Vulture Magazine, 22 marzo 2013

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 22 Marzo 2013 SiderurgikaTv Guida TV Maschito. Via crucis 2013 Addio a Pietro Mennea Amarcord Fellini al Bifest 2013 Venosa. Presentazione Del Libro: “Mai Piu’ Terroni” Di Pino Aprile La Fidas Barile a tutela dell’ambiente Melfi. Un Successo Il Musical “Esmeralda” Comunicato Fedrerconsumatori Dinu Adamesteanu, l’archeologo rumeno della Magna Grecia Concorso Le forme del Sorriso Comunicati Poste Italiane De Filippo Spaventa Solo I Passeri La Barzelletta Dell’arrivo Dei Giapponesi Senza parole: pozzi ENI Caldarosa 2 – 3 Ampliamento concessione Gorgoglione: la Total aggira burocrazia. Governabilita’ E Cambiamento Nella Sanita’ Nazionale e Regionale La questione italiana Policoro. appuntamento di ‘percorsi degustativi’ Presenza Etica VULTURE MAGAZINE

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Melfi Convegno: “Scienza, Cultura E Innovazione”. I giardini di marzo Superare Patto Stabilita’ Priorita’ Per Evitare Fallimenti Di Imprese Coppa Speranza SPORT

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EVENTI VULTURE E BASILICATA

Lavello - Sfilata di Maschere e Carri http://www.siderurgikatv.com/search/label/Lavello%20Eventi%202013

Rionero - Incontri con gli Autori "A Bisanzio per Morire" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - Corteo Storico "Lu Muzz'c 'r lu Br'ghand" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - Premiazione Comunicare il Paesaggio http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202013

Rionero - "Agricoltura, Ambiente e Territorio, quale opportunitĂ di reinserimento sociale" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202013

Venosa - Libri nel Borgo Antico: La Casta invisibile delle Regioni http://www.siderurgikatv.com/search/label/Venosa%20Eventi%202012

Filiano: "Lacrime di Storia" La Shoah e i bambini http://www.siderurgikatv.com/search/label/Filiano%20Eventi%202013

Vaglio Basilicata: "Leonardo da Vinci in guerra per la Pace" allocuzione di Carlo Pedretti http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html

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Vaglio Basilicata - Premio Letterario Mephitis: Carlo Pedretti e Pino Mango http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html

Pro-Loco Castel Lagopesole "In Die Natalis" Orchestra De Falla

Melfi "Ambiente e Territorio questa Terra non si tocca" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012

Rionero: FIDAPA "Il Parto indolore. Dal Buio alla luce" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

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Festival di Rionero in Vulture http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Vaglio – Leonardo Immagini di un Genio http://www.siderurgikatv.com/search/label/Vaglio%20Eventi%202012

Rionero - Presepe Vivente http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Unpli Basilicata – Viaggio nel Cuore della Basilicata /www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012

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Rionero – Consiglio Comunale http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero – Riapertura Nuovo Campo Sportivo http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - Celebrazione 4 Novembre

Melfi – la Notte del Brigante http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012

Brienza – Vivi il Medioevo http://www.siderurgikatv.com/2012/10/eventi-2012-brienza-vivi-il-medioevo.html

Conferenze Mediche Centro Anziani

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Rionero – Festa della Castagna

Castel Lagopesole - "I Linguaggi delle Immagini e dei Suoni"

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L’appuntamento del sabato su: www.tg7basilicata.blogspot.it

www.siderurgikatv.com www.youtube.com/e20basilicata

facebook http://www.facebook.com/groups/145958325562095

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MASCHITO. Via crucis 2013

Il periodo suggestivo della Pasqua viene ampiamente ricordato nei paesini dell’entroterra lucano con grande partecipazione emotiva. Molteplici sono le rappresentazioni che ricordano la crocifissione di Gesù; a Maschito piccolo centro di origini albanesi, la tradizionale via crucis si svolge il venerdì Santo creando magiche suggestioni, riproponendo personaggi tratti dalle sacre scritture accanto a quelli scaturiti dalla tradizione popolare. Nel cuore del centro storico un centinaio di figuranti, tra cui tantissimi bambini e ragazzi, vestono i panni dei personaggi che hanno accompagnato Gesù nelle ultime ore della sua vita, prima della crocifissione. Le tre bambine vestite di bianco ricordano le “ tre Marie” cioè le tre donne simbolo della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. La pena e il dolore della Madonna sorretta dalla Maddalena e da S. Giovanni sembra quasi fondersi con la sprezzante derisione delle zingare, sia la povera che la ricca seguite dalle loro bambine, si aggirano tra i partecipanti al corteo distribuendo, insieme a ceci e confetti , l’indifferenza per il dramma che si sta consumando. La tradizione vuole che la zingara ricca sia ricoperta d’oro fornito dalle famiglie del paese per ornare il personaggio, mentre la zingara povera porta sino al calvario i chiodi per crocifiggere Gesu’ .La scena del processo di Pilato viene recitata dai figuranti nello scenario allestito nei pressi della fontana Skanderberg, dopo il rifiuto VULTURE MAGAZINE

di re Erode di giudicarlo toccherà a Pilato lavarsene le mani e liberare Barabba al suo posto. Gesù verrà incoronato con le spine dopo essere stato flagellato e poi caricato dal peso della croce e avviato al calvario. L’umiltà e la bontà del cireneo che sorregge la croce nei momenti più difficili donando sollievo al Signore stridono con l’irruenza della nera “tentazione” ornata dal simbolo del serpente che in vari momenti, cercherà le prove della fede di colui che sacrificherà la sua vita per l'umanità intera. Il Malco ovvero colui che nasconde la sua identità sotto un cappuccio bianco, si aggira fra gli altri personaggi percuotendosi con il cordone nodoso che gli cinge la vita, trascinandosi a fatica con le sue enormi calzature indossate al contrario e ricorda agli uomini la cieca ostinazione nel condannare Gesù da innocente. Il rinnegamento di Pietro viene ricordato dalla donna con il gallo e dalla serva accusatrice testimoni dirette della paura di non saper difendere fino in fondo il suo Maestro. Dietro alla Madonna sfilano le Pie donne e dietro di loro le donne con la sindone per avvolgere il corpo quando i discepoli lo scenderanno dalla croce per riporlo nelle braccia di Maria sua Madre. Quando la sera con le sue ombre avvolge il calvario il sacrificio del figlio dell’uomo è compiuto e cala il silenzio sui figuranti che si stringono intorno alla Madonna e agli Apostoli che con immenso dolore piangono colui che ha donato la sua vita per gli altri. La crudeltà degli adulti viene contrapposta alla delicatezza e all’innocenza dei tanti bambini che agitano i ramoscelli di ulivo per ricordare l’amore di cui sono il simbolo. La manifestazione viene organizzata come tutti gli anni non con pochi sacrifici dalla Pro-loco Frà R. Adduca che vuole tenere viva l’attenzione su questa manifestazione che sin dai primi anni sessanta, viene riproposta nel periodo pasquale. Rocchina Canosa 8


Addio a PIETRO MENNEA

A sessant’anni è volato in cielo Pietro Mennea, orgoglio dell’atletica italiana e dello sport intero. Quello con la s maiuscola, quello che fa dell’etica e della lealtà i valori fondanti, come è nel suo spirito. E Pietro Mennea era soprattutto questo: un esempio raro di etica nello sport, contro ogni logica di alterazione, contro ogni doping dell’anima. E’ di certo stato uno degli atleti più decorati ed amati nella storia dello Sport italiano. Quel suo 19’’72 nei 200 metri è un record durato per molti anni, più di diciassette, stabilito alle Universiadi di Città del Messico nel lontano 1979. Vi partecipò da studente in scienze politiche, e lì nebulizzò il precedente record che apparteneva a Tommie Smith. Ma un altro statunitense, Michael Johnson, gli strappò il primato alle Olimpiadi di Atlanta, nel 1996. Era nato a Barletta il 28 giugno 1952, nella città pugliese passata alla storia per la “Disfida” del 1503 fra francesi e italiani sotto egida spagnola. Città, dunque, per tradizione abituata a sfide ed a rivalse. Questo vento di lontano soffiò forse sulle ali di Pietro, che lo rendevano leggero ed irraggiungibile, fin da ragazzino, quando – leggenda vuole – correva su campi sterrati o sui basolati della sua Barletta. Dall’aspetto asciutto o addirittura gracile, Pietro ha rappresentato la nostra atletica pulita, la cultura più evoluta dello sport, lui uomo di cultura plurilaureato oltre che pluripremiato. Soprannominato la “Freccia del sud”, tutt'ora detiene il primato europeo e italiano dei 200 metri. Nel 1980, a Mosca, con una straordinaria VULTURE MAGAZINE

rimonta, conquistò la medaglia d'oro, sempre nei 200 metri, che si somma ai quattro titoli europei, a un argento e un bronzo ai Mondiali, ma anche ad altri due bronzi olimpici, il primo dei quali conquistato sulla pista di Monaco di Baviera ai Giochi del 1972: quella gara vinta da un altro campione, il sovietico Borzov. Mennea è stato anche straordinario staffettista e ha pure trovato fortuna nei 400 metri piani. Quando il mitico Cassius Clay lo incontrò, gli sussurrò: “Ma lei è un bianco”, alludendo forse alla straordinaria potenza nella corsa fino ad allora attribuita solo agli atleti di colore. Pietro Mennea si è spento con una grande dignità del dolore: in pochissimi erano a conoscenza della sua grave malattia (al colon). Spegnendosi avrà perso pure la sua gara più importante con la vita, ma nel cuore di quanti lo hanno apprezzato, di quanti in questi decenni si sono esaltati per le sue straordinarie imprese, rimane un faro, una meta difficilmente eguagliabile. E soprattutto per le nuove generazioni, per quanti sentiranno lo sport come una avventura esaltante della vita, nel segno della dedizione e del sacrificio. E nel rispetto degli altri. Grazie Pietro. Armando Lostaglio

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Amarcord Fellini al Bifest 2013

Un omaggio che al grande Federico Fellini sarebbe piaciuto, perché ambientato nel suo mondo, lo storico teatro “Petruzzelli’’ di Bari, la sala Murat della città vecchia e i cinema del comprensorio barese, con il sottofondo estasiato, ironico e sognatore di un pubblico senza età che sa apprezzare l’arte di divertirsi all’insegna della professionalità. Il Bari International film festival 2013 ha incentrato parte del suo variegato programma a uno dei maestri del cinema italiano, coinvolgendo nomi e un serbatoio prezioso di immagini come le Teche Rai,per un evento che contribuisce a far conoscere le produzioni di qualità e a suonare a distesa le campane della ripresa nel mondo della celluloide. E per farlo occorrono “sagrestani’’ d’eccezione, come Fellini, che sappiano tirare la corda, senza spezzarla, e dirigere l’orchestra di suoni, scenografie e sensualità. E Federico sotto quest’ultimo aspetto ne ha immaginate, disegnate tantissime con tratto d’artista e di umorista. Un patrimonio di tratti d’artista raccolti nella Sala Murat, all’ingresso della Città vecchia,nella mostra “ I disegni di Fellini’’. Le donne dai seni prosperosi o le provocanti soubrettes da cafè chantant, i clown dagli occhi indagatori, i musicisti delle orchestre della vita e tanti altri personaggi che hanno caratterizzato i suoi lavori, riportati su cartoncini con tanto di battute, schizzi e suggerimenti VULTURE MAGAZINE

per gli sceneggiatori. Tanti i visitatori e coloriti i commenti dal triviale “ Teneva semp ‘ a mment’ na cosa…’’, ricordando la Gradisca di Amarcord, all’entusiasta ‘’ Era n’artist !’’ sulle note di “Prova d’orchestra ‘’ e di “Casanova’’. E fuori, davanti al piazzale, a due passi dal mare, risuonavano le note degli artisti di strada saccheggiando a piene mani dalle colonne sonore dei suoi film. Un anziano appassionato ha anche destato attenzione ricordando i tempi dei telefoni bianchi, del transatlantico Rex e la vita degli artisti di strada. Stesso clima nel foyer del Teatro Petruzzelli dove e’ stata allestita una mostra di fotografie sui film girati in 50 anni di carriera. Anche qui tante sensazioni e commenti in diretta per le interpretazioni di Giulietta Masina in “La strada’’ (1954) , di Anita Ekberg e Mastroianni nella “Dolce vita’’ (1960). Quello più colorito, rafforzato con cadenza barese riflette la crisi del Bel Paese : “ … Ier’ n’alt’Itaglia ! E vid ce’ attor !’’. Era un’altra Italia, in pieno boom economico, e aveva attori di talento, ma anche registi che hanno fatto scuola e produttori illuminati che hanno consentito anche di attirare produzioni cinematografiche straniere. E una prova della veridicità di questi commenti è venuta sall’interno del teatro,pieno in platea, per la proiezione di “Imago, L’immaginario di Federico Fellini’’ di Leopoldo Antinozzi e Alessandro Di Michele ,’’Giulietta Masina racconta Fellini’’, seguito da “Ricordi di un assistente sulle tracce di Fellini’’ di Gerald Morin e da ‘’Fellini racconta’’ di Vincenzo Mollica e da altri lavori da cineteca. Tanti i film in programma fino al 23 marzo al Bifest (www.bifest.i) e qualcuno continuerà a lasciare il segno, come quelli che il grande Federico ha tracciato e schizzato per lasciare una presenza indelebile sul grande schermo del cinema tricolore. Franco Martina

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VENOSA. 23 MARZO 2013. AULA MAGNA I.I.S.S. “QUINTO ORAZIO FLACCO”. QUESTIONE MERIDIONALE. PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “MAI PIU’ TERRONI” DI PINO APRILE

Venosa. Importante appuntamento culturale per il prossimo 23 marzo presso l’aula magna dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco”. Il giornalista e scrittore italiano, di origine pugliese, Pino Aprile presente il libro: “Mai più terroni”. A partire dalle ore 10,30 le ultime tre classi della sezione Liceo Classico prenderanno parte a questa presentazione del libro. "Ops... stanno finendo i terroni. Ma come, già? E così, da un momento all'altro?" Così Pino Aprile inizia, nel modo provocatorio che gli è congeniale, questo suo pamphlet, che affronta l'annosa e scontata Questione meridionale da un'angolatura completamente diversa. In un mondo che sta cambiando a incredibile velocità, ha ancora senso definire la realtà in base a criteri geografici, come quelli di Nord e VULTURE MAGAZINE

Sud, che nell'interpretazione dei più portano con sé una connotazione meritocratica ormai superata? È possibile utilizzare ancora definizioni di questo tipo quando internet, la Rete, sta tracciando una mappa che non tiene più conto dei vecchi confini, anzi se ne è liberata per ridisegnare uno spazio davvero globale, senza Sud e senza Nord, di cui fa parte la nuova generazione, tutta, figli dei "terroni" compresi? No, dice Aprile, tutto questo è irrimediabilmente finito, passato, travolto dal vento delle nuove tecnologie che, spinto da molte volontà, sta creando un futuro comune, un futuro che unisce, invece di dividere. Forse i padri non se ne sono ancora accorti, ma i figli sì, lo sanno, così come sanno che quella che hanno imboccato è una strada di non ritorno. In un libro intelligente e appassionante, Pino Aprile apre le porte su una realtà in grande mutamento, dove concetti e luoghi comuni vengono ribaltati, e dove i giovani, consapevoli che i nuovi mezzi di comunicazione costituiscono un solido rimedio al rischio di isolamento, si stanno riappropriando delle terre che i loro padri erano stati costretti a lasciare. "Il Sud è un luogo che non esiste da solo, ma soltanto se riferito a un altro che lo sovrasta." Ma nello spazio virtuale, lo spazio dei giovani di tutti i paesi, le direzioni non esistono più”. Lorenzo Zolfo

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La Fidas Barile a tutela dell’ambiente Piantati 19 alberi con la rivista Al Parco e i ragazzi della scuola

BARILE – Piantare alberi è il primo passo per salvare il pianeta terra. Questo il messaggio lanciato dalla Fidas donatori sangue Barile promotrice della “Giornata dell’Albero” che si è svolta nella villa comunale, in collaborazione con l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, il comune, la parrocchia e la rivista Al Parco. Per rendere concreto il messaggio, la Fidas Barile ha donato 19 alberi di leccio che sono stati piantumati nella villa comunale Madre Teresa di Calcutta, dai ragazzi delle classi quinte elementare e delle seconde medie dell’istituto barilese, supportati dalla ditta Mondo Verde di Nicola Crapolicchio.

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Alla manifestazione hanno partecipato Rocco Franciosa, presidente Fidas Barile, Lucia Girolamo dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, Don Tommaso Garzia, parroco di Barile, il consigliere Rosa Brenna in rappresentanza del sindaco, Laura Intaglietta, curatrice del simbolo della Giornata dell’Albero Fidas Barile, Anna Maria Piarulli, vicepresidente Fidas Basilicata, Rocco Perrone e Giuseppe Sileo, editori della rivista Al Parco. Tutti hanno posto l’attenzione sull’importanza di piantare alberi per ridurre l’impatto antropico, e i ragazzi della scuola hanno recitato delle poesie ed espresso pensieri legati alla tutela ambientale. La Fidas Barile con la rivista Al Parco, nei prossimi tre anni proseguirà il progetto “un albero ogni nuovo giovane donatore di sangue”, in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della donazione e del rispetto dell’ambiente.

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MELFI. MEDIASHOW 2013. UN SUCCESSO IL MUSICAL “ESMERALDA” PORTATO IN SCENA DAGLI ALUNNI DEL LICEO SCIENTIFICO E DELL’ITI

Melfi. Dopo il grande successo delle prime serate, prosegue l’appuntamento con il musical “Esmeralda”, rivisitazione originale del celebre romanzo “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo, in scena a Melfi, nella palestra dell’ITI “Righetti”, fino al 22 marzo.

stimolare la fantasia dei ragazzi e per consentire loro di esprimere la propria interiorità”. Sorprende la professionalità dei protagonisti che, abbandonati per una sera i panni degli studenti e degli insegnanti, indossano con totale disinvoltura quelli degli attori. Il risultato è quello di una pièce teatrale che, per intensità e coinvolgimento, scorre piacevolmente.

Molto curata da Vincenzo Sonnessa e Antonietta Tudisco la scenografia, per la quale è stato fatto un lavoro certosino e scrupoloso; altrettanto ricercata la creazione dei costumi realizzati con stupefacente perfezione da Marilena Buonadonna e Marialibera Di Lalla. Le coreografie di Donatella Buonadonna e la direzione di scena di Livio Sapio hanno completato il magnifico spettacolo allestito nella palestra scolastica.

Tra i numerosi spettatori, “rapiti”dal fascino senza tempo di una bella ma tragica storia di amore, c’era nelle vesti di ospite, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Melfi, Rosa Masi. “Da subito ho sostenuto questo valido progetto nella convinzione che il teatro sia un importante strumento di aggregazione giovanile, particolarmente utile per VULTURE MAGAZINE

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Super visore, attento ed emozionato, il professore nonché regista Teodoro Pescuma, tra i primi a promuovere il concetto di musical nell’istituto tecnico melfitano. Dettagli che non sono sfuggiti all’Assessore Masi che ha voluto rimarcare il grande impegno dell’intero cast di studenti-attori. “Non posso che complimentarmi con tutti , attori, tecnici, attrezzisti, per l’ottimo lavoro e per le emozioni che ci avete trasmesso, per la sintonia e la comunità d’interesse che studenti dell’ITI Righetti e del Liceo Scientifico trovano nel musical”. L’Assessore Masi ha aggiunto un caloroso ringraziamento ai presidi G. Gruosso e M. Corbo ed agli insegnanti ai quali va riconosciuto il grande merito di avvicinare i ragazzi al teatro sostenendo il lavoro sinergico fra le due le Scuole della Città di Melfi. Lorenzo Zolfo

FEDERAZIONE PROVINCIALE Via del Gallitello 163 85100 Potenza

AVVISO TRUFFA!!! Falsi consulenti della Federconsumatori cercano di vendere abbonamenti a riviste o promuovere offerte AVVISO IMPORTANTE!!!! Nessun operatore /consulente della Federconsumatori cercherà mai di vendervi prodotti o abbonamenti a riviste, né vi proporrà offerte di gestori di telefonia, gas, elettricità... Chiunque lo facesse sta solo SFRUTTANDO IL NOME DELLA FEDERCONSUMATORI in maniera illegittima e vi invitiamo a segnalarcelo!

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Nel centenario della nascita

DINU ADAMESTEANU, l’archeologo rumeno della Magna Grecia

Policoro. Era il 21 di gennaio di nove anni fa quando Dinu Adamesteanu si spense nel sonno a Policoro, sulla costa ionica lucana, sua città elettiva. Il 24 marzo prossimo avrebbe compiuto cento anni, l’archeologo di origine rumena che a lungo operò in Italia e per lunghi decenni proprio in Basilicata. E’ in questo lembo che scopre l’antica città di Heraclea e fonda a Policoro il Museo Nazionale della Siritide. Nato nel 1913 in un villaggio della Romania, in Italia giunge nel 1939. Approda in Basilicata già dal 1962, colpito dalle straordinarie peculiarità archeologiche del territorio.

Fin da giovane si dedica con passione all’archeologia. Rivelava che gli anni che vanno dal 1920 fino agli anni 30-35 rappresentano un periodo d’oro per la Romania. Poi è arrivato Ceausescu e “la mia famiglia ha subìto il peso della dittatura. Io sono un liberale – asseriva – uno che ama e crede nei principi della libertà. Ma con Ceausescu bisognava per forza essere iscritto al Partito. Che aveva pure dei lati buoni, ma che si trasformava in una prigione per tutti noi”. Dal 1965 in Basilicata avvia gli scavi a Valleverde di Melfi. Da quei primi sondaggi si parte per fondare il Museo Nazionale del Melfese, che oggi accoglie i reperti della grande civiltà dauno-lucana. Dal 1964 ricopre il ruolo di primo Sovrintendente per i Beni Archeologici della Basilicata e successivamente quello di direttore del Museo di Taranto. Ha scoperto dopo Gela, Metaponto, Timmari di Matera e soprattutto Rossano di Vaglio, a pochi chilometri da Potenza, per il quale l’archeologo fu affettuosamente denominato “il patriarca” di quello straordinario sito. E’ lì che porta alla luce un Santuario del IV secolo intitolato alla “dea Mefitis”.

Un luogo che si “fonde” storicamente con le rovine di Serra Vaglio e le decine di siti archeologici sparsi sull’intero territorio lucano. Insieme al giornalista-fotografo lucano Aldo La Capra comincia ad utilizzare la tecnica della fotografia aerea per individuare le grandi aree ma anche quelle minori che in passato furono abitate. Fu anche in questo campo un precursore di quella che si chiamerà VULTURE MAGAZINE

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l’aerofotografia, che si rivelerà un insostituibile ausilio per la ricerca delle aree archeologiche. Interessante è anche la sua produzione editoriale, arricchita di interveti in numerosi convegni tenuti in Europa. E’ datata 1979 la pubblicazione “La Puglia dal Paleolitico al Tardoromano”, scaturito dalle campagne di scavi in terra apula: un vero patrimonio storico lasciato alle nuove generazioni. Nel 1980 una raccolta di “Studi” in suo onore, pubblicata a Matera e poi nel 2000 con il Premio “Carlo Levi” ad Aliano hanno rappresentato il ringraziamento ufficiale dei lucani ad Adamesteanu, “dacoromano per nascita, italiano per adozione, cittadino del mondo per elezione”.

della sfavillante Magna Grecia: Adamesteanu ricorreva a Leonida, il poeta di Taranto che l’archeologo avvicinava ai “lamenti” di Rocco Scotellaro, il poeta di Tricarico: il primo era vissuto nel mondo antico, l’altro nel Novecento.

Dei coloni greci approdati in Lucania oltre 2500 anni fa, l’archeologo sosteneva che era “gente partita non con lo scopo di avventura, ma in cerca di terre buone da lavorare”. Loro avevano seminato cultura, saperi, vestigia e lui, millenni dopo, aveva raccolto colonne, antiquarium, tombe, restituendo con ammirazione al Sud il tesoro delle sue meraviglie. Armando Lostaglio

Lo ricorderemo con il suo bel viso slavo, un pioniere che sembrava uscito dai fotogrammi di un vecchio film in bianco e nero. Il suo candore di ricercatore aleggerà sulle coste della Magna Grecia, dove “le rose fioriscono due volte l’anno”, nella dolce corrente del fiume Sinni (l’antico Siri), che insieme ad Archiloco, considerava i più amabili del mondo. Adamesteanu adorava le coste della Magna Grecia; nella Siritide fra Policoro e Metaponto aveva realizzato la sua patria, su quello Jonio carico di storia: la luminosità del Mediterraneo che aveva guidato prima il viaggio dei coloni greci, poi il suo. Se c’era anche una piccola possibilità di trovare analogie fra i meridionali contemporanei e gli abitanti VULTURE MAGAZINE

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SERVIZI DI COMUNICAZIONE TERRITORIALE SUD 1 tel. 080-5507234 fax 080-5507025

Pagamento dei bollettini: solo se effettuato negli Uffici Postali è garantita la ricevuta liberatoria Poste Italiane invita i cittadini a prestare attenzione prima di eseguire pagamenti di utenze o versamenti di denaro presso soggetti diversi dagli uffici postali o da quelli convenzionati con Poste.

SERVIZI DI COMUNICAZIONE TERRITORIALE SUD 1 tel. 080-5507234 fax 080-5507025

Poste Italiane lancia Specialcash il mini prestito che ricarica la carta Postepay Il finanziamento fino a 1.500 € è offerto presso l’ufficio postale abilitato Potenza Città

Un’ulteriore alternativa per effettuare correttamente alcuni pagamenti è presso le reti, come ad esempio banche, SISAL, Lottomatica, che hanno stipulato accordi diretti con i singoli fatturatori (ad es. Enel, Telecom, ecc.). In questi casi non si tratta del pagamento di bollettini di conto corrente postale ma di un processo di incasso per conto terzi a seguito di singole convenzioni.

Poste Italiane amplia l’offerta dei prodotti di finanziamento e lancia Specialcash Postepay, il nuovo mini prestito personale, offerto in esclusiva ai titolari di una carta prepagata Postepay presso l’ufficio postale abilitato Potenza Città, in via Pretoria. Specialcash Postepay, realizzato in collaborazione con Compass, vuole essere una soluzione veloce e semplice per chi ha bisogno di un incremento immediato della liquidità e consente di scegliere tra tre piani di ricarica predefiniti: 750 euro rimborsabili in 15 mesi, 1.000 euro in 18 mesi e 1.500 in 24 mesi. L’importo del finanziamento sarà disponibile direttamente sulla Postepay in pochissimi giorni e potrà pertanto essere utilizzato per effettuare acquisti in completa libertà. Il prestito può essere richiesto da tutti i titolari di carta Postepay nominativa e ricaricabile, di età compresa tra i 18 ed 70 anni al momento della richiesta. La carta deve essere in corso di validità e non è necessario essere titolari di un conto corrente. Il titolare della Postepay potrà poi rimborsare l’importo del credito ricevuto in rate mensili, tramite bollettino postale o addebito su conto corrente. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero gratuito 800.00.33.22 oppure consultare il sito www.poste.it

(22 marzo 2013)

(15 marzo 2013)

Il bollettino di conto corrente è un prodotto di Poste Italiane e soltanto il possesso della ricevuta del pagamento effettuato tramite Poste Italiane, per mezzo dei suoi canali fisici e virtuali o presso i altri soggetti autorizzati dall’Azienda, garantisce la natura liberatoria dal debito. La ricevuta che viene rilasciata in seguito al pagamento di un bollettino di conto corrente prova che si è estinto un debito: questa natura liberatoria della ricevuta è garantita esclusivamente dall’apposizione del timbro di quietanza da parte di Poste Italiane, che è l’unica realtà abilitata ad incassare i versamenti e ufficializzare l’avvenuto pagamento. In seguito ad apposite convenzioni con Poste Italiane, altri soggetti autorizzati possono svolgere il servizio di pagamento dei bollettini per conto di Poste Italiane: l’elenco ufficiale è consultabile all’indirizzo http://www.poste.it/resources/editoriali/uffici_p ostali/pdf/bollettini_soggetti_abilitati.pdf.

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CSAIL-INDIGNATI: DE FILIPPO SPAVENTA SOLO I PASSERI

“Il Governatore-sceicco De Filippo può agitarsi come vuole e minacciare Governo e compagnie petrolifere: la verità è che “spaventa solo i passeri” perché sa bene che la legge regionale sulla cosiddetta moratoria petrolifera è stata giudicata incostituzionale dalla suprema Corte e pertanto è carta straccia”. A sostenerlo è il presidente del Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro aggiungendo che “invece di fare propaganda demagogica sarebbe sicuramente più utile e necessario riadeguare la strategia della Regione per impedire l’assalto dei petrolieri come nel caso della concessione “La Bicocca” nel Melfese. Perchè una cosa è certa: se dovessero averla vinta persino nel Melfese, terra di aglianico e di prodotti di qualità, dei Laghi di Monticchio e di bellezze naturalistiche, avrebbero mano libera su ogni angolo (sottosuolo) della nostra terra. Questo presuppone innanzitutto – continua Massaro –

affermare una sua presenza su questo problema, De Filippo – aggiunge Massaro – farebbe bene a non lasciare soli i sindaci dei Comuni di Melfi, Barile e Rapolla, come ha fatto per quelli della Val d’Agri e del Sauro, a combattere la battaglia contro le trivelle selvagge. Sarebbe sufficiente un tavolo di supporto tecnico-amministrativo chiamando tutti i parlamentari lucani eletti il 24 e 25 febbraio a presentare - conclude Filippo Massaro - subito una mozione che impegni Camera e Senato, qualunque sia il nuovo Governo, a modificare gli aspetti del Decreto Sviluppo relativi alle ricerche petrolifere. E siamo convinti che nessuno si tirerà indietro coinvolgendo parlamentari anche di altre regioni con lo stesso problema. Noi faremo la nostra parte tenendo alta la vigilanza delle comunità locali e riprendendo la mobilitazione per far “sentire il fiato sul collo” degli abitanti dei Palazzi romani, delle compagnie e di viale Verrastro”. Filippo Massaro,Csail-Indignati Lucani

la nomina di un Assessore all’Ambiente, come abbiamo già sollecitato, e con esso di un nuovo direttore generale del Dipartimento in modo da definire le mosse da mettere in campo in materia di VIA e di ostacoli veri da frapporre alle richieste di ricerca delle compagnie che, non va sottovalutato, godono vergognosamente del pieno sostegno del Governo Monti. Più che ripetere dichiarazioni alla stampa tanto per VULTURE MAGAZINE

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CSAIL-INDIGNATI: LA BARZELLETTA DELL’ARRIVO DEI GIAPPONESI

L’arrivo dei giapponesi a Tempa Rossa non cambierà la vita delle comunità del Sauro, a differenza di quella dei manager della Total che ha avviato un’operazione di riquotazione in Borsa e che quindi continua a speculare sul greggio lucano. Per questo, tra i tanti commenti, analisi e servizi di esperti, economisti, giornalisti italiani ed esteri che se ne sono occupati, quello che ho trovato più appropriato è il commento letto nel sito del Corriere della Sera. “Ci sono un francese, un angloolandese e un giapponese in Basilicata. Sembra l'inizio di una barzelletta, invece è la situazione che si è venuta a creare dopo la cessione del 25% del campo petrolifero di Tempa Rossa da parte della Total (francese) alla Mitsui E&P Italia srl (giapponese)”.

Così in attesa che si formi un nuovo Governo al quale il nuovo Parlamento deve chiedere impegni precisi (fanno bene in Regione a tenere gli occhi aperti in questa fase di vergognoso e subdolo inter-regno sui tecnici Passera-Clini che stanno accelerando il Piano Nazionale di Energia) chiediamo che a livello regionale la nuova Giunta assuma un’iniziativa vera e determinata. Non è più tempo di lettere formali e demagogiche al Premier Monti come a giorni alterni il Governatoresceicco e tanto meno di incontri di cortesia con gli uomini di Eni e Total. La verità è che il Governo ha comunque una sua strategia sullo sfruttamento degli idrocarburi del sottosuolo lucano mentre la Giunta regionale si è fermata al Memorandum senza incassare alcun risultato. Tutto ciò mentre persino il Vulture-Melfese, area agricola migliore, fa gola alle compagnie. Continuiamo perciò a sostenere che ci vuole un assessore all’Ambiente capace e ben “attrezzato” a contrastare le compagnie perché l’unica trincea che abbiamo in Regione è il Dipartimento Ambiente e di conseguenza c’è bisogno di un nuovo direttore generale anch’egli con un alto profilo non solo professionale ma di sensibilità civile ed ambientalista. Non mancano giovani professionisti lucani che hanno le credenziali per fare il direttore generale come in Consiglio ci sono consiglieri su cui si può scommettere. Altrimenti continueremo ad essere la solita barzelletta sulla bocca di tutti. Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani

Proprio così: siamo alla barzelletta perché il petrolio lucano nelle mani delle compagnie petrolifere fa ridere chiunque viene a conoscenza del misero 10% di royalties concesso a Regione e Comuni. E l’operazione “franco-giapponese” testimonia quali interessi economicofinanziari muova il greggio di Tempa Rossa e, contemporaneamente, come siano sempre più briciole i benefici per “il popolo del petrolio”. VULTURE MAGAZINE

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Senza parole: pozzi ENI Caldarosa 2–3 Area dove verrano realizzati i pozzi ENI bidreni (pozzi orizzontali) nella concessione Val d’Agri Caldarosa 2-3, nel Comune di Calvello (Italy – Basilicata)

Ampliamento concessione Gorgoglione: la Total aggira burocrazia, permessi e norme?

La Total, la società petrolifera francese cerca, con un artificio burocratico, di garantirsi la possibilità di realizzare in futuro nuovi pozzi nella Concessione Gorgoglione, annullando i tempi necessari per l’ottenimento di una nuova concessione? Il trucco, secondo la Ola, Organizzazione lucana ambientalista, sta nella richiesta che la multinazionale francese ha fatto alla Regione Basilicata e ai comuni di Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana e Trivigno, di ridisegnare i confini della Concessione Gorgoglione, che attualmente si sviluppa a sud della regione, tra Gorgoglione e Corleto Perticara, chiedendo l’ampliamento del perimetro della concessione dagli attuali 290 kmq, a ben 370 kmq, affacciandosi così dalla Valle dell’Agri alla Valbasento, passando per la Valle del Sauro (nel cui fiume, la società francese, è già stata autorizzata dalla Regione a sversare per 5 anni le acque di lavorazione, piene di sostanze di scarto, del costruendo centro oli di Corleto Perticara).

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Se andasse in porto questa richiesta di ampliamento del perimetro della concessione Gorgoglione presentata dalla Total con avviso pubblico presso i Comuni Interessati e la Regione 21


Basilicata, alla Total si assegnerebbero, alla chetichella e in barba alla democrazia e alle leggi, con probabile danno allo Stato, ulteriori 80 kmq, facendo passare questo ampliamento come una vera e propria riperimetrazione di concessione che ingloberebbe nuovi crinali montuosi appenninici, tre vallate (Agri, Sauro e Basento), due parchi (Appennino Lucano e Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane), Siti di Importanza Comunitaria e un’infinità di falde idriche. A tutela del territorio e dei cittadini, le norme italiane prevedono anni di valutazioni e di documentazione per avere una concessione e occorrono altri anni ancora per essere autorizzati dal Ministero a perforare pozzi petroliferi, per cui, quello di ridisegnare i confini di una concessione esistente è un vecchio trucco che funziona solo se le istituzioni locali e regionali sono complici delle società minerarie nell’intento di far dimezzare i tempi delle rigide procedure. È evidente che la Total cerca di garantirsi da questo quadro politico – che durerà al massimo un altro paio di anni, poi c’è il rischio che cambi il vento dell’approccio all’energia fossile – da sempre dimostratosi disponibile agli interessi delle società minerarie, un favore non da poco. Anche perché, abbattere i tempi di attesa, significa non solo dare certezza di avere le autorizzazioni per le successive nuove perforazioni in tempi brevi, ma vuol anche dire abbattimento dei costi di gestione di una concessione. La compagnia mineraria, nella lettera che ha inviato ai sindaci dei Comuni interessati, “promette” di considerare «l’ampliamento richiesto come area di protezione a maggior tutela, dal punto di vista amministrativo, del giacimento Tempa Rossa». Secondo la Ola, la promessa della Total, tra l’altro fatta al di fuori degli accordi istituzionali del 2006 con la compagnia francese, è solo una “promessa da marinaio” perché nulla vieta alla Total, nell’immediato futuro, in VULTURE MAGAZINE

assenza di norme di prescrizioni, incassato l’ampliamento dei confini della Concessione, di chiedere nuove perforazioni dove meglio le aggrada e le piace in tutta la nuova area riperimetrata. È anche chiaro, alla Ola, che quella affermazione “maggior tutela dal punto di vista amministrativo”, si traduce nella realtà in un tentativo di blandire, con una promessa di divisioni di royalties, i comuni interessati, inducendoli a non opporsi all’impropria riperimetrazione richiesta. La Ola, ricorda ai Comuni interessati da questa richiesta della Total, che i danni ambientali del petrolio sono superiori al piatto di lenticchie che le società minerarie offrono al territorio, e che le royalties assegnate alla Basilicata, dalla totalità dei barili estratti nell’intera regione, sono irrisorie, per cui i comuni di Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana e Trivigno che si aggiungerebbero a quelli già facenti parte della concessione Gorgoglione non si aspettassero chissà quali finanziamenti da un’estrazione che produrrà 50 mila barili al giorno, un terzo di quanto si estrae in Val d’Agri. Per questo motivo, la Ola chiede agli stessi comuni di opporsi a questo trucco burocratico le cui conseguenze potrebbero essere di sudditanza incondizionata futura e di un inquinamento elevato del loro territorio, con quattro spiccioli di ritorno. Questa richiesta della Total, di cui la Ola è venuta a conoscenza solo perché inviata ai Comuni, è l’ulteriore dimostrazione che i cittadini lucani non possono fidarsi di quanto viene deciso o controllato al Dipartimento ambiente della Regione Basilicata ed è anche la prova del bluff della recente moratoria prevista in tema di attività minerarie dal governatore Vito de Filippo. Una moratoria che non ha frenato l’aumento dei barili estratti in Val d’Agri, 22


che non ha frenato l’aumento delle linee di raffinazioni a Viggiano e che non frena gli artifici burocratici che vengono messi in atto dalle società minerarie, in una regione il cui controllo amministrativo in tema di scelte minerarie è sempre più

precario.

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SANITA’ FUTURA: GOVERNABILITA’ E CAMBIAMENTO NELLA SANITA’ NAZIONALE E REGIONALE

Tra i nodi della ingovernabilità del Paese che il risultato elettorale ci trasferisce c’è anche il nodo della ingovernabilità del “sistema salute” del Paese e di conseguenza della nostra regione. Un esempio ravvicinato viene dall’ennesimo braccio di ferro tra un Governo (dimissionario) e le Regioni, ossessionate dal controllo dei costi e prive di una linea unitaria, sulla questione del regolamento degli standard ospedalieri. Un rituale che procede immutato come se il voto di febbraio non avesse detto niente all’uno ed alle altre. Tutto ciò accade perché la politica non ha percezione e dunque alcuna consapevolezza che gli italiani bocciano il Servizio sanitario nazionale, secondo quanto emerge dall'indagine 'La sanità in Italia: opinioni e giudizi della popolazione', realizzata da Doxa, dandogli un voto insufficiente: 5,7. I livelli di insoddisfazione, però, appaiono molto diversi sul territorio nazionale. Se nel Nord Est e nel Nord Ovest il voto è 6,4, nel Centro è 5,3, mentre il giudizio precipita a 4,9 al Sud e nelle Isole.

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Il 42% del campione definisce pessima la qualità delle cure, un dato che sale al 57% al Sud, mentre il 26% la considera ottima. Per il 76% degli intervistati la responsabilità dei problemi della sanità è da attribuire alla cattiva politica e alla corruzione, mentre per il 57% all'organizzazione del sistema e per il 29% anche ai cittadini che si approfittano del sistema sostanzialmente gratuito. Più della metà dei cittadini (53%) pensa che le competenze in materia sanitaria debbano tornare sotto la diretta responsabilità dello Stato. Una percentuale che sale al 73% al Sud e nelle Isole. Gli italiani sono contrari nettamente all'introduzione di nuovi ticket: l'86% dice no a quelli per accedere al medico di famiglia, il 76% a quello sul pronto soccorso, l'81% a quello sul ricovero e il 59% sui farmaci. Nove italiani su 10 (89%) pensano, inoltre, che i politici debbano dire con chiarezza come intendono affrontare la riorganizzazione del Ssn. Per il 39% del campione il primo intervento del nuovo Governo in materia sanitaria dovrebbe riguardare la tutela del diritto fondamentale alla salute. Per il 24% il nuovo Esecutivo dovrebbe intervenire sulla cattiva politica e sulla corruzione, mentre per il 20% sull'assistenza e per il 12% sui ticket. Il 61%, infine, crede che debbano essere confermati i principi di universalità e solidarietà su cui si basa il nostro Ssn e il 57% vuole un sistema sanitario pubblico finanziato dallo Stato, mentre cresce il gradimento, specie al Sud per un sistema misto pubblico-privato convenzionato e sempre finanziato dallo Stato (30%). Come associazione di tutela delle imprese della sanità privata lucana accreditata al SSR non possiamo che auspicare la più rapida soluzione del problema governabilità del Paese con la composizione di un governo, interlocutore istituzionale essenziale per affrontare le troppe questioni che il Governo Monti ha lasciato in una situazione di “sospensione”. Così come non possiamo VULTURE MAGAZINE

che auspicare la ricomposizione della Giunta Regionale per il suo rilancio di attività. Abbiamo già dato prova di responsabilità, accettando i tagli ai budget per le nostre strutture e continueremo a fare la nostra parte quale autentico contributo al contenimento della spesa sanitaria, ma altrettanto chiediamo che avvenga sul fronte pubblico. Se prima di battere cassa al nuovo Governo non si fa della lotta contro l’anti economicità, e quindi degli sprechi esistenti soprattutto nel sistema ospedalizzazione, una priorità strategica si rischia di rifinanziare sia la buona che la cattiva sanità. Le Regioni, di fronte ai tagli lineari, sono oggettivamente in grave difficoltà, e con l’ordinaria amministrazione non riescono ad incidere sulle storiche anti economicità del sistema, per cui, se non rifinanziate, senza un progetto di cambiamento rischiano tutte (anche quelle meno esposte come la nostra) di essere obbligate ai piani di rientro e di perdere i poteri amministrativi acquisiti. Ma la strada oggi non è semplicemente rifinanziarle: è quella di riparare il secchio bucato e se è il caso di cambiare secchio. La “lezione” delle urne, per noi, dal punto di vista della sanità, è la sottovalutazione dell’impatto sociale delle politiche di austerità, che sommandosi alla mancanza di sensibilità civile, si traduce in una crescente rinuncia a curarsi. Tutto il contrario di quel “Ammalarsi meno, curarsi meglio” che è lo slogan della strategia sanitaria della Regione Basilicata. Serve cambiare pagina e smetterla di utilizzare in maniera strumentale la sanità se si vuole aprire un confronto vero tra tutti gli attori coinvolti nel sistema e rispondere meglio alle attese di salute di cittadini stremati da una crisi economica che sembra non avere fine. Michele Cataldi, Sanità Futura

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La questione italiana

E’ da poco uscito da Laterza (pagg. 238) un nuovo tassello di analisi storica sul Mezzogiorno e non solo: “La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi”. L’autore è Francesco Barbagallo, attento osservatore del nostro tempo, partendo dalle radici del divario e da quelle che sono risultate le emergenze mai del tutto risolte. Un divario Nord-Sud messo già in evidenza dopo il 1848 da politici ed intellettuali meridionali esuli da Napoli e dalla Sicilia. Nel suo excursus storico, l’autore evidenzia un primo dislivello che proviene dalle infrastrutture (rete ferroviaria e strade) che al Nord iniziavano a riprodursi anche in iniziali processi capitalistici, dal tessile ad un’agricoltura intensiva, in amministrazione e rete scolastica, mentre di contro al Sud l’agricoltura versava in condizioni arretrate con vincoli semifeudali, con uno scarso spirito pubblico. Dopo lo sbarco di Garibaldi in Sicilia, il dispotico regime borbonico, non avendo realizzato riforme né sul piano politico né su quello economico, si dissolse in poche settimane, consentendo campo aperto ad una unificazione nazionale partita da sud, non senza aver lasciato diseguaglianze e problemi sociali del tutto irrisolti. E via via nei decenni VULTURE MAGAZINE

successivi, verso la fine dell’800 e i primi del secolo scorso, quando il Sud si trovò a fare le spese più pesanti nella “guerra commerciale” con la Francia, dopo aver avuto un significativo impulso in agricoltura grazie a politiche liberiste di stampo europeo, che avevano favorito l’esportazione di alcuni prodotti pregiati. Occorreva sanare quella frattura, questo l’impegno del governo Giolitti che, sposando la causa sostenuta da Francesco Saverio Nitti, inaugurò una legislazione speciale per il Mezzogiorno, con un incremento di infrastrutture e la industrializzazione del distretto partenopeo. La questione meridionale diventerà dunque, su perseverante azione di Giustino Fortunato, la “Questione” basilare di una nazione che si confrontava con i continui cambiamenti, e nonostante per Mussolini si tratterà soltanto di una “invenzione”. Fino ai giorni nostri, quando dall’agenda pubblica risulta pressoché assente, perché ritenuta “irrisolvibile”. Eppure nel quindicennio fra gli anni ‘60 e i primi ‘70 proprio il Sud ha conosciuto una fase di interessante incremento economico e produttivo in campo manifatturiero, ponendolo al pari di regioni del nord-est e del centro Italia. Ma fenomeni di stagflazione (di inflazione recessiva) e di politiche clientelari ed assistenziali hanno distorto quel percorso che poteva davvero contribuire ad una crescita collettiva fino ad allora senza precedenti. Le nascenti Regioni puntarono quindi più a dilatare un certo capitalismo “municipal-politico” che a incoraggiare l’affermazione di piccole e medie imprese radicate sul territorio. In conclusione, l’analisi storica di Barbagallo ci porta a riconsiderare l’attualità nella direzione di uno sviluppo nazionale che ricollochi il Sud quale protagonista in un nuovo profilo geopolitico, che lo inquadri in un naturale crocevia fra Europa e Mediterraneo, Africa e Medioriente. Questione meridionale, dunque, ma anche Questione italiana. Armando Lostaglio 25


Policoro, L.A.Me.T.A.: appuntamento di ‘percorsi degustativi’

“Nuovo evento firmato Associazione L.A.ME.T.A. con il II° appuntamento della serie ‘Percorsi Degustativi’, in programma Sabato 23 marzo 2013 alle ore 18.15 a Policoro (MT). Sarà dedicato alla Dieta Mediterranea ed ai benefici della frutta, rivolgendo particolare attenzione alla ‘Fragola’".

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E’ quanto fa sapere l’ufficio comunicazioni della segreteria organizzativa. “L'incontro, organizzato da L.A.ME.T.A. in collaborazione con PLANITALIA (sponsor della manifestazione), FreshPlaza (media partner), AIRC (Associazione italiana Ricerca sul Cancro), Consorzio Vini Matera DOC e Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Matera – si legge nel comunicato -, persegue una doppia finalità: devolvere una quota del ricavato della serata in beneficenza al Comitato AIRC Basilicata e sensibilizzare gli invitati al consumo costante di prodotti tipici della Dieta Mediterranea e della frutta in particolare, esaltando nello specifico le proprietà e le virtù della Fragola. Il programma della serata prevede una prima parte convegnista, moderata dalla dott.ssa Rossella Gigli (caporedattore di FreshPlaza), con gli interventi del prof. Moschetta (Ricercatore AIRC), della Dott.ssa Carmela Suriano (Dir. Generale di Planitalia) e dei Responsabili Qualità della OP Assofruit Italia, ed una cena di gala (La Fragola nel piatto per restare in tema) con un menù a base di fragole a cui saranno abbinati – conclude la nota -, dal Presidente Vini DOC Matera, dr. Francesco Battifarano, i migliori vini DOC Lucani.

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PRESENZA ETICA

E’ in questa espressione, Presenza etica, che oltre un centinaio di intellettuali, professionisti, artigiani ed imprenditori hanno inteso identificarsi e costituire una Associazione senza fini di lucro, ma, come recita lo statuto appena definito, per confrontarsi nel segno di una concreta solidarietà e attenzione verso l’altro. Attenzione che mira ad allargare la rete delle relazioni e delle amicizie. Si sono incontrate nel cuore della regione, a Gallicchio, dove sono confluiti numerosi aderenti per una rete di collegamenti che tende ad ampliarsi anche in altre realtà. La relazione introduttiva è stata tenuta dal prof. Giovanni Robertella il quale ha tracciato un excursus ideale sulla possibilità di creare una fitta rete di contatti che dal territorio possa ampliarsi ad altre realtà, contermini e simili, partendo dai bisogni più urgenti di una comunità (infrastrutture e territorio, ambiente e salute, disoccupazione e nuove opportunità) fino ad interessarsi di quelle esigenze comuni che investono l’intera comunità regionale e nazionale. “Se un uomo non fa nuove conoscenze, – dice Samuel Johnson, scrittore e moralista inglese - man mano che avanza nella vita, egli si troverà presto solo. Un uomo dovrebbe tenere le sue amicizie in continuo restauro”. Nel segno del cambiamento e della speranza in un futuro davvero migliore, Robertella ha spinto verso una intesa comune di ideali che sappiano farsi concretezza, non VULTURE MAGAZINE

senza un pizzico di utopia che poi è alla base di qualsiasi evoluzione civile e individuale. Abbiamo ragioni di tipo antropologico perché stare insieme è un bisogno fondamentale della vita umana; abbiamo ragioni di tipo politologico perché riteniamo che la mediazione degli interessi e la gestione degli stessi non possono essere delegati in bianco ad una classe dirigente che spesso ha dimostrato di essere inaffidabile e irresponsabile; abbiamo ragioni di tipo economico perché vogliamo salvaguardare gli interessi comuni e generali della società; abbiamo ragioni di tipo sociologico perché riteniamo che i processi di unione, cooperazione e connessione siano la conditio sine qua non per raggiungere obiettivi sociali volti al benessere. Con il sostantivo “PRESENZA” e l’aggettivo ”ETICA” si intende dunque non solo il ritrovarci in un determinato luogo, ma soprattutto testimoniare, con la nostra vita personale e familiare, con il nostro impegno civile e sociale, quelle abitudini di vita che caratterizzano la nostra quotidianità. La funzione di questa nascente Associazione – è stato ribadito è dunque rappresentare la società civile, nelle sue diverse espressioni. E’ un’organizzazione transpartitica nella quale possono trovare posto esponenti dei diversi idealità politiche. E’ un dovere quello di migliorare la qualità della vita sociale, politica ed economica delle nostre comunità, della Regione e del Paese intero. Dobbiamo contribuire alla guarigione dei nostri ambienti, e non ammalarci anche noi. Sapendo che è difficile in un ambiente pieno di malattie infettive non essere contagiati. È su queste basi che dobbiamo far rinascere la polis futura. Ma per fare questo abbiamo la necessità e il dovere di partecipare alla vita pubblica, non solo nel senso tradizionale del termine, la piazza reale, ma anche frequentando il nuovo spazio pubblico creato dal web. La 27


rete offre una grande opportunità di partecipazione e relazione sociale, come gli ultimi fatti hanno dimostrato, attraverso i blog e i social networking. È la partecipazione alla cosa pubblica sollecitata dal web 2.0. É nella rete, e dunque nella relazione e nel dialogo, che si sviluppa l’intelligenza, che le nostre comunità possono arricchirsi, che può migliorare la coesione sociale, che si possono trovare le soluzioni ai gravi problemi di oggi, quali la disoccupazione in genere e quella giovanile in particolare. Un dato: oggi in Italia 2 milioni di giovani non lavorano e non studiano. È un record nell’UE. Sono i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training): giovani che non studiano e non lavorano. Eppure, sebbene queste considerazioni siano comuni, appartengano a tutti, molti continuano a comportarsi, come sostiene Cacciari, “infanti incapaci di arrangiarsi”. Chi ha responsabilità non solo politiche ma anche istituzionali, insomma tutta la dirigenza pubblica e privata, non prende in considerazione e affronta la gravità dei problemi. Il futuro si ricostruisce avendo “più fiducia in noi stessi”, più attenzione “nell’immenso potenziale della cultura” poiché “gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti” (Aristotele). Fiducia in noi stessi, nelle nostre possibilità e nei nostri sogni seguita da azioni concrete e mirate poiché “sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengano trasformate in azioni” (Gandhi). Insomma, un simposio culturale ma anche un auspicio che dal basso possano nascere manifestazioni di cambiamento concreto nel segno del confronto e della libera espressione. P. L’Ufficio Stampa (a.lostaglio)

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MELFI 16 MARZO 2013, CONVEGNO: “SCIENZA, CULTURA E INNOVAZIONE”. L’ASSOCIAZIONE “LEONARDO DA VINCI” ISTITUIRA’ BORSE DI STUDIO E LA VENUTA NELLA CITTA’ FEDERICIANA DELLA MOSTRA “MACCHINE DI LEONARDO”

Melfi. Grande successo e partecipazione, per il convegno organizzato dall'associazione 'Leonardo da Vinci “Scienza, Cultura e Innovazione”, tenutosi sabato 16 marzo nella sala degli stemmi del palazzo vescovile di Melfi, connotata dall'altro contenuto scientifico e culturale esposto durante gli interventi degli ospiti come la Dottoressa Taglialagamba dell' Istituto nazionale degli studi del Rinascimento , Post Dottorato presso EPHE, Université Sorbonne PARIS , autrice di una importantissima scoperta riguardante Leonardo, nonchè stretta collaboratrice del Prof. Carlo Pedretti ( il maggior esperto viventi della vita e delle opere di Leonardo Da Vinci), il Dottor. Nicola Barbatelli, direttore del Museo Antiche genti di Lucania di Vaglio e scopritore del Ritratto Lucano di Leonardo, che adesso , dopo mille critiche e misteri pare abbia messo la parola fine sulla veridicità della tavoletta rinvenuta ad Acerenza, che è ormai certa essere l'unica vera immagine di Leonardo da Vinci, tesi avvalorata anche dagli studi 28


tridimensionali dell 'ing. Giandomenico Glinni , presidente dell'accademia del Rinascimento che durante il convegno ha esposto tutti gli aspetti e le teorie confermate sull'autenticità del quadro; il Prof. Riccardo Rigante Ex Dirigente Liceo SCientifico di Melfi e Direttore dell’ Ufficio Scuola della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa che con sapienza e grande comunicazione ha ribadito il concetto dell importanza della formazione a 360 gradi soprattutto nelle scuole in cui si pongono le basi per la società futura.Infine, IL presidente dell'associazione “Leonardo da Vinci” di Melfi, l' Ing.Luigi Caselle ha presentato gli obiettivi, lo scopo e le sfide che l'associazione si pone per quest'anno: “ l'istituzione di una borsa di studio/ Concorso di idee che prevederà sostanziose cifre ai vincitori suddivise in varie categorie, quali giovani e studenti, neolaureati e professionisti under 35 e la venuta e Melfi della mostra delle 'Macchine di Leonardo' , durante la quale , convengi e workshop approfondiranno le mille tematiche trattate da Leonardo da Vinci applicate ai nostri giorni”. La manifestazione svolta all'interno della suggestiva sala Diocesana ha inoltre visto la partecipazione di personalità come l'Avv.Glinni e i presidenti di numerose altre associazioni locali. Lorenzo Zolfo

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I giardini di marzo “I giardini di marzo si vestono di nuovi colori …” Così cantava Lucio Battisti nella primavera del 1972, una lirica di auspicio, di primavera in primavera. E questa che si avvicina contiene davvero i segni di una buona stagione? Quanto è accaduto la scorsa settimana lascia ben sperare che i giardini di marzo si vestano (finalmente) di nuovi colori, che fioriscano nuovi germogli. La nomina del nuovo Pontefice, figura ieratica che ha lanciato segnali di umiltà al mondo già dal nome, Francesco; e anche l’elezione di due personalità meno “politiche” che mai alle più alte cariche dello Stato - Pietro Grasso e Laura Boldrini - sono di certo sementi che lasciano quantomeno ben sperare. Ma, sempre con Battisti e Mogol, “lo scopriremo solo vivendo”. E’ pur vero che la democrazia conserva obblighi di appartenenza o di contrasto pur in una logica di “bene comune”; è pur vero che a noi tutti resta il compito di sentirci protagonisti, malgrado non se ne vedano sempre gli esiti in una scena che spesso ci ignora. Eppure, i segni di questa primavera odorano di nuovi colori. Scrive il cardinale Ravasi (presente per la prima volta in questo Conclave) che “smorzata la retorica delle illusioni, guai ad estinguere nel cuore ogni desiderio, a estirpare ogni attesa, a spegnere ogni sogno: si perderebbe anche la voglia di vivere e si strapperebbe dall’anima ogni seme di felicità …”. E’ dunque un obbligo non arrendersi, mantenendo alta la tensione dei buoni propositi. La primavera avanza, una luce nuova può avvolgere ogni cosa, occorre leggere con fede e pragmatismo quanto avanza. E perché no, anche con poesia. Come scriveva Contini “la poesia non tollera ipotesi, ma solo l’evidenza dei miracoli”. Forse i miracoli esistono davvero. Armando Lostaglio 29


VITA (PSI), SUPERARE PATTO STABILITA’ PRIORITA’ PER EVITARE FALLIMENTI DI IMPRESE

“Nelle prime votazioni per il Presidente della Camera il gesto dei deputati socialisti che, ieri venerdì, hanno scritto sulla scheda il nome di Giovanni Schiavon, l’imprenditore padovano che si è suicidato per i troppi crediti verso le pubbliche amministrazioni, ha un forte significato simbolico a sostegno della necessità improrogabile di rivedere il patto di stabilità per evitare che le imprese italiane falliscano per i crediti anziché per i debiti". Lo sostiene Rocco Vita, capogruppo alla Regione Basilicata e presidente della Consulta Autonomie Locali della direzione nazionale del Psi. Per Vita “oltre al pressing politicoistituzionale sul Premier Monti, bisogna agire sui tre livelli (quello europeo, quello romano e quello, naturalmente, regionale) per raggiungere risultati importanti anche in Basilicata. Ci sono alcune Regioni speciali, come la Sardegna, ed ordinarie come il Veneto che stanno lavorando per una propria legge regionale che alzi il livello del conflitto nei confronti di uno Stato ancora sordo alle istanze provenienti dai territori e, persino ai pronunciamenti della Corte Costituzionale. Tutto ciò mentre giovedì prossimo a Roma è prevista una marcia di sindaci, promossa dall’Anci che parla di ben 9 miliardi di euro “congelati”. Non si può non dare risposte immediate al mondo imprenditoriale: oggi la vera VULTURE MAGAZINE

priorità e la vera novità che si deve introdurre è quella di far rientrare, fra i costi indifferibili, anche quelli alle imprese; è una condizione senza la quale la ripresa continuerà ad essere molto lontana. Pertanto, non vi è dubbio che bisogna spingere fino al superamento del patto”. “I dati allarmanti della Confesercenti – aggiunge l’esponente socialista – dicono che nessuna Regione si salva dalla catastrofe del commercio. Secondo le proiezioni Confesercenti per il primo trimestre 2013, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni di imprese nel commercio e' negativo in tutta Italia, mentre nel 2012 in Basilicata ogni giorno hanno chiuso le saracinesche 2,6 negozi, per un totale di 975 ditte commerciali di cui 679 al dettaglio. Accanto alle richieste specifiche per il comparto rivolte a Regioni e Comuni di predisporre con urgenza un piano per salvare il commercio delle nostre citta', studiando anche misure di supporto per chi si mette in gioco e scommette sul Paese, decidendo di aprire una nuova attività, è sempre la questione del Patto di stabilità che pesa come una spada di Damocle sul destino delle pmi che, in troppi casi, sono creditrici nei confronti della P.A. per servizi erogati. Penso che è proprio nel patto regionale, nel suo complesso e nella sua intelligente applicazione che si possano trovare rapide risposte, sia pure parziali e risorse disponibili sia pure non completamente adeguate e soddisfacenti. Penso anche ad altre forme più recenti di intervento alle quali offrire agevolazioni burocratiche e rapide autorizzazioni, mi riferisco soprattutto al project financing, per cui creare delle condizioni di agevolare dal punto di vista burocratico e rapide autorizzazioni potrebbero sicuramente portare un loro contributo, senza dimenticare naturalmente la spesa improduttiva che presenta ancora ampi margini di tagli e di conseguenza consente risparmi da indirizzare al sostegno dei programmi di rilancio delle pmi”. 30


SPORT Comunicato stampa Coppa Speranze Fiat Melfi 14 marzo 2013 Grande giornata di sport allo stadio Valerio di Melfi con la Coppa Speranze Fiat, manifestazione di corsa campestre riservata alle scuole medie inferiori della provincia di Potenza, organizzata dall’Atletica Gruppo Fiat Auto Formia, d’intesa con la SATA di Melfi ed in collaborazione con la FIDAL e l’Ufficio Scolastico di Potenza. Al via 750 alunni delle seguenti scuole:

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SCUOLA Berardi Ferrara Dilani La Vista Bonaventura Ist. Comprensivo

CITTA' Melfi Melfi Potenza Potenza Potenza Genzano di Lucania e Banzi Ist. Comprensivo Barile e Ripacandida Sc uola Media San Fele, Ruvo Statale del Monte e Rapone Ex Circolo Didattico Rionero in Vulture De Luca Venosa Ist. Comprensivo Satriano di Lucania Giannone Oppido Lucano e Cancellara Ist. Comprensivo Lavello Salinari Montescaglioso Solimena Forenza e Maschito Granata Rionero in vulture J. Stella Muro Lucano

Ospite d’onore il Vescovo di Melfi Monsignor Gianfranco Todisco, che ha portato un messaggio di augurio a tutti i partecipanti e ha assistito con entusiasmo alla gara dei giovani studenti. Questi i risultati individuali, mentre quelli a squadra saranno pronti nei prossimi giorni. Ricordiamo, infatti che ogni scuola deve classificare quattro alunni per ogni categoria per un totale di ventiquattro alunni. Presente anche I media femminile 1. Tatiana Nicoletti (I.C. Potenza Terzo) 3’00”4, 2. Angelica Sabia (I.C. Potenza Terzo) 3’07”1, 3. Lucia Di Tommaso (I.C. Potenza Terzo) 3’07”5, 4. Lucia Molinari (I.C. Potenza Terzo) 3’08”2, 5. Fabiana Soldo (I.C. Venosa II) 3’13”3

II media femminile 1.Melissa Cumuniello (Giannone Oppido Lucano) 3’03”3, 2. Antonella Antenori (I.C. Venosa II) 3’04”6, 3. Gaia Mariniello ( I.C. Venosa II) 3’05”6, 4. Ida Saporito (Bonaventura Potenza) 3’05”8, 5. Ilaria Colucci (Berardi Melfi) 3’09”3 III media femminile

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1. Costanza Mazzarelli ( I.C. Lavello) 2’57”8, 2. Chiara Trotta (I.C. Potenza Terzo) 3’05”3, 3. Lorena Menchise (I.C. Genoano di Lucania) 3’07”2, 4. Michela Lomio (Berardi Melfi) 3’10”4, 5. Chiara Polosa (Giannone Oppido Lucano ) 3’11”8 I media maschile 1.Inderrpret Singh (Giannone Oppido Lucano) 2’43”7, 2.Michele Calabrese (Giannone Oppido Lucano) 2’50”4, 3.Antonello Lupo (I.C. Venosa II) 2’57”6, 4. Antonio Andretta (Ferrara Melfi) 2’59”1, 5. Alessio D’Italia (I.C. Lavello) 2’59”6

II media maschile 1.Michele Di Cugno (I.C. Lavello) 2’28”7, 2.Rocco Pellegrino (I.C. Berardi Melfi) 2’34”0, 3. Rocco Lancelotti (Giannone Oppido Lucano) 2’35”8, 4.Antonello Giacomino (I.C. Genzano di Lucania) 2’37”2, 5.Roberto Francesco Foligno (Berardi Melfi) 2’38”2 III media maschile 1. Antonio Russo (Berardi Melfi) 2’25”8, 2.Michele Palermo (I.C. Satriano di Lucania) 2’26”7, 3.Mattia Picece (I.C. Venosa II) 2’28”5, 4.Cristian Di Biase (I.C. Venosa II) 2’29”0, 5.Nicola Leone (Giannone Oppido Lucano) 2’30”0

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CALCIO A 5 DONNE SERIE C. FINISCE IN PARITA’ IL BIGMATCH DELLA GIORNATA. A DUE GIORNATE DAL TERMINE DEL CAMPIONATO,LA FST RIONERO IPOTECA IL SALTO DI CATEGORIA. PETTA DEL VENOSA NELL’ULTIMA AZIONE DI GIOCO SBAGLIA UN GOL SICURO

Rionero in Vulture. Un Palazzetto dello sport strapieno di gente ha vissuto 60’ di calcio a 5 piacevole tra le due protagoniste del campionato di serie C donne. Il big-match della giornata tra la 1^ in classifica, la FST Rionero (42 punti) e la seconda in classifica, lo Sporting Avis Venosa (40 punti) finisce in parità, 3-3. A due giornate dalla fine del campionato, la squadra del Rionero, allenata da mister Angelo Viggiano, è la più accredita a vincere il campionato.

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Lo Sporting Avis Venosa, guidata in panchina da Massimo Curatella, non ha deluso le aspettative, ha giocato alla pari contro una squadra che ha subito una sola sconfitta in questo campionato, proprio contro le venosine, all’andata. La partita, preceduta da una scuola di ballo, è stata bella, i circa mille spettatori si sono divertiti, l'arbitro, Caprioli di Lavello è stato all’altezza della situazione, la posta in palio per le due contendenti era importante. Da segnalare al 60', Petta (S.Venosa) davanti la porta avversaria fallisce il gol-vittoria.In gol per la FST Rionero: Posa al 15' e Catalano al 31' e 38', vedi foto), per la squadra venosina:Rinaldi al 2'; Sciarrillo al 25' e Carlucci al 41', vedi foto). Complimenti a queste due squadre protagoniste del campionato. A fine partita mister Viggiano raggiante ha riferito: “una festa dello sport indimenticabile tra le due protagoniste del campionato, noi la migliore difesa, loro il miglior attacco.

state convocate Posa, Huchitu ed il 2° portiere, per la squadra Sporting Avis Venosa:il portiere Martino, Laluce, Rinaldi e Carlucci (ha il numero maggiore di convocate). Lorenzo Zolfo

A fare da cornice un pubblico dalla grandi occasioni e la tensione che serpeggiava tra le ragazze”. Il vice allenatore dell’Avis Venosa Giuseppe Perrotta ha aggiunto: “usciamo a testa alta perché non abbiamo perso. I gol delle locali sono scaturiti da nostre distrazioni difensive, questo, purtroppo, fa parte del gioco. Mancano due giornate, che vinca la migliore”.Adesso il campionato si ferma per il torneo delle Regioni che si svolgerà in Sardegna, per la FST Rionero sono VULTURE MAGAZINE

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RAPOLLA ATTRAVERSATA DAL GIRO CICLISTICO DELLE TRE PROVINCE. ASSICURATA LA SICUREZZA E L’ASSISTENZA DALLE FORZE DELL’ORDINE E DALLA PROTEZIONE CIVILE DI RAPOLLA , GINESTRA E DALLA C.R.I.

Rapolla. La strada statale 93 RapollaLavello, lo scorso 10 marzo è stata interessata dal Giro delle tre Province. Una competizione ciclistica con partenza ed arrivo a Cerignola ed ha attraversato la provincia di Potenza (San Nicola di Melfi,Melfi, Rapolla e Lavello). Organizzata dall'associazione Ciclistica Francesco Di Palma di Stornarella (Fg), sotto il nome Girotondo Bike 2013, questa gara sportiva ha l’obiettivo di voler essere una grande mostra mercato annuale capace di integrare sinergicamente realtà economicheproduttive ad un modello degli stili di vita di tutti coloro che aspirano a migliorarne la qualità, fornendo, in questo modo, beni e servizi idonei al mantenimento del benessere integrale dell’uomo. Il GiroTondo bike un evento che racchiude in se una moltitudine di eventi. Dieci gare ciclistiche che percorrono oltre 1000 km toccando varie regioni come la Campania e Basilicata e varie province come quella di Bari, Potenza, Avellino e Benevento. Ad ogni gara verrà promossa e valorizzata la città ospitante, con strumenti di relazione e di contatti diretti VULTURE MAGAZINE

con il pubblico per diffondere cultura, valori e tradizioni della città stessa. Il GiroTondo bike 2013 si pone a metà strada tra quella tradizione antichissima e l’evento sportivo più blasonato dell’anno. Rappresenta quel mondo amante del benessere, della salute, della natura, del buon mangiare e del buon bere, di quella eleganza sportiva di quella voglia di confrontarsi con se stessi e con gli altri. Sulla strada che da Rapolla portava i girini a Lavello ad assicurare la sicurezza e l’assistenza sanitaria della gara, c’erano i Carabinieri e la polizia municipale di Rapolla, la protezione civile "Volontari del Vulture" di Rapolla, la Protezione Civile (sotto la guida del presidente Michele Tucciariello) e Croce Rossa italiana, comitato locale di Ginestra (5 componenti, compresi il presidente Giuseppe Tucciariello e l’ispettore del comitato Alto-Bradano Sergio Labriola). Gli oltre 200 ciclisti sono transitati verso le 11,30 sotto l’attento sguardo degli automobilisti, fermati ai bordi della strada dagli addetti alla sicurezza. Lorenzo Zolfo

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Campionato 1^ Divisione donne. La scuola di pallavolo Pallandia vince contro la Livi Volley Potenza. 3 a 0. 25-20, 25-22, 25-14. Livi Volley Potenza: Fasano, Amodio, Guariglia,Di Bitonto, Lauria, Viggiano, Brancati, Castellana, Bonavoglia, Calbi. Allenatore:Licciardi. Pallandia Melfi:Quaranta, Urbano, Ciaco, Mairro S., Mairro R., Dalfonso R., Dalfonso S.Petito, Albis. All. Urbino. Parziali: 25-20,25-22,25-14.

di Albis,con pallonetti al centro,bene la prova di Mairro sia in attacco che in difesa,efficaci le battute, e sul 25 a 14 si chiude una gara iniziata col nervosismo e finita bene per il Melfi. Avvicinato mister Urbino ha riferito: “Adesso e' obbligatorio vincere le ultime tre gare per affrontare i play-off in tutta tranquillita', iniziando dalla gara contro il Villa d'Agri a Melfi domenica 24 marzo alle ore 18.30 nella palestra comunale di Melfi�. Zolfo La foto ritrae Enzo Urbino tecnico del pallandia Melfi. Lorenzo

Melfi. Gia' dalle prime giocate le ragazze della pallandia si vedono poco determinate, infatti,sul primo parziale di 13 a 17 per il pallandia il tecnico Urbino cerca di portare,con un tempo di riposo,la normalita' alle sue ragazze.Si va avanti come al solito con belle battute e attacchi vincenti di capitan Quaranta,ma non basta, la difesa fa' acqua da tutte le parti,sul parziale di 20 a 18 per la Livi,il tecnico del Melfi chiama il secondo tempo di riposo e' subito da' una scrollata alle sue atlete.Reazione del Melfi che in posto 3 con Alessia Ciaco e con appoggi buoni di Petito e Mairro vincono il set 25 a 22. Secondo set sotto tono ancora per le altete melfitane che addirittura si portano sul 16 pari, ma,nonostante,gli errori di Albis,di Mairro Sara,di Petito, il Melfi vince il secondo set 25 a 22. Terzo set piu' sereno e piu' determinato per le atlete melfitane,che iniziano a giocare bene in tutti i ruoli,bene la prova VULTURE MAGAZINE

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CALCIO A 5 SERIE C 2. KO ALL'ULTIMA GARA PER LA CAPOLISTA ESSEDISPORT VENOSA CALCIANO 9 ESSEDISPORT VENOSA 6 CALCIANO: Mercadante, Grieco, Malvinni, Innella,Scarcella, Distefano,Grippo, Mazzarone. All. Malvinni ESSEDISPORT: De Musso, Ferrenti, Paulangelo, Scoca, Dichirico, Antonacci. All. Dichirico ARBITRO: Saporito MARCATORI: Dichirico (4), Scoca (2) per l' Essedisport; Scarcella (3), Di Stefano (3), Innella (2), Malvinni per il Calciano.

L' Essedisport chiude ufficialmente il campionato di C 2 così come lo aveva VULTURE MAGAZINE

iniziato, vale a dire con una sconfitta, la seconda stagionale, questa volta maturata per opera del Calciano, sconfitta ovviamente indolore e arrivata al termine di una gara condotta con soli 5 giocatori e senza nessuno dei due portieri di ruolo. Infatti a Calciano, i "Campeon", sono giunti con Antonacci, già indisposto prima della partenza ma obbligato a venire per via della regola dell' under, e pertanto il suo posto tra i pali è stato preso da De Musso, sempre presente in ogni circostanza, mentre in difesa hanno giocato Ferrenti e Paulangelo e in attacco il duo Scoca-Dichirico. Le tantissime assenze sono dovute in gran parte ai molti infortuni che hanno colpito i giocatori dell' Essedisport in questa fase finale del campionato, e che mister Dichirico spera di recuperare per la semifinale di Coppa Batta, in programma dopo le festività pasquali. La gara ha visto tuttavia la capolista dominare per 20-22 minuti del primo tempo quando il risultato era di 2 a 1 in favore dei biancoverdi, grazie alla doppietta del sempre verde Dichirico, che ha rimediato al vantaggio locale segnato da Scarcella. Negli ultimi 7-8 minuti della prima frazione l' Essedisport ha esaurito l' ossigeno e gli effetti prima ancora di vedersi nelle gambe si sono visti nella mente dei giocatori che con il cervello annebbiato si sono innervositi tra di loro e hanno permesso al Calciano di segnare 5 gol in rapida successione con Distefano e le doppiette di Scarcella e Innella, 6 a 2 il risultato con cui le due squadre sono andate all' agognato, almeno per i venosini, riposo. Nella ripresa la gara è stata nuovamente equlibrata e si è assistito ad una alternanza di gol 3 per il Calciano, doppietta di Distefano e Malvinni per i locali, e 4 per l' Essedisport in gol con le doppiette di Scoca e Dichirico, che hanno fissato il risultato finale sul 9 a 6 per i padroni di casa. Al termine della partita entrambe le squadre hanno festeggiato, nel terzo tempo organizzato dal Calciano, il raggiungimento dei rispettivi obiettivi la 36


salvezza per quest' ultimi e la vittoria del campionato per i venosini. “Una curiositàa detta del mister venosino, Dichiricoentrambe le sconfitte stagionali dell' Essedisport sono state arbitrate da un pessimo Saporito, che secondo noi dovrebbe lasciare la categoria e dedicarsi ad altro”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’Essedisport venosa scesa in campo con solo 5 giocatori.

CALCIO SERIE C2. LA FLACCO VENOSA CHIUDE IL CAMPIONATO BATTENDO L’ATLETICO LAVELLO. FLACCO VENOSA: 8 ATLETICO LAVELLO: 5 Flacco Venosa: Digrisolo, Perrotta, Capezio, Cannati,Nuzzo, Santoliquido, Cardone, Lisanti, Gammone, Dell’ Arso. All: D’Urso Atletico Lavello: Luisi, Colonna, Terranegra, Melillo,Altobello, Covelli, Rosco, Pinetti, Spennacchio. All. Melchionna. Arbitro: Caprioli di Lavello Marcatori: 4’ Cannati,10’,20’ Melillo, 15’ Capezio, 18’,33’ Nuzzo, 21’,27’ Covelli, 25’,55’ Gammone,39’ Scoca,42’ Rosco, 48’ Santoliquido. Venosa-La Flacco chiude in bellezza con una vittoria questo anno un po’ tormentato, viste le varie vicende societarie. Nonostante le difficoltà però i venosini riescono a strappare in extremis un buon quarto posto in classifica. Gli oraziani infatti partono subito forte in questa partita e vanno in gol con Cannati, in forma smagliante, forse anche galvanizzato dalla convocazione in rappresentativa per il torneo delle regioni, che trova un bel gol piazzato. Il Lavello però risponde subito al 10’ con Melillo che trafigge Digrisolo e pareggia. La Flacco prova a tornare in vantaggio, e dopo vari tentativi a vuoto, si riporta sopra al 15’ con Capezio, anche lui in grande spolvero. Al 18’ Nuzzo infila il portiere Luisi dopo una grande azione da manuale costruita tutta di prima con Gammone e Capezio che lui concretizza al meglio. Il Lavello comunque è in partita e ci prova in tutti i modi, però un po’ la sfortuna e un po’ Digrisolo riescono ad arginare l’ avanzata dei lavellesi. Ma Melillo, il migliore dei suoi, riesce a

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riportarsi sotto di un gol al 20’ battendo il portiere venosino. La Flacco ha qualche momento di defiance e il Lavello ne approfitta pareggiando i conti con Covelli. Il risultato quindi si fissa sul 3-3. Al 25’ Gammone trova lo spunto vincente su punizione e riporta in vantaggio la propria squadra. Ma Covelli pareggia ancora i conti due minuti più tardi. Nella seconda frazione di gioco la Flacco pare più determinata a vincere e al 33’ Nuzzo va in gol dopo ancora una bella triangolazione con Capezio. Al 39’ Scoca fa gonfiare la rete e porta in vantaggio la sua squadra di due gol. Al 42’ Rosco prova a riacciuffare i padroni di casa battendo il portiere Perrotta ( subentrato a Digrisolo nel secondo tempo), portando il risultato sul 6-5. La Flacco allora chiude la partita Con Santoliquido che infila Luisi con un tiro di punta molto potente e preciso dalla distanza, e al 55’ con Gammone che sforna uno dei suoi colpi di classe. Il Lavello prova a reagire ma sbatte contro il muro Perrotta che non si fa superare con facilità e al 60’ para anche un tiro libero fischiato contro. Finisce così questa stagione per la Flacco Venosa che tutto sommato non ha portato troppi dispiaceri, ma anzi il buon quarto posto ottenuto e il buon cammino della squadra Juniores nel proprio campionato fa ben sperare per il futuro di questa società. Il Presidente esprime grande soddisfazione per quanto fatto dai ragazzi, i quali, nonostante le difficoltà e le sfortunate contingenze hanno tenuto duro. Nonostante le numerose assenze, per lavoro e studio, l'unione del gruppo e la grande amicizia che lega i ragazzi, hanno permesso loro di raggiungere il quarto posto con l'ultima vittoria contro il Lavello. Un ringraziamento speciale va al mister ed ai suoi collaboratori per la grinta, la passione e la grande professionalità che li caratterizza. E' stato un anno positivo da cui ripartire per continuare lungo la strada tracciata. L'attività continua con la Juniores fino alla fine di aprile. La Juniores e' infatti la naturale proiezione della prima squadra VULTURE MAGAZINE

che, non a caso, in campionato si è presentata spesso sui campi con ben 6 under 18. E' giusto quindi ringraziare anche Cannati Manieri Perrotta Talucci Tamburriello Mettola e Lami per aver dato il loro contributo anche in prima squadra. Lorenzo Zolfo La foto ritrae la Flacco Venosa.

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