosanto. Del resto, si possono archiviare delitti di cui non si sono trovati i responsabili? Il diritto alla verità ed alla giustizia sulla morte per mano assassina dei propri cari è non solo dei

familiari ma delle comunità interessate. Sopratutto se, come nel caso del “giallo di Policoro”, si sono succeduti nel tempo una serie paurosa di false perizie e di depistaggi. «Tanto che – per “Non archiviamo la giustizia” – la morte di Luca e Marirosa è ancora avvolta nel mistero. Da anni mamma Olimpia si batte per conoscere la verità. Da anni i lucani si domandano cosa è accaduto davvero a Policoro 24 anni fa. Ma nessuno ha ricevuto una risposta. La società civile è stanca dei dubbi mai fugati, degli interrogatori inevasi

e delle mezze verità. Per questo abbiamo deciso di stare accanto ad Olimpia nella sua battaglia». Ed i principi ispiratori della nascita dell’organismo, dunque, hanno già ricevuto numerosissime adesioni. Adesioni che stanno arrivando anche su https://twitter.com/Nonarchiviamo. Ma il Comitato, ancora senza un portavoce, ha l’intenzione di organizzare altre iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Proprio per stasera è prevista una riunione per stabilire una sorta di cronoprogramma.

LA MAMMA Olimpia Fuina

La madre «coraggio» di Luca Orioli Olimpia Fuina: «Sono grata a chi si sta adoperando» «Sono grata a tutte le persone che, a mia completa insaputa, si stanno adoperando perchè la vicenda di mio figlio Luca non venga archiviata dopo lunghissimi 24 anni di falsità e depistaggi». Olimpia Fuina, la madre coraggio di Luca Orioli, trovato senza vita il 23 marzo del 1988 con Marirosa Andreotta, si è mostrata sorpresa quando ieri le abbiamo comunicato i primi dati sulle adesioni alle pagine facebook e twitter del Comitato “Non archiviamo la giustizia” sorto apposta per sostenere la sua battaglia di giustizia e verità. “La solidarietà della gente, adesso, e di questo ne sono felice – ha concluso mamma Olimpia – si è fatta concreta, reale. Sono grata per questo alle 200 persone che hanno voluto costituire questo Comitato ed a tutti (fi. me.) coloro che vi stanno aderendo”.

COLOBRARO DUE PUGLIESI BLOCCATI SULLA SINNICA MONTESCAGLIOSO POLITICA Non autorizzati trasportavano rifiuti speciali, due denunciati l COLOBRARO. I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà due pugliesi, F. M., di 26 anni, censurato e F. A., 30, incensurato, e sequestrato il camion con cui trasportavano diversi quintali di rifiuti speciali sprovvisti di autorizzazione. I militari erano allerta poiché, dopo la chiusura della discarica comunale, avevano constatato l’aumento dell’abbandono di rifiuti speciali lungo la Sinnica. Impossibile non notare un camion in transito carico di carcasse di elettrodomestici, materiale ferroso, contenitori metallici con residui di vernici e olii esausti, nonché di sei bride (manicotti in ferro) per tubi da acquedotto. I carabinieri hanno bloccato il veicolo sottoponendolo a controllo. A seguito della verifica dell’assenza delle autorizzazioni amministrative, F. M. e F. A. sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Matera per trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non e per il reato di ricettazione non avendo saputo indicare la [fi.me.] provenienza delle costose bride.

Crisi chiusa, la nuova giunta tra conferme e nuovi entrati l MONTESCAGLIOSO. Il Pd di Montescaglioso, nelle settimane scorse, aveva chiesto al sindaco, Giuseppe Silvaggi, di avviare una verifica politico-programmatica sull’attività amministrativa. Così, lo scorso 30 novembre, il sindaco, prendendo atto delle richieste del Pd, aveva ritirato le deleghe assessorili avviando una fase di approfondimenti. Nelle scorse ore, Silvaggi ha ricostituito la nuova giunta, chiudendo di fatto la verifica politica che si era resa necessaria al fine di rilanciare l’azione programmatica e amministrativa. Le deleghe assegnate dal Sindaco vedono la nuova compagine di Giunta così composta: Angelo Eletto (riconfermato vice-sindaco), Roberto Venezia, Maddalena Ditaranto, Antonio Lorusso e Pietro Avena. Nell’insediare la nuova Giunta, il sindaco ha voluto esprimere parole di ringraziamento per l’impegno profuso ed il lavoro svolto da Franco Palazzo e Cosimo Franco.

le altre notizie ROTONDELLA

L’Istituto Giovanni XIII partecipa al «Bimboil» n Olio re della cucina mediterranea. Così l’Istituto comprensivo di Rotondella “Giovanni XIII” partecipa al progetto Bimboil. La reggente Anna Maria Salvaggio ha sottolineato l’interesse per la tutela dell’olivicoltura con l’obiettivo di promuovere scelte sane nell’alimentazione. Bimboil propone per l’anno scolastico in corso la «“Caccia al tesoro: i piccoli esploratori delle terre dell’olio” ed un programma didattico “volto all’apprezzamento dell’olio extravergine di [fi.me.] oliva».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.12.2012

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Potenza Lunedì 10 dicembre 2012

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Botta e risposta tra Fiore e Caretta sul modello di partecipazione: tutti dicono di volerlo

Il sindaco? Si sceglie via primarie A un anno e mezzo dalla fine della consiliatura si guarda al futuro

A UN anno e mezzo dalla fine della consiliatura, lo sguardo della politica cittadina già tira dritto alle prospettive di Palazzo di città. E pare che l’unico imperativo comune sia: facciamo le primarie. Almeno così sembra. A quadro politico profondamente cambiato e con i romani impegnati a fronteggiare legge elettorale e regime di spending review, a livello locale da tempo si erano messi in postazione di attesa. Al Comune di Potenza, dove era stata annunciata una verifica di maggioranza (con annesso rimpasto), sono state le primarie del centrosinistra a rallentare ancora una volta i percorsi di bilanciamento e controllo interni alla maggioranza potentina. E ora sembra che l’indirizzo non sia quello di procedere con grandi cambiamenti in esecutivo. Del resto, la campagna elettorale in città comincerà molto presto e molti, nel centrosinistra, sostengono che sarebbe meglio fare il punto sui programmi, piuttosto che sulle postazioni. Nel frattempo, però, nei partiti e nelle singole sigle sono cominciati alcuni dibattiti sul percorso da fare per scegliere i prossimi

Il Palazzo di Città. A sinistra Rocco Fiore e a destra Gianpaolo Carretta

candidati di Potenza. L’unico dato che pare piuttosto certo, quanto meno predicato un po’ da tutti, è l’attivazione delle primarie. Se nel Pdl, era stato il solo consigliere Nicola Becce a rilanciarle, sul fronte opposto sembra dato acquisito e condiviso. Sarà stata la spinta delle primarie a livello nazionale, sarà stato l’essersi sbilanciati nella campagna che ha portato alla scelta di Bersani, ma

adesso pare che il centrosinistra non debba (voglia?) tornare indietro. Così, almeno in casa democratica, pare che il candidato sindaco sarà scelto con una selezione popolare. I l primo a rompere il fronte in modo diretto era stato Rocco Fiore. Il consigliere comunale negli ultimi tempi si era emancipato dall’abito di fedelissimo del sindaco Santarsiero, ponendosi come

voce critica anche all’interno del partito: nel percorso di sostegno a Matteo Renzi e nel bilancio post scrutinio, ha posto sia il tema della scelta della classe dirigente (le primarie sono un assioma) sia il “nodo” rappresentanza. Con il risultato raggiunto, persino della Basilicata rossa che ha consacrato Bersani con percentuali altissime, i renziani sono stati voce piuttosto presente. Anche in città.

A stretto giro, gli ha risposto il capogruppo del Pd cittadino, Gianpaolo Carretta. «Sulla sfida lanciata dai renziani lucani, sulla possibilità che le primarie possano essere estese alla scelta dei futuri parlamentari, non solo siamo tutti d’accordo, essendo elemento costitutivo del Pd sul piano della elezione della classe dirigente, ma auspichiamo che vengano utilizzate anche per le prossime elezioni amministrative e regionali». Proprio in una recente intervista al Quotidiano Carretta – impegnato a rivitalizzare l’impegno dei cattolici in politica, anche con un’iniziativa che mercoledì chiamerà a raccolta la classe dirigente dell’ex Dc – si era detto pronto ad affrontare le primarie per la scelta del candidato sindaco. Ma un conto è il livello amministrativo, un conto al rappresentanza negli organismi politici. Quelli, ha ribadito, appartengono a scelte della «fase congressuale. Solo allora, nel prossimo autunno, si determineranno le rappresentanze politiche e organigrammatiche del Partito democratico». Le primarie restano la strada – così giurano – per palazzo di città.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I POTENZA CITTÀ

Lunedì 10 dicembre 2012

FERROVIE

ORARIO INVERNALE Da oggi scatta il nuovo orario di Trenitalia una sgradita sorpresa per i lucani. BASILICATA ANCORA PENALIZZATA con Recarsi a Milano? Impresa proibitiva

DA POTENZA ALLA CAPITALE Inutili le proteste di sindaci e parlamentari. Trenitalia irremovibile. In «salvo» la tratta Roma-Taranto

La polemica Riduzioni dopo riduzioni servizi ridotti al lumicino «Il taglio dei convogli da Sibari a Metaponto getta nello sconforto ulteriore cittadini e istituzioni: se i tagli dovessero essere confermati si realizzerebbe l’ennesimo inaccettabile vulnus». Anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, ha condannato il comportamento di Trenitalia ed, intervenendo sul tema dei tagli dei treni in Basilicata, ha sottolineato, tra l’altro, come «ancora una volta siamo oggetto di rappresaglie ingiustificabili: l’assenza di mercato non può essere la motivazione di tale scelta. Ma noi cittadini del Sud – ha proseguito Stella - siamo ben consci che avere le stesse possibilità di altri cittadini di questo Paese più che un diritto, rappresenta una chimera. Non semplici considerazioni ma incontrovertibili fatti, visto che le prospettive un popolo può costruirle se viene messo nelle condizioni di poterlo fare. Solo in presenza di pari opportunità, a parità di contesti, si possono sviluppare confronti. Se salvano la provincia di La Spezia o di Belluno c’è una ragione valida, mentre non si palesa la stessa validità e coerenza logica nelle ragioni addotte a sostegno del mantenimento della provincia di Matera. Un doppio criterio che continua a guidare scelte politiche controproducenti rispetto agli impegni assunti nei confronti del Mezzogiorno. Sviluppo ed equità sociale non riguardano, ancora una volta, un’area del sud che, nonostante i suoi 150 km e una popolosità notevole, sarà privata di importanti collegamenti su ferro sia da un punto di vista sociale che turistico». [p. miol.]

le altre notizie TURISMO INVERNALE

Volturino chiuso «Lo scopriamo ora» n La neve è arrivata ma l’impianto sciistico sul Volturino non apre. Il consigliere provinciale Vittorio Prinzi: «Adesso che la neve finalmente c'è scopriamo che ci sono intoppi burocratici e che dopo l’atto vandalico della scorsa estate ai danni dell’impianto sciistico del monte Volturino a Marsicovetere, la fune della seggiovia sarà cambiata solo per la stagione del turismo bianco 2013-2014». POLITICA

Verso le candidature «Scelgano i cittadini»

PROTESTA Nonostante i mugugni dei lucani, Trenitalia ha deciso di tirare dritto verso il taglio

Appiedati i pendolari del treno soltanto autobus sostitutivi Lungo la direttrice Taranto-Sibari convogli tagliati: «Pochi passeggeri» PIERO MIOLLA l Missione compiuta per i «chirurghi» di Trenitalia che, con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, previsto per oggi, hanno portato a termine l’ennesimo intervento al grave malato chiamato Ferrovie dello Stato. Con l’intervento, perfettamente riuscito (anche se il malato è in perenne lotta con la morte) sono arrivati i consueti tagli «chirurgici» ai convogli ferroviari. Consueti non solo perché nell’attuale contesto storico non si fa altro che parlare di tagli, ma, soprattutto, perché sono sempre le stesse zone ad esserne colpite: come se il male di Trenitalia (il deficit di bilancio) fosse figlio solo delle tratte ferroviarie del sud Italia. Scorrendo il nuovo orario dei treni, finalmente online dopo un periodo di attesa davvero eccessivo, non si può non prendere atto di come la costa jonica

MARGINALE

La costa jonica lucana è stata sostanzialmente isolata dall’azienda ferroviaria

lucana e, con essa, anche la Calabria e la Puglia, siano state sostanzialmente isolate. Da oggi, infatti, si potrà viaggiare sulla direttrice Taranto-Sibari praticamente solo con bus sostitutivi: chi da Sibari vorrà recarsi a Milano, ad esempio, potrà munirsi solo di tanta pazienza e salire su uno dei tanti bus sostitutivi che lo porteranno a Taranto con un tempo di percorrenza ovviamente aumentato: da qui, poi, verrà direttamente immesso nella civiltà e, forse, potrà salire su un treno per il nord. Tutto questo, si badi bene, a circa due settimane dal Natale, cioè il periodo dell’anno in cui ci si sposta di più in treno. A nulla, evidentemente, sono servite le prese di posizione dei vari sindaci e governatori interessati: Trenitalia è stata irremovibile. La motivazione, ovviamente, è sempre la stessa: il mercato langue, cioè i passeggeri sono pochi e, dunque, quelle tratte sono scar-

samente remunerative per l’azienda che, anzi, ci rimette. Da qui, dunque, la decisione per così dire «montiana»: semplicemente, tagliamo tutto. Diversa, invece, la situazione sulla tratta Roma-Taranto: qui, almeno per ciò che concerne la Basilicata, Trenitalia ha sostanzialmente confermato le corse. Sono rimasti al loro posto, infatti gli Intercity 701 delle 6.39 (che arriva a Taranto alle 13 circa) ed il 707, che parte dalla capitale alle 15.39 per arrivare a destinazione alle 21 circa. Stessa situazione anche per la direzione opposta: l’Intercity 700 parte da Taranto alle 7.50 e, dopo essersi fermato a Metaponto, Ferrandina, Grassano e Potenza, giunge a destinazione alle 14.21, mentre il 702, che parte dalla città del Golfo alle 14, arriva a Roma alle 20.41. Confermati, infine, anche i treni regionali da Napoli a Taranto: quello delle 16.35 ed, in direzione opposta, quello delle 9.50.

LAVELLO ANNALE STAMATTINA INTENDE PROTOCOLLARE LA DECISIONE

COMUNE A sinistra il sindaco di Lavello, Antonio Annale con Vittorio Sgarbi nella sala consiliare del Municipio [foto L. Massari]

Si dimette il sindaco Parentesi Psi-Pdl: chiusa FRANCESCO RUSSO l LAVELLO . Il sindaco di Lavello, Antonio Annale, protocollerà questa mattina la proprie dimissioni, chiudendo la legislatura con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. Lo ha preannunciato, ieri sera, lo stesso primo cittadino, spiegando che la sua scelta «è stata dettata da diverse motivazioni, fra cui la presa d’atto della mancanza di una maggioranza dopo l’uscita del Pdl, e la necessità di chiudere la parentesi con il centrodestra e creare un forte centrosinistra a Lavello». Il dimissionario Annale - in tre settimane che deve trascorrere prima che la rinuncia al mandato divenga definitiva - convocherà un Consiglio comu-

nale (il 12 dicembre) per discutere delle dimissioni, ma soprattutto «per approvare alcuni importanti provvedimenti». «È necessario - puntualizza Annale - approvare alcuni atti fondamentali: la chiusura di alcuni mutui, per evitare che 54 mila euro vengano “tagliati” dal governo nazionale; l’assestamento al bilancio; e la proroga della convenzione alla Domus, senza la quale si perderebbero oltre due milioni di euro, per il programma di riqualificazione urbana e del rione Casale. Mi affido, quindi - evidenzia alla responsabilità di tutti i consiglieri comunali». Il sindaco Annale ha parole dure nei confronti degli ex alleati del Pdl, che a suo dire «hanno avuto un comportamento scellerato e irresponsabile, abbandonando la maggioran-

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za e mettendoci nelle condizioni di non governare perché senza numeri». L’altra motivazione delle dimissioni risiede «nella necessità di creare un centrosinistra forte a Lavello, dove il Partito socialista, al quale appartengo, sarà chiamato ad una grande responsabilità insieme al Partito Democratico. Il nostro cammino comune è partito dall’impegno per le primarie del centrosinistra a sostegno di Bersani, ed ora continua con la chiusura dell’esperienza nel centrodestra. Nei 20 giorni che secondo la legge devono trascorrere prima che le mie dimissioni diventino irrevocabili - annuncia Annale - convocherò un tavolo politico del centrosinistra. Sono certo - conclude Annale - che Pd e Psi saranno determinanti in questa nuova fase».

n «Se non ci saranno le preferenze e neanche una nuova legge elettorale, come tutto lascia supporre, bisogna individuare gli strumenti di consultazione e partecipazione per dare comunque ai cittadini la possibilità di esprimersi per scegliere i rappresentanti in Parlamento e poter selezionare persone capaci, competenti e rappresentative». Lo sostiene il dirigente regionale dell'Udc, Antonio Flovilla. SANITÀ

Chirurgia oncoplastica incontro all’Irccs n Oggi all’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) di Rionero si parlerà di chirurgia oncoplastica della mammella. Un corso organizzato dal dottor Tommaso Fabrizio, direttore dell’Unità operativa di chirurgia plastica e rivolto non solo agli specialisti del settore, ma anche e soprattutto ai medici di famiglia, i primi cui spetta il compito di intercettare segnali ed avvisaglie, che possono far temere il peggio.

SINDACATI

Apre a Potenza la nuova sede Cisal n Oggi, alle 9.30, sarà inaugurata a Potenza, in via Mazzini, la nuova sede della Cisal. Qui si svolgeranno tutte le attività di assistenza fiscale e previdenziale nonché di rappresentanza categoriale dei vari settori. «Una presenza al centro della città è il segnale forte - spiegano alla Cisal - della nostra vicinanza alle esigenze dei lavoratori e dei disoccupati del capoluogo».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

LA MOBILITAZIONE

LO SLOGAN «TEMPO SCADUTO»

Sabato 8 dicembre 2012

EFFETTI DELLA CRISI I sindacati ritrovano l’unità sui temi che riguardano i pensionati. Giornata di mobilitazione davanti alle Prefetture

I pensionati in piazza Tartassati e più poveri

DIFFICOLTÀ Pensioni «leggere» per i lucani

Presidio a Potenza e a Matera: più potere d’acquisto alle pensioni MASSIMO BRANCATI l Sul tema dei pensionati le organizzazioni sindacali ritrovano l’unità. Segno che la questione, da qualsiasi parte si voglia analizzarla, è critica. «Tempo scaduto» è lo slogan che ha scandito la giornata di mobilitazione decisa dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil per

sindacati lucani - migliaia di pensionati e di anziani stanno pagando un prezzo altissimo, colpiti duramente dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo. Con questa giornata di mobilitazione vogliamo sollecitare le amministrazioni locali e le forze politiche ad attivarsi perché si mettano in campo interventi concreti a sostegno dei pensionati». Spi, Fnp e Uilp, in particolare, chiedono al governo, al parlamento, alle amministrazioni locali e ai partiti una nuova politica fiscale che abbatta drasticamente l’evasione e riduca la tassazione sui redditi da pensione e da lavoro; soluzione al problema degli incapienti, di quelle persone, cioè, che hanno redditi così bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali; il rilancio del welfare pubblico, equo e solidale, in grado rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, a partire da quelli in maggiori condizioni di bisogno, con particolare attenzione alle persone anziane, disabili e non autosufficienti; l'approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo Fondo adeguatamente finanziato, quale gesto di civiltà che ci avvicinerebbe alle altre grandi nazioni europee; maggiore equità nella distribuzione dei

sacrifici, che fino ad oggi sono ricaduti principalmente sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati; razionalizzazione della spesa pubblica; contrasto agli sprechi, alla mala gestione e ai costi impropri della politica. Ieri mattina i segretari generali lucani di Spi Cgil (Summa), Fnp Cisl (Pardi) e Uilp Uil (Capece), accompagnati dai segretari generali delle confederazioni, hanno incontrato il prefetto di Potenza, Antonio Nunziante, a cui è stato consegnato un documento che attesta il calo del potere d'acquisto (per effetto di tassazioni e aumenti dei costi dei servizi e dei beni di prima necessità) e la conseguente richiesta pressante di una riforma che dia vita ad una nuova e più equa politica fiscale. Chiesti anche il rilancio del welfare pubblico e l’approvazione, in tempi strettissimi, di una legge nazionale sulla non autosufficienza, con un maggiore sostegno alle famiglie. Appello comune a tutta Italia, ma che in Basilicata assume un significato più forte. Sì, perché abbiamo il poco invidiabile record delle pensioni più basse d’Italia. Qui ogni pensionato guadagna mediamente 632 euro al mese a fronte di una media nazionale che si attesta attorno ai 778 euro. Gli assistiti dall’Inps meno ricchi si trovano a Benevento (580 euro) e Potenza (610 euro). Va un po’ meglio a Matera (645 euro) che contribuisce ad alzare la media regionale.

ASSEGNO

In Basilicata le pensioni più «leggere» d’Italia, con una media di 632 euro

evidenziare le difficoltà in cui si trovano la terza e quarta età di fronte a pensioni sempre più leggere e fisco sempre più pesante. L’iniziativa, organizzata a livello nazionale, si è sviluppata in Basilicata con due presìdi davanti alle prefetture di Potenza e di Matera. «Anche nella nostra regione - evidenziano i

PROPRIETÀ

Il 78 per cento degli anziani possiede l’abitazione in cui vive l Il loro appello è rimasto inascoltato. I pensionati lucani chiedevano di rimodulare l’imposta sulla prima casa in base al reddito. Una proposta che è stata formalizzata dai sindacati di categoria e che non ha trovato sponde ricettive, se non quella dell’Anci che, però, si è limitata a considerare giuste le rivendicazioni della terza età senza tradurle in qualcosa di concreto. «Con l’introduzione dell’Imu sulla prima casa spiegano Maria Lorusso della Cgil, Antonio Verrastro della Cisl e Mario Capece della Uil è stata prevista una detrazione base pari a 200 euro e una detrazione aggiuntiva di 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni. Requisito irrilevante per i nuclei familiari di pensionati. Al fine di introdurre un principio di equità, chiediamo in favore dei pensionati, un’ulteriore detrazione dell’Imu in relazione al reddito». Sarebbe un modo per evitare di colpire ulteriormente un segmento della popolazione lucana già penalizzato dalle pensioni tra le più basse d’Italia: oltre l’80 per cento dei pensionati Inps, come ricorda Alessandro Calabrese, percepisce un assegno fino a un massimo di 750 euro mensili».

PREFETTURA Il sit-in di ieri [servizio fotografico di E. Bianchi]

RICHIESTE L’incontro con il prefetto Nunziante

IL CASO DELL’IMU SEGNALATO DAI SINDACATI DI CATEGORIA CHE HANNO CHIESTO, INVANO, UNA RIMODULAZIONE DELL’IMPOSTA

Per il fisco gli anziani «cornuti e mazziati» pagano la casa senza possibilità di detrazioni

Il tema, naturalmente, riguarda anche il resto d’Italia. Il 78% degli anziani italiani possiede l’abitazione in cui vive: questo significa che il problema del pagamento dell’Imu riguarderà una gran parte di loro. Preoccupa il dato dell’aumento del 13% delle vendite di nude proprietà: un brutto segnale che fotografa la difficile situazione che le famiglie italiane stanno vivendo. L’appello dei sindacati sull’alleggerimento dell’Imu, come dicevamo, è stato raccolto solo «teoricamente» dall’Anci che ha spiegato: «Si conferma un sistema impositivo locale che a causa del forte prelievo dello Stato non consente ai Comuni di avere le necessarie flessibilità ed i margini di bilancio per soddisfare adeguatamente le esigenze delle fasce sociali più deboli, degli anziani e dei pensionati in particolare». Il Consiglio direttivo Anci ha aggiunto che valuterà con attenzione le richieste per il prossimo anno. In ogni caso chiederà, con l’Anci nazionale, di rivedere le regole per avere margini reali per poter intervenire a tutela di soggetti particolarmente svantaggiati. «Come era facile immaginare – ha detto il presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero - i

MATERA Il si-tin dei pensionati ieri mattina davanti alla prefettura di Matera. La mobilitazione è stata organizzata in tutta Italia per chiedere più attenzione ai pensionati [foto Antonio Genovese]

.

Comuni ed i sindaci oggi sono costretti a farsi carico del forte carico fiscale sui cittadini. L’essere diventati gabellieri dello Stato ci ha trasformato in controparte dei cittadini che non comprendono il perché di imposte così alte che gravano su di loro senza una equivalente qualità dei servizi locali». «Sarà un Natale amaro - ha commentato il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro - per lavoratori dipendenti e pensionati, in quanto dovranno far fronte

alla rata di saldo dell’Imu con le tredicesime. Infatti, con il saldo a dicembre, le famiglie italiane dovranno versare ai Comuni e allo Stato, ancora 13,6 miliardi di euro, che si aggiungono ai 9,6 miliardi di euro già pagati con l’acconto di giugno». E purtroppo l’Imu è solo la punta dell’iceberg tra le voci di erosione nelle buste paga, già alleggerite da tutti gli aumenti delle addizionali regionali e comunali Irpef e dalla tassa/tariffa sui rifiuti. [ma.bra.]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

TURISMO INVERNALE

LE STAZIONI SCIISTICHE IN BASILICATA

Domenica 9 dicembre 2012

I LUOGHI Sellata-Pierfaone, Arioso, Sirino, Lauria, Volturino, Viggiano, Pollino: tutte le aree della neve si preparano alla nuova stagione

La voglia matta di sciare nel circo lucano della neve Gli impianti pronti ad accogliere gli appassionati degli sport invernali La situazione delle piste lucane in coincidenza delle prime vere nevicate PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Con l’arrivo della neve nel ponte dell’Immacolata è cominciata, di fatto, la stagione invernale con la conseguente apertura degli impianti e delle piste da sci anche sulle montagne lucane. Purtroppo, negli ultimi anni, la neve si è lasciata desiderare in tutti i comprensori. Cosa che ha comportato di frequente il rinvio dell’apertura della stagione sciistica. L’arrivo della neve quest’anno apre nuove speranze. Ma dopo la delusione del ponte dell’Immacolata, con una sostanziale assenza di neve (spolverate a parte), gli operatori sperano che questi giorni, in vista del Natale, lo scenario cambi radicalmente. Ecco perché si sono messi al lavoro per preparare la stagione e assicurare il funzionamento degli impianti di risalita. Occhi puntati sulle località più frequentate dai turisti del «circo bianco» lucano, ossia il versante sud della Sellata e il Sirino. Ma se per la Sellata i gestori (Pecchia srl) assicurano che tutto è pronto in attesa dell’arrivo della neve, non così per il Sirino che rischia di non aprire (ne parliamo più diffusamente in un altro pezzo di questo primo piano). La località di Sellata Pierfaone si trova a una ventina di chilometri dal capoluogo di regione, nel comune di Abriola. È dotata di due impianti di risalita (una seggiovia e una sciovia) e un tappeto trasportatore. Nel comprensorio rientra anche la stazione sciistica del monte Arioso (Sasso di Castalda), dotata di tre ski lift (uno di collegamento con Pierfaone denominato Fosso Neviera) e tre tappeti trasportatori. Complessivamente, quindi, il comprensorio della Sellata conta nove impianti per un totale di otto chilometri di piste (www.skisellata.it). Sul Sirino (versante Lagonegro) una seggiovia biposto serve la pista nera «Forcella di Papa» lunga 2,2 chilometri a circa 2000 metri di quota, mentre due sciovie collegano con altrettante piste per principianti lunghe rispettivamente 239 e 376 metri. Una terza sciovia serve da collegamento con il versante di Lauria (Conserva) e un’altra ancora consente di accedere alle piste Conserva 1 (un chilometro) e Conserva 2 (310 m). Non manca un anello per la pratica dello sci di fondo. La pista si sviluppa per 2.500 metri e inizia davanti al ri-

fugio «Italia», sul versante di Lagonegro. La pista nera, date le pendenze, è solo per sciatori esperti (www.sirinosci.com). La Montagna Grande di Viggiano è dotata di tre piste per lo sci alpino (una illuminata) poste ad una quota che varia dai 1400 ai 1600 metri e servite da due sciovie e un tappeto trasportatore. Vi è poi un tracciato per lo sci di fondo di 3 km che si addentra nel bosco di faggi (www.impiantiviggiano.it). Sul monte Volturino è presente una seggiovia biposto e uno skilift che servono una pista nera, una rossa e una blu (www.skiinfo.it). Infine, sul Pollino a Piano Pedarreto (1400 metri) in territorio di Rotonda si trova un anello per lo sci di fondo di 2,5 chilometri; nella zona compresa tra Piano Ruggio e valle Malvento a Viggianello c’è un tracciato di 22 chilometri di fondo e infine a Terranova (piano Giumenta) si trova un anello sempre di fondo lungo 2,5 chilometri utilizzato anche per gare nazionali.

TURISMO Sciatori a Sellata Pierfaone, a pochi chilometri da Potenza. È considerata una pista adeguata anche ai principianti e a chi vuole imparare a sciare .

Una scuola di sci per disabili è attiva sul Monte Sirino l LAGONEGRO. A dare impulso agli sport invernali stanno contribuendo le scuole di sci e tra queste una delle più attive è quella del Sirino che si sta attrezzando per insegnare a sciare anche ai disabili. Dall’11 al 16 dicembre i maestri della scuola prenderanno parte a Sestriere (Torino) ad un corso di specializzazione per insegnare a sciare ai portatori di handicap. Un progetto che rappresenta una novità per la Basilicata e potrebbe rivelarsi un successo. «Insegnare ai portatori di handicap a sciare – dice Fabio Limongi, direttore della scuola di sci Monte Sirino – è un ottimo sistema per spronarli a vincere la sfida più importante: quella per la vita». Una sfida che partirà già quest’anno, non appena sul Sirino ci sarà neve a sufficienza. Discese ed escursioni sulla coltre bianca, tutto possibile da seduti grazie a speciali supporti (dual ski) che regalano emozioni e divertimento a tutti. Il dual ski regala una sensazione mai provata prima da chi purtroppo è costretto a convivere con difficoltà motorie. «Grazie al sostegno del Parco Val d’Agri – Lagonegrese, ed in particolare alla sensibilità del presidente Domenico Totaro e del direttore Vincenzo Fogliano – sottolinea Limongi - abbiamo potuto acquistare l’attrezzatura necessaria per consentire la pratica dello sci a paraplegici e tetraplegici. Il corso di Sestriere ci abiliterà all’insegnamento anche ai non vedenti». Due anni fa la scuola di sci ha regalato una giornata indimenticabile proprio ad un non vedente: un ragazzo di Trecchina che si è cimentato nell’ebbrezza di una discesa tra le valli imbiancate di Lago Laudemio. L’anno scorso, invece, è stata la volta di due ragazzi di Lauria alle prese con difficoltà motorie. Esperimenti che da quest’anno potranno tramutarsi in qualcosa di più concreto e, si spera, duraturo. «Riuscire a praticare uno sport come lo sci che all’apparenza può sembrare complicato a chi purtroppo convive con un handicap grave – dice Li-

APPASSIONATI Lo sci è capace anche di abbattere le «barriere architettoniche» mongi – restituisce ai ragazzi quella fiducia necessaria ad impedire di emarginarsi, affrontando da soli le difficoltà della vita quotidiana. Seguiremo tutti i tipi di disabilità, da quella motoria a quella sensoriale e psichica». Non ci saranno limiti di età. «A tutti quei ragazzi che purtroppo sono stati meno fortunati voglio dire che mettersi a sciare può essere davvero un modo per ritrovare fiducia nella vita». Limongi sta pensando anche all’organizzazione della prima settimana bianca per i disabili. Ma c’è il pericolo che gli impianti non aprano. «Del Sirino – dice il direttore della scuola di sci – non si deve parlare solo nelle campagne elettorali, ma c’è bisogno di un aiuto concreto per evitare che tutti gli sforzi che facciamo vadano vanificati». La scuola di sci Monte Sirino si è costituita nel mese di dicembre del 2009. Oltre allo sci di fondo e a

quello alpino, la scuola offre la possibilità di praticare anche altre discipline come il nordic walking e lo sci-alpinismo. Limongi, è affiancato da altri tre maestri che sono Pasquale Larocca (vice presidente), Filomena Genovese e Donatello Sarli, a cui da quest’anno se ne sono aggiunti altri due: Donato Castronuovo e Antonella Votta. Un’attenzione particolare è riservata ai bambini e ai ragazzi delle scolaresche che si avvicinano per la prima volta allo sci, con l’organizzazione di settimane bianche e lezioni di sci ad hoc. Info: www.scuolascimontesirino. com; e-mail info@scuolascimontesirino.com. Sul Sirino versante Lagonegro è prossima l’omologazione per le gare nazionali di un anello di sci di fondo che si estende per circa due chilometri e mezzo. La pista parte dal rifugio Italia. [pi.per.]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

24 Ore in Basilicata 19

Sabato 8 dicembre 2012

La sperimentazione si basa sulla misurazione del livello del gas radon in un determinato luogo

«Ecco come rilevare il sisma» Un progetto di legge regionale compatibile con l’idea della Fondazione Giuliani di FRANCESCO MOLLO POLLINO – Con 23 centesimi a testa, per ogni calabrese, (ovvero con 461. 696 euro, visti i 2.007.375 abitanti della regione) tutta la Calabria potrebbe essere monitorata con una rete di rilevatori in grado di prevedere i terremoti. A dirlo è la Fondazione Giuliani, che, da qualche anno, si batte per ottenere il sostegno finanziario pubblico per la sperimentazione su ampia scala dei suoi rilevatori gamma, capaci – a detta della fondazione che fa capo al contestato ricercatore Giampaolo Giuliani – di utilizzare la misura dei raggi gamma frutto del decadimento del radon in correlazione con il verificarsi di eventi sismici. Livelli di “picco” fuori media (sopra o sotto la media) nei valori di radon in un luogo segnalerebbero il verificarsi di fratture nella crosta terrestre e, dunque, l’imminenza di scosse. La caratteristica del rivelatore gamma messo a punto dalla Fondazione Giuliani è quella di essere sensibile alla variazione di concentrazione di gas radon che emerge dalla superficie terrestre, attraverso le faglie della crosta terrestre, proprio mentre le fratture si stanno realizzando. Il che si traduce, a detta dei ricercatori, in uno strumento per la previsione di terremoti, un precursore sismico dal quale può partire un allarme terremoto con un anticipo fino a 48 ore. «Certo – spiega Leonardo Nicolì della Fondazione Giuliani - si tratta di un sistema in sperimentazione, i cui costi sono abbastanza elevati da poter sostenere dalla sola Fondazione. Un rivelatore arriva a costare una diecina di migliaia di euro; e un solo strumento non consente solo di prevedere il verificarsi di un sisma e dell’eventuale magnitudo, ma non è capace di stabile l’epicentro. Con almeno tre rilevatori a distanza di una trentina di chilometri, se il sisma ricade nel triangolo, è possibile stabilire il luogo esatto. Così, una rete di rilevatori, su tutta l’area da monitorare come potrebbe essere il Pollino, consentirebbe di sapere in anticipo di diverse ore». IL RADON – Si tratta di un gas inerte e radioattivo di origine naturale. È un prodotto del decadimento nucleare del radio all’interno della catena di decadimento dell’uranio. È inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa possono danneggiare il Dna delle cellule e causare cancro al polmone. Il radon è presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce ovunque, in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. I materiali edili che derivano da rocce vulcaniche (come il tufo), estratti da cave o derivanti da lavorazioni dei terreni, sono ulteriori sorgenti di radon. Essendo un gas, il radon può spostarsi e sfuggire dalle porosità del terreno disperdendosi nell’aria o nell’acqua. Grazie alla forte dispersione di questo gas in atmosfera, all’aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole, e soprattutto scantinati, dove tende ad accumularsi) può arrivare a valori

che comportano un rischio rilevante per la salute. LA LEGGE – Intanto nel giugno scorso è stata presentata la proposta di legge (la numero 347/9 che ripropone il testo di una identica interrogazione consiliare) dai consiglieri Mimmo Talarico, di Idv, e Alfonso Dattolo, dell’Udc, dal titolo “Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon”. Il primo passo alla possibile creazione della rete di rivelatori di cui parla la Fondazione Giuliani con finalità antisismica. Che così troverebbe finanziamento. Con l’intento di “individuare le situazioni caratterizzate da elevate concentrazione di radon e le relative fonti di provenienza” e “sulla scorta delle linee tracciate dall’Unione europea”, ma soprattutto “tenuto conto della rilevanza ambientale del problema, con il progetto di legge – si legge nel testo proposto dai due consiglieri - la Regione Calabria intende prevenire e limitare i rischi connessi all’esposizione al gas radon nei luoghi di vita e di lavoro. Altresì, intende realizzare il miglioramento del livello di protezione della popolazione e dei lavoratori dall’esposizione ai radioisotopi di origine naturale, con particolare riguardo al gas radon. A questo scopo intende intraprendere azioni atte a potenziare e coordinare la rete di rilevazione regionale della radioattività, acquisendo, elaborando, valutan-

do, utilizzando e diffondendo i dati rilevati». Il piano previsto dalla proposta legislativa si dovrebbe avvalere del supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpacal), e della collaborazione di enti istituzionali quali università pubblica, Cnr, Infn e altri soggetti con essi convenzionati. Per gli interventi per l’esercizio finanziario in corso (era previsto per il 2012, ma ormai è difficile che vena approvata per questo ano) la spesa prevista è di 150.000 euro. Per gli anni successivi “la corrispondente spesa sarà determinata in ciascun esercizio finanziario con la legge di approvazione del bilancio regionale e con la collegata legge finanziaria inerente allo stesso esercizio”. Ma la trattazione della proposta, assegnata alla IV Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, nella seduta del 6 novembre scorso è stata annunciata e non discussa; e rinvita a data da destinarsi. Le ipotesi di impiego del gas radon nell’allerta sismica che fa Giampaolo Giuliani incontra molte critiche dalla comunità scientifica e “operativa”. E qualche mese fa la polemica, a proposito delle previsioni sul terremoto in Calabria, scoppio proprio tra il ricercatore indipendente e il sottosegretario alla protezione civile regionale, Franco Torchia.

A TAVOLA

Il cenone di Natale non conosce crisi La Cia: «Scegliete prodotti lucani» CON la festa dell'Immacolata nelle aree rurali si riavviano le tradizioni alimentari natalizie che non conoscono crisi: solo il diciannove per cento delle famiglie lucane spenderà meno per cibo e bevande, mentre l’81 per cento lascerà praticamente inalterato il budget per il cenone della vigilia e per i pranzi di Natale e Santo Stefano. Più in dettaglio, ogni famiglia sborserà in media 141 euro per imbandire le tavole delle feste. Sono i dati diffusi dalla Cia lucana e commentati dal direttore regionale della Confederazione Luciano Sileo che rilancia “il paniere di prodotti lucani natalizi”.

“Soprattutto in questo periodo dell’anno che registra un incremento delle spese alimentari delle famiglie lucane rispetto ad altri periodi dell'anno – dice - i consumatori sono assediati dalle grandi offerte di discount e supermercati che si basano essenzialmente su produzioni extracomunitarie e straniere e purtroppo anche su prodotti ‘taroccati’. È necessario difendere chi produce. Di qui la riproposizione del paniere lucano nel quale non possono mancare le paste alimentari artigiane, i salumi, crostate al sanguinaccio o marmellate, caciocavallo e pecorino di Filiano,

agnello delle Dolomiti, gli autentici cruschi di Senise. Una strada per risparmiare – ricorda la Cia lucana - c’è attraverso “la spesa in campagna”, progetto a cui aderiscono i titolari di una quarantina di aziende agrituristiche di cui 18 in provincia di Potenza e 12 in quella di Matera. Obiettivo centrale è quello di avvicinare il consumatore in modo consapevole ai prodotti della sua area territoriale e rurale creando un rapporto più stretto dei produttori con i cittadini. E garantire un risparmio tra il 20 e il 30% per una spesa media di 100 euro”.

Prodotti del paniere lucano

NUOVA SCOSSA

La terra continua a tremare POLLINO – Il pollino trema ancora. Un’altra scossa di terremoto di magnitudo 2.8 è stata registrata nella notte tra giovedì e ieri tra la Basilicata e la Calabria, nella zona del Massiccio del Pollino, tra le province di Potenza e Cosenza. Secondo i rilievi effettuati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8,1 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni potentini di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello, e di quelli cosentini di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno. Secondo quanto si è appreso, ancora una volta per fortuna non si hanno avute segnalazioni di danni a persone o cose, ma la paura aumenta di giorno in giorno tra gli abitanti delle zone interessate allo sciame sismico ormai in atto da due anni.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I V

Domenica 9 dicembre 2012

MOBILITÀ

AUTOBUS EXTRAURBANI

GIOVANNA LAGUARDIA l Pensiline per tenere i passeggeri al riparo dalla pioggia, panchine per rendere meno pesante l’attesa e cinque stalli dotati di sensori automatici che indicano immediatamente la presenza di un bus: sono stati ormai completati i lavori in viale del Basento per il nuovo terminal degli autobus extraurbani. Il trasferimento del capolinea da piazza Zara a Viale del Basento è stato annunciato prima per il mese di ottobre e poi per il mese di novembre, ma i lavori hanno richiesto più tempo del previsto. Adesso, però, come si può vedere dalle fotografie scattate da Enzo Bianchi, tutto è davvero pronto, compreso il sistema semaforico che avrà il compito di indicare agli autisti in arrivo gli stalli liberi. In tutto cinque stalli per i bus extraurbani, con una pensilina lunga 150 con panchine ed illuminazione per il comfort dei passeggeri. A quando allora il trasferimento? Lo abbiamo chiesto all’assessore alla mobilità del Comune di Potenza Giuseppe Ginefra che spiega: «Ormai i lavori per la costruzione dei nuovi stalli sono completamente terminati. L’unica cosa che manca per l’inaugu-

INFRASTRUTTURE Il nuovo terminal comprende cinque stalli con segnalazione automatica di libero/occupato e una pensilina con panchine

TEMPISTICA Il Comune: «Ci auguriamo che tutta la documentazione necessaria possa arrivare entro questa settimana»

Nuovo terminal, manca solo il via libera dell’Anav Lavori ultimati per lo spostamento da via Zara a viale del Basento razione del nuovo terminal è l’autorizzazione dell’Anav per modificare il percorso degli autobus extraurbani. Speriamo che anche quest’ultimo passaggio burocratico possa consumarsi al più presto in modo da rendere subito fruibile il terminal. Il nostro auspicio è quello di fare l’inau-

gurazione entro la settimana prossima». Ma il terminal bus di viale del Basento fa parte di un «pacchetto mobilità» che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrebbe servire a snellire il traffico in città e a facilitare la vita dei visitatori. Insieme al ter-

PERCORSO

minal, infatti, dovrebbero essere aperti al pubblico anche il sottopassaggio ferroviario che da viale del Basento porta alla stazione di Potenza Centrale e le scale mobili che dallo scalo ferroviario portano al Mobility Center di via Nazario Sauro. L’impianto meccanizzato, il quarto della città, è già pronto da qualche tempo. È costato circa un milione e 500 mila euro e comprende due piccole stazioni (di cui una nel piazzale della stazione ferroviaria e una sul piazzale della sede del Municipio), tre rampe mobili e un percorso pedonale coperto. Il tutto per una lunghezza di circa 80 metri con un dislivello complessivo di circa 20 metri. Del pacchetto fa parte anche il parcheggio della fondovalle dell’Unicef, che inzialmente sarà aperto solo ai bus extraurbani regionali e provinciali. E se l’autorizzazione dell’Anav dovesse tardare ancora molto ad arrivare? In questo caso il Comune sta valutando l’ipotesi di aprire al pubblico almeno il sottopassaggio pedonale ferroviario e le scale mobili, per offrire un servizio almeno a quanti giungono a Potenza con il treno, in attesa di poter trasferire il terminal.

COLLEGAMENTI

Per cambiare il percorso dei bus serve un’autorizzzione

Il terminal è collegato col sottopasso e la scala mobile

AUTOBUS Tutto pronto, o quasi, per il trasferimento del terminal in v. del Basento [foto Bianchi]

MOBILITÀ L’ingresso del sottopassaggio pedonale che porta alla stazione [foto Bianchi]

POTENZA ACCESSO DIFFICILE ALLE ATTIVITÀ COMMERCIALI, TOMBINI, SEGNALETICA MANCANTE

POTENZA ALLE 19 INAUGURAZIONE DEL PRESEPE

Auto e moto: pedoni sempre più a rischio

Le sculture in metallo del cosentino Presta per celebrare la Natività in piazza

In via della Chimica il pericolo è in agguato ANGELO LA CAPRA l C'è una strada che scorre parallelamente a viale del Basento, dove sta per essere ultimato il nuovo terminal dei bus extra urbani. Si tratta di via della Chimica, che si trova nel bel mezzo del parco fluviale e di una infinita serie di uffici e attività commerciali. Un tempo su via della Chimica poggiavano diverse aziende, qualche officina ma pochi uffici e pochissime attività commerciali. Una strada secondaria, insomma, buona per parcheggiare l’auto nei sabati di mercato e per recarsi al proprio posto di lavoro. Buona anche per i podisti della domenica intenzionati a sgranchirsi i muscoli lungo le rive del fiume Basento. Le rapide trasformazioni urbanistiche e l’espansione commerciale del capoluogo hanno negli anni trasformato quella piccola bretella di asfalto. Da quando poi viale del Basento è interessata dai lavori del terminal dei bus, via della Chimica si è snaturata trasformandosi da arteria stradale di servizio, a principale via di comunicazione dell’area circostante, nel bel mezzo di una zona non più industriale ma

quasi completamente commerciale. Non tutto però fila liscio ed alcuni lettori, che per motivi di lavoro percorrono quotidianamente via della Chimica con i propri mezzi, segnalano da tempo la pericolosità di una via piena di insidie e certamente poco adatta a sopportare ingenti volumi di traffico. Vediamo cosa succede tutti i giorni. Dall’incrocio con viale del Basento, a lato del ponte Musmeci, via della Chimica prosegue circa un chilometro costeggiando il fiume da un lato ed una fitta rete di attività commerciali e artigianali dall’altro. L’accesso a queste ultime è molto precario per mancanza di segnaletica e spazi adeguati, ne consegue che la visibilità è assolutamente insufficiente con grave rischio per l’incolumità di pedoni e veicoli. Nel mezzo della carreggiata e per tut la sua lunghezza si susseguono un numero infinito di tombini sporgenti, alcuni assolutamente inevitabili, che mettono a dura prova la meccanica di auto e moto e l’abilità dei loro conducenti. Ai lati la sosta è lasciata al libero arbitrio e definirla selvaggia è un eufemismo. Tra l’altro staziona sempre un rimorchio di camion utilizzato per

scuola guida che crea problemi per via del notevole ingombro. Nel corso della giornata anche qualche bus extra urbano sosta a bordo strada, spesso in parallelo al suddetto rimorchio, dando vita a un insidioso restringimento. Da questa estate ci si sono messi anche i lavori di riqualificazione del parco fluviale (fermi da mesi!) che hanno costretto passanti e atleti ad allungarsi per un tratto su via della Chimica per aggirare il cantiere sul lungo fiume. Tutte queste criticità rendono via della Chimica una delle strade a più alto rischio della zona industriale e solo per caso finora non è successo nulla di grave. L’augurio è che, una volta ultimati i lavori in viale del Basento, si provveda a mettere in sicurezza anche via della Chimica adeguandola agli attuali volumi di traffico.

PERIFERIA Una panoramica di via della Chimica: sempre più frequentata ma senza infrastrutture [foto Bianchi] .

l Sarà inaugurato questa sera alle ore 19 in piazza Prefettura a Potenza il presepe artistico dello scultore cosentino Gianfranco Presta. Si tratta di reti e filo zincati che, modellati sapientemente, danno vita ai personaggi che la tradizione francescana individua quali protagonisti della scena che racconta la nascita di Gesù. «La mia idea di scultura è un po' controcorrente rispetto a quanto generalmente si pensi; l'elemento dominante nei miei lavori è la leggerezza, con disegni che si inseriscono nello spazio», così Presta sintetizza la sua opera, che fa parte della collezione privata di Aldo Colella, e che l'anno scorso è stata ospitata all'interno della cattedrale potentina il cui parroco, don Vito Telesca, ha collaborato con il Comune nell'organizzazione dell'iniziativa. Il sindaco Vito Santarsiero, che sarà presente insieme a don Vito Telesca e alla giunta comunale, ha sottolineato come “in questo momento storico particolare per la nostra città e per tutto il Paese, abbiamo ritenuto che il presepe, simbolo religioso attorno al quale si ritrovano tradizionalmente le nostre famiglie, potesse e dovesse tornare a essere elemento centrale anche di tutte le manifestazioni natalizie che abbiamo organizzato».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.12.2012

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Potenza Domenica 9 dicembre 2012

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il cattivo tempo demotiva un po’ i cittadini attratti soprattutto dai presepi di Ferrigno

Shopping tra i mercatini

Oggi l’inaugurazione in piazza Prefettura della sacra famiglia di Gianfranco Presta SONO partiti un pò in salita i mercatini di Natale, quest’anno. Sarà stato forse per il cattivo tempo ma in pochi ieri si sono avvicinati a curiosare tra le bancarelle. Il gong ufficiale alle festività, però, è stato appena suonato. C’è tempo per riscaldare l’atmosfera. Una trentina gli stand in tutto, tra hobbisti ed esercenti iscritti alla camera di commercio. Ad attrarre la curiosità dei pochi passanti sono soprattutto i presepi. In particolare quelli del napoletano Ferrigno, novità di questi mercatini 2012. Sarà che siamo al sud, sarà l’arte manifatturiera di questa storica famiglia artigiana di San Gregorio Armeno, saranno le dimostrazioni dal vivo, fatto sta che la casetta di Ferrigno è tra le più affollate. La gente si ferma, guarda e ovviamente chiede i prezzi. Che non sono tra i più economici. Basti pensare che un un angioletto di circa 15 centimetri costa intorno ai 30 euro. Si tratta però di un capolavoro. Interamente in terracotta, dipinto a mano. Per il resto ci si ferma un pò per caso. Addobbi natalizi realizzati a mano, in feltro, dipinti o realizzati con la tecnica del decoupage. Prodotti enogastronomici (formaggi, salumi, marmellate propriamente confezionate e dal gusto particolare, come mela e susina insieme), biscotti dalle forme tipicamente natalizie, e poi borse e sciarpe all’uncinetto, collane, orecchini e bijou che mischiano materiali e tecniche creative differenti, spaziando dalla pasta di sale alle pietre dure. E ancora oggettistica varia, e dei particolari gioielli vintage venduti da un falegname di Potenza appassionato del settore. Anche al villaggio di Babbo Natale le letterine imbucate sono ancora poche. Ma tra non molto - assicura-

Alcuni degli stand natalizi del centro storico (Foto Mattiacci)

no gli “elfi” dell’associazione Fabula - la parete dell’abitazione di Santa Claus sarà ricoperta da una marea di lettere e disegni. Tra le solite richieste, anche le più strambe. Come uno schiacciapatate -raccontano ancora i volontari dell’associazione - un fratellino o una sorellina. Insomma, non saranno i mercatini dell’Alto Adige, ma i mercatini di potenza restano comunque dei

buoni attrattori, un modo diverso per guardare la città con occhi nuovi. Anche solo per una volta l’anno. Angoli suggestivi, oltre al centro storico - dove i mercatini rimarranno aperti a largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli fino al 23 dicembre, con apertura dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 nei giorni feriali e dalle 10 alle 21 con orario continuato nei gironi festivi - sono

stati creati davanti al Chiesa di santa Maria, dove i mercatini rimarranno aperti ancora fino a oggi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 e a San Michele, ancora nel centro storico, dove la parrocchia ha organizzato un presepe vivente che andrà in scena anche oggi e poi dal 4 al 6 gennaio. Oggi, inoltre, al centro della città, alle 19, in piazza Mario Pagano verrà inaugurata la sacra

NELLE SCALE MOBILI

Inaugurata la mostra concorso che vede la partecipazione di professionisti e amatori

Presepi dalle mille sfaccettature

IL Natale è l’albero ma soprattutto i presepi (nelle foto di Andrea Mattiacci). E’ stata inaugurata ieri alle 19 la seta edizione di “In viaggio tra i presepi”, la mostra-concorso nel percorso di viale Dante delle scale mobili di Potenza. Sono cinquantotto i partecipanti provenienti da tutta la Basilicata. «Quest'edizione– dichiarano gli organizzatori – si è innalzato molto il livello qualitativo delle opere presepiali, alcune delle quali sono delle vere e proprie opere d'arte, espressioni di ammirevoli abilità artigianali». Organizzato dall’associazione Sintetika, in collaborazione con Key Service, e patrocinato dal Comune di Potenza e dell’Apt, l’evento si abbina a una raccolta fondi in favore di “Aiutare i bambini”onlus. Per votare il proprio presepe preferito, infatti, bisogna dare una piccolissima offerta simbolica.

rappresentazione che quest'anno proporrà sculture dell'artista cosentino Gianfranco Presta. Si tratta di reti e filo zincati che, modellati sapientemente, danno vita ai personaggi che la tradizione francescana individua quali protagonisti della scena che racconta la nascita di Gesù. «La mia idea di scultura è un po' controcorrente rispetto a quanto generalmente si pensi; l'elemento dominante nei miei lavori è la leggerezza, con disegni che si inseriscono nello spazio». Così Presta sintetizza la sua opera, che fa parte della collezione privata di Aldo Colella, e che l'anno scorso è stata ospitata all'interno della cattedrale potentina il cui parroco, Don Vito Telesca, particolarmente sensibile all'arte, ha collaborato con il Comune nell'organizzazione dell'iniziativa. Il sindaco Vito Santarsiero, che sarà presente insieme a don Vito Telesca e alla giunta comunale, ha sottolineato come «in questo momento storico particolare per la nostra città e per tutto il paese, abbiamo ritenuto che il presepe, simbolo religioso attorno al quale si ritrovano tradizionalmente le nostre famiglie, potesse e dovesse tornare a essere elemento centrale anche di tutte le manifestazioni natalizie che abbiamo organizzato. La fede e la sobrietà che la sacra rappresentazione propongono, ritengo possano rappresentare un momento di conforto e aprire orizzonti di speranza, in una situazione che purtroppo permane, oggettivamente, difficile». Il pittore e scultore calabrese, pur poco più che trentenne, ha già al suo attivo la partecipazione a diverse mostre e gli apprezzamenti di pubblico e critica per lavori che tra tele, incisioni, e sculture sanno proporre elementi innovativi anche in settori molto tradizionali, quale può essere proprio quello dell'arte presepiale. Anna Martino


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Matera e provincia 15

Lunedì 10 dicembre 2012

Irsina Soddisfazione del sindaco Favale per i fondi assegnati alla ristrutturazione

Presto il nuovo volto della Cattedrale IRSINA - Il sindaco di Irsina Raffaele Favale, a nome di tutti gli irsinesi esprime grande soddisfazione ed apprezzamento per il finanziamento annunciato due giorni fa durante una conferenza stampa, nella sede arcivescovile di Matera, alla presenza del Vescovo mons. Salvatore Ligorio, del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e dei sindaci delle città' coinvolte, Matera e Irsina. I fondi verranno utilizzati per svolgere importanti lavori di ristrutturazione e consolidamento delle murature della Cattedrale di Irsina. L ’impor-

tante finanziamento, per intervenire urgentemente soprattutto sulle coperture della chiesa dove da tempo si sono verificate numerose falle nella muratura dalle quali entra acqua nella struttura, mettono in serio pericolo la staticità delle antiche mura. «Per la nostra Cattedrale – spiega Raffaele Favale - è stato previsto un finanziamento di 2 milioni e 800 mila euro. E' dagli anni ‘60 che la Cattedrale non era interessata da lavori di manutenzione strutturali, tanto da subire, in questi ultimi tempi, fenomeni seri di infiltrazione di acqua piovana tali da danneggia-

re le strutture architettoniche del presbiterio. L'intervento previsto – prosegue il sindaco - parte dalla ristrutturazione di tutte le coperture esterne del grande monumento al rifacimento degli intonaci interni e di tutti sevizi e sarà' realizzato in tempi molto brevi. La fine lavori è prevista entro e non oltre dicembre 2014. Le nostre preoccupazioni, quelle del parroco della cattedrale, don Gerardo Forliano, per lo stato di degrado della struttura, sono state sempre all'attenzione del nostro Arcivescovo che non ha esitato ad

esternare la sua soddisfazione facendo riferimento all'ottimo lavoro svolto con pazienza e costanza da tutto lo staff degli uffici tecnici della Diocesi. Vogliamo ringraziare, il Presidente della Regione Vito De Filippo e tutti i suoi collaboratori, tra cui la Patrizia Minardi, funzionario della Regione Basilicata, per la loro particolare sensibilità verso il mondo della cultura e per l’impegno quotidiano per preservare e conservare i tantissimi monumenti presenti nella nostra regione. Infine - conclude il sindaco Raffaele Favale - voglio ringraziare per il suo

La cattedrale di Irsina

costante interessamento, l'ing. Gerardo Calvello; anch'egli da buon irsinese ha da subito condiviso con noi le preoccupazioni per il luogo piu' caro a tutti i figli di Irsina e che tra l'altro

conserva la statua di Sant'Eufemia del Mantegna, capolavoro unico al mondo del Rinascimento italiano». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Ferrandina Impossibile anche raggiungere la zona. Sulla strada lavori che proseguono dal 2008

Un sogno che dura da trent’anni

La lottizzazione Zambroglio è ancora ferma e i proprietari sono esasperati di MARGHERITA AGATA FERRANDINA –Zambroglio ovvero la lottizzazione infinita. Sono trent’anni che i “fortunati” proprietari di suoli in questa zona, incastonata tra le case della piana di Santa Maria e le palazzine della Circonvallazione, sognano di poter costruire. Ma quel sogno è ancora una chimera. Tra ritardi e malaburocrazia i circa 50 proprietari continuano ad attendere il permesso per edificare. Si badi, non stiamo parlando di palazzi o grattacieli, ma di villette ad uso familiare. Quale l’intoppo? Più di uno nel corso degli anni. Prima fu la mancanza del Piano regolatore, poi la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. Nel 2008 nel tentativo di accelerare i lavori, i proprietari si costituirono in comitato. E l’amministrazione Ricchiuti, in un primo momento, aveva dato l’impressione di voler sbrogliare l’intricata matassa. Ma alla lunga il rimedio si è rivelato peggiore del male. «Se prima, infatti, i proprietari di un suolo a Zambroglio non potevano edificare- spiega Peppino Rizzi che ha “ereditato” il problema dal suocero- adesso non possono neanche entrare nel proprio terreno, per via dei lavori di sbancamento avviati nel 2008 e mai portati a termine che fanno dell’area un cantiere permanente». A testimoniare lo stato di abbandono e degrado dell’area, all’ingresso della pineta, al di là della recinzione, una voragine profonda diversi metri che ha preso il posto di quella che era una strada percorribile. Lungo il tragitto che arriva fino alla ex casa di riposo solo erbacce e cumuli di materiale di risulta. All’ingresso del cantiere il cartellone ormai sbiadito con l’indicazione di ultimazione dei lavori a marzo 2009. In realtà le risorse destinate a realizzare il muro di rinforzo in cemento armato è stato

rimpiazzato all’ultimo momento da un sistema a “terramesh”che ha finito esclusivamente per erodere altra superficie utile ai singoli lotti, in un’area in cui – fanno notare i proprietari - gli indici di edificabilità sono addirittura più bassi di quelli dei suoli agricoli. L’ultimo quadriennio, in sostanza, è stato sprecato per realizzare un ponte sulla circonvallazione che collega una strada senza uscita, perché mai conclusa. E di case neanche l’ombra. «Intanto – dice Domenico Lafergola, un altro dei proprietari su questi suoli dal 2000 continuiamo a pagare l’Ici e l’Imu. Al danno di una rendita catastale enorme, si aggiunge la beffa di alcun beneficio reale». Inutili tutti i tentativi di avviare un dialogo con l’attuale amministrazione guidata da D’Amelio. «Abbiamo raccoltole firme per poter avere un incontro con il sindaco – dice Rizzi- ma sono trascorsimesi enon abbiamoricevuto alcuna risposta». Intanto i chiusini di ghisa che coprivano i tombini della strada adiacente ai “terramesh” sono spariti, con il rischio che

qualcuno possa farsi anche male, la strada che c’era non c’è più e si sono spesi due volte i soldi: la prima per lo sbancamento della strada, la seconda per la rimozione di terra, ottima per essere venduta, ma frettolosamente classificata come rifiuto. Alle ortiche è finito circa un milione di euro. «All’epoca di Ricchiuti – ricorda Rizzi- ci furono recapitate le lettere per costruire, ma poi tutti i progetti presentati al Comune sono stati respinti». «Eppure- incalza Lafergola- la parte sottocosta che si collega a via Galilei avrebbe tutti i requisiti per poter consentire ai proprietari di edificare, visto che il collegamento a luce, gas, acqua e fogna è già disponibile. E a trarne vantaggio, in tempi di crisi, non sarebbero solo i titolari di suoli ma anche l’economia generale del paese che avrebbe una buona occasione per mettersi in moto». Ma chissà se l’Amministrazione è dello stesso avviso dei proprietari. Il rischio è che, di questo passo, Zambroglio possa restare ancora a lungo la lottizzazione che non c’è. m.agata@luedi.it

L’area di Zambroglio e il cartello che prevedeva la conclusione nel 2009

Colobraro Pronto per disfarsi di lavatrici e frigo. Denunciati due pugliesi

Fermato un camion con rifiuti speciali

I carabinieri di Colobraro davanti al camion sequestrato

COLOBRARO - La mancata disponibilità della discarica di Colobraro, sembra aguzzare l’ingegno dei più “furbi”. Lo dimostra l’operazione portata a termine nei giorni scorsi dai carabinieri del Comando

stazione del paese, che nel corso di servizi di osservazione e controllo del territorio per prevenire e reprimere i reati ambientali, hanno denunciato due cittadini pugliesi, F. M. (classe 1986), con precedenti e

F. A. (classe 1992), incensurato. Nel corso del controllo, inoltre hanno sequestrato il camion con cui i due stavano trasportando diversi quintali di rifiuti speciali sprovvisti di autorizzazione. I militari erano già da qualche settimana in allerta poichè, probabilmente a causa della temporanea chiusura della discarica di Colobraro, in località Monticello, hanno constatato un insolito aumento dello scarico incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi lungo la statale 653 “Sinnica” (in particolare all’interno delle aree di sosta), importante arteria stradale che attraversa i Comuni di Colobraro e

Valsinni. Nei giorni scorsi, dunque, nel pomeriggio, nel corso di uno specifico servizio di controllo gli uomini dell’Arma hanno notato il camion i carico di elettrodomestici come lavatrici, frigoriferi, materiale ferroso di varia natura, contenitori metallici con residui di vernici e olii esausti, nonchè 6 bride per tubi da acquedotto. I militari sono tempestivamente intervenuti bloccando il veicolo e procedendone al controllo. A seguito della verifica dell’assenza delle autorizzazioni amministrative, i due sono stati denunciati Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera per trasporto di rifiuti speciali

pericolosi e non, in violazione della normativa nazionale in vigore a tutela dell’ambiente (D. Lgs.152/2006) e per il reato di ricettazione, non avendo saputo indicare la provenienza delle bride per tubi da acquedotto, generalmente oggetto di furto all’interno dei cantieri edili o presso le rivendite specializzate. L’operazione rientra nell’ambito delle attività di controllo del territorio che la compagnia di Policoro ha intensificato per prevenire e reprimere con maggiore efficacia, i reati in materia ambientale, a tutela del territorio. provinciamt@luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I V

Lunedì 10 dicembre 2012

POLICORO LUCA ORIOLI E MARIROSA ANDREOTTA FURONO TROVATI SENZA VITA NELLA CASA DELLA RAGAZZA IL 23 MARZO 1988

Morte dei fidanzatini, adesioni su facebook contro l’archiviazione

È boom a tre giorni dall’avvio del gruppo che sollecita giustizia FILIPPO MELE l POLICORO. Centosessantasette amici e settantaquattro aderenti al gruppo “Non archiviamo la giustizia” alle 12 di ieri. Sono i primi dati evidenziabili dopo neanche 3 giorni dall’apertura della pagina facebook http://www.facebook.com/#!/noarchiviamo.lagiustizia da parte del Comitato omonimo costituito a Matera da circa 200 persone animate tutte dalla volontà di battersi, con ogni mezzo legale e democratico, perchè l’inchiesta sul caso dei “Fidanzatini di Policoro” non venga archiviata. Come richiesto dal pm che conduce l’inchiesta, Rosanna De Fraia, al gip del tribunale di Matera, Rosa Bia. Contro tale richiesta, l’avvocato Franco Auletta, legale di Olimpia Fuina, madre di Luca Orioli, il ragazzo che fu trovato senza vita, con Marirosa Andreotta, nella casa di lei il 23 marzo 1988 in circostante tutte ancora da chiarire, ha presentato ricorso. Nell’atto si chiede di continuare le indagini poichè le conclusioni cui è giunta la Procura sono nettamente in contrasto con le perizie dei consulenti di parte. Ed il Comitato sorto a Matera, ma aperto alla adesione di cittadini da ogni parte d’Italia, si prefigge di sostenere un ricorso ritenuto sacrosanto. Del resto, si possono archiviare delitti di cui non si sono trovati i responsabili? Il diritto alla verità ed alla giustizia sulla morte per mano assassina dei propri cari è non solo dei

familiari ma delle comunità interessate. Sopratutto se, come nel caso del “giallo di Policoro”, si sono succeduti nel tempo una serie paurosa di false perizie e di depistaggi. «Tanto che – per “Non archiviamo la giustizia” – la morte di Luca e Marirosa è ancora avvolta nel mistero. Da anni mamma Olimpia si batte per conoscere la verità. Da anni i lucani si domandano cosa è accaduto davvero a Policoro 24 anni fa. Ma nessuno ha ricevuto una risposta. La società civile è stanca dei dubbi mai fugati, degli interrogatori inevasi

e delle mezze verità. Per questo abbiamo deciso di stare accanto ad Olimpia nella sua battaglia». Ed i principi ispiratori della nascita dell’organismo, dunque, hanno già ricevuto numerosissime adesioni. Adesioni che stanno arrivando anche su https://twitter.com/Nonarchiviamo. Ma il Comitato, ancora senza un portavoce, ha l’intenzione di organizzare altre iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Proprio per stasera è prevista una riunione per stabilire una sorta di cronoprogramma.

LA MAMMA Olimpia Fuina

La madre «coraggio» di Luca Orioli Olimpia Fuina: «Sono grata a chi si sta adoperando» «Sono grata a tutte le persone che, a mia completa insaputa, si stanno adoperando perchè la vicenda di mio figlio Luca non venga archiviata dopo lunghissimi 24 anni di falsità e depistaggi». Olimpia Fuina, la madre coraggio di Luca Orioli, trovato senza vita il 23 marzo del 1988 con Marirosa Andreotta, si è mostrata sorpresa quando ieri le abbiamo comunicato i primi dati sulle adesioni alle pagine facebook e twitter del Comitato “Non archiviamo la giustizia” sorto apposta per sostenere la sua battaglia di giustizia e verità. “La solidarietà della gente, adesso, e di questo ne sono felice – ha concluso mamma Olimpia – si è fatta concreta, reale. Sono grata per questo alle 200 persone che hanno voluto costituire questo Comitato ed a tutti (fi. me.) coloro che vi stanno aderendo”.

COLOBRARO DUE PUGLIESI BLOCCATI SULLA SINNICA MONTESCAGLIOSO POLITICA Non autorizzati trasportavano rifiuti speciali, due denunciati l COLOBRARO. I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà due pugliesi, F. M., di 26 anni, censurato e F. A., 30, incensurato, e sequestrato il camion con cui trasportavano diversi quintali di rifiuti speciali sprovvisti di autorizzazione. I militari erano allerta poiché, dopo la chiusura della discarica comunale, avevano constatato l’aumento dell’abbandono di rifiuti speciali lungo la Sinnica. Impossibile non notare un camion in transito carico di carcasse di elettrodomestici, materiale ferroso, contenitori metallici con residui di vernici e olii esausti, nonché di sei bride (manicotti in ferro) per tubi da acquedotto. I carabinieri hanno bloccato il veicolo sottoponendolo a controllo. A seguito della verifica dell’assenza delle autorizzazioni amministrative, F. M. e F. A. sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Matera per trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non e per il reato di ricettazione non avendo saputo indicare la [fi.me.] provenienza delle costose bride.

Crisi chiusa, la nuova giunta tra conferme e nuovi entrati l MONTESCAGLIOSO. Il Pd di Montescaglioso, nelle settimane scorse, aveva chiesto al sindaco, Giuseppe Silvaggi, di avviare una verifica politico-programmatica sull’attività amministrativa. Così, lo scorso 30 novembre, il sindaco, prendendo atto delle richieste del Pd, aveva ritirato le deleghe assessorili avviando una fase di approfondimenti. Nelle scorse ore, Silvaggi ha ricostituito la nuova giunta, chiudendo di fatto la verifica politica che si era resa necessaria al fine di rilanciare l’azione programmatica e amministrativa. Le deleghe assegnate dal Sindaco vedono la nuova compagine di Giunta così composta: Angelo Eletto (riconfermato vice-sindaco), Roberto Venezia, Maddalena Ditaranto, Antonio Lorusso e Pietro Avena. Nell’insediare la nuova Giunta, il sindaco ha voluto esprimere parole di ringraziamento per l’impegno profuso ed il lavoro svolto da Franco Palazzo e Cosimo Franco.

le altre notizie ROTONDELLA

L’Istituto Giovanni XIII partecipa al «Bimboil» n Olio re della cucina mediterranea. Così l’Istituto comprensivo di Rotondella “Giovanni XIII” partecipa al progetto Bimboil. La reggente Anna Maria Salvaggio ha sottolineato l’interesse per la tutela dell’olivicoltura con l’obiettivo di promuovere scelte sane nell’alimentazione. Bimboil propone per l’anno scolastico in corso la «“Caccia al tesoro: i piccoli esploratori delle terre dell’olio” ed un programma didattico “volto all’apprezzamento dell’olio extravergine di [fi.me.] oliva».


Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 241 del 11.12.2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Sviluppo

L’ass. Pittella traccia un primo bilancio sui Piot e guarda con attenzione al futuro Esperienza innovativa e molto apprezzata

Esercitazione di Protezione civile con simulazione di sisma il 14 e 15 dicembre in Basilicata

Un terremoto per finta per essere pronti a tutto Previsti test “per posti di comando” e l’evacuazione dell’intero quartiere Poggio Tre Galli a Potenza. De Filippo: importante consolidare l’edilizia

L’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella, traccia un bilancio sui Piot ricordando che “rappresentano progetti di sviluppo centrati sulla valorizzazione, promozione e comunicazione delle risorse di ciascun territorio proponente, organizzati, pur con luci e ombre, intorno a precisi prodotti turistici”. L’assessore ha aggiunto che l’esperienza, apprezzata dalla Commissione europea, è stata recepita con entusiamo e partecipazione dalla componente pubblica e privata. A PAG. 3

Tra venerdì e sabato 15 dicembre prossimi la Basilicata farà finta di aver subito un tremendo evento tellurico: è prevista infatti un’esercitazione nazionale di Protezione civile per evento sismico di intensità 6.5 della scala Richter, con epicentro in Val d’Agri e che coinvolgerà principalmente la provincia di Potenza e interesserà anche quelle confinanti di Matera, Cosenza e Salerno. Il dipartimento nazionale della Protezione civile, che da due anni ha avviato un percorso che coinvolge l’intero Paese sulla pianificazione dell’intervento nazionale a seguito di un terremoto di forte intensità, quest’annoha scelto la Basilicata. La simulazione servirà per valutare l’adeguatezza dei piani e delle procedure delle diverse componenti e strutture operative coinvolte, da cui il dipartimento nazionale attingerà per apportare un contributo ulteriore all’elaborazione di un Programma nazionale di soccorso sul rischio sismico. Le attività coinvolgeranno gli operatori di protezione civile delle Regioni Basilicata, Calabria e Campania, delle Prefetture e delle Province di Potenza, Matera, Cosenza e Salerno e i Comuni lucani. Da sinistra Gabrielli, De Filippo e il prefetto di Potenza Nunziante

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Don Uva: De Filippo ha scritto una lettera alla Congregazione e al presidente della sezione fallimenti del tribunale di Trani

Formalizzata la proposta sul fitto del ramo d’azienda e sollecitati i pagamenti A breve dovrebbe arrivare la decisione sulla richiesta avanzata dalle diverse imprese fornitrici Fissato un incontro in Regione per garantire i servizi A PAG. 3

L’assessore Martorano e il presidente De Filippo sul tetto del Don Uva

Province, Matera si salva ma l’intera materia resta un grande pasticcio

Non verrà abbassata l’Imu per gli abitanti della città dei Sassi Adduce: era impossibile

Le preoccupate parole del presidente Stella fra le varie scadenze e l’attività quotidiana

Il sindaco: non potevamo diminuire causa tagli e anche per gli ulteriori aggravi previsti

“Le banali questioni di pennacchio non c’entrano niente, le regioni monoprovincia sono una mostruosità”: lo dice Franco Stella, presidente di quella Provincia di Matera che - dimissionario com’è il governo Monti - dovreb-

Forse qualcuno sperava in un ridimensionamento dell’aliquota dell’Imu nella città dei Sassi. Invece la tassa resterà invariata. Lo fa sapere il sindaco Salvatore Adduce spiegando che era impossibile fare altrimenti. Innanzitutto

be salvarsi dalla cancellazione data oramai per certa. Nel frattempo avanza una nuova ipotesi: non solo potrebbe salvarsi la Provincia di Matera, ma anche le giunte di entrambe le amministrazioni.

La Gazzetta del Mezzogiorno

per la situazione già critica e poi per gli ulteriori aggravi annunciati dal governo sui fondi di garanzia dei crediti. Un auspicio: che in futuro le risorse racimolate con l’Imu restino nelle casse dei Comuni.

Il Quotidiano della Basilicata


11.12.2012 N. 241

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Basilicata Mezzogiorno

Esercitazione di Protezione civile il 14 e 15 dicembre con simulazione ed evacuazione di un quartiere

Si apre il sipario sul sisma

Lo scenario in caso di evento d’intensità 6.5 Richter ed epicentro in Val d’Agri Si gioca al terremoto. Si gioca, ma fino a un certo punto: è importante il valore dell’esercitazione nazionale di Protezione civile che prevede, sabato 15 dicembre prossimo, la simulazione di un evento sismico di intensità 6.5 della scala Richter, con epicentro in Val d’Agri e che coinvolgerà principalmente la provincia di Potenza e interesserà anche quelle confinanti di Matera, Cosenza e Salerno. L’obiettivo è saggiare la capacità di reazione in caso di eventi catastrofici. L’iniziativa è stata presen-

tata ieri alla presenza del capo della Protezione civile Franco Gabrielli e del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Sono oramai due anni che il dipartimento nazionale della Protezione civile ha avviato un percorso. E’ la Basilicata quest’anno lo scenario di riferimento. La simulazione del sisma, ossia l’operazione “Basilicata 2012”, servirà per valutare l’adeguatezza dei piani e delle procedure delle diverse componenti e strutture coinvolte, da cui il dipartimento nazionale attingerà per apportare

Le scuole

Poggio Tre Galli sarà “svuotato” La simulazione più importante, quella che testerà in maniera più significativa tempi di reazione e intervento, sarà quella che si svolgerà a Potenza, nel quartiere Poggio Tre Galli e in parte del rione Cocuzzo, sabato 15 dicembre prossimo. Sarà l’intera zona interessata all’evacuazione. In particolare, verranno “svuotate” numerose scuole del rione: le scuole dell’infanzia “Due Noci” di via Adriatico e “Apriti sesamo” di piazza Adriatico; poi, una serie di istituti di via Anzio (scuola primaria “L. Sinisgalli”, scuola Media “L. Sinisgalli”, Itc e per Programmatori “F. S. Nitti”, Istituto tecnico commerciale “G. Falcone”, Istituto professionale per i servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e liceo scientifico statale annesso al Convitto nazionale “S. Rosa”. Infine, il Conservatorio musicale “Gesualdo da Venosa” in via Tammone. Evacuare la zona interessata non è cosa semplice: ci vivono 2.281 famiglie per un totale di circa 7.557 abitanti. In base alle previsioni del Piano cittadino di protezione civile, saranno utilizzate nove area di attesa che hanno la capacità di accogliere circa 22.000 persone. Il giorno prima è invece la volta di alcuni “test esercitativi” e di altre scuole sparse sul territorio regionale. Le prove di evacuazione saranno anche l’occasione per testare i Piani comunali di emergenza in quattro centri: a Potenza, Matera (Liceo scientifico “D. Alighieri” e Iis “Pentasugli”, Tricarico (Iis “C. Levi) e Montalbano Jonico (Iis “Pitagora”). (bm3)

un contributo all’elaborazione di un Programma nazionale di soccorso sul rischio sismico. Coinvolti gli operatori di protezione civile delle Regioni Basilicata, Calabria e Campania, delle prefetture e delle Province di Potenza, Matera, Cosenza e Salerno, i Comuni lucani, oltre alle strutture opera-

tive territoriali e nazionali. In alcune zone si terrà il “test esercitativo” per “posti di comando”, utile a verificare il flusso delle informazioni e le procedure di attivazione e coordinamento della macchina dei soccorsi dal livello periferico a quello centrale. Informazioni sul sito della Protezione civile naziona-

le (www.protezionecivile. it) e della Regione Basilicata (www.regione.basilicata.it). Venerdì 14 dicembre sono previsti corsi formativi per i volontari di protezione civile su come realizzare aree di accoglienza per la popolazione in situazioni emergenziali e prove di evacuazione in tutte le

scuole lucane. Nella mattina di sabato 15 dicembre è programmata l’attivazione per posti di comando del Servizio nazionale della protezione civile in seguito al sisma simulato, con attività operative a livello provinciale e nazionale. Sarà evacuato il quartiere Poggio Tre Galli di Potenza. (bm3)

De Filippo

Gabrielli

Il commento del presidente della Regione Vito De Filippo: “Se da un lato incentiviamo la cultura della prevenzione, dall’altro è assolutamente indispensabile la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio: dunque, anche il consolidamento concreto delle strutture per la sicurezza dei cittadini. La Regione fa la sua parte portando avanti politiche in tema. Grazie a questi interventi, ad esempio, siamo riusciti a limitare i danni alle strutture del Pollino, per l’80% sottoposte ad azioni di consolidamento, nonostante uno sciame sismico ininterrotto da due anni. Ma come l’attività sismica, anche la messa in sicurezza non consente interruzioni: ci aspettiamo ulteriori provvedimenti per continuare a mettere in sicurezza il patrimonio edilizio per la salvaguardia dei cittadini”. (bm3)

L’esercitazione nazionale “Basilicata 2012” è un momento importante per valutare l’adeguatezza dei piani e delle procedure che il Servizio Nazionale della Protezione Civile attiva in emergenza. Deve, però, essere vissuta come un test all’interno di un percorso molto più lungo, articolato, che non deve subire battute di arresto. Le esercitazioni di protezione civile devono diventare l’opportunità per coinvolgere i cittadini, per formarli e renderli consapevoli che i rischi si affrontano solo conoscendo i comportamenti da tenere e le procedure da seguire in caso di emergenza, non affidandosi ad una visione fatalistica della vita. Cittadini consapevoli dunque, ma anche esigenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni ad ogni livello. (bm3)

Macchina pronta a partire Il capo del dipartimento regionale De Costanzo e il sindaco di Potenza Santarsiero si dicono certi che il sistema dei soccorsi e i cittadini siano preparati a ogni evenienza Entrambi sicuri che la macritorio si attiveranno i primi china della protezione ciCentri operativi comunali e vile sia del tutto pronta a misti, nonché i centri di coqualsiasi evenienza: sono ordinamento provinciali”. il sindaco di Potenza, Vito “Auspichiamo la collaboraSantarsiero, e il capo del dizione dei cittadini - conclupartimento regionale della de - in particolar modo delProtezione civile, Giovanni la popolazione scolastica e De Costanzo. dei residenti di Poggio Tre Dice De Costanzo: “La macGalli”. china dei soccorsi è pronta Commenta Santarsiero: “I a partire e a misurarsi sul terremoti in sé non fanno campo. Arriviamo all’eserdanni, i danni avvengono citazione dopo un anno di nelle collettività non prepalavoro che abbiamo interrate. La città di Potenza murotto solo per gestire l’emertuando da una tristissima e genza del terremoto in Il tavolo dei relatori. Nella foto sopra Gabrielli e De Filippo tragica esperienza, ha oggi Emilia e quella di ottobre che un sistema di protezione civiha interessato il Pollino. Dopo la prima ora dall’evento le che può essere additato ad esempio per qualità ed sismico simulato, periodo di tempo in cui verrà simu- efficienza. Siamo orgogliosi di partecipare alla giornata lato il blackout dei sistemi di comunicazione ordinaria, nazionale di Protezione civile mettendo in pratica il nosi avvieranno i contatti tra il dipartimento nazionale di stro valido Piano di Protezione civile che, approvato nel Protezione civile e le sale operative per la condivisione 2006, premiato nel 2008 dalla presidenza del Consiglio delle informazioni. A livello locale si attiverà immediata- dei ministri quale miglior strumento di Protezione civile mente la macchina dei soccorsi; le singole strutture che nazionale, conta a oggi già 12 aggiornamenti. operano ordinariamente sul territorio cominceranno ad Abbiamo lavorato per mesi alla migliore organizzazione intervenire in modo ‘spontaneo’ per prestare soccorso e della esercitazione che coinvolgerà una vasta area della prima assistenza alla popolazione, comunicando con le città con migliaia di persone, scuole, strutture pubbliproprie sale operative, attraverso le reti radio. Si attiverà, che e volontari di Protezione civile, ben consapevoli che sempre per posti di comando, il Servizio sanitario regio- la difesa dalle calamità naturali passa attraverso adenale per le attività di soccorso sanitario urgente. Sul ter- guati percorsi di informazione e formazione”. (bm3)


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Basilicata Mezzogiorno

De Filippo ha formalizzato la richiesta del fitto di un ramo d’azienda annunciata alle parti nei giorni scorsi

Don Uva, attesa e speranza

A breve la decisione del Tribunale di Trani sul fallimento e lo sblocco dei pagamenti Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha scritto alla ‘Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza’ e al presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Trani, Alfonso Orazio Maria Pappalardo, per chiedere di pervenire alla stipula di un contratto di fitto di ramo d’azienda da individuarsi nella struttura ‘Don Uva’ di Potenza. Con tale iniziativa, il presidente della Regione ha formalizzato il percorso già annunciato nei giorni scorsi a sindacati e lavoratori dall’assessore alla Salute Attilio Martorano finalizzato a garantire, con lo strumento del fitto di ramo d’azienda, continuità lavorativa e mantenimento dei livelli dei servizi assistenziali.

sostenibilità dei servizi e dei relativi pagamenti. Dunque, il governo regionale è a lavoro per trovare soluzioni concrete ai tanti aspetti problematici che interessano la struttura potentina e preoccupano i lavoratori coinvolti che nei giorni scorsi hanno organizzato un’accesa protesta guardata con attenzione dai rappresentanti istituzionali. Intanto, oltre all’atteso sblocco dei ste dalla legge. Per parte sua, la Regione Basilicata si impegna a concludere positivamente l’accordo transattivo tra l’Azienda sanitaria di Potenza e la Congregazione sui pagamenti per i periodi pregressi. Inoltre, il governatore, in riferimento alla complessiva situazione del ‘Don

Momenti della visita di De Filippo e Martorano ai dipendenti Don Uva in protesta

di Potenza e i rappresentanti sindacali al fine di individuare ogni utile soluzione per scongiurare l’interruzione di tali servizi. A tal proposito, nella stessa nota di convocazione, Martorano ha rivolto un accorato invito ai dirigenti dell’Ambrosia Technologies affinché soprassiedano alla minacciata interruzione dei servizi erogati a

Il doppio obiettivo dell’esecutivo è garantire la continuità lavorativa e mantenere i livelli dei servizi essenziali della struttura Nella lettera, De Filippo, come già rappresentato più volte con forza ai diversi soggetti in campo, ha ribadito che resta assolutamente prioritario l’impegno della Congregazione a regolare con la massima tempestività le spettanze retributive ai lavoratori della sede di Potenza per le mensilità di settembre e di ottobre di quest’anno, attivando tutte le procedure previ-

“Ritengo che i Pacchetti integrati di offerta turistica (Piot), approvati nel 2010, hanno rappresentato veri e propri progetti di sviluppo turistico centrati sulla valorizzazione, promozione e comunicazione delle risorse di ciascun territorio proponente, organizzati, pur con luci ed ombre, intorno a precisi ed individuati prodotti turistici, il turismo balneare, naturalistico-ambientale, gastronomico, culturale, sportivo e di fruizione attiva della natura, integrati sia come concept di prodotto che come ventaglio di infrastrutture, aiuti agli investimenti privati, strategie di marketing e sostegno ad eventi”. Lo ha detto l’assessore alle At-

Uva’ ha evidenziato come l’imminente scadenza dei contratti tra la Congregazione e l’Azienda sanitaria di Potenza rappresenti un’occasione per valutare la lunga e complessa storia della struttura alla luce anche degli ultimi accadimenti. D’altra parte, l’emergenza ‘Don Uva’ non si esaurisce nelle problematiche relative al pagamento degli stipendi dei dipendenti

Resta prioritario l’impegno della Congregazione a regolare con la massima tempestività le spettanze retributive

Martorano ha convocato per venerdì dell’Ente “Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza”, ma interessa in modo altrettanto preoccupante tutti i servizi essenziali e i lavoratori ad essi dedicati. In tal senso l’assessore regionale alla

Salute, Attilio Martorano, ha convocato per venerdì prossimo la direzione dell’Opera ‘Don Uva’, i rappresentanti della società fornitrice dei servizi Ambrosia Technologies, l’Azienda sanitaria locale

anche la Ambrosia Technologies e i rappresentanti dell’Asp per scongiurare interruzioni partire da domani. L’evoluzione delle diverse procedure in corso evidenzieranno, già a partire dai prossimi giorni, la reale

Da Pittella l’ok sui Pacchetti integrati di offerta turistica Un’esperienza molto apprezzata dalla Commissione europea tività produttive, Marcello Pittella, tracciando un primo bilancio sull’esperienza. “Ritengo pure - ha aggiunto - che la scelta di far partire e gestire dal basso i Piot sia da continuare e che a distanza di due anni dalla attivazione della procedura si possono tirare le prime somme sull’esperienza che è stata recepita dalla componente pubblica e privata con grande entusiasmo e partecipazione, è stata apprezzata sia dalla Com-

pagamenti ai dipendenti per le mensilità arretrate di settembre e ottobre, a breve dovrebbe arrivare anche la decisione del Tribunale di Trani in merito alla richiesta di fallimento avanzata dalle imprese fornitrici. Non resta che attendere l’evolversi della delicata vicenda, soprattutto in riferimento alla richiesta formale da parte della Regione Basilicata di

Veduta del lago Sirino

missione europea che portata ad esempio come buona pratica di progettazione integrata. Il risultato più nnovativo

- ha continuato Pittella è stato lo sperimentato dialogo tra componente pubblica e privata. Il mio compito di neoassessore

è stato quello di recuperare le risorse per la terza annualità, di riprogrammarle e di spingere i capofila dei Piot, attraverso una consultazione continua. Nel merito - ha rimarcato - voglio aggiungere che il rapporto finanziario tra le diverse componenti della offerta turistica (infrastrutture, aiuti, marketing ed eventi) era prefissato dal 25 al 35 per cento per interventi infrastrutturali pubblici, dal 50 al 60 per cento per aiuti agli investi-

fittare un ramo d’azienda al fine di garantire sia la continuità lavorativa che i livelli dei servizi assistenziali. (bm9)

menti privati ed il 15 per cento per marketing ed eventi. I partenariati hanno poi proposto di suddividere quest’ultimo 15 per cento nel 50 per cento per attività di marketing attuate dall’Apt sulla base di intese sottoscritte con gli stessi Piot ed il restante 50 per cento per il sostegno ad eventi che, individuati dagli stessi partenariati Piot, hanno rappresentato una risposta al crescente protagonismo e creatività sociale di soggetti pubblici e privati. La mia idea - ha concluso - è che l’intero Consiglio regionale debba aprire una seria riflessione sul turismo in Basilicata con l’adozione del nuovo Piano turistico. (bm9)


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Basilicata Mezzogiorno

“Una manovra che prevede misure per ridurre le spese” Riunione congiunta delle Commissioni consiliari permanenti per ascoltare il presidente De Filippo sulla manovra finanziaria 2013 messa a punto dal governo regionale. “Una manovra – ha detto il governatore lucano – che prevede una serie di misure per la riduzione delle spese, così come previsto dai DD.LL. n.95/2012 e n.174/2012, mediante la riduzione per l’esercizio 2013 dei relativi stanziamenti riguardanti principalmente le spese per consulenze (80%), per convegni e spese di rappresentanza (80%), per missioni (50%), per formazione (50%) e per manutenzione, esercizio e noleggio auto (50%). Se le Regioni – ha spiegato il presidente – non osserveranno le recenti misure sulla riduzione della spesa andranno incontro a sanzioni significative quali la decurtazione nel 2013 dei trasferimenti erariali per un importo pari all’80%, oltre ad una ulteriore riduzione nei trasferimenti statali pari alla metà dell’importo erogato complessivamente a consiglieri ed assessori regionali”. “La manovra finanziaria regionale 2013-2015 ha dovuto far fronte all’aggravarsi della crisi economica – ha proseguito De Filippo. Nel corso del 2012 si sono susseguite norme che hanno imposto alle Regioni e agli Enti locali interventi sui costi della politica e di riduzione delle spese secondo il principio per cui ogni livello di governo deve contribuire al risanamento del bilan-

Sopra il palazzo della Presidenza della Giunta regionale di Basilicata

Finanziaria 2013 riunite le Commissioni Il presidente della giunta De Filippo ha illustrato le linee guida della manovra cio pubblico nazionale. La Giunta regionale con il Ddl che presenta all’approvazione consiliare, dà attuazione a tali norme facendo propri gli scopi della Spending Review. Nel Bilancio sono state previste tutte le risorse per sostenere il sistema delle imprese, l’Università e la ricerca, la spesa sociale e il completamento degli investimenti pubblici. La dotazione finanziaria – ha aggiunto – è suffi-

ciente per completare i programmi comunitari”. De Filippo, poi, ha illustrato ai commissari i singoli articoli del disegno di legge ponendo l’attenzione sull’art.1 che prevede il limite massimo di indebitamento del bilancio della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2013 che, tenuto conto delle operazioni di rimborso di prestiti, è determinato in 61.554.451,54 euro; l’art.7 che detta le

norme di attuazione delle misure di contenimento della spesa; l’art.9 che prevede i contributi agli enti locali per il mantenimento degli uffici giudiziari al fine di assicurare per il prossimo quinquennio un corretto equilibrio delle spese di gestione a carico degli enti locali; l’art. 12 che, in attuazione del D.L. n.138/2011, istituisce il Collegio dei revisori dei conti della Regione quale organo di vigilanza sulla

regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione che opera in raccordo con le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. La capacità di indebitamento residua della Regione, per l’esercizio 2013, ha detto De Filippo è pari a circa 39 milioni di euro e fra le principali allocazioni si prevedono quelle relative alla tutela della salute (1 miliardo e 40 milioni di euro), allo sviluppo eco-

nomico (196 milioni di euro), ai trasporti (150 milioni di euro), allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente (149 milioni di euro), all’istruzione (12 milioni di euro), alla tutela e valorizzazione dei beni culturali (29.905 euro), all’agricoltura e pesca (37 milioni di euro), alle politiche sociali e famiglia (23 milioni di euro), all’energia e diversificazione delle fonti energetiche (19 milioni di euro).

II Commissione

IV Commissione Attività culturali e azioni di rilancio per l’Università di Basilicata al centro dei lavori dell’organismo

Sì all’assestamento del bilancio di previsione 2012 del Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane

Esaminato il ddl “Norme in materia di spettacolo e disciplina delle attività culturali” e la pdl “Norme in materia di spettacolo dal vivo”, del consigliere Romaniello. L’esame definitivo sarà completato nelle prossime sedute. Audito il dirigente dell’Ufficio Programmazione della Presidenza Giunta Regionale, Francesco Pesce, sulla delibera di Giunta che riguarda il Piano do-

Parere favorevole a maggioranza sulla delibera di Giunta relativa all’approvazione dell’assestamento generale del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 dell’Ente Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane. L’Ente ha variato gli stanziamenti di entrata e di uscita per tener conto della rideterminazione dell’avanzo dell’anno 2011 e per adeguare gli stanziamenti me-

dicennale 2013/2024 per il sostegno all’Università degli Studi della Basilicata. “Il piano - ha riferito Pesce - mira a potenziare le attività di conoscenza dell’ateneo lucano e a meglio collocarlo nel panorama nazionale e internazionale. L’importo che la Regione si impegna a trasferire all’Università, per un periodo di dodici anni, è pari a dieci milioni di euro annui, a partire dall’esercizio 2013”.

desimi a quanto riscontrato nel corso delle ordinarie operazioni di gestione dell’anno corrente. Ha provveduto, inoltre, alle operazioni di assestamento dei residui attivi e passivi e dello stanziamento di cassa del bilancio di previsione 2012, per adeguarli alle risultanze del Rendiconto generale 2011. Adeguati anche alcuni stanziamenti del bilancio di previsione 2012.

Dal Consiglio Trasporti Autilio (Idv)

Salute Romaniello (Sel)

Servizio civile Benedetto (Idv)

Con il nuovo orario invernale dei collegamenti ferroviari si riaccende la polemica per i treni da e per la regione cancellati nei mesi scorsi. I più penalizzati i lavoratori e gli studenti pendolari delle linee Potenza -Foggia, dove la durata di viaggio è allungata e lo sarà per giorni a causa di interventi di Trenitalia, e Potenza - Battipaglia, mentre sulla direttrice Taranto - Sibari sono quasi del tutto scomparsi i treni sostituiti dagli autobus. Non possiamo accettare che sulla base di un rapporto aritmetico servizi ferroviari - utenti la Basilicata, che partecipa alle spese per 35 milioni di euro l’anno secondo i Contratti di Servizio, sia considerata un binario morto.

Il 46esimo Rapporto del Censis evidenzia che il modello assistenziale socio-sanitario lascia scoperti i soggetti che esprimono le necessità più complesse a lungo termine. Anche Sel è chiamata a definire, insieme a tutto il centro sinistra e con forze sociali e lavoratori della sanità, proposte di azione concrete per garantire il diritto alla salute. Il sistema ha bisogno di forti innovazioni, soprattutto sul versante della spesa corrente. Vogliamo affermare una nuova visione del sistema incentrata sul risparmio delle prestazioni inutili a fronte della certezza di quelle utili a partire dai Piani Sociali di Zona sino al mantenimento del Programma Copes per il 2013.

Nonostante la Regione abbia assolto ai propri adempimenti chiudendo al 31 ottobre scorso il bando 2012 per il servizio civile, si rischia di saltare l’annualità 2013 a causa dei tagli del dipartimento Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri che non ha ancora provveduto all’attivazione del bando. Il servizio civile garantisce da anni una forma di sostentamento reddituale per chi si trova nel limbo tra un ciclo di formazione appena concluso (scuola o università) e l’ingresso nel mondo del lavoro. E’ perciò necessario attivare un’iniziativa congiunta Regione, associazioni di volontariato e del terzo settore, Comuni, parlamentari lucani.


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Istruzione è crescita

La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani

Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani

Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

BASILICATA PRIMO PIANO I III

Martedì 11 dicembre 2012

RIORDINO IN FORSE

PENDE IL RICORSO AL TAR «Non ci interessano le strumentalizzazioni queste ore, noi l’incostituzionalità PERCHÈ INCOMBONO LE ELEZIONI di l’abbiamo evidenziata in tempi non sospetti»

LA SOSTANZA DEL DISCORSO «Le banali questioni di pennacchio non c’entrano niente, le regioni monoprovincia sono una mostruosità»

Provincia: «Rimane un pasticcio» Il presidente Stella, tra scadenze a gennaio e missione da affidare al nuovo Parlamento l MATERA. Riordino delle Province. Scuote la testa il presidente della Giunta provinciale di Matera, Franco Stella. «Per certi versi - attacca - ci consideriamo dei precursori. Ecco perchè non ci sfiorano neppure le posizioni strumentali di queste ore. In realtà, da Matera abbiamo detto con largo anticipo al Governo Monti e al ministro Patroni Griffi che che l’art. 23, del cosiddetto “decreto salva Italia”, conteneva degli errori. Di più, per noi, avendo riscontrato elementi di incostituzionalità, avrebbe prodotto solo pasticci. Un esito molto italiano da questo punto di vista e condizionato da evidenti ragioni populistiche e dalla mancanza di una credibile strategia di fondo, comunque non tale da fare le cose a metà, o peggio, solo pensando al mero calcolo economico, senza tenere in minimo conto i territorio, le sue comunità, le difficoltà che già sono enormi senza bisogno di operare chissà quali altri strappi. Ma il nostro

PROVINCIA Matera, la sede della Provincia. In piedi, il presidente Franco Stella. Seduti, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e il presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera [foto Genovese]

ricorso al Tar è in piedi e, prima o dopo, riusciremo a conoscere un pronunciamento nel merito. Anche in questo caso ci siamo mossi molto prima rispetto ad altre forze politiche». Primati a parte i problemi rimangono. «È l’aspetto che ci coinvolge

maggiormente in questi giorni - continua Stella - incombono nuove elezioni politiche, ma la decadenza del decreto legge sul riordino delle Province non risolve il problema. Non nei termini in cui lo abbiamo posto chiaramente in tutti i contesti e tutte le volte che abbiamo potuto. Insomma, il

decreto dice, per esempio, che qualcuno dovrà occuparsi la posto nostro dell’edilizia scolastica. E chi lo farà, forse potrà essere scaricato sulle già provate spalle dei comuni, o continuare a sommare senza soluzioni di continuità sempre in direzione dell’ente Regione?».

Anche le giunte provinciali decadono a gennaio. «È vero - ammette Stella - ma non stiamo qui a fare una questione di pennacchio. I problemi sono altri e comunque spero vengano approvati equilibrati emendamenti e proroghe tali da consentire, senza tensioni, il normale percorso amministrativo». E poi si vota, ci sarà un nuovo Parlamento. «Questo è un discorso che bisogna affrontare da subito - conclude il presidente della Provincia di Matera - a chi verrà eletto domani affidiamo una missione. Chiediamo loro di fare le cose non pasticciate, ma in modo trasparente ed efficiente così da affrontare i problemi della spesa non con la pancia, come si è fatto fino ad ora, ma con la testa. Regioni “monoprovincia”, come si vuol semplificare la Basilicata, sono una mostruosità sotto molti punti di vista, non solo amministrativo . Se ne tenga il dovuto conto, che fino ad ora non è stato mai fatto seriamente».

LA RIFORMA LA SEDE Nella foto una veduta della sede della Provincia di Potenza

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ANTONELLA INCISO l Al momento è ancora un’ipotesi. Un’ipotesi molto concreta, per la verità. Legata ad uno degli emendamenti che il Governo sta discutendo in queste ore. Con le modifiche dalla legge sul riordino delle Province, infatti, potrebbero salvarsi non solo le due amministrazioni provinciali ma anche le stesse giunte che, nella bozza della legge, dovevano essere «cancellate» dal primo gennaio prossimo. Quest’ultima ipotesi, infatti, potrebbe essere, annullata a favore dell’idea di mantenere le giunte provinciali sino alla naturale scadenza del mandato ossia sino al 2014. Una buona notizia, dunque. Una buona notizia soprattutto per gli assessori provinciali che rischiavano di essere quelli beffati due volte. Pur essendo tra i più votati, dopo essersi dimessi da consiglieri per diventare assessori, se le giunte scomparivano andavano a casa senza neanche avere la possibilità di rimanere in consiglio. Un paradosso. Una situazione difficile che l’emendamento potrebbe modificare. Certo, per la partita delle Province queste sono ore decisive, ma per molti, nella complessità generale del quadro in questione, si tratta pur sempre di uno spiraglio. Uno spiraglio soprattutto se si considera che mantenendo alcune funzioni gli enti devono avere qualcuno che quelle stesse funzioni le gestisca (anche se il riordino in un primo

Le nuove norme «salvano» le giunte Assessori in carica sino al 2014 Il presidente Lacorazza: «Anche con due Province si riducono i costi » momento prevedeva che il presidente dovesse individuare tre consiglieri a cui delegare alcune funzioni). E di questo è convinto anche il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. «Siamo al paradosso dice Lacorazza - sarebbe stato meno costoso procedere a un riordino delle Province partendo dal fatto che svolgono servizi fondamentali». Per il presidente, però, la normativa è intricata, a rischio «caos istituzionale». Un rischio legato soprattutto alle funzioni prima tolte e poi riattribuite. Una sorta di «pasticcio normativo» «Se non si converte e si torna all’articolo 23 la via-

LE FUNZIONI

bilità, la scuola e i trasporti chi li gestisce? - aggiunge Lacorazza - E siccome togli le funzioni che senso hanno i dipendenti? Con indirizzi e funzioni di coordinamento cosa devono fare i dipendenti? E i mutui che ho sulla scuola, ad esempio, a chi li trasferisco? Questi sono alcuni degli esempi. È un pasticcio per questo si arrivi al riordino oppure a norme nella legge di stabilità che diano continuità ai servizi offerti dalle province. Se mi dai delle funzioni, poi, è giusto che ci siano assessori che governino questo servizio, assessori eletti, che si sono dovuti dimettere, e che restano in carico sino al

2014. Poi rivedi le cose. Nel 2014 togli la cultura ed allora non ha senso avere l’assessore alla cultura e così via». Ma se le legge sul riordino delle province presenta tanti lati negativi, per il presidente Lacorazza, uno positivo c’è: quello che pur con due province sul territorio lucano si tagliano i costi. Come? Con la riduzione dei consiglieri. Ad oggi i consigli di Matera e Potenza hanno 54 consiglieri più 2 presidenti, invece, si passerebbe per Potenza da 31 a 19 consiglieri più il presidente e per Matera da 25 a 17 consiglieri più il presidente. Una riduzione di circa il 40 per cento.

L’EMENDAMENTO

Tra i nodi da affrontare quello delle funzioni attribuite all’ente

La decisione contenuta in uno degli emendamenti da approvare

LA GIUNTA Nella foto parte della giunta Lacorazza


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata -11.12.2012

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Primo piano 11

Martedì 11 dicembre 2012

Stop al decreto-Province Matera è oramai in salvo di PIERO QUARTO

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BELISARIO

SEMPRE più vicina la salvezza della Provincia di Matera. Oramai si tratterà solo di definire ed ufficializzare il risultato visto che è arrivato lo stop al decreto da parte dei senatori della Commissione Affari Costituzionali. Al termine di una lunghissima commissione è arrivata la notizia che il decreto non sarà convertito. Lo hanno deciso all’unanimità i partecipanti ai lavori della Commissione alla presenza tra gli altri dei ministri Filippo Patroni Griffi e Piero Giarda. Questa mattina una riunione dei capigruppo presso il Senato servirà ad esaminare le possibili vie di uscita, ma il numero elevato di sub-emendamenti, circa 140, lascia poche vie di risoluzione. «Il governo ha fatto ciò che doveva fare, ma la situazione non si poteva sbrogliare come del resto hanno confermato i capigruppo in Commissione» ha detto a caldo immediatamente dopo la riunione il ministro Patroni Griffi. «In questi mesi ho lavorato per vedere se una materia così complicata poteva essere portata a termine con successo, ma purtroppo così non è stato»: ha spiegato Filippo Saltamartini, relatore per il Pdl in Commissione Affari Costituzionali del decreto. «A mio giudizio ci sono state troppe complicità e tanti interessi provenienti dai territori», aggiunge il senatore, secondo il quale «le Province vanno abolite tutte, operando sull'articolo 114 della Costituzione, assegnando le funzioni a Regioni e Comuni». LA GIORNATA - Eppure nel corso della giornata sembrava che la Commissione del Senato potesse avviare un esame degli emendamenti e anzi, arrivava la voce che il Governo potesse accoglierne una parte consistente. A quanto pare infatti i relatori in Commissione Affari Costituzionali avrebbero ripreso sostanzialmente e fatto propri i concetti espressi nell’emendamento che salva la Provincia di Matera e che chiede di tenere almeno due Province in ogni Regione. La strada dunque, già del tutto in salita per il decreto sul riordino vedeva delle schiarite ulteriori per la Provincia di Matera. Senza accordo e con dei tentativi di

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«Tra Monti In serata lo stop ultimo e Berlusconi dalla Commissione perde l’Italia» Affari Costituzionali

POTENZA - «Tra i due litiganti, il terzo ci rimette sempre. Infatti, tra Monti e Berlusconi chi ci perde è ancora una volta l'Italia e naturalmente gli italiani». Lo ha dichiarato Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei valori a Palazzo Madama, che ha aggiunto: «Il professor Monti è stato chiamato da Napolitano per risanare il Paese e, dopo non esserci riuscito, a causa anche di una stravagante maggioranza, potrebbe decidere adesso di candidarsi in una lista che porta il suo nome. Dall'altra parte, il solito Berlusconi, dopo aver sfasciato l'Italia negando la crisi, con l'ultimo colpa di coda si ripresenta come se nulla fosse accaduto e lo fa solo ed esclusivamente per salvare se stesso dai suoi processi e le sue aziende dal profondo rosso. Entrambi sfruttano la crisi per fare campagna elettorale. Al peggio non c'è mai fine. In questo quadro drammatico, c'è chi aspetta una risposta dei mercati che già è arrivata: lo spread continua a salire e Piazza Affari affonda. E mentre gli speculatori si sfregano le mani, le famiglie continuano a pagare un prezzo troppo alto per una crisi economica, che si può risolvere solo con serie proposte programmatiche all'insegna della crescita, dell'equità e della solidarietà». «Si deve voltare pagina e si deve tornare al voto. Prima, però si approvino la legge di Stabilità e la riforma elettorale, ma anche - conclude il senatore dipietrista Felice Belisario - un buon provvedimento sull'incandidabilità, perché è ora di restituire agli italiani un'Italia più onesta».

di Palazzo Madama

Stella: «Bisogna ancora aspettare Il problema è stato solo rinviato»

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Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella

insistere sulla questione delle Province il Pdl era anche pronto a votare la pregiudiziale di costituzionalità e dunque a fermare, attraverso quest’altro passaggio, il provvedimento stesso. Ma esisteva anche l’ipotesi (a questo punto naufragata) che oltre alla legge di stabilità il Governo riuscisse a ritagliare e a trovare uno spazio anche per approfondire l’esame della questione del riordino delle Province. In quel caso, però, l’emendamento presentato dai senatori lucani poteva trovare terreno fertile. Tanto è vero che le indiscrezioni che ieri giungevano attraverso le agenzie parlavano di un sostanziale e generale via libera agli emendamenti da parte del Governo tranne alcuni casi particolari, come quelli che riguardano Rieti, Massa e Carrara. Ma a questo non si è dovuto arrivare perchè al termine di una lunga giornata e della Commissione Affari Costituzionali è emersa con chiarezza l’impossibilità di portare avanti una materia così difficile e soprattutto che apriva una serie di conflitti e di richieste diverse provenienti dai territori. Trovava dunque credito la prudenza ma anche l’ottimismo manifestato nel corso della giornata di ieri dal Presidente della provincia di Matera Franco Stella. Sull’argomento ha ribadito la sua posizione circa l’importanza ed il ruo-

IL COMMENTO

lo delle Province ma anche la necessità di arrivare ad una soluzione utile a difesa del territorio: «dobbiamo ancora aspettare, non volevamo questo tipo di soluzione. La decadenza del decreto per i problemi del Governo non affronta e risolve il problema ma finisce solamente per rinviarlo. Oggi noi possiamo solo constatare che il Governo va via e che dunque il decreto rischia di non essere approvato ma non c’è un’esame che confermi le ragioni indicate sulla specificità lucana oltre che sul ruolo delle Province». Quanto alla pregiudiziale di costituzionalità che, anche per un tatticismo politico, il Pdl aveva ritirato fuori Stella coglie l’occasione per ribadire: «questo tipo di decisione non fa altro che confermarci l’idea che ci eravamo fatti fin dall’inizio e che ci ha spinto a fare ricorso al Tar per sottolineare alcuni aspetti costituzionali su cui avevamo forti dubbi». La non conversione del decreto comunque chiude ogni possibile discussione e spegne un bailamme di discussioni che ha caratterizzato ed accentrato l’attenzione degli ultimi mesi. La Provincia di Matera è oramai salva, senza il decreto convertito in legge bisognerà ripartire daccapo. Nella prossima legislatura. Anche se, c’è da giurarlo, di tutto questo si tornerà nuovamente a parlare. p.quarto@luedi.it

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«Nessun caos senza decreto e riordino» La Nuova Dc attacca “l’allar mismo” del Governo e difende il ruolo dell’ente “Il Governo fa solo allarmismo parlando di caos istituzionale e persino di servizi essenziali per i cittadini che non verrebbero più erogati a causa della mancata approvazione del dl di riforma del sistema delle Province, che di fatto è l'unica strada di salvezza certa per la Provincia di Matera”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza. “Bisogna riconoscere al Pdl - aggiunge - il merito, sia pure strumentale rispetto alla posizione politica assunta, di aver sollevato la questione di Costituzionalità del dl del Governo che, come tutti hanno riconosciuto, non solo esperti costitu-

«Le Province hanno importanza essenziale sul territorio»

zionalisti, non ha attuato i passaggi non certo formali in Parlamento ed ha tagliato le Province sulla base di criteri non condivisibili. E' questa del resto la posizione della Provincia di Matera con il ricorso al Tar del Lazio. Non capisco perchè - dice Potenza - debba regnare il caos nel momento in cui le Province continueranno a svolgere il proprio compito a meno che non si pensi ad ulteriori tagli agli stessi enti intermedi per far loro mancare l'ossigeno e prenderli per asfissia. Colgo una grande contraddizione politica perchè è lo stesso Governo a riconoscere che le Province hanno un ruolo indispensabile nel sistema istituzionale del Paese per i servizi essenziali che svolgono ai cittadini, altrimenti non griderebbe “a lupo!” . Come e' chiaro che queste fun-

zioni non possono essere svolte ne' dalle Regioni ne' dai Comuni. E' in fondo la tesi sostenuta da sempre dal Presidente Stella che al di là della condivisione di facciata non credo abbia ottenuto dalla classe politica e dirigente regionale quei passi richiesti non formali per garantire la continuità dell'Ente. Per esempio ci sono Regioni che hanno affiancato le Province nei ricorsi al Tar proprio sui principi costituzionali calpestati, cosa che da noi non è avvenuta. Quanto al mancato risparmio lamentato da Monti è stato confutato in più occasioni perchè l'accorpamento delle Province non è in grado di produrre grandi risparmi”. Per il segretario DC “i senatori lucani non devono considerare conclusa quella che è una battaglia di difesa dell'identità di un

Giuseppe Potenza

territorio e di una comunità. Spetta a loro trovare una soluzione, riducendo i tagli ai bilanci previsti dalla legge di stabilita', per continuare ad assicurare ai cittadini il mantenimento dei servizi essenziali”.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.12.2012

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Matera Martedì 11 dicembre 2012

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

In questi giorni ci sarà il pagamento della seconda rata della tassa sugli immobili

«L’Imu cittadina resta immutata» Il sindaco: «Era impossibile diminuire, i nostri calcoli rispettati esattamente» MATERA - Imu e Tarsu sono i due argomenti forti nella città di Matera (ma non solo) in questi giorni. Un pesante fardello per i cittadini preoccupati in questo momento di crisi più che mai e soprattutto ancora incerti su eventuali abbassamenti delle aliquote che però, vista l’approvazione nel novembre scorso dell’assestamento di bilancio, non trovano alcun riferimento alla realtà perchè aliquote e cifre fissate a maggio nel bilancio di previsione, sono state confermate in queste ultime settimane dal primo cittadino che tende a chiarire i dubbi che pure vanno facendosi spazio. «Noi abbiamo fatto dei conti che sono risultati precisi al millesimo. Non era possibile anche alla luce degli ulteriori aggravi decisi ad ottobre dal Governo in termini di istituzione di fondi per i mutui e di fondo di garanzia sui crediti che si potesse operare alcun abbassamento delle aliquote che pertanto restano immutate. Sono allo 0,4 per la prima casa e lo 0,76 per le altre così come era stato deciso in origine. Del resto i conti a cui il Governo ci ha costretto e le difficoltà nelle quali si trovano oggi invischiati molti Comuni rappresentano un evidente elemento che testimonia il cammino che abbiamo fatto. E’ vero», aggiunge ancora il primo cittadino, «che avevamo detto di voler prendere in considerazione l’ipotesi di un abbassamento delle aliquote sull’abitazione principale dallo 0,4 ma le previsioni e i successivi interventi del Governo non hanno consentito questo tipo di modificazione».

Difficile invece dire, in una materia soggetta soprattutto in un periodo di stravolgimenti politici e aggiustamenti economici, cosa succederà invece nel prossimo futuro. Adduce riporta quello che è una sorta di auspicio o comunque di linea di indirizzo per il futuro: «c’è una proposta dell’Anci che nell’ambito di un discorso di reale federalismo possa lasciare completamente ai Comuni i fondi dell’Imu compensando in questo modo la diminuzione dei contributi che arrivano allo Stato. Una richiesta che i Comuni hanno avanzato e che al momento rimane sul tappeto». Il primo cittadino parla anche della tassa sui rifiuti che, attraverso la ridefinizione dei calcoli, ha pesato soprattutto su alcuni esercizi commerciali. «Ho verificato personalmente che in qualche caso, in base alla nuova forma di calcolo che abbiamo applicato, alcuni commercianti si sono trovati degli aumenti importanti. Laddove ci sono state delle sigle erroneamente indicate correremo ai ripari, so per esempio che ci sono associazioni di volontariato che evidentemente per un’analogia hanno visto triplicarsi la propria tassa. In questo senso avvieremo delle verifiche e laddove necessario interverremo». Adduce conferma, infine, che gli interventi fatti sono stati necessari: «perchè il nostro bilancio, rispetto a molti altri, è perfettamente in regola e questo è un risultato non semplice cercando solamente di applicare delle norme che già erano presenti». p.quarto@luedi.it

Chiusi impianti benzina da stasera a venerdì

Da stasera sciopero dei benzinai

La Faib-Confesercenti, la Figisc-Confcommercio e la Fegica-Cisl di Matera aderiscono alla manifestazione di protesta sindacale indetta dalle sigle nazionali con chiusura degli impianti a partire dalle ore 19 di stasera fino alle ore 7 di venerdi 14 dicembre. La decisione è stata presa dopo che una rappresentanza dei gestori ha partecipato lo scorso 21 novembre all'assemblea nazionale tenuta a Roma, durante la quale sono stati esaminati i motivi che hanno portato ad indire lo sciopero. I gestori chiedono un prezzo più giusto per i carburanti oggetto di pesanti discriminazioni, maggiore libertà di fare impresa; chiedono la riduzione delle tasse sui carburanti che sono le più alte d'Europa, vogliono difendere la gratuità dei costi di pagamento con moneta elettronica. Inoltre dal 24 al 30 dicembre non saranno accettati sugli impianti aderenti alla manifestazione, pagamenti con bancomat e carte di credito.

«Spero in futuro che le risorse Imu restino ai Comuni»

Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce

«Su Tarsu ci sono situazioni da monitorare»


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

24 ore in Basilicata

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Disagi con il nuovo orario invernale. Legambiente: «La Salerno-Potenza tra le 10 tratte peggiori»

Tagli e frana, ferrovie nel caos

Uno smottamento blocca la circolazione sulla linea tra Battipaglia e il capoluogo di ANTONIO LIOTTA POTENZA - È un momento nero per i trasporti ferroviari in Basilicata e la regione sembra essere piombata in un isolamento con l’esterno sempre più preoccupante. A pesare sono soprattutto le scelte di Trenitalia, che al Sud continua a tagliare con l’accetta e il nuovo orario invernale entrato in vigore ieri lo dimostra chiaramente. Tagli così incisivi che sulla TarantoSibari si viaggia quasi esclusivamente con autobus sostitutivi e i disagi per gli utenti lucani sono sotto gli occhi di tutti. Il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, ha annunciato che chiederà un incontro all’amministratore delegato di Trenitalia, Moretti, per chiedere la revisione di una strategia che rischia di affossare i collegamenti in quest’area. La costa jonica lucana è in pratica tagliata fuori dai collegamenti su ferro ma i problemi riguardano anche altre direttrici: la Foggia-Potenza, per esempio, dove lavoratori e studenti pendolari sono fortemente penalizzati da viaggi sempre più lunghi a causa di interventi da parte di Trenitalia. E non va meglio sulla Potenza-Salerno, saltata nelle ultime ore agli onori della cronaca per essere una delle 10 peggiori tratte ferroviarie secondo una classifica di Legambiente. E anche l’associazione ambientalista punta il dito contro il nuovo orario invernale inaugurato ieri: «con il nuovo cambio d’orario - denuncia - vengono soppressi tutti i treni tra Sibari e Taranto, sostituiti con autobus». A farne le spese sono i pendolari, alle prese sempre più spesso con riduzione delle corse e disservizi, ritardi orari e lentezze. Per questo Legambiente ha lanciato una giornata di mobilitazione per il 18 dicembre contro “i soliti vecchi treni” che toccherà anche la Basilicata.

SIBARI-METAPONTO Latronico incontrerà l’ad Moretti «CHIEDERÒ già nelle prossime ore un incontro all'amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, per invitarlo a rivedere il nuovo orario che vede la drastica riduzione dei treni tra Sibari e Metaponto e la loro sostituzione, peraltro solo parziale, con autobus». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Per la Basilicata, che già sconta un'antica e grave carenza infrastrutturale, la scelta di Trenitalia contribuisce ad incrementare l'isolamento. Preoccupa, anche, la prolungata disattenzione della Regione che non ha saputo opporsi alle decisioni di Trenitalia con la forza e l'autorevolezza necessarie. In Basilicata la mobilità ferroviaria sta pian piano sparendo con gravi e negative ripercussioni non solo per i cittadini, ma anche per comparti economici della regione. Per chiesto chiederemo all'amministratore delegato Moretti di rivedere le scelte fatte».

Una stazione ferroviaria

Dall’altra parte, a complicare la situazione ci si mette in queste ore pure il maltempo, che ieri ha creato problemi ai passeggeri sulla linea Battipaglia-Potenza. A partire dalle 13, infatti, la circolazione ferroviaria è stata completamente sospesa a causa di una frana piombata sui binari, tra le stazioni di Contursi Terme e Sicignano degli Albumi. Lo smottamento - spiegano da Trenitalia - ha riguardato un terreno non di proprietà di Ferrovie dello Stato ed è stato causato, molto probabilmente, dalle abbondanti precipitazioni che hanno interessato la zona. D’altra parte, non è la prima volta che succede da quelle parti con l’arrivo dell’inverno e di piogge oltre il normale. Per garantire i collegamenti, Trenitalia ha attivato un ser-

vizio sostitutivo con autobus e messo a lavoro le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per rimuovere i detriti e ripristinare la funzionalità della linea. Secondo quanto riferito dalla società, la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro oggi. Ma se lo smottamento è un imprevisto che può capitare, più difficile è rassegnarsi ai tagli imposti da Trenitalia, che in pratica rischiano di isolare completamente alcune zone della regione, così come sta accadendo anche in Puglia e, ancor di più, in Calabria. Difficile accettarlo soprattutto per chi con il treno si muove abitualmente per motivi di lavoro o di studio, e si trova ora ad affrontare disagi sempre maggiori. E poco importa che i passeggeri

delle tratte lucane siano pochi: il diritto al trasporto pubblico dovrebbe essere comunque garantito e in condizioni dignitose di viaggio. E, invece, in Basilicata, come in altre parti d’Italia, «i pendolari - sintetizza Legambiente - sono stati abbandonati da governo e regioni». A dirlo sono i numeri: dai dati del rapporto degli ambientalisti emerge che «nel triennio 2010-2012 la media delle risorse stanziate è diminuita del 22% rispetto al 2007-2009». E non si salva nemmeno il governo dei professori ormai al capolinea. «Anche il governo Monti non fornisce certezze per il futuro del trasporto pendolare in Italia - dice Legambiente - E per il prossimo anno i fondi per il trasporto pendolare sono destinati ancora a ridursi».

Più prenotazioni che posti a sedere Rabbia sull’Intercity di ANTONELLA ROSA POTENZA - Il treno 702 di domenica 9 dicembre, partito dalla città di Taranto, raggiunge la stazione centrale di Potenza alle 16 come previsto, riempiendosi sempre più di passeggeri, diretto verso il centro Italia. Molti i lucani saliti a bordo per raggiungere le città di Napoli e Roma, che hanno acquistato i biglietti in rete o presso uno sportello delle Ferrovie dello Stato, convinti di conquistarsi quel “posto a sedere” in carrozza. Ma l’intercity che attraversa il sud è sempre più affollato e con sole quattro vetture ferroviarie, stracolme di studenti e lavoratori, che hanno deciso di trascorrere la festività dell’Immacolata in famiglia, la stazione diventa ingestibile. Un problema di sovra prenotazione o “overbooking”, come dicono gli inglesi, che balza subito agli occhi degli utenti che, una volta sul treno, non ritrovano il posto numerato sul biglietto. Nella carrozza 4, la numerazione dei posti a sedere termina con il posto 88 ma, alcuni passeggeri, hanno biglietti con numerazioni che vanno dal posto 90 al 102. Anche nella prime carrozze i numeri di prenotazione non corrispondono a quelli stampati e sono insufficienti per far accomodare tutti i passeggeri prenotati e già a bordo dell’intercity. «E’ una vergogna» - urla qualcuno rivolgendosi al controllore di turno, costretto ad accampare scuse per l’evidente disorganizzazione delle FS. Il risultato è che la maggior parte dei passeggeri hanno, così, trascorso un viaggio - che per alcuni è durato anche più di quattro ore – stando in piedi, lungo il corridoio, ammassati. Sono circa 40 euro, sborsati da ciascuno per il servizio fruito. E le Ferrovie dello Stato non prevedono alcun rimborso spese per la situazione venutasi a creare. «Siamo abituati a questo trattamento» conclude amaramente un passeggero che, evidentemente, è avvezzo ai “viaggi della speranza” in treno - «da Roma in giù è nord Africa!».

Autilio (Idv): «Paghiamo 35 milioni l’anno per i contratti di servizio»

«Non siamo un binario morto» POTENZA - «Con il nuovo orario invernale dei collegamenti ferroviari si riaccende puntualmente la polemica per i treni da e per la regione cancellati nei mesi scorsi e mai più ripristinati nonostante le forti proteste di cittadini e istituzioni locali, a partire dalla Regione». A sostenerlo è il capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, Antonio Autilio. «L'utenza più penalizzata - sottolinea Autilio - è quella di lavoratori e studenti pendolari delle linee Potenza-Foggia, dove la durata di viaggio è allungata e lo sarà per giorni a causa di interventi di Trenitalia, e Potenza - Battipaglia, mentre sulla direttrice Taranto-Sibari sono quasi del tutto scomparsi i treni sostituiti dagli autobus. E' evidente che la situazione dei servizi ferroviari in Basilicata è insopportabile aggravando la carenza infrastrutturale e di trasporto pubblico al punto che gli unici collegamenti con città del centro-nord sono quelli su gomma gestiti da autolinee extraregionali». «Tutto ciò nonostante gli sforzi di Fabrizio Barca, unico ministro che ha ascoltato le nostre ragioni - aggiunge l'esponente dell'Idv - e i numerosi dossier trasmessi a Trenitalia dai due assessori regionali che si sono succeduti dall'inizio della legislatura che evidenziano lo sbilanciamento

Il consigliere regionale Idv, Antonio Autilio

dell'offerta ferroviaria in Italia, dal ministero dello Sviluppo economico non sono arrivate le risposte che ci attendevamo per la riprogrammazione dei servizi». Secondo Autilio, è inaccettabile che «sulla base di un rapporto aritmetico servizi ferroviari-utenti la Basilicata, che partecipa alle spese per 35 milioni di euro l'anno secondo i contratti di servizio, sia considerata un “binario morto».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

Martedì 11 dicembre 2012

POTENZA LA MORSA DEL GELO ATTANAGLIA TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE MA, PER FORTUNA, NON CI SONO STATI PARTICOLARI PROBLEMI PER LA CIRCOLAZIONE SU GOMMA

Una frana blocca la Salerno-Potenza Un distacco di terra causato dalle abbondanti precipitazioni investe i binari In città Piano neve a Potenza c’è l’accordo con le ditte esterne .

Il piano anti neve 2012/13 non è in pericolo. Sembrano superate le difficoltà tra Comune ed Acta che circa un mese fa avevano spinto il presidente dell’azienda, Domenico Iacobuzio a scrivere in una GELO Prima uscita dei mezzi spargisale anche a Potenza città [foto Bianchi]

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lettera: «Il ritardo nei pagamenti è cronico e non consente una gestione normale delle attività (figuriamoci quelle escluse dal contratto di servizio ed eccezionali quali il piano neve)». Adesso, però, dopo il primo fine settimana di freddo e neve, l’allarme sembra rientrato. «Speriamo che tutto sia risolto - dice Iacobuzio. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con le ditte esterne che svolgono il servizio antineve nelle aree rurali, che era quello che più ci preoccupava, mentre il servizio in città viene effettuato con i mezzi propri dell’Acta e abbiamo trovato un accordo e il Comune di potenza ha garantito l’impegno economico». In virtù di questo nella notte di domenica i mezzi spargisale dell’Acta hanno già effettuato una prima uscita, mentre nella notte di lunedì sono stati effettuati servizi di pattugliamento.

[g.lag.]

GIOVANNA LAGUARDIA l Maltempo: una frana ha bloccato dalle 13 di ieri mattina la circolazione sulla linea ferroviaria Salerno - Potenza. Tra le stazioni di Contursi Terme e Sicignano degli Albumi, in provincia di Salerno, una massa di terreno si è staccata da un appezzamento vicino (non di proprietà di FS), molto probabilmente a causa dalle abbondanti precipitazioni che hanno interessato la zona negli ultimi giorni. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono al lavoro da ieri per rimuovere i detriti e ripristinare la linea che dovrebbe essere riaperta entro oggi. Nel frattempo i treni soppressi sono stati sostituiti da autobus, ma ci sono stati fortissimi ritardi per i passeggeri. Tanto freddo, invece, ma, per fortuna, pochi disagi per la circolazione su gomma: questo il bilancio del primo vero assalto del «generale Inverno». Ma restano i timori per il prosieguo della stagione 2012/2013, soprattutto per l’esiguità dei fondi disponibili nelle

casse delle amministrazioni locali (gravate anche dai debiti contratti durante l’emergenza maltempo dello scorso febbraio). Per quanto riguarda la circolazione stradale, non si sono registrate particolari criticità sulle strade provinciali. «Non ci sono state difficoltà di circolazione - dice alla Gazzetta l’assessore provinciale alla viabilità Nicola Valluzzi - anche sui valichi più alti. Tutti i mezzi sono in movimento ed abbiamo intensificato l’approvvigionamento di sale». Proprio quest’ultimo punto, nei giorni scorsi, ha fatto vivere alcuni momenti di «crisi», in quanto solo da poco la Provincia di potenza è stata in grado di versare ai fornitori un’anticipazione sul pagamento di tutto il sale utilizzato durante l’emergenza dello scorso febbraio. Si è corso, dunque, il serio rischio di rimanere senza difese dagli assalti del gelo. E per quanto riguarda l’obbligatorietà di pneumatici da neve o catene a bordo, come devono regolarsi gli automobilisti che attraversano le strade del Potentino? «Non abbiamo

emesso un’ordinanza che rende obbligatorio l’utilizzo di gomme antineve, come invece ha fatto l’Anas spiega Valluzzi - anche perché sarebbe stato per noi davvero troppo oneroso aggiornare la segnaletica su tutte le strade di nostra competenza. È chiaro però che invitiamo caldamente tutti gli automobilisti della provincia a non mettersi in viaggio senza essere debitamente equipaggiati con pneumatici invernali, perché soprattutto quando, come in questi giorni, il ghiaccio è il maggiore pericolo, i problemi più gravi derivano proprio da automobilisti che perdono il controllo della propria vettura». Il grande freddo, intanto, ha sicuramente fatto innalzare i cisumi di gas ed elettricità: un altro grave disagio per i cittadini, visto che, come fa sapere Pietro Simonetti (Cseres) Potenza «vanta» un «picco dei rincari rispetto al 2011 per gas e luce. Per il gas l’aumento e’ dell’’8.4%, media nazionale 7,6%, per la luce 12,2% contro una media nazionale de 10,1%».

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NEVE Il ponte attrezzato a Potenza [foto Bianchi]

LAVELLO DECADE L’INTERO CONSIGLIO COMUNALE. TUMMOLO (PD): «PSI-PDL, INAGIBILITÀ ISTITUZIONALE»

Si dimettono anche 13 consiglieri dopo l’uscita di scena del sindaco Annale

l Dopo che Antonio Annale ha rimesso il mandato di sindaco di Lavello, 13 consiglieri comunali su 21 hanno rassegnato le dimissioni: decade così, l’assise comunale della cittadina lucana. I consiglieri dimissionari sono: Pia Tummolo, Emanuela Di Palma, Rossella Primola, Antonio Fortunato (Pd), Antonio Catarinella, Antonino Capuano, Luigi Salierno, Giovanni Pistillo, Antonio Buldo (Pdl), Enzo Lamanna, Francesco Mangino, Vincenzo Pettorruso e Domenico Gisondi. «I consiglieri comunali del Pd -

dice il capogruppo Pia Tummolo - hanno rassegnato le dimissioni prendendo atto della inagibilità istituzionale causata dalla crisi della maggioranza Psi-Pdl: il sindaco Annale, privo della necessaria maggioranza consiliare, non è stato in grado di approvare in Consiglio, nei tempi previsti, importanti provvedimenti di bilancio che potrebbero comportare problemi per la comunità. Si chiude in modo brusco - continua Tummolo - un’esperienza politica anomala che come democratici, all’opposizione, abbiamo

contrastato sin dalle prime battute, ritenendo innaturale la collocazione del Psi in maggioranza con il centro destra. Nelle ultime settimane - prosegue - abbiamo lavorato per riprendere, insieme a Sel, Udc, Idv e Federazione della Sinistra, quelle relazioni politiche necessarie per favorire la ricomposizione del centro sinistra, con la presenza rilevante della cultura socialista. Abbiamo chiesto tuttavia un segnale forte, di rottura con il ciclo politico inconsueto che si era de[f.rus.] terminato a Lavello».

le altre notizie BELLA IL COMUNE

«Inaccettabile chiusura ufficio postale» n «Apprendiamo stupiti la decisione di Poste Italiane della chiusura dell’ufficio postale di S. Antonio Casalini a partire dal 19 Dicembre 2012. Riteniamo il provvedimento inaccettabile ed in palese contrasto con l’intesa raggiunta a Roma nei mesi scorsi: Ci riserviamo ogni decisione legale e/o politica dopo la riunione convocata dall’Anci Basilicata per Mercoledì». Così il Comune di Bella.

MELFI IL SINDACO Annale

POTENZA LA SOSPENSIONE MINACCIATA DA DOMANI. DE FILIPPO SCRIVE ALLA CONGREGAZIONE CASTELMEZZANO EMOZIONE Il «Volo dell’Angelo» Don Uva, l’assessore «invita» torna il 27 aprile, a Natale l’Ambrosia a non bloccare i servizi si può regalare un voucher l L’emergenza Don Uva non si esaurisce nelle proramo d’azienda da individuarsi nella struttura Don blematiche relative al pagamento degli stipendi dei Uva di Potenza». dipendenti dell’Ente «Congregazione Ancelle della DiSi tratta, del percorso previsto dalla Regione per vina Provvidenza» ma interessa in modo altrettanto tutelare i lavoratori del Don Uva di Potenza (che dipreoccupante tutti i servizi essenziali e i lavoratori ad pendono dalla struttura pugliese, e che da mesi non essi dedicati. ricevono gli stipendi), e annunciato agli stessi lavoIn tal senso l’assessore regionale alla ratori e ai sindacati dall’assessore reSalute Attilio Martorano ha convocato gionale alla salute, Attilio Martorano, la direzione dell’Opera Don Uva, i rap«per garantire, con lo strumento del fitpresentanti della società fornitrice dei to di ramo d’azienda, continuità lavoservizi Ambrosia Technologies, l’Asp e rativa e mantenimento dei livelli dei i rappresentanti sindacali al fine di inservizi assistenziali». Nella lettera, De dividuare ogni utile soluzione per sconFilippo «ha ribadito che resta assolutagiurare l’interruzione di tali servizi. mente prioritario l’impegno della ConA tal proposito, nella stessa nota di gregazione a regolare con la massima convocazione ha rivolto un accorato intempestività le spettanze retributive ai vito all’Ambrosia affinché soprassieda lavoratori della sede di Potenza per le dalla minacciata interruzione dei sermensilità di settembre e di ottobre di vizi erogati a partire dal 12 del corrente PROTESTA I lavoratori quest’anno, attivando tutte le procedure mese. previste dalla legge. Per parte sua, la L’evoluzione delle diverse procedure in corso eviRegione Basilicata si impegna a concludere positivadenzieranno, già a partire dai prossimi giorni, la reale mente l’accordo transattivo tra l’Azienda sanitaria di sostenibilità dei servizi e dei relativi pagamenti. Potenza e la Congregazione sui pagamenti per i peIl presidente della giunta regionale della Basilicata, riodi pregressi”. Inoltre, il presidente ha «evidenziato Vito De Filippo, invece ha inviato una lettera alla Concome l’imminente scadenza dei contratti tra la Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza e al gregazione e l’Azienda sanitaria di Potenza rapprepresidente della sezione fallimentare del Tribunale di senti un’occasione per valutare la lunga e complessa Trani, Alfonso Orazio Maria Pappalardo, per «chiestoria della struttura alla luce anche degli ultimi acdere di pervenire alla stipula di un contratto di fitto di cadimenti».

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l Comincerà ad aprile 2013 la nuova stagione del Volo dell’Angelo, l’attrattore turistico lucano che permette di «volare» tra le Dolomiti lucane appesi a un cavo d’acciaio: il calendario si concluderà a settembre 2013 e per questo Natale è possibile regalare un «volo», a prezzi scontati, da utilizzare l’anno prossimo. I primi giorni del 2013 in cui sarà possibile lanciarsi tra le Dolomiti lucane, tra Pietrapertosa e Castelmezzano sono il 27, il 28, e il 30 aprile. Si prosegue a Maggio (il primo e tutte le domeniche). A giugno «voli» ogni sabato e domenica, e a luglio l’attrattore è aperto tutti i giorni dal 6 al 31 (chiusura impianto tutti i lunedì). Apertura continuata ad agosto mentre a settembre sono previste le seguenti date: dall’1 al 15 del mese, il 22 e il 23 settembre, e il 28 e 29 settembre. Per il periodo natalizio, è possibile acquistare i biglietti sul sito web della struttura a prezzi inferiori, da utilizzare poi nel 2013: «Ma il successo del regalo esperienziale da utilizzare quando si vuole – ha detto l'amministratore unico della società consortile Volo dell’Angelo, Nicola Valluzzi – dipende soprattutto dal fatto che risponde all’esigenza di ricevere ciò di cui oggi necessitiamo di più: l’evasione. Non più, e non solo, oggetti e cose materiali, ma esperienze da vivere in prima persona. Inoltre, da non sottovalutare in questi tempi di crisi, anche il vantaggio del risparmio, se si considera che il costo del biglietto durante i festivi è di 40 euro, mentre nei feriali di 35».

CARABINIERI

Controlli a tappeto in vista delle festività n Si intensificano i controlli dei carabinieri della compagnia di Melfi in vista delle prossime festività. Nell’ultimo week-end è stato assicuarto alla giustizia un 32enne di San Fele colpito da ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Potenza. A Rionero, invece, sono state denunciate quattro persone per rissa. A Melfi denunciato un giovane per detenzione di droga ai fini di spaccio e altri due giovani per guida in stato d’ebbrezza

POTENZA REGIONE

La seconda commissione su Parco Dolomiti n La seconda Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale ha espresso parere favorevole a maggioranza su una delibera della giunta per l’approvazione dell’assestamento generale del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane. L'ente ha variato gli stanziamenti per la rideterminazione dell’avanzo del 2011 e ha provveduto alle operazioni di assestamento dei residui attivi e passivi.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno Martedì 11 dicembre 2012

23 Laurenzana Tra tre mesi dovrebbero partire i lavori che consentiranno di bypassare la frana

Ss 92, c’è il bando per la variante Da due anni, infatti, la viabilità nella Val Camastra è un inferno

LAURENZANA - Da quasi due anni, ininterrottamente, di giorno e di notte, con il bello e il cattivo tempo, i volontari della locale Protezione civile e gli addetti dell'Anas presidiano il tratto franato della strada statale 92 (asfaltato qualche mese fa), che tanto ha fatto discutere a Laurenzana, rendendo un “inferno” la viabilità in Val Camastra. Ora, forse, ci siamo. Per l'inizio del 2014, infatti, dovrebbe essere realizzata la variante alla Strada statale 92 “dell'Appennino Meridionale”, nel tratto viario interessato dalla frana. Il condizionale è d'obbligo perché i lavori inizieranno soltanto fra tre mesi. Stando, infatti, alle informazioni riportate nel bando di gara, pubblicato, qualche settimana fa, dall'Anas -

Compartimento della viabilità per la Basilicata, si evince che la data d'inizio dei lavori è fissata per il primo marzo 2013. L'ultimazione dei lavori è prevista per il 26 dicembre del 2013, per un totale di «trecento giorni consecutivi e continui a decorrere dalla data del verbale di consegna». L'importo complessivo posto a base di gara è di 3 milioni e 31 mila euro, suddiviso in 2 milioni 943 mila euro per i lavori ed 88 mila euro per gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. La data di scadenza per la presentazione delle domande da inoltrare all'Anas è fissata per domani entro le 12. Il giorno dopo, alle 9, verranno aperte le buste nella sala gare del Compartimento regionale dell'Anas.

«La stazione appaltante si legge nel bando - si riserva la facoltà di rinviare di volta in volta la prima e le eventuali successive sedute di gara per insindacabili motivi d'ufficio. Chiunque può presenziare allo svolgimento della gara, ma soltanto i titolari o i legali rappresentanti dei concorrenti, o persone munite di procura dei medesimi, potranno effettuare dichiarazioni a verbale». Il progetto per la realizzazione della nuova strada prevede la costruzione di una bretella di collegamento per bypassare il vasto fronte franoso. Un viadotto oltrepasserà il letto del torrente “Serrapotamo” non lontano dal trentatreesimo chilometro della strada statale 92. Il nuovo tratto viario (del-

Anzi A Natale il presepe tra i più grandi d’Europa

Dieci scene della natività per dieci scenari lucani ANZI - Fino al prossimo 6 gennaio è possibile visitare uno dei presepi più grandi d'Europa. L'associazione “Teerum valgemon aesai” propone l'apertura straordinaria, per tutto il periodo natalizio, del presepe poliscenico stabile di Anzi, per permettere ai turisti di ammirare la bellezza dell'opera. Il presepe, realizzato in gesso e materiali di recupero, è suddiviso in dieci scene della vita di Gesù: dall'Annunciazione dell'Angelo a Maria Vergine fino alla rappresentazione di Gesù dodicenne. La caratteristica distintiva di questo presepe è quella di essere “Poliscenico”, cioè diviso in più scene. Questa tecnica ricorda gli affreschi del ciclo della vita di Gesù, realizzati, molti secoli fa, dall'artista Giovanni Todisco nella chiesa della Madonna del Rosario sul monte Siri ad Anzi. Elemento questo che arricchisce e contribuisce ancor più alla valorizzazione del territorio e delle opere artistiche di Anzi. Inoltre, in ogni scena del Presepe si possono ammirare riproduzioni dei più suggestivi paesaggi lucani. Mariano Marcogiuseppe, responsabile culturale dell'associazione “Teerum valgemon aesai”, ha evidenziato: «Il presepe poliscenico è un'ope-

ra unica nel suo genere, perché oltre a ripercorrere alcune tappe della vita di Gesù, stabilisce un forte connubio tra il territorio ed i più suggestivi paesaggi lucani, tutti riprodotti con notevole maestria nel nostro presepe. Questo rapporto serve a ribadire il profondo legame con la nostra terra e la nostra identità». Oltre al presepe poliscenico, un altro attrattore da poter visitare in queste settimane natalizie, ad Anzi, è il planetario-osservatorio astronomico. Questa iniziativa rientra nell'ambito della convenzione per la gestione dei “flussi turistici”, stipulata tra l'associazione di volontariato “Teerum Valgemon Aesai” ed il Comune di Anzi. Il progetto, denominato “flussi turistici”, è un piano di sviluppo turistico integrato di tipo locale nell'area del Camastra; l'obiettivo principale è quello di attirare visitatori ad Anzi e nell'area valcamastrina. Per conoscere tutti gli orari di apertura del presepe poliscenico e del planetario-osservatorio astronomico di Anzi è possibile rivolgersi al numero 320/2236876 o consultare il blog www.teerumvalgemonaesai.blogspot.com. do.pa.

la lunghezza di un paio di chilometri) sarà realizzato, quindi, sul versante opposto del torrente stesso, per poi immettersi nuovamente sul vecchio tracciato della Statale 92. Donato Pavese

Il tratto di strada come è oggi e a sinistra come era il giorno della frana

Avigliano L’iniziativa de “La girandola dei desideri”

Una serata per il Perù Educare alla solidarietà AVIGLIANO - L'associazione aviglianese “La girandola dei desideri” è stata protagonista di un'interessante iniziativa volta a sensibilizzare la collettività sulla tutela dei diritti dell'infanzia. Nel chiostro del Palazzo di Città, con “EduGiocando con la solidarietà” ha, così, preso il via la seconda edizione di una serata dedicata agli adulti ma anche ai più piccoli. Carmen Troiano, giovane presidente dell'associazione nata nel 2010 - che opera in partenariato con il Perù, al fine di realizzare progetti rivolti ai minori in difficoltà - in questa occasione ha voluto parlare della “Carta dei diritti del fanciullo” presentandone un'illustrazione giocosa. Hanno preso parte all'incontro anche lucani di fama nazionale, come il fantasista Cico Cuzzocrea e Luca Morelli, del Teatro Zampanò che, con i loro interventi artistici, hanno contribuito a rendere più emozionante l'evento. Così, in una cornice natalizia, è stato possibile sensibilizzare la platea sull'importante tematica, anche attraverso la proiezione del video realizzato a Huancavelica, in Perù, dall'associazione “Allampu” - che in lingua italiana vuol dire “lavorando per il domani” partner di “La girandola dei desideri”. “Allampu”, difatti, condivide con la onlus aviglianese le finalità di tutela dei minori e, per tale ragione, da ben due anni sussiste un constante dialogo tra i due nuclei associativi, che hanno posto al centro della loro attività il so-

L’associazione “La girandola dei desideri”

stegno all'infanzia unendo, così, il comune di Avigliano e il Perù. La serata si è, poi, conclusa con la presentazione del nuovo progetto “Huancavelica 2012” che mira a fornire a cinquanta bambini, dai 2 ai 7 anni che vivono in condizioni di estrema povertà e in ambienti che non li tutelano neanche dalle violenze domestiche, l'importante “kit della salute”. Dunque, un'occasione per continuare a mantenere alta l'attenzione sul tema dei diritti dei bambini che anche quest'anno, in prossimità delle feste, incontra la sensibilità di molti cittadini e dell'amministrazione comunale, da sempre attenta alle attività associative, circuito virtuoso del comune gianturchiano. an.ro.

Bella All’istituto comprensivo un corso in collaborazione con la Croce rossa

A lezione di pronto soccorso

Le mamme che hanno partecipato al corso

BELLA - “Chi salva un bambino...salva il mondo”. Questo il temadella lezione,che glioperatori della Croce rossa hanno tenuto all’Istituto comprensivo di Bella, sulla disostruzione ossea. Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie distrutte da una tragedia senza confini: 50 bambini perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo. Decessi che potrebbero essereevitatise sifossepreparati adeguatamente. Il non sapere genera errori: prendere per i piedi un bambino che è

ostruito, o peggio ancora mettere le dita in bocca, sono le prime due cose che vengono fatte dal soccorritore occasionale e che di solito cagionano la morte del bambino. Ma allora cosa fare? Per rispondere a questo interrogativo la locale sezione della Croce rossa italiana ha tenuto una lezione interattiva sulle manovre di disostruzione con la dottoressa Barbara Golia e la volontaria Nicoletta Giordano. La collaborazione fra la scuola e la Croce rossa va

avanti da molti anni con ottimi risultati, in particolare nelle azioni di sostegno agli alunni in difficoltà e a quelli di origine straniera che numerosi frequentano la scuola. All'incontro hanno partecipato mamme, nonne, insegnanti, bidelle e docenti che hanno tutto l’interesse di conoscere le linee guida sulla disostruzione pediatrica e sulle manovre accessorie di rianimazione cardiopolmonare pediatrica ad esse collegate, manovre che vengono aggiornate in tutto il mondo ogni 5 anni, e

che quasi nessuno conosce. Durante la lezione interattiva, che è durata due ore, sono state presentate slide che spiegano come si fa la rianimazione cardiopolmonare e le manovre di disostruzione pediatrica. La dottoressa Golia, con l'aiuto della volontaria e di un manichino, ha simulato le manovre da effettuare. E' stato poi mostrato il funzionamento del defibrillatore pediatrico. Mamme e docenti si sono messe alla prova e al termine dell'incontro è stato rilasciato un attestato.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Potenza Martedì 11 dicembre 2012

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La magia delle feste sotto la coltre bianca, ancora troppo presto per fare previsioni

Bianco Natale, l’ultimo nel 2003 Il meteorologo Pomarico: «Da mercoledì aumentano le temperature, freddo dal 20» SVEGLIARSI la mattina con le strade imbiancate dà un senso di pace. Soprattutto se è festa e non bisogna combattere con il ghiaccio per accompagnare i figli a scuola e recarsi al lavoro. Così a molti, in città, non è affatto dispiaciuto trascorrere il ponte dell’Immacolata tra i fiocchi di neve. Una spolverata che ha reso tutto più magico. L’albero di Natale di piazza Prefettura, i mercatini di largo Pignatari, la gente avvolta in sciarponi di lana e cappelli con in mano qualche pacchetto. Un’immagine da film. Nell’aria già si respira atmosfera da festa. Ma sarà effettivamente un bianco Natale? Lo abbiamo chiesto al nostro meteorologo Giuseppe Pomarico. «E’ troppo presto per poter fare delle previsioni dice - a oggi si prospetta un fine dell’anno freddo, più o meno dal 20 dicembre in poi. Ma se nevicherà nessuno può ancora dirlo. Da domani arriverà aria più calda dall’Atlantico, le temperature potranno salire anche di 10 gradi. Questo fino a mercoledì della prossima settimana. Poi tornerà il freddo». L’ultimo Natale sotto la coltre bianca, Potenza lo ha trascorso nel 2003 ma la nevicata più abbondante,

LA PROCESSIONE

S. Lucia tra religione e tradizione popolare

Potenza e alcune nevicate memorabili. In senso orario gennaio 193, inverno 1982, gennaio 2005.

GUIDA PER UN GIORNO Il sindaco Santarsiero domenica si è improvvisato guida per un gruppo di giovani turisti pugliesi. Le curiosità? Quasi tutte sulle scale mobili, se sono davvero le più lunghe d’Europa. I giovani hanno poi fatto i complimenti per la pulizia del centro storico.

nello stesso periodo dell’anno, si è avuta nel 2001. Dal 2003 la neve è tornata a trovarci, copiosa, l’anno scorso nel mese di febbraio. Ciò che ha reso il 2003 particolare, però, è il trittico delle feste: neve a Natale, a Capo-

danno e a Pasqua. Le nevicate “storiche” si sono avute soprattutto nel vecchio millennio. Gli anni 70’ in generale pare siano stati i più bianchi. Nella memoria collettiva sono altre le nevicate da cartolina. La

Al Teatro Stabile il 13 e il 14 dicembre, chiuderà la cantautrice Cristina Donà

Torna il Festival al femminile, alla seconda edizione Discussioni, spettacoli e tanti spunti di riflessione CON la sezione “Donne nella crisi. Là dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva”, si apre giovedì 13 dicembre, alle 16, al Teatro Francesco Stabile di Potenza, la seconda edizione del Festival al femminile / Premio Cecilia Salvia. Sarà una sezione intensa di lavoro volta ad esplorare, attraverso gli interventi di tre grandi esperte come Silvia Pasqua, Antonella Crescenzi e Francesca Brezzi, nuove vie da percorrere all’interno dell’attuale crisi, nel tentativo di disegnare nuove prospettive (Womenomics), di riflettere su nuovi possibili modelli di sviluppo, di ricercare. Tre parole-chiave: omofobia, femminicidio, corpo/media curate da Giuseppe Burgio, Barbara Spinelli e Saveria Capecchi saranno il filo conduttore della sezione Educare alla comprensione dell'altro Dialoghi sul corpo nel pomeriggio del 14 dicembre, è la sezione che vedrà confrontarsi intorno ai temi della “costruzione dei generi”, del corpo e dell’anoressia in relazione alla tradizione culturale e filosofica occidentale, linguaggi e saperi molto differenti tra loro. Protagonisti dei dialoghi Bruna Giacomini (curatrice scientifica del festival) e Lorenzo Bernini; Maria Grazia Crepaldi e Francesco Comelli. Le due giornate di studio al teatro Stabile

saranno integrate dalla sezione Parallelamente, che prevede due workshop curati rispettivamente dall’Apof-Il e da Sistema Turismo. Il primo dal titolo La danza dei segni è un workshop sul linguaggio poetico tradotto in Lis (Lingua dei Segni Italiana) e sarà tenuto da Valeria Spagnolo e Luca Caricato. In programma anche la proiezione di due video tratti dalle liriche Ed è subito sera e Vieni al davanzale amore. Il secondo Tagesmutter: un servizio innovativo per l’infanzia in Basilicata è un progetto di impresa e sarà presentato dalle allieve del progetto nell’ambito dell’azione sperimentale “Un ponte per l’occupazione”. Cristina Donà con il suo Torno a casa a piedi tour chiuderà la II Edizione del Festival al Cecilia, centro per la creatività venerdì 14 dicembre alle ore 21.30. A partire dalle ore 20.00 sempre al Cecilia, verranno presentati i lavori dei vincitori del bando rivolto dal Festival alla scena creativa lucana. In particolare, la Compagnia Junior Balletto Lucano presenterà Centomondi con la coreografia di Loredana Calabrese; Carlotta Vitale ci guiderà nel suo progetto di laboratorio-spettacolo Abracadabra. Storia dell’avvenire e Mimmo Conte nel suo Scatole. Primo studio su M.

Befana dell’85 e andando a ritroso febbraio del 1956. Resta indelebile, poi, il ricordo del repentino cambiamento di temperatura nel 1980, dopo il terremoto, passando dai 20 gradi alle abbondanti nevicate.

Natale con la neve sembra dunque proprio un miracolo. Un regalo che viene dal cielo per i romantici, per i bambini. Per chi ancora non ha smesso di sognare. Anna Martino

A Don Bosco il balletto russo di Anna Ivanona

Storia di sogno e fantasia In scena lo Schiaccianoci

Anna Ivanova e Aleksander Alikin nella locandina dello spettacolo

AMORE, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Stiamo parlando de “Lo schiaccianoci”, domani al Teatro Don Bosco alle 18 e alle 21. Le scenografie incantate del Balletto Russo di Anna Ivanova rendono partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un'atmosfera fatata di festa, "Lo Schiaccianoci" è una fiaba fatta di dolciumi, soldatini, albero di Natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, prodigi, principe azzurro e fatina, è diventato un balletto che ammalia

i bambini e incanta i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. La conclusione è segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale. Le musiche sono di Tchaikovsky, le coreografie di M. Petipa, i solisti Anna Ivanova e Aleksander Alikin. I costi del biglietto: I settore 33 euro, II settore 27 euro, III settore 22 euro. Riduzioni: bambini sotto i 12 anni e persone con disabilità su tutti i settori a piacere 20 euro, scuole di danza.

DELLA tradizione natalizia, la processione di Santa Lucia. Oggi alle 10 la Madonna verrà portata in processione dalla chiesa di Santa Lucia a quella di San Michele, dove rimarrà fino a dopodomani. Giovedì 13, alle 17, dopo la celebrazione della santa messa celebrata dall’arcivescovo, verrà portata nuovamente in processione da San Michele a Santa Lucia. La chiesa rimarrà aperta fino alle 23. A festeggiare la protettrice dei non vedenti anche musica nel larghetto di fronte la chiesa e la stoica fagiolata, che per il 25esimo anno consecutivo servirà a raccogliere fondi per la parrocchia. Per l’occasione l’amministrazione impone il divieto di circolazione oggi e il 13 in piazzetta Santa Lucia e largo Portasalza. In particolare oggi a partire dalle 10.30 e per il tempo strettamente necessario al passaggio della processione lungo le seguenti vie: Portasalzavia Pretoria- piazza M. Pagano-via Rosica- Chiesa San Michele Arcangelo. Per il 13 dalle 19 e per il tempo strettamente necessario al passaggio della processione lungo le seguenti vie: slargo Chiesa San Michele Arcangelo, Via Rosica, piazza M. Pagano, via Pretoria, via Portasalza, Chiesa Santa Lucia. E poi nell’intero tratto di Portasalza – via G. Albini dalle 16 alle 24, in occasione dei concerti musicali e della tradizionale “Fagiolata”. Nei giorni di divieto di circolazione in via Portasalza le autovetture circolanti per via Caporella dovranno svoltare obbligatoriamente verso via IV Novembre. Le auto in sosta in via Rosica potranno percorrere la stessa via in senso contrario di marcia in direzione via IV Novembre. Nello stesso tratto è valido anche il divieto di sosta con rimozione dei veicoli (0-24) e dalle ore 17 alle 22 in via Pisacane, su una superficie pari a due posto auto, ad eccezione di due automezzi che trasporteranno il materiale occorrente per i “fuochi giocattoli” il divieto di sosta con rimozione dei veicoli e a un automezzo che sosterà nei pressi di larghetto Portasalza per il tempo strettamente necessario allo scarico e al carico di stand, gazebo e pedane.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I VII

Martedì 11 dicembre 2012

NATALE SOSTENIBILE IL COMUNE GUARDA AL FUTURO

ALIMENTATO A PEDALI La forza delle gambe per generare con le bici l’energia necessaria alle luminarie del manufatto realizzato con materiali da riciclo

Tubi recuperati in mare e bottiglie di plastica per l’albero totem del riuso Minerva Scienza ha presentato in piazzetta Pascoli l’opera dell’artista Scarcelli

l Un mappamondo sulla cima dove solitamente viene apposta la stella cometa e per tronco un vecchio tubo in pvc che l’artista Sergio Scarcelli ha recuperato nel tratto di mare barese tra Torre Quetta e San Giorgio. Come addobbi, nei laboratori con materiale di riciclo, gli alunni della 3ª D dell’istituto comprensivo “Minozzi” plesso “Festa” hanno utilizzato bottiglie in plastica e tappi. Quattro biciclette recuperate allo scasso e rimesse in funzione alimenteranno con l’ausilio di alternatore, anch’esso riciclato, il Natale del Vento,

così lo ha definito il creativo Scarcelli, in piazzetta Pascoli. Materiali poveri e led di ultima tecnologia a risparmio energetico distribuiti su 4 metri e mezzo di altezza: la magia del Natale è anche questa. Un percorso multisensoriale, ci sono anche piante aromatiche, che riporta, soprattutto i bambini, al passato, all’idea di manualità. Una pedalata che produce 15 Volt di energia e induce a riflettere sul corretto uso delle risorse. Una sana carica di sostenibilitàche rientra nel progetto “N’Ata scienza” dell’associazione Minerva Scien-

CARICA DI ENERGIA Pedalando si illumina l’albero [foto Genovese]

za e che il Comune ha sostenuto con entusiasmo, conscio che le nuove sfide della città, compresa quella della candidatura a Capitale europea della Cultura nel 2019, passano attraverso un modello che leghi la storia al futuro, coniugando innovazione e tutela ambientale. Ne è convinto il sindaco Salvatore Adduce che ha tenuto a battesimo l’evento, sottolineando come «le luminarie in città siano state allestite in uno stile sobrio ma elegante grazie al prezioso contributo dell’imprenditore Michele Buono, che ha voluto offrire l’illimu-

nazione natalizia nel centro storico. L’obiettivo per il 2013 è di allestire gli addobbi con materiali interamente riciclati alimentati da fonti rinnovabili». Per l’assessore al Turismo, Alberto Giordano «il Natale ecologico va nella direzione di un modello teso a difendere l’ambiente coerente con il percorso di Matera 2019». Il progetto Eco Natale è stato curato da Giuseppe Sacco e Rosamaria Strammiello di Minerva Scienza con il sostegno di alcune imprese locali, le ditte Caiella, Di[d.mas.] chio e Frascella».

L’EVENTO RITORNA NEL CAVEOSO LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DAL COMUNE CON CONVENTION BUREAU E PRO LOCO. OBIETTIVO SUPERARE LE MILLE PRESENZE

Nei Sassi il fascino del presepe vivente previsti mille figuranti in quattro giorni DONATO MASTRANGELO l Negli antichi rioni dove nel 2006 la regista Catherine Hardwicke ambientò il film The Nativity Story sul viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, ritorna per il terzo anno consecutivo il Presepe vivente nei Sassi, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Matera Convention Bureau e il prezioso contributo dell’Unpli nazionale e dell’Unpli Basilicata, l’Unione delle Pro Loco. “Il Presepe della Pace”, questo il nome attribuito all’evento che rievoca la Natività del Signore e che lo scroso anno ha fatto registrare 20 mila presenze, sarà rappresentato da giovedì 27 a domenica 30 dicembre. Inaugurazione prevista per giovedì 27 alle 16 mentre alle 21.30 nella stessa giornata verrà proposto il Concerto della Pace nella Casa Cava. «Il percorso del presepe vivente - afferma Pietro Colapietro, presidente della sezione Turismo e Cultura della Cna e componente del comitato organizzatore dell’evento - si snoderà da piazza San Pietro Caveoso, lungo un itinerario che toccherà anche Vico Solitario, Rione Malve fino ad arrivare al luogo della Natività posto al Rione Casalnuovo. I figuranti, tutto appartenenti alle Pro Loco, saranno

CORNICE NATURALE Nel Sasso Caveso ritorna il suggestivo presepe vivente organzzato dall’Amministrazione comunale [foto Genovese] un migliaio distribuiti nei quattro giorni della rappresentazione. Da segnalare il 28 il Presepe dei bambini con 250 alunni delle scolaresche». È già all’opera insieme ai tanti iscritti, Antonio D’Elicio, presidente dell’Unpli Basilicata. «Le Pro Loco che parteciperanno al Presepe della

Pace - afferma - sono quelle di Barile, Miglionico, Montescaglioso, Oliveto Lucano, Palazzo San Gervasio, Pietrapertosa, Rapone, Sant’Angelo Le Fratte, Senise, Trivigno, Ladispoli, Crispiano, Monteiasi, Montenero di Bisaccia, Panettieri e Jonadi». Il costo del biglietto è di 3 euro. I

VOLONTARIATO LE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE DOPO IL PROTOCOLLO D’INTESA SOTTOSCRITTO CON L’ORDINE FORENSE

Avvocati e Fidas, un connubio solidale Venerdì una giornata di donazione del sangue ed una conferenza

UN BEL GESTO Donare il sangue aiuta gli altri

l Ordine Forense e Fidas un connubio nell’ottica della solidarietà e del volontariato. I presidenti dell'Ordine degli Avvocati di Matera e della Fidas Basilicata rendono facendo seguito all’intesa dello scorso 3 aprile 2012 culminata con la sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa nel comune intento di promuovere la cultura del dono volontario, gratuito e periodico del sangue e dei suoi componenti, hanno organizzato per il prossimo 14 dicembre una Giornata di Donazione Sangue. L’iniziativa si terrà presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Matera, al 5° piano del Palazzo di Giustizia, in Matera alla Via Aldo Moro, dalle 8.30 fino alle 12.30. Nella stessa occasione, alle ore 10, i rappresentanti degli Enti promotori terranno una conferenza stampa per presentare l'iniziativa e per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di grande impatto sociale, qual è la cultura del dono del sangue. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera e la Fidas Basilicata si sono impegnati anche a promuovere la cultura della donazione del sangue anche mediante la diffusione di materiale infor mativo.

bambini fino a 10 anni non pagano. Dalle 16 alle 16.30 accederanno le persone diversamente abili, dalle 16.30 alle 18.30 i gruppi precostituiti e, dalle 18.30 alle 21.15 gli individuali e le famiglie. Una parte dell’incasso sarà devoluta in beneficenza.

Il concerto Il gruppo Le mani in piazza a Capodanno Sarà il famoso gruppo materano “Le mani” ad allietare l’attesa del nuovo anno la notte del 31 dicembre in piazza San Giovanni. Lo ha reso noto ieri il sindaco Salvatore Adduce, nel corso di una conferenza stampa convocata in piazzetta Pascoli per illustrare il programma delle festività natalizie che dal primo dicembre al 6 gennaio comprende un centinaio di iniziative fra teatro, musica, mostre, convegni, e animazione per bambini. L’associazione MinervaScienza e il Comune hanno previsto anche numerosi momenti di animazione per bambini in diverse zone della città, il 15 e il 16 dicembre, il 23 e il 23 dicembre, il 29 e il 30 dicembre, il 5 e il 6 gennaio. Protagonisti saranno animascienziati vestiti da Babbo Natale (Science Claus) e da Befana (Scienzana) che gireranno tra le piazze della città. Giovedì alle ore 19 a Palazzo Lanfranchi inaugurazione della mostra “Love Planet Earth” organizzata da Telespazio e dal Centro di geodesia spaziale.

ULTRACENTENARIO IL SIGNOR DAMASO LONGO ORIGINI PUGLIESI E LUCANO D’ADOZIONE

Lettore affezionato della Gazzetta nonno Giuseppe compie 102 anni AUGURI Giuseppe Damaso Longo e i parenti nella festa dei cento anni .

l Dopo aver raggiunto il traguardo dei 100 anni, il signor Giuseppe Damaso Longo, spegne oggi 102 candeline. Nato nel 1910 a Sant’Agata di Puglia in provincia di Foggia, nel 1945 si trasferì a Matera ed è tra i primi ragionieri a prestare servizio nella Banca Mutua Popolare oggi Banca Popolare del Mezzogiorno. Longo, padre di 5 figli, è uno storico lettore [c.cos.] della Gazzetta, quotidiano che compra dal 1932.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VIII I MATERA CITTÀ E PROVINCIA

Martedì 11 dicembre 2012

PIANETA SCUOLA

UNA SITUAZIONE ESPLOSIVA In via Cappuccini dove i ragazzi sono costretti «convivere» anche in 35 in una sola aula QUANDO I DIRITTI VENGONO NEGATI amentre dovrebbero esserne al massimo 25

SI RISPETTINO LE NORMATIVE I ragazzi ora minacciano d’incatenarsi per richiamare l’attenzione dell’Ufficio scolastico regionale, sino ad ora fermo

Cosa prevede la legge Ma gli insegnanti non possono dire di non sapere Classi pollaio? Gli insegnanti diventano responsabili se non dovessero denunciare la situazione al dirigente scolastico perchè a norma di codice civile (art.2048) sono considerati responsabili diretti di eventuali danni, nei confronti dei loro studenti, derivanti da tale situazione di illegittimità. Il docente/precettore, per legge corrispondente alla figura di preposto in materia di igiene e sanità sul lavoro, è responsabile degli alunni e degli atti da essi commessi ai sensi dell’art. 2048 del Codice civile. Risponde del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e “apprendisti” nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza (omessa vigilanza). Gli insegnati sono liberate da responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto. Quindi, anche sotto l’aspetto del rapporto di lavoro nel pubblico impiego, l’insegnante ha l’obbligo giuridico di segnalare le anomalie e i rischi presenti.

le altre notizie MADONNA DELLE GRAZIE

Un sorriso in corsia con la clownterapia n Ormai è scientificamente dimostrato: ridere fa bene alla salute. Anche di chi è ricoverato in ospedale. È la base della clownterapia adottata per primo dal medico Patch Adams. Le sue teorie hanno fatto il giro del mondo. E vengono applicate anche a Matera, all’ospedale Madonna delle Grazie, per l’azione di una associazione benemerita di volontariato, l’Oasi del sorriso. I suoi clown oggi dalle ore 10, saranno nei reparti a tentare di strappare una benefica risata a chi sof[fi.me.] fre. LA PROVINCIA SUL PREMIO

«De Ruggieri emblema per la nostra cultura» LICEO ARTISTICO Una delle aule in cui diventa difficile fare didattica senza sgomitare con il vicino di banco [foto Genovese]

Tutto tace e rimane aperta la piaga delle «classi pollaio» Al Liceo artistico emblematica la vicenda di una quinta di 35 alunni EMILIO SALIERNO l L’ultimo caso di «classe pollaio» è quello della V c del Liceo artistico «Carlo Levi» di Matera. Sgomitano in 34 in un’aula che dovrebbe contenere almeno dieci studenti in meno, ma sino ad oggi l’Ufficio scolastico regionale, nonostante le numerose sollecitazioni dei ragazzi, dei genitori e della preside, ha fatto orecchio da mercante. I liceali sono ora sul punto di esplodere: l’ultimo annuncio è che si vogliono incatenare ai cancelli della scuola per rimarcare il loro disagio dovuto allo spazio angusto in cui sono costretti ad operare insieme agli insegnanti, tenendo presente che i loro banchi non sono quelli normali ma dei veri e propri tavoli da disegno di dimensioni sicuramente più consistenti. In uno degli ultimi documenti inviati alle istituzioni, i genitori degli studenti che frequentano la classe V sezione C del Liceo

Artistico di Matera, denunciano la grave sto caso. situazione venutasi a creare «perchè lesiva Le classi «pollaio», come quella dell’Ardel diritto degli alunni a ricevere la qualità tistico di Matera, dice Eustachio Nicoletti, della didattica adeguata ad una classe ter- segretario della Flc Cgil (Federazione laminale che affronvoratori della coterà l’esame di noscenza), «sono Stato». Sottolineauna piaga che orano la situazione mai condiziona la «rischiosa dal qualità dell’offerta punto di vista delformativa e mette la sicurezza per il a repentaglio la sinumero eccessivo curezza degli alundi studenti rispetni e del personale to all’inidoneità scolastico. In aule delle aule a dispola cui capienza sizione». Inutilconsente di accomente, sino ad og- LICEO ARTISTICO La sede nell’ex convento gliere fino a 25 gi, hanno chiesto alunni ne vengono all’Ufficio scolastico regionale lo sdoppia- forzatamente inseriti altri, creando così mento immediato della classe e se ci siano una situazione di totale illegittimità deteromissioni e responsabilità da parte del di- minata dall’aumento del rapporto alunrettore scolastico regionale nel trattare que- ni/classe pur non essendo stati modificati le .

PRECISAZIONE PER TUTTI GLI ALTRI IMMOBILI IL COEFFICIENTE DI CALCOLO È DEL 7,60 PER MILLE

n «Un esempio inimitabile di passione, dedizione e determinazione. Raffaello De Ruggieri è l’emblema di quell’impegno autentico a sostegno dell’arte che ha reso Matera un centro di eccellenza culturale riconosciuto a livello internazionale». Con queste parole il presidente del Consiglio Aldo Chietera e l’assessore alla Cultura, Giovanna Vizziello hanno espresso la loro grande soddisfazione per il Premio “Art 1307 per l’Arte” che il presidente della Fondazione Zetema ha ricevuto recentemente a Napoli. SOCIETÀ DI REUMATOLOGIA

preesistenti norme tecniche in materia di edilizia scolastica». La Flc Cgil ricorda che sono intervenute diverse sentenze dei Tribunali amministrativi regionali (una per tutte, quella del Tar del Molise n.556 del 16 novembre 2012) che hanno condannato gli Uffici scolastici regionali per aver costituito le classi pollaio. «Ad una condizione compromessa dai tagli agli organici e dall’aumento del rapporto alunni/classe - sottolinea Nicoletti - si aggiunge il dilagante fenomeno quotidiano che, a prescindere dalla tipologia e dalla durata dell’assenza dell’insegnante curriculare, divide ed assegna gli alunni ad altre classi». La sostituzione dei docenti assenti avviene attraverso stratagemmi diversi: sdoppiamento delle classi con confluenza degli alunni in altre classi, utilizzo del docente di sostegno in altra classe. E tutto questo, rileva la Flc Cgil, per risparmiare il pagamento dei supplenti.

Plauso di Maglietta a Olivieri per l’incarico n Il direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta ha espresso vivo compiacimento per l’elezione del dott. Ignazio Olivieri, direttore del dipartimento regionale di Reumatologia, a prossimo presidente della Società Italiana di Reumatologia. «La mia elezione - ha detto Olivieri - è motivo di orgoglio per l’Azienda Ospedaliera San Carlo e l’Azienda Sanitaria LOcale di Matera e l’intera Regione». Maglietta ha esteso i complimenti anche all’èquipe di medici specialisti in reumatologia che stanno affiancando nel suo lavoro Olivieri.

IL DIBATTITO NEL PD IL RINNOVAMENTO DENTRO IL PARTITO NON SIA DI FACCIATA

Imu resta invariata rispetto all’acconto «Elezioni politiche? Senza esitare l’aliquota sulla prima casa al 4 per mille si facciano le primarie di collegio» Il Comune precisa: «Nessun aumento rispetto alla prima tranche» La richiesta dei «renziani» per la scelta dei candidati l «Le aliquote Imu del Comune di Matera non sono variate rispetto all’acconto, per cui corrispondono al 4 per mille per le abitazioni principali e al 7,60 per mille per tutti gli altri immobili come aliquota ordinaria». Lo precisa in una nota il Comune rettificando quanto riportato in un articolo nei giorni scorsi rispetto alla seconda tranche dell’Imu, l’Imposta municipale unica, la cui scadenza è fissata per il 17 dicembre. Il Comune che recentemente ha approvato l’assestamento di bilancio, registrando

maggiori entrate per 635 mila euro, con un saldo positivo di 175 mila euro, nonostante i tagli derivanti dai mancanti trasferimenti centrali (sul bilancio 2013 e 2014 si prevedono tagli per altri 2 milioni di euro e dunque nel prossimo esercizio finanziario si dovrà fare a meno di 8-9 milioni di euro) ha mantenuto i conti in equilibrio garantendo i servizi fondamentali alla collettività senza gravare sulle tasche dei cittadini. Il totale dei versamenti relativi alla prima rata dell’Imu ammonta a 6.800.990,49. Del totale,

4.189.340,34 andranno al Comune. Nel dettaglio la quota del Comune deriva dalle seguenti entrate: Aree edificabili 91.292,59, Altri fabbricati 2.678.155,63, Fabbricati rurali 10.503,00, Abitazione principale 1.409.378,99. Mentre la quota dello Stato deriva dalle seguenti entrate: Aree edificabili 92.269,61, Altri fabbricati 2.519.380,54. Il numero dei versamenti è stato pari a 26.519, mentre il numero dei fabbricati è pari a 114.791. La detrazione per abitazione principale ammonta a 1.244.723,20.

l Dopo il buon risultato ottenuto da Matteo Renzi alle primarie i rappresentanti dei Comitati Renzi della provincia di Matera si sono incontrati presso l’Hotel degli Ulivi di Ferrandina Scalo per le valutazione post-voto in ciascun comune del materano e, contestualmente, avviare, a livello di coordinamento provinciale, la seconda fase dell’impegno politico del movimento che punta al rinnovamento all’interno del Pd e del centrosinistra. In un comunicato i comitati pro Renzi della provincia di Matera hanno fatto sapere che «chiederanno vere primarie di collegio per la scelta dei candidati al parlamento, senza regole capestro (preregistrazioni o iscrizioni a questo o quel partito) che hanno impedito a centinaia di migliaia di elettori di scegliere

davvero il loro futuro. Il Pd ed il centrosinistra - aggiunge la nota - sono invitati a non sbagliare più, a non rintanarsi nelle loro certezze ma a perseguire un vero e totale rinnovamento, chiamando finalmente i cittadini tutti a scegliere i parlamentari attraverso un coinvolgimento diretto, unica strada da seguire per evitare ulteriori delusioni e contrastare l’astensionismo e la deriva qualunquista e populista di alcuni movimenti emergenti. La scelta è obbligata, soprattutto perché le recenti primarie hanno confutato la speciosa mistificazione di chi voleva far intendere che in Italia, come in provincia di Matera, erano pronte “orde di barbari invasori” che avrebbero falsato il gioco democratico, invadendo i seggi per guastare la festa dei democratici».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

I XVII

Martedì 11 dicembre 2012

Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: redazione.basilicata@gazzettamezzogiorno.it

VIVILAREGIONE

Basilicata

NEL LAVORO FOTOGRAFICO DI ULIANO LUCAS

PER LA RASSEGNA DEL CONSERVATORIO «DUNI»

n Nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, si presenta oggi alle 17.30, per iniziativa dell’Associazione culturale Recerche di Bari e Legambiente Matera il lavoro fotografico di Uliano Lucas, una biografia di storie e immagini. All’incontro intervengono Maruzza Capaldi, Marta Ragozzino Soprintendente per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Basilicata e il giornalista Pasquale Doria. Sarà presente l’autore. [c.cos.]

n Per la stagione concertistica “Autunno Musica” del Conservatorio “E. R. Duni”, si esibirà domani alle 19 nella sala Rota in via Duomo, il duo composto da Gianna Racamato mezzosoprano allieva dei corsi accademici di secondo livello di musica camera e da Loredana Paolicelli al pianoforte docente dell’istituzione materana. Il duo eseguirà musiche di Shubert, Bizet, Donizetti, Faurè, Massenet, Saint-Saens, Dvorak, R. Strauss e De Andrè. [c.cos.]

Una biografia di storie e immagini

Si esibisce il duo Racamato-Paolicelli

SPETTACOLI A RIUNIRLE IN UN UNICO LAVORO È STATO GIOVANNI CASERTA MENTRE LA REGIA È DI LELLO CHIACCHIO

INCONTRO CON LA STAMPA Un momento della conferenza di presentazione dell’evento. Sotto, la locandina dello spettacolo [foto Genovese]

Luigi Pirandello s’ispirò a Matera e Potenza per due delle sue novelle

.

Saranno proposte nella piéce teatrale «Destini» di CARMELA COSENTINO

P

ochi sanno che l’autore di “Sei personaggi in cerca d’ autore” e de “Il fu Mattia Pascal”, Luigi Pirandello, ha scritto due novelle ambientate a Matera e a Potenza. La ragione è da ricercarsi proprio nel suo pensiero, in quella filosofia pessimistica che traspare dalle sue opere, e che lo portava a ritenere che il mondo è uguale dappertutto e sempre e dunque anche in questi due luoghi lontani dalla sua Sicilia e sicuramente poco conosciuti dal resto d’Italia. Parliamo delle novelle “Se” ambientata a Matera e “Notte” a Potenza che l’Unitep (Università della terza età e della cultura permanente) ha riunito in un unico lavoro teatrale dal titolo “Destini” scritto dal professore Giovanni Caserta e diretto da Lello Chiacchio che sarà portato in scena giovedì alle 20.30 a Matera, al Teatro Comunale da Marianna Dimona, Paolo Cicchetti, Maria Torelli, Emanuele Paolicelli, Enzo Ricciardi, Lello Chiacchio, Italo Zagaria e Teresa Isoldo. «In questo lavoro che sarà proposto giovedì sera - ha spie-

INIZIATIVA UNITEP

Contributo alla candidatura della città a capitale europea della cultura 2019

gato il professor Caserta nella conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nella sala giunta del Palazzo di Città - non ci limitiamo a portare in scena le due opere di Pirandello. Le novelle sono solo il punto di partenza di un’indagine socio-politica più approfondita delle due città tra l’800 e il ‘900. In sostanza è stata creata una cornice ad hoc che rispecchia la filosofia pirandelliana pessimistica, ma al tempo stesso si chiude con una riflessione che lascia aperta la strada alla speranza e a una riflessione individuale». Lo spettacolo è suddiviso in due atti unici impreziositi da diapositive e dalla tecnica del flashback, un espediente che affida la narrazione di alcuni eventi non ai protagonisti ma a nuovi personaggi che riempiono la scena. «Abbiamo cercato - ha detto Chiacchio di mettere in evidenza molti aspetti della personalità di Pirandello senza tuttavia stravolgere il senso del testo e della filosofia pirandelliana». Un lavoro che i soci dell’Unitep intendono anche proporre agli studenti delle scuole e nei teatri dei comuni lucani e non solo. «L’intenzione - ha aggiunto Antonio Pellecchia presidente dell’Unitep - è quella di portare lo spettacolo a Potenza e a Torino dove ci sono molti nostri concittadini. È un nostro contributo al percorso di candidatura della città a capitale europea del-

IL LIBRO RICERCA SULLA BORGHESIA TRA SETTECENTO E OTTOCENTO

Alle radici storiche di Accettura il nuovo studio di Verdone la cultura nel 2019». Per la sua valenza culturale, lo spettacolo non solo ha ottenuto il patrocinio del Comune ma è stato inserito nel cartellone degli eventi natalizi organizzati dall’Amministrazione comunale. «Il teatro - ha sottolineato il sindaco Salvatore Adduce - deve diventare l’elemento centrale del percorso di candidatura. Per questo motivo tra qualche giorno riapriremo la discussione sulla costruzione del Teatro comunale che potrà contare sui fondi del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) dei Pisus».

MOSTRE SARANNO ESPOSTE NELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE «STIGLIANI»

La «Lucania ‘61» di Carlo Levi nelle foto di Augusto Viggiano

U

no studio articolato sull’opera di Carlo Levi “Lucania ‘61”, il grande dipinto conservato nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi e realizzato dal pittore torinese in occasione della Mostra delle Regioni tenutasi a Torino nel 1961, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’Unità d’Italia. Di questo lavoro in cui sono dipinte 160 figure di soggetti lucani, tra cui il poeta di Tricarico Rocco Scotellaro, raffigurato dapprima giovanissimo con il viso lentigginoso, poi adulto impegnato a fianco delle rivendicazioni dei contadini ed infine “morto nella grotta da cui cominciano i tempi”, Augusto Viggiano, ha realizzato

degli ingrandimenti fotografici, in tutto 35 fotografie di formato medio e 8 in formato grande, donati e da oggi allestita in maniera permanente nelle sale di lettura del secondo piano nella Biblioteca provinciale “T. Stigliani” di Matera che indagano il quadro di Levi fin nei minimi dettagli, consentendo di conoscere non solo il Levi pittore ma soprattutto i volti e la vita della lucanità. Gli scatti di Viggiano, il ricorso ad una stampa curata nella qualità dei colori e la padronanza della luce, permettono di scoprire particolari e soggetti che la visione d’insieme dell’opera facilmente porta a trascurare, e di cogliere lo spirito dei luoghi e la più profonda umanità

delle persone fotografate. “Lucania 61” rappresenta l’impresa pittorica di maggiore impegno compiuta da Carlo Levi, dove lo scrittore e pittore torinese ha riassunto i motivi salienti del suo lungo discorso sul Mezzogiorno e sulla Lucania, «con il suo contenuto di umanità, di dolore antico, di lavoro paziente, di corag[c.cos..] gio di esistere».

L’AUTORE Augusto Viggiani ha donato le sue fotografie sul grande dipinto di Carlo Levi .

L

a spiegazione migliore di questo nuovo lavoro di Luigi Verdone non può prescindere dalle sue intenzioni, che esplicita chiaramente nell'introdurre il volume Accettura - Alle origini della storia locale (tra settecento e ottocento) stampato per i tipi della Bmg di Matera. Un percorso non privo di difficoltà che l'autore, con onestà intellettuale, riconosce di aver affrontato contando sull’aiuto di tanti, opportunamente ringraziati. Esperti dal punto di vista metodologico e di conoscenza degli strumenti di approccio alla ricerca che, quando è seria, mai può procedere alla cieca. «E ciò è tanto più importante - scrive Verdone - soprattutto se si tratta di luoghi poco studiati. L'esperienza, le letture finalizzate e le passioni per certi temi, costituiscono una buona scuola, che però può essere intrapresa solo se si è a conoscenza dei meccanismi burocratici e degli strumenti necessari». Verdone è già noto per i suoi interessi nei confronti di realtà territoriali in cui poco si è lavorato a livello di archivi. È infatti l’autore di due volumi di storia su Calciano, dove è nato, e su Garaguso, centro legato per molti La copertina del libro di Luigi Verdone versi al primo. Non poteva mancare uno studio su Accettura, essendo il paese dei suoi genitori e, non a caso, il suo secondo nome, Giuliano, è lo stesso del santo protettore del piccolo centro della montagna materana. Per questa nuova fatica si è avvalso della presentazione di Vincenzo Viti e della prefazione di Giovanni Caserta. Nell’introduzione al testo di Verdone, si comprende che si è avvalso di una buona quantità di documenti scovati nel corso di un lungo lavoro di ricerca, anche fuori regione, con l’obiettivo di datare il sorgere e l’affermarsi della borghesia ad Accettura. Impossibile, in questo cammino, non imbattersi nelle vicende di alcune famiglie del posto. Traiettoria che, tra l’altro, ha consentito di scoprire figure nuove così da poter meglio comprendere le trasformazioni, a partire dalla condizioni di vita e alle nuove istanze sociali, fino a documentare i matrimoni o i flussi migratori e di immigrazione. Un’impostazione che risente della formazione di Verdone. Tra in pionieri degli assistenti sociali lucani ha operato in quasi tutta la regione, anche al borgo La Martella nella straordinaria stagione del risanamento dei Sassi. Esperienze che lo hanno spinto ad approfondire le vicende di specifiche realtà dal punto di vista storico mai disgiunto, però, dagli aspetti economici e sociali approfonditi con scrupolo in ogni suo lavoro. Il volume sarà presentato alla Mediateca provinciale, venerdì 14, alle 18.


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