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Belsito restituisce i diamanti:“Li avevo in custodia”. Rosi Mauro invece: “Li ho comprati con i miei risparmi”. E noi abbiamo l’anello al naso www.ilfattoquotidiano.it

Giovedì 19 aprile 2012 – Anno 4 – n° 93

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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

GLI TOCCANO LE TV BERLUSCONI MINACCIA MONTI S

Come rubavamo

di Marco Travaglio

10 anni dopo l’editto bulgaro, il Caimano annulla il vertice col premier che non vuole regalargli le frequenze. Intanto è indagato a Bari: spinse Tarantini alla falsa testimonianza Appena il capo del governo annuncia l’addio al “beauty contest”, B. si dichiara pronto a tutto, elezioni anticipate Tecce, Iurillo e Massari pag. 2 - 3 - 5 z comprese

Espulsi dall’Italia verso Tunisi

Migranti imbavagliati Vergogna sull’aereo Due clandestini rimpatriati su un volo Alitalia col nastro adesivo sulla bocca e i polsi legati da fascette di plastica. La polizia: “Routine”. Ma per la Cassazione è un trattamento illegittimo

Udi Marco Palombi

Udi Fabrizio d’Esposito

ELUSIONE: ECCO IL LODO SALVABANCHE

AI DALEMIANI IL PROF NON PIACE PIÙ

unedì il governo Monti ha val crudele disincanto per il loLpromette rato un ddl in cui tra l’altro I den di Monti adesso lambiche riscriverà il siste- sce anche le sponde dalemiane,

Gervasi pag. 8 z Colombo pag. 19 z

(FOTO ANSA)

ma sanzionatorio sui reati fiscali garantendo la depenalizzazione dei “comportamenti ascrivibili all’elusione fiscale” mediante l’“abuso di diritto”. pag. 5 z

simboleggiate dalla rivista “Italianieuropei”. L’ultimo numero suona infatti come una bocciatura senza appello del Professore bocconiano. pag. 2 z

GUERRE PADANE x L’ex tesoriere Belsito confessa di avere raccolto dossier con un detective e un ex carabiniere

LA LEGA SPIAVA MARONI AL VIMINALE Intanto i tecnici alla Camera bocciano la riforma-burla di ABC sui fondi pubblici ai partiti

L’AVANTI! x Sequestrati 2,5 milioni per la gestione Lavitola

Soldi pubblici ai giornali: 500 milioni in tre anni

di Mascali e Vecchi

arà pure “incredibile”, come SBelsito dice Maroni, ma i dossier che sostiene di aver ordinato sull’ex ministro e su altri a lui vicini, sembrano solo il tentativo di minaccia di un politico che ha superato il baratro. pag. 7 z

Roberto Maroni (FOTO ANSA)

Udi Marco Politi

Lillo pag. 4 z

ncorsa all’eliseo

Francia, Sarkozy RATZINGER, sempre più solo: UN PAPA AL TRAMONTO -6 nei sondaggi n un’atmosfera crepuscolare Benedetto XVI entra oggi nell’ottavo anno di pontificato. “Così come sto dinanzi a voi, ha detto al governatore di Baviera Seehofer che ne festeggiava l’85mo compleanno, dovrò presentarmi al Signore”. pag. 18 z

I

Marsilli pag. 12z

CATTIVERIE Breivik: “Sono un rappresentante della resistenza templare”. No grazie, non ci serve nulla (www.spinoza.it)

Udi Malcom Pagani BERTY HORROR SHOW pvile è il mese più cvudeAmovta/ le/ geneva lillà dalla tevva mescola memovia e desidevio/ stimola le sopite vadici con la pioggia pvimavevile”. Undici erre in una sola strofa. Bertinotti, sul palco, recita T.S. Eliot. pag. 14 z

iccome i politici italiani sono troppo giovani e aitanti e i partiti si rinnovano con una rapidità da capogiro, s’è riunito nel convento romano Casa Villa Maria, trasformato per l’occasione in un reparto rianimazione, il Consiglio Nazionale della Democrazia cristiana. La notizia, che ha subito elettrizzato gli ambienti della paleontologia e del modernariato e ha avuto vasta eco anche su eBay, su Secondamano, nei mercati delle pulci e fra i rigattieri, è succulenta per due motivi. Primo: gli exneodemocristi, nonostante l’età, già litigano: si parla di un violento scontro in sala fra il promotore Ettore Bonalberti, che nella preistoria era il rivale di Tony Bisaglia a Rovigo, e un certo Gianni Potenza, che contestava la legittimità dell’adunanza. Pare che uno abbia lanciato una flebo all’attempato avversario, che avrebbe risposto scagliandogli contro un catetere, colpendo però un’incolpevole monaca che passava di lì. I due, incuranti dei tempi lunghi della giustizia, si rivedranno in tribunale. Il secondo motivo è che B. è entusiasta. Non a caso il lieto annuncio l’ha dato il suo Giornale, svelando che “la resurrezione del partito che non sapeva di essere ancora vivo, ha già trovato la benedizione del Cavaliere, che vede di buon occhio chiunque intralci il cammino di Casini”. Già, perché i congiurati, Cassazione alla mano, sostengono che l’atto di scioglimento della Dc a opera di Mino Martinazzoli nel '94 (quando nacquero Ppi e Ccd) sarebbe avvenuto senza seguire le procedure indicate nello statuto, quindi sarebbe nullo. Con una conseguenza non da poco: “Noi – prosegue Bonalberti– ci siamo ripresi il nostro simbolo, lo scudo crociato di cui altri si erano appropriati e che invece spetta a noi e solo a noi”. Se l’Udc, dopo Cuffaro, Mannino e Romano, dovesse perdere pure lo Scudocrociato, finora utilissimo per nascondere le facce di Piercasinando e Cesa, sarebbero dolori per il Terzo Polo. Ma è venuto il momento di conoscere meglio questi giovani virgulti che, in uno sferragliare di girelli, stampelle e cinti erniari, hanno rianimato il Consiglio Nazionale della Dc, che non si riuniva dal 1989. Solo che 23 anni fa i membri erano in 180. Ora son rimasti in 35 perché, spiega Bonalberti, “molti sono morti, alcuni hanno abbandonato la politica, altri come l’ultimo presidente del Cn, Rosa Russo Iervolino, non hanno mai risposto ai nostri appelli”. Per avere la Iervolino “siamo passati dall’albo pretorio di Napoli”, ma invano. Fra i superstiti c’era Peppino Gargani, uomo dalla coerenza rocciosa e lineare (Dc, Ppi, Ulivo, Forza Italia, Pdl, Udc). C’era Gianni Fontana, disperso dal '93 quando dovette lasciare il governo Amato per Tangentopoli. C’era Silvio Lega, anche lui colpito e affondato nel '93 da un avviso di garanzia proprio mentre stava per diventare segretario al posto del già plurindagato Forlani: l’hanno eletto presidente, forse per il nome beneaugurante in vista della riappacificazione fra Silvio e Lega. C’era il fanfaniano Clelio Darida, arrestato a Milano e assolto a Roma per le mazzette Intermetro: presidente onorario. E c’era Emerenzio Barbieri da Reggio Emilia che, in attesa della resurrezione Dc, s’è accasato in Parlamento col Pdl. La sua minaccia è micidiale: “L’opinione pubblica non sa che la vecchia Dc non è defunta, ma è ancora viva. L’harakiri del '94 è nullo e i vari micropartitini che si disputano ferocemente la nostra eredità rimarranno a bocca asciutta”. A proposito di fauci, manca soltanto che i redivivi chiedano gli arretrati di 23 anni di rimborsi elettorali. La mossa successiva sarà una seduta spiritica con le anime dei democristi più prensili, in un revival all’insegna del “Come rubavamo”. Possibilmente, come ai bei tempi, senza farsi prendere. Perché si ruba anche oggi, eccome, ma di solito si viene beccati. Insomma urge ripasso, anche per trovare alibi più convincenti di quelli di un Formigoni. E poi via sulla carrozzella verso la terza repubblica, anzi verso la terza età. Come dice quel vecchio detto: chi non muore si risiede.


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