Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata
Sommario 29 Giugno 2013 Poste Italiane Matera. La tragedia del 1913 a Keweenaw Giovane Operaio Potentino Elezioni regionali 2013 Inno d'Amore alla Vita Melfi: Arte per Leggere Referendum su divorzio breve Barile, la Fidas raggiunge un grande obiettivo Movimento 139 per le primarie Agriturismo: Incontro Turismo Verde-Cia Ass. Morte Emilio Colombo Saurina: Come Risparmiare 82 Milioni Di Euro Sanità: un “fiore all’occhiello” già appassito Maschito. Disposizioni di contrasto l’abuso di bevande alcoliche Rionero. Progetto “Cantiere Sonoro” Barile. Presentato Il Progetto: Telesoccorso e Telemedica I luoghi di culto delle Chiese Evangeliche nella Matera del primo novecento. La politica ha bisogno di buoni esempi VULTURE MAGAZINE
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Gli Arbitri di Bernalda calciatori per due giorni Venosa. Motoraduno Regionale Citta’ Di Venosa Palazzo San Gervasio.Festa Di San Antonio Ginestra. Visita delll’Emory Universita (Atlanta, Georgia) La Rete delle Passioni italiane, si candida al riconoscimento Unesco
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L’appuntamento del sabato su: www.tg7basilicata.blogspot.it
www.siderurgikatv.com www.youtube.com/e20basilicata
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ENTRO IL 30 GIUGNO PEC OBBLIGATORIA PER LE MPRESE INDIVIDUALI DELLA PROVINCIA DI POTENZA Poste Italiane offre 3 anni di PEC gratuita con l’acquisto del Kit di Firma Digitale Potenza, 28 giugno 2013 – Una Casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) gratuita per tre anni a tutti i titolari di imprese individuali che richiederanno il Kit di Firma Digitale Postecert nell’ufficio Posteimpresa di Potenza. E’ questa l’offerta di Poste Italiane rivolta alle imprese e ai professionisti in vista del 30 giugno prossimo, data in cui la Pec, indispensabile per comunicare con la Pubblica Amministrazione, diventerà obbligatoria anche per le ditte individuali che operano nella provincia Potenza. Tutti gli atti e le comunicazioni effettuate tramite il canale PEC si considerano infatti notificate al pari di una raccomandata con avviso di ricevimento. PEC e Firma Digitale Postecert sono gli strumenti di un ufficio digitale sempre a portata di mano e consentono di firmare e inviare i documenti elettronici con pieno valore legale e in totale sicurezza. In un’unica offerta completa e conveniente Poste Italiane fornisce il Kit di firma digitale e gratuitamente anche una casella di Pec base della durata di 3 anni, con 1 GB di spazio disponibile e dominio @pcert.postecert.it. Grazie al dispositivo di Firma Digitale, sarà possibile completare l’obbligo normativo comunicando l’indirizzo di posta elettronica al Registro delle Imprese direttamente dal proprio PC. Per le imprese individuali alla prima iscrizione, si ricorda, la mancata indicazione della Pec determina la sospensione della domanda di iscrizione sino alla sua integrazione. Decorsi 45 giorni dalla presentazione della richiesta, questa si considera come non presentata. Il Kit di Firma Digitale Postecert, acquistabile al costo di 36euro più IVA, comprende, oltre alla Smart card con Certificato di firma qualificata e Certificato di autenticazione/cifratura validi per 3 anni, anche un lettore di smart card e il software FirmaOK!gold. Ulteriori approfondimenti agli indirizzi www.postecert.poste.it e www.poste-imprese.it oppure al numero 803.160, gratuito da rete fissa.
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A Potenza la raccomandata si spedisce da casa con il postino telematico Attivo il nuovo servizio per i cittadini, i professionisti e le imprese di Potenza Potenza, 22 giugno 2013 - La tecnologia di Poste Italiane fa compiere un nuovo passo avanti alla qualità dei servizi: a Potenza ora è possibile spedire raccomandate da casa o dall’ufficio grazie alle innovazioni del “postino telematico”. Il portalettere dotato di strumenti telematici potrà accettare le Raccomandate, anche con avviso di ricevimento, destinate a tutto il territorio nazionale e rilasciare la ricevuta di spedizione al mittente, che potrà compiere l’operazione comodamente dalla propria abitazione o dall’ufficio senza recarsi all’ufficio postale. La raccomandata a domicilio può essere richiesta chiamando il numero verde di Poste Italiane 803.160 o tramite il sito www.poste.it. Il servizio è disponibile su tutto il territorio nazionale nelle località servite dal portalettere dotato di palmare, e il pagamento della spedizione può avvenire utilizzando le più comuni carte di pagamento. Poste Italiane rinnova costantemente la gamma di servizi di corrispondenza disponibili a domicilio con l’obiettivo di offrire ai cittadini, ai professionisti e alle imprese, servizi a valore aggiunto in grado di portare l’ufficio postale a casa del cliente. Nella provincia di Potenza, grazie al “Postino Telematico”, sono a disposizione “a domicilio” molti servizi postali e finanziari quali, ad esempio, il pagamento dei bollettini di conto corrente postale, la possibilità di concordare il recapito delle raccomandate che non sono state consegnate per assenza del destinatario (servizio Chiamami), la possibilità di scegliere modalità di consegna personalizzata della corrispondenza (servizi Seguimi, Aspettami e Dimmiquando).
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La tragedia del 1913 a Keweenaw
Mamma mia dammi cento lire / che in America voglio andar ...! / Cento lire io te li dò, / ma in America no, no, no. Così cantavano nella seconda metà dell’ottocento quelle migliaia di lavoratori italiani che sognavano un dignitoso riscatto sociale emigrando in terre lontane. Ma nelle Americhe, in Australia nei territori più settentrionali del nuovo mondo questa speranza venne spesso delusa e mortificata, mentre il faticoso lavoro che attendeva uomini e donne soprattutto a sud della penisola è crudamente descritto ne Il canto dei mietitori di Mario Rapisardi:
coabitazione con le popolazioni locali non era semplice né rispettosa. Sorsero contrasti soprattutto coi proprietari delle miniere che reagirono con spietata durezza, dando luogo a scioperi e manifestazioni. Il culmine si verificò nella notte di Natale di quel lontano 1913. Nei locali della Casa Italia, costruita con i sacrifici dei tanti emigranti italiani, era stata approntata per l’occasione una misera festa, perché pesavano non poco le ristrettezze provocate da quello sciopero ancora in atto, ed erano state invitate anche altre famiglie di lavoratori di diverse nazionalità. Nel corso del trattenimento, all’improvviso, una voce diede l’allarme per un incendio, altri invece invitarono alla calma perché non vi era alcun pericolo; ma il panico assalì gli astanti che si precipitarono in massa verso l’uscita, in fondo ad un corridoio lungo e stretto. Mani ignote avevano però sbarrato dall’esterno la porta della Casa impedendone l’apertura. Quando l’ingresso venne finalmente sfondato, per molti non fu più possibile vedere la luce, perché giacevano cadaveri sul pavimento, la maggioranza erano bambini.
Noi siam venuti di molto lontano scalzi, cenciosi, con la canna in mano, ammalati dall’aria del pantano per falciare le messi a lor signori Esattamente cento anni orsono, sulla sponda statunitense del lago Ontario, nei territori degli indiani d’America, si compiva una tragedia che vide coinvolti decine di emigrati fra i quali molti italiani, soprattutto bambini. Nelle miniere del Michigan e precisamente a Calumet (nome simbolico della pipa della pace fra le popolazioni pellerossa) nella penisola di Keweenaw, ricca di rame, erano impegnati nei lavori di scavo migliaia di emigranti provenienti anche da nazioni europee. La VULTURE MAGAZINE
Scarsa e limitata, purtroppo è a tutt’oggi la conoscenza di questa tristissima vicenda; tra le voci che si sono levate per divulgare l’episodio quella del noto cantastorie americano Woody Guthrie che all’avvenimento ha voluto dedicare una ballata, ripresa anche da Bod Dylan e Bruce Springsteen. Cento anni fa come oggi risalta il ruolo dell’industria automobilistica capace di attrarre e spostare capitale e anche 5
lavoratori, impugnando unilateralmente i piani industriali e calpestando i più elementari diritti dei lavoratori. Detroit fu il punto di riferimento cento anni fa per i lavoratori delle miniere di Keweenaw, Detroit torna ad essere oggi il crocevia insormontabile dei destini dell’industria automobilistica italiana (FIAT) per il preannunciato trasferimento in USA. Gianni Maragno, con il suo Laboratorio Multimediale di Via delle Beccherie a Matera, avvalendosi di importanti collaborazioni, tra le quali spicca quella del musicologo Pietro Andrisani, intende far conoscere, attraverso una serie di attività che vanno dalla musica al teatro, la tragedia del 1913 a Keweenaw. Ogni giorno storiografico ha la sua pena ed oggi, probabilmente, è possibile analizzare vicende che 100 anni fa vennero occultate. Il fine è quello di prevenire che atteggiamenti intolleranti e xenofobi, che in passato hanno mietuto vittime tra gli emigranti italiani, possano determinare altre violenze, e proporre, invece, comportamenti che inducano ad una maggiore comprensione e cordiale accoglienza nei confronti di quanti ancora oggi sono costretti ad abbandonare i propri Paesi in cerca di quella dignità che si chiama lavoro.
Giovane Operaio Potentino
La notizia della morte sul lavoro del diciottenne Rocco Lauria ci coglie attoniti, non mancando di lasciare un senso di rabbia che non possiamo e non vogliamo celare, perché riteniamo inaccettabile che si muoia in giovanissima età vittima della necessità di un lavoro. Non è più assolutamente accettabile assistere a bollettini da vera e propria guerra civile, e davanti a morti che sappiamo potrebbero essere evitate non regge più nessun contenimento delle parole, che sono inevitabilmente gravi e grevi. Chiediamo, com’è ovvio, che la magistratura sia celere nell’accertare responsabilità, ma nel frattempo non taceremo la nostra accusa ad una organizzazione del lavoro in cui i primi parametri a subire i costi della crisi siano rappresentati dal taglio della sicurezza e dei salari. Ed in questo quadro le responsabilità sono individuabili ed individuate. Maria MURANTE Coordinatrice regionale SeL Basilicata Lucia PENNESI Responsabile Lavoro e Welfare
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Elezioni regionali 2013 NICOLA GIANSANTI (PSI) A pochi mesi dalle elezioni regionali di Novembre, in un clima quasi surreale, la politica regionale continua a dare uno spettacolo poco edificante e assolutamente incomprensibile al cittadino comune. Il continuo teatrino teso a risolvere posizionamenti personali piuttosto che equilibri molto labili spinge il dibattito mediatico e non solo su argomenti che interessano poco gli elettori e soprattutto non contribuiscono a risolvere i tanti problemi esistenti. Abbiamo bisogno di avviare, all'interno dell'intera coalizione di centro sinistra, una dibattito franco sereno e al tempo stesso chiaro, capace di individuare un'asse programmatico condiviso, delineando i confini di una coalizione ad oggi ancora troppo incerti. Vi sono temi strategici sui quali vi è la necessità di chiarire posizioni che spesso nel passato hanno contribuito a indebolire la forza e l'incisività della maggioranza. Posizioni rivelatesi, in alcuni casi, profondamente antitetiche che hanno ingenerato confusione e delusione nell'elettorato, alimentando l'anti politica e l'area dell'astensionismo. Solo definendo i confini di un nuovo e rinnovato centro sinistra lucano, con un programma di sviluppo strategico chiaro e condiviso, capace di affrontare all'unisono i temi dello sviluppo industriale piuttosto che dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi, del mondo del lavoro piuttosto che dell'agricoltura ed attività produttive, si potrà costruire una squadra di governo coesa ed in grado di rispondere alle esigenze della nostra gente. Un dibattito politico programmatico e poi organigrammatico che deve vedere coinvolta l'intera coalizione. Auspico, pertanto, che nei prossimi giorni si voglia cambiare rotta e avviare un serio confronto tra quelle forze politiche che si richiamano ai valori ed ai principi del VULTURE MAGAZINE
centro sinistra e che in questi anni hanno dimostrato lealtà e coerenza, definendo in modo chiaro appartenenza ad un progetto di governo che sappia rappresentare anche i mutati scenari nazionali. Occorre un dibattito aperto e coinvolgente in grado di intercettare idee e progetti provenienti dal basso, dalla gente comune, da professionisti ed intellettuali che pure vogliono contribuire a costruire una Basilicata migliore. Non mi appassionano le primarie delle persone e dei personalismi sarebbe meglio sviluppare percorsi idonei ad enfatizzare le primarie delle idee e dei progetti. Le scelte che attengono al centro sinistra lucano non possono e non devono riguardare solo ed esclusivamente una parte della compagine seppur maggioritaria, nè tanto meno devono consumarsi all'interno delle solite stanze dei bottoni. I tempi sono maturi per avviare un nuovo e rinnovato centro sinistra lucano.
Consigliere Comunale PSI Rionero Dr. Nicola Giansanti
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POTENZA 21 GIUGNO 2013. TEATRO STABILE. INNO D’AMORE ALLA VITA”. ALLA PRESENZA DEL PREFETTO NUNZIANTE PORTATO A COMPIMENTO LA GIORNATA MONDIALE DELLA MUSICA CON L’ORCHESTRA SINFONICA LUCANA E LA CORALE DELLA BASILICA SUPERIORE DI ASSISI E LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI KATIA RICCIARELLI E FRANCESCO ZINGARIELLO. ASSISI SI UNISCE ALLA BASILICATA. PAPA FRANCESCO INVIA LA SUA BENEDIZIONE, QUALE PEGNO DI PACE E DI SPIRITUALITA’ LETIZIA
Potenza. Lo scorso 21 giugno al Teatro Stabile di piazza Prefettura si è svolta la VULTURE MAGAZINE
Giornata Mondiale della Musica, tutti i borghi lucani e Assisi si sono uniti nell’Inno d’Amore alla Vita: per “Vivere una Vita che Vale” . Il legame tra Assisi e la Basilicata, grazie al Gemellaggio tra la Basilica di Assisi e il Santuario di San Donato si è rafforzato ancor di più nel nome di San Francesco. Infatti, In continuità con il grande evento dell’offerta dell’olio ad Assisi è stato realizzato “l’Inno d’Amore alla Vita”, un concerto che doveva coinvolge tutti i borghi lucani (così purtroppo non è stato!). A presentare
questo evento Tomangelo Cappelli, sua l’idea e Orazio Coclite (che ha promesso la diretta Rai Nazionale per l’anno prossimo), la voce ufficiale del Papa, entrambi impegnati in gag simpatici. Ad aprire la serata due video ("Stupor del mondo" con la voce di Michele Placido, Eleonora Brigliadori e Antonella Ruggiero ed "Art-Viaggio al cuore della vita, dedicato alla Madonna di Viggiano e 8
quella di Lourdes) realizzati dalla Regione Basilicata, ufficio turismo.
E’ seguito il Concerto con la partecipazione contemporanea e straordinaria dell'orchestra Sinfonica Lucana, diretta da Pasquale Menchise e della Cappella Musicale di San Francesco d’Assisi, diretta da padre Giuseppe Magrino, originario di Vietri di Potenza, ed ha visto la partecipazione di Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello (che hanno cantato brani famosi, come l'Ave Maria di Gounot, Alleluia di Hendel, il canto popolare Dell’Aurora e Fratello
Sole e Sorella Luna) alla presenza di due soli Comuni (erano previsti tutti e 131 Comuni!) Ripacandida, gemellato con la Basilica Superiore di Assisi dal 2004 (presente col Sindaco Remollino, il presidente della pro-loco, organizzatore dell'evento, Gerardo Cripezzi ed il parroco, don Francesco) e Maratea, del Prefetto Nunziante (la sua presenza ha VULTURE MAGAZINE
sicuramente sopperito alla mancanza dei Sindaci degli altri Comuni), del Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, dell'assessore regionale alle attività produttive e turismo, Marcello Pittella (che fin dall’inizio ha “sposato” questo evento), del Sindaco di Ripacandida, dott. Vito Remollino e del suo collega di Maratea.L’iniziativa che rientra nel Progetto Interregionale “Itinerari Turistici di Federico II di Svevia”
e nel Programma Umanitario promosso dalla Regione Basilicata “VVV: Vivere una Vita che Vale”, ideato e coordinato da Tomangelo Cappelli, che, improntato sul principio universale dell’amore, sul rispetto della vita e delle persone, promuove stili di vita eticosostenibili, ha ricevuto anche le prestigiose adesioni del Sacro Convento d’Assisi, della Faci (Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia) delle Diocesi Lucane, di tutti i Comuni e delle Pro Loco della Basilicata. Il Vescovo Francescano della Diocesi di Tursi-Lagonegro, Francesco Nolè, Guida Spirituale e Ambasciatore del Programma VVV, dopo aver rimproverato l'assenza di alcune istituzioni,ha sottolineato che «far conoscere al grande pubblico le meraviglie del patrimonio culturale spirituale e artistico attraverso un Evento Emozionale, come l’Inno d’Amore alla Vita finalizzato a rivelare la consapevolezza dell’essenza sacra ed epifanica può contribuire a diffondere la pace, la giustizia, la fraternità e l’uguaglianza, l’attenzione alla persona, che sono valori universali, insieme 9
all’amore per il Vangelo e all’essenzialità che si traduce col non attaccamento alle cose del mondo.
Sono questi i valori che San Francesco, Patrono d’Italia, ha proposto otto secoli fa, e che vogliamo diffondere sempre più
anche con queste iniziative, perché così importanti da riscoprire in un tempo in cui dobbiamo guardare con fiducia e speranza alla Vita, col desiderio di donarle serenità e ottimismo per il presente e per il futuro, soprattutto dei giovani, nella certezza che il legame con Assisi pone il Programma VVV VULTURE MAGAZINE
direttamente sotto l’ala protettiva di San Francesco, garanzia di sostegno e portatore di buoni auspici».
Ha letto il messaggio inviato dal Papa: "invito tutti a seguire Gesù Cristo per fare della vita un canto d'amore per Dio e per i fratelli,chiedo di pregare per me e per il mio ministero e, invocando la materna intercessione di Maria Santissima, invio volentieri la mia benedizione, pegno di pace e di spirituale letizia". Il concerto si è chiuso con il “Và Pensiero” di Giuseppe Verdi e con foto con fan di Katia Ricciarelli in piazza Prefettura. Lorenzo Zolfo
Le foto riprendono momenti significativi della serata.
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Potenza 21 giugno, la Basilicata ed Assisi più vicini con l'Evento: "Vivi una Vita che Vale"
Il 21 giugno 2013 nella Giornata Mondiale della Musica tutti i borghi lucani ed Assisi insieme nell’INNO d’AMORE alla VITA per “Vivere una Vita che Vale” . Evento ideato da Tomangelo Cappelli. Ospiti la Corale della Basilica di San Francesco d’Assisi e Katia Ricciarelli Assisi si unisce alla Basilicata, prima regione al mondo a dedicare una Preghiera Corale a Papa Francesco. Il legame tra Assisi e la Basilicata, grazie al Gemellaggio tra la Basilica di Assisi e il Santuario di San Donato fortemente voluto da Gerardo Cripezzi, Presidente della Pro Loco di Ripacandida, si rafforzerà ancor di più nel nome di San Francesco. Infatti, In continuità con il grande evento dell’offerta dell’olio ad Assisi che la Basilicata ha vissuto con grande partecipazione nell’ ottobre 2009, verrà realizzato “l’INNO d’AMORE alla VITA”, un concerto che coinvolgerà tutti i borghi lucani il 21 giugno 2013, Giornata Mondiale della Musica. Il Concerto che inizierà in contemporanea sulle note dell’AVE MARIA offrirà l’occasione per una Preghiera Corale per Papa Francesco alla quale si unirà da Assisi anche il Sacro Convento di San Francesco, che sarà presente con la sua Corale Maggiore diretta da Padre Giuseppe Magrino, maestro della Cappella Musicale di Assisi, nel concerto simbolo d’unione dell’intera comunità regionale a Potenza. Infatti al Teatro Stabile di Potenza il Concerto sarà presentato da Orazio Coclite (la Voce VULTURE MAGAZINE
Ufficiale del Papa), diretto da Pasquale Menchise con la partecipazione straordinaria della Corale della Basilica di San Francesco d’Assisi, diretta da padre Magrino, originario di Vietri di Potenza, con Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello e l’Orchestra Sinfonica Lucana, alla presenza dei Vescovi Lucani, dei 131 Sindaci accompagnati da una Fanciulla e un Fanciullo e con il Gonfalone di tutti i Comuni della Basilicata.
L’iniziativa che rientra nel Progetto Interregionale “Itinerari Turistici di Federico II di Svevia” e nel Programma Umanitario promosso dalla Regione Basilicata "VVV: Vivere una Vita che Vale", ideato e coordinato da Tomangelo Cappelli, che, improntato sul principio universale dell'amore, sul rispetto della vita e delle persone, promuove stili di vita eticosostenibili, ha ricevuto anche le prestigiose adesioni del Sacro Convento d'Assisi, della Faci (Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia) delle Diocesi Lucane, di tutti i Comuni e delle Pro Loco della Basilicata. Il Vescovo Francescano della Diocesi di TursiLagonegro, Francesco Nolè, Guida Spirituale e Ambasciatore del Programma VVV ha sottolineato che «far conoscere al grande pubblico le meraviglie del patrimonio culturale spirituale e artistico attraverso un Evento Emozionale, come l’Inno d’Amore alla Vita finalizzato a rivelare la consapevolezza dell’essenza sacra ed epifanica può contribuire a 11
diffondere la pace, la giustizia, la fraternità e l’uguaglianza, l’attenzione alla persona, che sono valori universali, insieme all’amore per il Vangelo e all’essenzialità che si traduce col non attaccamento alle cose del mondo.
Sono questi i valori che San Francesco, Patrono d’Italia, ha proposto otto secoli fa, e che vogliamo diffondere sempre più anche con queste iniziative, perché così importanti da riscoprire in un tempo in cui dobbiamo guardare con fiducia e speranza alla Vita, col desiderio di donarle serenità e ottimismo per il presente e per il futuro, soprattutto dei giovani, nella certezza che il legame con Assisi pone il Programma VVV direttamente sotto l'ala protettiva di San Francesco, garanzia di sostegno e portatore di buoni auspici». Lorenzo Zolfo
Melfi: Arte per Leggere
La creatività dei più piccoli incontra la bellezza dell’arte contemporanea e lo fa in un’esplosione di gioia e colori, senza tralasciare il fine pedagogico. E’ quanto accaduto alla Scuola dell’Infanzia di Via Pisa di Melfi dove i bambini, con la preziosa collaborazione di una classe del Liceo artistico “P. Festa Campanile” e della classe III D della Scuola Secondaria di primo grado “Ferrara”, sono stati i principali interpreti del progetto “Arte per leggere”. Partendo dal presupposto che la creatività va esercitata, allenata e coltivata in un contesto ricco di stimoli in cui il bambino può dare spazio alla sua immaginazione, si è passati all’opera nel senso letterale del termine.
Ecco allora che un’aula della scuola è diventata una tela ideale sulla quale sono stati riprodotti disegni allegri e colorati, VULTURE MAGAZINE
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liberamente ispirati ai lavori di alcuni artisti contemporanei tra i quali Mirò e Klee. A restyling delle pareti ultimato, l’aula si è infine trasformata in una biblioteca accogliente ed ospitale. “Al suo interno – ha precisato Marica Quaglietta, referente del progetto - ci sono già una trentina di libri, molti dei quali donati da genitori e recuperati in altre scuole, pronti per essere letti ai nostri bambini”.
esperte e che dà un valore aggiunto alla biblioteca scolastica”. Ha invece sottolineato il fine strettamente educativo la dirigente scolastica Cirocco. “In questo modo si offre ai più piccoli la possibilità di familiarizzare se non con la lettura, con l’oggetto libro, con le immagini e i racconti letti dalle insegnanti e dai genitori e, allo stesso tempo, si stimolano curiosità e fantasia”. Il taglio del nastro del piccolo scrigno di lettura si è svolto alla presenza della dott. ssa Maria Cirocco, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Ferrara – Marottoli” e dell’Assessore all’Istruzione, Rosa Masi che rivolgendosi ai protagonisti del progetto ha dichiarato: Non posso che complimentarmi con voi bambini e con i vostri genitori per essere riusciti a dare un tocco di originalità e di colore ad un’aula che, inizialmente vuota e anonima, si è trasformata in un ambiente dall’atmosfera allegra e divertente.
Un lavoro certosino e scrupoloso che non ha nulla da invidiare a mani ben più VULTURE MAGAZINE
Indispensabile per la riuscita del progetto è stata la collaborazione di genitori che, infaticabili e propositivi, hanno messo a disposizione gratuitamente il loro tempo per pulire, pitturare e sistemare libri e scaffali. In particolare si ringraziano i genitori Arturo e Tina, Lino e Filomena, Alessandro e Ilenia, nonno Angelo, Daniela, Enza, Clara, Vitina, Antonio; i ragazzi dell’IC “Ferrara Marottoli” Francesca, Maria, Donato e Alessandro; Alessia, studentessa del Liceo Artistico, 13
Emma, tirocinante; il Prof. Di Bianco e le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Via Pisa.
:::::::::::::::::::::::::::::::: Referendum su divorzio breve GIANSANTI (PSI): Nell'ambito della campagna referendaria "cambiamo noi" promossa dai radicali, il Partito socialista appoggia la raccolta firme su tre proposte che riguardano i temi dell'immigrazione e del divorzio breve. In particolare sul divorzio breve la proposta di referendum mira ad eliminare i tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio. Il termine dei tre anni di separazione oggi previsto dalla norma contribuisce solo ad aumentare il carico sociale e giudiziario che grava sui cittadini e sui tribunali in termini di costi e durata dei procedimenti. Il referendum pertanto mira ad eliminare la durata dei tre anni di separazione dando la possibilità di chiedere contestualmente il divorzio con evidenti economie sia per il sistema giudiziario che per il cittadino. Si tratta di uno spreco di tempo e denaro riferito a situazioni che in molti casi sono state ampiamente vagliate dagli interessati e che di certo non vengono VULTURE MAGAZINE
riesaminate solo per il trascorrere di un periodo di tempo (i tre anni di separazione) in cui si sperimenta il nuovo status. Sono altri gli strumenti che eventualmente dovrebbero esser messi in campo per salvaguardare la tenuta della famiglia e delle unioni più in generale. Per tali motivi il partito socialista italiano ha aderito alla raccolta firme per il referendum il cui testo è: “Volete che sia abrogata la legge 1° dicembre 1970, n. 898, limitatamente all'articolo 3, numero 2), lettera b), primo capoverso: "In tutti i predetti casi, per la proposizione della domanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da almeno tre anni a far tempo dalla avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale. L'eventuale interruzione della separazione deve essere eccepita dalla parte convenuta?". Sono convinto della validità della proposta referendaria ed in assenza di un intervento legislativo che si occupi della materia è indispensabile firmare per la presentazione del referendum contribuendo a raccogliere le 500 mila firme occorrenti per sottoporre la proposta referendaria al giudizio popolare.
Componente Direttivo Provinciale PSI Potenza Dr. Nicola Giansanti
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Barile, la Fidas raggiunge un grande obiettivo “300 sacche di sangue e plasma” Positivo il bilancio dell’attività associativa svolta in questi anni
BARILE – Positivo il bilancio della seconda assemblea sociale dei donatori e volontari Fidas. I soci si sono ritrovati domenica scorsa presso il Grand Hotel Garden, per trascorrere una giornata all’insegna del divertimento e della solidarietà. “In questi pochi anni di vita, infatti ci siamo costituiti il 23 gennaio 2011, - ha sottolineato nella sua relazione, Rocco Franciosa, presidente della Fidas Barile –abbiamo organizzato diverse sedute di raccolta sangue e plasma, raccogliendo 300 sacche, principalmente con giornate di donazioni esterne, presso il Punto Salute di Barile. Un risultato molto incoraggiante – precisa il presidente Fidas Barile - per un piccolo paese e per una giovane associazione, merito della straordinaria sensibilità e solidarietà mostrata dal direttivo e da tutti i soci”. In soli due anni di vita, tante le attività solidali svolte ed importante è stato l’impegno mostrato dalla Fidas Barile nel piccolo centro arbereshe del Vulture e non solo. “Infatti nel corso dell’assemblea – hanno sottolineato Rocco Franciosa, ed i componenti del direttivo Anna Maria Piarulli, Nicola Grimolizzi, Jenny Duca, Pasquale Volonnino, Virginia Villani, Lino Lo Pinto, Vincenzo Corona, e Michelina Volonnino VULTURE MAGAZINE
- abbiamo rivolto la nostra attenzione e collaborazione al mondo della scuola, con il patto d'amicizia con l'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, alla Parrocchia Santa Maria della Grazia, sostenendo i lavori di ristrutturazione della Chiesa Madre, al mondo dello sport locale, con il sostegno alla scuola calcio Asd Barile, e al gruppo di ciclisti Mtb Briganti. Abbiamo dato la nostra disponibilità con la raccolta fondi a favore delle associazioni: Ail Potenza, Club Rotaract Melfi, e Fondazione W Ale Alessandra Bisceglia Onlus. E non per ultimo abbiamo sottoscritto il protocollo d'intesa con l'associazione Al Parco, con l'impegno a piantare nei prossimi anni un albero per ogni nuovo giovane donatore, per ridurre l'impatto antropico”. La manifestazione è iniziata con la “Santa Messa del donatore” nella Chiesa Madre presieduta dal parroco Don Tommy Garzia, proseguendo in piazza con l’aperitivo solidale ed a seguire il pranzo allietato con canti e musica dal bravo Giuseppe Notario, e con l’assemblea sociale. Nel corso dell’assemblea è stato proiettato il video realizzato dalla donatrice Jenny Duca, ripercorrendo i momenti più emozionanti dell’attività associativa e sono stati consegnati gli attestati di benemerenza ai donatori: Andrea Paternoster, con la consegna della medaglia d’argento per le 25 donazioni effettuate e Virginia Villani, che si è contraddistinta per l’assiduità nelle donazioni di sangue e plasma.
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AGRITURISMO: INCONTRO TURISMO VERDE-CIA ASS. BENEDETTO, PAROLA D’ORDINE: NUOVA MENTALITA’ DI SISTEMA PER USO FONDI UE
Dopo il recente finanziamento della Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Nicola Benedetto, di 56 progetti di investimenti in aziende agrituristiche e per la creazione o l’ampliamento di fattorie multifunzionali, (per complessivi 11,9 milioni di euro), i titolari di aziende agrituristiche aderenti a Turismo Verde-Cia Basilicata impegnati del Progetto Via Herculia promosso dall’Alsia e dalla Provincia di Potenza, hanno incontrato oggi l’assessore Benedetto per fare il punto sui temi del rafforzamento, della diversificazione e dell’ accrescimento della qualità dell’offerta dell’agriturismo lucano e di servizi e per prepararsi alla nuova normativa del Ministero sulla classificazione delle aziende agrituristiche. Nell’incontro, al quale hanno partecipato l’assessore provinciale di Potenza Nicola Figliuolo, il presidente della Cia Piemonte Roberto Ercole, funzionari dell’Alsia, il presidente lucano della Cia Donato Distefano ha rilanciato la proposta della costituzione di un distretto regionale del turismo e della ricettività agro-rurale ambientale. Un’esperienza significativa è quella del Distretto Agro-Rurale LangheRoero-Monferrato in Piemonte di cui ha parlato D’Ercole come “successo” per circa 11mila aziende multifunzionali, attraverso un circuito agro-ruraleVULTURE MAGAZINE
culturale, itinerari enogastronomici, punti vendita, valorizzazione dei prodotti del sotto bosco, produzioni agro-energetiche. A ribadire la validità del Distretto la Commissione nazionale Unesco ha approvato l’invio a Parigi del dossier di candidatura del “Paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato” quale unica candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità per il 2014, un’opportunità unica, il riconoscimento alla qualità e alla tipicità dell’agricoltura.
La nuova normativa sulla classificazione degli agriturismi – è stato sostenuto dai presidenti Distefano e D’Ercole – rappresenta uno snodo fondamentale perché i “girasoli”, proprio come per le stelle degli alberghi, caratterizzeranno le attività di ospitalità rurale, e sarà quindi necessario adeguare e migliorare tutti i servizi in attesa che anche per la ristorazione si accresca la qualità e si rispetti il 75% dei prodotti utilizzati in cucina provenienti da aziende agricole locali. Dunque un percorso condiviso tra Cia e Assessore all’Agricoltura tenuto conto l’attuale situazione del comparto: i dati dell’ultimo censimento ISTAT per l’agriturismo segnalano, al 2011, nella nostra regione una moria, rispetto al 2010, di 97 aziende di cui 87 che offrono ospitalità facendo scendere il numero complessivo da 228 (2010) a 131 (2011). Anche per la ristorazione i dati non sono positivi. In un anno registriamo 38 aziende di ristoro in meno e 37 punti di degustazione in meno, sino a 17
raggiungere una capacità massima dii 1.754 posti letto e 4.177 posti a tavola. L’assessore Benedetto ha evidenziato che l’obiettivo centrale è quello di accrescere la fruibilità del territorio e le opportunità occupazionali dei territori rurali attraverso lo sviluppo e il sostegno di attività non tradizionalmente agricole che consentano di diversificare il reddito dell’azienda agricola ed attivare rapporti economici con soggetti che operano al di fuori del settore agroalimentare. In questo disegno l’agriturismo è un attrattore fondamentale. La creazione di nuove opportunità rappresenta un incentivo alla permanenza dei giovani, contribuendo a contenere i fenomeni di spopolamento e di emarginazione socio-economica delle aree rurali.
Siamo in una fase in cui – ha detto l’assessore – il buon padre di famiglia agricoltore si trova di fronte ad una scelta: acquistare il trattore o l’automobile nuova. Noi, attraverso la rimodulazione del PSR 2007-2013 e quindi per scongiurare ogni rischio di non spendere tutti i soldi, dobbiamo ragionare come il buon padre di famiglia agricoltore per indirizzare la spesa dei fondi comunitari sulle emergenze e le cose più utili. Alla base della riuscita di questa, che è soprattutto un’operazione culturale, però, c’è bisogno di una nuova mentalità di sistema che metta insieme disponibilità e impegno non solo della Regione ma di tutti i soggetti sociali in campo a cominciare dalle organizzazioni professionali agricole che hanno necessità, prioritariamente, di ritrovare unità e sinergia. (stampa.ciabasilicata) VULTURE MAGAZINE
MORTE EMILIO COLOMBO La morte di Emilio Colombo segna la definitiva uscita di scena della generazione dei protagonisti della lenta e faticosa costruzione della democrazia e della repubblica italiane. Nel salutare l’ultimo padre costituente il rispetto e la commozione prendono il sopravvento, anche sulle tante e controverse vicende cui è legata la sua lunga e prestigiosa carriera politica. È stato sicuramente uno dei simboli del potere democristiano, della sua durata e della sua apparente immutabilità. Il suo ruolo e la sua personalità hanno indubbiamente contribuito a forgiare il volto e la fisionomia della Basilicata che oggi conosciamo, con tutte le sue luci e con tutte le sue ombre. Il rilievo e lo spessore della sua personalità, la complessità della vicenda storica e politica cui è stato protagonista, si sottraggono a qualsiasi tentativo postumo di beatificazione: esse restano una parte essenziale della storia dei cattolici democratici e della formazione dei partiti di massa nel nostro paese, da consegnare ad un rigoroso e consapevole esame critico. A noi piace ricordarlo come un convinto europeista, un sincero e strenuo difensore della democrazia parlamentare e della Costituzione repubblicana. Maria MURANTE Coordinatrice regionale SeL Basilicata Giovanni BAROZZINO Senatore SeL Antonio PLACIDO Deputato SeL
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SAURINA: COME RISPARMIARE 82 MILIONI DI EURO (159 MILIARDI DI LIRE) – IL CSAIL HA PRESENTATO AL MINISTERO IL TRACCIATO DI FATTIBILITA’ ALTERNATIVO AL PROGETTO ANAS
Un progetto che contiene un tracciato alternativo a quello “fasullo” dell’Anas per la costruzione della SAURINA, realizzato da Filippo Massaro, presidente del CSAIL (Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane), con un risparmio di 82 milioni di euro (159 miliardi di vecchie lire) è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture. Il tracciato individuato dal CSAIL inizia in località Difesa d’Ischia, utilizzando il ponte esistente della costruenda strada Guardia P.-Armento e raggiunge la località Tempa Masone che si collega alla SS 92. Utilizzando la stessa SS 92 per circa 4 km (sino a località Palazza) si arriva al ponte del torrente Cerreto. Da questo punto si abbandona la SS 92 e si segue il torrente Cerreto in sinistra idraulica in località Casone, attraverso il fosso Gian Camillo fino alla località “Parco” dove si lascia il torrente stesso, in agro di Corleto. Il tracciato si snoda poi in agro di Laurenzana tra le località Cesina, Tempa Milone, Acqua Pescatora e Piano Prano, attraverso la località Zuppariello. Qui a causa dell’oreografia del terreno per attraversare un promontorio roccioso sarà necessario realizzare un tratto in galleria della lunghezza di 2,347 km. Infine il tracciato passa tra le località Visciariello, Verricello e Crocifisso e si innesta al km. 36+800 con la SS 92 in località Serrapotamo. Infine, utilizzando la stessa SS 92 migliorandone lievemente il tracciato si arriva al torrente e alla diga Camastra.
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Lo stesso Comitato ha messo in guardia il Ministero sui rischi di instabilità del tracciato individuato dai progettisti dell’Anas, come è dimostrato dal fatto che l’Anas, dopo aver sperperato alcuni miliardi di vecchie lire, ha dovuto affidare l’incarico di far redigere una variante al suo progetto per la presenza di frane profonde e quindi per prevedere costosissime opere di sostegno e consolidamento e inoltre un tratto in galleria per la lunghezza di ben 6 km per bypassare in qualche modo l’area di grave disastro idrogeologico. Filippo Massaro ha quindi ricordato che il CSAIL il 14 settembre 2001 ha già presentato all’allora capo compartimento Anas per la Basilicata (Ing. Nereo Chioini) il suo tracciato alternativo. La nostra ipotesi progettuale – aggiunge Massaro - non solo è più economica (al 2001 calcolavamo una spesa presunta di circa 215 miliardi di vecchie lire, rispetto ai 320 miliardi di vecchie lire preventivate dall’Anas per il suo tracciato) ma la più sicura per la nota e diffusa situazione di dissesto idrogeologico dell’intera zona interessata. Esistono tratti realizzati a cavallo tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta – riferisce il presidente del CSAIL – che oggi sono visibilmente sommersi da terra franata da collinette. Già nel 2001 – sottolinea Massaro – l’allora capo compartimento dell’Anas manifestò interesse al nostro tracciato. Per questa ragione abbiamo annunciato al Ministero la disponibilità a riprendere la collaborazione per passare alla fase esecutiva di lavori. Poiché il petrolio di Tempa Rossa di Corleto Perticara è una risorsa importantissima per l’economia dello Stato, il Ministero – riferisce il presidente del CSAIL – dovrebbe prendere in dovuta considerazione, sia per l’aspetto vitale di dare sbocco alle aree interne isolate del territorio petrolifero e altrettanto per l’aspetto riferito al risparmio economico per la costruzione dell’arteria. L’auspicio – conclude Massaro – che il lungo “sogno” della Saurina durato oltre 35 anni possa concretizzarsi seriamente. Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani
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Sanità: un “fiore all’occhiello” già appassito
E c’è chi ancora continua a parlare della sanità lucana come “fiore all’occhiello”. Crediamo che fosse scontato il giudizio della Corte dei Conti sui conti della spesa sanitaria regionale “in regola”. Forse non per la Cgil che non lesina elogi. Perché tagliando tutto ciò che si può tagliare e raschiando il barile con la sanità privata (anche se l’assessore alla Sanità ha spergiurato: “non è nostra nemica”) non è difficile fare operazioni ragionieristichecontabili. Salvo a verificare che si coprono i buchi delle Aziende Sanitarie di Pz e Mt per un totale di 40 meuro (anche l’A.O. San Carlo un milione di euro l’ha accumulato). Mentre si aspettano notizie ancora sulla rimodulazione del ticket (a proposito l’annuncio è per l’entrata in vigore dal primo luglio). Da giorni i quotidiani regionali lucani accanto alle “esaltazioni” sul modello lucano della sanità riportano tre notizie: a Policoro l’ospedale è a corto di infermieri e i cittadini si rivolgono alla magistratura; i dializzati aspettano da sette mesi i contributi regionali; i “trucchetti” per assunzioni all’Asp senza concorsi. E allora, come la mettiamo? Che il “fiore” sia già appassito? Intanto domani lunedì si chiude il rito dei tavoli tecnici al Dipartimento Sanità su quel nuovo tariffario per la specialistica ambulatoriale che tutti i consiglieri in Quarta Commissione hanno chiesto di revocare o sospendere. ribadendo di non avere neanche avuto un minimo di elementi ufficiali ne tanto meno i dati ed i calcoli dei presunti 9 milioni di euro che resterebbero non coperti. Un’altra verità VULTURE MAGAZINE
che semplicemente è agli atti della commissione e degli interventi di tutti i consiglieri. E per comprendere meglio di cosa parliamo come “rito”, riferiamo di aver ricevuto anche a mezzo fax una nota avente ad oggetto: “DGR n. 525/2013 – Precisazioni” a firma del dirigente generale del dipartimento regionale alla salute con la quale si dice qualcosa… ed il suo contrario. A prima vista sembrerebbe una nota “interpretativa” che si riferisce alla famigerata delibera di giunta che adotta il nuovo tariffario ministeriale. Nella realtà quello che si sostiene è che le strutture dovrebbero fatturare senza tener conto del nuovo tariffario fino a luglio, quindi non osservando la delibera giunta, salvo conguaglio entro il mese di dicembre 2013 “alla luce delle possibili rimodulazioni da parte del governo nazionale”. Secondo quanto è scritto in questa nota, le strutture dovrebbero disattendere una delibera di giunta regionale, nel pieno della sua vigenza, fatturando con tariffe maggiori fino a luglio, salvo vedersi togliere questa maggiorazione entro dicembre in base a “possibili” ripensamenti in sede ministeriale. Nessuno dovrebbe fiatare? Tutti dovremmo partecipare in silenzio a questa farsa aspettando che finalmente si traduca in dramma? Dovremmo continuare in riverente silenzio mentre si fanno i proclami sull’eccellenza della sanità lucana? Questa nota del dipartimento cela l’imbarazzo della confusione, della fretta di prendere al volo due piccioni con una fava. Si vuole intrappolare i più deboli e vendersi ancora una volta il presunto impegno a ricercare una soluzione nell’ambito di un recinto invalicabile costituito da 9 milioni di euro, da portare a casa nell’interesse dei cittadini. Ovviamente poco importa se la cifra è vera o no e se si prende un cammino senza ritorno che lascerà cadaveri sui marciapiedi di Basilicata. Poi magari non si dice, anzi ci si guarda bene dal farlo, che qualche giorno fa con una delibera di giunta per l’ennesima 20
volta si sono pagati i deficit delle ASL, con quali soldi? Con quelli della comunità e, ovviamente, nell’interesse dei cittadini. Dovremmo tutti far finta di crederci? Ma noi di Sanità Futura non desisteremo, noi insieme a Federlab Italia con cui condivideremo tutte le azioni necessarie per difendere le nostre attività, i nostri collaboratori, e i nostri pazienti, continueremo a produrre ogni sforzo possibile per scuotere le coscienze di tutti, per continuare a sperare in una sterzata indispensabile per salvare il salvabile e su di questo poggiare un rilancio possibile. Sanità Futura www.murobianco.it
:::::::::::::::::::::::::::::::: MASCHITO GIUGNO 2013. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DELIBERA DISPOSIZIONI DI CONTRASTO ALL’ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE E SUPERALCOLICHE. DIVIETO DI VENDITA PER ASPORTO E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE E SUPERALCOLICHE DURANTE LE ORE NOTTURNE Maschito. Nel piccolo centro arbereshe, nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha deliberato il divieto di vendita alcool nelle ore notturne. Ecco i motivi di questa ordinanza, a firma del Sindaco, Antonio Mastrodonato: “Rilevato che negli ultimi tempi si registra nelle vie del paese, in particolare nelle ore notturne, l’eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di giovani, anche minori di anni diciotto, che porta all’inevitabile conseguenza del manifestarsi di schiamazzi, tali da turbare la quiete pubblica, comportamenti violenti VULTURE MAGAZINE
ed episodi di teppismo; Considerate le numerose segnalazioni che provengono da parte della cittadinanza oltre che dalle Forze dell ’Ordine, circa il verificarsi dei fenomeni suddetti, che vedono protagonisti spesso autori di giovanissima età; Tenuto conto che l’abuso di sostanze alcoliche da parte di minori può comportare gravi danni alla loro salute, pregiudicandone lo sviluppo e che pertanto è doveroso assumere iniziative a tutela dei medesimi; Considerato, altresì, che la predetta situazione, che ha assunto proporzioni rilevanti, è collegata anche alla vendita per asporto di bevande alcoliche praticata da numerosi esercizi commerciali, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e circoli privati presenti nella città, aperti nelle ore serali e notturne; Dato atto che le bevande vendute per asporto vengono consumate all’ esterno degli esercizi e, successivamente, i relativi contenitori vengono abbandonati, senza alcun riguardo per la pulizia dei luoghi, in contrasto con le norme di igiene del suolo e dell’ abitato, costituendo così fonte di pericolo per i soggetti che abitano in quei luoghi e vi transitano; Ritenuto necessario, per quanto fin qui premesso, adottare con urgenza misure specifiche dirette a contrastare l’abuso di alcol, soprattutto da parte dei minori, oltre che evitare le suddette situazioni di pericolo per le persone che frequentano gli spazi pubblici cittadini ed hanno diritto a fruirne in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza; ORDINA: 21
Su tutto il territorio comunale è vietata la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche in qualsiasi contenitore, di vetro e non, da parte degli esercizi commerciali su aree private e pubbliche, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e circoli privati, nella fascia oraria dalle ore 01,00 sino all’orario di chiusura delle attività; 2.
E’ vietato altresì abbandonare in luogo pubblico o aperto al pubblico contenitori di bevande di qualsiasi genere; La presente ordinanza viene inviata, per VULTURE MAGAZINE
opportuna conoscenza, al Prefetto di Potenza ed al Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Melfi, nonché, per la relativa esecuzione, al Comando della locale Stazione dei Carabinieri ed all’Ufficio di Polizia Municipale. Attesa l’esigenza di sperimentarne l’efficacia, la presente ordinanza avrà validità sino al 31.12.2013. Su facebook sono in tanti a contestare questa ordinanza, soprattutti i giovani. P.Lorusso commenta: “secondo me e´uno scandalo uno che vuole ubriacarsi può comprare le birre bevendole in villa tranquillamente”. M.Musacchio aggiunge: “.mi rendo conto che l’amministrazione comunale ha intrapreso questa iniziativa per tutelare i minori....ma i metodi secondo me sono altri....sarebbe stato più efficace sensibilizzare gli esercenti ad una maggiore osservanza delle leggi e soprattutto organizzare dei convegni magari in collaborazione con le scuole per educare i ragazzi a moderare il consumo di alcool e di droghe.....e aggiungo che per queste non potete farla nemmeno un'ordinanza comunale....”. Lorenzo Zolfo
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RIONERO IN VULTURE GIUGNO 2013. LA SCUOLA DI MUSICA “G. ORSOMANDO” CON IL PROGETTO “CANTIERE SONORO” OFFRE IMPORTANTI ESPERIENZE PROFESSIONALI ED ARTISTICHE. IN SVOLGIMENTO IL CAMPUS & WORKSHOP E CHIUSURA DOMENICA COL FESTIVAL ENSAMBLE
Rionero in Vulture. La Scuola di musica “G. ORSOMANDO” (In un ambiente ristrutturato presso l'antico palazzo Catena di Rionero in Vulture, docenti diplomati offrono l'opportunità di un importante percorso didattico e formativo per tutte le età. I modelli didattici della Scuola vengono sviluppati sulla base di alcuni importanti criteri guida di formazione Profesionale Didattica Multistilistica.
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La Direzione Amministrativa e Gestionale è curata da Maria Luana Nigro), nata nel 2006 da un' idea del Presidente e Fondatore Matteo Placido, con due principi fondamentali, uno di Valenza Sociale e l'altra di Dignità Espressiva Artistica, sta portando a termine il progetto “Cantiere Sonoro”, che non è altro, la realizzazione di iniziative finalizzate ad offrire importanti esperienze professionali ed artistiche dando vita ad un cartellone di eventi musicali molto intenso e suggestivo, con ben otto tematiche di genere che spazia dalla Musica da Camera alla Stagione Operistica, dal Jazz & Jam Session alla World Musica al Rock Progressive a Teatro Canzone alla musica Popolare (Officine Sociali) con il Campus Musicale e Workshop e per concludere con un Festival Ensemble, previsto il 30 giugno nel palazzo Giustino Fortunato. Lo scorso 23 giugno la scuola di musica G.Orsomando ha organizzato un (Campus & Workshop) presso la Villa Stazione di Rionero con l’obiettivo di offrire come ogni anno l'opportunità di coniugare lo studio della musica alla vacanza proponendo il Campus musicale estivo rivolto a musicisti classici e moderni (il Laboratorio di Jazz curato dai docenti Raffaele Varlotta e Sebastiano Lamorte; altri Docenti: Responsabile Artistico Giovanni Catena Junior, Di Gironimo Vincenzo, Nardiello Gerardo, Pitoia Donato, D'Alessandro Daniele, Paolino Vincenzo, Maulà Vincenzo). Durante il giorno sarà possibile studiare, confrontarsi e suonare insieme sotto la guida di docenti e musicisti professionisti che si alterneranno durante lo svolgimento del corso per garantire un ventaglio di proposte attraverso Laboratori di Jazz, Etnomusicologia, Ear Training ed Informatica Musicale. Lo studio individuale tecnico e interpretativo sarà inoltre integrato nelle lezioni collettive per la creazione di uno o più momenti di performance di musica d'insieme. La conclusione del Cantiere 23
Sonoro avverrà domenica 30 Giugno col Festival Ensemble inserito nella splendida cornice del Palazzo Giustino Fortunato di Rionero in Vulture, Start ore 18,00 a seguire party di fine anno. Lorenzo Zolfo
::::::::::::::::::::::::::::: BARILE 28 GIUGNO 2013. PRESENTATO IL PROGETTO: TELESOCCORSO E TELEMEDICA DAL GAL SVILUPPO VULTURE ALTO BRADANO. SERVIRA’ A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA PER I SOGGETTI DEBOLI E SVANTAGGIATI SENZA RICORRERE ALL’OSPEDALE Barile. Presso il Centro sociale "Don Domenico Telesca", lo scorso 28 giugno, Il GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, presieduto da Francesco Perillo, ha presentato il progetto Telesoccorso e Telemedica. Un progetto di supporto al miglioramento della qualità della vita per i Comuni del Vulture.Il progetto finanziato dal Gal e realizzato dalla società Hospital Service Srl intende dare un supporto alle
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fasce deboli della popolazione e ai soggetti svantaggiati.
Il presidente del Gal, Perillo ha detto: " Il Gal ha una funzione di sviluppo nel nostro sistema rurale e la Basilicata, essendo una regione prettamente agricola, ecco spiegato i motivi del nostro interessamento a questa tematica. Questo progetto ha una grande ambizione, migliorare i rapporti tra i cittadini e l’Ente pubblico attraverso processi innovativi nei servizi alla persona.Siamo l'unico GAL di Basilicata che ha attivato questo progetto che permetterà ai cittadini di 22 Comuni di usufruire dell'assistenza sanitaria direttamente a domicilio senza recarsi in ospedale. Ringrazio il Comune di Barile per la disponibilità ad offrire in questa struttura uno sportello di telesoccorso e telemedica".Il Sindaco di Barile, dott. Giuseppe Mecca, portando i saluti di tutta la comunità barilese, ha aggiunto: " il tema attualissimo ed impegnativo richiede ulteriori approfondimenti".Il consigliere provinciale, Antonio Murano ha aggiunto: "un progetto che sicuramente migliorerà la qualità della vita per tante popolazioni del nostro Vulture, abitate da gente anziana e bisognosa di cure. I nostri centri si trovano in fatto di viabilità con strade difficili da percorrere e questa assistenza domiciliare serve da integrazione nel territorio".La dott.ssa Sara Colacioppo, dell'Hospital Service ha aggiunto: " il servizio di telesoccorso garantirà una 24
copertura 24 ore su 24 ore. Il servizio di telemedica garantirà esami cardiovascolari e telemonitoraggio delle patologie croniche. Un servizio di telefono amico a supporto della fragilità delle persone anziane con un supporto sociale e di ascolto. Il progetto prevede l'installazione di una stazione di servizio (Workstation) con relativo sofware che verranno installati presso le abitazioni degli utenti attraverso un call center che deve provvedere a smistare le telefonate a seconda del bisogno dell'assistito". il dott.Giuseppe Cugno,direttore sanitario ASP Potenza ha sostenuto: " un progetto simile oltre 30 anni fa non ha avuto fortuna. Attualmente la nostra sanità regionale gode di buona salute, riusciamo a spostare mezzi e uomini in tempo reale con un servizio di emergenza-urgenza.Il nostro, è un sistema sanitario regionale che si muove da solo. Questo progetto del Gal mi auguro che sia di immediata e seria integrazione, coniuga l'aspetto sanitario e quello sociale, quest'ultimo trascurato dal nostro sistema sanitario. Per evitare equivoci e dare una sicurezza in più al cittadino, il telesoccorso deve integrarsi col nostro sistema sanitario". Le conclusioni affidate al vice presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella: "questo progetto mi sembra una ottima intuizione per una sanità che tende a fare sintesi. Un nuovo mondo, una nuova società ed un nuovo modo di fare sanità, da parte del Gal. Questo progetto è una via tra innovazione e ricerca avanzata e mi auguro che possa integrarsi con l'attuale sistema sanitario. Studiando, metabolizzando e condividere, sono le tre vie che ti permettono di migliorare le qualità della vita. Regione Basilicata, Gal e Comuni devono interagire, creando un'unica rete". Lorenzo Zolfo
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I luoghi di culto delle Chiese Evangeliche nella Matera del primo novecento. Nuove costruzioni o riutilizzo di antiche strutture? Resti di un antico teatro nei Sassi
Partendo da una definizione biblica associata alle caratteristiche abitative della gente di Matera, nel n.10 de “Il Testimonio”, organo della Stampa Evangelica Battista italiana, dell’ottobre 1903, l’estensore dell’articolo definisce i materani “Horei” dal nome della leggendaria popolazione descritta nella “Genesi”, che risiedeva nelle grotte scavate di una montagna. Il riferimento però non alludeva a tratti incolti o rozzi di questi abitanti ma ne metteva in risalto ponderatezza, disciplina e interesse nei confronti di idee innovative e soprattutto dirette alla salvaguardia dei diritti dei più poveri e dei più deboli. Il resoconto della relazione locale del periodico descrive infatti enfaticamente il grande concorso di fedeli che animavano le adunanze liturgiche della Chiesa Battista di Matera. Questa, affidata alle cure e alla conduzione di Luigi Loperfido, noto non soltanto nella città dei Sassi come il Monaco Bianco, aveva in brevissimo lasso di tempo acquisito l’adesione di circa trecento neofiti. Il luogo individuato per queste adunanze, stando al ricordato resoconto de “Il Testimonio”, era situato nei Sassi, a ridosso dell’attuale Via delle Beccherie e, precisamente, in quella che ancora oggi è denominata Via Lombardi, 25
a testimonianza della presenza di individui provenienti da territori dell’Italia Settentrionale a cavallo tra XIII e XV secolo. Si tratta di un locale molto ampio, scavato anche questo nella roccia tufacea dei Sassi, come la maggior parte delle più antiche abitazioni della città. Ne ricorda l’uso e la fruizione religiosa un festone dipinto sulla parete di fondo del locale e che, in un cartiglio svolto, reca la scritta “NOI PREDICHIAMO CRISTO CROCIFISSO”. Lo stato del locale, nel suo complesso, e di quella scritta, in particolare, è oggi purtroppo alquanto rovinato, ma sopravvivono le tracce di una struttura possente e funzionale, a cui nel tempo sono state apportate variazioni per quanto riguarda gli spazi e la loro suddivisione. Resiste, per esempio, il sobrio capitello del pilastro scolpito, direttamente nella roccia. Incisi nella pietra sono anche i fregi che ornano l’arco centrale, che delimita l’ingresso principale dei locali. Sulla parete esterna del cortile che precede lo spazio chiuso, anch’esso scavato come lunga e profonda grotta, richiama particolarmente l’attenzione un bassorilievo raffigurante l’Annunciazione. Complessivamente ancora riconoscibile, il manufatto ha subito l’incuria e l’intemperanza dei fenomeni atmosferici e della insipienza dell’uomo, che non ha protetto la tenera pietra del tufo sul quale l’opera è scolpita. La memoria corre alla maestria e all’attività del Monaco Bianco che negli anni giovanili, quando viveva negli Stati Uniti, aveva dato prova di notevole capacità artistica nella pittura come nella scultura e proprio in quest’ultimo campo si conservano, ancora oggi, testimonianze notevoli della sua produzione, sia in Italia che all’estero. Interessanti sono, per esempio, alcuni bassorilievi in bronzo realizzati presso una fonderia Newyorkese negli ultimi anni dell’800 e di proprietà degli eredi Loperfido. Un’ipotesi suggestiva è quella VULTURE MAGAZINE
di attribuire al Monaco Bianco la manifattura che oggi ancora possediamo davanti ai nostri occhi, ma questo sarà argomento di altra ricerca. Sulla parete di fondo, una piattaforma in pietra segnava probabilmente il luogo destinato alla celebrazione liturgica, ma a tal proposito risulta curiosa e interessante una annotazione, che, sempre nel citato articolo de “Il Testimonio”, viene data con indifferenza e senza eccessivo peso, ma che, invece, può acquisire contorni molto più interessanti e di notevole valore per la storia culturale della città dei Sassi. Riferendosi alle già ricordate assemblee, si legge:”essi hanno un locale proprio per le loro adunanze, che è un antico teatro, capiente di circa duecento persone”. In effetti, la piattaforma in pietra, in precedenza indicata, presenta una botola scavata nel massetto e che si potrebbe collegare in maniera più conveniente alla delimitazione di un vero e proprio palcoscenico, avvalorando sotto questo aspetto la casuale notizia del periodico di inizio ‘900. Questa ipotesi trova conferma in primo luogo nella constatazione delle notevoli dimensioni degli spazi dei locali, in grado di contenere alcune centinaia di persone, ed anche nella rilevazione di complementi architettonici (nicchie, apertura sulla parete di fondo e soprattutto una scaletta laterale che sfocia in un ampio locale sottostante, probabilmente uno spazio corrispondente ai camerini di prova, mentre il cortile antistante gli spazi chiusi avrebbe avuto la funzione di quello che oggi potrebbe definirsi “foyer”. Il rinvenimento di questa indicazione, ad oggi sconosciuta o ignorata, apre interessanti scenari di ricerca documentale e di storia urbanistica locale che potrebbero meglio e più accuratamente mettere a punto informazioni e testimonianze legate alle vicende socio-antropologiche della nostra città. A questo proposito vale la pena di ricordare quanto nel 1901, forse ispirandosi ad un’analoga condizione, 26
scriveva un cronista della stampa locale in riferimento ad una lotteria di beneficenza organizzata dal Monaco Bianco:” il sentimento dell’arte c’è… ma purtroppo condannato a morire se qualcuno non lo tenga desto rialzando le condizioni economiche e intellettuali del paese. Un tronco di ferrovia, che oltre all’aumentare la ricchezza agevolando il commercio, avvicini l’educazione di un popolo più avanzato in civiltà a quello dell’altro più bambino manca ed inoltre un teatro dove lo spirito si ricrei e nel diletto si istruisca manca.” (da Gianni Maragno, L’Anarchia Estetica, Potenza, Ermes, 2011 pag.94). La lungimiranza e l’equilibrio del Monaco Bianco non trovano purtroppo conferma oggi se a proposito della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019 non si è dato corso al collegamento ferroviario (condizione fondamentale e insopprimibile per una città che intende aprirsi al mondo) né tantomeno si dà importanza alla costruzione di un moderno e funzionale teatro, trascurando addirittura la rivalutazione e l’adeguamento degli spazi che in anni passati hanno assolto proprio a quella specifica funzione culturale e di spettacolo. A corollario dello spiraglio aperto dalla riscoperta di questo antico teatro in Matera non è fuori luogo avanzare anche un’ipotesi della sua intitolazione, che potrebbe essere “Teatro dei Sassi” o meglio “Teatro degli Horei”, parafrasando l’annotazione introduttiva di questa nota che anticipa un lavoro di ricerca più completo e dettagliato.
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La politica ha bisogno di buoni esempi GIANSANTI e PAOLINO (Centro Sinistra per Rionero): La fase storica ed economica che stiamo attraversando richiede uno sforzo politico ed intellettuale in grado di costruire percorsi e raggiungere obiettivi idonei a traghettarci fuori dalla crisi economica incamminandoci sul sentiero di una crescita sana ed equilibrata capace di rimettere in moto i consumi e la produzione. Abbiamo la necessità di mettere in campo una classe dirigente capace di dare il buon esempio e di mettersi alla testa di grandi processi di cambiamento. Bisogna avere la capacità di imparare dall'insegnamento di Papa Francesco, richiamando la nostra attenzione all'agire quotidiano spesso intriso di troppo egoismo ed arrivismo all'insegna della ricerca del massimo profitto a tutti i costi. Abbiamo bisogno di individuare una nuova classe dirigente capace di incarnare, anche nell'agone della politica Italiana, quei principi e valori non più eludibili per i quali è giunto il momento di una seria applicazione scevra da demagogia e strumentalizzazioni del momento. La politica e la sua classe dirigente deve saper incarnare bisogni ed esigenze della gente e per farlo deve ritornare a stare tra la gente e lavorare per la gente. Ma per farlo abbiamo bisogno di una classe dirigente davvero rappresentativa, in grado di ascoltare dal basso le vere istanze, e non di nominati pseudo tecnici
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che hanno sempre una ricetta pronta a farci sprofondare ancora più in basso. Riteniamo che a tutti i livelli dal Governo Nazionale a quelli locali, vada riaffermato il primato della politica, quell'arte nobile in grado di trovare soluzioni attraverso mediazione e scelte coraggiose che non sempre sono le migliori dal punto di vista tecnico, ma che sempre rappresentano l'espressione dell'agire sociale di una classe politica davvero rappresentativa. Bisogna avere il coraggio di rimettere al centro la politica relegando al posto che gli compete la tecnocrazia, evitando di compromettere la tenuta democratica del nostro Paese. Il tema posto è solo la punta dell'iceberg di un dibattito più ampio che attiene alla scelta della forma di democrazia da praticare nel nostro Paese. Bisogna decidere una volta per tutte se praticare una democrazia rappresentativa, democrazia diretta, una democrazia liquida o una democrazia nominale. Noi siamo fermamente convinti della validità della democrazia rappresentativa alla quale va però data oltre alla forma anche la sostanza. Per governare i processi bisogna avere la legittimazione popolare; per eseguire le volontà politiche bastano i tecnici. La politica è, e deve essere, cosa diversa dal tecnicismo che può e deve rimanere lo strumento indispensabile per effettuare scelte consapevoli rimesse solo a chi democraticamente ha ricevuto mandato a compiere tali scelte in nome dei cittadini elettori. La nostra riflessione vuole essere un input propositivo alla discussione che in questi giorni si sta sviluppando a tutti i livelli e che attiene, a nostro modesto avviso, ad una visione della gestione amministrativa e delle istituzioni sostanzialmente differente rispetto alla linea che negli ultimi anni è stata seguita. Abbiamo assoluta necessità di riportare la gestione diretta in mano alla rappresentanza democratica. Il Capo gruppo Dr. Nicola Giansanti Il Consigliere Comunale Dr. Paolino Vincenzo
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Gli Arbitri di Bernalda calciatori per due giorni
“Dieci Sezioni Arbitri, Ancona, Bernalda, Bari, Cosenza, Agropoli, L’Aquila, Albano Laziale, Ostia Lido, Matera e Salerno, hanno dato vita ad un emozionante torneo di Calcio a 11 e per due giorni sono stati loro, i fischietti di diverse parti d’Italia, i protagonisti principali di cross, tackle e reti”. Lo rende noto la Segreteria sezione A.I.A. di Bernalda (MT). “L’evento, organizzato dalla Sezione Arbitri ‘Sabato Memoli’ di Salerno, si è svolto nella bellissima Paestum, città dell’Antica Magna Grecia, dove circa 250 arbitri sono stati dislocati in 4 hotel. Le dieci squadre – si legge nel comunicato sono state suddivise in due gironi, dando vita ad un vero e proprio mini campionato, dove sono emersi spunti davvero interessanti, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello strettamente umano. Queste occasioni, infatti, sono perlopiù momenti di aggregazione e di confronto, dove arbitri residenti in diverse parti del Paese, hanno l’opportunità di conoscere nuovi colleghi, ma soprattutto nuovi amici. Quest’anno il Presidente della Sezione AIA di Bernalda (MT), Luigi Faraldi, ha voluto fortemente la partecipazione della propria Sezione a quest’evento, utile a garantire un margine di crescita per tutti, soprattutto dal punto di vista delle relazioni interpersonali. I fischietti bernaldesi, che hanno ben figurato, sono stati, insieme alla sezione di Matera, i 28
rappresentanti della compagine lucana in quel di Paestum. La manifestazione è stata un concentrato di gare intervallate da un piacevolissima serata di gala, dove tutti gli arbitri partecipanti all’iniziativa, hanno trascorso qualche ora in compagnia dei colleghi delle altre Sezioni. Momenti che – conclude la nota , al termine di una stagione sportiva, regalano uno spirito importante, basato sui valori dell’amicizia e dell’associazionismo, che combaciano perfettamente con i principi etici dell’Associazione Italiana Arbitri. L’auspicio ora è che ben vengano, quindi, altre manifestazioni simili”.
Sezione A.I.A. di Bernalda C.so Metaponto, 40 - 75012 Bernalda (MT) Tel. 0835/544588 - Fax 0835/544588 Presidente: Luigi Faraldi
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VENOSA 16 GIUGNO 2013. 1° MOTORADUNO REGIONALE CITTA’ DI VENOSA. IL PARCO ORAZIANO INVASO DA 300 MOTO ( un record senza precedenti) PER LA 3^ PROVA DEL CAMPIONATO REGIONALE TURISMO
Venosa. ll moto club Venusia Bikers, in collaborazione con la F:M.I. (federazione motociclistica italiana) ha organizzato il 1° motoraduno valido come 3^ prova del campionato regionale Turismo che si svolto in uno dei borghi più belli d'Italia e città natale del sommo poeta latino Quinto Orazio Flacco. L’arrivo di oltre 300 moto in un'area attrezzata, il parco oraziano di via Appia, nei pressi del campo di calcio, “M.Lorusso”, non ha messo in difficoltà gli organizzatori, coadiuvati dalla protezione civile.
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Abbastanza ricco il programma: alle ore 9 arrivo dei partecipanti e colazione offerta dagli organizzatori, è seguita la benedizione delle moto da parte di don Giuseppe Fano, parroco della parrocchia Sacro Cuore. Uno spettacolo "donne e motori" ha intrattenuto i tanti motociclisti giunti da ogni parte del sud e centro Italia.
Sempre in mattinata si è svolta la visita guidata nel centro storico ed ai monumenti simboli di Venosa (Castello, l’Abbazia della Trinità ed il parco archeologico) a cura dell’associazione turistica “La Quadriga” (brava la presidente Sonia Mollica a fare da VULTURE MAGAZINE
Cicerone) Alle ore 12,30 sosta aperitivo in piazza Umberto I offerto da Beige Cafè,Plaza Cafè,New Old Cafè e Mojito (alcuni degli sponsor della manifestazione). Pranzo convenzionato presso ristorante Fantasy. Nel pomeriggio il programma ha previsto prove abilità (a premi). spettacolo – Lotta nella schiuma (gruppo Pepita). Ore 17 premiazioni. Ore 18 Dj set bj Rocco Time & Raf Boccone. Tra le tante moto giunte, spettacolari sono state la moto gialla di Gino Raimondo, presidente del moto club "Ifocei" di Ascea (Sa) presente con una Trike Gold Wing dal costo di 25 mila euro+25 mila euro di modifiche effettuate con un motore ad estrazione Porsche e con 370 mila km fatti e la moto nera del sig. Antonio De Filippo, presidente del moto club "Il Redentore" di Maratea, presente con un Boom Trike. Presente anche la figlia, Antonietta campionessa nazionale conduttrice 2012, che nonostante abbia un figlio di solo 3 mesi, Antony Lentini, portato con sè a Venosa, non ha voluto mancare a questo appuntamento sportivo. Dalla Puglia folta presenza da Molfetta e Giovinazzo. Si è notata la presenza anche una coppia di Ascoli Piceno (Marche) Ester Angelozzi e Bruno D'Angelo presenti con una moto Custom hanno apprezzato questo raduno ed i siti di interesse storico della cittadina di Venosa: “ partecipiamo a ben 20 motoraduni all’anno, dalla Sicilia alla Puglia. Quest'anno parteciperanno al motoraduno di Parigi, ma il nostro sogno 30
è partecipare al motoraduno di Capo Nord, la meta ambita da tutti i motociclisti. Questi motoraduni servono a creare uno spirito di fratellanza e di condivisione, tra appassionati di moto di tutte le regioni ed abbattere le barriere, il malcostume ed i pregiudizi. Si acquisiscono emozioni e sensazioni che rimangono. Ringrazio gli organizzatori per l’ottima accoglienza avuta ed in particolare Gianpiero e Francesca”. Lorenzo Zolfo
Le foto riprendono un momento della benedizione, la moto Trike Gold Wing del moto club di Ascea e Boom trike di Maratea, la coppia di Ascoli Piceno e la campionessa italiana Motoraduno 2012, Antonietta De Filippo di Maratea.
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PALAZZO SAN GERVASIO 14 GIUGNO 2013. CHIUSURA FESTA DI SAN ANTONIO CON FAUSTO LEALI. IN MIGLIAIA, GENTE DI TUTTE LE ETA’ AD APPAUDIRLO
Palazzo San Gervasio. Nei giorni scorsi solenni festeggiamenti in onore di Sant'Antonio nella cittadina dell’Alto Bradano. Don Nicola Scoia, parroco e componente del Comitato festa in occasione di questa festa ha rivolto questo invito alla cittadinanza: “ci prepareremo a questa festa del santo patrono riflettendo su La Fede dono e scelta. Il Santo di Padova ci aiuta in questo percorso di fede, lui che può ben dire con Paolo “questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. La fede è la risposta al grande dono di Dio, cioè il suo amore narrato da gesù cristo.
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incontrato nessun trattore, ma tante...buche. Sabato scorso ad Assisi ho partecipato ad un evento musicale per beneficenza. Ce ne vuole tanta in questo momento particolare". Lorenzo Zolfo
Cammineremo insieme come comunità cristiana di Palazzo affinchè la fede sia un dono da riscoprire, da coltivare e da testimoniare in scelta di amore”.Tante le iniziative, da quelle religiose con la santa messa da parte del Vescovo della Diocesi di Acerenza, M.Giovanni Ricchiuti e la processione del Santo del 13 giugno, a quelle civili, serata folk,gara di tiro a volo, giochi popolari del passato,artisti di strada, rassegna fotografica “Io amo Palazzo”,concerto della banda Città di Palazzo, festa della trebbiatura e chiusura della festa con il concerto dell'intramontabile 69enne Fausto Leali in piazza D’Errico. Due ore di spettacolo con la sua voce molto roca e aggressiva, in contrasto con gli schemi della melodia italiana degli anni sessanta. Ha entusiasmato il numeroso pubblico proveniente anche dalla vicina Puglia. Prima di cantare i suoi conosciutissimi brani, chiudendo il suo spettacolo con "A chi" (4 milioni di dischi venduti), ha detto: "a 10 anni in famiglia hanno iniziato a farmi suonare la chitarra e da allora la musica mi è entrata nelle vene. Abbiamo sbagliato strada per arrivare a Palazzo, ci siamo trovati a Lavello, non abbiamo VULTURE MAGAZINE
Le foto riprendono un momento del concerto di Fausto Leali ed il pubblico presente.
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GINESTRA 15 GIUGNO 2013. IN VISITA DALL’EMORY UNIVERSITA (ATLANTA, GEORGIA), DIPARTIMENTO STUDI ITALIANI, 40 STUDENTI PER APPRENDERE LA STORIA E LA CULTURA ARBERESHE. IDEATRICE, LA PROF.SSA CASSANDRA QUAVE, DOCENTE DI ETNOBOTANICA
Ginestra. Il 15 giugno il piccolo centro arbereshe, di poco più di 700 abitanti, è stato all’attenzione internazionale. La Prof. Judy Raggi-Moore (Emory Universita, Dipartimento di Studi Italiani) e 40 studenti della Emory Universita (Atlanta, Georgia, Stati Uniti) nell’ambito del progetto interdisciplinare “Italian and Medical Humanities” sono giunti a Ginestra per conoscere la storia Arbëreshë e le tradizioni mediche della regione. Il Programma di studi italiano, che da 27 anni, questa università attua con visita in Italia, offre agli studenti un'immersione autentica, unica e molto intensa nella cultura italiana, la letteratura, l'arte, la storia, la religione e attualità. Ideatrice di questa visita a Ginestra, la prof.ssa Cassandra Quave, docente di Etnobotanica presso l’Emory Universita, centro per lo studio della salute umana. La prof.ssa Quave è già stata più volte a Ginestra dove alcuni anni fa ha pubblicato e presentato un libro dal titolo: “Medicina popolare del Vulture” che VULTURE MAGAZINE
fornisce informazioni, dopo anni di studio effettuato nel centro arbereshe sui meccanismi della trasmissione della conoscenza tradizionale tra generazioni, riguardanti la ricerca etnobotanica e quella etnomedica di quest’area del sud Italia unica per la presenza di due culture: quella italiana e quella etnica albanese (Arbereshe). La prof.ssa Quave, avvicinata, in un accento italiano abbastanza preciso (ha sposato un cittadino di Ginestra) ha spiegato i dettagli di questo progetto: “ Questo programma insegna agli studenti ad esplorare i vari percorsi di comunicazione con gli "altri" in ultima analisi, dando loro un ben migliore senso di sé. Questo programma offre uno studio interdisciplinare dell'Italia attraverso i secoli, incorporando le prospettive di studi interdisciplinari culturali italiani, e Medical Humanities, con la partecipazione straordinaria di docenti della Scuola Emory Etico, Facoltà di Medicina e Centro per il Controllo delle Malattie. Ginestra è un Comune di origine Arbëreshë fondato nella seconda metà del XV secolo, paese ancora oggi tipicamente rurale, per anni la sua attività prevalente è stata quella agro-pastorale”. Gli studenti in visita e i docenti sono stati ospitati dall’amministrazione comunale (presente il Sindaco dott. Giuseppe Pepice ed il vice Sindaco, Fiorella Pompa) ,dallo Sportello Linguistico (dott.ssa Antonietta Perrotta) e dalla ProLoco (presidente Massimo Summa). Ospiti anche il Sindaco di Ripacandida, 33
L’idea è stata quella di riproporre, nel quadro di un paesaggio rurale e silenzioso, custode di uno stile di vita tradizionale, la ricerca dei sapore tipici che si basano sulla unicità dei prodotti della terra di Ginestra unitamente alla storia gastronomica del centro. La prof.ssa Domenica Amato, docente di italiano e francese, entusiasta di questa visita, ha riferito: “avete conservato la storia e le tradizioni del passato in modo mirabile, da noi non succede così. dott. Remollino ed il direttore di BasilicArbereshe, prof. Donato Mazzeo. Gli studenti hanno iniziato la giornata con una visita ad un vigneto della famiglia Caputo, dove hanno conosciuto i cibi locali selvatici (liakra), piante medicinali, e le piante alimentari coltivate. Renato, della famiglia Caputo, ha tenuto una lezione sul tartufo con lezioni pratiche ed utilizzo dei cani.Dopo la lezione sulle piante locali tenuta dalla prof. Quave, gli studenti sono stati informati, visitando la chiesa madre di San Nicola Vescovo, sulla storia Arbëreshë ed in piazza A.Raffaele Ciriello, hanno degustato i cibi tradizionali di Ginestra nel Borgo dei Sapori. Il programma ha incluso anche dimostrazioni nella Bottega del Grano, Bottega dei Pastori, Bottega dell'Olio e delle Erbe, e Bottega del Vino. Il borgo dei sapori è un museo all’interno del nucleo storico del comune costituito da una rete di edifici che ospitano le diverse fasi della gastronomia locale e della trasformazione agroalimentare.
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L’intento delle nostre uscite didattiche in Italia è quello di scoprire la diversità tra regioni, compresa l’economia. Non siamo come i turisti, ma raccogliamo notizie sulle tradizioni per farne tesoro e migliorare la qualità della vita”. Andrew Remission, dopo gli studi classici e matematici all’Emory Università, è diventato assistente alla stessa università, di questa esperienza a Ginestra, ha detto: “pur proveniente da una famiglia che hanno a che fare con aziende agricole, non ho mai capito l’uso e l’utilità dei cibi tradizionali e di piante medicinali. In questo piccolo paese, meraviglioso, ho appreso con lezioni 34
pratiche, notizie attraverso i libri�. Lorenzo Zolfo
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conosciute
solo
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Le foto riprendono l’orto etnobotanico ed il borgo dei sapori, oggetto di studio degli studenti americani. VULTURE MAGAZINE
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Palermo 22 giugno 2013.Le “Passioni di Cristo in Europa”, la Rete delle Passioni italiane, di cui fa parte anche Barile, si candida al riconoscimento Unesco come “ buone pratiche di salvaguardia”. Palermo
Si è concluso il 22 giugno scorso a Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, il secondo Colloquio tra i “portatori d’interesse” della Rete delle Passioni di Cristo in Europa, il network che collega numerosi sodalizi italiani ed europei sulla base di un percorso di salvaguardia, promozione e valorizzazione delle Sacre rappresentazioni, tra le più significative ed emozionanti forme di teatro religioso legato alle manifestazioni della Settimana Santa e tra i più importanti veicoli di socialità nel tempo. Il workshop – che ha seguito l’incontro in Friuli dello scorso febbraio che aveva visto la partecipazione di Austria, Germania, Spagna, Ucraina e del rappresentante del Pontificio Consiglio della Cultura- è stato organizzato da Europassione per l’Italia, che raggruppa trenta associazioni tematiche presenti in tutte le regioni italiane, in sinergia con la siciliana Associazione Cianciana ed in collaborazione con la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. Protagoniste dell’incontro le comunità dei sodalizi del Mezzogiorno e delle Isole che si sono confrontate e hanno raccontato il loro prezioso vissuto associativo e le azioni di salvaguardia messe in atto singolarmente ed in rete - sia all’interno di VULTURE MAGAZINE
Europassione per l’Italia che nel contesto europeo di Passio Domini in Europe che opera in Europa dal 1982 e al quale i sodalizi italiani sono collegati- frutto di un’esperienza secolare tramandata di generazione in generazione e giunta nel terzo Millennio a testimoniare i valori intramontabili della condivisione e della partecipazione collettiva alla base della vitalità delle manifestazioni e la trasmissione dei testi orali e del “saper fare” artigiano (costumi, scenografie) che ha consentito a molte delle sacre performance teatrali di giungere quasi inalterate ai giorni nostri. Al centro della discussione e del confronto tra le comunità intervenute introdotte da Flavio Sialino (Presidente Europassione per l’Italia) e Gianluca Paternoster di Barile (Referente progetto UNESCO per Europassione)- ed Aurelio Angelini, Direttore della Fondazione UNESCO Sicilia, Patrizia Nardi, responsabile del coordinamento tecnicoscientifico della Rete delle Passioni di Cristo in Europa ed Antonino La Spina, Presidente UNPLI-Unione Nazionale Pro Loco Italiane Sicilia la “Prospettiva UNESCO” della Rete, un progetto di valorizzazione internazionale finalizzato all’iscrizione nel “Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia” istituito con l’art.18 della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale del 2003. Flavio Sialino ha ripercorso l’attività di Europassione negli ultimi anni richiamando lo sforzo dei sodalizi nella 38
direzione della salvaguardia, gli intensi scambi con la Pontificia Commissione per i Beni Culturali, il Pontificio Consiglio per la Cultura, il Progetto Culturale CEI, il MiBac, gli Enti e i soggetti istituzionali territoriali, le azioni condivise tra le quali la significativa Passione organizzata ad Ancona nel 2011 in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazonale, che ha visto la partecipazione attiva di molti dei sodalizi dell’associazione.
Non sono mancati i riferimenti all’attività condivisa con Passio Domini Europe, che coinvolge i sodalizi di Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Croazia, Francia, Finlandia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Polonia Romania, Svizzera e Ungheria con i quali la comunità italiana dialoga da anni sulla base di un elemento fortemente identitario e in funzione di un progetto di salvaguardia finalizzato al mantenimento della vitalità e alla trasmissione delle secolari performances alle giovani generazioni. Antonino La Spina, presidente dell’UNPLI Sicilia, ha ribadito la disponibilità dell’associazione nazionale, VULTURE MAGAZINE
oggi ONG accreditata all’UNESCO, a sostenere il progetto mettendo a disposizione la capillare rete territoriale che coinvolge le Pro Loco italiane per la divulgazione del progetto di valorizzazione e per il percorso individuato dalle associazioni convenute a Palermo finalizzato all’estensione della rete anche ai riti processionali legati alla Settimana Santa, allo scopo di realizzare un archivio online che raccolga e metta a disposizione di una vasta utenza il patrimonio culturale che una delle più radicate e diffuse espressioni della tradizione italiana ed europea rappresenta ancora oggi nel mondo contemporaneo. La tematica unescana è stata diffusamente trattata dal prof. Aurelio Angelici, Direttore della Fondazione UNESCO Sicilia e componente del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dalla dott.ssa Patrizia Nardi, responsabile del coordinamento tecnico-scientifico del progetto di candidatura UNESCO delle Rete delle Passioni. Partendo da un excursus sulle attività rilevanti della Fondazione istituita nel 2007 e finalizzata 39
alla realizzazione di progetti di candidatura che hanno portato tra l’altro, nei giorni scorsi, al riconoscimento dell’Etna Patrimonio dell’Umanità per il suo valore storico, geologico e naturalistico e passando attraverso il richiamo all’Opera dei Pupi, elemento inserito nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale tutelato dall’UNESCO, il prof. Angelini si è soffermato sugli obiettivi e le modalità delle politiche unescane di valorizzazione e promozione, richiamando il valore del brand non solo da un punto di vista economico, come elemento di grande attrattività per flussi turistici in espansione diversi da quelli che alimentano il turismo di massa, ma come fattore di coesione attorno e a sostegno del valore rappresentato dal patrimonio culturale, soprattutto immateriale, fortemente identitario in un rischioso contesto globalizzato.
A proposito della proposta di candidatura relativa alle Passioni, che verrà formalizzata nelle prossime settimane presso la CNIU, il prof. Angelini ha dichiarato che “Gli elementi sicuramente sono forti, pregnanti a vista d’occhio in termini di quantità e qualità, si tratta di fare di questo progetto qualcosa di rilevante, di farlo attraverso un modo partecipato dalle comunità e soprattutto testimoniato, che è la prova che la proposta non è maturata in un circolo ristretto ma è ampiamente condivisa, anche a garanzia di un futuro piano di VULTURE MAGAZINE
gestione. Sicuramente gli elementi ci sono tutti per una candidatura autorevole e convincente”. Patrizia Nardi, esperta in candidature UNESCO del patrimonio immateriale, ha introdotto e moderato la sezione scientifica del workshop riportando la disponibilità del prof. Francesco Faeta, antropologo dell’Università di Messina, a dare il suo apporto scientifico a che va ad aggiungersi alla collaborazione di Europassione con il prof. Claudio Bernardi dell’Università Cattolica di Milano, uno dei campi di ricerca del quale riguarda la drammaturgia del sacro nel teatro medievale italiano. Nel suo intervento la Nardi ha messo in evidenza la complessità di un percorso di candidatura del PCI rispetto alla necessità della presenza attiva, partecipata e consapevole della comunità proponente, percorso ancora più complesso nel caso delle Passioni per la dimensione multinazionale del progetto e per le strettoie introdotte dalla Conferenza Internazionale di Bali del 2011, nella quale è stato deciso che ogni Stato parte abbia la possibilità di indicare alla selezione unescana una sola candidatura all’anno. Ha ribadito la necessità di consolidare la rete nazionale ed internazionale e il momento dello scambio attraverso i numerosi momenti di confronto previsti nel corso del 2013 e l’imprensindibilità della sinergia tra comunità, soggetti istituzionali territoriali, soggetti ministeriali referenti (CNIU, MiBac, ICCD e MAE), istituzioni scientifiche e, più in generale, società civile allo scopo di attivare un processo di responsabilizzazione collettiva nei confronti di un patrimonio che è la risultante di buone pratiche, di elementi condivisi dal punto di vista cultuale e identitario, che si presenta come insieme di valori attorno al qual costruire la coesione della comunità, ma che appare anche come patrimonio particolarmente vulnerabile al quale riservare considerazione, cura e attenzione.
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L’incontro si è concluso con la sottoscrizione da parte delle associazioni siciliane, calabresi, pugliesi e lucane intervenute dell’ “Accordo tra i portatori d’interesse della performing art denominata “Passioni di Cristo” per un Piano di salvaguardia condiviso, il documento base che fornisce le linee guida condivise delle azioni che verranno messe in atte nel prossimo futuro da Europassioni in favore di un più generale progetto di salvaguardia e del percorso di candidatura UNESCO. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono un momento dell’incontro di Palermo e momenti della Via Crucis di Barile di quest’anno.
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