Prime pagine Giornali

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Lunedì 18 febbraio 2013 – Anno 5 – n° 48 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 € 1,20 – Arretrati: € 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

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Ma mi faccia

Colonna sonora della settimana w il piacere

Remo Anzovino: “9 ottobre 1963 (Suite for Vajont). La musica può, a volte, aiutare la memoria”.

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LA GIORNATA DI IERI w AL

VOTO w Il premier in crisi di consensi lancia un appello: “Un confronto in tv per combattere l'antipolitica”

Monti a B. e Bersani: pericolo Grillo Il leader M5S all’ultimo momento rifiuta l’intervista su Sky: “Meglio la piazza” Molti sostenitori contestano il forfait di Emiliano Liuzzi

iente intervista con Sky, Beppe Grillo lo annuncia all’improvviso ieri pomeN riggio, via Twitter. A poche ore dall’evento che Sky aveva confezionato per lui alle 20.30. Grillo ha preso la decisione sabato sera: “Proseguo in piazza. L’avete vista Torino? Non vado in televisione, non ne ho bisogno. Ci vada chi freme per un'intervista, io no”. Così ha parlato Beppe Grillo, e chi lo ascoltava dopo il comizio, a tavola insieme ai soliti amici. Anche Gianroberto Casaleggio ha confidato: “Non ne vuole nemmeno parlare”.

w VATICANO w Folla

per il penultimo Angelus di Benedetto XVI. Dietro le strategie per la successione

Il Papa avverte: “Non usare Dio per il potere” Intanto Sodano orchestra il Conclave

» pag 2 - 3

TUTTE LE “ILVA” DEL PAESE

Politi e Reguitti » pag. 4-5

Sansa » pag. 6-7

ITALIA INQUINATA "L'Italia ormai è ridotta a una lastra di cemento, come una coltre funebre sulla quale si annidano le polveri sottili della corruzione. E i politici parlano di MAGGIORANZA" Adriano Celentano

di Marco Travaglio

erofiore. “Mussolini è N stato un grande uomo della storia e, come tutti i gran-

di uomini, in realtà non era tanto lui il responsabile, quanto la sua cerchia intorno che usava violenze in nome e per conto. Lui ha fatto molte cose buone. Pensiamo a Bolzano. Quando arrivò il fascismo qui c'erano ancora le fogne a cielo aperto. Chi inventò le fogne in Italia, e non solo in Alto Adige, fu Mussolini” (Micaela Biancofiore, intervista al telegiornale Sudtirol Heute, 7-2). Da cui il celebre motto: “Fascisti carogne tornate nelle fogne”. Minzo contro Lini. “La Rai deve reintegrarmi alla direzione del Tg1 entro dieci giorni... Ho toccato con mano quanto sia necessaria la separazione delle carriere fra chi indaga e chi giudica... Mi hanno fatto fuori dal Tg1 perchè garantivo il pluralismo dell'informazione... In Parlamento la mia prima proposta sarà sul conflitto d'interessi” (Augusto Minzolini dopo l'assoluzione dall'accusa di peculato perchè “il fatto non costituisce reato”, Libero, 15-2). Dunque, siccome il pm aveva chiesto di condannarlo a 2 anni e il giudice l'ha assolto, bisogna separare il pm dal giudice (e se l'avesse condannato?). Invece, per combattere i conflitti d'interessi, lui vuol fare contemporaneamente il deputato del Pdl (in nome del pluralismo dell'informazione) e il direttore del Tg1. Senza separazione delle carriere. Commedia all'italiana. “Il testimone Pozzetto scagiona Formigoni” (Libero, 15-2). Dopo Cochi e Renato, Roby e Renato. Agnellino Alfano. “Il candidato premier del centrodestra? Nessun posto prenotato, ne parleremo la sera del 25 febbraio” (Angelino Alfano, Corriere.it, 13-2). Con gli amici, al bar. Nobile gara. “La magistratura mi fa paura, forte coi deboli e debole coi forti. Io ho 82 processi, 12 in più del nano” (Beppe Grillo, 15-2). “Grillo non è informato, il record non è suo. Il record dei processi è mio, nessuno mi batte” (Silvio Berlusconi, 15-2). Riina e Provenzano volevano partecipare, ma si sono subito arresi. Animal House. “Da giovane mungevo le mucche e stavo nei campi in una fattoria vicino a Como, perchè in casa non c'erano soldi” (Silvio Berlusconi, Libero, 16-2). Poi arrivarono i soldi e passò alle vacche. La differenza. L’equazione “Berlusconi come Craxi” non sta in piedi, tanta è la differenza tra i due personaggi. Meno ancora il paragone tra il cinismo di Berlusconi, che assolve il sistema delle tangenti, e il discorso pronunciato da Craxi alla Camera il 3 luglio '92 con la denuncia aperta del danno morale inferto alla nazione dal finanziamento illecito della politica e la proposta di una soluzione democratica alla crisi” (Stefania Craxi, la Repubblica, 16-2). La soluzione democratica alla crisi, per Craxi, era la depenalizzazione delle tangenti. Dunque è vero: nessuna equazione, nessun paragone. C'è una bella differenza fra chi paga mazzette e poi le giustifica, e chi le incassa e poi le vuole depenalizzare. Gustavo Dandolo e Godevo Prendendolo. Segue a pag. 3


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