Reggio Comune - Nasce il Tecnopolo, centro di ricerca per le imprese

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03/2011 - Anno V

Restate 2011

un lungo spettacolo da vivere insieme Nasce il Tecnopolo, centro di ricerche per le imprese Al via la Campagna per i diritti di cittadinanza Misure anticrisi, un aiuto alle famiglie in difficoltĂ


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colophon Reggio Comune - Città delle persone 03/2011 – Anno V Bimestrale del Comune di Reggio Emilia Stampato in 79.338 copie Reg. Tribunale di Reggio Emilia n° 154 del 04.02.1963 Proprietario: Comune di Reggio Emilia Direttore responsabile: Mario Gobbi Disegni, progetto grafico, impaginazione: Kaiti expansion s.r.l. - kaiti@kaiti.it - www.kaiti.it Stampa: I.G.E. Pizzorni srl - Cremona Redazione: Lucia Zanetti (coordinatrice di redazione) Luciano Casoli, Elisa Soncini Hanno collaborato Paola Grazioli e Patrizia Paterlini Segreteria di redazione: Barbara Fontanelli Foto di copertina: Superstudio Fotografie: Fotostudio 13, Alessandro Scillitani, Superstudio, archivi Comune di Reggio Emilia, Centro francescano, Cooperativa Il Girasole Pubblicità: Kaiti expansion s.r.l. via Caduti delle Reggiane 1/g, Reggio Emilia tel. 0522.924196 - fax 0522.232317 info@kaiti.it - www.kaiti.it Chiuso in redazione il 4 luglio 2011 Il costo del bimestrale, stampato in carta riciclata, è coperto dagli introiti pubblicitari. Anche i contributi redazionali e fotografici sono volontari e gratuiti. I numeri precedenti di Reggio Comune sono rintracciabili a Comune Informa (Urp) via Farini, 2/1

Urp - Comune Informa Ufficio Relazioni con il Pubblico per informazioni sul Comune e per lasciare suggerimenti e reclami - Internet Point e Punto WIFI Via Farini 2/1 - 42121 Reggio Emilia tel. 0522 456660 - fax 0522 456329 comune.informa@municipio.re.it Orario di apertura: lunedì, martedì, mercoledì e sabato dalle 8.30 alle 13; giovedì dalle 9.30 alle 13; martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 18

giocaconnoi 1. Possono partecipare a “Giocaconnoi”, gioco a premi del periodico “Reggio Comune”, i cittadini residenti nel comune di Reggio Emilia 2. Per partecipare a “Giocaconoi” occorre inviare il testo della soluzione – indicando anche nome, cognome, recapito postale e telefonico – ad uno dei seguenti indirizzi: Comune di Reggio Emilia, ufficio stampa – piazza Prampolini 1, 42100 – Reggio Emilia - Ufficio.stampa@municipio.re.it 0522 456677 (fax ufficio stampa) 3. Sarà ammessa all’estrazione una sola soluzione per ogni nucleo familiare 4. La soluzione deve essere inviata entro il termine indicato nel numero di “Reggio Comune” al quale si riferisce il gioco 5. L’estrazione dei premi, alla quale è possibile assistere, avverrà entro 10 giorni dalla data di scadenza del gioco in presenza di un pubblico ufficiale appositamente delegato dal Comune di Reggio Emilia 6. La comunicazione dell’aggiudicazione del premio agli interessati avverrà tramite raccomandata A/R. Nei giorni immediatamente successivi all’estrazione e successivamente i nominativi saranno pubblicati sul giornale (cartaceo e versione web) 7. I premi non ritirati entro 15 giorni dalla comunicazione saranno messi in palio in uno dei successivi numeri del periodico 8. L'informativa ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) è disponibile presso l'Ufficio Stampa e sul sito web del Comune, sezione dedicata al periodico

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sommario

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Il capitale sociale: tesoro di una comunità Editoriale di Roberto Cartocci

05

Restate 2011, uno spettacolo lungo 92 giorni

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I “Mercoledì Tricolore” per fare festa nell’Esagono

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10 parole chiave per 150 anni dell'Unità d'Italia

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Ritorna il Festival francescano

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63 campi estivi per giocare in città

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Il Piano per l'emergenza caldo

18 Volontariato:

i "Reggiani, per esempio" raccontano

20 Cultura della convivenza

e della legalità per rafforzare il senso di comunità

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Una campagna per la Cittadinanza

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Niente tagli di bilancio per le famiglie in difficoltà

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Al via il Tecnopolo

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Gioca con noi: primo premio una bici elettrica


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Nasce il Tecnopolo centro di ricerca per le imprese

è

imminente l’avvio della realizzazione della struttura che ospiterà il Tecnopolo di ricerca industriale a Reggio Emilia nell’area Reggiane e che, quale luogo di sperimentazione e ricerca avanzata, si appresta a divenire nei prossimi anni realtà di traino e innovazione dell’economia locale e di Area vasta. è stata firmata infatti la Convenzione tra Regione Emilia Romagna e Comune di Reggio Emilia per la realizzazione di questa nuova struttura, firma che costituisce l’ultimo step amministrativo necessario all’avvio del cantiere. Entro luglio è infatti prevista la pubblicazione del bando per la realizzazione delle opere, che potranno quindi partire già dal prossimo autunno, grazie anche alla recente variazione di Bilancio realizzata dal Comune di Reggio per consentire il finanziamento dell’opera completa già da quest’anno. A sottoscrivere il documento sono stati il sindaco di Reggio Graziano Delrio e

l’assessore ad Attività produttive e Sviluppo sostenibile della Regione Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli, alla presenza di Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia, del pro-rettore dell’Università di Modena e Reggio Luigi Grasselli, e dei responsabili dei quattro laboratori di ricerca che andranno a insediarsi nella nuova struttura: Eugenio Dragoni di IntermechMectron, Stefano Ossicini di En&Tech, Adelfo Magnavacchi di Crpa Lab e Nicola Pecchioni di Biogest - Siteia. “Facciamo partire un progetto costruito insieme a tutto il territorio e lanciamo un segnale forte, che dimostra che se gli enti locali, l’Università e il mondo delle imprese fanno rete, si può vincere la sfida della crisi attraverso l’innovazione e la ricerca – ha detto il sindaco Delrio – Il sistema dei Tecnopoli regionali, in cui quello di Reggio è inserito, testimonia la volontà della Regione Emilia Romagna di voler stare al passo con le regioni europee più avanzate

e di voler essere competitiva creando ricchezza per il territorio. Diamo così nuovo impulso all’economia della conoscenza, che già stiamo promuovendo attraverso la trasformazione in Irccs del Santa Maria Nuova, il Cento internazionale Malaguzzi e il sistema educativo di Reggio Children, il Centro di ricerca sulle Rinnovabili, il Parco della conoscenza”. “I Tecnopoli - ha detto l’assessore regionale Muzzarelli - costituiscono uno stimolo non solo a fare ricerca e a innovare, ma a intrecciare sempre più la ricerca pura con quella di base e ad attivare sinergie e collaborazioni con il mondo imprenditoriale. La forza di questo progetto sta inoltre nel fatto che non abbiamo investito solo sulle strutture, cioè sui contenitori, ma anche sui contenuti perché i quattro laboratori e gruppi di ricerca che si insedieranno nel Tecnopolo di Reggio sono già tutti operativi e pronti a usufruire di sedi e strumentazioni adeguate”.


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In alto visione notturna, in una proiezione progettuale, dell’area del Tecnopolo; particolari d’interno e dell'ingresso della nuova struttura

Il Tecnopolo nel parco della conoscenza La struttura che ospiterà il Tecnopolo, parte della rete regionale dei Tecnopoli dell’Emilia Romagna, è il secondo progetto individuato dai Gruppi di progetto per l’Area nord – costituiti in seguito agli Stati generali e alla presentazione del Masterplan sull’Area nord da parte del sindaco Delrio - dopo il completamento del Centro internazionale Loris Malaguzzi (con la realizzazione di Pause atelier dei sapori), a far parte del Parco della conoscenza, della creatività e dell’innovazione nell’Area nord

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e in particolare nella prioritaria rigenerazione urbana dell’area ex Reggiane. Nella proposta che emerge dai Gruppi di progetto sull’Area nord, si indica il Parco della conoscenza come sede di altri centri di ricerca e innovazione, che sviluppano le competenze distintive del sistema territoriale di Reggio Emilia: il centro Altervis sulle Energie rinnovabili di Iren (già attivo in altra sede); gli Atelier 0/99 del parco dei 100 linguaggi a potenziamento del Centro internazionale, i laboratori di Reggio Emilia innovazione (Rei) e nuove sedi di imprese in particolare per ciò che riguarda la ricerca e sviluppo.

sostenibilità in edilizia, la conversione efficiente dell'energia, l'efficienza energetica degli edifici, l'illuminazione e la domotica; Biogest Siteia, per miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche agro-alimentari; Crpa-Lab, i laboratori del Centro di ricerca produzioni animali, piattaforma agro-alimentare, energetica e ambientale. Si tratta di ambiti con grandi potenzialità di sviluppo e che offriranno alle imprese locali nuove opportunità di crescita e di business. Nelle attività del Tecnopolo sono e saranno coinvolti 88 ricercatori, di cui 50 dedicati e di nuova assunzione, più diversi docenti universitari.

La struttura e i contenuti del Tecnopolo

Investimenti

La struttura del Tecnopolo di Reggio Emilia, che si va a realizzare, ospiterà quattro laboratori (ora attivati in altre sedi) di ricerca avanzata e per il trasferimento tecnologico alle imprese, tre dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed uno di Crpa: Intermech-Mectron per la ricerca applicata e i servizi nel settore della Meccanica avanzata, della Meccatronica e della Motoristica, con sede a Reggio (Reggiane) e Modena (dipartimento di Ingegneria); En&Tech, per la ricerca Industriale e il trasferimento tecnologico nel settore delle tecnologie integrate per la

La struttura del Tecnopolo si svilupperà nel Blocco (capannone) 19 dell’area Reggiane, oggi proprietà del Comune di Reggio Emilia, a seguito dell’accordo del 2005 con Fantuzzi-Reggiane e alla redazione del Masterplan del 2007. Lo stabilimento (3.500 metri quadrati), costruito tra gli anni Venti e Trenta e vincolato dalla Sovrintendenza, necessita di ingenti opere di riqualificazione, restauro e funzionalizzazione per un investimento di 5,5 milioni di euro, di cui 3,1 a carico del Comune e 2,4 a carico della Regione Emilia Romagna. L’investimento per i programmi di ricerca è pari a 10,6 milioni di euro, di


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cui 5,3 milioni da contributo europeo Por-Fesr.

Pru per l’Area Reggiane Il Programma di rigenerazione urbana (Pru) del Comune di Reggio per l’area Reggiane, Programma che consente il recupero del comparto industriale ora dismesso, prevede: il documento di indirizzo definito nell’aprile scorso in occasione dell’approvazione del Piano strutturale comunale (Psc) del Comune di Reggio Emilia, il documento programmatico di qualità urbana in discussione nel settembre prossimo, l’atto di accordo entro il 2011 e l’adozione del Pru entro il 2012.

Fra le altre opere pubbliche funzionali alla creazione del Parco della conoscenza, il Centro culturale educativo nella villa Omi Reggiane (inizio dei lavori previsto entro il 2011) e la riqualifica-

Panoramica attuale dell'area Reggiane e, sotto, il nuovo Tecnopolo

zione di piazzale Europa come piazza della conoscenza (progetto in corso di elaborazione).


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Sono in vigore i nuovi Psc e Rue Si incentivano la trasformazione e il recupero dell’esistente attraverso “premialità” Due soli comparti residenziali e due per le attività produttive

D

opo l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale, il Piano strutturale comunale (Psc) e il Regolamento urbanistico edilizio (Rue) di Reggio Emilia sono divenuti efficaci a tutti gli effetti, a seguito della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna. Il Psc contiene gli indirizzi urbanistici generali per i prossimi 15 anni (attuati in fasi successive con il Piano operativo comunale-Poc), mentre il Rue è lo strumento normativo per la gestione dell’esistente. Contestualmente sono stati approvati il Piano dei Servizi e la Zonizzazione acustica comunale. I documenti sono consultabili sul sito del Comune di Reggio Emilia: www.comune.re.it/psc.

Riqualificazione La scelta principale del Psc e del Rue per la città esistente, ovvero quella costruita - 4.920 ettari, il 21,2 per cento dell’intero territorio comunale che è

in totale di 23.158 ettari - è la riqualificazione diffusa. Del costruito inoltre, il Piano indirizza alla riqualificazione nello specifico 1.157 ettari di aree caratterizzate da criticità urbanistiche o dismesse dalla loro funzione originaria, suddividendole il 23 ambiti, di cui 11 nei quartieri, 10 nelle Ville (frazioni), oltre alla riqualificazione diffusa della Via Emilia e di Mancasale. Si affida in particolare al Rue la trasformazione qualitativa dell’esistente. Non si ha più l’indice di edificabilità di zona, si incentivano la trasformazione e il recupero dell’esistente attraverso “premialità”: se si attueranno interventi sull’esistente, sarà possibile un “premio” del più 20 per cento di edificato rispetto all’esistente; un ulteriore 10-15 per cento se si interviene con le modalità Ecoabita; ulteriori potenzialità edificatorie se si prevede Edilizia residenziale sociale (Ers), se si ospitano delocalizzazioni o se si propongono progetti di qualità su più lotti.

Stop all’espansione Le aree potenzialmente urbanizzabili previste dal Psc sono il 2,8 per cento (649 ettari) del territorio comunale complessivo e di queste circa i due terzi (2 per cento, pari a 531 ettari) sono vecchie previsioni stabilite dal Prg 2001, mentre meno di un terzo (lo 0,8 per cento, di cui residenziale solo lo 0,17 per cento, pari a 39 ettari e produttivo lo 0,63 per cento, pari a 142 ettari) sono aree introdotte dal Psc. Il Psc prevede due soli nuovi comparti residenziali per Edilizia residenziale sociale (Ers) e delocalizzazioni: Pratofontana e Fogliano (0,1 per cento del territorio comunale); e altrettanti per esigenze produttive a Mancasale e Gavassa-Prato. Non si aggiungono altri nuovi comparti, né residenziali né produttivi e non viene ampliata la programmazione adottata, dopo le controdeduzioni alle osservazioni pervenute.


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