Galleria Ariele presenta
Pedrollo Milena
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Giuliana Donzello impaginazione e grafica
Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo
in copertina
particolare dell’opera “Quarto di bue - trittico”.
Galleria Ariele presenta
Pedrollo Milena
BIOGRAFIA Milena Pedrollo (PM), nasce a Cles TN il 05/04/1976, ha frequentato l’accademia di belle arti Cignaroli a Verona , attualmente vive e lavora a Villalagarina TN. Nel suo lavoro, coniugazioni di immagini fotografiche e pittura indagano l’esperienza dell’uomo dentro la dimensione del cibo, dell’alimentazione, del pasto, alla ricerca espressiva delle più intime emozioni, e delle relazioni interpersonali che questa dimensione scaturisce. Temi come alimentazione, stretta relazione con il cibo, approccio antropologico alla simbologia, alla semantica, all’emotività individuale e sociale intrecciate alla sfera culturale, politica, sociale ed economica, sono gli ingredienti principi della sua visione artistica. Ed in conseguenza di questi argomenti, attraverso un sensibile percorso, abbraccia molteplici forme nell’espressione artistica, passando così dalla pittura alla performance, alle installazioni video, ambientali e fotografiche. Come performer collabora assiduamente, come duo artistico, con l’artista e poetessa Barbara Cappello in azioni performatiche, ove l’aspetto antropologico, socio-comportamentale in relazione al cibo è alla base del lavoro da svolgere e sviluppare dentro la dimensione alimentare e del pasto come momenti di socializzazione, di scambio e di analisi individuale e sociale. Dal 2010 entra a far parte del gruppo artistico Sedna.
CRITICA Il tema del cibo, affrontato e proposto anche in questa mostra come una grande metafora, è un continuo approfondimento caro alla giovane artista e già noto al pubblico più attento che non teme di incontrare e di confrontarsi con problematiche importanti della quotidianità. Si tratta di una rappresentazione lontana dalla realtà apparente che ben si coniuga con quella della società dei consumi, per assumere l’identità di un percorso ulteriore sul corpo umano e al suo interno, quale segno riflesso di un ordine non solo sociologico e antropologico, ma anche di carattere introspettivo e psichico. La ricerca della Pedrollo si avvicina ad una realtà fatta di prossimità e di lontananza dagli oggetti e dalle emozioni superficiali legati ad una realtà contingente, per risvegliare, scuotere lo spettatore e costringerlo ad una presa di coscienza, e lo fa realizzando la sua dimensione interiore con gli oggetti della sua visione, che si offrono come mediatori tra una percezione sensoriale ed un pensiero riflesso. Alcune opere appartenenti alla serie delle bocche o degli occhi concentrano nei segni e negli interventi pittorici una forza comunicativa coinvolgente, spesso trasgressiva. Nei pannelli superiori i corpi che Milena Pedrollo seziona e realizza con interventi acrilici su basi fotografiche sono opere dalla natura visivamente impattante. In essi l’allusione sempre presente al pasto e alla carnalità costituiscono il suo leitmotiv e tradiscono un’emotività che scava con impeto lacerante, per poi scivolare sulla “pelle” di acetato di figurazioni che ama imbrigliare sulla tela o tra il plexiglas. Ne risulta la denuncia delle risonanze e delle contraddizioni di una società poco incline a mantenere l’ordine eccellente dell’Universo creato, un urlo di pensieri segreti, di emozioni e di convincimenti che non riesce e non vuole trattenere: manifestazione visibile e tangibile del suo modo esemplare di essere e di essere al mondo. A qualunque costo.
“Quarto di bue - trittico� smalto su stampa digitale, 2010, cm 180 x 110
“Arrosto 2010� t.m. stampa digitale su acetato, 2010, cm 164 x 110
“Donne 2011� - realizzata in collab. con Barbara Cappello stampa digitale su carta e smalto acrilico, 2011, cm 91 x 131
“Autopsia 2010� t.m. stampa digit. su acetato cucito e incollato su tela, cm 40 x 50
“Chirurgia estetica 2010� t.m. stampa digit. su acetato cucito e incollato su tela, cm 50 x 71
“Wurstel 2010� t.m. acrilico e stampa digit. su acetato incollato su tela, cm 30 x 30
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