Obamaapre la campagna elettorale difendendo il matrimonio dei gay Immaginate Bersani, Veltroni o D’Alema che fanno altrettanto? y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!"!,!#!= www.ilfattoquotidiano.it
IN EDICOLA
IN EDICOLA
Venerdì 11 maggio 2012 – Anno 4 – n° 111
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
RUBY, LO SCHIAFFO DI MONTI Il ministro Severino dice no al tentativo del Pdl di introdurre una norma ad personam per salvare Berlusconi dal processo di Milano Tesi i rapporti nella maggioranza. Il premier: vado avanti fino al 2014 La sconfitta elettorale non ferma i berluscones. Lo scontro sulla giustizia rischia di far saltare o snaturare la legge sulla lotta alla corruzione Nicoli pag. 3 z La sede della Ubs a Zurigo (FOTO LAPRESSE)
Udi Nando dalla Chiesa
SOLDI IN SVIZZERA x
LA SOCIETÀ CIVILE DICA “NO”AI PARTITI
Lugano addio, a rischio il segreto bancario
unque siamo tornati al Dto strazio ’92? Tanto rumore (e tandelle istituzioni e
di Vittorio Malagutti dal nostro inviato a Lugano
del Paese) per nulla? In un certo senso sì. La Prima Repubblica non se ne era mai andata. Si era acquattata dietro la sua coda eversiva. pag. 22 z
entito che cosa ha detto quella? Qui è finita per tutti. È solo questione di tempo, Squalche anno, e poi ci costringono a chiudere bottega. La Svizzera intera può chiudere bottega”. pag. 6 - 7 z
LA DEPOSIZIONE x “20 mila euro e tutto filò liscio come l’olio”
Un pentito: “Garrone pagò i boss per girare Gomorra a Scampia”
Una scena del film “Gomorra” (FOTO ANSA)
Oreste Spagnuolo è uno dei killer dei Casalesi accusato per la strage di Castel Volturno e ora collaboratore di giustizia Il regista non commenta: “Non ho nulla da dire”
nviale mazzini
Udi Horacio Verbitsky
Udi Giorgio Meletti
Boncompagni: “Per i raccomandati Rai serve Guantanamo”
VIDELA E I SILENZI DEL VATICANO
SIENA, PROFUMO DI SFASCIO
Pagani pag. 18z
CATTIVERIE Maroni: “In alcuni luoghi, la Lega, ha fatto ottimi risultati”. Tipo in Tanzania e Albania (www.spinoza.it)
a politica dei “desapareciSiena brutte sorprese per il Ldelados” che il dittatore Jorge Vi- A nuovo arrivato Alessandro ha ammesso anche in tribu- Profumo. Adesso che il Monte nale, era nota fin dal 10 aprile 1978 alla Chiesa cattolica. Così risulta da un documento rinvenuto nell’archivio della Conferenza episcopale. pag. 17 z
dei Paschi è a gambe all’aria e non dà più dividendi alla Fondazione Mps, cadono come birilli i pezzi pregiati del peculiare welfare senese. pag. 15 z
di Ferruccio Sansa e Nello Trocchia
enza il pizzo Gomorra non lo avrebbero giSlo racconta rato”. Il pentito di camorra Oreste Spagnuola sua vita tra omicidi ed estorsioni. È un fiume in piena, un killer che dopo crimini atroci pare volersi vuotare l’anima. Ma tra le centinaia di pagine di deposizioni ecco che un nome fa compiere un salto sulla sedia agli inpag. 10 z quirenti: Matteo Garrone.
Bestiario grillesco di Marco Travaglio
ll’inizio Beppe Grillo non era affatto anti-sistema: anzi, cercava di costringere il sistema ad autoriformarsi. Nell’estate del 2007 lancia le primarie programmatiche online, discusse per otto mesi sul web da 800 mila persone, poi consegna le proposte raccolte al premier Romano Prodi a Palazzo Chigi: energie rinnovabili, wi-fi gratis, rifiuti e cemento zero. Ma Prodi – racconta Grillo – socchiude gli occhi e si appisola. Allora l’8 settembre 2007 Grillo organizza il V-Day in piazza Maggiore a Bologna, per il “Parlamento pulito”, davanti ad almeno 100 mila persone, più 10 volte tante collegate da altre 200 piazze. Porta sul palco giornalisti, scrittori, artisti, esperti, docenti e tenta di cambiare le cose con un altro strumento squisitamente costituzionale: tre leggi di iniziativa popolare (incandidabilità dei condannati in Parlamento, tetto massimo di due legislature, abolizione del Porcellum per tornare a scegliere i parlamentari). Raccoglie 350 mila firme in mezza giornata. Una cosetta da niente, infatti i tg di Rai, Mediaset e La7 non mandano una telecamera né un inviato (ci sono solo Sky e Annozero). È un esorcismo: basta non parlarne e il V-Day non esiste. Le agenzie di stampa si inventano “attacchi”, “insulti”, “offese a Marco Biagi”, anche se in 10 ore di V-Day nessuno ha mai citato Marco Biagi. Si è solo criticata in un filmato la legge 30, che il programma dell’Unione, ben prima di Grillo, criticava e prometteva di cambiare perché causa del precariato. Così, invece di parlare dei contenuti e delle tre leggi popolari, si scatena una polemica su un fatto mai avvenuto. Casini accusa Grillo e i presenti di “inneggiare all’assassinio” del professore da parte delle Br: “Il V-Day è una cosa di cui vergognarsi: hanno oltraggiato Biagi, che andrebbe santificato”. Lui peraltro ha sempre preferito santificare Dell’Utri, Andreotti e Cuffaro. Quella sera il Tg1, diretto da Gianni Riotta, giornalista di scuola anglosassone, si apre con un servizio su Prodi a Bari, poi uno su B. chissà dove, poi tre servizi sui funerali di Pavarotti. Segue una lunga inchiesta sull’inedito fenomeno delle prostitute a Milano. Un delitto a Treviso. Un videomessaggio di Napolitano sul futuro dell’Europa. La solita carrellata di politici che parlano a vanvera. Un’imperitura intervista a Rutelli, che avrebbe potuto andare in onda tre anni prima o tre anni dopo. A quel punto chi non ha ancora spento o distrutto il televisore è tentato di chiamare la redazione per avvertirla che nel pomeriggio c’è stata una cosina chiamata V-Day. Ma ecco Romita incupirsi improvvisamente in volto: è il segnale convenuto, è il momento di parlare del V-Day. Fermo immagine su una foto di Grillo, voce fuori campo: “S’è svolto a Bologna e in altre città italiane il Vaffa Day del popolare comico genovese...”. Sullo sfondo, un paio d’immagini rubate a Eco-tv, che ha trasmesso la diretta, e morta lì. Totale: 29 secondi. Poi Romita ritrova il sorriso: i nuovi sviluppi del delitto di Garlasco, un servizio sui romeni che rubano nei supermarket a Ivrea, uno sull’analfabetismo di ritorno (appunto) e uno su un fatto unico nella storia dell’umanità: "Sei subacquei sott’acqua a Ponza senza prendere ogni tanto una boccata d’aria”. Roba forte: i subacquei sott’acqua. Il Tg1 si chiude con l’indimenticabile matrimonio di Marco Baldini, officiante Veltroni, testimone Fiorello (25 secondi, 4 meno del V-Day). L’indomani il Tg2 dedica al V-Day l’editoriale del direttore in quota An Mauro Mazza, dal titolo “Grillo e grilletti”. Col volto terreo, come se fossero tornate le Br, Mazza ammonisce Grillo col gesto della pistola: “Che accadrebbe se un mattino qualcuno, ascoltati gli insulti di Grillo, premesse il grilletto?”. Per la verità Grillo non ha mai evocato né pistole né fucili, diversamente da Bossi. segue a pagina 4
A