L’ultima del trio ABC: rimborsi elettorali solo ai partiti maggiori, a secco chi non ha eletti. Si suicidano anche loroy(7HC0D7*KSTKKQ( www.ilfattoquotidiano.it
Miseria e splendore della carne
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Caravaggio Courbet Giacometti Bacon...
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Testori e la grande pittura europea Sponsor ufficiale
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Testori e la grande pittura europea
12 febbraio - 17 giugno 2012
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
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Sponsor ufficiale
Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477
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Mercoledì 9 maggio 2012 – Anno 4 – n° 109
12 febbraio - 17 giugno 2012
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477
€ 1,20 – Arretrati: € 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
“NESSUN BOOM”. “SEI SORDO?” NAPOLITANO-GRILLO 0-2 L
Scene da un funerale
di Marco Travaglio
Il leader di 5 Stelle vince nelle urne e anche nella polemica col capo dello Stato. I “grillini” rubano voti a Pd, Pdl e Idv. Di Pietro: “Bersani si muova, molli Monti e Casini”. Santanchè: “Alfano sveglia, passiamo all’opposizione”. Il premier: “Nessun effetto sul governo” Caselli, Chierici, Della Frattina, d’Esposito, Marra, Paolin, Perniconi, Sansa, Zanca pag. da 2 a 9 z
Botta e risposta Napolitano non gradisce il trionfo di Grillo: “Boom di 5 Stelle? Ricordo solo quello degli anni 60”. Il comico: “Tra un anno si vota e il presidente potrà godersi il meritato riposo” (FOTO EMBLEMA)
Crisi di nervi al Quirinale di Antonio
Padellaro
erché mai Giorgio Napolitano, in piena campagna per i ballottaggi del prossimo 20 maggio, si lascia andare a una battuta sprezzante contro Beppe Grillo, negando l’indiscutibile successo del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di domenica scorsa? Come è possibile che un personaggio politico di lunghissimo corso, sempre così attento alle liturgie istituzionali, non si renda conto che al presidente della Repubblica, mentre la partita elettorale è in corso si addice un silenzio assoluto, tombale per non sentirsi dire, altrimenti, di avere comunque interferito? E che dire della immediata replica dell’altro che, giocando in punta di Costituzione, ricorda che il ruolo di garanzia del Presidente riguarda tutti ma proprio tutti i cittadini, anche quelli che l’inquilino del Colle ha sulle scatole. Talché alla fine, tra battute e moniti, non si capiva chi era il comico e chi l’uomo di Stato. Che il grillismo parlante metta Napolitano di pessimo umore si era già capito lo scorso 25 aprile, nel discor-
P
so che partiva dai valori resistenziali per difendere la democrazia dei partiti e deplorare il qualunquismo dei “nuovi demagoghi” eredi di Guglielmo Giannini. Ne seguì vivace polemica che molta acqua portò al mulino di 5 Stelle, come del resto auspicato dall’ex comico, fedele alla regola: molti nemici molti voti. Chissà, forse il boom di Grillo ha scompigliato il sottile
disegno quirinalesco della grande coalizione, pietra angolare della prossima legislatura tecnica e costituente. Di cui restano solo macerie, come ha lealmente riconosciuto Pier Ferdinando Casini con il de profundis sul centro moderato. Perché di moderati, in un paese devastato da crisi, tasse e disoccupazione, ce ne sono sempre di meno. E di crisi di nervi sempre di più. Anche Lassù.
MIELI: “IL COLLE DICA LA VERITÀ SUI PARTITI” Truzzi pag. 5 z
VITA DI UN COMICO CHE SI FECE POLITICO Scanzi pag. 3 z
STORIA DI ORLANDO L’USATO SICURO Fierro pag. 6 z
CRISI x Un imprenditore e due disoccupati si tolgono la vita. Polemica premier-Pdl
Senza lavoro, altri tre suicidi Monti: “Rifletta chi c’era prima”
Feltri e Franco pag. 10 - 13 z
Udi Marco Lillo
ntra padania e albania
SOS LAVITOLA: Renzo il Trota “SILVIO, SONO s’è laureato prima NELLA CACCA” della maturità alter Lavitola ha spedito un suo emissario da Silvio Berlusconi mentre si trovava in latitanza con un messaggio preciso: “Silvio sono nella cacca, aiutami”. Lo rivela ai pm l’ex editore dell’Avanti!, attualmente recluso a Poggioreale. pag. 12 z
V
Mascali pag. 12z
CATTIVERIE Napolitano su Grillo: “L’unico boom che ricordi è quello degli anni 60”. Ma non era l’altro il comico? (www.spinoza.it)
Cristiano Doni (FOTO ANSA)
nscommesse, oggi i deferiti Calcio, tremano Atalanta e Novara De Carolis pag. 15z
e interminabili esequie della Seconda Repubblica sono uno spettacolo impagabile, nel senso che non si paga nemmeno il biglietto: basta mettersi alla finestra e godersi lo spettacolo. Dopo averlo deriso per cinque anni, dal primo V-Day (25 aprile 2007) all’altroieri, ora tutti scoprono Beppe Grillo. Mentre destra, centro e sinistra si facevano le pippe sul grande centro, la questione settentrionale e quella meridionale, il voto moderato, il partito liquido e quello solido, il terzo polo, la sinistra radicale, il nuovo centrodestra nel solco del partito popolare europeo, il nuovo centrosinistra nel solco della socialdemocrazia blairiana o forse dei democrats clintoniani, la maggioranza ABC, il proporzionale corretto alla francese con recupero alla portoghese e il maggioritario corretto grappa con riporto alla Schifani, il premierato forte, il federalismo solidale, la separazione delle carriere, la fase 2, la crescita, le grandi riforme condivise secondo i moniti del Colle per arginare l’antipolitica, gli elettori fuggivano e Grillo li raccattava, riempiendo le piazze da Nord a Sud e piantando negli enti locali le prime bandierine del suo movimento. Ora che il medico legale, nelle urne funerarie, certifica la dipartita dei partiti, i politici e i commentatori al seguito non trovano le parole per descrivere quel che sta accadendo. Sentite Massimo Franco, estintore capo del Pompiere della Sera: “Il trionfo dei ‘grillini’ riflette una protesta trasversale che probabilmente pesca oltre i confini della sinistra. È il contenitore di un ‘no’ che... rispecchia confusamente, a volte con parole d’ordine irresponsabili, la voglia di spazzare via un sistema incapace di riformarsi”. Protesta? Un ‘no’ che rispecchia confusamente? Parole irresponsabili? Ma questo Franco ha mai seguito un’iniziativa del Movimento 5 Stelle? Ha mai incontrato un candidato? S’è mai accorto che il nome di Grillo non è né nel simbolo né nelle liste del M5S? Ha mai letto il programma o lo confonde con le battute e le provocazioni di Grillo? Ci sa dire quali sarebbero i punti “irresponsabili”? E quando mai Franco e gli altri pompieri han dato degli “irresponsabili” a B. e a Bossi quando facevano e dicevano quel che han fatto e detto per vent’anni? Anche i politici hanno capito tutto. Il Cainano, dal lettone di Putin, fa sapere che “l’esito elettorale è al di sopra delle mie previsioni”: forse pensava che, oltre a non votarlo, gli elettori lo menassero pure (per questo è espatriato). Alfano e Bersani dicono che è colpa di Monti che “doveva ascoltarci di più” (così menavano pure lui). Si risente persino Fitto, in una pausa dei suoi processi: “Il proporzionale, con un quadro già così disarticolato, renderebbe instabile il sistema, salterebbe la governabilità”. Parole che salgono dall’oltretomba. Cesa farfuglia di “fase due”, “rilancio dell’azione di governo”, “unire l’area dei moderati” (peraltro deserta), ma – si badi bene – “in forme nuove, garantendo le diverse specificità”. Verderami, retroscenista del Pompiere, sintetizza mirabilmente la vuotaggine del linguaggio di Palazzo: ammette – bontà sua – che “non c’è spazio per nuovi predellini”, osserva che “Bersani smonta la politica dei due forni” pur temendo che “la maionese possa impazzire”, e rivela che nel centrodestra “sembra prender corpo l’esigenza di aprire un cantiere”. Me cojoni, direbbero a Roma. Bondi, sempre lucido, chiede “unità nell’autonomia”. La Finocchiaro trova che “le elezioni anticipate si allontanano”, ma pure quelle non anticipate: di questo passo bisognerà rinviarle di una ventina d’anni. Napolitano l’ha presa bene. Siccome Grillo gli sta antipatico, dice che non ha vinto: “Di boom ricordo quello degli anni 60, altri non ne vedo”. Anzi, pietrificato a 40 anni fa, non li vuole vedere: “Le amministrative sono un test piuttosto circoscritto”. Ma sì, dai, non è successo niente. Andiamo a nanna sereni. Clio, passami la berretta da notte e stacca il telefono, ché quel Togliatti chiama sempre a mezzanotte.