Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata
Sommario 31 Gennaio 2013 SiderurgikaTv Guida TV Rionero. Spettacolo Uccio De Santis Potenza. La Multifunzionalità nell'Agricltura Lucana Il petrolio profondo di Monte Li Foi La giornata della memoria, in poesia Venosa. Gironata Della Memoria Bari. “Il richiamo del sangue” di Kegham Boloyan sul genocidio degli Armeni Potenza. Il Cinema dei Diritti Umani San Fele. Festeggiato il santo patrono, San Sebastiano Lavello. La Lim: Una Porta Sul Mondo Barile. Alcune Immaginimesse Su Facebook Fanno Arrabbiare Amministratori Melfi. Anche l’archeo Club Alla Mostra Sui Carnevale Della Basilicata Sanita’ Futura, Contro Il “Low Cost” Genzano Di Lucania. Inaugurata la sede rinnovata dell’ufficio Postale “E’ La Mia Vita”: Il Primo Lavoro Discografico Di Mario Bellitti Melfi. Pubblico Dalle Grandi Occasioni Alla Kermesse Pugilistica Calcio / Nuoto / Atletica Volley Donne
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EVENTI VULTURE E BASILICATA
Venosa - Libri nel Borgo Antico: La Casta invisibile delle Regioni http://www.siderurgikatv.com/search/label/Venosa%20Eventi%202012
Pro-Loco Castel Lagopesole "In Die Natalis" Orchestra De Falla http://www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012
Venosa - Libri nel Borgo Antico: "La Collera http://www.siderurgikatv.com/search/label/Venosa%20Eventi%202012
Festival di Rionero in Vulture http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
Vaglio Basilicata: "Leonardo da Vinci in guerra per la Pace" allocuzione di Carlo Pedretti
Rionero - Presepe Vivente http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html
Vaglio Basilicata - Premio Letterario Mephitis: Carlo Pedretti e Pino Mango
Melfi "Ambiente e Territorio questa Terra non si tocca" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012
http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html
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Rionero: FIDAPA "Il Parto indolore. Dal Buio alla luce" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
Rionero: AVO Associazione Volontari Ospedalieri "Scelte di Vita"
Rionero – Consiglio Comunale http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
Rionero – Riapertura Nuovo Campo Sportivo http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
Rionero - Celebrazione 4 Novembre Vaglio – Leonardo Immagini di un Genio
http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
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Rionero – Festa della Castagna Unpli Basilicata – Viaggio nel Cuore della Basilicata
http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
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Melfi – la Notte del Brigante
Sagra del Cinghiale e del Maialino Nero
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Rapone – Celebrazione 4 Novembre
69. Anniversario Eccidio Nazi-Fascista
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Festa di San Michele - Monticchio Laghi http://www.siderurgikatv.com/search/label/Monticchio
Conferenze Mediche Centro Anziani http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012
Brienza – Vivi il Medioevo http://www.siderurgikatv.com/2012/10/eventi-2012-brienza-vivi-il-medioevo.html
Castel Lagopesole - "I Linguaggi delle Immagini e dei Suoni" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012
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Il petrolio profondo di Monte Li Foi di Antonio Bavosi
Il pozzo petrolifero Monte Li Foi (Basilicata) raggiunse una profondità notevole, quasi 5.000 metri dei 6.600 complessivi previsti. Nelle intenzioni della Enterprise Oil Exploration nel 1995 avrebbe dovuto essere uno dei pozzi petroliferi più profondi al mondo. A seguito di incidente, il permesso di ricerca fu sospeso. Oggi nuovamente si ritenta di perforarlo? Nell’ambito permesso di ricerca di idrocarburi denominato Baragiano, nel 1995 fu realizzato, dalla società britannica Entereprise Oil Exploration, il pozzo esplorativo Monte Foi, in località Porco Morto di Picerno. Un pozzo che oggi l’UNMIG del Ministero dello Sviluppo Economico classifica sospeso/incidentato. Esso raggiunse una profondità notevole, quasi a toccare i 5.000 metri dei complessivi 6.600 metri di profondità ipotizzati. Nelle intenzioni della compagnia mineraria avrebbe dovuto essere realizzato uno dei pozzi più profondi al mondo mai realizzato in terra ferra. Il pozzo fu dichiarato incidentato ed il permesso di ricerca sospeso. L’interesse minerario in Basilicata, passando di compagnia in compagnia, ripercorre le vicende industriali legate agli idrocarburi in Italia e sottolinea aspetti commerciali interessanti, con impatti ambientali ancora poco noti. Le vicende dei permessi di ricerca nella Basilicata e nel territorio nord-occidentale della regione, evidenziano anche il nuovo interesse delle compagnie minerarie in VULTURE MAGAZINE
Basilicata. Dal primo quarantennio del 900 a Tramutola, le compagnie minerarie marcano la propria presenza negli anni 60-70 nella Valle del Basento con Enrico Mattei. Negli anni 80 riprende una intensa attività mineraria di ricerca e esplorazione che riguarda oggi l’intero territorio regionale. Un interesse che raggiunge oggi il suo apice, con il progetto trasformare l’intera regione in "hub energetico centro meridionale", così denominato nella SEN (Strategia Energetica Nazionale) dell’ex Governo Monti.
Aree in precedenza considerate di scarso interesse minerario, soprattutto per lo stato delle conoscenze, per i limiti tecnici della risoluzione sismica e per la perforazione di pozzi minerari profondi, sono nuovamente al centro dell’interesse commerciale delle compagnie minerarie. Qual è oggi il futuro dell’area del permesso di ricerca Monte Foi e di quelle dei permessi di ricerca San Fele e Muro Lucano, adiacenti ad esso? Con il progresso delle metodiche di ricerca e perforazione, ma anche grazie alle facilitazioni fiscali ed autorizzative accordate dai governi nazionale e regionali cosa diventerà il territorio regionale? Le ricerche dell’AGIP del 1985 del permesso di ricerca Picerno Negli anni Ottanta risultano presenti in 7
provincia di Potenza, tra gli altri, i permessi di ricerca Monte Caruso della Italmin Petroli (10%), Texaco (30%), Sovererign (20%) e Ashland (20%). La Texaco realizzerà il pozzo esplorativo San Fele1. Altri permessi in provincia di Potenza sono quelli Avigliano, Potenza, Muro Lucano,San Fele 1 e 2, Ripacandida, Laurenzana, Viggiano, Monte Sirino ed altri. Una presenza, questa delle compagnie minerarie, che conferma l’interesse per il sottosuolo e non solo della regione. Il permesso di ricerca “Picerno” viene conferito nel 1985 all’AGIP su una superficie di 54.345 ettari. Dopo gli studi geologici ed i rilievi sismici realizzati nell’area, l’AGIP vi rinuncia nel 1989. Nella relazione di rinuncia del 1989 si legge “ un notevole sforzo esplorativo è stato fatto per studiare il permesso Picerno: 4 campagne sismiche per un totale di 367 Km, utilizzando anche l'elicottero, reprocessing di 54 Km di linee sismiche, interpretazione e modelling gravimetrico/magnetometrico. Questi lavori non hanno portato all'individuazione di prospects da esplorare con la perforazione di un pozzo. L'area, dato il suo assetto geologico strutturale, non sembra presentare interesse minerario. Un ulteriore sforzo esplorativo non è giustificato, considerando che sono state utilizzate le migliori tecniche di acquisizione sismica attualmente disponibili e sofisticate analisi gravimetrico/ magnetometriche. Per quanto gli impegni Picerno. sopra esposto, nell'impossibilità di assolvere gli di perforazione, si intende rinunciare al permesso Picerno”. Subito dopo sarà la Enterprise Oil Exploration ad inoltrare presso gli uffici ministeriali la richiesta di ricerca su parte del permesso “Picerno”. La Enterprise mondo
Oil
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Exploration
nel
La compagnia mineraria inglese, con settori principali di attività in Gran Bretagna e Irlanda del Nord , Europa , Brasile e Golfo del Messico è stata acquisita successivamente dalla Royal Dutch Shell . Il permesso Baragiano della Enterprise Oil Exploration venne presentato nel 1991 assieme alla FINA Italia, in J.Venture con la compagnia minerartia inglese, cessando nel 2001 per scadenza del titolo. La Enterprise Oil in Basilicata nel 1991 E’ del 30 agosto 1989 la prima relazione del responsabile dell’esplorazione della Enterprise oil Exploration, C.A.Y. Brown che nel presentare l’istanza di permesso “Baragiano” nel 1991 traccia le linee progettuali dell’area ubicata nell’Appennino Meridionale, con un estensione di 54.545 ettari. Dopo le scoperte in zone limitrofe, Brown evidenzia “le notevoli potenzialità minerarie dell’area in istanza”. Enterprise oil è presente all’epoca in Italia, con una sede a Roma, dal marzo 1985 ed è coinvolta in qualità di partner in 19 permessi localizzati in tutte le aree italiane di maggiore interesse minerario. Inoltre, la società ha già presentato - si legge nella relazione -alcune istanze di permessi come operatrice o come partner ed altre sono in corso di preparazione. Per quanto riguarda la presenza Enterprise oil nell'Appennino Meridionale, si ricorda che la società è presente in qualità di partner nei permessi Baselice, Buonalbergo, Aquilonia, Laurenzana (Fina optr.), Monte Sirino (Petrex optr.) e Torrente Sauro (Total optr.). E'presente inoltre nel permesso Monte Alpi (Petrex optr.) ove, in seguito alla importante scoperta di 8
idrocarburi liquidi, è stata presentata una istanza di concessione denominata Grumento Nova. Gli studi e le ricerche sismiche della Enterprise Exploration L’interesse della compagnia mineraria - si legge sempre nella relazione - è l'esplorazione nella zona di subthrust dell'Appennino Meridionale, ha finora prodotto quattro scoperte di idrocarburi liquidi: Caldarosa (Aqip/Selm), Costa Molina (Agip) e Monte Alpi (Petrex/Enterprise/TCPL) nella parte meridionale dell'area, e Benevento (Agip) nella parte settentrionale. Queste scoperte sono state effettuate nelle unità dell'autoctono Apulo, in strutture rialzate e delineate da faglie dirette ringiovanite dalla tettonica compressiva, allineate lungo la direttrice NO-SE e ricoperte dalle coltri sovrascorse. si ritiene che i culmini di queste strutture si estendano nella parte nordoccidentale del permesso Monte Alpi (ndr Basilicata) ed attraversino la zona in istanza. Questo rende l'area in esame – è scritto nella relazione introduttiva estremamente interessante dal punto di vista esplorativo. La geologia profonda e la roccia petrolifera madre
La piattaforma Apula iniziò a depositarsi nel Triassico Medio e continuò fino al Miocene. Durante il Triassico Medio cominciò la sedimentazione marina lungo il margine passivo del giovane Oceano Tetide. In questo margine continentale si generarono vari sistemi di faglie distensive, che delimitarono degli alti strutturali a sedimentazione carbonatica e dei bacini. Nell'Appennino Meridionale il sistema di bacini e alti strutturali sopradescritti, può essere individuato nella Piattaforma Appenninica, nel Bacino VULTURE MAGAZINE
Lagonegrese e nella Piattaforma Apula. Sedimenti di bacini ristretti si depositarono all'interno della Piattaforma Apula. Tali sedimenti, ricchi di materia organica, possono costituire la roccia madre dei vari ritrovamenti. Il complesso processo che portò alla formazione dell'Appennino, iniziò durante il MioPliocene e diede luogo al sovrascorrimento sequenziale delle coltri di sedimenti da ovest verso est. I sedimenti dell'Oceano Tetideo, Le Liguridi, sovrascorsero la Piattaforma Appenninica, la quale a sua volta sovrascorse i sedimenti del Bacino Lagonegrese. Infine, durante il Pliocene, questo insieme di thrust si mosse sopra
l'Avampaese rappresentato Piattaforma Apula.
dalla
Le antiche faglie distensive presenti nella Piattaforma, sotto le spinte compressive, furono cosi riattivate per dare origine ad una fascia di strutture rialzate poste sotto la coltre sovrascorsa e situate lungo la direttrice NO-SE. Enterprise Oil ritiene che lungo questa zona di strutture, presenti anche nell'area in istanza, vi siano delle potenziali trappole nei punti di intersezione con faglie trascorrenti ad esse perpendicolari. La relazione della Enterprice Oil dettaglia con mappe e 9
schemi il target delle cosiddette “rocce madri” affermando”tuttora non è stata identificata alcuna sicura roccia madre, sia nei sedimenti investigati dai pozzi, sia negli affioramenti nell'Appennino Meridionale. Ciononostante, la presenza di mature rocce madri nell'area è dimostrata dalle scoperte di giacimenti di idrocarburi liquidi (da pesanti a molto leggeri) finora effettuate. si ritiene che sedimenti marini di bacino ristretto (ottime rocce madri) possano essersi depositati all'interno della Piattaforma Apula durante il Triassico. Altre ipotetiche rocce madri possono essere rappresentate da sedimenti di ambiente lagunare di età triassica, o anche più recenti. Ulteriori acquisizioni di linee sismiche. La richiesta di proroga di scadenza e l’obbligo della perforazione
Nel 1994 il Dr. Peter M. Jackson, direttore del Settore esplorazione della Enterprise Oil Exploration presenta la richiesta di proroga del permesso minerario al Ministero dell’Economia con il quadro ecnomico relativo alla prima fase di ricerca costato complessivamente 5 miliasrdi di vecchie lire. Un lavoro di rilievo sismico complesso che ha comportato - si legge - l’esplosione di
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migliaia di cariche di esplosivo. Il lavoro di interpretazione, affidato a diversi contrattisti come la società Geosystem di Milano e Arnold Oramnge Associates di Austin in Texas, individuò tra le aree favorevoli per la perforazione del pozzo esplorativo quella del Monte Foj. Da Houston, il 6 settembre 1995, la Union Texas Petroleum Holdings, Inc annuncia che la consociata interamente controllata, la Union Texas Inc ha stipulato un accordo per l’acquisizione del permesso Baragiano, nell’Appennino in Basilicata - Sud Italia decidendo di acquistare dalla Enterprise Oil Exploration una quota del 20%. A quest’ultima - informa la compagnia texana con partecipazioni nei permessi Forenza in Basilicata - resta una quota del 30% mentre le restanti è detenutata da Mobil Società Adriatica Development In c (25%) e Fina (25%), specificando il costo del pozzo esplorativo il 17 milioni di dollari lordi. L’area del sud Appennino conclude la compagnia di Houston - offre interessanti condizioni fiscali La perforazione del pozzo di Monte Li Foj Nel 1995 il direttore dell’esplorazione, Andrew Read e della Perforazione, Dave Scott, presentano il programma geologico e di perforazione del pozzo. Alla Enterprise Oil Exploration con il 50 % delle quote, si affiancano nel 12995 con quote deol 25% ciscuna la Fina Italiana e la Mobil. Obiettivo del pozzo ubicato a 1107,7 metri slm nel comune di Picerno sono i carbonati dell’unità Apula interna a 10
6.345 metri TR di profondità. Nel mese di agosto 1995 hanmno inizio i lavori di allestimento della postazione, con i primi clamori della scoperta del petrolio non solo in Val d’Agri dove ENI e Shell già realizzano il programma previsto da tre distinte concessioni. Viene incaricata per la perforazione la società Pergamine RIG 18 - Ideco E 3000. Strutturalmente - è scritto nella relazione dei due tecnici inglesi - l’area è caratterizzata da una tettonica piuttosto complessa con sequenza stratigrafica sovrascorsa e caratyterizzata da un retroscorrimento. Il pozzo esplorativo affermano i due tecnici - permetterà di ottenere informazioni di grande interesse regionale non solo relative alla piattaforma Apula, ma anche per quanto
reservoir. In parole povere i tecnici annunciano interessanti scoperte considerando che “il pozzo Cerro Falcone 1, pur non lontano, è infatti ubicato in un complesso strutturale separato da lineamenti di ordine regionale e a profondità del tutto differente, mentre il pozzo San Fele (ndr Texaco)è ubicato in un contesto simile ma purtroppo non sembra aver raggiunto l’obiettivo prefissato. L’incidente di perforazione rinuncia al pozzo Monte Foi
e
la
Nel riassumere le fasi temporali salienti del permesso di ricerca Baragiano in una relazione del mese di Ottobre 1998, la Enterprise Oil Exploration comunica un collassamento del casing avvenuto nel 1997 a 5.000 metri. Mancano per raggiungere la Piattaforma Apula, obiettivo mineriario, altri 1.500 metri. La compagnia mineraria valuta non conveniente relalizzare un secondo side-track ( ndr tecnica di deviazione e chiusura del foro principale) indicando come preferibile riprendere il pozzo esistente attualmente sospeso da riperforare dalla superficie “evitando i gravi problemi riscontati in monte Foi” pur se occorrerebbero 200 giorni invece dei 20 giorni necessari a riprendere il pozzo. Appare inoltre nella relazione quello che sembrerebbe un errore nell’obiettivo della perforazione “il pozzo non risulta più trovarsi sulla cresta della struttura bensì di fianco”. Per ragioni economiche la compagnia mineraria decide di chiudere e abbandonare la perforazione del pozzo divenuto classificato “Monte Foi 1 ST 3” con la realizzazione cioè di tre sidetrack.
riguarda la serie alloctona sovrastante il VULTURE MAGAZINE
L’abbandono definitivo della Enterprise Exploration Con la relazione del Dr. Sergio Morandi, responsabile Exploration 11
vengono riassunte le fasi salienti di ricerca, la perforazione del pozzo Monte Foi ed il successivo abbandono: “Dopo le rielaborazioni sismiche effettuate nel 1998, a seguito della reinterpretazione sismica di tutta l'area, si è convenuto che nessuno dei prospetti evidenziati in precedenza avesse le condizioni minime di economicità tali da giustificare sia l'esecuzione di un nuovo rilievo sismico di dettaglio, che la potenziale perforazione di un pozzo esplorativo. Per tali ragioni il permesso viene rinunciato prima della sua scadenza naturale al termine delle operazioni di ripristino integrale del sito Monte Foi 1”. I dati acquisiti durante ed in seguito alla perforazione del pozzo, in particolar modo attraverso la campagna sismica 2D eseguita nel 1997 - è scritto nella relazione - ed il reprocessing di circa 290 km di linee sismiche nel 1998, hanno permesso di ottenere una migliore definizione dell'orizzonte sismico corrispondente al tetto della Piattaforma Apula e, al tempo stesso, di avere un maggior controllo sia sulle velocità sismiche delle unità alloctone che sul/a geometria del prospetto Monte Foi. Pertanto questi ultimi risultati che indicano la Piattaforma Apula, in corrispondenza di Monte Foi, alla profondità di 6600 m TR, hanno portato alla considerazione di abbandonare definitivamente il pozzo in quanto una ripresa dello stesso appare, dal punto di vista operativo, estremamente rischiosa. Le operazioni di ripristino vengono effettuate tra le altre dalla ditta lucana Iula che aveva realizzato lo sbancamento della piattaforma petrolifera del pozzo monte Foi . Il Permesso di Ricerca Monte Li Foi dell’ENI del 2007 Una nuova recente istanza di permesso ENI denominata “Monte Foi”, presentata nel 2007 presso gli Uffici competenti del Ministero dello Sviluppo Economico, è in VULTURE MAGAZINE
itinere per le autorizzazioni da parte della Regione Basilicata. Questo Ente, con determinazioni dirigenziali dell’ufficio compatibilità ambientale del dipartimento ambiente della Regione Basilicata, rispettivamente la n. 1520 e la n.1535 del 26 ottobre 2012, pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione Basilicata n.41 del 16/11/2012 (I parte), nonostante i pareri contrari e le opposizioni presentate già nella fase preliminare di screening da parte di cittadini e numerosi comuni ricadenti nelle aree dei permessi di
ricerca ENI Monte Foi (Baragiano, Picerno, Ruoti, Savoia di Lucania, Tito, Pignola, Potenza) e San Fele (Atella, Ruoti, Filiano, Muro Lucano, Rapone e San Fele), ha deciso di assoggettare, ai sensi dell’art.15, comma 1, della L.R. 47/98 alla successiva fase di procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) le due istanze ENI. Con la legge di moratoria regionale, la n. 16 del 2012 (art.37) in attesa del giudizio della Corte Costituzionale su ricorso del Governo per incostituzionalità della legge regionale, gli uffici regionali azzerano le opposizioni già presentate dai comuni che ora dovranno tenere alta la guardia e l'attenzione affinché gli stessi uffici regionali non rilascino parere ambientale VIA positivo per le due istanze di ricerca idrocarburi che spianerebbe la strada all'ENI. Ricerca a cura di: Antonio Bavusi *. http://www.pandosia.org 12
La giornata della memoria, in poesia
Questa Giornata della Memoria è il caso di dedicarla alla poesia. E ad un poeta poco conosciuto nelle accademie, Miklós Radnòti, un cantore di elevato spessore nella poetica popolare del suo paese, l’Ungheria. Era ebreo, nato a Budapest il 5 maggio del 1909, studiò filosofia all'Università di Szeged, ma non poté mai esercitare la professione d'insegnante. Le persecuzioni naziste nel suo tormentato Paese lo portarono a spostarsi; ma incalzato e braccato, fu rinchiuso in vari campi di concentramento sia in Ungheria che in Serbia. Venne fucilato ad Abda (a nord del suo Paese) il 10 novembre del 1944, quando aveva solo trentacinque anni. Nei suoi vestiti, rintracciati in una fossa comune, fu trovato il suo ultimo taccuino di versi. Ha composto fino alla atroce morte. Amava i poeti francesi, Radnòti, ma da appassionato osservatore, privilegiava intravedere i cambiamenti sia sociali quanto urbani. Nella contemporanea poesia ungherese, Radnòti rappresenta una delle voci nuove della corrente di ispirazione popolare, manifestatasi a partire dagli anni '30. Per ricordare questo grande poeta ungherese, sterminato come migliaia di suoi conterranei, è stata data alle stampe una raccolta di poesie dal titolo “Mi capirebbero le scimmie”, verso preso da una sua poesia nella quale invoca “la clemenza della buona morte”. Clemenza che purtroppo non gli è toccata in sorte. La sua ultima poesia, ritrovatagli nella VULTURE MAGAZINE
tasca dell’impermeabile nel 1946, per dare al poeta una degna sepoltura, Radnòti descrive la morte di un suo compagno violinista, immaginando la propria. Così scriveva: “Gli crollai accanto, il corpo era voltato, / già rigido, come una corda che si spezza. / Una pallottola nella nuca. – Anche tu finirai così, – mi sussurravo – resta pure disteso tranquillo. / Ora dalla pazienza fiorisce la morte – “Der springt noch auf”, suonò sopra di me. / E fango misto a sangue si raggrumava nel mio orecchio”. Ha uno stile proprio, Radnòti. Altrettanto intensi questi versi:“Ti ho nascosto a lungo,/come il ramo tra le foglie / il frutto che tarda a maturare, / e ora fiorisci ai miei occhi / come sullo specchio della finestra d’inverno / il fiore giudizioso del ghiaccio. / E so già cosa significa / quando posi la mano sui capelli, / e custodisco già nel cuore / il movimento della caviglia, / e il bell’arco delle costole / che ammiro con distacco,/ come chi s’è riposato su tali meraviglie che respirano. / Eppure nei miei sogni spesso ho cento braccia / e come un dio in un sogno / ti stringo nelle mie cento braccia.” Armando Lostaglio
:::::::::::::::::::::::::::::::: VENOSA 28 GENNAIO 2013. GLI STUDENTI DELL’I.I.S.S. “QUINTO ORAZIO FLACCO” RICORDANO LA GIRONATA DELLA MEMORIA CON LA PROIEZIONE DEL FILM: “APPARTAMENT O AD ATENE” DEL REGISTA RUGGERO DIPAOLA. “ANORA OGGI SI ASSISTONO A FENOMENI DI RAZZISMO” IL COMMENTO DI ALCUNI STUDENTI Venosa. La giornata della memoria nel centro oraziano è stata ricordata anche dalle scuole. L’I.I.S.S. “Quinto Orazio 13
Flacco” ha ricordato questa giornata difficile da dimenticare con la proiezione del film, presso il cine-teatro Lovaglio: “Appartamento ad Atene” del regista Ruggero Dipaola.
Un film che ha vinto 25 premi nei festival di tutto il mondo. Un film toccante, denso, pieno di suspanse, commovente ed anche ironico. Opera superpremiata, indaga i territori dell’umiliazione quotidiana imposta dal nazismo, un’aberrante dottrina politica nella quale la cultura non esclude la bestialità. La seconda guerra mondiale, l’ideologia nazista, il dramma dell’occupazione, lo spirito dei tempi intrisi di odio razziale hanno ispirato il regista Dipaola per il suo primo film, tratto dall’omonimo romanzo di Glenway Wescott, che ci riporta al lontano 1943, quandoi nazisti occupano gran parte dell’Europa, certi di essere portatori di una nuova Storia. Ad Atene un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Qui vive tranquillamente una coppia di mezza età, gli Helianos, con due figli adolescenti. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto cambia. Metodico, ascetico, crudele, egli è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro rassegnazione. Con la prepotenza e l’indifferenza fredda del vincitore, l’ufficiale tedesco ha fatto della loro casa la propria casa, e di loro stessi niente più che cose al suo servizio. Poi, di colpo, l’assenza. “Il padrone” parte per la Germania, e quando torna è cambiato: VULTURE MAGAZINE
più gentile, indulgente. Ma correnti sotterranei di odio agiscono in segreto e preparano un’agghiacciante vendetta. Nel film vengono descritti i diversi stati d’animo:dalla rassegnazione rispettosa del padre, alla forzata sottomissione della madre, all’ammirazione e al fascino suscitati nella bambina fino alla chiara ribellione del figlio piccolo. Nel film è evidenziato un crudele gioco delle parti: da un lato c’è un ufficiale nazista che abusa del suo potere, dall’altro una famiglia abituata ad affrontare la vita umilmente e a combattere quotidianamente con una guerra che non ha mai voluto. E’ il rapporto tra carnefice e vittima: portatore dell’aberrante piacere del potere assoluto esercitato su chi non può difendersi, il personaggio dell’ufficiale tedesco incarna l’ordine del terrore. A fare da contrasto un intellettuale greco che crede nella libertà di pensiero e di espressione e una donna coraggiosa che difende figli e marito con determinazione, interpretata da una straordinaria Laura Morande. A fine proiezione del film, sono stati avvicinati alcuni studenti, Antonio Lovallo, Viviana Volonnino e Giorgio Griesi che hanno rilasciato un breve pensiero sull’ideologia nazista: “ancora oggi si assistono a fenomeni razzisti e di emarginazione, soprattutto verso etnie e popoli. E’ una indecenza, dopo ciò che è successo con lo sterminio ebreo. A nulla serve ricordare questa giornata della memoria se non dimostriamo con i fatti di voler cambiare e reprimere queste forme di discriminazione, che sono simbolo di pensieri prevenuti nei confronti di persone di diverse origini”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae un momento del film: Appartamento ad Atene.
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Giornata della Memoria
appositamente per loro. Questi campi non esistevano: una volta prelevati dalle loro case gli uomini vennero divisi dalle loro famiglie ed uccisi non lontano dalle loro case e dalle loro terre. Donne e bambini furono costretti ad affrontare lunghissime marce in mezzo alle montagne e tra le asperità del deserto siriano. La maggior parte conobbe la fame, la sete, la sofferenza, il dolore, il sangue, il pianto e la morte. Fu uno sterminio terribile, anche perché tutto avveniva a distanza ravvicinata, gli armeni vennero uccisi a colpi di pugnale, spade, asce e, quando andava bene, a colpi di fucile. I pochi ‘fortunati’ che riuscivano a sopravvivere venivano lasciati morire lentamente sotto il sole. I massacri si fecero sempre più frequenti, nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di Costantinopoli.
Il Movimento Internazionale “Donne e Poesia” in collaborazione con P.E.N. Club Italia Onlus Regione Puglia, Centro Studi e Ricerche di Orientalistica e Sindacato Nazionale Scrittori Sezione Puglia-Basilicata, organizza per la Giornata della Memoria la presentazione del libro “Il richiamo del sangue” di Kegham Jamil Boloyan sul genocidio degli Armeni Sabato 2 Febbraio 2013, alle ore 18,00, in Via F. S. Abbrescia, 47 Bari. Introduzione della scrittrice Anna Santoliquido, relazione del critico letterario Carlo Coppola. Interventi di Luciano Maria Pegorari Direttore Editoriale F.A.L. Vision e dell’Autore, Docente di Lingua e Traduzione Araba presso l’Università del Salento. Tra la primavera e l'estate del 1915, tutti gli armeni delle province orientali della Turchia furono espropriati delle terre di origine e di tutte le proprietà e venne detto loro che stavano per essere trasferiti in campi speciali costruiti VULTURE MAGAZINE
L'operazione proseguì l'indomani e nei giorni seguenti; in un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e leader politici, furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la strada. Così come continua ad accadere ancora oggi in tanti luoghi del panorama mondiale attuale, il Genocidio armeno fu una questione politica mascherata sotto la veste della religione. Una questione per la quale sono stati uccisi circa un milione e mezzo di armeni… K. J. Boloyan
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San Fele 20 gennaio. Festeggiato il santo patrono, San Sebastiano con i tradizionali falò
essere esempio di integrazione fra comunità, fra popoli di estrazione culturale e religiosa diverse. Andrea Graziano e Gianfranco Summa hanno poi eseguito alla chitarra l’Ave Maria di Schubert e delle danze latino-americane. Anche il piccolo coro dei bambini ha eseguito canti, emozionando i sanfelesi tutti, San Seboastianocoralmente il loro santo Patrono. I volontari della Caritas, insieme a quelli dell’Avis, hanno dato anche loro il contribuito alla buona riuscita della ricorrenza, grazie alla preparazione e distribuzione di dolci tipici della tradizione sanfelese. Lorenzo Zolfo
:::::::::::::::::::::::::::::::: San Fele. Anche San Fele, lo scorso 20 Gennaio, ha celebrato il santo patrono San Sebastiano nato nel 256 circa, in Francia, e morto a Roma nel 288. San Sebastiano è stato un santo romano, venerato come martire sia dalla chiesa cattolica sia da quella cristiana ortodossa. In passato invocato come protettore della peste, oggi come patrono della polizia municipale. Particolarmente venerato in Sicilia dal lontano 1575, anno in cui scoppiò la terribile pestilenza, da secoli la sua devozione si è diffusa in quasi tutte le regioni italiane. Nelle città e nei paesi in cui è ricordato, nel giorno della sua festa, appunto il 20 gennaio, vengono preparati e accesi i tradizionali falò per ricordare come le fiamme del fuoco servissero a debellare le epidemie e le pestilenze che dilaniarono la gente nei secoli scorsi. Nella Chiesa Madre di San Fele, dopo la celebrazione solenne della liturgia eucaristica, presieduta dal parroco. d. Francesco Consiglio, si è tenuto il consueto concerto della corale parrocchiale “San Giustino De Jacobis” insieme al piccolo coro, diretta da Rosella Ferrara, coadiuvata dal bravissimo Dino Rigillo. Uno spazio particolare è stato riservato all’interpretazione di Marcel Gravenaz, artista ortodosso, che ha allietato i fedeli con canti tradizionali rumeni. Secondo il parroco, questo vuole VULTURE MAGAZINE
LA LIM: UNA PORTA SUL MONDO
Lavello. Si è svolto presso l’Auditorium del Centro Sociale “M. Di Gilio” il Convegno sul tema “La LIM: Una Porta sul Mondo”. Organizzato dall’Istituto Comprensivo Statale 1 di Lavello, si è aperto con il saluto del Commissario Prefettizio della città, Dott.ssa Rosa CORREALE. Il convegno ha coinvolto l’intero mondo della Scuola, con la presenza degli Istituti presenti sul territorio, nonché famiglie, Istituzioni ed Associazioni. Il Rotary Club di Melfi, rappresentato dal PastPresidente Dott.Lorenzo NAPOLI, e la BPW ITALY Fidapa Sezione di Lavello, rappresentata dalla Presidente Dott.ssa Antonella SIBIO, hanno espresso il loro compiacimento, sull’onda dell’entusiasmo e le competenze della dirigente dell’Istituto, dr.ssa Lucia SCUTERI, che è anche formatrice esperta del LIM. Sono stati donati quindi due Lavagne Interattive Multimediali all’Istituto Comprensivo 17
Statale 1 di Lavello, in riconoscimento di una Scuola che ha intrapreso la strada di guardare al mondo e di arricchire attraverso la cultura globale anche quella locale, mediante la concretizzazione del “pensiero tecnologico”. Ne è esempio la molteplicità di interventi e di iniziative che in soli pochi mesi l’Istituto Comprensivo di Lavello ha realizzato, mettendo in primo piano i veri protagonisti di ogni azione: gli alunni. Alunni che formulano, presentano e sostengono istanze, così da offrire costantemente input che poi la scuola si impegna a realizzare attingendo a risorse interne ed esterne. Richieste che vengono accolte anche da realtà come l’UNESCO che, nel Convegno, ha promosso un bando di concorso volto a tutte le Scuole della regione Basilicata dal titolo ”Il MONDO in una LIM”. L’intervento del Prof. Michele Goffredo, dell’ Università degli studi di Basilicata, Centro Linguistico di Ateneo, che dopo aver informato i presenti dell’intenzione di stipulare un accordo tra l’Università e l’Istituto comprensivo, ha relazionato sull’ importanza della LIM, sostenendo che è una tecnologia utile, che influisce favorevolmente sulla comunicazione e sui processi di apprendimento. L’uso della LIM favorisce livelli più elevati di interazione in classe quando i ragazzi sono messi nelle condizioni di manipolare contenuti multimodali e tali interazioni risultano significative quando i docenti riescono a guidare gli studenti nel costruire e nell’esprimere la propria conoscenza in funzione di obiettivi prefissati dal docente. A seguire, l’intervento della Prof.ssa Margherita Fasano, dell’Università degli studi della Basilicata che ha relazionato sul ruolo del docente nel XXI° secolo. “La lavagna digitale è uno strumento che può catalizzare un cambiamento e gli insegnanti hanno necessità di formazione e supporto in itinere, per trasformare uno strumento potenzialmente innovativo in un concreto supporto alla trasformazione della propria pratica didattica”. Il pensiero pedagogico che sottende tale processo VULTURE MAGAZINE
innovativo è lo stesso che sostiene la metodologia del COSTRUTTIVISMO INTERAZIONISMO: ragazzi, considerati “vasi da riempire di saperi” nella scuola trasmissiva prima della LIM, ora partecipano attivamente alla costruzione del proprio sapere.’ Da qui il nuovo ruolo del docente: motivatore, facilitatore, tutor, mentor. L’intervento che ha particolarmente incantato l’assemblea è stato quello della Dirigente Scolastica Lucia Scuteri, la quale ha mostrato in modo eccellente ed originalissimo le potenzialità della LIM, evidenziando che studi recenti definiscono tale strumento versatile e adatto a tutte le discipline e ai diversi livelli scolastici; di supporto all'esposizione del docente; influisce positivamente sull'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli studenti; può contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc) nella didattica. “Paradossalmente è la tecnologia, con le sue nuove forme di comunicazione e di strutturazione dei saperi (ipermedia, reti, realtà virtuale), a riportare prepotentemente nella scuola la dimensione della emozionalità. La forte interattività che questi ambienti consentono, rendendo la comunicazione sempre più simile a quella interumana, enfatizza il coinvolgimento dell’utente, consentendo di affermare che navigare un ipermedia, collegarsi in Internet o immergersi in un mondo virtuale certamente mette in moto emozioni di varia natura. La LIM, inoltre, consente un approccio graduale, una scoperta progressiva delle potenzialità dello strumento e della didattica con le risorse digitali. Sulla superficie interattiva, infatti, è possibile ancora scrivere e disegnare come sull'ardesia. La LIM è considerata una delle condizioni indispensabili del processo di innovazione didattica. Armando Lostaglio 18
BARILE. 26 GENNAIO 2013. ALCUNE IMMAGINI DI STRADA PERICOLOSA MESSE SU FACEBOOK FANNO ARRABBIARE AMMINISTRATORI. L’ASSESSORE DEOREGI RIFERISCE: “ NON RISOLVE IL PROBLEMA, MA CREA POPULISMO” Barile. Ormai è noto che su facebook si parla di tutto, dalla politica, allo sport, fino a notizie di vita quotidiano dei paesi. Da alcuni sostenitori di Barile è stato creato un link dal titolo:la voce del popolo barilese, dove si parla di tutto ciò che riguarda il centro arbereshe. Uno di questi sostenitori, Gianmarco Tirico ha ripreso alcune buche sulla strada che conduce al cimitero ed ha rivolto un appello agli amministratori: “Siamo nei pressi del Cimitero di Barile come potete notare ci sono due grosse buche che rendono la strada un vero pericolo, poi volevo segnalare che servirebbero delle panchine per i più anziani che ogni giorno frequentano il cimitero.
Nell'arredo urbano di parchi, giardini pubblici , cimiteri e aree pedonali, panche e panchine non possono mancare lungo i percorsi e negli spazi di aggregazione. Purtroppo, la situazione e' questa!. Penso come un normale cittadino che bisognerebbe far risistemare questi VULTURE MAGAZINE
disagi, per far si' che Barile sia migliore !”. A rispondere a questa denuncia di strade disagiate, l’assessore Danilo Deoregi: “Sono a conoscenza di queste buche, ma c'e' carenza di pecunia. E mettere su Fb ogni 10 minuti una foto non risolve il problema, ma alimenta il populismo, viceversa, fare un insieme di foto e stabilire quali le priorita' da assolvere apparirebbe meno poipulista e probabilmente piu' risolutivo. Se poi uno lo fa' per altro continua cosi'... a spalmarci la merda addosso su internet penso non ci guadagni nessuno”. Replica di Francesco Di Tolve, consigliere comunale di minoranza: “Senso delle Istituzioni pari a zero! Mi spiace che si perdono occasioni importanti di dialogo e così facendo non aumenta il populismo caro Danilo Deoregi ma l'antipolotica che è ben altra cosa”. Lorenzo Zolfo
:::::::::::::::::::::::::::::::: MELFI. ANCHE L’ARCHEO CLUB DELLA CITTA’ FEDERICIANA ALLA MOSTRA SUI CARNEVALE DELLA BASILICATA DI TRICARICO CHE SI INAUGURA DOMENICA 3 FEBBRAIO Melfi. Si inaugura domenica 3 febbraio ore 11,30 a Tricarico (MT) la mostra sui carnevali della Basilicata, organizzata dall’archeoclub sede di Tricarico in collaborazione con la sede di Melfi . La peculiarità della mostra, che sarà allestita nel centro storico di Tricarico con banner della dimensioni di 70 x 100, voluta dalla Presidente archeoclub di Tricarico arch. Renata Labella , dalla Coordinatrice Regionale dr.ssa Enza Spano è quella di essere stata pensata non in un luogo chiuso ma in un quartiere di Tricarico e pertanto costantemente visibile e visitabile. Il percorso lungo cui sono distribuiti i 21 banner, parte dalle spalle della Chiesa Madre, si snoda verso Largo Assunta attraversando vicoli caratteristici 19
e si ricollega al corso concludendosi nel suggestivo accesso a Palazzo Ducale. Le fotografie, che ritraggono i carnevali tipici della Basilicata, sono state realizzati da Vincenzo Fundone fotografo e studioso dei riti antropologici della Basilicata e membro dell’archeoclub di Melfi , mentre i manifesti sono stati ideati dall’ing. Maria Italia Insetti, socia dell’archeoclub di Tricarico. L’intento di questo allestimento è anche e soprattutto quello di promuovere il territorio e di offrire ai visitatori l’opportunità, oltre alla visita della mostra, di conoscere angoli caratteristici del centro storico di Tricarico che non sempre sono oggetto di visite. E’ già il secondo anno che l’archeoclub collabora con la Pro-loco di Tricarico, il Comune di Tricarico, il Dipartimento Cultura della Regione Basilicata e con l’APT per le iniziative volte alla realizzazione del raduno dei Carnevali ed è in tale logica che quest’anno si è avviato il gemellaggio con il carnevale di Manfredonia –Tricarico. La mostra sarà inaugurata dall’assessore alla Cultura Regionale Vincenzo Viti e dai rappresentanti ufficiali locali. Lorenzo Zolfo
La foto ritrae la locandina della mostra dei carnevali di Tricarico. VULTURE MAGAZINE
SANITA’: SANITA’ FUTURA, CONTRO IL “LOW COST” PIU’ STRUTTURE POLIFUNZIONALI
“Il monitoraggio effettuato nel Materano dall’Associazione Cittadinanzattiva, in collaborazione con sigle sindacali, con la conclusione che anche i cittadini di Matera e del Materano, secondo una tendenza diffusa in tutto il Paese, preferiscono strutture sanitarie polifunzionali, ci conforta nella scelta, che è elemento essenziale della nostra strategia associativa, di estendere e qualificare servizi e prestazioni di poliambulatori e singole strutture private accreditate al Servizio Sanitario Regionale, mettendoli in rete”. E’ il commento di Michele Cataldi, presidente di Sanità Futura, che evidenziando l’esperienza di Polimedica a Melfi, una struttura sanitaria, fatta di risorse umane e mezzi che si è data anche il compito di aiutare a comprendere gli aspetti della salute offrendo la competenza di un’assistenza sanitaria specializzata, specie attraverso il Progetto “Prenota Salute”, con la parola d’ordine “caring people” (badare-curare la gente) sottolinea che “è questa in particolare la risposta più efficace al crescente fenomeno “sanità low cost”. Si tratta di pacchetti di esami a prezzi speciali sono offerti dalle grandi strutture, ma anche i singoli medici o i piccoli studi associati 20
giocano la carta dello sconto per attrarre i pazienti. In ogni parte di Italia. Anche se in certi casi – continua Cataldi - ci si chiede ancora se sia davvero possibile offrire prestazioni di qualità a basso costo e quindi usufruire di questi sconti senza rischi per la salute”. Secondo uno studio di Sanità Futura dedicato al fenomeno della sanità low cost si registra anche nella nostra regione un aumento di attività del 25-30 per cento all'anno. Per la spesa dei lucani il calcolo approssimativo di Sanità Futura è di 2.500-3000 lucani nell’ultimo biennio per un milione-un milione e mezzo di euro. A questi dati fa da contraltare quello del Censis: tra i 40 e i 60 mila lucani rinunciano a curarsi per problemi economici. Il numero dei cittadini della nostra regione che non può permettersi di pagare una visita specialistica, cicli di terapie e cure, di tasca propria, anzi, purtroppo, continua a crescere con la tendenza ad andare a caccia sul web delle offerte sanitarie meno costose. “Il “vero low cost” – sottolinea Cataldi - è in primis il Servizio Sanitario Nazionale ed è un patrimonio di tutti e un indiscutibile traguardo sociale. Il low cost di cui si parla frequentemente oggi è nato dalle prestazioni non interamente coperte attraverso il Ssn, come quelle odontoiatriche o quelle di natura più estetica. Solo successivamente la crisi economica ha amplificato questo mercato, ponendosi come alternativa al servizio pubblico, che talvolta propone tempi di attesa troppo lunghi, soprattutto per le prestazioni di controllo, mentre la richiesta reale di salute è influenzata marginalmente dalla crisi. Quando si tratta di problematiche importanti diventa fondamentale la scelta della struttura presso cui effettuare le prestazioni. Il paziente sceglie la qualità e la sicurezza. In fin dei conti si tratta della nostra salute!”. Il paziente è, invece, molto più cauto nel valutare l’opportunità di effettuare prestazioni non essenziali o differibili. Per cui sicuramente risentono delle attuali VULTURE MAGAZINE
critiche condizioni economiche le strutture che offrono, in prevalenza, prestazioni accessorie anziché la risposta ad una reale ricerca di diagnosi o ad un controllo efficace di trattamenti o terapie cliniche. Non a caso sono sempre sul tavolo dell’Assessore Martorano le proposte delle strutture sanitarie private accreditate (una cinquantina di poliambulatori specializzati con circa 600 unità lavorative) perché il CUP (Centro Unico di Prenotazione) funzioni sul serio rispondono alle esigenze di ridurre la “mobilità passiva” che pesa sul bilancio regionale per 40 milioni di euro l’anno, alimentando nuovi flussi di utenza lucana che paga il ticket più alto d’Italia verso altre regioni, di ridurre le liste di attesa che nonostante i passi in avanti delle Aziende Sanitarie sono ancora troppo lunghe e di realizzare l’interazione tra pubblico e privato. “Il punto di partenza – continua Cataldi non può che essere l’offerta calante delle prestazioni sanitarie pubbliche per le minori risorse a fronte della domanda crescente da parte dei cittadini. Ticket, superticket, tagli dei fondi sanitari, blocchi dei contratti a strutture sanitarie private accreditate, stanno sempre di più impoverendo i servizi per l’utenza e svilendo la professionalità di chi vi opera. A fronte della crisi sta passando l’idea che non è più possibile garantire la salute per tutti e l’universalità del servizio è in pericolo, con un crinale pericoloso dove l’asticella di chi ha titolo alle prestazioni pubbliche si abbassa sempre di più. Le conseguenze sono scaricate direttamente sulle piccole strutture private che specie in Basilicata sono poliambulatori, centri pluriservizi-prestazioni, vale a dire piccole imprese e non certo le grandi cliniche o i grandi centri di cura delle regioni del Nord. Fino ad oggi in questo mondo della sanità privata c’erano solo due concorrenti: il sistema accreditato, costituito in gran parte dalle strutture convenzionate con il SSN, e il privato “puro” per i cittadini più abbienti. Adesso con le prestazioni low cost il sistema 21
viene modificato con sempre più cittadini che “scoprono” di poter avere prestazioni sanitarie a basso prezzo, almeno per una prima volta, e non si pongono adeguatamente la questione di garanzia di qualità e professionalità. A noi che facciamo della sanità privata un’impresa di servizio, e come principio etico non per lucrare sulla salute della gente, non spaventa la concorrenza su qualità e professionalità, specie rispetto a strutture, attrezzature, ecc., di cui ci dotiamo con nostri investimenti. Piuttosto non abbiamo alcuna voglia di competere con medici e centri croati ed ungheresi che promettono cure miracolose a poco prezzo”.
:::::::::::::::::::::::::::::::: SERVIZI DI COMUNICAZIONE TERRITORIALE SUD 1 TEL. 080-5507234 FAX 080-5507025
INAUGURATA LA SEDE RINNOVATA DELL’UFFICIO POSTALE DI GENZANO DI LUCANIA
L’ufficio, più accogliente e più funzionale, dispone anche dello Sportello Amico Genzano di Lucania, 29 gennaio 2013 – E’ stata inaugurata questa mattina la sede completamente rinnovata dell’ufficio postale di Genzano di Lucania, in Via Vulture, predisposta secondo le moderne VULTURE MAGAZINE
linee “lay out”. Al taglio del nastro era presente il Direttore della Filiale di Potenza di Poste Italiane, Francesco De Marco. L’ufficio, più accogliente e più funzionale, dispone di 4 sportelli di cui 3 per i Prodotti Bancoposta e 1 per i Servizi Postali. Le principali novità consistono nella eliminazione dei vetri divisori, l’informatizzazione di tutti gli sportelli al pubblico, la disponibilità di un’Area Prodotti Finanziari riservata. E’ inoltre attivo lo Sportello Amico, istituito per semplificare i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, al quale rivolgersi per ottenere visure catastali, permessi di soggiorno, servizi Inps Card, effettuare il pagamento dei contributi previdenziali e dei bollettini di assicurazione contro gli infortuni domestici. Il cash dispenser, disponibile 24 ore su 24 per i possessori di carta Postamat, è dotato di uno speciale dispositivo elettronico “antiskimmer” per impedire la clonazione delle carte credito. Particolare attenzione è stata riservata al problema della sicurezza con la quasi totale eliminazione del contante dai banconi attraverso dispensatori di denaro a tempo per ogni operatore di sportello, il monitoraggio dei locali attraverso apposite telecamere, totale visibilità dall’esterno attraverso vetrine più ampie e trasparenti, porte di sicurezza. Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei diversamente abili, si è prestata attenzione anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e uno sportello è stato realizzato con un piano di lavoro più basso e quindi più facilmente accessibile. L’ ufficio osserverà orario di apertura al pubblico: 8.25 – 13.35 dal lunedì al venerdì e 8.25 - 12.35 il sabato.
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L’appuntamento del sabato su: www.tg7basilicata.blogspot.it
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“E’ LA MIA VITA”: IL PRIMO LAVORO DISCOGRAFICO DI MARIO BELLITTI
Un primo traguardo di un’intensa attività artistica che completa un lungo percorso di impegno dedicato allo spettacolo cominciato nel 1980 con la danza e proseguito in piccole-grandi piazze con piccoli-grandi eventi musicali: è questo il leit motiv del cd “è la mia vita” di Mario Bellitti, agente di spettacolo e organizzatore di eventi tra i quali il Festival di Potenza (giunto alla dodicesima edizione) presentato ieri a Potenza ai giornalisti. Il cd (edizioni musicali e discografiche Rouge et Noir) contiene tre brani inediti composti da Melania Panza e Mario Bellitti (E’ la mia vita, Come Alice, Sogneremo noi) ed un tributo a Wess (Pianeta lontano, musica e testi di Pafon). La canzone da cui prende il titolo il cd è una specie di sintesi di vita per un artista poliedrico che ha deciso di passare dall’attività professionale di impresa di spettacoli al palcoscenico. “Sono particolarmente riconoscente a Melania Panza, giovane compositrice, cantante musicista di Napoli che – sottolinea Bellitti – ha interpretato il mio stile di vita ed ha realizzato altre due canzoni dedicate a temi sociali di grande attualità. In Come Alice, è la donna imprenditrice alle prese con gli ostacoli che gli uomini pongono sul suo cammino, alle prese con le sue debolezze e la sua caparbietà che diventa il soggetto principale, senza rinunciare alla poesia della musica. Sogneremo noi invece è la riproposizione-reinterpretazione della tragica storia della giovane donna di VULTURE MAGAZINE
Cosenza, madre di una bambina, che in un momento di grave sconforto ha deciso di mettere fine alla sua esistenza. Un tema quest’ultimo che tiene dentro la sofferenza diffusa tra le giovani generazioni femminili che non riescono a costruirsi un futuro. Abbiamo voluto però mandare un messaggio di speranza perché ci sia un futuro di soddisfazioni per coronare aspirazioni”. Nel lavoro discografico c’è poi il legame con Wess che è stato l’artista che ha creduto nel Festival di Potenza, ha sostenuto il lavoro di Bellitti e della sua squadra di operatori ed agenti di spettacolo, giornalisti e giovani musicisti e cantanti. “Wess – afferma Mario – è stato il migliore incoraggiamento nel proseguire il percorso di promozione e di formazione di giovani talenti. Lui avrebbe voluto una scuola di musica a Potenza”. Gli altri brani contenuti nel cd sono grandi successi della musica italiana che Bellitti reinterpreta con il timbro di voce personale. Il primo cd, risultato del lavoro (prodotto dalla Cd&M Record di Filiano) di un gruppo di artisti (gli arrangiamenti degli inediti sono stati curati da Peppe Barbato, mentre quelli delle cover da Vito Capone) che con Mario ne hanno condiviso l’impostazione. Proprio perché non c’è alcuna intenzione di farlo passare come un sia pure pregevole lavoro hobbistico Mario annuncia che nella prossima stagione estiva proporrà un concerto in tour con una band d’eccezione (Pelle di Luna band) composta da quattro musicisti professionisti e due coriste oltre alla partecipazione di Tania Tedesco, proponendo i brani del Cd e le canzoni più belle degli anni 60-80. Coinvolgere il pubblico di ogni età da un palco e trasmettere emozioni è sempre l’obiettivo di vita dell’agente di spettacolo-cantante. http://www.mariobellitti.com/index.php?option=com_con tent&view=article&id=22
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MARIO BELLITTI a Roma dal 1980 al 1991, intraprende gli studi di Danza Classica, con la Prof. Wilma Valentino, in seguito presso la "Accademia Nazionale di Danza Classica" in Roma diretta da Giuliana Penzi. Prosegue gli studi con Maestri di danza internazionale quali: Zarko Prebil, Victor Litvinov, Franca Bartolomei, Walter Zarpolini, Tuccio Rigano, Tony Ventura , Leontine Snel, Bob Curtis e molti altri, prendendo parte in diverse opere classiche e spettacoli di moderno, attingendo tecniche e stili di vario genere artistico. Nell’ '86 è Assistente coreografo all' americano Nat Bush (danza Afro-Jazz) ed alla scuola di Franco Estill (Coreografo RAI). Fa parte del corpo di ballo in diverse produzioni TV per Canale 5, RAI, e per la TV U.S.A. in uno Show con il cantante Andy Williams con le Coreografie di Walter Painter. Esercita in tournée per due anni la tecnica del Teatro Nero di Praga (ballerino e animatore di pupazzi) nella Compagnia "Teatrino in Blue Jeans" diretta da Lidia Forlini e Sandro Tuminelli (direttore di doppiaggio S.A.S.). Ballerino - mimo - corifeo nel Musical con Oreste Lionello e Maria Grazia Buccella in LISISTRATA da Arsitofane, partendo in tournée dal Teatro Argentina di Roma nei più rinomati Teatri ed Anfiteatri d'Italia. Attività di impresa di spettacoli ed eventi con cast di artisti della musica italiana ed internazionale, patron del Festival di Potenza giunta alla dodicesima edizione, promoter giovani artisti, organizzatore di manifestazioni ed eventi.
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MELFI. 26 GENNAIO 2013. PUBBLICO DALLE GRANDI OCCASIONI ALLA KERMESSE PUGILISTICA ORGANIZZATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. FINISCE IN PARITA’ IL MATCH TRA I DUE PROFESSIONISTI LORIGA E MANCO SOTTO L’ATTENTO SGUARDO DI UN OSPITE ILLUSTRE: ROBERTO CAMMARELLE
Melfi. Pubblico delle grandi occasioni per il 1^ Galà pugilistico che si è svolto ieri a Melfi. Appassionati dei guantoni, sportivi ma anche semplici curiosi hanno affollato gli spalti del Palazzetto dello Sport regalando così una suggestiva cornice ad un evento che ha riscosso un grande successo andando ben oltre le aspettative. Al centro della scena il ring dove si sono alternati atleti di varie età e categorie che, sotto l’occhio attento di una giuria di esperti, hanno dato dimostrazione di come forza, agilità, intuito e intelligenza tattica riescono a fondersi senza mai sfociare nella violenza. Un messaggio che è stato ribadito anche dall’Assessore allo Sport, Rosa Masi infaticabile e scrupolosa organizzatrice della kermesse in stretta collaborazione con l’Accademia Pugilistica Andriese rappresentata da Michelina Forlano. “Questo sport – ha commentato l’Assessore allo Sport, Rosa Masi - non è brutale come alcuni possono credere, ma è una palestra di vita, una 25
fonte d'insegnamento per chiunque sappia cogliere lo spirito di sacrificio, il coraggio, la dedizione di chi quotidianamente fa a pugni con la vita, non gioca mai in rimessa ma è sempre in contrattacco”. Ad impreziosire la serata la partecipazione in qualità di ospite del pluricampione olimpico Roberto Cammarelle. Un palmares invidiabile il suo, ma soprattutto un campione di umiltà e sensibilità che vanno oltre i successi conquistati sul ring. Le stesse qualità umane che ha mostrato verso i suoi innumerevoli fan che hanno voluto immortalare con foto ed autografi una serata davvero speciale. Umiltà che si ritrova anche nelle dichiarazioni di affetto per la Regione che ha dato i natali ai suoi genitori. “Ogni volta che ritorno nella mia terra – ha commentato Cammarelle – è sempre una grande emozione. E’ importante che il pugilato venga promosso in Basilicata, per questo motivo ho accettato con grande piacere l’invito dell’Assessore Masi”. Dopo la beffa alle Olimpiadi di Londra, il boxer plurimedagliato è pronto a mettersi in gioco ai prossimi mondiali in Kazakistan. “Il mio obiettivo – ha confermato Cammarelle – è quello di fare bene ad ottobre.
Per questo mi sto allenando per arrivare preparato ad un appuntamento per me molto importante”. Applausi e tifo da stadio hanno poi scandito gli altri match della serata. Particolarmente apprezzati gli incontri al femminile, a dimostrazione VULTURE MAGAZINE
di quanto questo sport sia trasversale, e poi gran finale con l’atteso match tra i professionisti Stefano Loriga e Andrea Manco terminato in parità. Doverosi infine i ringraziamenti a quanti hanno contribuito in maniera decisiva alla realizzazione dell’evento. “Un ringraziamento particolare – ha concluso l’Assessore Masi – va all’intera squadra della Croce Rossa, della Protezione Civile e della Polizia di Stato oggi rappresentata a Melfi dal Commissario Aniello Ingenito”. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono i due professionisti al termine del match e l’assessore allo sport Rosa Masi accanto a Roberto Cammarelle, durante il suo intervento
:::::::::::::::::::::::::::::::: CALCIO 2 CATEGORIA REAL ATELLA-METANAUTO. LA CAPOLISTA REAL ATELLA BATTE UN CORIACEO METANAUTO E CONSEVA IL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA REAL ATELLA MATANAUTO PICERNO
3 0
REAL ATELLA: Di Biase, Colangelo G., Caldararo, Gamma, Larotonda, Colangelo F.(dal 73° Telesca M.), Storelli (dal 71° Volpe), Guglielmi, Giordano (dal 84° Colangelo V.), Telesca A., Leccese.
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METANAUTO: Capece D., Sileo, Mitidieri, Russo S.(dal 55° Suozzo), Scavone, Merola, Lettieri, Salvia, Capece E., D' Andrea, Russo G. Arbitro: Muscatiello sezione di Venosa Marcatori: al 18’ e 26’ Colangelo F; al 42’ Gamma. Atella Lo scontro tra la capolista Real Atella e il Metanauto, la prima per poter combattere e essere fiera di avere l'onore del primo posto deve vincere, mentre la seconda per salvarsi ha bisogno dei tre punti, va a favore degli angioini. La partita è stata vibrante e da mozzafiato. La cronaca. Al 6’ prima azione insidiosa del match grazie alla punizione del regista offensivo dei casalinghi Telesca A. Al 10’ dal lato sinistro dell'area Colangelo F., l'esterno mancino del Real Atella, si libera di due avversari, ma si divora un bel goal. Al 15’ assist-punizione di Telesca F. per Colangelo F. che sbaglia. Al 18’ punizione battuta magistralmente da Telesca F., serve Colangelo F. che sul filo del fuorigioco inganna il portire Capece D.; quindi 1-0 per il Real Atella. Al 26’ ancora in gol Colangelo F. servito su punizione da Telesca A. Al 30’ l' attaccante del Real Atella Giordano su assist di Telesca A., colpisce bene, ma la sfera i stampa sulla traversa. Al 35’ il Metanauto si rende offensivo grazie al tiro dalla distanza di Salvia. Al 42’ dal lato sinistro dell' area il difensore dei padroni di casa Gamma, realizza un goal da "manuale del calcio". Al 57’ Telesca A. scaglia su punizione dai 20 metri una palla debole, parata da Capece D. Al 64’ punizione degli ospiti affidata a Capece E., ma facile la parata di Di Biase. Al 75’ sfortunato il centrocampista del Real Atella Guglielmi, su calcio di punizione colpisce il legno. Al 78’ ultima palla goal del match, Giordano del Real Atella su calcio di punizione colpisce la traversa. I migliori per il Real Atella, Telesca A., per gli ospiti: Salvia. Lorenzo Zolfo
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VENOSA. NUOTO. CAMPIONI REGIONALI 2013 PER I RAGAZZI DELLA CATEGORIA ESORDIENTI A. “LA VITTORIA FRUTTO DI SACRIFICI E PASSIONE” RIFERISCONO ALCUNI PROTAGONISTI DI QUESTA IMPRESA
Venosa. Domenica scorsa, 27 gennaio a Potenza presso la piscina “Michele Riviello” di parco Montereale si è disputata la terza ed ultima giornata dei campionati regionali invernali di nuoto, riservata alle società lucane. Nella categoria Esordienti A la società “ VENOSA NUOTO 2005” si è aggiudicata il titolo di campioni regionali 2013, superando, nella classifica finale, ben sette società: AICS Potenza, Team Athletic Amatori, Savigi, Amatori Matera, Basilicata Nuoto 2000, Vultur Nuoto e Ondazzurra.I ptoagonisti di questa prestigiosa vittoria sono: Minutiello Cristina, Matera Eufemia (giunta 1^ negli 800 sl), Gerardi Martina, Soldo Fabiana, Colella Vito, Pugliese Nicola, Lupo Antonello, Lichinchi Pasquale, Ditommaso Davide e Manes Ettore. Da tanti anni sono seguiti sotto l’attento sguardo degli allenatori: Caruso Michele , Vella Leonardo e Caprarella Salvatore. Avvicinati alcuni dei protagonisti, Nicola Pugliese, ha riferito: “ abbiamo lavorato molto e ci siamo allenati con costanza per raggiungere l’obiettivo prefissato e vincere i campionati regionali invernali 2013. Non ci fermeremo qui, e 27
promettiamo fin d’ora di continuare gli allenamenti per vincere anche i campionati estivi regionali che si terranno a maggio- giugno 2013”. I genitori di Antonello Lupo sono di Ginestra, mamma Raffaella e papà Antonio, aggiungono: “sono 8 anni che portiamo nostro figlio a Venosa con la speranza che apprenda non solo uno sport, ma conquisti dei primati, come quello di domenica scorsa. I nostri sacrifici sono ricompensati dal lavoro attento e scrupoloso che fanno gli istruttori di questa splendida piscina, diretta egregiamente dal direttore, il dott. Michele Giorgio”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae i campioni regionali invernale della categoria Esordienti A (partendo in alto a sinistra :Nicola Pugliese, Lupo Antonello, Ditommaso Davide, Manes Ettore, Lichinchi Pasquale.Partendo in basso a sinistra : Colella Vito, Gerardi Martina, Minutiello Cristina, Soldo Fabiana e Matera Eufemia.
:::::::::::::::::::::::::::::::: ANCONA 19 GENNAIO 2013. IL VENOSINO MARCO GAI DELLA SCOTELLARO MATERA VINCE I 200 METRI PIANI AL SUO ESORDIO STAGIONALE DEI CAMPIONATI INDOOR DI ANCONA
Matera. La sua prima gara ufficiale alle indoor di Ancona di questo nuovo anno 2013. Gara nella quale si è cimentato, i 200 mt piani in 21”88, precedendo atleti di riguardo come Sebastiano Spotti Cremona sportiva e Filippo Costanti dell’Atletica Marathon Firenze, cioè quella specialità dove gli riesce meglio dimostrare tutto il suo talento. Non a caso ha colto ancora una volta la vittoria. Il giorno dopo, i 400 sono stati affrontati come un allenamento per rompere il ghiaccio con questa specialità durissima dell'atletica (il giro della morte) che gli ha dato molte soddisfazioni nel 2010/2011 ma che aveva tralasciato di praticare per potersi dedicare completamente a 100m e 200m per tutto il 2012. Sicchè la gara di domenica è servita a saggiare le nuove sensazioni che si provano dopo la preparazione invernale (ciclo indoor) protrattasi da ottobre a gennaio. Marco proverà sabato prossimo, ancora una volta ad Ancona, nel corso di svolgimento del campionato italiano di prove multiple indoor a migliorare il suo primato personale di 48"00 stabilito nella gara di semifinale dei campionati assoluti 2012 (video https://www.youtube.com/watch?v=VuNc BhaQvaE). L'obiettivo è quindi fare meglio di quel 48"00, riprendere dimestichezza con i 400 piani (purtroppo la sua specialità, i 200m, non rientra del programma dei campionati italiani ed europei) per poi puntare ad un'altra finale agli assoluti. Lorenzo Zolfo
Risultati e Classifiche Campionato di Calcio Lucano Venosa. Sabato 19 gennaio c'è stato l'esordio di Marco Gai di Venosa da alcuni anni tesserato con della Scotellaro VULTURE MAGAZINE
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CALCIO A 5 SERIE C 2. LA CAPOLISTA ESSEDISPORT VENOSA VINCE E SE NE VA…LA PROMOZIONE IN C 1 SEMPRE PIU’ VICINA BANCONE 6 ESSEDISPORT VENOSA 9
BANCONE: Summa, Rosa, Sileo V. Vaccaro C., Iannielli, Sileo S., Romano, Gruosso, Sileo D., Vaccaro V., Vaccaro R., Vaccaro D. All. Sileo ESSEDISPORT: Nardulli, Crudele, Ferrenti, Paulangelo, Dichirico, Checa, Mollica, Scoca, Antonacci. All. Dichirico
ARBITRO:
Acito
sezione
di
Matera
MARCATORI: Scoca (2), Mollica (2), Crudele (2), Dichirico, Paulangelo, aut. per l' Essedisport; Romano (2), Iannielli (2), Vaccaro V., Rosa per il Bancone. Potenza. Ennesima vittoria per l' Essedisport Venosa, la 10^ per la precisione, che fa volare il team del Presidente Sepe verso la promozione, ormai i bianco-verdi vedono già la coda del Cus Potenza e del Tricarico in C 1, tuttavia non bisogna abbassare la guardia perchè l'imprevisto può essere sempre dietro l' angolo e per non vanificare tutto l' eccellente lavoro VULTURE MAGAZINE
fatto fin' ora bisogna continuare a vincere. La vittoria contro il Bancone è stata importante almeno quanto le due precedenti, con le rivali più dirette, perchè l' Essedisport si era presentata al Macchia Giocoli in completa emergenza, infatti oltre all' assenza di 4 uomini, c' era l' incognita della condizione approssimativa di molti giocatori, reduci da infortuni e malattie, e che in settimana non si sono allenati, ma la risposta sul campo è stata più che positiva come dimostra il 9 a 6 finale. La partita si era messa subito male per i venosini che sono passati in svantaggio già al 2’, per il gol messo a segno da Romano, ma la reazione ospite è stata come sempre impeccabile, dopo 5’ splendido passaggio in profondità di Checa per Mollica che ha siglato la rete del pareggio, poco dopo lo stesso bomber ha deviato di tacco un tiro di Paulangelo, spiazzando il portiere Summa per il vantaggio venosino, tre minuti dopo su azione di corner Ferrenti ha servito splendidamente Scoca, che ha depositato ancora la palla in rete. Il Bancone però ha cercato di rimanere in partita e approfittando di una leggerezza difensiva ospite ha accorciato le distanze con Iannielli, ma dopo neanche 2 minuti ancora Scoca sempre su calcio d' angolo, questa volta battuto da Mollica, ha firmato la rete del 4 a 2. L' ssedisport aveva ormai preso le misure agli avversari e quindi le redini del gioco, tanto che con Dichirico ha allungato ulteriolmente il vantaggio, sul finire del primo tempo un gol per parte, di Iannielli per il Bancone e l' euro gol di Crudele (finalmente dimostra di non essere solo un mastino per gli avversari) per l' Essedisport, hanno mandato le due squadre negli spogliatoi con il punteggio di 6 a 3 in favore della capolista. Nella ripresa Antonacci e compagni hanno legittimato la loro superiorità soprattutto nei primi 15 minuti in cui sono andati ancora a segno con Paulangelo, un autorete propiziata da Ferrenti e con Crudele, quest' ultimo gol arrivato addirittura quando la squadra era 29
in inferiorità numerica per l' esplusione di Ferrenti, sul 9 a 3 la garasi è definitivamente chiusa e i tre gol segnati da lì fino allo scadere dal Bancone sono serviti solo per rendere meno amara la sconfitta e a dimostrare che lotteranno fino alla fine contro tutti gli avversari per conquistare la salvezza. A fine gara segnaliamo il bel terzo tempo organizzato dai padroni di casa, segno che il nostro messaggio continua a diffondersi sempre di più e di questo siamo davvero felici. Per Di Napoli e soci si chiude così la doppia trasferta riservata dal calendario, ora sabato si ritorna al Palaessedi contro l' Universitas Potentia, con l' obiettivo di raccogliere l' ennesima vittoria e aspettare che la matematica consegni un titolo fin ad ora strameritato per questa compagine venosina. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’Essedisport Venosa.
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