Vulture Magazine - 7 Giugno 2011

Page 1

Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 7 Giugno 2011 Federconsumatori – Disservizi Posta………...............................……..PAG. 2 Premio internazionale all'Irccs Crob ………...……..…........................ PAG. 2

I Lunedì del Sociale ………………..................................................….PAG. 3 Alberghiero Di Melfi Che Ha Onorato L’unita’ D’italia…….......……..…PAG. 4 Fede E Cultura Per Il Santo Di Padova.................................................PAG.5 Rionero Ha Ricordato Il Preside Enzo Cervellino..................................PAG.6

VULTURE MAGAZINE

1


Premio internazionale all'Irccs Crob

Federazione Provinciale – Via del Gallitello, 163 – 85100 Potenza Tel.0971/301410 – 320 9391813 e-mail federcons.potenza@alice.it info@federconsumatoripotenza.it www.federconsumatoripotenza.it

I disservizi che si registrano in questi gironi negli uffici postali non sono una novità. Già lo scorso anno per presunti guasti o sostituzioni di piattaforme informatiche tantissimi cittadini furono costretti a lunghe file nell’unico ufficio operativo di via Messina. Oggi la paralisi è totale nel nostro territorio. Ritirare la pensione, effettuare un bonifico, ritirare una raccomandata è diventato impossibile. Un invito agli utenti a rivolgersi agli sportelli della Federconsumatori presenti sul territorio per segnalare situazioni particolari ed avviare le azioni risarcitorie. Un invito urgente a Poste Italiane a trovare una soluzione urgente ed immediata. Con l’occasione si rivolge appello agli elettori a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per i quesiti referendari di notevole importanza a partire dalla privatizzazione dell’acqua esprimendo un Si contro tutte le liberalizzazioni.

Il World Institute of Pain ha premiato l'unità operativa di anestesia e rianimazione dell'Irccs Crob di Rionero in Vulture, diretta da Pasquale De Negri, con il prestigioso riconoscimento a livello mondiale “Exellence in Pain Practice Award”. Il premio attesta l'eccellenza nella pratica della terapia del dolore ed è stato attribuito alla Terapia del Dolore dell'Irccs Crob nel campo della “multidisciplinary clinical pain practice”, per il trattamento a 360 gradi del dolore oncologico. Unico riconoscimento attribuito quest'anno all'Italia, sottolinea la preparazione e la qualità delle cure erogate presso l'Istituto lucano. Per terapia del dolore si intende l'approccio diagnostico, terapeutico e scientifico al dolore, che è una malattia e come tale va trattato. Il dolore cronico rende inabile colui che ne soffre sia da un punto di vista fisico che emotivo e la terapia in questo settore mira ad un miglioramento della qualità della vita. L'iter che ha portato all'attribuzione del premio internazionale parte nel 2009, quando il direttore dell'unità operativa, Pasquale De Negri, sostiene e supera un esame a New York per ottenere la “Fellowship in International Pain Practice”, un programma di certificazione, organizzato dal World Institute, che contribuisce all'avanzamento mondiale e alla standardizzazione degli interventi attuati per la terapia del dolore. Ai medici

VULTURE MAGAZINE

2


che superano questo esame il World Institute of Pain da la possibilità di presentare le credenziali del centro di appartenenza per la candidatura al prestigioso riconoscimento Epp Award.

Successivamente la commissione del World Institute si riunisce prendendo atto delle relazioni degli ispettori e stabilisce quali Istituti a livello mondiale meritino il riconoscimento che ha validità quinquennale. “E' una grande soddisfazione vedere riconosciuto ad un livello così alto il lavoro compiuto, non senza difficoltà, per la terapia del dolore” afferma il dottor Pasquale De Negri. Soddisfazione espressa anche dalla direzione strategica dell'Irccs Crob per il risultato raggiunto, che vede l'Istituto lucano come unico premiato per l'Italia. Lucia Nardiello Addetto Stampa Irccs Crob :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: I Lunedì del Sociale

Il secondo passo prevede l'invio di questionari da parte del World Institute che devono essere compilati dai medici che hanno ottenuto l'accesso al programma. Dopo aver valutato la validità delle schede l'Istituto mondiale invia degli ispettori, infatti, l'Irccs Crob lo scorso novembre ha visto la visita dell'ispettrice Andrea Trescot che ha passato un giorno interno in Terapia del Dolore prendendo nota delle procedure e osservando tutto il lavoro svolto quotidianamente.

A conclusione del ciclo "I Lunedì del Sociale - Formazione al Bene Comune", promosso dalla Commissione per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Venerdì 10 Giugno alle ore 19.00 presso la Sala Conferenze dell' "Albergo-Ostello Il Tetto" P.zza IV Novembre - Melfi (Pz) ci sarà l'ultimo incontro dal titolo "Famiglia, risorsa o problema". Interverrà la Prof.ssa Marinella Sibilla, Ricercatrice Lumsa - Docente in teoria e metodi della pianificazione sociale. Chiuderà i lavori S.E. Mons. Gianfranco Todisco Vescovo della Diocesi di MelfiRapolla-Venosa IL DIRETTORE Tonio Galotta

VULTURE MAGAZINE

3


VULTURE MAGAZINE

4


ALBERGHIERO DI MELFI CHE HA ONORATO L’UNITA’ D’ITALIA Menù, cartelli, aperitivo, fiori e torta tutti a forti tinte tricolori

Celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia a tavola, al meglio, questo l’intento, davvero ben riuscito, poi, che nei giorni scorsi si è concretizzato presso l’Istituto Alberghiero di Melfi in occasione della tradizionale adunata finale, con il pranzo di gala offerto al solito a personalità civili, religiose, oltre che militari della città. Un susseguirsi di tricolore, uno sfolgorante esser verde, bianco e rosso, della giornata, vissuta dal preside dell’Ipssar di Melfi Santomauro, insieme con l’ex preside Corbo, ora al Liceo Scientifico Federico II, con il nuovo sindaco di Melfi Valvano, il vescovo Todisco, docenti ed ex docenti, giornalisti, personalità della città e delle forze dell’ordine, oltre a collaboratori e altre figure che rendono speciale l’istituto professionale che prepara ragazzi nelle professioni di cucina e di accoglienza sala bar. All’esterno si è partiti con un aperitivo, ovviamente tricolore, secondo gusti e preferenze degli ospiti. A scelta il verde del succo al kiwi, il bianco di un prosecco, il rosso di una dose di campari con ciliegia, senza dimenticare stuzzichini infilzati, come fragole, banane e kiwi, o un pezzetto di formaggio bianco, una oliva verde, una saporita ciliegia rossa. E come se tutto ciò di fatto non bastasse, invito a ricordare l’importante appuntamento di quest’anno anche attraverso dei cartelli, come Italia da bere, Italia dei sapori e delle tradizioni, senza dimenticare poi il menù servito dagli stessi ragazzi di 3 C sala bar, guidati dal docente Alberto Santangelo, e con il coordinamento VULTURE MAGAZINE

dell’esperto assistente Giovanni Cerabona, ovviamente preparato con prodotti tipici della zona, dai ragazzi della 3 A e B di cucina, dei docenti Lucia Santarsiero e Giuseppe Zito. Anche i fiori posti al centro dei tavoli, erano realizzati dai ragazzi, in carta ovviamente coi tre colori della nostra bandiera prima che, una preghiera del Vescovo Todisco e le belle parole dei ragazzi, scritte in una lettera che era in bella mostra sui tavoli, dessero inizio al pranzo, esaltando “l’Italia da scoprire, ammirare, da mangiare attraverso tipicità e genuinità”, oltre che ricordare “il rapporto tra uomo e cibo che è vera cultura, se si pensa che, oltre alla necessità di nutrirsi, l’uomo accompagna col pasto momenti certo belli della sua vita, come un incontro galante, una cena di lavoro, la risoluzione di problemi seri”. Il resto, è esaltazione del gusto, della bravura degli chef insieme a quella acquisita da tutti i ragazzi al confronto con gli esami di qualifica, dei perfetti mix tra gusti e sapori dei nostri prodotti tipici, con i colori ad invogliare all’assaggio, al degustare, al gioire insieme ad un buon bianco Malvasia o ad un nero Aglianico, serviti puntualmente dai ragazzi stessi. Turbante di persico alle erbette con gamberi in salsa americana, soufflé di caciocavallo con cicoria di campo e culis di pomodorino, corda d’arpa al pescato fresco con crema di zucca e pesto, cavatelli alla Crocco, rollè di maiale, melanzane con la provola e tornino di patate e verdure grigliate, questo l’ottimo menù per gli amanti del conoscere, ed al termine, dopo un duetto di gelato, ecco il momento finale a forti tinte tricolori. La torta penisola Italia con verde di kiwi per formare il nord, bianco di panna per il centro, cascata di fragole per fare il rosso di sud ed isole, ed acquolina in bocca a crescere, in attesa di foto e pensiero degli alunni per il docente che ha commosso lui ed i presenti, ma la torta ha riportato buon umore, prima del caffè!! Antonio Baldinetti

5


FEDE E CULTURA PER IL SANTO DI PADOVA La città al solito devota per Sant’Antonio e la sua chiesa

Una tradizione forte, antichissima, radicata nella gente, quella che la città di Melfi, davvero tutta, ha in San’Antonio di Padova. Una conferma che arriva anno dopo anno, che vede la sua chiesa metà di tanti, durante l’anno per una semplice preghiera o una offerta con intercessione, ma soprattutto nel periodo dedicato ai suoi festeggiamenti, partendo dall’inizio di maggio ed a tutto il 13 giugno, data in cui anche per le strade, con la processione, si vive fervidamente tale fede e tradizione, con odore di gigli, simbolo di purezza, a fare da corona a mamme con bambini, a coppie di fidanzati, ad intere famiglie che non mancano di recarsi presso la chiesa di Sant’Antonio, nel centro storico, o presso il convento ad essa annesso, dove vivono i frati francescani conventuali minori e dove si trova Radio Kolbe. Quest’anno, tra l’altro, per volere dell’indomabile ed incredibile Padre Carlo, anche chiostro e giardino del convento si sono rifatti il look, con una bellissimo cordolo in marmo a racchiudere il rinnovato parco verde, con tanto di vasca rimessa a nuovo, e prato ed illuminazione a completare il tutto, per una bellezza davvero straordinaria, dopo la conclusione e l’inaugurazione del bellissimo salone dell’Immacolata, utilissimo per convegni, meeting, incontri. VULTURE MAGAZINE

L’aria profuma di Sant’Antonio, questo dice la gente, a conferma della fede, della tradizione forte, del suo essere devota a colui che era detto “il Santo dei Miracoli”. Da martedi 31, con lo sparo di mortaretti e campane a festa, è stato dato il via ufficiale alle celebrazioni del 2011, con l’inizio della tredicina a Lui dedicata, ed in ogni sera, la si celebra insieme alla Santa Messa con predicazione sul Santo tenuta da vari sacerdoti della diocesi e bacio della Reliquia conservata nella Chiesa del Santo. Ogni mattina la messa alle ore 10 e poi, con la conclusione della settimana e l’approssimarsi della festa, un susseguirsi di iniziative e di momenti diversi, tra fede, cultura, musica, devozione, tradizione. Sabato 11 giornata del malato con la benedizione degli ammalati con la Reliquia del Santo, mentre domenica 12 dedicata ai bambini e la loro benedizione, alle 18, loro che erano i “prediletti del Santo di Padova”. Alle 19, poi, ecco una grande animazione di piazza con l’accensione delle luminarie artistiche della ditta Roberto Antonio di Torella dei Lombardi (Av) e le straordinarie esibizioni del fakiro Nirname, che lasceranno tutti, i piccoli ma anche i grandi, con bocca aperto e fiato sospeso. Infine, il giorno 13, il gran finale con la festa di Sant’Antonio. Diverse Sante Messe, alle 7, alle 8,30, alle 10 celebrata dal Vescovo Todisco, alle 11,30 ed alle 18, con benedizione del pane alle ore 7 prima della distribuzione che avverrà nelle altre celebrazioni- Mortaretti dalla mattinata, giro della Banda di Melfi al mattino e poi per seguire la processione per le vie della città, quando in tanti saranno in strada, ai balconi, ai vari altarini che si preparano lungo il percorso compiuto dalla statua del Santo, nella città, prima di chiudere il tutto con l’animazione fino a tardi col duo Ritmitika. Intanto dinanzi alla chiesa, banchetto per le offerte, con ricordini del santo, foto, panini per portare in famiglia, con se, in macchina, la fede per il Santo. Antonio Baldinetti 6


RIONERO HA RICORDATO IL PRESIDE ENZO CERVELLINO La “sua” scuola media “Michele Granata” gli ha intitolato la palestra. di Michele Traficante

L’Istituto d’Istruzione Secondaria di 1° grado “Michele Granata” con il patrocinio del Comune di Rionero in Vulture nei giorni scorsi ha solennemente celebrato il prof. Enzo Cervellino con un interessante convegno. In tale occasione e nel 6° anniversario della scomparsa gli ha intitolato la palestra della scuola e dedicato un bassorilievo, opera del prof. Bruno Di Giacomo dell’Istituto d’Arte “Carlo Levi,” di Rionero in Vulture. Nel corso della sobria ma assai significativa cerimonia si è proceduto alla intitolazione della nuova palestra della scuola al prof. Enzo Cervellino, con la benedizione da parte del vescovo diocesano, mons. Gianfranco Todisco e con la presenza di autorità scolastiche ed amministrative, oltre alla gradita partecipazione di S. E. mons. Rocco Talucci, Arcivescovo di Brindisi - Ostuni. Presenti, ovviamente, anche la figlia del preside scomparso, Giuseppina Cervellino con i figli Giulia, , Elen e Stefania, con i generi, nuora e nipoti. Peccato che alla bella cerimonia non c’erano, perché deceduti alcuni mesi fa, l’adorata consorte del preside Enzo Cervellino, Stefania Gay e il genero Giuseppe Masiello, marito di Giuseppina. Ha fatto seguito lo scoprimento di un pregevole bassorilievo del prof. Enzo Cervellino, collocato all’ingresso VULTURE MAGAZINE

dell’edificio scolastico, ad imperitura memoria dell’insigne uomo di scuola e di cultura. La cerimonia di commemorazione, svoltasi presso l’auditorium della scuola media “Granata”, presente un folto pubblico di studenti, docenti, uomini di cultura e tanti cittadini che ricordano con grande affetto l’Uomo scomparso, è iniziata con un breve indirizzo di saluto da parte della dirigente scolastica Sofia Galella e con l’esecuzione di alcuni brani musicali, fra cui l’Inno nazionale, eseguiti dagli studenti della scuola suonando il flauto dolce, ottimamente preparati e diretti dal prof. Donato Santoro. E’ seguita la proiezione dell’ interessante filmato “Excursus vitae” realizzato da “Magazzino dell’Arte” e da “Apofil”, con le testimonianze dirette sul prof. Enzo Cervellino della stessa dirigente scolastica Sofia Galella, di Michele Traficante, di Pasquale Tucciariello e di Giuseppina Cervellino, figlia del compianto professor Enzo. Sono ancora intervenuti Francesco Fasolino, Ispettore scolastico regionale, Antonio Placido, sindaco di Rionero, Franco Inglese, Direttore Generale Ufficio Scolastico di Basilicata, Michele Pinto, dirigente scolastico, Donato Martiello, dirigente scolastico emerito che hanno portato il loro contributo di testimonianza su Enzo Cervellino, uomo di scuola e politico. Il prof. Giampaolo D’Andrea, storico e docente presso l’Università degli Studi di Basilicata, ha tenuto la relazione ufficiale su “Scuola, politica, cultura nell’impegno di Enzo Cervellino”, affermando, fra l’altro, come “con questa cerimonia si salda un debito di riconoscimento nei confronti di Enzo Cervellino” ed esaltando il suo lodevole e intenso impegno sia nel campo sociale ed istituzionale, sia politico e sia scolastico. Il presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito De Filippo, impossibilitato ad essere presente per impegni istituzionali, ha fatto pervenire un messaggio di compiacimento per 7


l’encomiabile iniziativa che onora un uomo che ha tanto ben operato in favore della comunità rionerese e dell’intera regione. Toccante il ricordo che ne ha fatto S.E. Rocco Talucci, venosino anche lui come Enzo Cervellino, che ha rievocato con commozione l’impegno sociale e religioso, soprattutto in favore dei giovani, condiviso con il prof. Enzo Cervellino negli anni passati a Rionero e che resterà incancellabile nella suo cuore e nella sua mente.

La simpatica cerimonia ha avuto intermezzi musicali con brani eseguiti dall’orchestra della scuola “Shekiné”, da V.Capobianco (tromba), V.Coviello ( clarinetto), S. Loforese ( pianoforte), G.Nardiello (sax). Il prof. Tonio Pigliapoco ha declamato una sua simpatica parodia in dialetto rionerese su “S’inaugr’ la palestra nov’ r’ la Granata”. A solennizzare l’evento anche un annullo filatelico. Significativa la partecipazione di una folta delegazione locale di volontarie della Croce Rossa Italiana per onorare il compianto preside Enzo Cervellino. Ma chi era il “preside” per antonomasia Enzo Cervellino, scomparso il 20 marzo 2005, una luminosa domenica delle Palme? Enzo Cervellino, nato a Venosa il 9 aprile 1919 ha però vissuto per oltre mezzo secolo a Rionero in Vulture, sua patria di adozione. Laureato in Lettere ad indirizzo classico, ha subito intrapreso la carriera d’insegnante in varie scuole. E’ stato preside della scuola media “Michele Granata”di Rionero, fin dal lontano 1946 VULTURE MAGAZINE

appositamente chiamato da Venosa dal Consiglio di Amministrazione della scuola. Ha inoltre fondato e diretto scuole medie nei paesi vicini come ad Atella a Barile e a San Fele. Ha patrocinato l’istituzione dell’Istituto Magistrale e del Ginnasio Superiore in Rionero, assumendone anche la presidenza nei primi anni di funzionamento. Notevole è stato il suo impegno per l’istituzione in Rionero di una Scuola Magistrale Statale per le maestre del grado preparatorio. Esponente dell’Azione Cattolica nella Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa ha fondato, intorno agli anni ’50 del secolo scorso, il Movimento Laureati Cattolici. E’ stato Presidente regionale dell’Unione Cattolica Insegnati Medi. Nell’impegno socialle è stato più volte sindaco di Rioenro, consigliere ed assessore provinciale, consigliere ed assessore regionale, meritando anche una medaglia di bronzo da parte del Commissario Straordinario per le zone Terremotate Giuseppe Zamberletti, “ a testimonianza dell’opera prestata a favore della popolazione colpita dal sisma del 23 novembre 1980”. E’ stato Ispettore Onorario per la conservazione dei monumenti e degli oggetti d’arte della Provincia di Potenza fino al 1960. Nel 1960 ha fondato e diretto “Nuove Cronache Lucane”, giornale d’informazione politica. Nel 1981 è stato coordinatore del quindicinale “L’informatore del Vulture”, organo politico e sociale. Dal 1982 al 1989 ha diretto “L’Osservatore Lucano”, mensile da lui fondato, di cultura, politica sporta ed attualità. Pubblicista in tanti giornali e riviste, ha meritato il “Premio della Cultura” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1962. Il Comune di Rionero in Vulture, nel 1965, gli ha conferito la medaglia d’oro e pergamena ricordo” per il suo attaccamento alla terra Lucana e la pubblicazione di numerose ed apprezzatissime opere”. Nel 1988 il Presidente della repubblica italiana gli ha conferito la medaglia d’oro quale 8


“Benemerito della Cultura e dell’Arte e l’onorificenza di Commendatore della Repubblica”; gli ha conferito, al cinquantesimo anno d’insegnamento e di presidenza nelle scuole, la medaglia d’oro con diploma di prima classe. Negli ultimi tempi il Comune di Rionero gli ha intitolato la piazzetta nei pressi della stazione ferroviaria in cui sorge il monumento a Michele Granata, opera dell’ing.Giuseppe Catenacci. Ha pubblicato: “ Lucania antica dalla preistoria alla caduta dell’impero Romano”, 1960; “Articoli Corrado, nella storia e nelle tradizioni, con saggio di canti popolari, 1961; “Il proverbio, introduzione ad uno studio di paremiologia lucana, 1961; “ Analfabetismo e Cultura in Lucania, 1962; “Lucania Tradizionale, 1963; “ Lucania 1799. Michele Granata, martire della libertà”, Prima edizione 1962; seconda edizione 1999; “Paremiologia Lucana, 1964; “Reliquie viventi del dramma sacro in Lucania, - Prima edizione 1962, seconda edizione 1981; “ Rionero in Vulture: Album epigrafico”, 1995; Regio Volturis. Il Vulture. Rionero. Atella”, 2 volumi, 2003.

Rifacendoci ad una frase di Giustino Fortunato, che Enzo Cervellino ha posto alla fine della lapide relativa ai caduti rioneresi della 2^ guerra mondiale: 194045) e opportunamente richiamata dal sindaco Antonio Placido nel suo intervento, concludiamo “ Nessun rimprovero ci colpirebbe quanto quello di non essere degni di loro” ( “Regio Vulturis”, pag. 317). Tale opportuna considerazione deve costituire profonda riflessione da parte dell’ intera comunità rionerese nei riguardi dell’illustre scomparso quale uomo di scuola e maestro di vita. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane

PRODUZIONI VIDEO, COMUNICAZIONE, EVENTI… Un’opera monumentale questi due volumi, ultima fatica di Enzo Cervellino, frutto di grande impegno culturale, risultato di anni di ricerche di documenti e di pubblicazioni, molte di queste rare e inedite, condotte nel corso della sua lunga vita di studioso. Una summa, dunque, sulla storia della regione del Vulture ( “Regio Vultiris”, appunto) e la sua gente, corredate di numerose illustrazioni e lasciata in eredità alle nuove generazioni. VULTURE MAGAZINE

9


VULTURE MAGAZINE

1


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.