Galleria Ariele presenta
Salvatore Starace
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Salvatore Starace impaginazione e grafica
Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo
in copertina
particolare dell’opera “Diva fragile”.
Galleria Ariele presenta
Salvatore Starace
BIOGRAFIA
Salvatore Starace vive a Vico Equense. Attratto fin da giovane dalle arti visive, prediligendo dadaismo e futurismo, pratica la fotografia, frequentando amici artisti, pittori e scultori. Da adulto ha capito di possedere delle capacitĂ espressive, iniziando a dipingere.
CRITICA La sua ricerca coloristica e segnica di Salvatore Starace si appropria, in forma bidimensionale, di un elemento architettonico del suo territorio, la ringhiera del ponte di Seiano, che cita nelle sue opere inserendolo tra ritagli colorati di giornali o collegandolo a parti di soggetti dipinti. Mano a mano l’elemento principale, che costituiva anche una prospettiva sul mondo, si va riducendo fino alla sintesi della sola parte centrale della ringhiera, intorno alla quale si coagulano altre storie. La sintesi raggiunge il suo apice e le superfici si coprono completamente di questo elemento; la fase successiva è la velatura, quasi a coprire il segno. L’espressione pittorica del passato recente non rappresenta più reportages, ma risignifica i cunei, da cartacei in pittorici, ricercando equilibri formali e compositivi, mantenendo la spontaneità nell’esecuzione che nasce da un’angoscia o da una frenesia, ravvisata nelle cromìe vivaci anche in campiture scure, tali da risultare come visioni e non punti di vista. Attualmente ha aggiunto un elemento adoperato nelle costruzioni – più precisamente per la pavimentazione – i distanziatori per le piastrelle; prima pochi sparsi, poi ha riempito la superficie di tutto il quadro per significare l’invadenza dello scempio perpetrato nella sua terra d’origine, la Penisola Sorrentina. Queste ultime opere vanno lette, concettualmente, in verticale con ciò che è raffigurato, ma anche in orizzontale come una pianta di città, laddove vengono viste costruzioni o agglomerati urbani, dov’è visibile il caos, gli addensamenti e le accumulazioni materiche. Scelta ardita, ironica o amaramente sarcastica di questo materiale in rapporto all’aspetto artistico e al titolo delle ultime opere che sostengono dei concetti sentimentali.
“Diva fragile� distanziatori + acrilici su legno, 2011, cm 30 x 30 x 4,5
“Chi crede nella soluzione� distanziatori + acrilici su legno, 2011, cm 50 x 50 x 4,5
“Fiore di città” distanziatori + acrilici su legno, 2011, cm 50 x 50 x 4,5
“Terra rapita 3� distanziatori + acrilici su legno, 2010, cm 50 x 50 x 4,5
“Cono grigio” acrilici su tela, 2009, cm 70 x 50 x 4
“da cambiare - manca Sintesi bianca� acrilici su MDF, 2006, (2 pannelli cm 70 x 50)
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