Prime Pagine Giornali

Page 1

Quotidiano Sede Centrale: Roma

Dir. Resp.: Antonio Padellaro

Diffusione: 76.777 Lettori: n.d.


Quotidiano Sede Centrale: Roma

Dir. Resp.: Stefano Menichini

Diffusione: 124.052 Lettori: n.d.


Quotidiano Sede Centrale: Milano

Dir. Resp.: Andrea Monti

Diffusione: 644.303 Lettori: 4.377.000


Quotidiano

Dir. Resp.: Alvaro Moretti

Diffusione: n.d. Lettori: 1.920.000


Quotidiano Sede Centrale: Roma

Dir. Resp.: Norma Rangeri

Diffusione: 18.087 Lettori: n.d.












Dir. Resp.: Luca Telese

Diffusione: n.d. Lettori: n.d.


Settimanale Sede Centrale: Milano

Dir. Resp.: Enrico Romagna-Manoja

Diffusione: 49.447 Lettori: 107.000


Settimanale Sede Centrale: Roma

Dir. Resp.: Bruno Manfellotto

Diffusione: 295.350 Lettori: 2.538.000


Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 210 del 26/10/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Forte scossa nella notte. Panico tra le popolazioni. Scuole chiuse in diversi Comuni. Soccorsi già attivati

Terremoto, paura sul Pollino De Filippo nell’area colpita dal sisma. Vertice con Gabrielli. Si contano i danni

•A PAG. 2

Uno scorcio di Rotonda

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 della scala Richter è stata registrata all’1,05 della scorsa notte nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra le province di Potenza e Cosenza. Il sisma ha provocato molto panico tra le persone, ma alle strutture centrali deputate alla sicurezza e ai soccorsi non sono giunte segnalazioni di feriti. Subito dopo l’evento sismico si è attivata la Sala Operativa della Protezione civile lucana che, a seguito delle prime ricognizioni, ha confermato l’assenza

di danni a persone o cose, anche se, con ordinanza dei sindaci, in via precauzionale sono state chiuse le scuole a Viggianello, Rotonda, Trecchina, Episcopia, Latronico, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore e Lauria. Il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, è già partito per raggiungere le zone interessate dalle scosse, dove incontrerà il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, in arrivo da Roma. Sono state mobilitate le strutture locali di volontariato che hanno già provve-

duto a montare due tende, altre due dovrebbero essere montate nelle prossime ore, per accogliere i cittadini che temono di rientrare nelle proprie abitazioni, mentre gruppi di funzionari del dipartimento regionale della Protezione civile hanno raggiunto i Comuni interessati assieme ai Vigili del fuoco. Sono in corso verifiche sugli edifici scolastici, sulle reti elettriche e idriche, oltre che sulle arterie stradali, in particolare nel tratto compreso tra gli svincoli di Lagonegro e Lauria dell’autostrada A3.

Miasmi in Valbasento la soluzione è vicina

In viaggio con l’acqua Al apre agli studenti

Sanità, in Basilicata due eventi formativi

Entro febbraio 2013 i cattivi odori saranno debellati Coperte le vasche di Tecnoparco. Regione soddisfatta

I ragazzi di tre istituti superiori di Potenza hanno visitato l’impianto di potabilizzazione del Camastra

A Melfi e Policoro si parlerà di patologie della spalla con ortopedici e traumatologi e danno renale acuto

•A PAG. 3

•A PAG. 3

•A PAG. 4

Come difendersi dalle scosse dei terremoti nelle scuole. Ne parla l’università lucana nata dopo il sisma del 1980

I temi dell’economia e della sostenibilità saranno discussi in un confronto aperto con quarantacinque ricercatori

A trent’anni dalla nascita dell’ateneo, per celebrare questo traguardo, si “fa scuola”

Per De Filippo si tratta di un serbatoio di pensiero per la Regione

“Fare scuola, fare scuole: rischio sismico, educazione e prevenzione, sicurezza”. Questo il nome dato alla giornata di studi proposta nell’aula magna del polo universitario di rione Francioso. La tematica è di quelle scottanti. A conti fatti costruire strutture

Il vice direttore della Svimez, Luca Bianchi, è tra i relatori che apriranno la scuola “Sdshool” di Viggiano. il presidente della Regione Vito De Filippo afferma che “il lavoro del coordinatore scientifico Romualdo Coviello e il direttore Mario Polese,

con criteri antisismici è solo un passo verso la sicurezza dei cittadini. Una parte fondamentale è costituita dall’educazione e dalla cultura alla prevenzione, dove per prevenzione si intende conoscere il problema e saperlo affrontrare.

La Gazzetta del Mezzogiorno

mi fanno ben sperare sul successo dell’iniziativa che so di certo ispirata a rigore didattico e capacità progettuale nel costruire quelle reti di competenze che possono contentire alla Basilicata di accelerare il processo di internazionalizzazione”.

Il Quotidiano della Basilicata


26.10.2012 N.210

PAG. 2

Basilicata Mezzogiorno

Un terremoto di magnitudo 5 ha interessato la scorsa notte aree di Basilicata, Calabria e Campania

Il Pollino trema più del solito Intraprese azioni preventive per salvaguardare la salute dei cittadini

Il presidente De Filippo a Rotonda

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 della scala Richter è stata registrata all’1,05 della scorsa notte nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra le province di Potenza e Cosenza. Il sisma ha provocato molto panico tra le persone, ma alle strutture centrali deputate alla sicurezza e ai soccorsi non sono giunte segnalazioni di feriti. In alcuni centri abitati diversi cittadini hanno deciso di proseguire la notte fuori dalle case. Oltre a Calabria e Basilicata, il terremoto

ha interessato anche la Campania. Immediatamente dopo l’evento sismico si è attivata la Sala Operativa della Protezione civile lucana che, a seguito delle prime ricognizioni, ha confermato l’assenza di danni a persone o cose, anche se, con ordinanza dei sindaci, in via precauzionale sono state chiuse le scuole a Viggianello, Rotonda, Trecchina, Episcopia, Latronico, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Lauria e Castronuovo Sant’Andrea. In

La riunione del Ccs

In Calabria

Si è conclusa in Prefettura a Potenza, la riunione tecnica del Comitato coordinamento soccorsi (Ccs), convocata dal prefetto Antonio Nunziante, per valutare la situazione nei Comuni lucani del Pollino interessati dal sisma. Al tavolo i rappresentanti degli enti istituzionali tra cui Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Ufficio scolastico regionale, Direzione regionale beni culturali e paesaggistici; di tutte le forze dell’ordine e gli enti di servizio tra cui Acquedotto lucano, Anas, Croce Rossa, 118, Enel e Telecom. Le componenti del Comitato hanno confermato di aver attivato i controlli di competenza. Al, in seguito ad alcune segnalazioni, ha inviato alcune autobotti per rifornire la popolazione. L’energia elettrica sospesa per 12 minuti dopo della scossa è stata subito ripristinata. (bm9)

L’ipocentro del terremoto è stato localizzato a 6,3 km di profondità e i comuni calabresi interessati sono Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello, in provincia di Cosenza. Durante il forte sisma, un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, non lontano dall’epicentro. Sono state immediatamente attivate tutte le misure di sicurezza per fronteggiare possibili situazioni di emergenze, come lo sgombero di una casa di riposo per anziani a Laino Borgo per disposizione del sindaco a causa delle lesioni provocate alla struttura. Gli anziani sono stati trasferiti in altri centri della zona. Anche l’ospedale di Mormanno è stato evacuato per i danni subiti. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, intanto già in mattinata ha raggiunto proprio Mormanno per fare il punto della situazione.

ogni caso, sono state mobilitate le strutture locali di volontariato che hanno già provveduto a montare due tende, altre due dovrebbero essere montate nelle prossime ore, per accogliere i cittadini che temono di rientrare nelle proprie abitazioni, mentre gruppi di funzionari del dipartimento regionale della Protezione civile

hanno raggiunto i Comuni interessati assieme ai Vigili del fuoco. Sono in corso verifiche sugli edifici scolastici, sulle reti elettriche e idriche, oltre che sulle arterie stradali, in particolare nel tratto compreso tra gli svincoli di Lagonegro e Lauria dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Il presidente della giunta

regionale, Vito De Filippo, è già partito per raggiungere le zone interessate dalle scosse, dove incontrerà il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, in arrivo da Roma. Intanto, i tecnici delle Ferrovie dello Stato hanno effettuato sopralluoghi lungo le linee calabro-lucane non riscontrando situazioni di pericolo, quindi la

circolazione sui dei treni prosegue regolarmente. Tantissimi i movimenti della terra calcolati negli ultiumi due anni nell’area del Pollino, ma la notte scorsa gli strumenti degli esperti hanno consegnato dati non proprio rassicurarti. La situazione è comunque sottocontrollo, la macchina organizzativa in piena azione. (bm9)

La scalata della magnitudo tra il 2010 e il 2012

L’ultima di una serie 2200 scosse in 2 anni

Sciame sotto osservazione da diverse

L’andamento rilevato dall’Istituto di geofisica tra fasi di stasi e intensità

sismicità abbastanza modesta

Eccola. La scossa più forte è arrivata. Stanotte. Beffarda nel cuore del sonno, ha svegliato tutti. Più di altre volte. Più delle 2.200 scorsse che da oltre due anni pulsano nelle viscere del Pollino, in un’area estesa tra Basilicata e Calabria. Dello sciamo sismico che da mesi si ripete, quella dell’1.05 di oggi, di magnitudo 5, e’ stata la piu’ forte. Le altre, quelle pure avvertite non solo dagli strumenti di misurazione, ma anche in tanti casi delle popolazioni di Basilicata e Calabria, sono state oltre 2.000 con magnitudo minore di 2 gradi della scala Richter. Quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo pari a 4.3. La storia dello sciame Pol-

lino, “sorvegliato” speciale da settimane da Roma a Potenza a Cosenza, racconta che nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. In particolare, si è verificata un’intensa attività sismica ad aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 a febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell’area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l’attività è ripresa a seguito del terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle ore 3:06. Stanotte dunque l’epilogo che, si spera, metta fine a un’insopportabile tensione quotidiana tra le comunità del Pollino. (gs)

settimane. Negli ultimi tempi però

Il punto massimo tra la fine del 2011 e il febbraio dell’anno successivo Nel maggio altri movimenti

L’epilogo della scorsa notte si spera possa aver scritto la parola fine a una insopportabile tensione nei cittadini


26.10.2012 N. 210

PAG. 3

Basilicata Mezzogiorno

Soddisfatto il direttore del dipartimento Ambiente Viggiano: esaudite le richieste. Con un lavoro d’insieme individuate le cause in tempi brevi

Aria salubre in Valbasento

Entro il prossimo febbraio i cattivi odori saranno debellati. Il Consorzio Asi ha avviato il bando di gara per la copertura con pannelli in vetroresina delle vasche di equalizzazione di Tecnoparco. Accresciuti i livelli di sicurezza, ridotte le emissioni I cattivi odori in Valbasento hanno i giorni contati. Entro il prossimo febbraio, infatti, le vasche di equalizzazione di Tecnoparco, con molta probabilità tra le cause dell’emissione dei miasmi, saranno coperte garantendo così ai cittadini della zona condizioni di vita salubri e ottimali. Lo assicura il Consorzio Asi di Matera nel corso dell’incontro convocato proprio dal dipartimento Ambiente. Presenti tra gli altri i rappresentanti del Comune di Pisticci, della Provincia di Matera e dell’Agenzia regionale per l’ambiente e

il territorio. Il Consorzio industriale, tra l’altro, ha già avviato la procedura di gara per l’assegnazione dei lavori che prevedono l’istallazione di pannelli in vetroresina rinforzato a copertura delle vasche di equalizzazione, così da aumentare i livelli di sicurezza e da ridurre le emissioni odorigene. La Provincia di Matera inoltre, così come stabilito nel corso della riunione del 3 ottobre scorso, ha effettuato la mappatura completa della coerenza tra le autorizzazioni allo scarico di ogni singola azienda e le effettive mo-

Uno scorcio dell’area industriale

Migliorati stili di vita Residenti garantiti. Verso la soluzione anche il caso degli scarichi civili nella vicina area abitativa

dalità di scarico adottate dagli impianti che operano sul sito industriale. L’attività di verifica ha fornito dati rassicuranti in quanto non sono state rilevate difformità nel controllo incrociato tra i quelli forniti dalle singole ziende e le effettive modalità di scarico dei reflui. Soddisfatto il direttore del dipartimento Ambiente Viggiano: “La mappatura fornita dalla Provincia di Matera così come l’avvio del bando di gara da parte del Consorzio - ha detto - rispondono esattamente alla richiesta di convocazione del tavolo,

ovvero quella di lavorare in maniera sinergica per individuare le cause del problema e avviare tempestivamente ogni utile intervento per garantire il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini che abitano nel quartiere residenziale limitrofo al sito industriale”. Si avvia a soluzione e in tempi rapidi anche la questione sulla conclusione dei lavori della rete di scarichi civili della vicina area abitativa, grazie alla fattiva collaborazione avviata proprio tra il Comune di Pisticci e il Consorzio industriale. (bm2)

Dal prelievo alla sorgente, ogni passaggio ha la sua importanza

Il viaggio dell’acqua, Al apre agli studenti lucani Gli alunni nell’impianto di potabilizzazione del Camastra di Margherita Sarli Dalla sorgente alla nostre case. Un bene prezioso da utilizzare con parsimonia e di cui si comprende l’importanza solo quando scarseggia. I ragazzi dell’Itis “A. Eistein”, “Ipsia Giorgi” e “Ipaa G. Fortunato” di Potenza hanno fatto visita in questi giorni all’impianto di potabilizzazione del Camastra di Acquedotto lucano, per scoprire il lungo e affascinante viaggio dell’acqua. “Ogni passaggio ha la sua importanza - spiegano gli educatori dei Ceas promotori dell’iniziativa - dal prelievo alle sorgenti al trasposto attraverso gli acquedotti e la rete idrica, alla distribuzione nelle abitazioni, fino alla depurazione negli impianti di trattamento”. “Poter osservare tutto questo da vicino ed esserne partecipi - continuano - può aiutare a meglio comprendere quanto l’acqua sia una risorsa finita, bene comune di cui avere cura”.

La diga della Camastra. L’iniziativa rientra nel programma strategico Epos 2010-2013

Domanie e domenica, per il terzo anno, torna “Biodiversamente”, il festival nazionale tra scienza e natura promosso e organizzato dal Wwf e dall’Anms, Associazione nazionale musei scientifici. Il tema di quest’anno è l’acqua, fonte di biodiversità, elemento fondamentale per la ricchezza, la varietà e la coesistenza di tutte le forme di vita. La campagna è a carattere nazionale e in Basilicata si svolgerà nell’Oasi Wwf Policoro Herakleia, dove

Durante la visita, i ragazzi dei tre istituti superiori del capoluogo lucano hanno così assistito alle diverse fasi di potabilizzazione. Si è andato così dall’arrivo dell’acqua grezza all’impianto, la raccolta in un vascone, la separazione delle particelle grossolane sedimentabili per gravità e quindi l’inizio del processo di potabilizzazione attraverso trattamenti chimico-fisici prima di sgorgare dai rubinetti delle nostre case. L’iniziativa rientra nel progetto “Terre d’Acqua”, sostenuto dal programma strategico Epos relativo al periodo 20102013 e promosso dai Ceas “Il Vecchio Faggio” di Sasso di Castalda, “Oasi Bosco Faggeto” di Moliterno, “Bosco dei Cigni” di Grumento Nova, “ I Calanchi” di Montalbano Jonico, “Melidoro Pollino” di Valsinni, insieme all’Osservatorio Ambiente e Legalità in partenariato con Acquedotto lucano e Autorità d’ambito territoriale ottimale - Servizio idrico integrato Basilicata.

E’ l’acqua la protagonista domani e domenica di “Biodiversamente” ideato da Wwf e Anms

Torna il festival dell’ecoscienza il Centro di educazione ambientale “Polieion” ha messo a punto una due giorni ricca di iniziative: visite eco museali, escursioni con “bicigoccioline”, proeizioni di film, dibattiti sul tema acqua e un coinvolgente momento di restituzione al proprio habitat delle tartarughe marine Chelonia Midas e Caretta Caretta.

La manifestazione è giunta alla sua terza edizione

“L’appuntamento - spiega Antonio Colucci del Ceas ionico - intende sensibi-

lizzare le scolaresche e i cittadini al valore della Biodiversità e a far cono-

scere il ruolo strategico dei Musei Naturalistici per la sua conservazione”. L’evento locale, importante momento di approfondimento, è sostenuto dal programma strategico Epos 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.

La manifestazione, come si diceva, è nazionale e, per l’occasione, musei scientifici, ecomusei, oasi Wwf, orti botanici, giardini zoologici, acquari e aree di interesse naturalistico offriranno la possibilità di accedere gratuitamente alle loro esposizioni e proporranno numerose attività di ricerca e iniziative speciali (tra le altre, laboratori interattivi e viaggi virtuali nel tempo e nello spazio) dedicate alla conoscenza e alla tutela della biodiversità. (ms)


26.10.2012 N. 210

PAG. 4

Basilicata Mezzogiorno

Le patolgie della spalla in un congresso a Melfi

L’iniziativa è dell’Associazione pugliese lucana ortopedici traumatologi ospedalieri, in collaborazione con l’Azienda sanitaria di Potenza “La Spalla: dalla Traumatologia all’Ortopedia. Ieri, Oggi e Domani” è il titolo del XIII congresso che si terrà domani a partire dalle ore 8 a Melfi presso la sala consiliare del palazzo comunale in piazza Pasquale Festa Campanile, organizzato dall’Associazione pugliese lucana ortopedici traumatologi ospedalieri, in collaborazione con l’Asp di Potenza. Durante il congresso saranno affrontate le problematiche inerenti le più comuni patologie della spalla. “Questo distretto anatomico è stato molto rivalutato negli ultimi 15 anni, ma ancora oggi ci sono luci e ombre - spiega il dottor Vito Mascolo, diret-

tore della Uo Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Melfi e presidente del congresso - le fratture della testa omerale rappresentano il 5% del totale e ben il 45% delle fratture dell’omero. A seguito dell’allungamento della vita media aumentano sempre più, ma non hanno ancora un trattamento definito. Sappiamo che di 100 fratture diagnosticate solo il 20% necessiterà di chirurgia”. Tra gli accertamenti diagnostici sono sufficienti le proiezioni radiologiche “trauma series” che già nel 1984 Neer aveva proposto? Può aiutare la Tac e/o la Rm ad avere più informazioni circa lo stato della vascolarizzazione

postuma? E l’osteosintesi, (pinning, scaffolds, chiodo bloccato, placche, osteosuture) fino alla protesi rappresenta sempre il risultato di ciò che meglio sa fare un chirurgo o ci sono altri criteri obiettivi di scelta terapeutica? “Inoltre - continua Mascolo - il corposo capitolo delle Rotture di Cuffia dei Rotatori (Rcr) è ancora più presente nella nostra Regione a causa della longevità dei nostri pazienti. Dati autoptici confermano che la Rcr è presente nel 70% negli over 80 e nel 30% al di sotto di 70 anni, che spiegano l’alta frequenza di sindromi dolorose della spalla ancora oggi sottostimata ma che

Pronto soccorso di Matera al convegno di Rimini Sono stati presentati oltre trecento lavori e tra questi quattro dei medici e degli infermieri del “Madonna delle Grazie” Si è svolto dal 18 al 21 ottobre scorso a Rimini l’VIII congresso nazionale della Simeu (Società Italiana Medicina d’Emergenza Urgenza) che ha registrato la partecipazione di oltre milleduecento cultori della materia. Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati oltre trecento lavori e tra questi quattro dei medici e degli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. La dottoressa Bonora, il dottor Elia, la dottoressa Maragno, il dottor Sinno, direttore del pronto soccorso e l’infermiera

Limatola, sono stati gli autori dei lavori e delle presentazioni orali. Una grande attenzione ha ricevuto il manuale di tossicologia “Appunti sulle intossicazioni in Pronto Soccorso” elaborato da Bonora. Negli ultimi anni gli operatori del pronto soccorso di Matera hanno partecipato a numerosi convegni presentando lavori scientifici apprezzati per le innovazioni organizzative. Ciò si è tradotto nell’inserimento degli operati sanitari in commissioni nazionali per lo studio delle problematiche delle strutture di emerrgenza-urgenza.

già nel 2000 ha comportato una spesa di 7 miliardi di dollari negli USA. Reperti istologici da cadavere mostrano una incidenza fino al 37% di rotture parziali, tra la 5°/6° decade di vita, più frequenti di quelle a tutto spessore”. Cultori della materia, regionali e nazionali, discuteranno di queste quotidiane problematiche.

Una radiografia del rachide dorsale all’esame dei sanitari

“Danno renale acuto” l’Asm fa formazione L’incontro di domani a Policoro, è organizzato con la Regione Basilicata, l’ospedale di Tinchi e l’Ordine dei medici di Matera L’unità operativa semplice dipartimentale di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale distrettuale “A. Lodico di Tinchi”, diretta dal dottor Felice Ianuzziello, ha organizzato con il patrocinio dell’Asm, della Regione Basilicata e dell’Ordine dei medici della provincia di Matera per domani nella sala convegni “Orohotel” di Policoro, l’evento formativo “l’Ospedale e il Territorio: il danno renale acuto”. L’ obiettivo è quello di offrire ai medici che operano sul territorio, in particolare a quelli di medicina generale e ainefrologi ed internisti un update sulla malattia renale acuta, nella consapevolezza che una diagnosi

precoce offre sicuramente una migliore possibilità di intervento. L’incontro sarà aperto da una relazione che cercherà di fare chiarezza sulla definizione e stadiazione della disfunzione renale acuta, curandone nel contempo gli aspetti epidemiologici. Sarà poi valutata l’importanza del laboratorio nella diagnosi del danno renale acuto con particolare riguardo ad alcuni biomarkers sierici ed urinari di danno precoce. La nefropatia da mezzi di contrasto, sempre più utilizzati in cardiologia e radiologia interventistica e il danno renale acuto da farmaci, saranno poi trattati cercando di

coglierne non solo agli aspetti clinico-terapeutici, ma soprattutto quelli preventivi. Particolare rilievo sarà, poi, dato all’interessante capitolo delle glomerulonefriti rapidamente progressive che, pur non essendo frequenti, hanno come prerogativa comune un rapido deterioramento della funzione renale. Nella seconda sessione dell’evento formativo di Policoro saranno affrontati argomenti quali la “Terapia renale sostitutiva nel danno renale acuto” e “L’ira nel contesto della sepsi e del danno multiorgano”, di cui saranno evidenziati gli sviluppi più recenti. (bm2)

Dal Consiglio Registro tumori Rosa (Pdl)

Registro tumori (1) Singetta (Api)

Riordino Province Scaglione (Pu)

Riordino Province (1) Venezia (Pdl)

Viabilità provinciale Napoli (Pdl)

Politica Mazzeo Cicchetti (Idv)

“Con un’interrogazione rivolta al presidente della Regione Vito De Filippo risolleviamo una questione, il Registro Regionale dei Tumori, uno strumento indispensabile, ma che la mancanza di volontà politica, non ha svolto mai concretamente le sue funzioni che sono. “Su questa problematica – conclude Rosa - il presidente De Filippo e l’assessore Martorano sono moralmente impegnati a rispondere ma, soprattutto, ad agire affinché il Registro Tumori possa essere una realtà, uno strumento utile per la nostra comunità, senza se e senza ma”.

Il consigliere Singetta ha interrogato il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore alla Salute per sapere: “se corrisponde al vero che sono ancora molti i Comuni che non hanno fornito i dati relativi all’incidenza delle patologie neoplastiche nel loro territorio e, in caso affermativo, quanti e quali sono e quali azioni sono state poste in essere al riguardo. Singetta chiede, anche, di sapere “se anche l’Azienda ospedaliera S. Carlo ha fornito solo parzialmente i dati. Il consigliere intende, inoltre, conoscere “i tempi previsti per la piena attuazione del registro tumori”.

“Registriamo un attacco violento alle funzioni assegnate a Potenza. Un attacco che ha visto insensibili tutti quando veniva scippata delle sedi decisionali di Telecom, Enel, Esercito o subiva ridimensionamenti nelle strutture pubbliche di servizio. 40 anni di politica a favore delle due città, hanno definito le funzioni strategiche che con il ridimensionamento della sede amministrativa finirebbero per penalizzare sia Potenza che Matera”. Ci pensino bene a Roma i nostri leader regionali e Parlamentari prima di segnare, loro sì, il de profundis per la Basilicata”.

“Pur ritenendo come ovvia, scontata la scelta potentina di accentrare tutto sul già capoluogo di regione la contesto perché è frutto di una visione limitata, egoista, arrogante e, oserei dire, separatista. Nella mia sollecitazione a Santarsiero, chiedevo di assumersi la responsabilità, e poteva farlo, di garantire alla Basilicata l’integrità regionale. La risposta, non a me ma ai lucani, è stata la velocissima, consegna del deliberato potentino al ministro come a temere che qualcuno potesse sottrarre, furtivamente, il prezioso manoscritto”.

“Attendere la riunione del Comitato operativo per la viabilità convocato dalla Prefettura di Potenza, per denunciare l’assenza di risorse utili a garantire le attività di sgombero della neve dalle strade è atteggiamento assurdo e inaccettabile. “Le parole dell’assessore provinciale alla viabilità, Nicola Valluzzi lasciano nello sgomento tutti cittadini ai quali di colpo viene sottratta la tranquillità sulla libera circolazione lungo la rete viaria provinciale. si corre il rischio di tagliare fuori per lunghi periodi invernali un’intera regione dal contesto nazionale”.

In questo breve tempo di mia partecipazione attiva alla vita politica della Basilicata ho maturato alcune convinzioni che con il tempo hanno trovato conferme. La crisi economica ha fatto saltare equilibri e schemi sociali. Ho sempre sperato che, davanti ai problemi nuovi, fossero messe in campo azioni politiche adeguate che permettessero di affrontare le emergenze economiche e sociali con maggiore serenità ed equilibrio. Il progetto politico del centrosinistra è tuttora valido, sono inadeguati il metodo ed i comportamenti”.


26.10.2012 N. 210

PAG. 5

Basilicata Mezzogiorno

Agricoltura è futuro

La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti

Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 6

Basilicata Mezzogiorno

BASILICATA PRIMO PIANO I III

Venerdì 26 ottobre 2012

SCIENZA E TERRITORIO

SICUREZZA DEI CITTADINI Dicono gli studiosi: «costruire strutture criteri anti-sismici è solo un passo COME DIFENDERSI DALLE SCOSSE con verso la sicurezza dei cittadini»

IL PROF. DOLCE Mauro Dolce, già prof dell’Unibas, uno degli scienziati condannati, ha inviato un messaggio: «amareggiato e preoccupato»

Fare scuola, fare scuole l’ateneo lucano sui sismi A 30 anni dalla fondazione, l’Università nata da un terremoto Dolce e De Bernardinis Condanna a 6 anni per gli scienziati tre anni per i costruttori delle case.

EMANUELA FERRARA l Un filo sottile lega l’ateneo lucano e il terremoto. A trent’anni dalla nascita dell’Università degli Studi della Basilicata prendono vita le prime manifestazioni per celebrare questo importante traguardo. Si è voluto iniziare toccando un tema molto caro ai cittadini lucani ed italiani in genere che, se potrebbe sembrare scollegato alla celebrazione del trentennale, a ben guardare è carico e pregno di significato. «Fare scuola, fare scuole: rischio sismico, educazione, prevenzione, sicurezza», questo il nome dato alla giornata di studi proposta nell’Aula Magna del polo universitario di rione Francioso. L’Università lucana, è bene ricordarlo, nasce proprio in seguito al devastante terremoto del 1980 che ha colpito e messo in ginocchio i territori dell’Irpinia e della Basilicata. È da qui dunque che si vuole partire per discutere sulla sicurezza degli edifici in genere e delle scuole in modo particolare. Il riferimento chiaramente è alla tragedia di San Giuliano in Puglia avvenuta dieci anni fa in cui persero la vita 27 bambini ed un’insegnante. Quanto è importante costruire strutture anti-sismiche? È l’unica soluzione per evitare catastrofi simili? La risposta, per quanto ampia ed articolata, hanno provato a darla i vari relatori, tra cui uno degli ideatori del convegno stesso, il professore Angelo Masi. La tematica è di quelle scottanti e le parole vanno ben misurate. A conti fatti, e sono i nu-

meri a dimostrarlo, costruire strutture con criteri anti-sismici è solo un passo verso la sicurezza dei cittadini. Una parte fondamentale è costituita dall’educazione e dalla cultura alla prevenzione, dove per prevenzione si intende conoscere il problema e saperlo affrontare. Ecco perché scegliere le scuole come riferimento. Luogo di apprendimento e generatrici di nuove coscienze. Le sole strutture non bastano ad evitare tragedie ed il professore Masi, numeri alla mano, ha ampiamente dimostrato la veridicità di tali affermazioni. Così come non è del tutto vera la convinzione che le strutture costruite pre-1981 (prima dell’introduzione della norma sismica che prevede criteri

rigidi da seguire per la costruzione di strutture idonee) siano destinate a crollare sotto uno sciame sismico di portata elevata. Se così fosse, dei palazzi e delle strutture lucane presenti nel 1980 non se ne sarebbe dovuta salvare nessuna. Prevenzione, dunque. E con prevenzione si intende adeguamento alle normative per la costruzione di edifici ma anche e soprattutto educazione. È da qui che nasce la vera sicurezza. Per tale motivo il convegno proposto era rivolto non solo al mondo scientifico, che ha ampiamente dibattuto sul tema, ma soprattutto ai rappresentanti del mondo della scuola, alle amministrazioni locali nonché agli studenti.

UNIVERSITÀ DI BASILICATA I test per proteggersi dai terremoti attuati presso l’Università degli studi della Basilicata dove, ieri mattina, si è tenuto un convegno su «Fare scuola, fare scuole» [servizio fotografico Tony Vece]

.

Sarebbe dovuto essere presente anche il professore Mauro Dolce vecchia conoscenza dell’Ateneo lucano e rappresentante del dipartimento della Protezione Civile al convegno di ieri. Alla fine non si è presentato. Ha inviato un messaggio, letto ad apertura lavori dal professore Masi, in cui si dichiara profondamente amareggiato e preoccupato per quanto accaduto. Preoccupato non solo per sé stesso e le ripercussioni sulla sua famiglia, ma per questo precedente che colpisce un’intera Nazione. Si parla ovviamente della sentenza in primo grado che ha condannato l’esperto a 6 anni di reclusione per aver indotto la popolazione de L’Aquila a sottovalutare il pericolo di una scossa devastante. A tre anni e mezzo dall’evento sismico che causò la morte di 309 persone, è arrivata la prima sentenza che di fatto colpisce gli uomini di scienze che il 31 marzo 2009, 5 giorni prima della scossa, parteciparono alla riunione della Commissione Grandi Rischi per valutare le misure da attuare. Il giudice del tribunale dell’Aquila, Marco Billi, ha condannato a 6 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose l’allora presidente della Commissione Grandi Rischi, Franco Barberi, l’allora vicecapo della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis, l’allora presidente dell’Ingv, Enzo Boschi, il direttore del ATENEO Test antisismico [foto Tony Vece] servizio sismico del Dipartimento della Protezione Civile, Mauro Dolce, il direttore del centro nazionale terremoti, Giulio Selvaggi, il direttore di Eucentre, Gian Michele Calvi, e il professore di fisica dell’Università di Genova, Claudio Eva. Sentenza percepita con stupore e dolore dalla comunità scientifica, anche da quella lucana. In Basilicata, ricordando la tragedia de L’Aquila, va allo sciame sismico che sta colpendo l’area del Pollino e ci si chiede se si possa fare qualcosa prima di trovarsi a commentare l’ennesima tragedia. Purtroppo, però, prevenire un terremoto, nel senso di prevederne giorno ed ora, è del tutto impossibile. L’unica cosa semi-certa sono le zone sismiche. Parti di territorio particolarmente esposte a rischio terremoto perché posizionate su particolari placche. Tutto quello che si può fare, e questo era il senso del convegno proposto all’Unibas, è inculcare la politica del sapere, del sapersi comportare e del saper costruire. Tutto il resto non è scienza, soprattutto se si pensa che agli scienziati sono stati inflitti 6 anni di pena, a chi invece ha costruito la casa dello studente, tragico emblema della tra[em. fer.] gedia abruzzese, solo tre.

LAGONEGRO CHE COSA SI FA NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PER DIFENDERSI DAI CONTINUI SCROLLONI

Le domande della gente ostaggio dello «sciame sismico» PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Lo sciame sismico non abbandona il Pollino. Solo ieri, fino al tardo pomeriggio, sono state registrate altre quattro scosse, anche se tutte di magnitudo inferiore a 2.0. Dal 4 ottobre 2011 ad oggi si sono avute oltre 2700 scosse. L’ultima superiore a magnitudo 2.0 si è verificata alle 21.36 di mercoledì scorso. Continua anche la preoccupazione soprattutto dei genitori che non smettono di chiedersi se le scuole frequentate dai loro figli sono in una condizione si sicurezza per quanto riguarda la stabilità. Anche se vengono assicurazioni da parte degli addetti ai lavori, i quali fanno presente che la gran parte degli edifici sono di recente costruzione e realizzati di conse-

guenza con criteri antisismici. Per lo stato di sicurezza ci si riferisce soprattutto agli istituti di scuola superiore che entrano nella competenza della Provincia. Infatti, a Lagonegro dove si supponeva che lo stabile del Liceo scientifico non offrisse troppe garanzie essendo di antica costruzione, si è provveduto, già da tempo, al trasferimento degli alunni in un edificio accanto, più moderno. Sempre a Lagonegro il sindaco Domenico Mitidieri assicura che anche le scuole che entrano nella competenza comunale sono state tutte adeguate ai criteri antisismici e quindi sono sicure per i bambini che le frequentano. Analoga situazione si registra anche in altri centri dell’area sud, tra cui Lauria, Rotonda, Maratea e Viggianello. I problemi non sembrano essere legati tanto alla sta-

LA TERRA TREMA

Dal 4 ottobre 2011 ad oggi si sono avute oltre 2700 scosse

bilità degli edifici che ospitano le scuole quanto alle conseguenze che un eventuale scossa sismica potrebbe avere soprattutto per i bambini che frequentano l’istituto comprensivo di Rotonda. Qui, infatti, i genitori fanno presente che nel caso si dovesse verificare un evento di questo genere i loro figli non sarebbero adeguatamente tutelati per la mancanza di spazi dove poter individuare un riparo nell’ipotesi di necessità di una evacuazione. «Un punto di raccolta – dice un genitore - che potrebbe essere lo spazio adiacente la scuola stessa è troppo vicino all’edificio, mentre dall’altra parte c’è la strada, peraltro stretta, e la nuova palestra in costruzione. Spazi di fuga, quindi, non ce ne sono per un numero di bambini considerevole dal momento che tra materna, elementare e media sono qualche centinaio a cui si aggiungono i ragazzi dello scientifico». A Rotonda le preoccupazioni sono anche maggiori rispetto agli altri paesi dell’area sud, conside-

rato che la gran parte delle scosse dello sciame sismico in atto da due anni a questa parte hanno fatto registrare come epicentro proprio quella zona. La scossa più forte degli ultimi giorni si è avuta alle 12. 40 di martedì 23 ottobre e ha

fatto registrare una magnitudo di 3. 0. In tutto le scosse di magnitudo uguale o superiore a 3.0 sono state fino ad ora 18. La più forte in assoluto è stata una scossa di magnitudo 4. 3 che si verificata il 28 maggio.

SCUOLE Test antisismici provati con i ragazzi delle scuole [foto Tony Vece]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 7

Basilicata Mezzogiorno

Venerdì 26 ottobre 2012

25 VAL D’AGRI: OPERAZIONE DEI CARABINIERI

Davide Palmigiani è il nuovo comandante della locale Compagnia

Da Gaza a Senise nel segno dell’Arma SENISE - Nuovo comandante alla Compagnia dei carabinieri di Senise. Si tratta del capitano Davide Palmigiani di Sora in provincia di Frosinone che prende il posto rimasto senza ufficiali da circa un anno. Il neo comandante che presterà servizio in questa compagnia almeno fino alla sua prossima nomina a Maggiore, arriva direttamente dalla striscia di Gaza. Il suo biglietto da visita di conseguenza risulta di assoluta eccellenza. Ventotto anni, nato a Sora in provincia di Frosinone, il capitano Palmigiani, ha frequentato l'Accademia militare di Modena e si è laureato in giurisprudenza. Il suo primo incarico lo ha svolto a Bari,dal 2008 al 2009, dove è stato comandante di plotone dell'11 battaglione Puglia. E' stato in missione ad Herat in Afghanistan, ossia l'avamposto dove il pericolo è sempre in agguato e le morti di nostri connazionali tante, ventiquattro ore su ventiquattro come testimoniato dalle cronache. L'ultimo incarico in territorio italiano, lo ha visto impegnato come comandante del nucleo operativo radiomobile di

Davide Palmigiani

Ischia,dal 2009, dove ha portato a termine una importante operazione di antidroga, denominata “garage”con ventitre arresti ed un maxi sequestro di sostanze stupefacenti. Palmigiani che arriva, quasi sicuramente, per ridare credibilità ad una Compagnia provata per alcune vicende interne delle quali si sono interessate le cronache, poi culmi-

nate, quasi un anno fa, con la nomina provvisoria di responsabile del maresciallo Omero Momini (con il grado di Masups) che ha svolto con ottimo profitto il suo breve mandato. Un ottimo stimolo dunque per chi viene di-rettamente dalla Striscia di Gaza, come già anticipato, dove ha svolto il compito di Border Police, ossia ufficiale di collegamento con le altre forze anche di altri Paesi e soprattutto con la polizia afghana. Palmigiani, che parla correntemente inglese e arabo, è stato scelto per la direzione di Intelligenze J2, della missione della Nato (Eu Bam) per il controllo del valico di Rafah, tra la striscia di Gaza e l'Egitto; incarico poi anche prorogato dal Comitato politico e della sicurezza della Unione Europea. Al neo comandante, molto ben accolto anzitutto dai carabinieri, del quale c'era necessità appunto in questa area anche impervia per molti tratti (quindici comuni che vanno da Terranova a Viggianello) dunque il più sincero “in bocca al lupo” per tantissimi altri successi. Gianni Costantino

Abuso edilizio, 10 denunce VAL D’AGRI - L’operazione dell'Arma dei Carabinieri - Comando della stazione di Marsico Nuovo, è scattata nei giorni scorsi, nel comune marsicano e nelle località limitrofe. Un vasto controllo sull'abusivismo edilizio che ha portato alla denuncia di dieci persone del posto, responsabili della violazione delle norme afferenti la materia edilizia. Dagli accertamenti eseguiti dai militari dell'Arma, è emerso che i prevenuti, a vario titolo, in qualità di locatari, comproprietari e committenti dei lavori, avrebbero effettuato dei lavori edili, in totale assenza dei necessari permessi e delle prescritte autorizzazioni. Interventi del valore complessivo di un centinaio di migliaia di euro. Alcune dei manufatti, in fase di realizzazione, sono stati sottoposti a sequestro e affidate in custodia giudiziaria, mentre per quelle già realizzate ed ultimate, sono state date autorizzazioni agli organi competenti. Un caso particolare riguarda un cittadino che ha costruito “abusivamente” occupando addirittura parte del suolo pubblico. E sempre all'interno della maxi operazione per controlli sulla sicurezza nell'ambito della strategia di contrasto al lavoro nero, prevenzione degli infortuni sul lavoro (e morti bianche) e controllo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, il comando della stazione dei Carabinieri di Marsico Nuovo in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Potenza hanno eseguito degli accertamenti su cantieri, trovando irregolarità sulla violazione delle norme di sicurezza. Angela Pepe

Quarantacinque ricercatori si confronteranno sui temi dell’economia e della sostenibilità

«Riattivare i processi di sviluppo» Il vice direttore della Svimez terrà una lezione alla Sdschool di Viggiano VIGGIANO - E’ tra i relatori che apriranno la scuola. E’un esperto di economia conoscitore del territorio lucano e dei suoi bisogni. A Luca Bianchi, vice direttore della Svimez, abbiamo rivolto alcune domande sul futuro della Basilicata. Una Scuola sullo Sviluppo sostenibile in Basilicata che impatto può avere sul territorio, sulla comunità e istituzioni locali? «E' indispensabile una riflessione impegnata per preparare nuovi scenari, nuove strategie e progetti di sviluppo,per offrirecioè unaspinta alle istituzioni Regionali, agli Enti pubblici e agli stakolders per sollecitarli a costruire un exit strategy verso un nuovo ciclo di sviluppo regionale. Un contributo importante a tale obiettivo può provenire da esperienze come quella della Sustainible Devolopment School promossa dal Comune di Viggiano e dal Centro Studi Basilicata Mediterraneo che anche la Svimez ha deciso di patrocinare. Occorre aprire il territorio al confronto con esperienze esterne riattivando, attraverso progetti di collaborazione tra ricercatori locali e internazionali, circuiti di accumulazione di conoscenza e analisi. Per superare una drammatica tendenza all'emigrazione delle forze giovanili più scolarizzate occorre riattivare processi di sviluppo locale, ciò non può essere fatto bloccando la fuoriuscita di talenti ma cercando di riaprire un canale di rientro dopo le esperienze esterne. La scuola di Viaggiano potrebbe rappresentare un tentativo di creare una piattaforma di scambio di esperienze dei ragazzi lucani con quelli che hanno deciso di fare esperienze all'estero, cercando di portare a valore per il territorio una scelta che, in assenza di tali canali, sarebbe una perdita netta di capitale umano per la comunità locale». Nel rapporto Svimez di luglio sulle energie rinnovabili emerge che il Sud è l'area del Paese con il maggior potenziale di energie alter-

IL MESSAGGIO DI DE FILIPPO

«Un serbatoio di pensiero per la Regione» VIGGIANO - Quarantacinque i dottorandi, tra lucani europei e asiatici, che sono giunti nella tarda serata di ieri a Viggiano per dare avvio alla Scuola sullo Sviluppo Sostenibile. Dopo essersi registrati al desk, hanno iniziato a conoscere i compagni con il quale condivideranno questa esperienzae conosciuto i cinque tutors che li affiancheranno nei focus di approfondimento. Nella mattinata di oggi la scuola prenderà avvio con i saluti istituzionali di apertura dei lavori affidati a Giuseppe Alberti, sindaco Viggiano, ai Presidenti enti sostenitori, al dott. Cristiano Re, Direttore Fondazione Mattei. Il presidende De Filippo, a causa di inderogabili impegni istituzionali, non potrà partecipare, ma ha già fatto sapere che sarà a Viggiano per la cerimonia di chiusura. Ha voluto comunque invianative rinnovabili. Ma tra le regioni che attuano, più di tutte, politiche verdi energetiche emergono Puglia, Calabria e Campania. Come mai, secondo lei, la Basilicata, terra ricca di risorse naturali, non svetta tra le prime? «L'energia riveste un ruolo strategico nella prospettiva del difficile rilancio dell'economia nazionale. Investire nelle potenzialità di sviluppo delle risorse energetiche tradizionali, da un lato, e di quelle “pulite”, dall'altro, oltre a rappresentare il presupposto imprescindibile ai fini del contenimento della dipendenza energetica del Paese e della riduzione della bolletta energetica nazionale, può tradursi in occasioni concrete di nuova occupazione. La Basilicata è in possesso delle potenzialità per giocare un ruolo da protagonista su entrambi i fronti. Con riguardo alle risorse energetiche tradizionali, la Basilicata è la regione protagonista nel contesto nazionale della produzione di idrocarburi, avendo contribuito nel 2011 per circa il 71% alla produzione di greggio e per circa il 14% a quella di gas naturale. Si sti-

re una sua nota: «il lavoro del coordinatore scientifico Romualdo Coviello e il direttore Mario Polese mi fa ben sperare nel successo dell'iniziativa, che so di certo ispirata a rigore didattico e capacità progettuale nel costruire quelle reti di competenze che, in una fase delicata, qual è quella che stiamo attraversando, possono consentire alla Basilicata di accellare il processo di internazionalizzazione , al quale guardiamo tutti con grande interesse. Tanti i docenti impegnati, quanto i 45 giovani ricercatori e studiosidi tutto il mondo, molti dei quali lucani sapranno, ne sono certo, rispondere alla sfida cui sono stati chiamati, fornendo quell'auspicabile "serbatoio di pensiero" di cui c'è sempre bisogno in Basilicata e nell'area euro- mediterranea, in particolare sui temi legati allo sviluppo soste-

nibile tra tutela dell'ambiente, da un lato, elo sfruttamentodelle risorsenaturali, a partire da quelle energetiche, dall'altro. Mai come in questo momento, il dibattito innescato dal Memorandum a suo tempo sottoscrito tra Regione e Governo nazionale, oltre che dalla "moratoria" a nuove ricerche petrolifere votata recentemente dal Consiglio regionale, deve coniugarsi con il compito, tutt'altro che facile, di formulare progetti che segnino un salto di qualità nelle azioni a sostegno dello sviluppo sostenibile a favore delle comunità lucane interessate e a beneficio del territorio regionale". A seguire, nel pomeriggio, la lezione del Prof Nicola Persico della Northwestern University, Managerial Economics and Decision Sciences, e del dott. Luca Bianchi, vice direttore della Svimez.

Luca Bianchi, vice direttore della Svimez

ma che, una volta a regime il centro petroli di Tempa Rossa (nel 2015), la Basilicata potrà con le proprie riserve petrolifere contribuire ad attenuare la dipendenza energetica italiana dall'estero fino ad alleggerire la bolletta petrolifera nazionale del 10-

15%. Le ricadute sul territorio finora sono all'insegna di una filosofia di pura e semplice compensazione dell'impatto ambientale. Le stesse royalties che la Regione Basilicata - in deroga alle norme fino ad allora vigenti - è riuscita ad ottenere sono esigue

in termini di benefici ottenuti rispetto al prodotto esportato. Ma ancor più rilevante degli aspetti finanziari, dovrebbe essere la capacità di fare del territorio un laboratorio nazionale attrezzato sul fronte delle emergenze e competenze energetiche, potendo spaziare dalla ricerca, estrazione e gestione delle risorse non rinnovabili tradizionali (petrolio, gas), allo sviluppo delle risorse rinnovabili, tradizionali e nuove (idroelettrico, eolico, solare, geotermico, biomasse e biogas). Dai proventi dello sfruttamento delle fonti tradizionali potrebbero derivare le risorse per sviluppare le fonti energetiche alternative in una realtà regionale nella quale quello ambientale è un patrimonio di grandissimo rilievo. Una strategia del genere collega l'ambito locale alla dimensione globale del tema energia nelle sue articolazioni e contraddizioni senza cadere nel localismo ma anzi aprendosi efficacemente alla possibilità di richiamare risorse, competenze, e ricerca che divengono gli ingredienti qualificanti di questa opzione». Nel 2011 la Basilicata ha fatto registrare un aumen-

to del prodotto interno lordo del due per cento, "distanziandosi profondamente dal dato medio del Sud" e diventando così "la regione più dinamica dell'intero Paese": lo scrive il rapporto Svimez presentato ultimamente a Roma. Secondo l'istituto di ricerca, "l'ottima performance della Basilicata nel 2011 è dovuta ad un incremento dell'attività produttiva in tutti i settori". Una politica di sviluppo sostenibile più mirata e netta in Basilicata, terra di estrazione petrolifere, può portare ad un innalzamento del Pil ancora più incisivo per lo sviluppo economico locale? «Occorre ricordare che la Basilicata ha impattato il ciclo negativo con particolare violenza, pagando un costo molto alto sia in termini di prodotto sia, sia in termini di occupazione. In qualche misura, proprio le caratteristiche più moderne e industrializzate del tessuto produttivo regionale, rispetto a quello medio del Mezzogiorno, ha esposto maggiormente l'economia locale alle fluttuazioni cicliche mondiali, con costi più alti nella crisi 2009-2010 euna migliorecapacità diagganciare la debole ripresa della domanda mondiale nel 2011. Appare decisivo in questa fase porre in atto interventi di politica economica in grado di sostenere il sistema delle imprese impegnate in un difficile processo di riposizionamento competitivo utilizzando tutte le risorse disponibili a partire dai Fondi strutturali dell'Unione europea». «In questo quadro vanno messe in campo politiche a favore del settore manifatturiero locale e sostegno al mantenimento dei grandi impianti industriali insieme a interventi per favorire l'accesso dei giovani laureati al mercato del lavoro, attraverso il rafforzamento del credito d'imposta previsto dal documento “Obiettivo Basilicata 2012”, nel caso di assunzione di laureati, tramutabile in dote per l'avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 8

Basilicata Mezzogiorno

10 Primo Piano

Venerdì 26 ottobre 2012

Potenza-Matera: lo strappo Sindacati alla ricerca della quadra per garantire i diritti dei lavoratori

Province Chi rischia? Il decreto del Governo passato al setaccio Non ci sono ancora strumenti per intervenire di ANTONELLA CIERVO TUTELARE i diritti dei lavoratori e garantirne la continuità occupazionale. In teoria questo sarebbe pane per i denti dei sindacati che, però, davanti ad un Governo che si muove all’interno di parametri poco chiari, riconoscono di avere ancora pochi margini di azione. La nebulosa legge di riordino delle Province è tutto questo. I 352 dipendenti che fanno capo alla Provincia di Matera, dunque, non conoscono ancora il loro destino. E nemmeno gli esponenti della funzione pubblica delle tre sigle sindacali. Franco Coppola, segretario generale della Uil di Matera conferma: «La situazione è così caotica...rispetto al quadro di riferimento che abbiamo ora e che riguarda le competenze che finora erano state assegnate alla Provincia, si registrano veri e propri vuoti. Penso ad esempio ai Centri per l’Impiego: le competenze a chi vanno? Al Comune? Alla Regione? La vicenda è indeterminata e riguarda anche la Biblioteca. Ancor prima dei lavoratori, il riferimento non è definito nè chiaro che necessiterà di un ulteriore momento interlocutorio per definire meglio tutta la vicenda. La situazione è davvero paradossale; si sta battibeccando fra Matera e Potenza, ma il vero problema è la norma che non è chiara che non ci consente di conoscere quali sono gli elementi principali di questa legge. Il riordino andava fatto, sia chiaro, ma su basi diverse. Avrebbero dovuto dare più tempo per sedimentare queste situazioni, invece hanno deciso di fare una cosa che non sta nè in cielo nè in terra, un taglio orizzontale. Se oggi ci sedessimo ad un tavolo, avremmo grossi problemi». Giuseppe Bollettino, segretario regionale della Cisl - Fp aggiunge: «Affronteremo questa vicenda quando la riorganizzazione verrà definita. La normativa dice che si andrà, poi, a discutere su come disciplinare l’organizzazione per aspetti che riguardano la dotazione organica, la rivisitazione dei servizi, rivedendoeventuali esuberi. E questo riguarderà anche i Comuni, perchè nel decreto verrà preso in considerazione anche il rapporto fra popolazione e dipendenti. Questo passaggio avverrà attraverso una graduatoria unica regionale in cui ogni singolo Comune in esubero, metterà a disposizione i propri dipendenti. Una vera e propria contrattazione per la riorganizzazione delle risorse umane. Se un

«Se ci sedessimo attorno a un tavolo non sapremmo di cosa parlare» I DIPENDENTI DELLA PROVINCIA M AGEFORMA Matera

F

13 10

AGEFORMA Tricarico

2

1

AGEFORMA Tursi

1

1

Biblioteca Conteggio

19 16

Centro per l'Impiego di Ferrandina

1

1

Centro per l'Impiego di Matera

7

7

Centro per l'Impiego di Pisticci scalo

5

5

10

5

2

2

Centro per l'Impiego di Policoro Centro per l'Impiego di Stigliano Palazzo Provincia

126 59

Agente tecnico stradale Agenti di Polizia provinciale Conta comp.

ente dovesse registrare un esubero, il dipendente a cui si chiede di trasferirsi in una struttura sotto organico che dovesse rifiutarsi, per due anni avrà uno stipendio ridotto del 20%. Se in quell’arco di tempo non dovesse trovare collocamento, verrebbe licen-

43

0

16

0

245 107

Maragno (Cgil): «Serve la norma che disciplini le competenze»

ziato. Il riordino riguarda, dunque, non solo le due Province e le competenze: viabilità, trasporti, ambiente». Vito Maragno della FpCgil aggiunge: «Occorre un decreto per disciplinare le competenze. Ilsecondo punto della leggesostiene cheil pas-

Coppola (Uil) «Non abbiamo ancora elementi»

saggio delle risorse strumentali, umane e finanziarie avverrà solo a processo di attribuzione delle deleghe completato. Alla luce di tutto questo. la Cgil sta chiedendo da tempo un incontro con il presidente della Regione per comprendere come tutelare i dipen-

Bollettino (Cisl) «Si dovrà parlare di esuberi»

denti, in un contesto in cui le risorse agli enti locali vengonomeno.Rischiamo checisia il passaggio dei lavoratori senza la necessaria copertura finanziaria. La Camera di Commercio di Matera, quasi sicuramente sparirà perchè il rapporto fra imprese e servizi

è minore rispetto ad altri. I nostri amministratori non sono ancora coscienti di tutto questo. In base, poi, all’organizzazione del territorio, a cascata tutte le amministrazioni periferiche del territorio, dalle Questura, alla Prefettura, dovranno essere riviste».

LE OPINIONI Il capogruppo regionale di Mpa replica a Corazza Il segretario provinciale della Cisl, Giuseppe Amatulli

«Non c’è alcuna distonia» «Persa un’occasione» La linea assunta nella direzione regionale dell’Mpa e ricordata dal Segretario Provinciale di Matera, Michele Corazza, è andata ben oltre di quanto deciso in quel consesso. Infatti, nell’ambito di quel coordinamento ci si era soffermati sulla sola necessità di dover tenere presenti le due città di Potenza e Matera unite nella coesione con una serie di compensazioni nel caso di unica provincia in questa regione. E’ quanto dichiara il Capogruppo Mpa in Consiglio Regionale Francesco Mollica. Non si comprende a quale distonia si riferisca il segretario provinciale di Matera anche in relazione alle pubbliche dichiarazioni rese in Consiglio Regionale dallo stesso e dal Consi-

gliere regionale Falotico. Pertanto, per quanto attiene i principi fondanti messi in discussione sul neo costituito partito Mpa, continuano non solo a permanere ma, ad essere rafforzati proprio in virtù del voto e delle dichiarazioni espresse in quella sede. Non giova a nessuno cercare scusanti se si ha in mente di perseguire obiettivi diversi di cui se ne disconosce il contenuto. Del resto non si può pensare al partito come ad un carcere ! Quindi, ognuno deve ricercare all’interno delle proprie autonomie in linea con la relazione , approvata all’unanimità ,del segretario regionale Falotico nell’ultimo congresso, le motivazioni di appartenenza al Mpa di Basilicata. matera@luedi.it

«La politica regionale ha perso l’occasione del riordino delle Province per recuperare l’unità della regione da diversi anni caratterizzata dalla dicotomia Matera-Potenza». Ad affermarlo è il segretario provinciale della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli. «Anche se una sciagurata norma nazionale – aggiunge l’esponente sindacale - stabilisce che anche nelle regioni in presenza di due province una stabilisca la “morte” dell’altra, serviva un indirizzo forte, vincolante della Regione e il buon senso della classe dirigente, soprattutto da parte dei consiglieri del Comune di Potenza, a recuperare una unità regionale, assegnan-

do ad una città la Regione e ad un’altra la provincia. Questo andrebbe solamente a riequilibrare un sistema politico-istituzionale che da sempre in virtù dei numeri (due terzi e un terzo degli abitanti della regione) ha favorito un territorio sull’altro». In conclusione il leader provinciale della Cisl materana suggerisce una soluzione. «Oggi è il caso che si apra immediatamente un confronto sereno tra le istituzioni e tutte le forze sociali e la società civile per capire ed intervenire per assicurare nel modo migliore i servizi sin qui espletati dalla Provincia con le deleghe a cui è preposta». matera@luedi.it


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 9

Basilicata Mezzogiorno

Primo Piano 11

Venerdì 26 ottobre 2012

Continua la raccolta di adesioni di “Matera Si Muove”

Tutti in fila per firmare e diventare pugliesi

AI MATERANI piace l’iniziativa del comitato referendario Matera si Muove. L’organizzazione giovane e vivace, oltre ad una proposta alternativa, di grande attualità a seguito delle vicende politiche che si susseguono da giorni, hanno creato un interesse non indifferente nei confronti dell’iniziativa. Ad oggi, il comitato referendario, annuncia quasi cinquemila firme raccolte, con una cifra che sale esponenzialmente di giorno in giorno. Dal 6 ottobre ad oggi, questo appare un buon risultato, considerando l’impegno esclusivo nei fine settimana sino al 22 ottobre, da quando si è insediata una presenza fissa, dalle 18 alle 20, all’incrocio tra via XX Settembre e via Lucana. Nelle ore trascorse a nei pressi dello stand è emersa una presenza di cittadini di diverse fazioni politiche, differenti età, sesso e estrazioni sociale. Docenti, imprenditori, studenti, universitari e pensionati, ma anche dipendenti pubblici e privati, tutti convinti che la consultazione referendaria per promuovere il passaggio di Matera in territorio pugliese possa essere una buona opportunità per la città. Ogni persona interpellata ha espresso una differente motivazione per la quale il progetto di Matera si Muove possa avere seguito e risultati positivi. L’apertura del sindaco nell’ultimo Consiglio comunale, inoltre, ha entusiasmato ulteriormente i giovani componenti del comitato referendario, che hanno ampliato il proprio impegno e implementato le energie nella loro battaglia civica. In più, a rafforzare l’intento di Matera si Muove, giungono alcuni esempi positivi sul territorio nazionale, che portano nuova linfa alle motivazioni che potrebbero portare presto a sensibilizzare definitivamente il Consiglio comunale verso una consultazione popolare inerente il tema del passaggio in Puglia della città dei Sassi. «E’ certa-

Alcuni scatti della raccolta di firme di Matera Si Muove (foto Cosimo Martemucci)

«Quella del comitato di Matera è una svolta alla situazione statica che ci sta opprimendo» mente una proposta alternativa e inaspettata, provocatoria al punto giusto e che mi lascia orgogliosa dei materani – ha commentato l’ex professoressa Lucia Capobianco – finalmente è emerso anche qui un piccolo giacimento culturale. Ne sono venuta a conoscenza per caso, grazie al banchetto della raccolta firme, ma ne sono rimasta entusiasta». Mentre guarda più alla questione legata all’immagine, ed alla sua pubblicizzazione, Antonella Latronico, imprenditrice turistica. «Divenire territorio pugliese potrebbe essere un buon viatico per migliorare la nostra immagine – ha spiegato – anche perchè l’Atp e la Regione Basilicata anche nelle ultime fiere non si sono dimostrate all’altezza, mentre

ho potuto notare l’impegno per l’immagine ed il turismo che ci hanno messo le Regioni a noi limitrofe, o territori come il Salento, rappresentati sempre al meglio. Mentre un commento, tra campanilismo e ragioni puramente economiche, arriva dal giovane venticinquenne Mirko Carlucci. «Mi sono fermato qui per curiosità e questa mi è apparsa immediatamente una giusta causa. Pensando che in passato era Matera il capoluogo di Regione e che siamo il territorio che produce la ricchezza che poi Potenza divide per se’, mi sembra corretto tentare di cambiare. Inoltre, penso a come si sta muovendo la Puglia per la propria economia, e credo non ci siano paragoni, anche perchè in Ba-

silicata ci stanno solamente buttando nell’oblio. Questa, invece, potrebbe essere una chance, una speranza». «Con una Potenza troppo centrista ed esempi come quello di Piacenza che vuole annettersi alla Lombardia credo proprio sia arrivato il momento di attivarsi – ha sottolineato Anna Cuscianna, cittadina avvicinatasi al banchetto conscia dell’iniziativa – Avevo già sentito tramite giornali e televisioni di un gruppo di giovani che si stavano attivando per questa causa e credo sia un’iniziativa positiva. Speriamo vada in porto». Più politico l’interesse dei coniugi Montemurro. «Il problema è questo – hanno ammesso all’unisono – Potenza ci sta depredando di tutto. Anche quello che dicono i

politici appare solamente una scusa per un eccessivo accentramento. Credo che in questo modo scegliamo il minore dei due mali, ma siamo ripetutamente messi in ginocchio e dobbiamo cercare di risollevarci. Anche per i nostri politici, che sembrano poco attenti, potrebbe essere uno stimolo, una motivazione per migliorarsi». Qualche scettico, ma firmatario c’è. «E’ un peccato ledere quelle che sono delle tradizioni. Noi siamo un popolo lucano e dovremmo rimanere tale – ha chiosato Carlo Morelli – Ma, far parte della Puglia potrebbe portare benifici sia dal punto di vista economico che turistico, e questo è un punto a favore dell’iniziativa». Sicuramente bisogna fare ulteriori passi in avanti, soprattutto

nell’informazione dei materani per poter catturare ulteriori consensi, ma una cosa appare chiara: gli abitanti della città dei Sassi considerano l’iniziativa positiva, sicuramente per poter apportare un cambiamento, una svolta «Ad una situazione statica che ci opprime come ha spiegato Lucia Manicone, ultima firmataria in chiusura dello stand. Il comitato referendario Matera si Muove sarà ancora a disposizione in questi giorni e sino a metà novembre per potersi confrontare con quanti sono interessati a capire meglio la proposta e l’iniziativa, sia nel quotidiano stand che in piazza Vittorio Veneto nei fine settimana. Francesco Calia matera@luedi.it


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 10

Basilicata Mezzogiorno Venerdì 26 ottobre 2012

34 Pisticci Di Trani scrive al presidente Attimonelli chiedendo la revoca del provvedimento

Braccio di ferro sul tribunale Deciso il trasferimento di tutti i procedimenti civili alla sede centrale

PISTICCI -Il personaledi cancelleria è esiguo, al punto tale danon garantirelafunzionalità della sede distaccata del tribunale di Pisticci, pertanto, dal prossimo 12 novembre, gli affari civili, anche quelli pendenti, saranno trattati presso la sede centrale di Matera. E' quanto disposto lo scorso 24 ottobre dal presidente del tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione, con il decreto numero 73/2012 che, di fatto, va ulteriormente ad erodere l'attività della sede di giustizia pisticcese anticipando sostanzialmente, con ragioni di estrema urgenza, quegli iter che dovranno portare alla soppressione della sezione distaccata così come stabilito dal governo centrale. Alla base della scelta, la considerazione per la quale a Pisticci operano un solo cancelliere, un operatore giudiziario in applicazione dall'Ufficio del giudice di pace di Rotondella, un ausiliario dal-

MIASMI IN VALBASENTO - TECNOPARCO Entro febbraio sarà coperta la vasca VALBASENTO - Entro il prossimo mese di febbraio le vasche di equalizzazione di Tecnoparco, con molta probabilità tra le cause dell’emissione di cattivi odori in Valbasento, saranno coperte. Lo ha annunciato il Consorzio Asi di Matera al tavolo convocato dal Dipartimento Ambiente alla presenza di rappresentanti del Comune di Pisticci, della Provincia di Matera e dell’Agenzia regionale per l’ambiente e il territorio. L’Asi ha reso noto di aver già avviato la procedura di gara per l’assegnazione dei lavori che prevedono l’installazione di pannelli in vetroresina rinforzato a copertura delle vasche di equalizzazione, così da aumentare i livelli di sicurezza e da ridurre le emissioni odorigene. La Provincia di Matera, inoltre, ha effettuato la mappatura completa della coerenza tra le autorizzazioni allo scarico di ogni singola azienda e le effettive modalità di scarico adottate dagli impianti che operano sul sito industriale. L’attività di verifica, ha fatto sapere la Provincia, ha fornito dati rassicuranti.

l'ufficio del giudice di pace di Stigliano per soli tre giorni alla settimana e due lavoratori assegnati dal Comune di Pisticci, che non possono svolgere alcuna funzione certificativa. Deve escludersi, peraltro, qualsiasi ipotesi di copertura delle vacanze o di potenziamento. Anzi, quelle po-

cheunità inservizio aPisticci dovranno quantoprima essere trasferite ad altri uffici giudiziari del Distretto. Nel decreto, fra l'altro, si spiega che ilprovvedimento è in linea con le indicazioni formulate nel 2006 dal Csm, in base alle quali alle difficoltà di organico si poteva sopperire

accentrando i carichi di lavoro presso la sede centrale come di fatto avvenuto nel 2007 per quanto concerne i ricorsi per decreto ingiuntivo ed esecuzioni mobiliari e le relative eventuali opposizioni. Si da atto, infine, del parere contrario del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Matera e del consiglio giudiziario presso la Corte d'appello di Potenza. Informato dei contenuti del decreto, che va nella direzione opposta alle richieste reiterate pubblicamente e facenti stabilmente parte delle rivendicazioni su più livelli esternate a più riprese, anche attraverso le proteste messe in campo con la manifestazione “Mo basta” e con il suo seguito, il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ieri mattina, ha interpellato telefonicamente il presidente del tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione, per ribadire i contenuti della delibera di giunta comunale dello scorso 16 ottobre, nella quale la pubblica amministrazione si è

Dalessandro (Pd): «Non è un gesto politico»

correttezza e cordialità, ma penso che non sia buona cosa enfatizzare troppo l'accaduto, come se a Miglionico vi fosse stato un attentato dinamitardo. Credo, invece, che ci si debba sforzare di intercettare i sintomi del disagio ma, soprattutto cogliere il senso del cambiamento epocale che stiamo vivendo, perché se vogliamo davvero porre rimedio ai guai fatti, toccherà ad ognuno recitare la parte del protagonista principale, ruolo alquanto difficile da interpretare, anche perché non è che si possa dire che venti anni di berlusconismo siano passati invano». In una telefonata al consigliere comunale di Miglionico, Nicola Aspriello, il senatore Cosimo Latronico, ha espresso la vicinanza sua e di tutto il Pdl provinciale, incoraggiandolo a proseguire nella sua azione di presenza politica a servizio della comunità di Miglionico. Uguale solidarietà ha espresso al dirigente locale del Pdl Giulio Materdomini per il danneggiamen-

Politex, c’è l’accordo per Cassa integrazione VALBASENTO - E’stato siglato ieri, presso la sede materana di Confindustria Basilicata, l’accordo per la Cassa integrazine alla Politex, alla presenza dei sindacalisti di Femca Cisl con Francesco Carella, Filtcem Cgil con Maurizio Girasole, Uilcem Uil con Francesco Lavlero e Ugl con Nicola Mastronardi e la Rsu aziendale. L'azienda ha chiesto il ricorso ad un periodo di integrazione salariale ordinaria. In particolare, l'azienda operante nel settore chimico per la produzione di tessuto non tessuto, rappresenta che negli ultimi tempi si è verificata una contrazione di commesse, determinando una riduzione dell'attività produttiva, con conseguente necessità dl ricorrere ad un periodo di integrazione salariale ordinaria. Il rappresentante aziendale ha evidenziato che l'evento per il quale si chiede la sospensione si configura quale transitano, poiché sono in via di acquisizione nuove commesse che consentiranno entro breve termine una ripresa dell'attività produttiva. Pertanto, le parti, constatata la eccezionalità dell'evento, sussistendo la temporaneità della situazione in atto e la ragionevole ripresa dell'attività produttiva, hanno convenuto che al trattamento di Cigo sia interessato un numero complessivo massimo di 105 lavoratori, tra diretti ed indiretti, e per la durata complessiva di 5 settimane, dal giorno 29 novembre 2012 al 7 gennaio 2013 e fino al completamento delle residue settimane per il raggiungimento del periodo complessivo richiesto delle 5 settimane.

strazione, punta a chiedere la sospensione del decreto. Diversamente sembra intenzionato a riservarsi ogni azione per tutelare gli interessi della collettività che, in questo ambito, implicano di veder scongiurata la chiusura della sede di giustizia pisticcese, quantomeno in forte anticipo rispetto all'iter disegnato dal governo nazionale. La questione approderà anche nel consiglio comunale convocato mercoledì 31 ottobre per approvare le variazioni di bilancio. L'assembla cittadina, inoltre, si riunirà anche questa sera a Pisticci alle 20 per il saluto delle istituzioni al vescovo Salvatore Logorio, in visita pastorale nella comunità pisticcese, un appuntamento nel quale la politica lascerà spazio al cerimoniale in attesa dell'effettivo ritorno alle attività consiliari della prossima settimana, dopo una pausa che dura dallo scorso 9 agosto. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Crisi Ferrandina «Senza entrare in Giunta»

Danni a sede del Pdl Condanna unanime

MIGLIONICO - Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro, sottolineando che non bisogna enfatizzare l'accaduto dandogli connotazione di “intimidazione di tipo politico”, esprime la sua ferma condanna per l'atto vandalico verificatosi qualche notte fa ai danni di una vetrata della locale sezione Pdl. Ed in una nota precisa: «Il danneggiamento ad una delle vetrine della locale sede del Pdl è stata sicuramente l'opera, da condannare fermamente, di un balordo dal bicchiere di troppo. Assimilare tali intemperanze ad intimidazioni di tipo politico è un torto che si fa alla comunità di Miglionico nel cui patrimonio genetico sono, invece, fortemente radicati solidi principi di tolleranza e di civile convivenza. Ci mancherebbe -ha aggiunto Dalessandro- che non si debba condannare tale gesto, o che non si debba esprimere solidarietà al consigliere comunale Nicola Aspriello, con il quale la dialettica politica è sempre stata improntata a

impegnata a cedere al Ministero della Giustizia i locali della nuova sede di via Cantisano a titolo di comodato gratuito, così da essere destinati a sede distaccata del tribunale e ad ufficio del giudice di pace. Il Comune, inoltre, si impegna a farsi carico del trasloco dallasede dipiazza Umberto I con uomini, mezzi e risorse di propria competenza così da non gravare sulle casse del Ministero della Giustizia. Di Trani ha ribadito, inoltre, di aver messo a disposizione altre due unità del personale in carico al Comune di Pisticci così da poter sopperire alle carenze di organico denunciate. Il sindaco, illustrate nuovamente le ampie disponibilità accordate dal suo esecutivo, avrebbe incassato quantomeno l'interessamento ad approfondire la questione da parte delpresidente deltribunale, tanto che i due si incontreranno martedì prossimo a Matera. Il primo cittadino, proprio sulla scorta degli impegni presi dalla sua ammini-

Pdl, Saverio Ciccimarra smentisce Sinisi Confermato il sostegno

to che ha subito la sezione locale del partito. «Sono certo che i giovani del Pdl di Miglionico -ha commentato Latroniconon si faranno condizionare da questi atti teppistici da esecrare e proseguiranno nella loro militanza con più coraggio e vigore». Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

FERRANDINA - «E’ mio dovere tutelare la onorabilità di ogni singolo membro della Direzione cittadina del Pdl di Ferrandina, pertantoè giustofare alcuneprecisazioni rispetto a quanto detto dal consigliere Sinisi (a proposito dell’appoggio “vincolato” che il Pdl garantirebbe a D’Amelio dopo le dimissioni di due assessori. A parlare è Saverio Ciccimarra, coordinatore cittadino del Pdl, il quale sottolinea come «la riunione della Direzione cittadina è stata convocata venerdì 19 ottobre per il giorno 22, dopo aver appreso la notizia delle dimissioni. Lunedì 22, alle ore 16, ricevo un sms, nel quale Sinisi mi comunica che non avrebbe partecipato alla Direzione cittadina, perché influenzato e perché chiedeva una pausa di riflessione. Non mi ha chiesto di rinviare la seduta, come ha falsamente dichiarato alla stampa, altrimenti sarebbe stato accontentato. In merito alla costituzione del gruppo consiliare del Pdl, Sinisi, anche nell’ultima Direzione cittadina (fine settembre) si dimostrava favorevole ad accogliere la richiesta dei militanti di costituzione del Gruppo consiliare e comunicava ai presenti che avrebbe verificato lo Statuto comunale e i Regolamenti per procedere alla costituzione. Mi sembra giusto ribadire la posizione del Pdl deliberata nella riunione del 22 ottobre: sostegno all’amministrazione guidata da D’Amelio, ma col Pdl fuori dalla giunta».

Miglionico, sarà premiata l’idea progettuale sui percorsi

Turismo, un bando del Gal MIGLIONICO - E’ stato pubblicato sul sito internet del Gal Bradanica di Miglionico, all'indirizzo www.gal-bradanica.it, l'avviso pubblico “Percorsi Turistici” rientrante nell'ambito della sotto misura 4.1.3. del Piano di Sviluppo Locale 2007 - 2013. «L'operazione messa a bando - ha o il spiegato il presidente Leonardo Braico (a sinistra nella foto)- prevede la progettazione e realizzazione di percorsi turistici ad alta intensità esperienziale incentrati sui tematismi portanti dell'area (Natura/Sport Cultura) in grado di trasformarsi in determinati periodi dell'anno in eventi di richiamo per un pubblico multitarget. L'operazione si sviluppa su tre livelli corrispondenti a tre progetti integrati e complementari: progettazione e realizzazione di percorsi turistici consistente nel creare itinerari se-

guendo un filo logico tra le varie tappe ed in relazione alle diverse esperienze da proporre al turista-visitatore; organizzazione, gestione e messa in rete dei percorsi; promozione e commercializzazione dei percorsi turistici. Attraverso l'avviso -ha continuato Braico- il Gal intende recepire manifestazioni di interesse per la presentazione di progetti da parte di soggetti privati, in forma singola o associata. La modalità di attuazione, definita tecnicamente “Regia in Convenzione”, prevede una prima fase di selezione della migliore idea progettuale, in base ai criteri definiti nel bando ed una seconda di realizzazione del progetto esecutivo tramite apposita convenzione tra il beneficiario ed il Gal Bradanica». Conformemente alle previsioni del

Piano di Sviluppo Locale, le risorse complessivamente destinate all'operazione prevedono una dotazione finanziaria complessiva pari a 230.000 euro composta per il 60 % (138.000,00) da finanziamento pubblico (fondi Fears, Stato e Regione Basilicata) e per il restante 40 % (92.000 euro) da cofinanziamento privato. Le proposte progettuali potranno essere presentate al Gal Bradanica, entro e non oltre le ore 13 del 45° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando. provinciamt@luedi.it


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 11

Basilicata Mezzogiorno

Potenza Venerdì 26 ottobre 2012

21

REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

L’Unibas festeggia i nuovi dottori ma i laureandi sottolineano le mille difficoltà

Oggi i primi laureati in farmacia «Assenza di spazi, disorganizzazione, docenti fuorisede che non venivano a lezione» IL volume con la copertina in pelle fresco di rilegatura, la proclamazione, la sensazione di avercela fatta, l'emozione di amici e parenti. La seduta di laurea dei primi dottori del corso di laurea in farmacia all'Università degli studi della Basilicata, oggi, sarà comunque un successo. Perché i due neo laureati - uno per l'esattezza, nel senso che l'altro è arrivato al traguardo dopo la convalida di alcuni esami di un corso di laurea compatibile -sono arrivati fin qui ingoiando non pochi bocconi amari. Come tutti i restanti 100 colleghi che hanno cominciato questo percorso 5 anni fa, quando è stato inaugurato il corso di laurea. E sono proprio loro che, seppure entusiasti per i propri compagni di viaggio, decidono di raccontare i mille ostacoli che hanno dovuto superare per quella corona d'alloro sulla testa. I disservizi, per le “cavie” di farmacia, sono stati diversi. Una disorganizzazione - dicono - che molto ha inciso sulle carriere universitarie. “Uno su 100 ce la fa”, è lo slogan che hanno fatto proprio, a indicare il numero esiguo di dottori che si sono riusciti a laureare per tempo a questa prima tranche. Si comincia dagli spazi. Troppo pochi per un corso di laurea che oltre alla teoria e alle lezioni in aula esige molta pratica. I laboratori didattici per un corso di farmacia sono fondamentali. Richiedono attrezzature adeguate «che vanno previste per tempo - spiegano - non all'ultimo momento». A causa di continui ritardi burocratici e mancanza di fondi, infatti, pare che i laboratori siano stati posticipati e una volta partiti non abbiano ugualmente soddisfatto le aspettative degli studenti, in quanto poco incentrati sulla pratica. A quanto pare i “cavilli burocratici” hanno rallentato, e di parecchio, anche la possibilità di effettuare il tirocinio, propedeutico alla tesi, in tempi consoni: ulteriore motivo per cui su 98 solo due “fortunati” sono

Sgravi fiscali per i commercianti

Il Campus di Macchia Romana

oggi al cospetto della commissione esaminatrice. Ma se su queste questioni, pur malvolentieri, gli studenti sono riusciti a passarci sopra, non hanno per niente approvato il repentino cambio di docenti a corso già cominciato. Molto spesso - raccontano - capitava di aver seguito alcune lezioni con un professore e trovarsene un altro all'esame, costringendo il più delle volte i frequentatori a seguire lo stesso corso per due anni di seguito. Se a questo si aggiunge la possibilità delle così dette “cattedre a titolo gratuito” ecco che la situazione si complica ulteriormente.

«Noi siamo stati un po’ le cavie»

AL FRANCIOSO

Anziano smarrito minaccia di uccidersi NON è un caso di abbandono di anziani. Piuttosto uno di quei drammi comuni a molti. Sia semplice demenza senile o qualcosa di più grave, sono tanti gli anziani che ad un certo punto perdono il controllo della propria mente, vivendo costantemente in un’alternanza di brevi momenti di lucidità e di confusi ricordi tra il presente e il passato. E’ quanto è accaduto a un anziano di 86 anni, di Potenza, che ieri mattina girava per l’Ateneo lucano, al Francioso, con le maniche alzate e un taglierino in mano, minacciando di togliersi la vita. I funzionari dell’Università hanno subito allertato i carabinieri, che quando sono giunti sul posto hanno tranquillizzato l’uomo, in stato confusionale. Subito è stato evidente il disorientamento dell’anziano, privo di documenti. L’uomo, identificato, è stato poi portato all’ospedale San Carlo di Potenza.

Il corso di farmacia, come tanti altri corsi di laurea dell'Università degli studi della Basilicata, per sopperire alla mancanza di risorse e alla mancata accettazione, da parte di molti, di una cattedra lucana, ha usufruito di questa formula che consente di coprire il corso fino a quando possibile, senza retribuire il docente. Motivo per il quale, spiegano sempre i ragazzi, molti docenti si sarebbero sentiti “autorizzati” a saltare molte lezioni e a svolgere il proprio lavoro “a distanza” essendo quasi tutti di fuori regione (Campania, Calabria, Sicilia) con un certo assenteismo in sede anche quando non si sarebbe potuto e mettendo gli

studenti nelle condizioni di andare loro incontro - perfino spostandosi e non viceversa, come dovrebbe invece essere. Oggi, dicono gli studenti “pionieri” di farmacia, la situazione è diversa. Chi si iscrive adesso al corso di laurea in farmacia presso l'Ateneo lucano compie un'ottima scelta: di qualità. Nessun disservizio. Nessun laboratorio inadeguato. Nessun cambio repentino di docenza. Forse sarebbe bastata un po' più di buona volontà e saper aspettare i tempi giusti - concludono - per ottenere gli stessi risultati salvaguardando gli iscritti. Anna Martino

Oggi raggiunta l’eccellenza

L’ORDINANZA Divieti di sosta e di transito per il 2 e il 4 novembre SI avvicinano i giorni della commemorazione dei morti. Per il 2 novembre Il comune di potenza fa sapere che dalle 8 fino al termine della celebrazione è consentita la circolazione solo ai veicoli delle autorità civili, militari e religiose, lungo via della Rimembranza, compresa la sosta nell’area adiacente l’ingresso principale del cimitero. Per il 4 novembre, invece, in occasione della celebrazione dell’Unità Nazionale e giornata delle FF.AA presso il monumento ai Caduti di Parco Montereale dalle ore 8 al termine della commemorazione nell’area adiacente la Palestra Coni sita in Parco Montereale, ad eccezione dei veicoli delle autorità civili, militari e religiose, è previsto il divieto di sosta con rimozione dei veicoli.

IN STRADA

Incidente tra 2 auto vicino a Iperfutura NON sono in gravi condizioni ma sono ugualmente ricoverati all’ospedale San Carlo di Potenza per aver riportato alcune ferite i tre giovani coinvolti in un incidente stradale avvenuto ieri mattina intorno alle 11 nei pressi dell’Iperfutura. Una Station Wagon e una 500 Fiat nuovo modello si sono scontrati vicino l’ipermercato e provenivano l’una da Contrada Dragonara e l’altra da via Isca del Pioppo. Ancora da definire la dinamica dell’incidente. Sul posto sono subito arrivati i vigili urbani e i sanitari del 118 che hanno trasportato i tre giovani, due ragazzi e una ragazza, all’ospedale San Carlo di Potenza per le necessarie cure mediche.

«INun periodo in cui la grave crisi economica sta attanagliando l’Italia e gran parte delle nazioni europee è necessario porre in essere delle misure finalizzate a rendere più attrattive le attività commerciali della città donando, a tutti gli esercenti del capoluogo (in particolar modo bar, pub e ristoranti), la possibilità di apportare delle migliorie e offrendo, agli stessi, degli sgravi nel pagamento di alcuni tributi». E’ quanto afferma in una nota il segretario cittadino Mpa Mario Guarente. «Per questo il Movimento per le Autonomie di Potenza – sottolinea – propone di rendere gratuita l’occupazione di spazi del suolo pubblico nei pressi delle attività commerciali della città nel periodo che va da settembre a maggio. Lo scopo di questa proposta – continua Guarente – è quello di spronare gli esercenti ad investire i danari risparmiati con l’esenzione dal pagamento del tributo comunale, nell’acquisto di strutture amovibili e riscaldate da allocare nelle immediate vicinanze della propria attività che avranno una duplice funzione: la prima è quella di incentivare, appunto, la creazione di ambienti chiusi, ma contestualmente all’aperto, così come avviene nelle più grandi città (si pensi a Roma, Napoli, Milano, Perugia, etc..); la seconda è quella di offrire così, agli abitanti della città, spazi nuovi e gradevoli in cui potersi intrattenere anche nelle stagioni più fredde. La proposta, così strutturata, non comporterebbe inoltre alcun danno economico alle già esigue casse comunali in quanto, si sa, nel periodo invernale non pervengono presso gli uffici competenti del Comune richieste finalizzate ad occupare spazi pubblici. Quella avanzata, quindi, potrebbe risultare una proposta allettante per tutte quelle attività che intenderanno recepirla e sfruttarla con lo scopo di offrire un servizio nuovo e finalizzato a far giovare la comunità, in una città dalle temperature rigide in gran parte dell’anno come Potenza, della possibilità di trascorrere del tempo all’aperto e di gustare un aperitivo, un pranzo o una cena, godendo magari dello splendido spettacolo dei paesaggi innevati che gli inverni regalano ad una città come la nostra»


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 12

Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I VII

Venerdì 26 ottobre 2012

RIFIUTI URBANI

RACCOLTA DIFFERENZIATA

L’IMPIANTO L’impianto dovrebbe avere la capacità di trattamento di circa 20-25mila tonnellate all’anno

ASPETTANDO PIAZZA BONAVENTURA

-92

Compost a Potenza tutto ancora fermo Nessuna certezza su dove sarà ubicato l’impianto GIOVANNA LAGUARDIA l Che fine ha fatto il progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di compost da usare come emendante agricolo a Potenza? L’impianto era il terzo di un «pacchetto» previsto nell’ambito dell’intesa istituzionale siglata nel 2009 tra la Regione Basilicata e le Province di Potenza e di Matera. Ma, se per gli impianti di Venosa e di Sant’Arcangelo sono già state esperite le gare, è stato individuato il soggetto attuatore e si parla già delle date per la possibile entrata in funzione (per entrambi il mese di giugno del 2014), per quanto riguarda l’impianto di Potenza nulla si sa ancora di certo. Si farà, non si farà. Ma soprattutto, dove si farà? Già, perché a quanto è dato di sapere l’inghippo starebbe proprio nel fatto che ancora non esistono certezze sulla possibile ubicazione dell’impianto, nonostante nel corso di questi mesi vi siano stati numerosi incontri tra la Provincia (che è stata individuata dall’intesa del 2009 come stazione appaltante per

queste opere) ed il Comune di Potenza. «Abbiamo studiato diverse possibilità - ha detto l’assessore provinciale all’ambiente Massimo Macchia, ma abbiamo dovuto scartare i siti per problemi di vario genere. Ora

siamo in attesa che il Comune di Potenza indichi una nuova allocazione». Nel frattempo, dalla momento della individuazione dei tre impianti di compostaggio per i tre bacini della provincia di po-

CANTIERE I lavori per box auto interrati [foto Tony Vece]

tenza, Nord, Centro e Sud, l’impianto di Potenza ha anche subito un «dimagrimento» per quanto riguarda la capacità di trattamento. «Inizialmente spiega l’assessore Macchia l’impianto di Potenza città do-

veva usufruire di un diverso strumento di finanziamento, il project financing. La costruzione dell’opera, cioè, avrebbe dovuto esser a carico di un privato, che in cambio avrebbe avuto la gestione per venti o

POTENZA INIZIATIVA DELL’UFFICIO DELLA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ. PROSSIMO INCONTRO IL 16 NOVEMBRE A POLICORO

Pianeta donna, l’obiettivo è il lavoro

Seminario sul Programma Obiettivo 2012 su uguaglianza e parità di trattamento MARIA VITTORIA PINTO l Si è svolto ieri, nella Sala A del Palazzo del Consiglio Regionale, a Potenza, il seminario formativo su incremento e qualificazione dell’occupazione femminile e creazione e consolidamento di imprese femminili. «Le caratteristiche del Programma-Obiettivo 2012, emanato dalla ministra Elsa Fornero - spiega Maria Anna Fanelli, Consigliera Regionale di Parità - e formulato dal Comitato Nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, riguardano

la ripresa di azioni positive all’interno delle aziende e delle organizzazioni rivolte alle donne nel mondo del lavoro e la promozione di azioni positive nell’ambito di interventi di sviluppo locale e derivanti dalla programmazione negoziata». Nel corso dell’iniziativa è stato presentato anche il Decreto 5 Ottobre 2012 a favore dell’occupazione giovanile e delle donne. Presenti in sala, oltre alla Consigliera regionale Fanelli, l’economista Nino D’Agostino, la rappresentante Consulenti del Lavoro di Potenza Antonietta Cirigliano, il Presidente Ordine Assistenti Sociali della Basilicata Luisa Comitino, la segreta-

ria regionale Ami Anna Maria Pace, i rappresentanti Cisl, Uil e Rosa Gentile, Componente Nazionale di Parità per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici. Il seminario tematico formativo e di aggiornamento è stato realizzato dall’ Ufficio della Consigliera Regionale di Parità Maria Anna Fanelli e accreditato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Potenza, dall’ Ordine degli Assistenti Sociali della Basilicata, ricevendo l’adesione dell’Ami. Il prossimo incontro è previsto per venerdì 16 novembre a Policoro.

trent’anni. Si era pensato ad un impianto con una capacità di trattamento di 40mila tonnellate all’anno. Successivamente però sono emerse altre considerazioni: un impianto così grande sarebbe stato di difficilissima collocazione sul territorio di Potenza e sarebbe stato decisamente sovradimensionato rispetto alle esigenze della città. D’altro canto, però, un impianto più piccolo non susciterebbe l’interesse di una ditta privata al project financing. A questo punto, avendo già collaudato il sistema e lo schema per gli impianti di Venosa e Sant’Arcangelo, come Provincia siamo pronti a chiudere callo stesso modo anche la partita per l’impianto di Potenza». Gli impianti di Venosa e Sant’Arcangelo hanno usufruito di un finanziamento regionale pari rispettivamente a 5 e 3,6 milioni di euro. L’impianto di Potenza, che sarebbe di taglia un po’ più grande, avrebbe bisogno dunque di una posta finanziaria leggermente maggiore. E questo, in tempi di spending review, potrebbe essere un ulteriore problema.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 13

Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I XIII

Venerdì 26 ottobre 2012

DISAGI SENZA FINE

MA L’ANAS QUANDO SI MUOVE? La bretella di Aia del Cavallo che dalla dei vigili del fuoco scende verso LA BRADANICA E LE CONSEGUENZE caserma il quartiere periferico è inutilizzabile

PETIZIONE AL PREFETTO Nei prossimi giorni annunciate manifestazioni di protesta per segnalare un anno intero di disagi

La strada resta interrotta e i cittadini ora sbottano I residenti di La Martella, dopo le firme, pronti a bloccare il traffico VERGOGNA La strada di Aia del Cavallo che dalla caserma dei vigili del fuoco scende verso il quartiere periferico ha garantito, sino all’interruzione degli interventi per la Bradanica, i collegamenti tra i residenti del borgo e Matera, ma da quasi un anno non è più possibile

EMILIO SALIERNO l Ora stanno per esplodere. Gli abitanti di borgo La Martella, come al solito, sono costretti a farsi sentire un po’ più del normale per richiamare l’attenzione sui disagi che sono costretti a subire. Il blocco del cantiere Bradanica non solo ha prodotto l’interruzione dei lavori per l’opera stradale, ma sta creando molti problemi alla loro mobilità in entrata e uscita per Matera. La strada di Aia del Cavallo che dalla caserma dei vigili del fuoco scende verso il quartiere periferico ha garantito, sino all’interruzione degli interventi per la Bradanica, i collegamenti tra i residenti del borgo e Matera, ma da quasi un anno non è più possibile. «Considerato il perdurare del disagio che si sta verificando a causa della sospensione dei lavori per la Bradanica - dice Paolo Paladino, uno dei cittadini di La Martella - e quindi la chiusura dell’accesso alla strada dall’Aia del Cavallo e dello stato fatiscente e pericoloso della bretella provvisoria, costruita per sopperire alla demolizione del viadotto di collegamento alla diga di San Giuliano, saremo costretti ad una plateale protesta per chiedere che si arrivi ad una soluzione. Non intendiamo più sopportare anche l’aggravio di spesa ogni giorno per l’allungamento del percorso e abbiamo raccolto le firme per segnalare questa situazione incresciosa. La petizione è stata consegnata al prefetto di Matera, chiarendo che dopo dieci giorni (oramai sono passati, ndr) sarebbe partito un corteo dal borgo fino alla strada interrotta. E non mancheranno altre iniziative clamorose e drastiche anche con il blocco completo della viabilità». Il sindaco Salvatore Adduce, nelle settimane scorse, ha chiamato il responsabile del compartimento viabilità dell’Anas, ing. Nicola Marzi, chiedendo di restituire al più presto il collegamento tra la città e il borgo La Martella. L’Anas assicurò il sindaco che entro pochi giorni la strada sarebbe stata di nuovo

percorribile. Ad oggi, però, non è accaduto nulla di quanto promesso, non si sono riavviate le opere per la statale 655 Bradanica e nemmeno è stata resa percorribile la strada di collegamento per La Martella.

«ORA BASTA»

È inconcepibile che sia chiusa in attesa che si risolvi la problematica dell’impresa aggiudicataria dei lavori Sul problema della strada di collegamento con La Martella, si sono susseguiti, in questi mesi, le sollecitazioni dei consiglieri comunali: «È inconcepibile che una strada, ancora oggi, normalmente percorribile - è stato rilevato nelle interrogazioni al sindaco - riman-

ga chiusa in attesa che si risolvi la problematica che ha interessato l’impresa aggiudicataria dei lavori per la Bradanica. L’interruzione di questa importante arteria stradale obbliga, infatti, i residenti del borgo, i lavoratori della zona industriale e i pendolari che quotidianamente raggiungono la città dai paesi limitrofi ad entrare dall’accesso di Matera nord creando non pochi disagi per l’aumento smisurato di traffico che si verifica. L’Anas ha il dovere di riattivare la percorribilità del tratto interessato in attesa che si individui una soluzione idonea. È sufficiente ripristinare quelle poche decine di metri che non permettono il passaggio delle auto». E a La Martella, segnala Paolo Paladino, c’è anche il problema dell’illuminazione pubblica: «Ci sono strade che, spesso, restano senza luce, come ad esempio nelle vie Monterose, Monviso, Isonzo, Pollino, Adige e in piazzetta Quaroni».

SICUREZZA GLI STUDENTI HANNO PRESO PARTE AL SAFE FACTOR 2012 CON ANDREA MONTERMINI

Guidare con responsabilità i consigli del pilota di F1 l Quasi 500 studenti all'ultimo anno del Liceo ginnasio “E. Duni”, dell'Istituto tecnico commerciale “Loperfido” e del Liceo scientifico “Alighieri” di Matera, del Liceo scientifico “Carlo Levi” di Tricarico, delle sedi di Montalbano e Policoro dell'Isis “Pitagora” e del Liceo scientifico “Fermi” di Policoro hanno imparato in modo coinvolgente e stimolante le regole base della guida sicura. La lezione è stata tenuta da un insegnante fuori dal comune, il pilota di Formula 1 Andrea Montermini , campione italiano GT 2010 su Ferrari F430 e vice campione International GT Open 2011 su Ferrari 458 Italia, insignito dal Coni della medaglia di bronzo al valore atletico. Montermini ha fatto scuola alla platea di diciottenni che l’altra mattina nel cineteatro “Duni” ha assistito a una tappa del Safe Factor 2012, il tour nelle scuole superiori di tutta Italia che Sara Assicurazioni, in collaborazione con Automobile Club Matera e Aci Sport, “mette in pista” da otto anni per sollecitare i giovani neopatentati a una guida più sicura e consapevole. Un progetto for-

mativo e sociale di qualità che si è meritato il patrocinio del Dipartimento della Gioventù. Il campione ha dispensato aneddoti, storie e curiosità, trasmettendo l’esperienza di chi ha corso, e vinto, tante gare su pista, ma anche vere e proprie regole per imparare a guidare consapevolmente, senza mettere a rischio la propria vita e quella degli altri, a partire dalla posizione esatta in cui ci si siede e si impugna il volante, o si regola il poggiatesta, per arrivare a come si esegue una frenata di emergenza e si controlla una curva mal riuscita. Ma gli studenti hanno avuto anche a disposizione il simulatore di guida sicura utilizzato da “Ready2Go”, il network Aci di autoscuole presente anche in Basilicata. Alla manifestazione, dopo l'intervento del capitano Paolo Sambataro, comandante della Compagnia carabinieri, e del comandante della Sezione della Polizia Stradale, Antonio Fatiguso, hanno preso la parola Rosario Giordano di Aci Sport, Roberto Colaci , di Sara Assicurazioni, e Mario Rivelli, presidente di Ac Matera, che hanno

IL PROGETTO

Un tour nelle scuole che l’Aci “mette in pista” da otto anni

LA LEZIONE Andrea Montermini ha fatto scuola alla platea di quasi 500 diciottenni l’altra mattina nel cinema Duni illustrato le finalità del progetto e i più recenti dati Aci Istat sui sinistri in Italia. Il 44% degli incidenti stradali è imputabile a pochi comportamenti sbagliati, quali la guida distratta, l'eccesso di velocità e la mancata precedenza. Basterebbe un po' di attenzione per dimezzare i sinistri, che purtroppo in Europa sono la prima causa di morte per i giovani tra i 20 e i 24 anni. Ma dove allenarsi a guidare in maniera sicura e corretta? Su Facebook, naturalmente. Sul popolare social network, alla pagina del Sara Safe Factor si può giocare a “Sicuro sicuro”, versione rinnovata e più coinvolgente di un concorso online che ha riscosso grande successo gli scorsi anni e che permetterà di testare le proprie competenze al volante.

Risultati delle analisi Secondo Acquedotto lucano l’acqua non presenta contaminazioni batteriche Era da giorni che gli abitanti di La Martella, ma anche quelli di altri rioni non periferici di Matera, segnalavano che l’acqua potabile aveva un sapore strano, al punto da non poterla bere. Il Comune è stato interessato rispetto alla questione ed il sindaco Salvatore Adduce ha convocato una riunione con i responsabili del servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Azienda sanitaria di Matera, dell’Arpab e di Acquedotto lucano per un approfondimento in merito alla qualità dell’acqua erogata nella città di Matera con particolare riferimento al Borgo La Martella dove da alcune settimane, a seguito di ordinanza sindacale, è stata chiusa l’erogazione alle due scuole ed alla fontana di via Arno. Nella riunione, Acquedotto lucano ha formalizzato i dati delle analisi effettuate negli ultimi venti giorni sia sui serbatoi cittadini che sull’intera rete idrica. Le analisi non hanno messo in evidenza alcuna contaminazione batterica. Gli organi preposti al controllo hanno convenuto di intensificare il monitoraggio della qualità dell’acqua al Borgo La Martella al fine di rimuovere l’ordinanza emessa il 5 ottobre. Sarebbe utile, tuttavia, una verifica anche sull’acqua che utilizzano i cittadini di altri rioni, dal momento che la vicenda non riguarda solo La Martella. Certo, le perplessità non si esauriscono per il fatto che più persone avvertano un cambiamento della qualità dell’acqua e che molti di loro non riescano più a berla.

LA SCUOLA CHIUSA VINCOLO URBANISTICO NELL’AREA DELL’EDIFICIO?

«Va individuato un plesso nell’area nord della città» Via Bramante, genitori sollecitano Comune l «L’assurda vicenda della chiusura del plesso di via Bramante rischia seriamente di pregiudicare il raggiungimento del fine ultimo del sistema educativo, vale a dire il successo formativo degli allievi, in assenza di continuità didattica». È quanto emerso nell’assemblea dei genitori, a cui hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali. «A distanza di quasi 3 mesi dalla chiusura e, dopo che il comitato dei genitori ha manifestato pubblicamente tutto il disagio e l’ansia derivante da una simile decisione, l’Amministrazione, superata la fase di emergenza, non è stata in grado di offrire risposte certe ai genitori e al corpo docente sul futuro del plesso e sulla destinazione delle aule, né disporre criteri idonei ad una redistribuzione delle stesse. In un quadro della vicenda alquanto nebuloso - dicono i genitori - i cittadini di Matera non possono accettare promesse dell’ Amministrazione dai tempi

incerti e dall’ esito dubbio, che hanno tutto il sapore di un apparenza per distrarre l’attenzione dal vero problema». Dal dibattito, infatti, è emerso che il vero rischio, in un area nord della città così densamente popolata, «è quello di non avere più un istituto comprensivo che si estenda dalla scuola materna sino alla scuola media. La sua soppressione, in un’ottica di ridimensionamento, sarebbe intollerabile». Il comitato dei genitori e le organizzazioni sindacali, pertanto, «incalzeranno l’Amministrazione, sollecitando l’ individuazione di un plesso alternativo unico nell’area nord che preservi, intanto, l’integrità dell’istituto e, soprattutto, chiederanno un vincolo di destinazione urbanistica dell’area interessata attraverso una delibera di Giunta e del Consiglio comunale, che dia garanzie anche sulla continuità didattica del VI istituto comprensivo».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 14

Basilicata Mezzogiorno

XIV I MATERA CITTÀ

VERDE TRADITO

CONTROLLI DEBOLI IN CITTÀ

Venerdì 26 ottobre 2012

L’ALTRO VOLTO DELLA CITTÀ Meglio evitare di portare i bambini a passeggio da quelle parti, anche i cani adesso preferiscono girare alla larga

Urla ripetute nel tempo Indelebile la «voce» delle bombolette spray

BOSCHETTO DETURPATO Le immagini della fontana e del dolente sfascio che la circondano non hanno bisogno di chissà quali parole per convenire con il disagio espresso dai cittadini [foto Genovese]

Tutte quelle scritte sui muri costituiscono delle connessioni. No, non quelle che viaggiano in rete, sulle autostrade virtuali. Il bello o il brutto dei graffiti sui muri è che sono reali quanto un urlo in piazza. E siccome le vernici spruzzate dalle bombolette spray sono quasi sempre indelebili, il messaggio nella bottiglia - perchè si tratta quasi sempre di gesto disperato o che non suscita chissà quali speranze - permane, quelle parole urlate sfidano il tempo. A lungo. Fino a quando non si decide di ripulire e lo schermo del disagio diventa nuovamente immacolato, pronto per essere sporcato con nuove microlesioni di un quotidiano sfregiato da un intreccio di segni sempre più difficile da comprendere. Nel senso che non si giustifica tanto accanimento nei confronti della proprietà pubblica. I muri bianchi forse per alcuni sono alquanto autoritari, ma quanto è democratico e civile guastare ciò che dovrebbe essere di tutti? [p.d.]

TURISMO E SITI UNESCO

Istituti scolastici liguri oggi in visita in città

Quella fontana di serie «B» dimenticata nel Boschetto Uno sconcio, è già stata trasformata in un orinatoio a cielo aperto PASQUALE DORIA l Se mai l’avrà un nome, una cosa è certa, quella che è nata come una fontana pubblica, oggi, si è trasformata in un fetido bagno a cielo aperto. Il verde del Boschetto, area attrezzata centrale che quasi incombe su piazza Vittorio Veneto, è stato spesso bersaglio di piccole e grandi offese. Ma non mancano le spiegazioni circa l’atteggiamento di pervicace annientamento del patrimonio pubblico. Il racconto dell’altra città, quella che in tanti si rifiutano di vedere, in realtà, è scritto anche nella selva di graffiti che narrano - dolenti nella loro sostanziale povertà - il degrado di chi sporca e, al contempo, di chi pensa distrattamente alla gestione dei beni comuni perchè, in fondo, non li ha mai considerati così come accade in altre realtà, di tutti. Prima di ogni cosa, quì vale la proprietà privata. Del resto, quando si sente minac-

SI SENTONO UMILIATI

Accorata segnalazione da parte dei cittadini stanchi di subire tanta barbarie

ciato il privato non perde tempo a invocare l’aiuto delle forze dell’ordine, e non solo. Mentre il cittadino maleducato non di rado impara presto e bene, si fa per dire, dal politicante di turno che di attenzioni per la cosa pubblica inzeppa i programmi elettorali, ma solo per dare aria alla fabbrica dei sogni nel cassetto. L’esempio che viene dall’alto non è buono, diciamolo. E i controlli quasi non esistono. Insomma, frullando per bene simili ingredienti del nostro sconcerto una plausibile lettura non può non approdare a un scarso senso civico. Dentro il paesaggio. Dalle parti del Boschetto è facile imbattersi nel solito gruppo di «filonisti» impegnato in una partitella di calcio. Peccato che l’esercizio ginnico avviene su una superficie destinata ad altro. Su un cartello è chiaramente scritto che si tratta di una pista per il pattinaggio. Niente. Ma ancora meno giustificabile è lo sfogo contro ciò che apparentemente non è di

nessuno. Le scritte sparse ovunque, con il loro portato di oscenità, volgarità e banalità varie, sono il manifesto urlato del vandalo di turno e probabilmente anche qualcosa di più. A livello di sopportazione, però, è davvero inconcepibile la trasformazione di una fontana in un miasmatico vespasiano. Portare i bambini a passeggio da quelle parti è diseducativo, ma anche i cani al guinzaglio la scena ha visto testimone il cronista strattonano i loro proprietari con la chiara intenzione di allontanarsi il più lontano possibile da simili insani luoghi del nostro sconfinato deserto di buone intenzioni. Un’altra annotazione che è qualcosa di più di un semplice sospetto. I residenti della zona hanno denunciato gli inconvenienti ben visibili dagli alloggi che si affacciano su via Lucana. Di più, segnalano che quella fontana non ha mai funzionato. È secca. Non è forse anche questa una delle concrete ragioni che incoraggia tanta barbarie?

GOVERNO DEL TERRITORIO ESIGENZA A VALLE DEL PIANO CASA DUE, UNA NECESSITÀ EVOCATA A PIÙ RIPRESE SENZA SUCCESSO

Iniziativa che intende attuare l’assessore comunale all’Urbanistica, Macaione privato tra via Dante e via dei Bizantini, a ridosso del quartiere Villa Longo, abitazioni di tre piani realizzate a valle del risanamento dei rioni Sassi. Nel comunicato di parla, tra l’altro di responsabilità, specialmente per quel che riguarda «le posizioni della Regione Basilicata, che è l’unica regione in Italia che non ha ancora approntato l’adeguamento alla legge 106 con un proprio regolamento urbanistico che consentirebbe di tutelare con efficienza le comunità, che attualmente sono in balia del “silenzio assenso”». Dopo avere elencato cosa era possibile fare da parte dell’assessore e della giunta e ciò che è stato fatto, l’assessore ha evi-

denziato la necessità di «definire azioni e comportamenti che si ritengono necessari affinché non si arrivi a situazioni non governabili, alcune delle quali - anche dal mio punto di vista - spiacevoli se non intollerabili. Ecco alcune proposte: a) creare lo spazio pubblico culturale e politico - in cui si possano discutere ordinatamente, con documenti ed esempi alla mano, tutti i progetti in campo, soprattutto quelli sui nodi strategici della città; b) che in tale spazio pubblico siano invitati ad esprimersi tutti i soggetti che hanno la responsabilità del futuro della città evitando, per esempio, che a decidere su un’area pubblica o privata che sia, ossia su uno spazio

che di fatto è di tutta la città, siano coloro che si dichiarano “padroni del presente” e delle loro particolari esigenze, o gli imprenditori che si dichiarano “padroni del lavoro”. Lo spazio pubblico è un’altra cosa. Esiste questo “spazio pubblico”? risposta: no». Insomma, per l’assessore, tra le altre azioni da intraprendere in luoghi anche esterni al palazzo di città, si accinge a stimolare «la formazione dei luoghi e delle forme di una “consulta pubblica”, in cui emergano con trasparenza non solo gli interessi (economici di futuro e di presente) ma anche la possibilità di una partecipazione reale, non fittizia e debole per la produzione -

INIZIATIVA DI FORMEDIA

Corso di data journalism stamane in via Moro n Sul data journalism, e sulle competenze che sono richieste agli operatori dell’informazione, l’Associazione della stampa di Basilicata promuove per i giornalisti lucani iscritti al sindacato un seminario realizzato da forMedia® con il patrocinio del Comune e in collaborazione con Matera 2019. Il corso, che si tiene a partire dalle 9 nella sala giunta, al VI piano del Municipio, sarà articolato in una serie di moduli didattici, protagonisti Marco Boscolo, esperto di data journalism e collaboratore di alcuni dei siti più specializzati, Anna Maria Tononi, giornalista responsabile dell’ufficio stampa dell’Istat, Vincenzo Patruno, responsabile di Open Data dell’Istat. I lavori, ai quali sono iscritti oltre 25 giornalisti, avranno inizio con i saluti del sindaco, Salvatore Adduce.

QUALITÀ URBANA Se ne parla inutilmente da quando è scomparsa la commissione edilizia di una consulta per la qualità urbana

«Consulta pubblica per il diritto alla città» l L’assessore comunale all’Urbanistica, Ina Macaione, in un comunicato stampa, ha annunciato la costituzione di una consulta pubblica per affermare il diritto di città. Nella stessa occasione, l’esponente di Giunta, ha espresso alcuni giudizi circa la sua posizione in merito all’applicazione della legge 106, il cosiddetto Piano casa due, e alla vicenda dell’ex mulino Alvino. Per la cronaca, una cospicua parte di volumi di questo luogo di produzione di proprietà privata verrà abbattuta, un’altra parte recuperata. I volumi abbattuti, poi, saranno recuperati per la realizzazione di 44 alloggi, cinque piani più attico, affacciati su una superficie di proprietà dello stesso

n Una delegazione di docenti e studenti liguri è a Matera per intensificare, insieme ai colleghi dei licei della città dei Sassi, un progetto di partenariato legato al “Turismo scolastico dei Siti Unesco’’. L’iniziativa, curata dalla Camera di commercio, tramite l’azienda speciale Cesp, segue la visita compiuta nel maggio scorso dalle scuole materane a Genova e a La Spezia e Perugia. Alle 9, saranno protagonisti di un incontro con i vertici dell’ente camerale i dirigenti scolastici, professori e studenti dei Licei scientifici “Pacinotti’’ e “Costa’’ di La Spezia e dell’Istituto tecnico “Firpo- Buonarroti’’ a indirizzo turistico, di Genova.

oltre allo scontento e alla protesta di quelle alternative immediatamente praticabili da soggetti che si dichiarino “auto-responsabili” e operativi». Un’esigenza, si potrebbe aggiungere, che è stata fatta propria da questa Amministrazione già in fase di presentazione del programma elettorale. Fino ad oggi, chissà

perchè, non se ne è fatto niente. Di più, già da diversi anni si chiede l’istituzione, matura in altre città, di una Consulta pubblica sulla qualità urbana, sostituzione evoluta della vecchia commissione edilizia. Questa e le altre amministrazioni, a parole, non si sono mai dette contrarie. Quanto ai fatti, questi parlano da soli.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 15

Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX

Venerdì 26 ottobre 2012

SANT’ILARIO DI ATELLA LA PROTESTA DEGLI ABITANTI DELLA FRAZIONE CHE CHIEDONO L’ANNESSIONE A FILIANO

«Noi senza metano ci dissociamo dal Comune di Atella» ANTONIO PACE

CABINA DEL GAS E BORGO In alto una veduta della ridente frazione di Atella [foto a.p. ] .

l . Gli abitanti della frazione Sant’Ilario di Atella , circa 100 abitanti protestano perché il loro Comune li tratta come cittadini di serie «B». Difatti, la frazione non è ancora stata allacciata alla rete del gas metano e anche per una serie di servizi che non vengono erogati: pulizia delle strade, mancata svuotatura dei cassonetti con regolarità. Gli abitanti sono costretti a sostituirsi ai dipendenti nel caso in cui nella ridente frazione avviene un evento, come matrimoni all’antica o in occasioni di arrivi di autobus pieni di turisti che visitano il borgo. Per questi

motivi hanno minacciato di volersi far amministrare dal limitrofo comune di Filiano «che ha allacciato al metano anche le case sparse». S. Ilario è un caso unico: si trova circondato da quattro comuni (Bella, San Fele, Avigliano e Filiano) ma è amministrato dal comune di Atella col quale non confina nemmeno. Nei giorni festivi il ridente borgo si apre alle visite dei numerosi turisti alla ricerca della civiltà contadina degli anni ’50. Alcuni, ben impressionati hanno addirittura comperato le affascinanti piccole abitazioni e vanno a passare i fine settimana nella pace e nella tranquillità che la ridente frazione offre. Non solo aria

salubre, tranquillità si trovano a S.Ilario, ma offre anche un’immersione nel passato attraverso la visione della casa museo dove sono custodite tante rarità appartenute ai contadini nella metà del secolo scorso. Come S. Ilario, nel nord della Basilicata esistono spinte di cambiamento di comuni da parte di numerose frazione di Avigliano. Lagopesole e altre 15 frazioni hanno iniziato un percorso di annessione a Filiano perché si sentono abbandonate dal comune madre. Alcuni abitanti residenti nel territorio del comune di Ripacandida, ai confini con quello di Rionero, non vogliono appartenere a quel municipio ed hanno chiesto di es-

sere considerati abitanti del comune di Rionero, dove per altro ricevono alcuni servizi che pagano a Ripacandida ma che sono elargiti da Rionero. Anche da Lavello e da Melfi, per le note vicende legate a Fenice, per il primo e alla chiusura del Tribunale per la città di Melfi, erano partite «lampi» di richiesta di annessione alla regione Puglia dalle due popolose città del Vulture. Insomma, una generale revisione dei confini comunali, provinciali e regionali è necessario per la lampante situazione che si è venuta a creare, in questo particolare momento storico per l’abolizione di alcune province prevista dal Governo centrale.

GALLIPOLI COGNATO RAMMARICO NEL PARCO DELLE DOLOMITI LUCANI POTENZA INIZIATIVA DELLA CGIL E VARI COMITATI

Petizione europea Tanta rabbia per l’aquila ammazzata dai bracconieri su acqua bene pubblico Il giovane biancone è stato freddato in provincia di Messina ENZA MARTOCCIA

l Sgomento e rammarico al Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane per la perdita del giovane biancone Pilar (esemplare di aquila la cui apertura alare può raggiungere anche i due metri), ammazzato diversi giorni fa, dalle carabine di alcuni bracconieri siciliani. Il giovane Pilar era nato proprio all’interno del Parco insieme ad altri quattro fratelli grazie ad un progetto di ricerca sul Circaefus gallicus, avviato nel 2010 dall’Ente in collaborazione con l’Università spagnola di Alicante. Grazie a questo studio, il primo in Italia, i cinque giovani esemplari di Biancone sono stati marcati, nei loro nidi prima dell’involo, da alcune piccole trasmittenti satellitari. Grazie all’applicazione di queste moderne tecnologie è stato possibile seguire lo spostamento dei volatili, infatti ancora oggi collegandosi al sito del Parco si può osservare la meta in cui attualmente si trovano le altre quattro specie sopravvissute. Secondo il Presidente del Parco, Rocco Lombardi: «Seguire gli spostamenti delle aquile tra Europa ed Africa è utile per reperire informazioni sull'ecologia e i movimenti migratori, necessarie per l’individuazione delle misure più adatte per la conservazione di questa specie». L’innocente Pilar durante il suo primo anno di vita aveva fatto registrare spostamenti per migliaia di chilometri in diverse località dell’Italia Meridionale, nell’estate 2012 aveva effettuato continui spostamenti tra la Basilicata e Sicilia, probabilmente alla ricerca di una nuova rotta migratoria verso l’Africa, attraversando spesso lo Stretto di Messina dove ha incontrato la morte. Infatti lo spregevole gesto di bracconaggio è avvenuto proprio in provincia di Messina nei pressi della località Ali Terme, un’area critica e tristemente nota per l’intensa attività di bracconaggio presente. «Va ri-

cordato – continua il Presidente Lombardi - che, in questa zona, anche se la barbara tradizione di uccidere i migratori primaverili (Rapaci, Ciconiformi ecc..) è diminuita grazie anche agli enormi sforzi di vigilanza delle Associazioni e del Corpo Forestale dello Stato, sono purtroppo ancora frequenti episodi di bracconaggio, sia durante la migrazione primaverile che durante quella autun-

nale, come in questo caso». Vicende come questa fanno emergere una triste realtà: gli sforzi di conservazione compiuti nelle aree di nidificazione come quella del Parco sono inutili se non affiancati da regolamenti severi e controlli costanti su tutto il territorio, nei confronti di delinquenti che non hanno alcun rispetto del patrimonio naturale e delle nor mative.

BIANCONE Pilar il giovane esemplare d’aquila un attimo prima dell’involo.E poi la fine

e «diritto umano»

l L’acqua deve essere pubblica in tutta Europa e deve rappresentare un «diritto umano universale», che l’Unione europea deve difendere anche in ambito internazionale». Sono questi gli obiettivi di una petizione europea, promossa in Italia dalla Cgil e dai comitati per la difesa dell’acqua, che il sindacato organizzerà in Basilicata, nelle sedi locali, nelle piazze e nei luoghi di lavoro fino a giugno 2013. L’iniziativa, presentata ieri a Potenza nella sede della Cgil per promuovere attraverso la raccolta di almeno un milione di firme in 7 Paesi dell’Unione europea il diritto all acqua pubblica e per fare avanzare in Europa un modello di democrazia e partecipazione fondato sui diritti di cittadinanza. Per ogni paese è stabilita una soglia minima necessaria a rendere valide tutte le firme, per l'Italia tale soglia è fissata in 54.750 Le iniziative proposte devono essere coerenti con I Trattati dell'Unione Europea e devono ricadere nei settori di competenza della Commissione, come ad esempio ambiente, agricoltura, trasporti o salute pubblica. L' iniziativa volta a rendere l'acqua un diritto umano è stata tra le prime ad essere registrata dall' 'Unione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (Epsu). «Riteniamo importante utilizzare questo strumento per rafforzare l'azione comune del Movimento Europeo per l'Acqua e per portare in Europa la voce dei 27 milioni di italiani che il 12 e 13 giugno hanno votato per la gestione pubblica del servizio idrico» hanno sottolineato Corrado Oddi, Fp Cgil Nazionale – Forum Italiano Movimenti per l'Acqua, Roberta Laurino, Segretario Provinciale Fp Cgil Potenza e Vito Maragno, Segretario generale Fp Cgil Matera, aggiungendo che «per queste ragioni e per frenare l'onda privatizzatrice che ci arriva dall'Europa, stiamo promuovendo come Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua e Cgil-Funzione pubblica questa iniziativa».Firmare la petizione è facile e veloce, basta andare su http://www.acquapubblica.eu/le-petizioni.

L’OBIETTIVO

La raccolta di almeno un milione di firme in 7 Paesi dell’Unione europea

SENISE COMPAGNIA Palmigiani neo capitano dei carabinieri

POTENZA STASERA Una serata in ricordo di Elisa Claps

l - Il nuovo capitano della Compagnia carabinieri di Senise è Davide Palmigiani, classe 1984, originario di Sora. Nonostante la giovane età, ha alle spalle un’esperienza non indifferente in campo internazionale. Diplomato presso l’Accademia militare di Modena, ha frequentato la scuola per ufficiali laureandosi in Giurisprudenza; comandante presso l’11° battaglione «Puglia» a Bari, impiegato in Afghanistan, è poi comandante nel Nucleo Operativo Radiomobile a Ischia. L’ultimo suo incarico lo ha visto nominato presso il Comitato Politico e di Sicurezza dell’Unione Europea, a capo della missione UE di assistenza alla frontiera per il valico di Rafah, tra l’Egitto e la striscia di Gaza. Palmigiani parla correntemente l’inglese e l’arabo. [mp.verg.]

l Stasera alle ore 18,30, serata al Teatro Stabile in piazza Mario Pagano, una serata in ricordo di Elisa Claps. Un appuntamento di poesia, musica, danza e canto in ricordo di Elisa. I ricordi avranno nuovi orizzonti, il ricordo di Elisa rivivrà attraverso le arti: la poesia, il canto, la danza, la musica e la sensibilità di tutti coloro che vorranno spontaneamente scrivere una poesia e farne partecipi tutti i presenti in occasione dell' incontro dandone lettura. «É! Ricorso di Elisa» rappresenta il punto di partenza nel commemorare un ricordo di vita attraverso l'arte e la convivialità. L’iniziativa è dell’associazione culturale Borgo Antico Portasalza di Potenza.

le altre notizie MELFI ASSEMBLEA

«Tutelare l’occupazione» le proposte della Cgil n Si terrà presso la sala del Consiglio Comunale di Melfi, ore 10 lunedì 29 , l' assemblea organizzata da Cgil Basilicata e Cgil Potenza su «Automotive e Mezzogiorno. Le proposte Cgil per tutelare l'occupazione». SOSTEGNO A BERSANI

L’on. Fioroni oggi in visita alla città lucana n Oggi in occasione della visita a Melfi dell’ on. Fioroni si terrà alle 16 presso la sede Pd una conferenza stampa per presentare il Comitato «Domani Italia, con Bersani al centro» e per illustrare le motivazioni alla base del sostegno espresso dai moderati del Pd alla candidatura del segretario Bersani alle primarie del centrosinistra.

POTENZA AGL E OBBLIGATORIETÀ

Mediaconciliazione ora è incostituzionale n Anche l‘Agl (Associazione giovani legali) di Potenza esprime massima soddisfazione per la decisione adottata dalla Corte Costituzionale, con la quale la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale l’obbligatorietà dell’istituto della mediazione.

POTENZA PER IL CAPOGRUPPO DEI POPOLARI UNITI, LUIGI SCAGLIONE «In atto un tentativo di bypassare gli organi democratici pur di dar vita al pastrocchio delle Province» l «Il pastrocchio Province si arricchisce di nuovi capitoli oscuri». Così il capogruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione che poi si appella al risveglio delle coscienze civili della gente normale. «La storia si ripete - dice Scaglione ed al peggio non c’è mai fine. Prima le dichiarazioni sulla stampa del collega Restaino del Pd, poi la replica di Pagliuca della Pdl, confermano che era ed è in atto un tentativo di bypassare gli organi democratici ed istituzionali pur di dar vita al pastrocchio delle Province. E ancora: «Come è assurdo - si chiede Scaglione - pensare di riprodurre meccanismi di instabilità amministrativa, e qui la vicenda è

politica, al Comune di Potenza ed alla Provincia di Potenza, alla pari di quanto in questi anni con il Civismo esasperante e le lotte intestine, si è fatto al Comune di Matera ed alla Provincia di Matera, dove pure due autorevoli esponenti fanno pienamente il loro dovere di amministratori. Ora dunque, visti gli incontri clandestini, capiamo il perché della solerzia con la quale si è voluto far approvare quasi sottobanco ed in silenzio quel documento in Consiglio regionale che, spero lo comprendano sempre più gli amici di Matera, suona come una beffa anche per quella comunità. Una scatola vuota si proponeva in quel contesto, a meno che…».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.10.2012

PAG. 16

Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

METEOROLOGIA

CAPOLUOGO SENZA TEMPERATURA

Venerdì 26 ottobre 2012

CONVENZIONE La convenzione trilaterale tra l’Università della Basilicata, il Comune di Potenza e l’Aeronautica Militare è pronta da tempo

NUOVO SITO Manca la ratifica dei tre soggetti (Usb, Comune, AM). Il Comune si è impegnato da tempo a realizzare un nuovo sito

Meteo di Potenza? «Non pervenuto» La «stazione» ancora non ripristinata in città MARIO LATRONICO l «Tanto tuonò che piovve». Non è il caso purtroppo della stazione meteo di Potenza che, a poco più di due mesi dalla fine dell’anno, resta sempre una solida realtà soltanto sulla carta. L’autunno è già iniziato, l’inverno è ormai alle porte ma della nuova stazione meteo di Macchia Romana non si può ancora parlare in termini operativi. Abbiamo già discusso su queste colonne la scorsa estate della necessità di avere un presidio di ricerca e raccolta dati con la collaborazione e la gestione dell’Aeronautica Militare, nella speranza che si potesse arrivare ad una svolta che, ad oggi, sembra vicina ma che ancora non si può toccare con mano. La convenzione trilaterale tra l’Università della Basilicata, il Comune di Potenza e l’Aeronautica Militare è pronta da tempo ma manca la ratifica di tutti e tre i soggetti coinvolti nell’operazione che legittimerebbe i lavori che il Comune di Potenza si è impegnato da tempo a realizzare in un sito già ampiamente individuato dall’Università e posto in un’area posta a nordest del “Polo Universitario” di Macchia Romana. I lavori riguarderebbero il supporto per realizzare un basamento, un palo di 10 metri per collocare l’anemometro e altri interventi per adeguare la rete elettrica. Il resto spetterebbe ai tecnici dell’Aeronautica trattandosi di stazione con apparecchiature prevalentemente semi-automatiche e quindi che non necessitano di personale umano, salvo sporadici interventi di manutenzione e di controllo. Prova a chiarire la situazione in itinere l’ingegner Pierluigi

Labella dell’Ufficio Tecnico dell’Università di Basilicata. «L’accordo con l’Aeronautica c’è da tempo – spiega Labella – ci hanno chiesto solo delle modifiche formali alla convenzione che sono state apportate prontamente. Abbiamo rimandato il contratto con queste modifiche ma non hanno dato ancora riscontro a ciò che è stato apportato. Abbiamo sollecitato anche l’Aeronautica nel tentativo di velocizzare il tutto e firmare la convenzione al più presto. I contatti avviati ci sono stati con il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia ed in particolare con il colonnello Zauli. A questo punto non ci resta che aspettare». «Il Comune è disposto a fare la sua parte e a firmare la convenzione – conferma Domenico D’Andrea responsabile amministrativo del Gabinetto del sindaco – abbiamo avuto un paio di contatti con il colonnello Zauli che ci ha sollecitato l’invio di alcuni dati. Ritengo che siamo alla stretta fi-

nale e che molto presto ci sarà un incontro per la firma di questo accordo. Da parte nostra ci dovrà essere solo un doveroso passaggio in Giunta per l’approvazione della convenzione, l’Aeronautica ci ha sempre confermato che la stazione meteo di Macchia Romana è nelle loro intenzioni». Dalle intenzioni ora però bisogna passare ai fatti. Il tempo trascorre inesorabile e Potenza non ha ancora la sua stazione meteorologica. Dal 13 febbraio 2007, quando le apparecchiature dell’Aeronautica Militare collocate sul tetto del “Grande Albergo” hanno cessato la propria preziosa attività, il capoluogo di regione è ufficialmente «città non pervenuta» per le pagine del Televideo Rai o per le previsioni televisive sulle temperature dell’Aeronautica. Soltanto quando verrà formalizzata la Convenzione trilaterale cominceranno i lavori e sarà quindi messa la parola fine ad una vicenda che si è complicata negli ultimi mesi.

CHE TEMPO FA Potenza continua a essere la città del «non pervenuto» delle temperature

Dal 1928 al terremoto del 1980 storia meteorologica cittadina L’ultimo «stop» nel capoluogo è giunto il 13 febbraio del 2007 ERRANTE

Un misuratore errante. L’ultimo luogo è stato il tetto del Grande Albergo

METEO Da anni la stazione meteo è stata sospesa nel capoluogo lucano

l Secondo fonti autorevoli la stazione meteorologica di Potenza inizia la sua attività nel 1928 con ubicazione in un elegante palazzo del centro storico. L’Aeronautica Militare può contare già da allora su un sito di rilevazione e raccolta di dati meteorologici che fanno del capoluogo lucano un centro interessante per gli studi di settore, anche per via della sua altitudine, oltre 800 metri al di sopra del livello del mare. Il disastroso sisma che colpisce l’Irpinia e la Basilicata il 23 novembre 1980 rende però inagibile l’immobile che ospita i macchinari con trasferimento della stazione proprio negli ultimi giorni del 1980 presso l’edificio dove aveva sede l’Ina (Istituto nazionale delle assicurazioni). Proprio nel gennaio del 1981, in coincidenza con un periodo invernale particolarmente cruento e ricco di nevicate, la stazione ritorna a svolgere la sua funzione di rilevazione e raccolta dei dati per conto dell’Aeronautica Militare. Nel

Come sarà la stazione che dovrà sorgere a Macchia Romana

Effetto privato sulle misurazioni

l La stazione meteo che sorgerà a Macchia Romana avrà tutti i presupposti per garantirle un buon livello di affidabilità in quanto, cosa fondamentale, sarà ben distante da qualsiasi edificio e fuori dalla portata di ostacoli naturali come le grandi piante. Il sito è già stato individuato e sorgerà in una zona posta a nordest del Polo Universitario con altitudine di poco inferiore agli 800 metri e all’interno di un’area di 10x10. La funzione di una stazione meteorologica, lo ricordiamo, è quella di monitorare le condizioni fisiche dell’atmosfera in un dato luogo per finalità di ordine meteorologico e climatico. Essa si avvale di diversi strumenti. I più importanti sono il

l Quasi 6 anni senza dati di raccolta di una stazione meteo gestita dall’Aeronautica Militare sono davvero tanti. Dal 13 febbraio 2007, quando le apparecchiature dell’Aeronautica Militare collocate sul tetto del “Grande Albergo” hanno smesso di funzionare, Potenza ha perso un servizio di grande importanza. La buona volontà e la passione di alcuni privati hanno cercato di sopperire a questo increscioso stato di cose. Alcuni previsori locali (Gaetano Brindisi su queste colonne e nel servizio pubblico regionale televisivo e Giuseppe Pomarico su altri giornali) hanno continuato con le proprie apparecchiature a misurare diligentemente i dati relativi alla temperatura e alla quantità di precipitazioni accumulata nei vari giorni e mesi dell’anno, rendendo un servizio eccellente per la comunità, ma l’assenza di una stazione meteo gestita dall’Aeronautica si sente eccome anche per l’immagine negativa che Potenza giocoforza offre in giro per l’Italia.

termometro che misura la temperatura, l’anemometro che calcola la velocità del vento, il pluviometro con il quale si misura la quantità di pioggia caduta in mm e l’igrometro che rileva i valori di umidità atmosferica. Alcune stazioni posseggono anche il piranometro che misura l’intensità della radiazione solare cosiddetta entrante. Per permettere che una stazione meteo rilevi dati il più possibile corretti (in linea teorica non esiste un modello di stazione meteorologica esente totalmente da errori nella misurazione) occorre che la stazione con i suoi sensori sia installata su tappeto erboso naturale o tappeto sintetico e sempre lontana da aree urbane. [ma.la.]

Grazie all’impegno di altri privati sono nate stazioni professionali on-line come quella di meteo.apotenza.it che è ubicata in Contrada Dragonara oppure quella di basilicatameteo.it (gestita da campaniameteo) ubicata presso l’Istituto scolastico I.T.I.S. Einstein di via Minozzi. L’importanza di avere una stazione meteo gestita dall’Aeronautica però risponde a necessità di ordine scientifico e professionale. L’Aeronautica ha giurisdizione esclusiva infatti in ordine all’accertamento e alla certificazione della veridicità delle osservazioni meteorologiche. Le statistiche e le ricerche di una stazione meteo sono di fondamentale ausilio per la crescita di un’intera comunità, dall’Università agli Enti di ricerca, dagli Enti pubblici ai semplici cittadini appassionati di meteorologia fino ad arrivare anche alle autorità giudiziarie chiamate all’accertamento probatorio di fatti dipendenti dalle condizioni meteo. [ma.la.]

gennaio del 1999 ancora una volta la stazione è costretta ad interrompere le rilevazioni sempre a causa di problemi riguardanti l’agibilità del palazzo in cui era ospitata. L’Aeronautica Militare e il Comune di Potenza non si perdono d’animo e trovano in tempi rapidi un accordo per riattivare una nuova stazione nel capoluogo di regione: la sede scelta si indirizza verso una stanza all’ultimo piano del “Grande Albergo” di Potenza con l’intesa che prevedeva di dividere a metà le spese di locazione. Per 7 anni il sito svolge regolarmente la sua attività diffondendo in tutta Italia, tramite le note pagine di Televideo Rai e le previsioni televisive dell’A.M., le temperature minime e massime di Potenza. Il 13 febbraio 2007 però la stazione cessa di nuovo la sua attività lasciando la città in questi anni (a febbraio 2013 saranno ben 6) nel limbo di città «non pervenuta». [ma.la.]

GRANDE ALBERGO Sul tetto del Grande Albergo di Potenza c’è stata l’ultima stazione meteo


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.10.2012

PAG. 17

Basilicata Mezzogiorno Venerdì 26 ottobre 2012

24 Controlli tra Tito, Baragiano, Avigliano e Potenza. I 21.449 prodotti erano privi di certificazione

Maxi sequestro di oggetti cinesi Deferiti alla Camera di Commercio i 6 titolari. Operazione della Gdf

OLTRE 21.000 oggetti tra accessori per l’abbigliamento, bigiotteria, dispositivi medici e prodotti per cosmessi, sono stati sequestrati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza, dopo un’operazione tra i paesi di Avigliano, Baragiano, Bella e Potenza finalizzata alla tutela della salute della popolazione, della sicurezza dei prodotti ed alla lotta alla contraffazione. I prodotti, infatti, in sede di controllo, apparentemente confezionata con accuratezza, da subito ha destato l'attenzione ed il sospetto dei finanzieri, inducendoli a un'analisi di merito volta ad accertare il rispetto di tutti gli standard di sicurezza stabiliti ed emanati dalla vigente normativa dell'Unione Europea. Pertanto è risultato dai capillari e certosini controlli posti in essere che la merce tutta di provenienza cinese, oltre ad essere priva di ogni benché minima certificazione comunitaria, era mancante dei necessari ed indispensabili requisiti riguardanti la sicurezza del consumatore, in termini di utilizzo di materie prime prive di effetti dannosi per la salute pubblica. «La totale assenza di certificazione e fogli informativi sui materiali

CARTA EUROPEA Turismo sostenibile, dibattito a Rotonda ROTONDA - Continuano gli appuntamenti con la comunità locale del Parco Nazionale del Pollino, per la Carta Europea sul Turismo Sostenibile. Dopo i primi forum territoriali svoltisi a Francavilla in Sinni, Orsomarso, Francavilla Marittima e Castrovillari, martedì 30 ottobre, dalle 10.30 alle 13, presso la sede dell’Ente a Rotonda, ancora un incontro per discutere delle strategie da attuare, per la gestione del turismo sostenibile in uno dei parchi più grandi d’Europa. L’incontro si aprirà con una discussione sugli obiettivi da perseguire, attraverso la strategia prevista dalla Carta, che ha lo scopo di realizzare attività turistiche nel pieno rispetto delle risorse naturali, paesaggistiche e culturali, contribuendo ad uno sviluppo economico che valorizzi anche coloro che vivono, lavorano e soggiornano nell’area protetta. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle aree protette (Cets), è uno strumento ideato da Europarc Federation, per la gestione turistica delle riserve naturali. Riunisce 441 Parchi in tutta Europa ed è rappresentata in Italia da Federparchi. Due sono gli obiettivi principali: aumentare la conoscenza delle aree protette –come parte fondamentale del patrimonio comunitario, da preservare –e migliorare lo sviluppo sostenibile, rispettando i bisogni dell’ambiente, dei residenti e delle imprese locali.

Guardia di Finanza

utilizzati per la manifattura di prodotti sensibili per la salute quali rossetti, lucidalabbra, smalti vari immediatamente rilevata dai militari - spiega una nota del Comando della Guardia di Finanza - ha rappresentato un elevato “campanello

d'allarme”per il grave pericolo alla salute dei consumatori che tali prodotti possono arrecare, atteso il prezzo d'acquisto assolutamente concorrenziale in relazione agli analoghi prodotti assolutamente certificati secondo la rigida nor-

mativa Europea, e quindi il consequenziale possente stimolo all'acquisto che quest'ultimo, soprattutto nell'attuale periodo di crisi, può rappresentare per il consumatore». I controlli eseguiti dalle Fiamme

Stasera improvvisazione teatrale e proiezione de “Il rosso e il blu”

Bella nel segno del corto

Gialle potentine vengono effettuati nel quadro delle vigenti Direttive Europee, che impongono agli Stati membri l'obbligo di assicurare ai consumatori che i prodotti immessi sul mercato, e quindi anche quelli di provenienza extracomunitaria, siano realizzati in modo tale da rispettare i necessari requisiti di sicurezza per la tutela della salute di tutti i cittadini dell'Unione Europea. I sei titolari, tutti di nazionalità cinese, delle aziende commerciali controllate, nei comuni di Potenza, Avigliano, Tito e Baragiano, sono stati deferiti alla Camera di Commercio di Potenza per violazione agli artt. 6 ( contenuto minimo delle informazioni), 7 (modalità di indicazione), 9 (indicazioni in lingua italiana), 11 (divieti di commercializzazione) e 12 (sanzioni) del Decreto Legislativo del 06/09/2005 nr. 206 ( Codice del Consumo), art. 8 - c. 15 - della Legge 11/10/1986 nr. 713 nonché la violazione dell'art. 23 del Decreto Legislativo 46/97 (Dispositivi medici). La merce che è stata quantificata in 21.449 pezzi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Inoltre, ai responsabili sono state irrogate sanzioni pecuniarie per oltre 150 mila euro.

Esperti del settore a confronto

Caciocavallo podolico Tavola rotonda Protagonisti della serata i registi lucani Ragone e Rufini a Brindisi Montagna BELLA - Riscuote sempre più successo la IX edizione del “Bella Basilicata Film Festival” presso il Cine Teatro Periz di Bella. Questa sera dalle 20 spettacolo di improvvisazione teatrale “Contenuti Extra” a cura della “Compagnia teatrale Astratti” e proiezione del film “Il rosso e il blu” di Giuseppe Piccioni, previsto peraltro anche nella mattinata nell'ambito della sezione scuola. Mercoledì sera, invece, ampio spazio è stato riservato ai due registi lucani Nicola Ragone, con il suo “Oltre l'uomo”, e Alessandro Rufini, con “Frammenti”. Il cortometraggio di Ragone, girato nel 2011, tratto da una storia vera ambientata in una miniera siciliana di fine '800, è incentrato sui temi del lavoro minorile e sicurezza sul lavoro. L'autore, nel corso della serata, ha specificato che «l'opera rappresenta il tunnel come metafora di vita che rimanda all'esistenza umana, impron-

Un’immagine della serata

tando un legame tra la cecità e il buio». Ragone ha cercato di attenersi nella rappresentazione del vestiario a quegli indumenti maggiormente rappresentativi dei minatori siciliani di quell'epoca, pur «forse adottando la riproposizione meno fedele a

CHIAROMONTE - Uno sportello in aiuto dei consumatori. Si è costituito, infatti, da qualche giorno proprio a Chiaromonte, lo sportello territoriale “dell'Unione nazionale dei consumatori”. Ogni cittadino che ne ha bisogno può recarsi presso lo sportello per ogni problematica relativa alle assicurazioni, banche, bollette, contraffazione, multe, diritti del malato e tanto altro. L'esigenza di uno sportello che si occupa dei consumatori è fondamentale per districarsi in continui raggiri e soprusi di un mercato sempre più ampio dove il cittadino spesso è in difficoltà e muoversi nella tela della burocrazia diventa complicato. L'Unione Nazionale Consuma-

quella filologica». «La fuoriuscita dal tunnel - ha affermato il regista - avviene con la morte, anche in riferimento alla crisi sociale e storica che stiamo attraversando oggi». Il cortometraggio, uscito a febbraio, è stato proiettato anche al Festival

di Cannes, «dove l'accesso al mercato è più semplice». Rufino ha invece presentato un estratto del film (7 minuti) ancora in post produzione, girato a Matera, affrontando temi come l'omosessualità a 50 anni, la solitudine, la vita da non-comunitario e il diritto al lavoro. La pubblicazione integrale dell'opera (40 minuti) avverrà solo nel mese di dicembre. Tra i protagonisti Massimo Cimaglia e Vincenzo Pudicelli. L'autore ha deciso di girare il film “senza aver mai letto e scritto la sceneggiatura, su temi difficili per una produzione indipendente. Sappiamo come oggi sia molto arduo parlare di sessualità in Italia, specie di quella nascosta fino a 50 anni». Il corto è tratto da una storia vera accaduta a Roma, dove un omosessuale ha investito un giovane non-comunitario. E il “Bella Basilicata Film Festival” è la seconda manifestazione, dopo il Festival di Venezia, ad aver proiettato il trailer.

BRINDISI - La produzione di caciocavallo podolico e, più in generale, dei prodotti lattiero-caseari sarà al centro di una tavola rotonda sabato 27 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna. All'incontro, introdotto dal sindaco, Nicola Allegretti e dall'assessore comunale all'Agricoltura, Giovanni Padula, parteciperanno esperti del settore zootecnico, tra cui i rappresentanti dell'Ara, Associazione regionale allevatori, del Dipartimento Agricoltura e del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, che delineeranno le criticità, ma soprattutto i punti di forza di un'attività produttiva che rischia di decrescere nonostante l'altà qualità dei prodotti e l'alto grado di apprezzamento da parte dei consumatori. Le conclusioni dell'incontro saranno affidate al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura,

Chiaromonte Il servizio è gestito dall’omonima Unione nazionale

Uno sportello in aiuto dei consumatori tori, ufficialmente costituita il 25 novembre 1955, è riconosciuta del codice del consumo con decreto legislativo n° 206 del 6 settembre 2005 ed è iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale ed è legittimata ad agire a tutela collettiva di consumatori e utenti. L'Unione è continuamente costretta a confrontarsi anche su numerosi nuovi fronti: clausole vessatorie, giustizia alternativa per la risoluzione delle controversie, politiche di liberalizzazio-

ne, informazione, pubblicità comparativa, commercio elettronico e via dicendo. La crescita di tale domanda sociale si è andata accentuando dal momento in cui le Istituzioni hanno mostrato attenzione per i problemi del consumo, accogliendo e traducendo in strumenti legislativi molte istanze dell'Unione nazionale consumatori, che tramite denunce, segnalazioni e proposte hanno originato numerose norme di legge e regolamenti che oggi rendono me-

no indifeso il consumatore. Pochi sanno che è grazie alle battaglie dell'Unione che sono state approvate norme sulla tutela delle denominazioni d'origine dei vini, dell'olio, sulla disciplina dell'igiene degli imballaggi, recipienti e utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari, la biodegradabilità dei detergenti sintetici, sulla data di scadenza degli alimenti, sulla produzione, la vendita, il confezionamento e l'etichettatura dei surgelati, sulla sicurezza degli

Andrea Freschi, e all'Assessore regionale all'Agricoltura, Rosa Mastrosimone. L'appuntamento è alle ore 18 presso il Centro Polifunzionale di Brindisi e si concluderà con la premiazione del Primo concorso nazionale per il Miglior caciocavallo podolico che si è svolto quest'estate e che vede ora il suo momento clou nell'elezione dei vincitori. Due le categorie in gara: gli stagionati meno di 12 mesi e quelli oltre i 12 mesi, di cui saranno premiati i primi 3 classificati. La tavola rotonda e la premiazione del concorso si inseriscono nel più ampio programma delle Giornate Medioevali, in programma a Brindisi domani e dopodomani tra spettacoli di falconeria, esposizioni di artigianato artistico e degustazioni di prodotti tipici in un'intensa atmosfera medievale.

impianti elettrici e a gas, sull'etichettatura in lingua italiana e tanto altro. Tutto questo, da oltre mezzo secolo, consente di mettere al servizio dei cittadini un grande patrimonio di servizi moderni ed efficienti, di provata serietà e qualità. Da oggi anche a Chiaromonte è possibile difendersi con l'Unione. Chiunque può rivolgersi al personale presente allo sportello che è ubicato al quinto piano del palazzo degli uffici di Chiaromonte, per il momento aperto solo il lunedi e il giovedi dalle 10 alle 12. Per chi non può recarsi di persona allo sportello è possibile contattare il numero messo a disposizione che è il 348.7594698. Lucio Vitale


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.